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CORSO DI MAGAZZINO II

DAVIDE LEARDINI
Realtà aziendali esigenze diverse

Gestione magazzino

Prodotti Passepartout
MAGAZZINO SULLA RIGA

Permette di movimentare più magazzini in un solo documento.

Gestione classica: il magazzino (in testata) sarà oggetto della


movimentazione di tutti gli articoli inseriti nel documento.

Gestione magazzino sulla riga: il magazzino in testata è solo


propositivo per le righe del documento poiché è possibile definirne uno
diverso per ogni singola riga.
Inserendo almeno un magazzino di riga diverso da quello di testata il
campo di testata assumerà dicitura “Mag Def” (magazzino default)
Gestione mag sulla riga: “S” (operazione non reversibile)

Emissione/revisione documenti
Il magazzino non è elemento di
rottura nel raggruppamento di più
documenti
Emissione differita documenti
GESTIONE MULTIAGENTE

Permette di inserire all’interno di uno stesso documento di


magazzino fino ad un max di 5 agenti per riga.
Limite: 15 agenti diversi per documento contabile.

Gestione multiagente: “S” (parametro contabile


operazione
irreversibile)

• Provvigione in percentuale (%) o a valore (T)


• F3: variabili provvigioni → la provvigione sarà il risultato del calcolo di
una formula
• F4: agenti → se si vuol proporre in fase di emissione del documento
l’agente ed eventualmente la condizione
ANAGRAFICA CONDIZIONE AGENTI (tabella aziendale)

Modalità di calcolo delle provvigioni:


P (provvigione) → le provvigioni vengono calcolate in base alla percentuale o
al valore specificato per ognuno degli agenti
R (ripartizione) → la provvigione globale di riga viene ripartita fra i vari agenti
in base alla quota percentuale prevista per ogni agente della condizione

Provvigione Ripartizione
IMPONIBILE 1000 / 10% = 100 €
Agente 1 10% = 100 € 50% = 50 €
Agente 2 7% = 70 € 30% = 30 €
Agente 3 4% = 40 € 20% = 20 €
Se sono presenti
più agenti di riga
nel campo “Provv”
compaiono degli
asterischi (solo nel
caso in cui non sia
indicata la perc.
provvigione del 1°
Agente).

Emissione/revisione documenti:
• Inserire un agente in testata
• Inserire una condizione in testata
• Definire gli agenti e relativa provvigione direttamente sulla riga
Prima Nota: in caso di più agenti di riga nella fattura registrata in PN nel campo
“Codice” dell’agente comparirà la dicitura “VARI”. È attivo il tasto F7 che apre
una maschera in cui per ogni agente coinvolto nella vendita è riportata la
relativa provvigione.

Emissione differita documenti: l’agente non è elemento di rottura nel


raggruppamento di più documenti impostando a “N” il campo “Ragg. Agente ven”.
ARTICOLI CON DISTINTA BASE AUTOMATICA
La DBA consente di gestire una mini-produzione in tempo reale, da utilizzare in
ambienti commerciali dove la composizione del prodotto finito viene eseguita al
momento stesso della vendita senza dover gestire i cicli di lavorazione.
L’articolo con DBA è un articolo a tutti gli effetti, con i propri progressivi, che
assume un comportamento particolare nel momento in cui lo si utilizza in un
documento di vendita.
Emettendo una fattura di vendita contenente articoli con DBA, alla
conferma del documento vengono registrati i seguenti documenti

FT  Documento di vendita che scarica il PF

CL  Carico del PF

SL  Scarico dei componenti dell’articolo con DBA

La DBA è gestita unicamente su:


FT, FS, CO, RI, FC, RS, BS, BC, MA, MX, PR, PX, OC, OX.
GENERAZIONE DI UN ARTICOLO CON DBA
Una DBA può essere associata solo ad articoli di tipo A\P\L. È sufficiente
richiamare l’articolo e utilizzare Schede tecniche (Shift F5), si apre così la
seguente maschera in cui inserire:
Quantità del
componente per
unità di PF si
possono usare
anche formule e
lettere dal
significato
particolare

