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V0LUME 7/ 2079
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3 Editoriate
VITO TUMMINO
§oe{rs
7 [eterna storia del disagio giovanite net[era di Internet.
Come evotvono [e dipendenze patotogiche
PAOLO DI BIAGIO
{lffs sfods
22 Mary Cover Jones (1896-1987)
Una antesìgnana delta Behavior Therapy
GIOVANNI CAVADI
§fr«memff
32 Costrutti e cambiamento in psicoterapia. I[ versante libertà-determinismo
SARA SCACCHETTI
§sperfemae
46 Lo psìcologo di base. Uesperienza deLLAmbito Territoria[e Sociale di Galatina
GIUSEPPE LUIGI PALMA, ELISA GIANNACCARI
§frere§ee
65 Psicoterapie di tipo cognitivo-comportamentate evidence-based: presentazione
di alcuni trattamenti brevi rivolti a[ paziente a rischio suìcidiario
MARTINA RIGNANESE, RAFFAELLA CALATI
50c7eto
88 Percorsi migratori e violenza
FULVIO FRATI, VERONICA NERI
.[lrfervfsts
105 I[ lavoro: dal malessere a[ benessere, aI be[lessere e atta gioia
A cura di GI0VANNI CAVADI
§morfomf
110 I[ Profumo di queLLa Primavera owero l'emozione
di dedicarsi alta politìca vera
MARICETA GANDOLFO
§eremsronr'
1.1.6 a cura di GI0VANNI CAVADI
€onvegn§/ €angressi
1,20
§-§nk art
722 Leonardo: [o sguardo acuto del Rinascimento
ROSA DE ROSA
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Percorsi migratori e violenza
FULVIO FRATI, VERONICA NERI
Percorsi migratori e violenza.
Uno studio condotto presso
1o Spazio Salute Immigrati
dell'Azienda Unità Sanitaria
Locale di Parma
M§gra&'§mrx v«xx&es arxd xr§s&emse.
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FaN"ma, §&aLy
PAROLE CHIAVE Disturbi mentali, Flussi migratori, MigÌanti, Provincia di Parma, Violenza
I flussi di migranti verso Paesi diversi dai loro territori di provenienza costituiscono
oggi sicuramente uno dei probtemi di maggior rilevanza a [ive[[o italiano, europeo
e forse anche mondiale. Inoltre, i[ fenomeno detle migrazioni internazionati sembra
aver assunto negli ultimi decenni una direzione geografica di fatto unica e costante,
mentre i[ caso de[[e migrazioni ne[[a direzione ad essa opposta costituisce ormai un
elemento marginate e statisticamente pressoché irritevante: e [a direzione geografica
in cui nelta stragrande maggioranza dei casi tati spostamenti awengono è quelta
che porta da[[e Società più fragiLi e potiticamente instabiti a quel[e più sicure e
consolidate, e cioè dai Paesi economicamente più poveri a quelti economicamente più
ricchi ed in grado di fornire, almeno ne[[e aspettative di chi [i dovrebbe accogtiere,
maggiore sicurezza e maggiori prospettive future.
Nei secoli passati non è stato sempre così. Non fu ad esempio così per gti Europei che
si spostarono nel[intero continente americano, nei decenni e nei secoti successivi
a[ viaggio iniziale di Cristoforo Cotombo: non fu così, sia prima de[[a scoperta
8^8
dell'America sia in tempi decisamente successivi ad essa, per gti Europei che con [e
[oro navi (e, spesso, con i [oro eserciti) cotonizzarono vastissime zone dellAfrica,
dett'Asia e del[Oceania. E non fu così neppure per gti Ebrei provenienti da varie zone
Europee che, dopo aver subito un vero e proprio genocidio da parte del regime nazista
decisero, dopo [a fine delta Seconda Guerra Mondiale e con i[ benestare de[te Nazioni
Unite, di [asciare [Europa ed altre zone del cosiddetto "0ccidente industriatizzato"
per andare a fondare, in una zona del Medio 0riente sino ad atlora abitata solo
da popolazioni nomadi o seminomadi (e perciò solo in piccola parte socialmente
stabilizzata ed urbanizzata) fattuate Stato di Israete.
