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AGGIORNAMENTO
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Organizzazione scolastica
Progetti
Risorse umane
N.B. Sigla Qualità: Gestione delle relazioni con il settore educativo e sport del
Comune di Parma. Erogazione di servizi scolastici amministrativi relativi agli
adempimenti della segreteria alunni.
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INDICE
4. RISORSE UMANE “ 87
Allegati “ 97
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ELENCO PROGETTI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2011/2012
APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI
Funzione Strumentale per la definizione del Piano dell‟Offerta Formativa prof. Maria Bedodi
PROGETTI DI ISTITUTO
Docente
Progetto/attività Ordine di scuola Classi/alunni
FS/Ref
CONTINUITÀ Istituto
Carpi
“CAPACI DI SCEGLIERE”
Secondaria
- Ti racconto una Musica
Primarie Classi quinte scuole limitrofe
- Commissione Continuità
limitrofe
- Formazione classi prime
Brovelli
- Scuola Infanzia: PROGETTO
CRESCERE INSIEME: ovvero il Istituto Primaria: docenti, genitori
Diritto dei grandi di essere
Pelagatti
sostenuti nel loro difficile ruolo
(Per i genitori) Secondaria: alunni, genitori,
docenti
Brighetti Istituto/Secondaria
Scita
Istituto/Secondaria
DISLESSIA Alunni certificati DSA
Serrapica
Primaria
Bedodi Istituto
INTEGRAZIONE DISABILI Alunni 104/92
Giovannini Primaria
Per gli studenti ospedalizzati che
PROGETTO DI ISTRUZIONE sono impossibilitati a frequentare
Bruschi Istituto
DOMICILIARE per più di 30 giorni
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SCUOLA DELL’INFANZIA
Docente
Progetto/attività Classi/alunni
FS/Ref
ACCOGLIENZA: ovvero il Diritto di star bene a scuola" Pelagatti Tutti gli alunni
PROGETTO ANNUALE: B COME BAMBINO ( i Diritti dei bambini) Pelagatti Tutti gli alunni
Micari
PROGETTO USCITE: ovvero il Diritto far scuola fuori dalla scuola Tutti gli alunni
Pelagatti
PROGETTO FESTE : ovvero il Diritto di divertirsi insieme Pelagatti Tutti gli alunni
PROGETTO ORTO A SCUOLA : ovvero il Diritto alla natura Pelagatti Tutti gli alunni
PROGETTO OSPEDALE: ovvero il Diritto di tutti i bambini alla salute Pelagatti Tutti gli alunni
PROGETTO NATALE: ovvero il Diritto ed il Dovere alla Solidarietà Pelagatti Tutti gli alunni
LABORATORIO DI MUSICA: ovvero il Diritto di esprimersi in tutti i linguaggi Pelagatti Alunni di 5 anni
LABORATORI: ovvero il Diritto a pensare, sperimentare ed anche sbagliare Ghirardani Alunni di 5 anni
SCUOLA PRIMARIA
PROGETTO MUSICA
Nuoto
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SCUOLA SECONDARIA
Docente
Progetto/attività Classi/alunni
FS/Ref
ACCOGLIENZA Bedodi
QUARTIERE AMICO
- Spazio compiti
Brovelli Alunni delle classi seconde e terze
- Teatro
- Laboratori operativi
BRAVI È BELLO
Brovelli Alunni delle classi terze
Latino e Potenziamento matematica
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2. PROGETTI DI ISTITUTO
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PROGETTO DI ISTITUTO
Progetto Continuità
“Capaci di scegliere”
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Funzione Strumentale Stefania Carpi
Attività del Responsabile del progetto:
Coordinamento iniziative di Continuità;
Promozione di incontri fra docenti per la predisposizione di progetti comuni e attività didattiche concordate;
Organizzazione di incontri con le famiglie in relazione al passaggio tra la scuola Primaria e la scuola
secondaria di secondo grado
Coordinamento fra docenti finalizzato alla raccolta di dati e informazioni utili alla successiva formazione delle
classi;
Monitoraggio del gradimento in merito a progetti, corsi ed attività;
Collaborazione nella stesura di progetti.
Trasmissione di tutte le informazioni pervenute.
Formazione classi prime a.s. 2012-13
3. Caratteristiche:
Progetto annuale
BISOGNI:
Transizione serena tra la scuola Primaria e secondaria di primo grado;
far conoscere la scuola secondaria all'utenza del territorio.
OBIETTIVI
codificare procedure e strumenti per un passaggio funzionale delle informazioni da scuola a scuola;
confrontare traguardi di competenza disciplinari, con particolare attenzione ai criteri di valutazione delle
conoscenze e delle abilità degli alunni;
favorire la condivisione degli obiettivi e la predispozione di percorsi curricolari continui;
conoscere la scuola sec di Primo grado mediante la partecipazione ad attività laboratoriali e/o didattiche per
gli alunni della scuola primaria,
conoscere la scuola secondaria mediante la partecipazione ad incontri informativi per i genitori;
RISULTATI ATTESI
passaggio corretto delle informazioni tra docenti dei diversi ordini di scuola
formazioni di classi tra loro omogenee ed eterogenee nella composizione
conoscenza dell'ambiente scolastico da parte degli allievi delle classi quinte.
2. METODOLOGIA
Per gli alunni:
percorsi laboratoriali e di classe1
Per i genitori:
Incontri di presentazione del Piano dell'Offerta Formativa della scuola sec. di Primo grado.
LABORATORIO MUSICALE "TI RACCONTO UNA MUSICA" Alla scoperta degli strumenti narrativi della musica
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Responsabili del laboratorio: Lusetti Lia, Flisi Rossella, Mazzoli Mirna, Orlandi Alberto
Obiettivi : Sviluppo delle capacità di concentrazione, analisi, e discriminazione delle diverse situazioni descrittive.
Metodologia: Prima parte: esperienze di ascolto e riproduzione diretta
Seconda parte: lettura di un testo “IL PIFFERAIO MAGICO”, musiche di G. Giannini, sul quale i ragazzi, opportunamente guidati dagli
insegnanti, eseguiranno una sonorizzazione strumentale e canteranno alcuni brani, precedentemente consegnati alle maestre delle
classi quinte delle scuole limitrofe coinvolte.
Durata N° 2 moduli orari per ogni classe nei mesi di novembre e dicembre.
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4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Monitoraggio delle attività mediante osservazione e produzione di materiali.
Docenti per attività aggiuntive finalizzati alla raccolta dati e informazioni utili alla formazione
classi prime:
Nominativo/i: docenti di Educazione linguistica e Scienze matematiche
Numero ore totali: 30 ore
Docenti per attività aggiuntive per la formazione delle classi prime:
Nominativi: proff. Bedodi, Carpi, Lusetti, Montanini
Numero ore totali: 80
Altro:
Referenti per la Continuità della Scuola Primaria “A. Frank” dell‟IC “G. Ferrari”, delle Scuole Primarie di Vicofertile
e Corazza, della D. D. di v. Fratelli Bandiera, delle Scuole Primarie di Fognano e Racagni dell‟IC di via Bocchi e
della Scuola Primaria M. Poppins.
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PROGETTO DI ISTITUTO
La scuola si fa Comunità
A – DATI IDENTIFICATIVI
3. Caratteristiche:
Progetto pluriennale
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto 2007
BISOGNI
Necessità di confronto sulle problematiche del disagio emerse nella scuola
OBIETTIVI
Ripensare l‟educazione e le strutture educative alla luce dei bisogni sempre nuovi che i nostri ragazzi ci
pongono
Saper utilizzare un linguaggio comune
Facilitare i rapporti con l‟esterno
RISULTATI ATTESI
Condivisione delle problematiche e co-costruzione di soluzione ad un ampio livello di concertazione
Incontro di ottiche multiprofessionali che consentono sguardi complessi con diversi punti di vista.
Velocità nella ricerca delle possibili soluzioni di un problema
2. METODOLOGIA
Riunioni a scadenza mensile
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Attraverso l‟analisi Swat
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
(Membri della commissione)
Pedagogista, psicologo, educatori territoriali dei quartieri Molinetto e Montanara, coordinatrice dei servizi sociali,
docente F.S. servizi per gli alunni della scuola dell‟infanzia e primaria, docente referente del bullismo,
rappresentante di Parmainfanzia.
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PROGETTO DI ISTITUTO
Informatica
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Referente del progetto: Side Brighetti
Attività del Responsabile del progetto:
Consulenza ai docenti per:
funzionamento dei computer e delle relative periferiche;
uso della rete;
ricerca in rete;
utilizzo software didattico;
conduzione dei laboratori
gestione della posta elettronica
ricerca in Internet di materiale didattico di utilità comune
rapporti con il consulente tecnico
rapporti con Enti, Agenzie, scuole per scambi e collaborazione.
organizzazione di eventuali corsi di aggiornamento relativi all'uso delle NT
gestione laboratori e materiale informatico
Dislessia
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Referente del progetto: Scita Maura
Attività delle Responsabili del progetto:
Individuazione dei nominativi degli alunni certificati e delle classi in cui sono inseriti
Predisposizione di materiali specifici da utilizzare come strumenti compensativi.
Predisposizione dello schema per la stesura del Piano Didattico Personalizzato per alunni certificati DSA
Diffusione delle informazioni sulla legislazione e sull‟uso degli strumenti predisposti.
Informazioni ai docenti in merito a corsi di aggiornamento organizzati sul territorio
2. Tipologia del progetto:
PROGETTO D'ISTITUTO
3. Caratteristiche:
Progetto pluriennale
B - AZIONE E STRUTTURA DEL PROGETTO
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici) :
BISOGNI:
Rispondere alle necessità soggettive degli alunni con DSA
Rispondere alle necessità dei docenti delle classi in cui sono inseriti alunni con DSA
OBIETTIVI:
Valorizzazione delle risorse individuali non sempre riconosciute dalla scuola
Favorire la prevenzione di conseguenze negative sul piano sociale per gli alunni con dislessia
garantendo loro opportunità scolastiche nella norma.
Supportare i docenti del consiglio di classe con alunni certificati.
RISULTATI ATTESI
Alunni
Vivere in modo positivo i curricoli scolastici
Affrontare serenamente e con l‟ausilio degli strumenti adeguati l‟esame di Stato conclusivo del
primo ciclo di istruzione
Aumento dell'autostima attraversdo la valorizzazione delle competenze
Docenti
interventi adeguati in relazione ai bisogni individuali degli alunni DSA
2. METODOLOGIA
Ogni Consiglio di Classe con alunni certificati dovrà compilare il predisposto Piano Didattico Personalizzato entro il
primo mese di attività scolastica.
Tale piano personalizzato dovrà essere condiviso e convalidato dalla famiglia (vedi allegato fondo pagina )
3. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
In base agli obiettivi formulati per ogni alunno DSA, saranno monitorati gli interventi da parte dei docenti
nell‟applicazione di quanto proposto.
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ALLEGATO PROGETTO DISLESSIA
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PROGETTO DI ISTITUTO
1. Referenti del progetto: Bedodi Maria (ref di Istituto e scuola secondaria progetto”IO con gli altri))
Giovannini Beatrice (ref scuola Primaria)
Attività della Referente Bedodi Maria:
Predisposizione delle griglie di compilazione della documentazione alunni in situazione di handicap e relativo
controllo (PEI, PDF, Relazione Finale).
Predisposizione delle griglie di compilazione della programmazione educativa individualizzata e della verifica
finale redatte dagli OSEA (da inserire nel PEI degli alunni in situazione di handicap da loro affiancati) e
relativo controllo
Supporto, se richiesto, ai docenti di sostegno e OSEA nella predisposizione delle documentazioni sopraccitate
(dagli incontri con gli operatori alla stesura degli stessi)
Organizzazione logistica delle attività di accoglienza (incontri tra gli operatori sanitari, docenti e genitori)
Predisposizione delle circolari di comunicazione ai docenti
Predisposizione del piano programmatico di utilizzo funzionale del personale socio educativo assistenziale per
l‟anno scolastico 2011/2012; richiesta personale OSEA all‟Agenzia Disabili del Comune di Parma;
Predisposizione della tabella per la richiesta dei docenti di sostegno a.s.2011/12 e successivo eventuale
aggiornamento.
Costante scambio di informazioni con la referente OSEA dell‟Agenzia Disabili del Comune di Parma.
Supervisione attuazione protocollo di accoglienza e di orientamento
Attività della Referente Giovannini:
Controllo della documentazione alunni in situazione di handicap
Controllo della programmazione educativa individualizzata e della verifica finale redatte dall‟OSEA (da
inserire nel PEI dell‟alunno disabile da lei affiancato) e relativo controllo
Supporto, se richiesto, ai docenti di sostegno e OSEA nella predisposizione delle documentazioni sopraccitate
(dagli incontri con gli operatori alla stesura degli stessi)
3. Caratteristiche:
Progetto pluriennale
BISOGNI:
Attuazione dei percorsi individualizzati
Definire pratiche condivise di accoglienza (aspetti organizzativi, burocratici, didattico-educativi,
relazionali e sociali) tenendo conto di:
Criteri e modalità di attuazione delle attività
Fasi e tempi di attuazione
Procedure e pratiche
Compiti e ruoli delle figure/istituzioni coinvolte
Accompagnamento degli alunni e dei genitori verso la scuola di grado superiore
OBIETTIVI
Predisposizione di percorsi didattici personalizzzati
Attuazione delle prassi di accoglienza stipulate nell'Accordo di Programma Provinciale per il
coordinamento e l‟integrazione dei servizi di cui alla Legge n. 104/1992.