Condizionare il
componente ad
un particolare
cliente-articolo o
semilavorato

Specificare le
modalità di
calcolo del
Codici dei componenti costituenti la DBA prezzo
APPALTI PUBBLICI CIG CUP
• La gestione degli appalti pubblici (codici CIG-CUP) è attiva solo se si
gestisce lo scadenzario in quanto questi codici servono per essere riportati
sulle Ri.Ba dei clienti o sui Bonifici fornitori.

• Per l’inserimento di questi codici è gestita una nuova tabella contabile in


cui codificare i vari appalti pubblici.

• Nelle condizioni commerciali del cliente/fornitore esiste un nuovo campo


dove poter specificare l’utilizzo o meno dei codici CIG-CUP in
“emissione/revisione dei documenti” del magazzino.

• Nella tabella degli indirizzi di spedizione sono stati aggiunti questi codici
affinché vengano riportati automaticamente quando si opera dalla funzione
“emissione/revisione dei documenti” (sia in fase d’immissione che di
revisione).

• I codici CIG CUP sono elementi di rottura del documento; nel passaggio
del documento ad un livello superiore si possono raggruppare solo
documenti aventi stesso codice CIG e CUP.
I documenti dei Clienti su cui potere inserire i codici CIG e CUP, sono i seguenti:
MA (Matrice), OC (Ordini), BC (Bolla Consegna), RC (Reso Cliente), FT – NC (Fattura e
Nota di Credito), FS – NS – FD – ND (Fatture e Note di Credito ad esigibilità differita), PR –
PC (Preventivi) Se il documento è intestato.

Per i Fornitori:
MF (Matrice Fornitore), PF (Preventivo Fornitore), OF (Ordine Fornitore), BF (Bolle di
carico), RF (Reso Fornitore), FF – NF ( Fattura e Nota di Credito Fornitore).
ARTICOLI CAMPIONARIO E DBA
• Un articolo campionario è un contenitore di tanti articoli il cui unico scopo è
velocizzare la scrittura di questi ultimi nei documenti

• In modo analogo alla DBA, per codificarlo occorre inserire i codici degli
articoli componenti, la quantità (sono accettate formule o lettere dal
significato particolare) ed eventualmente è possibile condizionare un
componente ad un codice articolo cliente o semilavorato

• Non ha progressivi, si potrebbe dire che esiste, in quanto viene codificato,


non esiste, in quanto il suo codice viene immediatamente esploso nei codici
dei suoi componenti.

• Può richiamare un altro articolo C fino ad un massimo di 5 livelli

• Può contenere un articolo con DBA (non viceversa).


DESCRIZIONE DOCUMENTI:
Consente di modificare le descrizioni standard dei documenti collegate
alle relative sigle.

Parametri (F5):
Dalla tabella viene data la possibilità di potere decidere (per i soli
documenti SL, CL, BD e DL), quali progressivi gestire nei Depositi
coinvolti, se aggiornare o meno la Data, se aggiornare il Costo ultimo
(solo doc. CL), e se il documento deve essere intestato.
STRUTTURE
Permettono di raggruppare gli articoli in famiglie di codici omogenee

Prodotto Tessuto Colore Articoli possibili

Camicia Seta/Lino/Cotone Bianco/Nero/Marrone CAMICIA_SETA_BIANCO


Rosso/ Verde ecc. CAMICIA_SETA_NERO
CAMICIA_LINO_VERDE
CAMICIA_COTONE_VERDE
CAMICIA_COTONE_ROSSO
Ecc.

Permettono cioè di realizzare codici articolo che recano tutti una serie di
informazioni in modo posizionale.

