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INDICE LEZIONI
0ME UTILIZZARE
Possiamo affermare senza tema di smentite che intere generazioni di appassionati di elettronica,
l'elettronica non sarebbe quella che oggi cono~ non tutti sanno utilizzano in modo completo e a-
sciamo senza iI contributo di uno strumento che degualo.
l'ha accompagnata nella sua spettacolare evolu-
zione. fino a diventare ormai parte integrante del- E di questo ce ne siamo resi conto perche. nell'am-
la sua storie. cioè Foscliloocoplo4 bito degli accordi con I'Unlvorollì di Bologna,
spesso abbiamo avuto occasione di accogliere nei
Per la sua capacità di visualizzare segnali delle lor- nostri laboratori dei giovani “stagisti” della lacoltà
me d'onda più complesse. per la vastissima gamma di Ingegneria elettronica4
dl misure che consente oi ellettuare, questo strumento
si colloca in un molo assolutamente privilegiato all'in- Ebbene, sono proprio loro che, nonostante la buo-
temo del laboratorio di elettronica, costituendone il na preparazione teorica, lamentano di non avere
componente di gran lunga più importante. mei avuto I'opportunità di ricevere una adeguata
formazione nall'usc di questo strumento.
Non c'è addetto ai lavori, dall'ingegnere al tecnico,
dal ricercatore allo studente, che non abbia avuto Altre volte sono stati i nostri assidui lettori a richle›
occasione di epprezzame le tlmlbllltà nell'uso e derci Istruzioni per un uso più ampio, che vada ol-
la numerose possibilità di applicazione. tre quella che e una conoscenza superticiale o u-
na semplice inlarinatura.
Eppure. nonostante questo strumento sia univer-
salmente conomiuto e abbia contribuito a formare Per questo motivo abbiamo deciso di proponli una
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serie di articoli che hanno come finaiita quella di in- sono numerosi e tutti diversi, essi sanno che le tun-
segnarvi un uso pratico e il più possibile comple- zlonl dei comandi non cambiano.
to di questo strumento che permette di visualiz-
zare qualsiasi grandezza elettrica. lnlatti in tutte le auto sono comunque presenti un
volante per direzionare le ruote Interiori, un po-
Al giorno d'oggi, abituati alle continue evoluzioni tec- dlle per ll treno e un altro per dare più o meno
nologiche, tutto sembra scontato, ma provate a pen- gu al motore. un terzo. la frizione, che prowede
sare cosa deve essere stato per le prime generazio- a scollegare ii motore dalle ruote motrici quando
ni di tecnici, avere la possibilità di entrare nel picco- dobbiamo usare la leva del cambio.
lo universo di un circuito elettrico, andando ad ana-
lizzare, punto per punto` lenomeni che fino ad allora ln tutte le auto. siano esse di produzione italiana`
erano stati descritti solo dal punto di vista teorico. tedesca, lrancese. giapponese, questa leva del
cambio permette di scegliere 4 oppure 5 rappor-
A parte le misure di tensione in continua e in al- tl di marcia avanti più la retromarcia e la messo
ternata, non tutti sanno che con I'oscilloscopio è in iolle, così come. in tutte, vl à una leva per le
possibile determinare con buona approssimazione trecce e per il torglorletalll.
i valori di una frequenze, misurare la differenza di
tese tra due onde, valutare la distorsione di un Allo stesso modo in tutti I modelli di ooollloecopio
segnale, quantilicare il valore di un rlpple di una sono presenti uno schermo quadrettato con una
tensione raddrizzata, e tante altre cose che an- manopola che regola ia luminosità della troocll e
dremo ad esaminare più in dettaglio quando ai- un'altra che agisce sulla messa a fuoco.
ironieremo la parte dedicata alle varie misure.
Sul pannello irontale vi sono sempre le 2 prose
Il primo problema che ci siamo posti quando ab- d'lngroooo, indicate a volte con la dicitura CHI e
biamo deciso di iniziare queste lezioni sull'uso CH2, altre volte con la scritta X e Y (vedi in fig.1 le
dell'ooclllooooplo è stato decidere quale model- frecce A). una coppia di selettori contrassegnati
lo prendere come riferimento per poter disegnare dalla scritta AC-GND-DC (vedi le lreoce B) più due
UQSCILLOSCOPIO
L oscilloscopio e uno strumento di misura largamente utilizzato in tuttii
laboratori di elettronica. Poichè non troverete nessun serio manuale che
insegni come procedere per eseguire le varie misure, abbiamo pensato
di colmare questa lacuna pubblicando in proposito una serie di Lezioni.
Se ancora non disponete di un oscilloscopio, mettetele da parte. perchè
non appena ne acquisterete uno, vi torneranno senz'altro utili.
un pannello completo dei suoi comandi e, dopo oelettorl che consentono di variare la sensibilità
una breve riilessione, siamo giunti alla conolusio~ dei due ingressi (vedi in iig.1 le lreoce C).
ne che uno strumento vale l'altro. Sono inoltre sempre presenti dei pulsanti (vedi frec-
cia D) per selezionare i due canali CHi e CHZ. un
lniatti, anche se i modelli di oscillosci presen- selettore rotante per variare la base dei tempi (ve«
ti sui mercato sono tanti e tutti diversi, le funzioni di ireocia E), e un gruppo di :elettori per sincro-
di questi simmenti sono sempre le stesse. nlzznre il segnale sullo schermo (vedi trema F,G,H).
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Fig.1 In questo disegno è raffigurato il pannello lrontale di un oscilloscepio standard.
Le trecce contrassegnate da una lettera i dicano le funzioni:
A Connettori BNC d'ingressd. sia del canale CHt che del canale CH!
lettore per accoppiare il segnale d'Ingrem In AGGND-DC (vedi n.12)
c _ Selettore per variare la sensibilità d'ingresso del canale ctfl e del Ct'l2
D = Pulsanti per selezionare separatamente il canale CH1›CH2 o entrambi
E - Selettore del TIME/DW.` cioè della Base dei Tempi (vedi 9.15 e Tabella "2)
F Selettore per la scelta dell'accoppiamento del Trigger Coupllng
G elettore per scegliere la sorgente del Yrigger e dove indlrlzzarto
H = Selettore per selezionare la iunzione Auto-Normal-Síngle del Trigger
L'aspetto generale dell'oscillosoopio è quello di uno Passando alla flg.3. noterete che sulla parte au-
strumento a forma di parallelepipedo. sul quale tro- pertore dello scheme appare in orizzontale una li-
viamo irontalmente uno scheme rettangolare. col- nea tratteggiata, con riponato a fianco il valore 90
locato generalmente sul lato sinistro del pennello. e nella parte Interiore dello schermo un'altra linea
tratteggiata con riportato il valore ti)A
Questo schermo rettangolare, delle dimensioni di
100 x 80 mm. dispone di un reticolo composto da ik: in alcuni oscilloscopi sono tratteggiata le ll›
tanti quadretti, ciascuno di 10 x 10 mm dl late. nee 100 e 0.
Quindi, come abhiamo evidenziato in figt2. abbia- Queste linee calibrato vengono utilizzate per et-
mo 10 quadretti in senso orlnontale e I qua- tettuara la misura del tempo di salita e del tem-
dretti in senso verticale che ci consentono di vi- po di discesa di un'ondl quadra, come sple-
sualizzare i segnali elettrici e anche dl mlsurarll gheremo successivamente nei capitoli dedicati
con una discreta precisione. alle misure.
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lmfl'm? “al m (interruttore di accensione)
Anche se cambia la disposizione del comandi tra Questo Interruttore, a lorma di pulsante. ser-
le diverse marche di oscillosoopio. quelle che non ve per lar giungere la tensione di rete dei 230
cambiano mai sono le dlclture che risultano sem- volt sullo stadio di alimentazione dell'oscillo-
pre riportate in inglese. scopio.
Noi le riproduciamo oosi oorne appaiono scritte sul Premendo questo pulsante vedremo accenderll
pannello dell'uscillosoopio. indicando la corrispon- sul pannello frontale un diodo led che ci conferma
dente treduzlone in llngue ltellene. della awenuta alimentazione (vedi fig.4).
mm (illuminazione reticolo)
n- (calibrazione)
Pig-6 Le mmpole lndioete FOCUS (vedi
M1)eervepermetbrea“tuoco'letreccle Sul pannello lrontale troverete sempre un termi-
del eegnele In modo de vederle pertette-
mle sporgente con indicato un valore di tensione.
mentenltldeebendeflnlte.
ad esempio 0.5 volt plp (vedi lig.8)4
W nell'esernpio di lig.8 abbiamo riportato un va-
SCALE lore di 0,5 volt plp ma in qualche oscilloscopio po-
ILLIII- treste trovare dei valori di 0,2 - 1 volt plpt
Suouestoingressoxvienesempteapplcetolee-
gnele AC o DC che vogliamo visuallzmre.
_,Jí
E55 dlo lnhmo dell'oeclllescoplo. A dann,
lo schema elettrico del devloiore noli.
poclxloni AC-GND-DC.
Flg.13 Quando si acquista un oocilioocopio vengono sempre dati in dotazione únc o più Punto-
ll da coiieøln ai boociiettonl d'lngrcoec (vedi in "9.1 le incoe contrassegnate A). Neill Lezioni
che legulrlnne vi lpieghemno come eeeguire Il calibrazione dl questi Punhil.
La sigla Volta/div. sia ad indicare Volte x qua- ground. viene utilizzata per oortootrouitan a
dretto e ovviamente la sigla mVIdIv. sta ad indl- moana lo stadio d'ingresso dell'osoillosoopio.
care mllllvolt x quadretto.
mi DC = questa posizione viene utilizzata per
Nella Tabella N.1 abbiamo riportato per ogni riga misurare la tensione oontlnua. Non essendo inter-
il valore massimo di tensione ehe può essere vi- posto sull'ingreeso iteeaun oondersatore. la traoota
sualizzato sullo schermo dell'oscillosoopio. sisposteraveisolaparteattadellosotiermoseap-
Se prendiamo intatti la portata di 5 Volta/div., poi- pliohiarno una tensione podtlva e verso il baaao se
chè sullo schemio abbiamo a quadretti ln senso appliohiamo una tensione negativa.
verticale, la massima tensione misurabile sarà di:
mm m m
5x8=40volt
In tutti gli oscillosoopi sono sempre presenti anche
Questa condizione e vera se manteniamo ia son- altri mandi che servono per selezionare ll mir
da dell'oscilloscopio sulla portata x1, perche se la do in cui vogliamo vlauallmre I due canali.
poniamo sulla portata x10 possiamo misurare una
tensione masalma di: In alcuni osoilioeoopi questi comandi sono realiz-
zati tramite un aaiettnre a ellth, in altri per mez-
5 x 8 x 10 = 400 volt zo di un laiettora a putaamiera (vedl tig.14).
E' ovvio che agendo su questa plooola manopola m - abilìtendo questo comando potremo visua-
non oollimeranno più i valori dei Volta/div. riportati lizzare sullo schema il solo segnale del canale 1.
sulla manopola grande del selettore, quindi per e-
vitare errori di lettura questa piccola manopola va Ott: - abilitando questo comando potremo visua-
sempre posta, dopo l'uso, sulla posizione CAL, che lizzare sullo schema il solo segnale del canale 2.
signifioa misura oallbrata perche in questo modo
viene esclusa l'attenuazlone variabile. Per visualizzare entrambi i canali dovremo sele-
zionare la tunzione Chopper oppure Alternate oo-
POSITION (posizione traccia in verticale) me ora spieghiarno:
Questa manopola consente di posizionare la trac- GIOPPER - si usa principalmente per visualizza-
cia del segnale sullo sohermo dell'osoillosoopio in re tutti i segnali che hanno una frequenza minore
lenso verticale (vedi liga). di 5.000 Hz circa, corrispondenti ad una posizione
del selettore TIME/DN. (vedi tig.15) che va da un
lc-GND-DC (selettore d'ingresso) valore minimo di .5 eeoondl x dlvlalone (leggere
0,5 secondi) tino ad un massimo di .2 mlllleeoondl
Questo commutatore prowede a selezionare il ti- x dlvlalone (leggere 0,2 mllllaerzondl)4
po di accoppiamento che vogliamo utilizzare per Se sullo schermo vi appaiono due segnali in tor-
applicare il segnale sugli stadi amplificatori presenti ma tratteggiata (vedi tig.16), significa che stato vi-
all'intemo dell'oscilloscopio (vedi tig.12). sualizzando delle onde la cui troquanza risulta
maggiore di 5.000 Hz.
poeldone M: = questa posizione viene utilizzata Per eliminare questo inconveniente basta commu-
per misure di tensione alternata` inlatfi iI segnale tare sulla posizione Altemata.
applicato sull'ingresso entra negli stadi intemi tra-
mite un condensatore di disaccoppiamento che AL'I'EHNATE - si usa principalmente per visualiz-
lmpedisce I'ingresso di qualsiasi tensione conti- zare i segnali che hanno una trequenza maggiore
nua nell'amplificatore dell'oseilloscopio. di 5.000 Hz circa` corrispondenti a una posizione
del selettore TIME/Div. che va da un valore mini-
mio QD = questa posizione, che significa me di .2 inllllaac x div. (leggere 0,2 mlllleeoon-
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di) ad un valore massimo di .1 mloroeec x div.
(leggere 0,1 mlcreoecondl) come visibile in fig.15.
un uu ma Au
Nota: in alcuni modelli di osàllcsoopic, la dicitura
ALTERNATE è sostituita dalla dicitura DUAL.
e mlerooeconolV
Flg.16 Se eullo schermo appaiono I due oe- Flg.17 Se sullo schermo compaiono alter-
gnall dl Olii e GHZ “tuttegglatr algnlllca nativamente ll aegnale dl CH1 e quello del
che eccone pescare dalla funzione GHOP- Ol'l2, mono pescare dalla funzione AL-
PER alla 'milione ALTERNATE. TERNATE alla iunxlone CHOPPER.
tenere sullo schermo un certo numero di onde (ve- da Intera occupa 6 quadretti (vedi flg.20), il valo-
di figita), non importa se olnuaoidall. triangolarl redlquestairequenzarlsulteràparie:
o quadrata.
Nota: per evitare errori di misura, controllate sempre 1.000 : (5 mlcrooeo. x 6 quadr.) = 33,33 KH:
chela piooola manopolapostasulseleltoremilflv.
(vedi fig.11) risulti posizionata su CAL Se volessimo oonosoere Il valore espresso in IH:
useremo questa formula:
- Fatto questo. basterà controllare quanti quadret-
ti oooupa un'onda Intera in senso orizzontale: t : (5 mlcroaec. x 6 quodr.) = 0,033 Mil:
in fig.18 un'onda intera occupa 2 quadretti Nella Tabella N.2 abbiamo riportato nella 1° oo-
in fig.19 un'onde intere occupa 4 quadretti lonna il valori dei tempi della manopola del selet-
in fig.20 un'onda intera occupa 6 quadretti tore TIIAEIDIV. e nelle altre tre colonne poste a de-
stra il valore delle frequenza quando l'onda Into-
- Leggere sul selettore `"ME/DN. se il valore del ra oooupa esattamente 1-2-4 quadretti.
tempo è in aeoondl, milllaecondl, microaeoondl.
TABELLA N.2 (bene del tempi e frequenza)
-Seiltempoèin aeoondl,peroonosoereilvaiore
della frequenza in Hz si utilizzerà questa formule: i Time/div un'onda intera occu-a
1quadrelt012quadretl| Aâquadielli
Hz n 1 : (aecondl x numero quadretti) .Sseeøndl 2Hz 1HZ 0,5":
.Zaecorldi SH: 7,5"! 1,25":
- Se il tempo è ln milllaecondl. per conoscere il
valore della froquenu In Hz si utilizzerà questa .1m 10"! SH: 2,5":
formule: mnlllboc. 20I'k 10": 5th
Emilllløc. 50": E": 125W
Hz = 1.000 : (mlllleec. x numero quadretti) 10m 1m": .HZ 25":
illlllllloc. mlt! 1M": 50m
- Se il tempo e in mlcroaocondl, per conoscere il
valore della frequenza in KHz si utilizzerà questa inIll-c. ml'h mi!! Ifil'h
formula: 1m|lllllc. 1KH: in": mit
änllllflc. ZKI'I: 1m “ik
KH: = 1.000 : (microaoc. x numero quadretti) .im-lu. SKK: LSKNI 15m
- Per conoscere il valore della frequenza in ll,
.IMM 10m 5m LEIGH
si utilizzerà questa formula: Him 20m 10m SKIH
Nm SDK": HIGH 125m
MH: = 1 : (mlcrouc. x numaro quadretti) 10m 1Wl0fi SDK": ISK":
5m mKHZ INK": 50m
Efillpldloalcøh 2m mm!! 250m 125m
1m 1M 0,5"": 0,25”
- Se il selettore flME/DIV. risulta ruotato sulla po-
sizione .1 aeoondl (leggere 0,1 secondi) e con-
.5m 2m 1M": 0,5%
statlemo che l'onda Intera occupa 2 quadretti (ve~
di 09.18), Il valore di questa irequenn risulterà di: TIIE VARIABLE (regolatore variabile dei Time)
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Flgtifl Comando quentl quadretti occupa ln orizzontale un'ondl lnterl, :il ma einueoldlle op-
pure quadrata, e controllando ll tempo sul quale e ruotata la manopola del TIME/Div. ei rieeoe e
risalire ai valore della trequenza in Hz-KHz-MH: tramite le seguenti iormule:
Frequenza in Hertz = 1 : (eeoondi del TIME/Div. x numero quadretti)
Frequenza In Hertz = 1.000 : (mllllSec. del TIME/Div. x numero quadretti)
Frequenn in KHz = 1.000 : (microSec. del TIME/Div. x numero quadretti)
Frequenza in MHz = 1 : (microSec. dei TIME/Div. x numero quadretti)
Flg.19 Nell'eeemplo riportato In IIgJB I'ondn "intera" occupa "2 quedrettl" e poiche ii TIME/DW.
i posto sulla portata "0,1 secondi" il valore della frequenza risulterà plrl l:
Frequenza In Hz = 1 : (0,1 eeoondl x 2 quadretti) = 5 Hertz
Nell'eeemplo riportato In questa figura l'ondn "Intera" occupa "4 quadretti” mentre II TIME/DN.
i polto Sulla portati “2 mllllleoondl" quindl ll valore delli frequenn rleultnrì plrl l:
Frequenza In Hz = 1.000 : (2 millieecondl x 4 quadrettl) = 125 Hertz
TIME/DIV-
Flgv20 Poichè in questo esempio i'onda "Intera" del segnale sinueoldale e anche quella dei ee-
qnlle ad onde quldra occupano “6 quadretti" e il selettore del TIME/Div. e poeto eulll porti!!
del “5 mlcroeeoondl". peeelamo ricavare il valore della trequenza In KH: oon la tormula:
Frequenza in KH: = 1000 : (5 mlcroeeoondl x 6 quadretti) = 33,33 KHz
oppure In MHz utilizzando I'ultlma iormule riportata nella didascalie dl tig."
Frequenza ln MH: = 1 : (5 mlcroeeoondi x 6 quadretti) = 0.033 MHz
m (posizione traccia In crlizoniale)
Questa manopola consente dl spostare la traccla
sullo schermo da sinistra a destra o viceversa co-
me indica la ireccía visibile in fig.22.
IL'I'RIGOER nell'OSOllJ-OSOOPD
ll trlgger nell'oscilloscopio e un comando che prov-
vede a bloccare sullo schemtc la traccia del se-
gnale che stiamo analizzando.
min Source (sorgente del trigger) Eat (esterno) - ponendo la leva su questa scritta il
elnoronlamo della traoole si effettua tramite un se-
Questo comando permette di scegliere la sorgen~ gnale memo da applicare sul connettore Ext.
te del trlgger e dove indirizzano. Trigger Input (vedi fig.23).
Normalmente le posizioni di questo commutatore
sono le seguenti (vedi freccia G in fig 23): 'Im Counting (accoppiamento del trigger)
Normal - ponendo la leva sulla posizione Normal, Ac-nc-LF-HF-rv (vedi freccia F in figga).
il segnale di sincronizzazione viene prelevato
dall'lntemo dell'oecllloeceple. AC (alternate current) - Il segnale da visualizzare
Se sugli ingressi CH1 e CH2 vengono applicati due viene collegato el Trigger tramite un condensato-
segnali. per sincronizzare il segnale del canale CH1 re in modo da eliminare la componente continua.
dovremo premere nel Vertical Mode il pulsante
CH1 (vedi tig.9). Per sincronizzare il segnale del Dc (direct current) - Il segnale da visualizzare vie-
CH2 dovremo premere nel Vertical Mode íl pul› ne oollegato direttamente al Trigger senza nessun
sante del canale cH2. condensatore.
OH1 - ponendo la leva su questa scritta verrà sin- LF Loer Flller - oomrnutandooi su questa scritta Il
cronizzata, cioè bloccata. la sola treccia del se- segnale passa attraverso un filtro che prewede ed
gnale applicato sul CHi (ingresso X). attenuare tutte le frequenze al di sotto dei 5.000
Hz circa.
OH! - ponendo la leva su questa scritta verrà sln› Questa lunzione si usa per alneronlnare dei se-
cronizzata, cioe bloccata. la sola traccia del se- gnali complessi, per i guall conviene eliminare tut-
gnale applicato sul GHZ (Ingresso V). te le frequenze al di sotto del 5.000 Hz clrce.
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gno - andremo a spostare Il punto dl sincronizza-
zione verso il basso (vedi fig.27).
_'Wl`. ù C
mi (pendenza)
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RITORNA ALL'INDICE
L'OSCILLOSCOPIO
L'oscilloscopio è uno strumento di misura indi- La SONDA dell'oacllloscoplo
spensabile per chi studia o si diletta di elettronica
perchè permette di analizzare. osservandolo sul Sul pannello trontale di ogni oscilloscopio sono pre-
monitor, un qualsiasi segnale elettrico; per farlo non senti due connettori BNC temmlna (vedi tig.4),
e però sufficiente possedere un oscillosoopio. bi- contrassegnati CH (abbreviazione di canale):
sogna anche saperlo usare
Ed e proprio perche sappiamo che molli sfruttano
al minimo tale strumento non conoscendolo a ton- CHt - ingresso aus X
do. che proseguiamo con le nostre lezionl che han- GHZ - ingresso am V
no l'intento di evidenziame le potenzialità, spie<
gando nel dettaglio come procedere per esegulre che servono per entrare con iI segnale che desi-
le varie misure e per rilevare le anomalie presen- deriamo visualizzare sullo schermo; in questi con-
ti In un circuito elettrico. nettori BNC temmlnn vanno innestatl i connettori
BNC maschio presenti alle estremità del cavetto
Dopo avervi Illustrato nella prima lezione le tun- coassiale collegato alla sonda.
flonl svolte dai vari comandi presenti sul pannel-
lo frontale di un normale oscilloocoplo, in questa Faociamo presente che la sonda. anche se viene
seconda ci sottermiamo sulla descrizione di un ac- considerato un accessorio esterno, e In realta par-
cessorio che viene sempre lomito al momento te integrante dello strumento.
dell'aoquisto dl un qualsiasi oscillosoopic e che vie~
ne chiamato sonda (vedi fig.1). Osservando la lig.3 potete notare che la sonda è
2
costituita da un puntale sul quale si innesta un cap- Al momento deiracquisto dell'owllcsocpio viene nor-
puccio prowisto di un gancio o di una pinza, che malmente fornita in dotazione una sonda standard
serve per agganciarsi ad un qualsiasi terminale di x1, il che significa che l'ampiezza del segnale che vie-
un componente per poter prelevare il segnalev ne applicatu sul puntale giunge, senza subire alcu-
na attenuazione, sull'lnqmoo deil'osoiliosoopio.
II puntale risulta collegato al BNC maschio trami›
te un cavo coassiale flessibile, che può risultare Fatta questa precisazione. dobbiamo tar presente
lungo circa 1,5 metrl. che esistono in commercio tra divora! tipi di eon-
da caratterizzati delle seguenti attenuazioni:
Dal lato del puntale. come abbiam evidenziato in
figß, esce un corto spezzone di tilo di rame Isola-
tc in plastica, sulla cui estremità è applicato un coc- sonda con attenuazione x1
codrillo collegato internamente alla calza dl sonda con attenuazione :10
schermo del cavetto coaulala. sonda con attenuazione x1 - :10
Questo coccodrillo va sempre plnnto ad una Le sonda x1 (vedi fig.5) vengono utilizzate per tar
qualsiasi presa di mana del circuito sul quale giungere sul BNC d'lngresao oell'osdllosoopb un
vengono eseguite le misure, perche in caso oon- segnale la cui ampiem risulta identica a quella ae-
lrario non si riuscirebbe a visualizzare alcun se- pliuata sul puntale, quindi questo tipo di sonda non ei-
gnale sullo scheme. iettua aiwna attenuazione in ampiezza.
A = Connettori BNC d'lngressn, sia del ennale cl'fl che del canale GHZ
B s Selettore per accoppiare il segnale d'lngresso in AOGND-Dc
O = Selettore per variare la senslbllltà d'irlgreeso del eenlle cl-l1 o del GH!
l! = Pulsantl per selezionare separatamente Il canale CH1-CH2 o entrinlal
E = Selettore del flMEIDIV., cioe' della Base dei Templ
F = Selettore per le scelta dell'aocopplamento del Trigger Coup 'ng
G = Selettore per scegliere la sorgente del Trigger e dove ìndín-
H = Selettore per selezionare la lunzione Auto-Normal-Single del Yrìgger
al» -
FigJ Sul pennello trotmie dl ognl oecllioeooplo eom eempre preeentl due ooonetb-
rl d'lngmeo femmine, "Cl'fl- lnpul X" e “CM lnpui V", che el utlllnl-
no per Inneetlre Il BNC meechlo preeente eul cavetto del puntale (vedi flgß).
Le sonde x1 0 (vedi tigß) vengono utilizzate per far Iloh: ricordate sempre di controllare, quando el-
giungere sul BNC d'ingresso dell'osoillosoopio un fettuerete delle misure. se il deviatoio presente nel-
segnale la cui ampiezza risulta 10 volte minore ri- la eonde e posizionato su x1 o su x10 per non in-
spetto a quella applicata sull'ingresso del puntale. oorrere in errori di valutazione dell'emplenaA
quindi questo tipo di sonde effettua una attenua-
zione xlO. Ad esempio, se volete misurare ia tensione alter-
nata dei 50 Hz lomita da un eeoondedo dl un tre-
Per eltettuare questa attenuazione viene inserita etormltore e avete posto il selettore:
all'lnlemo del puntale una reeletenll del valore dl
9 megeohm e in queste condizioni la impedenza flmeldlv. in posizione 5 mlllleeoondl
d'ingresso dell'osdllosoopio non sarà più di 1 me- CH1- eeee X In posizione 2 Volteldlv.
glohm bensi di 1+9 = 10 megeohm.
e sullo sohenno vi appare un'onde elnueolùle
Note: come abbiamo spiegato nella lezione prece- che raggiunge un'ampiezze di 4 quedrettl (ved
dente` ogni oscillosoopio ha una Impedenza d'ln- 09.8), se Il deviatore presente nella eonù risulta
grasso etanderd di 1 megeohm. poslzlonato su x1 ottenele un semaie ti:
T” *ÈJ' '
Figå Se eul voetm puntale e riportate le wie indicazione xii), eull'lltgreeeo deil'oecli-
loeeoplo giungerà un eegnele le cui “ampiezza” rieulteri “10 volte minore" riepmo a
quelle cite rieuite eppilcete eutl'lngrem del puntale mm.
:Ju-*15- -
FigJ Se sul voetro puntale à rlportete l'lndlcezlone xl-xtO, eull'ingreuo del voetro 0-
ecllloeoople potute ler giungere un uguale le cui "lmplem" rieultl peri oppure et-
tenueta dl 10 vette rispetto e quelle applicata eutl'lngnue del puntale.
F093 Se l'ampkzn dal ugual. :ho lppan sulla schermo rhum lnhflon I “UZ qui-
dmto", verificate che ll deviltom posto uu! puml. non rhum poalzlofmo sulla por-
tata :10. In questo caso potete spostano su x1 oppuru pomn alla "9.10.
Poichè le sonde per osoillosoopio costano sempre - llenepele epeetameme In verticale = questa
delle citre consistenti, in passato ci è stato chiesto piccola manopola va motata in modo da posiziona-
ripetutamente se si potevano autocostruire utiliz- re la traccie orizzontale al centro dallo schermo.
zando uno spezzone di cavo coeeeiele sottile, un ln questa posizione possiamo misurare qualsiasi
comune puntale e un BNC maschio. tensione continua, anche se non sappiamo se la
sua polarità è positiva o negativa.
Diciamo subito che una sonda di questo tipo si puo Se dopo aver posizionato il selettore relativo all'in-
utilizzare con qualsiasi oscillosoopio a patto che l'e- grasso CHt su DC, cioè misura di tensioni conti-
stremità della calza di scheme che si trova vici- nue (vedi iig.22), eseguiamo una misura in tensio-
no al puntale sia collegata ad uno spezzone di ii- ne e notiamo che la traccia orizzontale si sposta
lo di rame flessibile isolato in plastica prowisto di verso l'alto, possiamo affermare che sul puntale
un coccodrillo, che servirà per collegano alla mee- risulta applicata una tensione con polenta politi-
ee del circuito sotto esame. ve, se, invece, la traccia orizzontale si sposta ver-
Fly." sul pannello from-lo ul ognl onelllo-
mplo è pronome un piccolo hnnlnllo con-
trassegnato CAL. dal quale om un ugua-
b ad and. quadra che servo per '1a Il
píoooln “vm” polti sul corpo dal BNC ln.-
wmo dal pullula (ml ma).
10
FnG Anche se ll pannello frontale del vostro oscllloecoplo non rleulta esattamenle l-
dentloo a quello riprodotto In "9.2, presenterà comunque gli ness! comandi dmrml In
questo articolo, anche se quest! potranno risultare disposti dlvereamente.
Flg.17 Se utlllzzm l'lngreuc CHL dovm Flg.1ß Per le misure In GC convlene pub
premere ll pulunle "CHI" nel Venlcll Mo- :lenire le mlnopoln Tlmeldlv. nulla ponm
de, pol Il pulunle “Auto” nel Trlgger Mode "1 mlllllecøndo", perche quem farà app.-
e In1lne spostare In levetta lu "Normal" nel rlre nullo schermo una meets orlmntlle
Trigger source. permmmenh continua.
11
mvlul'l'lflilm m se Il devielorev presente nel corpo della son-
da d'ingresso, è posto su xtO l valori di ogni tac-
Per eseguire la nostra misura abbiamo preso oo- ca vanno moltiplicati :10.
rne esempio una comune pila da 9 volt, ma. am-
messo che questa sia leggermente scarica, torni- Quindi, se misuriamo una pila da 9 volt perfetta-
rebbe una tensione di 8.8 volt oppure di 8,5 volt. mente oarlca con il selettore d'ingresso CH1 ruo-
tato sulla portata 5 Volts/div. (vedi fig<25), vedre-
Nel valutare i valon' decimali di una tensione oi vie- mo la traccia orizzontale spostarsi verso l'alto di
neinaiutolaorooegreduetapostaaloemmdello 1 quadretto completo, che corrisponde a una ten-
ooharmo che n'sulia suddivisa. per ogni quadretto, sia sione di 5 x 1 = 5 volt più 4 tacche: quest'ultime
in orlzzomale che in vertlcale, in 5 taoohe4 sarebbero i decimali, infetti guardando la Tabelle
Di questo tacche ne vediamo solo 4. perchè la 5^' N.1 scopriremo che la 4^' tacca vale 4,0 volt, quin-
oolncide con il lato del quadretto successivo (vedi di sommando:
119.19)A
ln rapporto alla portata scelta tramite la manopo- 5 + 4 otteniamo 9 volt
la del Volta/div., ogni teooa avrà il valore che ab~
biamo indicato nella Tabella N.1 dl fig.20. Se misuriamo la stessa pila da 9 volt ruotando il
Flg.19 La c'oce graduata posta al contro dello schermo permette dl valutare! valori "de-
cimali" dl una tensione. Inlattl, ogni quldntto in verticale i auddlvloo In “5 taoche".
In rapporto alla posizione aulle qunlo avrete ruotato la manopola Volta/div., ogni tacca a-
vri II valore di tonlione lndlceto nelle Tabella N.1 qui cotto riportata.
TABELLA N.1
12
Flgzl Prima dl amulre la Inlau-
ra dl una lanalona continua, eon-
algllamo dl apoalara la lavelli dal
.elettore AC-GND-DC su GND a
Milan' dl molara pol la plccola manopo-
la “Polmon” llno a portalo la
traccia esattamente al comm dol-
lo aehanno.
18
Flg.25 Se .vm pone ll selet-
bre Volte/div. sulle perth "i
volt” e mleurendo une lenllo-
ne CC vedere In lreocll orlz-
mrnlle epoeursl vene I'IM
dl 1,! quadretti, questa bn-
llone avrà un volare ol
1.0 x S = I von.
FIQIT Per mleurlre delle hmlonl CC dl valore womoclmo, conviene portere Il devi.-
rore del puntale sulla poelzlom x10 e In mio orizzontale del eegrule Irma In bono
tremil- le mlnopoll "Position". Ruohte Inizialmente Il manopola del Volte/div. sulla por-
hìa “5 volt 1 quadretto" e aumentate progressivamente le tue lemlhllifl fino a vleul-
Imre una treccia che non ma della lchermo dell'osdlloeooplo; qulndl, comando dl
quanti quldmflslbspom lntnccle, pmconoocere I'eeatiovlloredlùemlone.
14
selettore d'lngresso CHi sulla portata 2 Volteldlv, e,ln1ettl.seguarderetelail926,latrlccieelpo-
(vedi flg.26). vedremo la treccla orinontele spo- siziorteràtrala2°ela8'ilccl.
starsi verso I'elto di 4 quadretti completi, che cor-
rispondono ad una tensione di 4 x 2 = 8 volt più
2,5 tacche che sareboero i decimali: intatti. guar- 'HIM-mmm
dando la Tabella N.1 scopriremo che la 2° tacca
vale 0,! volt e la 3° tacca vale 1,2 volt e perciò Per misurare delle tensioni in Corrente continue
facendo la eomme del due valori e dividendo ll ri- sconosciute. consigliamo dl predisporre i coman-
sultato per 2 oiterremo: dl dell'oscilloscoplo come già Indicata e cioe:
0,5X5=2,5hcche
15
RITORNA ALL'INDICE
L-ONE
- UOSCILLQSCQPIQ
Proseguendo le nostre lezionl dedicate all'uso MISURA di TENSIONI ALTERNATE e 50 Hz
dell'oscllloscopio. oggi vi spiegheremo come e-
seguire delle misure di tensione attemate ad una Prime di effettuare una misura di una tensione al-
lrequenza di 50 Hertz ternata a 50 Hx. dovete predispone i comandi
dell'oscilioscopio come segue:
Qualcuno potrebbe larci notare che queste misure
di tenslone si riescono ad eseguire anche con un w Tllgger MODE (vedi tig.1) = sotto questa scritta
normale tester posto in AC (Alternate Current). premete il tasto Auto.
78
lo schermo dell'oscillosoopio 5 alnueøldl comple-
ta dovrete ruotare questa manopola sulla portata
0,5 mllllsecondl.
Him
il)
Fig.9 Se misurate la tensione del 12 volt erogata dal trasformatore di flgj con un oeoll-
loeoopio, noterete che l'nmplezza del eeqnele raggiungerà un valore di 33,9 volt perche
questo ltrumento legge Il velore del Volt Picco/Picco che al riceve moltiplicando il velo-
re del Volt Ettlcacl x 2,828 (vedi tig.16). Per evitare errori di letture controllate eempre ee
li deviatore presente nella .onde è poelxloneto sulla portata x1 o :10.
leporflrte: quando collegate i fili di rete dei 230 a lancette o con un tester dìgttlie quale tensione
vott al primario di questo trastonnature` non la› esoe dal eeconderlo, tensione che sarà sicura-
sciateli mai scoperti, perche potrebbero rivelarsi mente pari ad un valore dl 12 volt alternati, come
piuttosto pericolosi se toccati inawertitamente. visibile in fig.8.
quindi prowedete ad isolerll accuratamente con
Per eseguire la stessa misura oon i'oeollloeooplo,
nutro leolente.
dovrete predispone il collegamento al trastomtato-
re come indicato in tig.9V
Se nel vostro trasformatore non e indicato quale dei
due awolgimenti è il primario e quale il secondario, ` Posizionato il Selettore Volte/div. del canale Cltt
oio non rappresenta un problema perchè potrete d~ del vostro oscillosoopio sulla portata 5 Voltddlv..
stinguerii facilmente essendo l'awolgimento printe- poichè il deviatore presente nella londa deli'osoìl-
rlo realizzato con filo di rame più sottile rispetto a loscopio e posto in posizione :10 (vedi figfi) ogni
quello utilizzato per ii secondario. quadretto in verticale corrisponderà ad una ten-
sione di 5 x 10 = 50 voltt
Dopo aver applicato sui primario del trasformato-
re la tensione dl rete. potrete leggere con un tester Poichè una tensione eltemetn di 12 volt ettloeol
81
corrisponde ad un'ernplezu di 33,9 volt piece- Misurando la tenelone alternata di 12 volt ottica-
plcco (vedi tig.16). sullo schermo vedrete appari- cl, pari a 33,9 volt plcco-pleco, vedrete apparire
re delle sinusoidi non più alle di meno quadretto. sullo schermo delle slnusoldl che superano leg-
gel-mente i 6 quadrettl (vedi lig.12).
Per ampliano potrete adottare queste soluzloni: Spostando leggermente queste slnusoldl sulla pfl-
ma riga in based tramite la manopola del Poeltlon
- spostare il devlatore presente sulla eonda del (vedi fig.13), sooprirete che la loro estremità superio-
puntale della posizione x10 alla posizione x1 e te- re supera il 6° qundretto di 4 tacche.
nere il Selettore Volts/div. del canale CH1 sulla
portata 5 Volts/div. Se sullo schermo appaiono delle slnueoldl che co›
prono 6 quadrettl quando il selettore d'ingresso
- tenere il devletore della sonda in posizione x10. CHt è ruotato sulla portata 5 Voltaldlv., avremo u~
ma ruolare il Selettore Volte/divA del oanele Cl-it del- na tensione di:
la portata 5 Volta/div. alla portata 0,5 Volte/div.
6x5=30volt
La prima soluzione vi semplificherà tutti i calcoli per-
chè, in lunzlone del numero del quadretti e delle tec- Rimangono ancora 4 tacche, che sarebbero i de-
clte. potrete subito oonome il valore dei volt. clrnall dei volt.
TABELLA N.1
Flg.11 La croce graduata presente al centro dello schermo permette dl valutare l valori
"declmell" dl una tensione. lniattl, ognl quadretto In vertlcale e suddlvlso ln "5 tacche".
In rapporto alla poslzlone aulla quale avrete ruotato Il manopola Volta/dlv., ognl tam l-
vrì Il valore dl tenelone lndlcato nella Tabella N.1 riportata nella tlgura precedente.
CH 'l VOlTS/DN.
Fly!!! Se mleuml un! tefl-
slone alternata dl 12 Volt El'll-
cecl con ll selettore del
Volte/Div. poslzlcnlto sulla
potute del 5 VoltI otterrete u-
ne slnuaolde le cul ampiezza
supererà leggermente l 6 qua-
dretti. Notate I'eetremltl eu-
perlore e quelle Interiore.
Volt
etlìceei
Flg.15 l “Volt plooo-plooo" el pouono peregonlre l due “ccnl” dl ghiecclo poetl uno eo-
pre ell'eltro, mentre I "Volt eflleecl" el Ilvello dell'ecque ottenuto del due con! dopo che
el sono llquetettl. Ovviamente In queet'ulllmo eeeo ll llvello regglunto rleulterù minore.
Come già sapete, in rapporto alla portata scelta Se, viceversa, con un tenor leggete una tenolo-
tramite la manopola del Volta/div., ogni tam ha no altamata di 45 volt eftloacl, sapete già che sul-
un determinato valore che abbiamo riportato nella lo schem'io deil'oacllloocoplo compariranno delle
Tabella N.1. alnuaoldl che raggiungono un'ampiezza di:
Come noterete, alla portata di 5 volt, ia 4' tacca
corrisponde ad un valore di 4,0 volt, pertanto som- 45 x 2,828 = 127,26 volt picco-picco
mandoquestoalvaioreprecedentediaflvolt si
Otteflanm: Poichè ia maaalma tensione che si riesce a tar ap-
parire sullo schermo si aggira intomo ai 40 volt,
30+Ã=34v0ll quando la manopola dei Volta/div. e sulla portata
5 volt x dlvlalona. avendo sullo schema B qua-
anzlche33,9volt. üetti in verticale, leggerete con la sonda su x1
Cormrendereteche,ottenendo¦tlvoltanñcheirea- un valore massimo di 5 x Il = 40 volt.
iimvoltsihaunatoliaramadecisamenteminore Quindi per visualizzare un segnale la cui ampiezza
dlquelladiesiotterrebbeconuntaatarahncatta. raggiunge i 127 volt di picco-picco, dovrete ne-
cessariamente spostare il daviatore presente nel-
la aonda del puntale sulla posizione :10 e cosi la-
cendo potrete leggere un tensione maaalma di:
Quando si utilizza I'oocilloacopio oorne voltrnetro
518x10=400v0ll
per nisurare delle tensioni in alternata. bisogna te-
nere presente che questo strumento ta apparire sul- W per motivi di sicurezza aconalgllamo
lo schermo delle onde slnuaoldall, triangolari oqua- sempre di ellettuare con l'oscilloscopio misure del-
dro complete. la banalone di rete.
Leggendo il numero del quadretti compresi tra il lntatti, essendo il valore della tensione di rete dl
maoaimo picco poaltivo e il massimo picco no- 230 volt efficaci, saprete già che il valore picco-
gatlvo (vedi figmt), si ottiene un valore di tensio- picco raggiungerà un'ampiozza di:
ne definito volt picco-picco, che e notevolmente
maggiore rispetto ai volt che legge un taater ana- 230 x 2,!28 = 650,44 Volt plccO-plcco
logico o digitale, perchè questo strumento legge
i volta eftlcacl, indicati anche con il termine an- Se ll mobile metallico dell'oacilloacopio risultasse
glosassone Volt RMS (Root Mean Souarel. ooiiegatoalflloditaaedeißãdvolt. ciòsarebbemol
hportcoloaoqinioraqualcunoiodovescetoccarel-
Per farvi capire ia differenza che esiste tra i volt nawertitamente
picco-picco e i volt otllcael vi proponiamo que-
sta semplice analogia.
Consideriamo i volt pioco-ploco come due co-
nl di ghiaccio, uno poaltivo ed uno negativo.
che posti uno sopra all'altro all'intemo di un con- Per attenuare il passaggio da volt efficaci a volt
tenitore (vedi iig.15), raggiungono una ben de- lcco e viceversa di un'onda alnuaoldalo
linita altezza. (vedi fig.1 6 di Tabella N.2) si utilizza il numero 2,-
prewnte nella Tabella N.2 e molti si chiederanno
l volt atlicacl rappresentano invece l'acqua che si da dove abbiamo ricavato questo numero.
ottiene quando | due coni si sono I
Come evidenziato'in flg. 15, il livello dell'acqua de- Questo numero e ia radice quadrata di 8, Infatti:
rivante dallo scioglimento dei coni di ghiaccio sarà
notevolmente Interiore. ~lí= :ma
Per essere più precisi vi diremo che l'altazza risulta
esattamente Interiore di 2,028 volta se l'onda e dl lnpratiwmeicalcotisiutillzzanoquasisempresoio
tipo alnuaoldale. i primi due mmm, percio nel nostro caso 2,02.
Quindi se si considera la slnuaoldo visibile in lig.14, Quando un'onda alnuaoldale viene raddrlflata.
che sulio schermo dell'owliosoopio raggiunge in'am- per ricavarne una tonalone continua eccone oo-
piazza di 6 quadretti avendo posto la nunopoia dei noscere anche il valore dei volt di picco, quindi
Voltiv.sullaportatadi5volt(vedilig.7),eside- per attenuare ia conversione da volt etflcacl a volt
sideraconcecerequaietensioneleggeràuntaotarbi- di picco o viceversa si utilizza il numero 1,414 che
segreta eseguire quem divsione: e la radice quadrata di 2, lntatti:
(sxs)=z.m=1o,svonomm| Emma
84
TABELLA N.2 delle conversioni
ONDE SiNUSOlDALI
oNDE TRIANGOLARI
oNDE QUADHE
Anche di questo numero vengono spesso utilizza- m ammesso che sullo scheme dell'osoil-
ti soltanto i primi due decimali, quindi 1,41. losoopio appaiano delle onde triengollrl che reg-
giungono un'amplem di 20 volt picco-picco, si
m se sullo schermo dell'oscillowopio ap'
desidera sapere quale valore di tensione rileve-
paiono delle onde sinueoidali che raggiungono
rebbe un tester:
un'empie- di 20 volt plwo-plooo. per sapere qua-
le valore di tensione n'ieverebbe un tester si dovrà e- 20 : 3,46 = 5,77 volt efficaci letti dal W
seguire la seguente operazione:
20 : 2,82 = 7 volt etiloacl letti dal tester mTplooo-pleoomm ' “i
voLrpieee-pmfllllm Selaionnad'ondaanziohènsuitaresinusoidaieo
triangolare risulta qtmdrn (vedi fig.1 8 di Tabella N.2),
Se la forma d'onda anzichè risultare sinusoidaie per eseguire la conversione da volt eflloeci a volt
fosse di tipo triangolare (vedi fig.17 di Tabelle piooo-plooo e viceversa si utilizza il numero 2.
N.2), per effettuare la conversione tra volt effice- Quando un'onda quadra viene reddrlmtn per n'~
ci e volt picco-picco o viceversa si dovrebbe uti› cavame una tensione continue, per conoscere ii
lizzare il numero 3,464 che e la redlce quedrete valore dei volt dl picco si utilizza il numero 1.
di 12, intatti:
m: ammesso che sullo schermo dell'osoil-
12 = 3,464 losoopio appaiano delle onde quadre che rag-
giungono un'emplezze di 20 volt ploco-plooo, sl
in pratica` anche di questo numero si utilizzano desidera sapere quale valore di tensione rileve-
sempre i primi due decimali. cioe 3,46. rebbe un tester:
Quando un'onda triangolare viene reddrlmtl.
per ricavarne una tensione continua per cono- 20 : 2 = 10 volt ellloaci letti dai tester
soere il valore dei volt dl picco e poter cosi ese-
guire la conversione da volt elllcacl a volt di plc- Come avrete notato. oon l'oscilloscopio è possibi-
co o viceversa, si utilizza il numero 1,732 che è la le rlcavere con estrema iaciiilà il valore dei volt et-
radice quadrata di 3, infatti: tloecl di una qualsiasi forma d'onda, sia essa si-
nusoidale, quadrata o triangolare, partendo dalla
`I?=1,'I:iz misura della sua ampiezza in volt picco-picco.
65
RITORNA ALL'INDICE
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UGSCILLOSCOPIG
Per alimentare la maggior parte dei circuiti elettro- Shdlo RADDRIZZATORE con 1 dlodo
nici si utilizza una tonolono continua. che norv
malmente si preleva da plle o blttorle In tig.1 potete osservare lo schema di un circuito
raddrizzatore ad una somlonda.
Queste pllo o bottorlo sono molto comode per a-
limentare tutte le lpparecchlnturo portotlll. ad e- Applicando la tensione nltematn di 12 volt pre-
sempio ricevitori tascabili, teleloni cellulari. lettori di sente sul secondario del trasformatore di alimen-
compact disk, ecc., ma non per alimentare appa- tazione T1. ai capi di un dlodo al silicio siglato DSt.
recchiature per uso domestico. ad esempio, am- questo lascerà passare una sola semlondl delle
plificatori HiAFi. televisori, ricevitori. radio, eccA due di cui si oompone la tensione alternata.
Per queste ultime risulta molto più comodo utiliz- Se ai capi della resistenza di carico siglata R1 col4
zare la tensione alternata di rete dei 230 volt 50 leghiamo il Cntodo del diodo. in uscita otteniamo
Hz se. prima di lario, si prowede a ridurla al valo- una tensione pulsante composta da umlondo
re di tensione richiesto e poi a raddrlzznrla in mo- pooltlve separate da uno spazio corrispondente al-
do da renderla perfettamente contlnue. la parte occupata dalla semlonda nogatlvl che
non viene raddrizzata (vedi fig.1)À
ln questo articolo vi presenteremo quindi i più oornu-
lmddrlzzttmlevispiegheremoandlequali Se ai capi della resistenza di carico siglata R1 ool-
misure si possono eseguire con l'ooclllooeoplo. loghìamo I'Anodo del diodo. in uscita otteniamo u-
30
na tensione pulsante composta da semlondo ne- una tensione raddrlmta ad una trequenza di 100
gative separate da uno spazio corrispondente al~ H1, ma presenta lo svnntagglo di richiedere un tra-
la parte occupata dalla urnlonda positiva che non slorrnatore prowisto di un secondarlo con presa
viene raddrizzata (vedi fig.2)À centrale in grado di erogare una tensione dopple
rispetto a quella che si desidera ottenereÀ
Questi circuiti raddrizzatori presentano il vantaggio
di risultare molto semplici ed economici` ma anche Se, quindi, negli schemi delle tiggtt -2 occorreva un
lo :vantaggio di lomire in uscita una tensione pul- traslormatore provvisto di un secondario a 12 volt,
sante ad una frequenza di 50 Hz. utilizzando gli schemi riportati nelle tiggtS-4 occor-
re un traslormatore prowisto di un secondario in
Facciamo presente che il diodo raddrizzatore deve grado di erogare 12+12 volt
essere idoneo a lomire la massima corrente che
il circuito deve assorbire, quindi, se il circuito as- Stldlo RADDRIZZATORE con 4 dlod
sorbe 1 amper, dovremo inserire nel circuito un
diodo raddrizzatore in grado di erogare 1 lmper o Nelle tigg.6-7 è riprodotto lo schema di un circuito
anche 1,5-2 amper. raddrizzatore che utilizza 4 diodi collegati a pon-
te, in grado di raddrizzare entrambe le eemlonde
Shdlo RADDRIZZATORE con 2 M di una tensione alternata.
In figß riportiamo lo schema di un circuito raddriz- Per questo sdiema, il secondario del trasformatore
zatore che utilizza 2 dlodl e che quindi e in grado da utilizzare non deve disporre di presa centrale.
le tensioni RADDRIZZAT
di raddrizzare entrambe le semionde di una ten- Quando sul terminale A è presente la semicnda po-
sione alternata, .mvu (vedi riga), questa viene raudrizzaia dal dlodo
Come potete notare, il trasformatore da utilizzare in 082 e, passando attraverso il diodo DSG, raggiunge
questo circuito deve dispone di un secondario con il terminale B del secondario del traslonnatore T1 e
presa centrale, perche il diodo 051 prowede a rad- in queste condizioni la coppia di diodi siglati DS1-DSd
dnzzare le eemionde positive presenti sull'uscita rimane lnatt'lva.
dell'awolgimento A ed il diodo 052 le lemlonde po-
eltlve presenti sull'uscita dell'awolgirnenlo B. Quando sul terminale A è presente la eemlonda ne-
gativa (vedi tig.6), questa viene raddrizzata dal dio-
Se ai capi della resistenza di carico siglata R1 col- do DS1 e, passando attraverso il diodo DSd, rag-
Ieghiarno il Catodo dei due diodi raddrizzatori, in giunge il terminale B del secondario del traslomiato-
uscita otteniamo una tensione pulsante composta re T1 e in queste condizioni la coppia dei diodi sigla-
da umlonde poeltlve (vedi lig.3). ti 082-053 rimane lnattlva.
Se ai capi della resistenza di canoe siglata R1 col- Se colleghiamo a massa I'anodo dei due diodi DS1-
leghiamo I'Anodo dei due diodi al silicio, in uscita DSâ, dai catodi dei diodi 082-064 preleviamo le
otteniamo una tensione pulsante composta da ee- oemlonde poeltive (vedi ligiô).
rnlonde negntlve (vedi lig.4).
Se colleghiamo a musa il catodo dei due diodi
Questo circuito raddrizzatore lomisce in uscita DS2-DS4, dagli anodi dei diodl 081-083 prelevia-
31
Flg.1 Appucamlo sul w
condlrio dl un traetonne-
tore dl alimentazione un
diodo raddrlzzatore e ri-
volgendo ll suo Catodo
(terminale K) verso In mi-
stenze R1, In uscite prele-
veretu une tensione pul-
sante e 50 Hertz compost:
du eole umlonde Positive.
I due terminali contrassegnati dal simbolo 5 vanno W MODE l (vedi treccia H) questo pulsante
collegati alla tensione eltemeta da reddrlnere. o selettore va posto in posizione AUTO.
II simbolo + contraddistingue il terminale dal quale
esoe la tensione positiva, mentre il simbolo - eon- m Sum- (vedi treccia G) questo selet-
traddistingue il tenninaie dal quale esce la tensio- tore va posizionato su NORM.
ne negativaA Nella lezioni precedenti abbiamo awennato al tat-
in»
to che in alcuni oscilloscopi la dicitura NORM può Selettore Volti/div. del CH1 = (vedi treccia C) se
essere sostituite dalla scritta INT (internal) già conoscete approssimativamente il valore dei
volt da misurare, potete selezionare la giusta por-
mv. = (vedi treccia E) quesna manopole ve tata sulla manopola del selettore Volts/div.
ruotaba sulla portata 10 milllaecondl
Se invece non la conoscete, conviene predisporre
(Vertical) IIODE = (vedi freccia D) poiché utilizze- il selettore sulla massima portata e cioè sul 5
remo l'íngresso del canale 1 (vedi freccia A). do~ Volts/div. e poi posizionare il deviatore del pun-
vremo premere il pulsante CH1. tale nella posizione triti4
34
Per misurare l'arnplezu di queste semionde po- corrisponde ad una tensione di 1 volt.
sltlve dovrete eseguire queste operazioni: Quindi, sommando 1 volt al valore precedente-
mente caloolato. cioè 15 volt, otterrete:
- Ruotate il selettore Tlmeldlv. sulla portata di 10
mllllaecondl (vedi fig.9) in modo da visualizzare 15+1=16V°ll
sullo schermo 5 slnueoldl Intero. vedi tig.12V
E infatti questo è Il valore massimo delle aemlon-
- Ruolate il selettore Volta/div. sulla portata 5 de positive che esoe dal raddrizzatore di 69.1.
Volta/div, vedi iig.9›
Consigliamo di utilizzare questo valore perchè uti- lI valore massimo in volt raggiunto da queste ae-
lizzando una portata interiore di 2 Volta/dlv., la
mlonde posltlve puo essere ricavato partendo dal-
traccia fuoriuscirebbe dagli 8 quadretti verticali la tensione altemata Va lornita dal traslormatore.
dello schermo.
utilizzando questa semplice lonnula:
Spostate la traccia verso il basso tramite la manopo-
la di posizionamento verticale, lino a lame coincide-
V-uaelta s (Va x 1,410- 0.1-
re la parte interiore con la prima riga in basso (vedi
lig.12) e in questo modo otterrete un segnale che rag- V-uootta = valore massimo dei plcohl posltlvl del-
giunge un'ampiezza di 3 quadretti e 1 tacca. le semionde raddrizzete dal diodo DSL
Avendo posto il selettore Volte/div. sulla posizione 5 lla = tensione eltemata lomita dal traslorrrietore d
Volta/dlv., saprete ohe 3 quadretti oon'ispondom a: alimentazione mlsurata oon un tutor.
Fig.11 Nella 3° Lezione vi abbiamo spiegato e anche latta vedere che in corrispondenza
del centro delle schermo di ogni oseilloscopio e riportata una croce graduata suddivisa
in “5 laeehe", che permette di valutare i valori "decimali" di una tensione. In questa te-
belle riportiamo i valori di tensione relativi a "1-2-3-4-5 tacche" In rapporto alla posizione
sulla quale risulta ruotata la manopola dei Volts/div. che abbiamo rafligurato in "9.9.
IllSUFllAMO la tensione RADDRIZZATA 0,7 = valore medio di caduta in volt del diodo rad-
nello scheme dl 119.2 drizzatore DS1.
Collegando il puntale della sonda al terminale d'u- Sosiituendo i valori nella formula otterremo:
scita (vedi resistenza R1) dello stadio raddrizzato-
re di tig.2` vedremo apparire un segnale composto V-uscltn = (12 volt x 1,414) - 0,1 :16,268 volt
da una serie di semlonde negative separate da u-
Owiamente, in questo caso si tratm di una ten-
no spazio a tensione ziero, perchè mancano le se-
sione negativa rispetto alla messe.
mionde positive.
IISURIAIO Il Melone RADDRIZZATA
La lrequenu di queste semionde sarà sempre di
nello aclieme di 11g.:
50 H1, cioè pari a quella della tensione di rete.
Nello schema di fig.3 abbiamo 2 diodi raddrizza-
Per misurare l'ampiezza delle semlonde negative
tori collegati alle estremità di un awolglmento ee-
si dovrà procedere come per la misura delle se-
conderlo prowisto di una presa centrale, quindi
mionda positive, avendo I'awertenza di posiziona-
se coileghiamo il puntale ai capi della resistenza
re questa volta la traccia sulla ultime riga in elto
R1, sullo schermo apparirà un segnale composto
dello schermo come evidenziato in ligeiâ,
da doppie eemlonde positive.
Per conoscere il valore dei volt meulmi raggiun- La frequenza di questo segnale non sarà più di 50
ti da queste semlonde negative, ricorreremo alla Hz come avevamo indicato per gli schemi delle
formula già utilizzata per lo schema di fig.1: llggl1-2` bensi doppia, cioè di 100 Hz,
v-ueclh = (ve x1,414)- 0,1 Per misurare l'ampiezza di una tensione raddrizzeia
composta da doppie semlonde positive, dovrete
v-elelh = valore massimo dei pioclil negativi del- procedere come per la misura di una tensione rad-
le semionde raddrizzate dal diodo DS1. drizzaia ad una umlonde positive
ve = tensione eltemete iomita dal traslomiatore di Per conoscere il valore dei volt mmlmi raggiun-
alimentazione. misurete con un tester, ti da queste semlonde positive potrete utilizzare
la solita formula:
1,014 I numero fisso da utilizzare per ricavare il
valore dei volt di picco conoscendo il valore di ve. v-«wuuuruguay-n.1ki
36
Già in precedenza vi abbiamo spiegato il significa- ta di 12 volt. ai capi della resistenza H1 ci ritrove<
to di queste slgle e numeri, quindi ammesso di a- remo con una tensione pulsante di:
vere un trasformatore in grado di erogare sul se-
condario una tensione alternata di 18+18 volt, ai (12 x 1,414) - 1,4 =15.s von
capi della resistenza R1 ci ritroveremo con una ten-
sione pulsante di: Come potete notare, utilizzando un ponte red-
drlzzatore, la caduta di tensione risulterà pari a t ,4
(18 x 1,414) - 0,7 = 24,15 volt circa volt anzichè a 0,7 volt.
Anche nel caso dello schema di figA utilizzeremo Lo schema di fig.7 cambia solo perche, venendo
la formula già indicata per lo schema di fig.3, an- prelevata la tensione raddrizzafa dai diodi DS1-
che se in uscita preleveremo delle doppie ee- DSa, in uscita avremo un segnale oomposto da
mlonde negative anzichè positive, perche risul- doppie eomiondo negativo.
tano lnvertlte le polarità dei diodi raddrizzatori.
Le formule utilizzate negli schemi precedenti val-
gono anche per questo schema
IISURIAIIOlllofieloneRADDmATA
delloeohomoopomedlllg..
