Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
« Noi ci proponiamo di riconoscere a lei rimento del titolo; nel caso particolare di
[s. Teresa] un giorno, come a Santa Caterina Teresa d'Avila e di Caterina da Siena, di
da Siena, il titolo di Dottore della Chiesa » 1• ventano indicative anche di una situazione
Con queste parole, il 15 ottobre 1967, Paolo che per la sua novità, in qualche maniera,
VI annunciava alla cristianità il proposito di richiama una pregiudiziale risolta nella se
voler proclamare Dottori della Chiesa uni conda metà del sec. xvr. Fino a quell'epoca
versale due donne 2• la Chiesa dava il titolo di Dottore solamente
L'alto titolo fu solennemente conferito da a otto personaggi illustri, vissuti nei primi
Paolo VI in S . Pietro il 27 settembre 1970 secoli del cristianesimo: i santi Ambrogio,
a Teresa d 'Avila e il successivo 4 ottobre a Gerolamo, Agostino e Gregorio Magno per
Caterina da Siena. l'Occidente, Basilio Magno, Gregorio Nazian
Le affermazioni « certa scientia ac matu zeno, Giovanni Crisostomo e Atanasio per
ra deliberatione » , che aprono la formula l'Oriente .. :Quattr:o _le _note_che_giustificano�---
rituale della proclamazione 3, considerate nel tale titolo: santità della vita, eminenza e
loro valore generale, significano l'oculato e ortodossia della dottrina, antichità, approva-
sapiente ' iter ' percorso prima del confe- zione ecclesiastica.
4) Bullarum diplomatum et privilegiorum Sancto però, è concessa solamente la prima possibilità, può
rum Romanorum Pontificiem, Torino 1862 (cit. Bulla insegnare, ma in forma privata. I due noti testi paolini:
rum), tomo VII, pp. 564-565. « » «
Mulieres in ecclesiis taceant (I Cor., 14,34), Docere
5) E. VALION, Docteur de l'Eglise, in Dictionnaire mulieri non permitto" (I Tim., 2, 12) hanno condizio
de Théologie catholique, Paris 1908, voi. IV, cc. 1509- nato l'Aquinate nella soluzione del quesito. In questi
1510; V. PUGLIESE, Dottori della Chiesa, in EC, cc. 1901- termini egli ribadisce la proibizione dell'Apostolo: «Ad
1903. tertium dicendum quod gratiam divinitus acceptam
6) Bolla Triumphalis Hierusalem . . . , in Bullarum, diversimode aliqui administrant, secundum diversitatem
VIII, pp. 1005-1012. conditionis ipsorum. Unde mulieres, si gratiam sapien
7) Declaratio Promotoris Generalis Fidei, in Urbis tiae aut scientiae habeant, possunt eam administrare
et Orbis concessionis tituli Doctoris et extensi onis eius secundum privatam doctrinam, non autem secundum
dem tituli ad universam Ecclesiam necnon Officii et publicam" (i bid., ad 3m). Con la proclamazione a Dot
Missae de communi doctorum virginttm in honorem tori di Teresa d'Avila e di Caterina da Siena la Chiesa
S. Catharinae Senensis virginis Tertii Ordinis S. Do del Concilio Vaticano II interpreta in modo nuovo l'in
minici, s.d., p . 2, parag. 3 (cit. P ositio, denominazione segnamento dell'apostolo Paolo e del Dottore Angelico.
corrente per indicare il volume che raccoglie i risultati La motivazione di tale cambiamento viene chiarita dal
delle indagini e degli studi fatti prima di conferire il Promotore Generale della Fede nei primi due paragrafi
titolo di Dottore della Chiesa). della Dichiarazione a favore del conferimento del dot
8) S. TOMMASO D'AQUINO, Summa Theologiae (Il' Il", torato a Caterina da Siena, che sintetizzo in tre punti:
q. 177), spiegando il passo paolino « Alii datur per Spi 1 ) la consuetudine invalsa nella Chiesa di conferire il
ritum sermo sapientiae, alii sermo scientiae (I Cor.,» titolo di Dottore solo ad uomini appartenenti all'ordi
12,8), nell'articolo primo dimostra che esiste il partico ne ecclesiastico è da ascrivere alla ((non recta interpre
lare carisma della parola e che esso è ordinato al bene »
tatione dei ben noti passi paolini; 2) la condizione
degli altri; all'articolo secondo si pone il quesito se il della donna è molto cambiata nella nostra epoca; 3) gli
dono della parola di scienza e di sapienza si addica an attestati ufficiali verso le donne da parte della Chiesa
che alle donne. Sulla base della scrittura risulta che e durante il Concilio Vaticano II e nel « post Conci
alcune donne hanno ricevuto il dono della sapienza e »
lium sono « . . . felix testimonium . . . de earum ma
della scienza, ma non possono metterlo a servizio de gno influxu ad bonum Ecclesiae in exemplo vitae chri
gli altri se non mediante il carisma della parola ( « Sed stianae, in aeducatione puerorum, in fide propaganda ».
quaedam mulieres accipiunt gratiam sapientiae et (Positio, pp. 1-2, paragg. 1-2).
scientiae, quam non possunt aliis administrare nisi per 9) Cfr. nota 7.
gratiam sermonis '" i bid., arg. 3). Nella Chiesa il carisma 10) P ositio, pp. 1-45.
della parola - il cui fine è insegnare - si esercita in 11) Urbis et Orbis concessionis tituli Ecclesiae Doc
due modi: in privato ( « . . . private ad unum ve! paucos, toris S. Catharinae Senensis virginis Tertii Ordinis S.
familiariter colloquendo '" i bid., c . ) e in pubblico ( « . . . Dominici. Peculiaris congresstts relatio et vota, Romae
publice alloquendo totam Ecclesiam '" i bid.); alla donna, 1969 (cit. Urbis et Orbis).
[ 3] GLI ATI"RIBUTI DE L DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 357
Con l'autorità che gli era propria , il Pon predecessore Pio II 12, che nella Bolla di
tefice definì quello che di essenziale e di canonizzazione dichiarava: « Doctrina eius
originale sta alla sorgente del magistero ca infusa non acquisita fuit; prius magistra
teriniano : un carisma di scienza e di sapien visa est quam discipula » . A tali affermazioni
za, ' gratis dato ' dallo Spirito Santo. Avva Pio II ne premetteva un'altra: « Nemo ad
lorò il suo pronunciamento , rifacendosi al eam accessit, qui non doctior meliorque
abierit » 13. Con queste frasi lapidarie la Chie
sa dava il suo primo riconoscimento ufficiale
alla dottrina e all'apostolato sapienziale di
Caterina . La dichiarazione di Paolo VI ne è
la ratifica solenne e definitiva ; essa costi
tuisce l'an::: llo più prezioso di una secolare
catena di testimonianze, che , iniziate sullo
scorcio del secolo XIV, si sono protratte per
sei secoli 14 ed hanno avuto un profetico
epilogo nella lettera di Giovanni XXIII per
il V centenario della canonizzazione: « Iure
igitur meritoque a Romanis Pontificibus in
Ecclesiae candelabro apertius usque impo
sita, ut luceret omnibus qui in domo sunt >> 15.