I caratteri a seconda della posizione determinano automatismi o particolarità o


controlli.
DEFINIZIONE DI UNA STRUTTURA

Definisce il numero
minimo di caratteri che
concorrono alla
generazione univoca di
un codice articolo
padre; una specie di
min comune multiplo.
Una volta fissata non è
più modificabile ed è
valida per tutte le
strutture della stessa
azienda.

Permette di impostare o meno, in modo automatico, l’apertura della


finestra di input dei dati strutturati. Tale impostazione può essere
cambiata in qualunque momento
Nome della struttura
(fino ad un max. di 18)
Elementi del codice
strutturato (fino ad
un max. di 9)

Tipologia dei vari elementi :


Radice -> obbligatoria per il primo elemento;
Statistico -> può essere variato in qualunque momento;
Variante -> non può essere preceduto da un elemento di tipo
S
REGOLE DI COMPOSIZIONE DEI CODICI STRUTTURATI
Posizione del
codice fino a cui
viene controllata
l’esistenza in
anagrafica. Se
l’art non è
presente viene
eseguita la sua
codifica
automaticamente

Individua l’elemento della struttura fino Specifica, al momento dell’autocodifica dei figli,
al quale verranno registrati i progressivi da chi dovranno essere recuperati i dati
di magazzino dell’anagrafica

Permette di impostare
l’autocodifica dei figli in modo
automatico piuttosto che su
richiesta
TIPOLOGIA DEI VARI ELEMENTI

Radice: individua il padre della struttura

Variante: la sequenza dei caratteri inserita deve corrispondere al


codice di un articolo già precedentemente codificato. L’elemento
variante comprende genericamente tutte le varie tipologie articolo
ma è possibile specificare una tipologia particolare in caso si
voglia restringere la scelta degli articoli nella base dati.

Statistico: sequenza di caratteri libera (non vengono eseguiti controlli);


non può precedere un articolo di tipo variante ed è l’unica tipologia
che può essere modificata anche dopo la sua impostazione.
CALCOLO DEGLI ELEMENTI X Y Z
Permettono di identificare nel codice valori utili da utilizzare nello sviluppo dei
calcoli da riportare nel documento.

Campi che dovranno


essere utilizzati nei
calcoli e rapporto di
conversione in funzione
dell’unità di vendita

Operazione che dovrà


essere eseguita nei
documenti

Esempio: art “Pannello_Lucido_200_400” (X=200 Y=400). Nel documento, sul


campo quantità in automatico verrà inserito il valore 8m2 (200*400) .
CODIFICA DI UN ARTICOLO PADRE

• Nella finestra di anagrafica articoli si definisce il codice dell’articolo e la


sua tipologia, ricordando che le strutture si possono agganciare a tutte le
tipologie di articoli ad esclusione di quelli descrittivi (T,D,V).

• In fase di creazione di un codice articolo si stabilisce la sua struttura di


appartenenza ed automaticamente il codice è fissato come padre.
Affinché un articolo possa essere agganciato ad una struttura occorre
che la lunghezza del codice sia pari alla dimensione definita per il campo
radice della struttura.

• Una volta codificato il padre (inserendo gli usuali dati anagrafici), lo si


utilizza come un normale articolo e rappresenta il punto di partenza per
la costruzione dei codici strutturati denominati figli.
CARTELLA ABBINAMENTI
Cartella in cui definire i valori ammessi per ogni elemento della struttura. Nel
99% dei casi viene associata all’elemento padre indicando 1 in tale campo; in
alternativa l’elemento cui viene associata deve essere necessariamente di
tipo V o più specificatamente di tipo B.