LA TENSIONE mmm
Nello schema riprodotto in figli sono presenti 4 dio- a mm
dl raddrizzatori collegati a ponte, quindi collegan-
do il puntale dell'osoillosoopio ai capi della resi- Il primo problema che si presenta se vi necessita
stenza Rt . sullo schermo apparirà un segnale oom- una tensione continuo roddrlmto è quello di sa-
posto da doppie eemionde positive. pere quale valore di tensione alternato dovrete
applicare sull'ingresso del raddrlzzetoro.
La frequenza del segnale, composto da doppie
semionde positivo, risulterà di 100 Hz. Nelle figg.1-2-3-4-6-7 abbiamo illustrato diversi cir-
cuiti raddrizzatori. quindi qui di seguito riportiamo
Per oonoscere il valore dei volt rnoeeiml raggiun- le formule che consentono di ricavare, per ogni clr-
ti da queste umlonde pooltlve si dovrà utilizzare cuito, la tensione alternata da applicare sui loro
questa tormula: Ingressi per ottenere in uscita una tensione pul-
sante, tensione che diventerà continuo solo dopo
V-llidll = (him che avremo applicato sulla loro uscita un condon-
eltore elettrolltloo di livellamento.
V-ueolh = valore massimo dei picchi positivi dei
due diodi presenn' nel ponte. Mmsmidbdawfl.
,lo u tensione alternate fornita dal trasfonnatore di Per i circuiti raddrizzatorl delle flgg.1-2 la formula
alimentazione, mleuroto con un normale tester. da utilizzare e le seguente:
0,1 + 0,1 = 1,4 volt Ve = (1B + 0,7): 1,414 =13,22 volt clroo
37
m' vous/mv. Stilloraddflnatofleonldlodifllggß-l)
mm.
Anche per i circuiti raddrizzatori delle ligg.3›4 si puo
ricorrere alla medesima lorrnula:
min-(vmumnme
tenendo comunque presente che questa tensione
va raddopplata perchè il secondario del trasior-
malore deve avere una presa centrale.
Pig." Applicando eulie uscite dello mio raddrizzatnre di fìg.1 un condensatore elettro-
litieo non ll nannlnale Poeitivo (vedi C1) rivolto vano ll DiODO, la bneione pulaante verra
llveflata. Per calcolare la oapaclß del condensatore C1 consigliamo dl leggere l'artfoofo.
Fig.15 Applicando euile uscite dello stadio raddrimton dl «9.2 un condensatore alet-
trotltloo con Il terminale Positivo (vedi C1) rivotto verno MASSA. la teneione puleanta vena
llveflata. Per oaloolare la capacità del eondeneatore 01 oonetgiialno di leggere i'artfoolo.
Figß Applleando aulia uacitedelio stadio reddrimtofe di 09,3 un condensatore elettro-
ltieooonllmntnalaPoalttvoWedl01)rlveltovauollCATODOdeldiodl,iatensienapui-
wmvervållvelleta. Perlloaiooiodellamecltadeleondenutnrect leggetel'amoeio.
Fig.17 Applicando sulla uadta dello mio reddrizzatore dl tIgA un condensatore alet-
trolltioo (vedi Cl) con ll bnnlnaia Positivo rivolto veuo MASSA, la tensione puieanta
verrì livellata. Per Il oaiooio della capacità dei condensatore Ct leggete l'artioeie.
“i '- Ammettiamo di aver realizzato lo sta- di capacità mlnofa che potremo ricavare dalla lor-
dio di alimentazione riportato in iig.14 dalla cui u- muia seguente:
scita esce una tensione pulsante di 16 volt e sup-
poniamo di voler alimentare un piccolo ampllflca- nlq:20.000:(vnit:lnpar)
tore che assorbe alla sua massima potenza una
corrente di 0,0 amper. mioreF = è la capacità del condensatore elettroli-
tioo da utilizzare, espressa in mlcrofarad.
Perounosoereflvaloredeloormelmollti-
oodeutilizzaredmremoeseguirequemopemm: m = è un numero fleeo da utilizzare peri rad-
drizzaton' a doppia semlonda.
40.000 : (16 : 0,8) = 2.000 mlcrotarad
Volt = è il valore massimo della tensione puiaan-
Poichè questo valore non è standard. utilizzeremo te presente sull'usoita del diodo raddrizzatore o del
un valore superiore, cioè 2.200 mlcroFarad. ponte raddrìzzatore.
40
16 volt, e supponiamo di volere alimentare un pic- Questo residuo di alternata è anche eonoecluw con
colo ampllfleeton che assorbe alla sua nieulrm il nome di lippi., che in Inglese significa Imre-
potenza una corrente di 1,0 amper. eplmemo oppure ondullzlone.
Flfl." Anche pet IMIIIN Il mio". pulflnt. Potlflvl 10mm dll Ponte riddrlmtøre
mlnfigåùmnppllnnunoondenutonebtùollfleomllhnnlmbh
eltlvo e la Maui. Per calcolare in capacità del oondenutom C1 leggere l'mloolo.
mieralwumumnpummwuiunmummummmflm
hmflnlpplie-Iunwmemmooflflbflnmwflvneh
MMMMIMHMWM'WIHOOVIMWHM
41
L'ampiezza del ripple si misura predisponendo la noti che il rlpple copre ben 3 quadretti (vedi flg.21),
levetta del selettore AOGND-DC sulla posizione la sua ampiezza sarà di:
AC e motando la manopola della posizione verti-
cale in modo da portare la traccia in basso sullo 3 x 0,2 = 0,6 volt pari a 600 rnllllvolt
schermo (vedi tigt20), quindi si misura la distanza
in quadretti che intercorre tra il picco auperlore OOIE HJIIINAHE IL RIPPLE
ed il picco interioreA
Per eliminare il ripple in modo che la tensione ot-
tenute sia quasi identica a quella lomila da una pi-
Se l'ampiezza di questo rlpple risulta poco visibi- le o da una batteria esistono due soluzioni.
le. basta ruotare la manopola dei Volta/div. sulla
portata 0,5 oppure 0,2 volt in modo da amplifica- La prima consiste nell'utiiizzare un semplice tlltro
re l'ampiezza del segnale (vedi fig.21). composto da un transistor di potenza (vedi lig.22).
Ammesso che la manopola dei Volte/div. risulti p0- ll segnale raddrizzato che si vuole filtrare viene col-
sizionata sulla portata di .2 volt (si legga 0,2 volt legato al Collettore di un transistor npn la cui Ba-
perchè prima del numero c'è un punto), e che si se viene alimentata tramite una resistenza H1 da
Flg20 Per misurare l'amplezza del ripple, cioe del residuo dl alternata, basta portare la
treccia In basso sullo schermo e pol misurare I'ernplem del segnale. Se questa risulta
poco visibile basta aumenflle la sensibilità agendo sulla manopola Volta/div. (vedi flg.21).
Flg.21 Se ruotando la manopola Volts/div. sulla portata 0,2 volt x dlvlelone, noterete che
Il rlppie della tensione alternata raggiunge un'emplena dl 3 quadretti, potrete attenua-
re che ll vostro stadio raddrlzzatore ha un miduo dl alternata dI 0,2 x 3 = 0,6 volt.
Flg.22 Applicando suii'usclia dello stadio FnS Applicando eull'ueclta dello MIO
raddrimtore questo "tiltro" composto da reddrlmtore un integrato che provvede a
un translator dl potenze NPN siglato TR1, stabilizzare la tensione sul valore richiesto,
ellmlnerete qualsiasi residuo di alternato. automaticamente ellrnlnerete qualsiasi m-
eiduo di alternata.
TRI :transistor NPN di potenza
R1 = resistenza da 1.000 oi'lm lCt = integrato stabilizzatore
R2 = resistenza da 2.200 ohm (perla sigla leggete ll testo)
C1 = eiettroiltlco da 470 microF. C1 = eiettrolltico da 2.200 rnicroF.
02 = llfltrolitlco da 100 microF. CR = eiettrolltlco da 100 miomF.
1.000 ohm e livelleta dal condensatore elettrolitico re un rippte applicato sul loro ingresso.
Ct da 470 microForod. Normalmente questo puo variare dal 50 ai 10 dB.
ll segnale filtrato viene prelevato dal suo Emetti- 60 dB significa che l'ampiezza del rlppie viene at-
tore sul quale risulta applicato un secondo oon› tenum di ben 1.000 volte.
densatore elettrolitico (vedi C2) da 100 microF.
70 dB significa che l'ampiezza dei rlppie viene at-
Facciamo presente che questo circuito serve solo tenuota di ben 3.162 vette.
per eliminare il rlppie, ma non per stablllmre la
tensione applicata sul suo ingresso. Quindi se sull'usciia di uno smdio raddrizzatore ab-
biamo un ripple che raggiunge un'ampiezza di 0,6
La seconda soluzione consiste nell'utilizzare un volt (vedi fig.21 ). e Io applichiamo sull'ingresso del›
qualsiasi integrato stabilizzatore (vedi iig.23). lo stabilizzare riportato in 09.23, dal suo terminale
d'usciia rileveremo un ripple di:
II segnale raddrizzato che si vuole tiitrare viene
collegato al terminale d'ingresso E e prelevato dal 0,6 : 1.000 = 0,0006 volt
terminale d'uscita U come visibile in iig.23.
se l'lntegrato l'attenua dl 60 dB oppure di:
Utilizzando un integrato stabilizzatore (vedi IC1).
la tensione, oltre ad essere filtrata. viene anche 0,6 : 3.162 = 0,00018 voti
stabilizzata sul valore di tensione richiesto.
se l'integralo l'attenue dl 10 dB.
Se desideriamo ottenere in uscita una tensione fli-
trata e stabilizzata sui 5 volt utilizzeremo percio Flaggiungendo questi elevati valori dl attenuazio-
un integrato LJBOS oppure un uA.7805. ne il nostro ripple diventerà irrisorio. quindi si può
aiierrnare che la tensione raddrlzzata con dei nor-
Per ottenere in uscita una tensione filtrato e ata- mali diodi, viene poi llvellata con un condensato
bilizzata sui 12 volt, utilizzeremo un integrato re elettrolitico di adeguata capacità e di seguito
L7012 oppure un uAJBt 2. filtrata da un integrato stabilizzatore, così da tor-
nire una penetta tensione continua come quella
Nelle caratteristiche di questi integrati ltabiilzza- che si ottiene oon una normale pila.
tori è sempre riportato il valore del ripple relec-
tion, che indica di quanti dB riescono ad attenua-
43
RITORNA ALL'INDICE
i -~ L'ONDA Q
Leggendo un qualsiasi iesio di elettronica capita
spesso di imbaiiersi nel termine Duty-Cycle il cui
signiiicaio viene quasi sempre dato per scontato,
con il risuliato che pochi sanno che sia ad indiw~
re il rapporto in paroentuale che esiste tra il lem-
po Tlon e I'lniero periodo di un'onda quadraA
22
gnale sconosciuto difficilmente si oonosoe il valo- do una sola onda possiamo correre il risd'iio che
re della sua ampiezza in volt, cosi come il valore le pene iniziale o quella Iinete rimangano nasco-
della sua irequenza. per visualizzare sullo scher- ste tuori schermo.
mo deli'oscillosoopio questa onde quadre occorre
ruotare la manopola dei Volta/div. del CH1 iino a
vedere sullo schemo un segnale che oopre in ver- cAwOLAREhmdetDtm-CVOLE
ticale almeno 4-5 quadretti e la manopola del 11-
maldlvY iino a iar apparire in orizzontale u'rca 2- Se vi interessa conoscere la percentuale del Duty-
3 onde complete (vedi fig,2). Cycle di un'onda quadra dovete semplicemente
contare il numero di quadretti per il quale i'impul-
Nel disegno di iig.2. in alto, dove il segnale rag- so rimane sulla massima tensione poeitlva, cioè
giunge il mex livello positivo, abbiamo posto l'in- su Tlon e il numero di quadretti per il quale rima-
dicazione Tlon e, in basso, dove I'onda quadra ne in pausa. cioe su Tlott.
scende sul livello di pausa. cioè sul valore ti 0
volt, l'indicazione i'lotiÀ Conoscendo questi due valori potete ricavare la
percentuale utilizzando la iormula:
Per misurare lo spazio occupato da Tlon e da T/ott
consigliamo sempre di iar apparire in orizzontale
almeno 2-3 onde complete, perche, visualizzan-
Figi Per calcolare la percentuale del Duty-Cycle di un'onda quadra beata contare lI nu-
mero di quadretti In cui Il segnale rimane au Tlon (maeaima tensione positiva) e quello in
cui rimane in pausa, cioè au Tlott. Per misurare i tempi dl Tlon e Tlofl dovete ruotare la
manopola del Time/div. tino a tar apparire eulio ecnermo 24 onde quadre oompiete e la
manopola dei Volte/div. fino a coprire in verticale ks quadretti.
Se osservata la lig.6, potete notare che l'lmpulso
pooltlvo Tlon copre una largnem dl 3 quadret-
tl e che anche l'impulso di pausa Tlofl copre lo
stesso numero di quadretti, cioè 3.
3:(3+3)x100=50%
'fP--r
›r_i†_. .___4
In figß. dove l'impulso positivo Tlon copre una
ilrglione di 1 quadretto, mentre l'impulso dl plu-
u Tloll copre 3 quadretti. il suo Duty›€ycle ri-
sulterà pari a:
1:(1«a)x1oo=zs%.
Quindi quest'onda rimane per un 25% del periodo
Flg.4 Dopo aver ottenuto le condizione dl sul suo mmslmo valore pooltlvo e per un 15% sul
llgâ potete spostare In levetta del ooletto- valore dl poucl pari a 0 volt.
ro AC›GND-DC su DC e oe l'onth quldrfl ll
posiziona sopra alla traccia, Il segnale ha
una polarità Posltlva.
mflmohmm
Se anzichè conoscere la percentuale di tempo in
cui l'onda n'mane in Tlon e Tloll. vi interessa co-
noscere il tempo, espresso in secondi, mllllso-
condl, oppure in mlcrooecondl, dovrete procede-
re in modo diverso, cioè contare il numero del quo-
drettl occupati in senso orizzontale quando I' ~
da quadra rimane su TIon e contare il numero dei
quadretti ocwpati in senm orizzontale quando
l'onda quadra rinano cu Tlofl e poi leggere il tem-
po che avete selezionato con la manopola del Tl-
rrteldlv. (vedi llg.9)›
24
Per calcolare i tempi di Tlon e di Tlofl dovete sol-
tanto moltiplicare il numero dei quldruttl in oriz-
zontale per il valore sul quale risulta impostato il
selettore Timo/div. utilizzando la ionnuia:
apoumlmwxvllonm
lt: .tmzlmllllooaxquùdiifllonof
Kill “mamxwmonfl
llfl-t :[lnluoooquldnttit'l'lonol'lom]
Fn Poichè ln questo secondo esempio 1.000 : (0,5 mlboc. x 4 quodr.) = 500 Hertz
notiamo che il segnale Tlon copre 5 quo-
drotti e Il segnale TM copre 1 qll-dritto, Passando alla flg.10, dove il segnale T/on oooupa
la percentuale sarà pari a:
6 quadretti mentre il segnale Tlotl occupa 2 quo-
5 ¦ (s + 1) x 100 = 33,33% di Duty-cycle.
drottl e la manopola del Timoldlv. è mutata sulla
posizione 20 microsooondl. otterrete i tempi seA
guenti:
-tompoTIon=0x20=120mi
-hmpoT/otl=2x20=40mlomi.
1.000:(20mlcm0c.xlquodr.)=6,25i(ltz
checorrispondonoaãml'lortz
25
Cl" VOLTE/MV.
Flg.9 Per conoscere il valore d'amplem In Volt dl un'onda quadra basta moltiplicare ll
numero del quadretti occupati In senso Verticale per Il valore au cul risulta ruotata la mr
nopoln del Volta/div. In questo esempio I'amplezza del segnale raggiunge un valore dl 6
x 2 = 12 volt. Per conosoere ll tempo dl T/on e Tlofl baeta moltiplicare lI numero del qua›
drefll occupati In Orlnontale per II valore dei Time/Div. In questo esempio Tlon risulta pe-
rl a 1 quadr. x 0,5 = 0,5 millisec. e T/ofl a 3 quadr. x 0,5 = 1,5 mllllsec.
Flg.10 In questo esempio I'amplezza del segnale rimane aelnpre pari a 12 volt e quello
che varla e solo ll tempo di Tlon e Tloti. Poichè la manopola del Time/div. e poeta aul 20
mlcroeeoondl e l quadretti occupati In orizzontale oe Tlon sono 6. mentre quelli dl T/ott
sono 2, abbiamo un tempo di T/on perl a 6 x 20 = 120 mlcroeeoondl e dl T/ofl pari a 2 x
20 = 40 mlcrosecondl. Nell'artlcolo spleghlamo come, conoscendo I tempi dl T/on e Tlotl,
sia taclle ricavare il valore della "frequenza" aspreaeo In I'tz-KHz-Mitz.
Per conoscere quale valore di tensione si ottiene Qui sopra abbiamo proposto I'esempio di come si
variando il Duty-Cycle di un'onds qusdrs si uti~ calcola la tensione ai capi della lampade ese-
lizza normalmente questa ionnula: guendo il calcolo del numero dei quadretti per il
tempo selezionato con la manopola del Tlmeldlv.,
i, von M = (vec “ß- ma normalmente chi usa l'oscilloscopio ricava di-
rettamente il valore della tensione d'uscita utiliz-
Oueste sigle indicano: zando il numero dei quadretti senza determinare
itempl in milllsecondl o in mlcrosecondl e uti-
Msfllosci = sono i volt che giungono ai capi del lizzando questa formula:
motorino o della lampada o ad un qualsiasi altro
clrculto pilotato da un'onds quedrs provvista di mm=m ron-rummfl
27
Flg.12 So pllotllmo le Bono dl un tranelllor con un segnale ed onda quadro cho ha un
Duty-Cycle del 25% clreo l lpplichllmo eul suo Collettore una llmpldl lllmomlto con u-
nellmlomúl12voquulall-econderàoomooofloulllmallmomeeonumwl-
alone dl loll Il volt, lui-Ill: [(12 x 25) : 100] = 3 volt. Quello calcolo al esegue .nella eon-
lnndo l quadretti In orinonlalo dl Tlon o Tlofl = (12 volt x Tlon) z (Tlon + Tlofl).
Hçflsoplloflflnoleßloodlunlnnoldoroonun eegmloldondoquodrochohlun
le del 50% o oppllchiurno sul suo Cell-moro una lampada alimentato con un. bn-
elone dl12 voli. questo el accendere come lo rlwllasu ollmenlzh con une melone dl
ß volt. Infatti: [(12 x 50) : 1001= 6,0 `roll. Ouoolo calcolo al esegue Inch. oonflmlo Iqu-
MeoporfllnorlxzormloolTloneTlofls(12voll/on):(T/on vTIofi).
FUJISIpiloti-meleBmdlunmnlinoreonunloqmleodondaquadnehohoun
Dutycyclo dl cime ll 92% e appllcllllmo sul suo Oollollore una limpide ellmem non
una Milone dl 12 voli` quest al loanderì con» u rieulmue alimentata con uno bn-
nlom dl 11 volt, lnlelli: [(12 x 02) : 100] = 11,04 volt. Oomo spiegllo nell'lflloolo, questo
calcolo Il elegue anche comando I quadnfll coperti In orlzzonmle dl Tlon e T/oll.
ln fig.11 notiamo che il tempoT/on copre in orle- (i: x 92) = too = 11,04 veli (ven vigna)
montalezquedmttelostessodicesiperiltenr
po Tlofl, quindi avremo due tempi identici. fusetatempwiidetroeandmeale
ig10duveflternpoT/oncopreinoilmontaledwe-
Per conoscere questo hmpo basta moltiplicare il MeitenpoTloflcopie'norlmontaieZqil-
numero dei quadretti in senso orizzontale per il Mperconoeoereilvaloredhrialoneooriilqia-
tempo riportato sulla manopola del flmeldiv. e, levermúnenmakihmpemoolegetaeicolietio-
ammesso che quesla risulti posizionata su 0.1 inIl- redelianeisorfl'tt potreteutizmrehlormifl
llnecondl. ii tempo di Tlon e Tlofi risulterà peren-
tranibi pari a: izveniiiqm.=(e+2qmer.)i=evøii
2 quadretti X 0,1 = 0,2 mllltloonndl
Perceloohmhperoentueiedelmty-Cycledo-
Per conoscere con quale valore di tensione verrà vretepr'vnaricevereil valore dei tempi TloneTIofl,
alimentata la lampada collegala al Collettore dei oonlarvjo mariti quadretti copre in senso oriz-
transistor Tm (vedi fig.13), utilizzerete ancora la zontale it segale Tlon e moltipliwndoto poi per il
formula che abbiamo riponato iri precedenza: tempo sLl il* risulta posizionata ia manopola
deli'lmelüv.e.poidiequestaesui20mlcroor
condl (vedig10)ellsegnaleT/oncopre6qua-
Wm-mmetfl. dretti,otterreeunlempodi6120=120mtcro-
quindi le lampada vena alimentata con: lotâtìt'idlÀ
Guardandosenuehiigjmpoicheilsegrialeflofl
(12xù,2me):(0,2§0,2me)=6voltdflclcl copreuadretdotnireteuntempoparia 2x
20 =40microoeconil
Per ricavare iI valore della tensione che alimenta
le lampada potrete utilizzare sempicemente il riu- Orapossiamoriwverele percentualedetDuty-
niero dei quadretti coperti in orlmrmle del se- Wcietramiteiatixmula:
gnala Tlon e Tlofl.
Mmtt-Tbmm
Poichè il numero dei quadretti dei teirpi Tlon e
Tlofi risulta per entrambi di 2 quadretti, la bido- Somuendoivaloriotteriiamo:
ne che eltrnenla la lamped- risulterà pari a-
1H:(120+40)=75%
12voltllíquadr.:(2+2quadr.)]=6volt
Conoscendolapercontueledet Dirtycycte poe-
Ancheinqiiešeoesoåependcdielepercentua- siemoricavareilvaioredellahnotoneetflcececon
lo del Duty-Cycle è del 50%. vedi' flg.13. possia- laquale endremoa pildhre lelampede:
mo ncavare il valore della tensione emo-ce in
uscita, applicando la stesse formule utilizzata (12x75):1w=9volt
nell'esempio precedente.
Comepotebiiotaie, siacneutitimateinilnomdei
lnlatti con questo Duty-Cycle la lamped- verrà e-
limentata con una tensione di:
(izxso)=ioo=svøii(veai mia)
RITORNA ALL'INDICE
i fff/ø//f'f
- UOSCILLOSCOPIO
Per conoscere il valore in microhenry o millihenry di una bobina o di u-
na impedenza potreste pensare che sia indispensabile ricorrere ad un
impedenzimetro. Pochi infatti sanno che per eseguire queste misure si
può utilizzare anche I'Oscllloscopio ed oggi vi insegniamo come fare.
Probabilmente pochi penseranno che tramite l'o- impedenza oppure la frequenza di accordo di u-
aclllolcopio sia possibile rilevare anche il valo- na Media Frequenza o di un Flltro Ceramica da
re in mlcrohenry o in mllllhenry di una bobina 455 KHZ o 10,7 MHZ.
o di una impedenza, dato che comunemente si
ritiene che la finalità di questo strumento sia e- LE PRIME OPERAZIONI da ESEGUIRE
sclusivamente quella di visualizzare la forma e
l'amplezza di un segnale elettrico e, volendo, an- La prima operazione da compiere per eseguire
che la sua frequenza4 queste misure è quella di predisporre i comandi
dell'oscllloscoplo (vedi lig.2-3-4) come segue:
Quello che desideriamo spiegarvi oggi è come, ab-
binando ad un Oscilloscoplo un Generatore RF - ruotare il selettore Volts/div. del canale CH1 sul-
in grado di fornire in uscita una frequenza com- la portata 50 milllvoltldlv. (vedi lig.2) e porre la le-
presa tra un minimo di 50 KHz ed un massimo di vetta del selettore AGGND-DC del canale CH1 sul-
20-30 MHz, sia possibile ricavare con estrema fa~ la posizione AC (vedi lreocla B);
oilità e con una buona precisione il valore, espres-
so in mlcrohenry o mlllihanry, di una bobina o - poichè per questa misura si utilizza normalmeme
34
l'ingresso CHI, premere nel vertical Mode il pul- PROSEGUENDO nello OPERAZONI
sante indicato dalla treccia gialla D (vedi llgtS);
Dopo aver predisposto l'oscllloscoplo come ab-
- ruotare il selettore Tlmeldlv. (vedi lig.4) sul tem-
biamo indicato, l'operazione successiva consisterà
po di 1 milllsecondo in modo da vedere sullo
schermo un'ampia lescle di segnale (vedi lig.9),
nel collegare direttamente il cavetto d'uscita del
Generatore RF al puntale della sonda del nostro
quando sull'ingresso delI'Oscilloscopio viene appli-
oacllloscoplo e nel ruotare la manopola RF Out-
cato il segnale prelevato dal Generatore RF;
put (segnale d'uscita) del Generatore HF lino a far
- portare il selettore del Trigger Source sulla po- apparire sullo schermo una lascia di segnale che
sizione Norm (Normal), come indicato dalla lreocia copra circa 6-7 quadretti in verticale come visibi-
gialla G visibile nel disegno di fig.3; le in tigtå)4
- premere il pulsante Auto del selettore Trigger Abbiamo scelto per la manopola Volte/div. del ca-
Mode (vedi freccia gialla H in fig.3), che in alcuni nale CH1 (vedi tig2) una sensibilità dl 50 milli-
oscilloscopi è sostituito da un :elettore roletlvo voit perchè, anche se si dispone del più economi-
oppure a levetta; co Generatore RF, dalla sua uscita si prelevare
sempre un segnale di circa 400-500 milllvolt.
- portare il deviatore presente sul puntale della
sonda sulla posizione x1 (vedi lig.6). Regolata l'ampiezza sui 6-7 quadretti in verticale
A = a alnlatra ll BNC d'lngreeao del anale CHI e a destra quello dal canale GHZ
B = aelettori per eccopplere gll lngrml CHt e CHZ In AC-GND-DC (GND = Musa)
C = :elettori per variare la Senelbllità del Volta/div. degli ingressi CHI-CH!
D = pulsante VERTICAL MODE (vedl llg.3) per selezionare l'ingreseo CH1 0 CH2
E = selettore delle Base del Tempi chiamato anche Tlmeldlv. (vedl "9.4)
F = leva del TRIGGER COUPLING ehe normalmente ai posizione eu AC o Dc
G = leve del TRIGGER SOURCE (vedi "9.3) che va poslzlonata su Normal
H = pulsanti del TRIGGER MODE. Premere il pulsante Auto come vlslblle ln tigši
come IMPEDENZIMET
Fig.1 Nella Legenda riportata sopra Il titolo sono descritte le lunzlonl svolte dal eo-
mandl presenti sul pannello frontale di un oomune oacllloseoplo.
(vedl 09.9), consigliamo dl non toccare più le ma-
nopola RF Output del Generatore RF.
:nl
mwmdm~
Per misurare il valore di una lnduttanza o di una
Impedenn occorre collegare l'uscila del Genera-
tore RF al puntale dell'Oocllloacoplo tramite due
resistenze da 1.000 ohm da 1/4 dl watt poste In
aerie (vedi flg.5).
Inizialmente l'amplezza del segnale che appare Fn Premete nel Vertlcal Mode ll pulsante
sullo schermo dell'cscillosocpio risulterà una haela Ol'lt, nel Trigger Mode ll pulsante AUTO a
Il Ma del Trigger Scuro. lul-
mollo ristretta come visibile in figß. la poalzione Normal (vedl treccla G).
36
GENERATORE RF
Flg.5 Per misurare ll valore in microiienry o millliienry di une lndulianza o di una impeden-
za, occorre collegare ira I'usciia dei Generatore RF e II puniale deli'Oecilioecoplo due real-
eienze da 1.000 ohm 1/4 wait poeie ln serie. Ruoiale quindi la manopola "RF Output" (am-
piezza segnale d'usclia) del Generatore RF in modo da ottenere un segnale cha rieaea a oo-
prire nullo schermo un'emplezza di circa 6-7 quadretti (vedi liga).
mmm Cu
imm=m
Legenda:
mlofoHonrysZSâOOflflll'lllHflipF]
Nota: le trequenze riportate in questa Tabella
nono soltanto approssimative perche dipendo- Lo stesso sistema di 1-2 spire collegate al Gene-
no alla precisione del Generatore HF, qulndl chi ratore RF si può utilizzare anche per ricavare il va-
volesse ottenere del vnlorl preclsl dovrà legge- lore d'induttanza, sempre espreßo in microhenry,
re la trequenza con un trequenzimetro digitale. di un awolgimento posto sopra ad un nucleo ter-
roxcube (vedi lig.12)À
39
GENERATORE RF
Capita spesso di conoscere l'esatto valore in mi- Può capitare di ritrovarsi in un cassetto delle Me
crohenry o millihenry di una lnduttanza o di una die Frequenze. delle quali non si conosce il valo~
bobina e di voler sapere quale capacità applica- re, se siano cioè da 455 KHl. da 5,5 MHz oppure
re in parallelo per sintonizzara questo circuito LIC da 10,1 MHz. perche sul loro involucro non è ri-
sul valore di frequenza desiderato. portato alcun ciatoA
La lormula per ricavare Ia capacità del condensa-
tore da utilizzare e la seguente: Osservando una MF sul suo zoccolo troverete
sempre, da un lato, 2 terrnlnali e, dal lato oppo-
`Ili¦|flllltl=25åmiit[(Il'llllllill)lIIIItwOIl] sto, 3 terminali come visihile in figt14.
