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In Toscana: Solennità celebrata in tutte le Chiese dedicate non cattedrali che, nel
corso dell’anno, non possono solennizzare tale anniversario nel giorno proprio.
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considerando “l’una e l’altra segno di quella Chiesa spirituale – fondata sul Cristo vero tempio di
Dio – alla cui edificazione e sviluppo sono designati dalla loro vocazione cristiana” (IGMR, 255).
Per disposizione del calendario comune da loro ottenuto (approvato dalla Sacra
Congregazione per il Culto Divino il 7 marzo 1975) tutte le chiese consacrate non cattedrali della
Regione Toscana hanno ormai l’opportunità di celebrare concordemente, con solennità e concorso
di popolo, l’anniversario della propria Dedicazione.
Tutto dal Comune della Dedicazione di una chiesa, eccetto quanto segue:
SECONDA LETTURA
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Si rinnovano pure, secondo un altro profeta, l mura di bronzo: penso che sia
l’anima forte ed aurea, formata da poco alla pietà.
Ci si domanda anche di cantare un cantico nuovo, sia quanti fummo trascinati a
Babilonia, cioè alla turpe confusione del peccato, e poi ritornammo a Gerusalemme
(e là non potevamo cantare il canto divino, perché in terra straniera, ma qui
iniziammo un nuovo cantico e una nuova vita)., sia quanti perseverammo nel bene e
progredimmo. L’aver camminato nel bene è opera dello Spirito, che è Santo e
innovatore.
Si commemora, e sfarzosamente, la tenda della testimonianza che Dio indicò,
Bezàleel fabbricò e Mosè Piantò.
Anche il regno di Davide è commemorato, e non una volta: una prima volta
quando fu unto, una seconda quando fu proclamato re. Infatti si celebrava a
Gerusalemme la Dedicazione ed era inverno, simbolo dell’infedeltà, e c’era Gesù,
Dio e tempio recente, disfatto in un giorno e risorto nel terzo giorno per rimanere in
eterno, perché io sia salvato e sia rialzato dall’antica caduta, e diventi una nuova
creatura, rinnovato dalla sua benevolenza.
Il divino Davide chiede che sia creato in lui un cuore puro e che sia rinnovato
nelle sue viscere uno spirito retto; non perché non lo avesse già (e chi lo avrebbe, se
non lo avesse posseduto Davide, un così grande uomo?), ma perché riconosce come
nuovo quello che ora cresce continuamente.
Ma che bisogno ho io di tante commemorazioni, se è possibile riconoscere le
attuali, quelle che celebriamo oggi, avvicinandoci alla vita dopo la morte?
Dedicazione, Dedicazione: è festa, o fratelli! Si ripeta spesso per la gioia,
questa parola. E che festa è? Voi che lo sapete, insegnatelo; voi che non lo sapete,
celebratela ascoltando le mie parole.
INNO Te Deum
ORAZIONE
Ascolta, Signore, la preghiera del tuo popolo, che ricorda con gioia il giorno
della consacrazione di questo tempio, perché la comunità che si raduna in questa
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santa dimora possa offrirti un servizio degno e irreprensibile e ottenga pienamente i
frutti della redenzione. Per il nostro Signore.
O Dio, che con pietre vive e scelte prepari il tempio della tua gloria, effondi
sulla Chiesa il tuo Santo Spirito, perché edifichi il popolo dei credenti che formerà la
Gerusalemme del cielo. Per il nostro Signore.
Oppure:
O Dio, che hai voluto chiamare tua Chiesa la moltitudine dei credenti, fa' che il
popolo radunato nel tuo nome ti adori, ti ami, ti segua, e sotto la tua guida giunga ai
beni da te promessi. Per il nostro Signore..
Ora media
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