Sei sulla pagina 1di 3

Mito degli indiani Yakima

Agli inizi del mondo c’era solo acqua. Il Grande Capo


Lassù viveva su nel cielo tutto solo. Un giorno decide di
fare il mondo, viene giù in luoghi dove l’acqua è poco
profonda e comincia a prendere il fango e forma la terra.
Poi fa un mucchio di fango altissimo; il fango diventa
duro, si ghiaccia e così si forma una montagna e altre
montagne.
Cade la pioggia sulle montagne e la pioggia diventa neve
e ghiaccio sulla cima delle montagne. Un po’ di quel
fango indurisce e diventa roccia.
Il Grande Capo Lassù poi fa crescere gli alberi sulla terra,
e anche radici e bacche. Con una palla di fango fa un
uomo e gli dice di prendere i pesci nell’acqua, i cervi e
altri animali nella foresta. Quando l’uomo diventa
malinconico, il Grande Capo Lassù fa una donna per
avere compagnia e le insegna a preparare le pelli, a lavorare le cortecce e radici degli alberi, i rami
per fare i cesti.
L’uomo insegna alla donna anche a cucinare le bacche, i
pesci e gli animali cacciati.
Aa.Vv., Miti e leggende degli Indiani del Nordamerica, Demetra

Molto tempo fa, prima che esistessero gli esseri umani, il mondo era giovane e coperto d’acqua. La
terra era una isola che galleggiava sul mare con quattro corde che la tenevano a nord, ovest, est e
sud che sono le quattro direzioni sacre agli indiani. L’isola pendeva dal cielo che era fatto da
cristallo. Non c’erano persone ma solo gli animali che vivevano su una casa sopra l’arcobaleno.
Poiché avevano bisogno di più spazio avevano pensato di andare a vivere sull’isola, ma era troppo
piccola per loro. Allora mandarono lo scarabeo d’acqua sotto il mare e lì lo scarabeo andò molto in
profondità e portò a galla del fango che velocemente spianò sul mare, ma era troppo morbido e
acquoso per far vivere gli animali. Quindi gli animali inviarono una nonna poiana per vedere se la
terra era diventata più dura. Quando lei volò sopra la terra trovò il fango indurito, solidificato quindi
avvicinandosi sbatté le ali talmente forte che con il vento che produsse con il suo battito d’ali creò
le montagne e le valli.
Mentre la terra di stava solidificando, gli animali scesero dall’arcobaleno, faceva ancora buio e
avevano bisogno di luce e spostarono il sole che era dietro all’arcobaleno e lo fecero avvicinare. Ma
la luce era troppo forte e faceva troppo caldo. Come fare? Chiesero all’animale più saggio come si
potesse spostare il sole più in alto nel cielo. Il saggio disse di costruire una strada dove il sole
potesse spostarsi da est a ovest per fare in modo che tutti potessero avere la luce e il buio.

Gli animali e le piante non dormirono per sette giorni e sette notti, solo pochi animali potevano fare
ciò, tra questi i gufi e i puma. Hanno ricevuto in compenso il potere di vedere anche quando è buio
e non c’è luce. Delle piante solo i pini e i cedri non dormirono. Il creatore disse alle piante che in
compenso potevano tenere le foglie per tutto l’inverno, mentre le altre piante durante l’inverno li
perdono.
Le persone sono state create alla fine. Le donne potevano avere bambini ogni sette giorni. Il
problema era che avendo bambini così in fretta il mondo sarebbe stato velocemente troppo affollato.
Quindi il creatore decise che le donne avrebbero avuto un bambino per anno.

LA CREAZIONE
All'inizio, non c'erano cieli azzurri, non c’erano neppure i bambini o i cani che abbaiano e fanno
le coccole. 

Non c'era niente. Ma poi Dio cominciò a creare. 

Dio ha parlato e dal nulla è venuto il sole, la luna, la terra, le montagne, le valli,
le piante e gli animali.  Sia la luce! E la
luce fu

Le mani amorevoli di Dio hanno creato tutto intorno a noi; la Bibbia ci racconta
come andarono le cose:

Nel buio più assoluto Dio parlò e disse: «Sia la luce!» . 


E subito ci fu luce, disperdendo le tenebre e mostrando lo spazio infinito!

Allora Dio disse: "Così va bene. Da ora in poi, quando è buio, sarà 'notte’ e quando c’è la luce,
sarà 'giorno'. "

Venne la sera, poi anche la notte passò e poi tornò la luce. 


Quello fu il primo giorno.

Il secondo giorno, Dio creò la terra e su di essa mise con grande cura un vasto
cielo blu. 

Fece un passo indietro e ammirò la Sua creazione. "È troppo bello!", disse Dio e anche il
secondo giorno era passato.

La mattina dopo Dio si guardò intorno e pensò: "la terra ha bisogno di essere un po' più
organizzata". 

Così mise tutta l'acqua in un posto e tutta la terra secca in un altro. 


Quando ebbe finito, Dio fece le piante per coprire la terra. Apparvero rose e narcisi e
cominciarono a crescere tutti i tipi di alberi. Anche l'erba cominciò a coprire la terra con un
bel manto verde. 

"Sono contento, - disse Dio - ha veramente un ottimo aspetto”.

Così giunse anche la fine del terzo giorno.


Il quarto giorno, Dio si guardò intorno e disse: “Però la luce del giorno ha ancora
bisogno di un po’ di lavoro e la notte è troppo buia." 
Così fece il sole per illuminare il cielo durante il giorno e la luna e le stelle per aggiungere un
po' di brillantezza alla notte. 
Li appese nel cielo e fece un passo indietro a guardare il Suo lavoro. 
"Veramente sta venendo tutto molto bene", disse Dio.

Il quinto giorno, Dio rivolse la Sua attenzione all'acqua che aveva raccolto negli
oceani. 

"Voglio che queste acque siano brulicanti di vita!" 


Appena lo disse, accadde proprio così. In pochissimo tempo, c'erano milioni di piccoli pesci
guizzanti attraverso l'acqua poco profonda e enormi pesci che nuotavano nell'oceano. 
Dio poi fece anche gli uccelli per arricchire il cielo dei loro cinguettii e li mandò a volare liberi
nell'aria.

"Whau, che bellezza!", disse Dio. 


Venne il crepuscolo sull’acqua e il cielo si oscurò; era la fine del quinto giorno.

Il sesto giorno, Dio aggiunse le creature della terra. 


Fece i leoni, le tigri, gli orsi. Poi fece i conigli, le pecore e le mucche. Vi aggiunse proprio
tutto, dalle formiche alle zebre. 

Eppure mancava ancora qualcosa. Così Dio aggiunse l’uomo affinché godesse di tutte quelle
cose belle e si prendesse cura di tutto ciò che Egli aveva creato. 

Dio si guardò intorno ed era veramente felice per quanto aveva fatto.

Dopo sei giorni, tutto l'universo era stato completato. 


Il settimo giorno Dio volle godere di un meritato, lungo riposo per guardare tutto
quello che aveva fatto e gioire della Sua creazione.

Potrebbero piacerti anche