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Chimicamo | Chimica, Tutto è Chimica
Iprofumi sono costituiti da una miscela a base di alcool o sostanze oleose con sostanze
odorose in grado di stimolare il senso dell’olfatto. Sono dotate di un odore più o meno forte che
può essere di tipo aromatico, alla frutta, ai fiori ecc.
Esistono molte essenze naturali o sintetiche che sono utilizzate in combinazioni appropriate per
la preparazione di determinate profumazioni fondamentali.
Tali mescolanze di essenze, che vengono poi usate per l’ottenimento di profumi sono
denominate “oli essenziali“.
La gran parte dei profumi di origine naturale è trae origine dal mondo vegetale. Delle centinaia
di migliaia di specie di pianti esistenti circa 1700 contengono sostanze odorose sotto forma di oli
essenziali, resine o balsami.
Le sostanze di origine animale usate nei profumi, sono infatti pochissime:
ambra (dal capodoglio)
muschio (dal bue muschiato)
zibetto (dallo zibetto)
castoreum (dal castoro)
Tutti i profumi di origine animale sono costosissimi o per la difficoltà di estrazione o per la rarità
dell’animale.
Le essenze vegetali vengono ottenute da corteccia, fiori, foglie, radici o altre parti vegetali per
estrazione, spremitura o distillazione in corrente di vapore. Attualmente la maggior parte delle
sostanze odorose usate nei profumi ha origine sintetica e possono essere o sostanze
caratterizzate da una profumazione simile a quella di origine naturale o di entità olfattive del
tutto nuove che non si riscontrano in nessuna sostanza naturale.
Parti del profumo
Un profumo è generalmente costituito da tre parti:
Testa: è costituita da sostanze odorose leggere, chiare e frizzanti che, a causa della loro
elevata volatilità, vengono subito percepite. Si usano soprattutto aromi freschi come essenze
aggrumate a cui spesso vengono addizionati aldeidi alifatiche, profumi di foglie o aromi di frutta
Corpo: è costituito da sostanze odorose moderatamente volatili, per lo più estratte da fiori, che
conferiscono al profumo calore e vita. Il corpo è il solido nucleo olfattivo intorno al quale è stato
costruito il profumo e che conferisce una vera identità allo stesso determinandone, fra l’altro,
anche il valore economico. L’evaporazione della nota fondamentale deve essere armoniosa,
omogenea e deve prolungarsi per molte ore, attenuandosi senza, tuttavia, perdere la sua
riconoscibilità
Fondo o base: è la parte fondamentale del profumo e ne determina il carattere. Si usano per la
sua composizione sostanze odorose poco volatili e con buona persistenza.
Tali parti fondamentali possono essere legate tra loro tramite i cosiddetti adiuvanti che servono
a rendere continuo il processo di liberazione delle sostanze odorose. Tra
gli adiuvanti occupano una posizione speciale quelli che, in piccole quantità sono in grado di
orientare la profumazione complessiva senza far risaltare il loro profumo come aldeidi, estratti di
spezie, olio di incenso. Nella preparazione dei profumi si distingue tra costruzione lineare e
complessa: nella costruzione lineare si mescolano in rapporti ben definiti sostanze odorose e
oli essenziali, mentre in quella complessa vengono miscelati profumi di base, costituiti da molti
componenti singoli e già in sé completi di testa, corpo e fondo. La costruzione complessa
consente una miglior “rotondità” del profumo risultante rispetto a quella ottenibile mediante
aggiunte successive di singoli componenti.
Concentrazione della fragranza
La prima cosa da sapere sulle fragranze è che possono presentarsi in diverse forme,
chiamate classi di diluizione. Tali classi indicano la concentrazione dei composti aromatici
all'interno di una specifica fragranza. Essenze, composti aromatici e oli sono dissolti in una
base di etanolo e acqua, o una delle due sostanze. Questa base permette alla fragranza di
legarsi alla nostra pelle e, man mano che l'alcol evapora, il profumo rivela la sua
composizione. Le più comuni classi di diluizione sono: