Sei sulla pagina 1di 49

Integrale Definito.

(1)
Il problema del calcolo delle aree

Suddivisione dell’intervallo [a,b] in


sottointervalli che ne costituiscono una
partizione

Def. Partizione
Si chiama partizione P dell’intervallo [a,b]
un insieme di (n+1) punti x0=a<x1<..<xn=b ,
comunque scelti tra a e b.

Si pone: xi  xi  xi 1 i  1,..,n


hi  xi  xi 1

Def. Raffinamento
Una partizione P1 è detta essere un
raffinamento (o più fine) della partizione P
se:
P1  P
a  x0 x1 x2 x3  b 1
Integrale Definito: Plurirettangoli
Assumiamo che la funzione f sia limitata nell’intervallo [a,b].
Data una determinata partizione P di [a,b] consideriamo per ogni intervallino Δxi :
• mi = l’estremo inferiore assunto dalla funzione in Δxi
• Mi = l’estremo superiore assunto dalla funzione in Δxi
Costruiamo il rettangolo inscritto:
di base Δxi ed altezza mi
Ed associamo ad esso l’ ”area” (che può anche
essere negativa se lo è la funzione) data da:
(Δxi mi).
L’insieme dei rettangoli inscritti costituirà il
plurirettangolo (o scaloide) inscritto.

Costruiamo il rettangolo circoscritto:


di base Δxi ed altezza Mi
Ed associamo ad esso l’ ”area” (che può anche
a  x0 x1 x2 x3  b essere negativa se lo è la funzione) data da:
(Δxi Mi).
L’insieme dei rettangoli inscritti costituirà il
plurirettangolo (o scaloide) circoscritto. 2
Integrale Definito: Somme Superiori ed Inferiori (1)
Def. Somme Superiori S ( P, f )   M i  xi
i
Costituiscono un’approssimazione “per eccesso”
dell’area

Def. Somme Inferiori s ( P, f )   mi  xi


i
Costituiscono un’approssimazione “per difetto”
dell’area
a  x0 x1 x2 x3  b Abbiamo che: s ( P, f )  S ( P, f ) (1)

E’ evidente che con più “raffiniamo” la partizione dell’insieme [a,b] , con più riusciremo
ad avere una valutazione precisa dell’area.
Precisamente, passando da una partizione P ad una partizione più fine P1 notiamo che
le somme inferiori aumentano mentre quelle superiori diminuiscono rispettando sempre
la relazione (1). Quindi:

s ( P, f )  s ( P1 , f )
se P1  P   (2) con s( P1, f )  S ( P1 , f )
S ( P1 , f )  S ( P, f ) 3
Integrale Definito: Somme Superiori ed Inferiori (2)

Aumentando il numero di punti le somme inferiori aumentano

Aumentando il numero di punti le somme superiori diminuiscono 4


Integrale Definito di Riemann: Costruzione
Poiché le somme inferiori sono sempre minori od
uguali alle somme superiori, abbiamo che:

Sup s  Inf S
P P

Def. Funzione Integrabile (secondo Riemann)


La funzione f è integrabile (secondo Riemann, o
R-integrabile) se (e solo se):

Sup s  Inf S
a  x0 x1 x2 x3  b P P

Def. Integrale Definito (di Riemann)


Il numero reale precedentemente trovato rappresenta l’integrale definito della
funzione f sull’intervallo [a,b] e si scrive: b

 f ( x)dx
a

Nota. La classe delle somme inferiori e delle somme superiori sono due classi di numeri
reali una minore dell’altra dunque sono classi separate. Esse possono avere un
elemento separatore (l’unico numero compreso tra le somme inferiori e quelle superiori).
Se tale numero esiste la funzione è detta Riemann-Integrabile (o R-Integrabile) su [a,b]
5
e tale numero è, per definizione , l’integrale di Riemann della funzione data su [a,b].
Integrale Definito di Riemann: Osservazioni
b a e b sono detti “estremi di integrazione”

 f ( x)dx
a è detto “estremo inferiore” di integrazione
b è detto “estremo superiore” di integrazione
a f è detta funzione integranda

Nota. La variabile di integrazione è una variabile “muta”. Per cui le seguenti espressioni
indicano sempre lo stesso numero:
b b b

 f ( x)dx  f (t )dt  f ( y )dy


a a a

Teorema 1
Una funzione f limitata su [a,b] è R-integrabile se esiste una partizione P di [a,b] tale
che:
  0 S(P,f)-s(P,f)  ε
Nota. Il teorema precedente afferma che le somme inferiori e superiori, per funzioni R-
integrabili, sono due classi separate ma indefinitamente ravvicinate (o contigue).