Attuazione delle fasi predisposte dal GLIS di istituto per l‟accompagnamento verso la scuola di grado
superiore
Favorire la collaborazione fra le diverse figure professionali coinvolte nel processo educativo dell‟alunno
Passaggio corretto delle informazioni
RISULTATI ATTESI:
Apprendimenti significativi
Cambiamento del grado di scuola vissuto in modo sereno dagli alunni e dai loro genitori
Aumento negli allievi della sicurezza personale.
PEI adeguato alle esigenze dell‟alunno
Continuità del curricolo
2. METODOLOGIA
Fasi, attività, tempi, persone/istituzioni coinvolte nel processo di accoglienza sono dettagliate nell‟AdP
provinciale
La metodologia di attuazione degli interventi per il passaggio da una scuola al grado superiore sono dettagliate
nel Protocollo Orientamento alunni disabili inserito nel POF
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3. COSA SI INTENDE REALIZZARE CONCRETAMENTE
a) Incontri con le figure professionali che hanno in carico l‟allievo disabile e i loro genitori
b) Documentazioni condivise agli atti della scuola
c) formazione genitori attraverso un incontro con l'autrice del libro "Il quaderno di Eleonora" Annallisa Porru
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Le referenti:
o controllano la completezza della documentazioni prodotte
o verificano l‟attuazione delle fasi del progetto accoglienza e orientamento
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PROGETTO DI ISTITUTO
3. Caratteristiche:
Progetto pluriennale
BISOGNI
Garantire il diritto allo studio degli alunni lungodegenti quando le condizioni fisiche non permettono di
frequentare regolarmente la scuola
OBIETTIVI
Mantenere un rapporto costante coi compagni
Perseguire gli obiettivi didattici della classe di appartenenza
2. METODOLOGIA
Dopo un incontro iniziale con le insegnanti, il medico e la famiglia, la scuola di appartenenza si attiva per mandare
presso il domicilio la o le insegnanti per un totale di ore settimanali previste dall‟ufficio scolastico regionale
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Registro delle firme per attestare giorni e orari delle lezioni
Verifiche nelle diverse discipline
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PROGETTO DI ISTITUTO
Supporto Alunni
A – DATI IDENTIFICATIVI
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PROGETTO DI ISTITUTO
A – DATI IDENTIFICATIVI
Funzioni Strumentali: Goni Stefania, Mora Santina, Ghirardani Mirella
Attività delle Responsabili del progetto:
Incontri con docente formatore per predisporre argomento, orari, ecc.
Coordinamento
Preparazione materiale (fotocopie ecc.)
Predisposizione, somministrazione e tabulazione questionario finale.
1. Tipologia del progetto:
PROGETTO D'ISTITUTO
2. Caratteristiche:
Nuovo progetto annuale
B - AZIONE E STRUTTURA DEL PROGETTO
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici) :
BISOGNI
Necessità di costruire un curricolo verticale e rispondere alle necessità formative dei docenti di scuole di
diverso grado.
OBIETTIVO
Contribuire a costruire un clima di condivisione intorno al piano di formazione continua.
RISULTATI ATTESI
Collaborazione tra docenti dei tre ordini di scuola nella costruzione di un curricolo verticale, condivisione di
obiettivi e metodologie.
2. METODOLOGIA
Definizione e condivisione tra colleghi e con la D.S. degli ambiti di lavoro utili ad una
programmazione verticale.
Predisposizione di circolari interne.
Incontri con le altre F.S.
Incontri con i colleghi.
Relazione al Collegio dei docenti.
Partecipazione a seminari, corsi, incontri organizzati sul territorio.
3. COSA SI INTENDE REALIZZARE CONCRETAMENTE
Incontri di formazione;
Organizzazione corsi di formazione - aggiornamento negli ambiti emersi come bisogni formativi
prioritari dei colleghi dall‟esito del questionario predisposto gli scorsi anni sclastici.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Predisposizione questionari;
Incontri periodici.
1. “Laboratorio di valutazione”
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
3. “Teatro e comunicazione”
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
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PROGETTO DI ISTITUTO
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3. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA E PROGETTI
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ORARIO DI FUNZIONAMENTO
Dalle 8.00 alle 16.00:
I bambini che arrivano a scuola entro le ore 8,30 sono accolti a settimane alterne dall‟insegnante di sezione o da quella
della sezione vicina. Dopo le ore 8,30 i bambini si organizzano autonomamente negli spazi strutturati della propria
sezione e, sotto la guida delle insegnanti, svolgono le attività.
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PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Progetto Accoglienza:
ovvero il Diritto di star bene a scuola
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Referente del progetto: Francesca Pelagatti
Attività del Responsabile del progetto:
Come tutte le colleghe allestire spazi ed organizzare tempi per accogliere i bambini vecchi e quelli nuovi
Individuare il dono per i bambini al rientro a scuola
Tenere la corrispondenza con il personaggio fantastico dell‟anno
2. Tipologia del progetto:
PROGETTO SCUOLA DELL'INFANZIA
3. Caratteristiche:
PROGETTO ANNUALE
B - AZIONE E STRUTTURA DEL PROGETTO
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici) :
BISOGNI
L‟accoglienza è una fase delicata ed importante della vita scolastica. Essa richiede strategie diversificate, calma,
pazienza e tempo.
Il primo periodo di scuola è dedicato a questo con l‟obiettivo di facilitare il passaggio del bambino dall‟ambiente
familiare o del nido d‟infanzia a quello del gruppo sezione. E‟ questo un momento carico di tensione emotiva ed è
fondamentale che l‟insegnante instauri un rapporto sereno e fiducioso con i bambini e con i loro genitori. La
collaborazione scuola-famiglia facilita il processo di “distanziamento”, indispensabile pel l‟avvio del processo di
“socializzazione”. E‟ necessario, per i più piccoli, trovare anche un “ancoraggio” forte all‟adulto, simile a quello
dell‟ambiente familiare. Tutto questo richiede una personalizzazione dei tempi, dei riti e degli spazi di attenzione
individuale. La scuola infatti predispone un ambiente sereno ed accogliente, dà la possibilità ai bambini di
conoscere la scuola insieme ai propri genitori, si attua un orario inizialmente flessibile e si organizzano attività
ludiche e manipolative
OBIETTIVI
Ritrovare un ambiente accogliente per i bambini di 4 e 5 anni
Organizzare uno spazio sereno e stimolante per facilitare l‟incontro dei bambini di 3 anni con il nuovo
ambiente
Comunicare a tutti i bambini messaggi di rassicurazione e gratificazione
Stabilire e ripassare alcune semplici ma fondamentali norme per una serena convivenza
Favorire l‟acquisizione dell‟autonomia fisica
Favorire rapporti positivi con gli altri bambini
Aiutare i bambini a instaurare relazioni comunicative con gli adulti e i compagni
Favorire la partecipazione in gruppo ad attività comuni
Sperimentare le proprie capacità di essere utili e di accogliere i più piccoli
RISULTATI ATTESI
Saper collaborare
Acquisire fiducia e sicurezza nell‟ambiente scolastico
Partecipare serenamente in gruppo ad attività comuni
Instaurare rapporti positivi con gli altri bambini
2. METODOLOGIA
Si propongono giochi, canzoncine e piccole attività; si cerca di creare in sezione, per quanto possibile, un
clima sereno e gioioso, differenziando in parte le attività in base all‟età dei bambini. Le attività sono
soprattutto a carattere manipolativo e creativo e si utilizzano materiali colorati, divertenti, morbidi e
stimolanti che permettono di rendere lo spazio più piacevole, accogliente e rassicurante.
Per promuovere l‟integrazione di ogni bambino nel gruppo sezione sono utilizzate anche canzoncine mimate,
semplici giochi in cerchio e diverse tecniche grafico-pittoriche.
La Scuola dell‟Infanzia nella prime due settimane di scuola osserva un orario ridotto per favorire un sereno
inserimento dei nuovi ed agevolare il “ritrovarsi” di quelli già frequentanti
3. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Verifica attraverso il clima di “benessere” che si instaura a scuola.
Le attività sono documentate attraverso foto, videoriprese ed elaborati.
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
1. TEMPI DEL PROGETTO (inizio cadenza e fine dei lavori progettuali):
Il tempo dell‟inserimento riguarda le prime settimane di scuola. Il tempo dell‟accoglienza interessa tutto
l‟anno scolastico
2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
Tutti i docenti ed il personale ATA della scuola
3. DESTINATARI DEL PROGETTO
A. ALUNNI:
Numero delle classi aderenti: 4
Numero degli alunni (totale) : 104
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PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Progetto annuale:
B come Bambino (i Diritti dei bambini)
“ Se uno sogna da solo, è solo un sogno. Se molti sognano insieme, è l'inizio di una nuova realtà"
Friedensreich Hundertwasser
A – DATI IDENTIFICATIVI
BISOGNI
La scuola dell'infanzia aiuta il bambino a sviluppare integralmente la sua personalità e i suoi "talenti". Ma quale
bambino? Un bambino considerato un soggetto attivo, interessato, competente, curioso, capace di interagire con
l'ambiente e la cultura. Un bambino anche soggetto di diritti:
UGUAGLIANZA Tutti i bambini, senza alcuna distinzione, devono avere i diritti scritti in questa dichiarazione.
PROTEZIONE I bambini devono avere una speciale protezione, perché possano crescere in modo sano e
normale.
IDENTITÁ Il bambino ha diritto ad un nome e a una cittadinanza.
SICUREZZA Il bambino ha diritto all‟alimentazione, all‟abitazione, agli svaghi e alle cure mediche.
CURE SPECIALI Il bambino fisicamente o psichicamente minorato ha diritto a cure speciali.
AFFETTO Il bambino, per crescere bene, deve ricevere amore e comprensione.
EDUCAZIONE Il bambino ha diritto all‟istruzione, che deve essere gratuita e obbligatoria.
SOCCORSO In caso di pericolo il bambino deve essere il primo a ricevere protezione e soccorso.
DIFESA Il bambino deve essere difeso da ogni forma di sfruttamento e di crudeltà. Non può lavorare.
PACE Il bambino deve essere educato alla comprensione, alla pace e all‟amicizia.
Oltre ai diritti sanciti dalla Dichiarazione internazionale dei diritti del fanciullo e dalla Convenzione internazionale
sui diritti dell'infanzia, il team docente abbraccia i “diritti naturali” teorizzati nel manifesto di Gianfranco Zavelloni:
1 - IL DIRITTO ALL'OZIO - a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
2 - IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI - a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare,
plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco
3 - IL DIRITTO AGLI ODORI - a percepire il gusto degli odori , riconoscere i profumi offerti dalla natura
4 - IL DIRITTO AL DIALOGO - ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare
5 - IL DIRITTO A SPORCARSI - a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti
6 - IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO - a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria
pura
7 - IL DIRITTO ALLA STRADA - a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
8 - IL DIRITTO AL SELVAGGIO - a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi,
alberi su cui arrampicarsi
9 - IL DIRITTO AL SILENZIO - ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua
10 - IL DIRITTO ALLE SFUMATURE - a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte,
la luna e le stelle
Lavorando sui diritti si scoprono anche i doveri. Con tale progetto la scuola si pone anzitutto a tutela dei diritti
dell'infanzia e secondariamente, ma non di secondaria importanza, si propone di recuperare e mettere in primo
piano quei valori educativi che stanno alla base della formazione dei futuri cittadini nella speranza di costruire un
mondo migliore, cittadini che siano in grado di rispettare l'ambiente, gli altri, le regole e le differenze, siano esse
culturali, sociali o di genere.
OBIETTIVI
Intuire il significato centrale di alcuni diritti della Carta dei Diritti dei bambini
Superare progressivamente l‟egocentrismo ed acquisire abitudini tese al rispetto ed alla convivenza
Sviluppare l‟identità personale, sociale, culturale
Consolidare e rafforzare la fiducia nelle proprie capacità
Riflettere sui valori, ragioni e scelte che determinano i comportamenti
Valorizzare l‟intuizione, l‟immaginazione e l‟intelligenza creativa
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Porsi nella dimensione del confronto tra diverse opinioni
Collaborare per realizzare un percorso comune
Affrontare e superare con serenità le paure attraverso le storie lette
Ascoltare una storia, interpretarla e analizzarne i contenuti
Migliorare le competenze verbali
Migliorare le capacità di ascolto e di comprensione
2. METODOLOGIA
Il progetto verrà concordato dalle insegnanti durante le intersezioni tecniche ed in seguito Il percorso si
esplicherà, per i bambini di tre, quattro e cinque anni, attraverso modalità differenziate, relative a vari campi di
esperienza prevedendo attività grafico-pittoriche, manipolative, motorie, mimiche e drammatiche. Gli stimoli,
concordati dalle insegnanti durante le intersezioni tecniche, vengono introdotti dal personaggio fantastico
dell‟anno(Pinocchio).
3. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Verifica attraverso l‟analisi degli elaborati, delle conversazioni e del modo di agire dei bambini dei traguardi e
obiettivi ipotizzati.
Al termine dell‟anno scolastico le “opere” prodotte da ogni bambino saranno inserite in un raccoglitore personale;
saranno inoltre documentate le attività dei gruppo e le uscite attraverso foto, videoriprese, cartelloni, ecc.