Quindi. ammesso di avere una impedenza del va- l 2 terminali corrispondono all'awolgimento ae-
lore di 22 mlcrohenry e di voieria sintonizzare sul~ condarlo che e composto sempre da poche spire,
la frequenza di 3,2 MHz, in parallelo ai suoi capi mentre i 3 termlnall sono quelli dell'awolgimento
dovrete applicare un condensatore da: tiirimarlo` composto da molte più spire e con una
presa Intermedio
25.300 : [(11.2 x 3,2) x 22] = 112 picotarad
Per conoscere su quale frequenza si accorda una
Poichè questo valore non è standard, potete uti- Media Frequenza è sufficiente collegare il segna-
lizzare il valore standard da 100 plcofurad, con in le che esce dal Generatore RF ai 2 terminali dei
parallelo un secondo condensatore da 10 pF. secondario ed il puntale dell'oscilloscopio all'av-
volgimenlo primario, che è composto da 3 termi-
Prima di applicare questo secondo condensatore nali (vedi ligt14).
da 10 pF, controllate sempre su quale frequenza
si lceorde il circuito con 100 pF, perchè potreb- Ruoiando lentamente la sintonia del Generatore
be benissimo verificarsi che l'induttanza si accordi RF, partendo dalla frequenza minima di 450 KH:
esattamente sui 3,2 MHz, a causa delle capacita si Salirà verso i 5.5 MHZ, poi verso i 10,7 MHZ fi-
parassita presenti nel circuito stampato. no a trovare il valore di frequenza in corrispondenza
40
GENERATORE RF
GENERATORE RF
Flgdâ Per conoscere la hequenn dl eccnrdo dl un avvolglmentc, che può uaere Indlfle-
lentamente una Induttanze u una Impedenza, le aoluzlcne mlgllore rlmene sempre quella dl
ullllzzare due resistenze da 1.000 ohm, come conalgllato In "9.7, non dimenticando dl collo
gare al auøl capi un condensatore da 1.000 pF. Per rlcavare II valore ln mlcrohenry c mll-
llhenry potrete utilizzare le Iormule rlpcrtate nella lavagna dl flg.16.
41
GENERATORE RF
Flg." Per conoscere la Irequenu dl lavoro dl una MF bum controllare la dlepoelxlene del
terminali che eaoono del suo zoccolo. L'evvolglmento Secondario sul quale ve epplleeto ll
segnale lomho dal Generatore RF ha sempre “2 terminali", mentre l'evvolglmemn Prlmerlo
che va collegato ell'Osclllosccplo ha sempre “3 terminali”. Su qumo avvolgimemn non ve
applicato nessun condensatore essendo quenc glù presente ell'lntemc dell'lmpedenza.
GENERATORE RF
Flg.15 Per conoscere le lrequenza dl eooordo dl un Filtro Ceremloo dl quelelul tlpo, vl ser-
vlranno sempre due reslelenze da 1.000 ohm. La resistenza sulla quale vlene appllcalo ll u-
gnale del Generalore RF per essere pol Inviato eull'lngreseo del Flmo Oefamlco andre pooh
In Serle, mentre le seconde reelslenza dalla quale verrà prelevato ll aegnele RF de lnvlere
all'OecllloseopIo endrà posta tra ll nermlnele :4'm e le Mana.
del quale l'amplem del segnale raggiungerà il suo Per conoscere la frequenze di amordo di questi tll-
meultnu valore, per poi ridiscendere come visibi- tri ceramici basta far giungere il segnale che esce
le nelle iigg.8-9-10. dal Generatore RF sul terminale d'lngreeeo tramite
una resistenza da 1.000 ohm (vedi figJS) e poi col-
La massima ampiezza del segnale corrisponderà legare tra il terminale d'usctte e la maeea una se-
con una buona approssimazione alla irequenza di conda resistenza sempre da 1.000 ohm. collegando
accordo della MF, perchè non bisogna dimentica- ad essa il puntale delicate!!loeceplo4
re che al suo Interno è presente un nucleo terro-
megnetlco perla taratura. Huotando lentamente la sintonia del Generatore
RF, partendo sempre dalla frequenza più bassa di
Ammesso che la meeelma ampiezza del segnale 400 KHz per salire verso gli 11 MHz. si troverà il
sl ottenga su una frequenza di 448 KHz o di 463 valore di trequenza in corrispondenza del quale
KHx. scoprirete che ruotando il suo nucleo ferro- l'amplezxa del segnale raggiungerà il suo massi-
magnetico questa MF si accordera sui 455 KHL mo valore. per poi ridlscendere come visibile nella
iigg.e-9-1o.
Se la massima amplem del segnale si ottiene su
una lrequenla di 10,2 MHz o di 10,9 MHz questa La meselme emplem raggiunta dal segnale cor-
MF e da 10,7 MHz ed, intatfi, ruotando il suo nu- risponde sempre. con una buona approssimazio-
cleo terromegnetlco, riuscirete a sintonizzarla sui ne, alla Irequenxe di lavoro del Illtro ceramico.
10,7 MHzA
:ww
'_7/ i
Il!
i
*LI-'m
i
Flg.16 In questa Lavagna abbiamo riportato le Iormule che possono esservi utlll per ricevi-
re Il valore In mlcrohenry o mllllhenry conoecendo Il valore della frequenze dl accordo. co-
noscendo ll valore delle capacità ln picotnred e Il valore della lnduttann In mlcrohenry o mil-
lllienry e anche pouiblle calcolare Il valere delle loro Inquenzn dl accordo.
4a
RITORNA ALL'INDICE
78
L-ONE
* ~ L'OSCILLGSCGPIG
A titolo di curiosllá possiamo affermare che quando SCHEMA ELETTRICO
ancora non esistevano i irequenzlmetrl dlgltall, le fl-
gure dl Umlouo venivano utilizzate per determina- Chi ha già vlsto pubbllcete in libri e manuali dl
re ll valore di una frequenza soonoso'ula. elettronica figure di Lloulouo penserà che per
Oggi queste figuro si usano principalmente e soo- poterle ottenere occorrono circuiti complessi,
po didattico, perche consentono di vedere sullo con tanti integrati e transistor, quindi si stupirà,
schermo dell'oscillosoopio come si modificano o si osservando lo schema elettrico di tigri. di vede-
detormano due onde elnuooldall quando vengo- re solo 4 reslotenze. 3 potenziometrl, 4 con-
no sommate con ampiezza e fasi diverse tra loro. denutorl. i diodo al slllclo che alimenta un
comune dlodo led che serve soltanto per stabi-
Nonsipuònegarechequestefigureabbianounb- lire quando il nostro circuito risulta acceso op-
rotesolnopergfiefldlfleperlediverseoombinazio- pure spento.
nloheproduoonosulo schermo dell'osoilloeoopio.
Come potete vedere In flg.1, la tensione di 8 volt
Per questo motivo abbiamo pensato di proporvi un circa presente sul secondario del traslormatore T1
circuito che vi permetta di visualizzano sullo scher- viene applicate ai capi del potenziometro R2 e_del-
mo di un qualsiasi osoillosoopio. ricavando da que- la resistenze R3 posti in serie.
sto stmmento un ulteriore motivo di divertimento e
dl piacevole svago. Allo stesso secondario di questo trasformatore e
collegato il diodo al silicio 051. che utilizzlamo u-
Jlfitenetepresentecheperragbnidspezloebbia- nicamente per raddrlmro la tensione eltemeta u-
moripvodottosolomntmevollmllatodllgnerlwetto tile ad accendere il diodo led DL1 che funge da
emeleoheslpoesonoefleltlvememeotteneie. lampada spin.
10
Vliecciernoinoltrenotered'telefigurecneeppalono Ruoiando il cursore dei due potenziometri M4
sullo schermo si possono Ingrandire o rimpicciollre riuscirete laoilrnente ed ottenere un cerchio per-
motenoo le manopola del potenziometro H2, cosi oo- letto (vedi flg.13), mentre ruotando il potenziome-
me ewiene quando si utilizza lo mom presente in tro R2 questo cerchio puo essere rimplocloilto fi-
qualsiasi telecamera. no a diventare un minuscolo .nello (vedi iig.12)
oppure Ingrondlto fino ad uscire dallo schermo
Le tensione prelevata dal cursore del potenziometro dell'oscilloscopio.
R2 viene applicata, attraverso la resistenza H5, sull'e-
stremità del potenziometro siglato H6 indicato X, per- Nello schema elettrico di fig.1 è presente anche
chè consente di regolare l'lncllnulone del segnale una prese indicate Entrate BF che, tremite il
applimto sull'ingresso X dell'oscillosoopio (vedi X In- condensatore cl e la resistenza R1. si collega
put in figtt). direttamente alla presa Uocitl V dell'oscillo-
Lo stesso segnale prelevato dal cursore del poten- scopio.
ziometro R2 viene inviato al potenziometro siglato R4
indicato Y, che consente di regolare l'nmpiezn del Applicando su questo lngreeee un'onda olnueoi-
segnale applicato suli'ingressu v aelrosciiioseopio dal. oppure quadro, si ottengono una ínflnità di fl-
(vedi V Input in iìg.1). gure di Llulloue tutte ugualmente interessanti.
e le i'qure di LIS
Flg.1 Schema elettrico del circuito che nervo per visualizzare eullo echenno di un quel-
eiul oecllloeooplo le ligure di Limloue (lo scheme prltico i riportato In ilgß).
11
eiaie provvisti alle estremità di connettori BNC
Mucchio.
Sui piccolo circuito stampato siglato LX.1612 rnon-
tate i pochi componenti visibili In 09.3. Sempre sul pannello posteriore del mobile an-
dranno fissati, a sinistra, i'irrterruttore dl accensio-
VI consigliamo di iniziare dal piccolo trasiormalore neSt e,adestra.licavoperiicoilegamentoalia
T1.perconiirruarecon Ieduemoreettlereazpo presa di rete dei m von e u pomueluie F1 (ve
ll. una delle quali serve per entrare con la tensio- di riga).
ne di rete dei 230 volt e l'aitra per collegare l'in-
terruttore dl rete siglato S1. Pormocoeietermineilrnoritaggomonvlrirnaneai-
imdaiaredielieeariosuilebasedelrnobiieinse-
Completate questa operazione. saldate sullo stam~ mnegliapposififmipmaisposfiaiafiwmor-
pato ie poche resistenze e I condensatori polie- n'latoreiduedietanzietoripiesticiinciusinelidtepra-
etere. poi il diodo raddrizzatore 081 orientando la ticandounaieggerapreesionesuiiabaseprivatadei-
lancia bianca presente sul suo corpo vemo sini- iacartaautoadesiva; compieterete quindi i'operazio
stre come visibile In ilgå. neconiserraggiodelie piccolevitimetalliche.
A questo punto potete occuparvi del montaggio dei Chiuso ii coperchio del mobile potete ora passare
tre potenziornetrl, che, pur non presentando par- alla iase più interessante. iniziando e svolgere le
ticolari dliiicollå, va eseguito con una certa accu- vostre esperienze con le iigure di Liualouo.
ratezza onde evitare di compromettere Il funziona-
mento flnale del circuito.
lrrnazitutto tate attenzione ala aigia starmiyiata sul Per ottenere le figure di Lissalous dovete appli-
loro corpo che ne ldentiiice li valore. care Il segnale prelevato dal circuito sui due Irr-
Dopo averne eccorciati i perni in modo da laril tuo- geeal X-V dell'oscilloscopio, che sono anche in-
rluscire per una lunghezza adeguata dal pannello dicati cm e cm (vedi ma).
anteriore (vedi i192), iissate l terminali del poten-
ziometro H2 da tm ohm sulla piazzola del cir- Successivamente dovete attivare h iunzione X-V
cuito stampato contrassegnata Zoom dell'oecilloecopio.
Procedete quinti saldando sullo stampato il poteri-
ziorrieiroflßdafllo.mohmsullap`fizzoladeiù- In alcuni oecimcopl questa funzione X-V si attiva'
alla etanpato contrassegnata :alla lettera X ad `nli~ agendo sulla manopola dei 11meldlv. portandola
ne il potenziornevo R4 da 1 rnegaohrrr sula relativa
piazzola contrassegnata mila lettera Y.
Suhsinistradelpennelioirormieinsrlteiagerrvm
cromatadeldodoiedDLtmquewpropoeimviri- Figi Prima di lineare sui circuito nampm
i 3 potenziornetrl (vedi flgß). dovete eccoc-
cormn'icdlrispettarneiterrninaiilmdoß)ecato- ciare alla medesima lungblm i loro perni.
do(K),dversamerltefldiodoiednonsiaccenderà Per evitare che ll potenziometro captl del
ronflodlaltemetaaSOHLdevmcoliega-
Nel panne posteriore inserite negli appositi tori n il suo corpo metallico alla “mana” dei
A l 2 BNC lemmina X-Yv che vi serviranno in seguito circuito stampato, utillnando un cono
per collegare Il circuito agli Ingressi X-Y deii'o- cpmone dl tito dl ramo nudo.
ecilloscopio tramite degli spezzoni di cavo coas-
12
Flg.3 Schema pratico dl montaggio dol circuito progoflaio por oißflerø i. iigurl di Lio-
llious. Sul pannollo frontale sono presenti partendo da llnlstra Il diodo iod DL1, ll po-
tenziometro dello Zoom, Il potenziometro dell'lngresso X a quello doll'lngmso V o por
ultimo la presa per l'eniruia dei segnale BF (vedi iig.14). Sul pannello posteriori dol
mobile vanno ilssail I'Inierrutiore di accensione S1` ll poriaiullblle F1 e l due BNC
FEMMINA per prelevare l segnali X e Y per l'oscllloscoplo. La calza di schonno dol ea-
vom ooaullll vl collegaia alla linguetta dl "massa" dol duo connaiiori BNC a, dal lo-
io opposio. alla pista dl "musa" dello siampato.
18
sulla posizione indicata X-V (vedi tig.4), mentre in
TIME/DN. altri modelli di oscilloscopio questa funzione X-V sl
attlvn premendo un puluntn contrassegnato del-
la scritta X-Y (vedi sempre figA)4
Aquestopuntodovetemotarelemanopoledeldue
Flgå In alcuni millocoopl per attivare Il seletton' Volti/div. del canali CH1-CH2. portandolo
funzione X-V but: ruotare la manopole del mm sul value di 02 vola/div. (veni figo).
Timo/Div. sulla posizione Indicata X-Y, In ll-
trl occorre premere un pulsante o spostare
una leva contrassegnata X-V. L'cperazlone successiva consiste nel posizionare
Il deviatore AOGND-DC relativo al due canali Cl"-
CH2 sulla posizione DC (vedl figvö).
mmhmelciflcfll
Lefigurepiùsernplicichesinesconoadottenereu-
tiizzando il nos-tmcirw'nosono leelllul eicerchl.
q.5 Quando avrete attivato la funzione X-
V, lullo schermo dell'occllloseoplo non lp- Una volta predisposto I'oscllloscopio come visibile
plrlrl più una "linea" orizzontale ml colo in lig.6, potrete alimentare Il circuito LX.1612 e su-
un “punto” molto luminoso. bito vedrete comparire sullo schermo una figura di
ellisse (vedi figß).
Flgß Ott-nuto Il "punto" dl M5, ruotlh le due manopole CH1-CH2 lulln poolzlone 02
Volta/Div., pot spam le levetta del deviatcrl Ac-GNDDC sulla poclzlonl DC.
14
Your
O
n
e..
e. e. eè *M
“nl-_-
15
Flg.10 Per variare l'lncllnazlcne dell'ElIlm Flg.1 l Sempre agende sul potenziometro
potete ruotare ll potenziometro R6 ctle een- H6 riuscirete ed lncllnere I'Ellleee delle po-
trolle I'Ingreeee X dell'oeellloeooplo. .lflcne di N.10 vom dem.
Flg.12 Se volete ottenere del cerchi periet- FnJ Ottenuta le condizione vlslblle ln
tl lglte sul potenziometro dello Zoom, pol tlg.12, potete aglre sul potenziometro delle
euR4-R6inrnododeottenereunploeelle- Zoom (vedi R2) line e Ingrandire l'enelio el-
olmo e perfetto anello. le dlmenslonl che desiderate.
Lasciando sempre collegate le uscite X-Y agll ln- Questa rotazione si verifica quando la frequen-
gressl dell'oscillosoopio, dovrete solo collegare I'u- za impostata sul Generatore BF non è esatta-
scita del Generatore BF alla boccole d'lngresso sl- mente un multiplo dei 50 Hz della rete perchè,
glata BFlmp presente sul pannello lrontele del cir- per ottenere I'ellisse o il cerchio delle figg.10-12-
cuito Lx.1e12 (vedi 119.14). 13, viene sfruttata la frequenza di 50 Hz prele-
vata dal secondario del trasformatore di eli-
innanzitutto predisponete il Generetore BF sulle mentazione T1V
onde elnueoldall, sintonizzando la sua frequenza
sul valore di circa 200-300-500 Hz.
Quesivaloricfitrequenze noneomerltlcl, quindi an~ Se, ruotando la manopola della sintonia del Gene-
dteseavesteinrealtàtOO-Wesltnusdrete ratore BF, riuscirete a fermare il movimento di
sempre a far apparlre sulle schermo delle figure simili queste figure, la frequenza che applietterete sull'ln-
a quelle riprodotte nelle figg.15-16. greuo BF risulterà un multiplo della frequenza
dei 50 Hz.
Molto probabilmente queme figure non risulteran-
no ferme, ma rueteranno più o mono velocemen- Se per wnosità voleste conoscere l'esatto valore
te su se stesse. della frequenza applicate sulle boccole d'lngnuo
16
V num
Bflir
irequennflertz=50x11=550llz
17
Flg.17 Se quando appare la "9.15 Invertlre- Flg.18 Se quando appare Il Ilgttô lnvenlre-
b l cavi sugli Ingressi X-Y, l'immeglne de te I oevl eugll Ingressi X-Y, l'lmrnlfllne da
orizzontale :I dleporrl in vonloeie. orizzontale Il dleperrl in verticale.
Tutto oiò che abbiamo spiegato a proposito del cal- Agenda progressivamente sui potenziometri R2-
oolo della 'requenzz con le onde elnuooidell va- R4-R6 presenti sui circuito di fig.3 e sull'ampiezza
le anche per le onde quadre. del segnale d'uscita del Generatore BF, si otten-
gono diverse composizioni come abbiamo eviden-
Se, ed esempio, le onde quadre iossero 3 (vedi ziato nelle ligure riprodotte in questo articolo.
18
Fig.21 Dopo aver montato tutti i componenli sul circuito stampato LX<1612. lissate que-
sl'ullimo sulla base del mobile plastico ed eseguite tutti i collegamenti con i componen-
ti posti sia sul pannello anteriore sia su quello posteriore
Ora che abbiamo presentato un circuito per otte- Costo di tutti i componenti necessari per la reallb
nere le ligure di lloul, potrete scatenare le vo- zazione del kit LX.1612 (vedi figß) compresi cir-
stra creatività e divertirvi ad aocoppiare altre lorrne cuito stampato. trastormatore di alimentazione.
d'onda in aggiunta a quelle da noi presentatev ot- mobile plastico completo dei pannelli anteriore e
tenendo in questo modo nuove combinazioni di posteriore già lorett e serigralati e siglato “0.1612
grande efletto. Euro 27,00 IVA Inclusa
Considerato l'interesse suscitato da questi nostri Costo del solo clrculte eumplto LX.1612
anicoli dedicati all'uso dell'oscilloseopio, abbiam Euro 3,40 IVA Inclusi
deciso di proseguire, proponendovi altre strava-
ganti e utili misure che non riuscirete a trovare in A richiesta vi possiamo iomire l 2 cavi coassialì
nessun llbro o manuale di elettronica. lunghi 50 cm già cablatl alle estremità con due
BNC meochlo (codice del componente RGM .05)
,W Euro 4,13 cadauno IVA Inclusa
19
RITORNA ALL'INDICE
Quando sí decide di acquisiare un oscilloocoplo lavorano su lrequenze comprese tra 26-28 IIHZ, e
si cerca generalmente il modello dal prezzo più ab- nemmeno quelli generati da stadi oscillalori o sia-
bordabile e si finisoe spesso per scegliere uno stru- di finali di rudiomlcrofonl o mmelmorl FM. one
menlo provvisto di una banda passante che non lavorano su frequenze comprese tra 36 e 100 ll.
supera i 20 MHz. perchè quelli dorati di una han-
da passante superiore. cioe di 50 MHz o 100 MHz, Per non obbligarvi all'acquislo sicuramente onero-
hanno un costo generalmente troppo elevato. so di un nuovo osoilloscopio da 100 MHZ. abbia-
mo pensaio di aiularvi progettando un semplioe ed
La conseguenza di questa scelta e che owiamen- economioo accessorio, che vi pennellera di vi-
ie si deve rinunciare a visualizzare tutti quel segnali sualizzare sullo schema di un comune owllomo-
che presentano una Irequenu superiore a 20 MHz. pio da 20 MHz anche segnali RF lino ad un mas-
simo di 100 MHz.
Lavorando con questi limiti ci si rende ben presto
conto di non riusu're a controllare i segnali CB, one Anohesenondlsponeteanooradiunoeoilloeoo-
92
pio, vi raccomandiamo di leggere questo articolo Le sue ceretterletlehe tecniche più importanti
perchè` quando in un prossimo Muro deciderete di possono essere oosl riassume:
acquistarlo, saprete quale accessorio realizzare
per emplieme le prestazioni Voitellrnentlzione deälßvol
correnteaeaorbih ùzllzlmllilemper
Questo progetto riveste un sicuro interesse anche lleeeirnairequemlngreeeo 500m!!
per gli insegnanti degli Istituti Tecnici che potrebbe- lleeeirnoaegneielngreeeo 500miilivoil
ro farlo costruire ai loro studenti per dimostrare oo- lleeeirnatrequermoeoilletore 200MB:
rne con un oscillosoopio da 20 MN: sia possibile os- Gmarnedlo 14-176!
servare segnali di lrequenza anche molto superiore.
Se sul piedino d'uscita 4 dell'integrato applichiarno
un filtro ceramico accordato sui 10,7 MH: (vedi F61
..d in fig.2), preleveremo un segnale RF solo quando
la frequenza generata dallo stadio oscilletore (ve-
Per convenire una irequenza maggiore di 20 MHz di piedini 6-7) risulterà pari alle frequenze appii~
in un segnale idoneo ad essere visualizzato su un cata sul suo Ingresso (piedino 1) sommete o cot-
normale oscilloscopio da 20 MHZ si slrutta lo stes- tretta alla irequenza del flitro da 10.7 MHz.
so principio utilizzato nei ricevitori aupereterodlne,
i quali prowedono a convenire tutte le lrequenze Quindi, applicando sul piedino d'lngreeeo una ire-
captate dall'antennu, siano esse da 800-1 .500 quenza di 00 llitz, la preleveremo dal piedino 4
KH: oppure da 10-100 MHz, in un valore di fre- convertita sui 10,7 MN: solo se lo stadio oeciiie-
quenza tlua, chiamata Medie Frequenze. che tore oscilierà sulla irequenza di:
può essere di 455 KH: o di 10,7 "Hz
00 - 10,7 = 60,3 Il":
Per ottenere nel nostro circuito questa conversio-
ne, utilizziamo un piccolo integrato mixer siglato oppure sulla irequenza di:
NE.602 (vedi iig.1) che racchiude al suo intemo an-
che uno stadio oscillatore completo. 80 o 10,7 = 90,7 MHz
94
F192 Schema elettrico dei mnvenitm di Iroquønza in grado di convenir- qualsiui o-
sciliolcoplo con una banda puunle dl wii 20 MH: In un oscilioscopio In grado dl vi-
suallnlre dei segnali RF che riescono a superare I 100 MHz.
Quando II deviatore S1-A Inserirà l'lmpedenza JAF2 da 0,47 microhenry, lo stadio o-
lclliatoro fornirà In uscita un. gamma dl frequenze comprese tra l 34,5 e l 54,3 MHz.
Quando Invece si lnuerirà I'lmpedenza JAF3 da 0,10 microhenry lo audio osciilntom
Iomlrà In uscita una gamma di irequenzn cumprese Ira I 71,5 e i 101,3 MHz circa.
Floclamo presunte che ie frequenze minime e massime dl noi Indicata possono va-
riln bflgønnenw u causa delle Ioliornna del componenti.
“mulo-.l
Per montare questo circuito atl'interno del mobile
plastico, dovete innanzitutto tagliare con un picco-
lo tronchese i due distanziatori plastici posti sul
lato destro del tondo del contenitore e quindi inse-
rire nei 4 tori presenti ai lati del circuito stampato
i perni dei distanziatori plutlcl da 15 mm provvi-
sti di base autoadesive.
FlgA Schoml pratico dl montagglo del eonvlrtlton dl Inquenn da 20 1100 Il": pur
nuclllomplo. Vogliamo farvl mount. che ll “cunom' del pobnflomotro mulflglrl M
non Ö posto :I centro del 3 tennlnlll, ma In prossimità della ha. dal :uo corpo.
97
Figi Ecco come si presenta il nostro Convertitore di frequenza per Oscilloscopio u-
na volta inserito entro il suo mobile plastico. Sul pannello frontale sono vlslhlll a sl-
nlm la manopola del potenziometro HI di sintonia e al centro iI tasto
del commutatore Sl-A e S1›B e sopra a questo l due diodl Led che lndlcheranno quo-
le gamma di frequenza (25-64 MHz o 62-115 MHz) avete selezionato.
COME UTILIZZARE ll MIXER sullo schermo un segnale che raggiungerà una am-
plem di circa 6-7-8 quadretti (vedi figg.7-B).
L'uscita del mixer, contrassegnata dalla scritta
Output, andrà collegata ali'lngroue (input X) Come abbiamo già accennato il pulsante S1, po~
dell'oscilloscopio tramite un cavetto coassiale co- sto sul nostro circuito viene utilizzato per selezlo-
me visibile nelle liggiZ-Qi nere due gamme di lrequenze, e precisamente:
La manopola del TlmeIDIv. dell'oscilloscoplo dovrà
essere ruotata sulla portata dei mlcrooecondl se - se ll pulsante è rilasciato, viene selezionata la
desiderate vedere le alnuloldl della frequenza che gamme di frequenze 25 MHz - 64 MHz.
state analizzando (vedi figJ) oppure sulla portata
dei mllllsecondl se volete vedere un segnale RF - se il pulsante è premuto viene selezionata la
modulato in lmplezza (vedi figiâ). gamma di frequenze 62 MHz - 115 MHz.
Per vedere eventuali deformazienl presenti sulle
sinusoidi (vedi fig.17) oppure per osservare un se- Per prelevare dei segnali RF da un trumottltero
gnale modulato in FM, conviene ruotare la meno- vi consigliamo di applicare sull'ingresso Input del
pole del Time/Div. sulla portate dei mlcrooecondl. convertitore uno spezzone di filo isolato in plutl-
ca lungo circa 10-15 cm da utilizzare come antenA
La manopole dei Volta/Dlv. dell'oscilloscopio an- na ricevente e di collegare poi l'uscita Output all'ln-
drà mutata in rapporto all'ampiezza del segnale ep- grosso X dell'cscilloscopic con uno spezzone di
pllcato sull'ingresso. ma poiche non è mai consi- cavo colulale (vedi fig.9).
gliabile applicare segnali molto elevati per non sa-
lurare il mixer, consigliamo di utilizzare una porta- Awicinandc questo lllo el corpo di un transistor o-
ta di 10-20 milllvolt per quadretto. sclllotore e amplificatore oppure ella bobina di
Quando il segnale risulterà sintonizzato sulla o- limoni., questo cepterà un segnale RF più che
utto frequenza di convorolono, vedrete apparire sufficiente per essere convertltc.
Flg.7 Per vedere delle slnusoldi (vedl llgg.15-l$-17) occorra motan la manopola dal
flmelDlv. sulla portata del “mlcroaooondl” o pol ruotaro la manopola dol pobrlflomo-
lro R8 ln modo da slmonlmral sulla mquonza da vlauallxxaro, Infina ruotar- h ma-
nopola del Vans/Div. In modo mmm un aognala dl clrca 8-7 quadrati.
Flgß Per vedere sullo schermo del sognall modulatl In AM (vodl 1199.124344) occor-
re ruotare la manopola del Time/Div. sulla ponala dol I*Irllllluocmúl", pol motan la ma-
nopola dal potanzlomm R8 per almonlmre la Inquonza da vlauallnan, lnflno qual-
la dol Volla/Div. In modo da omne'- un lognala dl circa 6-7 quadrofll.
miilnquuotototoi'lntomodoimo-
Nlouviltofllilto Por".-
Mlobuooduldlflllfllmpilutl-
co di oiniltro oul piano dui mobllu,
occorrutoçiiorto.
Tuiti i comandi deii'owloecopio dovranno inoltre ruotare le manopola del mlxor incontrerete un ee-
essere cosi predisposti: condo segnale, che non supererà mel I 3 quadretti
di ampiezza, e questa sarà la frequenze ormoni-
Soluttoru AOGND-DC: posizionato su AC cochecorrispondee21+21=54Miizl
Suiuttore Mode: posizionato su Cm
Suiottoro Triggor Modo: posizionato su Auto
Suiuttore Trigger Source: posizionato su AC “Umm
Suiottore Trigger coupllng: posizionato su Norrnol
Costo di tutti i componenti necessari per realizza-
Se oltre al segnale della frequenza tondomentolu. re i'LX.163¦i visibile nelle figg.3~4. compresi il cir-
che raggiungerà sempre i 6-7-8 quadretti, ruuian- cuiio stampato, ii mobile plastico “0.1633 e il tra-
do il pmanziornerro ne vedrete apparire dei segna- sformatore N.01
li che raggiungono solo :H quadretti di ampiezza, Euro 42,00
sappiate che si tratta di troquenmu lrrrmnirmoV
Costo del solo stampato L11633 Euro 3,00
Perciò se testate una irequenza sui 27 HH: ve-
drete apparire dapprima un segnala che raggiun- l prezzi sopraindicati sono comprensivi dl IVA, ma
geraleolitiS-Tquodretti,rnasepoicominuatea non delle spese pomi di spedizione a domicilio.
100
Flg.12 Per vedere un segnale RF occorr- Fig.15 Per vedere delle singole slnusoidl
motau in manopola del Tlmlv. como but: ruotare la manopola del TlmoIDIv. w
lpiogato ln "9.6 a pol ruotare la manopola mo aplegaio In flgJ o pol oereen Il Iro-
del potenziometro RB ilno a tar apparire un quonza di lavoro ruotando la manopola dei
segnalo alto clrcu 6-7 quadretti. potenziometro multlglri R8.
