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ALLA

SCOPERTA
DELLE VERDURE
SPONTANEE
DI SICILIA
Testi
Rosario Schicchi
Anna Geraci

Coordinamento editoriale
Francesca Cerami

Fotografie
Rosario Schicchi
tranne:
Richard Griffin / Adobe Stock, II cop.
Francesco Russo / Flickr, pag. 2
unpict / Adobe Stock, pag. 4
Silvana Comugnero / Adobe Stock, pag. 6
iredding01 / Adobe Stock, pag. 7
Jeroca / Adobe Stock, pag. 8
emer / Adobe Stock, pag. 11
andrea868 / Adobe Stock, pag. 15
Andy Pucko, Chiara Chiaramonte / Flickr, III cop.
copertina:
olympus E5, yury76, Alfio Scisetti,
silencefoto, denira / Adobe Stock

Concept
Giacinto Di Bernardo

Stampa
Optima ADV srl

Le informazioni sono tratte dal libro


Verdure Spontanee di Sicilia
Guida al riconoscimento, alla raccolta e alla preparazione,
cui si rimanda per gli opportuni approfondimenti
Rosario Schicchi e Anna Geraci, Edizioni Idimed 2015

In copertina, in senso orario:


Ortica, Porcellana comune, Malva,
Borragine e Crescione d’acqua
a fianco: Aglio angolare
pag. 4: Caccialepre
PRESENTAZIONE
Il progetto “Dieta Mediterranea: un mare di invitarlo a mangiare come una volta, a nutrirsi
cultura, gusto, salute” rappresenta per delle emozioni di altri tempi ancora vive e
l’Assessorato una occasione significativa per presenti nella terra di Sicilia.
valorizzare la Tradizione e promuovere L’obiettivo è educare alla fruizione del territorio
l’agroalimentare siciliano nel rispetto delle aree rurali Siciliane e far conoscere e
dell’ambiente. Le verdure spontanee di Sicilia apprezzare il valore che queste verdure
raccontano storie antiche, capaci di far rivivere, spontanee, di cui sono ricche le aree interne
attraverso la memoria dell’esperienza dell’Isola, rappresentano per lo sviluppo
personale, il ricordo di sapori dimenticati e di economico del territorio.
far scoprire ai giovani un mondo straordinario.
Le pagine di questo opuscolo ci parlano di:
- piante selvatiche da scoprire nel corso di
meravigliose passeggiate in cui assaporare il
paesaggio della nostra terra, i suoi profumi e i
suoi colori; pagine di sole, vento, di respiro di
terra, che ricordano l’andare lento, tipico, del
raccoglitore.
- piatti antichi e preziosi che custodiscono
saggezze remote da recuperare e degustare
insieme in allegria.
- gusti genuini che riportano alla memoria i
nostri affetti lontani e mai perduti.
- informazioni, suggerimenti, consigli e
procedure da consegnare ai neofiti che Edy Bandiera
vogliono innamorarsi della nostra biodiversità, Assessore all’Agricoltura,
delle nostre tradizioni e dei nostri territori. allo Sviluppo Rurale e alla
- esperienze da presentare al visitatore per Pesca del Mediterraneo
LE VERDURE DELLA TRADIZIONE
Negli ultimi quarant’anni i gusti alimentari della microcosmo territoriale da cui derivano.
popolazione siciliana sono profondamente mutati. Le verdure selvatiche con il loro carico di tradizioni,
I giovani preferiscono i nuovi sapori degli alimenti usi e consuetudini fanno parte di quel patrimonio
creati dall’industria mentre sconoscono quasi del culturale della Sicilia che rischia di scomparire sotto
tutto i prodotti locali. Le verdure spontanee hanno l’incalzare della globalizzazione.
avuto una notevole importanza nell’alimentazione Recuperare queste piante alla memoria collettiva e
all’uso quotidiano è l’obiettivo primario di questo
secolo scorso. Fino a quando cioé l’inurbamento opuscolo. Ecco perché per ogni pianta trovate
di massa ha spostato i consumi verso le produzioni una scheda analitica che riporta nomi dialettali,
industriali. proprietà farmacologiche, proprietà nutrizionali e
Attualmente i bisogni alimentari della maggior salutistiche, usi gastronomici e persino le credenze
parte della popolazione dipendono da poche popolari che ne costituiscono la parte mitica.
specie di piante commestibili, mentre le verdure Molte sono ormai le iniziative nate in Sicilia negli
spontanee (circa duecento specie) sono sempre ultimi anni con lo scopo di avvicinare le nuove
meno utilizzate nella dieta quotidiana. generazioni alla conoscenza e al consumo delle
Accanto a verdure conosciute (Borragine, Bietola verdure selvatiche: manifestazioni, ma anche corsi

