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Gianni Penzo Doria

Il protocollo
e la gestione dei documenti

Il documento

Documento deriva dal lat. Docere, cioè insegnare;


il documento quindi docet (monumentum) e
mostra l’atto contenuto al suo interno e perciò
rappresentato.
Il TUDA (DPR 445/2000) novella solo la parola
documento, come già il DPR 1409/1963.

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1
Atto e documento

L’atto è l’evento a cui la norma ricollega determinati


effetti giuridici.
giuridici
Il documento è l’entità materiale (res) capace di
rappresentare in maniera duratura un fatto o un atto
giuridico in forma scritta. In quanto “cosa” contenente
segni, diventa tecnicamente una res signata.

Delibera Verbale

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I documenti della PA vanno “registrati”

DPR 28 dicembre 2000, n. 445


art. 53, comma 5
5. Sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti
ricevuti e spediti dall’amministrazione e tutti i documenti
informatici. Ne sono esclusi le gazzette ufficiali, i bollettini
ufficiali e i notiziari della pubblica amministrazione, le note
di ricezione delle circolari e altre disposizioni, i materiali
statistici, gli atti preparatori interni, i giornali, le riviste, i
libri, i materiali pubblicitari, gli inviti a manifestazioni e tutti
i documenti già soggetti a registrazione particolare
dell’amministrazione.

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Protocollo e repertorio

Arrivo,
A i o partenza
pa ten a Documenti
D ti uguali
li per forma,
f
e interni (scambiati diversi per contenuto
tra uffici della stessa AOO)

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La PA opera attraverso i documenti

La amministrazione pubblica opera principalmente


attraverso
tt i documenti...
d ti
... quindi...
per lavorare bene, i documenti devono essere gestiti in
modo corretto: efficacia, efficienza e trasparenza.

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Le tre parole strategiche in Archivistica

Archivio
Registrazione

Classificazione e Selezione

Fascicolo e Diritto di accesso

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Lavoro e archivistica

Tutti gestiscono, in misura maggiore o minore, semplice o


complessa documenti per svolgere il loro lavoro
complessa, lavoro.

L’archivistica determina scientificamente le regole per


gestire, tenere e tutelare i documenti.
Negli ultimi anni, anche la normativa ha rivalutato, in modo
esplicito e implicito, gli archivi e l’organizzazione
documentale.
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Perché conserviamo i documenti?

‰ Per testimoniare ciò che è accaduto, ciò che è stato


deciso in modo efficace,
efficace anche nei confronti di terzi
(verba volant, scripta manent)
‰ Per soddisfare dei requisiti legali, fiscali, amministrativi, di
autodocumentazione
‰ Perché una società civile lascia tracce del suo passato
sia come memoria storica sia per finalità scientifiche e
culturali

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L’archivio come senso della storia

«La conservazione degli atti corrisponde ad un


bisogno innato dell’umanità
dell umanità, bisogno che
l’ignoranza potrà pur calpestare, ma sopprimere
non mai».
(Eugenio Casanova, 1928)

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Le tipologie dei documenti

‰ Documenti in arrivo
‰ Documenti
D ti iin partenza
t
‰ Documenti scambiati tra uffici della stessa AOO
(comunemente detti “documenti interni”).

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I documenti tra uffici (“interni”)

‰ Per documenti tra uffici si intendono i documenti


scambiati
bi ti ttra lle di
diverse U
Unità
ità O
Organizzative
i ti
Responsabili (UOR) afferenti all’unica Area
Organizzativa Omogenea - AOO.

Essi si distinguono in:


‰ documenti di preminente carattere informativo;
‰ documenti di preminente carattere giuridico-
probatorio.

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Obblighi per la PA

Le amministrazioni pubbliche hanno ora l’obbligo di:


¾ registrare i documenti
(protocollazione o repertoriazione)
¾ gestire i flussi documentali integrati con il
protocollo informatico
¾ introdurre dei piani di classificazione
(titolario di classificazione)
¾ fascicolare dei documenti
¾ elaborare dei piani di conservazione
(massimario di selezione)

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Le norme di fine
XIX secolo:
il Regio Decreto
25 gennaio 1900, n. 35

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La rivoluzione della Bassanini 1

Legge 15 marzo 1997, n. 59


art.15, comma 2

Gli atti, dati e documenti formati da pubbliche


amministrazioni e dai privati con strumenti informatici
o telematici, i contratti stipulati nelle medesime
forme, nonché la loro archiviazione e trasmissione
con documenti informatici, sono validi e rilevanti a
t tti glili effetti
tutti ff tti di legge.
l

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Le norme sul protocollo informatico

¾ DPR 20 ottobre 1998, n. 428


R
Regolamento
l t recantet norme per la
l gestione
ti d
dell
protocollo informatico da parte delle amministrazioni
pubbliche
¾ Direttiva PCM 28 ottobre 1999
Gestione informatica dei flussi documentali nelle
pubbliche amministrazioni
¾ DPCM 31 ottobre 2000
Regole tecniche per il protocollo informatico di cui al
DPR 20 ottobre 1998, n. 428

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Le norme ora si trovano nel Testo Unico

¾ DPR 28 dicembre 2000, n. 445


Testo unico
nico delle disposi
disposizioni
ioni legislati
legislative
e e regolamentari in
materia di documentazione amministrativa

D.Lgs. Legge DPR D.Lgs.


23 gennaio 2002, n. 10 16 gennaio 2003, n. 3 7 aprile 2003, n. 137 30 giugno 2003, n. 196

D.Lgs.
7 marzo 2005, n. 82

(D.Lgs. 159/2006)

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Una evoluzione non solo lessicale...

DPR 20 ottobre 1998, n. 428:


“Protocollo informatico”

DPR 28 dicembre 2000, n. 445:


“Sistema di gestione
dei flussi documentali e degli archivi”

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... bisognava “sbrigarsi”

DPR 28 dicembre 2000, n. 445


art. 50,, comma 3
3. Le pubbliche amministrazioni provvedono entro il 1°
gennaio 2004 a realizzare o revisionare sistemi
informativi automatizzati finalizzati alla gestione del
protocollo informatico e dei procedimenti
amministrativi in conformità alle disposizioni del
presente testo unico ed alle disposizioni di legge sulla
tutela della riservatezza dei dati personali, nonché
dell’articolo 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n.
59 e dei relativi regolamenti di attuazione

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Decreto rettorale 11 dicembre 1997, n. 1 e n. 2

Regolamento
per la gestione, tenuta e tutela
dei documenti amministrativi
dal protocollo all’archivio storico

(CdA 5 dicembre 1997 – G.U. 29.12.1997, n. 301)

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... di recente

Decreto MIT 14 ottobre 2003


(G U 25 ottobre 2003,
(G.U. 2003 n.
n 249)
Approvazione delle linee guida
per l’adozione del protocollo informatico
e per il trattamento informatico
dei procedimenti amministrativi

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Qualche definizione preliminare...

¾ Procedura
¾ Processo
¾ Procedimento

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... ancora più di recente

Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196


(G U 29 luglio 2003,
(G.U. 2003 nn. 174 - SO 123/L)

Codice in materia di protezione dei dati personali

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... ancora più di recente

Decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259


(G U 15 settembre 2003,
(G.U. 2003 nn. 214 - SO 150/L)

Codice delle comunicazioni elettroniche

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... ancora più di recente

DPCM 30 ottobre 2003


(G U 27 aprile 2004,
(G.U. 2004 nn. 98)
Approvazione dello schema nazionale
per la valutazione e la certificazione della sicurezza
nel settore della tecnologia dell’informazione,
ai sensi dell’art. 10, comma 1,
g
del decreto legislativo 23 febbraio 2002,, n. 10

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... ancora più di recente

Direttiva MIT 27 novembre 2003


(G U 12 gennaio 2004
(G.U. 2004, n
n. 8)
Impiego della posta elettronica
nelle pubbliche amministrazioni

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... ancora più di recente

Direttiva MIT 18 dicembre 2003


(G U 4 febbraio 2004,
(G.U. 2004 n
n. 28)
Linee guida in materia di digitalizzazione
dell'amministrazione per l'anno 2004

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... ancora più di recente

Direttiva MIT 19 dicembre 2003


(G U 7 febbraio 2004,
(G.U. 2004 n
n. 31)
Sviluppo ed utilizzazione dei programmi informatici
da parte delle pubbliche amministrazioni

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... ancora più di recente

Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42


(G U 24 febbraio 2004,
(G.U. 2004 n
n. 45 - SO 28/L)
Codice dei beni culturali e del paesaggio,
ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137

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I documenti della PA sono beni culturali

Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42


art 10,
art. 10 comma 2 2, lettera b)

2. Sono beni culturali:


(...) b) gli archivi e i singoli documenti dello Stato,
delle regioni, degli enti pubblici territoriali, nonché di
ogni altro ente ed istituto pubblico.

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DPCM 13 gennaio 2004


(G.U. 27 aprile 2004, n. 98)
Regole tecniche per la formazione, la trasmissione,
la conservazione, la duplicazione, la riproduzione
e la validazione, anche temporale, dei documenti informatici

DPCM 30 marzo 2009


(G.U. 6 giugno 2009, n. 129)
Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e
verifica delle firme digitali e validazione temporale dei
documenti informatici
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Ministero Economia e Finanze


Decreto 23 gennaio 2004
(G.U. 3 febbraio 2004, n. 27)
Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali
relativi ai documenti informatici ed alla loro
riproduzione in diversi tipi di supporto

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Delibera CNIPA 19 febbraio 2004, n. 11


(G U 9 marzo 2004,
(G.U. 2004 nn. 57)
Regole tecniche per la riproduzione e conservazione
dei documenti su supporto ottico idoneo a garantire la
conformità dei documenti agli originali

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Direttiva MIT 4 gennaio 2005


(G U 12 febbraio 2005,
(G.U. 2005 nn. 35)
Linee guida in materia di digitalizzazione della
pubblica amministrazione per l’anno 2005

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... ancora più di recente

Legge 11 febbraio 2005, n. 15


(G U 21 febbraio 2005,
(G.U. 2005 nn. 42)
Modifiche ed integrazioni
alla legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme
generali sull’azione amministrativa

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... ancora più di recente
Legge 14 maggio 2005, n. 80
(G.U. 14 maggio 2005 n. 111 - SO n. 91) - in die!
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge
14 marzo 2005, n. 35, recante disposizioni urgenti nell’ambito del
Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale.
Deleghe al Governo per la modifica del codice di procedura civile
in materia di processo di cassazione e di arbitrato nonché per la
riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali

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... ancora più di recente

DPR 11 febbraio 2005, n. 68


(G U 28 aprile 2005,
(G.U. 2005 nn. 97)

Regolamento recante disposizioni per l'utilizzo della


posta elettronica certificata, a norma dell'articolo 27
della legge 16 gennaio 2003, n. 3

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... ancora più di recente

Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82


(G U 16 maggio 2005
(G.U. 2005, n
n. 112 - SO 93/L)

Codice dell’amministrazione digitale

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... ancora più di recente

Decreto MIT 2 novembre 2005


(G U 15 novembre 2005,
(G.U. 2005 n
n. 266)

Regole tecniche per la formazione, la trasmissione


e la validazione, anche temporale,
della posta elettronica certificata

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... ancora più di recente

Direttiva MIT 18 novembre 2005


(G U 20 gennaio 2006
(G.U. 2006, n
n. 16)

Linee guida per la Pubblica amministrazione digitale

Gianni Penzo Doria

... ancora più di recente

Decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 156


(G U 27 aprile 2006,
(G.U. 2006 nn. 97 - SO 102)

Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo


22 gennaio 2004, n. 42, in relazione ai beni culturali

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21
... ancora più di recente

Decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 159


(G U 29 aprile 2006,
(G.U. 2006 n n. 97 - SO 105)

Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo


7 marzo 2005, n. 82,
recante codice dell'amministrazione digitale

Gianni Penzo Doria

... ancora più di recente

DPR 12 aprile 2006, n.184


(G U 18 maggio 2006,
(G.U. 2006 nn. 114)

Regolamento recante disciplina in materia


di accesso ai documenti amministrativi

Gianni Penzo Doria

22
... ancora più di recente

Decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 62


(G U 9 aprile 2008,
(G.U. 2008 n
n. 84)

Ulteriori disposizioni integrative e correttive


del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42,
in relazione ai beni culturali

Gianni Penzo Doria

... ancora più di recente

Min. della Giustizia – Decreto 29 settembre 2008


(G U 25 ottobre 2008,
(G.U. 2008 nn. 251 – S.O.
S O n.
n 235)

Nuova strutturazione dei modelli informatici relativa all’uso


di strumenti informatici e telematici nel processo civile

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23
La PEC e i registri protocollo
Legge 28 gennaio 2009, n. 2
Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa
e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale
art 16
art. 16, comma 8

Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto


legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, qualora
non abbiano provveduto ai sensi dell'articolo 47, comma 3, lettera a),
del Codice dell'Amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7
marzo 2005, n. 82, istituiscono una casella di posta certificata (( o
analogo indirizzo di posta elettronica di cui al comma 6 )) per ciascun
registro di protocollo e ne danno comunicazione al Centro nazionale per
l'informatica nella pubblica amministrazione, che provvede alla
pubblicazione di tali caselle in un elenco consultabile per via telematica.
Dall'attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica e si deve provvedere
nell'ambito delle risorse disponibili.

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24
In conclusione, le norme principali sono:

Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445


Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione
amministrativa
i i t ti

DPCM 31 ottobre 2000


Regole tecniche per il protocollo informatico

Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42


Codice dei beni culturali e del paesaggio

Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82


Codice dell’amministrazione digitale

Dati, documenti e archivi nella normativa

DPR 445/2000 D.Lgs. 196/2003 D.Lgs. 42/2004 D.Lgs. 82/2005


TUDA Codice dati personali Codice beni culturali Codice amm. digitale

25 riferimenti 63 riferimenti 6 riferimenti 23 riferimenti


ai dati personali ai documenti ai dati personali ai dati personali

22 riferimenti
agli archivi

Fonte: Luca Milani

25
... Check list CNIPA

Centro nazionale per l’informatica


nella pubblica amministrazione (CNIPA)
Check list.
Supporto alla verifica e alla valutazione dei sistemi di
protocollo informatico e di gestione dei flussi documentali

http://www cnipa it
http://www.cnipa.it
http://protocollo.gov.it/documenti/check-list_vfin.pdf

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Norma ISO 15489

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26
... una norma internazionale

Norma ISO 15489


Information and documentation - Records management
(1. General e 2. Guidelines)
Si tratta della prima norma internazionale sulla gestione dei
documenti, scritta da archivisti e, appunto, da informatici.
Mutuata in larga misura dalla analoga norma degli Archivi
Nazionali d’Australia; cfr. National Archives of Australia, Australian
Standard for Records Management - AS ISO 15489. 15489
http://www.naa.gov.au/recordkeeping/rkpubs/advices/advice58.html

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... ora anche norma UNI ISO 15489-1

Norma UNI ISO 15489-1


Informazione e documentazione
documentazione.
Gestione dei documenti di archivio (record).
Principi generali

È disponibile in formato cartaceo o digitale e può essere


ordinata on line sul sito dell’UNI
dell UNI (www.uni.com).

È completata da un Rapporto tecnico (ISO/TR 15489-2)

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27
Moreq 1
Model Requirements for the Management of Electronic Records

L’Unione europea ha promosso una ricerca scientifica


finalizzata alla individuazione dei principali requisiti per la
progettazione, realizzazione e mantenimento dei sistemi
documentari informatici

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Principali requisiti e strategie

 Requisiti per la registrazione, classificazione,


f
fascicolazione.
i l i
 Requisiti per il governo dei flussi
 Requisiti il versamento per la selezione (scarto e
conservazione)
 Requisiti per la ricerca (information retrieval)
 Controlli e sicurezza: accesso
accesso, audit trail,
trail backup,
backup
autenticità ...

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28
Siti web di riferimento

Model Requirements for the Management of


Electronic Records
www.ispo.cec.be/ida
www.dlmforum.eu.org

http://www.moreq2.eu/

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Definizione legale di documento amministrativo

Legge 7 agosto 1990, n. 241 - art. 22


cosìì come modificato
difi t dalla
d ll legge
l 11 febbraio
f bb i 2005,
2005 n. 15

Rappresentazione, comunque formata (grafica,


cinematografica, informatica, etc.), del contenuto di atti,
anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento,
detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti
attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla
natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina
sostanziale.

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29
Definizione legale di documento informatico

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 – art. 1


cosìì come modificato
difi t dal
d l
DPR 7 aprile 2003, n. 137, art. 1 lett. b
e confermato dalla
Delibera CNIPA 19 febbraio 2004, n. 11, art. 1 lett. d

Rappresentazione informatica di atti, fatti o dati


giuridicamente rilevanti

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Qualche sito web di riferimento


per il protocollo informatico...

30
http://www.normeinrete.it

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http://www.normeinrete.it

febbraio 2010

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31
http://www.cnipa.it

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Direttiva MIT 9 dicembre 2002:


Il Centro di competenza presso il CT-RUPA

Con la direttiva 9 dicembre 2002 è stato istituito un


Centro di competenza
per il progetto protocollo informatico
e trasparenza amministrativa

p p g
http://protocollo.gov.it
protocollo@gov.it

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32
http://protocollo.gov.it

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www.interlex.it/pa/prot_norme.htm

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33
www.actalibri.net

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http://www.unipd.it/archivio

34
Il ruolo strategico del protocollo

«Nulla sfugge al protocollo;


tutto vi si dispone in ordine per essere
trattato e risolto, tutto vi si conclude.
È lo schema della storia dell’ente»
(Eugenio Casanova, 1928)

Gianni Penzo Doria

Il ruolo strategico del protocollo

Quod non est in actis non est in mundo.