Fly." So Il segnale FIF risulta sovramodu- Flg.17 Se I'onda slnusoldale non rlauita per-
lato da un eccesso di segnale BF, lo al no fetta (vedi "9.15) ma prolenta delle dolor-
bra aubito perchè le eetremltà superiori e mazlonl, llgniflu che gli audi lmplifleoto-
lIIIetlorl della aprnlondo rlaultoranno “tou- rl rloultano mal polarimtl o non ben .dot-
to" o quella centrale distanziali. hll con l'lmpodlnfl dl carino.
101
RITORNA ALL'INDICE
104
Per conoscere il valore di una frequenza basta OOIEWWI'OSULLDSOOFIO
contare quanti quadretti occupa in senso oriz-
zontale una qualsiasi forma d'onda Intera e poi In fig.3 è riprodotto il pannello irontale standard di
osservare su quale posizione risulta ruotato il se- un oscilloscopio con tutti i vari oomandi segnalati
lettore Time/div. della Base dei Templt da una treccia e una lettera.
Di seguito elenchiamo la denominazione dei oo-
Per determinare una torma d'onda intera si deve mandi utilizzati. le lettere dalle quali sono identifi-
considerare la distanza tra l'Inlzio e la tina dell'on- cati e torniamo indicazioni sul loro utilizzo:
da o meglio ancora la distanza intercorrente tra i
suoi due apici (vedi esempi nelle figg.4-5-6-7). Trigger Mode (treccia H): premere il tasto Auto,
Conoscendo il numero dei quadretti occupati da TW Source (treccia G): questo selettore, nor-
un'onda completa. basterà verificare su quale po- malmente a slitta` deve risultare posizionato sem-
sizione risulta motato il selettore Time/div.` cioè se pre su Norm (Normale).
su secondi. millisecondi. microsecondl, e con
questi due dati sarà possibile calcolare con estre- TllttaldN. (treccia E)1 questa manopola va motata ii-
ma semplicità il valore della trequenza utilizzando no a visualizzare sullo schermo 1-2-3 onde Intero,
le formule riportate nella Yabella N.1. non importa se sinusoidall` quadre o triangolarl.
Conoscendo la trequenza in Hz-KHz-MHz potre-
mo inoltre calcolare quanti quadretti occuperà sul- Vertical Iloda (treccia D): poiché normalmente si
lo schermo un'onda intera utilizzando sempre le utilizza l'ingresso CHL si deve premere il pulsan-
iorrnule indicate nella Tabelle N.1. te CH1.
FREQUENZIMETRQ -
HZ= I : (secondi del Time/Div. x numero quadretti)
Hz = |.000 ¦ (mllflsu. dal 'lima/Div. ir numero quadretti)
1'l N. 1 KH: = 1.000 ¦ (microm. dal Timo/Div. x numero quadretti)
MN: = I : (microsco- dd Him/Div. x numro quadretti)
105
un'onda intera occupa
0,5 secondi
0,2 secondi
0,1 secondo
50 mllllm.
20 milllsec.
10 rnlllleec.
_ 5 mmlm.
2 mlllllec.
1 mlllisec.
0,5 mllllaoc.
0,2 Inlllleec.
0,1 millim.
50 mlcrosec.
20 microeec.
I, 10 mlcrosec.
5 mlcrooec.
Fìg.2 Se ruotando la manopola del Time/div. (vedi "9.1) su una delle posizioni indicate
nella colonna dl sinistra vedete apparire sullo schermo dell'oaciliosooplo un'onda intera,
ala eau slnueoldale, quadra, triangolare o a dente di lega, che copre 1-2-4 quadretti, gra-
__.|_..L
zie a questa Tabella riuscirete a determinare il suo esatto valore di frequenza.
“__-e
Flgå Per eseguire misure dl lrequenu dovrete spostare la levetta del Selettore AO-GND-
DC (vedi freccia B) sulla posizione AC. Nell'artlculo troverete le Indicazioni relative
ell'utllizzo delle Iunzionl segnalate dalle restanti trecce presenti sul pannello.
106
Flg.4 Per misurare il valore di irequenza di Flg.5 Per misurare Il valore di lrequenza dl
un'onda slnusoldale dovrete contare ll nu- un'onda quadra dovrete contare Il numero
mero dei quadretti occupati In orizzontale del quadretti occupati In orizzontale da
da una elnuaoide completa. In questo e- un'onda quadra completa, che In questo e-
sempio I'onda occupa 4 quadretti. sempio e ancora di 4 quadretti.
Selettore AWD-DC (treccia B): poichè abbia- ESEMPI di MISURA dl Ill FREQUENZA
mo deciso di utilizzare l'ingresso CH1, dobbiamo
posizionare la levetta di questo commutatore su Dopo questa breve ma necessaria descrizione ci
AC, cioè sulla misura in corrente alternata. conviene passare ad alcuni esempi pratici, che
abbiamo corredato di altrettante rappresentazioni
Selettore Voltaldlv. del CH1 (freccia C): poichè il grafiche.
segnale alternato che andremo a misurare avrà
un valore di tensione a noi ignoto. ci conviene ruo LA FREQUENZA Il un'ONDA SINUSOIDALE
tare questa manopola lino a visualizzare sullo scher~
mo delle forme d'onda che riescano a coprire in ver- Quando si realizzano degli oeclllatori BF può es-
tlcale circa 3-4 quadretti, utilizzando se neoessan'o sere utile conoscere quale risulterà la frequenza
anche il devialore x1 o :10 presente nella sonda del minima e massima da questi generata4
puntale.
Ammesso che un'onda intera alnusoldala copra
Manopola Poaltlon (freccia L): questa piccola ma- esattamente 5 quadretti come visibile in fig.8 e che
nopola va ruoteta in modo da posizionare la forma la manopola del Time/div. risulti posizionata sulla
d'oncla come visibile nelle tigg.4-5-6-7. portata 0,2 millieecondl, per calcolare il valore di
107
Flgj Ammesso che un'endl slnuseidnle copra, come in questo mmplo, 5 quldretti e
che la manopola del Tlmeldlv. risulti poslzlonah sulla portata dl 0,2 mllllaecondl, II vllo-
ra delle :un frequenza risulterà pari a: 1.000 : (0,2 x 5) = 1.000 Hertz
Flgß Se come In quuto esempio I'onda Slnuwldale copre wie 3 quadretti. ma la mino-
pola del Time/div. risulta poalzionm sulla portata del 10 mlcrnlecondl, Il valore dl que-
ll. mquenfl rhum pIrl I: 1.000 : (10 x 3) = 33,33 Klloharfl.
Se invece l'onda intera slnuseldale copre esat- Se avete realizzato oppure disponete di un qualsia-
tamente 3 quadretti come visibile in figt9 e la ma- si Generatore di Onde Gtumlre` potrete facilmente
nopola del Tlmeldlv. risulta posizionata sulla por- determinare il valore della frequenza generata mi-
tata 10 microsecondi. per calcolare questa Ire- surando quanti quadrettl occupa un'onda Intera.
quenze utilizzeremo questa formula:
Ammesso che l'enda Intera copra esattamente 2
Will -1Mz(mxmm quadretti come visibile in 119.10 e che la manopo-
la del Tlmeldlv. risulti posizionata sulla portata 0,2
ln pratica, il valore che otterremo non risulterà più mllllsecondl, per conoscere iI valore di questa
108
frequenza utilizzeremo sempre la formula: ugo del tipo visibile in lig.12.
I quadrettl di un'ondl Intero tfi un segnale a don-
"Il - 1.000:(mlllllle.xmm to di ugo si possono contare prendendo oome ri-
ferimento l'lnlxlo e la flno di un'onda o meglio an-
quindi otterremo: cora prendendo come rileri ento la distanza tra i
due lplcl dell'onda come visibile in tig.12.
1.000 : (0,2 x a) = 2.500 Hertz
Ammesso che l'ondn Intera copra esattamente 4
Se un'ondu Intero copre sempre 2 quadretti (ve- quadretti e che la manopola del Tlmo/dlv. risulti
di tig.11), ma la manopola del Tlmeldlv. risulta po~ posizionata sui 20 mierooocondl, per calcolare
sizionata sulla portata 0,5 mllllsocondl, in questo questa frequenza utilizzeremo la lormula:
caso la trequanu risulterà pari a:
lot: - 1.000 = (mune. x mmm w
Hz = 1.000: (0,5 x 2) = 1.000 Hz
quindi ricaveremo questo valore:
LA FREQUENZA dl un'onù l mu”
1.000 : (20 l 4) a 12,5 KIIM
Lavorando sui circuiti elettronici può facilmente ve-
rificarsi di imbattersi in onde cosiddette a dente di che corrispondono a 12.500 Hertz.
TIME/DIY.
Flg.10 Se misurando un'onda quadro questa copre .utilmente 2 quadretti quondo lo mo-
nopolo del Tlmoldlv. rlsuttu petizioni": sulla portato dl 0.2 mlllloocondl, poullmo lflor-
mln che ll valore dl questo trlquonu risulta pori o 1.000 : (0,2 x 2) = 2.500 Hertz.
q.11 Se I'ondl quadra copre sempre 2 quadretti, mo lo monopoli dol Time/div. muito
poolzlonota sulla portato dl 0,5 mlllloocondl, Il valore dl questo troquonzl Id onda quldra
rllultorà pari al seguente valore: 1.000 : (0,5 x 2) = 1.000 Hertz.
109
Flg.12 Se misurando un'onda a dente di Sega notate che una sua onda completa copre 4
quadretti con la manopola del Tlmeldlv. posizionata sulla portata del 20 microeecondl, II
valore dl questa frequenza risulterà pari a: 1.000 : (20 x 4) = 12.5 Kliohertz
Flg.13 Se misurando un'onda Triangolere notate che I due apici risultano distanziati dl 2
quadretti con la manopole del Timeldlv. posizionate sulla portata dl 0,5 mlcmeecondl, ll
valore dl questa frequenza risulterà pari a: 1.000 : (0,5 x 2) = 1.000 Kllohertz.
Anche se questa lorrna d'onda (vedi tigt13) e me- Guardando lo scheme dell'oscilloscopio noterete
no comune rispetto alle onde slnuseldell o qua- che ogni quadretto della rlgn centrale orizzonta-
dre, percalcolame la frequenza utilizzeremo le lor- le è suddiviso in 5 tacche (vedi tig.14)` che ci per-
mule riportate nella Tabella N.1. mettono di eseguire delle misure in frequenza con
una maggiore precisione.
I quadretti di un'onde Intera di un segnale ad onde
triangolare si comano premendo come riferimento inrealtàvedretesololteochemerdielafè
la distanza tra i due apici (vedi fig.13 e fig.7). q posta sul quadretto che segueÀ
Ammesso che l'onda triangolare copra esattamen- In nessuno degli esempi che abbiamo proposto ab-
te 2 quadretti e che la manopola del “me/div. sia biamo utilizzato queste tacche. perche le fre-
posizionata sulla poriala 0,5 mlcroeecondl. per cal- quenze prese in esame finora collimavano esat-
colare la sua frequenn utilizzeremo la lormula: tamente con le righe di delimitazione di ciascun
quadretto.
m; .e 1m» -Mammfl
Pochi hanno spiegato in modo esauriente come pro-
quindi otterremo in valore di: cedere per calcolare il valore di una frequenza utiliz-
Zando queste tacche, mentre molti hanno esoogita-
1.000 : (0,5 x 2) = 1.000 KH: to calcoli alquanto complessi per lario; il nostro intento
110
è invece quello di insegnarvi un sistema aemplloe e dere nella Tabella N.3 di lig.14 il valore della 3'
di ladle memorizzazione. tacca che corrisponde a 0,6 e aommlamo tale va-
lore ai 4 quadretti ottenendo cosi:
Attribuite ad ogni tacca il valore di 0,2 (vedi Ta-
bella N.3 in lig.14), poi sommatelo al numero dei 4 + 0,6 = 4,6 quadrefll
quadretti occupati dall'onda Intera (vedi esempio
di iig.1s). Dalla Tabella N.1 preleviamo la tonnula:
A completamento del paragrafo vi proponiamo al-
cuni esempi prendendo in considerazione. per oo- let- iau a :W i.: mmm
modità, un segnale slnuooldale. ben sapendo che
gli stessi valgono anche per le onde quadre, a inserendo i valori che conosciamo otteniamo:
dente di sega e trlangolarl.
1.000 : (0,5 x 4,6) = 484,78 Hertz
1' Eaemplo - Abbiamo un'onda elnuaoldale che oo-
pre 4 quadretti e 3 tacche (vedi fig.15) e. poichè la quindl la lrequenu dell'onda alnuaoloale che ap
manopola dei Tlmddiv. risulta posizionata sulla por- pare sullo scheme risulta pari a 434,78 Hz.
tata 0,5 mllllsecondi, desideriamo calcolare la sua
esatta frequenza. 2° Eaemplo - Ruotanoo il selettore 11meldlv. sulla
posizione 10 mloroaeoondl otteniamo sullo scher-
Soluzione: come prima operazione andiamo a ve- mo un'onda sinuaoldale, che copre esattamente 5
Hivewu'fl
1° TAGCA` sommare 0,2
2° TACCA sommare 0,4
3° TACCA sommare 0,6
4° TACCA aommare 0,5
5' TACCA sommare 1,0
Flg.14 Ogni quadretto è suddiviso ln orlnontale In "5 tacche" che vl aervlranno por cal-
colare con maggiore precisione ll valore dl una trequeriza, perche come spiegato nel te~
ato e lndloeto nella Tabella N.3, per ogni “tacca” va sommato un praclao valore.
Flg.15 Se misurando un'onda notiamo che queata copre 4 quedreltl più "3 tacche", che
valgono 0,6 (vedi 09.14), con la manopola del Tlmeldlv. poalzlonata sugli 0,5 mllloec., ll
valore dl queala frequenza risultare esattamente parla: 1.000 : (0,5 x 4,6) = 434,78 Hertz.
111
quadretti più 2 tacche (vedi fig.16). quindi deside- che eroghi una tensione compresa tra 5-18 volt
riamo conoscere la sua esatta trequenn. coileghiamo 1 diodo ai silicio (vedi D51 in
tig.17)` sullo schermo apparirà un segnale ln-
Soluzione: oorne prima operazione controlliamo cempleto perchè composto dalle sole eemlon-
nella Tabella N.3 il valore delle 2° tacca che e- de positive.
quivale a 0,4 e sommiamo tale numero ai 5 que-
drettl ottenendo oosi: Fiuotando la manopola del 11meldiv. sulla ponam
dei 5 miillsecondl, noteremo che le due sommità
delle oemlonde positive risultano distanziate tra
5 + 0,4 = 5,4 quadretti
loro di 4 quadretti (vedi lig.17), quindi se prele-
vlamo dalla Tabella N.1 la lonnula:
Dalla Tabella N.1 preleviamo la ionnuia:
TIME/DN.
q.16 Se misurando un'onda Slnusoidale o quelllui altro tipo di onda, notate che que-
sta copre 5 quadretti più “2 noche” che hanno un valore dl 0,4 (vedi 09.14), u la mano-
pola dei Time/div. risulta posizionata sulla portata del 10 microsecondl, li valore dl tale
frequenza risulterà pari e: 1.000 z (10 x 5,4) = 18,518 Kilohertz.
112
Fig.11 Se ruoli-mo la mino-
poll dei Time/div. Qui 5 m8 o
pol misurinmo unu tensione
lltomata ruddrlzzatl dl un
lolo diodo. sullo schermo Ip-
puriranno le sole semionde
positivo dlsianzlute tra loro dl
4 quadretti, perchè in tro-
quenu pulsante è di 50 Hz.
Suli'ulclta applicate una re-
sistenza R1 di carico del vl-
lorQ di 1.000 Ohm.
118
Flg.19 Se ruotando la meno-
poll del Time/div. nella posi-
zione 0,2 mS sullo schermo
appaiono degli Impulsi dl-
slnnzlutl tra loro dl 2 qua-
dretti, la frequenza dl questo
uguale rlsulta dl 2.500 Hertz.
`üFflEOiHlìl¢lumeertifllDul CONCLUSIONE
Se vi trovaste nella necessità di dover leggere la Osservando la manopola Time/div. potrete cono-
frequenza di una serie d'lmpulei basterà che con~ scere quale sarà la massima frequenza che riusci-
tiate i quadretti che separano 2 lmpulll. rete ed apprezzare con il vostro oscillosoopio4
Ammesso che i Z lmpulsl risultino separali esat- E' bene precisare che, per ottenere una lettura ac-
tamente da 2 quadretti (vedi fig.19) e che la ma- curata della lrequenza, un'intera iorma d'onde
nopola del Timo/div. risulti posizionata sulla por- non dovrebbe occupare uno spazio interiore ad
tata 0,2 rrtllllseconrtl` per calcolare il valore dique- 1 quadretto
sia trequenza utilizzeremo la solita formula: Questo signmca che se la manopola del Time/div.
raggiunge la portata di 0,5 mlcroeecondl, potrete leg-
i u: = 1.000 = (milan. x num qll-Elli) gere agevolmente una frequenza massima di 2 MHz
oome indicato nella 1° colonna della Tabella N.2 (ve-
vottenendo quindi una lrequenza di: di fig.2). Infatti, facendo riterimento alla formula ripor-
tata nella Tabella N.1 avremo:
1.000 : (0,2 x 2) = 2.500 Hertz
1 : (0,5 mlcrosec. x 1 quadretto) = 2 MHz
Sei 2 lmpulsl risultano separati da 1 quadretto e
la manopola del Time/div. e posizionata sulla porA Se invece disponete di un oscilloscoplo il cui Tl-
tata di 2 mlllleecondl, otterremo un valore di tre- rneldlv. scende lino a 0,1 mlerosecondl, riuscire-
quenu pari e: te ad apprezzare una frequenza che arriva ad un
massimo di 10 MHz. lnlatti:
1.0001(2X1)=500H8rtz
1 : (0,1 mlcrosec. x 1 quadretto) = 10 MHz
Per calcolare con più precisione il valore di questo
trequenze, dovremo controllare se vi sono delle M'inquasituttiglioscillosoopíepresenleunoo-
tacche (vedi 09.14) comprese tra i 2 lmpulel, mando XMAG che consente di espandere I'asse
Orizzonkile di 10 volte. Attivando il comando XMÃG
In questo caso si procederà sommando al nume› i valori di frequenza mloolan' nei due esempi soprari-
ro dei quadretti il valore di ciascuna tacca. porlah' risultano moltiplimü x10.
114
RITORNA ALL'INDICE
In passato, chi possedeva un osciiloscopio era con- stro gruppo di hobbisti l'In erba"` che utilizzava un
siderato un hobbista molto fortunato, ma poiche solo Integrato per eseguire misure in campo RF.
con questo strumento non si potevano eseguire tut- Poichè riteniamo che tale accessorio possa esse-
te le misure richieste in campo elettrico, i tecnici re tuttora di grande utilità. lo abbiamo rielaborato
più esperti realizzavano dei semplici ed utili lc- ad uso dei nostri lettori che seguono con interesse
oeseorl che ne potenziavano le prestazioni. queste nostre lezioni dedicate all'oscillciscopio4
I più intraprendenti tra questi tecnici vendevano Prima di proseguire, precisiamo che si tratta di un
poil tali ucceuorl ai diversi hobbisti di elettronica` circuito che utilizza un solo integrato ampilficlto-
ricavandone un consistente utile4 re RF siglato LM.733 oppure uAJSâ (vedi figli).
Tomanoo con la memoria al tempo della nostra glo- Come potete vedere nello schema elettrico di
ventù, ci siamo ricordati in particolare di un proget- fig.10, il segnalev RF generato da un qualsiasi Ge-
to, tra i tanti allora In grande considerazione nel no- neratore RF viene applicato sul piedino d'ingres-
24
so 14 e prelevato dal piedino e per essere treste~
rito sull'ingresso verticale CH1 dell'oscilloscopio.
mmodnnblhphoflooetnroechludellmnroeemoofiowooollloompb.
tegrato LM.733 potrebbe saturarsl e tar apparire
sulla schermo delle onde quadre (vedl tig.9) e ll
circuito non lomirebbe più delle mllure precise.
Flg.4 Sul pannello lromale dovete eompro Se ci seguirete scoprirete quante misure Intens-
premere ll pulsante Cl'lt del Vertical Mode untl si possono eseguire con l'auslllo di questo
o Il pulsante Auto del Trigger Mode, oltre a semplice accessorio.
posizionare Il Trigger Souroo su Normal oo- ln particolare i giovani allievi degli Istituti Tecnl-
me Illumato In liguri. cl potranno non solo verificare come sia possibi-
le 'con poco ottenere tanto. ma anche divertirsi
'l'lME/DIV. ad eseguire prove e a conoscere esempi di mi-
sure che non troveranno mal all'intemo di un li-
bro di testo.
27
ratore RF partendo dalla sua lrequenze mlnlrne rimane sempre sul suo valore minimo (circa
di 100 KHz lino ad arrivare al suo massimo dl cir- 0,5 quadretti) e solo quando vi elntonlzzere-
ca 30 MHz. te sulla sua esatta frequenze di sintonia ve-
drete salire bruscamente la sua ampiezza sui
i valori da noi indicati di 100 KHz e 30 MHz si ri- 7 quadretti.
len'scono ai normali Generatori RF di cui un hob-
bista puo dispone e, come noterete, per le nostre A questo punto basta leggere la frequenza sulla
misure risultano più che sufficienti. quale risulta sintonizzato il Generatore RF per sa-
pere se il valore del nostro tlltro ceramico è di 455
Dopo aver collegato il secondario della MF come KHz oppure da 10,7 MHz.
evidenziato a sinistra in lig.11, ruotate lentamente
la elntonla del Generatore RF fino a quando tro- Se avete dei liltri a 4 terminali (vedi tig.13) dovre-
verete un valore di frequenza in corrispondenza te oollegare ai terminali A-B del nostro accessorio,
del quale l'ampiezza del segnale RF, che normal- i due soli terminali eneml, lasciando liberi i due
mente risulta di 7 quadretti, scende bruscamente terminali centrali, poi motare la sintonia del Gene-
a 1 quadretto come visibile al centro dello scher- ratore HF, partendo sempre dalla sua frequenze
mo sempre in lig.11. minima di 100 KHz fino ad arrivare al suo massi-
mo di circa 30 MHz4
A questo punto basta leggere la frequenza sulla
quale risulta sintonizzato il Generatore RF per sa- Poichè anche questi flltrl ceramici introducono
pere se il valore della MF e di 455 KH: oppure di delle attenuazionl, conviene sempre motare la
10.7 MHZ o di 9 MHz. manopola dei Volta/Div. dell'osciiloscopio su por-
tate di 10 o 5 mllllvolt.
Vi suggeriamo di ruotare la manopola di elntonle
del Generatore RF molto lentamente, special- Anche in questo caso quando inserirete il 'litro
mente quando vi ritroverete in prossimità delle sua ceramico noterete che l'ampiezza dei segnale
frequenza di sintonia, perchè non sempre ci si ac- HF rimane sul suo valore minimo di circa 0,5
corge che il segnale dalla sua muelnll ampiezza quadretti e, solo quando vi elntonlnerete sulla
scende verso it suo valore mlnlrno per risalire su- sua eeetta lrequenza di sintonia, vedrete eaiire
bito dopo verso il suo maulmo. bruscamente la ampiezza sui 7 quadretti come
indicato in lig.12.
'melma
ummicerwncr A questo punto basta leggere la frequenza sulla
quale risulta sintonizzato il Generatore RF per sa-
Se possedete dei tlltrl ceramici privi di qualsiasi pere se il valore del filtro ceramico e dl 455 KHz
indicazione e vi interesserebbe stabilire il loro e- oppure di 10,1 MHz4
satto valore di sintonia, cioe se si tratta di liltri da
455 KHz oppure da 10,7 MHz o di altra lrequenza, immer quando testarete un liltm ceramico,
dovrete eseguire le semplici operazioni descritte dovrete sempre momre la manopola di elntonla
qui di seguito4 del Generatore HF con movimenti mIcromefi-lcl
Poichè tali filtri hanno una banda passante molto
Nel caso dei lìltri a 3 iermlrllll (vedi fig.12) colle- stretta, se moterete velocemente la manopola del
gate i due soli terminali esterni ai terminali A-B del Generatore RF renderete diflicoltosa la individua-
nostro awessoric, lasciando libero il terminale zione della loro Irequenn di sintonia.
centrale e ruotate poi le sintonia del Generatore
RF, partendo sempre dalla sua frequenza minime Se ruotando la manopola di sintonia del Gene-
di 100 KH: fino ad an'ivare al suo massimo di cir- ratore RF troverete due punti di sintonia vici-
ca 30 MHz. nlaalml (vedi tig.16), questi corrisponderanno
ai due estremi della banda pauanto del liltro
Poichè i filtri ceramici introducono delle attenua- ceramico.
zlonl conviene ruotare la manopola dei Volte/Div.
dell'oscilloscoplo dalla portata dei 10-20 mV ad u- mdm'- - “tum
na portata inferiore, ad esempio 5 mv (vedi fig.15). flwmlndlelnwm
Contrariamente e quanto si verilicava per le bo- Per conoscere la lrequenza di lavoro di un quam
bine di MF (vedi ligvl t), non appena inserirete basta collegare i due terminali agli Ingressi A-B
il tlltro noterete che l'ampiezza del segnale RF (vedi lig.14) e poi motare la sintonia del Germa-
28
GENERATORE RF
ENTRATA IF I'
A
FnO Schema elellrloo doll'loeeunrlo per uclllowoplo che utlllzn I'lnlogmo LM.733 (vodl
lC1). Sul plodlno d'lngnuo 14 vlum lppllcalo Il segnale pmlevato dl un oomum 60mm'.
RF, mentre dal plodlno d'uncìu 8 vlem prelevato Il uguale da appllcun wll'lngrasw dl un o-
sclllomplo. AI pledlnl 4-11 (vodl A-B), vanno collegati tramlln 2 ooooodrllll I clrcuhl da mestre.
.A_Lm :s 1 -1 v, «fwìw
1'* À- ` ,2' ' ._ 'k :If"kr-1.
A~J¬›:,.'›4 - :iv 'v
Ju.
HLTIO CHIMICO a
HW “A
qJl Per conoscere la frequenza di lavoro dl un Filtro Ceramica provvisto dl :i piedini, do-
vrete collegare l dua terminali aalernl agli lngreul A-B e ruoiare la sintonia del Generaiore
RF lino a quando lnoomrereie la aua frequenza dl aoeordo che iara aalire bruecamenle la eua
ampiezza da 0,5 quadretti a circa 7 quadrettl.
81
tore RF panendo sempre dalla sua frequenza mi- 'Pãtmhmeotatzaaearrotaem
nlme per arrivare al suo massimo dl circa 30 MHz. eum mein-rampa. um canotta'
Se disponete di un oscilloscopio con una banda Quante volle vi sarete chiesti su quale lrequenza
passante massima di soli 20 MHz, tenete presen- si accorda una lnduttanza L di valore econoeclu-
te che questo riesce a visualizzare sullo scheme to, applicando in parallelo una capacita C dl ve-
frequenze maggiori di 1,5 volte rispetto a quanto lore conosciuto o viceversa (vedi tig.17).
dichiarato, quindi riuscirete a visualizzare lacll-
mente frequenze anche di 30 MHz con il solo in- Per saperlo basta collegare in eerle, sui due in-
conveniente che non risulteranno plù esatti i va- gressi A-B del nostro drcuito. sia l'lnduttann one
lori dei volt indicati dalla manopola dei Volta/Div. la capacità come rappresentato in fig.17.
Ruotando la sintonia del Generatore HF noterete Ruotandu la sintonia del Generatore RF, par-
che l'amplezza del segnale RF rimane per tutte le tendo sempre dalla sua frequenza mlnlrne per
frequenze sul suo valore mlnlmo (circa 0,5 qua- arrivare alla sua lrequenza meeelma di circa 30
dretto), mentre quando vi elntonlzzerete sulla sua MHz, vi renderete conto che, quando arriverete
eeatta lrequenza di lavoro vedrete questa arn- sulla sua esatta lrequenza di accordo. I'am-
piezza salire bruscamente sui 6 quadretti oppure piazza del segnale, che sullo schermo dell'oscil-
sui 1 quadrettl (vedi fig.14). loscupin appare di circa 0,5 quadretti circa, ae-
llra bruscamente sui 6-7 quadretti come visibi-
A questo punto basta leggere la lrequenza sinto- le in ligilß.
nizzata sul Generatore RF per conoscere la lre-
quenza di lavoro del quarzo. A questo punto basta leggere sul Generatore RF
la lrequenza di sintonia e, oonosoendole, ricavare
W: se testerete dei querzl overtone (nel sia il valore di L in microltenry che dl C in ploo-
noslm volume Handbook a pag.465 spieghlamo tarad di questi due componenti.
cosa significa overtone), vi accorgerete che se nel
contenitore è indicato un valore dl frequenza. la sua Ammesso che l'induttanza L risulti dl 220 ml-
elntonla si troverà a circa 1/3 o tß del valore smm- crohenry e che il condensatore C che in fig.17 e
piglrato sul suo corpo. posto in parallelo, abbia una capacità di 100 pl-
eotared, sulla sintonia del Generatore RF legge-
Ammesso di avere un quarzo overtone da 21 rete una lrequenza parl a: '
MHz, la sua lrequenza di sintonia si troverà sul ve-
loredi21:3=9MHz.
Nel caso di un quarzo overtone sui 100 MH: in 159.000:mn1.071,9 KH:
5° annertlca, le sua lrequenza di sintonia risulterà
pari a 1l5, quindi il maulmo segnale sl otterrà
quando il Generatore RF risulterà sintonizzato sul~ Dobbiamo precisare che, e causa delle immanca-
la lrequenza di 100 : 5 = 20 MHz. bili tolleranze della lnduttanza e del condenea-
tere, si leggerà sempre una lrequenza molto pree-
Questo semplice accessorio vi permetterà perciò alma a quella ottenuta dal calcolo. ad esempio
di stabilire anche se i quarzl che testate sono de- 1.070 KHz oppure 1.069 KHz; comunque saprete
gli overtune sulla 3' o sulla 5' armonica. che questo circuito L-C si sintonizza sul 1.070 KH:
clrca che corrispondono a 1,07 MHz.