6
Funzione non R-Integrabile
Nota. Non tutte le funzioni limitate sono R-integrabili. Daremo più avanti delle condizioni
sufficienti affinché una funzione sia R-Integrabile. Occupiamoci di un esempio di
funzione che NON è R-integrabile:

La Funzione di Dirichlet 0 se x  Q
f ( x)  
1 se x  R\Q

Si consideri l’intervallo [0,1].


Essa è una funzioni limitata.
Per essa, considerato il fatto che qualunque sia la partizione P, nell’intervallino Δxi
compaiono infiniti numeri irrazionali ed infiniti razionali, avremo:

S ( P, f )   M i xi  1 xi  1 s ( P, f )   mi xi   0  xi  0


i i i i

Siccome:
Inf S ( P, f )  1 Sup s ( P, f )  0
La funzione non risulta R-integrabile.
NB La funzione di Dirichlet presenta una discontinuità per ogni numero razionale tra 0 e 1. Notiamo che tali
discontinuità sono infinite e sono numerabili (poiché tali sono i numeri razionali): 7
Integrale Definito: le somme di Riemann
Nota. Considerando funzioni limitate non possiamo affermare che i valori mi ed Mi sono
valori assunti dalla funzioni nell’intervallino Δxi .
Se la funzione f è continua il teorema di Weierstrass assicura il fatto che la funzione
assume in Δxi tali valori, che coincidono con il minimo ed il massimo della funzione
stessa (in Δxi).

Al posto delle somme inferiori e superiori è allora possibile considerare le seguenti


somme di Riemann:
 ( P, f )   f (ti )xi con ti  xi Def. P  Max( xi )
i

Per esse vale il seguente teorema:


Teorema 2 f é R - integrabil e  lim  ( P, f )  finito
|P |0

E vale
b

 f(x)dx  lim σ(P,f)


a
|P| 0

8
Integrale Definito: Significato Geometrico. (1)
Se la funzione integranda è positiva su [a,b] (a<b) allora
b
Rappresenta l’area della regione di piano delimitata b

 f ( x)dx dall’asse delle x , dal grafico della funzione e dalle  f ( x)dx  0


a rette verticali x=a ed x=b. E risulta: a


Se la funzione integranda è negativa su [a,b] (a<b) allora
b
Rappresenta l’area della regione di piano in senso b

 f ( x)dx algebrico (in quanto negativa) delimitata dall’asse  f ( x)dx  0


a delle x , dal grafico della funzione e dalle rette a
verticali x=a ed x=b. E risulta: 9
Integrale Definito: Significato Geometrico. (2)
b b
Se la funzione integranda non ha segno fisso su
 f ( x)dx
a
[a,b] (a<b) allora l’integrale definito può essere  f ( x)dx ?
a
positivo, negativo o nullo.

 2

 sen( x)dx  0
0

 

 cos( x)dx  0

0


10
Integrale Definito: Significato Geometrico. (3)
b b
Può essere pensato come area della regione di

a
f ( x )dx   g ( x )dx
a
piano compresa tra le due funzioni f e g.