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PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Progetto Uscite:
ovvero il Diritto far scuola fuori dalla scuola
A – DATI IDENTIFICATIVI
BISOGNI
La scuola individua delle uscite didattiche che si collocano nel contesto della programmazione e vengono
pensate, progettate e proposte, per offrire esperienze cognitive, ma anche per favorire esperienze di gruppo,
fuori dal contesto scolastico, per raggiungere obiettivi relazionali, legati all‟autonomia personale.
OBIETTIVI
Favorire la socializzazione in modo più concreto e meno limitato rispetto all'ambiente scolastico tradizionale.
Consentire di esercitare il senso di responsabilità individuale e accrescere le occasioni di esercitare le capacità
di autonomia in situazioni diverse da quelle che si riscontrano nell'ambito scolastico.
Consentire un approccio più diretto con aspetti della cultura, aumentando in generale la motivazione e lo
stimolo ad apprendere.
Aprire la Scuola alla realtà che la circonda, integrandola in modo più concreto con il territorio circostante
RISULTATI ATTESI
Esercitare il senso di responsabilità individuale.
Esercitare le capacità di autonomia in situazioni diverse da quelle che si riscontrano nell'ambito
scolastico.
3. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
La verifica avviene attraverso la valutazione della partecipazione e dell‟interesse dei bambini durante
l‟uscita e successivamente attraverso l‟analisi delle conversazioni e degli elaborati.
Le uscite sono documentate attraverso foto, videoriprese, cartelloni,ecc.
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PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Progetto feste:
ovvero il Diritto di divertirsi insieme
A – DATI IDENTIFICATIVI
BISOGNI
Le feste sono per tutti e particolarmente per i bambini e le bambine, sinonimo di allegria e divertimento e
servono per rafforzare il sentimento di appartenenza, consolidare le relazioni interpersonali ed evidenziare
l‟identità di ciascuno. Le esperienze proposte in questo periodo permettono inoltre di sviluppare la creatività ,
l‟espressività e la fantasia.
Le feste sono anche una occasione per creare momenti di incontro con i genitori sia durante le stesse sia durante
i laboratori serali in cui si realizzano le scenografie e i costumi.
OBIETTIVI
Favorire relazione tra i bambini e tra gli adulti
Conoscere e vivere momenti di festa
Conoscere simboli relativamente alla feste
RISULTATI ATTESI
Saper cooperare e costruire insieme
Saper realizzare decorazioni e addobbi inerenti alle festività
Memorizzazione di poesie, canzoni e filastrocche
Saper utilizzare un linguaggio grafico, pittorico e teatrale
3. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Verifica attraverso la valutazione del grado di partecipazione ed entusiasmo al momento conclusivo della
feste.
Le attività saranno documentate attraverso foto e videoriprese
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PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Caratteristiche:
Progetto annuale
BISOGNI
L‟idea di questo progetto nasce dalla convinzione che non è mai troppo presto per affrontare situazioni che
educhino il bambino al rispetto di sé, degli altri e dell‟ambiente in cui vive. Le esperienze fatte nei primi anni di vita
modificano il comportamento e permangono nella vita di ciascuno. Il rispetto nasce dalla conoscenza, attraverso la
sperimentazione diretta e pratica, della terra e di tutti i suoi abitanti. Dall‟esperienza della coltivazione è possibile ed
importante la riflessione sulla buona e giusta alimentazione.
OBIETTIVI
Suscitare nel bambino interesse e rispetto per l‟ambiente
Sensibilizzare ai ritmi della natura e al rispetto dell‟ambiente
Creare interesse per la scoperta dell‟ambiente e dell‟attività agricola
Sviluppare la capacità di riflettere sulla natura e sui cicli vitali
Sperimentare il valore della pazienza accettando i tempi di attesa
Sviluppare una coscienza alimentare
Educare al consumo consapevole attraverso la comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi
produttivi, consumi alimentari e salvaguardia dell‟ambiente
Far comprendere il percorso degli alimenti dal campo alla tavola
Favorire la collaborazione con le famiglie
RISULTATI ATTESI
Si intende promuovere la riflessione sul rapporto uomo, ambiente e salute portando così il bambino ad un maggiore
interesse e rispetto per la natura e l‟ambiente
2. METODOLOGIA
Si intende rendere il bambino protagonista attivo di apprendimento e riflessione attraverso la sperimentazione
e l‟osservazione diretta.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Verifica attraverso l‟analisi degli elaborati, delle conversazioni e del modo di agire dei bambini rispetto agli
obiettivi ipotizzati
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PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Progetto ospedale:
ovvero il Diritto di tutti i bambini alla salute
A – DATI IDENTIFICATIVI
3. Caratteristiche:
Progetto annuale
2. METODOLOGIA
Per prevenire la paura che i bambini provano nel momento dell‟ospedalizzazione, è stata scritta all‟interno del
Progetto “l‟ospedale lo conosco anche‟io” la favola “Tilly: una farfalla speciale”. Questa storia verrà utilizzata
come spunto per favorire percorsi di riflessione e confronto con i bambini. Si effettueranno visite e giochi di
simulazione.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
La verifica avviene attraverso la valutazione della partecipazione e dell‟interesse dei bambini ed attraverso
l‟analisi delle conversazioni e degli elaborati.
Le attività sono documentate attraverso foto, videoriprese, cartelloni,ecc.
29
PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Progetto Natale:
ovvero il Diritto ed il Dovere alla Solidarietà
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Referenti del progetto Francesca Pelagatti
Attività del Responsabile del progetto:
Organizzazione e definizione dei laboratori
Collaborazione e confronto con le colleghe
Contatti con eventuali esperti
2. Tipologia del progetto:
PROGETTO SCUOLA DELL'INFANZIA
3. Caratteristiche:
Progetto annuale
B - AZIONE E STRUTTURA DEL PROGETTO
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici)
BISOGNI
Il Natale è una delle ricorrenze più ricche di significato che coinvolge la società, la famiglia e la scuola in
atteggiamenti e comportamenti che toccano profondamente i sentimenti. L‟ intento è quello di far vivere il
Natale in modo più vero e autentico, andando oltre l‟esteriorità, presentando ai bambini occasioni per cogliere
il senso più profondo con momenti di crescita e scoperta collettiva, arricchendo il vissuto di esperienze di
amicizia , condivisione e fratellanza per rispondere al diritto fondamentale della pace e dell‟amicizia, diritti
che riguardano tutti i bambini del mondo.
La scuola può essere un luogo privilegiato di educazione alla convivenza civile, alla solidarietà, alla mondialità,
alle condizioni di rispetto reciproco, tolleranza e non discriminazione, garanzie necessarie di un vivere di
pace, per diventare così cittadini attivi e consapevoli ; la cultura di pace è un progetto permanente
raggiungibile solo con l‟impegno quotidiano e l‟assunzione di responsabilità; bisogna partire con piccoli passi,
con piccoli gesti che confluiscono in un agire comune e costruiscono un sistema di sicurezza per tutti.
OBIETTIVI
Scoprire gli aspetti tradizionali del Natale
Promuovere atteggiamenti di empatia
Promuovere l‟autonomia e incentivare l‟aiuto reciproco
Comprendere il significato della parola “Solidarietà”scoprire l‟esistenza dei diritti degli altri bambini
Educare alla generosità
Cooperare per realizzare momenti significativi di condivisione
Collaborare per lo star bene di tutti e di ognuno
RISULTATI ATTESI
Autonomia e l‟aiuto reciproco
2. METODOLOGIA
Si propongono storie, canzoni e piccole drammatizzazioni legate alle tradizioni della Natale. Nel pomeriggio
saranno allestiti laboratori manuali con i bambini più grandi per produrre piccoli oggetti da vendere ai genitori
in occasione della festa di Natale.
Nelle sezioni si realizzano scenografie ed addobbi per la scuola.
3. COSA SI INTENDE REALIZZARE CONCRETAMENTE
Verrà messo in scena un piccolo spettacolo per i genitori con alcuni canti natalizi ed infine si farà una
merenda insieme per lo scambio di auguri. In quell‟occasione sarà realizzata una bancarella di solidarietà.
Parte del ricavato della vendita degli oggetti creati dai bambini e dai loro genitori, verrà devoluto all‟Unicef.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Verifica attraverso la partecipazione dei bambini alle attività proposte e la valutazione dell‟atteggiamento nei
confronti degli altri
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
1. TEMPI DEL PROGETTO (inizio cadenza e fine dei lavori progettuali):
Il mese di Dicembre
2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
tutti i docenti del plesso per attività di insegnamento rivolte ad alunni
personale ATA
5. DESTINATARI DEL PROGETTO
A. ALUNNI:
Numero delle classi aderenti: 4
Numero degli alunni (totale) : 104
30
PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Laboratorio di musica:
ovvero il Diritto di esprimersi in tutti i linguaggi
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Referente del progetto Francesca Pelagatti
Attività del Responsabile del progetto:
Predisposizione del progetto da inserire nel POF
Confronto con la DGSA per la definizione del numero degli incontri
Comunicazione e coordinamento con gli esperti della‟Associazione Culturale Almost
2. Tipologia del progetto:
PROGETTO SCUOLA DELL'INFANZIA
3. Caratteristiche:
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto | 5 |
B - AZIONE E STRUTTURA DEL PROGETTO
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici)
BISOGNI
La musica è benessere, è qualità della vita, è socializzazione, è arte, è piacere. L‟Unione Europea con una specifica
direttiva, recepita anche dal nostro Parlamento, su indicazione dell‟UNESCO ha inserito la musica tra i beni comuni
da tutelare.
Perché la musica e‟ cultura, identità, qualità della vita. La scuola dell‟infanzia è il luogo privilegiato per esplorare il
mondo sonoro e musicale.
Il laboratorio musicale, inoltre, tende a promuovere e realizzare una serie di attività motorie, d‟ascolto,
d‟invenzione e di interpretazione sonora.
OBIETTIVI
Acquisire consapevolezza del mondo sonoro circostante
Stimolare un‟immagine positiva di sé
Promuovere la relazione con i compagni
Capire e rispettare l‟importanza del “lavorare insieme”
Considerare la musica come linguaggio capace di promuovere possibilità di comunicazione.
RISULTATI ATTESI
Aumento della capacità di ascolto e di concentrazione
Memorizzazione ed intonazione di semplici melodie
Sapersi muovere in base alle caratteristiche della musica
Consapevolezza del mondo sonoro circostante
Rendersi conto delle proprie possibilità espressive legate agli strumenti e alla voce
Scoprire le proprie attitudini musicali.
2. METODOLOGIA
Gli esperti dell‟Associazione Almost, che da anni portano avanti questo progetto provinciale, cercheranno di
promuovere, attraverso l‟azione didattica giocosa ed il consolidato rapporto affettivo con i bambini e con il
personale della scuola, il conseguimento delle abilità e conoscenze in relazione agli obiettivi formativi indicati.
3. COSA SI INTENDE REALIZZARE CONCRETAMENTE
Oltre al laboratorio per i bambini di 5 anni, è‟ prevista la partecipazione alla festa di fine anno e ad eventuali altre
manifestazioni ( negli anni passati “Scuole in coro”, “il Verde si legge”, “La festa del naso rosso”, “ Behoind the
garden” all‟Orto Botanico).
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Verifica attraverso il confronto tra docenti e specialisti ed osservazione dei bambini in merito agli obiettivi
prefissati. Il progetto poi si conclude con uno spettacolo finale.
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
1. TEMPI DEL PROGETTO (inizio cadenza e fine dei lavori progettuali):
Il progetto si svolgerà tra Marzo e Maggio 2011. I bambini verranno divisi in tre gruppi di 13 bambini circa. Ogni
gruppo potrà partecipare ad 10 incontri di 30 minuti ciascuno + 1 ore per le prove insieme.
Gli esperti sono affiancati da un insegnante della scuola.
2. 2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
Docenti del plesso per attività di insegnamento rivolte ad alunni
Esperti per attività di formazione rivolte agli alunni:
Nominativi: Silva Cavatorta
Corrado Equilibrati
Numero ore: 17
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Associazione Culturale Almost (per esperti)
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PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Inglese
ovvero il diritto ai diversi saperi
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Referente del progetto Francesca Pelagatti
Attività del Responsabile del progetto:
Comunicazione e coordinamento con l‟esperta dello scorso anno Ilaria Bertinelli
Definizione degli incontri
Stesura del progetto da inserire nel POF
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PROGETTO DI SCUOLA DELL'INFANZIA
Laboratori:
ovvero il Diritto a pensare, sperimentare ed anche sbagliare
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Referente del progetto Mirella Ghirardani
Attività del Responsabile del progetto:
Organizzazione e definizione dei laboratori
Collaborazione e confronto con le colleghe
Contatti con eventuali esperti
2. METODOLOGIA
La metodologia del laboratorio privilegia le strategie di ricerca, confronto e partecipazione; si avvale di
creatività, incertezza, intuizione, curiosità e sperimentazione diretta; si genera nelle dimensioni ludico,
estetica, emozionale, relazionale che intreccia ed alimenta; propone la centralità della motivazione e del
piacere dell‟apprendere.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Verifica attraverso l‟analisi degli elaborati, delle conversazioni e del modo di agire dei bambini rispetto agli
obiettivi ipotizzati
33
34
3. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA E PROGETTI
35
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
Attualmente nel plesso Anna Frank sono attive 11 classi suddivise in 3 sezioni.
1B
2B
3B
TEMPO PIENO 8.30 - 16.30 da lunedì a venerdì
4B
4C
5B
36
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Comune di Parma con mediatori e facilitatori culturali.