inoltre, anche [e ritevanti deportazioni di schiavi provenienti dal.l.'Africa verso [e
Americhe (e, in precedenza, verso i territori Arabi) che, invece, portavano queste
persone da Paesi più poveri ed instabi[i ad altri atmeno apparentemente più ricchi
di prospettive per i[ futuro, furono in reattà motto diverse dai fenomeni migratori
più recenti e ciò perché, sebbene a grandi linee seguissero [a stessa direzione di
questi ultimi, di fatto awenivano con modalità coercitive tali da non poter essere
certamente viste, da chi ne era vittima, come una via per migliorare [a propria
-
condizione esistenziate complessiva.
I fenomeni migratori di cui invece vorrei qui occuparmi quetti per cui si sono
-
mosse spontaneamente dai loro territori d'origine mitioni di persone in cerca di un
significativo miglioramento de[[a propria qual.ità di vita - sono iniziati successivamente
e con modatità del tutto diverse: si sono infatti svituppati nei decenni successivi
a[[a fine de[[a Seconda Guerra Mondia[e, a[[inizio in maniera lenta e graduate e solo
successivamente (a[[incirca a partire datta fine degli anni 1970) in modo dapprima
più graduale e poi sempre più massiccio.
A[[inizio, perciò, tali fenomeni migratori recenti non hanno genera[mente generato
nei Paesi accogtienti forti resistenze od opposizioni, e per circa tre decenni sono
stati complessivamente - anche se, owiamente, in misura diversa da Paese a Paese -
accettati o quantomeno totterati. In parte, anzi, alfinizio essi sono stati addirittura
facilitati e in alcuni casi richiesti da[[e stesse Nazioni accogtienti: si pensi, ad
esempio, ai lavoratori ita[iani detlindustria mineraria o di quelta edilizia che negti
anni 1950 e 1960 hanno trovato lavoro in Betgio, in Germania o in Svizzera, ma
anche alte popolazioni turche o nordafricane che già in quegti stessi decenni si
trasferivano, per lavorarvi, in Germania o in Francia.
E però a partire att'incirca dalt'inizio degti anni 1980 che tali fenomeni migratori,
provenienti datte zone più povere e spesso pericolose de[[a Terra ed indirizzati verso
Nazioni maggiormente prospere e stabili, hanno acquisito una rilevanza tale da far
emergere, al[interno dei Paesi da essi interessati sia come mete da raggiungere
-
sia come zone di semplice transito, anche movimenti alt'inizio più spontanei
ed improwisati, poi sempre più organizzati e strutturati - ad essi sempticemente
opposti e, poi, successivamente, anche manifestamente osti[i. Tati manifestazioni
di ostitità verso i migranti, spesso organizzatesi in forme di violenza organizzata
e di sistematica violazione dei più etementai diritti umani, appaiono poi essersi
particotarmente acuiti in quesfuttimo decennio, ed in particolare da[ 20 Ottobre
2077, data da cui essi hanno assunto un'organizzazione criminale sempre più definita
e, a suo modo, efficiente.
Secondo [a mia personate esperienza riguardo ai fenomeni migratori di questi uttimì
i
dieci anni circa, peraltro, [a violenza verso migranti non è una caratteristica
tragicamente presente solo nei Paesi di meta o di transito dei flussi migratori,
ma è spesso ri[evabile anche nei [oro Paesi d'origine, ed è significativamente
caratteizzabile come una de[[e cause che più spesso hanno dato origine a[['awio
dei percorsi migratori stessi. 5i è così verificata con una frequenza sicuramente
non trascurabite, in questi ultimi dieci anni soprattutto, [a tragica situazione di
chi, per fuggire da[[a violenza di cui era o poteva essere vittima ne[ proprio Paese
d'origine, ['ha poi incontrata e sperimentata direttamente, e spesso anche in forma
ancora più cruenta di quetla da cui stava fuggendo, anche nei Paesi in cui si è poi
venuto a trovare durante i[ proprio viaggio verso una meta considerata più sicura o,
addirittura, dopo aver raggiunto [a meta desiderata.
