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DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONE DEI VEICOLI

CICLOMOTORI

I ciclomotori sono veicoli a due o tre ruote con motore termico di cilindrata non superiore a 50 cm3 e
velocità massima di 45 km/h.Sono soggetti a revisione periodica quattro anni dopo la prima
immatricolazione e, successivamente, ogni due anni.

È sbagliato dire che vengono classificati ciclomotori le biciclette con pedalata assistita, dotate di motore
elettrico ausiliario di potenza massima fino a 0,25kW, o tutti i veicoli a due ruote dotati di motore.

MOTOCICLI

Sono veicoli a due ruote con motore di cilindrata superiore a 50 cm3 (non rientrano perciò in questa
categoria né i ciclomotori, né i tricicli a motore, né i quadricicli a motore con carrozzeria aperta: quad).
Possono essere dotati di cambio automatico. Sono soggetti a revisione quattro anni dopo la prima
immatricolazione e, successivamente, ogni due anni.

È sbagliato dire che hanno cilindrata fino a 125 cm3, perché possono avere anche cilindrate superiori. È
sbagliato anche dire che i quadricicli leggeri (le microcar), ai fini della circolazione sono assimilati ai
motocicli (sono invece assimilati ai ciclomotori).

TRICICLI A MOTORE

I tricicli a motore sono veicoli a tre ruote simmetriche, con motore di cilindrata superiore a 50 cm3 e
velocità massima superiore a 45 km/h. Si tratta di un unico veicolo, che non va confuso con il complesso
(motocarrozzetta) costituito da un motociclo e un sidecar (in tal caso le ruote non sono
simmetriche).Sono soggetti a revisione periodica quattro anni dopo la prima immatricolazione e,
successivamente, ogni due anni.È sbagliato dire che possono essere condotti senza patente.

QUADRICICLI A MOTORE

I quadricicli a motore sono veicoli a motore con quattro ruote, di potenza non superiore a 15 kW. Tra essi
sono definiti LEGGERI quelli di cilindrata non superiore a 50 cm3, se con motore a benzina, oppure, se
dotati di motore diesel o elettrico, di potenza non superiore a 4 kW (a carrozzeria aperta, ad esempio i
quad) o a 6 kW (a carrozzeria chiusa, ad esempio le microcar).Al fine della circolazione sono assimilati ai
ciclomotori, infatti si possono guidare già a 14 anni con la patente di categoria AM.

Tali requisiti non sono sufficienti per condurre quadricicli NON LEGGERI (di potenza massima fino a 15
kW) in tal caso occorre aver compiuto 16 anni ed essere in possesso della patente di categoria B1.Non è
consentito, anzi è espressamente vietato, modificare o sostituire il motore dei quadricicli per
aumentarne la cilindrata o la velocità. Tutti i quadricicli sono soggetti a revisione periodica e in quelli con
carrozzeria aperta (quad) occorre indossare il casco.
AUTOVEICOLI

Gli autoveicoli comprendono tutti i veicoli a motore con almeno quattro ruote, esclusi i quadricicli.
Appartengono agli autoveicoli: le autovetture, gli autobus, gli autocarri, le autocaravan (camper), ecc.

AUTOVETTURE

Le autovetture sono veicoli a motore con quattro ruote, destinati al trasporto di persone, con non più di
nove posti, compreso quello del conducente (autobus e autocarri, quindi, sono degli autoveicoli ma non
sono autovetture e nemmeno lo sono i veicoli blindati per il trasporto di valori).Possono avere motore
elettrico o termico, comunque collocato, e trazione sia anteriore che posteriore; possono anche trainare
carrelli-appendice o rimorchi. Sono soggette a revisione periodica, quattro anni dopo la prima
immatricolazione e, successivamente, ogni due anni.

AUTOCARAVAN (CAMPER)

Le autocaravan sono veicoli attrezzati permanentemente, con una speciale carrozzeria, per essere adibiti
non solo al trasporto, ma anche all’alloggio di persone, entro il numero indicato nella carta di
circolazione.È sbagliato dire che vi si può viaggiare in piedi. Non sono rimorchi, come i caravan
(roulottes), e non vanno confusi con veicoli destinati a lavori stradali o agricoli. Sono soggette a revisione
periodica quattro anni dopo la prima immatricolazione e, successivamente, ogni due anni.

CARAVAN (ROULOTTES)

I caravan sono rimorchi, muniti di targa, attrezzati per essere adibiti come alloggio, ma solo a veicolo
fermo e non durante la circolazione (cioè mentre si viaggia).

Nel collocare il carico sui caravan, per ridurre il rischio di ribaltamento in curva occorre sistemare gli
oggetti pesanti in modo da mantenere il baricentro il più basso possibile (in altri termini: vanno collocati
in basso) e in modo equilibrato tra lato destro e sinistro.

È sbagliato dire che vi si può alloggiare durante la circolazione, purché tutti i passeggeri allaccino le
cinture di sicurezza (i caravan non hanno cinture di sicurezza perché vi si può entrare solo a veicolo
fermo).

Non sono destinati al trasporto di attrezzature turistiche e sportive (cioè rimorchi T.A.T.S.), né ai lavori
agricoli.

RIMORCHI E I SEMIRIMORCHI

I rimorchi e i semirimorchi sono veicoli, privi di motore, destinati ad essere trainati. Quelli con massa a
pieno carico fino a 750 kg sono definiti LEGGERI. Sono dotati di impianto frenante, ma non di silenziatore
(perché non hanno motore).Il caravan (roulottes) è un rimorchio, non lo sono, invece, l’autocaravan
(camper) e l’autosnodato (autobus formato da due tronconi rigidamente collegati).

MACCHINE AGRICOLE E MACCHINE OPERATRICI


Sono macchine semoventi (capaci di muoversi) o trainate, dotate di ruote gommate o cingoli; quelle
semoventi possono trasportare (se appositamente attrezzate) fino a tre persone, compreso il
conducente, ma non in piedi, specie sul rimorchio. Non possono superare la velocità di 40 km/h (o di 15
km/h, se a cingoli).

Le MACCHINE AGRICOLE possono essere dotate di speciali attrezzature per l’esecuzione di operazioni
agricole; se immatricolate, possono circolare su strada per il proprio trasferimento o per il trasporto di
prodotti agricoli.Le macchine agricole non eccezionali (cioè quelle che non superano i limiti di sagoma e
di massa previsti per i motoveicoli) si possono condurre con le patenti di categoria A1, A2, o A, quelle
eccezionali con la patente B.

Le MACCHINE OPERATRICI non eccezionali (cioè che pesano fino a 3,5 t) si possono condurre con la
patente B, quelle eccezionali con una patente superiore. Tra quelle operatrici sono classificati i veicoli
sgombraneve.

I doveri del conducente

Nell’uso della strada è dovere del conducente evitare i seguenti comportamenti:

- RIMUOVERE, SPOSTARE, O IMBRATTARE (SPORCARE) LA SEGNALETICA STRADALE di qualunque tipo


(compresi segnali temporanei e/o non solidamente fissati al terreno, come coni o barriere).

- DANNEGGIARE opere e impianti stradali (recinzioni, panchine, tombini, ecc.).

- SPORCARE LA CARREGGIATA o la banchina depositando rifiuti, oppure immettendosi sulla strada con le
ruote sporche di fango o terriccio, o con un veicolo che perde olio o carburante (in tali casi il conducente
dovrà compiere tutte le azioni necessarie per evitare pericoli agli altri utenti, compreso avvisare l’ente
proprietario della strada o gli organi di polizia). Chi, anche in modo involontario, sporca notevolmente la
strada, incorre in sanzioni amministrative.

- GETTARE OGGETTI, rifiuti o mozziconi accesi dai veicoli fermi o in movimento.

- GAREGGIARE IN VELOCITÀ. Le competizioni sportive su strade pubbliche devono essere autorizzate. Chi
gareggia in velocità su strade pubbliche o scommette sui veicoli che partecipano a gare non autorizzate è
punito con la reclusione.Nell’uso della strada è dovere del conducente evitare i seguenti comportamenti:

- RIMUOVERE, SPOSTARE, O IMBRATTARE (SPORCARE) LA SEGNALETICA STRADALE di qualunque tipo


(compresi segnali temporanei e/o non solidamente fissati al terreno, come coni o barriere).

- DANNEGGIARE opere e impianti stradali (recinzioni, panchine, tombini, ecc.).

- SPORCARE LA CARREGGIATA o la banchina depositando rifiuti, oppure immettendosi sulla strada con le
ruote sporche di fango o terriccio, o con un veicolo che perde olio o carburante (in tali casi il conducente
dovrà compiere tutte le azioni necessarie per evitare pericoli agli altri utenti, compreso avvisare l’ente
proprietario della strada o gli organi di polizia). Chi, anche in modo involontario, sporca notevolmente la
strada, incorre in sanzioni amministrative.

- GETTARE OGGETTI, rifiuti o mozziconi accesi dai veicoli fermi o in movimento.

- GAREGGIARE IN VELOCITÀ. Le competizioni sportive su strade pubbliche devono essere autorizzate. Chi
gareggia in velocità su strade pubbliche o scommette sui veicoli che partecipano a gare non autorizzate è
punito con la reclusione.

Occorre inoltre astenersi dal procedere ad alta velocità su POZZANGHERE o su strade coperte di
BRECCIOLINO, per evitare di sbandare.

DOVERI DEL CONDUCENTE: COMPORTAMENTI DA OSSERVARE

L’uso responsabile della strada comporta di osservare i seguenti comportamenti:

- LASCIARE LIBERI, in caso di traffico intenso o di formazione di code: incroci (regolati o meno) e
immissioni stradali (confluenze ingressi di parcheggi, ecc), passaggi a livello e binari del tram,
attraversamenti pedonali e ciclabili (ma non cavalcavia, gallerie, sottovie e ingressi privati).

- Quando si viaggia IN FILA CON ALTRI VEICOLI: mantenere la distanza di sicurezza; porre attenzione non
solo al veicolo che precede, ma anche in lontananza, per controllare la situazione del traffico (ma senza
spostarsi troppo a sinistra); non distrarsi anche se si procede a bassa velocità. Non tentare di superare
subito il veicolo che precede (anche se solleva polvere). Non cambiare ripetutamente corsia o accelerare
bruscamente per sorpassare gli altri veicoli.

- ENTRANDO IN UN CENTRO ABITATO: mantenere la concentrazione alla guida, anche se potrebbero


aumentare i motivi per distrarsi; essere più attenti, prudenti e tolleranti, a causa del maggior numero di
utenti della strada che vi si incontrano; tener conto di una maggiore presenza di pedoni e ciclisti e
dell’intralcio che può derivare da arresto, partenza e cambio di direzione degli altri veicoli; far attenzione
a eventuali cambiamenti della precedenza agli incroci.

DOVERI DEL CONDUCENTE: COMPORTAMENTO VERSO GLI ALTRI UTENTI DELLA STRADA

Il conducente di un veicolo, deve tutelare la propria e altrui sicurezza, tenere un rapporto corretto e
tollerante verso gli altri utenti della strada, rispettare gli agenti del traffico (cioè i vigili - anche quando
non sono in divisa) e collaborare con essi.