Giustiniano

Se non è nei nostri archivi, non esiste


(if an item does not appear in our records, it does not exist!).
L’ hi i
L’archivista d
deglili JJedi
di

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35
Il ruolo strategico del protocollo

Disponibilità delle prove

Contra:
actis = negli atti scritti o negli atti orali?

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Il ruolo strategico del protocollo

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36
«L’archivio è Gesù Cristo»
Ignazio vescovo di Antiochia, Lettera ai Filadelfiesi

Io feci quello che era in me come uomo che agisce per l'unità.
Dove infatti c'è la fazione e l'ira, Dio non c'è. Il Signore perdona a
chi si pente, se si pente per l'unità di Dio, e il sinedrio del
vescovo. Confido nella grazia di Gesù Cristo che vi libererà da
ogni laccio. Vi esorto a non fare nulla con spirito di contesa, ma
secondo la dottrina del Cristo. Ho ascoltato alcuni che dicevano:
se non lo trovo negli archivi, non credo nel Vangelo. Io risposi
loro che sta scritto, ed essi di rimando che questo è da provare.
Per me l'archivio è Gesù Cristo, i miei archivi inamovibili la sua
croce, la sua morte e resurrezione e la fede che viene da lui, in
questo voglio per la vostra preghiera essere giustificato.

Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

37
Gianni Penzo Doria

L’archivio come unicum 1/2

«[È un errore] non reputare archivio quella parte di


esso che si viene formando giornalmente
giornalmente, di
credere che l’ufficio di registratura sia cosa del
tutto differente dall’archivio, come se la
registrazione e spedizione delle pratiche in arrivo o
in partenza fosse funzione del tutto distaccata da
quella della distribuzione e conservazione delle
q
medesime»
(Eugenio Casanova, 1928)

Gianni Penzo Doria

38
L’archivio come unicum 2/2

«Sventuratamente [...] persiste l’idea che l’archivio corrente


non abbia che fare coll’archivio, diciamo così, storico; che
l’ufficio di p
protocollo non faccia p
parte dell’archivio in
generale; e si discute con discreta prosopopea se si debba
scindere l’archivio in due parti: delle quali l’una si preoccupi
degli atti anteriori a una certa data, l’altra di quelli di
giornata. In conseguenza, si propongono diversi trattamenti
per l’uno e per l’altro, per la suppellettile dei medesimi, per
il personale addettovi. Sono elucubrazioni, anche se dettate
da benevolo interessamento, reazionarie e incompetenti,
che dimostrano nei loro autori una insufficiente nozione di
quel che sia un archivio»
(Eugenio Casanova, 1928)

Gianni Penzo Doria

L’archivio è un concetto unico e unitario

Un differenziamento degli archivi in storici e


non storici
storici, o non ancora storici
storici, o
semplicemente amministrativi, è dunque
inconcepibile, al punto da doverne ripudiare
perfino la nomenclatura
Antonio Panella, 1938

Gianni Penzo Doria

39
Unitarietà dell’archivio

Esiste una impossibilità di differenziare


teoricamente l’ufficio di protocollo dall’archivio,
l’archivio corrente da quello di deposito: tutto è
semplicemente archivio.
Giorgio Cencetti, 1939

N.B. L’archivio è una universitas rerum ex distantibus


Contra: ex coharentibus

Gianni Penzo Doria

La più bella definizione, non tecnica, di archivio

L’archivio è una istituzione di pubblica fede da cui


dipende la nostra democrazia
democrazia. Permette alla
gente di ispezionare la documentazione di ciò
che il governo ha fatto. Mette i funzionari e le
istituzioni in grado di rivedere le proprie azioni e
aiuta i cittadini ad assegnare le responsabilità a
coloro a cui esse appartengono.

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Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

41
Le tre età dei documenti

Protocollo
ntali

e Archivio corrente
Gestione dei flussi documen

Affari in corso di trattazione

Archivio di
deposito
Affari esauriti entro i 40 anni

Archivio storico
Affari esauriti da oltre 40 anni,
dopo le operazioni di selezione

N.B. L’archivio è unico: universitas rerum ex distantibus


Gianni Penzo Doria

Il tempo

Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se


volessi
l id
darne spiegazione
i i a chi
hi me ne chiede,
hi d non llo so: così,
ì iin b
buona
fede, posso dire di sapere che se nulla passasse, non vi sarebbe il tempo
passato, e se nulla sopraggiungesse, non vi sarebbe il tempo futuro, e se
nulla fosse, non vi sarebbe il tempo presente. Ma in quanto ai due tempi
passato e futuro, in qual modo essi sono, quando il passato, da una parte,
più non è, e il futuro, dall'altra, ancora non è? In quanto poi al presente, se
sempre fosse presente, e non trascorresse nel passato, non più sarebbe
tempo, ma sarebbe, anzi, eternità. Se, per conseguenza, il presente per
essere tempo, in tanto vi riesce, in quanto trascorre nel passato, in qual
modo possiamo dire che esso sia, se per esso la vera causa di essere è
solo in quanto più non sarà, tanto che, in realtà, una sola vera ragione vi è
per dire che il tempo è, se non in quanto tende a non essere? [...]

(Agostino, Le confessioni, XI, 14 e 18, Bologna, Zanichelli, 1968, pp. 759.)


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42
Klimt
Le tre età della donna Gianni Penzo Doria

Le funzioni per l’ente nelle tre età

Aff i iin corso = corrente


Affari t

Deposito legale,
non un magazzino

Tutela come preservation


e valorizzazione

Gianni Penzo Doria

43
L’archivio è unico
T.A.R. Toscana sez. II, 25 settembre 1997, n. 653

La tutela apprestata dall’ordinamento per gli atti degli


archivi ritenuti di notevole interesse storico prescinde dalla
possibile distinzione degli archivi in archivi storici, di
deposito e correnti, in quanto l’attenzione del legislatore, al
di là della datazione e dell’utilizzazione attuale o meno
dell’archivio, si concentra sul complesso degli atti - o su
taluno di essi - in funzione della capacità dei medesimi di
costituire una rilevante testimonianza storica.

Soc. Sip
c. Sovrintendente archivistico Toscana e altro

T.A.R. 1997,I,4017

Gianni Penzo Doria

Le funzioni per l’ente nelle tre età

Certezza pratica e giuridica


__________

FUNZIONE
amministrativo-gestionale
e giuridico-probatoria

FUNZIONE
storico-culturale

N.B. Tutte le funzioni sono sempre presenti, pur in forma latente, in tutte le età!
Gianni Penzo Doria

44
Le funzioni archivistiche nelle tre età

AVALUTATIVITÀ

VALUTAZIONE

TUTELA

Gianni Penzo Doria

L’avalutatività

Va conservata e registrata la carta più umile


come la più insigne.
Francesco Bonaini, 1867

Gianni Penzo Doria

45
Art. 328 c.p. – Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione

1. Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico


servizio che indebitamente rifiuta un atto del suo
servizio,
ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza
pubblica, o di ordine pubblico o di igiene o di sanità,
deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la
reclusione da sei mesi a due anni.

Gianni Penzo Doria

Art. 328 c.p. – Rifiuto di atti d’ufficio. Omissione

2. Fuori dai casi previsti dal primo comma, il pubblico


ufficiale o l’incaricato
l incaricato di un pubblico servizio
servizio, che entro
trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non
compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre
le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino a
un anno o con la multa fino a lire due milioni. Tale
richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il
termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della
richiesta stessa.

Gianni Penzo Doria

46
La valutazione nelle prime due età

Gianni Penzo Doria

Gli strumenti (mezzi di corredo)


principali nelle tre età

¾ Registro di protocollo
¾ Titolario di classificazione
¾ Repertorio dei fascicoli

¾ Elenco di versamento, di
consistenza, etc.
¾ Massimario di selezione

¾ Guida (tematica, settoriale...)


¾ Indice
¾ Inventario

Gianni Penzo Doria

47
La gestione dei documenti
(records management) 1/2

DPR 28 dicembre 2000,, n. 445


art. 1, lett. q)

Insieme delle attività finalizzate alla registrazione di


protocollo e alla classificazione, organizzazione,
assegnazione e reperimento dei documenti
amministrativi formati o acquisiti dalle amministrazioni,
nell'ambito del sistema di classificazione d’archivio
adottato; essa è effettuata mediante sistemi informativi
automatizzati.

Gianni Penzo Doria

La gestione dei documenti


(records management) 2/2

Norma UNI ISO 15489-1


Settore delle attività gestionali responsabile dell’efficiente
e sistematico controllo della produzione, ricezione,
mantenimento, uso e destinazione finale, incluse le
operazioni per rappresentare e mantenere il valore
probatorio e le informazioni circa le azioni e le attività in
p
forma di documenti

Gianni Penzo Doria

48
Il protocollo nella amministrazione pubblica

¾ Il protocollo generale (o unico)


¾ Il protocollo tra uffici (o interno)
¾ Il protocollo particolare (segreto o riservato)

Gianni Penzo Doria

Esiste solo il protocollo unico

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 – art. 61


Servizio per la gestione informatica dei documenti
dei flussi documentali e degli archivi

1. Ciascuna amministrazione istituisce un servizio per la


tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi
documentali e degli archivi in ciascuna delle grandi aree
organizzative omogenee individuate ai sensi dell’articolo
50. Il servizio è posto alle dirette dipendenze della stessa
area organizzativa
i ti omogenea.

Gianni Penzo Doria

49
DPCM 31 ottobre 2000
Eliminazione dei protocollo interni

Art. 3, comma 1, lett. d)


… modalità, misure organizzative e tecniche finalizzate
alla eliminazione dei protocolli di settore e di reparto,
dei protocolli multipli, dei protocolli di telefax, e, più in
generale, dei protocolli diversi dal protocollo “unico”

Gianni Penzo Doria

Le ragioni del protocollo unico


(AOO e UOR)
Ogni AOO è articolata in una serie di Unità
Organizzative Responsabili (UOR) alle quali sono
attribuite competenze omogenee.

AOO
Area Organizzativa Omogenea

UOR UOR UOR


Unità Organizzativa Responsabile Unità Organizzativa Responsabile Unità Organizzativa Responsabile

Gianni Penzo Doria

50
Il protocollo tra uffici

Cinque motivazioni principali:


Inefficienza
Inefficien a del protocollo generale
Attribuzione di una data certa per la fine
di una procedura del procedimento amministrativo in
corso di trattazione
Disseminazione degli uffici
Diffidenza verso i colleghi degli altri uffici
Proprietà delle informazioni

Gianni Penzo Doria

Il protocollo particolare
DR 11 dicembre 1997, n. 1, art. 39 - (G.U. 29.12.1997, n. 301)

1. Possono essere previste particolari forme di riservatezza e


di accesso al p protocollo unico p
per:
a) documenti legati a vicende di persone o a fatti privati o
particolari;
b) documenti di carattere politico e di indirizzo di competenza
del Rettore o del Direttore amministrativo che, se resi di
pubblico dominio, possano ostacolare il raggiungimento
degli obiettivi prefissati;
c) documenti dalla cui contestuale pubblicità possa derivare
pregiudizio a terzi o al buon andamento dell'attività
amministrativa;

Gianni Penzo Doria

51
Il protocollo particolare
DR 11 dicembre 1997, n. 1, art. 39 - (G.U. 29.12.1997, n. 301)

d) le tipologie di documenti individuati dall'art. 24 della legge 7


g
agosto 1990 n. 241 e dall'art. 8 del D.P.R. 27 ggiugno
g 1992
n. 352, nonché dall'art. 9 del "Regolamento di attuazione
della legge 241/90 e del D.P.R. 352/92 in materia di
procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi", approvato dal Consiglio di
Amministrazione con delibera n. 112 del 28 novembre
1995.

Gianni Penzo Doria

Il protocollo particolare
DR 11 dicembre 1997, n. 1, art. 40 - (G.U. 29.12.1997, n. 301)

Procedure del protocollo particolare


1 Il protocollo particolare è utilizzato dal Rettore o dal
1.
Direttore amministrativo mediante provvedimento espresso,
cioè con l'apposizione della propria firma sul documento da
registrare mediante procedure particolari con accesso
riservato.
2. Le procedure adottate per la gestione dei documenti e dei
procedimenti amministrativi ad accesso riservato,
comprese lal protocollazione,
t ll i lla classificazione
l ifi i e lla
fascicolazione, sono conformi a quelle adottate per gli altri
documenti e procedimenti amministrativi.

Gianni Penzo Doria

52
Il protocollo particolare

¾ Il protocollo particolare viene attivato per:


¾ Normativa:
N ti privacy
i (d
(dati
ti sensibili,
ibili giudiziari),
i di i i) gare
¾ Opportunità: governance, scelta politica (per
documenti dalla cui contestuale pubblicità possa
presumibilmente derivare pregiudizio alla attività
amministrativa

Gianni Penzo Doria

Il protocollo particolare

¾ Il protocollo particolare però:


¾ Fa parte
F t del
d l protocollo
t ll generalel ((unico)
i )
¾ Può essere trattato come “repertorio” (preferibile,
anche per questioni storiografiche)
¾ Può essere trattato come oggetto/record visibile
solo attraverso i diritti della ACL

Gianni Penzo Doria

53
Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

54
Gianni Penzo Doria

I compiti del protocollo

¾ È lo strumento tecnico per la gestione sequenziale


dei documenti nel momento della loro formazione
¾ Assicura – con il titolario – una struttura organizzata
all’archivio
¾ Regola le procedure dalla nascita attraverso una
rigida cronologia (numero di corda)
¾ Avvia la corretta distribuzione dei documenti correnti
¾ Realizza i collegamenti tra i vari fascicoli e i singoli
documenti
¾ Censisce la mole documentaria posta in essere da un
ente produttore

Gianni Penzo Doria

55
Istituzione e direzione del servizio

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 – art. 61

1 Ciascuna amministrazione istituisce un servizio per la


1.
tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi
documentali e degli archivi in ciascuna delle grandi aree
organizzative omogenee individuate ai sensi dell’articolo 50. Il
servizio è posto alle dirette dipendenze della stessa area
organizzativa omogenea.
2. Al servizio è preposto un dirigente ovvero un funzionario,
comunque in possesso di idonei requisiti professionali o di
professionalità tecnico archivistica acquisita a seguito di
processi di formazione definiti secondo le procedure prescritte
dalla disciplina vigente.

Gianni Penzo Doria

Le abilitazioni del protocollo

Abilitazioni a:
¾ Inserire
¾ Modificare
¾ Consultare

Gianni Penzo Doria

56
Compiti del servizio 1/2

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 – art. 61

3. Il servizio svolge i seguenti compiti:


3
a) attribuisce il livello di autorizzazione per l’accesso alle
funzioni della procedura, distinguendo tra abilitazioni alla
consultazione e abilitazioni all'inserimento e alla modifica delle
informazioni;
b) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura
di protocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni del
presentet testo
t t unico;i
c) garantisce la corretta produzione e la conservazione del
registro giornaliero di protocollo di cui all'articolo 53;

Gianni Penzo Doria

Compiti del servizio 2/2


DPR 28 dicembre 2000, n. 445 – art. 61
d) cura che le funzionalità del sistema in caso di guasti o
anomalie siano ripristinate entro ventiquattro ore dal blocco
delle attività e, comunque, nel più breve tempo possibile;
e) conserva le copie di cui agli articoli 62 e 63, in luoghi sicuri
differenti;
f) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e
dell'organizzazione delle attività di registrazione di protocollo, di
gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le
funzionalità di accesso di cui agli articoli 59 e 60 e le attività di
gestione degli archivi di cui agli articoli 67,
6 68 e 69
69;
g) autorizza le operazioni di annullamento di cui all’articolo 54;
h) vigila sull’osservanza delle disposizioni del presente
regolamento da parte del personale autorizzato e degli
incaricati.

Gianni Penzo Doria

57
I compiti del responsabile del protocollo

¾ Definisce, d’intesa con gli uffici e il top management, i


ruoli e le royalties di ciascun utente o gruppi di utenti
¾ Provvede alla manutenzione dei profili e ruoli verticali
e orizzontali
¾ Garantisce la sicurezza delle informazioni legate ai
documenti attraverso la protezione degli “oggetti”
anche attraverso una Access Control List (ACL)

Gianni Penzo Doria

L’archivio corrente è organizzato se...

¾ Esiste un protocollo unico (con il protocollo “particolare”


integrato)
¾ Al protocollo unico corrisponde un unico titolario di
classificazione
¾ Vengono sistematicamente segnati i vari passaggi del
documento, in modo tale da poter ricostruire “sulla
carta” un fascicolo istruito
¾ La classificazione è applicata rigorosamente ed
aggiornata con il mutare delle competenze o dei carichi
di lavoro

Gianni Penzo Doria

58
La responsabilità dei dirigenti

DPR 8 gennaio 2001, n. 37


art.
t 5 – Responsabilità
R bilità d
deglili archivi
hi i
I dirigenti degli uffici sono responsabili della conservazione
e della corretta gestione degli archivi, nonché della
regolare tenuta degli inventari e degli altri strumenti
necessari all’esercizio del diritto di accesso ai documenti
amministrativi.

Gianni Penzo Doria

Definizione di protocollo (registratura)

Per protocollo (cioè per registratura) si


intende lo strumento mediante il quale i
documenti vengono trattati sotto il profilo
giuridico e gestionale.

Gianni Penzo Doria

59
Definizione di protocollo informatico

Art. 1 del DPR 445/2000


(art 1 DPR 428/98)
(art.

L’insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle


reti di comunicazione e delle procedure informatiche
utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei
documenti.

Gianni Penzo Doria

Definizione di registro di protocollo 1/2

Cassazione penale, sez. V, 6 ottobre 1987


Il registro
i t di protocollo
t ll ttenuto
t dda un pubblico
bbli ufficio,
ffi i il
quale fa fede della data di ricevimento ovvero di
spedizione di atti privati o della pubblica amministrazione,
ha natura di atto pubblico.