Ma cos'è accaduto i[ 20 0ttobre 201,7, e perché questa è una data da tenere ben
presente quando si parta di viotenza verso i migranti? In tate giornata, dopo circa otto
mesi di guerra civi[e, ta Libia conobbe [a fine de[ regime che per circa quaranfanni
aveva guidato questo Paese, e che era stato ininterrottamente guidato per oltre
quarant'anni (per [esattezza dal ].o Settembre 1969) daL Colonnetlo Mu'ammar
89
Gheddafi. Egti, inseguito dalte mì[izie dei rivoltosi riunite nel"Consiglio l{azionale di
Transizione" (CNT), fu a[[a fine dei combattimenti catturato ed ucciso. segnando con
la sua morte non solo [a fine detta guerra civi[e e di un regime sicuramente monocratico
e dittatoriate, ma anche iI crol[o di un'efficiente - per quanto sicuramente riiscutibiLe
- organizzazione istituziona[e che aveva comunque garantito a[[a Lioia quatcne iorma
di governo sociate.
A seguìto detta caduta di Gheddafi, in attri termini, ta Libia è sprofondata i-'r un caos
estremo, in cui iI controllo sul territorio è passato datle Foze dell'Ordìne Eovernative
a milizie armate di svariata matrice ed origine, ed assai frequentemente pnive di
qualunque regotamento normativo a cui fare riferimento. In tale conte§to. le nigtiaia
di migranti che da quel momento si sono trovati sul suolo libico - sra uornini sia
donne - sono rimastì assolutamente privi di qualunque forma di trttela dei oropri
diritti umani, e sono anzi stati visti dai gruppi armati locali come una risorsa da
cui trarre proventi di vario tipo, soprattutto economici e sessuati. aL dì Fuori di ogni
controlto esterno che potesse operare neì confronti di tali migranti quaLunque torma
di tutela concreta.
Una dette conseguenze più evidenti di tate situazione è stata la detenzione in
condizioni inumane, tuttora presente, di centinaia di migtiaia di persor:e neì centri
[ibici, una situazione più volte denunciata dalte organizzazioni intemazionatj che
lavorano jn difesa dei dìritti umani ma che sino ad oggi rimane sostanzia[mente
presente ed immodificata e che, anzi, fattuale situazione di instabiiiG e rji
conflittua[ità interna a questo Paese rischia addirittura di aggravare uLterio!'mente.
La situazione di diffusa ed incontro[lata instabiUtà presente in Libia c{aL 2011,
con [e conseguenti generalizzate condizioni di violenza e di violaz'ione ciei dìritti
umani che in tale Paese si sono radicate soprattutto in questi ultimì dieci anni
circa, è particolarmente significativa soprattutto per quanto riguarda anche iI nostro
territorio nazionale perché, sebbene La Libia non sia iI soto Paese di tnnsito oeì ff.ussi
migratori verso ['Europa, esso rappresenta i[ maggior punto di partenza verso Lftalia
dei flussi provenienti datt'Africa, ed interessa inoltre una percentuale scurannente
molto significativa dei flussi migratorj, diretti in Italia o comunque verso fEuropa,
provenienti da vari Paesi asiatici.
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kiaclpali r6te di migranti nel Medtsmns. -""'r':l... ,t
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r..::::::.r:::,i:a:t:taau:ìi:t:tiiti::::::::1,:::rr:tii.iir:ri:::t:::ai:tai:ìi:i:ita::tlir:ì:i
(Fonte: Giorgia.vo. (2074,8 dicembre). Wikimed'ia Commons. File: Rotte di migrznd ne. rned:ieiraneo.svg.
Disponibite da: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?)
^0
9
Immigrati in italia: quanti sono e da dove vengono
CENSIMENTI
201,8:
olo
7,5 di popolazione straniera in Italia
10 ?o di popolazione straniera in Europa.
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91
Circa lz mitione di marocchini (extracomunitari);
Circa 290 mita cinesi (extracomunitari);
Circa 237 mi[a ucraini (extracomunitari).
