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Strategie di base nel Tressette

'all'avversario che bussa dai sempre la peggiore; al compagno che bussa, la


migliore.'
Chitarrella.

La prima mano

La prima carta giocata ha una valenza fondamentale nel tressette poiché essa da una
impostazione determinante alla smazzata. Questo vale sia nel gioco dal vivo che in
quello online.
Prima e fondamentale regola è quella di non giocare mai un palo secco (di cui
possediamo una
sola carta). Errore classico dei principianti. Si pensa erroneamente nel gioco di
carte del Tressette
che liberandoci di un seme si possa giocare in tranquillità con i rimanenti, non
considerando che
lasciamo terreno facile ai nostri avversari che sono statisticamente molto forti
proprio su quel seme.
E' invece buona norma giocare su un palo su cui siamo molto forti proprio per
iniziare una partita
con un impatto a nostro vantaggio, magari facendo cadere qualche pezzo importante.
Esiste una corrente di pensiero che invita a giocare di prima mano su un palo
debole ma solo in una
condizione precisa: abbiamo tre pali mediamente forti ed un quarto palo debole ma
lungo o lunghissimo.
Se invece solo uno dei pali è forte e gli altri tre sono deboli o medio deboli
andiamo a giocare sempre
il palo forte in particolar modo se abbiamo un 3 almeno quarto.
Un'altra regola basilare del Tressette, la prima enunciata nel codice di
Chitarrella, recita “mai ribussare
di prima mano”. Significa mai giocare un palo di cui abbiamo il due come carta
forte. Ribussando
rendiamo nota questa nostra situazione ed invitiamo implicitamente gli avversari a
giocarsi il tre.
Viceversa se abbiamo un due secco e altri giochi abbastanza forti possiamo
giocarcelo volando di primo
turno. Esiste il rischio di trovare un 29 ma è abbastanza plausibile di riuscire a
prendere magari anche una
figura. Analogamente possiamo giocare anche un re secco di primo turno, anche se
probabilità di presa
sono esigue, ma lo si fa esclusivamente quando abbiamo tutti i 3 degli altri pali.
Se nella prima mano ci troviamo un 28 quarto di re, un 29 quarto e negli altri due
pali ci troviamo solo due
scartine in uno e addirittura piombi nel quarto possiamo uscire giocandoci l'asso
del 28. Esiste una ottima
possibilità di farsi l'asso stesso o di avere l'occasione di rientrare con il palo
di cui abbiamo il 29.

Strategie di base del Tressette – Le Uscite

Nel gioco di carte del Tresette si definisce uscita la carta giocata dal primo
giocatore di una mano.
Sia gli avversari che il socio “risponderanno” a quella determinata uscita.
L'avversario che ci succede si
definisce sottomano ed è colui che attaccheremo. Quello che ci precede è invece
detto sopramano ed è
colui dal quale ci difenderemo. Vediamo qualche uscita consigliata.
Non si esce mai con ad un palo di cui possediamo solo Asso e Tre (29) ma si aspetta
che siano gli altri ad
uscire su quel palo, a meno che nelle precedenti mani di Tressette siano già usciti
il 2 ed almeno altre 2 carte.
Se invece nel medesimo palo abbiamo Asso e Due (28) più un paio di altre carte
dobbiamo forzatamente
uscire di due andando a cercare il tre. Fondamentale è che la presa rimanga nostra
nel caso il tre non esca in
modo da poter, a secondo dei casi, uscire con un liscio o cambiare gioco.
Se si è alla ricerca di un due o un tre e l'avversario sottomano non risponde al
palo e la presa è rimasta al
primo di mano egli dovrà necessariamente cambiare gioco. Questo darà modo al
proprio compagno di
Tresette di conservare almeno una carta a quel determinato palo.
Se possiedi Tre, Asso, Re + altra/e carte si può giocare il re cercando di far
cadere il due. In caso contrario
la presa rimarrà a noi, se gli avversari hanno risposto al palo è plausibile che il
possessore del due lo abbia
al momento secco in mano. Si potrà quindi tornare al medesimo palo giocando il Tre.
Nel gioco di carte del Tressette se possediamo un 28 o un 29 quarto o quinto e
abbiamo in mano questo
unico palo possiamo uscire con l'asso chiedendo così il pezzo mancante (questo è
valido solo se non
siamo già sicuri di chi lo abbia), se lo possiede il nostro amico socio tanto
meglio, se invece lo possiede
un avversario vorrà dire che avremo liberato il gioco dando segnale al nostro
compagno di tornare a quel palo.
Una importanza fondamentale nel Tressette viene rivestita dal primo scarto giocato
da una coppia.
Quando cioè ci troviamo mancanti ad un seme la prima carta scartata dalla coppia
(non dal singolo giocatore)
questa indica un palo a cui assolutamente non si deve giocare. L'importanza di
questa comunicazione nel
tressette è tale che si fa sempre anche quando risulta un vantaggio per i nostri
avversari.