Gianni Penzo Doria

60
Atto pubblico – Codice civile, art. 2699
Capo II – Della prova documentale
Sezione I – Dell’atto pubblico
Art. 2699 – Atto pubblico

L’atto pubblico è il documento redatto, con le richieste


formalità, da un notaio o da altro pubblico ufficiale
autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo dove
l’atto è formato.

Gianni Penzo Doria

Tempus regit actum

TAR Toscana, sez. I, 26 aprile 2005, n. 1879

In base al principio "tempus regit actum", la legittimità


di un provvedimento amministrativo va valutata con
riferimento alla situazione di fatto e di diritto esistente al
momento della sua emanazione, non potendo
quest'ultimo acquisire una causa di invalidità per effetto
di eventi verificatisi in un tempo successivo alla sua
adozione.

Gianni Penzo Doria

61
Definizione di registro di protocollo 2/2

Consiglio di Stato, 1993, I, 838


Il protocollo delle pubbliche amministrazioni è un atto
pubblico di fede privilegiata.

Gianni Penzo Doria

Il registro di protocollo
è atto pubblico di fede privilegiata

Cassazione penale, sez. V, 2 maggio 1994

In tema di falso in atto pubblico, il registro di protocollo nel quale


l'impiegato comunale annota in ordine cronologico la ricezione o
la spedizione degli atti (provenienti dai privati o altre pubbliche
amministrazioni) è atto di fede privilegiata, in quanto attesta
l'operazione compiuta dal pubblico ufficiale ed è destinato a
provare la data dell'annotazione e la successione nel tempo
delle ricezioni e delle spedizioni stesse. (Fattispecie ex art. 476
c p relativa all'alterazione
c.p., all alterazione della data del registro di protocollo
protocollo, sì
da far figurare come tempestive le domande, presentate oltre il
termine di legge, di concessione di contributi per danni derivanti
da eventi sismici).

Gianni Penzo Doria

62
Il registro di protocollo quindi...
fa fede fino a querela di falso 1/2

Tribunale Bari, 23 settembre 2004


In tema di falso in atto pubblico,
pubblico la nozione di atto pubblico
facente fede fino a querela di falso comprende i documenti
probatorio precostituiti a garanzia della pubblica fede e formati
da un pubblico ufficiale nel legittimo esercizio di una speciale
funzione pubblica di attestazione, munita di capacità probatoria
rispetto ai fatti compiuti dal pubblico ufficiale o avvenuti in sua
presenza; è tale il registro di protocollo nel quale l'impiegato
comunale annota in ordine cronologico la ricezione o la
spedizione
di i d
deglili atti
tti ((provenienti
i ti ddaii privati
i ti o d
da altre
lt pubbliche
bbli h
amministrazioni) in quanto attesta l'operazione compiuta dal
pubblico ufficiale ed è destinato a provare la data
dell'annotazione e la successione nel tempo delle ricezioni e
delle spedizioni stesse.

Gianni Penzo Doria

Il registro di protocollo quindi...


fa fede fino a querela di falso 2/2

Consiglio di Stato sez. VI, 26 maggio 1999, n. 693

La clausola del bando di gara per l'aggiudicazione di contratti


della p.a. che prevede la trasmissione delle domande di
partecipazione e della relativa documentazione mediante
raccomandata postale espresso e non con altre forme di
corrispondenza, non rappresenta un'opzione poco trasparente
giacché i registri di protocollo della p.a. costituiscono una fonte
di p
prova pprivilegiata
g che fa fede fino a qquerela di falso p
per la
posizione e la responsabilità di cui sono investiti gli addetti alla
relativa tenuta.

Gianni Penzo Doria

63
L’accesso al registro di protocollo:
una questione controversa

TAR Lombardia Milano, sez. I, 26 maggio 2004, n. 1762

Non può essere opposta l'esigenza di tutelare la riservatezza di


terzi ad una richiesta di accesso formulata da un consigliere
comunale nei confronti di atti e documenti dell'ente presso il
quale esplica il proprio mandato, poiché egli è tenuto al rispetto
del segreto nei casi determinati dalla legge. Il registro di
protocollo generale di un Comune fa parte delle "notizie ed
p
informazioni utili all'espletamento del mandato" da p parte dei
consiglieri dell'ente medesimo.
.

Gianni Penzo Doria

Le tre fasi del procedimento amministrativo

P
Preparatoria
t i

Costitutiva

Integrativa
dell’efficacia

Gianni Penzo Doria

64
FASE INTEGRATIVA
DELL'EFFICACIA

Controllo Comunicazione

Protocollo Repertorio

Gianni Penzo Doria

Legge 7 agosto 1990, n. 241 - art. 4, comma 1

1. Ove non sia già direttamente stabilito per legge o per


regolamento, le pubbliche amministrazioni sono tenute a
d t
determinare
i per ciascun
i tipo
ti di procedimento
di t relativo
l ti add atti
tti di
loro competenza l’unità organizzativa responsabile della
istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché
dell’adozione del provvedimento finale.

Gianni Penzo Doria

65
Legge 7 agosto 1990, n. 241 - art. 5, comma 1

1. Il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad


assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all’unità la
responsabilità dell’istruttoria
dell istruttoria e di ogni altro adempimento
inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente,
dell’adozione del provvedimento finale.

Gianni Penzo Doria

Legge 7 agosto 1990, n. 241 - art. 5, commi 2-3

2. Fino a quando non sia effettuata l’assegnazione di cui al


comma 1, è considerato responsabile del singolo
procedimento il funzionario preposto alla unità organizzativa
determinata a norma del comma 1 dell’art. 4.
3. L’unità organizzativa competente e il nominativo del
responsabile del procedimento sono comunicati ai soggetti di
cui all’art. 7 e, a richiesta, a chiunque vi abbia interesse.

Gianni Penzo Doria

66
Legge 7 agosto 1990, n. 241 - art. 6

1. Il responsabile del procedimento:


a) valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di
legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l’emanazione
del provvedimento;
b) accerta di ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti
all’uopo necessari, e adotta ogni misura per l’adeguato e sollecito
svolgimento dell’istruttoria. In particolare, può chiedere il rilascio di
dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o
incomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed
ordinare esibizioni documentali;
c) propone ll’indizione
indizione o o, avendone la competenza,
competenza indìce le
conferenze di servizi di cui all’art. 14;
d) cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste
dalle leggi e dai regolamenti;
e) adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale,
ovvero trasmette gli atti all’organo competente per l’adozione.

Gianni Penzo Doria

La conferenza di servizi
(interna ed esterna)

La conferenza di servizi è la
partecipazione al procedimento
amministrativo di:
1) più UOR della stessa AOO
(interna)
2) più AOO dello stesso Ente
(esterna di 1° livello), ma sempre
con un solo RPARPA.
3) più AOO di Enti diversi (esterna
di 2° livello), ma sempre con un solo
RPA

Gianni Penzo Doria

67
Copia per Conoscenza

Si tratta di UOR, RPA, Organi monocratici, Delegati o


altro interessati non all’iter procedimentale, ma al
contenuto del procedimento.
La Copia per Conoscenza si risolve in una presa d’atto e
non va confusa con la Conferenza di servizi interna.

Gianni Penzo Doria

Records management ottimale


WORKFLOW,, 241/90
Documento in arrivo  Responsabilità
 Flusso controllato

Registratura Smistamento Assegnazione


all’UOR al RPA

• Istruzione
EFFICACIA PROBATORIA del fascicolo
(Attestazione notarile) Trattazione
• Gestione
del titolario
 In un’unica soluzione dell’affare e massimario
o del procedimento • Creazione delle
 Numero f.to AIPA / CNIPA amministrativo banche dati
• Cura le
comunicazioni
anche in CC

Gianni Penzo Doria

68
Workflow management ottimale
DOCUMENTO IN ARRIVO
Soggetto esterno
Archivio Generale - Protocollo UOR RPA
alla AOO
assegnazione errata

protocollazione,
classificazione
classificazione, Iter dell procedimento/
Protocollare? SI
smistamento affare + fascicolazione
Documento in
arrivo verifica correttezza
assegnazione

No ma va
gestito
Segnatura e
scansione ottica assegnazione
corretta

Individuazione
classificazione e RPA
smistamento

Gestione
pratica -
Chiusura
fascicolo
No: documento meramente
informativo (pubblicità o altro) Smistamento

Archiviazione

Gianni Penzo Doria

Peculato – 314 c.p.

art. 314 Codice Penale

Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio,


che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il
possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra
cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la
reclusione da tre a dieci anni. Si applica la pena della
reclusione da sei mesi a tre anni q quando il colpevole
p ha
agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e
questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente
restituita.
Articolo così sostituito dalla L. 26 aprile 1990, n. 86.

Gianni Penzo Doria

69
Violazione della corrispondenza – 616 c.p.

art. 616 Codice Penale


Chiunque prende cognizione del contenuto di una
corrispondenza chiusa, a lui non diretta, ovvero sottrae o
distrae, al fine di prenderne o di farne da altri prenderne
cognizione, una corrispondenza chiusa o aperta, a lui non
diretta, ovvero, in tutto o in parte la distrugge o sopprime,
è punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra
disposizione,
p con la reclusione fino a un anno o con la
multa da Euro 30 a Euro 516

art. 49 - CAD
Gianni Penzo Doria

DLgs. 7 marzo 2005, n. 82

art. 49
Segretezza della corrispondenza trasmessa per via telematica

1. Gli addetti alle operazioni di trasmissione per via


telematica di atti, dati e documenti formati con strumenti
informatici non possono prendere cognizione della
corrispondenza telematica, duplicare con qualsiasi mezzo
o cedere a terzi a qualsiasi titolo informazioni anche in
forma sintetica o per estratto sull'esistenza o sul
contenuto di corrispondenza, comunicazioni o messaggi
trasmessi per via telematica, salvo che si tratti di
informazioni per loro natura o per espressa indicazione del
mittente destinate ad essere rese pubbliche.

Gianni Penzo Doria

70
DLgs. 7 marzo 2005, n. 82

art. 49
Segretezza della corrispondenza trasmessa per via telematica

2. Agli effetti del presente codice, gli atti, i dati e i


documenti trasmessi per via telematica si considerano, nei
confronti del gestore del sistema di trasporto delle
informazioni, di proprietà del mittente sino a che non sia
avvenuta la consegna al destinatario.

Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

71
Errori da evitare nel WFM in arrivo

Lo smistamento ha rilevanza giuridica ai sensi della


legge
gg 241/1990,, ma anche rilevanza organizzativa:
g
1) Errore giuridico
2) Errore organizzativo

Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

72
Workflow management ottimale

Gianni Penzo Doria

Workflow management ottimale


DOCUMENTO SCAMBIATO TRA UFFICI (DOCUMENTO INTERNO)
Archivio
UOR 1 RPA - UOR 1 UOR 2 (stessa AOO) RPA - UOR 2
Generale

Creazione nuovo
Attribuzione documento
procedimento o Protocollare?
Individuazione classificazione
affare
RPA originale,
fascicolazione,
gestione pratioa
SI

protocollazione,
classificazione Originale
minuta, invio, Segnatura

No ma va
gestito

classificazion
e invio

Minuta

Fascicolazione
gestione pratica
Archiviazione

Gianni Penzo Doria

73
UOR Bilancio e Contabile Organi Rettore e DA Senato e CdA

Proposta Informativa Verifica Esame Convocazione


di delibera bilancio regolarità proposte e OdG

RTF
+ allegati Sì

Delibera
Formazione
No OdG
Modifica
della delibera

Informativa OdG Risultati Delibera


contabile

Modifica
Consultazione
e ricerca
www
Bocciatura
Eventuali
OdG comunicazioni

Risultati Delibera
Risultati Delibera Firma
delibera e verbale

Avvio – Prosecuzione
Chiusura del Verbale
procedimento Senato accademico
Servizio Innovazione e sistemi documentali
Gianni Penzo Doria
ottobre 2001

Il timbro di protocollo

DENOMINAZIONE DELL’ENTE - Ufficio di Registratura

Anno ............. Titolo................ Classe ............... Fascicolo ................

N. 28 GEN. 2004
cm. 3

UOR CC RPA

cm. 6,5

Gianni Penzo Doria

74
Certificazione giuridico-probatoria e gestione
dei documenti attraverso il timbro

DENOMINAZIONE DELL’ENTE - Ufficio di Registratura

Anno 2003 IX Classe ...............


............. Titolo............... 4 Fascicolo ................
46

N. 2758 28 GEN. 2004


cm. 3

UOR CC RPA
Edile R-PRV
R PRV Mazzetto
cm. 6,5

Gianni Penzo Doria

Chi fa che cosa

DENOMINAZIONE DELL’ENTE - Ufficio di Registratura

Anno 2003 IX Classe ...............


............. Titolo............... 4 Fascicolo ................
46

N. 2758 28 GEN. 2004


cm. 3

UOR CC RPA
Edile R-PRV Mazzetto
cm. 6,5

Ufficio
PROTOCOLLO

Gianni Penzo Doria

75
Smistamento

Assegnazione

Gianni Penzo Doria

Cassazione penale
Il timbro di protocollo (segnatura)

In tema di falso documentale, il timbro del protocollo apposto


sulla corrispondenza pervenuta ad un ufficio pubblico ha natura
di atto pubblico; ed infatti
infatti, posto che il registro di protocollo è
indiscutibilmente atto di fede privilegiata, in quanto in esso il
pubblico ufficiale attesta l’avvenuta ricezione dall’esterno di un
documento nonché la data di tale ricezione e la numerazione
progressiva che gli viene attribuita, la materiale apposizione sul
documento medesimo del timbro riproducente la data di
ricezione ed il numero attribuitogli non costituisce altro che una
prosecuzione di detta attività certificatrice, onde che
p
registrazione e riproduzione della stessa sul documento
costituiscono un’operazione unica e contestuale avente la
stessa natura.

Cassazione penale sez. II, 12 marzo 1997, n. 9209


Roncaglia e altroCass. pen. 1998,1629 (s.m.) Giust. pen. 1998,II, 314 (s.m.)

Gianni Penzo Doria

76
Tribunale di Varese 14 marzo 1992
Inefficacia del timbro datario

La mera apposizione dell’impronta di un timbro datario,


sprovvisto di numero progressivo cronologico o di protocollo
sulla domanda di pensione, e piú in generale su qualunque
atto di volontà ricettizia volto a sollecitare un provvedimento (di
accoglimento o di rigetto) da parte della p.a., non è sufficiente
a provarne il regolare deposito e quindi il ricevimento da parte
dell’ufficio destinatario.

Gianni Penzo Doria

Consiglio di Stato sez. V, 28 gennaio 1997, n. 94


Il timbro datario

Non costituisce prova idonea ad evitare la perenzione del ricorso


giurisdizionale la copia fotostatica dell’istanza di fissazione
d ll’ di
dell’udienza, asseritamente
it t prodotta
d tt iin una con il ricorso
i stesso,
t ma
priva di sottoscrizione e di numero di protocollo e munita di un timbro
a calendario da cui non s’evince alcunché in ordine all’avvenuto
deposito, non potendosi comunque ritenere la mancata sottoscrizione
a guisa di mera irregolarità originaria, successivamente sanabile e
tale da non escluderne l’idoneità ad investire il collegio della
cognizione della controversia, se non sia stato rispettato il perentorio
termine biennale per la presentazione dell’istanza
dell istanza stessa.

Com. Cologno Monzese c. Macca


Foro amm. 1997, 77 Cons. Stato 1997,I, 77 Studium Juris 1997, 860

Gianni Penzo Doria

77
TAR Puglia, sez. II, Bari, 3 maggio 1994, n. 637
Il timbro datario: data certa e ritualità
Nel giudizio amministrativo, la domanda di fissazione dell’udienza
trasferisce l’impulso processuale dalla parte del giudice solo se ed in
quanto ritualmente acquisita,
acquisita cioè solo se ed in quanto sia formalmente
ricevuta dalla segreteria mediante la protocollazione (registrazione in
apposito registro) ad opera di un soggetto determinato e in data certa,
secondo la prescrizione di cui all’art. 51 del RD 17 agosto 1907, n. 642;
pertanto, la mera presenza del timbro datario su un documento
rinvenuto nel fascicolo di causa non accompagnata dalla
protocollazione non rendono l’operazione certa e riferibile alla
segreteria e, quindi, non fa acquistare all’atto gli effetti cui sarebbe
preordinato
di ove ffosse stato ritualmente
i l acquisito.
i i
Pirro e altro contro Coreco di Foggia
Foro amm. 1994, I, 4594

Art. 51 RD 642/1907: «Il segretario, ricevuta la domanda di fissazione dell’udienza per la discussione
del ricorso, ne fa annotazione in un apposito registro e ne rilascia dichiarazione, se richiesta. Indi....

Gianni Penzo Doria

Consiglio di Stato, sez. V, 17 luglio 2004, n. 5157

Le dimissioni dei consiglieri comunali e provinciali finché non sono


assunte al protocollo comunale, e quindi acquisite al Consiglio
comunale al quale devono essere indirizzate
comunale, indirizzate, restano disponibili alla
sfera soggettiva del singolo consigliere comunale. Con la presentazione
dell'atto al protocollo del comune, le dimissioni, secondo quanto
testualmente stabilisce l'art. 38, comma 8, d.lgs. n. 267 del 2000, "sono
irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente
efficaci". Una successiva contraria manifestazione di volontà diretta a
rimuovere gli effetti delle dimissioni è dunque, per legge, priva di
efficacia. La protocollazione delle dimissioni dunque fa si che la
di hi
dichiarazione
i di volontà
l àd dell di
dimissionario
i i i esca d dalla
ll sua sfera
f di
disponibilità, dal momento in cui viene registrata, assumendo una
propria ed immodificabile rilevanza giuridica idonea - da quel momento
- a produrre - tra l'altro - l'effetto della successiva surrogazione dei
consiglieri dimissionari da parte dei rispettivi Consigli (in presenza dei
presupposti indicati nello stesso art. 38, comma 8).
Gianni Penzo Doria

78
Gianni Penzo Doria

La segnatura di protocollo (1/3)


DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 55

1. La segnatura di protocollo è l’apposizione o l’associazione


all’originale del documento, in forma permanente non
modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso.
Essa consente di individuare ciascun documento in modo
inequivocabile. Le informazioni minime previste sono:
a) il progressivo di protocollo, secondo il formato disciplinato
all’articolo 57;
b) la data di protocollo;
c) l’identificazione in forma sintetica dell’amministrazione o
dell’area organizzativa individuata ai sensi dell’articolo 50,
comma 4.

