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RIVISTA DELL'ISTITUTO NAZIONALE D'ARCHEOLOGIA

E STORIA DELL'ARTE, S. III, VI-VII, 1983-84, pp. 355-385

Gli attributi del Dottorato


• • •

nella iconografia cater1n1ana


DIEGA GIUNTA

« Noi ci proponiamo di riconoscere a lei rimento del titolo; nel caso particolare di
[s. Teresa] un giorno, come a Santa Caterina Teresa d'Avila e di Caterina da Siena, di­
da Siena, il titolo di Dottore della Chiesa » 1• ventano indicative anche di una situazione
Con queste parole, il 15 ottobre 1967, Paolo che per la sua novità, in qualche maniera,
VI annunciava alla cristianità il proposito di richiama una pregiudiziale risolta nella se­
voler proclamare Dottori della Chiesa uni­ conda metà del sec. xvr. Fino a quell'epoca
versale due donne 2• la Chiesa dava il titolo di Dottore solamente
L'alto titolo fu solennemente conferito da a otto personaggi illustri, vissuti nei primi
Paolo VI in S . Pietro il 27 settembre 1970 secoli del cristianesimo: i santi Ambrogio,
a Teresa d 'Avila e il successivo 4 ottobre a Gerolamo, Agostino e Gregorio Magno per
Caterina da Siena. l'Occidente, Basilio Magno, Gregorio Nazian­
Le affermazioni « certa scientia ac matu­ zeno, Giovanni Crisostomo e Atanasio per
ra deliberatione » , che aprono la formula l'Oriente .. :Quattr:o _le _note_che_giustificano�---­
rituale della proclamazione 3, considerate nel tale titolo: santità della vita, eminenza e
loro valore generale, significano l'oculato e ortodossia della dottrina, antichità, approva-
sapiente ' iter ' percorso prima del confe- zione ecclesiastica.

* Il presente studio, attuato con il contributo del 2) Insegnamenti, pp. 523-524.


Consiglio Nazionale delle Ricerche, nella struttura e nel «
3) Itaque certa scientia ac matura deliberatione
suo contenuto essenziale riproduce una conferenza te­ deque apostolicae potestatis plenitudine sanctam Ca­
nuta il 18 marzo 1981 al Centro Nazionale di Studi tharinam, virginem senensem, Ecclesiae universalis
Cateriniani. »
doctorem declaramus (In sollemni proclamatione S.
Catharinae senensis tmiversalis Ecclesiae Doctoris, in
1) Insegnamenti di Paolo VI, Città del Vaticano 1967, AnSoFratrPraed, IV, 1970, p. 587 ) .
(cit. Insegnamenti), voi V, p. 537.
356 DIEGA GIUNTA [2)
Con la Bolla Mirabilis Deus 4 dell'll aprile runt » 7• Il 20 dicembre 1 967 la S. Congre­
1567 Pio V, proclamando Dottore della Chie­ gazione dei Riti dava parere favorevole, su­
sa Tommaso d'Aquino , eminente teologo del perando una pregiudiziale ben più ardua
Medioevo, concludeva una tradizione di seco­ della nota della antichità, perché forte di
li e apriva il corso ad una nuova: d'ora in una tradizione ispirata a s . Paolo e avvalora­
poi non sarà più vincolante la nota dell'anti­ ta dall'insegnamento di s . Tommaso d'Aqui­
chità, prerogativa che conferiva agli otto no 8: « . . . le donne nelle riunioni tacciano,
Dottori anche il titolo di Padri della Chiesa .1. perché non è stata affidata loro la missione
Dal 14 marzo 1588, quando Sisto V tributava di parlare . . . », comanda l'Apostolo nella
pari onore a s . Bonaventura da Bagnoregio 6, prima lettera ai Corinti (14, 34) e nella pri­
all'annuncio ufficioso del 1 5 ottobre 1 967 di ma a Timoteo scrive « No n permetto alla
Paolo VI, i Pontefici avevano proclamato donna di insegnare . . . » (2, 12) .
altri venti Dottori della Chiesa, tutti uomini I requisiti necessari - santità di vita e d
e appartenenti all'ordine ecclesiastico . eminente dottrina - , esaminati i n profon­
Il proporre il dottorato per due donne dità nella ponderosa Positio 9, attentamente
poneva una questione di fondo, che fu pre­ vagliati da due Censori Teologi 10 e dalla Sa­
sentata in questi termini alla S . Congrega­ cra Congregazione per le Cause dei Santi 11,
zione dei Riti: « An titulus et cultus Doctoris hanno avuto una formulazione agile ed esau­
Ecclesiae tribui possit sanctis Mulieribus, stiva nella omelia pronunciata in S . Pietro
quae sanctitate et eximia doctrina ad com­ da Paolo VI durante il rito della proclama­
mune Ecclesiae bonum magnopere contule- zione di Caterina a Dottore della Chiesa .

4) Bullarum diplomatum et privilegiorum Sancto­ però, è concessa solamente la prima possibilità, può
rum Romanorum Pontificiem, Torino 1862 (cit. Bulla­ insegnare, ma in forma privata. I due noti testi paolini:
rum), tomo VII, pp. 564-565. « » «
Mulieres in ecclesiis taceant (I Cor., 14,34), Docere
5) E. VALION, Docteur de l'Eglise, in Dictionnaire mulieri non permitto" (I Tim., 2, 12) hanno condizio­
de Théologie catholique, Paris 1908, voi. IV, cc. 1509- nato l'Aquinate nella soluzione del quesito. In questi
1510; V. PUGLIESE, Dottori della Chiesa, in EC, cc. 1901- termini egli ribadisce la proibizione dell'Apostolo: «Ad
1903. tertium dicendum quod gratiam divinitus acceptam
6) Bolla Triumphalis Hierusalem . . . , in Bullarum, diversimode aliqui administrant, secundum diversitatem
VIII, pp. 1005-1012. conditionis ipsorum. Unde mulieres, si gratiam sapien­
7) Declaratio Promotoris Generalis Fidei, in Urbis tiae aut scientiae habeant, possunt eam administrare
et Orbis concessionis tituli Doctoris et extensi onis eius­ secundum privatam doctrinam, non autem secundum
dem tituli ad universam Ecclesiam necnon Officii et publicam" (i bid., ad 3m). Con la proclamazione a Dot­
Missae de communi doctorum virginttm in honorem tori di Teresa d'Avila e di Caterina da Siena la Chiesa
S. Catharinae Senensis virginis Tertii Ordinis S. Do­ del Concilio Vaticano II interpreta in modo nuovo l'in­
minici, s.d., p . 2, parag. 3 (cit. P ositio, denominazione segnamento dell'apostolo Paolo e del Dottore Angelico.
corrente per indicare il volume che raccoglie i risultati La motivazione di tale cambiamento viene chiarita dal
delle indagini e degli studi fatti prima di conferire il Promotore Generale della Fede nei primi due paragrafi
titolo di Dottore della Chiesa). della Dichiarazione a favore del conferimento del dot­
8) S. TOMMASO D'AQUINO, Summa Theologiae (Il' Il", torato a Caterina da Siena, che sintetizzo in tre punti:
q. 177), spiegando il passo paolino « Alii datur per Spi­ 1 ) la consuetudine invalsa nella Chiesa di conferire il
ritum sermo sapientiae, alii sermo scientiae (I Cor.,» titolo di Dottore solo ad uomini appartenenti all'ordi­
12,8), nell'articolo primo dimostra che esiste il partico­ ne ecclesiastico è da ascrivere alla ((non recta interpre­
lare carisma della parola e che esso è ordinato al bene »
tatione dei ben noti passi paolini; 2) la condizione
degli altri; all'articolo secondo si pone il quesito se il della donna è molto cambiata nella nostra epoca; 3) gli
dono della parola di scienza e di sapienza si addica an­ attestati ufficiali verso le donne da parte della Chiesa
che alle donne. Sulla base della scrittura risulta che e durante il Concilio Vaticano II e nel « post Conci­
alcune donne hanno ricevuto il dono della sapienza e »
lium sono « . . . felix testimonium . . . de earum ma­
della scienza, ma non possono metterlo a servizio de­ gno influxu ad bonum Ecclesiae in exemplo vitae chri­
gli altri se non mediante il carisma della parola ( « Sed stianae, in aeducatione puerorum, in fide propaganda ».
quaedam mulieres accipiunt gratiam sapientiae et (Positio, pp. 1-2, paragg. 1-2).
scientiae, quam non possunt aliis administrare nisi per 9) Cfr. nota 7.
gratiam sermonis '" i bid., arg. 3). Nella Chiesa il carisma 10) P ositio, pp. 1-45.
della parola - il cui fine è insegnare - si esercita in 11) Urbis et Orbis concessionis tituli Ecclesiae Doc­
due modi: in privato ( « . . . private ad unum ve! paucos, toris S. Catharinae Senensis virginis Tertii Ordinis S.
familiariter colloquendo '" i bid., c . ) e in pubblico ( « . . . Dominici. Peculiaris congresstts relatio et vota, Romae
publice alloquendo totam Ecclesiam '" i bid.); alla donna, 1969 (cit. Urbis et Orbis).
[ 3] GLI ATI"RIBUTI DE L DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 357
Con l'autorità che gli era propria , il Pon­ predecessore Pio II 12, che nella Bolla di
tefice definì quello che di essenziale e di canonizzazione dichiarava: « Doctrina eius
originale sta alla sorgente del magistero ca­ infusa non acquisita fuit; prius magistra
teriniano : un carisma di scienza e di sapien­ visa est quam discipula » . A tali affermazioni
za, ' gratis dato ' dallo Spirito Santo. Avva­ Pio II ne premetteva un'altra: « Nemo ad
lorò il suo pronunciamento , rifacendosi al eam accessit, qui non doctior meliorque
abierit » 13. Con queste frasi lapidarie la Chie­
sa dava il suo primo riconoscimento ufficiale
alla dottrina e all'apostolato sapienziale di
Caterina . La dichiarazione di Paolo VI ne è
la ratifica solenne e definitiva ; essa costi­
tuisce l'an::: llo più prezioso di una secolare
catena di testimonianze, che , iniziate sullo
scorcio del secolo XIV, si sono protratte per
sei secoli 14 ed hanno avuto un profetico
epilogo nella lettera di Giovanni XXIII per
il V centenario della canonizzazione: « Iure
igitur meritoque a Romanis Pontificibus in
Ecclesiae candelabro apertius usque impo­
sita, ut luceret omnibus qui in domo sunt >> 15.
A questa catena di testimonianze anche
le arti figurative hanno dato il loro apporto .
Fin dalle più antiche rappresentazioni a Ca­
terina sono stati riservati simboli o atteggia­
menti che senza ombra di dubbio volevano
indicare e la sua dottrina e il suo magistero
sapienziale . Soddisfazione grande nel con­
statare che sia nella Dichiarazione del Pro­
motore Generale delia Fede sia in alcuni Voti
espressi dai membri della Sacra Congrega­
zione per le Cause dei Santi 16 gli attributi

12) Insegllamenti, VIII, pp. 984-985.


13) Riporto per intero il passo della Bolla di cano­
nizzazione, nel quale Pio II tratteggia e la natura della
dottrina e gli effetti del magistero sapienziale di Cate­
rina da Siena: « Nemo ad eam accessit, qui non doctior
meliorque abierit. Doctrina eius infusa non acquisita
fuit, prius magistra visa est quam discipula, quippe
quae sacrarum Jiterarum professoribus, ipsisque ma­
gnarum ecclesiarum episcopis difficillimas de divinitate
questiones proponentibus, prudentissime respondit et
adeo satisfecit, ut tanquam agnos mansuefactos remi­
serit, quos tanquam Jupos ac leones ferocientes accepe­
rat, quorum nonnulli divinam in virgine sapientiam ad­
mirati, distributis mox inter Christi pauperes, quas
possidebant, substantiis, accepta Domini cruce, vitam
»
deinde evangelicam egerunt (Positio, p. 4 18).
14) Informatio super dubio, in Positio, pp. XII-XIII;
I. VENCHI, S. Caterina da Siena nel giudizio dei Papi,
.,
ibid pp. 410-460.
1 5 ) VENCHI, op. cit., pp. 456-457.
FIG. 1 - SIENA, Chiesa di S . Domenico, Cappella delle 16) « Huismodi communiter agniti magisterii testi­
Volte: ANDREA DI VANNI, S. Caterina. monium non ultimum nec infimum est traditio icono-
358 DIEGA GIUNTA [4]
iconografici sono stati considerati elementi mas de Fonte », scrive Tommaso da Siena, detto il Caf­
farini, « prior conventus senensis et ante et post pingi
dimostrativi e probanti circa l'eccellenza e fecit ymaginem virginis in ecclesia predicti conventus
l'influsso esercitato dalla dottrina della San­ et in pluribus aliis locis, necnon et sollicitudinem pro
suo modulo adhibuit quod annuatim . . . in dicto con­
ta: « Dalla tradizione iconografico-cultua­ ventu senensi memoria virginis recoleretur sollempniter
le » ' attesta il Promotore della Fede, « risulta secundum quod de beatis nondum canonizatis est lici­
tum . . . . )) ( THOMAS ANTONII DE SENIS (( CAFFARINI '" Li­
che la nostra Santa, raffigurata quasi sem- bellus de Supplemento, primum ediderunt I. Cavallini-I.
pre con il suo Libro, è stata rappresentata Foralosso, Roma 1974, pp. 378-379). Da quanto afferma­
to dal Caffarini, Tommaso della Fonte, parente, primo
come maestra » 17• confessore e discepolo di Caterina, potrebbe essere ri­
Ad eccezione della più antica immagine tenuto il committente dell'opera più nota di Andrea di
Vanni e il promotore della commemorazione annuale
cateriniana, databile al 1380-1381 ca, che ha del transito della Santa in Siena. Premesso che il passo
il giglio (fìg. 1), - mi riferisco al ben noto citato mi era noto indipendentemente dalla pubblica­
zione del Carli ( 1981 , nota 2 1 1 a p. 265; D. GIUNTA, op.
affresco di Andrea di Vanni 18 in S. Domenico cit., nota 1 1 a p. 598) e considerato come termine ad
quem l'anno di morte del probabile committente, 22
agosto 1390, (! necrologi di San Domenico in Campo-
1-egio, a cura di M. H. LAURENT = Fontes Vitae S. Catha­
rinae Senensis historici, XX, Siena 1937, p . 15, n. 100),
graphica, quae Senensem tamquam magistram cum suo
l'esecuzione dell'affresco potrebbe situarsi nel decennio
libro repraesentatam fere semper demonstrat,, ( Urbzs
1380-1390. Ma un'altra importante testimonianza indi­
e t Orbis, Voto II, p. 9, parag. 8). «De eximia doct :ina
retta permette di circoscrivere la datazione in un pe­
S. Catharinae etiam traditio liturgica loquitur et 1psa
riodo molto più limitato: maggio 1380 - luglio 138 1 .
traditione iconographica cultuali, fere semper enim re­ Fondamentale a tal proposito la prima delle « due
praesentatur cum Libro tamquam magistra »( Ibid.,
experientie singulares » ricordate dal cardinale Giovan­
Voto VII, p. 21). . . ni Dominici ( 1355/56-1419) nella lettera del febbraio
17) « E continua traditione iconograph1ca-cultuah 1416 inviata alla madre, divenuta religiosa nel mona­
constat Sanctam nostram fere semper cum suo Libro stero del 'Corpus Christi ' di Venezia: la miracolosa
tamquam magistram fuisse repraesentatam. In actis guarigione dalla balbuzie, che gli impediva di esplicare
huic Positioni insertis series huiusmodi non continetur, la sua missione di frate Predicatore, ottenuta pregando
forsan ne paginae nimis augerentur. Compertum ta­ di notte dinanzi all'immagine di Caterina in S. Dome­
men aliunde habetur iconographiam quam diffusam nico a Siena. « Maxime autem me movent due expe­
esse (supra, pp. 286, 289, 294, 3 1 1 ) , ut recte possint ap­ rientie singulares » scrive il Dominici, « quarum prima
tari verba Pii XII in honorem S. Antonii Patavini: ' Fac­ est satis vos habere unum filium, qui decem et septem
tum praeterea est, ex iis quae reseravimus ante, ut, annorum etatis existens est frater Predicatorum effec­
vixdum Sanctorum caelitum honoribus decretis, ita tus, qui linguam habebat taliter impeditam quod in re­
pingi sculpive eius imagines coeperint, ut eaedem Chri­ ceptione sua sibi fratres non modicum resisterunt . . .
stìfidelium pietati excolendum proponerent, altera ma­ Postea vero inveniens se in Senis, sentiensque se habe­
nu, ve! prope, librum habentem apertum, sapientiae re desiderium predicandi cum non videretur sibi se­
doctrinaeque indicem,, (Posi tio, p. 6, parag. 13). cundum alias in scientia deficere, solum se non passe
1 8 ) Quanto Peleo Bacci scriveva nel 1942 ( « Forse sa­ dolebat propter vinculum lingue predicte, quod utique
rà giusto dire che l'affresco venne eseguito dopo il 1380 bis in seculo incidere feceratis. Et inveniens se qua­
e prima del 1399 . . . »,La cappella delle suore della pe­ dam vice nocte ante ymaginem predicte sancte in eccle­
nitenza i n San Domenico di Siena, in BSiena, XLIX, sia ipsam deprecatus est cum illa devotione qua scivit
1942, p. 12) può considerarsi la sintesi delle ipotesi di et sub certa obligatione . . . Quantum autem et qualiter
datazione proposte da vari studiosi (P. Rossi, Per la ista sibi concessa fuerit gratia, notum est reverentie
iconografia di Caterina Benincasa nell'ar t e senese d el vestre ac etiam magne parti totius mundi . . . » (11 Pro­
Rinascimento, in BSiena, XV, 1908, p. 198; R. VAN MARLE, cesso Castellano, a cura di M. H. LAURENT = Fontes Vi­
The development of the Italian schools of painting, The tae, IX, Milano 1942, pp. 446-447).
Hague 1924, II, p. 448; J. PoPE-HENNESSY, A Madonna by Il Dominici non data l'avvenimento, ma l'Orlancli
Andrea Vanni, in B ur lMag, LXXXII-LXXXIII, 1943, p. 174; lo situa « . . . probabilmente subito o poco dopo la
E. CECCHI, Trecentisti senesi, Siena 1948, p. 190; G. KAF­ morte di S. Caterina da Siena,, ( S . 0RLANDI, N ecrologio
TAL, S t. Catherine in Tuscan p ai n ti ng, Oxford 1949, p . di S. Maria Novella 1235-1504, Firenze 1955, II, p. 83),
20; IDEM, Iconography of t h e saints i n Tuscan painting, quando il futuro cardinale era giovane religioso e neo­
Firenze 1952, c. 244; E. CARLI, I pi ttori senesi, Milano sacerdote. Inoltre dal luglio 1381 ha inizio per il Domi­
1971, p. 140; IDEM, La pi ttura senese del Trecento, Mi­ nici la serie dei numerosi incarichi ufficiali in seno
lano 198 1 , p. 246, nota 2 1 1 a p. 265; L. BIANCHI, Caterina all'Ordine domenicano: se è ammissibile un sottopriore
da Siena nei disegni di Francesco Vanni incisi da Pieter balbuziente nel convento fiorentino di S. Maria Novella
De lode, Roma 1980, p. 1 1 ; D. GIUNTA, L'iconografia ca­ ( luglio-dicembre 1381; ibidem, nota 12 a p. 83, p .
teriniana nel secolo XX, in A t ti del Congresso Inter­ 537), è senz'altro impensabile nel medesimo convento
nazionale di S tudi Cateriniani, Siena-Roma, 24-29 aprile un priore ( 1385-1387) impedito nella favella ( Ibid., p. 84).
1980, Roma 1891, nota 1 1 a p. 598; A. CORNICE, Andrea I limiti richiesti dal contesto di una nota e l'importanza
Vanni, in Il Gotico a Siena, Catalogo della mostra, che l'affresco della Cappella delle Volte ha per le ori­
Firenze 1982, p. 287). Sulla testimonianza, sia pure indi­ gini della iconografia cateriniana suggeriscono di chia­
retta, di alcuni documenti, ritengo che si possa deli­ rire in altra sede più opportuna l'ipotesi di datazione
mitare l'esecuzione dell'affresco in un arco di tempo avanzata, suffragandola mediante il confronto stilistico
alquanto più ristretto. " Fuit preterea hic frater Tho- con altre opere di Andrea di Vanni.
[5] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 359
di Siena - dalla fine del sec. XIV e per tutto
il sec. xv la raffigurazione di Caterina che si
afferma in Siena presenta costantemente il
giglio e il libro, rispettivamente simboli di
un amore esclusivo a Dio e della dottrina,
« data a lei dalla Verità », attesta Raimondo

