Sei sulla pagina 1di 23

Il frutteto della biodiversità a FICO

Custodire i frutti antichi per il futuro dell’umanità

quaderno Fico italiano.indd 1 07/11/2017 10:47:29


I Frutti del Passato per il nostro Futuro

Le piante del passato sono le nostre radici. Per costruire un futuro soste-
nibile nell’epoca del cambiamento climatico abbiamo bisogno di questa
memoria vivente che ha dato prova di resilienza, assicurato sostentamento
per le popolazioni, offerto qualità ambientale e bellezza paesaggistica.

Nel frutteto della biodiversità di FICO ci sono alcune delle piante più si-
gnificative e caratteristiche d’Italia. Piante gemelle di quei grandi patriar-
chi da frutto e forestali che si trovano nei diversi territori regionali, ripro-
dotti in foto in questa brochure. Sono piante dotate di grande rusticità e
resistenza alle avversità climatiche e parassitarie. Il giardino rappresenta
un modello di conservazione genetica esportabile in altri Paesi dove si sta
perdendo la biodiversità.

Il progetto del frutteto si pone quattro obiettivi:


1. Conservare i geni di piante longeve;
2. Recuperare la memoria legata alla coltivazione, conservazione e
impiego delle piante da frutto;
3. Promuovere la divulgazione scientifica e la valenza educativa del
frutteto quale occasione di percorso laboratoriale per scuole e
cittadini;
4. Valutare gli effetti dei cambiamenti climatici in atto attraverso
l’analisi delle fasi fenologiche (apertura delle gemme, fioritura
ecc.).

Il giardino, allestito a FICO su iniziativa di Arpae Emilia-Romagna, fa


parte della rete regionale dei Frutteti della Biodiversità e coinvolge la rete
regionale dell’educazione alla sostenibilità. È parte del Sistema Nazionale
per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).

Per approfondimenti sul Frutteto della biodiversità a FICO

quaderno Fico italiano.indd 3 07/11/2017 10:47:29


M E LO G R A N DE
A L E S S A N DRO
NOME: Malus domestica Borkh.
COMUNE: Crevacuore (BI)
REGIONE: Piemonte
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: circa 2,1 m
ETÀ STIMATA: circa 200 anni

La pianta madre cresce nella


periferia della cittadina di
Crevacuore dove un tempo era
piena campagna, ma oggi le
case hanno conquistato questi
spazi e il melo (in realtà sono
due) cerca di sopravvivere.

Il frutto è della varietà Grande


Alessandro, caratterizzata
dalla grossa pezzatura, dalla
buccia giallo rosata e dalla
polpa molto aromatica.

quaderno Fico italiano.indd 4 07/11/2017 10:47:31


LO T O DI M A L E O
NOME: Diospyros lotus L.
COMUNE: Maleo (LO)
REGIONE: Lombardia
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: 4,02 m
ETÀ STIMATA: circa 200 anni

La pianta madre si trova


all’ingresso della cascina
Ronchi, alla periferia del
comune di Maleo. Si tratta
probabilmente dell’albero di
loto più grande d’Italia, il suo
vero nome è Albero di
Sant’Andrea, detto anche
falso loto. La pianta presenta
una grossa ferita per la
rottura di una branca
avvenuta alcuni anni fa.
Il frutto molto piccolo, di
forma simile ai cachi
coltivati, matura a novembre.
Pur essendo dotato di una
polpa dolce, una volta che è
giunto a completa
maturazione diventa molle e
non ha alcun valore.

quaderno Fico italiano.indd 5 07/11/2017 10:47:32


M E LO DI F O N D O
NOME: Malus domestica
Borkh.
COMUNE: Fondo (TN)
REGIONE: Trentino - Alto Adige
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: circa 2,3 m
ETÀ STIMATA: circa 220 anni

La pianta madre cresceva in


Val di Non, la culla della
melicoltura italiana, ed era
probabilmente il melo più
grande e vecchio d’Italia, ma
oggi non c’è più. Il suo
germoplasma è stato salvato
dall’Associazione Patriarchi
della Natura.

Il frutto è di una varietà unica


ed è la Rosa di Fondo; prende
infatti il nome dal luogo in cui
vive, il comune di Fondo in
Trentino-Alto Adige.

quaderno Fico italiano.indd 6 07/11/2017 10:47:33


C I P R E S S O DI
S A N F R A NC E S C O
NOME: Cupressus
sempervirens L.
COMUNE: Verucchio (RN)
REGIONE: Emilia-Romagna
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: 5,72 m
ETÀ STIMATA: oltre 800 anni

La pianta madre si trova


all’interno del convento dei
frati minori di Villa
Verucchio e la storia
racconta che sia stato
piantato proprio da San
Francesco di Assisi nel suo
peregrinare in Romagna.

