Corso di Calcolo Numerico

Esercitazione 3

Esercizio 1
Si considerino i due sistemi lineari di ordine n = 20

Ax = b

Ay = c
con A = (ai,j )i,j=1,n data da
 2 
n 2 3 4 ... ... n
 1 n2 3 4 ... n
 
 1 2 n2 4 ... n
 
 ..  ..
A=  .
1 . n2 

.
 .. .. .. ..
 . .  .
 .. 
 1 2 3 4 . n 
1 2 3 ... n − 1 n2

e i vettori b = (bi )Ti=1,n , e c = (ci )Ti=1,n di lunghezza n, definiti come segue

bi = 2i + 1, i = 1, . . . , n
∑
n
ci = ai,j , i = 1, . . . , n.
j=1

1. Stabilire qual’è la massima precisione possibile che si può ottenere nel

calcolo della soluzione dei due sistemi lineari se si usa un metodo stabile.

2. Calcolare le soluzioni dei due sistemi lineari applicando un’opportuna

procedura numerica.

3. Motivare la scelta del metodo effettuata.

1
 ∥Ax∗ − b∥∞
4. Calcolare il residuo relativo , essendo x∗ la soluzione com-
∥b∥∞
putata per il primo sistema Ax = b.

5. Riportare le prime cinque componenti della soluzione x∗ , evidenziando

le cifre significative che si possono ritenere corrette.

6. Poichè è noto che la soluzione del secondo sistema Ay = c è il vettore

y = (1, 1, . . . , 1)T , calcolare l’errore relativo e commentare i risultati
ottenuti.

7. Calcolare il costo computazionale complessivo della procedura usata.

Esercizio 2
Si considerino i due sistemi lineari con la stessa matrice dei coefficienti

Ax = b

Ay = c
con A = (ai,j )i,j=1,n matrice di ordine n = 200, ed i vettori b = (bi )Ti=1,n ,
c = (ci )Ti=1,n di lunghezza n, definiti come segue

ai,j = i + j, i = 1, . . . , n, j = 1, . . . , n, i ̸= j
ai,i = 2i + 1, i = 1, . . . , n
∑ n
bi = ai,j , i = 1, . . . , n
j=1
ci = 1, i = 1, . . . , n.

1. Stabilire qual’è la massima precisione possibile che si può ottenere nel

calcolo della soluzione dei due sistemi lineari se si usa un metodo stabile.

2. Calcolare le soluzioni dei due sistemi lineari applicando un’opportuna

procedura numerica.

3. Motivare la scelta del metodo effettuata.

4. Poichè è noto che la soluzione del sistema Ax = b è x = (1, 1, . . . , 1)T ,

calcolare l’errore relativo e commentare i risultati ottenuti.

2
 ∥Ay ∗ − c∥∞
5. Calcolare il residuo relativo , essendo y ∗ la soluzione com-
∥c∥∞
putata per il secondo sistema Ay = c.

6. Riportare le ultime quattro componenti della soluzione y ∗ , evidenziando

le cifre significative che si possono ritenere corrette.

7. Calcolare il costo computazionale complessivo della procedura usata

(trascurando le operazioni per la costruzione dei dati di ingresso).

Esercizio 3
Costruire la matrice d Hilbert Hn di ordine n definita come segue
 
1 12 1
3
... 1
n
 1 1 1 1
. . . n+1 
 2 3 4 
 1 1 1
. . . 1 
Hn =  3 4 5 n+2 
 .. .. .. .. .. 
 . . . . . 
1 1 1 1
n n+1 n+2
. . . 2n−1

Fissato n = 4, calcolare l’indice di condizionamento (in norma infinito) e

stabilire teoricamente (in base all’indice di condizionamento) il numero di
cifre della soluzione che si possono ritenere corrette.
Risolvere il sistema Hn x = b, b = (bi )Ti=1,n , bi = sum(Hn (i, :)) mediante
∥x − z∥∞
un opportuno metodo numerico e calcolare l’errore relativo , ove
∥z∥∞
z = [1, 1, . . . , 1]T . Commentare i risultati ottenuti.
Ripetere l’esercizio per n = 6, n = 10, n = 15, n = 20.

Esercizio 4
Costruire la matrice di Vandermonde V di ordine n definita come segue
 
1 1 1 ... 1
 y1 y2 y3 . . . yn 
 
 2 y22 y32 . . . yn2 
V =  y1 
 .. .. .. .. .. 
 . . . . . 
n−1 n−1 n−1 n−1
y1 y2 y3 . . . yn

dove y = (y1 , y2 , . . . , yn )T ∈ Rn un vettore avente componenti tutte distinte

(in tal caso la matrice V risulta non singolare).

3
 ( )
Fissato n = 4, y = 1, 12 , . . . , n1 calcolare l’indice di condizionamento (in nor-
ma infinito) e stabilire teoricamente (in base all’indice di condizionamento)
il numero di cifre della soluzione che si possono ritenere corrette.
Risolvere il sistema V x = b, b = (bi )Ti=1,n , bi = sum(V (i, :)) mediante
∥x − z∥∞
un opportuno metodo numerico e calcolare l’errore relativo , ove
∥z∥∞
z = [1, 1, . . . , 1]T . Commentare i risultati ottenuti.
Ripetere l’esercizio per n = 6, n = 10, n = 15, n = 20.