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Provincia di Pesaro e Urbino › Funzioni › Ambiente › Rifiuti › Gestione rifiuti da

apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

La gestione dei rifiuti da apparecchiature


elettriche ed elettroniche
I RAEE sono i Rifiuti di
Apparecchiature Elettriche ed
Elettroniche, cioè tutti rifiuti derivanti
da dispositivi che per il loro
funzionamento dipendono da correnti
elettriche o da campi elettromagnetici.

Secondo il Dlgs n.49/2014 che è attualmente la norma che


regolamente la gestione dei Raee, i RAEE vengono classificati
in due grandi categorie, a seconda della loro provenienza:
- RAEE Domestici : sono quelli provenienti da nuclei
domestici e i Raee di origine
commerciale,industriale,istituzionale di altro tipo,analoghi per
natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici.
- RAEE Professionali : sono i Raee diversi da quelli
provenienti dai nuclei domestici

La famiglia dei RAEE racchiude tutti i rifiuti derivanti dai


piccoli e grandi elettrodomestici, dai computer, dai dispositivi
elettrici ed elettronici, dai cellulari, dalle lampade fluorescenti
ecc, una volta giunti al termine del loro ciclo di vita.

I RAEE sono suddivisi secondo il Dlgs n.49/2014 in 10


categorie:
1. Grandi elettrodomestici
2. Piccoli elettrodomestici
3. Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni
4. Apparecchiature di consumo e pannelli fotovoltaici
5. Apparecchiature di illuminazione
6. Utensili elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili
industriali fissi di grandi dimensioni)
7. Giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e lo sport
8. Dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti
impiantati ed infettati
9. Strumenti di monitoraggio e di controllo
10. Distributori automatici

La normativa individua 5 raggruppamenti di Raee in base


alle tecnologie necessarie al loro corretto trattamento:
R1 - Grande bianco freddo - grandi elettrodomestici per la
refrigerazione: frigoriferi, congelatori, condizionatori

R2 - Grande bianco non freddo - grandi elettrodomestici come


lavatrici, lavastoviglie.

R3 - TV Monitor a tubo catodico

R4 - Elettronica di consumo, Telecomunicazioni, Informatica,


piccoli elettrodomestici, elettroutensili, giocattoli, apparecchi di
illuminazione, dispositivi medici.

R5 - Sorgenti luminose a scarica: lampade fluorescenti e


sorgenti luminose compatte.

Ogni tipologia di RAEE viene riciclato e smaltito secondo una


specifica procedura.

I RAEE rappresentano nello stesso tempo una fonte di


inquinamento e una risorsa di materiali utili e recuperabili per
usi successivi.

Diverse categorie di RAEE contengono infatti materiali


altamente nocivi per l'ambiente e la salute dell'uomo e proprio
per questo motivo devono essere gestiti seguendo regole ben
precise e in impianti altamente specializzati.
Dai RAEE è possibile recuperare plastiche di vario tipo, metalli
ferrosi e non ferrosi (alluminio,rame,ecc.),metalli preziosi,
vetro, parti elettroniche che opportunamente trattate possono
dare vita ad altri oggetti e rientrare quindi nel ciclo economico.

In passato l'aspetto economico ha prevalso su quello


ambientale e spesso il ciclo di recupero e smaltimento è stato
effettuato senza le più elementari misure di sicurezza.

Con l'avvio del nuovo sistema di gestione dei RAEE definito


dapprima dal Dlgs n.151/2005 abrogato dal Dlgs n.49/2014
attualmente vigente, i RAEE giunti al termine del loro utilizzo
devono essere recuperati e riutilizzati.

I produttori di apparecchiature elettriche o elettroniche sono


pertanto oggi obbligati ad aderire ad uno dei Sistemi Collettivi
esistenti, ai quali è affidato il compito di recuperare tutti i
RAEE raccolti dalle piazzole ecologiche comunali e dalla
distribuzione.

Le normativa in materia di RAEE

Le finalità del Decreto Legislativo sono molteplici:

Prevenire la produzione di rifiuti di apparecchiature


elettriche ed elettroniche.
Ridurre il volume dei rifiuti da smaltire, promuovendo il
riciclaggio e il riutilizzo.
Assicurare che la gestione dei rifiuti avvenga in modo
ecologicamente corretto e sensibilizzare i soggetti coinvolti.
Incoraggiare lo sviluppo di apparecchiature che facilitino la
dismissione e il recupero dei RAEE, attraverso la riduzione
dell'uso di sostanze pericolose.

