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Corso di Laurea Magistrale in design del prodotto, della comunicazione e degli interni- Indirizzo Interni

Critica del design contemporaneo aa 2023/2024

Magatti, Mauro. 2022. Super società. Ha ancora senso scommettere sulla libertà?.Bologna.Il Mulino.

ANALISI :

Il libro inizia con il capitolo intitolato "Essere un Io", dove Mauro Magatti esplora il cambiamento sociale
dalla seconda metà del XX secolo, focalizzandosi sull'evoluzione dalla liberazione dalla monarchia alla
vittoria della democrazia. Durante questo periodo, l'obiettivo principale diventa creare le condizioni per
essere liberi e realizzarsi. Il concetto di "realizzare se stessi", una volta riservato ai potenti, diventa uno
stile di vita alla portata di tutti. Questa trasformazione è riconducibile al concetto di "società liquida" di
Zygmunt Bauman, dove le relazioni sono aperte e funzionali ma instabili e provvisorie. Emergono nuovi
paradigmi del capitalismo basati su impegno, dedizione imprenditoriale e individualismo, che si rivelano
più complessi di quanto inizialmente previsto, coinvolgendo sia il soggetto che il contesto circostante.
Dal secondo dopoguerra, i mass media hanno iniziato a plasmare la collettività, rafforzando questo
nuovo spirito del capitalismo. Gunther Anders, citato nel testo, sottolinea la sottile manipolazione della
personalità e della libertà individuali attraverso il condizionamento, spesso nascosto dietro l'illusione
della vita privata.
Negli anni 2000, le strategie di captazione dell'attenzione diventano più mirate, portando il mondo a un
livello superiore di controllo e standard. Questo elevato livello di pressione sulla produttività lavorativa,
sull'aspetto fisico e sul successo personale genera vergogna e depressione in caso di fallimento. I giovani
crescono in un ambiente estremamente competitivo, con l'ansia e gli attacchi di panico diffusi. La
pandemia e la guerra hanno accentuato questi problemi, portando a una sorta di "biancore" condiviso,
in cui è preferibile scomparire ed essere invisibili.
Tale contesto ha accentuato la disparità tra l'elite e il popolo, con l'elite destinata ad arricchirsi grazie a
una vita frenetica, mentre il popolo è visto come una massa informe e ignorante.
Il secondo aspetto affrontato nel libro riguarda "Entropia, Antropia, Shock". La spinta condotta dalla
metà del secolo scorso, volta ad aumentare le possibilità di vita individuali, ha portato a un mondo
complesso, disordinato, sfruttato e squilibrato. La modernità liquida ha creato un divario o un punto di
instabilità, evidenziato dalle emergenze come la pandemia di COVID-19.
In questo contesto, l'autore sottolinea che quando scoppia un'emergenza, l'unica risposta possibile è
limitare i danni. L'"età degli shock" diventa quindi un'opportunità per riflettere sulla relazione tra il
soggetto e l'organizzazione sociale, cercando nuove forme d'ordine in un mondo sempre più complesso
e imprevedibile. Successivamente viene analizzato il concetto di sostenibilità e digitalizzazione nella
supersocietà. Il testo sottolinea come il capitalismo stia cercando di rilegittimarsi e rilanciarsi
incorporando critiche alla sua configurazione attuale, attraverso l'adozione di principi sostenibili.
Tuttavia, emerge una contraddizione evidente: mentre si cerca di affrontare le sfide ambientali, si
registrano danni sempre più gravi all'ecosistema. Si prospetta un periodo di aggiustamento lungo,
difficile e costoso, durante il quale sarà necessario ridefinire le basi del modello di sviluppo. La gestione
di emergenze gravi e diffuse è indicata come una sfida significativa in questo contesto. La
digitalizzazione è identificata come un elemento che trasforma radicalmente l'ambiente della vita sociale,
spostandosi verso un'iper-tecnologizzazione, se da un lato può svolgere un ruolo positivo nel favorire la
condivisione di informazioni e la connessione tra persone, dall'altro può minare la capacità critica,
portando a una realtà sempre più immersiva. Magatti affronta il concetto di uomo neuronale e il suo
ruolo nell'evoluzione sociale, inizialmente, si sottolinea l'era dell'uomo pulsionale, in cui il desiderio ha
guidato l'esperienza soggettiva. La mente è considerata un processo plastico e auto-organizzato che si
adatta continuamente all'ambiente. Questo concetto si collega all'immaginario dell'uomo neuronale,
suggerendo la possibilità di plasmare corpo e mente come "materiali" per adattarsi a una società sempre
più veloce. Il percorso di adattamento si articola su tre fronti principali: sensi aumentati, azione
aumentata e cognizione aumentata. Si discute di potenziare i sensi umani per migliorare la qualità delle
relazioni con la realtà. Il capitolo si conclude aprendo la discussione su inediti sviluppi derivati
dall'immaginario dell'uomo neuronale, suggerendo la costruzione di una "seconda natura" attraverso un
nuovo design ingegneristico. La tecnologia potrebbe plasmare non solo l'ambiente esterno ma anche
l'essere umano, indicando una fase significativa di adattamento. Viene, poi, esplorato il ruolo
fondamentale della globalizzazione nel cambiamento della modernità. Dopo la fine del colonialismo e
la caduta del Muro di Berlino, si manifesta un'infrastruttura tecno economica potente in contesti non
occidentali, con la Cina che emerge come principale antagonista dell'Occidente. La pandemia rivela
l'approccio autoritario cinese, combinando forza fisica e tecnologie invasive per gestire la crisi sanitaria.
Nonostante i vincoli strutturali e le sfide sociali ed ambientali, la Cina resta un pilastro dello sviluppo
globale. Il confronto tra l'Occidente e la Cina nella supersocietà richiede una riflessione profonda sulla
libertà individuale e sulla ridefinizione della relazione tra individuo e società. Sorgono interrogativi
cruciali riguardo alla centralità della persona umana e della libertà in un'epoca paricolare.. La
discussione si concentra sulle fondamenta di chi siamo e cosa vogliamo essere in questo nuovo contesto
globale, con una particolare attenzione alle relazioni tra le diverse culture del mondo.