A questa catena di testimonianze anche
le arti figurative hanno dato il loro apporto .
Fin dalle più antiche rappresentazioni a Ca
terina sono stati riservati simboli o atteggia
menti che senza ombra di dubbio volevano
indicare e la sua dottrina e il suo magistero
sapienziale . Soddisfazione grande nel con
statare che sia nella Dichiarazione del Pro
motore Generale delia Fede sia in alcuni Voti
espressi dai membri della Sacra Congrega
zione per le Cause dei Santi 16 gli attributi
faticabile nella divulgazione del culto, degli ritenersi in molta parte responsabile della
scritti di Caterina e su Caterina 28, così può ideazione iconografica 29: l'immagine è un
28) Libellus, pp. 402-413; Il Processo Castellano, pp. Attesta inoltre che l'immagine della Senese era «cle
28-33, 54, 57-59, 63-64, 66, 74-77, 91-95, 104-105, 106-256. picta more beatarum ab ecclesia nondum solempniter
29) Tommaso da Siena nella sua deposizione al Pro canonizatarum, , (Il Processo Castellano, p. 92) e che
cesso Castellano enumera ben sette «
rnagistri schola quanto altri o egli stesso aveva fatto dipingere su Ca
rum », «
presso i cui scriptoria ,, faceva copiare le ope terina . . . totum fuit iuxta seriem eorum que in eius
«
re di Caterina e su Caterina, e molte venivano miniate. legenda ystorialiter continentur " (Ibid., p. 28). Spie-
[11] GLI ATTRTBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAHA CATERlNTANA 365
potente mezzo didattico-divulgativo, i segni , i l « . . . Maestro suo singolare dalla ' cattedra
i gesti , le espressioni che la connotano sono della santissima croce ' a lei, illetterata, ave
canali di facile e immediata comunicazione. va squadernato il ' libro ' della divina Sa
Il giglio e il libro sono attributi comuni pienza » 32• La colomba (fig. 1 1) , simbolo del
con l'iconografia senese, ma in posizione in lo Spirito Santo, posta sul capo 33 di Cate
versa nella miniatura al foglio 102v (fig. 9) rina manifesta l'origine carismatica della sua
della Legenda Maior della Biblioteca Comu scienza 34• L'ispirazione dall 'alto che guida
nale di Norimberga 30• I cartigli o le buste 31 Caterina mentre detta le Lettere o i l Dialogo
indicano le Lettere, che, al pari del libro, è sottolineata nelle splendide miniature di
sono espressione del magistero spirituale del tre codici (figg. 1 2- 1 4) . La palma, qui sim
la Santa (fig. 10); i l crocifisso mostra come bolo di martirio incruento, e il modello di
cato senso di veridicità storica, confermato anche dai Per le notizie sulla maggior parte delle mmiature
quattro disegni voluti da Tommaso da Siena nel suo citate in questo studio mi sono valsa della ricerca che
Libellus ( Ms. T.I. 2, f. 81, Siena, Biblioteca Comunale), la dott. Martina Damiani sta facendo in questo campo
quale commento figurativo sul diverso modo con cui per il Centro Nazionale di Studi Cateriniani.
Francesco d'Assisi, Caterina da Siena, i beati domeni 31) Processus, Venezia, Biblioteca Marciana, Ms. lat.
cani Gualtiero di Strasburgo ed Elena d'Ungheria fu IX, 14 (2977), f. 2; per l a datazione del codice e della
rono segnati dalle stimmate di Cristo (Libe/lus, pp. miniatura cfr.: Il Processo Castellano, pp. LXXXV
152-181). LXXXVIII; L. BIANCHI, Il carattere dottrinale della san
30) La Legenda Maio1·, posseduta dalla Biblioteca Co tità cli Caterina da Siena nella iconografia del primo
munale di Norimberga (Ms. Cent. IV. 75), probabil Qual trocento, in Atti del Congresso Internazionale di ·
mente è da identificare con quella che Tommaso da Studi Cateriniani, cit., pp. 571-573.
Siena nella sua deposizione attesta di aver inviato da 32) G. CAVALLINI, La Veri tà dell'Amore, Roma 1978,
tempo al convento domenicano della medesima città: p, 277.
« . . . in conventu Nurimbergensi . .. , me operante, tra 33) La mistica colomba è anche un attributo perso
»
smissa fuit legenda diete virginis iam est diu. (Il Pro nale di Caterina: il padre Jacopo, un giorno, sorprese
cesso Castellano, p. 30). Se la deposizione, redatta nel la figliola, poco più che dodicenne, assorta in p reghiera
1411 e rimaneggiata nel 1412, venne consegnata al vica «
con . . . una colomba bianca come la neve . .. sospesa
rio generale della curia vescovile di Castello il 20 giu sul capo» ( Vi ta, parag. 52).
gno 1412 (!bici ., p. XVI), ne consegue che il manoscritto 34) Legenda Maior, Siena, Biblioteca Comunale, Ms.
della Legenda Maior giunse a Norimberga prima del T.I. 1. f. lv, primi decenni del sec. xv.
1411.
366 llIEGA GIUNTA [12]
l1ti
'"'h
cft
4
tr Il
l.'f '�
cdi
fitf
FIG. 1 1 - SIENA, Biblioteca Comunale: Ms. T.I.1, f:. 1 v FIG. 12 - MODENA, Archivio della Cattedrale: Mss. Confra
(Legenda Maior). ternita Annunziata, Epistolario ( U . Pagliaresi), f. lr.
tatis Ecclesiae ac primatus Romani Pontificis, prout motoris Generalis Fidei, in Posit io, p. 5, n. 10).
postea hae veritates delineatae sunt in Constitutione 37) BIANCHI, op. cii., p . 589.
[13] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 367
n '<fl 110�:1.m'"-n. lm
�m� 1."\"1llc(lc l'°loru��
o(\ ln�tt« lltU\ttl\ �t( �'V1
" -·t
I •''-'�·. '�";" }f\-'t1'4i \"(,t m��t·
, 1 .•\ , ..�tmlhifh\fc·ytid��·nu°\,, 'l'
,l {3 - ;u
;� (nt:.: 1�tll$ '"1 J"'Ufl
•
l t� •
I
\ '"Oll •
FIG. 16 - MURANO, Museo Vetrario: MAESTRO SENESE DELLE IMMAGINI DOMENICANE (xv sec.), Pala con
Sante.
s. Caterina e
368 IJIEGA GIUNTA [1 41
.
�talogo t)efa fcrapl?ic�i�irgi� i"
SANCTACATHAR.INA DESENIS.