Deve inoltre essere tollerante anche in caso di rallentamento della circolazione e non dar segni di
impazienza verso i veicoli che procedono troppo lentamente.
Deve cercare di prevedere il comportamento degli altri, senza far sempre affidamento sulla loro
correttezza. Attraversando un incrocio, userà perciò prudenza anche se ha la precedenza, non
pretendendo di passare per forza per primo, anche se ne ha diritto. Non farà affidamento sulla potenza e
sulle dimensioni del proprio veicolo per imporsi sugli altri utenti.

DOVERI DEL CONDUCENTE: COMPORTAMENTO VERSO PEDONI, CICLISTI E MOTOCICLISTI

Il conducente di un veicolo deve considerare che un incidente, anche a bassa velocità, potrebbe creare
gravi problemi fisici a pedoni, ciclisti e motociclisti che vi fossero coinvolti.

Dovrà perciò controllare frequentemente la loro presenza nei pressi del veicolo, anche attraverso lo
specchietto retrovisore, tenendo conto che i montanti interni degli autoveicoli (parte della carrozzeria su
cui poggia il tetto e i vetri) possono diminuire la visibilità. Anche dopo aver posteggiato a lato della
carreggiata, prima di aprire lo sportello, dovrà controllare che non sopraggiungano altre persone.

COMPORTAMENTI VIETATI ALLA GUIDA DI UN MOTOCICLO

Il conducente di un motociclo non può fare lo slalom (cioè passare a zig zag) tra i veicoli fermi al
semaforo; circolare sul marciapiede (anche se il traffico sulla carreggiata è bloccato) e parcheggiarvi il
veicolo, se non vi sono apposite strisce di parcheggio.COMPORTAMENTI VIETATI ALLA GUIDA DI UN
MOTOCICLO

Il conducente di un motociclo non può fare lo slalom (cioè passare a zig zag) tra i veicoli fermi al
semaforo; circolare sul marciapiede (anche se il traffico sulla carreggiata è bloccato) e parcheggiarvi il
veicolo, se non vi sono apposite strisce di parcheggio.COMPORTAMENTI VIETATI ALLA GUIDA DI UN
MOTOCICLO

Il conducente di un motociclo non può fare lo slalom (cioè passare a zig zag) tra i veicoli fermi al
semaforo; circolare sul marciapiede (anche se il traffico sulla carreggiata è bloccato) e parcheggiarvi il
veicolo, se non vi sono apposite strisce di parcheggio.

DOVERI DEL CONDUCENTE: COMPORTAMENTO VERSO GLI UTENTI DEBOLI DELLA STRADA

Il conducente di un veicolo deve usare una maggiore prudenza nei confronti di:

- DIVERSAMENTE ABILI, sia come pedoni che alla guida di veicoli, appositamente adattati. In particolare
dovrà fermarsi e dare la precedenza al pedone con bastone bianco (cieco) o bianco-rosso (sordo cieco)
che attraversa la strada, anche fuori dalle strisce e anche se non accompagnato da cane guida, senza
spaventarlo con una brusca frenata o con l'uso del clacson.

- ANZIANI, che in genere non hanno buone capacità visive e uditive o buoni riflessi e potrebbero
attraversare la strada senza guardare e fare attenzione ai veicoli o fermarsi improvvisamente al centro
della strada. Bisognerà evitare di spaventarli avvicinandosi troppo con il veicolo o usando il clacson.

- BAMBINI, che hanno reazioni imprevedibili e pericolose e, in vicinanza di un attraversamento pedonale,


potrebbero sbucare improvvisamente tra i veicoli parcheggiati, oppure avanzare sulle strisce per poi
tornare subito indietro. Al semaforo, poterebbero attraversare appena il semaforo veicolare passa dal
verde al giallo, ma anche con il semaforo pedonale rosso. È però sbagliato dire che i bambini possono
attraversare solo se accompagnati da un adulto.

Nelle vicinanza di una fermata di autobus per scolari, occorrerà rallentare particolarmente se è presente
lo scuolabus, preparandosi a frenare, prevedendo la possibilità di bambini che attraversino di corsa la
strada o che scendano dall’autobus senza guardare.

- DONNE IN STATO DI GRAVIDANZA

- PERSONE CON SCARSA CAPACITÀ DI MOVIMENTO O CHE DIMOSTRANO UNA GUIDA INCERTA

- CICLISTI E PEDONI. Se occupano la carreggiata, è opportuno superarli solo se è possibile mantenere


un’adeguata distanza di sicurezza laterale, che tenga conto dei leggeri sbandamenti di chi procede in
bicicletta (ma non vi è una misura prescritta). Su strada extraurbana è consigliabile suonare il clacson
prima di superarli.

In vicinanza di un attraversamento il conducente deve considerare che la visibilità di un pedone può


essere impedita dai veicoli parcheggiati e che chi attraversa può diventare insicuro e ritornare indietro, o
fermarsi improvvisamente sulle strisce.

Al semaforo, dopo che è scattata la luce verde, il conducente deve comunque attendere che i pedoni
abbiano finito l’attraversamento.

In vicinanza di un posteggio riservato ai taxi il conducente deve fare attenzione ai pedoni che potrebbero
attraversare improvvisamente, anche senza guardare, ed essere pronto a rallentare e fermarsi.

Bisogna usare particolare prudenza verso i pedoni che spingono una carrozzina ed evitare, quando si
parcheggia, di ostruire eventuali scivoli del marciapiede.

DOVERI DEL CONDUCENTE: COMPORTAMENTO VERSO GLI UTENTI DEBOLI DELLA STRADA

Il conducente di un veicolo deve usare una maggiore prudenza nei confronti di:

- DIVERSAMENTE ABILI, sia come pedoni che alla guida di veicoli, appositamente adattati. In particolare
dovrà fermarsi e dare la precedenza al pedone con bastone bianco (cieco) o bianco-rosso (sordo cieco)
che attraversa la strada, anche fuori dalle strisce e anche se non accompagnato da cane guida, senza
spaventarlo con una brusca frenata o con l'uso del clacson.

- ANZIANI, che in genere non hanno buone capacità visive e uditive o buoni riflessi e potrebbero
attraversare la strada senza guardare e fare attenzione ai veicoli o fermarsi improvvisamente al centro
della strada. Bisognerà evitare di spaventarli avvicinandosi troppo con il veicolo o usando il clacson.

- BAMBINI, che hanno reazioni imprevedibili e pericolose e, in vicinanza di un attraversamento pedonale,


potrebbero sbucare improvvisamente tra i veicoli parcheggiati, oppure avanzare sulle strisce per poi
tornare subito indietro. Al semaforo, poterebbero attraversare appena il semaforo veicolare passa dal
verde al giallo, ma anche con il semaforo pedonale rosso. È però sbagliato dire che i bambini possono
attraversare solo se accompagnati da un adulto.

Nelle vicinanza di una fermata di autobus per scolari, occorrerà rallentare particolarmente se è presente
lo scuolabus, preparandosi a frenare, prevedendo la possibilità di bambini che attraversino di corsa la
strada o che scendano dall’autobus senza guardare.

- DONNE IN STATO DI GRAVIDANZA

- PERSONE CON SCARSA CAPACITÀ DI MOVIMENTO O CHE DIMOSTRANO UNA GUIDA INCERTA

- CICLISTI E PEDONI. Se occupano la carreggiata, è opportuno superarli solo se è possibile mantenere


un’adeguata distanza di sicurezza laterale, che tenga conto dei leggeri sbandamenti di chi procede in
bicicletta (ma non vi è una misura prescritta). Su strada extraurbana è consigliabile suonare il clacson
prima di superarli.

In vicinanza di un attraversamento il conducente deve considerare che la visibilità di un pedone può


essere impedita dai veicoli parcheggiati e che chi attraversa può diventare insicuro e ritornare indietro, o
fermarsi improvvisamente sulle strisce.

Al semaforo, dopo che è scattata la luce verde, il conducente deve comunque attendere che i pedoni
abbiano finito l’attraversamento.

In vicinanza di un posteggio riservato ai taxi il conducente deve fare attenzione ai pedoni che potrebbero
attraversare improvvisamente, anche senza guardare, ed essere pronto a rallentare e fermarsi.

Bisogna usare particolare prudenza verso i pedoni che spingono una carrozzina ed evitare, quando si
parcheggia, di ostruire eventuali scivoli del marciapiede.

DOVERI DEL CONDUCENTE: COMPORTAMENTO VERSO GLI UTENTI DEBOLI DELLA


STRADA

Il conducente di un veicolo deve usare una maggiore prudenza nei confronti di:

- DIVERSAMENTE ABILI, sia come pedoni che alla guida di veicoli, appositamente adattati. In particolare
dovrà fermarsi e dare la precedenza al pedone con bastone bianco (cieco) o bianco-rosso (sordo cieco)
che attraversa la strada, anche fuori dalle strisce e anche se non accompagnato da cane guida, senza
spaventarlo con una brusca frenata o con l'uso del clacson.

- ANZIANI, che in genere non hanno buone capacità visive e uditive o buoni riflessi e potrebbero
attraversare la strada senza guardare e fare attenzione ai veicoli o fermarsi improvvisamente al centro
della strada. Bisognerà evitare di spaventarli avvicinandosi troppo con il veicolo o usando il clacson.

- BAMBINI, che hanno reazioni imprevedibili e pericolose e, in vicinanza di un attraversamento pedonale,


potrebbero sbucare improvvisamente tra i veicoli parcheggiati, oppure avanzare sulle strisce per poi
tornare subito indietro. Al semaforo, poterebbero attraversare appena il semaforo veicolare passa dal
verde al giallo, ma anche con il semaforo pedonale rosso. È però sbagliato dire che i bambini possono
attraversare solo se accompagnati da un adulto.

Nelle vicinanza di una fermata di autobus per scolari, occorrerà rallentare particolarmente se è presente
lo scuolabus, preparandosi a frenare, prevedendo la possibilità di bambini che attraversino di corsa la
strada o che scendano dall’autobus senza guardare.

- DONNE IN STATO DI GRAVIDANZA

- PERSONE CON SCARSA CAPACITÀ DI MOVIMENTO O CHE DIMOSTRANO UNA GUIDA INCERTA

- CICLISTI E PEDONI. Se occupano la carreggiata, è opportuno superarli solo se è possibile mantenere


un’adeguata distanza di sicurezza laterale, che tenga conto dei leggeri sbandamenti di chi procede in
bicicletta (ma non vi è una misura prescritta). Su strada extraurbana è consigliabile suonare il clacson
prima di superarli.

In vicinanza di un attraversamento il conducente deve considerare che la visibilità di un pedone può


essere impedita dai veicoli parcheggiati e che chi attraversa può diventare insicuro e ritornare indietro, o
fermarsi improvvisamente sulle strisce.

Al semaforo, dopo che è scattata la luce verde, il conducente deve comunque attendere che i pedoni
abbiano finito l’attraversamento.

In vicinanza di un posteggio riservato ai taxi il conducente deve fare attenzione ai pedoni che potrebbero
attraversare improvvisamente, anche senza guardare, ed essere pronto a rallentare e fermarsi.

Bisogna usare particolare prudenza verso i pedoni che spingono una carrozzina ed evitare, quando si
parcheggia, di ostruire eventuali scivoli del marciapiede.