Vi facciamo nuovamente presente che quando te-
sterete dei quarzl dovrete ruotare la manopola dl Per ricavare il valore in MH: anziche in KHz, ba-
alntonla del Generatore RF in modo mlcrometrl- sta togliere gli ultimi 000 dal numero 150.000, in-
eo, perche se la ruoterete normalmente. vi sarà dil- tatti cosi facendo si ottiene:
ficile individuare il valore della lrequenza di ac-
cordo che farà aumentare l'ampiezza del segnale
sullo schermo dell'oscilloscopio. 159:m=1.071|ll'11
32
Flg.17 Utlllmnde Il noatro semplice ae-
cauorio potete determinare facilmente
la frequenze dl accordo dl un circuito dl
sintonia L-C ed anche stabilire Il valore
della lnduttenu e della capacita.
159:m=1,0719777 KHl
PERounoeeerelacAPNclTA'm-eellm
IIIIIDIODOVARICAP
.Lenin-mmm
COME villa Il WAOITA' ' "'
dl un OONDENSATORE Il W Collegando tra i due terminali A-B di questo nostro
della TEMPERATURA circuito due diversi tipi di resistenze NTC. potrete
valutare di quanto varia l'amplezza dai loro segnali
Chi realizza degli oaclllatorl RF si sarà accorto che utilizzando la stessa temperatura4
al variare della temperatura varia anche la tre-
quonu di sintonia di un circuito L-C, anomalia che Applicando invece sui terminali A-B delle toto-
potrete facilmente rilevare utilizzando l'acoessorio reelatenza di tipo diverso. potrete valutare di
che vi stiamo presentando. quanto varia l'emplezza dei loro segnali al vaA
riere della luminosità e questo vi potrebbe ser›
Collegando una lnduttanza di valore conosciuto vire per realizzare degli Interruttori crepulcv
in serie ad un condensatore ceramico da temere Ieri diversi.
(vedi tig.17), potrete valutare facilmente di quanto
varia la sua capaclta se ne nscelderete il corpo
con la punta di un saldatore.
quindi inserite questo valore in MHz nella lorrnula: - Nodo di tensione. che corrisponde al mlni-
rna valere di tensione presente lungo II cavo
25.300 : (0,61 x 0,61 x 330) = 206 plccfarad coassiale.
la capacità di questo condensatore ceramico è per- Di questa due condizioni. si riesce a vedere rnrriiv
oiòscesadaflopFampF. to bone quella del nodo dl tensione, quando ae-
35
gnala RF dalla sua maaelma amplena di circa 5 Ad esempio, si può notare che alla frequenza di
quadretti (vedl llg.23), scende bruscamente alla 16 ll l'ampiezza del segnale raggiunge i 5 qua-
sua mlnlma amplem che sl aggira lntcmc ad 1 dretti circa. e alla trequenza di 32 MHz circa, il se-
quadretto (vedi fig.23) allorquando il cavo entra in gnale scende a t quadretto.
rlaonann.
Utilizzando ad esempio dei cavi cceeelall per TV,
Se volete eseguire questa prova, ruotate la mano- la massima ampiezza del segnale si otterra alla tre-
pola VoltaIDiv. sulla pcneta 10 mllllvelt. poi cor- quenza di 24 MHz circa e la minima ampiezza al-
teclrcultata i due ingressi A-B e regolate la ma- la frequenza di 12 MHz.
nopola del eegnale d'ueclta del Generatore HF fi-
no a visualizzare sull'oscilloscopic un segnale che Se a questo punto aprirete l'estremita dei cavo
copre circa 1 quadretti (vedl fig.6). coassiale come visibile in tig.23, avrete nuova-
mente un elevato dleadattamentc d'lmpedenu,
Ora prendete uno spezzone dl cavo coasslale da perchè la sua estremità anzichè essere collegata
150500hmlungocirca5matrlcenchedlpiù,e ad un carico di 15 ehm o 50 ohm, risulta collega-
collegate una sua estremità agli Ingressi A-B del ta ad una resistenza di molti megaotim.
circuito con Umm.
Ftuotando ancora la sintonia del Generatore RF
Sulle opposta estremità del cavo collegate due re- troverete nuovamente delle frequenze la cui arn-
sistenze in paralh da 150 ohm se avete scelto plezza del eegnale RF salirà all'incirca sul 5
un cavo coassiale da 15 ohm, oppure due resi~ quadretti (vedi tig.23) e altre frequenze che fe-
stanze in parallelo da 100 ohm se avete scelto un ranno scendere bruscamente questo segnale a
cave coassiale da 50 ohm (vedi flg.21). 1 quadretto circa (vedi sempre lig.23) e questo
sempre a causa del dleadattamento d'lmpa-
lhhzduereslstenzedaßüolrmposteinparal- denza del cavo con quello del carico posto al-
lelødannounvaloretctaledìßohmedueresß la sua estremità.
stenzeda 1Mohmposteinparallelo danno un
valoretotalediäüolrmA Ad esempio si potra notare che alla frequenza dl
16 MHz l'ampiezza del segnale raggiungerà i 5
Se ora accendete il Generatore RF e partite dalla quadretti circa. e alla frequenza di 32 MHz circa,
sua frequenza mlnlma per salire fino alla sua mae- il segnale scenderà a 1 quadretto.
alma frequenza, noterete che l'amplezza del ao
gnale RF rimane costante su 3 quadretti circa In altri casi, la massima ampiezza del segnale sl
(vedi fig.21) per tutte le trequenze che scegliere-
atterra ad una trequenza dl circa 24 MH: e la ml-
te. perche l'lmpedenu del nostra cavo coaaela- nima ampiezza alla frequenza dl 12 MHz.
la risulta perfettamente adattata con il valore del-
le realetenze applicate alla sua estremità.
II valore delle due frequenze, mlnlma e maealma,
dipende dalle caratteristiche del cavo coassiale. a
m delle lrrleorle variazioni d'ampr'em potran- seconda cioè che sia da 75 ohm oppure da 50-52
nc essere causate dalla tolleranza delle resisten- ohm, ed anche dalla sua lunghezza.
ze applicate alle sue estremicà.
Nel nostro volume LE ANTENNE riceventi e tra-
Se ora cortocircultate l'estremità del cavo coas-
emlttenti troverete anche la spiegazione dI come
siale come visibile in fig.22, avrete un elevato dl-
procedere per calcolare le perdita causate dal dl-
eadattamento d'lmpedanza, perche la sua estre<
eadattamento d'lmpedenn.
mita. anziche essere collegata ad una resistenza
da 75 ohm oppure da 50 ehm, risulta collegata ad
un valore dl 0 ohm esatti.
mff.
Se ora motate la sintonia del Generatore RF trp-
verete delle frequenza in cui l'amplezza del ee- Giunti a questo punto non ci rimane che prendere
gmu nF salirà all-marca sui s quadretti (vedi in considerazione la realizzazione pratica dl que-
lig.22) e altre trequenae che faranno bruscamen- sto utile circuito.
te scendere il segnale a 1 quadretto (vedi fig.22).
Una volta in possesso del circuito stampato
Olòaiveritlcaperdlel'lmpadenadelcavomtristß LX.5060, dovete montare su questa basetta in tl-
upertettarnemeaihttataall'lmpedenzadelcarlco. bra di vetro i po'chi componenti visibili nella fig.25.
a
7t-
ile-n
WM
lim
wlnmudui
Inni-t
Flg.22 Se oortoclrculterele l'utremltì del clvo ooeeelele noterete che variando la ire-
quenze del Generetore RF del eue minimo ll wo mmirno, el ottengono delle evidenti
veri-zioni d'ernplene eu frequenze diveree. che de un mmlmd dl 5 quadretti eden-
derenno brueeemente flno ed i quadretto.
Menna-uz
.mit-
Flg.23 Se lemrete “aperte” le estremità del cevo coassiale, variando la lrequenu dei
Generetore RF dei :uo minimo el lun maelrnd, noterete delle veriulonl d'amplezzl
eu frequenze dlveree. Il eegneie RF non rirnerrà plù costante lui 3 quadretti (vedi 05.21),
rne vlrlerù de un meullno dl 5 quadretti lino ed un minimo di i quadretto.
37
Per iniziare consigliamo di innestare al oentro lo
zoccolo per l'integrato Ic1, saldando poi perfetta-
mente i suoi 14 pledlnl sulle piste in rame presenti
nel sottostante circuito stampato
- Verde
- Marrone
- Marrone
- Oro
- Morrone
poliestere, siglati 01-02, poi i due condensato- corti spezzoni di lilo di rame flessibilel ai quali col-
rl elettrolltlcl siglati 03-04, tenendo presente che legherele i componenti da testare4
il terminale positivo dl CS va rivolto verso il bos-
so mentre quello di 64 va rivolto verso I'altoi Per I'ingresso del segnale RF che preleverete dal Ge-
neratore RF e per I'usciia che poi applicherete sull'O-
Completate queste operazioni, potete inserire i due scllloocoplo dovrete utilizzare due boochettoni
tili della presa plla rispettando i colon' Reno-Ne- BNC. che oollegherele al circuito stampato per mez-
ro. pol quelli del diodo led tenendo presente che zo di' due spezzoni di cavo coassiale inclusi nel kit.
iI terminale più lungo è I^Anodo e quello plù cor- Come potete vedere nelle toto, questi due boc-
to il Catodo perchè, se li invenlrete, il diodo non si chettoni BNC vanno fissati sul pannello metallico
aocenderà. posteriore del mobile` mentre sul pannello di pla-
stlca anteriore dovete praticare un foro di 2 mm
Sempre osservando lo schema pratico di figi25, circa per lare uscire i fili A-B, un foro di S mm per
collegate i I fllt ai terminali del doppio deviltore la gemma cromata del diodo led ed un secondo
a levetta S1. foro sempre da 6 mm per I'interruttore Sti
Saldate quindi sui due terminali d'ingresso A-B due E' ovvio che l'integrato IC1 va Inserito nello :oo-
38
ENTRATA USCITA
EENWTORE KF IISBILLDSCI'IPIII
colo rivolgendo la sua tacca di riferimento a forma pronto ad eseguire tutte le misure che vl abblemo
di U verso i due fili d'uscila A-B. illustrato in questo arlioolo.
Una di questa squadrette andrà lissata nei due lo Costo di tutti i componenti necessari per realizza-
ri posti alle estremità del circuito stampato per mez- re questo acoeuorlo per Oscillowoplo siglato
zo di due corte viti mentre l'altra squadretta andrà LX.5060 (vedi lig.25)` oompresi circuito stampato,
fissata sul suppone del mobile per mezzo dl due mobile plastico "0.5060 oon mascherina frontale
viti autofllettanti. e posteriore lorale e 2 coccodrilli
Euro 21,00
Altre due vitl autolilenanti andranno inserite nel
due lori presenti sulla parte anteriore del circuito Oosto del solo stampato LX.5060 Elnw
stampato.
l prezzi sono tutti comprensivi di IVA. ma non del-
Chiuso il mobile plastico, questo Icon-orlo sarà le spese postali di spedizione a domiclllo.
a
RITORNA ALL'INDICE
Le doppia base dei tempi o Delay Time che era una volta una prerogativa dei
soli oscilloscopi professionali, è oggi presente anche in molti oscilloscopi
di categoria più economica. In questo articolo vi spiegheremo come utiliz-
zarla e come procedere per calcolare i tempi in millisecondi e microsecon-
di utilizzando la piccola manopola demoltiplicata presente sul pannello.
Fin della prima lezione sull'oscilloscopio vi abbia- di costo più contenuto: stiamo parlando della Dop-
mo presentato una oonfigurezione di ha. nelle pia Bue dei Tempi.
quale erano contemplati tutti i comandi che ven- Molti nostri lettori che sono In possemo di un o-
gono più comunemente utilizzati. scilloscopio dotato di questa funzione, ci scrivono
chiedendoci di spiegarne il funzionamento e in qua-
Ore ehe siete divenuti più esperti nell'uso e nelle Ii casi può essere utilizzata.
misure che con questo strumento si possono ese- In realtà` anche se all'apparenza può sembrare il
guire, riteniamo sia giunto il momento di spiegarvi centrano, la serie di comandi collegata alla Dop-
Il funzionamento di un comando che un tempo e- pie Bue dei Tempi è molto semplice da utilizza-
ra presente quasi esclusivamente negli oscillosoo- re e. se ci seguirete nella esposizione dell'ertioolo,
pi di uso professionale. ma che oggi, con l'evol- vedrete che potrete apprendeme il iunzionementn
versi delle tecnologia. si trova anche negli strumenti con grande facilità.
“WWEHTEWI IOOIANDIUIIDOPPIABÃSEHTEIIH
Le doppia base dei tempi risponde ed una neces- Prima di inoltrarci nella descrizione delle varie lun-
sità ben precisa, che e quella di poter analizzare zioni, diamo una breve descrizione di come si pre-
nel dettaglio lenomeni elettrici molto veloci e quin- sentano i oomandl di un oscillosoopio dotato di u-
di di brevissima durate. na Doppia Base dei Tempi, e per tare questo tac-
ciamo riterimento ai disegni riprodotti nelle iigg.4~
5-6 nei quali abbiamo schematizzato i comandi re-
Per spiegarci meglio facciamo riierimento alla fig.1 ,
lativi a questa iunzione.
nella quale è rappresentata un'onda quadra pre-
levata da un comune generatore BF.
Nota: ia raffigurazione e puramente indicaflva,
perché i comandi possono essere posizionati in
Ad una prima osservazione il fronte di salita di cia~ modo diverso e seconda della mama e dei mode/-
scun picoo risulta pedettemente verticale, come se io dello strumento. Ouesta funzione, infatti, a volte
la commutazione dal livello minimo al livello mas- viene atfivela mediante pulsanti, altre volte trami-
simo di tensione tosse pressoché Istantanea. le commutatori a Ievem, Interruttori a ellm, ecc.
Viceversa. andando ad espandere la base dei tem-
pi di parecchie centinale di volte, si vede che il La prima cosa che salta ali'oochio osservando Il se-
fronte di commutazione della nostra onde quadre lettore flME/DIV visibile in iig.4 e che sono pre-
non e afiatto verticale, ma presenta un ben precl~ senti per la Bue dei Tempi ben due manopole
so tempo di eallta (vedi fig.2). coassiali:
- una manopola esterna grande denominata Mein
La doppie base dei tempi ci consente di misurare Sweep - A;
accuratamente questo tempo e di analizzare con - una manopola intenta plocola denominata Ds-
precisione quei particolari di un segnale elettrico layed Sweep - B.
che a causa della loro velocita, potrebbero pessa- Sopra il selettore flmsldlv, è quasi sempre ripor-
re inosservati. tata la dicitura che indica che la manopola ester-
dew OSCILLQSCOPIO
91
A - enim u "gn-ie un minufm surringm cm
e-npommumnoouo-ocwu-mmmoc
c-nmllumvnluuivdeicm .unnpømua (eum
D - premete Il pulsante CHI del selettore MODE
E - lelezlonete Il selettore Trigger Mode eutle posizione AUTO
F - portate Il selettore Trigger Source su NOHIA
G - eelezionete II Trigger Coupllng eu DC
H-untebilulettoredeileßeeedelTemplpflncipehAeumvdoreemviouie-r
b di vedere eullo schermo parecchie eemlonde del eegnlle (ed es.n,5 meec.) e tI lr
lettore delle bene del tempi B su un valore molto minore, ed esempio 50 mlcroeec.
I. - ll potenziometro multiglrl consente di misurare con precisione Il Delay Time
l-lluhflorebeleyllodeeuteenteluAdleeleziemrelebeeedethmpipflmheb
(A),euA+ldievidenzlmuneponiomddeegn-beeuidieopendlrehplle
wmmhmuwmm
ne A serve per la Meln Sweep. cioe per la Bue nominato Delay Tlme Position (vedi lig.6), che
Tempi principele, mentre le manopola Interne B consente di misurare oon precisione il Delay Time
serve per il Dellyed Sweep (vedi figA). che, come vedremo meglio in seguito, è il ritardo
oon il quale interviene la Bue dei Tempi B.
In tutti gli oscilloscopi a Doppie Beee del Tempi Spesso questo comando è realizzato mediante un po-
sono inoltre presenti tre pulsanti oommutatori, eon- tenziometro muttlglri dotato di contatore (vedi fig.6).
traddistinti della dicitura A - A INT - B (vedi fig.5),
che consentono di selezionare rispettivamente: Mdhfllmmmlltlm
A = la Bue dei Tempi principale; Se osservate il potenziometro multigirl noterete
A INT = la Bue Tempi A più la Inteneifleezione che sulla parte alte della manopola è presente u-
di luminosità della zona che si vuole espandere; ne piccola ilneetra all'interno della quale è ripor-
B = la Bene dei Tempi rlhrdeta B. tato il numero dei girl da 0 a 9, mentre la circon-
ferenza interna della manopole e graduate con u-
Esiste infine un altro comando supplementare, de- na serie di numeri che va da 0 a 1011
92
Questa manopola iunziona un po' come il nonio di
un calibro. il numero che appare ail'lntemo della Il-
neatra rappresenta intatti il numero intero di giri
effettuati dal potenziometro, mentre la graduazio-
ne esterna rappresenta la trazione in centesimi dl
giro da aggiungere al numero precedente
Figß Down. quindi prim-n il hm A* INT dol .ciauuu Delay Modo o lbbamn Il
Inlmpoh døill luminosità In modo ù Uvidlnzilrl una porzione di ugnlic pari I cir-
ca un quldnito. eh. riluihrù visibili por Il lun rnlggiore luminosità.
DEI-AV TIM!
Figås'onnmllmlmpohddpotmziomwomuiflgiflvodmllplmdß-
gnnlo più luminou mm lungo in mi. principal.. Rum la mnnopoia ilno I
pollllfllllll Il Pim .vm Illl MMI dl llllil dil ..Oofldd 95000.
terminale cat. dell'osninosoopio. tenete presente fronte di salita, registrate il numero di glrl edi cen-
che questo segnale ha già generalmente una tre- tulml che leggete sulla manopola del Dolly TI-
quenza one si aggira intorno ai 1000 Hz circa; me, perché vedrete nel prossimo paragrafo come
- ruotate il selettore Volte/div relativo al CH1 in mo- può essere utilizzata questa misura.
do da visualizzare un'onda quadra di H quadret-
tl di ampiezza e motate la manopola del trlgger Ie- Ora premete il pulsante B (vedi fig.1t) e vedrete
vel in modo da fermare l'immagine sullo schermoA apparire sullo scheme il tronte di salita che desi-
A questo punto dovreste vedere sullo scheme 5 derate osservare, molto più espanso in senso e-
onde quadre complete come visibile in fig.7; rlzzontale.
- ruetate ora il selettore del Tlmeldlv relativo alla Per sapere di quanto si è ampliticato orizzontal-
base dei tempi B (selettore interno) su un tempo mente il tronte di salita dovrete utilizzare a tormula:
Interiore a quello impostato con il selettore A.
“unione ortniontale =
Eefllpkl: impostate un valore di 50 micro-econ- tan-low un. A = mmm ore. ß. - _J
dl, come indicato in figJ.
Sostituendo i valori precedentemente impostati sui
Premete il pulsante A INT come indicato in fig.8. due seletton' del flmelDlv otteniamo:
Ora, agendo sulla manopola della lumlnoolfi, eb-
bassatela tin quando sullo scheme non vedrete 500 mloreooeondl z 5 mbrooeeendl =100 vette
che una porzione del segnale risulterà più luml-
nosa dell'altra, come visibile in tigß. Nota: se l'immegine risultasse non centrahe anz-
Con i valori impostati precedentemente vedrete e- zontalmente potrete portarla al centro dello scher-
videnziarsi una porzione luminosa equivalente a mo ruotando dl nuovo leggermente la manopola del
poco più di 1 quadretto. Deloy Tlme.
Ruotate ancora il selettore Tlmddiv B (Interno) In La posizione si ottiene calcolando il Delay Time
senso orario e vedrete restringeret le porzione lu- (tempo dl ritardo), e cioe il valore di tempo che
minosa sullo schermo4 Portando il selettore Tl- separa il punto Iurnlnolo che avete scelto di arn-
mo/dlv su valori sempre più beat di tempo potre- plificare dall'inizio della traccia.
te aumentare I'oopanelone in orizzontale del se- ll Delay Time viene calcolato oon questa semplloe
gnale che volete osservare. formula:
95
DELAY TIME
FnD 0m mmm Il manopola lmsma dol :dimore Tlmddlv sulla poruu 5 micron-
eondl o veduto Il pol-don. dl uguale nvldanflm rattingenl n clreu 1 mm. dI larghez-
za. Agenda sul ponnxlumù'o commi: nuovlmm Il fronte dl salita del secondo picco.
BELAY TIME
Iloh: nel nostro oscilloscopio tipo abbiamo ipotiz- Per conoscere il tempo in microoooondl che se-
zato che il Deloy Timo sia ancora realizzato con la paralduofrontldlsaiitadovreteappllcarelasem
classica manopola del potenziometro multlglrl, plice formula
perché questo esempio si presta ad una miglior
comprensione, anche se in molti oscilloscopi que- T= Wil 2- mlmw
1! v
sm funzione viene ormai realizzaß in modo digl-
tale, con la diretta visualizzazione sullo schermo
del valore del Delay Timo. Sostituendo i valori indicati nell'esempio otteniamo:
97
RITORNA ALL'INDICE
è "i e
Qualche tempo fa ci ha scritto un professore che E' nata oosl l'idea di realizzare un circuito che con-
insegna Elettronica e Telecomunicazionl presso sentisse al nostro insegnante non solo di spiegare
un Istituto Tecnico il quale, volendo spiegare ai ai suoi studenti come awiene la propagazione di un
propri studenti come aWiene la propagazlone di segnale lungo un cavo coassiale, ma anche di tar
un lmpulso elettrlco lungo un cavo coasslale, ci loro toccare con mano íl fenomeno, rendendolo per-
chiedeva se avessimo mai avuto occasione di oc- tettamente vlslblle sullo schen'no dell'oscllloscoplo.
cuparci di questo problema4
Non contenti. ci siamo posti ii problema di come e-
Ne abbiamo parlato ai nostri progettisti, che si so- seguire una misurazione attendibile della velocltà
no subito appassionati al quesito. di propagazlone di un lmpulso elettromagnetlco
42
lungo un cavo e sfruttando lo stesso circuito abbia- siasi collegamento per antenna TV, oppure del
mo letto in modo che fosse possibile identificare e cablaggio di un Impianto di video aorvegllanza,
localizzare con precisione qualsiasi variazione di localizzando con precisione eventuali guasti4
Impedenza dovuta a un difetto, ad una Interruzio-
ne o ad un eventuale cortocircuito che dovesse lntine` potrete ricavare facilmente l'lmpedenza no-
veriticarsi lungo il percorso di un cavo coassiale, minale di un cavo sconosciuto
consentendo un impiego di questo dispositivo an-
che dal punto di vista pratico, oltre che didattico. A oou corvo mlluran la PROPAGAZIONE dl
un IMPULSO lungo un CAVO COASSIALE
Abbiamo così ottenuto i sinceri ringraziamenti del
professore, e questo è stato il migliore premio alla Quella che vi presentiamo in questo articolo e una
nostra piccola laticat misura che non troverete descritta in nessun ma-
Ora, pensando che questo progetto possa risulta- nuale d'uso dell'oscillcscopio, ma di grande utilità
re di interesse anche per altri lettori, abbiamo de- per tutti coloro che eseguono installazioni di cavi
ciso di inserirlo nell'ambito delle nostre lezioni sul- coassiali sia in campo televisivo che nelle reti di
I'uso dell'oacllloscoplo, dedicandovi un articolo. trasmissione dati, le cosiddette LAN (Local Area
Network)4
Se imparerete ad utilizzare appieno questa misu-
ra, avrete la possibilità dí struttarla in numerose Chi, come gli Installatori di antenne TV, si trova
applicazioni pratiche. a mettere in opera abitualmente questo tipo di col-
legamenti` conosce molto bene i problemi in cui si
Potrete, ad esempio. verificare immediatamente se incorre durante l'esecuzione degli impianti ove vie-
una matassa di cavo coassiale presenta delle Im- ne utilizzato questo tipo di cavo
pertezlonl.
Non e raro, infatti, che dopo avere ellettuato la ste-
Oppure sarete in grado di eseguire in breve tem- sura di decine e decine di metri di cavo, per realiz-
po un controllo sul corretto funzionamento di qual- zare ad esempio un impianto di antenna condo-
con POSCILLOSCOPI
Flg.1 Collegando all'lngresso dell'o-
scllloscoplo Il circuito LX.5065 è
possibile osservare come avviene la
propagazione di un lmpulso elettro-
magnetico lungo un cavo coassiale.
Con questo sistema è possibile veri-
ficare l'lntegrltà del cavo, Iocallmn-
do anomale variazioni di impedenza
dovute a difetti di isolamento, a ln-
terruzlonl oppure a cortocircultlA
4a
miniale, alcune prese risultino completamente pri- sere costituita da un covo teletonico, oppure da
ve di segnale. un cevo coassiale, e nel misurare l'impulso rifiu-
eo che si riceve ad una cena distanza di tempo,
Oppure puo succedere che dopo avere posato u- vìsualizzandolo sullo schermo di un oscillostmplo4
na complessa rete di trasmissione dati per Il col-
legamento di un computer centrale con diversi ter- Dalla 'orme dell'impuiso riflesso è possibile capire
minali, alcune postazioni non rispondano. se il cavo e integro oppure se presenta difetti, in-
terruzioni o cortocircuitl, e ricavare ulteriori intor-
E' sufficiente, intatti, “pizzicare'I involontariamen- mazioni sulla linea di trasmissione,
te un punto del cavo coassiale durame il suo in-
serimento ali'intemo delle apposite canalizzazio- Per eseguire ia misura si parte da un generatore
nl, per creare una interruzione o un cortocircui- di impulsi che consente di produrre impulsi molto
to, mandando in lume ore, e a volte giornate in- brevi, della durata di pochi nenooecondl ciascu-
tere dl lavoro. no, caratterizzati da un fronte dl salita e di disce-
sa molto ripido.
E non crediate che sia sempre necessario arriva-
re a maltrattamenti estremi per ottenere questi ri- Ogni volta che un impulso viene prodotto dal ge-
sultati, perché basta anche solo una conneselone neratore, sullo schermo dell'osciiloscopio viene vi-
difettosa su un connettore posto lungo la linea, per sualizzata la sua treccia (vedi iig2)4
generare guai. Dopo essere stato generato. l'impulso viaggia lun-
go il cavo coassiale con una precisa velocita di
Per non menzionare i difetti di costruzione dei ca- propagazione, fino a raggiungere la sua estremità.
vi, rari ma pur sempre possibili, le infiltrazioni di
umidità e ultima, ma non trascurabile, l'opera in- Sa lungo il tragitto l'impulso non trova variazioni di
stancabile dei roditori4 Impedenza e se all'estremiià del cavo è collegato
un carico ben equilibrato, avente cioe la stessa
In questi casi l'unica cosa da lare è rimboccarsi ie Impedenza nominale del cavo, tutta la sua ener-
maniche e cercare di localizzare al più presto il pun- gia viene assorbita dall'insieme ionnato dal cavo
to in cui si è veriflcato l'inconveniente. e dal carico ad esso applicato e non si ha alcuno
riliessione deli'impuiso.
Tuttavia, prima che cominciate a stilare lunghezze
rispettabiii di cavo, vogliamo che sappiate che esi-
ste un metodo rapido e preciso per venire a ca-
po dei problema4
homo-“hm *
La parola TDR è un acronimo del termine anglo- Flg.2 Per eseguire la misura si utilina
sassone Time Domain Rellectometry, cioe rifletto- un generatore in grado dl produrre Im-
metria nel dominio dei tempo. puloi aventi una ampiezza di 5 Volt e di
brevissimi durata, dell'ordine dl 20 na-
nosecondl, che vengono trasmeesl al
Questo sistema di misura, il cui principio di funzio-
cavo dn misurare.
namento è molto simile a quello del radar. consi-
ste nell'inviare un impuleo elettrico di brevissima
durata lungo una linea di trasmissione, che puo es-
44
1"" Fl-É. "t L
1"* a-lÉç-m "t H_
1"* F2-ü" "t E*
Flgß A seconda che Il cavo risulti collegato ed una Impedenza uguale al lud valore
nominale (vedi disegno In alto), preeenti une Interruzione (vedi disegno centrale) op-
pure un cortocircuito (vedi disegno In basso), el ottengono tre diversi tracciati eullo
ecltermo dell'oecllloecopio. Nei primo caso I'Impuleo dl partenza viene auorbito com-
pletamente dal cavo. Nel eecondu caeo al produce dopo un tempo t un Impuim rlilee-
lo che lia le stesse vereo deli'lmpuleo dl partenza. Nel terzo caso el ha ancora lo stee-
eo Impullo rilleuo, ma capovolto rispetto alI'ImpuIeo dl partenza.
Questo è Il caso dell'esempio riprodotto, in alte, In Come potete notare poi, osservando in lig.3 il dl-
llgß nel quale e rappresentato un cavo coassiale segno centrale e quello in basso, I'impulso può pre~
avente una impedenza nominale Z, ad una estre- sentarsi in due modi e cioè:
mita del quale e applicato un carico avente la stee-
ea Impedenza. - nello ateuo verso dell'impuiso di partenza (vedi
disegno centrale di lig.3);
Se, invece, durante il suo percorso l'impulso trova
una variazione di Impedenza dovuta ad una ra- - capovolto rispetto all'impulso di partenza (vedi
gione qualsiasi. ad esempio un difetto del cavo, disegno in basso di fig.3).
determinato dalla presenza di umidità, da un den-
neggiamento del dielettrico che separa Ia calza ll primo caso si verifica quando sul cavo e presen-
dal conduttore centrale, da un cortocircuito oppu- te un problema che porta ad un Innalzamento del-
re da una Interruzione, I'impulso viene rilleuo al- l'lmpedenn nominale del cavo. oppure in presen-
l'indietro verso ii generatore come se si trattasse di za di una Interruzione.
una eco sonora.