Il Dlgs 14 marzo 2014 n.49 impone ai produttori di


apparecchiature elettriche ed elettroniche di istituire, su base
collettiva, sistemi di recupero e di trattamento dei RAEE e di
finanziare la loro gestione a partire dai centri di raccolta.

Con riferimento a quest'ultimo obbligo, il legislatore ha


espressamente stabilito che i produttori organizzino e
gestiscano le operazioni di smaltimento dei rifiuti delle proprie
apparecchiature giunte a fine vita. Il finanziamento di dette
operazioni avviene tramite l'applicazione di un eco-contributo
al prezzo di vendita. L'entità di tale eco-contributo viene
definita in relazione al costo delle operazioni di raccolta, riciclo
e smaltimento.

Gli enti locali ed in particolare i Comuni hanno precise


competenze in materia di Raee . Ai sensi dell’articolo 12
“Raccolta differenziata dei Raee domestici” del Dlgs n.49/2014
al fine di ridurre al minimo lo smaltimento dei Raee
provenienti dai nuclei domestici come rifiuti urbani misti,
mediante il raggiungimento di un elevato livello di raccolta
differenziata idoneo a realizzare gli obiettivi indicati
nell’articolo 14, e di sottoporre i Raee raccolti ad un
trattamento adeguato, devono essere attivate le seguenti misure
ed azioni:

a) i Comuni devono assicurare la funzionalità e l'adeguatezza,


in ragione della densità della popolazione, dei sistemi di
raccolta differenziata dei Raee provenienti dai nuclei domestici
e l'accessibilità ai relativi centri di raccolta, al fine di permettere
ai detentori finali, ai distributori, agli installatori ed ai gestori
dei centri di assistenza tecnica dei Raee di conferire
gratuitamente i Raee prodotti nel loro territorio o detenuti
presso luoghi di raggruppamento organizzati dai distributori
nel loro territorio. Il conferimento di rifiuti prodotti in altri
Comuni è consentito solo previa sottoscrizione di apposita
convenzione con il Comune di destinazione. Detta convenzione
è obbligatoria per i Comuni che non abbiano allestito un centro
di raccolta idoneo a ricevere i Raee.

b) fatto salvo quanto stabilito alla lettera a) e ai commi 1 e 3


dell'articolo 11, i produttori, individualmente o attraverso i
sistemi collettivi cui aderiscono, possono organizzare e gestire
sistemi di raccolta o di restituzione dei Raee provenienti dai
nuclei domestici per realizzare gli obiettivi definiti dal presente
decreto legislativo.

La raccolta differenziata deve riguardare in via prioritaria le


apparecchiature per lo scambio di temperatura contenenti
sostanze che riducono lo strato di ozono e gas fluorurati ad
effetto serra, lampade fluorescenti contenenti mercurio,
pannelli fotovoltaici e apparecchiature di piccole dimensioni di
cui alle categorie 5 e 6 dell'allegato III.

Criteri di priorità nella gestione dei Raee

La gestione dei Raee deve privilegiare le operazioni di riutilizzo


e preparazione per il riutilizzo dei Raee, dei loro componenti,
sottoinsiemi e materiali di consumo in attuazione dei principi
di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un
efficiente utilizzo delle risorse.

Ove non sia possibile rispettare i criteri di priorità di cui al


comma 1, i Raee raccolti separatamente sono avviati al
recupero secondo le modalità indicate all’articolo 18 del Dlgs
n.49/2014.

Preparazione per il riutilizzo e riutilizzo

I Raee sono prioritariamente avviati ai centri accreditati di


preparazione per il riutilizzo, costituiti in conformità al decreto
di cui all'articolo 180-bis, comma 2, del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152, previa separazione dai Raee destinati a
trattamento ai sensi dell'articolo 18.

Nei centri di raccolta sono individuate apposite aree adibite al


"deposito preliminare alla raccolta" dei Raee domestici
destinati alla preparazione per il riutilizzo.

Nella sezione dedicata sono riportate tutte le informazioni per


ottenere l’autorizzazione alla realizzazione e alla gestione di un
centro di preparazione per il riutilizzo ,definibile più
semplicemente “Centro di riparazione e riuso” , che ha la
funzione di trasformare , tramite adeguate operazioni, i Raee in
apparecchiature funzionanti idonee a svolgere la stessa
funzione delle apparecchiature originali.