da Capua, « e da lei trasmessa a noi » 19• Gi­


glio e libro, espressione figurativa dei ter­
mini di un binomio - verità e amore -,
essenziali nella vita e nella dottrina della
Benincasa 20•
Le opere che esaminerò, ad eccezione del
dipinto di Scuola dell'Angelico (fig. 4), fu­
rono prodotte nel territorio di Siena e tutte
da artisti senesi.
Tra gli ultimi anni del Trecento e i primi
del Quattrocento è da porre l'esecuzione del­
la scultura lignea 21, che, in seguito ai re­
stauri del 1968, rimossa da una nicchia ester­
na di Fontebranda e liberata dalle aggiunte
settecentesche, venne collocata in un locale
adiacente all'Oratorio della Contrada deli'Oca
(fig. 2). La Santa nella mano destra tiene il
libro e nella sinistra un cuore.
In rapporto allo stato attuale del mio
studio proprio per l'attributo del cuore ri­
tengo questa scultura un ' unicum ' icono­
grafico per l'area artistica senese del seco­
lo xv . Di qualche anno più tarda e attribuita

19) RAIMONDO DA CAPUA, Vita di S. Cat eri na da Siena,


trad. di G. Tinagli O.P., Siena 1978 (cit. Vita ) , paragr.
102.
20) L. TINCANI, Lett ere postulatorie, in Positio, p. 498.
2 1 ) M. LENZINI, Relazione sul restauro, in Bd'A, LIII,
1968, p . 47; W. PLEISTER, Katharina v o n Siena, in Lexicon
der christlichen Ikonographie, Rom-Freiburg 1974, voi.
VII, c. 302. Proprio quando consegnavo il dattiloscritto
alle stampe, ho avuto conoscenza dello studio di Mi­
chèle Flusin, che ringrazio per avermene fornito la fo­
tocopia in anteprima. La studiosa attribuisce la scul­
tura al Vecchietta, che l'avrebbe eseguita in uno stile
volutamente arcaicizzante negli anni 1461-62. Mentre
l 'attribuzione può sembrare accettabile, molte, invece,
le riserve sulle motivazioni socio-politiche e religioso­
culturali che avrebbero spinto i Domenicani di Siena
a commissionare la statua poco dopo la canonizzazione
,
( 29 giugno 146 1 ) della Benincasa (M. F LUSIN Art, société
et dévotion: /es Domenicains et la premi ère statue de
sainte Catherine d e Sienne, in Symboles d e la Renais­
sance, Paris 1982, II, pp. 151-252).

FIG. 2 - SIENA, Oratorio della Contrada dell'Oca: M,1ESTRO


SENESE (fine XIV sec.), S. Caterina.
360 DIEGA GIUNTA [6]
a scultore senese, la statua del Museo Bar­
dini di Firenze (fig. 3) : libro nella mano si­
nistra - posizione che rimarrà invariata -
mentre la parte inferiore del gambo tra le
dita della mano destra indica con certezza
il giglio . Ancora libro e giglio nel dipinto di
Scuola del Beato Angelico (fig. 4) , particolare
del trittico con Madonna e Santi di mano del­
l'Angelico, sulla cui datazione la critica è
discorde (1437 o dopo il 1450) 22. I medesimi
attributi nel pannello del Fogg Art Museum
di Cambridge - U.S.A. (fig. 5) , opera che Gio­
vanni di Paolo eseguì dopo il 1450 23. Con
l'affresco del Vecchietta nella sala del Map­
pamondo del Palazzo Pubblico di Siena (fig.
6) siamo all'anno 1460, anche se l'iscrizione
sotto l'effigie indica il 146 1 come anno di
esecuzione 24; è da ritenersi la raffigurazione

22) Sulla base di documenti del 1570 il Bombe, il


Pope- Hennessy e il Salmi propongono il 1437 quale anno
di esecuzione del trittico, mentre il Middeldorf, per
motivi di carattere stilistico, data il dipinto dopo il
1450 (W. BOMBE, Geschichte der Perugi ner Malerei bis
zu Perugino und Pin t uricchio, Berlino 1912, p . 78, n . 2;
J. PoPE-HENNESSY, Fra Angelico, Londra 1952, p. 172;
lo., Fra Ang elico, Londra 1974, p. 198; M. SALMI, Il Bea­
to Ang elico, 1958, p. 108; U. MIDDELDORF, L'Angelico e la
scultura, in Rinascimento, 1955, p. 188, n . 3). Per una
trattazione completa del problema, anche in rapporto
alla non autografia dell'Angelico nell'effigie di s. Cate­
rina, rimando alla scheda storico-critica a cura di E .
BELTRAME QUATTROCCHI presso il Centro Nazionale di
Studi Cateriniani (di prossima pubblicazione).
23) VAN MARLE, op. cit., IX, p. 440 ( erroneamente
identificò la Santa con Chiara d'Assisi); C. BRANDI, Gio­
vanni di Paolo, Firenze 1947, p. 87; H .W. VAN Os, Gio­
vanni di Paolo's Pizzicaiuolo Altarpiece, in AB, LIII ,
1971, p . 295; sono per una datazione più tarda: J. PoPE­
HENNESSY, Giovanni di Paolo, London 1937, p. 132; W .
PLEISTER, op. cit., c. 301.
24) VIRGO AMMIRABILIS ET GLORIOSA SPONSA XPI / KATE­
RINA SENENSIS RELATA IN SANTAR(UM) / VIRGINU(M) CATA­
LOGUM A RO(MANO) PONTIFICE / PIO II DIE XXVIII[ !UNII
MCCCCLXI I OPUS LAURENTII PETRI SENENSIS. La delibe­
razione per il pagamento al Vecchietta è del 23 aprile
1460, e nel documento Caterina è ancora denominata
beata: « Magnifici Domini deliberaverunt quod Came­
rarius Bicchernae solvat magistro Laurentio, alias il
Vecchietta, pictori, libras viginti pro sua mercede figura
»
Catarine beate, suis expensis (G. MILANESI, Documenti
per la stori a dell'arte senese, II, Siena 1854, p. 370;
G. VIGNI, Lorenzo di Pietro, détto il Vecchietta, Firenze
1937, p. 79; A. CAIROLA - E. C ARLI, Il Palazzo Pubblico di
Siena, Roma 1963, p. 209; B . BERENSON, J t alia n pictures
of the Renaissance, London 1968, III, I, p. 446; E. CAR­
TER SouTHARD, The frescoes i n Siena's P alazzo Pubblico,
1289-1539. S tudies in lmagery and Relations to o ther
Communal Palaces in Tuscany, New York-London 1979, FIG. 3 FIRENZE, Museo Bardini: SCUOLA SENESE (inizi
pp. 250-252). xv sec.), S. Caterina.
[7 ] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 361

FIG. 4 - PERUGIA, Pinacoteca Vannucci: scuola del BEATO ANGELICO, S. Caterina.


FIG. 5 - CAMBRIDGE, Harvard University, Fogg Art Museum: GIOVANNI DI PAOLO, S. Caterina.
362 DIEGA GIUNTA [8]
ufficiale di Caterina Benincasa, ormai pros­
sima alla canonizzazione (29 giugno 146 1 ) ,
nell'edificio che era sede e d espressione del
potere e della sovranità della Repubblica se­
nese. Quasi una ratifica alla tipologia icono­
grafica fino ad ora esaminata viene da un
altro dipinto (fig. 7) del Vecchietta (1461-
1462), la cui committenza si deve a Pio II,
il papa che canonizzò Caterina e che in quel­
l'epoca patrocinava l'opera di decorazione e
di arredo del duomo di Pienza 25: l'assun­
zione della Vergine nella parte centrale della
pala, e negli scomparti laterali s. Caterina e
s. Callisto a destra dell'osservatore, s. Agata
e s. Pio I a sinistra. Il libro è dato a Caterina
come ai due Papi; ai santi Pontefici spetta
in virtù del potere di magistero connesso alla
loro dignità di Vicari di Cristo e di Capi vi­
sibili della Chiesa, a Caterina quale espres­
sione del suo carisma dottrinale. Con il trit­
tico del Museo d'arte sacra della Valle d'Ar­
bia a Buonconvento (Siena) , dipinto da Sano
di Pietro (fig. 8) « non molto dopo il 1460 » 26,
chiudo la citazione di opere di artisti senesi,
perché il modulo iconografico dell'immagine
cateriniana è stato ormai codificato e per
tutto il sec. xv non subirà variazioni . I nuovi
attributi acquisiti nel corso del sec. XVI e ri­
petuti nei secoli successivi non concernono
il tema specifico di questa trattazione.
Una testimonianza più esplicita e meglio
chiarificante, perché più analitica e più varia
nella scelta dei simboli che puntualizzano
e la dottrina e il carisma e la loro fonte, viene
da Venezia, altro centro-incunabolo della pri­
mitiva iconografia cateriniana. Tommaso da
Siena, discepolo di Caterina e dal 1 394 tra­
FIG. 6 - SIENA, Palazzo Comunale: LORENZO VECCHJElTA, piantato a Venezia 27, come è l'apostolo in-
S. Caterina.

l talian pictures of the Renaissance, cit., p. 445; H.W.


25) B. BERENSON, Pi t t ure i t aliane del Ri nascime n t o, VAN Os, Vecchi e t t a
and the persona of t/1e Renaissance
Milano 1936, p. 508; G.B. MANNUCCI, Pienza Arte e Sto­ artist, in St udies in late Medieval and Renaissance
ria, (Siena 1937), p. 71; VAN MARLE, op. cit., XVI, pp. 223, painting in hono1- of Millard Meiss, New York 1977,
241 , 249; G. VIGNI, op. cii., pp. 42, 79; J. POPE- HENNESSY, p . 451 .
Sienese Quat t rocento pain ting, Oxford-London 1947, p . 26) S. PADOVANI, i n
Mostra di opere d'arte restaurate
29; C. BRANDI, Q u a t trocentisti senesi, Milano 1949, p . 130; nelle province di Siena e Grosseto. Catalogo, Genova
C.L. RAGGHTANTI, Vecchi e t t a scultore, in Critica d 'arte, 1979, pp. 130-13 1 , n. 46.
I, 1954, p. 332; E. CAilLI, Pienza, la ci t tà di Pio Il, Ro m a 27) Per notizie sulla vita, l'attività e le opere di Tom­
1966, pp. 28, 29, 100-101, 107, 108; C. FALDI-GUGLIELMI, maso da Siena ( Siena 1350 c.-Venezia 1434) rimando a
Duomo di Pienza, Bologna 1967, pp. 1, 12; B . BERENSON, Libellus, Introduzione di I. FORALOSSO.
1 9] GLI A"ITRIBUTI DEL DOTTORATO NEL LA ICONOGRAFIA CATERlNIANA 363

FIG. 7 - PIENZA, Cattedrale: LORENZO VECCHlETT1\, L'Assunzione della Vergine.


364. DIEGA GIUNTA
[ 1 0]

FIG. 8 - BUONCONVENTO, Museo d'Arte Sacra: SANO DI PIETRO, Trittico.

faticabile nella divulgazione del culto, degli ritenersi in molta parte responsabile della
scritti di Caterina e su Caterina 28, così può ideazione iconografica 29: l'immagine è un

28) Libellus, pp. 402-413; Il Processo Castellano, pp. Attesta inoltre che l'immagine della Senese era «cle­
28-33, 54, 57-59, 63-64, 66, 74-77, 91-95, 104-105, 106-256. picta more beatarum ab ecclesia nondum solempniter
29) Tommaso da Siena nella sua deposizione al Pro­ canonizatarum, , (Il Processo Castellano, p. 92) e che
cesso Castellano enumera ben sette «
rnagistri schola­ quanto altri o egli stesso aveva fatto dipingere su Ca­
rum », «
presso i cui scriptoria ,, faceva copiare le ope­ terina . . . totum fuit iuxta seriem eorum que in eius
«

re di Caterina e su Caterina, e molte venivano miniate. legenda ystorialiter continentur " (Ibid., p. 28). Spie-
[11] GLI ATTRTBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAHA CATERlNTANA 365

FIG. 9 - NORIMBERGA, Biblioteca Comunale: Ms. Cent. IV,


75, f. 102v (Legenda Maior).

FrG. 10 - VENEZIA, Biblioteca Marciana: Ms. 2977 (Pro­


cesso Castellano), f. 2.

potente mezzo didattico-divulgativo, i segni , i l « . . . Maestro suo singolare dalla ' cattedra
i gesti , le espressioni che la connotano sono della santissima croce ' a lei, illetterata, ave­
canali di facile e immediata comunicazione. va squadernato il ' libro ' della divina Sa­
Il giglio e il libro sono attributi comuni pienza » 32• La colomba (fig. 1 1) , simbolo del­
con l'iconografia senese, ma in posizione in­ lo Spirito Santo, posta sul capo 33 di Cate­
versa nella miniatura al foglio 102v (fig. 9) rina manifesta l'origine carismatica della sua
della Legenda Maior della Biblioteca Comu­ scienza 34• L'ispirazione dall 'alto che guida
nale di Norimberga 30• I cartigli o le buste 31 Caterina mentre detta le Lettere o i l Dialogo
indicano le Lettere, che, al pari del libro, è sottolineata nelle splendide miniature di
sono espressione del magistero spirituale del­ tre codici (figg. 1 2- 1 4) . La palma, qui sim­
la Santa (fig. 10); i l crocifisso mostra come bolo di martirio incruento, e il modello di

cato senso di veridicità storica, confermato anche dai Per le notizie sulla maggior parte delle mmiature
quattro disegni voluti da Tommaso da Siena nel suo citate in questo studio mi sono valsa della ricerca che
Libellus ( Ms. T.I. 2, f. 81, Siena, Biblioteca Comunale), la dott. Martina Damiani sta facendo in questo campo
quale commento figurativo sul diverso modo con cui per il Centro Nazionale di Studi Cateriniani.
Francesco d'Assisi, Caterina da Siena, i beati domeni­ 31) Processus, Venezia, Biblioteca Marciana, Ms. lat.
cani Gualtiero di Strasburgo ed Elena d'Ungheria fu­ IX, 14 (2977), f. 2; per l a datazione del codice e della
rono segnati dalle stimmate di Cristo (Libe/lus, pp. miniatura cfr.: Il Processo Castellano, pp. LXXXV­
152-181). LXXXVIII; L. BIANCHI, Il carattere dottrinale della san­
30) La Legenda Maio1·, posseduta dalla Biblioteca Co­ tità cli Caterina da Siena nella iconografia del primo
munale di Norimberga (Ms. Cent. IV. 75), probabil­ Qual trocento, in Atti del Congresso Internazionale di ·

mente è da identificare con quella che Tommaso da Studi Cateriniani, cit., pp. 571-573.
Siena nella sua deposizione attesta di aver inviato da 32) G. CAVALLINI, La Veri tà dell'Amore, Roma 1978,
tempo al convento domenicano della medesima città: p, 277.
« . . . in conventu Nurimbergensi . .. , me operante, tra­ 33) La mistica colomba è anche un attributo perso­
»
smissa fuit legenda diete virginis iam est diu. (Il Pro­ nale di Caterina: il padre Jacopo, un giorno, sorprese
cesso Castellano, p. 30). Se la deposizione, redatta nel la figliola, poco più che dodicenne, assorta in p reghiera
1411 e rimaneggiata nel 1412, venne consegnata al vica­ «
con . . . una colomba bianca come la neve . .. sospesa
rio generale della curia vescovile di Castello il 20 giu­ sul capo» ( Vi ta, parag. 52).
gno 1412 (!bici ., p. XVI), ne consegue che il manoscritto 34) Legenda Maior, Siena, Biblioteca Comunale, Ms.
della Legenda Maior giunse a Norimberga prima del T.I. 1. f. lv, primi decenni del sec. xv.
1411.
366 llIEGA GIUNTA [12]

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FIG. 1 1 - SIENA, Biblioteca Comunale: Ms. T.I.1, f:. 1 v FIG. 12 - MODENA, Archivio della Cattedrale: Mss. Confra­
(Legenda Maior). ternita Annunziata, Epistolario ( U . Pagliaresi), f. lr.

chiesa (fìg . 15) raffigurano l'amore e l'azione


di Caterina per la Chiesa e per il Papa 35.
Amore grande che spinse la Santa ad offrire
la propria vita e che le ha meritato, a sei
secoli dalla morte, il riconoscimento di « dot­
tore e difensore deil'unità e della santità
della Chiesa e del primato del Romano
Pontefice » 36•
Databile tra la fine del primo e il terzo
decennio del sec. xv 37, la tavola del Museo
Vetrario di Murano (fi.g. 16) Caterina con
-

quattro Beate del Terz'Ordine di s. Dome­


nico - iconograficamente gravita nell'orbita
di Tommaso da Siena come le coeve minia­
ture. Ricapitola quasi tutti gli attributi dot­
trinali sino ad ora esaminati, e può consi­
derarsi come un esemplare tipologico del-

35) Processus, Bologna, Biblioteca Universitaria, Ms.