Gianni Penzo Doria

79
La segnatura di protocollo (2/3)
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 55

2. L’operazione di segnatura di protocollo va effettuata


contemporaneamente all’operazione di registrazione di
protocollo.
3. L’operazione di segnatura di protocollo può includere il
codice identificativo dell’ufficio cui il documento e’ assegnato o
il codice dell’ufficio che ha prodotto il documento, l’indice di
classificazione del documento e ogni altra informazione utile o
necessaria, qualora tali informazioni siano disponibili già al
momento della registrazione di protocollo.
protocollo

Gianni Penzo Doria

La segnatura di protocollo (3/3)


DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 55

4. Quando il documento è indirizzato ad altre amministrazioni


ed è formato e trasmesso con strumenti informatici, la
segnatura di protocollo può includere tutte le informazioni di
registrazione del documento. L’amministrazione che riceve il
documento informatico può utilizzare tali informazioni per
automatizzare le operazioni di registrazione di protocollo del
documento ricevuto.
5. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su
proposta dell’Autorità
dell Autorità per l’informatica
l informatica nella pubblica
Amministrazione di concerto con il Ministro per la funzione
pubblica, sono stabiliti il formato e la struttura delle informazioni
associate al documento informatico ai sensi del comma 4.

Gianni Penzo Doria

80
Il timbro dell’Albo Ufficiale

Università degli Studi Archivio Generale


di Padova ALBO UFFICIALE

Albo n. ______ n. prot. ___________


cm. 3

Il presente documento è stato pubblicato all’Albo Ufficiale di Ateneo

dal ___/___/_____ al ___/___ /______


Il direttore

cm. 6,5

Gianni Penzo Doria

81
82
Il protocollo

PROTOCOLLO

PROTOCOLLO PROTOCOLLO
«REGISTRATURA»
REGISTRATURA «GESTIONALE»
GESTIONALE
ELEMENTI DI CARATTERE ELEMENTI DI CARATTERE
GIURIDICO-PROBATORIO ORGANIZZATIVO-GESTIONALE

Gianni Penzo Doria

Il protocollo gestionale

PROTOCOLLO
«GESTIONALE»

GESTIONE GESTIONE
DELL’ARCHIVIO DELLE BANCHE DATI

GESTIONE
DEGLI AFFARI
E DEI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI

Gianni Penzo Doria

83
Il protocollo come sistema integrato

Registratura Classificazione
(Protocollazione) Fascicolazione

Protocollo
informatico

Records Workflow
Management management

Gianni Penzo Doria

Direttiva PCM 28.10.1999:


Il protocollo come sistema integrato

La definizione e l’applicazione di sistemi di classificazione


di archivio
hi i – a cura delle
d ll singole
i l amministrazioni
i i i i–
rappresentano il presupposto indispensabile per la
realizzazione e lo sviluppo dei sistemi di gestione
informatica dei flussi documentali.
L’obiettivo è la costruzione di un sistema integrato di
informazioni sui documenti.

Gianni Penzo Doria

84
Il protocollo come sistema a livelli

Gianni Penzo Doria

I tre moduli proposti dal CT per la RUPA

Il Centro Tecnico per la RUPA ha promosso la


realizzazione di un servizio p
per la g
gestione del p
protocollo
informatico dei flussi documentali in modalità ASP
(Application service provider) per le pubbliche
amministrazioni.
Oltre alla formazione e al BPR (Business Process
Reengineering) sono previsti tre moduli:
Š REPRO - Gestione del nucleo minimo
Š GEDOC - Gestione dei flussi documentali
Š STORE - Archiviazione ottica dei documenti

Gianni Penzo Doria

85
ASP (Application Service Provider) 1/2

L'ASP (Application Service Provider) è una modalità di


erogazione di servizi attraverso la quale una società
erogante fornisce ai clienti, sulla base di un canone
periodico, il servizio chiavi in mano comprendente le
applicazioni e l'infrastruttura di Information Technology
necessari.
L'accesso al servizio avviene tramite Internet attraverso
una login e una password personali.

Gianni Penzo Doria

ASP (Application Service Provider) 2/2

I vantaggi della formula ASP sono:


¾ nessun costo di investimento in infrastruttura
hardware e software, né in personale specializzato
¾ start up immediato
¾ pagamento periodico del solo canone di servizio
¾ disponibilità di applicazioni sempre aggiornate e
mantenute da una struttura specializzata
¾ possibilità di accedere al servizio da qualsiasi luogo
e in ogni momento attraverso Internet

Gianni Penzo Doria

86
La gara è stata aggiudicata il 9 dicembre 2003

Gianni Penzo Doria

Il Nucleo Minimo – “Minimalista”


o
“Funzionalità minime”

Gianni Penzo Doria

87
Il “nucleo minimo” (1/3)
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 56

Articolo 56 (R)
Operazioni
O i i edd iinformazioni
f i i minime
i i d
dell sistema
i t
di gestione informatica dei documenti

1. Le operazioni di registrazione indicate all’articolo 53 e le


operazioni di segnatura di protocollo di cui all’articolo 55
nonché le operazioni di classificazione costituiscono
operazioni necessarie e sufficienti per la tenuta del sistema
di gestione informatica dei documenti da parte delle
pubbliche amministrazioni.

Gianni Penzo Doria

Nucleo Minimo
R i t i
Registrazione Cl
Classificazione
ifi i S
Segnatura
t
Numero di protocollo Titolo Numero di protocollo
Data di registrazione Classe Data di registrazione
Corrispondente [Sottoclasse] AOO
Oggetto [Categoria]
[Numero di Allegati] [Sottocategoria]
Descrizione Allegati

Gianni Penzo Doria

88
Il “nucleo minimo” (2/3)
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 53

1. La registrazione di protocollo per ogni documento ricevuto o


spedito dalle pubbliche amministrazioni è effettuata mediante
la memorizzazione delle seguenti informazioni:
a) numero di protocollo del documento generato
automaticamente dal sistema e registrato in forma non
modificabile;
b) data di registrazione di protocollo assegnata
automaticamente dal sistema e registrata in forma non
modificabile;
c) mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il
destinatario o i destinatari per i documenti spediti, registrati in
forma non modificabile;
d) oggetto del documento, registrato in forma non modificabile;
Gianni Penzo Doria

Il “nucleo minimo” (3/4)


DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 53

e) data e protocollo del documento ricevuto, se disponibili;


f) l’impronta del documento informatico, se trasmesso per
via telematica, costituita dalla sequenza di simboli binari in
grado di identificarne univocamente il contenuto, registrata
in forma non modificabile

Azione di qualità: efficienza


nell’individuazione di documenti plurimi

Gianni Penzo Doria

89
Il “nucleo minimo” (4/4)
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 55

1. La segnatura di protocollo è l’apposizione o l’associazione


all’originale del documento, in forma permanente non
modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso.
Essa consente di individuare ciascun documento in modo
inequivocabile. Le informazioni minime previste sono:
a) il progressivo di protocollo, secondo il formato disciplinato
all’articolo 57;
b) la data di protocollo;
c) l’identificazione in forma sintetica dell’amministrazione o
dell’area organizzativa individuata ai sensi dell’articolo 50,
comma 4.

Gianni Penzo Doria

Le regole tecniche
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 55
4. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta
dell’Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione di
concerto
t con il Mi
Ministro
i t per lla ffunzione
i pubblica,
bbli sono specificate
ifi t lle
regole tecniche, i criteri e le specifiche delle informazioni previste
nelle operazioni di registrazione di protocollo.

Gianni Penzo Doria

90
Gli elementi del protocollo

Ci sono tre tipi di elementi:


Elementi obbligatori immodificabili
Elementi obbligatori modificabili
Elementi gestionali non essenziali e modificabili

Gianni Penzo Doria

Efficacia ed efficienza

OBBLIGATORI OBBLIGATORI
IMMODIFICABILI MODIFICABILI

Registratura
g Records management
g
Efficacia Efficienza

Gianni Penzo Doria

91
Gli elementi obbligatori immodificabili

PROTOCOLLO
«REGISTRATURA»

NUMERO DI CORDA DATA DI REGISTRAZIONE

MITTENTE / DESTINATARIO OGGETTO ((30 CARATTERI))

NUMERO DEGLI ALLEGATI DESCRIZIONE ALLEGATI

Gianni Penzo Doria

Protocollo (registratura)

La registrazione di protocollo attesta che un


determinato documento è stato prodotto (arrivato,
(arrivato
spedito o interno) in una data determinata.
Il protocollo inteso come Registratura ha una rilevanza
notarile, una efficacia probatoria, pertanto attesta:
‰ DATA CERTA = Cert(ificat)a
‰ PROVENIENZA CERTA = Cert(ificat)a

Gianni Penzo Doria

92
Data certa nella legislazione 1/2

Legge 7 agosto 1990, n. 241 - art. 2, comma 2

Le pubbliche amministrazioni determinano per ciascun


tipo di procedimento, in quanto non sia già direttamente
disposto per legge o per regolamento, il termine entro cui
esso deve concludersi. Tale termine decorre dall'inizio di
ufficio del procedimento o dal ricevimento della
domanda se il procedimento è ad iniziativa di parte.
parte

Gianni Penzo Doria

Data certa nella legislazione 2/2

Legge 7 agosto 1990, n. 241 - art. 14, comma 3

Si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione la


quale, regolarmente convocata, non abbia partecipato alla
conferenza o vi abbia partecipato tramite rappresentanti
privi della competenza ad esprimerne definitivamente la
volontà, salvo che essa non comunichi all'amministrazione
procedente il proprio motivato dissenso entro venti giorni
d ll conferenza
dalla f stessa
t ovvero dalla
d ll data
d t di ricevimento
i i t
della comunicazione delle determinazioni adottate, qualora
queste ultime abbiano contenuto sostanzialmente diverso
da quelle originariamente previste.

Gianni Penzo Doria

93
Tempo universale coordinato (TUC/UTC)
Decreto Ministeriale 30 novembre 1993, n. 591
(in Suppl. ordinario n. 26, alla Gazz. Uff. n. 37, del 15 febbraio).

Regolamento concernente la determinazione dei


campioni nazionali di talune unità di misura del Sistema
internazionale (SI) in attuazione dell’art. 3 della legge 11
agosto 1991 n. 273.

Tempo Universale
17 novembre 1858
www.inrim.it/ntp/webclock_i.shtml Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

94
Data certa nella giurisprudenza

TAR Campania, Napoli, sez. I, 26 febbraio 1991, n. 24

In mancanza di decisive prove in contrario, che è onere


del ricorrente fornire, la tempestività di una decisione di
annullamento in sede di controllo deve essere verificata
facendo riferimento alla data del timbro di assunzione a
protocollo della delibera controllata da parte dell'organo di
controllo
controllo.

Gianni Penzo Doria

Data certa nella giurisprudenza

TAR Lazio, sez. III, 23 novembre 2004, n. 13756

Il termine decadenziale di sessanta giorni, decorrente


dalla piena conoscenza dell’atto che si assume lesivo,
decorre, nel caso di enti pubblici, dalla data di assunzione
al protocollo di ricevimento dell’atto medesimo, posto
che in tale data deve ritenersi verificata la piena
disponibilità del provvedimento comunicato ai fini delle
ulteriori determinazioni degli organi degli enti predetti.

Gianni Penzo Doria

95
Il numero di corda
e la data di registrazione

Il numero di corda (cioè di sequenza) e la data di


registrazione
i t i d
devono essere generatiti
automaticamente dalla procedura informatica.

n,o,p ...
Gianni Penzo Doria

TAR Abruzzo – L’Aquila


21 novembre 2005, n. 1174

Ai sensi dell'art. 3, l. 7 agosto 1990 n. 241, la motivazione del


provvedimento amministrativo deve comunque dare conto del
presupposto di fatto e delle ragioni giuridiche della decisione, in
modo da poter desumere l'iter logico seguito
dall'amministrazione, con la conseguenza che, nella motivazione
per relationem, è illegittimo il riferimento ad un atto indicato
soltanto genericamente, senza riferimento al numero di
protocollo e alla data, né reso disponibile per il privato,
neppure mediante specificazione dei modi per accedere allo
stesso.

Gianni Penzo Doria

96
Numero e data automatizzate contro i reati

I tipici esempi di reato (quindi, siamo in ambito


penale,, artt. 476 e 479 c.p.)
p p ) sono raffigurati
g nel:
‰ Protocollo Emmenthal(er)
‰ Protocollo a Teatro
‰ Protocollo di San Silvestro
‰ Protocollo CUP (Piange il telefono)
‰ Protocollo occupazional
occupazional-possessivo
possessivo
‰ Protocollo The Day After
‰ Protocollo Giano Bifronte
‰ Protocollo Lazzaro

Gianni Penzo Doria

Atto pubblico – Codice penale, art. 476

Capo III – Della falsità in atti


Art. 476 – Falsità materiale commessa
dal pubblico ufficiale in atti pubblici

Il pubblico ufficiale che, nell’esercizio delle sue funzioni,


forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto
vero, è punito con la reclusione da uno a sei anni.
Se la falsità concerne un atto o parte di un atto, che
faccia fede fino a querela di falso, la reclusione è da tre
a dieci anni.

FALSO MATERIALE
Gianni Penzo Doria

97
Atto pubblico – Codice penale, art. 479

Capo III – Della falsità in atti


Art. 479 – Falsità ideologica commessa
dal pubblico ufficiale in atti pubblici
Il pubblico ufficiale, che, ricevendo o formando un atto
nell’esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente che
un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua
presenza, o attesta come da lui ricevute dichiarazioni a
lui non rese, ovvero omette o altera dichiarazioni da lui
ricevute,
i t o comunque attesta
tt t falsamente
f l t fatti
f tti dei
d i qualili
l’atto è destinato a provare la verità, soggiace alle pene
stabilite nell’art. 476.

FALSO IDEOLOGICO
Gianni Penzo Doria

Atto pubblico – Codice proc. civile, art. 221


Sezione III – Dell’istruzione probatoria
§. 5 – Della querela di falso
a 221 - Modo
art. odo ddi p
proposizione
opos o e e co contenuto
e u o de
della
a que
querela
ea

La querela di falso può proporsi tanto in via principale quanto in


corso di causa in qualunque stato e grado di giudizio, finché la
verità del documento non sia stata accertata con sentenza
passata in giudicato.
La querela deve contenere, a pena di nullità, l’indicazione degli
elementi e delle prove della falsità,
falsità e deve essere proposta
personalmente dalla parte oppure a mezzo di procuratore
speciale, con atto di citazione o con dichiarazione da unirsi al
verbale d’udienza.
È obbligatorio l’intervento nel processo del pubblico ministero.

Gianni Penzo Doria

98
Il “bianchetto” e la pietra pomice
DPR 28 dicembre 2000, n. 445
art. 7 comma 2 – Redazione e stesura di atti pubblici

2. Il testo degli atti pubblici comunque redatti non


deve contenere lacune, aggiunte, abbreviazioni,
correzioni, alterazioni o abrasioni. Sono ammesse
abbreviazioni, acronimi, ed espressioni in lingua
straniera, di uso comune. Qualora risulti necessario
apportare
t variazioni
i i i all ttesto,
t sii provvede
d iin modo
d che
h
la precedente stesura resti leggibile.

Gianni Penzo Doria

Regio decreto 25 gennaio 1900, n. 35

art. 22

Le registrazioni si eseguiscono in carattere nitido, senza


raschiature: i nomi delle persone e degli enti, che danno
causa all'affare, sono scritti con lettere più alte e apparenti.

Gianni Penzo Doria

99
Disp. Att. Trans. Codice Procedura Civile
art. 46
Forma degli atti giudiziari

1. I processi verbali e gli altri atti giudiziari debbono essere


scritti in carattere chiaro e facilmente leggibile, in
continuazione, senza spazi in bianco e senza alterazioni o
abrasioni.
2. Le aggiunte, soppressioni o modificazioni eventuali
debbono essere fatte in calce all'atto,, con nota di richiamo
senza cancellare la parte soppressa o modificata.

Gianni Penzo Doria

Cancellazione (cancellatura) ed espunzione

Gianni Penzo Doria

100
Cancellazione (cancellatura) ed espunzione

Gianni Penzo Doria

Il numero in partenza si scrive a penna

Il numero di protocollo nel documento in partenza va


scritto a p
penna ((oppure
pp con p
printpen
p o codice a barre).
)

Se è scritto direttamente con il computer, significa che


è stato registrato prima della sua perfezione giuridica.

Gianni Penzo Doria

101
Una segnalazione
bibliografica...

Gianni Penzo Doria

Una segnalazione
giornalistica
del marzo 2009...

Gianni Penzo Doria

102
Una segnalazione
giornalistica
del maggio 2009...

Gianni Penzo Doria

Una segnalazione
giornalistica
del maggio 2009...

Gianni Penzo Doria

103
... Protocollo differito
DR 11 dicembre 1997, n. 1, art. 46 - (G.U. 29.12.1997, n. 301)

1. Qualora dalla mancata registrazione a protocollo di un


documento in arrivo nel medesimo giorno lavorativo di
ricezione possa venire meno un diritto di terzi, con motivato
provvedimento del responsabile dell’archivio si differiscono
i termini di registrazione a protocollo.
2. Per differimento dei termini di registrazione si intende il
provvedimento con il quale vengono individuati i documenti
da ammettere alla registrazione
g differita, le cause e il
termine entro il quale la registrazione di protocollo deve
comunque essere effettuata.