Da[2005 e nei 5-6 anni successivi c'è stato un fortissimo incremento di rumeni (circa
tripticati), motdavi (circa tripticati), bul.gari (circa tripticati), bengatesi, polacchi,
indiani ed ucraini (circa raddoppiati).
ciuà:
Roma
Mi[ano
Torino
Molti stranieri sono peraltro presenti soprattutto ne[[e città di media grandezza, ad
esempio:
19 7" di stranieri a Brescia (città con maggiore percentuale);
Reggio Emitia (29 mi[a stranieri).
A
92
Età
Un fattore che caratterizza molto gti stranieri presenti in Itatia è [a loro età media:
infatti essa è molto più bassa rispetto a[[a nostra, i[ che significa che i processi
migratori interessano soprattutto persone giovani.
Inoltre, [e nascite degti stranieri sono maggiori rispetto a quel[e italiane, per cui,
in un futuro probabitmente non lontano, l'a nostra fascia lavorativa sarà composta
prevalentemente da stranieri.
Età media degti stranieri: 32,5 anni (nascite di stranieri maggiori a quelte itatiane)
Età media deg[i itatiani: 44,3 anni.
Non c'è una grossa differenza tra l'istruzione straniera e quella itatiana, ma gli
imprenditori quasi sempre preferiscono assumere un lavoratore itatiano piuttosto che
uno straniero, probabilmente perché quel[o italiano, non avendo prob[emi [inguistici,
può essere subito produttivo, mentre [o straniero spesso non [o è.
39,4olo di itatiani con diploma di scuo[a media
38,9 olo di stranieri con diploma di scuola media.
I permessi rilasciati per motivi di lavoro rappresentano attualmenteil4,60lo dei nuovi
titoti di soggiorno. La quota di titotari di permesso di soggiorno di lungo periodo
sta infatti crescendo rispetto a[ totate dei regolarmente soggiornanti (61,7%). Sono
754mila, neg[i ultimi 6 anni, i cittadini di origine non comunitaria diventatiitatiani
(735.874 neL 2017).
Attualmente il9,7olo de[[a forza lavoro in Italia è di cittadinanza non comunitaria.I[
tasso di disoccupazione femmini[e risutta elevato soprattutto in comunità come [a
tunisina (57,2o1o), [a bangladese (46,601"), [egiziana (44,5o1").
I[ 70Yo deg[i occupati stranieri di età compresa tra i 1.5 e i 64 anni risulta iscritto
ad una de[[e prime quattro confederazioni sindacali itatiane; si tratta di un milione
e centomila persone, un decimo del totale degLi iscritti. Il T9olo detle imprese a
conduzione straniera è guidato da cittadini non comunitari. Crescono in particotare
[e imprese individua[i (+2,1o1"), soprattutto ne[[e comunità di origine asiatica
(pakistana: +1.O,60lo; sri[ankese: +6,9oloi indiana: +6,4olo) ed europea (motdava:
+6,30lo; ucraina: +5,5oh).
Ne[ 2017, ['80% detle rimesse (4 mitiardi di euro) è diretto verso Paesi non
comunitari. I primi due Paesi di destinazione sono i[ Bangladesh e [e Fi[ippine.
[indice di bancarizzazione indica una quota di "esclusi" dal settore finanziario in
costante diminuzione: dal 40% deL 2010 att'attuale 28%.
La violenza nel mondo secondo i rapporti annuali degti uttimi dieci anni di
Amnest3r International
^3
9
di Parma, in particolare. sono 32.306 i cittadini stranieri residenti a[ 1" gennaio
2018.