1 1
1
f ( x)   x( x  2) 
0
f ( x)dx   g ( x)dx  .. 
0
3

g ( x)  x 2

11
Integrale Definito: Condizioni Sufficienti
per la R-Integrabilità. (1)
Teorema 3. Se la funzione f è continua su [a,b] allora f è R-Integrabile.
Dim.
Per il teorema di Weierstrass f ammette massimo Mi e minimo mi in ogni
intervallino Δxi .
Esistono quindi in Δxi due punti ti e t*i tali che f(ti)=mi e f(t*i)=Mi . Poiché f è
continua, dalla definizione di limite abbiamo che:
 
Scelto:  : se ti  ti*    f (ti )  f (ti* ) 
ba ba
Facciamo in modo che |P|<δ allora:

 
S ( P, f )  s ( P, f )   M i  mi xi   f (ti* )  f (ti ) xi
i i
 
 
  f (ti* )  f (ti ) xi 
ba
 xi  ba
(b  a)  
i i

Per il teorema 1 la funzione è R-Integrabile.


12
Integrale Definito: Condizioni Sufficienti
per la R-Integrabilità. (2)
Teorema 4. Se la funzione f è limitata su [a,b] e possiede un numero finito di
discontinuità allora f è R-Integrabile.

Es. Il teorema precedente permette di


affermare che funzioni come:

 1
sin   per 0  x  1
f ( x)    x 
0 per x  0

Sono R-integrabili (sull’intervallo [0,1]).

Quanto scritto afferma la Riemann integrabilità della funzione e quindi l’esistenza


dell’area, non il suo valore, evidentemente.

In realtà una funzione R-integrabile può presentare anche un numero infinito (purché al
più numerabile) di discontinuità, tuttavia questa proprietà non può essere generica ma
legata alla proprietà di monotonia della funzione. Vale infatti il seguente teorema:
13
Integrale Definito: Condizioni Sufficienti
per la R-Integrabilità. (3)
Teorema 5. Se la funzione f è monotona (crescente o decrescente) su [a,b] allora f è
R-Integrabile.
1 1 1 1
 per x 
Allora la seguente funzione: n n 1 n 1
f ( x)   floor 
  x

0 per x  0

presenta un’infinità numerabile di discontinuità .


Risulta però R-integrabile, per il precedente
teorema, proprio perché è monotona crescente

14
Integrale Definito: Condizione necessaria e
sufficiente per la R-Integrabilità.

Infine il seguente teorema enuncia una condizione necessaria e sufficiente per essere
R-integrabili, legando l’integrale di Riemann al più generale integrale di Lebesgue (tale
teoria viene formulato nei corsi avanzati di analisi matematica).

Teorema 6 (di Vitali - Lebesgue).


Sia f : R → R una funzione limitata e nulla al di fuori di un insieme limitato. Allora si equivalgono le
condizioni seguenti:
1) f e integrabile secondo Riemann;
2) l'insieme dei punti di discontinuità di f é trascurabile (nullo) per la misura di Lebesgue.
Se valgono le condizioni, allora f e misurabile e integrabile anche secondo Lebesgue e gli integrali
secondo Riemann e secondo Lebesgue coincidono.

15
Integrale Definito: Proprietà (1)
a b a

Convenzione  f ( x)dx  0
a
 f ( x)dx    f ( x)dx
a b

 dx  b  a
a

b b b
Proprietà
di   f ( x)  g ( x)dx   f ( x)dx   g ( x)dx
additività a a a
Proprietà
di linearità
b b

 kf ( x) dx  k  f ( x)dx


Proprietà di
k  R
omogeneità
a a

16
Integrale Definito: Proprietà (2)
b b b b

 f ( x)dx  
a a
f ( x) dx se a  b  f ( x)dx  
a a
f ( x) dx

Proprietà di b c b
additività rispetto
all’intervallo di  f ( x)dx   f ( x)dx   f ( x)dx
a a c
integrazione

b b
Proprietà di
monotonia se f1 ( x)  f 2 ( x) in [a, b]   f ( x)dx   f
a
1
a
2 ( x )dx

17
Integrale Definito: Teorema della media integrale
Teorema 6 (della Media Integrale o di Lagrange).
Si consideri la funzione f continua in [a,b]. Allora esiste almeno un punto c
in [a,b] tale che: b

 f ( x)dx  f (c)(b  a)
a

Dim. Siccome f è continua  è R-integrabile.


