Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
chilometri è il più lungo corso d’acqua naturale della Puglia meridionale. Scorre da
ovest ad est nella piana brindisina; nato da polle risorgive ubicate a circa 150 metri
sul livello del mare, sfocia nel Mare Adriatico nei pressi della Riserva naturale statale
di Torre Guaceto. Lungo il suo corso attraversa i comuni di Francavilla Fontana, Oria,
Latiano, Mesagne, San Vito dei Normanni, Carovigno e Brindisi. Con l’antico nome di
Pactius o Ausonius, è stato citato da Plinio il Vecchio nella sua opera Naturalis
Historia. Ancora più indietro nel tempo pare che delle sue sorgenti, si sia occupato
anche lo storico e geografo greco Strabone nei suoi appunti di viaggio raccolti
nell’opera Geografia. Per questo la sua sorgente è stata ribattezzata “Fonte di
Strabone”. La fonte del canale, è caratterizzata da due emergenze di acque artesiane
che, incontrandosi in una depressione del terreno, formano uno specchio d’acqua
profondo circa due metri.
Tra i fitti rovi e canneti si giunge davanti al portone spalancato di una chiesa: sulla
sinistra alcune incisioni in greco e, in alto, una grande lastra di marmo su cui è incisa,
in un latino non proprio classico, la storia di un miracolo legato a questo luogo,
avvenuto quasi cinque secoli addietro. All’interno, sopra l’altare, vi è un bellissimo
affresco raffigurante la Vergine Maria che ha in braccio il Bambino Gesù, seduto in
atto benedicente, che tiene in mano una pergamena arrotolata e che la Madonna
indica con un gesto della mano.
La leggenda legata a questo luogo sacro risale all’anno 1529, quando i francesi
cercavano di conquistare le terre pugliesi che erano sotto il dominio spagnolo di re
Carlo V. Per fiaccare la resistenza delle popolazioni locali l’esercito francese si era
affidato a dei soldati di ventura albanesi, chiamati “Cappelletti” per via dello strano
elmetto che indossavano, il cui compito era di seminare il terrore nelle campagne e
nelle piccole città razziando, violentando ed uccidendo senza alcuna remora, non
solo chi si fosse opposto a loro, ma anche chiunque gli fosse capitato a loro tiro. Un
contingente di circa 500 uomini si era accampato, per passare la notte, nei pressi del
vecchio casale medioevale di S. Maria dei grani con l’intento di andare a depredare, il
mattino successivo, la fiorente città di Francavilla Fontana.