verdure antiche, quasi del tutto ignote alla maggior


parte dei cittadini (Crescione, Cardogna, Onopordo, la conoscenza delle tradizioni alimentari legate
Corinoli arrotondato, Rapa selvatica...). all’uso delle verdure selvatiche, nell’ottica di una
Le verdure spontanee, se raccolte da mani esperte, migliore valorizzazione degli ambienti rurali e delle
possono diventare ingredienti genuini per prelibate aziende multifunzionali. Uno degli appuntamenti
ricette locali e elemento strategico per il rilancio di più imperdibili è certamente la Sagra delle verdure
una ristorazione di qualità legata al bioterritorio. tradizionali e antiche delle Madonie, un evento che
I piatti a base di verdure antiche sono in possesso di da ben nove anni si tiene nel comune di Isnello, in
quelle caratteristiche identitarie che racchiudono il provincia di Palermo.
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LE VERDURE DI STAGIONE
Oggi verdure, ortaggi e frutta si trovano in commercio praticamente tutto l’anno. Consumare verdura
di stagione è certamente più salutare ed economico. Acquistando prodotti a chilometro zero favoriamo
l’economia del nostro territorio e contribuiamo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

il 90%), poche proteine, pochi grassi, poche sostanze amilacee e un elevato contenuto di antiossidanti,

notevolmente a determinare il senso di sazietà. Per evitare che i sali minerali e le vitamine contenuti nelle
verdure vadano perduti con la cottura il sistema migliore è quello di consumarle crude. In alternativa
prediligete la cottura a vapore o al forno e attenetevi ad alcune semplici regole:

• TAGLIATE le verdure in pezzi


di media dimensione
FOGLIE VERDI
• utilizzate solo le
• cuocetele in POCA ACQUA
• versatele in pentola solo a EBOLLIZIONE
• scegliete una cottura AL DENTE
• usate l’ACQUA DI COTTURA
per la pasta o i condimenti
• consumate le verdure in
TEMPI BREVI Cardo mariano
Cardo mariano

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odori. Ode le grida degli uccelli, il fremito dei boschi,
gli scoppi dei temporali. Conosce le piaghe, la pioggia
gli bagna i vestiti, gli infradicia le provviste e riempie
di fango i sentieri. Il freddo rallenta la sua marcia e il
caldo gli incolla i vestiti sulla pelle mentre il sudore gli
cola sulla fronte.
Le verdure spontanee si rinvengono nel territorio