1542, f. l; per la datazione del codice e della miniatura FrG. 13 - SIENA, Biblioteca Comunale: Ms. T.II.4, f. 611
cfr. Il Processo Castellano, pp. XCI-XCIV; BIANCHI, op. (Dialogo).
cii., pp. 571-573.
36)«· Ob particulares rationes vitae et scriptorum.
S. Catharina videtur fulgere uti mystica pretiosissimi Concilii Vaticani I Pastor aeternus, et in Constitutione
Sanguinis, atque doctor et defensor imitatis et sancti­ Concilii Vaticani II Lumen genti w n (Declaratio Pro­
»

tatis Ecclesiae ac primatus Romani Pontificis, prout motoris Generalis Fidei, in Posit io, p. 5, n. 10).
postea hae veritates delineatae sunt in Constitutione 37) BIANCHI, op. cii., p . 589.
[13] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 367

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FIG. 14 - CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca: Ms. Barb. Lat.
4063 (Dialogo).
FIG. 15 BOLOGNA, Biblioteca Universitari<·
(Processo Castellano ).
Ms. 1542

FIG. 16 - MURANO, Museo Vetrario: MAESTRO SENESE DELLE IMMAGINI DOMENICANE (xv sec.), Pala con
Sante.
s. Caterina e
368 IJIEGA GIUNTA [1 41
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SANCTACATHAR.INA DESENIS.

FIG. 17 CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca: S. Caterina FIG. 18 - ROMA, B iblioteca Corsini: S. Caterina (xilografia
(Dialogo, frontespizio). dell'Epistolario di A. MANUZIO).

l 'immagine cateriniana coniata a Venezia; i mari verso Oriente 38, lo schema veneziano
modulo ripetuto fin oltre il sec. xv, ne dà dell'immagine cateriniana oltrepassa presto
conferma l a stampa nel frontespizio del i confini della laguna. Il suo influsso è i n
Dialogo (fig. 17), edito nel 1 504 a Venezia diversa maniera presente nella stampa a
dal Soardi, che presuppone la più complessa bulino del British Museum di Londra (fig. 1 9)
xilografia dell'Epistolario di Aldo Manuzio e nella xilografia a colori (fig. 20) del Kunst­
(fig. 1 8), Venezia 1500. sammlung di Basilea (1460-70) 39; o ancora
Con i codici miniati e con le numerose nella tavola di Ludovico Brea (fig. 21) i n
immagini , che, secondo la testimonianza di S. Domenico di Taggia (1483 - 88) e nell'af­
Tommaso da Siena, partono per tutte le fresco (fig. 22) della Pinacoteca Ambrosiana
direzioni d'Italia, valicano le Alpi e solcano di Milano (fine sec. xv) 40.

, 38) Il Processo Castellano, pp. 92-93; Libellus, p. 407, Metallschnitte des XV Jahrhunderts, Stuttgard 1969,
409, 410-411. p. 61, n. 1345; BIANCHI, op. cit., pp. 594-595.
39) Per i problemi relativi alla datazione e all'area 40) Per l'attribuzione e la data - Maestro Lombardo,
artistica in cui circoscrivere le stampe di Londra e di fine del sec. xv - cfr. L'Ambrosiana, a cura di A. PARE­
Basilea cfr. L. DONATI, S. Caterina da Siena nelle stam­ DI-G.A. DELL'ACQUA-L. VITALI, Milano 1967, p. 84, fig. 17,
pe del '400. Appunti iconografici, in Studi Cateriniani, p. 510. Sotto certi aspetti è da ricollegare al tipo icono­
1924, a. I, n. 2, pp. 59-62; A.M. HIND, Early Jtalian E n­ grafico di ascendenza veneziana anche la terracotta di
graving, London 1938, voi. I, p. 51, n. 66, voi. II, pi. 62; Antonello Gagini (1528 c . ) in S. Domenico di Palermo,
W.L. SCHREIBER,- H. TH. MUSPER, Handbuch der Holz und cappella di S. Caterina da Siena.
[15] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NEL LA ICONOGl�AFIA CATER!NI1\NA 36 9

FrG. 19 - LONDRA, British Museum: S. Caterina (stampa a bulino).

27
370 DIEGA GIUNTA [ 1 6]

FIG. 2 0 - BASILEA, Kunstsammlung: S. Caterina (xilogra­ FIG. 21 - TAGGIA, Chiesa dei Domenicani: L. BREA, S. Ca­
fia a colori). terina.

Nella xilografia delle Lettere, edite nel fratelli sono illustrati in due delle tre inci­
1 492 a Bologna dal Fontanesi (fig. 23) , po­ sioni pubblicate da Mathio de Codeca nel
tremmo avere la prima immagine di Caterina Dialogo, Venezia 1494; Caterina (fig. 25) , che,
Dottore della Chiesa, se il titolo le fosse stato assistita dallo Spirito Santo e a colloquio
conferito cinque secoli fa: la colomba ispi­ con l'Eterno Padre, detta, è un tema già vi­
rante all'orecchio 41, ecclesiastici, religiosi, sto nella miniatura (figg. 1 2-14) ; nell'altra
laici d'ambo i sessi in ginocchio sotto la xilografia (fig. 24) la Santa è seduta,Jn;:-�at­
cappa della Santa sono i destinatari dell'in­ tedra e consegna i suoi �cr}tti a dµ,è'f: çlamé :
signamento cateriniano, indicato'· dài nume­ numerosi libri sçmo·· -;spafS fet.sulla: l�ansenna
rosi éçl:i-tigii. 4.'or!gµi�:carismatica della dot­
· delimitante il· primo piano; . l'Eterno Padre,
trina catermiana ':è 1a ..· sua trasmissioné . ,:ai la Vergine e s .r Domenico mostrano i segni
"· �j
·:,.
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· �� .... .
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� - . ...... . ·-·�- ·- ....

41) La colomba ispirai;; {� · all'ore·cchio;· quale segno collegato a ·qualcne· avv� niiilento specifico della vita del
'
della particolare assistenza dello Spirito Santo, non è Santo; valg'a per esempio il caso del beato Ambrogio
prerogativa esclusiva dell'iconografia del Dottore della Sansedoni O.P. (Siena 1220-1286), per la cui iconografia
Chiesa; essa, talvolta, costituisce un attributo personale rimando a KAFrAL, op. cit. , 1952, coll. 29-34.
[17 ] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NEL LA ICONOGRAFIA CATERINIANA 371

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FIG. 22 - MILANO, Biblioteca Ambrosiana: S. Caterina


( affresco già nella Chiesa di S. Maria della Rosa).,

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FrG. 23 - BOLOGNA, i!Bjbliotèca Universitàtjà, Incunabolo
A.V.�.X. 435 (��,CiÌté;rifi�,· Epi§tolè.. �c"èlte): S. Cate­
'- 1' _ ,,.c: ' rina (x'il'Cfgrafia dì G:F� Foritanesi).

FIG. 24 - CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca: IGNOTO sec. xv,


S. Caterina (xilografia).
372 IHEGA GIUNTA [18]

- --
· _ ' t
Al nom� deiefu chrillo crucifixo & de Mariadolce&
del gloriofo patriarcha Dominie�. ·

i.. · .·- -·--·

FlG. 25 - CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca, Inc. V. 683-684: M. DE CODECA, S. Caterina.

della santità e della gloria di Caterina. Va­ sec. xv e all'anno 1466. Ancora ' Caterina
riazione figurativa del medesimo concetto maestra è il soggetto della tavola di Cosi-
'

- Caterina, discepola del Cristo (fig. 26) ,


è assistita dallo Spirito Santo, e Caterina
maestra che insegna (fig. 27) - sono le mi­
niature di due codici della Legenda Maior
in medio tedesco della Bilioteca Nazionale
di Parigi 42 e della Statale di Berlino 43, ri­
spettivamente datati alla prima metà del

42) Legenda Maior, Parigi, Biblioteca Nazionale, Ms.


Ali. 34, XV, f. 18r; G. HuET, Catalogue des Manuscrits
Allemands de la Bibliothèque National, Paris 1895, p. 32,
n. 34.
43) Legenda Maior, Berlin Kupferstichkabinetts, Ms.
78. A. 14, f. 77r.; H. LEHMANN-HAUPT, Schwiibische Fe­
derzeichnungen, Studien zur Buchillustration Augsburgs
im XV Jahrhunderl, Berlin-Leipzig 1929, p. 187; P. WE­
SCHER, B eschreibendes Verzeichnis der Miniaturen­
Handschriften und Einzelbliitter des Kupferstich kabi­ FIG. 26 - PARIGI, Biblioteca Nazionale, Ms. Ali. 34, XV, f.
n e t ts der Staatlichen Museen Ber/in, Leipzig 193 1 , p. 21 1 . 18 r (Legenda Maior): S. Caterina discepola di Cristo.
[19] GLI A'JTRlBUTI DEL DOTTORATO NEL LA ICONOGRAFIA CATERINIANA 373

F1G. 27 - BERLINO, Staatsbibliothek, Ms. 78. A. XIV (Legenda Maior), f. 772: S. Caterina maestra.

mo Rosselli (fig. 28) , dipinta dopo il 1473 na aureola accidentalis) -, che possono
e prima del 1 500 44• qualificare la santità; l'assenza, però, di una
In questa ricerca di simboli dottrinali, o di tutte e tre le note accidentali non tocca
attribuiti a Caterina da Siena nelle raffigu­ minimamente la sostanza stessa della san­
razioni più antiche, non deve sfuggire la tità, che è adesione totale e amorosa della
presenza delle tre corone 45 nelle stampe di creatura a Dio e che viene espressa dal noto
Basilea (fig. 20) , del Dialogo di Mathio de attributo dell'aureola (corona aurea essen­
Codeca (fig. 25) e dell'Epistolario aldino tialis) .
(fig. 1 8) . Esse indicano tre note non essen­ A Caterina vengono riferite tutte e tre le
ziali - verginità, martirio, dottrina (coro- corone accidentali 46 da Raimondo da Capua

44) Catalogue National Gallery of Scotland, Edin­ di sopra del nimbo della Santa e diversificate nella ma­
burg 1946, p. 304, n. 1030; G. KAFTAL, Saint Catherine in teria - argento, argento-oro con riflessi rossi, oro puro
Tuscan painting, Oxford 1949, p. 132; A. PADOA RIZZO, - secondo la narrazione di Raimondo da Capua (cfr.
La Cappella Salutati nel Duomo di Fiesole e l'attività nota n. 47). La triplice corona, simile ad un triregno,
di Cosimo Rosse/lì, in AViva, 1977, n. 3, p . 8 e note 32- è presente nella tavola XII della « Vita » disegnata da
33; c. THOMPSON-H. BRIGSTOCKE, National Gallery of Francesco Vanni ( 1595-96), incisa da Pieter de Jode e
Scotland, Shorter Catalogue, Edinburg 1978, p. 92. pubblicata a Firenze nel 1597 (cfr. BIANCHI, op. cit.,
45) Tre corone d'oro, rispettivamente in mano a due tav. XII, figg. 19-20). Questo attributo, che h a avuto
angeli e all'Eterno Padre, e nella stessa disposizione scarsa fortuna nella iconografia cateriniana, ritorna nel­
della xilografia di Basilea, dove alla figura di Dio Padre la Immagine della Santa che apre il ciclo di ben 33 sto­
si sostituisce quella del Cristo (fig. 20), si trovano nella rie ( Roma, Col!. privata), dipinto da Giovanni Hajnal
lettera iniziale ' B ' al f. lr (Ms. Parmense 76, Parma, tra il 1980 e il 1981 per una committente profonda co­
Biblioteca Palatina) della Legenda Minor di Tommaso noscitrice della vita e degli scritti di Caterina da Siena.
da Siena, tradotta in italiano da Stefano Maconi ( 1350 46) Per un approfondito esame sul significato e il
ca.-1424), discepolo di Caterina. Il manoscritto è del «
valore da attribuire alla « corona aurea » e alla corona
secolo xv; la miniatura è antecedente all'anno 1461, poi­ »
aureola nella letteratura medievale rimando allo stu­
ché la Senese ha ancora il nimbo dei Beati. Nel polit­ dio di A. VOLPATO, Corona aurea e corona aureola:
tico, attribuito ad Ignoto Pittore Ligure seguace di ordini e meriti nella ecclesiologia medievale, in corso
Giovanni Barbagelata (sec. xv, chiesa di S. Domenico, cli stampa.
Varazze) le tre corone sono disposte l'una sull'altra al
374 DIEGA GIUNTA [2 0]

FrG. 28 - EDIMBURGO, National Gallery of Scotland: C. RosSEL LI, S. Caterina maestra.

nella Legenda Maior 47, ma in modo più espli­ Tommaso da Siena, il quale a proposito del­
cito e circostanziato gliele attribuisce solo la ' corona aureola ' dei predicatori o dottori

47) Sulla base del racconto di Semia - discepola ciate insieme, ed una era più bella dell'altra. La prima
romana della Benincasa -, che, proprio nell'ora in cui era di a rgento e mostrava un candore di neve; la se­
Caterina spirava, vide in sogno l'anima di lei accolta conda di a rgento mescolato con l'oro e dava riflessi
in Cielo sotto l'aspetto di fanciulla di rara bellezza, rossi, come le stoffe rosse quando sono intessute di fili
Raimondo da Capua scrive che Caterina « .
. . era ve­ d'oro; la terza era di oro puro, tempestate di gemme e
stita di bianco e risplendeva tutta, ornata com'era di di pietre preziose » (Vita, parag. 372; per la narrazione
collane; portava in capo tre corone bellamente intrec- del sogno cfr. paragg. 371-376).
[2 1 ] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 375
da attribuirsi a Caterina scrive: « Et eodem mo in questa vergine, la quale, fragile per
modo est de doctrina dicendi quoad au­ natura, debole per età, popolana per nascita,
reolam predicatorum sive doctorum cum senza maestro umano e guida raggiunge il
per medium doctrine sue tam prolate quam più alto grado delle virtù perfette e acquista
scripte de innumeris quasi mentibus homi­ tanta chiarezza e tanta perfezione di dottrina
num utriusque sexus expulerit demonem ac senza uscire dalle mura della casa pater­
etiam aliquotiens de ipsis humanis corpo­ na ?»49• « Se alcuno esaminerà il libro, che el­
ribus » 48• la compose nella propria lingua, certamente
La primitiva iconografia cateriniana (fine sotto dettatura dello Spirito Santo, come
XIV-XVI sec.) ha, quindi, un accentuato ca­ si potrà immaginare o credere che quello
rattere dottrinale, espresso con il solo attri­ sia stato scritto da una donna ? » 50. Dalle
buto del libro in Siena, con più ricchezza e memorie del notaio ser Cristofano di Gana
varietà di simboli a Venezia e nelle aree ar­ Guidini, altro discepolo di Caterina, appren­
tistiche di questa tributarie sotto l'aspetto diamo che un vescovo domenicano di Fran­
iconografico. Accentuazione comprensibile se cia, dopo aver letto il Dialogo, tradotto in
si considera il fenomeno nella prospettiva latino dallo stesso Guidini, « Diceva che tro­
propagandistico-cultuale di questo primo se­ vava cose in quel libro, che n'era meglio
colo cateriniano, che, mirando alla canoniz­ dichiarato da niuno dottore, e che . . . egli
zazione della Benincasa, si avvale di tutti i predicherebbe la dottrina del detto libro in
mezzi per farne conoscere la vita, le opere, suo paese » 51.
gli scritti. La progressiva scomparsa di attributi spe­
Se si tentasse di spigolare nella ricca let­ cifici - colomba, modello di chiesa, cartigli
teratura fiorita subito dopo la morte di o buste, corona aureola ' - e l'affermarsi
1

Caterina, si raccoglierebbe un'abbondante del libro, quale unico simbolo dottrinale,


messe di testimonianze che varrebbe a giu­ assieme ad altri segni - giglio, crocifisso,
stificare il carattere sapienziale e dottrinale corona di spine, stimmate, teschio, corona
di molti attributi della più antica iconogra­ del rosario - che accentuano il taglio pie­
fia cateriniana. Mi limito a riferire pochi tistico e devozionale dell'immagine sacra,
passi tratti dalla più autorevole tra le fonti, non va interpetrata come espressione di
la Legenda Maior di Raimondo da Capua, ai scarso apprezzamento della dottrina cateri­
quali farò seguire il singolare giudizio di niana, ma come segno di tempi nuovi. L'im­
un vescovo francese, contemporaneo del Ca­ magine che campeggia nel frontespizio della
puano. « Come non smarrirsi », scrive Rai­ Vita (fig. 29) , disegnata da Francesco Vanni
mondo nel Prologo I « di fronte agli in­ (1 595-96) e incisa da Peter de Jode (1 597) 52
numerevoli doni dell'Altissimo, che scorgia- o quella (fig. 30) dipinta, sempre dal Vanni

48) lZ Processo Castellano, p. 163; « corona aureola » die ipsum martirium subeundi etiam per quosvis eidem
della verginità: « Quot actus excellentis victorie, qui­ demones vel homines inferendi potius pro nunc bre­
bus respondent aureole, in virgine eminenter affuerint, vi tatis gratia est tacendum, quam aliter disserendum.
quis queat edicere cum virginitatem tam mentalem tam Quoad aureolam tertiam » (lbid.). Tommaso da Siena
corporalem ac etiam Deo dicatam atque castitatis così conclude il passo della sua deposizione relativo
transfusivam in se habuerit, ut patet ex supradictis; alle note accidentali della santità di Caterina: « . . . da­
necnon et carnem non solum quoad carnales motus tum est intelligi qualiter hec virgo non solum corona
sed etiam quoad quevis alia tanta austeritate restrin­ essentiali sed etiam accidentali utpote aureola et coro­
xerit et sit supergressa ut id incredibile quodammodo nula triplici singulariter extitit coronata ,. (Ibid.).
reddatur, propter quod bene merito lutic virgini virgini­ 49) Vita, Prologo I, parag. 5.
tatis aureola non utique communi sed eitam modo 50) Jbid., parag. 8.
speciali deberetur » (Ibid.). 51) I . TAURISANO, I Fioretti di Santa Caterina da Sie­
« Corona aureola » del martirio: « Sed de martirio na, Roma 1950, p. 238.
terribili a demonibus sibi illato ac aviditate milies i n 52) L. BIANCHI, op. cit., Roma 1980, pp. 21-22.
376 DIEGA GIUNTA [22]

FIG. 29 - ROMA, Gabinetto Nazionale delle Stampe: Frontespizio della Vita di S. Caterina ( serie di 12 stampP
disegnate da F. VANNI, incise da P . LE JoDE e pubblicate per i tipi di M. FLORlMl nel 1597).