Sull’anagrafica del padre con Schede tecniche (Shift+F5) si possono


specificare le possibili combinazioni per ogni elemento.
Sulla finestra di input dei dati strutturati con Cartella F5 è possibile
visualizzare i valori ammessi per i vari campi.
CODIFICA DI UN ARTICOLO FIGLIO

Un articolo figlio può essere codificato da:


• Anagrafica articolo: l’articolo figlio eredita i dati anagrafici, i costi, i prezzi di
vendita (se non è presente un elemento variante di tipo modificatore
altrimenti sono a zero).
• Emissione/revisione documenti: l’articolo figlio eredita i dati anagrafici, i
costi e i prezzi (entrambi possono essere azzerati impostando a “S”
“azzera costi/listini), particolarità e videate anagrafiche e videate
anagrafiche aggiuntive.
STRUTTURE E ARTICOLI MODIFICATORI
Gli articoli Modificatori consentono di modificare le caratteristiche degli articoli
strutturati, in particolare il prezzo, rispetto alle normali regole di composizione
della struttura.

• Inserire nella struttura un elemento di tipo M o più


genericamente di tipo V (es. lavorazione)

• Codificare in anagrafica articoli di tipo M in cui specificare


l’incremento o il decremento del prezzo rispetto a quello del
padre (es. “lucido”+50%. “opaco”+30%).

Un articolo figlio (es. “pannello_lucido_200_400”), in cui una porzione del codice


viene riconosciuta come articolo Modificatore, avrà un’anagrafica identica a
quella del padre (“pannello”) tranne per il prezzo (incrementato del 50%).
ANAGRAFICA DI UN ARTICOLO M

Anche per gli articoli strutturati con modificatore il prezzo memorizzato in


anagrafica ha la precedenza; se assente o uguale a zero, si attiva
l’automatismo calcolo prezzo (ricavato dal padre e dal modificatore).
Tipo valore: se al netto, consente di aggiungere l’iva in emissione documenti
comprensivi di iva (corrispettivi).
CODICI STRUTTURATI E DBA

• È possibile associare una DBA sia ad un articolo normale sia ad un


articolo con codice strutturato.

• In un articolo strutturato, creata una DBA, i cui componenti sono a loro


volta articoli con codice strutturato, è possibile gestire un infinito mix di
prodotti finiti.

• L’utilizzo congiunto della DBA e dei codici strutturati consente di


codificare automaticamente i prodotti finiti da Emissione/revisione
documenti, gestendo in automatico le materie prime per il mix di prodotti.
È possibile assemblare un prodotto finito con materie prime specifiche, ossia
grazie alle strutture si possono selezionare solo quei componenti che
possiedono determinate caratteristiche definite sulla base del prodotto finito
che si intende vendere.
Occorre considerare le lettere presenti accanto ad ogni elemento della
struttura.
MODULISTICA DOCUMENTI GRAFICA

• Dalla funzione di Servizio ″Modulistica Documenti Grafica″ è possibile


gestire i moduli di stampa dei documenti di magazzino

• Ogni modulo di stampa è specifico per l’azienda in cui è stato creato e viene
salvato nella cartella docmag_ccc.nnn, dove ″ccc″ è il codice del modulo
(FT, FT1, ecc…) e ″nnn″ è la sigla dell’azienda
• Stampa: identifica la tipologia di stampa (in questo caso dei documenti di magazzino
• Codice: identifica il modulo, ad es. BC, BC1, BC2, BCA, BCB, ecc…
• Descrizione: stringa descrittiva modificabile
• Stampante associata al modulo: eventuale stampante da proporre, se non presente
viene utilizzata quella predefinita
• Conferma inizio stampa: possibilità di scelta di conferma della stampa
Cancella il Crea un nuovo modulo
modulo I moduli collegati hanno
Duplica il modulo
lo stesso layout di
Stampa di prova stampa quindi
per verificare il modificandone uno si
posizionamento modificano anche tutti i
dei campi moduli collegati

Inserimento riferimento di testo normativi Edita il modulo per le modifiche


per Lettera d’intento, Beni usati, Split
Payment, Bollo virtuale

Permette di:
• Copiare da esempi di Passepartout
• Copiare da esempi personali
• Creare esempi personali
• Esportare su disco
• Importare da disco
LOTTI E RINTRACCIABILITÀ
Art 18: "gli operatori del settore alimentare e dei mangimi devono essere in
grado di individuare chi abbia fornito loro un alimento, un mangime, un
animale destinato alla produzione alimentare o qualsiasi sostanza destinata o
atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime".