quota. Molte specie si riscontrano negli incolti, nei


campi coltivati, negli orti ma anche nelle scarpate,
sui muri in pietra…
Alcune specie, come la Cicoria, l’Onopordo e
il Cardo selvatico, prediligono i luoghi aperti;
altre (Pungitopo, Tamaro e Vitalba) crescono nel
sottobosco di lecceti, sughereti e querceti. Nei
QUALCHE CONSIGLIO UTILE vigneti e nei frutteti è possibile trovare in inverno
e all’inizio della primavera la Borragine, la Cardella,
Raccogliere le verdure selvatiche nel silenzio dei la Cardogna, il Porro selvatico, la Rapa selvatica, il
prati, nelle pertinenze di vecchie case coloniche, Cavolicello e la Lattughella di San Giuseppe. Lungo
nelle chiarie dei boschi o lungo le siepi di campagna i bordi dei sentieri e delle strade di campagna
ci riporta a quel rapporto antico uomo–natura è possibile rinvenire facilmente il Finocchietto
capace di suscitare ancora dentro di noi ataviche selvatico e il Lattugaccio, mentre sui muri in pietra
emozioni e sensazioni uniche e indescrivibili.
Chi cammina, come descrive poeticamente David durante il periodo primaverile–estivo la Porcellana
Le Breton, esplora lo spazio in lungo e in largo ma che addirittura si comporta come specie infestante.
compie lo stesso percorso anche attraverso il suo
corpo che assume le dimensioni di un continente la italiane bulbi, radici e tuberi di diverse specie sono
cui conoscenza è sempre in divenire. Il corpo di chi ancora oggi ricercati ed utilizzati. Oltre ai tuberi
dello Zigolo dolce vengono consumate ad esempio
mondo, tocca la terra o i sassi, le sue mani accarezzano le radici della Barba di becco, della Carota selvatica,
la scorza degli alberi o si rinfrescano nei ruscelli, fa il del Raperonzolo e - in Abruzzo, Puglia, Lucania e
bagno negli stagni o nei laghi, si lascia penetrare dagli Calabria - anche i bulbi del Lampascione.
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IMPARATE A RICONOSCERLE
Durante la raccolta bisogna fare molta attenzione
alle specie tossiche. Prima che le verdure spontanee
possano diventare insalate, minestre maritate,
frittate o zuppe, occorre, imparare a riconoscerle
con sicurezza.
È necessario avvicinarsi alle verdure sponta-
nee guidati da persone esperte per non incorre-
re in spiacevoli incidenti. Distinguere una spe-
cie da un’altra è infatti fondamentale per non
rischiare di intossicarsi, e nei casi peggiori di av-
velenarsi, dal momento che in natura esistono
diverse piante che, se pur accidentalmente consu-
mate, possono causare danni all’organismo.
Una delle specie più pericolose è la Mandragora;
confusa spesso con la Bietola selvatica o con la Bor-
ragine, questa pianta (foto sotto) contiene atropina,
josciamina e scopolamina che provocano aumento
del ritmo cardiaco, vasodilatazione, sudorazione,
agitazione, riduzione della secrezioni salivare, ga-
strica e pancreatica, disorientamento, allucinazioni,
delirio
io e confusione mentale.

Mandragora
AGLIO ANGOLARE
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In passato era impiegato da diverse
comunità siciliane; attualmente il suo
uso in Sicilia è stato sporadicamente ri-
Nomi siciliani Proprietà e usi medicinali scontrato a Isnello e in alcuni centri dei
Agliòtta (Isnello), Porrua (Sambuca di Contiene l’antibiotico allicina. Ha pro- Nebrodi. È utilizzato anche in Toscana
Sicilia), Pràs (Contessa Entellina). prietà depurative, antisettiche, antia- e Sardegna. Tra le altre specie di Aglio
smatiche, ipotensive, diuretiche, vaso– selvatico utilizzate nelle comunità del-
dilatatrici e febbrifughe. A Isnello viene
consumato per regolarizzare la pres- ursino, specie tipica dei sottoboschi di
sione sanguigna. cerrete e faggete.
Descrizione
Pianta erbacea con bulbo oblungo di
colore giallognolo portante bulbilli ap-
puntiti.
Dal bulbo ha origine un caratteristico Parti utilizzate e uso in cucina Presenza sul mercato
fusto trigono, diritto o pendente da Il bulbo viene comunemente impiega- Non presente.
to nella preparazione di zuppe e passa-
50 cm. Le foglie sono tenaci, nastrifor- ti di verdura, nonché per aromatizzare
mi, lunghe all’incirca quanto il fusto e
- tagliuzzate possono essere un’alterna-
- tiva all’Aglio comune. Avvertenze
mati, penduli e di forma campanulata; Nessuna
presentano tepali di colore bianco con
una striatura mediana verde. Il frutto è
una capsula loculicida.
Note e curiosità
Allium triquetrum
deriva dalle parole greca áglis (spic-
chio) e triquetrum (di forma trigona).
Fioritura
Fiorisce da marzo a maggio.

Distribuzione
È presente in Liguria, Toscana e in tutte
le regioni centro-meridionali e insulari,

Habitat
Cresce in luoghi umidi e ombrosi, dal li-
vello del mare alle zone pedemontane.