Per il teorema di Weierstrass se m ed M sono il minimo ed il massimo
della funzione in [a,b] abbiamo m≤f(x) ≤ M valida per ogni x in [a,b]. Dalla
proprietà di monotonia dell’integrale segue::
b b b b

 mdx   f ( x)dx   Mdx 


a a a
m(b  a )   f ( x)dx  M (b  a ) 
a

b b

 f ( x)dx  f ( x)dx Il teorema di Darboux


m a
M a
 k con m  k  M assicura che esiste c in
(b  a ) (b  a) [a,b] tale che f(c)=k
b b

 f ( x)dx Def. Media Integrale


 f ( x)dx
a
 f (c ) a 18
(b  a ) c.v.d. (b  a )
Integrale Definito: Funzione Integrale

Si consideri la funzione f, R-integrabile su [a,b]. Consideriamo due punti di


[a,b] : x0 ed x. Costruiamo il seguente integrale definito: x

 f (t )dt
x0

Consideriamo la funzione che ad ogni numero x (in [a,b]) associa il numero


reale definito dalla relazione precedente: tale funzione è la funzione
Integrale di f in [a,b].

Def. Funzione Integrale


Sia f una funzione R-integrabile su [a,b] si definisce funzione integrale F di f su [a,b]
(con origine in x0)
x
F ( x)   f (t )dt
x0

19
Integrale Definito: Teorema di Torricelli-Barrow
Teorema 7 (di Torricelli - Barrow)

Sia f una funzione continua su [a,b]. Allora la funzione integrale F di f su [a,b] (con
origine x0) è (continua e) derivabile in per ogni x di [a,b] e vale F’(x)=f(x)
Dim. xh x xh x0

Si consideri: F  F ( x  h)  F ( x)   f (t )dt   f (t )dt   f (t )dt   f (t )dt 


x0 x0 x0 x
xh
  f (t )dt  f (c)  h con c  x,x  h
x
Applicando il teorema 6 della media integrale.

F f (c )  h
F ' ( x)  lim  lim  lim f (c)  f ( x) Per la continuità di f
h 0 h h 0 h h 0
c.v.d.

La funzione integrale F risulta nelle ipotesi del teorema (continuità di f) una primitiva di f.
In generale si può dimostrare che:
Teorema 8 (teorema Generalizzato di Torricelli-Barrow )
Se f è R-integrabile allora F è continua
Se f è continua allora F è derivabile
Se f è derivabile allora F è derivabile con derivata continua 20
Integrale Definito: Teorema fondamentale del
calcolo (1)
Teorema 9 (Fondamentale del Calcolo)

Sia f una funzione continua su [a,b]. Sia F una sua primitiva , allora:
b

 f ( x)dx  F (b)  F (a)


a

b x0 b a b
Dim.
Si consideri: f ( x)dx   f ( x)dx   f ( x)dx    f ( x)dx   f ( x)dx 
a a x0 x0 x0

  F (a )  F (b)  F (b)  F (a ) c.v.d.

Convenzione b

 f ( x)dx  F ( x)a : F (b)  F (a )


b

21
Integrale Definito: Valori Medi
Es. Valore medio di f(x)=x, x2,x3,xn nell’intervallo [0,1]
1 1 1

 xdx 1  dx
x 2

1  dx
x 3

1
 x [ 0,1]  0
  x 2 [ 0,1]  0
  x 3 [ 0,1]  0

1 2 1 3 1 4
1

 dx
n
x
1
 x [ 0,1] 
n 0
 2
1 n 1
 sen( x)dx
Es. Valore medio di f(x)=sen(x)  sen( x) [ 0, 2 ]  0
0
nell’intervallo [0,2π] 2
2

 ( x)dx
2
Es. Valore medio di f(x)=sen2(x) sen
nell’intervallo [0,2π]  sen2 ( x) [ 0, 2 ]  0

2
2
 x  sin( x) cos( x) 