La merce viene suddivisa in lotti: quantità di


prodotto che ha subito lo stesso processo di
trasformazione e che possiede caratteristiche
qualitative uniformi.

Rintracciabilità: ripercorrere il processo produttivo a ritroso,


dal prodotto finito all’origine della materia prima.
PASSI FONDAMENTALI PER LA GESTIONE DEI LOTTI:

Parametro di magazzino “Gestione lotti”: B, E, M

TIPO LOTTO ARTICOLO DI MAGAZZINO

MOVIMENTI DI MAGAZZINO LOTTO ARTICOLO


ANAGRAFICA TIPI LOTTO (tabella aziendale)
Permette di definire le informazioni che si vogliono gestire per uno specifico
lotto.
Max 999 tipi lotto e per ognuno si possono indicare 999 campi.

Solo se l’anagrafica è posta in stato di T (terminato) permette il collegamento


dei relativi lotti con gli articoli.

Ogni singolo campo definito nel corpo dell’anagrafica può essere o meno
obbligatorio, può presentare un valore iniziale e può essere univoco se
indicato in chiave (si individua la posizione del campo nella composizione del
codice utente).

(F8) Parametri tipo lotto: definiscono gli automatismi di scarico durante


l’emissione di un documento di vendita.
IN ANAGRAFICA ARTICOLO

Shift+F12 apre la maschera per il collegamento dell’articolo ad un’anagrafica


tipo lotto.

Occorre specificare:
• Data di validità, ossia data oltre la quale attivare gli automatismi di
assegnazione dei lotti e loro movimentazione
• Tipo lotto
ANAGRAFICA LOTTO

Contiene le informazioni di corredo del tipo lotto.

• Stato del lotto: Creato, Annullato o Bloccato


• Codice articolo: può essere di tipo A, L o P
• Tipo lotto: campo di sola visualizzazione, riporta il tipo lotto associato
all’articolo
• Fornitore: campo non obbligatorio
• Data di carico: data aggiornabile anche dai movimenti di magazzino
• Data validità: data di fine validità del lotto (ne determina la scadenza)

+ dati personalizzati.
EMISSIONE/REVISIONE DOCUMENTI
Nel campo quantità Shift+F12

CARICHI DI MAGAZZINO
Dicitura AUTO (autocodifica del
lotto). Nuova anagrafica lotto.

SCARICHI DI MAGAZZINO
Dicitura PRELIEVO AUTO.
Possibilità di scegliere da quale
lotto effettuare lo scarico (F7).

Per ordini e preventivi non si creano in automatico nuove anagrafiche e non


viene associata la quantità ai lotti già presenti.
TRASFORMAZIONE DI ORDINI IN DOC DI ORDINE SUPERIORE
Le righe in stato evadibili riportano nel nuovo documento, se presente, il
lotto con le relative quantità; se non era stato assegnato alcun lotto si
attiveranno gli automatismi di carico o scarico.

GESTIONE DELLE RIGHE DI UN OC COLLEGATO AD UN OF


Se nell’OC è presente un lotto questo viene riportato nell’OF collegato, e
una volta scollegata la relativa riga, tale lotto rimane assegnato all’OF; non
si possono collegare righe con lotti diversi su una stessa riga dell’OF oppure
variare/inserire il lotto su righe collegate.

GESTIONE CON DBA

PF e componenti gestiscono il lotto. In fase di vendita del PF nel campo


quantità si apre la finestra con “LOTTO CL AUTO” che codifica l’anagrafica
del lotto nel CL. Confermata la quantità si apre la modalità di “PRELIEVO
AUTO” per i componenti.

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