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BIETOLA SELVATICA
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di pane imbevuta d’acqua o farina han-

cutanee.
Nomi siciliani Habitat
Agiri (Piazza Armerina), Agiti (Vittoria), Campi, litorali, coste, coltivi e terreni
Bbredi (Gangi), Bbritti (Cefalù, Gratteri, umidi.
Polizzi), Gida (Pollina), Geda (Cesarò),
Geri (Caronia), Ggira, Ggiri (Castellana, Presenza sul mercato
Si trova con molta facilità nei nostri
Pollina, San Mauro, Mistretta, Castel- mercati
lammare del Golfo, Zingaro, Sambuca Proprietà e usi medicinali
di Sicilia, Etna), Ggiriteddrë (Castelbuo- La Bietola è ricca di acqua, ferro e vita-
no), Salachi (Isnello), Żżarchi, Żżarchi mine; contiene fosforo, calcio, magne-
sarvaggi sio e potassio.
Collesano, Petralie, Cattolica Eraclea). È indicata anche per chi segue diete Avvertenze
ipocaloriche. è un rimedio naturale Può essere confusa con la Mandragora.
-
gestione, emorroidi e aerofagia.

Descrizione

cm, provvista di un cespo fogliare ap-


pressato al suolo e costituito da foglie Parti utilizzate e uso in cucina
spatolate, lunghe 20–40 cm, carnoset- Si consuma l’intera giovane pianta rac-
te, di colore verde intenso e lucente, colta in inverno e all’inizio della prima-
glabre, increspate sul bordo; il picciolo vera.
fogliare è lungo e scanalato nella parte La bietola viene bollita e condita con
superiore. Dal cespo all’inizio dell’esta- olio, sale e limone, oppure legger-
mente sbollentata viene ripassata in
- padella con olio e aglio, passata di po-
niti a gruppi di 2–5. Il frutto di colore modoro e peperoncino. Si aggiunge
bruno è lungo 2,5 mm. anche alla tradizionale minestra di fave
(mmàccu) o di altri legumi.
Una tradizionale minestra commercia-
lizzata a Castelbuono era quella di Ca-
vuli e Giri che venivano bolliti, scolati e
Fioritura saltati accutturati in padella con pomo-
doro o salsa e aglio, olio e peperoncino.
ad agosto.

Note e curiosità
Sulle coste si rinviene frequentemente
Distribuzione la subspecie maritima;
In Sicilia è comune in tutto il territorio. Le foglie triturate e mescolate a mollica

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BORRAGINE
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Nomi siciliani Habitat Presenza sul mercato
Burrania (Buseto Palizzolo, Pantelleria, Negli orti, ma anche in incolti, ruderi In Sicilia questa verdura si riscontra
Trapani), Urrània (Cefalù, Collesano, e coltivi, bordi strada, sentieri. Fino a normalmente nelle bancarelle dei mer-
Etna), Vërrània, Virranii (Pollina), Vur- 1000 m di quota. catini rionali e, nei piccoli centri, nei ne-
ràina gozi di frutta e verdura.
Soprana, Petralia Sottana, Mistretta,
Isole Eolie, Caltanissetta, Ustica), Vur-
rània (Alimena, Caltavuturo, Collesano,
Castellana, Castelbuono, Gangi, Geraci, Proprietà e usi medicinali Avvertenze
In medicina popolare le parti aeree e Se ne sconsiglia il consumo ai soggetti
Licata, Nicolosi, Salemi, Tusa, Vittoria). con problemi epatici. Spesso la Borra-
preparare decotti considerati depurati- gine è confusa con la velenosa Man-
vi, diuretici, espettoranti e rinfrescanti dragora di aspetto molto simile.
in caso di disturbi gastro-intestinali.

Descrizione
Pianta erbacea alta 20–70 cm con fusto

al tatto per la presenza di lunghe seto- Parti utilizzate e uso in cucina


le. Le foglie basali sono picciolate con Potete utilizzarli sia le foglie che i te-
margine ondulato e aspetto bolloso; le neri fusticini: potete preparali lessati in
foglie cauline sono lanceolate e breve- poca acqua e conditii con olio o come
ingrediente di minestre o zuppe. Le fo-
corolla di colore azzurro vivo, sono por- glie si possono consumare anche frit-
tati in cime terminali scorpioidi; gli sta-
mi sono violetti e riuniti al centro del ricotta, insalate o risotti; congelati nel
ghiaccio, danno una nota di colore agli
forma ovale e molto duri, contengono aperitivi.
semi di piccole dimensioni.