USO CORRETTO DELLA STRADA

L’uso corretto della strada comporta che siano osservate le specifiche norme di comportamento e quelle
dettate dalla comune prudenza (bisogna osservare non solo le norme, ma anche le cautele dettate dal
buonsenso, applicando un forte senso civico).
Occorre, tra l’altro: guidare in modo adeguato (anche come velocità) alle condizioni del veicolo, della
strada e del traffico; dare la precedenza ai pedoni che attraversano negli appositi spazi; affrettarsi a
sgombrare l’incrocio, quando compaia sul semaforo la luce gialla fissa; guardare gli specchi retrovisori
prima di azionare l’indicatore di direzione per cambiare corsia; usare i proiettori anabbaglianti nei centri
abitati nelle ore notturne.

È sbagliato dire che per non costituire pericolo o intralcio occorre dare sempre la precedenza a tutti i
veicoli negli incroci o di procedere sempre a velocità costante oppure che è necessario limitarsi a
osservare i limiti massimi o minimi di velocità.

COMPORTAMENTI CHE COSTITUISCONO PERICOLO O INTRALCIO PER LA CIRCOLAZIONE

Sulle strade è vietato, in quanto costituisce pericolo o intralcio per la circolazione: gareggiare in velocità;
effettuare un cambiamento di direzione senza segnalare la manovra con sufficiente anticipo; tenersi sul
margine sinistro della carreggiata per svoltare in una strada a destra; sostare sui binari tramviari;
circolare a velocità troppo bassa senza giustificato motivo.

IN CASO DI TRAFFICO INTENSO

In caso di traffico intenso il conducente deve uniformarsi alla velocità della corrente di traffico che scorre
lungo la corsia occupata, mantenendo sempre la distanza di sicurezza dal veicolo che lo precede ed
evitando di suonare il clacson per invitare i veicoli che lo precedono ad accelerare l’andatura.

SALITA O DISCESA DI UN PASSEGGERO

Quando bisogna far salire o scendere un passeggero, è opportuno che ciò avvenga dal lato del
marciapiede o, comunque, dal lato opposto al traffico.

Bisogna attendere fino a che il veicolo sia completamente fermo e aprire la portiera in modo da non
creare pericolo agli altri utenti della strada. Se il passeggero è un bambino è opportuno che vi sia il
controllo di un adulto.

GUIDA DI UN VEICOLO AD ELEVATE PRESTAZIONI

Anche se si guida un veicolo ad elevate prestazioni si è soggetti alle norme che riguardano tutti i
conducenti. Si dovrà perciò: evitare di costituire pericolo per gli altri utenti della strada; non superare
mai i limiti di velocità previsti dalla legge; nei crocevia (incroci) dare di norma la precedenza a tutti i
veicoli che provengono da destra; tenere strettamente la destra quando effettua una svolta a destra;
guardare nello specchietto retrovisore prima di segnalare l’intenzione di cambiare corsia.

COMPORTAMENTI AI PASSAGGI A LIVELLO

Nell’attraversare i passaggi a livello occorre usare la massima prudenza, moderare la velocità e rispettare
tutte le norme previste, evitando manovre azzardate, anche se possono fare guadagnare tempo. Non
bisogna infatti creare situazioni di pericolo, che possono comportare la collisione con le barriere o il
danneggiamento delle attrezzature del passaggio stesso e soprattutto possono mettere a rischio
l’incolumità di molte persone, oltre al conducente, anche di coloro che viaggiano su un eventuale treno
in transito.

Nel caso in cui, a un passaggio a livello, ci si trovi ancora sui binari col proprio veicolo quando le barriere
cominciano a chiudersi, occorre mantenere la calma e sgomberare in qualunque modo la sede
ferroviaria (cioè i binari), anche sfondando le barriere, se necessario.

In caso di arresto forzato del veicolo sui binari (ad esempio a causa di un guasto) occorre adoperarsi per
rimuoverlo al più presto, anche facendosi aiutare da altri utenti a spingerlo o a trainarlo. Se non è
possibile spostarlo, far scendere immediatamente tutti i passeggeri che si trovano a bordo e fare in
modo, anche avvisando la stazione ferroviaria, che i conducenti dei veicoli su rotaia siano informati in
tempo utile del pericolo.

In caso di tamponamento tra veicoli in corrispondenza di un passaggio a livello, si devono spostare subito
i veicoli dai binari, anche se vi siano stati feriti.

È sbagliato affermare che nel caso in cui ci si trovi ancora sui binari con il proprio veicolo quando le
barriere cominciano a chiudersi, occorre scendere e abbandonarlo rapidamente per mettersi in salvo, o
che, se il veicolo è bloccato tra le barriere chiuse, occorre sganciare un eventuale rimorchio, scaricare il
veicolo della merce trasportata, svuotare il serbatoio o allontanarsi il prima possibile. Occorre
salvaguardare l’incolumità di tutte le persone (comprese quelle che viaggiano su un eventuale treno in
arrivo), prima di occuparsi delle cose.

SE SI PERCORRE UNA LUNGA DISCESA CON IL CAMBIO IN FOLLE E A MOTORE SPENTO

Se si percorre una lunga discesa con il cambio in folle e a motore spento, l’apparente vantaggio di un
risparmio di carburante è compensato dal concreto rischio di provocare incidenti.

Infatti, in tale situazione, diventa difficoltoso muovere rapidamente lo sterzo, se il veicolo è dotato di
servosterzo, o frenare e arrestare il veicolo, se è dotato di servofreno, in quanto aumenta lo spazio di
frenatura.

È sbagliato dire che quando si viaggia in queste condizioni conviene anche estrarre la chiave di
accensione o che si può avere un sovraccarico di corrente elettrica o un anomalia al differenziale.

SE SI VEDE UN PALLONE ROTOLARE SULLA CARREGGIATA

In un centro abitato, se si vede un pallone rotolare sulla carreggiata, bisogna rallentare subito, ma
progressivamente (cioè gradualmente), per potersi fermare se necessario, prevedendo il possibile
attraversamento della strada da parte di bambini.

Occorre evitare ogni tipo di manovra brusca, specialmente sterzate, che potrebbero farci invadere la
corsia opposta (se la strada è a doppio senso), o frenate improvvise, che potrebbero produrre un
tamponamento da parte del veicolo che segue. Non è necessario azionare immediatamente la
segnalazione luminosa di pericolo (le quattro frecce).
PASSARE MOLTO VICINO AD UN’AUTO PARCHEGGIATA

SE SI PERCORRE UNA LUNGA DISCESA CON IL CAMBIO IN FOLLE E A MOTORE SPENTO

Se si percorre una lunga discesa con il cambio in folle e a motore spento, l’apparente vantaggio di un
risparmio di carburante è compensato dal concreto rischio di provocare incidenti.Infatti, in tale
situazione, diventa difficoltoso muovere rapidamente lo sterzo, se il veicolo è dotato di servosterzo, o
frenare e arrestare il veicolo, se è dotato di servofreno, in quanto aumenta lo spazio di frenatura.È
sbagliato dire che quando si viaggia in queste condizioni conviene anche estrarre la chiave di accensione
o che si può avere un sovraccarico di corrente elettrica o un anomalia al differenziale.

SE SI VEDE UN PALLONE ROTOLARE SULLA CARREGGIATA

In un centro abitato, se si vede un pallone rotolare sulla carreggiata, bisogna rallentare subito, ma
progressivamente (cioè gradualmente), per potersi fermare se necessario, prevedendo il possibile
attraversamento della strada da parte di bambini.

Occorre evitare ogni tipo di manovra brusca, specialmente sterzate, che potrebbero farci invadere la
corsia opposta (se la strada è a doppio senso), o frenate improvvise, che potrebbero produrre un
tamponamento da parte del veicolo che segue. Non è necessario azionare immediatamente la
segnalazione luminosa di pericolo (le quattro frecce).

PASSARE MOLTO VICINO AD UN’AUTO PARCHEGGIATA

Passare molto vicino ad un’auto parcheggiata può essere pericoloso, indipendentemente dalla nostra
velocità, sia che a bordo del veicolo ci siano ancora delle persone, che potrebbero aprire in modo
imprudente le portiere, sia che non ci siano, perché l’auto potrebbe impedire la vista di pedoni in
procinto di attraversare.Passare molto vicino ad un’auto parcheggiata può essere pericoloso,
indipendentemente dalla nostra velocità, sia che a bordo del veicolo ci siano ancora delle persone, che
potrebbero aprire in modo imprudente le portiere, sia che non ci siano, perché l’auto potrebbe impedire
la vista di pedoni in procinto di attraversare.

REGOLAZIONE DELLA VELOCITÀ

Si deve tenere una velocità che non costituisca intralcio alla circolazione o pericolo per la sicurezza di
persone e cose e che consenta di intervenire con sicurezza in caso di imprevisti. Il conducente, infatti,
deve sempre mantenere il controllo del veicolo ed essere in grado di arrestarlo nel campo di visibilità e in
condizioni di sicurezza.

Nel regolare la velocità il conducente, oltre che dei limiti massimi consentiti, che devono sempre essere
rispettati, deve tener conto dei seguenti fattori:

- le proprie condizioni psicofisiche;


- le caratteristiche, lo stato e il carico del veicolo;

- le condizioni della strada (caratteristiche, stato di manutenzione e pulizia);

- le condizioni atmosferiche;

- le condizioni del traffico.

In particolare, è obbligatorio regolare e moderare la velocità:

- nei tratti di strada a visuale non libera (curve, dossi);

- in prossimità delle intersezioni (incroci);

- nelle strettoie, nei passaggi ingombrati o quando risulta comunque difficoltoso l’incrocio con altri
veicoli;

- nelle forti discese;

- nelle ore notturne;

- quando la strada è viscida, a causa di acqua, neve, ghiaccio, foglie o fango;

- in caso di forte vento laterale;

- in caso di nebbia o foschia (sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali in caso di nebbia fitta
con visibilità inferiore a 100 m, può essere imposto un limite di velocità non superiore a 50 km/h);

- in caso di abbagliamento dovuto al sole;

- in presenza di lavori in corso;

- se si incontra sulla strada il segnale di veicolo fermo (triangolo mobile di pericolo);

- nell’attraversamento di centri abitati o nei tratti di strada fiancheggiati da edifici (da cui potrebbero
improvvisamente uscire persone);

- in presenza di pedoni che occupano la carreggiata per mancanza del marciapiede;

- in prossimità delle scuole e di luoghi frequentati dai bambini;

- in caso di traffico misto (presenza di veicoli lenti e veloci o di animali e pedoni che occupano la strada).

È sbagliato dire che la velocità deve essere regolata nelle strade a senso unico o provinciali, in funzione
del tempo (riferito all’orario) che abbiamo a disposizione, della distanza del luogo da raggiungere, della
velocità dei veicoli che seguono (bisogna piuttosto tener conto di quelli che precedono), della propria
abilità alla guida, in vicinanza di postazioni di controllo della velocità (autovelox) oppure solo in presenza
degli agenti del traffico (vigili) o di qualunque segnale stradale (anche se di indicazione).
CASI IN CUI È OBBLIGATORIO RIDURRE LA VELOCITÀ E FERMARSI

È obbligatorio ridurre la velocità e se occorre fermarsi:

- negli incroci, per far passare i veicoli cui spetti la precedenza;

- quando riesce malagevole (cioè difficoltoso) l'incrocio con altri veicoli;

- in prossimità degli attraversamenti pedonali;

- quando i pedoni, che sono sul percorso (cioè sulla carreggiata), tardano a scansarsi o danno segni
d'incertezza;

- quando gli animali che si trovano sulla strada danno segni di spavento;

- quando si rimane abbagliati.