1
  
1
   1
2  2 0 2 2
22
Integrale Definito e funzioni primitive
b

 f ( x)dx  F ( x)a : F (b)  F (a )


b

a
Nota.
Gli integrali delle funzioni continue possono essere calcolati con le funzioni primitive
(se queste si possono esprimere per via elementare).
Se la funzione integranda non è continua ma solo R-integrabile, la primitiva potrebbe
non esistere perché, ad esempio, non esistono funzioni derivabili che hanno derivate
con discontinuità a salto. Tuttavia può esistere l’integrale.
Es.
1 per 0  x  1

f (x)  2 per 1  x  2
3 per 2  x  3

3

 f ( x)dx  1  2  3  6
0

Non esiste tuttavia una funzione derivabile in


tutto [0,3] che abbia f(x) come funzione derivata
23
Integrale Definito: Integrazione per parti
b b

 f ' ( x) g ( x)dx   f ( x) g ( x)a   f ( x) g ' ( x)dx


b
Teorema 10
a a

Es. Calcolare l’area compresa tra l’asse delle x e il grafico della funzione ln(x) tra
i punti di ascissa 1 e 2

2 2

1 ln( x ) dx  x ln( x ) 2
1  x
1
1 x dx 
2
 2 ln( 2)   dx  2 ln( 2)  1 ~ 0.386
1

24
Integrazione per sostituzione 1/
1
 x  g (t )  cos(t )
 1  x dx  
2

0 dx  g ' (t )dt   sen(t )dt


arccos(1) arccos(1) 0

 
arccos(0 )
1  cos 2 (t ) (sen(t ))dt    
1  cos 2 (t )  sen(t )  dt 
arccos(0 ) 
 2 
2 2
  1  cos 2 (t ) ( sen(t ))dt   sen2 (t )dt 
0 0

 
 t  sen(t ) cos(t )  2 2 
    0 
 2 0 2 4

Area quarto di cerchio di raggio 1

25
Integrazione per sostituzione 2/
Teorema 11
Siano f:[a,b]R continua, Φ :[a,b]R continua,derivabile,con derivata continua e
con Φ’(x) ≠0 in [a,b]. Allora se g è la funzione inversa di Φ, abbiamo
b  (b )

 f ( x)dx   f ( g (t )) g ' (t )dt


a (a)
Es.
g (t )  sen(t )   ( x)  arcsen( x)
1 arcsen(1)


0
1  x 2 dx  
arcsen( 0 )
1  sen2 (t ) cos(t )dt 

arcsen(1) 
  
2
 t  sen(t ) cos(t )  2 2 
     
2
cos (t ) dt   0
arcsen( 0 )  0  2 0 2 4

Area quarto di cerchio di raggio 1


26
Integrale Definito: Area tra grafici di funzioni
b

f (x) A    f ( x)  g ( x )dx
a

a
b b a
A   f ( x)dx   g ( x)dx
g (x) a b

b c d a
f1 ( x)
f 2 ( x) A   f1 ( x)dx   f 2 ( x)dx   f 3 ( x)dx   f 4 ( x)dx
a b c d

f 4 ( x) f 3 ( x)
27
a d b c
Integrali impropri di 1° specie (1)
Abbiamo sinora parlato di integrali di funzioni limitate (in particolare continue) su
intervalli limitati [a,b]. Esistono delle estensioni sia per funzioni non limitate che per
intervalli non limitati.
Integrazione Funzioni non limitate su intervalli limitati
Integrali IMPROPRI di 1° SPECIE
Si consideri f: (a,b]R non limitata (ad es 1/x in (0,1] ) tale
che f sia R-integrabile su ogni intervallo della forma [a+ε,b]
e tale che :
lim f ( x)  
x a
Definiamo allora: b b

 f ( x)dx  lim  f ( x)dx (*)


a
0 
a

Se il limite (*) esiste finito allora f si dice integrabile in [a,b] e che l’integrale
IMPROPRIO di 1° SPECIE è convergente

Se il limite (*) è ±∞ allora si dice che l’integrale IMPROPRIO di 1° SPECIE è


divergente

Se il limite (*) non esiste allora si dice che l’integrale IMPROPRIO di 1° SPECIE non
esiste
28
Integrali impropri di 1° specie (2)
Es. Si calcoli:
1
1 1