FIG. 17 CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca: S. Caterina FIG. 18 - ROMA, B iblioteca Corsini: S. Caterina (xilografia
(Dialogo, frontespizio). dell'Epistolario di A. MANUZIO).
l 'immagine cateriniana coniata a Venezia; i mari verso Oriente 38, lo schema veneziano
modulo ripetuto fin oltre il sec. xv, ne dà dell'immagine cateriniana oltrepassa presto
conferma l a stampa nel frontespizio del i confini della laguna. Il suo influsso è i n
Dialogo (fig. 17), edito nel 1 504 a Venezia diversa maniera presente nella stampa a
dal Soardi, che presuppone la più complessa bulino del British Museum di Londra (fig. 1 9)
xilografia dell'Epistolario di Aldo Manuzio e nella xilografia a colori (fig. 20) del Kunst
(fig. 1 8), Venezia 1500. sammlung di Basilea (1460-70) 39; o ancora
Con i codici miniati e con le numerose nella tavola di Ludovico Brea (fig. 21) i n
immagini , che, secondo la testimonianza di S. Domenico di Taggia (1483 - 88) e nell'af
Tommaso da Siena, partono per tutte le fresco (fig. 22) della Pinacoteca Ambrosiana
direzioni d'Italia, valicano le Alpi e solcano di Milano (fine sec. xv) 40.
, 38) Il Processo Castellano, pp. 92-93; Libellus, p. 407, Metallschnitte des XV Jahrhunderts, Stuttgard 1969,
409, 410-411. p. 61, n. 1345; BIANCHI, op. cit., pp. 594-595.
39) Per i problemi relativi alla datazione e all'area 40) Per l'attribuzione e la data - Maestro Lombardo,
artistica in cui circoscrivere le stampe di Londra e di fine del sec. xv - cfr. L'Ambrosiana, a cura di A. PARE
Basilea cfr. L. DONATI, S. Caterina da Siena nelle stam DI-G.A. DELL'ACQUA-L. VITALI, Milano 1967, p. 84, fig. 17,
pe del '400. Appunti iconografici, in Studi Cateriniani, p. 510. Sotto certi aspetti è da ricollegare al tipo icono
1924, a. I, n. 2, pp. 59-62; A.M. HIND, Early Jtalian E n grafico di ascendenza veneziana anche la terracotta di
graving, London 1938, voi. I, p. 51, n. 66, voi. II, pi. 62; Antonello Gagini (1528 c . ) in S. Domenico di Palermo,
W.L. SCHREIBER,- H. TH. MUSPER, Handbuch der Holz und cappella di S. Caterina da Siena.
[15] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NEL LA ICONOGl�AFIA CATER!NI1\NA 36 9
27
370 DIEGA GIUNTA [ 1 6]
FIG. 2 0 - BASILEA, Kunstsammlung: S. Caterina (xilogra FIG. 21 - TAGGIA, Chiesa dei Domenicani: L. BREA, S. Ca
fia a colori). terina.
Nella xilografia delle Lettere, edite nel fratelli sono illustrati in due delle tre inci
1 492 a Bologna dal Fontanesi (fig. 23) , po sioni pubblicate da Mathio de Codeca nel
tremmo avere la prima immagine di Caterina Dialogo, Venezia 1494; Caterina (fig. 25) , che,
Dottore della Chiesa, se il titolo le fosse stato assistita dallo Spirito Santo e a colloquio
conferito cinque secoli fa: la colomba ispi con l'Eterno Padre, detta, è un tema già vi
rante all'orecchio 41, ecclesiastici, religiosi, sto nella miniatura (figg. 1 2-14) ; nell'altra
laici d'ambo i sessi in ginocchio sotto la xilografia (fig. 24) la Santa è seduta,Jn;:-�at
cappa della Santa sono i destinatari dell'in tedra e consegna i suoi �cr}tti a dµ,è'f: çlamé :
signamento cateriniano, indicato'· dài nume numerosi libri sçmo·· -;spafS fet.sulla: l�ansenna
rosi éçl:i-tigii. 4.'or!gµi�:carismatica della dot
· delimitante il· primo piano; . l'Eterno Padre,
trina catermiana ':è 1a ..· sua trasmissioné . ,:ai la Vergine e s .r Domenico mostrano i segni
"· �j
·:,.
\ .. . ·.
· �� .... .
. i·\ !'"\.
� - . ...... . ·-·�- ·- ....
41) La colomba ispirai;; {� · all'ore·cchio;· quale segno collegato a ·qualcne· avv� niiilento specifico della vita del
'
della particolare assistenza dello Spirito Santo, non è Santo; valg'a per esempio il caso del beato Ambrogio
prerogativa esclusiva dell'iconografia del Dottore della Sansedoni O.P. (Siena 1220-1286), per la cui iconografia
Chiesa; essa, talvolta, costituisce un attributo personale rimando a KAFrAL, op. cit. , 1952, coll. 29-34.
[17 ] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NEL LA ICONOGRAFIA CATERINIANA 371
'
'
1·
;
II!-' s i
r
'
•'
'\>Ì .,
FrG. 23 - BOLOGNA, i!Bjbliotèca Universitàtjà, Incunabolo
A.V.�.X. 435 (��,CiÌté;rifi�,· Epi§tolè.. �c"èlte): S. Cate
'- 1' _ ,,.c: ' rina (x'il'Cfgrafia dì G:F� Foritanesi).
- --
· _ ' t
Al nom� deiefu chrillo crucifixo & de Mariadolce&
del gloriofo patriarcha Dominie�. ·
della santità e della gloria di Caterina. Va sec. xv e all'anno 1466. Ancora ' Caterina
riazione figurativa del medesimo concetto maestra è il soggetto della tavola di Cosi-
'
F1G. 27 - BERLINO, Staatsbibliothek, Ms. 78. A. XIV (Legenda Maior), f. 772: S. Caterina maestra.
mo Rosselli (fig. 28) , dipinta dopo il 1473 na aureola accidentalis) -, che possono
e prima del 1 500 44• qualificare la santità; l'assenza, però, di una
In questa ricerca di simboli dottrinali, o di tutte e tre le note accidentali non tocca
attribuiti a Caterina da Siena nelle raffigu minimamente la sostanza stessa della san
razioni più antiche, non deve sfuggire la tità, che è adesione totale e amorosa della
presenza delle tre corone 45 nelle stampe di creatura a Dio e che viene espressa dal noto
Basilea (fig. 20) , del Dialogo di Mathio de attributo dell'aureola (corona aurea essen
Codeca (fig. 25) e dell'Epistolario aldino tialis) .