Dall'identificazione con la carta d'identità all'odierno green pass, siamo diventati esseri definiti dai codici.
In un contesto digitale, dove l'anonimato è la norma, i codici sono diventati essenziali per navigare le
relazioni economiche e istituzionali. Questi codici, autenticano la nostra identità e tracciano le nostre
attività. Al giorno d’oggi, essere un codice è l’unica chiave di accesso a un mondo digitalizzato in
costante evoluzione. La libertà, con la sua natura indisciplinata, rappresenta una fessura vitale, ma
questa soffre di difetti e di una cultura impreparata ad affrontare le conseguenze. L'intelligenza vivente,
libera e diffusa, emerge come risorsa chiave per affrontare queste sfide, sebbene la connessione tra
questa intelligenza e la libertà sollevi delle domande. La modernità liquida ha confuso
l'individualizzazione con l'individuazione, portando a una vita centrata sull'indipendenza individuale. In
un mondo pieno di scelte, l'io contemporaneo combatte la perdita di attenzione e affezione. Tuttavia, il
desiderio di connettersi con un oggetto concreto emerge come un modo per sfuggire all'impersonalità
della supersocietà. Solo il vivente, con la sua fallibilità, può affrontare la complessità della realtà.
Nonostante Marx trascurasse la "riproduzione sociale," cruciale per la vita quotidiana e di diverse
generazioni, oggi la sua importanza emerge. I profondi cambiamenti nella scolarizzazione di massa e
nella transizione dai media tradizionali a quelli digitali hanno ridefinito questo aspetto. Riconsiderare
l'educazione alla luce di queste trasformazioni è cruciale per affrontare le sfide attuali. La velocità dei
cambiamenti rende difficile comprendere appieno l'impatto su questo fondamentale elemento di
connessione. Tuttavia, il riequilibrio tra il sistema tecnico e la formazione delle persone è essenziale per
evitare crisi nelle nuove dinamiche. Sostenibilità e digitalizzazione, forze guida del cambiamento sociale,
richiedono una decisione: restare ancorati al ciclo produzione-consumo, con crescente sorveglianza e
tecnologia, o valorizzare l'intelligenza vivente, multiforme, plurale e relazionale. Questa scelta sarà
cruciale per plasmare il futuro dell'organizzazione sociale.
Il testo affronta successivamente il tema delle organizzazioni, sia pubbliche che private, che sono centrali
nella vita sociale, ma stanno attraversando cambiamenti. La consapevolezza ambientale sta
influenzando la relazione tra organizzazioni e contesto umano e ambientale, spingendo verso nuovi
modelli gestionali. I luoghi, specialmente nell'ambito abitativo, riflettono una domanda immobiliare
orientata a soluzioni flessibili e connesse all'ambiente circostante. Progetti come la "Città 15 minuti" di
Parigi indicano una crescente attenzione alla mobilità leggera a portata di mano.
Infine, nel testo, Magatti esplora il tema cruciale della perdita d'identità in un'era dominata da numeri e
etichette digitali. Sottolinea il valore insostituibile del nostro vero nome, radicato in esperienze, luoghi e
legami significativi. In un mondo sempre più interconnesso, la sfida è mantenere la nostra autenticità,
condividendo emozioni e legami con coloro che ci circondano. Evidenzia come la vita umana trovi il suo
pieno sviluppo nei reticoli di riconoscimento reciproco, sottolineando l'importanza di preservare la
concretezza del nostro essere nell'epoca della supersocietà.