3. DESTINATARI DEL PROGETTO
A. ALUNNI:
Numero delle classi aderenti: 4
Numero degli alunni (totale) : 6
Classi aderenti:
Scuola Primaria:Classe 2^ A, Classe 3^ B, Classe 4^ A, Classe 4^ B.
Le altre classi e le 4 sezioni della scuola dell‟Infanzia potrebbero usufruire del progetto in corso d‟anno in base
all‟inserimento di alunni stranieri neo-arrivati.
37
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
38
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
3. Caratteristiche:
Nuovo progetto annuale
OBIETTIVI
Partire dalle fonti materiali per ricostruire la storia.
Attraverso la scoperta delle testimonianze storico-materiali ricostruire il cammino nei secoli dello
sviluppo della città
Saper riportare quanto appreso dalla realtà e dalla storia cittadina all'interno di un quadro storico più
ampio, per poter comprendere al meglio i cambiamenti della storia dell'uomo.
RISULTATI ATTESI
Tutela e rispetto dei monumenti della città
Accurato lavoro di approfondimento.
Capacità di ascolto e di annotare gli appunti.
Arricchimento socio-culturale.
2. METODOLOGIA
In classe, insieme alle insegnanti, l'esperta presenterà il percorso, dando le chiavi di lettura dell'attività.
Alla classe verrà fornito un quaderno didattico di supporto, da utilizzare, come materiale propedeutico , di
approfondimento e di verifica.
L'esperta sarà poi presente come guida durante le visite esterne.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Valutazione del conseguimento dei risultati attesi negli alunni attraverso l‟osservazione
Confronto diretto con gli alunni.
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PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
Progetto Musica
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Responsabili del progetto: Bertani Antonella
Attività delle Responsabili del progetto:
Gestire l‟intervento degli esperti nella scuola.
Offrire supporto nella soluzione di problematiche
Coordinare le prove e le rappresentazioni
3. Caratteristiche:
Progetto annuale
40
2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
Docenti coinvolti nelle attività rivolte ad alunni:
titolo progetto Nominativi:
Melegari 5^A
Pifferaio Magico
Gelati 5^B
Serrapica 3^A
Musica esperta Arioli
Mantovani 4^A
Bertani 1^B
Losi 2^A
Pompignoli 2^B
Musica esperta Carlotta Ungaro 3^B
Maccagnoni Mercuri 4^C
Bacchi 4^B
Melegari 5^A
Gelati 5^B,
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Associazione Dante Alighieri (esperta Maccagnoni Carlotta)
A. ALUNNI:
Numero delle classi aderenti: 10
Numero degli alunni (totale) : 280
Classi aderenti:
Classi Numero
Titolo progetto
coinvolte alunni
5^A 22
Pifferaio Magico
5^B 25
3^A 25
Musica esperta Simona Arioli
4^A, 18
1^B 26
2^A 26
2^B 26
3^B 25
Musica esperta Carlotta Maccagnoni 4^C 20
4^B 20
5^A 22
5^B 25
41
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
Progetto Teatro
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Responsabili del progetto: Bertani Antonella
Attività delle Responsabili del progetto:
Gestire l‟intervento degli esperti nella scuola.
Preparare la sceneggiatura
Organizzare il lavoro di ogni singola classe
Offrire supporto nella soluzione di problematiche
Coordinare le prove e le rappresentazioni
2. Tipologia del progetto:
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
3. Caratteristiche:
Progetto annuale
B - AZIONE E STRUTTURA DEL PROGETTO
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici):
BISOGNI
Sviluppo della fantasia e dell‟immaginazione.
Desiderio di esprimersi e comunicare con il corpo.
Trasmettere il linguaggio teatrale in modo ludico e completo.
OBIETTIVI
Creare fra gli alunni emozioni e stati d‟animo positivi.
Favorire la capacità di ascolto reciproco e l‟apprendimento di modalità cooperative.
Saper mettere in gioco se stessi e le proprie potenzialità con la voce e con il corpo
Favorire la consapevolezza dell‟uso del proprio corpo
Socializzazione
Sviluppare la creatività personale
RISULTATI ATTESI
Aumento dei tempi di concentrazione.
Capacità di ascolto.
Autodisciplina.
Capacità di esprimersi individualmente e con gli altri.
Superare le proprie ansie / timidezze a contatto con il pubblico.
Aumento delle capacità espressive
2. METODOLOGIA
Tecniche di relazione con lo spazio.
Tecniche di ascolto e di osservazione.
Tecniche di rilassamento
Tecniche di concentrazione
3. COSA SI INTENDE REALIZZARE CONCRETAMENTE
Rappresentazioni presso il teatro A.Frank
Spettacolo di fine anno.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Valutazione oggettiva dei risultati ottenuti mediante l‟osservazione delle rappresentazioni.
Valutazione del conseguimento dei risultati attesi negli alunni attraverso l‟osservazione.
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
1. TEMPI DEL PROGETTO (inizio cadenza e fine dei lavori progettuali):
Da Gennaio a Maggio 2011. - 10 incontri di 1 h per un totale di 10 h per classe.
2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
Docenti coinvolti nelle attività rivolte ad alunni:
Rodia Rosaria 1^A - -Bacchi Laura 4^B - Mercuri Annamaria 4^C - Alfieri Fiorenza 5^B - Lisa Zanlari 3^B
Esperti per attività di formazione rivolte agli alunni:
Nominativo/i: Mascitelli Mario e suoi collaboratori
Numero ore: 50
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Associazione Teatro del Cerchio (esperto M. Mascitelli)
3. DESTINATARI DEL PROGETTO
A. ALUNNI:
Numero delle classi aderenti: 5
Numero degli alunni (totale) : 114
Indicare le classi aderenti:
Classe 1^A alunni 24
Classe 3^B alunni 25
Classe 4^B alunni 20
Classe 4^C alunni 20
Classe 5^B alunni 25
42
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
3. Caratteristiche:
Progetto annuale
BISOGNI
Conoscenza delle diversità culturali
OBIETTIVI
Educare al movimento in relazione alla musica
RISULTATI ATTESI
Partecipazione e coinvolgimento emotivo degli alunni
Conoscenza di danze italiane e straniere dei paesi da cui provengono gli alunni di classe
2. METODOLOGIA
Tecniche di relazione con lo spazio.
Tecniche di ascolto e di osservazione.
Tecniche di concentrazione
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Valutazione oggettiva dei risultati ottenuti mediante l‟osservazione.
Valutazione del conseguimento dei risultati attesi negli alunni attraverso l‟osservazione.
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Associazione Balliamo sul mondo
A. ALUNNI:
Numero delle classi aderenti: 2
Numero degli alunni (totale) : 52
Indicare le classi aderenti:
Classe 1^B
Classe 2^B
43
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
PERSONALE
TEMPI DEL PROGETTO
PROGETTO COINVOLTO (CHI DESTINATARI DEL
(inizio cadenza e fine dei
FA CHE COSA) IN PROGETTO
lavori progettuali):
QUALITÀ DI:
1 Esperti per attività
Da novembre a maggio Tutte le classi
Giocampus Attività motoria con gli alunni
scuola 2 Novembre (1 ora) M. Guareschi Classi quarte
Test motori Aprile - maggio (1 ora) A. Bottioni Classi quinte
Laboratorio di Gennaio
Docenti di educazione
cucina Tot ore 8 (2 incontri)
motoria
c/o Accademia Barilla
N° 3 lezioni per classe:
Classi
Ottobre classi terze Esperti
Giocampus “Maestri del gusto” 3A - 3B - 4A - 4B - 4C - 5A -
Novembre classi quarte dell'Accademia
Lab 5B
Febbraio classi quinte Barilla
Educazione
alimentare con Febbraio/marzo
Genitori con i propri figli
laboratorio di 16 ore (4 incontri)
cucina
44
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
Progetto Informatika
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Responsabile del progetto: Bacchi Laura
Attività delle Responsabili del progetto:
Gestione del laboratorio di informatica_
ordine materiale
lettura e stampa della posta elettronica
preparazione e stampa di materiali per le classi (locandine ecc)
organizzazione attività “la classe del futuro”
2. Tipologia del progetto:
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
3. Caratteristiche:
continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto: 2
B - AZIONE E STRUTTURA DEL PROGETTO
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici):
BISOGNI
rendere sempre fruibile il laboratorio di informatica per i colleghi e per gli alunni.Dare "scopi" e
OBIETTIVI
Utilizzo del laboratorio ; utilizzo della posta elettronica.
RISULTATI ATTESI
Utilizzare i servizi di rete
Accedere alle informazioni
Condividere informazioni e conoscenze
Cooperare attivamente
2. METODOLOGIA
Controllo della posta elettronica più volte alla settimana; ordine materiale e cambio cartucce
all‟occorrenza; preparazione dei materiali all‟occorrenza.
3. COSA SI INTENDE REALIZZARE CONCRETAMENTE
Locandine per spettaccoli, biglietti di invito o quanto richiesto dalle colleghe
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
1. TEMPI DEL PROGETTO (inizio cadenza e fine dei lavori progettuali):
Anno scolastico 2011-12
2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
Docente per attività di gestione del laboratorio
Nominativo: Bacchi Laura
Numero ore: 30
3. DESTINATARI DEL PROGETTO
Alunni e docenti della scuola Primaria
45
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Valutazione oggettiva mediante l‟osservazione.
Valutazione del conseguimento dei risultati attesi negli alunni attraverso l‟osservazione.
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
1. TEMPI DEL PROGETTO (inizio cadenza e fine dei lavori progettuali):
Secondo quadriamstre
n° 3 incontri di 2 h per un totale di 6 h (I° e II° incontro nei locali della scuola; III° incontro presso il
laboratorio artistico)
2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
Docenti coinvolti nelle attività rivolte ad alunni:
Rodia Rosaria 1^A
46
3. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA E PROGETTI
ACCOGLIENZA ALUNNI “ 49
ORIENTAMENTO “CAPACI DI SCEGLIERE” “ 50
PROMOZIONE DEL BENESSERE “ 52
o TESEO PROMOZIONE DEL BENESSERE A SCUOLA “ 54
o COUNSELING EDUCATIVO “ 56
o QUARTIERE AMICO “ 58
o IL PIACERE DI STUDIARE INSIEME “ 60
o ITALIANO, MATEMATICA E...TUTTO CIÒ CHE VORREI SAPERE “ 62
BRAVI È BELLO “ 63
EDUCAZIONE ALLA SALUTE “ 64
NON CADIAMO NELLA RETE “ 65
HIBISCUS (intercultura) “ 66
ATTIVITÀ CORSO MUSICALE “ 68
STORIA DEL NOVECENTO “ 69
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO “ 70
PROGETTO LINGUA ERASMUS “ 71
IO CON GLI ALTRI (progetto per alunni disabili) “ 72
BIBLIOTECANDO “ 74
VIAGGIARE SICURI (patentino) “ 75
47
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
Orario obbligatorio
Orario obbligatorio
SERVIZIO MENSA
Per gli alunni con rientro pomeridiano: dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 14.20
48
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Accoglienza alunni
A – DATI IDENTIFICATIVI
3. Caratteristiche:
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto> 5
49
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“Capaci di scegliere”
Progetto Orientamento
A – DATI IDENTIFICATIVI
BISOGNI
favorire concretamente il passaggio degli alunni dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria
di secondo grado.
favorire un efficace processo di formazione globale degli studenti
realizzare un funzionale e costante orientamento in continuità
fornire informazioni sulla realtà territoriale scolastica e professionale.
supportare i genitori nella scelta.
OBIETTIVI
dotare gli alunni di strumenti di orientamento per operare scelte consapevoli;
accompagnare le famiglie nella scelta della Scuola secondaria di II grado;
promuovere la conoscenza degli Istituti secondari di II grado.
fornire ai docenti occasioni di aggiornamento sulla didattica orientativa.
coinvolgere i genitori nel processo di scelta analizzando i loro modelli di “identificazione professionale” ed il
loro piano di aspettative;
RISULTATI ATTESI
costruzione di un curricolo formativo personalizzato
scelta consapevole, da parte dei ragazzi, del percorso di studi
condivisone delle scelte tra le figure coinvolte (allievi, genitori, docenti).
2. METODOLOGIA
Realizzazione di percorsi, curricolari ed extracurricolari, di ambito laboratoriale e di classe, che favoriscano il passaggio
da un ordine di Scuola ad un altro.
50
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Monitoraggio delle attività mediante, confronti, gruppi di discussione, incontri con esperti, colloqui con gli
alunni e le famiglie.
Monitoraggio delle competenze e delle conoscenze al termine del primo anno della Scuola secondaria di
secondo grado.
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Comune di Parma - Provincia di Parma (Centro per l‟Impiego) – Enti di formazione - Gruppo Imprese
Artigiane – Unione industriali - Università di Parma-
Attività di formazione, consulenza e collaborazione.
51
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
BISOGNI
Alunni
Consolidare situazione di benessere
Colmare il senso di solitudine e di isolamento che alcuni studenti vivono
Desiderio di ascolto non giudicante
Potersi sentire adeguati alle situazioni
Poter contare sulla presenza “importante” di adulti di riferimento
Avere buone relazioni amicali
Sentirsi appartenenti all‟ambiente scuola
Sperimentare esperienze di successo nella scuola
Adulti
Essere sostenuti nel ruolo genitoriale
Uscire dalla solitudine nella gestione di alcune situazioni
Avere il senso di appartenenza
Docenti
Uscire dalla solitudine nella gestione di alcune situazioni
Avere il senso di appartenenza
OBIETTIVI
Per gli Alunni
Riconoscere la propria identità personale e valorizzarla
Riconoscere le proprie emozioni
Entrare in contatto con le proprie emozioni quali importanti fattori di protezione e di crescita
Migliorare l‟organizzazione del proprio lavoro in situazioni diverse
Acquisire comportamenti di autonomia
Acquisire atteggiamenti di fiducia nel proprio presente e nel proprio futuro.
