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Progettazione Costruzioni ed Impianti

IMPIANTI TECNOLOGICI – CAP. I

IMPIANTO IDRICO

Anno Scolastico 2013/14


Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica - Legge di Stevino

IDRAULICA : è la scienza che studia l'utilizzazione dei liquidi ed in


particolare dell’acqua.
Pressione idrostatica: pressione che si determina
nell’acqua in quiete per effetto della forza di gravità

La pressione idrostatica è la forza esercitata da un fluido


in quiete su ogni superficie a contatto con esso. Il valore di
questa pressione dipende esclusivamente dal peso
specifico del fluido g e dall'affondamento h del punto
considerato rispetto al pelo libero (cioè non dipende dalla
forma del recipiente).
La pressione idrostatica varia con il variare dell'altezza della colonna di liquido:
nel punto più basso del recipiente la pressione è maggiore perché è più alta la
colonna di liquido, in un punto più alto la pressione sarà minore.

Questo concetto è espresso dalla LEGGE DI STEVINO p  gh


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Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica - Spinta idrostatica

Con riferimento alla vasca rappresentata in figura, se calcoliamo l’area del


diagramma delle pressioni agente sulla parete, o sul fondo della vasca si ottiene
l’intensità della spinta idrostatica.

Spinta idrostatica [kg] : forza che agisce su una superficie A immersa nell’acqua
(avente peso specifico g). Il baricentro di tale superficie si trova ad una profondità h.

Spinta su pareti laterali Spinta sul fondo

S  Ahg
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Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica - Spinta idrostatica

La spinta idrostatica è applicata in corrispondenza del baricentro del diagramma


delle pressioni e diretta perpendicolarmente alla superficie.

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Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica - Principio dei vasi comunicanti

Il principio dei vasi comunicanti è quel principio fisico, scoperto da


Stevino secondo il quale un liquido contenuto in due o più contenitori
comunicanti tra loro, in presenza di gravità raggiunge lo stesso livello,
dando vita ad un'unica superficie equipotenziale. Il fenomeno è correlato
sempre alla legge di Stevino in quanto, come già detto, la pressione
dipende esclusivamente dalla profondità.

Versando l'acqua in recipienti di forma diversa collegati fra loro, si osserva che
questa tende a distribuirsi in modo da raggiungere lo stesso livello in tutti i recipienti
e che la superficie e piana e orizzontale.

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Cenni di idraulica - Principio dei vasi comunicanti - esempi

Il sifone è un tubo a forma di U rovesciata a


bracci disuguali e serve per travasare liquidi da
un recipiente all'altro. Il suo funzionamento si
basa sulla legge dei vasi comunicanti.

Un altro strumento che utilizza tale


principio è la livella ad acqua.

E’ possibile far arrivare l'acqua potabile


negli edifici perché i serbatoi sono
situati in posizione elevata e collegati,
mediante i tubi della rete di
distribuzione, con tutti i punti di utilizzo.

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Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica – Formula di Torricelli

Se in un serbatoio vengono applicati due tubi a differente altezza, l’acqua uscirà


con una velocità differente, determinabile con la Formula di Torricelli :

v  2 gh
Tale relazione ci permette di affermare che l’efflusso aumenta con l’altezza di
carico.

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Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica - La Portata

La portata è la quantità di fluido che attraversa una sezione di area A


nell'unità di tempo. Si misura per esempio l/s. La sezione di un tubo
corrisponde alla sua superficie interna. Per diametro si intende, quello
interno ed è solitamente espresso in mm.
In un tempo t, per effetto della velocità v posseduta dal liquido, lo strato di liquido
nella sezione AB si porterà nella sezione A'B', percorrendo uno spazio:
spazio = v × t
Attraverso la sezione AB sarà passato il volume di liquido compreso tra le sezioni
AB e A’B’. Tale volume è il prodotto dell'area A della sezione per lo spazio v × t:
volume = A × v × t

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Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica - Principio di continuità

La portata si ottiene il volume così ottenuto per il tempo corrispondente.


Sarà dunque espressa come il prodotto della velocità per la sezione
normale:

Avt
Q  Av
t
Da tale relazione si evince che : a parità di sezione, la portata sarà tanto
maggiore quanto più velocemente l’acqua scorre all’interno del tubo stesso.