Gianni Penzo Doria

Altre osservazioni allo sportello ...

‰ La ricevuta non fa fede dell’arrivo


dell arrivo di un
“determinato documento”; è preferibile la
fotoriproduzione del documento
protocollato
‰ Va garantita comunque la registrazione
entro una certa data, che va comunicata
all’utenza (concordare i mezzi di invio:
telefax, pdf, etc.)

Gianni Penzo Doria

104
Il mittente (documento in arrivo)
e il/i destinatario/i (documenti in partenza o tra uffici)

Il mittente nel caso di un documento in arrivo e il


destinatario (o i destinatari),
destinatari) nel caso di un
documento in partenza o trasmesso agli uffici che
afferiscono al medesimo protocollo, devono essere
memorizzati in una apposita banca dati.
La banca dati deve essere implementata in modo da
consentire l’efficiente individuazione del soggetto,
garantendo la normalizzazione dei dati inseriti.

Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

105
Tiscali, in Località Sailletta

Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

106
Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

107
Il Manuale di gestione
e l’anagrafica dei corrispondenti

Il manuale di gestione deve prevedere i criteri di


implementazione della banca dati (Linee guida per
l’anagrafica del protocollo informatico).
Le registrazioni di corrispondenti vengono memorizzate
in un database che non aggiorna i dati in modo
dinamico.
È prevista una struttura ISAAR(CPF) con Autorithy file.

Gianni Penzo Doria

Le Linee Guida per l’anagrafica


http://www.unipd.it/archivio

Gianni Penzo Doria

108
Le Linee Guida per l’anagrafica
Una segnalazione bibliografica

L Arrabito
L. Arrabito, T
T. Buccarelli
Buccarelli, D.
D Mazzetto,
Mazzetto Linee guida per
l’inserimento e l’aggiornamento dei dati nel protocollo
informatico, «Archivi & computer», X/1 (2000), pp. 65-69.

Oggi sono ricomprese e aggiornate nella versione 2.0 del


Manuale di gestione del protocollo informatico per le
università italiane aderenti allo standard Titulus 97:
http://www.unipd.it/archivio

Gianni Penzo Doria

TAR Veneto, sez. I, 18 gennaio 1988, n. 1


L’indirizzo è giuridico, non fisico

Le comunicazioni destinate agli enti giuridici vanno


inoltrate presso la sede dell’ente
dell ente e non già
consegnate in via breve fuori di detta sede; il che
rileva al fine di impedire effetti decadenziali che non
prendano avvio dalla consegna e registrazione
degli atti al protocollo dei suddetti enti.

Gianni Penzo Doria

109
D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196
Codice in materia di protezione dei dati personali

Art. 3
Principio di necessità nel trattamento dei dati
I sistemi informativi e i programmi informatici sono
configurati riducendo al minimo l’utilizzazione di dati
personali e di dati identificativi, in modo da escluderne il
trattamento quando le finalità perseguite nei singoli casi
possono essere realizzate mediante,, rispettivamente,
p p ,
dati anonimi od opportune modalità che permettano di
identificare l’interessato solo in caso di necessità.

Gianni Penzo Doria

L’oggetto

L’oggetto è la sintesi dei contenuti di carattere


‰ giuridico
‰ amministrativo
‰ narrativo

Gianni Penzo Doria

110
Le funzioni dell’oggetto

L’oggetto ha funzione:
‰ probatoria (dare, facere, pati, non facere)
‰ supporto (ai processi decisionali)
‰ comunicativa (capire senza leggere tutto)

Va ricordato sempre che l’archivio è un attributo


di comando
comando.

Gianni Penzo Doria

La domanda principale da porsi

Con qualili parole


C l verrà
à iin ffuturo
t (t
(tra 2 mesi,
i 2
anni o 2 decenni) verrà ricercato il documento
che sto protocollando?

Gianni Penzo Doria

111
L’oggetto
(come supporto all’attiità amministrativa)

Permette di far comprendere il contenuto di un


documento senza farlo leggere.

Gianni Penzo Doria

L’oggetto come “regesto”

L’oggetto è il principale campo di ricerca strutturata


(information retrieval) e quindi deve essere
registrato con coerenza e attenzione.
Deve essere una specie di regesto diplomatico,
nel quale vengono evidenziati gli elementi
giuridicamente rilevanti del documento.

Gianni Penzo Doria

112
L’oggetto: rapporto tra analisi e sintesi)

Si tratta di trovare il giusto equilibrio tra esigenze


opposte: da una parte la sintesi
sintesi, dall’altra
dall altra necessità
di dare tutte le informazioni necessarie perché tutti
possano essere in grado di capire agevolmente il
testo di un documento (analisi).
Non bisogna avere massimalismo e minimalismo.

Gianni Penzo Doria

L’oggetto: rapporto tra analisi e sintesi)

Si tratta di trovare il giusto equilibrio tra esigenze


opposte: da una parte la sintesi
sintesi, dall’altra
dall altra necessità
di dare tutte le informazioni necessarie perché tutti
possano essere in grado di capire agevolmente il
testo di un documento (analisi).
Non bisogna avere massimalismo e minimalismo.

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113
Un problema anche di psicologia del lavoro

Uno dei problemi del protocollista è la solitudine:


‰ attiva
‰ passiva
‰ involutiva

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114
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115
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116
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117
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118
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119
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120
Ora due esempi di prolissità

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Attenzione ai refusi!

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121
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Il regolamento
Unipd 1997

Il regolamento UniPd
ha previsto
un requisito minimo
per la redazione
dell’oggetto

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122
Il regolamento Unipd 1997

art. 51
Oggetto del documento in arrivo

Ogni documento in arrivo deve essere protocollato con


l'indicazione dell’oggetto utilizzando non meno di trenta
caratteri non ripetibili.

Gianni Penzo Doria

L’oggetto
(come standard nella soglia minima e nel thesaurus)

Il sistema informatico deve obbligare l’operatore


l operatore ad
inserire almeno trenta caratteri, i quali
rappresentano “una soglia minima” di decoro
linguistico.
I trenta caratteri s’intendono non ripetibili.
Il campo oggetto può essere collegato ad un
thesaurus o a delle opzioni (caselle di spunta) per la
scelta degli oggetti utilizzati piú frequentemente.

Gianni Penzo Doria

123
Il Thesaurus
http://www.unipd.it/archivio/thesaurus

Gianni Penzo Doria

Il Thesaurus
http://www.unipd.it/archivio/thesaurus

Gianni Penzo Doria

124
TAR Umbria 31 gennaio 1998, n. 130
Scrivere bene l’oggetto

È ammissibile il ricorso avverso un atto amministrativo


di cui non vengano indicati la data ed il numero di
protocollo, qualora siano comunque desumibili l’ente
che lo ha adottato, l’oggetto ed il dispositivo.

Soc. Afif costruz.


c. Opera Pia Bartolomei Castori e altro
Foro amm
amm. 1998
1998,2515
2515 (s.m.)
(s m )

Gianni Penzo Doria

Consiglio di Stato, VI, 27 ottobre 2006, n. 6441


Scrivere bene l’oggetto

L'onere di specificazione dei documenti per i quali si


esercita il diritto di accesso non comporta la formale
indicazione di tutti gli estremi identificativi (organo
emanante, numero di protocollo, data di adozione
dell'atto), ma può ritenersi assolto con l'indicazione
dell'oggetto e dello scopo cui l'atto è indirizzato, in modo
da mettere l'Amministrazione in condizione di
comprendere la portata ed il contenuto della domanda.

Gianni Penzo Doria

125
TAR Sicilia, Palermo, III, 8 gennaio 2009, n. 7
Scrivere bene l’oggetto

In tema di accesso ai documenti amministrativi, l'onere di


specificazione dei documenti richiesti non comporta la
formale indicazione di tutti gli estremi identificativi dei
documenti (organo emanante, numero di protocollo, data
di adozione dell'atto), ma può ritenersi assolto con
l'indicazione dell'oggetto e dello scopo cui l'atto è
indirizzato, così da mettere la p.a. in condizione di
comprendere la portata ed il contenuto della domanda.

Gianni Penzo Doria

TAR Piemonte, II, 31 luglio 2009, n. 2128


Scrivere bene l’oggetto e il corrispondente

I limiti del diritto di accesso dei consiglieri comunali,


previsto dall’art.
dall art. 43, 2 comma, del Testo Unico sugli Enti
locali, sono da rinvenire: a) nella formalità minima,
dell’esatta indicazione dei documenti richiesti, dei quali,
ancorché non sia necessaria la menzione degli estremi
identificativi precisi, occorre peraltro fornire almeno gli
elementi identificativi […].

Gianni Penzo Doria

126
Uff. Indagini preliminari Milano, 8 novembre 2004
(non si protocollano atti “in bianco”)

Nel caso di presentazione all'ufficio protocollo del


Comune di moduli in bianco di atti amministrativi - nella
specie emendamenti alla proposta di bilancio - e della loro
restituzione al fine di compilarli successivamente,
alterazione non perfezionata a causa di un intervento
esterno, gli atti posti in essere sono sicuramente in grado
di tradursi nella commissione del reato progettato e
realizzano la soglia minima del tentativo punibile del reato
di falso materiale per alterazione.

Foro ambrosiano 2004, 312 (s.m.)

Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

127
Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

128
Gianni Penzo Doria

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129
Gianni Penzo Doria

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130
Gianni Penzo Doria

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131
Gianni Penzo Doria

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132
Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

133
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134
135
Corte Conti sez. contr., 13 settembre 1994, n. 61
(L’oggetto va scritto bene, come nei contratti)

Il principio civilistico della determinabilità dell’oggetto del


contratto (art
(art. 1346 cc.c.)
c ) assume connotati ancor più
rigorosi allorché uno dei contraenti è una p.a., in quanto
l’esatta determinazione del contenuto della prestazione è
indispensabile non solo al fine di valutare l’equità del
sinallagma contrattuale, ma diviene anche parametro per
giudicare l’uso che in concreto è stato fatto della
discrezionalità amministrativa; non è p pertanto legittima
g la
convenzione con la quale vengono affidati ad una società
privata generiche attività di supporto (istruttoria,
documentazione, archivio ecc.) relativamente ai compiti
attribuiti a un organo dell’amministrazione.

Gianni Penzo Doria

136
L’oggetto
(come operazione intellettuale)

Si tratta di un’operazione intellettuale e non di mera


e pedestre trascrizione dell’oggetto del documento
in arrivo (se presente), della quale l’operatore si
assume la responsabilità rispetto al decoro
linguistico.
Il punto cruciale riguarda l’attenzione alle esigenze
p
della ricerca, che si manifesta soprattutto come:
# normalizzazione delle informazioni per uguali
tipologie di documenti
# scrittura esplicita delle informazioni (evitare le
indicazioni mute della normativa)
Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

137
L’oggetto
(come supporto ai processi decisionali)

L oggetto serve agli organi di governo,


L’oggetto governo che sanno
leggere il registro giornaliero di protocollo e dal
quale riescono a comprendere cosa è accaduto in
determinati affari o procedimenti amministrativi.

Gianni Penzo Doria

Gianni Penzo Doria

138
L’oggetto
(come processo di onestà linguistica)

«La correttezza della lingua è la premessa della


chiarezza morale e dell’onestà.
dell onestà.
Molte mascalzonate e violente prevaricazioni nascono
quando si pasticcia la grammatica e la sintassi e si
mette il soggetto all’accusativo o il complemento
oggetto al nominativo, ingarbugliando le carte e
scambiando i ruoli tra vittime e colpevoli, alterando
ll’ordine
ordine delle cose e attribuendo eventi a cause o a
promotori diversi da quelli effettivi, abolendo distinzioni
e gerarchie in una truffaldina ammucchiata di concetti
e sentimenti, deformando la verità».
Claudio Magris, Microcosmi
Gianni Penzo Doria

Un sito istituzionale ...


http://www.funzionepubblica.it/chiaro

Gianni Penzo Doria

139
http://eulogos.it/censor

Gianni Penzo Doria

http://eulogos.it/censor

Gianni Penzo Doria

140
http://www.dueparole.it

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Progetto AURORA
Amministrazioni Unite per la Redazione degli Oggetti
e la Registrazione delle Anagrafiche nel protocollo informatico

www.unipd.it/archivio/progetti/aurora

Gianni Penzo Doria

141
La definizione del problema - Anagrafica

L’
L’assenza di raccomandazioni,
d i i policy,li procedure
d o
standard nella descrizione del corrispondente
(mittente/destinatario) provoca:
a) proliferazione di record contradditori o incompleti
b) inefficienza nella ricerca
c) perdita di dati storici relativi alla persona (fis. o giu.)

Gianni Penzo Doria

La definizione del problema - Oggetto

L’
L’assenza di raccomandazioni,
d i i policy,
li procedure
d o
standard nella descrizione dell’oggetto provoca:
a) iper-sintesi o iper-analisi
b) inefficienza nella ricerca
c) mediocrità nelle descrizioni
d) 70 persone redigono 70 oggetti diversi

Gianni Penzo Doria

142
Gli effetti

incertezza

tempo

ridondanze
do da e

Gianni Penzo Doria

Il perimetro di un piccolo problema

Nell’ambito del protocollo informatico (rectius, sistema di


gestione
ti iinformatica
f ti d deii d
documenti),
ti) lla redazione
d i
dell’anagrafica e la redazione dell’oggetto rappresentano
un piccolo problema, ma non un problema piccolo,).
Un piccolo problema, però, che genera enormi effetti
negativi sulla organizzazione e la ricerca documentale.

Gianni Penzo Doria

143
Gli obiettivi del progetto

Condividere
C di id regole,
l policy
li e procedure
d per lla redazione
d i
delle anagrafiche e degli oggetti.

Gianni Penzo Doria

Condivisione di lessico e metodo 1/3

Il mittente
itt t e il destinatario
d ti t i (o ( i destinatari)
d ti t i) sono
definibili come corrispondente/i
L’oggetto è un regesto, diplomaticamente inteso
Gli allegati non fanno parte dell’oggetto, ma vanno
conteggiati e descritti separatamente

Gianni Penzo Doria

144
Condivisione di lessico e metodo 2/3

La redazione di un oggetto non è la trascrizione


dell’oggetto già presente effettuata acriticamente.
Il dettato interiore deve enucleare:
• la parola o le parole chiavi
• l’azione amministrativa (atto) o l’espressione di
una volontà (provvedimento)
• descrivere
d i d l generale
dal l all particolare,
ti l come in
i una
massima giurisprudenziale

Gianni Penzo Doria

Condivisione di lessico e metodo 3/3

Il registro
i t di protocollo
t ll va conservato
t a lungo
l t
termine.
i

Gianni Penzo Doria

145
La conservazione a lungo termine
del registro di protocollo

La conservazione del registro 1/2

«La conservazione dei protocolli, che ieri trovava


universale consenso
consenso, oggi - a nostro modo di vedere - può
dirsi superata dal tenore di vita delle nuove generazioni.
[...] Il protocollo, adesso, si riduce a registro di carico e
scarico, tenuto in maniera sintetica e criptografica, tale che
- molto spesso - nessuno riesce a leggerci tranne lo stesso
ufficio o, peggio, lo stesso impiegato, che ha effettuato le
registrazioni».
g

V. Giordano, Tre osservazioni sugli scarti, «RAS», XVI/3 (1956), pp. 312-316

Gianni Penzo Doria

146
La conservazione del registro 2/2

«L’inutilità della conservazione può essere sostenuta considerando


che il “protocollo”, quale registro di carico di un archivio, perde
questat sua qualificazione
lifi i d
dopo effettuate
ff tt t lel operazioni
i i di scarto
t
degli atti, in quanto le sue registrazioni analitiche non trovano più
alcuna corrispondenza con la consistenza del materiale archivistico
depauperato dallo scarto; la stessa ricerca si avvale, poi, solo del
titolario o quadro di classificazione e del repertorio dei fascicoli, o
degli altri mezzi esistenti. Appare inoltre inutile conservare
indefinitivamente registri la cui redazione viene condotta
affrettatamente (con l’uso di sigle ed abbreviazioni indecifrabili) e
nei quali la registrazione dell’oggetto del documento è
estremamente sommaria, imprecisa ed insufficiente a
rappresentare il contenuto della documentazione».

De Felice, L’archivio moderno..., p. 51


Gianni Penzo Doria

I costi del fare?

Quanto costa ?

Per scrivere bene un oggetto è necessario leggere il documento


in forma integrale, tranne i formulari e i modelli della propria
amministrazione, facendo attenzione ai verbi che identificano
l’azione (actum) o la volontà (dispositio), attiva o passiva.

Gianni Penzo Doria

147
I costi del non fare? 1/2

Quanto costa ?

Non c’è peggior situazione di quella in cui si pensa che un


documento non sia arrivato solo per aver utilizzato criteri di
ricerca sbagliati o insufficienti.

O scambiare il campo mittente o oggetto per la ricerca della


pratica (il fascicolo).

Gianni Penzo Doria

I costi del non fare? 2/2

Quanto costa non fare?

I costi indotti sono di tipo organizzativo e di tipo economico:


 sbagliare le decisioni a causa del non rinvenimento di un
documento
 tempo esponenziale perso nella ricerca
 proliferazione delle fotocopie

Gianni Penzo Doria

148
I compiti del gruppo di lavoro

 Policyy e Raccomandazioni
 Atlante diplomatico, con studio di casi
 Modelli comuni alle istituzioni coinvolte per le
funzioni comuni alle amministrazioni pubbliche
espresse nel titolario in uso: (Personale, Beni
immobili, Beni mobili, Servizi, etc.)

Gianni Penzo Doria

Numero e descrizione degli allegati

 Il numero e la descrizione deglig allegati


g sono
elementi essenziali per l’efficacia della
registrazione.
 Va riportata la descrizione degli allegati e non
singolarmente il loro oggetto.
 Se non vi sono allegati, il campo assume un
valore 0 (zero) che certifica l’assenza
l assenza
verificata degli allegati.