Approfondire la conoscenza di sé e della costruzione della propria identità
Recuperare le lacune
Valorizzare competenze altre rispetto alle discipline curriculari;
Valorizzare potenzialità individuali e collettive;
Essere consapevoli delle proprie energie e risorse e saperle usare
Instaurare relazioni significative con i pari e con gli adulti.
Per i Docenti
Saper cogliere l‟importanza del lavoro di rete all‟interno della scuola, tra le scuole e tra scuole e realtà
territoriali nel rispetto delle specificità di ogni singolo ente
Per i Genitori
Acquisire nuove e più adeguate modalità di comportamento in varie situazioni
RISULTATI ATTESI
Alunni
Successo scolastico
Attivazione di strategie di soluzione in situazione di crisi
Riconoscimento e possibilità di utilizzo delle risorse che la scuola offre
Aumento dell‟autostima
52
Rimotivazione all‟apprendimento
Diminuzione delle situazioni a rischio di fallimento o abbandono scolastico
Aumento della consapevolezza delle potenzialità individuali e collettive
Acquisizione di comportamenti più autonomi
Diminuzione dell‟aggressività con conseguente desiderio di instaurare relazioni significative con i pari e con gli
adulti.
Docenti
Confronto e condivisione con i colleghi e la counselor.
Rafforzamento del lavoro di rete
Attuazione di forme di collaborazione e di progettazione condivisa con gli educatori.
Genitori
Riconoscimento e utilizzo delle risorse che la scuola offre
Condivisione di scelte da affrontare in modo congiunto genitori, alunni, docenti
2. METODOLOGIA
Attivazione dei seguenti progetti:
Progetto Teseo ( V. progetti. s. secondaria)
Counseling educativo. ( V. progetti. s. secondaria)
Progetto Quartiere Amico( V. progetti. s. secondaria)
Progetto “Il piacere di studiare insieme” (referente prof.L.Montanini) ( V. progetti. scuola secondaria)
Progetto” Italiano, Matematica e….tutto ciò che vorrei sapere” ( V. progetti. s scuola secondaria)
Commissione “La scuola si fa comunità” ( V. progetti. s. secondaria)
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno.
( V. i singoli progetti)
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Centro di aggregazione Esprit, Consorzio di solidarietà Sociale, Centro per l‟Impiego della Provincia di Parma,
Cooperative sociali, AUSL, Assessorato politiche per l‟infanzia e per la scuola, Assessorato alle Politiche Sociali e
per le Famiglie, Educatori dei Servizi Sociali, Piani di Zona per la salute e il benessere sociale.
53
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROMOZIONE DEL BENESSERE
3. Caratteristiche:
Progetto pluriennale inserito nei P.d.Z.
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto> |_2000__|
BISOGNI
Alunni
Essere ascoltati
Poter esprimere pensieri, emozioni e aspettative riferite al sé che abbandona ciò che appartiene alla propria
infanzia, sicuro perchè conosciuto e che inizia una fase della crescita ricca di scoperte, ma anche di inquietudini
e preoccupazioni.
Creare un legame particolare con l‟ambiente scuola che li ospita e dentro il quale stanno e crescono.
Essere sostenuti nell‟attività didattica-formativa
Essere in grado di prendere decisioni
Docenti
Essere sostenuti in situazioni critiche
Adulti
Essere sostenuti nella genitorialità
OBIETTIVI
Per gli Alunni
Riconoscere la propria identità personale e valorizzarla
Entrare in contatto con le proprie emozioni quali importanti fattori di protezione e di crescita
Migliorare l‟organizzazione del proprio lavoro in situazioni diverse
Acquisire comportamenti di autonomia nel tempo scuola ed extrascuola
Valorizzare competenze altre rispetto alle discipline curriculari;
Valorizzare potenzialità individuali e collettive;
Stimolare la capacità di mobilitazione ed uso delle proprie energie e risorse
Acquisire la capacità di instaurare relazioni significative con i pari e con gli adulti.
per i Docenti
Consolidare forme di collaborazione e confronto
Per i Genitori
Facilitare processi di autoconsapevolezza finalizzati ad acquisire nuove e più adeguate modalità di
comportamento in situazioni critiche.
RISULTATI ATTESI
Alunni
Attivazione di strategie di soluzione in situazione di crisi
Riconoscimento e possibilità di utilizzo delle risorse che la scuola offre
Aumento dell‟autostima
Rimotivazione all‟apprendimento
Diminuzione delle situazioni a rischio di fallimento o abbandono scolastico
Acquisizione di comportamenti più autonomi
54
Diminuzione dell‟aggressività con conseguente desiderio di instaurare relazioni significative con i pari e con gli
adulti.
Orientamento al lavoro inteso come vincolo\risorsa.
Docenti
Possibilità di confronto e condivisione con la counselor.
Attuazione di forme di collaborazione e di progettazione condivisa con gli educatori.
Genitori
Riconoscimento e utilizzo delle risorse che la scuola offre
Condivisione di scelte da affrontare in modo congiunto genitori, alunni, docenti
2. METODOLOGIA
Laboratorio di accoglienza : dialogo, ascolto, linguaggio grafico
Laboratorio espressivo: attività per la gestione delle dinamiche di gruppo, giochi di ruolo, disegno e
racconto proiettivo, giochi corporei.
Percorsi individuali d’orientamento formativo( Progetto Teseo-scuola per tutti) alunni che abbiano
compiuto il quindicesimo anno d‟età. Attività volte alla conoscenza degli strumenti di lavoro, dell‟impresa,
utilizzo di strumentazioni sempre più sofisticate e complesse.
Percorsi individuali d’orientamento formativo ( educatore a scuola)sostegno all‟attività didattica-
formativa attraverso il dialogo, l‟ascolto e i linguaggi multimediali.
Counseling educativo: tecniche di orientamento per la conoscenza di sé.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Il progetto verrà monitorato in termini qualitativi e quantitativi attraverso incontri con insegnanti e collaboratori
esterni e con la compilazione di schede utili sia per la rilevazione del livello di gradimento percepito da alunni,
famiglie e docenti che del numero dei partecipanti.
55
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROMOZIONE DEL BENESSERE
Counseling educativo
A - DATI IDENTIFICATIVI
1. Funzione Strumentale: Maria Cristina Brovelli
Attività del Responsabile del progetto:
Rilevazione dei bisogni
Riprogettazione sulla base dell‟esperienza pregressa con la pedagogista dott. Losio
Confronto con la F.S. Orientamento prof. Gussoni
Frequenza a corsi di formazione
Stesura di circolari informative all‟interno dell‟istituto
Incontri con i docenti coinvolti nelle attività del progetto
Predisposizione del materiale per la valutazione del progetto
Verifica del progetto
3. Caratteristiche:
Progetto pluriennale
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto 2005
BISOGNI
Alunni
Consolidare situazione di benessere
Colmare il senso di solitudine e di isolamento in cui a volte si trovano
Desiderio di ascolto non giudicante
Potersi sentire adeguati alle situazioni
Poter contare sulla presenza “importante” di adulti di riferimento
Avere buone relazioni amicali
Sentirsi sostenuti nel processo orientativo
Genitori
Essere sostenuti nel ruolo genitoriale
Uscire dalla solitudine nella gestione di alcune situazioni
Avere il senso di appartenenza
Docenti
Uscire dalla solitudine nella gestione di alcune situazioni
Avere il senso di appartenenza
OBIETTIVI
Alunni
Riconoscere la propria identità personale e valorizzarla
Migliorare l‟organizzazione del proprio lavoro in situazioni diverse
Acquisire comportamenti di autonomia
Instaurare relazioni significative con i pari e con gli adulti.
Saper utilizzare le proprie energie e risorse
Saper prendere decisioni
Essere consapevoli di potere influenzare i risultati dei propri comportamenti.
Genitori
Acquisire nuove e più adeguate modalità di comportamento in varie situazioni
Docenti
Saper cogliere l‟importanza di lavorare insieme per affrontare situazioni problematiche
RISULTATI ATTESI
Alunni
Attivazione di strategie di soluzione in situazione di crisi
Diminuzione delle situazioni a rischio di fallimento o abbandono scolastico
Aumento della consapevolezza delle potenzialità individuali e collettive
Diminuzione dell‟aggressività con conseguente desiderio di instaurare relazioni significative con i pari
e con gli adulti.
Genitori
Riconoscimento e utilizzo delle risorse che la scuola offre
Condivisione di scelte da affrontare in modo congiunto genitori, alunni, docenti
Docenti
Confronto e condivisione con i colleghi e la counselor.
2. METODOLOGIA
Colloquio di aiuto in cui consulente ed utente sono coprotagonisti di ogni processo di cambiamento, nel
rispetto del ragazzo ed in un ambiente che ne tuteli la privacy.
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3. COSA SI INTENDE REALIZZARE CONCRETAMENTE
Colloqui che possono essere individuali, in coppia, in piccolo gruppo, con genitori e figli, se necessario e
condiviso.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Il progetto verrà monitorato in termini qualitativi e quantitativi attraverso
La compilazione di schede utili sia per la rilevazione del livello di gradimento percepito da alunni,
famiglie e docenti che del numero dei partecipanti.
Un‟analisi della pedagogista atta ad evidenziare punti di forza e criticità del progetto stesso
57
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROMOZIONE DEL BENESSERE
Quartiere Amico
A – DATI IDENTIFICATIVI
3. Caratteristiche:
Progetto pluriennale
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto> |_2004__|
BISOGNI
Colmare il senso di solitudine pomeridiano
Poter contare sulla presenza “importante” di adulti di riferimento
Avere buone relazioni amicali
Essere sostenuti nello studio
Sperimentare esperienze positive e gratificanti
OBIETTIVI
Promuovere l‟aggregazione
Suscitare l‟interesse e la curiosità nei confronti dell‟altro e dell‟ambiente circostante
Favorire la capacità di assumere nuovi punti di vista, superando pregiudizi costruiti sulle apparenze
Favorire la comunicazione attraverso linguaggi verbali e non
Sperimentare il piacere del fare e del fare insieme
Stimolare l‟interesse nelle abilità manuali
Scoprire le potenzialità espressive del corpo, della voce e della parola
Accompagnare nella scoperta e nella riscoperta della creatività e della sapienza del fare
Recuperare competenze didattiche di base
Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti dell‟apprendimento
RISULTATI ATTESI
Aumento della collaborazione e della cooperazione
Acquisizione di comportamenti più autonomi
Acquisizione di abilità operative
Miglioramento dell'organizzazione del proprio lavoro
Assunzione di atteggiamenti positivi nei confronti dell‟apprendimento
Recupero delle competenze didattiche di base
2. METODOLOGIA
Spazio compiti (V. progetto doposcuola prof. Montanini)
Laboratori operativi
Attività teatrale
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Il progetto verrà monitorato attraverso incontri con insegnanti ed educatori e con la compilazione di schede
utili sia per la rilevazione del livello di gradimento percepito da alunni, famiglie e docenti, che del numero dei
partecipanti.
58
2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
Esperti per attività rivolte ad alunni: Spazio compiti
Nominativi: da definire
Numero ore totali: da definire
Esperti per attività rivolte ad alunni: Laboratori operativi
Nominativi: da definire
Numero ore totali: 10 incontri di 2 ore
Esperti per attività rivolte ad alunni: Attività teatrale
Nominativi: da definire
Numero ore totali: da definire
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Centro di aggregazione Esprit.
59
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROMOZIONE DEL BENESSERE
60
Docenti volontari in quiescenza per attività di insegnamento (Sant‟Evasio, San
Marco, S.ta Maria del Rosario)
Educatori Centro Esprit.
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Parrocchia Sant‟Evasio di Parma;
Parrocchia San Marco di Parma;
Parrocchia Santa Maria del Rosario di Parma;
Centro Esprit del Quartiere Pablo-Golese.
61
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROMOZIONE DEL BENESSERE
3. Caratteristiche:
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto> |_2009/10__| inserito nei P.d.Z.
2. METODOLOGIA
Programmi metacognitivi e P.A.S. (Programma di Arricchimento Strumentale) del metodo Feuerstein.
Si lavora con esercizi carta – matita, divisi in strumenti graduati per difficoltà.
Gli esercizi non hanno un contenuto specifico, nel senso che il loro contenuto non è un obiettivo in se stesso,
ma un veicolo per puntare l‟attenzione sulle funzioni cognitive che devono essere corrette, sviluppate e
arricchite.
Il metodo è articolato in un sistema di diagnosi rivolto ad individuare le potenzialità dell‟individuo e in un
sistema di intervento rivolto a rinforzarle.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Il progetto verrà monitorato attraverso incontri con insegnanti e collaboratori esterni e con la compilazione di
schede utili sia per la rilevazione del livello di gradimento percepito da alunni, famiglie e docenti che dei
risultati scolastici dei partecipanti
62
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Bravi è Bello
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Funzione Strumentale Maria Cristina Brovelli
Attività del Responsabile del progetto:
Rilevazione dei bisogni
Progettazione
Incontri con le associazioni finanziatrici
Stesura di circolari informative all‟interno dell‟istituto
Incontri con i docenti coinvolti nelle attività del progetto
Verifica del progetto
BISOGNI
Desiderio di vedere riconosciuto l‟impegno a scuola
OBIETTIVI
valorizzare le eccellenze
stimolare l'approfondimento e l'acquisizione di autonomia
contribuire all'orientamento degli interessi e delle capacità degli alunni.