Note e curiosità
L’etimologia di po-
Fioritura trebbe aver origine dall’arabo abu
Iin Sicilia da gennaio ad aprile. ‘arak, con riferimento alle proprietà
sudorifere della pianta mentre al-
tri studiosi sostengono che avreb-
be origine dal latino burra, una

Il termine è invece un chiaro


Distribuzione -
In Sicilia è comune in tutta la regione. la pianta.

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CARDO SELVATICO
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Nomi siciliani Habitat Note e curiosità
Cacòcciuliddu spinusu Si riscontra nei pascoli, negli incolti, Cynara cardunculus
Cacùcciuliddi di chiana (Etna), Carcòc- nelle siepi, nelle scarpate stradali. deriva dal greco kynàra (canina, in rife-
ciula sarvaggia (Bisaquino, Sambuca rimento alle punte dure dell’involucro
di Sicilia), Cardùn’i spini (Castelbuono), paragonate ai denti del cane) e dal la-
Cardùnë sarvaggë (Pollina), Cardùna tino carduus con diminutivo –unculus,
sarvaggi (Castellana), Carduni amaru ossìa piccolo cardo.
(Bivona, Gangi, Petralia Soprana), Car- Proprietà e usi medicinali
duni spinusu (Caltavuturo), Carduni chi Le foglie e il rizoma contengono cina-
spini (Alimena, P. Soprana), Carduni di rina, glucosidi, tannini e inulina che
spini (Polizzi). hanno proprietà epatoprotettive, ipo-
colesterolemizzanti, aperitive, toniche, Presenza sul mercato
digestive, depurative e diuretiche. La Non si riscontra sul mercato.
cinarina, in particolare, provoca un au-

Descrizione riduce il tasso di colesterolo. L’acqua di


Pianta erbacea perennante alta 20–80 cottura ha azione diuretica, depurativa
cm con fusto eretto, semplice e rami- e leggermente lassativa. Avvertenze
Nessuna.
si sviluppano in primavera nuovi getti
chiamati carducci. Le foglie basali sono
marcatamente incise, pennatosette,
Parti utilizzate e uso in cucina
All’inizio della primavera si raccolgono
le foglie giovani e le parti tenere del
di diametro, sono lingulati, hanno co- fusto, private dalle spine. Queste si la-
lore variabile dal violaceo all’azzurro e sciano riposare una notte intera per
mostrano un calice ridotto a squame. Il facilitare il distacco delle spine.
frutto ha forma ellissoidale–prismatica I cardi selvatici si consumano lessati in
e presenta una caratteristica corona a acqua salata, e conditi con olio extra-
peli piumosi. vergine di oliva e limone, oppure fritti
in pastella alla quale viene aggiunta
qualche acciuga; possono essere con-
sumati anche ripassati in padella con
l’aggiunta di un po’ di salsa di pomodo-
Fioritura ro, aglio, pangrattato e peperoncino.
Da giugno ad agosto. Si possono preparare inoltre gratinati
con pangrattato, prezzemolo tritato,
sale e olio extravergine di oliva. I ca-
polini, raccolti in primavera inoltrata,
sono utilizzati come quelli del carciofo
Distribuzione per preparare conserve sott’olio o sot-
È comune in tutta la Sicilia. taceto.

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CICORIA SELVATICA
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coltivati, negli incolti, lungo le scarpate nella preparazione del sostituto del
stradali, i sentieri di montagna e nelle -
chiarie dei boschi, dal livello del mare sia
Nomi siciliani sino a circa 1200 metri di altitudine. la temperanza e la frugalità.
Cicoira (S.Stefano di Camastra), Cicoria
(Bisaquino, Burgio, Canicattì, Catania,