(fig. 1 8) . Esse indicano tre note non essen A Caterina vengono riferite tutte e tre le
ziali - verginità, martirio, dottrina (coro- corone accidentali 46 da Raimondo da Capua
44) Catalogue National Gallery of Scotland, Edin di sopra del nimbo della Santa e diversificate nella ma
burg 1946, p. 304, n. 1030; G. KAFTAL, Saint Catherine in teria - argento, argento-oro con riflessi rossi, oro puro
Tuscan painting, Oxford 1949, p. 132; A. PADOA RIZZO, - secondo la narrazione di Raimondo da Capua (cfr.
La Cappella Salutati nel Duomo di Fiesole e l'attività nota n. 47). La triplice corona, simile ad un triregno,
di Cosimo Rosse/lì, in AViva, 1977, n. 3, p . 8 e note 32- è presente nella tavola XII della « Vita » disegnata da
33; c. THOMPSON-H. BRIGSTOCKE, National Gallery of Francesco Vanni ( 1595-96), incisa da Pieter de Jode e
Scotland, Shorter Catalogue, Edinburg 1978, p. 92. pubblicata a Firenze nel 1597 (cfr. BIANCHI, op. cit.,
45) Tre corone d'oro, rispettivamente in mano a due tav. XII, figg. 19-20). Questo attributo, che h a avuto
angeli e all'Eterno Padre, e nella stessa disposizione scarsa fortuna nella iconografia cateriniana, ritorna nel
della xilografia di Basilea, dove alla figura di Dio Padre la Immagine della Santa che apre il ciclo di ben 33 sto
si sostituisce quella del Cristo (fig. 20), si trovano nella rie ( Roma, Col!. privata), dipinto da Giovanni Hajnal
lettera iniziale ' B ' al f. lr (Ms. Parmense 76, Parma, tra il 1980 e il 1981 per una committente profonda co
Biblioteca Palatina) della Legenda Minor di Tommaso noscitrice della vita e degli scritti di Caterina da Siena.
da Siena, tradotta in italiano da Stefano Maconi ( 1350 46) Per un approfondito esame sul significato e il
ca.-1424), discepolo di Caterina. Il manoscritto è del «
valore da attribuire alla « corona aurea » e alla corona
secolo xv; la miniatura è antecedente all'anno 1461, poi »
aureola nella letteratura medievale rimando allo stu
ché la Senese ha ancora il nimbo dei Beati. Nel polit dio di A. VOLPATO, Corona aurea e corona aureola:
tico, attribuito ad Ignoto Pittore Ligure seguace di ordini e meriti nella ecclesiologia medievale, in corso
Giovanni Barbagelata (sec. xv, chiesa di S. Domenico, cli stampa.
Varazze) le tre corone sono disposte l'una sull'altra al
374 DIEGA GIUNTA [2 0]
nella Legenda Maior 47, ma in modo più espli Tommaso da Siena, il quale a proposito del
cito e circostanziato gliele attribuisce solo la ' corona aureola ' dei predicatori o dottori
47) Sulla base del racconto di Semia - discepola ciate insieme, ed una era più bella dell'altra. La prima
romana della Benincasa -, che, proprio nell'ora in cui era di a rgento e mostrava un candore di neve; la se
Caterina spirava, vide in sogno l'anima di lei accolta conda di a rgento mescolato con l'oro e dava riflessi
in Cielo sotto l'aspetto di fanciulla di rara bellezza, rossi, come le stoffe rosse quando sono intessute di fili
Raimondo da Capua scrive che Caterina « .
. . era ve d'oro; la terza era di oro puro, tempestate di gemme e
stita di bianco e risplendeva tutta, ornata com'era di di pietre preziose » (Vita, parag. 372; per la narrazione
collane; portava in capo tre corone bellamente intrec- del sogno cfr. paragg. 371-376).
[2 1 ] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 375
da attribuirsi a Caterina scrive: « Et eodem mo in questa vergine, la quale, fragile per
modo est de doctrina dicendi quoad au natura, debole per età, popolana per nascita,
reolam predicatorum sive doctorum cum senza maestro umano e guida raggiunge il
per medium doctrine sue tam prolate quam più alto grado delle virtù perfette e acquista
scripte de innumeris quasi mentibus homi tanta chiarezza e tanta perfezione di dottrina
num utriusque sexus expulerit demonem ac senza uscire dalle mura della casa pater
etiam aliquotiens de ipsis humanis corpo na ?»49• « Se alcuno esaminerà il libro, che el
ribus » 48• la compose nella propria lingua, certamente
La primitiva iconografia cateriniana (fine sotto dettatura dello Spirito Santo, come
XIV-XVI sec.) ha, quindi, un accentuato ca si potrà immaginare o credere che quello
rattere dottrinale, espresso con il solo attri sia stato scritto da una donna ? » 50. Dalle
buto del libro in Siena, con più ricchezza e memorie del notaio ser Cristofano di Gana
varietà di simboli a Venezia e nelle aree ar Guidini, altro discepolo di Caterina, appren
tistiche di questa tributarie sotto l'aspetto diamo che un vescovo domenicano di Fran
iconografico. Accentuazione comprensibile se cia, dopo aver letto il Dialogo, tradotto in
si considera il fenomeno nella prospettiva latino dallo stesso Guidini, « Diceva che tro
propagandistico-cultuale di questo primo se vava cose in quel libro, che n'era meglio
colo cateriniano, che, mirando alla canoniz dichiarato da niuno dottore, e che . . . egli
zazione della Benincasa, si avvale di tutti i predicherebbe la dottrina del detto libro in
mezzi per farne conoscere la vita, le opere, suo paese » 51.
gli scritti. La progressiva scomparsa di attributi spe
Se si tentasse di spigolare nella ricca let cifici - colomba, modello di chiesa, cartigli
teratura fiorita subito dopo la morte di o buste, corona aureola ' - e l'affermarsi
1
48) lZ Processo Castellano, p. 163; « corona aureola » die ipsum martirium subeundi etiam per quosvis eidem
della verginità: « Quot actus excellentis victorie, qui demones vel homines inferendi potius pro nunc bre
bus respondent aureole, in virgine eminenter affuerint, vi tatis gratia est tacendum, quam aliter disserendum.
quis queat edicere cum virginitatem tam mentalem tam Quoad aureolam tertiam » (lbid.). Tommaso da Siena
corporalem ac etiam Deo dicatam atque castitatis così conclude il passo della sua deposizione relativo
transfusivam in se habuerit, ut patet ex supradictis; alle note accidentali della santità di Caterina: « . . . da
necnon et carnem non solum quoad carnales motus tum est intelligi qualiter hec virgo non solum corona
sed etiam quoad quevis alia tanta austeritate restrin essentiali sed etiam accidentali utpote aureola et coro
xerit et sit supergressa ut id incredibile quodammodo nula triplici singulariter extitit coronata ,. (Ibid.).
reddatur, propter quod bene merito lutic virgini virgini 49) Vita, Prologo I, parag. 5.
tatis aureola non utique communi sed eitam modo 50) Jbid., parag. 8.
speciali deberetur » (Ibid.). 51) I . TAURISANO, I Fioretti di Santa Caterina da Sie
« Corona aureola » del martirio: « Sed de martirio na, Roma 1950, p. 238.
terribili a demonibus sibi illato ac aviditate milies i n 52) L. BIANCHI, op. cit., Roma 1980, pp. 21-22.