0 x
dx 
x

   
1
1
 lim  dx  lim 2 x 1
  lim 2  2   2 1
 0 x  0  0
 x
1
Es. Si calcoli: 1
0 x dx 
 lim  dx  lim ln x  1  
1
1
 0  0
 x
1 1
1 1
 x  k 1   1   k 1 
0 x k dx  Per k≠1 lim
Es. Si calcoli: 1
0   x k
dx  lim 
  0
  lim
  k  1 

0   k  1


 k  1


 1 
 se  k  1  0  k  1
   k  1 Per k=1 vedi es. precedente.
  se  k  1  0  k  1 Globalmente:

 1 
1
1   se  k  1  0  k  1
0 x k dx  1  k  29

  se  k  1  0  k  1
Integrali impropri di 1° specie (3)
b b

 f ( x)dx  lim  f ( x)dx (*)


a
0 
a Ad es. 1/(x-1)2 in [0,1)

Teorema 12

divergente a   se k  1

b
1
a ( x  a) k dx é  (b  a )1 k
convergent e  se k  1
 1 k

b
1
Vale un risultato perfettamente analogo per:
a (b  x) k dx

30
L’integrale converge se la funzione è infinita di ordine k<1 altrimenti diverge.
Integrali impropri di 1° specie (3)
Analogamente nel caso in cui si abbia: lim f ( x)  
x b

b b 
Si definisce:
 f ( x)dx  lim  f ( x)dx (**)
a
0 
a
Ad es. 1/(x-1)2 in [0,1)

Vale un risultato perfettamente analogo a quello


enunciato nel teorema 12 :

Teorema 12-bis

divergente a   se k  1

b
1
a (b  x) k dx é  (b  a)1 k
convergent e  se k  1
 1 k

31
L’integrale converge se la funzione è infinita di ordine k<1 altrimenti diverge.
Integrale Definito: Integrali impropri di 2° specie (1)
 k
Integrazione Funzioni su intervalli illimitati
Integrali IMPROPRI di 2° SPECIE  f ( x)dx : lim  f ( x)dx
k  
Si consideri f: [a,+∞)R continua. Poniamo: a a

a a

Analogamente, se f:(-∞,a]R continua. Poniamo:  f ( x)dx : lim  f ( x)dx



k  
k

Se f:(-∞,+∞) R continua. Poniamo:


 a  a h

 f ( x)dx   f ( x)dx :  f ( x)dx   f ( x)dx  lim  f ( x)dx  lim  f ( x)dx


R   a
k  
k
h  
a

 h

Ma anche :  f ( x)dx   f ( x)dx : lim


R 
lim
k   h    f ( x)dx
k
32
Integrale Definito: Integrali impropri di 2° specie (2)
   
 k
Es. Si calcoli: 1 1
 dx   dx  lim 2 x  lim 2 k  2  
k
lim 1
k   x k   k  
1 x 1


 
k
Es. Si calcoli:
 lim ln( k )  
1 1
1 x k    x
dx  lim dx  lim ln x k
1
k   k  
1
k
 1  1 
Es. Si calcoli:  k
1
1 lim       1
1 x 2
dx  k  
1
x 2
dx lim
k     lim 
 x 1 k   k
1

Es. Si calcoli (per n≠1):
 k
1
k
1 x  1 n
 k 1 n 1 
1 x n dx  k  1 x n
lim dx  lim 
k   1  n


1
 lim 
k   1  n


1  n

  se 1  n  0  n  1 Per n=1 vedi es.    se n  1


 1 
  1 

precedente.
se 1  n  0  n  1 dx   1 
 n  1 Globalmente: xn  n  1 se n  1
  1
 
33
L’integrale converge se la funzione è infinitesima di ordine n>1 altrimenti diverge.
Integrale Definito: Integrali impropri di 2° specie (3)
Es. Andamento grafico

