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APPUNTI PER ELABORATO DI TECNOLOGIA RAEE

I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici


(talvolta citati anche semplicemente con l'acronimo RAEE), sono rifiuti di tipo particolare
che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore
intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata o obsoleta e dunque destinata all'abbandono.
I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze
considerate tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. La
crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di
abbandono nell'ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con
conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni
sulla salute umana.
Questi prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei
materiali di cui sono composti, come
il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno
spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre
alla sostenibilità ambientale. Questo tipo di rifiuti è comunemente definito RAEE ed è
regolamentato dalla Direttiva RAEE.
I RAEE sono rifiuti di AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Le AEE a loro
volta sono apparecchiature che per un corretto funzionamento dipendono dall'energia
elettrica, sia come utilizzatrici, sia come generatrici,e appartengono a una delle seguenti
categorie:

1. Grandi elettrodomestici;
2. Piccoli elettrodomestici;
3. Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni;
4. Apparecchiature di consumo;
5. Apparecchiature di illuminazione;
6. Strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione delle macchine utensili industriali
fisse di grandi dimensioni).
La raccolta dei RAEE viene differenziata in base alla tipologia di produzione ed impiego
delle AEE, e soprattutto raggruppando i RAEE in base al tipo di trattamento a cui saranno
sottoposti a seconda delle strumentazioni specifiche e delle competenze degli operatori
nel condurre le procedure di smontaggio in totale sicurezza ed efficienza (per la gestione
del costo di recupero).
I trattamenti di recupero vengono eseguiti al fine di poter bonificare i componenti da
materiali pericolosi per la salute o per l'ambiente e di smaltirli correttamente, e poter così
procedere al recupero di tutta la componentistica riutilizzabile e di tutti i materiali
riciclabili tra le parti danneggiate o inutilizzabili, ed in ultimo smaltire correttamente i
materiali non riciclabili.
Il conferimento dei RAEE può essere eseguito dai consumatori nei centri di raccolta
predisposti dai comuni, o tramite il ritiro da parte dei rivenditori (per conto dei produttori),
nelle fasi di acquisto di nuovi prodotti (rivalutazione dell'usato).
Il trattamento dei RAEE
Il trattamento dei RAEE è svolto in centri adeguatamente attrezzati, autorizzati
alla gestione dei rifiuti ed adeguati al "Decreto RAEE", sfruttando le migliori tecniche
disponibili.
Le attività di trattamento prevedono varie fasi, indicativamente:

 messa in sicurezza o bonifica, ovvero asportazione dei componenti pericolosi


 smontaggio dei sotto-assiemi e separazione preliminare dei materiali
 lavorazione meccanica per il recupero dei materiali.
L'attività di reimpiego delle apparecchiature dopo test di funzionamento è un'opzione
prevista della normativa sui RAEE ma non esiste una normativa specifica sulle
apparecchiature rimesse sul mercato (prodotti rigenerati).
Obiettivi di recupero
Sono stati stabiliti obiettivi di recupero e reimpiego o riciclaggio dei materiali dei rifiuti
elettronici inviati al trattamento in funzione della categoria di appartenenza dei RAEE. Tali
obiettivi saranno aggiornati dalla commissione Europea in funzione dello sviluppo dei
sistemi e delle migliori tecniche di recupero. In Italia e in Europa inoltre si moltiplicano i
casi in cui si torna a riparare invece che buttare le apparecchiature RAEE.

Raccolta differenziata dei RAEE


Per garantire la protezione dell'ambiente e inviare i RAEE a centri di trattamento adeguati,
è prevista la raccolta differenziata di tali apparecchiature.
Attualmente i cittadini possono conferire i propri rifiuti alle isole ecologiche; dal 18 giugno
2010 è possibile riconsegnare gratuitamente il rifiuto direttamente al rivenditore, all'atto
dell'acquisto di un'apparecchiatura della medesima tipologia, tale procedura è definita "uno
contro uno. Dal 22 luglio 2016 i negozi superiori ai 400 metri quadri devono allestire
un'area per il ritiro RAEE uno contro zero.

Un'isola ecologica, ecopiazzola, centro di raccolta, ecostazione o ricicleria (a


seconda dei comuni) è un'area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta
differenziata dei rifiuti, disponibile in molti comuni italiani.L'utilità principale è quella di
evitare lo smaltimento in discarica, per recuperare risorse e tutelare meglio l'ambiente.

Oltre ai vantaggi ambientali, il conferimento dei rifiuti nelle ecopiazzole abbinato alla
tecnologia, permetterebbe di premiare l'utente virtuoso con un risparmio economico.

Raccolta differenziata

Per evitare sprechi e salvaguardare l’ambiente è fondamentale sapere in che modo differenziare
correttamente i rifiuti.