376 DIEGA GIUNTA [22]
FIG. 29 - ROMA, Gabinetto Nazionale delle Stampe: Frontespizio della Vita di S. Caterina ( serie di 12 stampP
disegnate da F. VANNI, incise da P . LE JoDE e pubblicate per i tipi di M. FLORlMl nel 1597).
(159 1 ) , per un cataletto 53, nascono nel cli eccesso di interiore effusione non è solo il
:na religioso post-tridentino, che darà una ' libro ', da cui ha appreso la scienza divina,
impronta inconfondibile all'arte sacra an ma è soprattutto il modello paziente e sof
che nei secoli successivi. La rappresentazio ferente per amore, su cui ella ha esemplato
ne sacra ha, come sempre, la funzione di la propria vita.
mediare il contatto con il divino, ma ora In questo nuovo contesto spirituale non
l'artista deve rendere possibile il raggiungi mancano, tuttavia, attestati che fanno eco a
mento di tale fine accentuando segni, fatti, quello dal vescovo francese: « Numeretur
fenomeni, che meglio e più sottolineano gli
aspetti ascetico-mistici della vicenda terre
stre del Santo. Il crocifisso che Caterina 53) B. SANTI, Francesco Vanni, in L'Arte a Siena sot
t o i Medici 1555-1609, catalogo, Roma 1980, pp. 135-136,
contempla o al quale si abbandona in un n. 50.
[23 ] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 377
inter Doctores ac Scriptores sacros oportet» ,
propone i l domenicano Ambrogio d'Altamu
ra nel sec. xvn 54; nel Settecento l'autorevole
affermazione di papa Benedetto XIV (1740-
1 758) : « Re vera igne charitatis accensa fuit
doctrina Sancti Pauli, Sanctorum Ecclesiae
Doctorum ceterorumquè Sanctorum . . . talis
doctrina S. Catharinae Senensis, de qua ita
habet Canonizationis bulla: Doctrina eius
infusa, non acquisita fuit » 55.
Sorprendente coincidenza: proprio nello
stesso arco di tempo, in Spagna, Caterina
viene rappresentata anche con le connotazio
ni iconografiche proprie del Dottore della
Chiesa. L'esemplare più interessante, che per
ora conosco, è datato al 1 784 e si trova nella
chiesa domenicana annessa al convento di
S. Vincenzo Ferreri a Manacor nell'isola di
Maiorca 56. Non si possono avanzare riserv�
o dubbi sulla identificazione del soggetto e
tanto meno sulle intenzioni di chi volle l'im
magine (fig. 3 1) : nell'alto zoccolo a formelle
di maiolica, che riveste le pareti del presbi
terio, il riquadro raffigurante Caterina Dot
tore della Chiesa è simmetricamente contrap
posto a quello di Tommaso d'Aquino, pro
clamato Dottore della Chiesa nel 1567. Ad
entrambi i Santi sono comuni gli attributi
della mistica colomba, il libro e il berretto
a quattro pizzi con la nappa bianca, colorè
riservato al dottore in teologia; Caterina tie
ne nella destra anche la penna 57. Si tratta
risulta che le insegne consegnate al neodottore erano per la sua tesi di dottorato ( 1 963). La sua dissertazione
« . . . un bonete con su boria bianca y en un dedo de è in corso di stampa.
la mano un anillo y un libro en sus manos, . . . » (Me 58) Sarebbe interessante un approfondito esame del
moria de los Actos que se hacen en los Grados de la iconografia di Teresa d'Avila nei secc. XVII e XVIII,
Licenciamientos, Magisterios y Doctoramientos por es/a poiché, dopo la canonizzazione ( 1622), la Santa spagnola
Universidad de Salamanca d e que ha de tener memoria cominciò ad essere esaltata e raffigurata come Dottore
y cuenta el Maestro de Ceremonias ( 1615-1627), Archivio della Chiesa, sia pure " con immagini generiche, im
Universitario di Salamanca, 784). prontate ad una certa approssimazione ». (P. CA N NATA,
Berretto, anello e libretto dottorale, le tre insegne Teresa di Gesù, Iconografia, in B iblioteca Sanctorum,
tradizionali che venivano offerti ai nuovi dottori (cfr. Roma 1969, voi. XII, coll. 413-414). Dati i limiti del pre
A. ROTA, Dottore, in EC, IV, col. 1900). sente studio mi riserbo la trattazione in altra sede più
Debbo l'informazione alla cortesia della dott. Agne appropriata.
cla M. Rodriguez, che ha studiato il testo in questione
[2 5] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 379
fisionomia iconografica, mi sembra utile fer destra levata in gesto allocutorio, il s . Dot
marsi un poco a considerare le caratteristi tore Agostino sta probabilmente spiegando
che generali che contraddistinguono l'icono le Scritture (fig. 33, anni 590-604) 59• Schema
grafia del Dottore della Chiesa. Mi riferirò simile, ma con varianti iconografiche di ri
ad alcune tra le più antiche rappresentazioni . lievo, nella miniatura del Registrum S. Gre
Seduto davanti al leggio con sopra un gorii (sec. x,. Treviri, Biblioteca Comunale,
libro aperto, rotulo nella mano sinistra, la fig. 34) : papa Gregorio Magno porta indu
menti liturgici, il diacono Pietro con lo stilo
sta facendo un buco nella tenda, da dove,
ammirato, osserverà il fatto straordinario
della mistica colomba 60 poggiata sulla spalla
che sussurra all'orecchio del s . Dottore ciò
che dovrà scrivere. La colomba è un attri
buto personale di s. Gregorio I in quanto
rievoca un evento miracoloso della sua vita 6 1,
: - , ... :
' ' I
.,. +
, ,
FIG. 34 - TREVIRI, Biblioteca Comunale: MAESTRO del Re FIG. 35 - BARCELLONA, Biblioteca de Catalunya: J. JOFFRE
gistrum Gregorii, Registrwn Gregorii, miniatura. DE BRIANS, La vida . . . ( Valencia 1 5 1 1 ) , miniatura.