Tassi di Raccolta Differenziata dei Raee

In Italia nel 2014 sono state raccolte 212.884,49 tonnellate di


Raee con una media di intercettazione procapite di 3,8
kg/abitante.

Nel territorio della Provincia di Pesaro e Urbino nel 2014 sono


state raccolte 1.503,784 tonnellate di Raee domestici con una
media di intercettazione procapite di 4,1 kg/abitante.

A livello provinciale è stato quindi superato,con un anno


d’anticipo, l’obiettivo di raccolta differenziata dei Raee
provenienti da nuclei domestici di 4 chilogrammi per abitante
che il Dlgs 46/2014 fissa a livello nazionale per l’anno 2015.

FASI del corretto riciclo dei Raee

Le fasi da svolgere per un corretto riciclo dei RAEE sono


quattro: raccolta differenziata, messa in sicurezza,
trattamento e recupero.

Raccolta Differenziata
Il corretto processo di riciclo ha inizio nella fase di raccolta
differenziata di rifiuti tecnologici da parte
dell'utilizzatore finale (consumatore, azienda od ente).

I cittadini possono conferire gratuitamente i propri RAEE


utilizzando i servizi messi a disposizione dai Comuni o dalle
aziende di servizio ambientale (Centri di raccolta, stazioni
mobili, ritiro a domicilio) o conferire gratuitamente i Raee al
punto vendita, usufruendo del servizio 1 contro 0 per le AEE di
piccole dimensioni (lato lungo max 25 cm), oppure al momento
dell'acquisto di un prodotto equivalente (1 contro 1).
I RAEE domestici raccolti presso i Centri di Raccolta
Comunali dove vengono raccolte anche le altre tipologie di
rifiuti da raccolta differenziata(carta e
cartone,plastica,vetro,ecc.) , vengono trasportati in appositi
impianti per il successivo trattamento.

Per quanto riguarda i Raee Professionali, questi sono raccolti


direttamente presso le aziende, enti e istituzioni per essere
anch'essi trasportati presso gli impianti.

Alla data del 31/12/2015 nel territorio della Provincia di Pesaro


e Urbino sono presenti n.11 impianti che gestiscono Raee
professionali.

Messa in sicurezza
I RAEE possono contenere sostanze pericolose (ad es. o
le sostanze lesive dell'ozono nei frigoriferi),per questo sono
necessari trasporti particolari e infrastrutture a norma di legge,
in grado di movimentare, ricevere e stoccare i RAEE in modo
ottimale, evitando il danneggiamento delle apparecchiature e la
dispersione di sostanze pericolose. Prima del trattamento vero
e proprio i RAEE vengono sottoposti alla fase di separazione,
con lo scopo di rimuovere i componenti e materiali pericolosi
(quali condensatori contenenti PCB, gas ozonolesivi,
componenti contenenti mercurio, batterie) e per agevolare il
riciclo dei materiali.

Trattamento e Recupero
Le attività di trattamento per il riciclaggio, recupero e
valorizzazione dei materiali vengono realizzate grazie a vere e
proprie "linee di produzione" che invece di assemblare o
trasformare materie prime e componenti in prodotti finiti
seguono il processo inverso: dal prodotto a fine vita si
Ambiente
ottengono nuovamente materie prime. Queste possono quindi
essere riutilizzate in nuovi cicli produttivi.

Dlgs 14 marzo 2014 [pdf - 263 KB]

centro di raccolta comunali [pdf - 23 KB]

ottenimento autorizzazione al riutilizzo


preparazione per il riutilizzo 01 [pdf - 19 KB]

modulo preparazione riutilizzo [doc - 109 KB]


Informazioni

Trattamento Dati Personali

Aria

Acque

Rifiuti

Autorizzazione Integrata Ambientale

Gestione dei rifiuti con procedure semplificate

Gestione dei rifiuti con procedure ordinarie

Impianti mobili smaltimento e recupero rifiuti

Gestione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

Localizzazione impianti di recupero e smaltimento rifiuti

Osservatorio Provinciale sui Rifiuti

Pianificazione Gestione Rifiuti

Promozione Raccolta Differenziata

Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti

Link Utili

Energia

Bonifica siti inquinati

Autorizzazione Unica Ambientale

Valorizzazione ambientale

Centro Ricerche Floristiche Marche e la Rete dei CEA


Rete Natura 2000

Funzioni trasferite alla Regione Marche

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