È sbagliato dire che è obbligatorio rallentare e all’occorrenza fermarsi in corrispondenza dei passi
carrabili (garage) o delle fermate degli autobus, in presenza di autovelox (controllo elettronico della
velocità), in presenza di qualsiasi segnale stradale o da mezz’ora prima del tramonto del sole.

CONSEGUENZE DELL’ALTA VELOCITÀ

Brusche variazioni di velocità comportano un maggior consumo di carburante. L’eccessiva velocità incide
sulla tenuta di strada del veicolo, specialmente in curva.

È sbagliato dire che i tratti di strada in curva devono essere percorsi con il pedale della frizione
abbassato.

LIMITI MASSIMI DI VELOCITÀ

I limiti di velocità non sono identici in tutti gli Stati d’Europa; in Italia sono vigenti i seguenti limiti
massimi.

IN RELAZIONE AI VEICOLI

- Macchine agricole e macchine operatrici con pneumatici: 40 km/h.

- Ciclomotori: 45 km/h.

- Quadricicli a motore: 80 km/h.

- Veicoli fino a 3,5 t (motocicli, autovetture, autocaravan / camper, autovetture con carrello-appendice,
autocarri): si applicano i limiti generali di velocità, previsti per il tipo di strada (50 km/h su strade urbane,
90 km/h su strade extraurbane secondarie, 110 km/h su strade extraurbane principali e 130 km/h in
autostrada).

- Veicoli pesanti (autotreni, autovetture che trainano rimorchi, anche se leggeri, o caravan / roulotte): si
applicano i limiti velocità ridotti previsti per il tipo di strada (50 km/h su strade urbane, 70 km/h su
strade extraurbane sia secondarie che principali, 80 km/h sulle autostrade).

PER TIPO DI STRADA

Centri abitati (strade urbane):

- 50 km/h (in presenza di apposito segnale, su strade urbana con particolari caratteristiche: 70 km/h).

Strade extraurbane secondarie:

- 90 km/h.

- Veicoli pesanti: 70 km/h.

Strade extraurbane principali:

- 110 km/h.

- Veicoli pesanti: 70 km/h.

- In caso di neve, pioggia o grandine: non oltre 90 km/h.

Autostrade:

- 130 km/h (in presenza di apposito segnale, in tratti di autostrade con particolari caratteristiche: 150
km/h)

- Veicoli pesanti: 80 km/h.

- In caso di neve, pioggia o grandine: non oltre 110 km/h.

LIMITI DI VELOCITÀ PER I NEOPATENTATI

Nei primi 3 anni dal conseguimento della patente non è consentito superare la velocità di 90 km/h sulle
strade extraurbane principali e di 100 km/h sulle autostrade.

SEGNALI DI VELOCITÀ DA APPLICARE SUI VEICOLI

Debbono essere applicati sulla parte posteriore di alcuni veicoli e ne indicano le velocità massime
consentite (rispettivamente su autostrade e su strade extraurbane principali). Possono essere al massimo
due sullo stesso veicolo; vanno applicati a tutti i veicoli di massa superiore a 3,5 t (autobus, autocarri,
ecc.) e ai quadricicli non leggeri a motore (in quanto questi veicoli non rispettano i limiti di velocità
generali, ma hanno dei limiti specifici).

È sbagliato dire che vanno applicati sui motocicli di cilindrata superiore a 150 cm3, sulle autovetture,
sulle autocaravan (camper) e sugli autocarri di massa complessiva fino a 3,5 t.

Si definisce TEMPO DI REAZIONE quello che intercorre dal momento della percezione di una situazione di
pericolo all’inizio della frenata. Durante tale tempo il veicolo percorre uno SPAZIO (distanza) la cui
lunghezza dipende anche dalla velocità del veicolo.

Ammesso, ad esempio, che il tempo di reazione sia di un secondo, lo spazio percorso durante esso sarà
di:

- 14 m a 50 km/h

- 28 m a 100 km/h

- 36 m a 130 km/h

- 42 m a 150 km/h

Per calcolare questi valori basta trasformare la velocità da chilometri orari in metri al secondo,
moltiplicandola per 1000 (1 km = 1000 m) e dividendola per 3600 (1h = 3600 secondi), ovvero,
semplificando, occorre moltiplicare la velocità per 10 e dividendola per 36 (Ad esempio: 50 x 10 = 500/36
= 13,889 che arrotondato è 14).

Altro metodo, più facile ma più approssimativo: dividere la velocità per 10 e moltiplicare il risultato per 3.
Ad esempio a 50 km/h si percorreranno in un secondo circa 15 metri (50/10 x 3 = 15).

MISURA DELLA DISTANZA DI SICUREZZA MINIMA

La misura della distanza di sicurezza minima è determinata dallo SPAZIO PERCORSO DURANTE IL TEMPO
DI REAZIONE. Dal momento che il tempo di reazione è, in genere, di circa un secondo, la distanza minima
sarà:

- 9 m a 30 km/h

- 14 m a 50 km/h

- 28 m a 100 km/h

- 36 m a 130 km/h
- 42 m a 150 km/h

POSIZIONE DEI VEICOLI SULLA CARREGGIATA

Tutti i veicoli, anche se la strada è libera, devono, di norma, circolare sulla parte destra della carreggiata
ed in vicinanza del margine destro.

In particolare, quelli senza motore (veicoli trainati da animali, biciclette, ecc.) devono tenersi il più
possibile vicino al margine destro della carreggiata. Tutti i veicoli dovranno, comunque, spostarsi il più
possibile vicino a tale margine, in una strada a doppio senso di marcia con due corsie (fig. 502), quando
incrociano altri veicoli o quando percorrono tratti con limitata visibilità, come la salita di un dosso.

I veicoli a motore possono circolare per file parallele in vicinanza di incroci regolati da vigili o da
semafori. Nessun veicolo può però circolare sulle corsie riservate ad altri veicoli (corsie riservate a mezzi
pubblici, corsie di emergenza, piste ciclabili, ecc.), nemmeno in caso di traffico intenso.

È sbagliato dire che per svoltare a sinistra i veicoli debbono tenersi sul margine destro della carreggiata;
in tale caso, infatti, bisogna avvicinarsi al centro della carreggiata (se la strada è a doppio senso) oppure
sul bordo sinistro (se la strada è a senso unico).

USO DI CORSIE E CARREGGIATE SU VARI TIPI DI STRADA

STRADA A DOPPIO SENSO DI MARCIA CON DUE CORSIE (fig. 502)I veicoli devono circolare nella corsia di
destra, impegnando quella di sinistra solo per il sorpasso. Non si può marciare per file parallele.

STRADA A DOPPIO SENSO DI MARCIA CON TRE CORSIE (fig. 554)Le corsie di destra e di sinistra sono
riservate per la marcia normale, quella centrale solo per il sorpasso in entrambi i sensi. Non si può
marciare per file parallele.

STRADA A QUATTRO CORSIE, DUE PER SENSO DI MARCIA (fig. 550)I veicoli a motore devono, di norma,
percorrere la corsia più libera a destra.È sbagliato dire che in curva i veicoli possono marciare
oltrepassando la striscia discontinua se la strada è libera (la corsia di sinistra in genere non serve per la
marcia normale, ma la si può occupare per il tempo strettamente necessario ad eseguire una manovra di
sorpasso) o che, in caso di intenso traffico, i ciclomotori possono circolare sulla corsia di sinistra (quando
si viaggia per file parallele i veicoli senza motore e i ciclomotori devono occupare la prima corsia di
destra).

STRADA A SEI CORSIE, TRE PER SENSO DI MARCIA (fig. 552)I veicoli a motore devono, di norma,
percorrere la corsia più libera a destra e le altre due corsie servono per il sorpasso.

STRADA DIVISA IN DUE CARREGGIATE SEPARATEI veicoli devono circolare sulla carreggiata di destra
rispetto alla propria direzione di marcia (fig. 558 e 559).
È sbagliato dire che si deve percorrere la carreggiata di destra per la marcia normale e quella di sinistra
per il sorpasso, perché sono le corsie (non le carreggiate) ad essere destinate alla marcia normale o al
sorpasso (inoltre le carreggiate sono separate e non ci si può spostare da una all’altra).

STRADA DIVISA IN TRE CARREGGIATE SEPARATE (fig. 562)

I veicoli devono, di norma, circolare sulla carreggiata di destra (rispetto alla propria direzione di marcia) o
su quella centrale.

LE STRISCE LUNGO L'ASSE (IL CENTRO) DELLA CARREGGIATASono di colore bianco, possono essere
continue (semplici o doppie) e discontinue. Le strisce continue non possono essere oltrepassate, ma si
può sorpassaresenza toccare i segni. Le strisce discontinue possono essere superate sempreche siano
rispettate tutte le altre norme di circolazione; delimitano le corsie dimarcia e, nelle strade a due corsie a
doppio senso, separano i sensi di marcia;consentono in caso di sorpasso l'occupazione momentanea
dell'opposta corsia di marcia e consentono l'inversione di marcia in condizioni di sicurezza (se la stradaè
a doppio senso). È sempre vietato marciare a cavallo delle strisce sia che sianocontinue che discontinue.
Una fila di chiodi, o di altri inserti, equivale ad una striscia continua.

LA STRISCIA BIANCA CONTINUA

Divide la carreggiata in due semicarreggiate (metà carreggiate) e non può essere


oltrepassata; è vietato marciarvi a cavallo (cioè di sopra) e fare l'inversione dimarcia, ma consente la
manovra di sorpasso senza superarla. Sulle strade a doppio senso delimita il senso di marcia, è posta
particolarmente nei dossi e puòtrovarsi in prossimità di attraversamenti pedonali o ciclabili. È sbagliato
dire che la striscia continua divide la strada in due carreggiate (per dividere una strada indue carreggiate
occorre lo spartitraffico) o che su strade a senso unico è postanelle strettoie e nei rettilinei.

LA STRISCIA BIANCA DISCONTINUA (TRATTEGGIATA)

Divide la carreggiata in due semicarreggiate (metà carreggiate) e in due corsie;può essere oltrepassata se
vengono rispettate tutte le altre norme di circolazione(è però vietato marciarvi a cavallo, cioè di sopra).
Nelle strade a doppio senso:delimita il senso di marcia e costituisce la striscia di mezzeria; consente il
sorpasso occupando momentaneamente l'opposta corsia anche con tutto il veicolo;consente l'inversione
di marcia in condizioni di sicurezza. Nelle strade a senso unico: divide la carreggiata in due corsie (corsia
di marcia normale e corsia di sorpasso); il sorpasso è consentito, anche superando la striscia, anche in
curva e sui dossi; è invece vietata l'inversione di marcia. È sbagliato dire che delimita il margine (il bordo)
della strada principale in corrispondenza di incroci o che si trova esclusivamente su strade a senso unico.