Una corrente si dice che è a regime permanente quando in ogni punto della
corrente la velocità e la pressione si mantengono costanti al variare del tempo.
Pertanto, se il regime è permanente, “la portata è costante in tutte le sezioni
trasversali della condotta” questo rappresenta il PRINCIPIO DI CONTINUITÀ.

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Cenni di idraulica – Teorema di Bernoulli

Consideriamo una corrente liquida in regime permanente e due sezioni trasversali


A1 e A2, cui corrispondono : le aree A1 ed A2 - le velocità v1 e v2 - le pressioni p1 e
p2 - le altezze h1 e h2 dei centri delle sezioni rispetto ad un piano orizzontale di
riferimento. Sia inoltre g il valore del peso specifico del liquido e g l'accelerazione
di gravità. Supponiamo anche che, nel tratto compreso tra le due sezioni, le uniche
influenze subite dal liquido siano dunque la forza di gravità e le pressioni che su di
esso naturalmente si esercitano.

Piano di
riferimento

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Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica – Teorema di Bernoulli

Le diverse forme di energia che il liquido possiede, relativamente alla sezione


A1 sono:
misurata dal lavoro che la gravità compie nella discesa
ENERGIA POTENZIALE
sino al livello zero ed espressa da h1 : altezza geodetica
misurata dall'altezza cui il liquido può salire per effetto
ENERGIA DI PRESSIONE della pressione ed espressa da p1/g : altezza piezometrica

ENERGIA CINETICA espressa dalla relazione v12/2g : altezza cinetica

Per la sezione A2 si avrà identicamente h2 : altezza geodetica, p2/g : altezza piezometrica e


v22/2g : altezza cinetica .
Il Principio di conservazione dell’energia o Teorema di Bernoulli afferma che :
la somma delle diverse forme di energia che un liquido possiede in una sezione è
costante.

pv2 Pertanto fra le due sezioni della p v


2
p v
2
h   COSTANTE condotta vale la seguente relazione: h1  1  1  h2  2  2
g 2g g 2g g 2g
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Cenni di idraulica – Cadente piezometrica

Nel passare dalla sezione A1 alla sezione A2, poiché il liquido è dotato di
viscosità, l’energia subisce delle perdite distribuite lungo tutta la condotta. La
quantità di energia che si perde serve a contrastare l’attrito che esiste tra le
particelle di liquido e fra il liquido e le pareti della condotta stessa. Pertanto, per
un liquido reale, la linea dei carichi totali, che esprime la somma delle tre
altezze nelle varie sezioni, risulta inclinata. La pendenza di tale retta prende il
nome di cadente piezometrica (J).

Liquido Liquido
IDEALE REALE

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Progettazione Costruzioni Impianti

Cenni di idraulica - Formula di Darcy

La cadente piezometrica J può essere calcolata mediate la seguente


espressione:

Q2 Q = portata ; D= diametro della condotta;


J  5  = coefficiente che dipende dal diametro del tubo e dal materiale di cui esso è
D fatto.

Nel caso in cui la condotta subisca un brusco


allargamento o un brusco restringimento, si
manifestano delle perdite di energia (dette pure
perdite di carico) di tipo localizzato, valutabili con le
seguente relazione:
Carico totale

v2  = 1 ÷ 1.1 ( brusco allargamento)


k   = 0.5 (brusco restringimento)
2g
2 2
p1v1 p2 v2
h1    h2    JL  k
g 2g g 2g
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Cenni di idraulica - Altezze piezometriche in acquedotto

Considerando un serbatoio e una condotta di adduzione dell’acqua, la linea che unisce le


varie altezze piezometriche deve sempre passare al di sopra del fabbricato più elevato, se
si vuole che l’acqua raggiunga tutti i punti di erogazione! Sarà dunque necessario ridurre
le perdite di carico lungo il percorso.

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Approvvigionamento dell’acqua

L’impianto idrico-sanitario comprende:

• APPROVVIGIONAMENTO: l'insieme delle reti, i componenti, le apparecchiature che


permettono l'adduzione e la distribuzione dell'acqua calda e fredda alle varie utenze di un
edificio.
• SCARICO: smaltimento delle quantità necessarie a soddisfare le esigenze dell'utenza.