(159 1 ) , per un cataletto 53, nascono nel cli­ eccesso di interiore effusione non è solo il
:na religioso post-tridentino, che darà una ' libro ', da cui ha appreso la scienza divina,
impronta inconfondibile all'arte sacra an­ ma è soprattutto il modello paziente e sof­
che nei secoli successivi. La rappresentazio­ ferente per amore, su cui ella ha esemplato
ne sacra ha, come sempre, la funzione di la propria vita.
mediare il contatto con il divino, ma ora In questo nuovo contesto spirituale non
l'artista deve rendere possibile il raggiungi­ mancano, tuttavia, attestati che fanno eco a
mento di tale fine accentuando segni, fatti, quello dal vescovo francese: « Numeretur
fenomeni, che meglio e più sottolineano gli
aspetti ascetico-mistici della vicenda terre­
stre del Santo. Il crocifisso che Caterina 53) B. SANTI, Francesco Vanni, in L'Arte a Siena sot­
t o i Medici 1555-1609, catalogo, Roma 1980, pp. 135-136,
contempla o al quale si abbandona in un n. 50.
[23 ] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 377
inter Doctores ac Scriptores sacros oportet» ,
propone i l domenicano Ambrogio d'Altamu­
ra nel sec. xvn 54; nel Settecento l'autorevole
affermazione di papa Benedetto XIV (1740-
1 758) : « Re vera igne charitatis accensa fuit
doctrina Sancti Pauli, Sanctorum Ecclesiae
Doctorum ceterorumquè Sanctorum . . . talis
doctrina S. Catharinae Senensis, de qua ita
habet Canonizationis bulla: Doctrina eius
infusa, non acquisita fuit » 55.
Sorprendente coincidenza: proprio nello
stesso arco di tempo, in Spagna, Caterina
viene rappresentata anche con le connotazio­
ni iconografiche proprie del Dottore della
Chiesa. L'esemplare più interessante, che per
ora conosco, è datato al 1 784 e si trova nella
chiesa domenicana annessa al convento di
S. Vincenzo Ferreri a Manacor nell'isola di
Maiorca 56. Non si possono avanzare riserv�
o dubbi sulla identificazione del soggetto e
tanto meno sulle intenzioni di chi volle l'im­
magine (fig. 3 1) : nell'alto zoccolo a formelle
di maiolica, che riveste le pareti del presbi­
terio, il riquadro raffigurante Caterina Dot­
tore della Chiesa è simmetricamente contrap­
posto a quello di Tommaso d'Aquino, pro­
clamato Dottore della Chiesa nel 1567. Ad
entrambi i Santi sono comuni gli attributi
della mistica colomba, il libro e il berretto
a quattro pizzi con la nappa bianca, colorè
riservato al dottore in teologia; Caterina tie­
ne nella destra anche la penna 57. Si tratta

54) G. GIGLI, Il Dialogo, Siena 1707, p . XXVII .


5 5 ) VENCHI, op. cit., p . 445.
56) Cfr. Documentazione epistolare prnsso il Centro
Nazionale di Studi Cateriniani.
57) Il prezioso collare con croce che spicca sul petto
di Caterina credo possa essere interpretato come riscon­
tro iconografico al collare con il sole attribuito a Tom­
maso d'Aquino. La supposizione che il collare d'oro
potesse essere una delle insegne date al neodottore in
teologia all'atto del conferimento del grado accademico
presso le università spagnole sembra priva di fonda­
mento. Da un testo del secolo xvu, esistente nell'archi­
vio dell'Università di Salamanca e relativo al conferi­
mento dei vari gradi presso la medesima Università

FIG. 30 - SIENA, Oratorio Superiore della Contrada del­


l 'Oca: F. VANNI, Cataletto.
FIG. 31 - MANACOR, Chiesa del Convento di S. Vincenzo
Ferrei-i: IGNOTO �ec. XVIII, S. Caterina.
378 DIEGA GIUNTA
[24]

FIG. 33 - ROMA, S. Giovanni in Laterano: Affresco con


s. Agostino.

FIG. 32 - AREQUIPA, Monastero di S. Catalina, Chiesa:


Statua di S. Caterina.

di una raffigurazione rara e preveniente gli ad Arequipa in Perù (fig. 32) .


eventi storici per la nostra Santa 58, ma non Concludo qui la testimonianza di singoli
di un caso isolato nell'area artistica spagno­ elementi iconografici o di rare rappresenta­
la: una statua di Caterina con l'attributo del zioni riguardanti un soggetto che solo con
berretto da dottore (sec. XVII-XVIII) si trova la proclamazione della Benincasa a Dottore
nel monastero domenicano Santa Maria la della Chiesa fa ufficiale ingresso nel vasto
Real a Bormujos (Siviglia) ; un altro esem­ repertorio dell'iconografia cateriniana. Pri­
plare con il berretto da dottore e la penna ma di esaminare come venne rappresentato
in mano (sec. XVII-XVIII) si venera nella chie­ il neo-dottore e se in questi anni il nuovo
sa del monastero domenicano Santa Catalina soggetto ha acquisito i tratti di una propria

risulta che le insegne consegnate al neodottore erano per la sua tesi di dottorato ( 1 963). La sua dissertazione
« . . . un bonete con su boria bianca y en un dedo de è in corso di stampa.
la mano un anillo y un libro en sus manos, . . . » (Me­ 58) Sarebbe interessante un approfondito esame del­
moria de los Actos que se hacen en los Grados de la iconografia di Teresa d'Avila nei secc. XVII e XVIII,
Licenciamientos, Magisterios y Doctoramientos por es/a poiché, dopo la canonizzazione ( 1622), la Santa spagnola
Universidad de Salamanca d e que ha de tener memoria cominciò ad essere esaltata e raffigurata come Dottore
y cuenta el Maestro de Ceremonias ( 1615-1627), Archivio della Chiesa, sia pure " con immagini generiche, im­
Universitario di Salamanca, 784). prontate ad una certa approssimazione ». (P. CA N NATA,
Berretto, anello e libretto dottorale, le tre insegne Teresa di Gesù, Iconografia, in B iblioteca Sanctorum,
tradizionali che venivano offerti ai nuovi dottori (cfr. Roma 1969, voi. XII, coll. 413-414). Dati i limiti del pre­
A. ROTA, Dottore, in EC, IV, col. 1900). sente studio mi riserbo la trattazione in altra sede più
Debbo l'informazione alla cortesia della dott. Agne­ appropriata.
cla M. Rodriguez, che ha studiato il testo in questione
[2 5] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONOGRAFIA CATERINIANA 379
fisionomia iconografica, mi sembra utile fer­ destra levata in gesto allocutorio, il s . Dot­
marsi un poco a considerare le caratteristi­ tore Agostino sta probabilmente spiegando
che generali che contraddistinguono l'icono­ le Scritture (fig. 33, anni 590-604) 59• Schema
grafia del Dottore della Chiesa. Mi riferirò simile, ma con varianti iconografiche di ri­
ad alcune tra le più antiche rappresentazioni . lievo, nella miniatura del Registrum S. Gre­
Seduto davanti al leggio con sopra un gorii (sec. x,. Treviri, Biblioteca Comunale,
libro aperto, rotulo nella mano sinistra, la fig. 34) : papa Gregorio Magno porta indu­
menti liturgici, il diacono Pietro con lo stilo
sta facendo un buco nella tenda, da dove,
ammirato, osserverà il fatto straordinario
della mistica colomba 60 poggiata sulla spalla
che sussurra all'orecchio del s . Dottore ciò
che dovrà scrivere. La colomba è un attri­
buto personale di s. Gregorio I in quanto
rievoca un evento miracoloso della sua vita 6 1,

: s.queft..capttol fab2é tota ·ta fubftancta be à


��Itomm,·
. .... .
a. .21qtt�lt
.,
a . :; ( ._, n '1,; .: .
,· .car.r�
·

: - , ... :

' ' I

.,. +
, ,

FIG. 34 - TREVIRI, Biblioteca Comunale: MAESTRO del Re­ FIG. 35 - BARCELLONA, Biblioteca de Catalunya: J. JOFFRE
gistrum Gregorii, Registrwn Gregorii, miniatura. DE BRIANS, La vida . . . ( Valencia 1 5 1 1 ) , miniatura.

59) J. WILPERT, Die roemischen Mosaiken und Ma­ 6 1 ) Il miracolo dello Spirito Santo, che, sotto forma
lereien der kirchlichen Bauten van IV bis XIII Jahr­ di colomba, ispira Gregorio Magno, è così narrato nella
hundert, Freiburg 1917, p. 140-2; G. KAFTAL, Iconography Vita: « Denique a fideli et religioso viro, ac huic nostro
of Saints in centrai and south Italian Sc/wols of Paint­ Patri sanctissimo pro suae religionis et utilitatis merito
ing, Firenze 1965, col. 128. valde familiarissimo, fideliter post obitum eius idem
60) L'attributo della colomba, non ispirante all'orec­ vas electionis, et habitaculum sancti Spiritus visionem
chio, ma librata sul capo di Gregorio Magno è pre­ ultiman Prophetae Ezechielis interpretaretur, oppan­
sente nella miniatura a piena pagina del Codice di sum velum inter ipsum et eundem exceptorem tracta­
Egino della fine del secolo VIII ( Omeliario, Berlino, tus sui, illo per intervalla prolixius reticente, isdem
Biblioteca Statale, Phill. 1676 ( Meerm. 50), f. 25v; cfr. minister eius stylo perforaverit, et eventum per fora­
A. BOINET, La miniature carolingienne ses origines, son men conspiciens, viderit columbam nive candidiorem
développement, Paris 1913, p. 5, tav. CXLVII; C. CouR­ super caput eius sedentem, rostrumque eius ori diu
CELLE, Recherches sur Saint Amboise. Vies anciennes, tenere appositum, quae cum se ab eiusdem ore amo­
culture, iconographie, Paris 1973, p. 156). veret, incipiebat Sanctus Pontifex loqui, et a Notario
380 DlEGA GIUNTA [26]
in seguito essa diventerà simbolo comune Con il 4 ottobre 1 970 il dottorato di Ca­
agli altri tre Dottori della Chiesa Occiden­ terina si propone ufficialmente agli artisti
tale. come tema iconografico, che presenterà for­
Talvolta il Dottore tiene in mano un mo­ me varie, difficilmente riconducibili ad una
dello di chiesa. Tra i possibili esempi ho tipologia unica. Una semplice scritta - Ca­
scelto la stampa che orna una delle ultim:: terina Dottore della Chiesa -, il gesto allo­
carte della Legenda Maior di Raimondo da cutorio, il libro, la colomba sono i segni che
Capua, tradotta in volgare valenzano e pub . connotano alcune rappresentazioni del neo­
blicata nel 1 5 1 1 a Valencia (fig. 35) : nei ri­ dottore.
quadri maggiori i quattro Dottori della Chie­ La vetrata di Renzo Crivelli nella cap­
sa Occidentale con libro o modello di chiesa, pella delle Suore domenicane a Bagnolo di
gesto allocutorio e insegne liturgiche proprie Impruneta (Firenze) con l'ing�nuo espedien­
dell'ordine ecclesiastico di appartenenza; agli te della scritta nel cartiglio sorretto da an­
angoli i simboli degli Evangelisti con un geli 63 è da ritenersi soltanto un documento
rotulo aperto.
Differente l'armonia compositiva, diversa
la disposizione e in parte l'identità dei per­
sonaggi tra questa xilografia e la pagina mi­
niata del codice Aureo della Biblioteca Sta­
tale di Monaco (fig. 37) . Il Cristo crocifisso,
Verbo del Padre che insegna dalla cattedra
della croce - concetto squisitamente cateri­
niano 62 - sostituisce il Cristo docente assiso
in cattedra della miniatura del IX sec., che
ha nei cerchi alle estremità della losanga i
quattro Profeti maggiori, agli angoli gli Evan­
gelisti, seduti e nell'atteggiamento di ascolto
prima di scrivere. Colui che i Profeti hanno
annunciato venturo nell'Antica Alleanza e
nella Nuova gli Evangelisti proclamano ve­
nuto, i Padri e Dottori della Chiesa lo pre
dicano e ne difendono la verità della dot­
trina. Caterina da Siena appartiene a questa
gerarchia di spiriti che hanno combattuto e
combattono per la Chiesa.
Esempi limitati, ma sufficienti per indi­
viduare i peculiari segni iconografici del Dot­
tore della Chiesa: penna, libro, rotulo, gesto
allocutorio, colomba, modello di chiesa; sim­
boli quasi tutti riscontrati nelle rappresen­
FIG. 36 - SIENA, Monumento a s . Caterina (B. BURAC­
tazioni di Caterina sopra esaminate. CHINI) .

62) « Questo dolce maestro è salito i n su la cattedra


graphium ceris imprimi. Dum vero reticebat sancti Spi­ della croce per darci dottrina fondata in verità » ( P.
ritus organum; minister eius oculum foramini iterum MISCIATELLI ( a cura di), Let t ere di S. Caterina da Siena,
applicabat, eumque, acti in oratione levatis ad caelum Firenze 1970, III, Lett. 216, cfr. inoltre Lett. 235, 3 16).
manibus simul et oculis, columbae rostrum conspica­ 63) « S. Caterina Dottore della Chiesa ». L'effigie del­
batur more solito ore suscipere » ( Acta Sanctorum, la Santa è ispirata all'affresco cli Andrea cli Vanni
Martii II, Antivepiae 1 668, p. 1 36). ( fig. 1 ) .
[27] G LI Armrnun DEL IJOTTOl!ATO N E L LA ICONOGRA F I .\ CATEl! I N l ,\N,\ 381

FIG. 37 - MONACO, Staatsbibliothek: Codex Aureus, miniatura.


382 DIEGA GIUNTA [28]

FIG. 38 - BoDZI, Convento domenicano: M. ANSGAR SHEL·


DON, S. Caterina.