IN UNA STRADA A DOPPIO SENSO LA STRISCIA BIANCA DISCONTINUA

Divide la carreggiata in due corsie e delimita il senso di marcia (vengono


separati i due sensi di marcia); la corsia di destra è riservata alla marcia normale, quella di sinistra è
riservata ai veicoli che provengono dal senso opposto (può essere temporaneamente usata per la
manovra di sorpasso, quando è libera per un tratto sufficiente). Nel predisporsi a svoltare a sinistra
bisogna spostarsi lungo l'asse (il centro), rimanendo però nella semicarreggiata di destra. Si può invertire
il senso di marcia (superando l'asse della carreggiata) e si può effettuare il sorpasso anche superando la
striscia con tutto il veicolo (la striscia può essere valicata anche nei tratti in cui non è interrotta). Non si
può marciare a cavallo della striscia e sorpassare in qualunque condizione di traffico.

IN UNA STRADA A SENSO UNICO CON LA STRISCIA BIANCA DISCONTINUA

La carreggiata è suddivisa in due corsie; la striscia bianca discontinua delimita (separa)


le corsie: normalmente la corsia di destra è destinata alla marcia normale e quella di sinistra per il
sorpasso. Si può sorpassare anche superando la striscia in prossimità o in corrispondenza di dossi e in
curva (in una strada a senso unico non provengono veicoli di fronte). Per svoltare a sinistra occorre
spostarsi nella corsia di sinistra. È vietato marciare a cavallo della striscia ed effettuare l'inversione di
marcia (la strada a senso unico può essere percorsa solo in un senso). È sbagliato dire che la striscia
separa i due sensi di marcia (essendo a senso unico, il senso di marcia è uno solo) o che in sua presenza
si può sempre circolare per file parallele (si deve essere in una strada ad alta intensità di traffico).

STRISCIA LONGITUDINALE CONTINUA E DISCONTINUA

Si trova su strade a doppio senso di circolazione. La striscia continua dalla parte del veicolo indica che
esso non ha ancora superato il pericolo (si trova nel tratto in salita di un dosso, prima di una curva, prima
di un incrocio, prima di un passaggio a livello) e quindi non può essere superata per effettuare
l’inversione di marcia e la svolta a sinistra, mentre il sorpasso è consentito solamente se non si oltrepassa
la linea continua centrale.

STRISCIA LONGITUDINALE DISCONTINUA E CONTINUA

Viene impiegata su strade a doppio senso di circolazione. La linea discontinua dalla parte del veicolo
significa che esso ha già superato il pericolo (si trova sul tratto in discesa di un dosso, dopo una curva,
dopo un incrocio, dopo un passaggio a livello) e quindi può effettuare l’inversione di marcia, la svolta a
sinistra ed il sorpasso, anche toccando la linea continua (è consentito valicare tutte e due le strisce).È
sbagliato dire che consente anche al veicolo che viene di fronte di superare le strisce.

STRADA A DOPPIO SENSO CON QUATTRO CORSIE

È composta da una carreggiata e quattro corsie. La circolazione si svolge a doppio senso: le corsie laterali,
di norma, servono per la marcia normale, mentre quelle centrali (interne) per il sorpasso. Se il traffico è
intenso (molti veicoli) si può viaggiare per file parallele.Sono vietate: l'inversione di marcia, la
retromarcia e la svolta a sinistra (le doppie strisce continue, come quelle semplici, non possono essere
oltrepassate), mentre il sorpasso è consentito anche in curva o sui dossi.È sbagliato dire che si può
sorpassare il conducente di un veicolo che ha già iniziato una manovra di sorpasso o che si può
sorpassare indifferentemente sia da destra che da sinistra.

STRADA A DOPPIO SENSO CON SEI CORSIE

È composta da una carreggiata e sei corsie. La circolazione si svolge a doppio senso e per ogni senso di
marcia sono disponibili tre corsie: quella di destra è, di norma, destinata alla marcia normale, quelle di
centro e di sinistra al sorpasso.

STRADA A TRE CARREGGIATE E OTTO CORSIE

È composta da tre carreggiate (di cui due a senso unico e una a doppio senso) e da otto corsie. Le
carreggiate laterali sono di norma a senso unico, mentre quella centrale è di norma a doppio senso con
quattro corsie (come la fig. 550), pertanto le corsie laterali servono per la marcia normale e quelle
interne per il sorpasso.
Con questa segnaletica su tutte le tre carreggiate è vietata l’inversione di marcia, mente il sorpasso è
consentito anche in curva o sui dossi.

È sbagliato dire che ha la corsia centrale a doppio senso o che è composta da tre corsie e otto
carreggiate.

CORSIA DI EMERGENZA

La striscia bianca continua, che delimita la corsia di emergenza (corsia A), può essere superata solo in
caso di necessità (guasto del veicolo, malessere dei viaggiatori). Infatti nella corsia di emergenza possono
transitare, di norma, i veicoli di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco) e della Polizia in servizio di
emergenza; gli altri veicoli possono sostarvi, solo nei casi indicati per un massimo di tre ore.La corsia non
si può occupare per la manovra di sorpasso (che, tra l’altro, non si effettua da destra) né in caso di
traffico intenso.È sbagliato dire che la corsia di emergenza indica una zona di parcheggio a tempo, che è
riservata alla decelerazione o che può essere sempre superata in caso di intenso traffico (ciò è consentito
solo 500 metri prima dello svincolo di uscita).

STRISCE BIANCHE LATERALI DISCONTINUE (TRATTEGGIATE)

Delimitano il margine della strada principale in corrispondenza di diramazioni


secondarie (fig. 512). Delimitano inoltre le corsie di accelerazione o di decelerazione (fig. 537), le zone di
sosta (fig. 513) ed i passi carrabili (fig. 505).È sbagliato dire che possono essere superate solo in
circostanze di emergenza, che separano la carreggiata dalla corsia di emergenza o che segnalano l’inizio
di una banchina.
STRISCIA TRASVERSALE CONTINUA

È una striscia trasversale di arresto e indica il punto in cui i conducenti devono fermarsi, per effetto di
segnalazioni di arresto (semaforo rosso, vigile in posizione di alt, fig. 383, segnale di FERMARSI E DARE
PRECEDENZA, fig. 41). Può essere completata con la scritta STOP sulla pavimentazione stradale (fig.
519).È sbagliato dire che può essere abbinata al segnale DARE PRECEDENZA (fig. 40), in tal caso viene
sostituita da una serie di triangoli bianchi (fig. 516), che indica un attraversamento pedonale o ciclabile o
un divieto di sosta, che non può essere superata, che bisogna sempre arrestarsi in vicinanza di un
incrocio, che è obbligatorio dare la precedenza ai veicoli provenienti da destra e da sinistra o che si trova
all’uscita di una proprietà privata (garage, cortile, ecc.).

SIMBOLO DI PASSAGGIO A LIVELLO SULLA PAVIMENTAZIONE (P e L)

La segnaletica in figura è tracciata sulle corsie di avvicinamento ai passaggi a livello (con barriere, senza
barriere e con semibarriere); serve ad avvertire i conducenti che si è vicini ad un passaggio a livello (e
non ad un incrocio) e indica di prestare attenzione all’eventuale sopraggiungere di treni.

Vieta di spostarsi nella parte sinistra della carreggiata, avvicinandosi al passaggio a livello (in quanto la
linea, immediatamente alla nostra sinistra, è continua).

È sbagliato dire che presegnala a 150 metri un attraversamento tranviario pericoloso o che delimita un
parcheggio di autobus in servizio pubblico di linea.

CORSIE DI CANALIZZAZIONE SENZA FRECCE DIREZIONALI


In assenza di frecce direzionali tutte e tre le corsie consentono di proseguire diritto. La corsia di sinistra
consente anche di svoltare a sinistra; la corsia di destra consente anche di svoltare a destra; la corsia
centrale consente solo di proseguire diritto. È consentito cambiare corsia quando le strisce sono ancora
discontinue (tratteggiate).

FRECCE BIANCHE DIREZIONALI

Si trovano all’interno delle corsie prima di un incrocio e indicano ai conducenti le direzioni consentite
(invitandoli a predisporsi nella corsia con freccia rivolta verso la direzione da seguire).Possono essere a
freccia combinata e completate da scritte sulla pavimentazione che indicano la località
raggiungibile.Consentono di scegliere la corsia di preselezione se le strisce di corsia sono discontinue
(tratteggiate) mentre impongono di seguire la direzione indicata se le strisce di corsia sono continue.

CORSIE DI CANALIZZAZIONE CON FRECCE DIREZIONALI SU STRADA A DOPPIO


SENSO

La corsia A consente solo di proseguire a sinistra, la corsia B consente di proseguire diritto o a sinistra, la
corsia C consente di proseguire diritto o a destra (è l’unica che permette la svolta a destra). È consentito
cambiare corsia quando le strisce sono ancora discontinue (tratteggiate)

CORSIE DI CANALIZZAZIONE CON FRECCE DIREZIONALI SU STRADA A SENSO


UNICO

La corsia A consente solo di proseguire a sinistra, la corsia B consente di proseguire a destra o a sinistra,
la corsia C consente solo di proseguire a destra. Nessuna delle tre corsie consente di proseguire diritto. È
ammesso cambiare corsia quando le strisce sono ancora discontinue (tratteggiate).
STRISCE DI GUIDA

Le strisce di guida sulle intersezioni (incroci) sono strisce discontinue (tratteggiate) curve di colore bianco
e servono per effettuare correttamente la svolta a sinistra, evitando di entrare contromano.Nello svoltare
a sinistra bisogna lasciare a destra il centro dell’incrocio e a sinistra le strisce tratteggiate (così come nello
svoltare a destra, debbono essere lasciate a sinistra). Le linee, essendo discontinue, possono essere
valicate da chi prosegue diritto.

Rientrano in questa categoria anche le strisce tratteggiate di fig. 506, usate per guidare il traffico
prioritario nell’attraversamento di un incrocio.

COMPORTAMENTI IN PRESENZA DELLE STRISCE DI GUIDA

Le strisce di guida, essendo costituite da linee bianche tratteggiate, possono essere valicate dai veicoli,
pertanto: il veicolo A può proseguire diritto o a sinistra, il veicolo B può svoltare a destra o a sinistra, il
veicolo C può proseguire diritto o a destra.

ISOLA DI TRAFFICO

L’isola di traffico è una parte della strada evidenziata con strisce bianche oblique, vietata al transito ed
alla sosta dei veicoli, pertanto: il veicolo A deve andare diritto, il veicolo B deve svoltare a destra, il
veicolo C deve svoltare a destra, nessun veicolo può svoltare a sinistra.
ATTRAVERSAMENTO PEDONALE

La segnaletica in figura indica un attraversamento pedonale che può trovarsi sia sulle strade urbane
(anche nei piccoli centri abitati) che sulle strade extraurbane secondarie. Può essere completata con
apposito segnale verticale (fig. 218) e per migliorare la visibilità può essere preceduta sulla destra da una
striscia gialla a zig-zag, sulla quale è vietata la sosta (fig. 545).

Obbliga i conducenti a fermarsi per dare la precedenza ai pedoni che si accingono ad attraversare.È
sbagliato dire che indica un’isola di traffico (fig. 595) o di rifugio per pedoni e ciclisti, un passo carrabile,
un attraversamento ciclabile (fig. 520) oppure un’area riservata ai soli pedoni disabili o che non consente
il transito ai veicoli o ai pedoni.