1
x2

1
x

34
Integrale Definito: Integrali impropri di 2° specie (4)
Es. Si calcoli:

1 h

1  x 2 dx  klim lim  f ( x)dx  lim lim arctan( x)k 


  h   k   h  
h

k
  
 lim lim arctan( h)  arctan( k )       
k   h   2  2

35
Integrale Definito: Integrali impropri di 2° specie
«particolari»
Ecco infine alcuni integrali impropri riguardanti funzioni di cui la primitiva non è
esprimibile con funzioni «elementari»



e
 x2
dx 
0
2


sin( x )  

0 x dx  2  sin( x
2
)dx 
2 3/ 2
0

36
Integrali impropri di 2° specie «particolari»

 

 dx  e
x
 dx  
2
 x2
e Per la simmetria pari della funzione integranda
0
2 

 x2
 x

e 2
dx  ? y
2
dx  2dy

 x2 

e dx   e 2dy  2    2
2  y2

 

( x )2

1  x
dx    dz

 2 
e 2 2
dx  ? z

 ( x )2  z2  z2
1  1  
 e
dx   dz  1
e
2 2
e 2 2
dz  1
 2  2   2 

37
Integrale Definito: Lunghezza di una curva (1)
Consideriamo una funzione y=f(x). Sia f una funzione continua con derivata
continua in [a,b]. Vogliamo calcolare la lunghezza della curva rappresentata dal
grafico della funzione tra i punti di ascissa a e b.
Per incrementi infinitesimi della variabile x ( da x a x+dx) la variabile y ha un
incremento dy che possiamo approssimare con dy=f’(x)dx (differenziale). Allora la
lunghezza infinitesima della curva dl può essere scritta attraverso il teorema di
Pitagora:

dl  dx2  dy 2  dx2   f ' ( x)dx2  dx 1   f ' ( x) 


2


dl  1 f ( x) dx '
2
Ne segue:

b
f ( x  dx) lunghezza   1   f ' ( x)  dx
2

dl dy
a
f (x)
dx
38
x x  dx
Integrale Definito: Lunghezza di una curva (2)
Es. Lunghezza Circonferenza ( di raggio R)
x La lunghezza della circonferenza
f ( x)  R  x f ' ( x )  
2 2
( di raggio R) vale:
R2  x2
R
R R 2 R
l  4 1   f ' ( x)  dx  4
2
1 2
x
dx  4  R x
dx 
R  x2
2 2
0
0 0


R R
1 1
 4R  dx  4 R   4 Rarcsen(t )0  4 Rarcsen(1)  arcsen(0)  4 R  2R
1
dt
0 x
2
0 1 t 2
2
R 1  
R

Es. Lunghezza Arco di Parabola 1 1 2


l   1   f ' ( x)  dx  
1
1  4 x 2 dx   1  y 2 dy
2
f ( x)  x 2 f ' ( x)  2 x
0 0
20
2
1  y 1  y 2  SettSh( y)  2 5  ln( 2  5 )
    ~ 1.478943
2 2  0 4
 39
Integrale Definito: Lunghezza di una curva (3)
Es. Lunghezza Catenaria ( curva lungo la quale si dispone una fune pesante omogenea,
nel campo di gravità, fissata agli estremi).

f ( x)  Ch( x) f ' ( x)  Sh( x)

a a
l 
a
1  Sh 2 ( x) dx   Ch ( x)dx 
a

 Sh(a)  Sh(a)  2Sh(a)  ea  e a

40
Integrale Definito: Superficie solidi di rotazione (1)
La superficie del solido di rotazione viene
dl calcolata come somma (integrale) delle
superfici laterali dei tronchi di cono infinitesimi
f (x) di altezza dx.
La superficie laterale di un tronco di cono vale:
a b
x Slat  a( R  r )
Essendo a l’apotema ed R, r i raggi delle basi.
dx
Il primo teorema di Pappo-Guldino assicura che il calcolo della superficie di rotazione
può essere attuato moltiplicando la lunghezza del segmento dl (che genera la superficie
di rotazione) per la lunghezza della circonferenza che il baricentro del segmento
percorre durante la rotazione. Perciò:
dSlat  2f ( x)dl