FIG. 39 - BoD �, Convento domenicano: M. ANSGAR SI·IEL­


DDN, S. Caterina.

ricordo della proclamazione. dine e razza. I due simbolici attributi trag­


L'epigrafe incisa nella base del monu­ gono ispirazione da una esperienza mistica
mento (fìg. 36) voluto dalla città di Siena ed che Caterina stessa narrò a Raimondo da
opera di Buracchini (1972) accomuna i due Capua: la notte del 1° aprile 1 376 Dio le dava
ultimi titoli conferiti a Caterina dalla Chiesa: « la croce in collo e l'olivo in mano » e la
Patrona d'Italia ( 1939) e Dottore 64 , mentre mandava al popolo cristiano e all'infede!� �-
la croce e l'ulivo, che la Santa in atteggia­ La domenicana sr. Mary Ansgar Slj.e don,
mento pratorio e a braccia aperte, mostra e in una serie di disegni rea�izz.atai. pè'r cele­
tiene neil�_ mani significano il suo messaggio brare la proclamazione . della · ·Sen,ese a Dot-
{•
J>· I

di pace per l'umanità di ogni tempo, latitu- tore della Chiesa, rappresenta in; �uno il volto
f . . ·. .. '). . 'l; f!. �)· ·:f ' ' . ,,_i :;i,,. \\\ l
64) A SANtA· CATERINA �ENIÌ'<CASA j FIGLIA DI SIENA PA· Cristo crb �f so ,infrare, 'lG o� io cris1tiano e lo inf�-
M° Ìi �
TRONA D'ITAJ:�;\ '; DOTTORE DEL LA'' cfI;i:ESA. , � dele: .e fo pass,ayò;. per.. i:l'é'�iderio e af:J.'ètto d'amore:, < p.J.r
lo mé"zzo di 101:0; ed entravo con loro in Cristd" d51 : t°e
65) Eccò t;ç,o)Ae Caterina descrive l'�vento :,mistico:
« Perocché ir priino d'aprile, la n<:itte più, singolarmente Gesù� ! . . E allora mi "ctava la croce"in collo e <)"òil{.0 'fu
Dio aperse i secreti suoi,., inanifçstando re miràbili cos'.\'! rn'.�iio, . . . é éosì diéeVa: che io la �°èrfasse all'ùh-@i1opolo
sue sì è. per siffatto modo., che l'anj;m�',fu\a non piire:va e ·a-1,1.'altro�· E::diCéva a me: ' Di' a loro: io_; ·V t"'annunzio
che fUss�. nel corpo, e riceveva tahro· 'diletto ;.Eùplehit)i;:� .�audio ' magno ' » ( MisCIATEL LI, op>'�ci&;� t· /Jr , Lett. 219,
dine, chéS..la lingua non è sufficiente a dirlo; . . . E cre­ p.4- 267, 268). ;<Àl',f; -·
scendo in me il fuoco, mirando vedevo nel costato di
[2 9] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NEL LA ICONOGRAFIA CATERINIANA 383
della Santa, in altri due Caterina è rispetti­ allocutorio (fìg. 38) , nel quarto è in posizione
vamente a metà figura e seduta con gesto frontale e nell'atteggiamento di orante, men­
tre la colomba vola verso di lei in direzione
dell'orecchio sinistro (fìg. 39) . Il gesto, l'at­
teggiamento, la colomba specificano e di­
verifìcano i singoli disé!gni, ma la scritta CA­
THERINE OF SIENA DOCTOR OF THE CHURCH 1 970,
proprio perché ripetuta, sembra essere la
vera connotazione iconografica.
Ancora l'espediente epigrafico definisce
il soggetto : SANCTA CATHARINA ECCLESIAE
DOCTOR delinea il nimbo deila Santa nel pan­
nello in rame di Primo Conti ( 1 972, Siena,
Casa - Santuario) .
Un grosso rotulo e il libro sono i segni
distintivi della statua modellata nel 1 975 da
Giulio Gruggi per la chiesa di S. Maria del
Soccorso a Livorno (fìg. 40) ; il solo libro è
l'attributo dottorale del busto in bronzo di
Giuliano Vanni ( 1 970, Roma, coll. privata) .
In una delle tre vetrate del Gristina (fig. 41)
- chiesa di S . Rosa da Lima a Catania
(197 1) - Caterina, in posizione frontale, tie­
ne in mano la croce e il libro, alla sua destra
e alla sua sinistra, ma leggermente arretrati,
i Papi della canonizzazione e del dottorato,

fIG� 40 - LIVORNO, Chiesa di S. Maria del Soccorso: G. FIG. 4 1 - CATANIA, Chiesa di S. Rosa da Lima: L. GRISTI-
GRUGGI, Statua di s. Caterina. NA, Vetrata, part. di s. Caterina.
384· DIEGA GIUNTA
[30)
Pio II e Paolo VI; nello sfondo si vede la Dottore della Chiesa. I tradizionali simboli
cupola di S . Pietro. cateriniani - libro e crocifisso - ritornano
Ad una antica tipologia (figg. 1 2- 14, 24) si nel verso della medaglia con la scritta DOCTOR
ispira Hajnal per uno degli ultimi 33 pan· ECCLESIAE e la data; li ritroviamo, però, lato­
nelli del ciclo pittorico dedicato alla Senese ri di nuova forza generativa quanto al si-
(1 980-8 1 ) : la Santa in estasi e sotto la mo­
zione ispiratrice della divina colomba detta a
due scrivani (Roma, Convento di S . Sabina) .
Nel tentativo di codificare un canone uni­
co per il nuovo tema iconografico caterinia­
no, se si procedesse ad una selezione tra le
opere fino ad ora prodotte, che, sebbene non
tutte esteticamente gratificanti, si contrad­
distinguono per varietà e libertà di impagi­
nazione iconografica, sia la medaglia com­
memorativa della proclamazione, commisio­
nata a Tommaso Gismondi dalla Postulazio­
ne generale dei Padri domenicani, sia la ve­
trata di Daniel Braniff sembrerebbero avere
i requisiti per assolvere tale funzione.
Braniff (fig. 42) significa lo Spirito Santo
con una lingua di fuoco, scritturalmente
esatta al pari della colomba 66; libro, penna,
gesto allocutorio della mano destra contri­
buiscono a meglio specificare il soggetto;
per le chiavi papali - zOna inferiore della
vetrata - ipotizzo una duplice interpreta­
zione : la Chiesa che nella persona del Pon­
tefice ha conferito il titolo, ma soprattutto
l'azione di Caterina in Ecclesia, cum Eccle­
sia et pro Ecclesia.
FIG. 42 - BELFAST, Cappella del Collegio Domenicano:
Nel recto della medaglia con la scritta D. BRANIFF, Vetrata, s. Caterina.
CATHARINA SANCTA (fig. 43) Gismondi 67 con­
nota l'effigie a mezzo busto del neodottore
con la colomba: l 'attributo e la sua collo­ gnificato. Il crocifisso, infatti, posto tra le
cazione vicino all'orecchio della Santa ripe· pagine aperte del libro, sintetizza e la dot­
tono la classica iconografia qualificante il trina della Santa in ciò che ha di più essen­
ziale e la sua fonte, come nelle più antiche
espressioni dell'iconografia cateriniana; la
66) Lo Spirito Santo si manifestò a guisa di colomba sua centralità compositiva ribadisce concetti
subito dopo il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano
( M t., 3, 16; Mc., 1, 10; Le., 3, 22); discese sugli Apostoli fondamentali del pensiero cateriniano -
riuniti nel cenacolo sotto forma di lingue di fuoco il Cristo libro 68, cattedra 69 e soprattutto Cristo
giorno di Pentecoste ( Atti, 2 , 3).
67) Attorno al bando irregolare di una successi­
va medaglia (Roma, Coli. privata) Gismondi scrive:
S. CATERINA DA SIENA PATRONA DI ITALIA DOTTORE DELLA CHIE­ 68) MISCIATELLI, op. cit., III, Lett. 225, p . 292; IV,
SA; la raffigurazione di profilo della Santa si ispira per Lett. 309, p . 294; V , Lett., 316, p. 39, Lett., 318, p . 5 1 ;
il panneggio del velo e del soggolo a quello del busto­ S . CATERINA D A SIENA, I l Dialogo, a cura d i G . CAVALLINI,
reliquiario (fine xiv-inizi xvi) conservato nella Biblio­ Roma 1968, cap. CXLV, CLIV.
teca Comunale di Siena. 69) Cfr. nota 63.
[31] GLI ATTRIBUTI DEL DOTTORATO NELLA ICONO:JRA!'IA CATERINIANA 385

FrG. 43 - ROMA, Centro Naz. di Studi Cateriniani: Medaglia (T. GISMONDI ) .

ponte 70 -, riscoperti come essenziali dal fer­ depositaria e ministra del tesoro del Sangue
vore di studi sui testi cateriniani, di cui il di Cristo, e della dottrina di Verità da Lui
nostro secolo è stato benemerito promotorè. rivelata »72• Proprio l'aver tratto dal concetto
« La ' dottrina del Ponte ' , che costituisce, di Cristo Ponte l'ispirazione creativa fa dun­
del Dialogo cateriniano, la parte sotto ogni que dell'opera del Gismondi la più felice
aspetto centrale » 71, scriveva Luigia Tincani espressione contemporanea del Dottorato
nella lettera postulatoria per il Dottorato, cateriniano.
« esprime, con la evidenza plastica del gran­

de arco lanciato a congiungere cielo e terra,


70) MISCIATEL LI, op. cit., IV, Lett. 272, pp. 162-168;
l'opera di riconciliazione tra Dio e l'uomo Il Dialogo, cit., cap. XXI, XXII , XXV, XXVII.
operata dal Verbo incarnato, e proseguita « »
7 1 ) La trattazione della dottrina del Ponte va dal
capitolo XXVI al capitolo CXXXIV del Dialogo.
nei secoli dalla Sposa di Lui, la S. Chiesa, 72) Positio, p. 497.

28
ABBREVIAZIONI E INDICI
A B B REVIAZ I O N I D E I P E R I O D I C I CITATI

AA = Archaologischer Anzeiger

AB The Art Bulletin

AbhH eidelb erg = Abhandlungen der Heidelberger Akademie der Wissenschaften

ActalnstAthenSuec = Acta Instituti Atheniensis Regni Sueciae

Ad! Annali dell'Is tituto di Corrispondenza Archeologica

ADelt = 'Apx.a.:LOÀoyLxÒv 6-e:À-r[ov


AEphem 'Apx.a.:LOÀoyLx� 'EqYY) µ e:p[c;
AIA American Journal o f Archaeology

AM = Mitteilungen des Deutschen Archaologischen Instituts. Athenische


Abteilung.

AMST = Atti e Memorie della Società Tiburtina di Storia e d'Arte

AnlnstArtAm = Anales del Instituto de Arte Americano

ANSMusNo tes = American Numismatic Society Museum Notes

AntCl L'Anti:quité Classique

AntK Antike Kunst

AntPl Antike Plastik

ArchStP rovNap = Archivio Storico per le Provincie Napoletane

ArCl = Archeologia Classica

ArsHisp Ars Hispaniae

ArtLomb = Arte Lombarda

ArtVen Arte Veneta

A ttiAccPontaniana = Atti dell'Accademia Pontaniana di Scienze Morali e Politiche

AttiCAntCl Atti. Centro ricerche e documentazione sull'antichità classica

AttiMem.Ancona Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Marche

AttiMGrecia Atti e Memorie della Società Magna Grecia

ASAtene = Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in


Oriente

Atti Venezia = Atti. I stituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti

AViva = Archeologia Viva

AZ = Archaologische Zeitung

BABesch = Buletin antieke Beschaving. Annual Papers on Classica! Archaeology

BC Bollettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma

BCH Bulletin de Correspondance Hellenique


390 ABBREVIAZIONl

B CIHE Boletin del Centro de Inves tigaciones historicas y Esteticas. Caracas

BdA Bollettino d'Arte

Blb = Bonner Jahrbiicher des Rheinischen Landesmuseums in Bonn und des


Vereins von Altertumsfreunden im Rheinlande

BMGS Byzantine and Modern Greek Studies

BSA = The Annual of the British School at Athens

BSiena Bollettino Senese di S toria Patria

BTorino = Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti

B urlMag = The Burlington Magazine

CronErcol Cronache Ercolanesi

CuadRom Cuadernos de trabajos de l a Escuela Espaiiola de Historia y Arqueologia


en Roma

DACL P. CABROL-H . LECLERCQ, Dictionnaire d 'Archéologie Chretienne et de


Liturgie

DArch Dialoghi d i Archeologia

DOP Dumbarton Oaks Papers

EA = Photographische Einzelaufnahmen antiker Skulpturen

EAA = Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale

EC = Enciclopedia Cattolica

EtTrav Etudes et Travaux. Studia i prace. Travaux du Centre d'Archéologie


méditerranéenne de l'Académie des Sciences Polonaise

E VA Enciclopedia Universale dell 'Arte

GrazB eitr = Grazer B eitrage

GRBS = Greek, Roman and Byzantine Studies

IstMitt I stanbuler Mitteilungen

Jdl Jahrbuch des Deu tschen Archaologischen Insti tu ts

JhOAI Jahreshefte des b sterreichischen Archaologischen Institutes in Wien

JHS Journal of Hellenic Studies

JNG Jahrbuch fiir Numismatic und Geldgeschichte

JWAG Journal o f Walters Art Gallery

MeddelGlyptKob = Meddelelser fra Ny Carlsberg Glyptotek

MededRom = Mededelingen van Het Nederlands Historisch Institut te Rome

MEFRA = Mélanges de l'Ecole Française de Rome. Antiquité

MemAccLinc Memorie. Atti dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Classe d i scienze


Morali, S toriche e Filologiche

MemPontAcc Memorie. Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia

MMI Metropolitan Museum Journal

MonAnt Monumenti Antichi

NSc Notizie degli scavi di antichità

NwnChron The Numismatic Chronicle

OpRom = Opuscula Romana

PBSR = Papers o f the British School at Rome


ABBREVIAZlONl .'3 91
PdP = La Parola del Passato

PG Patrologia Greca

PL Patrologia Latina

Prakt llpcxx·nxà -r?)c; èv 'A8�vcxLc; 'ApxcxwÀoyLx-�c; 'E-rcxLpdcxc;


QuadALybia Quaderni di Archeologia della Lybia

QuadChieti Quaderni dell'Istituto di Archeologia dell'Università di Chieti

Quad Urbino Quaderni Urbinati

RA Revue Archéologique

RBK K. WESSEL, Reallexicon zum Byzantinische Kunst

RE A. PAULY-G. W1ssowA, Realencyclopadie der klassischen Altertumwissen­


schaft

REG Revue des Etudes Grecques

RendPontAcc Rendiconti. Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia

Revlndias Revista de Indias

RIASA Rivista dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

RM Mitteilungen des Deutschen Archaologischen Instituts. Romische Abteilung

SBMiinchen Bayerische Akademie der Wissenschaften. Philosophisch-historische Klasse.


Sitzungsberichte.

StCZOr Studi Classici e Orientali

StHistArt Study in the History o f Arts

StMisc Studi Miscellanei

TAPS Transactions of the American Philosophical Society


INDICE D E I NOMI E DELLE COSE NOTEVOLI

AGILARDO, 230. BALDINUCCI Filippo, 320, 322.


AGOSTINO, s . , 222, 223, 304, 355. BANDINE L L I Baccio, 334, 340.
AGOSTINO, abate, 243, 255. BARBAGELATA Giovanni, 373.
A LARICO, 2 8 . BARTOLI Pier Santi, 1 3 6 .
A LBERTI Alberto, 352, 3 5 3 . BARTOLOMEO, abate, 243.
A LBERTI Cherubino, 335, 3 5 1 , 3 52, 3 5 3 , 3 5 4 . BASILIO MAGNO, 3 5 5 .
A LBERTI Durante, 3 52 , 3 5 3 . BASSANO Francesco, 3 4 5 .
A L BERTINEL L I Mariotto, 3 3 7 . BEATO ANGELICO, 3 2 2 , 3 6 0 , 3 6 1 .
ALBERTINI Francesco, 1 4 4 . BECCAFUMI Domenico, 3 34, 3 4 0 , 34 1 .
A LCESTI, 2 1 1 . BECERRA Francesco, 309, 3 1 1 .
ALDROVANDI Ulisse, 1 3 5 , 1 3 6 . BEL LINI Giovanni, 3 3 5 .
A L ESSANDRO I V , 2 7 8 . B E L L INI Iacopo, 322, 324.
ALESSANDRO V, 245. BENEDETTO XIV, 377.
ALES SANDRO VI, 286. BERNINI Gianlorenzo, 3 3 5 .
ALES SANDRO ARMENO, 280. BoccACINO Boccaccio, 3 4 5 .
ALES SANDRO MAGNO, 14, 15, 25, 28-5 5 , 32, 5 4 , 186, BONAVENTURA D A BAGNOREGGIO, 3 5 6 .
187. BOTTARI Giovanni, 320.
A L ESSINO, 46. BRAMANTINO, 348, 349.
A L LORI Cristofano, 3 34, 340. BRANIFF Daniele, 3 8 4 .
AMBROGIO, S., 206, 207, 3 3 5 . BREA Ludovico, 368, 3 7 0 .
AMBROGIO D'ALTAMURA, 3 7 7 . BUONSIGNORI Stefano, 2 5 7 .
ANASTASIO I V , 2 7 9 .
ANDREA, abate, 2 4 5 . CAL LICRATE DI MAGNESIA, 1 5 .
ANDREA DA FIRENZE, 3 2 9 . CAL LIMACO, 1 8 8 .
ANDREA D A POGGIBONSI, 257. CAL L ISTRATO, 59, 6 0 , 6 1 , 1 6 9 .
ANDREA DI VANNI, 3 5 7 , 3 5 8 . CALVAERT, 3 3 5 .
ANSALDI Giovan Battista, 247, 248. CAMBIASO Luca, 3 3 5 .
ANTENORE, 123. CAMPAGNOLA Domenico, 3 3 5 , 3 4 6 , 3 4 7 .
ANTIOCO IV E P I P HANES, 162. CAMPAGNOLA Giulio, 3 3 5 .
ANTIOCO SOTER, 1 8 6 . CAMPI Bernardino, 3 3 5 .
ANTIPATRO, 6 3 . CAM PI Giulio, 3 3 5 .
ANTONINO PIO, 1 6 1 , 1 6 5 . CANALETTO, 335.
ARCESILAO, 6 3 . CARDI Ludovico ( il CIGO L I ), 334, 339.
ARCHIVIO GRIFONI, 237-284. CARETE, 56.
ARIADNE, 2 1 3 . CARLEVARIJS Luca, 3 3 5 .
ARISTOBULO, 28. CARLO I l D 'ANGIO', 328.
ARISTOGITONE, 1 2 3 . CARLO V, 286, 293, 300.
ARISTOS SENO, 6 1 . CARPACCIO, 334.
ARISTOTELE, 64, 1 52, 1 73 . CARRACCI Annibale, 335.
ARRIANO, 28, 208. CARRACCI Ludovico, 335.
ASCLEP IADE, 42. CASSANDRO, 1 3 , 66.
ATANASIO s , . 3 5 5 . CASTELLO Bernardo, 3 3 5 .
Ano, 230. CATANI Orazio, 248.
AZZONE, 230. CATERINA DA SIENA, s . , 3 5 5-3 8 5 .
394 INIHCL

CAVA LIER D'ARPINO, 3 3 5 . DE GRASSI Giovannino, 324.