In questo caso sullo schermo dell'oscillosoopio vie- ll secondo caso indica un problema denvente da
ne a prodursi una seconda Immagine ritleeea, che un abbassamento dell'lmpedenza nominale op-
risulta simile a quella dell'impulso di partenza, ma pure Ia presenza di un cortocircuito.
di ampiezza leggermente minore, come rappre- Misurando I'Intervallo di tempo che separa sullo
sentato in tig.3 (vedi disegno centrale). schermo deli'oscilloscopio Ia traccia dell'impulso o-
L'amplezza dell'impulso riflesso dipende dalla va- riginale della traccia dell'impulso rlfleuo, e pos-
riazione di Impedenza incontrata, e precisamente: sibile Inoltre capire In quale punto del cavo si è
verificato il problema.
- maggiore è Ia variazione di Impedenza incontra-
ta sul cavo e maggiore è I'amplezza dell'impulso Ma le infomiazioni che possiamo ricavare da que-
riflesso. sta misura non sl Ierrnano qul.
45
FlgA Un'altra Interessante misura che potrete eseguire con li circuito LX.5065 e quel-
la della impedenza di un cavo sconosciuto.
Per ricavare I'Impedenza dl un cavo coassiale e sufficiente Infatti collegare alla sua e-
stremità un potenziometro del valore dl 100 ohm. Ruotando tale potenziometro ed oa-
eervando come el modifica II tracciato sull'oscllloecopio, sarete in grado dl misurare
con precisione l'Impedenza dl qualsiasi tipo dl cavo coassiale.
Per esempio, conoscendo la lunghezze di un ca- Ftiducendo il valore del potenziometro. per esem-
vo e misurando il tempo che intercorre tra l'impul- pio ad un valore di 80 ohm, anche l'ampiezza del-
so generato e quello riflesso, è possibile ricavare l'impuiso riflesso tenderà a ridursi.
il suo coefficiente di trasmissione. coefficiente
che ci da la misura della velocità di propagazio- Abbassando ulteriormente la resistenza dei potenzio~
ne dell'impulso elettromagnetico all'interno del ca- metro, troverete un punto (ad esempio, 50 ohm), in
vo e che può variare all'incirca, a seconda del ti- cui non sarete più in grado di apprezzare sullo scher-
po di cavo coassiale, da un valore di 0,6 ad un va- mola presenza di alcun impulso riflesso (vedi fig.20).
lore di circa 0,8.
Viceversa, avendo misurato il coefficiente di tra- Questo significa che la resistenza del potenziome-
smissione di un cavo di lunghezza nota, `e possi- tro e uguale all'lmpedanza del cavo e, misurando-
bile ricavare con discreta precisione la lunghezza la con un semplice tester. sarete in grado di risa-
di una matassa di cavo dello stesso tipo ma di lun- lire facilmente al valore di Impedenza del cavo.
ghezza sconosciuta.
Se a partire da questo valore continuate ad abbu-
Lasciandone aperta un'estremíta. infatti, se il cavo sare ancora la resistenza del potenziometro. ottene-
e integro la distanza misurata con I'oscilloscopio tra te sullo schermo deil'oscilloscopio un impulso n'fles-
l'impulso di partenza e l'impulso riflesso corrispon- so negativo, come visibile in fig.21. e questo e per-
derà al doppio della sua lunghezza fettamente spiegabile perche vi state awicinando el-
la oondizione di cortocircuito, che è caratterizzata
Collegando poi all'estremita di un cavo coassiale appunto da un impulso riflesso di questo tipo.
un potenziometro da 100 ohm, come indicato in
fig.4, potrete divertirvi a ricavare diverse immagini Ma c'è anoora qualcos'altro che si può ricavare da
significative. questo tipo di misura.
Ponendo il potenziometro sul suo valore massimo Se. infatti, inviate un impulso su un cavo di lun-
di resistenza. per esempio. otterrete un Impulso ri- ghezza nota, misurando la distanza in quadretti
flesso poeltlvo. come l'impulso dl partenza (vedi che separa sullo schermo dell'oscillosoopio l'lmpul-
fig.19). so di partenze da quello riflesso, potrete calcolare
46
con precisione ll coefficiente dilvelocltå di tra- L'impulso così ottenuto viene poi inviato ai 6 Inver-
emleelone dl quel cavo. ter dell'integrato ICI! collegati in parallelo` che con-
sentono di trastorrnare l'impulso negativo in un im-
Filpetendo la stessa misura su diversi tipi di cavo pulso posltlvo e di adattare l'lmpedenzl dl uscite
dl lunghezza nota, sarà possiblle ricavare una ta- del generatore all'impedenze del cavo colui-le
bella che ripona per ognuno dl essi ll coeltlclente da misurare.
della velocità di trasmissione.
A questo proposito sul circuito e predisposto il eon-
Queen' valori vi torneranno mollo utili ogniqualvol- nettore J1 sul quale, inserendo il ponticello nelle
ta vi troverete a dover localizzare con precisione due posizioni BC oppure AB, e possibile program-
un guasto su un determinato tipo di cavo. mare due diversi valori dell'impedenza di uscita del
generatore:
WELEITHSOO
- nella posizione BC viene utilizzata unicamente la
ll cuore del generatore di lmpulel è costituito da un resistenza R6 il cul valore e di 39 ohm.
classico integrato temporizzatore NESSS. siglato Questa resistenza va a sommarsl alle impedenza
lC1, configurato ln modo da ottenere un segnale ad di uscite risultante dal parallelo delle 6 porte del-
onda quadra della frequenza di circa 500 KHL l'integrato IGG.
E poiche l'impedenza di uscita di ciascuna porta è
Questo segnale, presente sul piedino 3 di ICI, vie- all'inclrca di 66 ohm, l'impedenza parallelo risultan-
ne invialo al piedino 5 della porta Nand lCZIDV te vale:
Come potete notare osservando lo schema (vedi
figß), lo stesso segnale viene anche inviato ai pie- “ohm:6=110h|n
dini 12 e 13 della porta Nand IC2/A e` successiva-
mente, ai piedini 9 e 10 della porta ICI/B, contigu- Con il ponticello in posizione BC, pertanto. I'lmpe-
rate entrambe come Inverter. denza di uscita del generatore sarà pari a:
47
I +5 Volt necessari per i'lilmont-lzlono dei circui-
ti integrati presenti sul circuito vengono ricavati ri-
ducendo la tensione di una comune batteria a 9
Volt tramite il transistor 56547 (vedi TFH), utiliz-
'ti
zeto come regolatore di tensione.
li diodo LED DL1 consente di segnalare i'awenu-
ta accensione del generatore.
WWW
'› m5 Come potete notare osservando la figa, il montaggio
di questo kit risulta estremamente semplice, in quam
'-' E f ^ to utilizza un numero Iimitatissimo di componenti.
Per iniziare prendete il piccolo circuito LX.5065 sul
quale andrete a saldare i tre zoccoli, uno a 8 plo-
dinl, relativo all'integrato Ict e gli altri due a 14
piedini relativi agli integrati ICZ e ICS.
'tmflqtnùnmhmmlcmflqlldmfl
inpuldwedafldflmlhnhflnhvohddhmclßmodfllflvllflh-
o
Àlltùl'lhtllclualll WWW!-
Flgß Schema elettrico del mleuretore TDR. Sotto, elenco completo del componenti e
connessioni oegll Integrati 74H004, NESSECN, 14H600 vinte ol sopra e con le tocco
dl riferimento rivolte verso sinistre e del trnnllstor BC547 viste Invece da sotto.
R1 = 1.000 Ohm
R2 = 2.200 Ohm CS = 100.000 pF poliestere
R3 = 5.600 Ohm C7 = 100.000 pF polieitere
R4 = 1.000 ohm trimmer DZi = zener 3,9 V 112 watt
R5 = 27 ohm DLi = diodo led
R6 = 39 ohm TRI = NPN tipO 50.547
C1 = 10 mlcroF. elettr. ICI = integrato tipo NESSSCN
C2 = 100.000 pF poliestere IC2 = TTL tipo 74H000 g
O3 = 120 pF ceramico ICS = TTL tipo 7414604
(24 = 100.000 pF poliestere S1 = Interruttore E_ò_l¦
05 = 100 pF ceramico J1 = ponticello
polarità. e saldare ll diodo led DL1 ricordando che tore BNC, che andrà poi collegato al lato rimasto
l'anodo corrisponde al suo terminale più lungo. libero del devlatore a T, come indicato in tig.10.
Non dimenticate di completare il montaggio inse- Nota: perché la misura risulti attendibile dovrete ia-
rendo nella posizione desiderata il ponticello nel re attenzione ad eseguire con molta cura la salda-
connettore Ji e di ruotare il trimmer R4 tutto in tura del cavo coassiale al connettore BNC. Per
senso antiorarlo, in modo da ottenere impulsi a- semplificare, potreste essere tentati di collegare il
venti la mlnlrna durata. cavo al dev/'store a Tmediante due semplici cavet-
ti muniti di coccodrillo. ma vi accorgerete che in tal
mulo tm GAVO OOASIALE caso questo tipo di collegamento non vi consente
di effettuare una misura precisa.
Supponiamo di voler effettuare la misura di un co- Potrete invece predisporre un connettore BNC
mune cavo coassiale a due elementi, conduttore collegato ad un corto apeaone di cavo coassiale,
interno e calza esterna, come quello visualizzato al quale andrete a saldare dl volta in volta il cavo
nel disegno riprodotto in alto in tig!!4 da misurare, come indicata in fig. 10.
Poiché, come abbiamo detto, l'impulso utilizzato Una volta realizzati questi semplici collegamenti,
per eseguire questa misura e di durata rldottiul- dovrete predisporre come segue i oomandi del vo-
ma, e cioe dell'ordíne di qualche decina di nano- stro oscilloscopio (vedi fig.11):
eecondl (vedi fig.3 in alto), per ottenere risultati at-
tendibili dovrete verificare prima di tutto che il se- - selezionate sul selettore Vertical Mode, indicato
lettore della base dei tempi del vostro oscillosco~ dalla freccia D, il canale di ingresso CH1;
pio sia in grado di selezionare una portata minima
di almeno 0,2 mlcrosecondl, corrispondenti a 200 - portate il selettore di ingresso AC-GND-DC (vedi
nanolecondi x quadretto, come indicato in lig<94 treccia B) su GND, e centrate la traocia al centro del-
lo schermo tramite la manopola del vertical position,
In questo modo, poiché ormai quasi tutti gli oscil- quindi riportate il selettore sulla posizione DC;
loscopi sono dotati del comando x10 MAG (vedi
figß) sarete in grado, attivando questa lunzione, di
arrivare ad una portata ellettiva di 20 nanocecon-
di x quadretto.
50
CAVO
COASSIALE
IRC IA
Qu
USCITA
«Il
PRESA FILA
RACCORDO
TIPO ' T '
1M
RACCCRDO
MM
Iløtl: facciamo prassnle che non forniamo gli edamforl raffigurali a destra nel disegno
necessari per effettuare il collegamenla ira I'uscila BNC del generatore d'impu/SI. l'oscll-
Ioecoplo e il cavo da misurare, adattatori che potrele feci/manie mperire tramite i siti In-
ternet :led/'een' o nei negozi di elettronica special/nell.
51
- ruotate il selettore VOLTSIDIV. indicato dalla trec-
cia C sulla portata 1 Volt/Div.:
Flg.10 In ilgura e riprodotto lo schema dl eol- Nota: come noterete con/rontando le immagini di
legamento dei vari adattatori che consento- tig.2 e di fig. 14, c'e una certa differenza di ampiez-
no dl collegare l'lßcltl BNC del generatore za tra I'impulsa prodotto a vuoto dal generatore e
di lmpulsl all'oacllloecopio da un lato, e al lo stesso impulso, nel momento in cui viene appli-
oavo da misurare dall'aitro. A questo propo- cato al cavo coassiale.
sito, per evitare dl dover ogni volta saldare Nel primo caso, infatti, il segnale presenta la sua
ll cavo da misurare ad un connettore BNC,
vi consigliamo dl saldare quest'ultlmo ad un massima ampiezza di 5 Volt, mentre nel secondo
corto spezzone di cavo coassiale, alla cul e- caso si n'duce di ampiezza non appena al genera-
stremità andrete di volta In volta a saldare tore viene collegato il cavo da misurare
li cavo da misurare. Vogliamo diesuadervl La riduzione di ampiezza dipende dalla Impeden-
fin da ora dall'utlllzzare un altro tipo di col- za del cavo che si va a misurare
legamento, come un cavo scherrnato munl- Nel caso riprodotto in fig. 14, ad esempio, utilizzan-
to dl coccodrilli, perche In questo caso la do un cavo che presenta una impedenza nomina-
miaura non risulterebbe attendibile. Ie di 50 ohm, l'ampiezza dell'impulso prodotto dal
generatore si riduce a circa 3 Volt.
z
Hgflsopmùuppneflmlenneohorhunormbdlmooelloeooplo'tlpo'llle
quale ehblamo delvnioolnemllchovengmutlllmtldtmle !!J
h mllllr! del Smil mila-ll, IMM dl llfll mi! Wilmllh lltll m'
Poiché i due picchi risultano abbastanza rawicina- Per riportare un impulso all'interno dello schermo
ti, per eseguire una misura precisa del tempo che occorre ruotare la manopola del poslzlonamento
ll separa dovrete espandere ulteriormente la base orizzontale (H.poeltlon), lin quando non vedrete
dei tempi, in modo da dlstnnzinrll maggiormente, nuovamente apparire gli impulsi sullo schermo (ve-
Per lare questo utilizzate il comando x10 MAG. difig.1s).
Questo comando ha un notevole efletto perche
permette oi espandere la base dei tempi di ben 10 Note: potrebbe succedere che, anche ruotando
volte. completamente in entrambi i sensi la manopola del
Perciò se avevate posizionato il selettore posizionamento orizzontale, non compala alcun
TIME/Div. sulla portata .2 (0,2) mlcroucondl, cor- impulso sul/o .schenno4
rispondente a 200 nanosecondllquedretto, pre- ln questo caso, lasciando attivata la funzione X10
mendo il tasto x10 MAG otterrete una portata di MAG, motate di 1 scatto in senso antiorario iI se-
ben 20 nanosetmndinquadratov lettore del TIME/DIV., posizionando/o sulla portata
.5 (0,5) microsecondl in modo da awloìnare gli
Attivando questo pulsante vi accorgerete che lo impulsi tra loro, dopodiché, ruotando nuovamente
spazio tra un impulso e l'altro viene dilatato a tal in un senso o nel/'altro la manopola del/'Horizon-
punto che, molto probabilmente, gli impulsi finiran- tel position, riuscirete a lar comparire sullo soher4
no addirittura luorl schermo. mo I'impulso. come indicato in tig. 16.
53
mm a Priouemcne Vogliamo ricavare il coefficiente di propagazione
Vc del cavo.
Come potete notare osservando la flg.15, la trac-
cie che oompare sull'oscilloscopio e ionnata da due Per prima cosa riceviamo ll tempo t che separa i
lmpulcl di ampiezza leggermente diversa. due impulsi In mlcrouoondl.
ll primo, più ampio. e l'impulso orlglnarlo prodot- Avendo misurato una distanza sullo scheme di 4
to dal generatore, il secondo e I'impulso riflesso quadretti ed avendo posto il selettore TIME/Div, su
che, come una eco sonora, giunta al termine dal 0,2 mlcroeocondlldlv., otteniamo un tempo t di:
cavo ritorna indietro al punto di partenza.
4 quadretti x 0,2 mlcroaeclv. = 0,6 mlcrouc.
La distanza in quadretti tra i due impulsi corrispon-
de esattamente al tempo impiegato dall'impulso Poiché però abbiamo amplificato la base dei tem-
per percorrere il percorso di andata e ritorno e pi di 10 volte con il comando x10 MAG, occorrerà
cioè il doppio della lunghezza del cavo. dividere il tempo cosi calcolato per 10 e otterremo
così un valore di:
Così, se conosciamo la lunghezza del cavo siamo
ln grado, misurando la distanza tra i due impulsi, 0,0 : 10 = 0,06 mlcroaecondl
di ricavare il coetttclente di velocita Vo di propa-
gazione di un'onda elettromagnetica al suo inter- Se ora andiamo a sostituire i valori nella formula
no, coefficiente che varia a seconda del tipo di ca- precedente otteniamo:
vo preso in esame, e che generalmente è compre-
so all'incirca tra 0,6 e 0,8, come indicato più avan- v¢=2no=ro,ocxaoo)=zo:zi=o,sa
ti nella tabella dedicata ai cavi coassiali4
ll valore che abbiamo ottenuto ci dice che un im-
Questo perché un impulso elettromagnetico. che sl
pulso elettromagnetico viaggia sul cavo che stiamo
muove nel vuoto con une velocità di circa 300.000
misurando ad una velocità di:
Km al mondo, si propaga all'intemo di un cavo
ad una velocità che è sempre Inferiore a questo
valore e che dipende dalle caratteristiche costrutti- V = 0,03 x 300.000 Kmleoc = 249.000 kilome-
ve del cavo stesso. trl al mondo
Il rapporto tra la velocità di propagazione lungo un che corrisponde all'03% della sua veloctia dl pro-
covo coassiale e la velocità di propagazione nel pegazione nel vuoto.
vuote viene chiamato appunto coefficiente dl ve-
locità di quel tlpo di cavo. e indicato con la lette-
ra Vc. “imitato-HM
Per ricavare il fattore Vc si usa la formula: Dopo aver visto come si misura il coefficiente di
propagazione di un cavo coassiale, siamo in gra-
lili- Iart-mìfl "Il do di eseguire la misura lnversa e cioe risalire al-
la lunghezza ignota di una matassa di cavo, se co-
dove: nosciamo il suo coefficiente di propagazione.
Fig.13 Ruome la manopola del selettore TIME/Div. sulle porme .2 (0.2) microlecondl
e agendo sulla manopole dell'Horlzontel position posizionate l'lmpullo In corricpon-
denza del primo quadretto dello schermo, come indicato In ligure.
Flg." Se lI cavo coassiale che smo misurando rlaulle eperto ed una estremità ci pro-
duce sullo schermo dall'oscllloacopio un secondo impulso rifleuo, dl ampiezza inie-
rlora a quello dl pamnza, ad une dlmnu che dipende della Iungbena dei cavo.
Fnã Per eseguire una misura accurata del tempo che separa l'lmpulso dl partenza dali'im-
pulso riflesso, dovrete espandere ulteriormente le bue dei tempi e per iure questo potrete
utilizzare il comando xtoMAG. Attivandolo amplificherete dl 10 volte le portata indicata sul
selettore TIME/Div. In questo caso ogni quadretto dello schermo corrisponde o 20 nlnole-
condl. Dopo avere attivato il comando wAG vedrete gli impulsi sparire dallo schermo. A
questo punto dovrete agire sulla manopola dell'Horlzontal position, ruotanoola In entrambi l
sensi lln quando non riuscirete a lar comparire nuovamente l due impulsi sullo schermo.
'I'lME/DIV.
Fig.16 Se non vi riesce di lare riapparire gli lmpulsl eulio schermo dovrete mutare Il selettore
TIME/Div. In senso antlorario, posizionandolo sulla portate .5 (0,5) microeecondl. Agendo en-
core sul comando Horizontal position sarete In grado di lor npparlre gli Impulei sullo schermo.
TIME/DN.
Flg.17 Poiché la distanza in quadretti, e cioè Il tempo che separa I'lmpuleo ritleuo dall'impuieo
dl partenza dipende dalla lunghezze del cavo, potrebbe eccedere che misurando una matassa
dl cavo dl una cena Iunghem l'lmpulso riflesso non risulti visibile sullo schermo perche trop-
po dimnzieto. In questo cam dovrete ruotare Ii selettore 'nME/DIV. sulla portata immediatamen-
te superiore, come indicato nella figure seguente e vedrete apparire entrambi gli lmpulsi.
Flg.18 Misurando Il tempo t che separa l'lmpulso riflesso dull'impullo di partenz- e
poulblle, essendo nota le lunghezza del covo, ricovero lI coefficiente Vr: che Indico Il
velocità con cui viene trasmesso un lmpuleo elettromagnetico ln oillcun tipo dl covo
coassiale. Per calcolare il coefficiente Vi: si uu la formula:
c-ifltxm)
dove:
Questo è dovuto al fatto che il tempo che separa l'im- Avendo inserito Il comando xio MAG dovremo dl-
pulso originario da quello riflesso e superiore a: videre ancora questo valore x10 e oiterremo:
IMPEDENZA 75 Ohm
CAVO RGJ DIAMETRO GUAINA 8.5 mm
DIAMETRO FILO 0,12 rigido
VELOCITA' PROPAGAZIONE 0,66
IMPEDENZA 15 Ohm
CAVO RG." DIAMETRO GUAINA 10,1 mm
DIAMETRO FILO 2,! mich
VELOCI'TA' PROPAGAZIONE 0.66
IMPEDENZA 50 Ohm
CAVO RG.58 DIAMETRO GUAINA 5 mm
DIAMETRO FILO 3,4 tricclcll
VELOCITA' PROFAGAZIONE 0,66
IMPEDENZA 75 Ohm
CAVO RG.50 DIAMETRO GUAINA 6,1 mm
DIAMETRO FILO 0,50 rIgldo
VELOCITA' PROPAGABONE 0,66
IMPEDENZA 93 Ohm
CAVO RGJZ DIAMETRO GUAINA 6,2 mm
DIAMETRO FILO 0,64 rIlIdo
VELOCITA' PROPAGADONE 0.83
IMPEDENZA 50 Ohm
CAVO RGJ'M DIAMETRO OUAINA 2,0 mm
DIAMETRO FILO 1,1 mld:
VELOCITA' PROPAGAZIONE 0,66
IMPEDENZA 50 Ohm
CAVO RGJ'I J DIAMETRO GUAINA 10.2 mm
DIAMETRO FILO 5,2 mich
VELOCITA' PROPAGAZIONE 0,60
IMPEDENZA 50 Ohm
CAVO R02" DIAMETRO GUAINA 10.! mm
DIAMETRO FILO 5.2 mccloll
VELOCITA' PROPAGAZIONE 0,06
IMPEDENZA 15 Ohm
CAVO RGJß DIAMETRO GUAINA 10,! mm
DIAMETRO FILO 2.! mio!!
VELOCITA' PROPAGAZIØIE 0.06
IMPEDENZA 50 Ohm
CAVO RGJZS DIAMETRO GUAINA 5,3 mm
DIAMETRO FILO 0.! rigido
VELOCI'I'A' PROPAGAZDNE 0.61
IMPEDENZA 50 Ohm
“_-
CAVO RGJ DIAMETRO GUAINA 'l'5 IIIIII
DIAMETRO FILO 1,2 mio!!
VELOCITA' PROPAGAZONE 0,00
IMPEDENIA 15 Ohm
CAVO MINI COAX DIAMETRO GUAINA 3,6 mm
*_ DiAMETRO FILO 1.1 mm hicdøll
VELOCITA' PROPAGAZIONE 0,”
IMPEDENZA 15 Ohm
CAVO 01515 DIAMETRO GUAINA 5.3 mm
DIAMETRO FILO 0,1 mm rigido
VELOCITA' PROPAGAZIONE 0M
CAVO 1215
Wi* IMPEDENZA 15 Ohm
DIAMETRO GUAINA 0.1 mm
DIAMETRO FILO 1,1 mln rIflIdo
VELOCI'TA' PROPAGAZIWE 0M
IMPEDENlA 15 Ohm
CAVO SC” DIAMETRO GUAINA 6,1 mm
DIAMETRO FILO 1.1 mm rlflldø
› _ i VELOCITA' PROPAGAZIONE 0M
h: in queste due pagine presentiamo alcuni dei cavi colui." più dillusi in commercio. Fac-
ciamo presanle che l'impedenza reale di lall cavi può vlrllre legge/manie rispeflo i valori indi-
cati a causa della tolleranza di fabbricazione.
Si deve inoltre considerare che una slessu cavo con la medesima sigla, ma costruito da Case di-
verse. può avere dei valori di voiochà dl pmplgldono legge/mente diversi da quelli qui indicati.
59
Sostituendo il valore nella fonnuia e utilizzando Il mano che ci awiciniarno alla condizione di corto-
coefficiente di propagazione che abbiamo appena circuito (vedi flg.21).
misurato otterremo:
Questo fenomeno è molto utile perche consente di
misurare con precisione I'lmpedenza dl un cavo
l:0,25!15010,03-31,12meh1 coassiale sconosciuto.
questa è la lunghezza della nostra matassa. E' interessante notare che la misura ti Impedenza
che abbiamo descritto non dipende dalla lunghez-
za dal cavo.
60
Flg.19 Dopo aver collegato all'eetremità del cavo ll potenziometro de 100 ohm. portelelo nella
posizione corrispondente el massimo valore dl resistenza. In questa condizione vedrete compa-
rire sullo schermo l'lmpuleo dl partenza e dlstenzleto. con le stato veno, i'Impulao riflesso.
Fl9.21 Continuando e ridurre le resistenza del potenziometro vedrete rlepperlre l'lmpuloo rl-
lleao, che risulterà però capovolto rispetto ell'lmpulso dl partenza. Questo e periettamente
lecito perche ci stiamo avvicinando alle condizione dl cortocircuito, nella quale l'lrnpuleo rl-
tleuo raggiungerà le meulma amplena.
61
lnoltre, misurando la differenza: sura di un cavo da 50 ohm, I'impedenza di uscita
del generatore dovrà essere uguale a 50 ohm, men-
t1 - to tre, se si misura un cavo avente una impedenza di
valore diverso, occorre modifioare l'impedenza di u-
scíh del generatore spostando il ponticello J1 dal-
mediante la ionnula gia utilizzata precedentemen-
la posizione BC alla posizione AB, aggiungendo in
te per il calcolo della lunghezza. sarà possibile ri- serie alla resistenza RS da 39 ohm una seconda
cavare il punto ove avviene la variazione di impe-
resistenza H5 che andrà opportunamente calcola-
denza, cioè in pratica la lunghezza L1 del cavo da
ta, come vi abbiamo gia spiegato nel paragrafo re-
50 ohm, lativo alla deson'zione dello Schema elettricoA
Sempre osservando la tig,22 notiamo che all'isian-
te t2 compare l'impulso dovuto alla ritleaalone del- Se il cavo da misurare ha una impedenza scono-
I'lmpulso originario il quale, giunto all'estremita a- sciuta, potrete prima ricavarne l'lmpedenza come
perta del secondo cavo da 75 ohm, rimbalza al- descritto nel paragrafo precedente, dopodiché sa›
I'indíetro. rete in grado di calcolare il valore della resistenza
H5 da aggiungere.
Misurando la differenza:
Se osservate la tig.22 vedrete che la distanza tra Qualora tosse necessario misurare tempi ancora
il tempo t3 ed il tempo t2 e ldentica alla distanza maggiori. è possibile distanziare ulteriormente gli
tra il tempo t2 ed il tempo t1. impulsi emessi dal generatore riducendo la fre~
quenza di lavoro dell'integrato NE.555CN siglato
ici, e per tare questo basterà aumentare il valore
Questo è dovuto al tatto che, quando l'impulso ri-
flesso dall'estremita aperta del cavo a 15 ohm tor- del condensatore 63 (vedi schema elettrico di figli).
na verso il generatore. trova sul suo percorso la
La durata dell'impuiso, inoltro, puo essere variata
giunzione da 15 ohm a 50 ohm che viene vista
questa volta a rovescio, e cioè come una diminu-
tra circa 20 e 100 nanooooondl agendo sul trim-
zione di Impedenza.
mer R4.
62
_P
LI H nllll 75 ul-
Flg.22 II lilteml della rlfloflometril TDH oonlonlo dl ricavato numerooe lntormlllonl dal trio-
clato che Il ottiene Inviando un impulso lungo un cavo o una linea di trasmiuione Inche dl
una oertI lunghezza. Nell'esemplo riportato in ilgurI abbiamo collegato due Ipozzonl dl ol-
vo, uno avente una Impedenza di 50 ohm e di lunghem L1 ed un altro dI 15 ohm e dl lun-
ghezza L2, Ilmulando nel punto di giunzione una variazione di Impedenza.
In questo caso cui tracciato tono visibili:
- un primo lmpulso one Il ottiene quando i'lmpulIo di partenza trInelh dIl punto di lumen-
to dl Impedenza dI 50 I 15 ohm (tt).
- l'llnpuleo più ampio, rlIultIntI dalla rltlmlone dell'lmpuleo di pImnzI Ill'utremitl Iper-
tI del cavo (ti).
- un terzo lmpulao. capovolto (tz). Ouoeto ImpulIo viene generato Illorcho I'lmpulIo princi-
pIII memn Indietro dopo onere ma mimo della estremità IpertI del cavo.
Poiché Il rltomo lnoontra unI diminuzione dl Impedenu da 15 I 50 ohm, riluitI cepovoito.
potizzando un coelficiente di velocità di propaga- surare anche tempi estremamente brovl. come
zione pari a circa 0,80, I'impulso percorre una di- quelli impiegati da un'onda elettromagnetica a
stanza di: percorrere poche decine di metri di cavo.
78
im. usmtoswn
“fifawoscluoscomo
Logicamente dopo pochi giorni tale prova prati- bero dovuto montare questo stadio. o calcolando
ca poneva a questo risultato: tutti i valori. lino a quando non lossero riusciti a
trovare un valore "standard" di resistenza, oppure
A = allievi che avevano montato il circuito in mo- utilizzando i valori standard più prossimi a quelli
do illogico; ricavati dalle formule e calcolando in vla teorica le
B = allievi che non erano riusciti a montarlo per ditierenze che na sarebbero derivate
Inconvenienti pratici. A montaggio ultimato` II portava In laboratorio.