COME FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

A volte può succedere che, per fretta o confusione, gettiamo nella differenziata gli scontrini o la
carta sporca di cibo. Ancora oggi sono tanti gli errori che si commettono quando si fa la raccolta
differenziata. Piccoli errori certo, ma se non si commettessero ne deriverebbe sicuramente un
decisivo miglioramento della qualità della raccolta, a tutto vantaggio dell’ambiente. In genere,
trovate le regole su come separare i materiali direttamente sui cassonetti adibiti alla raccolta ma non
sempre è facile capire se quel determinato rifiuto deve essere riciclato oppure buttato via
perché non recuperabile.

COME FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA PLASTICA

Tra tutti i materiali che è possibile riciclare, la plastica è tra quelli che maggiormente si prestano a
un riciclo completo.Non differenziate invece nella plastica tutti quei rifiuti che presentano residui di
materiali organici, ad esempio il cibo che potrebbe fermentare nel cassonetto, o residui di sostanze
pericolose come vernici e colle. Ricordate sempre che tutti i contenitori devono essere puliti,
svuotati e schiacciati.

COME FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL VETRO

Anche in questo caso è bene che i contenitori siano puliti e soprattutto vuoti: non inserite nel
cassonetto bottiglie di vetro piene o semi-piene anche se si tratta solo di acqua.

COME FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA CARTA

Per quanto riguarda carta e cartone, potete riciclare giornali, scatole, cartoni ben piegati ma anche
quaderni, scatole del latte….Non buttate nei bidoni della carta quella unta, quella da forno e piatti e
bicchieri di carta. Appiattite sempre le scatole e comprimete gli scatoloni in modo da ridurre gli
imballaggi di grandi dimensioni in piccoli pezzi.

COME FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELL’UMIDO

Gli avanzi di cibo , le bucce della frutta, i sacchetti del tè, i fondi del caffè….. vanno conferiti
invece nel contenitore dell’umido, in genere di colore marrone. Non dimenticate di sistemare i
materiali in sacchi ben chiusi prima di buttarli via.

COSA BUTTARE NELL’INDIFFERENZIATA

I materiali unti e sporchi, i piatti e le posate,cd e dvd, i giocattoli, i fiori finti, i sacchetti
dell’aspirapolvere, gli spazzolini e le videocassette devono finire invece direttamente
nell’indifferenziata ossia nel cassonetto in cui rientrano tutti quei rifiuti che non possono essere
riciclati.

COME SMALTIRE I RIFIUTI INGOMBRANTI

I rifiuti ingombranti come mobili, materassi ed elettrodomestici vari devono essere portati
invece nelle stazioni ecologiche.
RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI

In ogni caso, prima di acquistare un prodotto chiedetevi sempre se vi è veramente utile e


prima di avviare gli oggetti alla raccolta differenziata domandatevi se possono avere una
seconda vita:

 Gli indumenti e i tessuti vecchi che non vi servono più, dopo averli accuratamente lavati, li
potete riporre nell’apposito cassonetto, in genere di colore giallo.

 I medicinali scaduti non devono essere buttati nell’indifferenziata ma in appositi


contenitori che trovate presso le farmacie e gli ambulatori Asl. Stesso procedimento per le
pile esaurite che devono essere riciclate nei contenitori presenti nei negozi di elettronica.

 Per la spesa adoperate una shopper riutilizzabile in cotone e se avete un


giardino provate a utilizzare i rifiuti organici come fertilizzante.

 Per le pulizie di casa o l’igiene personale privilegiate prodotti con le ricariche in modo da
ridurre il numero di contenitori.

 Non buttate gli scontrini insieme alla carta: sono realizzati con carte termiche i cui
componenti reagiscono al calore generando problemi nelle fasi di riciclo. Buttate gli scontrini
e questo tipo di carta nel cestino dell’indifferenziata.

 Polistirolo: pur non essendo plastica, alcuni comuni lo riciclano nel cassonetto destinato a
questo materiale, altri invece lo indirizzano all’indifferenziata. In questo caso, seguite le linee
guida del vostro comune di appartenenza.

 Tetra Pak: la raccolta differenziata dei contenitori realizzati con questo materiale varia da un
comune all’altro. In generale, cercate di sciacquare e schiacciare bene i contenitori prima di
gettarli via in modo che al loro interno non rimangano residui.

 Alluminio: anche in questo caso seguite le disposizioni del comune in cui vivete e prestate
attenzione a eventuali residui di cibo da eliminare.
COME SMALTIRE RIFIUTI ELETTRONICI

Lo spreco degli apparecchi elettrici ed elettronici è scandaloso quasi quanto quello del cibo.
Con troppa indifferenza, specie dopo un periodo di festeggiamenti durante i quali abbiamo
ricevuto un regalo, gettiamo nel primo secchio dell’immondizia il vecchio cellulare o il vecchio
phon, contribuendo così a inquinare e sprecando una serie di materiali molto preziosi. In
media, ogni famiglia italiana possiede, chiusi in qualche cassetto o in qualche cantina, ben 8
apparecchi elettrici ed elettronici. Altro spreco.