Il frutto piccolo è uno


strobilo, pigna squamata che
a maturazione si apre e lascia
cadere i piccolissimi semi da
cui nasceranno i suoi figli.

quaderno Fico italiano.indd 7 07/11/2017 10:47:34


F I C O DI C AVA NA

NOME: Ficus carica L.


COMUNE: Lesignano dè Bagni (PR)
REGIONE: Emilia-Romagna
CIRCONFERENZA DEL TRONCO:
formato da più branche
ETÀ STIMATA: oltre 100 anni

La pianta madre si trova nei


pressi dell’antica badia di
Cavana, in mezzo ad un campo
agricolo. Si tratta di un
fico insolito per le grandi
dimensioni della sua chioma che
supera i 300 metri quadri di
superficie.

Il frutto è di colore giallo,


matura a settembre ed è
caratterizzato dalla polpa rossa e
molto dolce che attira numerosi
insetti.

quaderno Fico italiano.indd 8 07/11/2017 10:47:35


N O C E DE I T R O C C H I
NOME: Juglans regia L.
COMUNE: Poggiodomo (PG)
REGIONE: Umbria
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: oltre 5 m
ETÀ STIMATA: plurisecolare

La pianta madre è situata nel


centro di Poggiodomo, subito
sopra il Centro di educazione
ambientale “Il Sentiero”. Si
tratta probabilmente del noce
più vecchio d’Italia. I secoli di
vita di questo patriarca
dimostrano quanto il suo
corredo genetico sia adattato
all’ambiente e possa garantire
resistenza alle avversità.

Il frutto è caratterizzato dalle


piccole dimensioni, ha sapore
ottimo e grandi proprietà
medicinali come tanti frutti
secchi, tanto da essere
consigliato dai nutrizionisti.

quaderno Fico italiano.indd 9 07/11/2017 10:47:35


M E LO G R A N O
DI RO M A
NOME: Punica granatum L.
COMUNE: Roma (RM)
REGIONE: Lazio
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: 1,4 m
ETÀ STIMATA: plurisecolare

L’albero è situato nel


giardino retrostante la Scala
Santa, presso la Basilica di
San Giovanni in Laterano a
Roma. Secondo esperti la
pianta potrebbe avere alcuni
secoli ed essere quindi fra i
più vecchi melograni d’Italia.
Albero carico di storia, il
melograno era molto
apprezzato anche dai Romani
come simbolo di fertilità.
Il frutto di piccole
dimensioni è caratterizzato
dai chicchi di sapore acidulo,
ricchi di vitamine molto utili
al nostro organismo.

quaderno Fico italiano.indd 10 07/11/2017 10:47:37


F I C O DI
F O S S AC E S I A
NOME: Ficus carica L.
COMUNE: Fossacesia (CH)
REGIONE: Abruzzo
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: 4,2 m
ETÀ STIMATA: oltre 100 anni

La pianta madre si trovava


nei pressi di un’abitazione
privata alla periferia di
Fossacesia, purtroppo oggi
non c’è più ma il suo corredo
genetico è stato salvato
dall’associazione Patriarchi
della Natura.

Il frutto è della varietà


Marinelle, matura
a settembre ed è
caratterizzato dalla polpa
rossa a consistenza mielosa.

quaderno Fico italiano.indd 11 07/11/2017 10:47:39


O L I VO DI V E NA F R O
NOME: Olea europea L.
COMUNE: Venafro (IS)
REGIONE: Molise
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: oltre 5 m
ETÀ STIMATA: millenario

La pianta madre è uno dei


più vecchi olivi del Molise;
infatti Venafro era nota fin
dal tempo dei Romani per le
coltivazioni di questa specie.
Si trova all’interno del Parco
Regionale Storico Agricolo
dell’Olivo di Venafro che si
estende fino alle pendici
delle Mainarde.

Il frutto è di dimensioni
medio-piccole ed è la varietà
Licinia, detta anche Aurina
per il colore dorato del suo
olio dalle straordinarie
qualità organolettiche.

quaderno Fico italiano.indd 12 07/11/2017 10:47:41


V I T E DI TA U R A S I
NOME: Vitis vinifera L.
COMUNE: Taurasi (AV)
REGIONE: Campania
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: oltre 1 m
ETÀ STIMATA: oltre
duecento anni

La pianta madre vegeta in un


vigneto antichissimo alla
periferia di Taurasi insieme
ad altri patriarchi e,
nonostante l’età, produce
ancora in abbondanza.
Il vitigno è la Sirica di
origine antica.

Il frutto è a chicco blu-


violaceo dal quale si produce
un ottimo vino, tanto
apprezzato nell’antichità.

quaderno Fico italiano.indd 13 07/11/2017 10:47:42


M A N DORLO DI SAN
G IOVANNI ROTONDO
NOME: Prunus dulcis L.
COMUNE: San Giovanni
Rotondo (FG)
REGIONE: Puglia
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: 4,6 m
ETÀ STIMATA: oltre 300 anni

La pianta madre cresce in


località Coppa Cicuta,
all’interno di un’azienda
agricola in cui si allevano
anche le capre che pascolano
sotto al grande mandorlo.