L’impianto di approvvigionamento si compone di:

• Sistema di approvvigionamento (allacciamento alla rete pubblica


dell’acquedotto)
• Sistema e rete di distribuzione acqua calda e fredda
• Sistema di produzione dell’acqua calda
• Dispositivi di erogazione ed apparecchi sanitari

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Approvvigionamento dell’acqua

L’acqua per usi domestici è fornita in genere dall’acquedotto pubblico. La


condotta passa nella strada che fronteggia la costruzione, così
l’allacciamento risulta immediato :

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Approvvigionamento dell’acqua

Laddove non sia possibile effettuare l’allacciamento all’acquedotto su ricorre


a pozzi o cisterne di raccolta :

Una cisterna deve essere composta da 3 parti : il


chiarificatore, il filtro (strati di sabbia, carbone e
pietrisco) e il deposito dove si raccoglie l’acqua
filtrata.
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Fornitura di acqua agli utenti – Sistema a rubinetto tarato

La distribuzione di acqua agli utenti privati in


piccoli centri urbani avviene con un sistema a
forfait, con un canone annuo da corrispondere
in base al numero di rubinetti di erogazione.
Laddove l’acqua scarseggia si adotta il sistema
del rubinetto tarato o della lente idrometrica,
che lascia passare una quantità fissa di acqua.
1 m3/giorno bottiglia di 1 litro 90 sec

Con tale sistema si avrà un serbatoio di


accumulo posto in alto per garantire una
sufficiente pressione. L’impianto di
distribuzione nell’edificio prevede una colonna
principale che porta acqua al serbatoio, dal
quale si diramano le tubazioni che riforniscono
i vari punti.
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Fornitura di acqua agli utenti - Schema di distribuzione a contatore

Nei centri urbani dove l’acquedotto assicura una


buona disponibilità di acqua, la distribuzione
avviene per mezzo di un contatore che lascia
passare una considerevole quantità di liquido e
ne rileva la quantità prelevata.
Nel caso vi siano più alloggi in un edificio, in
genere vi è un unico contatore di grossa capacità
(contatore generale) al’inizio del’allacciamento e
altri detti contatori divisionali per ogni alloggio.
Tale sistema garantisce una miglior qualità
dell’acqua e nessun problema legato alla presenza
del serbatoio di accumulo. Un problema è legato
al fatto che in alcuni momenti della giornata, in cui
il consumo raggiunge un picco, la pressione
diminuisce e gli appartamenti più in alto restano
senza acqua. Al contrario, di notte quando il
prelievo è nullo, la pressione aumenta di molto
provocando la rottura delle tubature più vecchie.
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Impianti di sopraelevazione

Se la pressione della condotta pubblica non è sufficiente a servire l’utenza


posizionata ai piani più alti degli edifici è possibile ricorrere a varie soluzioni
(autoclave, serbatoi di riserva alimentati da pompe, serbatoi di riserva).

Il più semplice è il serbatoio di riserva,


posizionato in genere nel sottotetto e
dotato di un sistema di valvole di
ritegno cioè che fanno passare l’acqua
in un’unica direzione).

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Progettazione Costruzioni Impianti

Allacciamento alla rete

All'interno della rete, l'acqua è tenuta alla pressione di 5-6 bar al fine di raggiungere i piani
più alti dei fabbricati, mentre nelle tubazioni di distribuzione dell'acqua nei fabbricati la
pressione non deve superare i 3 bar per evitare rumore rotture delle tubazioni stesse. A tal
fine si usa un riduttore di pressione che mantiene a valle dell'impianto la pressione stabilita
e viene montato prima del contatore. Quando invece la pressione non è sufficiente occorre
installare sistemi di sollevamento ausiliari (autoclave).

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Progettazione Costruzioni Impianti

Sistema di approvvigionamento

Planimetria generale con allacciamento alla rete comunale

Generalmente le tubazioni utilizzate per il


tratto interrato, esterno agli edifici da
alimentare, che serve per il collegamento alla
rete, sono in ghisa sferoidale mentre le
tubazioni che si utilizzano per la distribuzione
dell’acqua, prelevata dalla rete, ai vari punti di
utilizzazione sono in polietilene

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Pianta sistema di adduzione

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