Cicoria di campagna (Riserva dello Zin-


garo), Cicòria (Castellana, Castelbuono, Proprietà e usi medicinali Presenza sul mercato
La Cicoria contiene diverse sostanze Si riscontra frequentemente nei merca-
Isnello, San Mauro), Cicuòria (Gratteri), tra cui inulina, cicorina, colina, acido ti locali della Sicilia.
Çicuòria (Cefalù). cicorico, amido, protidi, sali minerali e
vitamine (B, C, K, P).
L’inulina è indicata nella prevenzione e
-
Avvertenze
Descrizione La cicoria aiuta fegato e reni a smalti- La Cicoria non dovrebbe essere uti-
Pianta erbacea bienne o perenne con re le tossine che favoriscono l’ingras-
- samento e la cellulite: aumenta la se- renali né dalle donne in stato interes-
la radice si sviluppa una rosetta di fo- sante per via della sua azione utero–
glie picciolate con segmenti triangolari della bile nell’intestino e la secrezione stimolante.
acuti. I fusti, eretti, ramosi e ispidi, pos- dell’urina. Alla pianta vengono attribu-
sono raggiungere l’altezza di 150 cm. ite proprietà galattogene.

blu–cielo, si chiudono nel pomeriggio


e con il brutto tempo. I frutti sono color
sabbia con bordo peloso.

Parti utilizzate e uso in cucina


Potete utilizzare le foglie della rosetta
nasale a crudo oppure cotte o ripassa-
Fioritura te in padella con olio e aglio.
Da luglio a ottobre.

Note e curiosità
Distribuzione La cicoria è conosciuta da tempo im-
In Sicilia è comune in tutta la regione. memorabile. Per le sue proprietà viene
citata nel Papiro egizio di Ebers (circa
1550 a.C.). Plinio le attribuiva preziose
virtù rinfrescanti e Galeno la considera-
va amica del fegato e non contraria allo
Habitat stomaco. Le radici, seccate, tostate e
Si riscontra comunemente nei campi macinate erano utilizzate già nel 1600

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FINOCCHIO SELVATICO
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sottolinea il fatto che l’entità è abba-

-
Nomi siciliani Habitat nocchio contro il mal di stomaco.
Finùcchieddi Incolti, scarpate stradali, viottoli, sen-
Polizzi, Petralia Sottana), Finucchieddu tieri, zone scoscese e coltivi.
ri muntagna (Trapani), Finucchieddu
rizzu, Finocchieddu îtimpa (Etna), Finoc-
chiu sarbaggiu Presenza sul mercato
Muxaro, San Biagio Platani, Bivona, Ca- -
steltermini). Proprietà e usi medicinali quentemente nei mercati ortofrutticoli
Aromatiche, digestive, diuretiche, cal- siciliani.
manti, antispasmodiche, carminative,
galattogene. Contiene anetolo, un
composto aromatico da cui dipende il
Descrizione suo aroma, fencone, chetone anisico,
Pianta erbacea perenne, con un fusto dipinene, canfene, fellandrene, dipen- Avvertenze
sotterraneo orizzontale biancastro, tene e acido metilcavicolo.
nodoso e anulato e fusto eretto, cilin- sconsigliato nei bambini molto piccoli
drico, striato, ramoso–corimboso, alto e nelle donne in gravidanza.
-
vise in lacinie capillari, tanto da appa-
Parti utilizzate e uso in cucina
guaina il fusto. Le foglie e i germogli teneri sono mol-
to usati nella cucina siciliana per la
12–20 raggi, hanno una corolla forma- preparazione della pasta con le sarde,
ta da cinque petali gialli. Il frutto, costi- in misticanza con altre erbe selvatiche,
tuito da due semi bruni leggermente oppure da soli lessati e conditi con olio
schiacciati, è fortemente aromatico. extravergine di oliva. Aggiunti alle fave
secche, private del tegumento (favi
spicchìati), servono per preparare il
caratteristico mmàccu chi favi.
semi si usano per aromatizzare arrosti,
Fioritura fettine alla pizzaiola e biscotti salati. I
Fiorisce da giugno ad agosto. semi sono un condimento importan-
te per aromatizzare la salsiccia. Con i
semi, inoltre, si preparano gradevoli
tisane e un prelibato liquore digestivo.