RISULTATI ATTESI
Consapevolezza dei processi di evoluzione e di vitalità della lingua
Potenziamento della preparazione logica e scientifica
2. METODOLOGIA
Corso di latino (Vd. Allegato )
Corso di potenziamento di matematica
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Analisi dei risultati degli alunni
63
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
64
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
65
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
3. Caratteristiche:
Progetto pluriennale
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto> |4° anno|
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici) :
BISOGNI
Promuovere l‟accoglienza come momento fondamentale per instaurare relazioni positive nel nuovo contesto
scolastico;
Fruire di percorsi didattico-educativi personalizzati;
Instaurare rapporti di collaborazione costruttivi tra la Scuola, le Famiglie, gli Enti e le Associazioni locali;
Acquisire competenze professionali di fronte a classi multiculturali;
Costruire uno spazio di condivisione e di cooperazione tra minori italiani e non italiani;
Assicurare un pieno ed effettivo esercizio del diritto allo studio.
OBIETTIVI
Favorire l‟integrazione culturale e sociale di alunni provenienti da etnie e nazionalità diverse;
promuovere l‟accoglienza come momento fondamentale per instaurare relazioni positive nel nuovo contesto
scolastico;
acquisire competenze professionali di fronte a classi multiculturali;
costruire uno spazio di condivisione e di cooperazione tra minori italiani e non italiani;
favorire l‟acquisizione e/o il consolidamento di competenze linguistiche nelle varie situazioni comunicative.
RISULTATI ATTESTI
Saper interagire in modo positivo ed efficace nelle varie situazione comunicative;
Saper comprendere un testo in lingua italiana;
Saper utilizzare e riconoscere il linguaggio specifico delle varie discipline;
Saper scrivere un testo in un italiano corretto e comprensibile.
2. METODOLOGIA
Si utilizzano risorse interne all‟istituto scolastico per strutturare ed effettuare laboratori linguistici di L2 nei locali
della scuola.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Quattro/cinque incontri annuali tra i docenti della Commissione per verifiche in itinere e riflessione sui percorsi.
Valutazione e verifica, con uso di materiali strutturati e non, dello sviluppo delle competenze linguistiche in base ai
criteri del “Quadro Comune europeo” e all‟individuazione di nuclei fondanti delle varie discipline (vd. PEP: Piano
educativo personalizzato per alunni stranieri e Linee guida per la valutazione degli alunni stranieri).
66
2. PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
PERSONALE COINVOLTO (CHI FA CHE COSA) IN QUALITÀ DI:
Docenti per attività aggiuntive di insegnamento rivolte ad alunni:
o Bandini Anna (Referenza: ore 100)
o Rollo Mariangela - facilitatore ( + 10 ore Commissione)
o Montanini Laura - facilitatore ( + 10 ore Commissione)
o Brovelli Mariacristina - facilitatore ( + 10 ore Commissione)
o Cappelletti Alida - facilitatore ( + 10 ore Commissione)
o Del Chicca Cecilia - facilitatore ( + 10 ore Commissione)
o Ferramola Maria Pia - facilitatore( + 10 ore Commissione)
o Ferdinando Ragonese – facilitatore ( + 10 ore Commissione)
Esperti per attività di formazione rivolte agli alunni:
o Mediatori culturali (Comune di Parma)
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
o Comune di Parma (Progetto “Scuole e culture del mondo”) per:
o Laboratori pomeridiani di Italiano L2 presso l‟Istituto comprensivo Newton di Parma
o attività di progettazione, coordinamento, consulenza e formazione;
o Mediazione culturale;
o Centri aggregativi territoriali (sostegno alle funzioni di integrazione ed educative);
o Centro Territoriale Permanente (orientamento);
o Provincia di Parma (attività di formazione e progettazione);
o Università degli studi (attività di formazione - Esame CEDILS) ;
67
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
68
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
69
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1. IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI, OBIETTIVI E RISULTATI ATTESI (in termini educativi e didattici) :
BISOGNI
Soddifare le esigenze di movimento degli allievi e avviarli a nuove discipline sportive.
OBIETTIVI
Inserire gli alunni in nuovi e più ampi contesti sportivi e avviarli a pratiche sportive agonistiche adeguate al
loro potenziale motorio.
RISULTATI ATTESI
Consolidamento delle capacità motorie utili per l'apprendimento delle tecniche dei diversi giochi sportivi e per
l'acquisizione dei potenziali energetici da utilizzare nelle discipline di tipo condizionale.
Possibilità per gli alunni/e di partecipare ai Giochi Studenteschi.
2. METODOLOGIA
Attività propedeutiche alle tecniche delle discipline sportive affrontate con l'utilizzo dei metodi analitico,
globale e misto; attività ludiche di gruppo e di squadra come avvicinamento alle gare studenuesche.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO (ovvero come viene verificata l‟attuazione del progetto durante l‟anno)
Ogni unità didattica e ogni competizione sono un utile mezzo per valutare le capacità motorie degli allievi e
per registrare la strutturazione o il consolidamento_delle capacità motorie coordinative e condizionali.
C – TEMPI – PERSONALE - DESTINATARI DEL PROGETTO:
1. TEMPI DEL PROGETTO (inizio cadenza e fine dei lavori progettuali):
Intero anno scolastico
70
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
3. Caratteristiche:
Continuazione progetto: anno di vita del progetto: 2008
BISOGNI
Ampliare gli orizzonti culturali, attraverso la conoscenza diretta delle culture di cui si apprende la lingua.
OBIETTIVI
Creare contesti di autenticità, attraverso i quali lo studente è esposto maggiormente alla lingua oggetto di
studio.
Creare contesti di apprendimento cooperativo, per attività didattiche mirate, attraverso la collaborazione tra
l‟insegnante di classe, lo studente straniero e gruppi eterogenei di alunni della classe.
Creare materiale autentico sulla cultura e civiltà di cui si studia la lingua.
RISULTATI ATTESI
Arricchimento del lessico
Aumento della comprensione nelle conversazioni in lingua
Correttezza nell'esposizione
2. METODOLOGIA
La didattica che l‟insegnante utilizza per lo sviluppo in questo casoè mirata allo sviluppo delle abilità di
ascolto e di parlato:verrà privilegiata l‟interazione tra studenti e insegnanti;l‟ interazione tra studenti e
studenti. Alcune attività saranno condotte attraverso la didattica cooperativa per potenziare o recuperarle
suddette abilità.
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Attraverso attività in itinere che mirino alla verifica della comprensione della lingua parlata, nonché dello
studio degli aspetti di civiltà.
2. PERSONALE COINVOLTO
Docenti
Nominativo/i: Baligan, Benassi, Cappelletti, Guarnieri, Pesce, Rollo.
Esperti per attività di formazione rivolte agli alunni:
studenti Erasmus anglofoni, francofoni.
Numero ore 45 ore per studente per semestre.
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
o Comune di Parma
o Scuole di Parma
o Ufficio Scolastico Provinciale di Parma
o Università di Parma.
71
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Referente del progetto: Bedodi Maria
Attività del Responsabile del progetto:
Predisposizione ed organizzazione della frequenza degli alunni L104 iscritti alle classi prime della scuola sec. di
1 grado
Predisposizione e coordinamento incontri docenti sostegno
Predisposizione e coordinamento incontri docenti sostengo - operatori socio- educativo- assistenziali
Predisposizione e compilazione tabella dell‟orario di servizio degli operatori e docenti di sostegno
Predisposizione, coordinamento monitoraggio delle attività del progetto
Raccolta delle informazioni (lettura della documentazione pervenuta alla scuola, incontri con gli operatori
sanitari e sociali, con le maestre delle classi quinte) sugli alunni individuati L104/92 iscritti alle classi prime
nell'a.s. 2011/2012
Eventuale predisposizione e stesura del progetto per la frequenza degli gli alunni disabili iscritti alle classi
prime della scuola secondaria di primo grado in classi con un minimo numero di alunni
Incontri con le famiglie degli alunni individuati L104/92 delle classi prime dell‟a.s. 2011/12 che necessitano
del personale educativo-assistenziale e compilazione dei FOGLI NOTIZIE da inviare al Comune di Parma –
Agenzia disabili.
3. Caratteristiche:
Progetto annuale
2. METODOLOGIA
La metodologia adottata è di carattere individualizzato, pur essendo le proposte di gruppo, propositive e non
direttive, se non per i tempi e le modalità essenziali.
Le attività progettate prevedono l'utilizzo di metodi basati sulla partecipazione attiva dei ragazzi coinvolti per
permettere la collaborazione e favorire così la comunicazione, la socializzazione del singolo e la crescita
collettiva.
3. COSA SI INTENDE REALIZZARE CONCRETAMENTE
d) Attività area musicale - psicomotoria "La musica del corpo"
e) Laboratorio espressivo – creativo " Dipingiamo i colori"
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
La raccolta dei dati per la valutazione delle azioni messe in atto nel progetto verrà effettuata mediante
osservazione diretta degli alunni, colloqui con i genitori, scambi di osservazioni tra docenti e educatori che
partecipano ai laboratori
Il progetto verrà valutato dal gruppo di studio e di ricerca di istituto (previsto dall‟art. 15 della L. 104/92)
secondo i seguenti criteri:
Gradimento da parte dei ragazzi
Gradimento da parte delle famiglie
Efficacia riguardo il raggiungimento degli obiettivi proposti
Efficienza nella strutturazione tecnica e rilevamento di eventuali difficoltà
73
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Bibliotecando
A – DATI IDENTIFICATIVI
1. Funzione Strumentale/Referente del progetto: prof.ssa Rosa Sautto
Attività del Responsabile del progetto:
Coordinamento delle iniziative
Proposte metodologiche di lavoro
Supervisione delle attività
BISOGNI
La Biblioteca d'istituto costituisce una risorsa fondamentale per la scuola e contribuisce all'ampliamento
dell'offerta formativa attraverso la duplice attività di deposito di libri, riviste e altri materiali e di laboratorio di
metodologia della ricerca rivolto agli allievi dell'istituto.
Il “Progetto Biblioteca” nasce dalla volontà di creare una risorsa culturale e formativa relativamente alla
considerazione che la promozione della cultura del libro e della lettura risulti un impegno fondamentale di
ogni progetto formativo, ed educativo.
OBIETTIVI SPECIFICI
Invogliare i ragazzi ad approfondire gli argomenti studiati attraverso la ricerca bibliografica
Stimolare la classe al lavoro di gruppo
Imparare a muoversi con ordine all‟interno di una biblioteca
Invogliare la lettura anche attraverso incontri con esperti del settore
Utilizzare la biblioteca anche per stimolare l‟integrazione dei ragazzi stranieri o in situazioni di disagio
OBIETTIVI EDUCATIVI
Motivare gli alunni all‟amore per la lettura
Far conoscere percettivamente un testo, per esserne consapevolmente coinvolti al rispetto della sua
conservazione
Creare un luogo di educazione all‟ascolto, alla convivenza e al rispetto delle regole
RISULTATI ATTESI
Ricerca più rapida dei materiali utilizzabili per le attività di ricerca degli allievi
Preparazione e la stesura di relazioni, resoconti, ricerche
Maggior competenza negli allievi di condurre una ricerca
Approfondimento e il collegamento interdisciplinare.
ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Monitoraggio delle attività mediante questionari, confronto trai docenti.
74
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PARMA IN PILLOLE “ 80
LABORATORIO DELLA FANTASIA “ 81
3.4.5 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
OPERA DOMANI “ 83
CHITARRA IN CORSIA “ 84
CONCORDIA MAGISTRA VITAE “ 85
77
ORARIO SCUOLA PRIMARIA
La Scuola primaria in Ospedale opera nel corrente anno scolastico con quattro insegnanti (ognuna con 22 +2 ore) che
interagiscono nell‟Area Pediatrica in un unico modulo suddivisi nei reparti:
Oncoematologia
Chirurgia Infantile
Degenza Pediatrica
Astanteria
L‟orario di servizio è stato articolato in modo da soddisfare le esigenze specifiche dei vari reparti .
I bambini che usufruiscono del servizio scolastico hanno un‟età compresa tra i 5 e gli 11 anni in quanto si ritiene valido
il contributo e l‟intervento degli insegnanti per tutti i bambini ricoverati indipendentemente dall‟età .
Il gruppo-classe è in continuo mutamento in funzione dei diversi tempi di degenza; presenta inoltre un‟estrema
eterogeneità dei livelli culturali, connessi alle zone di provenienza dei bambini nonché alle loro condizioni psico-fisiche.
In base alle indicazioni fornite dal personale sanitario e concordate con il dirigente scolastico, le attività si svolgono dal
lunedì al venerdì, sia al mattino (dalle 9.00 alle 13.00), sia al pomeriggio (dalle 14,30 alle 16,30).
La durata della lezione varia in relazione allo stato di salute del degente.
Materia
Materie letterarie
(18ore)
Scienze M.C.F.N.
(18ore)
Inglese
(9 ore)
Ed. Musicale
(12ore)
L‟orario viene distribuito nei vari reparti sia per dare stabilità all'organizzazione del lavoro dei docenti, sia per fornire ai
degenti un ordine di lavoro regolare che rispecchi un andamento scolastico simile alla scuola di provenienza.