CRITICA PERSONALE:

Il libro "Supersocietà" di Mauro Magatti offre una prospettiva articolata sui mutamenti sociali,
affrontando vari temi con approcci diversi. Nonostante talvolta emerga una certa ripetitività in alcuni
discorsi, la contestualizzazione temporale iniziale si rivela necessaria per tracciare l'evoluzione nel corso
del tempo. Il libro con un tono drammatico descrive la supersocietà, definita come un modello sociale
complesso e in crisi, influenzato dalle conseguenze della pandemia, dai precedenti shock mondiali e
dall'emergere della questione della sostenibilità nel contesto del nuovo ambiente tecnico digitale. si tratta
di una società senza certezze significative e sempre più insostenibile sia dal punto di vista ambientale che
umano. L'insicurezza risulta un elemento principale in questo contesto, poiché porta a un aumento del
controllo, favorito dalle nuove tecnologie che rendono le persone sempre più interdipendenti ma, al
tempo stesso, paradossalmente più isolate. La società è definita "super" perché tende alla crescita
costante e alla performance, e integra tutti gli aspetti della vita conosciuta nella sua dinamica. Da questa
ultima riflessione viene definito il concetto di "biancore" che è particolarmente accurata, poiché evidenzia
come, di fronte a norme esigenti, molte persone preferiscano mimetizzarsi e rendersi invisibili per evitare
giudizi, un tema profondamente attuale che colpisce il delicato equilibrio tra gli standard e
l'autodistruzione individuale.
La trattazione dell'identificazione attraverso i codici è un altro aspetto che emerge dal testo,
sottolineando il potenziale limite alla libertà individuale. L'accordo sulla ridefinizione dell'educazione alla
luce della trasformazione digitale e della scolarizzazione di massa è condivisibile. Riconsiderare
l'istruzione in modo da renderla più accessibile all'individuo singolo rappresenta una prospettiva
interessante, poiché potrebbe favorire un apprendimento più personalizzato e adattato alle esigenze di
ciascun allievo.
La menzione del concetto di "città a 15 minuti" proposto a Parigi è un suggestivo spunto di riflessione.
L'idea di ridurre la distanza tra le diverse attività quotidiane riflette una sensibilità crescente verso
soluzioni abitative più sostenibili e integrate con l'ambiente circostante. Questo progetto potrebbe
rappresentare un innovativo modello di urbanizzazione che valorizza la mobilità leggera e la qualità
della vita.
Sicuramente il libro è da leggere con una mente aperta e la volontà di impegnarsi personalmente a
riflettere criticamente sulle proprie convinzioni e a essere aperti a nuove prospettive cercando di ridefinire
le proprie priorità in risposta alle sfide presentate dalla supersocietà.
Concludendo, nonostante alcune ripetizioni, il libro di Magatti fornisce una panoramica stimolante sui
cambiamenti sociali e offre spunti di riflessione significativi su temi attuali, inoltre, inducono a
considerare se siamo davvero pronti a un tipo di dialogo aperto e costruttivo, che potrebbe essere
cruciale per affrontare le sfide della supersocietà e contribuire alla creazione di un nuovo ordine
mondiale pacifico.

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