Gianni Penzo Doria

149
Il compito degli allegati 1/2

‰ supportare
pp l’azione amministrativa ((ad es,,
come documento a corredo della motivazione
per relationem);
‰ esplicitare concretamente una proposta (pezzo
di stoffa allegata a un documento di
partecipazione a una gara come campione)
‰ perfezionare un iter con successivi
adempimenti (polizzino, marca da bollo,
assegno, contanti);

Gianni Penzo Doria

Il compito degli allegati 2/2

‰ dimostrare g gli adempimenti


p connessi a un
incarico (registro delle lezioni);
‰ corredare una prova, un’azione o una
narrazione (fotografia);
‰ supportare i processi decisionali (materiali
statistici, tabelle riepilogative);
‰ fungere da memoria aggiuntiva o esplicativa di
un atto o di un fatto.

Gianni Penzo Doria

150
L’allegato dell’allegato: l’annesso

‰ L’allegato
g di un allegato
g viene definito annesso.
‰ L’annesso di norma non va descritto, ma ne
comunque va data menzione: «Delibera con
due annessi»; «Curriculum con ventitré
annessi».

Gianni Penzo Doria

Numero e descrizione degli allegati

Gianni Penzo Doria

151
Numero e descrizione degli allegati

Gianni Penzo Doria

E non...

Gianni Penzo Doria

152
Cassazione penale sez. II, 12 marzo 1997, n. 9209
Scarto abusivo degli allegati

In tema di falso documentale, le planimetrie catastali che


siano state allegate
g alla domanda di voltura e p presentate
al competente ufficio assumono la natura di atti pubblici, in
quanto costituiscono atti fondamentali attraverso i quali
l’amministrazione finanziaria dello Stato determina la
consistenza e la destinazione dell’immobile a vari fini. Ne
consegue che l’alterazione degli originali di tali documenti
ovvero la loro soppressione integra i delitti di cui agli art.
476 e 490 c.p.

Cass. pen. 1998,1629 (s.m.)

Gianni Penzo Doria

TAR Lazio sez. III, 26 aprile 1982 n. 479


Raccomandata e allegati descritti

Nel caso in cui il contenuto di un plico indirizzato alla P.A.


risulti certificato sulla base del protocollo in arrivo del
competente ufficio e del relativo timbro apposto sulla
missiva contenente la specificazione degli allegati, la
mera affermazione di fatti contrastanti e non comprovati
da elementi di data certa da parte del mittente non è
idonea a superare la presunzione di veridicità connessa
alla certificazione.

Mortillaro
c. Ministero poste,
T.A.R. 1982, I,1495 (s.m.).

Gianni Penzo Doria

153
TAR Lazio sez. I, 23 novembre 1990, n. 1150
Raccomandata e allegati descritti

La ricevuta di spedizione di un plico raccomandato determina


una presunzione di veridicità delle asserzioni del mittente in
ordine
di all contenuto
t t del
d l plico
li ((superabile
bil d
dalla
ll prova che
h iin parii
data il destinatario ha ricevuto plico di diverso contenuto inviato
dalla medesima persona) soltanto nel caso in cui il mittente sia
in grado di provare l'avvenuta recezione, mediante il mezzo
qualificato della ricevuta di ritorno, fermo restando che, in
difetto di cartolina di ricevimento, l'omessa inserzione nel
protocollo di arrivo dell'amministrazione destinataria crea una
presunzione di mancata ricezione superabile soltanto dalla
querela di falso, attesa la natura pubblica del registro di
protocollo tenuto dagli uffici della p.a.
Astuto c. Min. esteri e altro
T.A.R. 1990, I,4113.

Gianni Penzo Doria

Consiglio di Stato, sez. V, 28 gennaio 2005, n. 188


Diritto di accesso anche sugli allegati

È illegittimo il diniego di accesso agli atti allegati ad una


delibera (nella specie, elaborati grafici e tavole di progetto)
anche se il titolare del diritto di accesso abbia già ottenuto
copia della delibera stessa, atteso che, ai sensi dell’art. 5
del DPR 27 giugno 1992, n. 352, che regolamenta le
modalità di esercizio e dei casi di esclusione del diritto di
accesso ai documenti amministrativi «l’accoglimento della
richiesta di accesso a un documento comporta anche la
facoltà di accesso agli altri nello stesso richiamati e
appartenenti al medesimo procedimento, fatte salve le
eccezioni di legge o regolamento».

Gianni Penzo Doria

154
DPR 12 aprile 2006, n. 184

art. 7, comma 2

2. L’accoglimento della richiesta di accesso a un documento


comporta anche la facoltà di accesso agli altri documenti nello
stesso richiamati e appartenenti al medesimo procedimento, fatte
salve le eccezioni di legge o di regolamento.

Gianni Penzo Doria

Validità degli elementi obbligatori


del protocollo (forma tradizionale cartacea)

Gli elementi obbligatori del protocollo sono validi


solo se viene dimostrata (e tutelata) la loro
immodificabilità:

In via tradizionale:
# inchiostro indelebile
# registro con fogli progressivi numerati
# assenza di abrasioni e/o presenza di
correzioni leggibili

Gianni Penzo Doria

155
Validità degli elementi obbligatori
del protocollo (supporto informatico)

Gli elementi obbligatori del protocollo sono validi solo


se viene dimostrata (e tutelata) la loro immodificabilità:
In via informatica:
 campi riempibili una sola volta
(irreversibilità)
 stampa giornaliera del protocollo vistato dal
direttore dell’archivio
dell archivio generale
 schermatura e blocco di campi determinati
I dati devono essere registrati in un’unica
soluzione e resi contestualmente immodificabili dal
sistema informatico
Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 62 1/2

1. Il responsabile per la tenuta del sistema di gestione


informatica dei documenti dispone per la corretta
esecuzione
i d
delle
ll operazioni
i i di salvataggio
l t i ddeii d
dati
ti su
supporto informatico rimovibile.
2. È consentito il trasferimento su supporto informatico
rimovibile delle informazioni di protocollo relative ai fascicoli
che fanno riferimento a procedimenti conclusi.

Gianni Penzo Doria

156
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 62 2/2

3. Le informazioni trasferite sono sempre consultabili. A tal


fine, il responsabile per la tenuta del sistema di gestione
i f
informatica
ti deid id
documenti ti di
dispone, iin relazione
l i
all’evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche,
con cadenza almeno quinquennale, la riproduzione delle
informazioni del protocollo informatico su nuovi supporti
informatici.
4. Le informazioni relative alla gestione informatica dei
d
documenti ti costituiscono
tit i partet integrante
i t t del
d l sistema
i t di
indicizzazione e di organizzazione dei documenti che sono
oggetto delle procedure di conservazione sostitutiva.

Gianni Penzo Doria

Il registro giornaliero
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 53

2. Il sistema deve consentire la produzione del registro


giornaliero di protocollo,
protocollo costituito dall’elenco
dall elenco delle
informazioni inserite con l’operazione di registrazione di
protocollo nell’arco di uno stesso giorno.

Gianni Penzo Doria

157
Registrazione senza soluzione di continuità
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 53

3. L’assegnazione delle informazioni nelle operazioni di


registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in unica
soluzione, con esclusione di interventi intermedi, anche
indiretti, da parte dell’operatore, garantendo la
completezza dell’intera operazione di modifica o
registrazione dei dati.

Gianni Penzo Doria

Annullamento di una registrazione 1/4


DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 54

1. Le informazioni non modificabili di cui all’articolo 53 lett.


a) b),
a), b) c),
c) d),
d) e) e f) sono annullabili con la procedura di cui
al presente articolo. Le informazioni annullate devono
rimanere memorizzate nella base di dati per essere
sottoposte alle elaborazioni previste dalla procedura.
2. La procedura per indicare l’annullamento riporta,
secondo i casi, una dicitura o un segno in posizione
sempre visibile e tale,
tale comunque,
comunque da consentire la lettura
di tutte le informazioni originarie unitamente alla data,
all’identificativo dell’operatore ed agli estremi del
provvedimento d'autorizzazione.

Gianni Penzo Doria

158
Annullamento di una registrazione 2/4
DPCM 31 ottobre 2000 - art. 8

1. Fra le informazioni generate o assegnate


automaticamente dal sistema e registrate in forma non
modificabile l’annullamento anche di una sola di esse
determina l’automatico e contestuale annullamento
dell’intera registrazione di protocollo.

n,o,p ...

Gianni Penzo Doria

Annullamento di una registrazione 3/4


DPCM 31 ottobre 2000 - art. 8

2. Delle altre informazioni registrate in forma non


modificabile l’annullamento
l annullamento anche di un solo campo
campo, che
si rendesse necessario per correggere errori intercorsi in
sede di immissione di dati, deve comportare la
rinnovazione del campo stesso con i dati corretti e la
contestuale memorizzazione, in modo permanente, del
valore precedentemente attribuito unitamente alla data,
ll’ora
ora e all’autore
all autore della modifica; così analogamente per lo
stesso campo, od ogni altro, che dovesse poi risultare
errato.

Gianni Penzo Doria

159
Annullamento di una registrazione 4/4
DPCM 31 ottobre 2000 - art. 8

3. Le informazioni originarie, successivamente annullate,


vengono memorizzate secondo le modalità specificate
nell’art. 5, comma 1, del decreto del Presidente della
Repubblica n. 428/1998.

Gianni Penzo Doria

Il registro di emergenza

Gianni Penzo Doria

160
Il registro di emergenza (1/4)
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 63

1. Il responsabile del servizio per la tenuta del protocollo


informatico, della gestione dei flussi documentali e degli
archivi autorizza lo svolgimento anche manuale delle
operazioni di registrazione di protocollo su uno o più
registri di emergenza, ogni qualvolta per cause tecniche
non sia possibile utilizzare la normale procedura
informatica. Sul registro di emergenza sono riportate la
causa, lal ddata
t e l’l’ora di iinizio
i i ddell’interruzione
ll’i t i nonché
hé lla
data e l’ora del ripristino della funzionalità del sistema. (R)

Gianni Penzo Doria

Il registro di emergenza (2/4)


DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 63

2. Qualora l’impossibilità di utilizzare la procedura


informatica si prolunghi oltre ventiquattro ore
ore, per cause
di eccezionale gravità, il responsabile per la tenuta del
protocollo può autorizzare l’uso del registro di
emergenza per periodi successivi di non più di una
settimana. Sul registro di emergenza vanno riportati gli
estremi del provvedimento di autorizzazione. (R)
3 Per ogni giornata di registrazione di emergenza è
3.
riportato sul registro di emergenza il numero totale di
operazioni registrate manualmente. (R)

Gianni Penzo Doria

161
Il registro di emergenza (3/4)
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 63

4. La sequenza numerica utilizzata su un registro di


emergenza anche a seguito di successive interruzioni
emergenza, interruzioni,
deve comunque garantire l’identificazione univoca dei
documenti registrati nell’ambito del sistema
documentario dell’area organizzativa omogenea. (R)

Gianni Penzo Doria

Il registro di emergenza (4/4)


DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 63

5. Le informazioni relative ai documenti protocollati in


emergenza sono inserite nel sistema informatico,
informatico
utilizzando un’apposita funzione di recupero dei dati,
senza ritardo al ripristino delle funzionalità del sistema.
Durante la fase di ripristino, a ciascun documento
registrato in emergenza viene attribuito un numero di
protocollo del sistema informatico ordinario, che
provvede a mantenere stabilmente la correlazione con
p
il numero utilizzato in emergenza. (R)

Gianni Penzo Doria

162
Il registro di emergenza

Registro Firewall
di emergenza Application server

RE01

Web server
Database

Gianni Penzo Doria

Il registro di emergenza (1/5)

Ogni registro di emergenza si rinnova ogni anno solare e,


pertanto,
t t inizia
i i i il 1° gennaio
i e ttermina
i il 31 di
dicembre
b di ognii
anno.
Il responsabile del servizio di protocollo informatico dovrà
annotare nel protocollo unico i periodi di attivazione del
registro di emergenza. Qualora nel corso di un anno non si
sia fatto ricorso al registro di emergenza, deve annotarne
anche il mancato uso uso.

Gianni Penzo Doria

163
Il registro di emergenza (2/5)

Ogni
g documento è individuato dal numero assegnato
g nel
registro di emergenza, anno di registrazione, UOR,
numero di protocollo in formato AIPA / CNIPA;

ad es.: RE01-2004-UA0100UOR-0003456

Gianni Penzo Doria

Il registro di emergenza (3/5)

Si tratta di utilizzare il software su uno o più computer


stand
t d alone,
l cioè
i è non collegati
ll ti alla
ll rete,
t ididentificati
tifi ti ddall
responsabile del servizio di protocollo informatico con un
numero cardinale sequenziale di due cifre, preceduto dalla
sigla RE (Registro di emergenza);
ad es., RE01, RE02, etc.
Prima di autorizzare l’avvio della procedura, il responsabile
del servizio di protocollo informatico deve impostare prima
e verificare poi la correttezza di data e ora sui rispettivi
registri di emergenza.

Gianni Penzo Doria

164
Il registro di emergenza (4/5)

Il registro di emergenza viene sostanzialmente a


config rarsi come un
configurarsi n repertorio del protocollo unico:
nico ad
ogni registrazione recuperata dal registro di emergenza
sarà attribuito un nuovo numero di protocollo, seguendo
senza soluzioni di continuità la numerazione del
protocollo unico raggiunta al momento dell’interruzione
del servizio.
A tale registrazione sarà associato anche il numero di
protocollo e la data di registrazione del relativo protocollo
di emergenza.

Gianni Penzo Doria

Il registro di emergenza (5/5)

I documenti annotati nel registro di emergenza e trasferiti


nell protocollo
t ll unico
i recheranno,
h pertanto,
t t d due numeri:i
1) Numero del protocollo di emergenza
2) Numero del protocollo generale
L’efficacia della registrazione è dunque garantita dal
numero attribuito dal registro di emergenza e a quel
numero deve farsi riferimento p per l’avvio dei termini del
procedimento amministrativo; l’efficienza, invece, verrà
garantita dall’unicità della catena documentale e dalla
normalizzazione dei dati gestionali, comprese la
classificazione e la fascicolazione archivistica.

Gianni Penzo Doria

165
Gianni Penzo Doria

Il protocollo gestionale

PROTOCOLLO
«GESTIONALE»
GESTIONALE

GESTIONE GESTIONE
DELL’ARCHIVIO DELLE BANCHE DATI

GESTIONE
DEGLI AFFARI
E DEI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI

Gianni Penzo Doria

166
Protocollo gestionale
Affari e procedimenti amministrativi
GESTIONE DEGLI AFFARI E DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

UOR RPA TERMINE PER LA


UNITÀ ORGANIZZATIVA RESP. PROCEDIMENTO CONCLUSIONE
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO DEL PROC. AMM.VO

TIPOLOGIA INDICAZIONE STATO E TEMPI


DEL PROCEDIMENTO DEL DIFFERIMENTO DELLE PROCEDURE
AMMINISTRATIVO DELL’ACCESSO DEL PROC. AMM.VO

DATA DATA E N. PROT. TIPO


DI ARRIVO DEL DOCUMENTO DI SPEDIZIONE
RICEVUTO

INDICAZIONE DEGLI IMMAGINE


ALLEGATI SU SUPPORTO INFORMATICA ETC.
INFORMATICO DEL DOCUMENTO

Gianni Penzo Doria

Protocollo gestionale
Gestione dell’archivio
GESTIONE DELL’ARCHIVIO

CLASSIFICAZIONE DATA DI ISTRUZIONE OGGETTO


Titolo, classe, fascicolo DEL FASCICOLO DEL FASCICOLO

NUMERO E DESCRIZIONE NUMERO E DESCRIZIONE DATA DI CHIUSURA


DEL SOTTOFASCICOLO DELL’INSERTO DEL FASCICOLO

REPERTORIAZIONE REPERTORIAZIONE CODICE


DEL FASCICOLO E FASCICOLAZIONE PERSONALIZZATO
DEI DOCUMENTI DEL FASCICOLO

INDICAZIONE
DEI TERMINI
PER LA SELEZIONE SCADENZARIO ETC.
- SCARTO -

Gianni Penzo Doria

167
Protocollo gestionale
Gestione delle banche dati

GESTIONE DELLE BANCHE DATI

INFORMAZIONI INFORMAZIONI NUMERO


SUL MITTENTE SUL DESTINATARIO DI MATRICOLA
m/f, rag. Sociale, etc. m/f, rag. Sociale, etc. (SE DIPENDENTE)

CODICE RECAPITI VARI


FISCALE PARTITA IVA FAX, E-MAIL, ETC.

CHIAVE PUBBLICA AFFARI


DELLA FIRMA DIGITALE E/O PROCEDIMENTI ETC.
PRECEDENTI

Gianni Penzo Doria

La normativa sul protocollo


DPR 20 ottobre 1998, n. 428 (cassato nel DPR 445/2000)

Regolamento recante norme per la gestione


del protocollo informatico da parte
delle amministrazioni pubbliche
1. Ai fini del presente regolamento s’intende:
a) per «amministrazioni», le pubbliche
amministrazioni indicate dall’articolo 1,, comma 2,,
del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29

Gianni Penzo Doria

168
... e cioè
D. L.gvo n. 29/93 (ora 165/2001)
art. 1 comma 2
Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le
amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e le scuole
di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende e le
amministrazioni dello Stato, ad ordinamento autonomo, le
regioni, le province, i comuni, le comunità montane, e i loro
consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti
autonomi
t i case popolari,
l i lel camere di commercio, i industria,
i d ti
artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti
pubblici non economici nazionali, le amministrazioni, le
aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.