CAVAZZO L A Paolo, 3 4 5 . DE JoDE Peter, 373, 375, 376.
CECCO B RAVO, 3 3 4 . DE LAS CASAS B . , 292, 295.
CELESTINO I I I , 2 4 2 , 244, 2 7 5 . D E L BIONDO Giovanni, 329.
CENNINI Cennino, 3 1 9 . DEL CORSO Lotto, 245.
CERATI Gaspero, 276. DELLA BELLA Stefano, 334.
CHILONE DI PATRO, 15, 6 3 , 64. D E L L A FANTERIA Luigi, 250, 259.
CICERONE, 1 29 . DELLA QUERCIA Iacopo, 332.
C LAUDIANO, 1 74 . DELLA ROVERE Giovan Battista, 3 3 5 , 349, 350.
C LEMENTE I I I , 24 1 . DELLA ROVERE Giovanni Mauro, 335, 350.
COBO Bernabè, 290, 307, 309, 3 1 0, 3 1 1 , 3 1 5 . D E L L A ROVERE Giuliano, 245, 257.
COL LEZIONE A L BANI, 1 3 5 . D E L L E COLONNE Guido, 328.
» BARTO LI, 343. DEL SARTO Andrea, 334, 339.
» CALCEOLARI, 334, 344, 348. DE MENDIETA Geronimo, 290, 291, 295, 296, 297,
» FARNESE, 1 3 5 , 1 3 6 , 1 3 9 , 140, 1 4 1 , 145. 298, 200, 3 0 1 , 304, 3 1 5 .
» GIUSTINIANI, 134. DEMETRIO POL IORCETE, 3 8 , 46.
» GRASSI, 339, 347, 3 4 8 . DE MoNTESINOS Antonio, 2 9 1 .
» LEHMANN, 324. DE OvANDO Nicolas, 290.
» LISI, 3 5 0 . DE OVIEDO G. Fernandez, 290 .
» LUGT, 3 1 9-3 5 4 . DE PETRIS Antonio, 246.
» MOSCARDO, 344, 348. DEREMESAL Antonio, 303, 304.
» 0TTLEY, 3 5 3 . D E SA LCEDO Garcia, 308.
» PRAYER, 3 3 7 . DE VALDES Diego, 298, 299. 300.
» RICCI, 343. D E VELA SCO Luis , 309.
» SCHOLZ, 323. DE VITORIA Francisco, 288.
» SCHWARZ, 324. DIOC LEZIANO, 1 7 5 .
» WITT, 342, 350. DIODORO SICULO, 2 8 .
» ZOOMER, 350. DIONE DI PRUSA, 1 8 9 .
COLONNA Rosso, 245. DOMENICHINO, 3 3 5 .
COMMODO, 1 6 1 , 166. DOMENICO D I BARTOLO, 332.
COMPAGNIA DI GESÙ, 297, 303, 3 1 1 , 3 1 3 . DOMINICI Giovanni, 358.
COMPAGNIA D I S . ANTONIO, 272, 273. DONATE L LO, 340.
CONCA Sebastiano, 3 3 5 , 342. DONATI Salesio, 273.
CONONE DI SAMO, 1 88 .
CONTI Primo, 3 8 3 . EFESTIONE, 1 5 .
CONVENEVOL E D A PRATO, 327. EFI P P O D A O L INTO, 5 3 .
CORFIDA DI TEBE, 15, 6 6 , 67. E LENA, s . , 209.
CORTES Ferdinando, 307. E LENA D'UNGHERIA, 3 6 5 .
COSROE, 208, 2 1 1 . E L EONORA D A TOLEDO, 2 4 5 , 246.
COSTA Lorenzo, 345. E LIANO, 208.
COSTANTE I I , 2 1 2 . E LIO ARISTIDE, 1 88 .
COSTANZI Placido, 3 3 5 , 3 4 2 , 343. ENRICO D I TRAVALDA, 243, 244 .
CRATERO, 1 5 , 46, 48, 52, 55. ERAC LEONE, 209.
CRISTINA DI SVEZIA, 1 44 . ERACLIDE PONTICO, 6 1 .
CRISTODORO, 63, 6 8 . ERACLIO, 1 9 1 , 207-2 12, 2 1 4-2 1 7 .
CRIVE L LI Renzo, 3 8 0 . ERACL ITO, 2 4 .
CURZIO RUFO, 2 8 . ERASMO DA ROTTERDAM, 2 8 8 .
ESOPO, 1 5 .
DAGOBERTO, 209. EUDOCIA, 2 0 7 , 2 1 3 .
D'ANGIÒ Roberto, 326, 328. EUFRONE, 63.
DAOCO I , 1 8 . EUGENIO III, 239, 265, 268, 275 .
DAOCO I I , 1 7 , 24. EUTYCHIDES, 1 8 4 .
D'ARBOIS Giovanni, 344.
DARIO I I 0CHOS, 21, 4 5 , 46. FABIA, 207.
DE AcosTA Jose, 3 1 5 . FARINATI Paolo, 3 3 5 .
D E CODECA Mathio, 370, 372, 3 7 3 . FARNESE Pier Luigi , 1 3 6 .
INDICI 395
FEDERICI Domenica Maria, 325. GRIFONI Carlo, 247.
FEDRO, 5 9 . GRIFONI Francesco Maria, 248.
FERDINANDO DI CASTIGL IA, 286, 29 1 . GRIFONI Gaetano Maria, 249.
FERRANTE Cecco, 245. GRIFONI Garcia, 248.
FERRANTE Gerardo, 245. GRIFONI Giovanni, 248.
FERRANTE Ranieri, 245. GRIFONI Iacopo, 248, 259, 27 1 .
FERRAR! Gaudenzio, 335, 348. GRIFONI Michele, 247, 248, 259.
FI L ARETE, 3 1 9 . GRIFONI Pietro Gaetano, 249 .
FI L I P P O I I , 286. GRIFONI Ugolino, 245-248 , 259.
FILI P P O DI MACEDONIA, 25. GRIFONI Ugolino Antonio, 248, 249.
FILI P PO L'ARABO, 175. GRISTINA L., 3 8 3 .
FLORIMI Matteo, 376. GRUGGI Giulio, 3 8 3 .
FOCA, 207, 208. GUA LANDO, subdiacono, 242.
FONTANESI G.F., 370, 3 7 1 . GUAL TIERO DI STRASBURGO, 3 6 5 .
FONTEBASSO, 3 3 5 . GUARDI Francesco, 3 3 5 .
FORZETTA Oliviero, 320, 325. GUERCINO, 334, 3 3 5 , 3 4 7 , 3 4 8 .
FRA' BARTO LOMEO, 334, 336, 337. GUFI Diotavive, 276.
FRANCESCHI Oliviero, 274. GUGLIE LMO DI TIRO, 209.
FRANCESCO D'ASSISI, s., 3 6 5 . Gurn1N1 Cristofano, 375.
FREDEGARIO, 209. GUIDO, abate, 275.
GUITONIO, 230.

GA L L IENO, 1 6 5 .
HAJNAL Giovanni, 373, 384.
GAMBACORTA Lotto, 277.
HEEMSCHERCK Martin, 1 4 8 .
GENTI L E DA FABRIANO, 322 .
HERRERA Cristoforo, 1 4 5 .
GERARDO, vescovo, 265 .
HUME Abraham, 3 5 0 .
GERINI Niccolò, 329.
GHEZZI Pier Leone, 3 3 5 . IACOPO, abate, 24 3 .
GHIBERTI Lorenzo, 322. IACO P O DI PORTO, 244, 3 3 8 .
GHIRL ANDAIO Domenico, 334, 342. I LDERICO, 232.
GIORDANO Luca, 3 3 5 . INNOCENZO II, 2 7 1 .
GIORGIO CEDRENO, 4 3 . INNOCENZO IV 278.
'
GIORGIO DI PISIDIA, 207, 209, 2 1 0 , 2 1 1 , 2 1 2 , 2 1 6 . IONE DI CH IO, 58, 6 1 .
GIORGIONE, 346. I P PARCO D I NICEA, 1 87 .
GIOVANNI, priore, 242. ISAB E L LA D I CASTIGL IA, 286.
GIOVANNI ANTONIO DA LUCCA, 273. IULIA MAMAEA, 175, 1 76 .
GIOVANNI CRISOSTOMO, 3 5 5 .
GIOVANNI DI ANDREA, 2 7 9 . K LEARCHOS, 7 .
GIOVANNI DI G A Z A , 1 7 1 , 1 74, 1 87, 1 8 8 . KRITIOS, 124, 126, 127.
GIOVANNI DI PAOLO, 2 7 8 , 332, 3 6 0 .
GIOVANNI GUALBERTO, S., 239. LANDOLFO DI MARRAMAURO, 245.
GISMONDI Tommaso, 384. LANINO Bernardino, 349.
GIULIO I I , 245. LA P I Niccolò, 245.
GIULIO III, 246. LEOCARE, 17, 48, 49, 5 1 .
GIULIO ROMANO, 334. LEONARDO D A VINCI, 3 3 1 , 333, 337.
GIUSTINIANO, 212, 2 1 3 . LEONI Ottavio, 335.
GIUSTINO, 2 8 . LIBERALE DA VERONA, 334, 335.
GORGIA, 60, 6 1 . LICINIO CRASSO, 1 3 0 .
Gozzou B enozzo, 322. LI P P I Filippo, 322.
GRASSI Luigi, 334. LISI P PO, 1 3-70.
GRASSOLINI Giovanni, 245 . LONGINO, 226.
GRAZIANO, abate, 2 3 9 , 242, 243. LONGINO D I OFFIDA, 229.
GREGORIO VII, 255. LORENZO D I BICCI, 334, 335, 3 3 6 .
GREGORIO XIII, 248. LORENZO DI CREDI, 334, 3 3 7 .
GREGORIO MAGNO, 355, 379. LORENZO VENEZIANO, 324.
GREGORIO NAZIANZENO, 3 5 5 . LUCA, abate, 268.
GRIFONI, famiglia, 237-284. LUCIANO, 2 1 , 126.
396 INDICI

LUCIO LICINIO MURENA, 3 5 , 36. NICCO LINI Matteo, 245.


Lucro MARCIO F I L I P PO, 3 9 . NICCOLO', monaco, 245.
LUCIO MUMMIO, 2 5 . NICCOLO' II, 230.
LUCULLO, 3 5 , 3 6 , 37. NICOLAO, 54, 55.
LUGT Frits, 3 1 9-354. NIKANOR, 186.
LuTI B enedetto, 342.
OMERO, 2 1 0.
MACARONI Mario, 1 3 6 . ONORIO III, 24 1 , 242.
MACONI Stefano, 373. ORDINE DEI MERCEDARI, 290, 3 1 1 .
MACROBIO, 1 7 3 . ORDINE DI S. AGOSTINO, 295, 296.
MAESTRO DEL L 'OSSERVANZA, 334. ORDINE D I S . DOMENICO, 290, 292, 295, 296, 297,
MAFFEI Francesco, 335. 311.
MAGAGNINO DA FAUGLIA, 245. ORDINE D I S . FRANCESCO, 290, 297, 303, 3 1 1 .
MAGANZA Alessandro, 3 3 5 . ORDINE D I S . GEROLAMO, 2 9 1 .
MA L A L A, 1 8 6 . ORDINE DI S . STEFANO, 245, 246, 247, 249, 259, 272.
MALVASIA Carlo Cesare, 320. 273.
MAMERTINO, 1 6 8 . ORDINE DI VALLOMBROSA, 239, 245, 246, 272.
MANFREDO DE MONTE IMPERIALI, 32 1 . 0RMANNO DI PASSANTE, 243.
MANUNZIO Aldo, 3 6 8 . OVIDIO, 27.
MARATTI Carlo, 3 3 5 .
MARCIANO, 2 1 3 . PAL LADIO Andrea, 136, 1 3 7 .
MARCO, monaco, 2 5 5 . PALMA I L GIOVANE, 3 3 4 , 3 3 5 .
MARCO GIUNIO BRUTO, 1 3 0 . PANCIATICHI Lorenzo, 329.
MARGHERITA D'AUSTRIA, 1 4 8 . 'PAOLINO VENETO, 326.
MARIETTE Pierre-Jean, 320, 334. PAOLO I I , 384.
MARRICHI S ebastiano, 247. PAOLO III, 135, 136, 295.
MARTINA, 207, 209. PAOLO, monaco, 263.
MARTIN DE VALENCIA, 294. PAOLO UCCE L LO, 322.
MARTIN! Francesco, 3 3 1 . PARENZIANO, 3 3 5 .
MARTINI Simone, 329. PARMIGIANINO, 3 5 3
MARZIANO C A P E L LA, 163, 1 6 8 . PASQUALE I I , 239.
MASO D I BANCO, 322. PAUSANIA, 13, 2 3 , 63, 64.
MAS SIMIANO, 1 6 8 . PELOPIDA, 13, 15, 24.
MAURIZIO TIBERIO, 2 12 . PERENZO L O ( Pietro Tedaldo detto il), 325.
MEDICI Cosimo, 245 , 246, 247, 273. PERIN DEL VAGA, 334.
MEDICI Ferdinando, 246, 247, 248. PETRINI Giuseppe, 14 1 .
MEDICI Giovanni, 245, 246. PIER DAMIANI, s . , 223, 226, 230.
MELIORE, monaco, 242. PIERO DI COSIMO, 3 34 .
MENANDRO, 6 1 . PIETRO, abate, 245 .
MICHELE, abate, 245. PIETRO, vescovo, 230.
MITRIDATE, 3 5 . PIETRO DA CORTONA, 3 3 5 .
Mocm Prospero, 1 3 6 . PICHI Giorgio, 3 5 3 .
MONTAGNA Bartolomeo, 345. PINE L L I Bartolomeo, 3 3 5 .
MOORE Thomas, 288, 307. P I O II, 3 7 5 , 362.
MORANDO Paolo, 346. PIO IV, 246.
MORAZZONE ( Pier Francesco Mazzucchelli, detto PIO V, 3 5 6 .
il), 3 3 5 , 350. P I O Niccolò, 320.
MORONE Francesco, 345. PIOLA Domenico, 3 3 5 .
MORTO DA FELTRE, 345. PIRANESI G . Battista, 3 3 5 .
MoscARDO Ludovico, 334. PIRGOTE LE, 4 1 .
MUZIANO, 3 3 5 . PITAGORA, 7 .
PITE D I ABDERA, 1 5 .
NABUCCODONOSOR, 2 1 0 . PITTORE D I DARIO, 46, 5 1 .
NESIOTES, 1 24, 1 2 6 , 127. PITTORE D I LICURGO, 52,
NrccoLAI Giuseppe Gaetano, 274. PIZARRO Francesco, 307, 308, 3 1 1 .
NICCOLINI Angelo, 246. P LATONE, 6 1 , 62, 1 7 6 .
INDICI 397
P L INIO, 14, 28, 49, 56, 64, 1 1 8 . I SILANIONE, 24.
P L U TARCO, 1 4 , 2 8 , 42, 1 89 . SISTO IV, 1 3 5 .
POLIDORO DA CARAVAGGIO, 3 3 5 , 350, 3 5 1 . SISTO V , 2 3 6 , 356.
POLICLETO, 6 6 , 1 3 8 . SOCRATE, 15, 6 1 .
POL LONI B . , 267, 2 6 8 . SODOMA, 337.
POMA DE AYA L A Felipe Guaman, 2 8 8 , 3 0 4 . S O LIMENA Francesco, 3 3 5 .
PONTORMO, 3 3 9 . S PERANZA Giovanni, 345.
PORTIGIANI Antonio, 248. S P INE L L I Parri, 322.
POSIDIP PO, 58, 60, 1 6 8 . STARNINA Gherardo, 330.
POSIDONIO, 1 8 8 . STEFANESCHI Iacopo, 329.
PRAS S I L LA, 1 5 . STEFANO DA VERONA, 335, 344.
PRASSITELE, 2 5 , 1 2 1 , 147. STEFANO DA ZEVIO, 334.
PROBO, 1 62 . STEFANO DI GIOVANNI, 344.
PROCACCINI Giulio Cesare, 3 5 0 . STILICONE, 1 74 .
PSEUDO CA L L ISTENE, 5 3 . S U P PONE, abate, 229.
PuccIO Nerino, 245. SVETONIO, 327.
PUL CHERIA, 2 1 3 .
TACCOLA Mariano, 321, 330, 3 3 1 , 332, 3 3 3 .

QUINTILIANO, 1 92 . TADDEO D I BARTOLOMEO, 332.

QUINTO CECILIO METE L LO, 28, 3 5 . TEDALDO Gioacchino, 3 3 5 .


QUINTO MARCIO RE, 3 9 . TEDESCO Pietro, 3 3 6 .

QUINTO MARCIO TREMULO, 3 9 . TEODOSIO I , 208.