Distribuzione
Specie inizialmente a distribuzione
Sud–Mediterranea, in Italia si rinviene
più frequentemente nelle regioni me- Note e curiosità
ridionali e nelle isole. In Sicilia è abba- Foeniculum vulgare
stanza frequente dal livello del mare deriva da Foenum -
tenso odore, mentre vulgare (comune)

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PORCELLANA COMUNE
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lazione alla modalità con cui la capsula
contenente i semi si apre a maturità. Il
termine oleracea -
Nomi siciliani Habitat taggio coltivato.
Burdulaca (Pantelleria), Cucciara (Pachi- È infestante di orti e colture irrigue.
no), Pucciddana, Puccillana, Purciddana
(Etna), Pirciddana, Purciddana, Purcid-
drana, (Madonie, Etna, Enna, Campo-
franco, Ravanusa, Vittoria), Purcillana Presenza sul mercato
(Randazzo). Proprietà e usi medicinali Non si riscontra sul mercato.
L’alta concentrazione di vitamina C
le conferisce proprietà antiscorbuto.
È un ottimo antisettico, emolliente e
febbrifugo. Il suo consumo può ridurre
Descrizione l’incidenza di malattie tumorali e car- Avvertenze
Erba annuale, glabra e crassulenta, alta diache da cui l’indicazione di insalata Il contenuto di ossalati in questa specie
della salute e di ortaggio per una lunga è elevato ma decresce con l’età della
arrossati e cavi all’interno. vita che la tradizione cinese le attribu- pianta. Pertanto ne va evitato il consu-
Foglie opposte, spatolate di 6–7 × 12– isce. La specie è infatti un’ottima fonte mo frequente.
16 mm, con picciolo di 2 mm, all’apice di antiossidanti, acidi grassi, omega–3
- e omega–6. Contiene carboidrati, mu-
le dimensioni, sono riuniti in gruppi di cillaggini, sali minerali, acido aspartico,
2–5 all’ascella delle foglie; il calice è for- citrico e ossalico. Gli sciacqui con il suo
mato da due sepali e la corolla da cin- succo sono un rimedio naturale per le
que petali gialli. Il frutto è una capsula
fusiforme contenente numerosi semi
neri piccolissimi.

Parti utilizzate e uso in cucina


Foglioline e rametti vanno raccolti da
Fioritura maggio a settembre e consumati crudi
in insalate miste condite con olio ex-
e ottobre. travergine di oliva e aceto o limone. La
pianta può essere aggiunta anche nel-
le zuppe per esaltarne il gusto. I ramet-
ti di maggiore dimensione si possono
bollire e usare come verdura cotta da
Distribuzione ripassare in padella.
Già nel 2000 anni a.C, veniva coltivata
in Mesopotamia. Da qui passò in Gre-
cia come pianta ortiva e quindi a Roma.

dell`Europa. Note e curiosità


Sfuggita al controllo dell’uomo, si è in- Il nome Portulaca oleracea deriva dal
selvatichita. latino portula, cioè piccola porta, in re-

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LE VERDURE SPONTANEE A TAVOLA
SPAGHETTI CON OLIO
AGLIOTTA E PEPERONCINO
Ingredienti per 4 persone: spaghetti: 400 gr, 2 piante di Agliotta,
2 peperoncini, 2 acciughe deliscate, prezzemolo tritato q.b.
Pulite l’Agliotta e tagliate a pezzettini i bulbi immaturi e le foglie verdi.

per 2 minuti. Aggiungete mezzo mestolo di acqua di cottura e


formate una leggera emulsione. Cuocete la pasta in abbondante
acqua bollente mediamente salata, scolatela e versatela nella padella.
Aggiungete il prezzemolo, 2 cucchiai di pecorino grattugiato e fate
mantecare per circa un minuto. Servite gli spaghetti ben caldi.

PASTA CON FINOCCHIETTI


SELVATICI E RICOTTA FRESCA

400 g di pasta corta di grano duro siciliano,, 400 g di ricotta di pecora,


olio extravergine d’oliva, pecorino grattugiato.

e cuoceteli in acqua bollente e mediamente salata per circa 5


minuti. Aggiungete la pasta, il sale e completate la cottura.
Prendete un mestolo di acqua di cottura e sciogliete la ricotta in modo

spolverate con il pecorino. Un piatto semplice, saporito e armonico!


Istituto
per la Dieta
Mediterranea

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