STRISCE DI DELIMITAZIONE DI FERMATA

La segnaletica in figura indica, con strisce gialle, una zona per la fermata dei veicoli in servizio pubblico di
linea (autobus, filobus, autosnodati); serve, nelle parti con strisce a zig-zag, per facilitare la manovra di
accostamento e per ripartire.

Consente a tutti i veicoli il transito e la fermata sull’area delimitata ma vieta la sosta anche nelle parti con
striscia a zig-zag.

SEGNI GIALLI E NERI

Sono posti lungo il bordo (la parte verticale) del marciapiede e indicano tratti di strada lungo i quali la
sosta ed il parcheggio sono vietati a tutti i veicoli (è invece consentita la fermata).

È sbagliato dire che consentono la sosta solo agli autobus, la presenza di un lavoro in corso o che
indicano un ostacolo al centro della carreggiata (gli ostacoli, quali marciapiedi, muretti, pilastri, ecc.
vengono evidenziati con strisce oblique alternate bianche e nere).
ISCRIZIONI E SIMBOLI SULLA PAVIMENTAZIONE STRADALE

Sono scritte regolamentari che si possono trovare sulla pavimentazione stradale:

- BUS di colore giallo (fig. 546), nelle zone destinate alla fermata degli autobus in servizio pubblico di
linea;

- TAXI di colore giallo, per indicare zone riservate alla sosta dei taxi in servizio;

- STOP (fig. 515), a completamento del relativo segnale verticale di FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig.
41);

- P L, con croce di S. Andrea, per segnalare un passaggio a livello di qualsiasi tipo (fig. 531);

- il nome di una località, a completamento della freccia direzionale.

AREA DI PARCHEGGIO RISERVATA A PERSONE INVALIDE

È individuata dalle strisce di delimitazione gialle in figura. L’area con le strisce diagonali deve essere
lasciata libera, per consentire l’entrata e l’uscita dal veicolo delle persone invalide (ad esempio, su
carrozzella).È sbagliato dire che si tratta di un’area di parcheggio per taxi (che è invece contraddistinta
dalla scritta TAXI) o di un’area riservata al carico e allo scarico di merci.

VELOCITÀ CONSIGLIATA

L’iscrizione indica la velocità consigliata; non impone limiti al transito dei veicoli.
DOSSO ARTIFICIALE

È un rallentatore di velocità installato sulla strada.È sbagliato dire che è posto su un tratto di strada su cui
è vietata la sosta, o che individua un attraversamento pedonale (fig. 517) o ciclabile (fig. 520).

RALLENTATORE OTTICO DI VELOCITÀ

Costituito da bande trasversali progressive di colore bianco e spessore crescente nel senso di marcia,
indica che occorre moderare la velocità.

INGOMBRO DELLA CARREGGIATA

In caso di ingombro della carreggiata per avaria (guasto) del veicolo, o per incidente, il conducente deve
sollecitamente rendere libero il transito; spingendo il veicolo fuori della carreggiata o, se ciò non è
possibile, collocandolo sul margine destro della carreggiata.

Ugualmente, quando l’ingombro dipende dalla caduta del carico o da qualsiasi altra causa, il conducente
ha l’obbligo, per quanto possibile, di rimuoverlo.

Fuori dai centri abitati il conducente deve presegnalare l’ostacolo mediante il segnale di veicolo fermo
(triangolo); dell’ingombro deve essere informato l’ente proprietario della strada o un organo di polizia,
qualora non possa essere rimosso.

CADUTA SULLA CARREGGIATA DI MATERIE VISCIDE, INFIAMMABILI O PERICOLOSE

In caso di spargimento sulla carreggiata di materie viscide, infiammabili o comunque pericolose, il


conducente deve rimuoverle o spargere sul terreno (sulla pavimentazione stradale), se possibile, sabbia,
terra, segatura o altro materiale idoneo a ripristinare l’aderenza; deve presegnalare la zona con il segnale
mobile di pericolo (triangolo), anche ponendolo in mezzo alla carreggiata, ed eseguire segnali manuali
per impedire il transito dei veicoli specialmente dalla parte dove non è stato posto il segnale mobile di
pericolo.

È sbagliato affermare che si deve deviare il traffico in attesa che intervenga l’ente proprietario della
strada (noi non abbiamo l’autorità di obbligare gli altri utenti a cambiare strada) o che si può evitare di
presegnalare la zona con il segnale mobile di pericolo se si eseguono segnali sonori.

SEGNALE MOBILE TRIANGOLARE DI PERICOLO

Il segnale mobile triangolare di pericolo (comunemente detto “triangolo”) fa parte dell’equipaggiamento


obbligatorio di tutti gli autoveicoli e va utilizzato, solo fuori dai centri abitati, per segnalare veicoli che
debbano restare fermi sulla carreggiata (ad esempio in caso di guasto o incidente) ed ogni carico caduto
che non possa essere spostato subito.

Occorre farne uso: di notte, quando siano inefficienti le luci di posizione posteriori o di emergenza; per
caduta di sostanze pericolose; se il veicolo fermo o il carico caduto (in curva o dosso) non siano visibili ad
almeno 100 metri.

Il triangolo deve essere posto: ad almeno 50 metri dal veicolo fermo o dall’ostacolo (può essere posto ad
un distanza anche inferiore, qualora prima ci sia un incrocio), in modo che sia visibile ad una distanza di
almeno 100 m da chi sopraggiunge; sulla corsia occupata dal carico caduto o dal veicolo fermo ad
almeno un metro dal bordo esterno della carreggiata; con apposito sostegno (in modo che non cada).

GIUBBOTTO O BRETELLE RETRORIFLETTENTI AD ALTA VISIBILITÀ

Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo (triangolo), anche se si trova
sulle corsie di emergenza o sulle piazzole di sosta, il conducente ha l’obbligo di rendersi visibile
indossando il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, che devono essere di tipo
approvato.È sbagliato dire che devono essere solo di colore giallo, che occorra tenerne in numero pari a
quello dei posti disponibili, o che ne sia obbligatorio l’uso anche nei centri abitati.

CAMBIO DI CORSIA O DI DIREZIONE

Quando si vuole cambiare corsia o direzione non si deve creare pericolo o intralcio per chi percorre la
corsia da impegnare; bisogna quindi accertarsi che questa corsia sia libera davanti e dietro per un tratto
sufficiente e che su di essa non stiano arrivando altri veicoli; si deve segnalare la manovra in anticipo,
facendo uso degli indicatori di direzione; bisogna accertarsi che la striscia che divide le corsie sia
tratteggiata.

Se il cambiamento di corsie è dovuto ad un sorpasso, occorre verificare che il veicolo che sta davanti non
abbia segnalato l’inizio della stessa manovra.È sbagliato dire che è obbligatorio segnalare la manovra con
l’uso dell’avvisatore acustico (clacson o trombe), che non si deve azionare l’indicatore di direzione se la
strada è libera o che si può circolare a cavallo delle strisce di corsia.

SVOLTA A DESTRA

La svolta a destra si effettua senza creare creare pericolo o intralcio agli altri utenti della strada. Bisogna
perciò segnalare in anticipo la manovra da compiere con l’indicatore di direzione; moderare la velocità
man mano che ci si avvicina al punto di svolta; tenersi il più vicino possibile al margine destro della
carreggiata e immettersi nella corsia che consente la manovra; lasciare alla propria sinistra il centro
dell’incrocio e dare la precedenza ai pedoni che attraversano la strada in cui ci si immette.È sbagliato dire
che per effettuare la svolta a destra bisogna tenersi sulla corsia di sinistra; portarsi in prossimità del
centro dell'incrocio o girare attorno alla colonnina luminosa eventualmente posta al centro dell’incrocio.

SE UN AUTOTRENO SVOLTA A DESTRA

Se un autotreno svolta a destra in una strada stretta, i conducenti degli altri veicoli devono tener
presente che potrebbe diminuire notevolmente la velocità e spostarsi verso sinistra durante la svolta per
facilitarsi la manovra.Non bisogna stargli troppo vicino, per non essere d’intralcio, qualora debba fare
retromarcia e occorre rinunciare a sorpassarlo, perché potrebbe impedire la vista di segnali o di veicoli
provenienti lateralmente.

SVOLTA A SINISTRA

Dopo aver controllato dallo specchio retrovisore che nessun veicolo che segue abbia iniziato il sorpasso,
si aziona l’indicatore di direzione, spostandosi verso il centro della carreggiata su strada a doppio senso,
oppure ci si avvicina il più possibile al margine sinistro se la strada è a senso unico, quindi ci si sposta in
prossimità del centro dell’incrocio (per evitare di prendere contromano la nuova strada) e si svolta,
dando la precedenza ai veicoli che provengono da destra, di fronte e ai pedoni (non è necessario
arrestarsi prima di completare la manovra se non sopraggiungono veicoli).

Se c’è il segnale ROTATORIA (fig. 104) si occupa l’area di destra, lasciando a sinistra il centro dell'incrocio
(come il veicolo H di fig. 602); altrimenti, si occupa l’area di sinistra, lasciando a destra il centro
dell’incrocio (fig. 601).

INVERSIONE DI MARCIA

Il conducente che intende invertire la marcia del veicolo per tornare indietro deve verificare di non
trovarsi nelle condizioni che impediscono di compierla (strada a senso unico, linea di mezzeria continua,
scarsa visibilità, traffico intenso e continuo).

La manovra deve essere effettuata senza creare pericolo o intralcio agli altri utenti della strada; prima di
iniziare l’inversione, si dovrà perciò azionare l’indicatore di direzione (che dovrà rimanere in funzione per
l’intera durata della manovra) e dare la precedenza a tutti i veicoli che sopraggiungono.

Nelle strade a doppio senso di circolazione non è consentito effettuare l’inversione del senso di marcia in
vicinanza o in corrispondenza di curve, dossi e incroci. In autostrada non è mai permessa.

È sbagliato dire che l’inversione è consentita solo sulle strade larghe, che permettono di eseguirla con
una sola manovra o che è vietata in assenza di segnaletica orizzontale o quando è continua la linea di
margine (la linea da prendere in considerazione, in questo caso è quella di mezzeria).

COMPORTAMENTI VIETATI AGLI INCROCI

In vicinanza o in corrispondenza degli incroci è vietato:

- procedere a zig zag (cioè cambiare improvvisamente la direzione di marcia), anche se le corsie
direzionali sono segnate da strisce discontinue (tratteggiate);

- effettuare l’inversione di marcia;

- effettuare la fermata o la sosta (su strade extraurbane non è consentita neanche a meno di 5 metri);

- sorpassare, se l’incrocio non è regolato da vigile o da semaforo (è consentito superare biciclette, se è


possibile farlo senza occupare la corsia opposta di marcia).

È sbagliato dire che non è consentito: rallentare; azionare i dispositivi di segnalazione acustica (clacson o
trombe), fuori dei centri abitati; superare la velocità di 60 km/h; usare i fari anabbaglianti; azionare
l’indicatore di direzione per svoltare a destra.

COMPORTAMENTI DA ADOTTARE IN VICINANZA DI UN INCROCIO

Giungendo in vicinanza di un incrocio bisogna predisporsi ad osservare le norme di precedenza e usare


prudenza e accortezza per evitare incidenti. Ci si deve perciò spostare per tempo sulla corsia destinata
alla direzione che si intende prendere, segnalando in anticipo l’intenzione di svoltare. Se ci si trova alla
guida di un veicolo a due ruote, bisogna comunque incolonnarsi dietro gli altri veicoli in attesa. È
consentito impegnare l’incrocio solo se si ha la possibilità di proseguire e liberarlo.

