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TRIBUNALE DI BOLOGNA

ATTO DI CITAZIONE
(Prima di tutto controllare se sia obbligatoria o meno sia la negoziazione che la mediazione)
C’è obbligo di negoziazione ma non di mediazione secondo le disposizioni del codice di procedura civile.

Tizia, nata a Bologna il 15 giugno del 1978 a Bologna, residente in via Bianchi 5 Bologna (codice fiscale),
rappresentata e difesa in forza di procura speciale rilasciata in calce al presente atto, dall’avv. Cicerone (codice
fiscale), del foro di Bologna, (posta certificata) e numero di fax, dichiara di voler ricevere le comunicazioni di
legge, ed elettivamente domiciliata presso di lui, nel suo studio di Bologna, Via Garibaldi 1, espone quanto segue.

FATTO
Il giorno 15 maggio 2022 alle ore 22, la sig.ra Tizia stava percorrendo il marciapiede di Viale Caduti del Lavoro a
Bologna per raggiungere degli amici che l’attendevano al bar lì vicino. Giunta all’altezza del civico 53, in un tratto
privo di illuminazione, a causa di alcune asperità e discontinuità presenti sul marciapiede in alcun modo segnalate,
bensì coperte da erba e cartacce, finiva rovinosamente a terra, riportando serie lesioni personali (doc. 1: foto del
luogo).
In ospedale, dove veniva subito trasferita dall’ambulanza contattata dal sig. Sempronio, che aveva assistito
all’incidente, i sanitari appurano la frattura scomposta del femore, della tibia destra, diverse escoriazioni sul viso,
sui gomiti e nelle mani e una leggera commozione cerebrale (doc.2: cartella clinica).
Detto quadro si aggravava ulteriormente nei giorni successivi a causa di complicazioni vascolari connesse alla
rottura (doc. 3, documento che attesta l’aggravamento).
Una volta guarita, Tizia inoltrava Raccomandata A/R in data 18 novembre 2022 (doc. 4) al Comune di Bologna per
domandare il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti pari a 25’000 euro (doc. 5) (di cui,
16’000 per danni patrimoniali e 8700 euro per danni patrimoniali (perizia, doc. 6).
Con raccomandata A/R del 6 dicembre 2022 (doc. 7), il Comune di Bologna, senza nulla contestare circa le
dinamiche dell’incidente, respingeva la richiesta di Tizia precisando altresì che aveva provveduto, di recente, alla
manutenzione del marciapiede.

DIRITTO
I. Accertamento della responsabilità ex art. 2051 c.c. - Danno cagionato da cosa in custodia.
Alla luce di quanto sopra esposto, si ritiene responsabile il Comune di Bologna, configurandosi in capo a questo la
fattispecie di cui all’art. 2051 c.c.. Infatti, come è possibile evincere dal doc. 1 (foto del luogo dell’evento), è
evidente come il tratto di strada all’altezza del civico 53 di Via Caduti del Lavoro si presenti sconnesso e
caratterizzato da asperità tali da rendere fortemente verosimile il verificarsi di eventi lesivi compatibili con quelli
degli eventi descritti in fatto.
La responsabilità in capo al Comune di Bologna, da ritenersi pacificamente oggettiva come riconosciuto ex lege,
viene integrata dal dovere del soggetto di custodire i beni demaniali riconducibili alla sua responsabilità, e, in
particolar modo, dall’avere questi omesso di escludere il bene dalla fruizione pubblica in caso di pericoli o eventi
manutentori a questo collegati.

Richiesta di risarcimento del danno causato dai beni in custodia


Data la comprovata responsabilità oggettiva in capo al Comune di Bologna per i fatti descritti, si richiede la
condanna del soggetto al pagamento a titolo di risarcimento del danno, per un totale di 25’000 euro, quantificato e
suddiviso come segue:
- euro 16’300 per danni non patrimoniali, come da doc. 5 (perizia medica);
- Euro 8’700 per danni patrimoniali, come da doc. 6 (visite mediche sostenute e spese per farmaci).

Alla luce di quanto esposto, Tizia come in epigrafe rappresentata

CITA
Il Comune di Bologna, nella persona del Sindaco (dati), a comparire davanti al Tribunale di Bologna in data 21
marzo 2023, davanti al giudice che sarà designato ai sensi dell’art. 168-bis c.p.c., invitandolo a costituirsi nel
termine dei 20 giorni liberi prima della predetta udienza ai sensi, e nelle forme, stabilite dall’art. 166 c.p.c., con
espresso avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli arti. 38 e 167 c.p.c,
e che, nel caso di mancata costituzione, si procederà in sua declaranda contumacia per ivi sentire accogliere le
seguenti:

CONCLUSIONI
Voglia l’illustrissimo Tribunale di Bologna, disattesa ogni altra domanda, istanza, eccezione o deduzione, previa
ogni e più opportuna declaratoria, così giudicare:
- Accertare la responsabilità del Comune di Bologna per i fatti esposti in narrativa, e segnatamente ai sensi del
2051 c.c.;
- Condannare, per le ragioni esposte in narrativa, il Comune di Bologna al pagamento del danno in favore
dell’istante, computato complessivamente in euro 25’000, ovvero nella diversa somma che dovesse risultare in
corso di causa oltre ad interessi legali, rivalutazione monetaria, e successive occorrende, fino al saldo effettivo a
titolo di danno patrimoniale e non.
- Con vittoria di spese, diritti ed onorari del presente giudizio, e successive occorrende.

In via istruttoria, si offrono in comunicazione i seguenti documenti, in copia:


- Doc 1 (foto);
- Doc. 2 (cartella clinica);
- Doc. 3 (lastre);
- Doc 4: (raccomandata A/R 18 novembre 2022)
- Doc. 5 (perizia);
- Doc. 6 (ricevute farmaci/visite);
- Doc. 7: (raccomandata a/r 6 dicembre 2022)

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