Si destinerà un maggior numero di moduli orari (1 modulo orario=60 minuti), relativamente a ciascuna disciplina, ai
reparti dove mediamente si registrano più ricoveri e lungo degenze .
L'orario prevede comunque al suo interno una certa flessibilità legata alle situazioni contingenti dei vari reparti.
78
METODOLOGIE
Le attività didattiche, strutturate sulla base dei principi del Precision Teaching, vengono proposte a tutti gli alunni di
età compresa tra gli 11 e i 16 anni degenti sia per ricoveri medio-brevi che lunghi.
Il Precision Teaching è una metodologia didattica elaborata da Odgen Lindsley (1964) che si colloca all‟interno della
psicologia di stampo comportamentale e si configura come un set di procedure applicabile a tutti livelli di complessità e
a diversi ambiti di intervento che permette di decidere se, come e quando un programma educativo debba essere
migliorato per facilitare l‟acquisizione di tutti quei contenuti il cui apprendimento è prevalentemente di tipo
mnemonico.
Lo scopo quindi è quello costruire conoscenza attraverso una pratica costante, attiva e rigorosa il cui risultato finale è
la padronanza vera e reale dei contenuti intesa come Fluency (accuratezza + velocità + R.E.S.A.).
Il software del Precision Teaching è solo uno dei possibili strumenti messi a disposizione da tale metodologia ma
proprio per certe sue caratteristiche intrinseche, sembra ben soddisfare le esigenze di una realtà difficile come quella
ospedaliera.
COLLABORAZIONI
Nel territorio hanno dimostrato ampia disponibilità alcune Associazioni dei genitori e di volontariato che sostengono la
scuola nella sua progettualità. All'interno della struttura le collaborazioni si realizzano con il personale sanitario,
l'assistente sociale, gli animatori della Cooperativa "Le mani parlanti" . Mensilmente è previsto un incontro con il
personale sanitario della Divisione Pediatrica – Reparto Onco-Ematologia finalizzato allo scambio di informazioni ed
esperienze per migliorare la conoscenza degli alunni sotto vari profili .
Anche per il corrente anno scolastico la scuola secondaria di primo grado collaborerà con la scuola elementare e le
Associazioni in tutte le occasioni in cui le finalità siano condivise (uscite didattiche, gite, concerti, feste e animazioni ).
79
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO IN OSPEDALE
Parma in Pillole
A – DATI IDENTIFICATIVI
3. Caratteristiche:
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto> 7
2. METODOLOGIA
Lezioni individuali e collettive in preparazione alle uscite
Uscite collettive a tema
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Raccolta di documentazione fotografica e di filmati
80
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO IN OSPEDALE
2. METODOLOGIA _
Proposte di tipo linguistico-espressivo ( storie, brevi, racconti, testi poetici…),iconico-grafico (disegni,
fumetti, foto, filmati…).
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Raccolta dei prodotti realizzati a fine di ogni proposta e verifica del livello di partecipazione e del grado di
motivazione.
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Associazione NOI Per LORO in qualità di finanziatori del progetto.
81
PROGETTO DI SCUOLA PRIMARIA IN OSPEDALE
3. Caratteristiche:
Continuazione progetto: indicare anno di vita del progetto> 5
2. METODOLOGIA
I percorsi saranno individuati dalle insegnanti della singole scuole dell‟infanzia, ma il percorso prevede un
percorso di conoscenza dell‟ospedale partendo dalla lettura di una favola
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
L‟insegnante della sezione ospedaliera, il Primario del reparto di oncoematologia e la Presidente
dell‟Associazione Noi per Loro si recano periodicamente nelle scuole aderenti al progetto
82
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO IN OSPEDALE
Opera domani
A – DATI IDENTIFICATIVI
2. METODOLOGIA _
Lezioni individuali frontali e lezioni di gruppo
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
La verifica è continua in itinere
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
ASLICO : Associazione lirica e concertistica di Milano e Regione Lombardia
Teatro Due di Parma
83
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO IN OSPEDALE
2. METODOLOGIA
Lezioni individuali frontali
Prove d‟assieme in gruppo
4. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
La verifica è costante in itinere
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
ASLICO : Associazione lirica e concertistica di Milano e Regione Lombardia
Teatro Due di Parma
84
PROGETTO DI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO IN OSPEDALE
2. METODOLOGIA _
Lezioni frontali individuali per lo studio delle singole discipline e la realizzazione di verifiche
3. ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO ovvero come viene verificata l’attuazione del progetto durante l’anno
Contatti telefonici costanti con i docenti interessati e raccolta del registro personale alla fine dell‟anno
scolastico per monitorare il numero degli interventi richiesti e le attività svolte.
Enti e/o Associazioni esterne alla scuola direttamente coinvolti nel progetto in ruoli attivi:
Associazione di volontariato NOI PER LORO in qualità di sponsor.
85
86
4. RISORSE UMANE
87
Numero Alunni - Docenti - Collaboratori scolastici dell'Istituto
N°
N° DOCENTI N° COLLABORATORI
Sezione-Classe
ALUNNI per scolastici
Classi o sezioni
Ia 26 3
SCUOLA II a
26 4
DELL‟INFANZIA 2
“S. NERI “ IIIa 26 3
IVa 26 3
Ia A 24 2
Ia B 26 4
a
II A 26 5
IIa B 26 3
1a A 28 11
1a B 28 9
a
1 C 28 10
a
1 D 27 11
1a E 28 11
a
1 F 28 15
2a A 28 10
a
2 B 28 9
SCUOLA
a
SECONDARIA 2 C 28 10 7
“G. FERRARI”
2a D 29 10
2a F 28 14
a
3 A 28 10
3a B 28 11
a
3 C 28 10
3a D 28 11
a
3 E 27 10
a
3 F 28 15
SCUOLA PRIMARIA
Nel corso dell‟anno
c/o OSPEDALE 4
scorso circa 200
MAGGIORE
SCUOLA SECONDAIA
PRIMO GRADO c/o Nel corso dell‟anno
4
OSPEDALE scorso circa 200
MAGGIORE
TOTALE COMPLESSIVO DEGLI ALUNNI: 837 (esclusi gli alunni di Scuola in Ospedale)
Frequentano le scuole dell‟istituto alunni di diverse etnie: Ecuadoriani, Peruviani, Moldavi, Albanesi, Cubani, Turchi,
Cinesi, Ucraini, Rumeni, Ivoriani, Filippini.
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Organigramma
Dirigente
Dott.ssa Graziana Morini
Docente collaboratore vicario Prof. Brighetti Side
Secondo collaboratore Prof. Bedodi Maria
Responsabili di Plesso
Ins. Micari scuola dell‟Infanzia
Ins. Mantovani scuola Primaria
Prof. Brighetti scuola Secondaria di Primo Grado
Docenti
Nell‟anno scolastico in corso la scuola conta su un organico di 86 docenti.
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
Numero docenti 24
Ed. Ed.
Italiano Matematica Scienze Storia Geografia Lingua 2 Musica Sostegno I.r.c.
Immagine Motoria
1 Rosaria Rosaria Sabrina Rosaria Rosaria Sabrina Rosaria Sabrina Rosaria Rosaria
A Rodia Rodia Borcini Rodia Rodia Borcini Rodia Borcini Rodia Rodia
1 Antonella Santina Santina Antonella Santina M. Lisa Antonella Santina Antonella Maylinda
B Bertani Mora Mora Bertani Mora Zanlari Bertani Mora Bertani Kodheli
2 Valeria Valeria Pasqualina Sabrina Valeria Barbara Valeria Valeria Valeria Maylinda
A Losi Losi Franco Borcini Losi Pompignoli Losi Losi Losi Kodheli
2 Barbara Francesca Francesca Barbara Francesca Barbara Francesca Francesca Barbara Maylinda
B Pompignoli Duranti Duranti Pompignoli Duranti Pompignoli Duranti Duranti Pompignoli Kodheli
3 Carmela Carmela Carmela Maurella Carmela M. Grazia Carmela Carmela Carmela Maylinda
A Serrapica Serrapica Serrapica Mantovani Serrapica Gatti Serrapica Serrapica Serrapica Kodheli
3 M. Lisa Clara Clara M. Lisa Clara M. Lisa Clara M. Lisa Clara Anna
B Zanlari Ungaro Ungaro Zanlari Ungaro Zanlari Ungaro Zanlari Ungaro Braghiroli
4 Maurella Doriana Doriana Doriana Doriana M. Grazia Doriana Doriana Doriana Doriana
da nominare
A Mantovani Leonelli Leonelli Leonelli Leonelli Gatti Leonelli Leonelli Leonelli Leonelli
4 Laura Pasqualina Pasqualina Laura Pasqualina Laura Laura Pasqualina Pasqualina Maylinda
B Bacchi Franco Franco Bacchi Franco Bacchi Bacchi Franco Franco Kodheli
4 Annamaria M. Grazia M. Grazia Annamaria M. Grazia Annamaria Annamaria Annamaria M. Grazia Maylinda
C Mercuri Frijo Frjo Mercuri Frjjo Mercuri Mercuri Mercuri Frjjo Kodheli
5 Raffaella Raffaella Fiorenza Raffaella Beatrice M. Grazia Raffaella Barbara Raffaella Beatrice Maylinda
A Melegari Melegari Alfieri Melegari Giovannini Gatti Melegari Gelati Melegari Giovannini Kodheli
5 Fiorenza Barbara Barbara Fiorenza Barbara Laura Fiorenza Fiorenza Barbara Maylinda
B Alfieri Gelati Gelati Alfieri Gelati Bacchi Alfieri Alfieri Gelati Kodheli
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Coordinatori della classe indicati nella casella con sfondo grigio
1^A 2^A 3^A 1^B 2^B 3^B
Italiano Montanini Brovelli Ferramola Dazzi Montanini Sautto
Storia Degl‟Innocenti Brovelli Ferramola Dazzi Montanini Sautto
Approfondimento Degl‟innocenti Brovelli Ferramola Dazzi Montanini Sautto
Scienze Ghisellini Chiechi Chiechi Chiechi Ragonese Ragonese
Inglese Rollo Rollo Rollo Baligan Baligan Baligan
Francese Benassi Benassi Benassi Benassi Benassi Benassi
Arte-immagine. Scaglioni Scaglioni Scaglioni Scaglioni Scaglioni Scaglioni
Musica Mancini Mancini Mancini Mancini Mancini Mancini
Tecnologia Salvarani Salvarani Salvarani Salvarani Salvarani Salvarani
Ed. fisica Violi Violi Violi Violi Violi Violi
Religione Ferrari Ferrari Ferrari Ferrari Ferrari Ferrari
Scita
Sostegno Pasquali Grossi Pasquali
(da nominare)
1^C 2^C 3^C 1^D 2^D 3^D
Italiano Sangiorgio Dazzi Goni Sautto Verdi Brovelli
Storia Dazzi Dazzi Goni Degl‟innocenti Verdi Brovelli
Approfondimento Dazzi Dazzi Goni Degl‟innocenti Verdi Brovelli
Scienze Ragonese Ammirabile Ammirabile Ammirabile Carpi Carpi
Inglese Cappelletti Cappelletti Cappelletti Guarnieri Guarnieri Guarnieri
Francese Benassi Benassi Benassi Pesce Pesce Pesce
Arte-immagine. Scaglioni Scaglioni Scaglioni Pipitone Pipitone Pipitone
Musica Borboni Borboni Borboni Borboni Borboni Borboni
Tecnologia Turrini Turrini Turrini Salvarani Salvarani Salvarani
Ed. fisica Banchini Banchini Banchini Violi Violi Violi
Religione Ferrari Ferrari Ferrari Ferrari Ferrari Ferrari
De Dominicis
Sostegno Bedodi Bedodi Del Chicca Giannone
Del Chicca
1^E 3^E 1^F 2^F 3^F
Italiano Ferramola Bandini Degl‟Innocenti Goni Sangiorgio
Storia Ferramola Bandini Degl‟Innocenti Goni Sangiorgio
Approfondimento Bandini Bandini Degl'Innocenti Goni Sangiorgio
Scienze Ragonese Corini Carpi Ghisellini Ghisellini
Inglese Rollo Rollo Guarnieri Guarnieri Guarnieri
Francese Pesce Pesce Pesce Pesce Pesce
Arte-immagine. Pipitone Pipitone Pipitone Pipitone Pipitone
Musica Mancini Mancini Borboni Borboni Borboni
Tecnologia Turrini Turrini Turrini Turrini Turrini
Ed. fisica Banchini Banchini Banchini Banchini Banchini
Religione Ferrari Ferrari Ferrari Ferrari Ferrari
Galassi Galassi
Sostegno Scita Brighetti De Dominicis
Grossi Grossi
Corno Lusetti Lusetti Lusetti
Flauto Mazzoli Mazzoli Mazzoli
Pianoforte Flisi Flisi Flisi
Violino Orlandi Orlandi Orlandi
SCUOLA PRIMARIA REPARTI OSPEDALIERI
Numero Docente Monte ore
Reparti
docenti Bacchi Teresa 22+2
Chirurgia -Astanteria Re Stefania 22+2
Oncoematologia DH e reparto 4 Catrone Marzia 22+2
Clinica pediatrica e sez. Infettivi Caputo Angela 22+2
SCUOLA SECONDARIA REPARTI OSPEDALIERI
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Funzionigramma
- Docenti della scuola
- DSGA
- Collaboratori scolastici
Gestione organizzativa in relazione alla
1. - Famiglie alunni
vita quotidiana della scuola
REFERENTE DI PLESSO - Funzioni Strumentali
Sec di Primo Grado - Referenti di Progetto ………………………………………………… vedi POF
Conduzione incontri formali con Docenti e/o Famiglie
- Ref. Disabili……………………………………………………………… Bedodi
BRIGHETTI - Ref. Stranieri ……………………………………………………………. Bandini
Interazione scuola e territorio
- Ref. Lab. Di Scienze ………………………………………………… Ghisellini
- Coordinatori di Materia …………………………………………… vedi punto n. 6
- Agenzie del Comune di Parma
- Vicario DS ………………………………………………………………… Brighetti
- Referente di Progetto Infanzia…………………………………… Pelagatti
- Referente di Progetto Primaria………………………………… Bertani
- Referenti dei Progetti secondaria …………………………… Vedi POF
- Funzione Strumentale Agio ……………………………………… Brovelli
- Revisione e coordinamento del piano dell‟Offerta - Funzione Strumentale Continuità ……………………………. Carpi
2.