DOVE BUTTARE I RIFIUTI ELETTRONICI

Tv, cellulari, ma anche robot da cucina, tostapane, forni a microonde, computer, modem,
pennette USB, frigoriferi, lavatrici e altri elettrodomestici non sono spazzatura qualsiasi, ma sono
RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, cioè rifiuti speciali il cui
conferimento è regolamentato dalla legge (per l’Italia dal Decreto Legislativo 151 del 2005).
Parliamo di oltre 1 milione di tonnellate di RAEE prodotte all’anno nel nostro Paese, quasi 18 kg
per abitante.
Per i rifiuti elettronici è prevista una raccolta differenziata. Bisogna quindi portarli in una delle
oltre 3.600 isole ecologiche comunali attrezzate per lo smaltimento dei RAEE. Da questi centri di
raccolta i rifiuti vengono poi inviati a impianti di trattamento che evitano la dispersione di sostanze
inquinanti e permettono il riciclo delle materie prime.

SMALTIMENTO RIFIUTI ELETTRONICI

I RAEE non sono tutti uguali, ad ogni loro tipologia corrisponde il cassonetto giusto, a seconda del
preciso regolamento dell’isola ecologica scelta per il conferimento. Solitamente
sull’elettrodomestico è presente il simbolo del bidoncino barrato, che indica la possibilità di riciclo.
Se invece avete intenzione di acquistare una nuova apparecchiatura, avete la possibilità di lasciare
in negozio il vostro vecchio elettrodomestico a costo zero. Il negoziante ha l’obbligo di ritirare
gratuitamente l’usato al momento dell’acquisto . Nei punti vendita di elettronica si possono
conferire anche piccoli elettrodomestici al di sotto dei 25 cm di lunghezza senza avere obbligo di
acquisto, come ad esempio rasoi elettrici, lampadine o elettrodomestici per capelli.
Per i RAEE ingombranti è possibile richiedere il ritiro a domicilio: si tratta di un servizio presente
in molti Comuni.
Con la solita anomalia italiana: quella di predisporre tutto per una gestione corretta del problema dei
rifiuti elettronici, essere uno tra i primi paesi in Europa a rimettere in circolo materiali di recupero,
ma l’ultimo per lo smaltimento dei RAEE, con una media del 34, 4% a fronte del 42% circa in
Europa.

ERRORI DA NON FARE CON I RIFIUTI ELETTRONICI

• Buttarli nel sacco nero della raccolta indifferenziata


• Ammassare i rifiuti tecnologici in cantina o dimenticarli nei cassetti
• Mischiarli con gli altri rifiuti

I DANNI DEI RIFIUTI ELETTRICI SMALTITI MALE

Il corretto smaltimento dei rifiuti elettronici non è soltanto una questione ambientale: ne va della
nostra salute. Durante i processi di smaltimento, infatti, vengono rilasciati nell’atmosfera composti
organici e metalli pesanti; respirando aria contaminata, questi inquinanti si possono accumulare
nell’organismo portando molti problemi di salute, anche pubblica. Alcune persone, svolgendo
ricerche molto approfondite hanno dedotto che: l’infiammazione e lo stress ossidativo aumentano
così come i livelli di p53 a causa di tutti gli inquinanti esaminati. Tutti fattori, questi, che possono
provocare danni al DNA, mutazioni, tumori e malattie cardiovascolari.
Assolutamente vietato, , lo smaltimento all’aperto di tali rifiuti, e un’inadeguata protezione dei
lavoratori degli impianti di trattamento ed eliminazione degli stessi.

SMALTIMENTO RIFIUTI ELETTRONICI ITALIA

Nel 2017 sono stati raccolti in totale 296mila tonnellate di RAEE, che equivalgono a circa 5 kg per
abitante, con enormi benefici che il nostro Pianeta trae da un semplice comportamento
consapevole. Pochissimo sforzo per enormi risultati.

 Ridurre i gas serra e l’inquinamento, perché le sostanze contenute vengono eliminate in


modo sicuro.
 Recuperare materie prime, perché alluminio, vetro, rame, plastica possono essere in buona
parte riciclati per oltre il 90 per cento del loro peso.
 Combattere il traffico illegale di apparecchi elettronici verso i Paesi in via di sviluppo.
 Aumentare a monte il mercato dei prodotti rigenerati, che salvano portafoglio e ambiente.

“La spazzatura è nell’occhio di chi guarda.”

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