SE, GIUNGENDO AD UN INCROCIO, SI SBAGLIA CORSIA

Quando, giunti in prossimità di un incrocio, ci accorgiamo di aver sbagliato la corsia di preselezione


dobbiamo procedere nel senso voluto dalla segnaletica orizzontale, dando le dovute precedenze.Non si
devono effettuare bruschi cambiamenti di corsia o fermarsi a chiedere informazioni per non intralciare o
ostacolare il flusso della circolazione ed evitare tamponamenti e confusione nella circolazione.

È sbagliato dire che occorre accendere le quattro frecce, spostarsi sulla destra e aspettare che sia passata
la colonna dei veicoli che seguono, attendere che la luce del semaforo consenta di effettuare il cambio di
corsia oppure retrocedere (facendo retromarcia) fino al punto in cui le linee delle corsie diventano
tratteggiate.

SE SI ATTRAVERSA UN INCROCIO AVENDO DIRITTO DI PRECEDENZA

Se si attraversa un incrocio avendo il diritto di precedenza, si ha comunque l’obbligo di rallentare. Infatti,


se si procede ad alta velocità, in caso di incidente si potrà avere una parte di responsabilità, pur avendo il
diritto di precedenza.

È sbagliato dire che la responsabilità del sinistro sarà solo del conducente che proviene dalla strada senza
diritto di precedenza o che ha impegnato per primo l’incrocio.

SE UN VEICOLO TARDA A RIPARTIRE ALLA LUCE VERDE DEL SEMAFORO

Quando ad un incrocio urbano, al segnale di via libera, il veicolo che precede tarda a riprendere la
marcia, è opportuno non cercare di superarlo con manovre errate o improprie, ma occorre attendere
pazientemente la ripresa della marcia, evitando l’uso improprio delle segnalazioni acustiche e
luminose.Se c’è bisogno ed è possibile farlo senza pericolo, va prestato aiuto all’automobilista rimasto
fermo.

CASI IN CUI È OBBLIGATORIO DARE LA PRECEDENZA A DESTRA E A SINISTRA

È obbligatorio dare la precedenza a destra e a sinistra:

- in presenza del segnale DARE PRECEDENZA (fig. 40) o FERMARSI E DARE PRECEDENZA (STOP - fig. 41).

- ai veicoli circolanti su rotaie (tram, treni);

- ai veicoli in emergenza (ambulanze, polizia);

- quando si esce da un passo carrabile (garage);

- quando si effettua la retromarcia o l’inversione del senso di marcia;

- quando da fermi ci si immette nel flusso della circolazione.

È sbagliato dire che è obbligatorio quando un incrocio è presegnalato dal segnale INCROCIO CON
DIRITTO DI PRECEDENZA (figg. 47, 48, 49) o dal segnale INCROCIO CON PRECEDENZA A DESTRA (fig. 44);
in presenza del segnale ROTATORIA (fig. 104); quando si svolta a sinistra (in questo caso si dà precedenza
ai veicoli di destra e di fronte) o negli incroci con semaforo a luce gialla (in questo caso in genere si dà
precedenza solo a destra).
NORME DI PRECEDENZA

QUANDO AD UN INCROCIO GIUNGONO CONTEMPORANEAMENTE DUE VEICOLI, entrambi hanno


l’obbligo di moderare la velocità, per evitare incidenti; in assenza di specifici segnali, l’obbligo di dare la
precedenza spetta, di norma, al conducente del veicolo che arriva da sinistra e non a quello che percorre
la strada più stretta. Bisogna, comunque, essere tolleranti nei confronti di chi, pur non avendo la
precedenza, passa ugualmente per primo.

USCENDO CON UN VEICOLO DA UNA PROPRIETÀ PRIVATA (garage, cortile, ecc.), bisogna essere prudenti,
procedere lentamente, specialmente in retromarcia e dare la precedenza a tutti i veicoli e ai pedoni (non
c’è l’obbligo di suonare il clacson).

SE IN UNA STRADA A FORTE PENDENZA, IL PASSAGGIO TRA VEICOLI RISULTA DIFFICOLTOSO, in genere
spetta al conducente che procede in discesa arrestarsi ed eventualmente fare retromarcia; ma se uno dei
due conducenti si trova in vicinanza di una piazzola di scambio (ossia uno spazio laterale, creato
appositamente per facilitare l’incrocio dei veicoli su strade strette), spetta a lui accostare e lasciar
passare l’altro conducente.

IN PRESENZA DEL SEGNALE DARE PRECEDENZA (fig. 40) occorre usare prudenza e moderare la velocità
ma non è obbligatorio arrestarsi (come in presenza del segnale di STOP, fig. 41). Se occorre farlo, per dare
la precedenza ai veicoli che arrivano da destra e da sinistra, bisogna che ciò avvenga in corrispondenza
della striscia trasversale, formata da una serie di triangoli bianchi. (fig. 516)

IN VICINANZA DI UN INCROCIO SEMAFORIZZATO (regolato da semaforo) non è consentito arrestarsi sulle


strisce pedonali, se il semaforo per i pedoni è disposto al rosso (bisogna eventualmente fermarsi in
corrispondenza della striscia di arresto, se anche per i veicoli la luce del semaforo è disposta al rosso).

COMPORTAMENTO IN INCROCI REGOLATI CON CIRCOLAZIONE ROTATORIA

Negli incroci regolati con circolazione rotatoria, in assenza di specifico segnale, vale la regola generale di
dare la precedenza a destra. Affinché, per i veicoli che si immettono nella rotatoria ci sia l’obbligo di dare
la precedenza a quelli provenienti da sinistra già circolanti nell’anello, occorre infatti la presenza del
segnale di DARE PRECEDENZA (fig. 40).

Prima di immettersi nella rotatoria è opportuno moderare la velocità ed usare la massima prudenza,
controllando nel contempo il comportamento degli altri utenti. All’interno della rotatoria non è
consentito muoversi in retromarcia o effettuare manovre di sorpasso da ambo i lati (sia da destra che da
sinistra).

Figura n. 40.

CORTEI

È vietato interrompere cortei come processioni, colonne di scolari, convogli di veicoli militari, ecc., ma
occorre attendere la fine del loro passaggio, fermandosi sulla destra ed aspettando che la carreggiata si
liberi, evitando nel frattempo di suonare e di accendere le luci di profondità (abbaglianti).

Se c’è una strada laterale è opportuno imboccarla, purché la manovra possa essere fatta in maniera
corretta, mentre va evitato di retrocedere o di fare inversione di marcia, soprattutto se ciò costituisce
intralcio alla circolazione.

SE UN PEDONE, FUORI DELLE STRISCE, NON CI DA LA PRECEDENZA

Quando un pedone, fuori delle strisce di attraversamento, non accenna a darci la precedenza, è
necessario ridurre la velocità, avvisarlo, in caso di pericolo immediato, con un breve colpo di clacson e
se, necessario, fermarsi per non investirlo.

ORDINE DI PRECEDENZA: R - A - T

Prima passa il veicolo R (non incrocia veicoli da destra), poi passa il veicolo A (transitato il veicolo R non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo T (effettua la svolta a sinistra e deve dare la precedenza ai
veicoli A e R).

È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: R, A, T; il veicolo R passa per primo; il veicolo A deve attendere
il transito del veicolo R; il veicolo T deve attendere il transito dei veicoli R ed A, perciò passa per ultimo.

La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono
stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo
che si individua (in questo caso il veicolo R) passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il
caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo T),
allora questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (A e
R).
ORDINE DI PRECEDENZA: L - C - H

Il veicolo L passa per primo (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo C (una volta transitato il
veicolo L ha la destra libera); infine il veicolo H (deve attendere il passaggio di C che proviene da destra).È
vero che: i veicoli possono attraversare l’incrocio secondo l’ordine: L, C, H; il veicolo L attraversa l’incrocio
per primo; il veicolo C può attraversare dopo il veicolo L, ma prima del veicolo H; il veicolo H attraversa
l’incrocio per ultimo.

La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono
stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo
che si individua (in questo caso il veicolo L) passerà per primo in quanto avrà la destra libera (salvo il caso
in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo H),
allora questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (salvo
il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA).

ORDINE DI PRECEDENZA: B - T - S

Prima passa il veicolo B (non incrocia veicoli dalla sua destra); poi il veicolo T (transitato il veicolo B, non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo S (transitato il veicolo T, non incrocia altri veicoli da
destra).È vero che: tutti devono moderare la velocità (anche chi ha la precedenza); i veicoli transitano nel
seguente ordine: B, T, S; il veicolo B transita per primo; il veicolo S transita per ultimo e non
contemporaneamente a B, perché ha la destra occupata.La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si
nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste
strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo che si individua (in questo caso il veicolo B)
passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE
PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: R - D - F

Per primo passa il veicolo R (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo D (transitato il veicolo R
non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo F (effettua la svolta a sinistra e deve dare la
precedenza ai veicoli D e R).È vero che l’ordine di transito dei veicoli è: R, D, F e che il veicolo D transita
prima del veicolo F. È sbagliato dire che il filobus passa per primo perché vincolato alla linea elettrica
aerea (il filobus non va confuso con il tram che gode del diritto di precedenza, perché circola su binari).La
regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono stati
disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo che si
individua (in questo caso il veicolo R) passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso in
cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).La regola: se
in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo F), allora questo
veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (D e R).

ORDINE DI PRECEDENZA: R - A - C

Il veicolo R passa per primo (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo A (una volta transitato il
veicolo R ha la destra libera); infine il veicolo C (deve attendere che transiti il veicolo A che proviene da
destra).È vero che: il veicolo R passa per primo; il veicolo A deve passare dopo il veicolo R e prima del
veicolo C; il veicolo C deve passare per ultimo (dopo R e A). Le traiettorie di C ed R non si intersecano, ma
i due veicoli non possono passare contemporaneamente, perché C ha la destra occupata dal veicolo A.
L’ordine di precedenza cambia se A è un veicolo della polizia con i dispositivi di allarme in funzione: in
questo caso A passerà per primo.La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o
più strade libere ove non sono stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in
senso orario, il primo veicolo che si individua (in questo caso il veicolo R) passerà per primo in quanto
avrà la destra libera (salvo il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram
e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: E - C - L

Il veicolo E passa per primo (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo C (transitato il veicolo E
non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo L (deve attendere il transito del veicolo C che
proviene da destra).È vero che: i veicoli disimpegnano l’incrocio nel seguente ordine: E, C, L; il veicolo E
non deve dare la precedenza ad alcun veicolo; il veicolo C deve dare la precedenza al veicolo E; L deve
attendere il transito dei veicoli E e C.