TEODOSIO I I , 2 1 3 .
TEOFANE, 2 0 8 .
s.,
RAFFAEL LO, 3 3 4 , 3 4 1 , 342.
TERESA D'AVILA, 355, 378.
RAIMONDO DA CAPUA, 3 5 9 , 373, 374, 375, 380, 382.
TESTA Pietro, 3 3 5 .
RAZATIS, 208. TIBERIO GRACCO, 1 26 , 1 3 0 .
RENI Guido, 3 3 5 .
T I E P O L O Domenico, 3 3 5 .
RESTA Sebastiano, 320. TIEP O L O Giovan Battista, 3 3 5 .
RETRUDE, 230. TIMOCLE, 6 6 .
REYNOL D S Joshua, 320, 334, 347, 348. TIMO L EONTE DI CORINTO, 6 1 .
RICCI Corrado, 343.
TIMOSSENO D I Coo, 1 5 .
RICCI Marco, 335. TINTORETTO Domenico, 3 3 5 .
RICCI Sebastiano, 3 3 5 . TITO LIVIO, 327.
RICHARDSON Jonathan, 320. TITTA Lelio, 260.
RosA Salvatore, 3 3 5 .
TIZIANO, 334, 335, 346, 347.
Ros s E L L I Cosimo, 334, 373 .
TOLEMEO, 28.
Ros s E L L I Matteo, 3 3 8 .
TO L OMEO I I I EVERGETE, 94, 1 8 8 .
ROSSINI Luigi, 1 14, 1 20.
TOMMASO D 'AQUINO, 3 2 7 , 356, 3 7 7 .
RUSTICO, abate, 234.
TOMMASO DA SIENA, 3 5 8 , 3 6 2 , 3 6 5 , 369, 373, 374.
RusTICHE L L O DA PISA, 328. TRAIANO, 1 8 6 .
TROI L O, 1 3 , 1 5 .
S A L IMBENI Ventura, 334, 354. TURINI Bastiano, 257.
SAL LUSTIO, 327.
SAMBACI Bartolomeo, 273, 279. UBERTO, vescovo, 236.
SANO DI PIETRO, 362, 364. UGOLINO DI VILLA TURANI, 263.
SANSEDONI Ambrogio, 370. UMBERTO D I SELVA CANDIDA, 230.
SANUDO Marin, 321, 326. URBANO III, 242.
SATIRO DI E LIDE, 24. URSUS, 232.
SCI P IONE NASICA, 130. UTA D I RATISBONA, 226.
SELEUCO, 1 5 .
SELEUCO NICATORE, 1 8 6 . VAceA Flaminio, 134, 135, 145.
SEMITECO L O Nicoletta, 3 2 4 , 3 2 8 . VAL CARIO, 230.
SERGIO, patriarca, 207, 208. VAL ENTINIANO, 2 1 3 .
SHE LDON Ansgar Mary, 382. VALVERDE Vicente, 307.
SIGNORE L L I Luca, 334. VANNI Francesco, 373, 375, 376.
398 lNDTCI

VANNI Giuliano, 3 8 3 . VITRUVIO, 3 3 3 .


VANNI Lippa, 322, 3 3 4 . VIVENZIO, 80.
VANVITE L L I Gaspare, 3 3 5 . VON BINGHEN Hildegard, 3 3 3 .
VANVITELLI Luigi, 3 3 5 .
VASARI Giorgio, 3 1 9 , 3 2 0 , 3 2 2 , 334, 3 3 5 , 3 3 6 . WBURGA, 230.
VASQUEZ DE E S PINOSA Antonio, 2 9 0 , 3 1 3 .
VECCHIETTA Lorenzo, 3 5 9 , 360, 362, 3 6 3 . ZooMER Jan Pietrsz, 350.
VEL LEIO PATERCOLO, 28. ZUCCARI Federico, 319, 335, 351, 354.
VELO Ridolfino, 1 14 . ZUCCARI Taddeo, 3 3 5 , 3 5 1 , 3 5 3 .
I N D I C E D ELLE LOCALITA

(I numeri in corsivo si riferisco110 alle illustrazioni)

ABUKIR, 5 1 . AVIGNONE, Chiesa di Notre-Dame-de"Doms, 329.


ACHOL LA, 1 5 8 . AZEKAH, 2 0 1 .
AcTOPAN, Convento, 300, 301.
ADANA, 1 8 7 . BAALBEK, 62.
AFRAGOLA, Necropoli, 8 1 . BAGNOLO DI IMPRUNETA, Cappella delle Suore
AGRIGENTO, Museo Civico Archeologico, 5 1 . Domenicane, 380.
AIX-EN-PROVENCE, 24. BAIA, Officina di scultore, 125.
A L BA, 1 3 1 . Terme di Sosandra, 1 1 8 .
A LCANTARA, Chiesa, 309. BAL TIMORA, Museum o f Art, 1 6 3 .
ALESSANDRIA ( Egitto), 1 4 , 5 3 , 1 52 , 1 6 3 , 1 8 1 , 1 87 . BARBARICINA, 242.
ALKETAS, Monumento rupestre, 4 5 . BARCE L LONA, Biblioteca de Catalunya, 379.
AL ICARNASSO, Mausoleo, 3 0 , 4 8 , 50, 5 1 . BARI, Museo Archeologico, 52.
A L IZIA, 1 4 , 28, 67. BASI LEA, Kunstsammlung, 368, 370, 373.
AL L IFAE, 8 1 . BASSANA DEL GRA P PA, Duomo, 345.
ALTHIBUROS, 1 8 9 . B A WIT, Cappella, 206.
ALTOPASCIO, Chiesa di s . Iacopo, 2 4 6 , 247 . BEIRUT, Museo Archeologico, 62.
AMANDOLA, 232. B E L FAST, Collegio Domenicano, 384.
AMASTRI, 68. BENEVENTO, Arco di Traiano, 1 8 7 .
AMBURGO, 2 8 . B ERGAMO, Biblioteca, 324.
AMSTERDAM, Goudstikker, 329. B ERLINO, Kupferstichkabinett, 324, 347.
ANCONA, Museo della Soprintendenza ai Monu­ Staatliche Museen, 80, 138, 1 4 8 .
menti, 230. Staatsbibliotek, 1 48, 3 7 2 , 3 7 3 , 3 7 9 .
ANTIOCHIA, 1 84 , 185, 1 8 6 . BIB LO, 62.
Teatro, 1 8 6 . Bono, Convento domenicano, 382.
ANZIO, 1 7 8 . BoGOTA', Collegio di S . Ignazio, 3 1 3 .
A PAMEA, Cattedrale, 1 8 7 . B O LOGNA, Biblioteca Universitaria, 366, 367, 371.
AQUILEIA, Museo Archeologico, 6 8 . BoRMUJOS, Chiesa di S. Maria la Real, 3 7 8 .
ARBELA, 5 5 . BOSTON, Museum of Fine Arts, 5 , 7 , 8 , 1 0 .
AREQUIPA, Monastero di S . Catalina, 3 7 8 , 378. BoVARA, Chiesa di S . Pietro, 230.
ARGO, 1 3 . B RESCIA, Museo, 204, 205.
ARLES, Musée Lapidaire, 170. BUONCONVENTO, Museo d'Arte Sacra, 362, 364.
Ascou PICENO, Museo, 22 1 .
ASSISI, Chiesa di S . Francesco, 294. CAL CI, Archivio della Certosa, 237, 238, 276.
ATENE, 14, 22, 38, 56. CAL PAN, Convento, 305, 305.
Monumento a Demetrio Poliorcete, 23, CAMBRIDGE, Fogg Art Museum, 324, 360, 361.
34. CAM PECHE, Chiesa, 293.
Monumento di Lisicrate, 23, 24 . CANOSA, 82.
Museo dell'Acropoli, 25, 57, 5 9 . CAPORLECCHIO, 243, 276.
Museo dell 'Agorà, 44. CAPUA, Tombe, 79, 8 1 , 82, 84.
Museo Nazionale, 15, 71, 24, 45, 52, 64 . CARPENTRAS, Bibliothèque, 328 .
Torre dei Venti, 1 6 2 . CARTAGENA, 128.
ATOTONILCO, Convento, 295 . CARTAGINE, Necropoli, 1 8 0 .
AVIGNONE, 329. CASSANDRIA, 1 4 .
400 INDICI

CEMPOALA, Convento, 293, 294. EDIMBURGO, National Gallery of Scotland, 374.


CERVETERI, Tomba dei Rilievi, 82. EDIRNE, Museo, 57, 68.
CHABBA-PHILI P P O PO LIS, 163, 1 67, 167, 170, 175, EFESO, 14, 4 1 , 1 8 7 .
1 88. E LEUSI, 1 7 3 .
CHANTI L LY, Musée Condé, 3 3 7 . E L ICONA, 1 4 .
CHARTRES, Cattedrale, 226. E L MAS 'UDIJE, 1 8 0 .
CHERONEA, 17, 2 5 . E PIDAURO, Tempio di Asclepio, 30.
CHICHICASTENANGO, Chiesa, 3 0 1 . ERBACH, Castello, 24.
CHINCHERO, Convento, 3 1 6 , 316. ERCOLANO, 30, 32, 34, 3 6 , 38, 40, 41, 55.
CHIRIBICHI, 292. ERETRIA, 15, 64.
CIRENE, Museum of Antiquities, 49, 52.
CIRI L L IANO, 243. FARFA, Abbazia, 229, 230, 2 3 3 .
CITTÀ DEL VATICANO, Biblioteca, 327, 328, 367, Chiesa di S . Maria, 2 3 0 .
368, 371, 372. FARSALO, 14, 1 7 .
Cortile del Belvedere, 136, 1 77 . FAYUM, 1 9 , 4 3 .
Musei, 20, 2 1 , 24, 25, 30, 3 1 , 6 4 , 6 8 , FERENTIL LO, Chiesa di S . Pietro in Valle, 2 3 2 .
1 1 7, 1 2 1 , 129, 1 3 6 , 1 3 7 , 1 4 1 , 1 4 1 , 1 4 2 , FERMO, Biblioteca Comunale, 2 2 9 , 3 2 7 , 327.
1 4 3 , 1 4 3 , 1 7 8 , 1 8 1 , 1 8 1 , 1 82 . FIESOLE, Museo Bandini, 3 3 6 .
C LITUNNO, Tempietto, 2 1 6 . FILADELFIA, Museum o f Art, 1 1 .
C O L LINAIA, 243 . FIRENZE, Archivio d i Stato, 24 1-249, 256, 257,
Coo, 1 4 . 258, 260, 263-278, 266, 267, 269, 270, 274.
COPENHAGEN, National Museum, 5 6 . Archivio Grifoni, 237, 284.
Ny Carlsberg Glyptotek, 2 5 , 27, 3 1 , Biblioteca Mediceo-Laurenziana, 226.
3 3 , 5 5 , 65, 6 7 , 6 8 . Biblioteca Nazionale, 329, 3 30, 330, 3 3 1 ,
CORINTO, 1 3 , 1 5 . 331, 332, 332.
COSTANTINO POLI, Colonna di Arcadio, 44, 4 5 , 52, Chiesa di S . Maria Novella, 342.
Ginnasio di Zeusippo, 63, 6 8 . Duomo, 3 3 6, 340.
Leuseion, 43, 44, 5 9 . Museo Archeologico, 8 1 , 127, 144.
Museo Archeologico, 2 2 , 23, 1 7 2 . Museo Bardini, 123, 350, 360.
COSTANZA, Museo Archeologico, 1 82, 183. Museo Nazionale del Bargello, 2 1 3 .
CUBA, 295. Uffizi, 2 5 , 3 37 , 3 3 8 , 345.
CUMA, Tombe, 8 1 , 85. FOLIGNO, Duomo, 230.
CUMANA', 292. FONTE AVELLANA, Abbazia, 233, 236.
Cuzco, Cattedrale, 309. FONTEBRANDA, 3 5 9 .
Convento di S . Domingo, 306, 306, 314. FRANCOFORTE, Liebig-Haus, 1 2 3 .
Museum fiir Vor- und Friihgeschi­
DAMASCO, Museo Archeologico, 1 6 7, 1 84 . chte, 1 7 3 .
DAPHNE, 1 62 .
DELFI, 1 3 , 1 4 , 1 6 . GABI, 23, 27.
Monumento a Filippo V , 3 9 . GERUSALEMME, Chiesa del S . S epolcro, 2 0 8 , 209.
Monumento a Paolo Emilio, 82. GHORFA, 1 9 8 .
Museo Archeologico, 14, 1 7 , 18, 20, 31. GINEVRA, 1 34 , 1 3 5 .
Teatro, 46. GRANICO, 14.
Tempio di Apollo, 46, 49. GROTTAFERRATA, 1 2 3 .
DELO, 5 6 . GUADALAJARA, Collegio, 297.
DIEBURG, Mitreo, 1 56 . GUAJACA (prov . ) , 296.
DION, 1 4 , 5 9 . GUATEMALA (prov . ), 296, 297, 3 0 1 .
Museo, 37. GUATITLAN, 295.
Santuario di Zeus, 2 8 .
Terme severiane, 3 5 , 57. HEDDERNHEIM, Mitreo I I I , 173.
Tomba, 30, 34. HELIGOLAND, Collezione Kropatschek, 45, 5 8 .
DURA EUROPOS, 1 82, 1 8 5 , 1 8 6 , 1 98 , 202, 203. HEUZEY, 4 3 .
Sinagoga, 205, 207. HEVER CASTLE, 4 5 .
Tempio degli dei palmireni, 1 8 5 . HIERAPO LIS, 1 87.
Tempio d i Artemide, 1 86 . HousTON, Museum of Fine Arts, 7, 1 1 .
Tempio di Zeus, 1 8 6 . HUEJOTZINGO, C onvento, 293, 294, 3 0 5 , 305.
INlllCl 4.0 1
IKARIA, 1 1 . MANACOR, Convento di S . Vincenzo Ferrer, 377,
ISOLA SACRA, Necropoli, 1 56 , 1 57 , 161, 163. 377.
MARASA', Tempio, 5 , 10.
JAEN, Cattedrale, 309. MARCIANO POLI, 68.
JULI, 3 1 5 . MARSIGL IA, Musée des Beaux Arts, 203, 205.
MATENANO, Castello, 233.
KABUL, Museo, 1 8 0 . MEGARA, 14.
KADYANDA, Tomba, 4 5 . Museo, 67.
KASSEL, Hessisches Landesmuseum, 1 5 8 . MELETRO, 243, 245 .
KEP HISIA, 4 5 . MERIDA, Casa del Mitreo, 1 5 1 - 1 90, 153, 154, 155,
K LAGENFURT, Landes Museum, 46. 156, 157, 165, 166, 1 70, 1 77, 1 79.
KULA, 185. Plaza de Toros, 1 5 3 .
KYBISTRA, 1 87 . MESSENE, 48, 4 9 , 50, 52.
MEXICO ( Città del ), Chiesa di S . Francesco, 295,
LAMBOUSA, 1 9 1 . 300, 3 1 3 .
LAM P SACO, 1 4 , 64. MEXICO (prov. ), 294, 295, 296.
LANUVIO, 32, 35, 35, 36, 37, 38, 39. MICHOACAN (prov.), 296.
LA PANCA, 243 , 244, 248. MI LANO, Biblioteca Ambrosiana, 324 , 326, 327,
LARCHMONT, Collezione Schwarz, 324. 328, 328, 3 7 1 .
LARTO, 5 6 . Castello Sforzesco, 349.
LECCE, Ipogeo Palmieri, 30, 3 4 , 50. Chiesa di S . Ambrogio, 202, 204, 206 .
Museo Provinciale, 50, 5 1 . Chiesa di S. Maria della Rosa, 371.
LEEDS, City Museum, 32, 3 7 , 3 8 , 3 9 . Civico Museo Archeologico, 42, 5 1 .
LENINGRADO, Hermitage, 59. Pinacoteca Ambrosiana, 3 6 8 .
LIMA, 307. M I L ETO, Didymeion, 169, 169.
Cattedrale, 3 0 9 . ! MINDO, 1 4 .
Chiesa d i S .Ana, 3 1 0 . MISENO, 41, 4 3 , 5 5 .
Chiesa dei S S . Marcello e Sebastiano , 3 1 0 . MODENA, Archivio della Cattedrale, 366.
Collegio di S . Paolo, 3 1 2 , 3 1 3 . MOIANO, 243.
Convento dei Mercedari, 3 1 1 . MONACO, Bayerische Staatbibliotek, 228, 228, 330,
Convento di S . Agostino, 3 1 1 , 311, 3 1 2. 3 3 1 , 331, 332, 3 3 3 , 333, 380, 381.
Convento di S . Domenico, 3 1 2 . Bayerische Staatgemaldesammlungen,
Convento d i S . Francesco, 3 1 2 . 330.
LIMONE, 243, 244. Glyptothek, 67, 6 8 , 1 5 6 , 157, 1 6 8 .
Chiesa di S . Angelo, 244. MONTECASSINO, Archivio della Badia, 3 2 1 .
Chiesa di S . Michele, 244 . MONTE DOMINI, Convento, 3 3 9 .
LINDO, 14, 1 5 , 56, 177. MONTEFORTINO, 232.
LIVER POOL, C ity Museum, 329. MONTEMONACO, Chiesa di S. Giorgio all'Isola,
LIVORNO, Chiesa di S . Maria del Soccorso, 383, 233, 234, 235, 236.
383. Chiesa di S. Lorenzo ad tres
LOCRI E PIZEFIRI, 5-12. rivos, 221-236, 222, 224, 225, 227,
LONDRA, British Library, 327. 231, 232.
British Museum, 1 1 , 32, 32, 35, 3 7 , 3 8 , Monastero di S . Bartolomeo, 233.
39, 4 5 , 4 7 , 48, 50, 54, 6 1 , 68, 1 3 6 , 1 4 1 , 1 4 8 , Monastero di S . Leonardo, 233.
323, 346, 347, 352, 3 5 3 , 368, 369. MONTE RIPO LI, 97, 1 1 5 .
Courtauld Institute, 342. MURANO, Museo Vetrario, 366, 367.
LuccA, Archivio di Stato, 238, 255.
Biblioteca Civica, 3 3 3 . N A P O LI, Museo Nazionale, 30, 34, 38, 40, 41, 43,
Chiesa di S . Frediano, 242, 2 7 8 . 46, 55, 82, 123, 124, 1 2 5 , 1 3 5 , 1 3 6 , 1 3 9 ,
Lucus FERONIAE, 6 5 . 1 4 1 , 145, 157, 163, 1 72 .
NEMI, 129.
MACERATA ( Pisa), 243. NEW HAVEN, Yale University Art Gallery, 182,
MADRID, Biblioteca National, 2 1 3 . 184, 1 8 5 .
MAGDEBURGO, Kulturhistorisches Museum, 24. N E W YORK, Collezione Scholz, 323, 324.
MALAGA, Cattedrale, 309. Metropolitan Museum, 123, 1 24 , 191-
MALIBU', Getty Museum, 18, 4 3 . 219, 195, 196, 197, 199, 200, 324.

29
402 INDICI

NEW YORK, ·Samuel Kress Foundation, 34 1 . PISA, Archivio Arcivescovile, 2 3 7 , 2 3 8 , 2 4 5 , 278 .