La stragrande maggioranza di questi cittadini stranieri è in possesso di regotari
documenti che consentono loro di accedere in modo sostanzialmente assimilabi[e
a
quello dei cittadini itaLiani, tramite La disponibiLità e futitizzo eventuale della vera
fucenti
e propria "Tessera Sanitaria", ai Servizi di cura sia territoriati che ospedalieri
capo'a[ "servizio sanitario Nazionale" ("s.s.N."). cjò awiene, di norma, attraverso
un. priru fase di diagnosi e di orientamento effettuata da parte dei cosiddetti
"Medici di base" (e cioÉ i Medici di Medicina Generale per gti adutti sopn i 14 anni
ed i Pediatri di Libera Scelta per i minori di 14 anni)'
(per [o
Una piccola parte di stranieri presenti su[ nostro territorio Provinciale tuttavia
i
più, ma non soltanto, cosiddetti 'R.T.P.I.", cioè i "Richiedenti e Titolari di Protezione
internazionate"), di solito nei primi due anni-due anni e mezzo di permanenza nel
"Medico di Base",
nostro Paese non accedono in prima istanza ad un vero e proprio
sia perché in genere essi non sono ancora in possesso dei documenti necessari
di
ad ottenere La vera e propria "Tessera Sanitaria" sia perché, per la permanenza
difficiLe
ilgnificatlve "barriere'i linguistiche o culturali, trovano particotarmente
acledere a queste figure màdiche che quasi mai dispongono di Mediatori Linguistici
e Culturali provenieriti dalte stesse Aree geografiche di origine di tati mignnti'
Per questo particolare tipo di utenza, pertanto, da o[tre venfanni è attivo
presso
Non tutti questi pazienti, tuttavia, sono riconducibiLi aLLa categoria dei
cosiddetti
,R.T.p.I.', cioè i';Richiedenti e Titol.ari di Protezione Internazionale": molti di essi
continuano infatti ad accedere a questo Servizio, per [e ragioni sopra menzionate,
anche se in possesso de[[a Tessera sanitaria, proprio per [a perm_a_nenza di
tali barriere
cutturati e/o [inguistiche. In particoLare, i pazienti "R.T.P.I." afferenti a tate Servizio
negti anni dalZO1.4 al. 2018 compresi sono stati i seguenti:
Pazienti R.T.P.L (Richiedenti e Titolari di Protezione Internazionole) in coico ollo
Spazio SaLute Immigrati di Parmo negli anni dal 2014 al 2018 compresi (dati ol
31.12.2018)
una parte significativa di questi pazienti, negli ultimi tre anni, ha manifestato tutta
una serie di problematiche di tipo psicologico che ['hanno portata atlattenzione delte
figure professionati detto Psicologo detlo Spazio Salute Immigrati di Parma e, in alcuni
casi, delto Psichiatra del Servizio di 5alute Menta[e territoriatmente competente. Per
molti di questi pazienti sono state rilevate forme significative di disturbo psichico, e
sono state quindi formutate diagnosi psicologiche o psicopatotogiche più specifiche
come eyidenziato netla seguente tabe[ta:
/
Diagnosi psicoLogiche psicopotologiche presso lo Spazio Salute Immigrati di Parma
negli onni 2016-2018
(Totale utenti diognosticati da Psicologo o Psichiatro deL Servizio: n. 141)
A
95
Sulta base di taLi dati, in rapporto a[[a media di utenti in carico alto Spazio salute
Immigrati dettAzienda U.S.L. di Parma nel medesimo triennio 2076-2078 (N. = 589)
è stat-a calcolata La cosiddetta prevatenza periodate di ognuna di tali psicopatologie
ne[[a popotazione "R.T.P.I." afferente a tale seMzio, vate a dire [a misura percentuale
delta irequenza di ognuno di tal'i disturbi rispetto atta media degti utenti in carico a
tale Centro nel medesimo triennio. Essa è riassunta ne[[a seguente tabella:
DIAGNOSI
PSTCoL0GICHE / N. PERCENTUALE SULLA MEDIA
N. 589
(PREVALENZA)
Sociate
Disturbi del Sonno 5 0.85
Disturbi Psicotici 2 0,34
Disturbo da Conversione 1 0,17
10 "-
rBla§rÈ* É&nryb{
,Er$u*u{ É€gri§d
I[ grafico appena riportato ci mostra un profi[o in parte simite a quello riportato ne[[o
studio di "Medici Senza Frontiere" nel 2076, che ha anch'esso rilevato come i disturbi
psicopatologici più frequenti tra i migranti siano, anche se non nel medesimo ordine,
iI Disturbo Post-Traumatico da Stress, iI Disturbo da Ansia generalizzata e i Disturbi
Depressivi o detl'Umore.