I primi avevano intatti risolto il problema mon- collegava all'uscita dl ogni circuito un oecillosco-
tando sul circuito 10 › 20 resistenze in earle o in pio e dimostrava agli allievi che. e seconda del
parallelo. in modo da riuscire ad ottenere esatta- valori prescelti. si potevano verlllcare queste tre
mente i valori richiesti. diverse condizioni:
l secondi non avevano eseguito il montaggio 1 = In uscite si vedeva la semlonda sinusoidala
perche. in tutti I negozi visitati, non erano riusciti a tosata nella parte superiore (tig. 2);
trovare i valori ohmmlci richiesti. 2 - In uscita si vedeva la semlonde sinusoidale
AI primo gruppo il professore dichiarava che se tosata nella parte interiore (tig. 3);
un domani avessero progettato dei circultl con 5 -6 3 = In uscita la semionda risultava tosata sia so-
transistor. avrebbero senz'altro ricevuto un Atte- pra che sotto (ilgÀ 4).
stato di Merito dalle Industrie tabbricanti dl resi- A questo punto spiegava agli allievi il perche di
atoriv per aver contribuito ad aumentare la produ- questi inconvenienti. E cosl laremo anche nol. per
zione. tervl comprendere come si debba procedere per
Ai secondi dioeva che necessariamente avreb- polarizzare correttamente un transistor.
79
Fig. Z Se un transistor pre- Fig. 3 A dliterenza dalla con- Flg. 4 Come vedasi in questa
amplliicetore dlltorcl. l'emh dizione visibile in Ilg. l. l'onda ilgurall taglio dell'onda ampli-
slnuseldale amplificata celer- elnusoldela potrebbe Invece ficata puo verificarsi sia sopra
vata aull'oseilloueple. pa- risultare tosaia nella parte h- che sotto e il perche questo si
trebbe risultare toeell nella leriore. come visibile nella Ii- aeriflca e Iliueirato in questo
parte superiore. gura qui sopra. articolo.
QUANDO IL TRANSISTOR il ll BARRIERE zlche di 6 volt risultasse di 9 volt (cioe non al cen-
tro), rldlsegnando, sempre partendo dal centro. lo
Se Il translator esegue sulle semionde delle “to-
stesso segnale slnusoldaie dl tig. 8. scopriremmo
sature" (vedi llg. 2-34) deve pur esserci un valido subito che il transistor TOSA parte della semionda
motivo e per capirlo appieno conviene disegnare POSITIVA come visibile ln ilg. 2.
su un foglio di carta e quadretti due linee parallele Se Invece la tensione di COLLETTORE risulta
(vedi tig. 5), tenendole dletanziate una dall'altra di minore dl 6 volt. ad esempio 3 volt. come vedasi In
un numero di quadretti pari al valore dl tensione
tig. 9. rldlsegnando, sempre partendo dal centro. la
che intendiamo assegnare ad ogni quadretto. elnusoide di iig. 6. scopriremo che il transistor
Cosi, se un quadretto lo vaiutiamo 1 volt e le
questa volta ha TOSATO la semlonda NEGATIVA.
tensione di alimentazione del transistor risulta di come vedesi in ilg. 3.
12 volt. dovremo porre le due linee alla distanza dl Ouestl due semplici esempi ianno ben com-
12 quadretti.
prendere che la tensione di collettore dovrà sem-
Se Invece lo vaiutiamo 2 voit, per la stessa ten-
pre risultare PARI alla META della tensione di all-
sione dl alimentazione dovremo porre le due linee
mentazione.
alla distanza di 6 quadretti.
Qualora questa tensione risultasse esattamente
La linea interiore corrisponderà cosi sempre a 0
la META a malgrado olo In uscita sl otteneese
volt. cioe alla MASSA. un'onda TOSATA alla due estremità (vedi lio. 4), I
La linea superiore corrispondere invece al 12
motivi potrebbero essere solo due:
volt positivi di alimentazione.
Se ai centro di queste due linee tracceremo una 1 - Il transistor e stato polarizzato per una eccessi-
terza linea (vedi ilg. 6). owiamente questa corri- va ampiiilcazlone;
spondere ad un valore di tensione pari alla METÀ 2 - Ii segnale applicato sulla base del transistor ha
della tensione di alimentazione. cioe a 6 volt. un'ampielze troppo elevata.
Questa TERZA linea aggiunta non e altro che le Dall'esempio riportato In iig. 7 avrete gia com-
tensione che teoricamente dovrebbe trovarsi sul preso che qualsiasi segnale appiicheremo sull'in-
COLLETTORE dei transistor, perche questo NON grasso di un transistor lo potremo ampliiicare X
DISTORCA mal la semlonda amplificata. volte, ilno ad arrivare al valore massimo consentito
lniatti. partendo da questa LINEA CENTRALE. dalla tensione di alimentazione.
Inserendovi sopra le semionda POSITIVA e setto la Cioè con una tensione di alimentazione di 12 volt
semlonde NEGATIVA. scopriremo che In uscita non riusciremo mai ad ottenere in uscita un segna-
dal collettore dl questo translator riceveremo un le la cui ampiezza superi l 12 volt picco-picco e cosi
segnale la cui ampiezza massima positiva potra anche con una tensione dl alimentazione di 4,5 voit
raggiungere i 12 volt e qualla massima negativa gli l'ampiezza massima del segnale di BF ampliiieato
O volt (vedi flg. 7). ' non ci permettere mai di ottenere un segnale che
Se per Ipotesi la tensione del COLLETTORE an- superi I 4,5 volt picco-picco.
80
Pertanto, se abbiamo una tensione di alimenta-
zione di 12 volt e se appilchlamo sulla base dei
transistor un segnaledi BFdi 0.01 volt picco-picco.
potremo preamplilicare solo dl:
12:0.01 :120m
se invece abbiamo un segnale di BF dl 0.5 volt
piooo - picco Io potremo preampliiicare solo di:
11:0.5 :avoite
Eocedendo neii'ampiíllcazlone o neii'amplezza
massima del segnale BF applicato suii'lngreno.
otterrerno sempre la TOSATURA della nostra se Fig. 5 Per eaplre perche ei veri-
mlonda sia sopra che sotto. come vedesi in tig. 10. Ileeno le anomalie vialblil nelle
Cosi se abbiamo due schemi di preamplillcatore ti". 2-34 prendete un Iogllo e
che Impiegano lo stesso transistor ed una identica quadretti e disegnate due linee
tensione di alimentazione (vedi llg. 11). ln base al parallele: In baaao avremo le
valore ohmmloo delia resistenza R3 (cioe quella "ASIAedlnallnlalneeellnelefl-
collegata al collettore). potremo stabilire quanto delle POSITIVA.
aegue:
1 - II translator che ha Il valore di resistenza di
collettore più ALTO guadagna molto di più rispetto
a quello dell'altro schema che I'Ita più basso. Un
valore alto di resistenza dl collettore si usa princi-
palmente per preampilllcare in TENSIONE segnali
molto deboli. come quelli disponibili sulle uscite di
testine pick-up o microtoni magnetici.
2 - il transistor che ha un valore di resistenza più
BASSO guadagna meno rispetto a quello dell'aitro
schema, che l'ha più alto. Un valore basso di resi-
stenza di collettore si usa normalmente per stadi Flg. e Tra questa due linee pa-
pilota. cioè per amplilicare poco in tensione` ma rallele mille una tefll Il'. I
molto in CORRENTE. cioe per ottenere in uscita centro. Questa terza ripa a IIE'I'À
segnali di media o alta potenza. tensione dl alimentaflone corri-
apenam alla mm pm
sul COLLETTOHE dei tranetator.
LA RBIITENZA DI OOLLET'I'ORE
e le TENSIONE RIPOSO
Se riusciamo a modificare ii guadagno di un
transistor agendo sul valori delle resistenze, trove~
remo normale che, modiilcando questi valori.
cambi anche la tensione di RIPOSO dei transistor.
cioe.rllscendoci ai nostri esempi dl liga-940. spo-
standola LINEA CENTRALE dai 6 volt essa sí por-
tera su valori dl 9 o dl 3 volt ed in tali condizioni
sappiamo gia che il nostro amplificatore DISTOH-
CE.
Questo accadrà pero solo se non prowederemo
FIg. 1 8a. partendo da questa ll-
a CORREGGERE l valori delle resistenze di poia-
rtea centrale. rlporteremo supe-
rlzzazlone di base. cioe i valori dl R1 e R2.
riormente tutte le alnusoidl pool-
intatti e agendo su queste due resistenze che
tlve e Inleriormanta tutta quelle
potremo riportare la tensione di RIPOSO di collet-
negative. potremo raggiungere h
tore nuovamente a MEI'À tensione di alimentazio-
ne. indipendentemente al valore scelto perla R3.
massima ampieua senza avere
alcun “taglie”.
in pratica. per le resistenze applicate sulla base.
dovremo sempre ricordami quanto segue:
81
1 - AUMENTANDO ll valore ohmmloo dl R1 (op-
pure riducendo ll valore della R2) ai ABBASSERÀ
la tensione sulla BASE e di conseguenza AUMEN-
TERÀ la tensione presente sul collettore (vedi tigV
12):
2 - RIDUCENDO II valore onmmlco dl w
re aumentando Il valore della R2) AUME la
tensione sulla BASE e di conseguenza sl ABBAS-
SERÀ la tensione presente sul collettore (vedi tig.
13).
Giunti a questo puntevl chlederetecome al poe-
aano calcolare quest! valori dl Rt-fl2 in lunzione al Fl.. I Se la tensione i colletto-
valore prescelto per la R3. Se cl seguirete troverete re risultasse superiore a Inefl
immediata risposta a questo interrogativo. Melone dl ellmertledene (vel
riga centrale poeta più In alte). rl-
dseønamle sopra a quest le el-
OOIEIICMOOLANOIVALORIHHIESI- nuseldldl "9.1, lesemlondepeel-
UTENZE ttve verranno “usate”.
Prima dl descrivervl come sl calcolano I valori
delle quattro resistenze presenti nello stadio dl un
qualsiasi pmampllilcatore, indichiamo a che cosa
si riferiscono le sigle che incontrerete nelle diverse
lormule, per facilitare il vostro luturo compito.
Va = lenslenedlalmentaxlenedelclrculle
VD: tsnalonepreeentesulalaaedeltranslseer
Vc=tenelenepressnteudcolletteredeltransh
def
Ve: tsnslenspreeentestlt'lmetthereeeltransl-
sie' Flfl. I Se le Melone dl colletto-
re risultasse mlnere e meta ten-
VI = amplemseqnalelFlnveltdeappllcareul- slene dl allmentaflene (vedi rlge
lalrasedeltranstster centrale posta più In basse). rl-
Vu :amplemsegnalelfilnveltdeettensrestl prendende le steese slnueotd d
cellettaredsltranaleter llg. 1. verrano ara "tenete" le ae-
lc: cerrentsdlrlposechescorresulcetlsttere mlende negative.
lnrnA.
Ill : correntedll-eddtranelsterinmA.
le = correntechescorrssulpertltereltt-Ilìh
mA.
0 = Wincunlraraaseestadlepreunol-
Iløtere
Nle=letaeguedefllemedledeltranslstorprr
scelte
Itzrestetsnnceßegetatrapedtlveel-eln
Ohm
M:reslstenneelle.ehtraleseamesaah HI. 10 Selatensloøedleolet-
Ohm tere risulta pertethrnenta centre-
M : realnenzadceletlerelnotan la, ma sl nota un taglio su entram-
be le semlende. significa che Il
M = reelatenndlemettltorelnohm transistor ampllllca più del ne-
cessano.
Le lonnule necessarie a calcolare l valori che cl
mancano non sono complesse a con I'ausillo dl
82
une calcolatrice eiettronloe le svolgerete In brevle-
elmo tempo, infetti:
G:(Vu:Vl)
Ve:(lcll"):1m
Vb=(V*+°.7l
lb: (Ictl'lie)
lc : 1.MlWe-Vc):fl$
lp: (Iena)
l1 : 1.00010Ie-Vb):lp
M )
IS
Il:
NOTA BENE : Il numero 0,1 ripomto nelle ter-
mule Vb = (Ve + 0.1) rappresenta le cedute dl
tensione Beee-Emettitore del translator.
Il numero 10 riportato nella formula Ip : (lb l
1°) tiene conto del letto che la corrente che scorre Fl'. 11 Peri-rei cneeui collettoreeei
nelle resistenze R1 - R2 deve sempre risultare el- trlneielor rleulll preeente IIETÀ delle.
menc 10 volte euperiere rispetto e quella di ieee. uneiene dl ellrnentezione. peeeierne
Anche se ore avete a disposizione tutte le formu- eeitento eglre eul pertitere dl bue, dee
le necessarie per calcolare i valori ohmmici dl R1- eul veiori ehmmlci delle reeleienee. ln-
R2-R3-R4, riteniamo che qualche esempio di cel- dlcete in queele echeme eleltflcocon le
celo possa esservi molto utile per dissipare quel eipie R1 e R2.
piccoli dubbi che potreste ancore avere In proposi-
to.
84
Fl'. 14 Volendo neltmre uno Mo Fl.. 15 Come rllevereme dati'eeemple
preempllllcetore. Il primo problema che riportato nell'artlcole. con pochi e eem-
demmo rleelvere eera quello dl calce- pllcl celeoll conoeceremo quell violi
lere quele velore ohmmleo eeeeflnere deneme lnaertre In tele ehdlo per ree-
elle quattro reelflenale preeentl nel cir- llanre un preampllleetere dl beeee tre-
cuilo. quenn.
anche in questo secondo caso ecegliereme ll valo- Se voqllemo ottenere ell'usclta dl queeto eeoon-
re standard plù prossimo che risulta dl 21mm. de premplllicatore pilota un segnale, ed eeernplo. ^
A questo punto potremo prendere queete quat- dl 4 volt plccolplcoo. per conoeoere il valore del
tro resistenze: guadagno dl questo secondo ampllflcatore. eee-
R1 : 330.000 OIIIII guiremo questa semplice operazione:
R2 : 21.000 ehm l z 0,5 : I volte
IS : am ohm ll secondo valore neceeurlo per continuare nel
R4 : 330 ohm nostri calcoli e quello della corrente dl collettore e
e montarlo aul circuito di tig. 15. per avere un pre- questo dato gia lo conosciamo. avendolo fisaato ln
amplilicatore di BF perfettamente lunzlonente. precedenza a 2 mtllllnper (ampllllcetore pllote).
Prima di paeure al montaggio e qulndl alla veri- fllmumendo. ldatl l nostro poeeeeso a queeto
llca aull'oscllloscopio. teramo ora un secondo punto saranno:
eaemplo dl calcolo per realizzare un preampllllca- Va : 12 volt Teneloned alimentazione
tore l“pilota”. 6 : .Guedeqnolnoontlnuedelleetado
In questo modo potrete constatare come. par- lc : 2 mA Corrente dl collettore
tendo da uno stesso schema, ai pouono utilizzare ll valore della resistenze dl collettore (R3) el rlce-
valori dl resistenze totalmente dlllerentl per otte- vere. come già sappiamo. dalla aeguente lormula:
nere` dallo stesso clrculto. rleultatl dlversl. I! : 1.000!(Va:2):lc
quindi. nel nostro esempio avremo:
Esempio 2 - AIPLIFICATORE PILOTA
na = Locana = amo
Preclsiamo che Il segnale che eppllcl'leremo al-
Anche In questo caso, il valere ottenuto della
l'lngreeeo dl questo clrculto risultando oil pream-
lormula non è un valore standard. per cul dovremo
pllllcato. dleporra dl un'amplezzn maggiore dl
epproealmere tale resistenza e m ohm.
quello visto nell'eeemplo precedente.
A questo punto, procedendo analogamente al-
Supponiamo qulndi di applicare lll'ingreeeo del
l'eeempio precedente. potremo subito calcolare ll
nostro amplilicetore pilota il segnale presente el- valore della resistenza R4. che eart
l'uecita del preamplillcatore microlonico appena
deecrltto e cosi facendo l'amplezza massima del m = na : o
eegnale dl ingresso rleulterù, come qll eapplamo. oloò:
per! a clrce 0.5 volt un : e -_- «u
Fl.. le Volendo reallmre con lo stee- Fly. 11 come potrete notare, In questo
ao translator Impiegato ln llg. 14 un am- atedlo amplllleetore pilota tutti l valori
pllllcatore “pllola”, che ampllllce meno delle resistenze rlaullano ben ivefal da
ln tensione, ma che eroga mapøIor cor- quam uuunm mirmmpio dl il'. 15
rente, non potremo certo uaere I valori pur ullllmndo lo stesso tranelalor.
delle llg. 15.
Come orrnai saprete. non esistendo tale valore. Come potrete subito constatare, In questo se-
dovremo scegliere, per R4, il valore standard più condo esempio abbiamo ottenuto valori dl resi-
prossimo, cioe 800 ehm. stenza completamente differenti rispetto al primo
Caicolati i velori delle due resistenze R3 ed R4, circuito, pur utilizzando lo stesso transistor e la
potremo ore passare al calcolo delle resistenze dl stesse tensione di alimentazione.
polarizzazione della base. cioè R1 ed RZ. Sara ora interessante verilicare, in pratica. le ce-
Le lorrnule da utilizzare in questo caso saronno: ratterlstiche dei due circuiti descritti.
R1 : l.0001(Ve-Vb):lp
: 1.000 a (Vo : lp) PHOVE SUI. PREAIIPLIFICATORE
Per risolvere le due lormule. dovremo calcolare! Come avete potuto constatare. in questi semplici
termini mancanti in esse presenti. cioe Ve. lp a lo. calcoli abbiamo dovuto sempre scegliere valori di
Le lormuie, come gia abbiamo visto neli'eeemplo resistenze diversi da quelli richiesti "questo pun-
precedente. sono le seguenti: to. giustamente, ci si chiederà: "Il preampllllcelore
Ve = (illa lc):1.fll0 lunalonere'l"
Il metodo più semplice per saperlo e montare ll
VII : Ve + 0,7
circuito e. collegando I'oscllloscoplo sulla sua
lb : lc : Hle
uscita. verificarne in pratica li funzionamento.
lo : lbx 10
lnizlerete quindi montando il primo circuito pre
pertanto avremo: ampllllcatore per microfono. nel quale andranno
inseriti i seguenti componenti:
Vo:m:1.llll :13”l
Vb : 0,66+0,1 : LHVelt R1 : 330,000 ohm
lb:2:m:ll,01lll^
Ip:0,01!10:0,1ml
R4 : 880 ohm
Inserendo I dati cosi ricavati nelle lonnule pre- 01 : 470.000 pF poliestere
cedenti otterremo: 62 : 41mm pF polleelefe
Il = 1.0Mx(12-1,36):0,1 = 1flmolln TRI : NPN tlpo ECM-H
l! :1.000:(1,ß:0,1): llmohm I due condensatori C1 e CZ. posti rispettivamen-
te in serie elle base e al collettore del transistor. '
Approssimando l valori "teorici" cosi ottenuti ai
sono necessari per "accoppiare in altemete" i'ln-
valori standard ad essi più prossimi. ottenerne:
gresso e l'uscita del circuito, in quanto, come gli
I1 : 1M.MOMI sapete. su tali punti è presente la tensione continua
I! = llmølllt necessaria alla polarizzazione del transistor.
Per queeta prova. oltre ad un piocoloallmentato- edunmaaeimodi:
re In grado di fornire l 12 volt dl alimentazione (Il
510:” :ßåvdb
clrculto consuma pochi milliamper), e necesario
anche un generatore di BF dal quale preleverete un Come vedete ie tolleranze ottenute cono molto
segnale slnusoidalea circa 2.000 Hz. con ampiezza contenute ed In eltettl Ii circuito al comporta. nella
dl 20 miilivoitA realta. come la teoria ci aveva indicato.
Questo segnale. applicato ai capi del condenu- Lasciandoil puntale dell'oacllloacopio collegato
tore C1 dl accoppiamento, giungere nulle base del sul collettore del translator, provate ora ad aumen-
translator per essere amplilicato. tare l'amplezza del segnale dl lngreuo lino a
Vi ricordiamo di verillcare sempre i collegamenti quando non vedrete apparire della onde come
di massa tra Il circuito. l'oscilloscoploed il genera- quella visibili nelle liggV 2-34.
tore di BF, perche, dimenticandone anche uno sol- in atfettl. la alnueoide che otterrete potra risulta-
tanto, sullo schermo dell'oecilioscoplo vedreate re maggiormente "toeata" sulla semionda positiva
solo dell'altemata a 50 Hz. che su quella negativa o vlceveraa e questo perche
Ponete inizialmente l'lngraaeo dell'oecilloecoplo a causa delle tolleranze dei componenti e delle
aull'uacita del generatore a. regolando Il poten- variazioni lntrodotte per utilizzare dei valori etan-
ziometro del livello di uscita. controllate che i'am› dard. Ii punto di lavoro del tranaiator, cioe la ten-
piena del aegnale di ingresso rieultl esattamente alone presente sul suo collettore. potra risultare
dl 20 llllllvoit picco/picco. leggermente più alla o plù heaea della meta della
Spoatando ora il puntale ai capi del condensato- tenalone dl alimentazione.
re di uacita. potrete subita verlllcare se i valori del Se aumentando I'ampiezza del segnale BF appli-
guadagno impostati per “vla teorica" corrispondo- cato sull'ingresao vi tennerete prima che l'onda
no alle realtà e. come constatarete. l'ampiem del Inizi a “toaarel” In una delle due estremità . vl ac-
eegnale di uscita. con un segnale di 20 miilivoit in corgerete che la massima tensione picco-picco
lngreeao. potra variare da minimo di 0.4! voitad un applicata suli'ingresao e superiore (quasi 500 milli-
maealmo di 0.51 voti. volt) ai 20 miilivoit richiesti. Infatti. quando ai calco-
A seconda delle caratteristiche dei translator e la un preampllllcatore. occorre sempre avere que-
della tolleranza delle resistenze impiegate. il gua- ato ampio margine dl sicurezza. per compeneare
dagno del circuito varlera da un minimo di: appunto l'errore dl tenaione presente aul collettore
WH!! :anche del transistor (vedi ilg. 19).
Hg. ll Per controllare che, applicando culla baee dei trendator amplificatore tn
eegnale dl lF con l'arnplezn rlcitleeta, ln ueolta non al ottenga un eegnale come
vialblle nella llgg. 2-34. cere eutfloienle collegare aull'ueclta dl collettore un normale
eecllloeoopio. Se provente a urlare ll valere della reelatertn R1. vedrete che eutiite
l'onda ln incita rleuttera l“toute”.
31
Flg. 10 PolcN dovremo aoatltulra tutti l valori dele
reelalenle calcolate con vlloll etandard. dltfldlrnonle
ia tensione presenta aut collettore risultare NETÀ della
tenalona dl alimentazione, comunque dl questo non
dovremo preoccuparci, perche l noatrt calcoli cl ottre-
no un buon margine d "alcuna".
G=Rl¦lll
Omll :Lißlollplßoo-M
Perciò quando si progetta uno stadio preampli-
ilcatore. occorre sempre tener oonto dell'aflenue-
zione che verra lntrodotta sul segnale di uscita dal
"carico" delle stadio successivo e per valutare In Flg. 21 Prlme dl Inserire questi due
pratica questa "attenuazione". sara aulflclente col- elettrolltlcl portate Ia frequenze del
legare tra il condensatore di uacita CS e la masse. generatoreBFulltlti-ml'tzere-
una resistenza di valore analogo e quello di ltln, goiele I'ampiezze del aegnele ln mo-
aloe (R5 x R6): (R5 + R6), per poter cosi stabilire do da coprire In verticale clrce due
subito i valori da assegnare alle due resistenze del quedrettl.
partitore Rt-R2 presente sul primo stadio pream-
plitícatore (vedi iig. 25).
Un'eltre soluzione che potrete adottare per risol-
verequeeto problema èquella dì calcolare aublto II
primo stadio per un guadagno maggiore al richie-
ato.
l CONDENSATORI DI ACCOPPIAMENTO
Finora abbiamo eseguito le nostre prove tenen-
do sempre fissa la frequenza di ingresso del circui-
to. ma. come e owio, qualsiasi segnale di BF che
giungerà all'ingresao potrà variare da un minimo di
20th ad un massimo di 501110 Hz. percui sara utile Flg. 2! Collegate ore prima uno e
verilicare come ai comporta tele amplificatore alle pol l'altro condensato" eiettrelltlco
diverse irequenze. come indicato In llg. 28 e contatore-
Ad esempio provate ad applicare sull'ingresso le che l'ernplezu del aegnale ln uacl-
una irequenza dl100 Hz - 1.000 Hz e 20.000 Hz e te eumentere. Oueeta variazione non
controllate queleamplezza di segnale otterrete aul- al verlllchere Invece euiie trequenae
le uscite: oonstaterete cosi che quella dei 1m Hz .m al tomo e plù Hz.
avrà un'empiem minore.
91
Ponate ora in parallelo ai due condensatori C1
da 470.000 pF (vedi flg. 26) un condensatore elet-
trolitico da 10 mF. ricontrollete l'ampiezze del se-
gnale sulla frequenza dl100 Hze 1.000 Hz e notere-
te che la frequenze dei 100 Hz avrà aumentato la
sua ampiezza.
Questo significa chela capacita del condensato-
ri di ingresso precedentemente utilizzata è troppo
piccole e non riesce e far passare le frequenze più
bem. Infatti un condensatore posto ln serie ed un
segnale alternato si comporta. a seconda delle fre-
quenza, come una resistenza ohmtnlca. il cul valo-
re potrà essere cosi calcolato:
Flg. 29 Se notate che la traccia rlv
RX: : 1.w0:(l.201 Hzlc : 1.000) eutta In un qualelaal punto legger-
mente plù marcafa. potete eeaere
dove RX: e la reattanza di tale condensatore certi che Il voatro translator amplifi-
espresse in ohm. Hz è la frequenze espressa in
catore autoaclila In alta frequenza.
Hertz e C è la capacità espressa in microfarad.
Pertanto con un condensatore da 470.000 pF
(pari a 0.47 mF). alla frequenza dí100 Hz, avremo:
nxe = Loooztm xtmxoarnmo)
ecioe:
nxe = mamma = :mean
mentre con lo stesso valore dl capacita, ma alla
frequenza di 2.000 Hz la reattenza dei condensato-
re verra:
flXc : 1.000:(l,20!2.0fll°,47:1.m)
Flg. 30 Infatti ae provate a modifi-
da cui: care ll Time/ deil'oacllloecopio
In modo da fa aperire nulle scher-
RX: : 1.m¦5,0 : 100,50IIII mo una mia lemlonda, potrete nota-
Utilizzando un condensatore da 10 mF ii valore re che ln quei punta “leggermente
delle reattanza scendere notevolmente. infatti. alla più marcate" eelatone delle piccole
frequenza di 100 Hz si otterrà: Ilfluaøldl.
nxe = monumlzmnonm)
cioe:
RXc = Lulltflå.. : Lidl!!
in futuro se quando controllerete con i'osclllo-
:copio un'onda slnuaoidala preampllficata, note-
Flg. Jf Se notata quella autocad-
rete in alto e in basso nella treccia un tratto Ieg~
lexlone eu dl un qualsiasi etadlo pre-
germente più "grosso" (vedi fig. 29). ruotete Il Tl-
amplfflcatore o finale dl potenza. po-
ME/BASE dei vostro oscilioscopio in modo da
ottenere sullo schema una eole seminonda e vedre-
trete eliminare tale difetto inserendo
un piccolo condensato" tra bene e
te che questo tratto apparirà ondulato (vedi fig. 30).
collettore.
Questa anomalia sulla traccia denota una eufo-
eellexfone dei transistoralle frequenze più elevate.
_
s`m
perelimlnareia qualesara suiticlenteapplicaretra sull'oscilloscoplo non sara più nitida come In pre~
il collettore e la base un piccolo condensatore da cadenza. ma come "siuoca " (vedi ilg. 33).
22 pF o da 33 pF (iig. 31). Quando sull'oscllloscoplo apparire una tale on-
Se provate ad aumentare la capacità di questo da. sicuramente in altoparlante o in cuiiia si sentirà
condensatore portandolo ad esempio a 100-120 pF un iorte ronzio di alternata.
e ricontrollate l'amplezze del segnale sulle tre ire- Provando ora a Inserire II preamplliicatore entro
quenze 100-1.000-20.000 H2. noterete che l'am- un piccolo mobiletto metallico collegando il nega-
piazza au quest'ulti ma frequenza risulterà attenua-
tivo di alimentazione al metallo dei mobile e utiliz-
zando per l'ingresso un cavetto schermata. ecco
ta rispetto alle prova precedente.
che la slnusoide risulterà nitida e senza alcuna
Eccedando nei valore di tale capacità, come sovrapposizione di ronzio.
constatareta. si limitare il guadagno alle irequenze Occorre ancora rammentare che modificando la
più elevate sui 20.000 Hz: avrete quindi compreso tensione di alimentazione del preampiiilcatore da-
che applicando un piccolo condensatore tra il gli attuali 12 volt a 9. oppure a 15 volt. si dovranno
COLLETTORE a la BASE. e possibile togliere nuovamente calcolare i valorl di H1 e R2 per ripor-
eventualiautoscillazioni di AFecheaumentandolo tare la tensione dl collettore a META' tensione dl
considerevolmente ridurrete il iattore di ampllilca- alimentazione ed in tai modo risulta evidente che
zione sulle irequenze più elevate della gamma BF. un circuito progettato per una ben precisa tensio-
ne dl alimentazione non puo essere utilizzato con
tensioni notevolmente diverse, a meno che non al
PER CONCLUDERE applichi in ingresso un segnale di arnpiem Inie-
Queste semplici prove pratiche che vl abbiamo riore rispetto a quanto specificato.
descritto vi aiuteranno a risolvere, in taaedi proget- Se ritenete l'elettronica interessante e utile per il
tazione. moltissimi vostri iuturi problemiV vostro iuturo, annotate sempre tutto quello che al
In particolare quei lettori che ci inviano dal pre- verifica durante questa prove pratiche. perche non
esiste, nè vi potra mai essere, un libro che descrive
ampliiicatori da riparare perche "ronzano" troppo
tutti questi particolari. quindi, parairasando il ben
e che accusano dal diletto il circuito. dopo aver
noto proverbio. avere un quaderno pratico aul
montato questo nostro circuito sperimentale. avvi-
transistor da voi scritto e per voi quindi perietta-
cinando all'ingresso del preampliiicatore un iilo rnente comprensibile, "algnlilchera avere nel caa-
percorso dalla corrente alternata a 50 Hz. oppure setto un vero tesoro".
un trasiormatore collegato alla rete elettrica. po-
tranno constatare che la alnusoide che apparirà 93
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