Il frutto è della vecchia


varietà Bianca di San
Giovanni, caratterizzata dalla
dolcezza e aromaticità elevata.

quaderno Fico italiano.indd 14 07/11/2017 10:47:46


P E R O PA S T O R E
NOME: Pyrus communis L.
COMUNE: San Severino
Lucano (PZ)
REGIONE: Basilicata
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: 4,2 m
ETÀ STIMATA: circa 300 anni

La pianta madre si trova in


località Torre Mezzana, nei
pressi di un vecchio rudere
abbandonato ed è invasa dai
rovi.

Il frutto della varietà


Pastore, probabilmente
perché apprezzato dagli
allevatori che pascolavano le
greggi, è di piccole
dimensioni e matura ad
agosto.

quaderno Fico italiano.indd 15 07/11/2017 10:47:48


V ITE MANTONICO
DI BI ANCO
NOME: Vitis vinifera L.
COMUNE: Bianco (RC)
REGIONE: Calabria
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: 0,7 m
ETÀ STIMATA: secolare

La pianta madre è il
Mantonico dalla storia
millenaria, il cui nome
deriva dal greco e significa
“profetico”: serviva agli
antichi per ricavare un vino
che i greci offrivano a
sacerdoti e indovini.

Il frutto è un grappolo dai


chicchi compatti e di colore
dorato dai quali si ricava un
mosto molto dolce.

quaderno Fico italiano.indd 16 07/11/2017 10:47:51


AC E R O N E
DE I N E B R O DI
NOME: Acer pseudoplatanus L.
COMUNE: Cesarò (ME)
REGIONE: Sicilia
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: oltre 6 m
ETÀ STIMATA: secolare

La pianta madre si trova nella


parte alta del versante nord di
Monte Soro, la cima più alta
dei Nebrodi, non molto
distante dal rifugio di Portella
Miraglia. Questo esemplare
monumentale vive ad una
quota di circa 1.800 metri sul
livello del mare, all’interno del
Parco Nazionale dei Nebrodi.

Il frutto è caratterizzato dal


seme alato, si chiama samara e
viene disperso dal vento che ne
favorisce la riproduzione.

quaderno Fico italiano.indd 17 07/11/2017 10:47:52


F I C O D ’ I N DI A
LO NG I F O G L I A
NOME: Opuntia engelmannii
var. linguiformis Salm-Dyck
REGIONE: Sardegna
CIRCONFERENZA DEL
TRONCO: 0,6 m
ETÀ STIMATA: secolare

La pianta è di origine
americana (Texas) ed è estinta
in natura, recuperata in alcuni
orti botanici sardi e salvata
dall’estinzione. Questo fi co
d’India, dalle pale molto
allungate, resiste alla siccità e
alle basse temperature fi no a
-20 gradi centigradi.

Il frutto è caratterizzato da un
ottimo sapore e dalla polpa
ricchissima di antociani,
antiossidanti che hanno
un’importante funzione contro
l’invecchiamento.

quaderno Fico italiano.indd 18 07/11/2017 10:47:54


La Rete dei Frutteti della Biodiversità

Perché salvare la biodiversità e recuperare i frutti antichi? Come sostengo-


no gli antropologi, gli alberi della biodiversità sono opere d’arte create da-
gli agricoltori. Dietro a ogni albero coltivato c’è l’uomo con la sua storia, il
suo sapere ed è difficile tutelare la biodiversità se non se ne conserva anche
la memoria. Solo se sapremo conservare gli alberi e i saperi e saremo ca-
paci di comunicarli alle generazioni future, potremo dire di aver salvato
davvero quella biodiversità.

Nell’ambito di una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna e l’Arpa


Emilia-Romagna è stata realizzata, prima in Italia, una Rete dei Frutte-
ti della Biodiversità. I nodi di questa rete sono: il Frutteto del Palazzino
nel Parco Villa Ghigi di Bologna, la Cattedrale delle Foglie e delle Piante
Contadine di Cesenatico, il Giardino dei Frutti per non dimenticare di
Gattatico (RE), presso il Museo Cervi, il Frutteto degli Estensi di Ferrara,
il Sentiero dei Frutti Perduti di Alfero, nel comune di Verghereto (FC),
dove sono conservati i frutti antichi di alta quota, i Frutti delle Mura pres-
so la sede Arpa di Piacenza, l’Orto dei frutti dimenticati del Parco Teodo-
rico di Ravenna, i Frutti del Montefeltro a Pietracuta di Rimini.