 
b b
S lat  2  f ( x)dl 2  f ( x) 1  f ' ( x) dx
2

a a

41
Integrale Definito: Superficie solidi di rotazione (2)
Es. Superficie Sfera

y  f ( x)  R  x
2 2 f ' ( x)  
x
 2
1  f ' ( x) 
R
R2  x2 R2  x2

 R R 
S sfera  22  R 2  x 2 dx 
R  0 R x
2 2

R 
S sfera  4R   dx  4R 2
0 

42
Integrale Definito: Volumi solidi di rotazione (1/2)
Il volume del solido viene costruito come
somma (integrale) di cilindretti infinitesimi si
“spessore” (altezza) dx e superficie di base
f (x) π [f(x)]2.
a b
dV    f ( x) dx
2
b
V     f ( x) dx
dx 2

Es. Volume Cono R


retta : y  f(x)  x
h
P  ( h, R )
h
R x 
2
R 2
h 2 3
1 2
V      x dx   2    R h
0
h h  3 0 3
h
1 2
V  R h
3
43
Integrale Definito: Volumi solidi di rotazione (2/2)
Es. Volume Sfera
 R 2   2

   
R
x
Vsfera  2   R  x dx   2R  1     dx 
2 2

y  f ( x)  R  x
2 2
 0    R  
0 

 x
 y 
R R

dy  1 dx
 R

1
 y 
 
1 3
2 4
 2R  1  y dy  2R  y    2R 3  R 3
3 2 3

0  3 0 3 3

44
Integrale Definito:
Volumi solidi di rotazione – asse y (1/2)

dy
dV    g ( y ) dy
2

d
V     g ( y )  dy
2
c
c

x  f 1 ( y)

Volume del solido ottenuto per rotazione del grafico di g(y) attorno all’asse
delle y tra i valori c e d

45
Integrale Definito:
Volumi solidi di rotazione – asse y (2/2)
Funzione f invertibile:
c
  V    f ( y ) dy
d
1 2
dV   f ( y) dy 1 2

dy c

d
a b Cambiamento di
dx variabile:

y  f(x) x  f 1(y) x  f 1 ( y)
f 1 ( d )

 
d
V    f 1 ( y ) dy  
2
 
 f ( x)dx
x
2 '

c f 1 ( c )

f 1 ( d ) b
V   x f ( x)dx    x 2 f ' ( x )dx
2 '

1 a 46
f (c)
Studio Funzione f1
Fare il grafico qualitativo della funzione e calcolare il valore dell’integrale nel tratto
x3
y  f ( x)  2
3x2 3
x 1
Asintoti verticale : x=-1 e x=1 Asintoti Obliquo : y=x

x2 x2  3
y'  2
  
2x x2  3 
y' '  2
( x  1) 2 ( x  1)3
x3 x
 x 2  1 dx   xdx   x 2  1 dx 
x2 1
  ln x 2  1  c
2 2
2 3 x3
 3 x 1
2
dx 

 
2 3
x 
2
1 2 3 12  3 1 9 11
   ln x  1
2
  [ln(11)  ln( 2)]   ln  5,35
2 2 2 2 2 2
3
3
Studio Funzione g1
Fare il grafico qualitativo della funzione seguente e calcolare il valore dell’integrale
nel tratto 0≤x ≤ 1
y  e 1 x

ex
y'  Punto a tangente verticale nell’origine
2 e 1
x

1 e x ( e x  2)
y' '  Flesso per x=ln(2)
4 2(e  1) e  1
x x

t  e x  1

 
x
e 1dx  ex t2 1
dt  dx  dx
 2t 2t
2t 2t 2
 e  1dx   t 2 dt   2 dt 
x

t 1 t 1

t 2  1 1 1
 2 2 dt 2 dt  2 2 dt 2t  2 arctan(t )  c 
t 1 t 1

 2 e x  1  2 arctan( e x  1)  c
Studio Funzione g1
Fare il grafico qualitativo della funzione seguente e calcolare il valore dell’integrale
nel tratto 0≤x ≤ 1
y  e 1 x

1

0
  
e x  1dx   2 e  1 0  2 arctan( e  1) 0 
x 1 x 1

   
 2 e1  1  2 arctan( e1  1)  0,78

Potrebbero piacerti anche