59) J. WILPERT, Die roemischen Mosaiken und Ma 6 1 ) Il miracolo dello Spirito Santo, che, sotto forma
lereien der kirchlichen Bauten van IV bis XIII Jahr di colomba, ispira Gregorio Magno, è così narrato nella
hundert, Freiburg 1917, p. 140-2; G. KAFTAL, Iconography Vita: « Denique a fideli et religioso viro, ac huic nostro
of Saints in centrai and south Italian Sc/wols of Paint Patri sanctissimo pro suae religionis et utilitatis merito
ing, Firenze 1965, col. 128. valde familiarissimo, fideliter post obitum eius idem
60) L'attributo della colomba, non ispirante all'orec vas electionis, et habitaculum sancti Spiritus visionem
chio, ma librata sul capo di Gregorio Magno è pre ultiman Prophetae Ezechielis interpretaretur, oppan
sente nella miniatura a piena pagina del Codice di sum velum inter ipsum et eundem exceptorem tracta
Egino della fine del secolo VIII ( Omeliario, Berlino, tus sui, illo per intervalla prolixius reticente, isdem
Biblioteca Statale, Phill. 1676 ( Meerm. 50), f. 25v; cfr. minister eius stylo perforaverit, et eventum per fora
A. BOINET, La miniature carolingienne ses origines, son men conspiciens, viderit columbam nive candidiorem
développement, Paris 1913, p. 5, tav. CXLVII; C. CouR super caput eius sedentem, rostrumque eius ori diu
CELLE, Recherches sur Saint Amboise. Vies anciennes, tenere appositum, quae cum se ab eiusdem ore amo
culture, iconographie, Paris 1973, p. 156). veret, incipiebat Sanctus Pontifex loqui, et a Notario
380 DlEGA GIUNTA [26]
in seguito essa diventerà simbolo comune Con il 4 ottobre 1 970 il dottorato di Ca
agli altri tre Dottori della Chiesa Occiden terina si propone ufficialmente agli artisti
tale. come tema iconografico, che presenterà for
Talvolta il Dottore tiene in mano un mo me varie, difficilmente riconducibili ad una
dello di chiesa. Tra i possibili esempi ho tipologia unica. Una semplice scritta - Ca
scelto la stampa che orna una delle ultim:: terina Dottore della Chiesa -, il gesto allo
carte della Legenda Maior di Raimondo da cutorio, il libro, la colomba sono i segni che
Capua, tradotta in volgare valenzano e pub . connotano alcune rappresentazioni del neo
blicata nel 1 5 1 1 a Valencia (fig. 35) : nei ri dottore.
quadri maggiori i quattro Dottori della Chie La vetrata di Renzo Crivelli nella cap
sa Occidentale con libro o modello di chiesa, pella delle Suore domenicane a Bagnolo di
gesto allocutorio e insegne liturgiche proprie Impruneta (Firenze) con l'ing�nuo espedien
dell'ordine ecclesiastico di appartenenza; agli te della scritta nel cartiglio sorretto da an
angoli i simboli degli Evangelisti con un geli 63 è da ritenersi soltanto un documento
rotulo aperto.
Differente l'armonia compositiva, diversa
la disposizione e in parte l'identità dei per
sonaggi tra questa xilografia e la pagina mi
niata del codice Aureo della Biblioteca Sta
tale di Monaco (fig. 37) . Il Cristo crocifisso,
Verbo del Padre che insegna dalla cattedra
della croce - concetto squisitamente cateri
niano 62 - sostituisce il Cristo docente assiso
in cattedra della miniatura del IX sec., che
ha nei cerchi alle estremità della losanga i
quattro Profeti maggiori, agli angoli gli Evan
gelisti, seduti e nell'atteggiamento di ascolto
prima di scrivere. Colui che i Profeti hanno
annunciato venturo nell'Antica Alleanza e
nella Nuova gli Evangelisti proclamano ve
nuto, i Padri e Dottori della Chiesa lo pre
dicano e ne difendono la verità della dot
trina. Caterina da Siena appartiene a questa
gerarchia di spiriti che hanno combattuto e
combattono per la Chiesa.
Esempi limitati, ma sufficienti per indi
viduare i peculiari segni iconografici del Dot
tore della Chiesa: penna, libro, rotulo, gesto
allocutorio, colomba, modello di chiesa; sim
boli quasi tutti riscontrati nelle rappresen
FIG. 36 - SIENA, Monumento a s . Caterina (B. BURAC
tazioni di Caterina sopra esaminate. CHINI) .
di pace per l'umanità di ogni tempo, latitu- tore della Chiesa, rappresenta in; �uno il volto
f . . ·. .. '). . 'l; f!. �)· ·:f ' ' . ,,_i :;i,,. \\\ l
64) A SANtA· CATERINA �ENIÌ'<CASA j FIGLIA DI SIENA PA· Cristo crb �f so ,infrare, 'lG o� io cris1tiano e lo inf�-
M° Ìi �
TRONA D'ITAJ:�;\ '; DOTTORE DEL LA'' cfI;i:ESA. , � dele: .e fo pass,ayò;. per.. i:l'é'�iderio e af:J.'ètto d'amore:, < p.J.r
lo mé"zzo di 101:0; ed entravo con loro in Cristd" d51 : t°e
65) Eccò t;ç,o)Ae Caterina descrive l'�vento :,mistico:
« Perocché ir priino d'aprile, la n<:itte più, singolarmente Gesù� ! . . E allora mi "ctava la croce"in collo e <)"òil{.0 'fu
Dio aperse i secreti suoi,., inanifçstando re miràbili cos'.\'! rn'.�iio, . . . é éosì diéeVa: che io la �°èrfasse all'ùh-@i1opolo
sue sì è. per siffatto modo., che l'anj;m�',fu\a non piire:va e ·a-1,1.'altro�· E::diCéva a me: ' Di' a loro: io_; ·V t"'annunzio
che fUss�. nel corpo, e riceveva tahro· 'diletto ;.Eùplehit)i;:� .�audio ' magno ' » ( MisCIATEL LI, op>'�ci&;� t· /Jr , Lett. 219,
dine, chéS..la lingua non è sufficiente a dirlo; . . . E cre p.4- 267, 268). ;<Àl',f; -·
scendo in me il fuoco, mirando vedevo nel costato di
[2 9] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NEL LA ICONOGRAFIA CATERINIANA 383
della Santa, in altri due Caterina è rispetti allocutorio (fìg. 38) , nel quarto è in posizione
vamente a metà figura e seduta con gesto frontale e nell'atteggiamento di orante, men
tre la colomba vola verso di lei in direzione
dell'orecchio sinistro (fìg. 39) . Il gesto, l'at
teggiamento, la colomba specificano e di
verifìcano i singoli disé!gni, ma la scritta CA
THERINE OF SIENA DOCTOR OF THE CHURCH 1 970,
proprio perché ripetuta, sembra essere la
vera connotazione iconografica.
Ancora l'espediente epigrafico definisce
il soggetto : SANCTA CATHARINA ECCLESIAE
DOCTOR delinea il nimbo deila Santa nel pan
nello in rame di Primo Conti ( 1 972, Siena,
Casa - Santuario) .
Un grosso rotulo e il libro sono i segni
distintivi della statua modellata nel 1 975 da
Giulio Gruggi per la chiesa di S. Maria del
Soccorso a Livorno (fìg. 40) ; il solo libro è
l'attributo dottorale del busto in bronzo di
Giuliano Vanni ( 1 970, Roma, coll. privata) .