Tresette: l'asso e le uscite di prima mano


L'asso, essendo la carta col valore maggiore nel tresette, è una delle chiavi di
questo gioco di carte.
Va difeso se possibile, altrimenti va usato per liberare il gioco del compagno.
Spieghiamo le strategie di uscita
di prima mano dove abbiamo un asso:
Se l'asso che abbiamo è lungo (almeno 4°) usciremo di scartina, o di re, ma solo se
abbiamo almeno un rientro
in mano (un tre) altrimenti confonderemmo il nostro socio sulle carte che abbiamo
in mano: infatti non ha senso
far cadere il 25 se non si ha da riprendere per farsi le carte buone.
Se abbiamo un asso terzo, usciremo a quel palo solo se si hanno pezzi terzi o
liscianti agli altri tre pali, e si dichiara
sempre il punto, anche per chi di solito gioca muto. Questa giocata garantisce al
socio la forza della propria mano,
e anche la distribuzione dei pezzi (due liscianti, tre terzi, ecc.) quindi non
dovremo farla in altri casi. Con asso terzo
di re uciremo di re dichiarando il punto. Se la presa resta a noi, dobbiamo sempre
cambiare gioco.
Se il nostro asso è lunghissimo (6° o più) dobbiamo giocare l'asso, perché il
nostro socio potrebbe avere il tre secco,
e in questo caso se usciamo di scartina rischi di perdere proprio l'asso.
Se l'asso in nostro possesso è quinto di re e cavallo, con almeno un tre di altro
palo, posiamo tentare una giocata
molto astuta e redditizia: un uscita muta di asso. Quasi sempre provoca la calata
di un due secondo sottomano, cosa
che non succederà mai se chiedete il 25, perché il giocatore sottomano,
nell'incertezza che abbiate anche il tre, dovrà
prendere e cambiare gioco...
Se possediamo tre pali forti, e un asso secco o lisciante al quarto palo, dovremo
volarlo o lisciarlo subito: è una giocata
molto sensata. Nel caso lo abbiamo secco o secondo, probabilmente il tuo socio avrà
diverse carte a quel palo; obbligando
alla presa il tre in mano avversaria, sbloccando comunque il gioco; se invece quel
palo è tutto in mano avversaria,
lo sfogheranno subito, mentre noi potremo comodamente chiuderci in mano, mandando
informazioni sicure al nostro
socio con lo scarto; e se la presa rimane a noi, il cappotto potrà essere
pianificato con calma poiché il socio intuirà
subito di poter contare su di noi nei rimanenti tre pali.
Questi sono solo alcuni consigli sulle strategie da utilizzare nel tresette per
gestire gli assi che abbiamo in mano
all'apertura del gioco, ovviamente anche l'avversario potrebbe utilizzarle
mettendoci i bastoni tra le ruote, ma
quantomeno conoscendole potremo farci un'idea chiara di quale potrebbero essere le
carte che ha in mano.

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