Gianni Penzo Doria

Inefficacia e inefficienza
del protocollo interno

169
Il protocollo interno

Cinque motivazioni principali:


¾ Inefficienza del protocollo generale
¾ Attribuzione di una data certa per la fine
di una procedura del procedimento amministrativo in
corso di trattazione
¾ Disseminazione degli uffici
¾ Diffidenza verso i colleghi degli altri uffici
¾ Proprietà delle informazioni

Gianni Penzo Doria

Le ragioni del protocollo unico


(AOO e UOR)

Ogni
g Area Organizzativa
g Omogenea
g ((AOO)) deve
utilizzare un proprio protocollo unico.
Ogni area organizzativa omogenea è un insieme di
risorse umane e strumentali dotate di propri organi di
gestione e governo per adempiere a determinate
funzioni primarie.

Gianni Penzo Doria

170
Le ragioni del protocollo unico
(AOO e UOR)

Ogni
g AOO è articolata in una serie di Unità
Organizzative Responsabili (UOR) alle quali sono
attribuite competenze omogenee.

AOO
Area Organizzativa Omogenea

UOR UOR UOR


Unità Organizzativa Responsabile Unità Organizzativa Responsabile Unità Organizzativa Responsabile

Gianni Penzo Doria

DPCM 31 ottobre 2000


Eliminazione dei protocollo interni

Art. 3, comma 1, lett. d)


… modalità, misure organizzative e tecniche finalizzate
alla eliminazione dei protocolli di settore e di reparto,
dei protocolli multipli, dei protocolli di telefax, e, più in
generale, dei protocolli diversi dal protocollo “unico”

Gianni Penzo Doria

171
Principi generali
Legge 7 agosto 1990, n. 241

Art. 1 comma 1

1. L’attività amministrativa persegue i fini determinati


dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di
efficacia e di pubblicità secondo le modalità previste
dalla presente legge e dalle altre disposizioni che
disciplinano singoli procedimenti.

Gianni Penzo Doria

Principi generali
D. Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29 (165/2001)

Art. 2 comma 1
( difi t ddall D
(modificato D. L
Lgs. 31 marzo 1998
1998, n. 80)

1. Le pubbliche amministrazioni (...) ispirano la loro


organizzazione ai seguenti criteri:
a) funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di
attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza,
efficacia ed economicità (...);
b) omissis
c) collegamento delle attività degli uffici, adeguandosi al
dovere di comunicazione interna ed esterna, ed
interconnessione mediante sistemi informatici.

Gianni Penzo Doria

172
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 64
Efficacia, efficienza, economicità e pubblicità

22. I sistemi per la gestione dei flussi documentali che


includono i procedimenti amministrativi di cui al comma 1 è
finalizzata al miglioramento dei servizi e al potenziamento
dei supporti conoscitivi delle amministrazioni secondo i
criteri di economicità, di efficacia dell’azione amministrativa
e di pubblicità stabiliti dalla legge.

Gianni Penzo Doria

Il protocollo, pertanto, deve ispirarsi a ...

Il protocollo, come atto pubblico di fede privilegiata


e come strumento di organizzazione, deve
ispirarsi a criteri di

Azione
amministrativa
i i i

Gianni Penzo Doria

173
Il protocollo
come funzione di efficacia probatoria

Il protocollo interno non riveste alcuna


rilevanza di efficacia probatoria, cioè di
attestazione notarile delle registrazioni
effettuate.
Una registrazione effettuata con un
protocollo
t ll interno
i t non ha
h alcun
l valore.
l

Gianni Penzo Doria

Il protocollo
come funzione di efficacia probatoria

Il protocollo interno, nel caso di documenti


plurimi provoca una ridondanza delle
registrazioni:
Uno stesso documento è protocollato piú
volte anche in date diverse, dai vari uffici,
determinando:
/ un
un’incertezza
incertezza sulla data di avvio di un
procedimento amministrativo;
/ un maggiore carico di lavoro;
/ la frammentazione della responsabilità.

Gianni Penzo Doria

174
Il protocollo
come funzione organizzativo-gestionale

Il protocollo interno rappresenta un ostacolo


all coordinamento
di dei
d i flussi
fl i documentali
d li e
delle informazioni.
Non può esserci trasversalità dell’azione
amministrativa (output del fascicolo).
Direzione

Ufficio Ufficio Ufficio


A B C

Fascicolo

Gianni Penzo Doria

Il protocollo
come funzione organizzativo-gestionale

Il protocollo interno provoca la doppia


registrazione del caso di un documento
scambiato tra gli uffici della stessa
amministrazione.
Ciò significa un carico di lavoro doppio.
Il protocollo unico, invece, permette la
condivisione di una medesima registrazione
tra uno o piú uffici.

Gianni Penzo Doria

175
Il protocollo
come funzione organizzativo-gestionale

Il protocollo interno provoca una


frammentazione delle risorse umane e
strumentali e quindi:
/ impedisce un’economia di scala
/ determina sforzi maggiori nella
riconversione, aggiornamento e
formazione del personale
/ genera una difficoltà nella
normalizzazione dei comportamenti

Gianni Penzo Doria

Il protocollo
come funzione organizzativo-gestionale

Il protocollo interno provoca la necessità di


avere piú titolari di classificazione: per ciascun
titolario dovranno essere infatti ripetute le
funzioni di carattere generale.
Il titolario di classificazione rinuncia ad una
delle sue caratteristiche piú importanti: la
stabilità.
Essendo legato all’organizzazione degli uffici,
cambierà ad ogni riorganizzazione; sarà un
titolario instabile poiché l’organizzazione è
caduca e sempre in movimento per sua
intrinseca natura.
Gianni Penzo Doria

176
Il protocollo
come funzione organizzativo-gestionale

Con diversi titolari di classificazione, la


normalizzazione è pressoché impossibile.
Ci sono maggiori costi, poiché devono essere
gestiti piú archivi.
La ricerca del pregresso dovrà essere sulle
competenze che, nel tempo e nello spazio,
hanno avuto le varie UOR,
UOR anziché sulle
funzioni generali dell’ente produttore.

Gianni Penzo Doria

Il protocollo
come funzione organizzativo-gestionale

Con il protocollo interno non esiste un


efficiente controllo dell’azione amministrativa,
poiché gli organi di governo e gestione devono
fare riferimento a piú registri.
Vi possono essere potenzialmente piú azioni
scoordinate rispetto ad un medesimo affare o
procedimento amministrativo.

Gianni Penzo Doria

177
Il protocollo
come funzione di pubblicità legale

Con documenti plurimi, conservati in uffici


diversi, l’esercizio del diritto di accesso è
disarticolato.
Ci sono piú luoghi potenzialmente dotati di
pubblica fede; viene meno il concetto di
unicità dell’Albo Ufficiale di Ateneo.

Gianni Penzo Doria

Records management prima di Titulus 97


5% 10%

Archivio
Rettore

5%
%
Protocollo Direttore 70%
del amministrativo
Bo
Archivio
%
15

Legnaro

60% Protocollo
RPA
Ufficio Responsabile Div. Div. Div.
Posta dello procedimento A B C
Storione amministrativo
10 15%
% Div. Archivi Div.
D Divisioni N
Protocollo
Rettore,
Prorettore 5%
5%
e Delegati
Archivio
personale

13 registri di protocollo
11 repertori dei decreti
Gianni Penzo Doria

178
Records management dopo di Titulus 97
Controllo sull’azione amministrativa
Rettore
Prorettori
Delegati

DIRETTORE
AMMINISTRATIVO

a
nz
35 ileva
ARCHIVIO

r
GENERALE RPA
di

35%
DI ATENEO sta Responsabile
100%
Po
Procedimento
Posta Amministrativo
Albo ufficiale Po 100%
Registratura st 0%
(Protocollo)
a
di 10
Archivio 65 rou UOR:
% tin
e Unità
Organizzativa
Responsabile

100%
(Divisioni e Uffici speciali)
100%

100%

Gianni Penzo Doria

La normativa sul protocollo informatico


e la sua rilevanza strategica
per l’organizzazione

179
Gli adempimenti strategici della normativa
il Servizio archivistico

¾ Istituzione di un Servizio p
per la tenuta del p
protocollo
informatico, la gestione dei flussi documentali e degli
archivi per ogni grande area organizzativa
omogenea;
¾ Direzione del Servizio affidata a un dirigente o a un
funzionario di idonea professionalità tecnico-
archivistica
¾ Il Servizio è in una posizione organizzativa di staff

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 61 (1/3)

1. Ciascuna amministrazione istituisce un servizio per la


tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi
doc mentali e degli archi
documentali archivii in ciasc
ciascuna
na delle grandi aree
organizzative omogenee individuate ai sensi dell’articolo
50. Il servizio è posto alle dirette dipendenze della stessa
area organizzativa omogenea.
2. Al servizio è preposto un dirigente ovvero un
funzionario, comunque in possesso di idonei requisiti
professionali
f i li o di professionalità
f i lità ttecnico
i archivistica
hi i ti
acquisita a seguito di processi di formazione definiti
secondo le procedure prescritte dalla disciplina vigente.

Gianni Penzo Doria

180
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 61 (2/3)

3. Il servizio svolge i seguenti compiti:


a) attribuisce il livello di autorizzazione per l’accesso alle
f
funzioni della procedura, distinguendo tra abilitazioni alla
consultazione e abilitazioni all’inserimento e alla modifica delle
informazioni;
b) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura
di protocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni del
presente testo unico;
c)) garantisce
ti la
l corretta
tt produzione
d i e lla conservazione
i d
dell
registro giornaliero di protocollo di cui all’articolo 53;
d) cura che le funzionalità del sistema in caso di guasti o
anomalie siano ripristinate entro ventiquattro ore dal blocco
delle attività e, comunque, nel più breve tempo possibile;
Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 61 (3/3)

e) conserva le copie di cui agli articoli 62 e 63, in luoghi sicuri


differenti;
f) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e
dell’organizzazione delle attività di registrazione di protocollo,
di gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le
funzionalità di accesso di cui agli articoli 59 e 60 e le attività di
gestione degli archivi di cui agli articoli 67, 68 e 69;
g) autorizza le operazioni di annullamento di cui all’articolo 54;
h) vigila sull’osservanza delle disposizioni del presente testo
unico da parte del personale autorizzato e degli incaricati.

Gianni Penzo Doria

181
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 62 (1/2)

1. Il responsabile per la tenuta del sistema di gestione


informatica dei documenti dispone per la corretta esecuzione
delle operazioni di salvataggio dei dati su supporto informatico
rimovibile.
2. È consentito il trasferimento su supporto informatico rimovibile
delle informazioni di protocollo relative ai fascicoli che fanno
riferimento a procedimenti conclusi.

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 62 (2/2)

3. Le informazioni trasferite sono sempre consultabili. A tal fine,


il responsabile per la tenuta del sistema di gestione informatica
d id
dei documentiti di
dispone, iin relazione
l i all’evoluzione
ll’ l i d
delle
ll
conoscenze scientifiche e tecnologiche, con cadenza almeno
quinquennale, la riproduzione delle informazioni del protocollo
informatico su nuovi supporti informatici.
4. Le informazioni relative alla gestione informatica dei
documenti costituiscono parte integrante del sistema di
g
indicizzazione e di organizzazione dei documenti che sono
oggetto delle procedure di conservazione sostitutiva.

Gianni Penzo Doria

182
Si tratta cioè di puntare sulla ...

…q
qualità p g operatori
professionale degli p

e non sull’amplificazione
o sull’ipertrofia dei controlli

Gianni Penzo Doria

Un riconoscimento ...

CCNL Regioni - Autonomie locali


Parte normativa 2002 - 2005 e Parte economica 2002 - 2003
art. 36

Riconosce la somma di € 300,00 annui ai cosiddetti “archivisti


informatici” di categoria B, C e D riconosciuti con atto formale

Gianni Penzo Doria

183
DM 14 ottobre 2003:
§ 5.6 Obblighi per la PP.AA. per “Nucleo Max”

 Tipologia dei documenti


 Relazioni tra documenti e procedimenti
 Struttura dei fascicoli relativi ai procedimenti
 Iter dei procedimenti
 Sistema di ricerca dei documenti e dei
fascicoli

Gianni Penzo Doria

DM 14 ottobre 2003 (DPR 445 – art. 50):


§ 2. Gli adempimenti delle amministrazioni

a) provvedere ad introdurre, nei piani di sviluppo dei


sistemi informativi automatizzati, progetti per la
realizzazione di sistemi di protocollo informatico
(DPR 445/2000, art. 50, comma 1);
b) predisporre appositi progetti esecutivi per la sostituzione
dei registri di protocollo cartacei con sistemi informatici
((DPR 445/2000,, art. 50,, comma 2))
c) realizzare o revisionare i propri sistema informatici
(DPR 445/2000, art. 50, comma 3)

Gianni Penzo Doria

184
DM 14 ottobre 2003:
§ 2. In dettaglio le PP.AA. devono: 1/3

 Individuare le Aree Organizzative Omogenee (AOO)


e i relativi uffici di riferimento;
 Comunicare al Centro Tecnico la casella ufficiale di
posta elettronica per l’iscrizione delle AOO nell’indice
delle P.A. (IPA)
 Comunicare al Centro Tecnico, per ogni AOO istituita,
il nominativo del responsabile del servizio per la
t
tenutat del
d l protocollo
t ll iinformatico,
f ti d
della
ll gestione
ti d
deii
flussi documentali e degli archivi

Gianni Penzo Doria

DM 14 ottobre 2003:
§ 2. In dettaglio le PP.AA. devono: 2/3

 Adottare, per ogni AOO istituita, il manuale di


gestione
 Pubblicare e rendere accessibile tramite internet il
manuale di gestione, che descrive il sistema di
gestione e conservazione dei documenti e fornisce le
istruzioni necessarie per il corretto funzionamento del
servizio per la tenuta del protocollo informatico

Gianni Penzo Doria

185
DM 14 ottobre 2003:
§ 2. In dettaglio le PP.AA. devono: 3/3

 Predisporre un progetto operativo per la progressiva


messa in opera di sistemi di protocollo informatico
integrati con la posta certificata e la firma elettronica
nel rispetto dei principi di interoperabilità
 Predisporre correlate attività di formazione
 Fornire informazioni al CT Rupa sull’avanzamento dei
progetti, per permettere rilevazioni periodiche sullo
stato
t t di attuazione
tt i d
della
ll normativa
ti

Gianni Penzo Doria

DM 14 ottobre 2003:
alcuni concetti chiave

™ AOO + UOR + Responsabile


™ Manuale di gestione:
™ Regole e procedure
™ Titolario
™ Massimario
™ Interoperabilità
™ Formazione
™ S i i h e reporting
Statitiche i

Gianni Penzo Doria

186
Cos’è la AOO? 1/3

Direttiva PCM 28 ottobre 1999


§5
Settori dell’amministrazione che, per tipologia di
mandato istituzionale, di funzione amministrativa
perseguita, di obiettivi e di attività svolta, presentino
esigenze di gestione della documentazione
t d
tendenzialmente
i l t omogenee.

Gianni Penzo Doria

Cos’è la AOO? 2/3

DM 14 ottobre 2003
paragrafo 2.1
Insieme di unità organizzative dell’Amministrazione
che usufruiscono, in modo omogeneo e coordinato,
degli stessi servizi per la gestione dei flussi
documentali.

Gianni Penzo Doria

187
Cos’è la AOO? 3/3

Insieme di risorse umane e strumentali dotate di


propri organi di governo e gestione per adempiere
a determinate funzioni primarie.
gpd

Gianni Penzo Doria

Esempi di AOO

Gianni Penzo Doria

188
Regione Autonoma della Sardegna
AOO – UOR - RPA
Regione Autonoma
della Sardegna

AOO AOO AOO


Presidenza Assessorato XX Assessorato YY

UOR
Ufficio Relazioni con il Pubblico Elisabetta Dessì
Luisa Giusti
UOR Fiammetta Baccolo
Servizio AA GG e istituzionali
Nicola Brunetti
UOR Assunta Marras
Servizio Stat ed Elaborazione dati Roberto Melis
Massimo Piras

Gianni Penzo Doria

Regione Autonoma della Sardegna


1 Assessorato e 2 AOO

Assessorato
Affari Generali,, Personale
e Riforma della Regione

Direzione Generale Direzione Generale


Organizzazione e metodo degli Affari Generali
e del personale
• Servizio Affari generali
• Servizio Previdenza
• Servizio Gestione del personale
• Servizio formazione, organizzazione
• Servizio relazioni sindacali
• Servizio assunzioni e concorsi
• Servizio FITQ
Gianni Penzo Doria

189
Regione del Piemonte
146 UOR

 Nel maggio 2009 la Regione del Piemonte conta


146 UOR

Gianni Penzo Doria

Adempimenti strategici della normativa


il Servizio archivistico

 Istituzione di un Servizio p
per la tenuta del p
protocollo
informatico, la gestione dei flussi documentali e
degli archivi per ogni grande area organizzativa
omogenea;
 Direzione del Servizio affidata a un dirigente o a un
funzionario di idonea professionalità tecnico-
archivistica
 Il Servizio è in una posizione organizzativa di staff

Gianni Penzo Doria

190
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 61 (1/3)
1. Ciascuna amministrazione istituisce un servizio per la
tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi
documentali e degli archivi in ciascuna delle grandi aree
organizzative omogenee individuate ai sensi dell’articolo 50.
Il servizio è posto alle dirette dipendenze della stessa area
organizzativa omogenea.
2. Al servizio è preposto un dirigente ovvero un funzionario,
comunque in possesso di idonei requisiti professionali o di
professionalità tecnico archivistica acquisita a seguito di
processi di formazione definiti secondo le procedure
prescritte dalla disciplina vigente.

