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Nozioni di base:

- Insiemi:
= numeri naturali
= numeri interi relativi
= numeri razionali
= numeri reali
= numeri complessi

Dati due sottoinsiemi A e B definiamo


A B= - intersezione
A B= - unione

Proprietà:
i) Proprietà booleane:

ii) Proprietà commutativa, associativa, distibutiva:

iii) Leggi di De Morgan:

N.B:

- Differenza (non simmetrica)

- Differenza simmetrica:

- Elementi di logica matematica:


i) Una proporzione logica è un enunciato del quale si può inequivocabilmente dire, se è vero o falso.
- Connettivi logici
i) Negazione logica: (“non p”)
Indichiamo la proporzione logica che è vera se p è falsa, ed è falsa se p è vera.

ii) Congiunzione logica: (“p e q”)


Indichiamo la proposizione logica che è vera se p e q sono entrambe vere, ed è falsa in tutti gli altri
casi.
iii) Disgiunzione logica: (“p oppure q”)
Indichiamo la proposizione logica che è falsa se p e q sono entrambi false, ed è vera in tutti gli altri
casi.

iv) Implicazione logica: (“p implica q”)


Indichiamo la proposizione logica falsa se p è vera e q è falsa, metre è vera in tutti gli altri casi

v) Equivalenza logica: (“p equivale a q”)


Indichiamo la proposizione logica vera se se p e q hanno gli stessi valori di verità, ed è falsa se hanno
valori di verità diversi

- Predicati:
chiamiamo predicato logico un enunciato dipendente da uno o più argomenti p{ x, …}, variabili in opportuni insieme, il
quale diventa una proposizione logica tutte le volte che fissiamo i suoi argomenti.

- Qualificatori:
l’enunciato p(x) è vero per tutti gli elementi di x, con x appartenente ad un reto insieme X.
-  Per ogni x, è vero  : qualificatore universale

-  esiste almeno un elemento x, per cui è vero  : qualificatore esistenziale

1.4 fattoriali e coefficienti binomiali


0!=1 | 1!=1 | n!=1*2*…*n=(n-1)!n per n

1.5 prodotto cartesiano


Siano X e Y due insiemi non vuoti. Presi un elemento x in X e un elemento y in Y, formiamo la coppia ordinata (x,y).
L’insieme delle coppie ordinate (x,y) al variare di x in X e y in Y costituisce il prodotto cartesiano di X e Y, che
indichiamo con X × Y. In formula:

Se gli insiemi X e Y sono diversi, il prodotto X × Y sarà diverso dal prodotto Y × X.


Il prodotto cartesiano non è commutativo

Se X = Y, allora X × Y = X × X =
In tal caso in è definito il sottoinsieme:
che è formato da tutte le coppie aventi uguali componenti, che chiamiamo la diagonale del prodotto cartesiano.

se X = Y = R, l’insieme è formato da tutte ordinate aventi componenti reali; rappresenta un modello matematico
del piano.
Esercizi:
a)

b)

c)
d)

g)
i)

determinazione sottoinsiemi di R

a)

C)
a)

b)

c)

e)
f)

Limite inferiore/superiore, massimo minimo.


a)

b)

c)

d)
Funzioni
Def: Siano X e Y due insiemi. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza che associa ad ogni
elemento al più un elemento .

l’insieme degli a cui f associa un elemento di Y forma il dominio di f; esso è dunque un sottoinsieme di X, che
indicheremo con dom f.
scriveremo quindi:

se dom f = X, diremo che f è definita su X e scriveremo:

l’elemento associato ad un elemento si dice l’immagine di x attraverso f e si indica con y=f(x). ( )

l’insieme degli elementi y di tipo y=f(x) forma l’immagine di f; esso è dunque un sottoinsieme di Y che indicheremo con
im f.

il grafico di f è il sottoinsieme del prodotto X Y costituito dalle coppie (x,f(x)) al variare di x nel domino di f, ossia:

se Y = , la funzione si dice reale


se x = la funzione si dice di variabile reale

osservazione: il grafico di una funzione reale di variabile reale è un sottoinsieme del piano cartesiano

se X = e il dominio della funzione contiene un insieme del tipo per un qualche intero .
una tale funzione dicesi successione.

Solitamente, denotata con a; inoltre si preferisce indicare l’immagine dell’intero n con la notazione

Immagine e controimmagine
Sia A un sottoinsieme di X, l’immagine di A attraverso f è l’insieme:

Osservazione: f(A) è vuoto solo e solo se A non contiene elementi del dominio di f

Sia y un generico elemento di Y; la controimmagine di y attraverso f è l’insieme:


tale insieme è vuoto solo e solo se y non è contenuta nell’immagine di f.
se B è un sottoinsieme di Y, la controimmagine di B attraverso f è l’insieme:

per ogni sottoinsieme A di dom f.

per ogni sottoinsieme B di Y.

Def:
sia f una funzione reale, e sia A un sottoinsieme di dom f.
chiamiamo estremo duperiore di f su A (o in A) l’estremo superiore dell’immagine di A attraverso f:
sup(x) = sup(A) = sup{f(x)| }

diciamo che f è superiormente limitata su A se l’insieme f(A) è superiormente limitato, cioè se sup f(x) < +

se sup f(x) è finito ad appartiene ad f(A), allora esse è anche il massimo di questo insieme.
Tale numero viene detto il valore massimo di f su A e indicato con max f(x)

I concetti di estremo inferiore e di minimo di f su A sono definiti in modo analogo.

f è limitata su A se l’insieme f(A) è limitato.

Si possono utilizzare le notazioni

Nota:
il valore massimo M=max f di f sull’insieme A è caratterizzato dalle seguenti condizioni:
1) M è un valore assunto dalla funzione su A:

2) M è maggiore o uguale a ogni altro valore assunto dalla funzione su A:

Es: consideriamo la funzione f(x) definita in (2,2):


max f(x)=3 | min f(x) = 0 con
max f(x) = 3 | inf f(x) = 1 con

il valore 1 non è assunto in alcun punto dell’intervallo [1,3], dunque non esiste il minimo di f su tale insieme.
Funzioni suriettive e iniettive; funzione inversa:

una funzione a valori in Y si dice suriettiva (su Y) se im f=Y


se ogni è l’immagine di almeno un elemento

es: è suriettiva su ; il numero reale y è immagine di

es2: non è suriettiva su , in quanto il suo insieme è l’intevallo [0,+ )

una funzione f dicesi iniettiva se ogni y im f è l’immagine di un solo elemento x dom f


se si ha y=f(x ) = f(x )

esercizi

a)

b)
c)

d)

2.
A)

B)

C)

D)
3.

5.
7. Non è iniettiva quindi non è invertibile
Considerando l’intervallo risulta invertibile e, ponendo

Si ottieni quindi:

8.
9.
10.
Es 12
3.4

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