NICARAGUA ( prov. ), 296. Archivio Capitolare, 237, 238, 239, 275.
NICOSIA, Museo delle Antichità, 1 9 1 -2 1 9 , 194, Archivio di Stato, 237, 2 3 8 , 239, 242, 243,
198, 202. 245, 247, 248, 2 5 5 , 262, 264, 265, 268, 272,
NOLA, 80, 8 1 . 275.
Fondo Ronga, 7 3 , 74, 80. Biblioteca Universitaria, 237, 238, 249, 2 5 5 ,
Tomba dipinta, 7 1-95 , 72, 73, 74, 75, 86, 260.
87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94. Campo al Canapaio, 240, 241.
NORIMBERGA, S tadtische Bibliothek, 365, 365. Cappella di S . Agata, 240, 241, 259, 265,
NUOVA GAL IZIA (prov . ) , 297. 269, 27 1 , 271, 272.
Cappella di S . Lorenzo alla Rivolta, 272.
Carraia del Ponte Vecchio, 240, 241, 242,
OAXTEP EC, Convento, 297, 298.
275.
OFFIDA, Chiesa d i S . Maria della Rocca, 230.
Carraia Gunduli, 240, 241, 242 , 279.
O L I M P IA, 13, 14, 2 1 , 22, 24, 5 9 , 64.
Carraia Longaresca, 240, 241, 242.
Monumento a Chilone, 6 3 , 64.
Chiesa di S . Antonio degli Armeni, 240,
OL IVETO, Chiesa di S . Maria, 244 .
241, 280, 28 1 .
OSTIA, 1 2 9 , 1 8 1 .
Chiesa d i S . Benedetto, 240, 241.
Foro, 1 80 .
Chiesa di S . Cristina, 240, 241.
Museo, 1 6 1 .
Chiesa di S . Domenico, 240, 241, 277 ..
Pistrine, 1 82.
Chiesa di S. Donnino, 278, 279 .
Porto, 1 7 8 .
Chiesa di S. Egidio di Chinzica, 239, 240,
Terme mari t time, 1 7 8 .
241, 243, 275, 276.
Chiesa di S . Giovanni dei Gaetani, 242,
PADOVA, Duomo, 324. 279, 280.
PAESTUM, Necropoli, 74, 84. Chiesa di S . Giovanni Evangelista, 239,
PAIAVA, Tomba, 2 3 , 4 5 . 240, 241.
PAL ERMO, Chiesa d i S . Domenico, 3 6 8 . Chiesa di S . Giusto in Cannicci, 242, 278.
Museo Nazionale, 1 97 . Chiesa di S . Maria del Carmine, 240, 241,
Villa Alti chino, 137. 275.
PALM IRA, 1 84 , 1 8 5 . Chiesa di S . Maria della Spina, 238, 240,
PANAMA, 3 1 1 . 241, 242.
PANICALE, Monastero di S . Maria della Neve, 277 . Chiesa di S . Maria Maddalena, 242, 278,
PARABIACO, 1 74 . 280, 2 8 1 .
PARIGI, Bibliothèque Nationale, 1 75, 1 87 , 192, Chiesa d i S . Martino d i Chinzica, 245.
202, 3 2 7 , 327, 3 2 8 , 3 2 9 , 329, 330, 330, 372, Chiesa di S . Martino in Guazzolongo, 242,
372. 278.
Cabinet des Medailles, 47, 1 9 8 . Chiesa di S. Paolo a ripa d'Arno, 237-284,
Fondation Custodia, 3 3 3 , 354, 336, 338, 240, 241, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 258,
339, 340, 341, 344, 346, 347, 348, 349, 351, 260, 261, 262, 263, 266, 267, 269.
352. Chiesa di S . Pietro a Grado, 242.
Louvre, 43, 44, 45, 4� 49, 5� 52, 53, 53, Chiesa di S . Sebastiano in Chinzica, 239,
67, 1 3 6 , 1 8 5 , 324, 342, 343, 346. 240, 241, 275.
PARMA, Biblioteca Palatina, 3 7 3 . Chiesa di S S . Cosma e Damiano, 402, 241,
Museo Archeologico, 1 8 , 4 2 . 242, 274.
PATRASSO, 1 80 . Chiesa di S S . Ippolito e Cassiano, 239,
PATZCUARO, Convento, 297. 240, 2 4 1 , 2 4 7 , 2 4 8 , 268, 273, 2 7 4 , 274, 275.
PEL LA, Museo, 49, 52. I s tituto degli Orfani, 273
PERGAMO, 3 6 . Monastero di S. Antonio da Vienne, 273.
PERGE, Museo, 32, 54, 5 7 . Monastero di S. Antonio degli Armeni,
PERINTO, 57. 240, 241.
PERUGIA, Pinacoteca Vannucci, 361. Monastero di S . Benedetto, 272.
PIAN DI PIECA, 232. Monastero di S . Bernardo, 268.
PIAN DI PORTO, 243 , 276. Monastero di S . Domenico alle Monache,
PIAZZANO, Chiesa di S . Pietro, 243 , 244 . 240, 241.
PIENZA, Duomo, 363. Monastero di S . Donnino, 244 , 245, 277,
PIREO, 6 3 . 278, 279.
INDICI 403
PISA, Monastero d i S . Maria ad Martyres, 277, ROMA, Campidoglio, 126, 130, 1 34.
278, 279. Centro Naz. Studi Cateriniani, 3 8 5 .
Monastero di S . Maria Valverde, 240, 241, Chiesa del Gesù, 3 1 3 .

I
216, 211. Chiesa d i S . Bernardo, 144.
Monastero di S. Paolo a ripa d'Arno, 237- , Chiesa di S . Giovanni in Laterano, 134,
284, 240, 241. 247, 378.
Oratorio d i S . Maria della Neve, 270, 27 1 . Chiesa d i S . Maria Antiqua, 202, 226.
Oratorio d i S . Ranierino, 265, 268. Chiesa d i S . Maria degli Angeli, 2 2 1 .
Ospedale di S . Antonio da Vienne, 273. Chiesa di S . Sabina, 2 2 1 .
Ospedale di S . Antonio degli Armeni, 240, Chiesa dei S S . Giovanni e Paolo, 178.
241. Chiesa della Trinità dei Monti, 3 5 1 .
Ospedale di S . Egidio in Chinzica, 239, Cimitero d i Domitilla, 205.
240, 241, 276. Collegio Romano, 1 3 7 .
Ospedale di S . Paolo a ripa d'Arno, 242, Convento di S . Sabina, 384.
241, 268. Domus Aurea, 134.
Ospedale di S . Piero dei Salmuli, 240, 241. Farnesina, 136.
Ponte a Mare, 240, 241, 242. Gabinetto Naz. delle Stampe, 340, 341,
Ponte Vecchio, 240, 241, 242. 3 52, 353, 376.
Porta a Mare, v . Porta Legazia. Galleria Borghese, 334, 341, 342.
Porta Legazia, 240, 241, 242, 268, 2 7 1 . Horti Lamiani, 144.
Spina, 240, 241. Museo Barracco, 53, 138, 139, 139, 140.
Terziere di S . Martino, 240, 241. Musei Capitolini, 8, 9, 10, 1 1 , 26, 62, 68,
Via del Carmine, 240, 241. 121, 1 23, 126, 1 34, 144, 145, 146, 147, 147,
Via del Chiasso Lungo, 240, 241. 1 72, 1 7 8 .
Via della Maddalena, 240, 241. Museo d e i Gessi, 123.
Via della Nunziatina, 240, 241. Museo di Villa Giulia, 1 69, 169.
Via della Posta Vecchia, 240, 241. Museo Lateranense, 1 29 , 1 3 7 .
Via di Carriola, 240, 241. Museo Nazionale Romano, 5-12, 6, 22, 24,
Via di S . Antonio, 240, 241, 242. 32, 40, 64, 68, 123, 135, 138, 139, 140,
Via di S. Egidio, 240, 241, 242, 277. 140, 140, 141, 142, 142, 143, 143, 144, 1 8 1 ,
Via di S . Giovannino, 240, 241. 182.
Via di S. Lorenzino, 240, 241. Palazzo Farnese, 30, 1 3 5 , 136, 148.
Via di S . Martino, 240, 241. Palazzo Giustiniani, 134.
Via di S . Paolo, 240, 241. Palazzo Lateranense, 137.
POMPEI, 5 5 , 129. Palazzo Montecitorio, 135.
Casa dell'Amore Punito, 1 6 3 . Palazzo Quirinale, 1 4 1 .
Casa di Pinario Cereale, 1 1 8 . Piazza Farnese, 1 3 5 .
POTSDAM, Schloss Klein-Glienicke, 1 3 7 . Porta Maggiore, 1 3 6 .
PRIENE, 1 5 8 . Portico d i Metello, 2 8 .
PRIVERNO, 1 3 1 . Portico di Ottavia, 2 8 .
PUEBLA, 309. Scuola Spagnola, 23, 27.
PUGNANO, 242, 245. Sepolcro Corsini, 1 7 8 .
Chiesa d i S . Giusto, 244. Sepolcro d e i Fabi, 8 5 .
PUTIGNANO, 242. Sepolcro d e i Nasoni, 1 7 1 .
Sepolcro degli Scipioni, 8 5 .
RAVENNA, Chiesa di S . Vitale, 2 1 3 . Tempio d i Giove Capitolino, 5 3 .
REGGIO CALABRIA, 7 . Tempio d i Giunone Sospita, 32.
REIMS, Museo, 2 0 3 , 2 0 5 . Tempio di Agrippa, 64, 134.
RODI, 1 4 , 5 5 , 5 6 . Terme di Caracalla, 1 33-150.
Colosso, 5 6 . Terme di Costantino, 134.
Museo, 44. Terme di Diocleziano, 1 3 3-150.
ROMA, Antiquarium del Foro, 1 7 8 . Terme di Nerone, 1 34 .
Arco d i Costantino, 46, 47. Terme d i Tito, 134.
Area Sacra di S . Omobono, 126. Terme di Traiano, 1 34 .
Biblioteca Corsirri, 368. Vigna d i D . B iondo, 1 3 4 .
Biblioteca I . N.A.S.A., 1 3 7. Villa Albani, 7, 8, 8 , 1 1 , 24, 135, 1 3 7 , 1 74 .

20*
404 INDICI

ROMA, Villa Aldobrandini, 1 4 5 . TARQUINIA, Tomba dell'Orco, 7 9 .


Villa Borghese, 1 2 3 , 1 3 4 , 1 72, 1 72. TARSO, 4 5 , 4 7 .
Villa Madama, 148. TEBE, 1 4 , 2 5 .
Villa Medici, 1 3 4 . Museo, 56, 6 6 .
Villa romana s u l Celio, 178. TEPEACA, Chiesa, 293, 295.
Villa dei Quintili, 1 2 8 . TEPOSCOL U L A, Convento, 300, 300.
Villa di Sallustio, 1 2 . TEPOTZ LAN, Chiesa, 2 9 3 .
ROTTERDAM, B oymans-Van B euringen Museum, TERMO, 1 4 , 1 5 .
330. TES P IE, 1 4 , 2 5 , 4 3 , 4 4 , 64.
TEXCOCO, 294 .
SAGA LAS SO, 1 4 .
THERA, 1 60.
Monumento a Zeus, 4 5 , 4 6 .
THMOUIS, 1 87 .
SA LAMANCA, Archivio dell'Università, 377.
TIRO, 1 4 .
SALONICCO, Arco d i Galerio, 1 7 0 .
TIVOLI, Acque Albule, 1 2 9 .
SALVIANO MAGGIORE, 243, 144.
Ninfeo d i S . Antonio, 1 1 5 .
S . ANA DZEMUL, Chiesa, 293.
Ninfeo « Grotta Papale » , 1 04 .
S . MARIA I N PANTANA, 232.
Strada di Pomata, 1 1 7 , 129, 1 3 1 .
SANTIAGO DE MEDINA, 309.
Villa Adriana, 26, 67, 1 1 7 , 1 2 0 .
S. DOMINGO, 290, 292.
Villa degli Arcinelli, 1 07 , 1 1 8 .
SARNANO, 232.
Villa dei Bassi, 1 1 7.
SARNO, Tombe, 8 1 .
Villa di Bruto, 104, 1 1 7 , 120, 129.
SCOTUSSA, 23.
Villa di Cassio, 97, 1 3 1 , 98, 99, 100, 101,
SCULCU LA, 230.
102, 103, 104, 105, 106, 108, 109, 1 1 0, 111,
SELINUNTE, Tempio E , 124.
112, 113, 114, 116, 119, 121, 122, 125,
SENTINO, 1 57 , 157, 1 6 8 .
127.
SETIF, 1 6 5 .
Villa di Cocceio, 1 1 7 .
SICIONE, 1 3 , 5 9 , 6 3 .
Villa d i Elio Rubro, 1 1 7 .
SIDE, 6 4 , 6 7 , 6 8 .
Villa di Munazio Planco, 1 1 5 , 1 1 7 , 1 1 9 .
Museo, 57.
Villa d e i Pisoni, 1 1 5 , 1 1 7 , 120, 1 3 1 .
SIDONE, 14, 48, 23.
Villa d i C . Popilio, 1 1 7 .
SIENA, Biblioteca Comunale, 265, 366.
Villa d i Quintilio Varo, 104, 1 07 , 1 15,
Chiesa di S. Domenico, 357, 3 5 8 , 3 5 9 .
1 1 9, 1 2 0 .
Collezione Ghigi-Saracini, 34 1 .
Villa di Vibo Varo, 1 1 7 .
Monastero d i S . Caterina, 3 8 3 .
T L A LMANALCO, 295.
Monumento a S . Caterina, 3 8 3 .
T LATETOLCO, 3 1 3 .
Oratorio della Contrada dell'Oca, 359,
T LAXCA LA, 294.
359, 3 7 7 .
TODI, 8 1 .
Palazzo Comunale, 3 6 0 , 362.
TOLUCA, 295.
Piazza del Campo, 3 1 5 .
TORDESIL LAS, 286.
SILIN, Villa romana, 1 5 2 , 160, 1 6 3 , 1 6 8 .
TORINO, Museo Archeologico, 59.
SIVIGLIA, Archivio de Indias, 2 9 1 .
TRAPEZUNCT, 68.
Campo, 3 1 5 .
TREVIRI, Biblioteca Comunale, 379, 3 79.
Chiesa d i S . Isidoro a l Campo, 293 .
TRIESTE, Musei Civici, 50, 52.
SocoH, 20 1 .
TRINQUETAI L LE, 1 7 0 .
SoLAGNA, Chiesa, 345.
TROGIR, Monastero delle Benedettine, 2 7 , 5 9 .
S P E L LO, Chiesa di S . Lorenzo, 230.
TUNISI, Museo d e l Bardo, 1 8 0 , 1 8 9 .
S PO L ETO, Chiesa di S. Gregorio, 226.
Chiesa di S . Salvatore, 226. URBANIA, Biblioteca Comunale, 352, 3 5 3 , 353, 3 5 4 .
STABIAE, Antiquarium, 1 62 , 162. UTICA, 1 80.
Villa romana, 1 62, 162.
STAGNO, Monastero, 242. VADUZ, Tiftung Ratien, 3 50.
Ospedale, 242, 243. VA L LADOLID, 296, 297.
VA L L EMARA, 1 1 9 .
TAGGIA, Chiesa di S . Domenico, 368, 370. VALLOMBROSA, Monastero d i S . Maria, 2 5 5 .
TAM PICO, 296. VA LTRIANO, 242, 2 4 3 , 257.
TARANTO, 13, 1 4 . Castello, 245.
Museo Nazionale, 5 1 . Chiesa di S . Vito, 244 .
INDICI 4.05
VARAZZE, Chiesa di S. Domenico, 3 7 3 . VO LUBILIS, 158.
VARSAVIA, Museo Nazionale, 30, 34. VULCI, Tomba François, 79, 85.
VELLEIA, 18, 42.
VENEZIA, Accademia, 324. YUCATAN (prov. ), 296.
Biblioteca Marciana, 326, 326, 328, 3 6 5 ,
365. WASHINGTON, Dumbarton Oaks, 1 58 .
Palazzo Ducale, 324, 328. WIESBADEN, Museo, 1 97.
VERGINA, Necropoli, 19, 4 3 .
VERONA, Collezione Calceolari, 3 3 4 . XANTOS, Mausoleo dei Nereidi, 2 3 .
Museo Archeologico, 45, 53. Tomba, 4 5 .
Museo Maffeiano, 172.
Museo di Castelvecchio, 346. ZACATECAS, 2 9 6 .
VICENZA, Museo Civico, 137. Collegio, 297.
I N D I CE G E N E RA L E

PIER GIOVANNI Guzzo, La bottega di Afrodite . P ag. 5

PAOLO MORENO, Ope.re di Lisippo . )) 13

'°' STEFANO DE CARO, Una nuova tomba dipinta da Nola )) 71


ZACCARIA MARI, La villa tiburtina di Cassio . )) 97
CARLO GASPARRI,. Sculture provenienti dalle Terme di Caracalla
e di Diocleziano . . )) 1 13
LUISA Musso, Eb<Ù.>11 -rou x.6crµou a Merida: ricerca iconografica
per la restituzione del modello compositivo . )) 151
MARIA LUIGIA FOBEL LI, Fonti e cronologia dei piatti argentei
di Cipro colle Storie di David . )) 191
MARIO SENSI, Due lastre istoriate a Montemonaco firmate dai
maestri scultori Guitonio e Atto . )) 22 1
DANIELA STIAFFINI, La chiesa e il monastero di S. Paolo a ripa
d'Arno di Pisa . )) 237
MARIO SARTOR, Ordini religiosi nell' asse.tto urbano-architetto­
nico iberoamericano . )) 285
LUIGI GRASSI, Dal ' Corpus ' dei disegni italiani (1300-1450) al
catalogo della Collezione Lugt . )) 319
DIEGA GIUNTA, Gli attributi del dottorato nella iconografia
cateriniana . . )) 355
ABBREVIAZIONI DEI PERIODICI CITATI )) 389
INDICI (a Cl,lra di PAOLO PEL LEGRINO) )) 393

'" È stato possibile corredare il testo di questo articolo con fotografie a colori grazie
al contributo del Comune di Nola.

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