In una delle tre vetrate del Gristina (fig. 41)
- chiesa di S . Rosa da Lima a Catania
(197 1) - Caterina, in posizione frontale, tie
ne in mano la croce e il libro, alla sua destra
e alla sua sinistra, ma leggermente arretrati,
i Papi della canonizzazione e del dottorato,
fIG� 40 - LIVORNO, Chiesa di S. Maria del Soccorso: G. FIG. 4 1 - CATANIA, Chiesa di S. Rosa da Lima: L. GRISTI-
GRUGGI, Statua di s. Caterina. NA, Vetrata, part. di s. Caterina.
384· DIEGA GIUNTA
[30)
Pio II e Paolo VI; nello sfondo si vede la Dottore della Chiesa. I tradizionali simboli
cupola di S . Pietro. cateriniani - libro e crocifisso - ritornano
Ad una antica tipologia (figg. 1 2- 14, 24) si nel verso della medaglia con la scritta DOCTOR
ispira Hajnal per uno degli ultimi 33 pan· ECCLESIAE e la data; li ritroviamo, però, lato
nelli del ciclo pittorico dedicato alla Senese ri di nuova forza generativa quanto al si-
(1 980-8 1 ) : la Santa in estasi e sotto la mo
zione ispiratrice della divina colomba detta a
due scrivani (Roma, Convento di S . Sabina) .
Nel tentativo di codificare un canone uni
co per il nuovo tema iconografico caterinia
no, se si procedesse ad una selezione tra le
opere fino ad ora prodotte, che, sebbene non
tutte esteticamente gratificanti, si contrad
distinguono per varietà e libertà di impagi
nazione iconografica, sia la medaglia com
memorativa della proclamazione, commisio
nata a Tommaso Gismondi dalla Postulazio
ne generale dei Padri domenicani, sia la ve
trata di Daniel Braniff sembrerebbero avere
i requisiti per assolvere tale funzione.
Braniff (fig. 42) significa lo Spirito Santo
con una lingua di fuoco, scritturalmente
esatta al pari della colomba 66; libro, penna,
gesto allocutorio della mano destra contri
buiscono a meglio specificare il soggetto;
per le chiavi papali - zOna inferiore della
vetrata - ipotizzo una duplice interpreta
zione : la Chiesa che nella persona del Pon
tefice ha conferito il titolo, ma soprattutto
l'azione di Caterina in Ecclesia, cum Eccle
sia et pro Ecclesia.
FIG. 42 - BELFAST, Cappella del Collegio Domenicano:
Nel recto della medaglia con la scritta D. BRANIFF, Vetrata, s. Caterina.
CATHARINA SANCTA (fig. 43) Gismondi 67 con
nota l'effigie a mezzo busto del neodottore
con la colomba: l 'attributo e la sua collo gnificato. Il crocifisso, infatti, posto tra le
cazione vicino all'orecchio della Santa ripe· pagine aperte del libro, sintetizza e la dot
tono la classica iconografia qualificante il trina della Santa in ciò che ha di più essen
ziale e la sua fonte, come nelle più antiche
espressioni dell'iconografia cateriniana; la
66) Lo Spirito Santo si manifestò a guisa di colomba sua centralità compositiva ribadisce concetti
subito dopo il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano
( M t., 3, 16; Mc., 1, 10; Le., 3, 22); discese sugli Apostoli fondamentali del pensiero cateriniano -
riuniti nel cenacolo sotto forma di lingue di fuoco il Cristo libro 68, cattedra 69 e soprattutto Cristo
giorno di Pentecoste ( Atti, 2 , 3).
67) Attorno al bando irregolare di una successi
va medaglia (Roma, Coli. privata) Gismondi scrive:
S. CATERINA DA SIENA PATRONA DI ITALIA DOTTORE DELLA CHIE 68) MISCIATELLI, op. cit., III, Lett. 225, p . 292; IV,
SA; la raffigurazione di profilo della Santa si ispira per Lett. 309, p . 294; V , Lett., 316, p. 39, Lett., 318, p . 5 1 ;
il panneggio del velo e del soggolo a quello del busto S . CATERINA D A SIENA, I l Dialogo, a cura d i G . CAVALLINI,
reliquiario (fine xiv-inizi xvi) conservato nella Biblio Roma 1968, cap. CXLV, CLIV.
teca Comunale di Siena. 69) Cfr. nota 63.
[31] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONO:JRA!'IA CATERINIANA 385
ponte 70 -, riscoperti come essenziali dal fer depositaria e ministra del tesoro del Sangue
vore di studi sui testi cateriniani, di cui il di Cristo, e della dottrina di Verità da Lui
nostro secolo è stato benemerito promotorè. rivelata »72• Proprio l'aver tratto dal concetto
« La ' dottrina del Ponte ' , che costituisce, di Cristo Ponte l'ispirazione creativa fa dun
del Dialogo cateriniano, la parte sotto ogni que dell'opera del Gismondi la più felice
aspetto centrale » 71, scriveva Luigia Tincani espressione contemporanea del Dottorato
nella lettera postulatoria per il Dottorato, cateriniano.
« esprime, con la evidenza plastica del gran
28
ABBREVIAZIONI E INDICI
A B B REVIAZ I O N I D E I P E R I O D I C I CITATI
AA = Archaologischer Anzeiger
AZ = Archaologische Zeitung
EC = Enciclopedia Cattolica
PG Patrologia Greca
PL Patrologia Latina
RA Revue Archéologique
GA L L IENO, 1 6 5 .
HAJNAL Giovanni, 373, 384.
GAMBACORTA Lotto, 277.
HEEMSCHERCK Martin, 1 4 8 .
GENTI L E DA FABRIANO, 322 .
HERRERA Cristoforo, 1 4 5 .
GERARDO, vescovo, 265 .
HUME Abraham, 3 5 0 .
GERINI Niccolò, 329.
GHEZZI Pier Leone, 3 3 5 . IACOPO, abate, 24 3 .
GHIBERTI Lorenzo, 322. IACO P O DI PORTO, 244, 3 3 8 .
GHIRL ANDAIO Domenico, 334, 342. I LDERICO, 232.
GIORDANO Luca, 3 3 5 . INNOCENZO II, 2 7 1 .
GIORGIO CEDRENO, 4 3 . INNOCENZO IV 278.
'
GIORGIO DI PISIDIA, 207, 209, 2 1 0 , 2 1 1 , 2 1 2 , 2 1 6 . IONE DI CH IO, 58, 6 1 .
GIORGIONE, 346. I P PARCO D I NICEA, 1 87 .
GIOVANNI, priore, 242. ISAB E L LA D I CASTIGL IA, 286.
GIOVANNI ANTONIO DA LUCCA, 273. IULIA MAMAEA, 175, 1 76 .