Con questo progetto si è cercato di dare risposta a un grande interroga-


tivo: che cosa succederà ai nostri frutti e ortaggi antichi quando i nostri
contadini più anziani moriranno? La mancanza di conoscenza è alla base
della perdita di buona parte della biodiversità. Se non si interviene subi-
to, nei prossimi 10-15 anni andrà smarrita la maggior parte delle piante e
degli animali che sono stati alla base dell’alimentazione dei nostri nonni:
una perdita che è per sempre, con danni incalcolabili sia sotto il profilo
culturale sia economico.

quaderno Fico italiano.indd 19 07/11/2017 10:47:55


Dal sito www.arpae.it/giardini è possibile scaricare la guida alla Rete dei
Frutteti della biodiversità.

quaderno Fico italiano.indd 20 07/11/2017 10:47:55


La Rete di educazione alla sostenibilità (RES)

La Rete di educazione alla sostenibilità dell’Emilia-Romagna è l’insieme


dei soggetti che progettano ed operano nel campo educativo sul territorio
regionale. Coinvolge più di cento Comuni, 36 Centri educativi del ter-
ritorio, scuole e Università, associazioni, fondazioni, imprese green, ecc.
Una struttura dedicata dell’Agenzia per l’ambiente funge da nodo di rete
integratore.

Analogamente, in molte altre parti d’Italia sono nate nel tempo esperienze
che sono di supporto alle strategie e politiche di sostenibilità degli enti
territoriali e locali stimolando e coinvolgendo la cittadinanza in processi
partecipativi particolarmente significativi. Recentemente è nato il Gruppo
di lavoro ‘educazione ambientale’ del Sistema nazionale protezione am-
bientale (la rete delle agenzie regionali) per attivare un efficace e compe-
tente presidio esperto.

Lo scopo dell’educazione alla sostenibilità è promuove una nuova cultu-


ra, comportamenti e modelli di gestione sostenibili sul piano ambientale,
economico, sociale e istituzionale. Le metodologie predilette sono la ri-
cerca-azione e la didattica laboratoriale, il marketing sociale e l’appren-
dimento lungo tutto l’arco della vita. Un processo motivante nel quale le
persone acquisiscono nuovi valori e modi di vedere i fenomeni complessi
e si mettono alla prova misurando i risultati.

Molteplici sono le tematiche affrontate: dall’educazione alla biodiversità


alla gestione sostenibile delle risorse, dalla mobilità sostenibile alla cor-
retta alimentazione, dalla prevenzione e salute alla sicurezza territoriale,
dall’energia sostenibile alla cittadinanza attiva. Altrettanti i progetti attiva-
ti nel corso del tempo e i servizi offerti a scuole e cittadini.
Naturale che la RES sia presente in un luogo come FICO con le sue com-
petenze ed esperienze.

quaderno Fico italiano.indd 21 07/11/2017 10:47:55


La Rete dei Centri di Educazione alla sostenibilità

Geolocalizzazione e copertura territoriale dei Ceas,


divisi in quattro tipologie:

Centri delle Aree Urbane

Centri delle Aree Protette

Centri Intercomunali

Centri di Eccellenza

Per saperne di più: http://www.regione.emilia-romagna.it/infeas

quaderno Fico italiano.indd 22 07/11/2017 10:47:56


Il Frutteto della biodiversità è presente all'interno di FICO, il parco agroambientale e
alimentare, inaugurato a Bologna in via Paolo Canali 8 il 15 novembre 2017

Il progetto è realizzato grazie ad una convenzione tra Arpae Emilia-Romagna e la Fon-


dazione FICO (che promuove la formazione, l’educazione alimentare e alla sostenibili-
tà) con l’adesione del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).

Un ringraziamento all’Associazione Patriarchi della Natura in Italia che ha donato alcu-


ne delle piante più significative del Frutteto.

Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente Energia dell’Emilia-Romagna


Redazione: Stefania Bertolini, Sergio Guidi, Paolo Tamburini

Per informazioni:
Area Educazione alla sostenibilità di Arpae
educazione@arpae.it – 0515273455
Unità Biodiversità sezione Arpae di Forlì-Cesena
sguidi@arpae.it - 0543451455

Le foto di questa brochure e dei pannelli del frutteto sono a cura di Sergio Guidi, ad eccezione di quelle relative
alla Vite di Taurasi a cura di Gabriele Piazzoli, e di quelle relative al Fico di Fossacesia a cura di Mario Pellegrini

Impaginazione grafica: Gabriella Napoli


Stampa: Centro Stampa Regione Emilia-Romagna

quaderno Fico italiano.indd 23 07/11/2017 10:47:56


Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Ea-
ves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs
Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves
Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Ea-
ves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs
Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves Mrs Eaves

quaderno Fico italiano.indd 24 07/11/2017 10:47:59

Potrebbero piacerti anche