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 61 (2/3)


3. Il servizio svolge i seguenti compiti:
a) attribuisce il livello di autorizzazione per l’accesso alle
f
funzioni della procedura, distinguendo tra abilitazioni alla
consultazione e abilitazioni all’inserimento e alla modifica delle
informazioni;
b) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura
di protocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni del
presente testo unico;
c)) garantisce
ti la
l corretta
tt produzione
d i e lla conservazione
i d
dell
registro giornaliero di protocollo di cui all’articolo 53;
d) cura che le funzionalità del sistema in caso di guasti o
anomalie siano ripristinate entro ventiquattro ore dal blocco
delle attività e, comunque, nel più breve tempo possibile;
Gianni Penzo Doria

191
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 61 (3/3)

e) conserva le copie di cui agli articoli 62 e 63, in luoghi sicuri


differenti;
f) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e
dell’organizzazione delle attività di registrazione di protocollo,
di gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le
funzionalità di accesso di cui agli articoli 59 e 60 e le attività di
gestione degli archivi di cui agli articoli 67, 68 e 69;
g) autorizza le operazioni di annullamento di cui all’articolo 54;
h) vigila sull’osservanza delle disposizioni del presente testo
unico da parte del personale autorizzato e degli incaricati.

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 62 1/2


1. Il responsabile per la tenuta del sistema di gestione
informatica dei documenti dispone per la corretta
esecuzione delle operazioni di salvataggio dei dati su
supporto informatico rimovibile.
2. È consentito il trasferimento su supporto informatico
rimovibile delle informazioni di protocollo relative ai fascicoli
che fanno riferimento a procedimenti conclusi.

Gianni Penzo Doria

192
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 61 2/3

3. Le informazioni trasferite sono sempre consultabili. A tal


fine, il responsabile per la tenuta del sistema di gestione
i f
informatica
ti dei
d id
documenti ti di
dispone, iin relazione
l i
all’evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche,
con cadenza almeno quinquennale, la riproduzione delle
informazioni del protocollo informatico su nuovi supporti
informatici.

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 61 3/3

4. Le informazioni relative alla gestione informatica dei


documenti costituiscono parte integrante del sistema di
indicizzazione e di organizzazione dei documenti che sono
oggetto delle procedure di conservazione sostitutiva.

Gianni Penzo Doria

193
Adempimenti strategici della normativa:
i flussi documentali, il titolario e il massimario

Le Pubbliche amministrazioni hanno ora l’obbligo di introdurre:


 la gestione dei flussi documentali integrata con
il protocollo informatico
 il titolario di classificazione
 il massimario di selezione
 la fascicolazione dei documenti

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 64

3. Il sistema per la gestione dei flussi documentali


include il sistema di gestione informatica dei documenti
documenti.

Gianni Penzo Doria

194
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 64

4. Le amministrazioni determinano autonomamente e in


modo coordinato p per le aree organizzative
g omogenee,
g le
modalità di attribuzione dei documenti ai fascicoli che li
contengono e ai relativi procedimenti, definendo
adeguati piani di classificazione d’archivio per tutti i
documenti, compresi quelli non soggetti a registrazione
di protocollo.

Gianni Penzo Doria

DM 14 ottobre 2003:
§ 2.2.8. Il sistema di classificazione

 Omogeneità tematica che caratterizza la stessa AOO


(omogeneità funzionale) e che da questa viene
prodotta a sua volta;
 Autonomia dei documenti rispetto alla struttura
organizzativa di riferimento che nel tempo può anche
mutare di denominazione, articolazione e funzioni
 Reperibilità del documento, in primo luogo, rispetto
all’argomento
ll’ t ed d aii contenuti,
t ti e, in
i secondod luogo,
l
rispetto alla struttura organizzativa di riferimento

Gianni Penzo Doria

195
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 67 (1/3)

1. Almeno una volta ogni anno il responsabile del servizio


per la gestione dei flussi documentali e degli archivi
provvede a trasferire fascicoli e serie documentarie relativi
a procedimenti conclusi in un apposito archivio di deposito
costituito presso ciascuna amministrazione. (R)

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 67 (2/3)

2. Il trasferimento deve essere attuato rispettando


ll’organizzazione
organizzazione che i fascicoli e le serie avevano
nell’archivio corrente. (R)

Gianni Penzo Doria

196
DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 67 (3/3)

3. Il responsabile del servizio per la gestione dei flussi


documentali e degli archivi deve formare e conservare un
elenco dei fascicoli e delle serie trasferite nell’archivio di
deposito. (R)

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 68

1. Il servizio per la gestione dei flussi documentali e degli


archivi elabora ed aggiorna il piano di conservazione
d li archivi,
degli hi i integrato
i t t con il sistema
i t di classificazione,
l ifi i
per la definizione dei criteri di organizzazione dell’archivio,
di selezione periodica e di conservazione permanente dei
documenti, nel rispetto nel rispetto delle vigenti
disposizioni contenute in materia di tutela dei beni culturali
e successive modificazioni ed integrazioni.

Gianni Penzo Doria

197
DPR 30 settembre 1963, n. 1409 - art. 35

Gli enti pubblici stabiliscono con provvedimento


motivato dei rispettivi organi deliberanti quali
documenti dei propri archivi siano da scartare.
Il provvedimento è sottoposto all’approvazione
dell’autorità che esercita la vigilanza sull’ente,
previo nulla osta del competente sovrintendente
archivistico.

Gianni Penzo Doria

D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490 - art. 21

4. Gli archivi non possono essere smembrati, a qualsiasi


titolo, e devono essere conservati nella loro organicità.
Il trasferimento di complessi organici di
documentazione di archivi di persone giuridiche a
soggetti diversi dal proprietario, possessore o
detentore è subordinato ad autorizzazione del
soprintendente.
5. Lo scarto di documenti degli archivi di enti pubblici e
degli archivi privati di notevole interesse storico è
subordinato ad autorizzazione del soprintendente
archivistico.

Gianni Penzo Doria

198
D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 - art. 21

1. Sono subordinati ad autorizzazione del Ministero:


(…) d) lo scarto di documenti degli archivi pubblici e
privati per i quali sia intervenuta la dichiarazione ai
sensi dell’articolo 13.

Gianni Penzo Doria

Codice penale, art. 490


(Scarto abusivo)

Art. 490
Soppressione distruzione e occultamento di atti veri
Soppressione,

Chiunque in tutto o in parte distrugge, sopprime o occulta un atto


pubblico o una scrittura privata veri soggiace rispettivamente alle
pene stabilite negli articoli 476, 477, 482 e 485, secondo le distinzioni
in esso contenute.
Si applica la disposizione del capoverso dell’articolo precedente.

Gianni Penzo Doria

199
Codice penale, art. 616
(Violazione o distruzione di corrispondenza)
art. 616 - Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza

Chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza


chiusa,
hi a lluii non di
diretta,
tt ovvero sottrae
tt o distrae,
di t all fifine di prendere
d o di
farne da altri prendere cognizione, una corrispondenza chiusa o aperta,
a lui non diretta, ovvero, in tutto o in parte, la distrugge o sopprime, è
punito, se il fatto non è preveduto come reato da altra disposizione di
legge, con la reclusione fino a un anno o con la multa da lire
sessantamila a un milione.
Se il colpevole, senza giusta causa, rivela, in tutto o in parte, il contenuto
della corrispondenza, è punito, se dal fatto deriva nocumento ed il fatto
medesimo non costituisce un più grave reato, con la reclusione fino a tre
anni.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa.
Agli effetti delle disposizioni di questa sezione, per "corrispondenza" si
intende quella epistolare, telegrafica, telefonica, informatica o telematica
ovvero effettuata con ogni altra forma di comunicazione a distanza.
Gianni Penzo Doria

Dove si progetta lo scarto? (1/2)

 differito (effettuato al momento del passaggio


dall’archivio di deposito a quello storico anche da
persone diverse dal produttore)
 in itinere (effettuato durante la formazione
dell’archivio dal produttore)
 preordinato (deciso prima della formazione
dell’archivio)
dell archivio)
(A. Romiti)

Gianni Penzo Doria

200
Dove si progetta lo scarto? (2/2)

È necessario progettare lo scarto durante la formazione


dell’archivio, creando per ogni tipologia documentaria un
profilo che contenga l’indice di classificazione e i tempi di
conservazione.
È un momento di delicatezza estrema per il quale è
irrinunciabile una preparazione rigorosa dell’archivista e
anche una sensibilità in chiave istituzionale e
storiografica.

Gianni Penzo Doria

È pur sempre una proposta...

Si tratta di una proposta per lo scarto, da


rivisitare in chiave storiografica sempre e
comunque come passaggio critico del lavoro
dell’archivista, in collaborazione con gli organi di
vigilanza e sorveglianza.

Gianni Penzo Doria

201
Adempimenti sulla selezione
(archivi “vigilati”)

Decisione (periodica) di avviare le operazioni di selezione

Istruzione del procedimento e redazione dell’elenco

Provvedimento che approva l’elenco dei documenti

A t i
Autorizzazione
i della
d ll SSoprintendenza
i t d archivistica
hi i ti

Consegna materiale alla CRI - Onlus / Termodistruzione

Gianni Penzo Doria

Adempimenti sulla selezione


(archivi “sorvegliati”)

Decreto del Presidente della Repubblica


8 gennaio 2001
2001, n
n. 37

Regolamento di semplificazione dei procedimenti di


costituzione e rinnovo delle Commissioni di sorveglianza
sugli archivi e per lo scarto dei documenti degli uffici dello
Stato (n. 42, allegato 1, della legge n. 50/1999)

Gianni Penzo Doria

202
Principali caratteristiche del Massimario (1)

 Deve essere integrato con il titolario di


classificazione
 Deve essere integrato con la tabella dei
procedimenti amministrativi
 Le decisioni spettano alla Direzione
archivistica, ma deve essere condiviso con gli
uffici
u c
È diviso in due parti:
Massimario
Prontuario

Gianni Penzo Doria

Principali caratteristiche del Massimario (2)

‰ Massimario:
p
contiene le disposizioni di massima,, i criteri di
selezione, le serie prese in considerazione e i
casi particolari
‰ Prontuario:
contiene l’elenco dettagliato delle tipologie
documentali e il fascicolo / affare / procedimento
di riferimento

Gianni Penzo Doria

203
È un report del protocollo informatico...

Si tratta di un report periodico elaborato dal


sistema di protocollo informatico.
L’informazione più importante è quella della
Motivazione agganciata alla
contestualizzazione normativa

Gianni Penzo Doria

DPR 28 dicembre 2000, n. 445 - art. 69

1. I documenti selezionati per la conservazione


permanente sono trasferiti contestualmente agli strumenti
che ne garantiscono l’accesso, negli Archivi di Stato
competenti per territorio o nella separata sezione di
archivio secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni
in materia di tutela dei beni culturali.

Gianni Penzo Doria

204
I punti strategici della Dir. PCM 28.10.1999:
Modelli organizzativi e tecnologici

Le amministrazioni sono quindi chiamate a intervenire


di tt
direttamentet nella
ll ffase attuativa
tt ti d dell dPR n. 428 d
dell 1998
per lo sviluppo del “governo elettronico” nelle pubbliche
amministrazioni, anche nella prospettiva del loro effettivo
ingresso nella Rete unitaria delle pubbliche
amministrazioni.
Il raggiungimento degli obiettivi indicati dipende, innanzi
tutto, dalla capacità di progettare in ciascuna
amministrazione un vero e proprio programma di interventi
di natura organizzativa e tecnologica, correttamente
dimensionato alle effettive esigenze operative.

Gianni Penzo Doria

I punti strategici del DPCM 31.10.2000:


Il Manuale di gestione

Le Pubbliche amministrazioni hanno ora l’obbligo di introdurre:


 un manuale l di gestione
ti che
h ddescrive
i il
sistema di gestione e di conservazione
dei documenti, fornendo le istruzioni per il
corretto funzionamento del servizio
 il manuale deve essere reso pubblico

Gianni Penzo Doria

205
Per iniziativa ANAI ...

Per iniziativa dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana è


stata
t t redatta
d tt lal
Carta della qualità nei servizi archivistici.
È in bozza datata 29 settembre 1997.

Gianni Penzo Doria

DM 14 ottobre 2003:
§ 2.2 Manuale di gestione

Il Manuale descrive le
 Procedure operative di formazione,
utilizzo e conservazione dei documenti
 Responsabilità delle UOR e dei RPA
 Informazioni necessarie a un efficiente
trattamento dei documenti

Gianni Penzo Doria

206
DPCM 31 ottobre 2000:
art. 5 – Manuale di gestione

L’art. 5 del DPCM 31 ottobre 2000 contiene l’indice del


Manuale (cfr.).

Non si tratta di un documento contenente le strategie,


ma le procedure operative.

Gianni Penzo Doria

Qualche sito web di riferimento


per il Manuale di gestione

207
http://www.sspa.it

Gianni Penzo Doria

http://www.comune.cuneo.it

Gianni Penzo Doria

208
http://www.ao.pr.it/progetti/protocollo/manuale.htm

Gianni Penzo Doria

L’interoperabilità

Due o più sistemi di protocollo informatico


interoperano quando è consentito al sistema
ricevente di trattare automaticamente le
informazioni trasmesse dal sistema mittente al fine
di automatizzare le attività e le procedure

Gianni Penzo Doria

209
L’interoperabilità: eXtra
(Emissione XML tra registrature di Ateneo)

Ateneo X Ateneo Y

Gianni Penzo Doria

I punti strategici del DPCM 31.10.2000:


Trasmissione e registrazione dei documenti informatici

Le Pubbliche amministrazioni hanno ora l’obbligo di:


 dotarsi di una casella di posta elettronica
 introdurre lo standard XML come linguaggio di
marcatura
 iscriversi all’Indice delle amministrazioni
pubbliche e delle aree organizzative omogenee
per trasmettere documenti informatici soggetti
alla registrazione di protocollo

Gianni Penzo Doria

210
I tempi
p della registrazione
g

Le operazioni
¾ Decisione sulla protocollazione
¾ Apertura e Timbratura
¾ Individuazione dell’Anagrafica
¾ Redazione dell’Oggetto
¾ Classificazione (e fascicolazione)
¾ Individuazione dei dati gestionali
¾ Smistamento alla UOR
¾ Verifica del record prima della registrazione
¾ Apposizione dei dati sul documento

Gianni Penzo Doria

211
20’’
Decisione sulla protocollazione

Per ogni
g documento in arrivo bisogna g verificare:
 La responsabilità dell’ente 5’’
(oppure restituirlo all’ufficio postale)
 Il grado di riservatezza, distinguendo tra 5’’
posta personale e posta per l’ente
 L’ammissione o la non ammissione al 10’’
protocollo
t ll

Gianni Penzo Doria

8’’
Apertura e timbratura

Per ogni
g documento in arrivo bisogna: g
 Aprire la busta o il plico con la cautela 5’’
necessaria a non tagliare il documento
 Apporre il timbro di registrazione, 3’’
individuando uno spazio idoneo

Gianni Penzo Doria

212
50’’
Individuazione dell’Anagrafica

Per ogni
g documento in arrivo bisogna:g
 Individuare il mittente, distinguendo tra 25’’
persona fisica e persona giuridica
 Incrementare in maniera normalizzata la 25’’
banca dati anagrafica

Gianni Penzo Doria

120’’
Redazione dell’Oggetto

Per ogni
g documento in arrivo bisogna: g
 Leggere con attenzione tutto il documento, 45’’
evitando letture superficiali
 Redigere l’oggetto con un’operazione 75’’
intellettuale di analisi e sintesi

Gianni Penzo Doria

213
50’’
Classificazione e fascicolazione

Per ogni
g documento in arrivo bisogna: g
 Individuare la funzione di riferimento e 25’’
classificarlo sulla base del titolario
 Individuare il fascicolo o crearne uno nuovo 25’’
consultando il repertorio dei fascicoli

Gianni Penzo Doria

60’’
Individuazione dei dati gestionali

Per ogni
g documento in arrivo bisogna
g trascrivere:

 I dati relativi alla gestione dell’archivio 20’’

 I dati relativi alla gestione delle banche dati 20’’

 I dati relativi ai pprocedimenti amministrativi 20’’


20

Gianni Penzo Doria

214
45’’
Smistamento alla UOR

Per ogni
g documento in arrivo bisognag verificare:
 La responsabilità dell’affare o del 15’’
procedimento amministrativo
 Individuare gli uffici o gli organi da 15’’
informare per conoscenza
 Decidere l’istituzione di una conferenza di 15’’
servizi
i i

Gianni Penzo Doria

Verifica del record 15’’


prima della registrazione

Per ogni
g documento in arrivo bisogna
g verificare:
 La congruità dei dati immessi, soprattutto 15’’
per i dati non modificabili

Gianni Penzo Doria

215
15’’
Apposizione dei dati sul documento

Per ogni
g documento in arrivo bisogna: g
 Trascrivere i dati relativi al numero di 15’’
protocollo, la classificazione e la UOR

Gianni Penzo Doria

383’’
Il totale
Circa 7 minuti
20’’
Decisione sulla protocollazione
8’’
Apertura e Timbratura
50’’
Individuazione dell’Anagrafica
Redazione dell’Oggetto 120

Classificazione (e fascicolazione) 50’’

60’’
Individuazione dei dati gestionali
45’’
Smistamento alla UOR
Verifica del record prima della registrazione 15’’

Apposizione dei dati sul documento 15’’

Gianni Penzo Doria

216
Altri tempi...

Per ogni
g documento possono
p essere previste
p altre
procedure di carattere gestionale:
 Acquisizione digitale di un documento
 Fotoriproduzione meccanica
 Verifica sulla precedente protocollazione

Gianni Penzo Doria

Acquisizione digitale del documento 60’’

Per ogni documento è prevista l’acquisizione


informatica, che può avvenire in due modi:
 Scansione ottica
45’’
 Associazione di un file in formato nativo
15’’

Gianni Penzo Doria

217
Fotoriproduzione 60’’

Può avvenire per:


 Migliorare la lettura dell’originale 45’’

 Scansionare un documento rilegato 15’’

Gianni Penzo Doria

www.unipd.it/archivio

218
Archivio Generale di Ateneo

Sito internet
http://www.unipd.it/archivio

Posta elettronica
gianni.penzo@unipd.it

Gianni Penzo Doria

219

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