GIOVANNI CRISOSTOMO, 3 5 5 .
GIOVANNI DI ANDREA, 2 7 9 . K LEARCHOS, 7 .
GIOVANNI DI G A Z A , 1 7 1 , 1 74, 1 87, 1 8 8 . KRITIOS, 124, 126, 127.
GIOVANNI DI PAOLO, 2 7 8 , 332, 3 6 0 .
GIOVANNI GUALBERTO, S., 239. LANDOLFO DI MARRAMAURO, 245.
GISMONDI Tommaso, 384. LANINO Bernardino, 349.
GIULIO I I , 245. LA P I Niccolò, 245.
GIULIO III, 246. LEOCARE, 17, 48, 49, 5 1 .
GIULIO ROMANO, 334. LEONARDO D A VINCI, 3 3 1 , 333, 337.
GIUSTINIANO, 212, 2 1 3 . LEONI Ottavio, 335.
GIUSTINO, 2 8 . LIBERALE DA VERONA, 334, 335.
GORGIA, 60, 6 1 . LICINIO CRASSO, 1 3 0 .
Gozzou B enozzo, 322. LI P P I Filippo, 322.
GRASSI Luigi, 334. LISI P PO, 1 3-70.
GRASSOLINI Giovanni, 245 . LONGINO, 226.
GRAZIANO, abate, 2 3 9 , 242, 243. LONGINO D I OFFIDA, 229.
GREGORIO VII, 255. LORENZO D I BICCI, 334, 335, 3 3 6 .
GREGORIO XIII, 248. LORENZO DI CREDI, 334, 3 3 7 .
GREGORIO MAGNO, 355, 379. LORENZO VENEZIANO, 324.
GREGORIO NAZIANZENO, 3 5 5 . LUCA, abate, 268.
GRIFONI, famiglia, 237-284. LUCIANO, 2 1 , 126.
396 INDICI
29
402 INDICI
I
216, 211. Chiesa d i S . Bernardo, 144.
Monastero di S. Paolo a ripa d'Arno, 237- , Chiesa di S . Giovanni in Laterano, 134,
284, 240, 241. 247, 378.
Oratorio d i S . Maria della Neve, 270, 27 1 . Chiesa d i S . Maria Antiqua, 202, 226.
Oratorio d i S . Ranierino, 265, 268. Chiesa d i S . Maria degli Angeli, 2 2 1 .
Ospedale di S . Antonio da Vienne, 273. Chiesa di S . Sabina, 2 2 1 .
Ospedale di S . Antonio degli Armeni, 240, Chiesa dei S S . Giovanni e Paolo, 178.
241. Chiesa della Trinità dei Monti, 3 5 1 .
Ospedale di S . Egidio in Chinzica, 239, Cimitero d i Domitilla, 205.
240, 241, 276. Collegio Romano, 1 3 7 .
Ospedale di S . Paolo a ripa d'Arno, 242, Convento di S . Sabina, 384.
241, 268. Domus Aurea, 134.
Ospedale di S . Piero dei Salmuli, 240, 241. Farnesina, 136.
Ponte a Mare, 240, 241, 242. Gabinetto Naz. delle Stampe, 340, 341,
Ponte Vecchio, 240, 241, 242. 3 52, 353, 376.
Porta a Mare, v . Porta Legazia. Galleria Borghese, 334, 341, 342.
Porta Legazia, 240, 241, 242, 268, 2 7 1 . Horti Lamiani, 144.
Spina, 240, 241. Museo Barracco, 53, 138, 139, 139, 140.
Terziere di S . Martino, 240, 241. Musei Capitolini, 8, 9, 10, 1 1 , 26, 62, 68,
Via del Carmine, 240, 241. 121, 1 23, 126, 1 34, 144, 145, 146, 147, 147,
Via del Chiasso Lungo, 240, 241. 1 72, 1 7 8 .
Via della Maddalena, 240, 241. Museo d e i Gessi, 123.
Via della Nunziatina, 240, 241. Museo di Villa Giulia, 1 69, 169.
Via della Posta Vecchia, 240, 241. Museo Lateranense, 1 29 , 1 3 7 .
Via di Carriola, 240, 241. Museo Nazionale Romano, 5-12, 6, 22, 24,
Via di S . Antonio, 240, 241, 242. 32, 40, 64, 68, 123, 135, 138, 139, 140,
Via di S. Egidio, 240, 241, 242, 277. 140, 140, 141, 142, 142, 143, 143, 144, 1 8 1 ,
Via di S . Giovannino, 240, 241. 182.
Via di S. Lorenzino, 240, 241. Palazzo Farnese, 30, 1 3 5 , 136, 148.
Via di S . Martino, 240, 241. Palazzo Giustiniani, 134.
Via di S . Paolo, 240, 241. Palazzo Lateranense, 137.
POMPEI, 5 5 , 129. Palazzo Montecitorio, 135.
Casa dell'Amore Punito, 1 6 3 . Palazzo Quirinale, 1 4 1 .
Casa di Pinario Cereale, 1 1 8 . Piazza Farnese, 1 3 5 .
POTSDAM, Schloss Klein-Glienicke, 1 3 7 . Porta Maggiore, 1 3 6 .
PRIENE, 1 5 8 . Portico d i Metello, 2 8 .
PRIVERNO, 1 3 1 . Portico di Ottavia, 2 8 .
PUEBLA, 309. Scuola Spagnola, 23, 27.
PUGNANO, 242, 245. Sepolcro Corsini, 1 7 8 .
Chiesa d i S . Giusto, 244. Sepolcro d e i Fabi, 8 5 .
PUTIGNANO, 242. Sepolcro d e i Nasoni, 1 7 1 .
Sepolcro degli Scipioni, 8 5 .
RAVENNA, Chiesa di S . Vitale, 2 1 3 . Tempio d i Giove Capitolino, 5 3 .
REGGIO CALABRIA, 7 . Tempio d i Giunone Sospita, 32.
REIMS, Museo, 2 0 3 , 2 0 5 . Tempio di Agrippa, 64, 134.
RODI, 1 4 , 5 5 , 5 6 . Terme di Caracalla, 1 33-150.
Colosso, 5 6 . Terme di Costantino, 134.
Museo, 44. Terme di Diocleziano, 1 3 3-150.
ROMA, Antiquarium del Foro, 1 7 8 . Terme di Nerone, 1 34 .
Arco d i Costantino, 46, 47. Terme d i Tito, 134.
Area Sacra di S . Omobono, 126. Terme di Traiano, 1 34 .
Biblioteca Corsirri, 368. Vigna d i D . B iondo, 1 3 4 .
Biblioteca I . N.A.S.A., 1 3 7. Villa Albani, 7, 8, 8 , 1 1 , 24, 135, 1 3 7 , 1 74 .
20*
404 INDICI
'" È stato possibile corredare il testo di questo articolo con fotografie a colori grazie
al contributo del Comune di Nola.