Tati dati possono a loro votta essere rappresentati anche daI grafico seguente.
^.
97
I LU§&HI &§§-LA VIOL§NU&
&
98
Espeienze dirette di vioLenzo nei pazienti dello S.S.I. di Parma con probLemi psicoLogici
/ psichiatici (Pazienti con dirette espeienze di violenzo subite in pima persona nel
proprio Paese d'oigine, durante il viaggio dol propio Poese all'Italia e/o in ltalia)
[ultimo quesito a[ quale ci pare ora utile cercare di rispondere è pertanto i[ seguente:
tra i vari disturbi diagnosticati in questi ultimi tre anni ai suddetti pazienti con
problemi psicologici/psichiatrici presso [o Spazio Salute Immigrati detl'Azienda U.S.L.
di Parma, [e esperienze di violenza subite (e, contestuatmente, anche [assenza
eventuate di esperienze significative di violenza netta propria storia individua[e)
hanno inciso in modo significativo sul[insorgenza o meno non solo di disturbi
psichici, ma anche di specifici disturbi psichici? Anche da questo punto di vista
[o studio da noi condotto risutta molto indicativo, in quanto appare motto netto
- nel campione da noi esaminato - che ['aver subito esperienza di violenza risutta
un fattore importantissimo netto sviluppo di atcune psicopato[ogie specifiche (che
potremmo quindi considerare come, almeno it più detl.e volte, di tipo "reattivo"),
mentre attri fattori esperienziali e congeniti, anche in assenza di episodi significativi
di viotenza ne[[a propria storia individua[e, possono sicuramente costituire un
ostacoto aI raggiungimento di un adeguato benessere psicotogico, anche se possono
contribuire a[[a genesi di psicopatologie reattive in misura probabilmente meno
intensa delfaver subito dirette esperienze di violenza nelta propria storia individuate.
Disturbi di Personatità 4 0
Disturbi Psicotici 7
Disturbo da Conversione 7 U
Disturbi Cognitivi 7 0
A
99
Tuttì questi dati andrebbero, owiamente, ulteriormente svìtuppati ed approfonditi
un loro primo
anche attraverso [uso di più sofisticate metodotogie statistiche' Già da
immediato esame, tuttavìa, [a corretazione tra esperienze di viotenza subita in prima
persona e [a manifestazione di disturbi psicologici significativi appare a nostro
awiso evidente, manifesta, inequivocabil,e, poiché episodi di viotenza significativa
il ,.jirtruno in più dì due terzi (99 vs. 42, su un totate di 141) dei, pazienti con
lo §.5.1, dl FsrrnE
Dtegrwd Sm@f*relprlryetologkhs Fre§o
r*ryf i anmBA§lS-3UIS *n re|al*cnÉ nlle enperlerue divislefira 5$hite
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15
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rPderd mm*mtsxP*r**rE*d &{*n:s wx
I
La conctusione che si può trarre da questo studio, a nostro awiso, è che lazione tesa
a sviluppare mig[iori condizioni di equitibrio e di benessere psichico ne[[e popolazioni
contemporanee di vaste aree del nostro Pianeta non dovrebbe più, ormai, limitarsi
ad un'azione "a va[[e" con [ausitio di strumenti psicologici ed eventualmente
psicofarmacotogici, ma dovrebbe comprendere anche (e probabi[mente soprattutto)
un'azione "a monte" tesa a prevenire, e non soto a curare, quetle esperienze di
violenza, emarginazione e degrado che spesso, di tati disturbi, costituiscono una
componente eziologica non soto significativa, ma probabitmente essenzia[e.
*Psicologo. Psicoterapeuta, CriminoLogo Ctinico presso Lo Spazio SaLute Immigrati dett'Azienda U.S.L. di
- Via MII Lugtio 27 43723 parma [emai[: ffrati@ausl..pr.it]. -
** Veronica Neri, Dottore in- Scienze e Tecniche
Parma
psicotogiche.
BIBI.IOGRAFIA E SITOGRAFIA
A
101
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