Formativa - Fun. Strum. Alunni plesso di via Pini ……………………… Serrapica
Funzione Strumentale
- Valutazione delle attività del P.O.F. - Funzione Strumentale Scuola in Ospedale ……………… Bruschi
Gestione del P.O.F.
- Autovalutazione d‟istituto - Funzione Strumentale sostegno ai docenti ……………… Goni
Istituto
- Monitoraggio del sistema scolastico Mora
- Invalsi Ghirardani
BEDODI
- Presentazione POF genitori - Referente Invalsi scuola primaria ………………............ Mora
- Formazione del personale - Commissione autovalutazione di istituto
Scuola dell'Infanzia Ghirardani
Scuola Primaria Mora
Scuola Secondaria Ferramola
Ragonese
Sangiorgio
91
- Ref plesso scuola sec. di Primo Grado ……………………. Brighetti
- Ref. Continuità Infanzia …………………………………………… Pellicano
- Ref. Continuità Primaria ………………………………………… Docenti Della
- Continuità: costruzione di rapporti tra i diversi ordini Classe 5^
3.
scolastici e predisposizione attività all‟interno dell‟IC - Coordinatori classi 1^ scuola sec. Primo Grado
Funzione strumentale
- Presentazione della scuola sec. di 1^ grado agli alunni - Coordinatori classi 3^ scuola sec. Primo Grado
Interventi e servizi per gli alunni
delle 5 - Ref. Sostegno …………………………………………………………… Bedodi
- Orientamento studenti classi 3^ con istituti superiori del - Funzione Strumentale Agio ……………………………………… Brovelli
CONTINUITÀ
territorio - Commissione Continuità Benassi
ISTITUTO
- Orientamento genitori classi 3^ e 5^ Lusetti
- Presentazione Scuola Secondaria di Primo grado ai Sautto
CARPI
genitori degli alunni delle classi quinte del territorio - Docenti scuola secondaria non impegnati nell‟esame
- Commissione classi
Bedodi
Lusetti
- Ref plesso scuola sec. di Primo Grado ……………………. Brighetti
- Ref. Educazione alla salute ……………………………………… Carpi
- Ref. Dislessia …………………………………………………………… Scita
4.
- Progettazione di attività per alunni in situazione di - Ref. Disabili ……………………………………………………………… Bedodi
Funzione Strumentale
disagio - Funzione Strumentale Continuità …………………………… Carpi
Interventi e servizi per gli alunni
- Interazione scuola e territorio: - Fun. Strum. Alunni plesso di via Pini ……………………… Serrapica
a .ricerca di risorse umane ed economiche Funzione Strumentale P.O.F.……………………………………… Bedodi
PROMOZIONE DEL BENESSERE
b. coprogettazione con le istituzioni - Coordinatori di Classe …………………………………………… vedi POF
Scuola Sec. di 1^ grado
c referente istituzionale presso Enti Locali - Referente progetto "Non cadiamo nella rete" (POLIZIA Scita
POSTALE)
BROVELLI
- Commissione "La scuola si fa comunità" Ferramola
Duranti
Romei
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- Ref plesso scuola sec. di Primo Grado ……………………. Brighetti
- F. S. Promozione benessere Primaria ……………………. Serrapica
- Ref. Stranieri Infanzia ……………………………………………… Marziliano
5. - Ref. Stranieri Primaria ……………………………………………… Serrapica
Funzione Strumentale - Funzione Strumentale POF ……………………………………… Bedodi
Interventi E Servizi Per Gli Alunni - Team docenti Infanzia
- Definizione di pratiche per l'accoglienza di studenti
- Team docenti Primaria
provenienti da paesi stranieri
INTEGRAZIONE ALUNNI - Commissione Stranieri Bacchi
- Progettazione di laboratori L2
STRANIERI Brovelli
- Interazione scuola e territorio:
Scuola Sec. Di 1^ Grado Cappelletti
Del Chicca
BANDINI Ferramola
Montanini
Ragonese
Rollo
6. - Ref. di Progetto Infanzia ………………………………………… Pelagatti
Funzioni Strumentali - Ref. di Progetto Primaria ………………………………………… Bertani
Adeguamento delle Programmazioni dei diversi ordini di - Coordinatori di materia scuola secondaria
Interventi a sostegno dei scuola alle “Indicazioni per il curricolo – sett. 2007” o Lettere ………………………………………………………………… Goni
DOCENTI nell‟ottica del curricolo verticale. o Scienze matematiche ………………………………………… Carpi
Infanzia: Il lavoro consentirà inoltre la messa a fuoco dei seguenti o Lingue straniere ………………………………………………… Guarnieri
GHIRARDANI aspetti: o Educazione musicale ………………………………………… Borboni
Primaria; 1. rilevazione dei bisogni formativi o Tecnologia ………………………………………………………… Salvarani
MORA 2. eventuale stesura proposte di formazione o Arte e immagine ……………………………………………… Scaglioni
Sec di Primo Grado o Educazione fisica ……………………………………………… Banchini
GONI o Religione …………………………………………………………… Ferrari
o Sostegno …………………………………………………………… Bedodi
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7. - Individuazione bisogni educativi di contrasto al DISAGIO - Ref. Plesso Infanzia ………………………………………………… Micari
Funzione Strumentale alunni e genitori - Ref. Stranieri Infanzia ……………………………………………… Marziliano
- Organizzazione, progettazione e coordinamento degli - Ref Plesso Primaria …………………………………………………… Mantovani
Interventi e servizi per gli alunni interventi: - Disabili Primaria ……………………………………………………… Giovannini
PROMOZIONE DEL BENESSERE a. percorsi interculturali. - Team docenti Infanzia
Scuola Infanzia e Primaria b. scuola e territorio es. servizi sociali - Team docenti Primaria
Plesso di via PINI - F.S. Benessere Scuola Sec. di 1^ Grado………………… Brovelli
SERRAPICA - Funzione Strumentale POF ……………………………………… Bedodi
- F.S. Stranieri Sec. di 1^ grado ………………………………… Bandini
Coordinamento didattico organizzativo in relazione a: - Ref. di plesso Scuola Primaria in Ospedale …………… Bacchi
- tempo scuola - Responsabili Istituzione Ospedaliera ……………………… Personale sanitario
- istruzione domiciliare - Funzione Strumentale POF ……………………………………… Bedodi
8. - attività didattica - Funzione Strumentale Agio ………………………………… Brovelli
Funzione Strumentale - integrazione fra insegnanti e operatori sanitari - Funzione Strumentale Continuità …………………………… Carpi
- Verifica e aggiornamento del progetto educativo - Fun. Strum. Alunni plesso di via Pini ……………………… Serrapica
Coordinamento Scuola in - Fun. Strum Stranieri…………………………………………………. Bandini
Ospedale - Autovalutazione d‟istituto ………………………………………… Inf. Ghirardani
Prim. Losi
BRUSCHI Sec. Bedodi
- Istituzioni di Volontariato
Comitato di valutazione
Melegari Raffaela scuola Primaria
Bernardi M. Pia scuola Primaria
Sautto Rosa scuola Secondaria.
Ferramola M. Pia scuola Secondaria
Supplenti: Rossi Cinzia De Dominicis Paola -
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PERSONALE ATA
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi Sig.ra Fava Fernanda
Assistenti amministrativi
Gestione alunni
Coordinatrice di area
Genesini Giuliana
Vicaria del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Gestione Protocollo
archivio e Biblioteca
Gestione alunni
Donatella Sassi
Gestione del personale
Coordinatore di area
Malatesta Nicola
Gestione beni patrimoniali
Servizi contabili
Gestione finanziaria e attività negoziale
Servizi contabili
Coordinatrice di area Sezione patrimoniale Mordazzi Stefania
Gestione beni patrimoniali
Collaboratori Scolastici
Scuola dell‟Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria
Schiaretti Manuela Grande Lidia Chicco Anna Palmina
Zani Elsa Sanzo Nunzio Desiante Antonia Maria
Gandolfi Paola
Camper Cristina
Pellecchia Antonella
Russo Salvatore
Zanielli Beatrice
Componente Genitori:
Sig.ra Ambrico Maria Stefania scuola infanzia
Sig.ra Cerri Federica scuola primaria - scuola sec. 1° grado
Sig. Loglio Mirco scuola primaria
Sig.ra Maccagnoni Carlotta scuola sec. 1° grado
Sig. Marchesi Roberto scuola primaria
Sig. Neri Michele scuola primaria
Sig. Scarpino Pìer Paolo scuola primaria
Sig.ra Vinci Assunta scuola primaria
Componente Docenti:
Sig.ra Bacchi Laura scuola primaria
Sig.ra Bandini Anna scuola sec. 1° grado
Sig.ra Goni Stefania scuola sec. 1° grado
Sig.ra Franco Pasqualina scuola primaria
Sig.ra Ghirardani Mirella scuola infanzia
Sig.ra Pompignoli Barbara scuola primaria
Sig.ra Salvarani Stefania scuola sec. 1° grado
Sig.ra Sautto Rosa scuola sec. 1° grado
Componente Personale A.T.A:
Sig. Sanzo Nunzio collaboratore scolastico
Comitato genitori
Tutti i rappresentanti eletti nei Consigli di Classe, sezione e intersezione.
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Gruppo di Lavoro per L’integrazione Scolastica (G.L.I.S.T.)
96
Allegati
a.s.2011-2012
97
Allegato 1
CORSO DI FORMAZIONE
Genitori e orientamento
Corso di formazione per una scelta di qualità
Docente formatore: Affanni Roberta
I rapidi mutamenti della società attuale, il superamento veloce di idee e contenuti, l‟esigenza di nuovi stili di
comportamento e interazione con gli altri, sottolineano la necessità di un percorso di Orientamento e di
collaborazione scuola – famiglia nell‟accompagnare i ragazzi verso una scelta consapevole.
Alla luce di ciò il laboratorio si propone come luogo di dialogo e spazio di condivisione e confronto fra genitori al fine
di
L‟attività si realizza secondo le indicazioni della metodologia della Pedagogia dei genitori di A. Moletto e R. Zucchi
La narrazione diventa strumento di formazione: gli allievi imparano a scegliere ascoltando le vicende dei genitori
dalla scuola elementare al mondo del lavoro.
Attività
Il lavoro si articola in tre fasi:
2° incontro :2 ore
Gli adolescenti e la difficoltà di scegliere: cosa provano, come pensano, cosa ci vogliono dire.
I figli si specchiano negli occhi dei genitori
Livelli di autostima.
Raccontiamo i nostri figli ( narrazioni “Con i nostri occhi”)
3°incontro :2 ore
Riportiamo alla memoria i nostri percorsi
Seconda fase: I genitori espongono le loro narrazioni all’interno delle classi frequentate dai loro figli
(presenza dei coordinatori di classe)
Tempi
Da novembre a gennaio
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Allegato 2
Laboratorio di Latino.
Non si può vivere staccati dalla cultura in cui siamo nati e che connota il nostro modo di essere. La lingua latina è
tuttora un elemento essenziale della nostra realtà e costituisce la chiave per accedere a quell’immenso patrimonio
del sapere classico da cui non possiamo prescindere.
Classi coinvolte
Classi terze
Obiettivi
Promuovere un percorso di orientamento per rinforzare negli alunni la consapevolezza di sé e delle scelte
future
Consolidare le conoscenze di analisi grammaticale, logica e del periodo
Creare connessioni etimologiche per arricchire il lessico
Pronunciare correttamente le parole latine
Sapere comprendere e analizzare le funzioni logiche (in italiano e in latino).
Riconoscere la struttura della frase latina e saperla raffrontare a quella italiana
Sapere tradurre dal latino all‟italiano
Sapere tradurre dall‟italiano al latino
Potenziare il metodo di studio e la memorizzazione
Metodologie
Lezioni frontali
Coinvolgimento individuale
Studio guidato
Esercizi e lavori individualizzati e a coppie
Tempi
L‟intero anno scolastico, da novembre a maggio per complessive 31 ore.
Giovedì dalle 15.15 alle 16.30
Contenuti
L‟alfabeto e la pronuncia latini
Le cinque declinazioni. Particolarità della I, II e III.
Le due classi degli aggettivi
I pronomi personali, possessivi, dimostrativi
I tempi dell‟indicativo del verbo sum (ausiliare essere) e delle quattro coniugazioni. Accenni agli altri modi
dei verbi.
Traduzione di frasi e semplici brani dal latino e l‟italiano e viceversa con attenzione all‟analisi grammaticale
e logica
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