La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si noti l’esistenza di una o più strade libere ove non sono
stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo
che si individua (in questo caso il veicolo E) passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il
caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: S - B - L - D
Per primo passa il veicolo S (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo B (transitato il veicolo S
non incrocia altri veicoli da destra); quindi il veicolo L (transitato il veicolo B non incrocia altri veicoli da
destra); infine il veicolo D (deve dare la precedenza ai veicoli L e B).È vero che: l’ordine di transito dei
veicoli è: S, B, L, D; il veicolo B deve dare la precedenza al veicolo S. Anche se le traiettorie dei veicoli S e
D non si intersecano, i due veicoli non possono transitare contemporaneamente, perché D non ha la
destra libera. La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più strade libere
ove non sono stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il
primo veicolo che si individua (in questo caso il veicolo S) passerà per primo, in quanto avrà la destra
libera (salvo il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634,
660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: R - B - D - T

Il veicolo R passa per primo (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo B (transitato il veicolo R,
non incrocia altri veicoli da destra); quindi il veicolo D (transitati i veicoli R e B non incrocia altri veicoli da
destra); infine il veicolo T (deve attendere il transito del veicolo D che proviene da destra).È vero che
l’ordine di precedenza dei veicoli è: R, B, D, T e che, quindi, il veicolo T passa per ultimo.La regola: se
nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono stati disegnati
veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo che si individua
(in questo caso il veicolo R) passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso in cui
nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: L - C e A insieme - D

Prima passa il veicolo L (non incrocia veicoli da destra); poi i veicoli C e A (transitato il veicolo L non
incrociano altri veicoli da destra); infine il veicolo D (deve attendere che transitino i veicoli C e A che
provengono da destra).È vero che: il veicolo L passa per primo; i veicoli C e A passano
contemporaneamente dopo il veicolo L; il conducente del veicolo A ha la precedenza rispetto al veicolo
D, ma deve dare la precedenza al veicolo L; il veicolo D è l’ultimo a passare. È sbagliato affermare che
passa per primo il veicolo più veloce. Le traiettorie dei veicoli D e L non si intersecano, ma i due veicoli
non possono transitare contemporaneamente, perché il veicolo D deve dare la precedenza ai veicoli A e
C.

La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono
stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo
che si individua (in questo caso il veicolo L) passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il
caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: R - D - B

Il veicolo L ha già disimpegnato l’incrocio, quindi non si considera. Per primo passa il veicolo R (non
incrocia veicoli da destra); poi il veicolo D (transitato il veicolo R non incrocia altri veicoli da destra);
infine il veicolo B (deve attendere che transiti il veicolo D che proviene da destra).È vero che: il veicolo R
può impegnare l’incrocio senza dare la precedenza ad alcun veicolo; il veicolo D dopo l’attraversamento
del veicolo R; il veicolo B dopo l’attraversamento di tutti gli altri veicoli (cioè R e D). Le traiettorie di R e B
non si intersecano, ma i due veicoli non possono attraversare contemporaneamente, infatti B deve dare
la precedenza al veicolo D.La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più
strade libere ove non sono stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in
senso orario, il primo veicolo che si individua (in questo caso il veicolo R) passerà per primo, in quanto
avrà la destra libera (salvo il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram
e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: R - A - C

Il veicolo R passa per primo (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo A (transitato il veicolo R,
non incrocia altri veicoli dalla sua destra); infine il veicolo C (deve attendere il transito del veicolo A che
proviene da destra).È vero che: i veicoli transitano nel seguente ordine: R, A, C; il veicolo R non deve dare
la precedenza ad alcun veicolo; il veicolo A transita dopo il veicolo R; il veicolo C deve dare la precedenza
al veicolo A; per questo motivo quest’ultimo non può transitare contemporaneamente al veicolo R,
anche se non ne incrocia la traiettoria.La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di
una o più strade libere ove non sono stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e
girando in senso orario, il primo veicolo che si individua (in questo caso il veicolo R) passerà per primo, in
quanto avrà la destra libera (salvo il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o
il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: R - A - C

Il veicolo R passa per primo (non incrocia veicoli da destra); poi il veicolo A (transitato il veicolo R, non
incrocia altri veicoli dalla sua destra); infine il veicolo C (deve attendere il transito del veicolo A, che
proviene da destra).È vero che: i veicoli passano nell’ordine: R, A, C; il veicolo R non deve dare la
precedenza ad alcun veicolo; il veicolo A passa dopo il veicolo R (perché proviene dalla sua destra) e
prima del veicolo C.

La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si noti l’esistenza di una o più strade libere ove non sono
stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo
che si individua (in questo caso il veicolo R) passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il
caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il Tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: A - E - B

Prima passa il veicolo A (non incrocia veicoli da destra); poi il veicolo E (transitato il veicolo A non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo B (deve attendere che transiti il veicolo E proveniente da
destra).È vero che: il veicolo A non deve dare la precedenza ad alcun veicolo; il veicolo E ha diritto di
precedenza sul veicolo B (perché proviene dalla sua destra), ma passa dopo il veicolo A; il veicolo B deve
passare per ultimo. Le traiettorie di A e di B non si incrociano, ma i due veicoli non possono passare
contemporaneamente, perché B ha la destra occupata da E, mentre A ha la destra libera.

La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si noti l’esistenza di una o più strade libere ove non sono
stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo
che si individua (in questo caso il veicolo A) passerà per primo in quanto avrà la destra libera (salvo il
caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il Tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: P - B - C
Prima passa il veicolo P (pur svoltando a sinistra, non incrocia nessun veicolo da destra e di fronte); poi
passa il veicolo B (transitato il veicolo P, non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo C (deve
attendere il transito del veicolo B che proviene da destra).

È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: P, B, C; il veicolo B deve attendere il transito del veicolo P; il
veicolo C ha la destra occupata; perciò, anche se la sua traiettoria non si interseca con quella del veicolo
P, i due veicoli (C e P) non possono passare contemporaneamente.La regola: se nella raffigurazione
dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono stati disegnati veicoli, allora,
partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo che si individua (in questo
caso il veicolo P) passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso in cui nell’incrocio vi sia il
segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: D - E e S insieme - A

Prima passa il veicolo D (pur svoltando a sinistra, non incrocia nessun veicolo da destra e di fronte); poi i
veicoli E e S (transitato il veicolo D non incrociano altri veicoli da destra); infine il veicolo A (deve
attendere che transitino i veicoli E e S provenienti da destra).È vero che: veicolo D passa per primo,
perché non ha l’obbligo di dare la precedenza ad alcun veicolo (nemmeno al veicolo A, infatti le
traiettorie dei due veicolo non si intersecano); il veicolo A deve dare la precedenza ai veicoli E e S; quindi,
prima di impegnare l’incrocio, deve attendere il transito dei veicoli D, E e S; perciò passa per ultimo.
Anche se le traiettorie dei veicoli A e D non si intersecano, i due veicoli non possono attraversare
contemporaneamente, perché A non ha la destra libera.La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si
nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste
strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo che si individua (in questo caso il veicolo D)
passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE
PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: S - N - C

Prima passa il veicolo S (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo N (transitato il veicolo S non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo C (deve attendere che transitino i veicoli S e N provenienti
da destra).È vero che: i veicoli passano nel seguente ordine: S, N, C; il veicolo N transita dopo il veicolo S
e prima del veicolo C; il veicolo C transita per ultimo. La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si
nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste
strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo che si individua (in questo caso il veicolo S)
passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE
PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: A - C - L

Prima passa il veicolo A (svoltando a destra, non incrocia veicoli dalla sua destra); poi il veicolo C
(transitato il veicolo A, non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo L (svoltando a sinistra, deve
dare la precedenza al veicolo C che proviene da destra).

È vero che: i veicoli devono passare nel seguente ordine: A, C, L; il veicolo A può passare per primo; il
veicolo C deve dare la precedenza al veicolo A; il veicolo L deve passare per ultimo.

Occorre fare attenzione al fatto che il veicolo A è quello giallo e L è quello blu; infatti la figura può trarre
in inganno, se si associano le lettere alle punte delle frecce che indicano le traiettorie, anziché ai veicoli
stessi.
La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente
(vedasi il veicolo A), allora questo veicolo passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso
in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o FERMARSI E DARE PRECEDENZA, fig. 41).

ORDINE DI PRECEDENZA: H - A - F - L

Prima passa il veicolo H (svoltando a destra non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo A
(transitato il veicolo H non incrocia altri veicoli da destra); quindi il veicolo F (transitato il veicolo A, non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo L (deve dare la precedenza ai veicoli A e F che provengono
dalla sua destra).

È vero che: i veicoli debbono transitare nell’ordine: H, A, F, L; il veicolo H transita per primo; il veicolo A
deve attendere il transito del veicolo H; il veicolo F deve attendere il transito del veicolo A; il veicolo L
deve attendere il transito dei veicoli A ed F, quindi passa per ultimo.

Occorre fare attenzione al fatto che il veicolo H è quello giallo e L è quello blu; infatti la figura può trarre
in inganno, se si associano le lettere alle punte delle frecce che indicano le traiettorie, anziché ai veicoli
stessi.

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente
(vedasi il veicolo H), allora questo veicolo passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso
in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o FERMARSI E DARE PRECEDENZA, fig. 41).

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo L),
allora questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (F e
A).

ORDINE DI PRECEDENZA: L - E - N - R

Prima passa il veicolo L (svoltando a destra non incrocia veicoli da destra); poi il veicolo E (transitato il
veicolo L non incrocia altri veicoli da destra); quindi il veicolo N (transitato il veicolo E non incrocia altri
veicoli da destra); infine il veicolo R (svoltando a sinistra, deve dare la precedenza al veicolo N e al veicolo
E).È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: L, E, N, R; il veicolo E deve dare la precedenza al veicolo
proveniente dalla sua destra, cioè al veicolo L, ma passa prima dell’autocarro N; il veicolo N deve
attendere il transito del veicolo E; il veicolo R deve attendere il transito dei veicoli E ed N (il filobus,
infatti, non va confuso con il tram che gode di diritto di precedenza perché circola sui binari).La regola: se
in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente (vedasi il
veicolo L), allora questo veicolo passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso in cui
nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o FERMARSI E DARE PRECEDENZA, fig. 41). La
regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo R), allora
questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (N e E).

ORDINE DI PRECEDENZA: P - D - B - L

Prima passa il veicolo P (svoltando a destra non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo D
(transitato il veicolo P, non incrocia veicoli alla sua destra); quindi il veicolo B (svolta a sinistra e deve dare
la precedenza ai veicoli D e P); infine il veicolo L (deve attendere il transito di B che proviene da destra).È
vero che: i veicoli devono passare nell’ordine: P, D, B, L; il veicolo P può passare per primo; il veicolo D
deve dare la precedenza al veicolo P; il veicolo B deve attendere che siano transitati i veicoli P e D; il
veicolo L deve dare la precedenza al veicolo B.
La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente
(vedasi il veicolo P), allora questo veicolo passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso
in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o FERMARSI E DARE PRECEDENZA, fig. 41).

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo B),
allora questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (D e
P).

ORDINE DI PRECEDENZA: D - P - B - N

Il veicolo D passa per primo (svoltando a destra non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo P
(transitato il veicolo D non incrocia altri veicoli da destra); quindi il veicolo B (transitato il veicolo P non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo N (deve attendere che transiti il veicolo B che proviene da
destra).

È vero che: i veicoli possono passare nell’ordine D, P, B, N; il veicolo D può passare prima degli altri
veicoli; il veicolo P può passare prima del veicolo B; il veicolo B deve passare dopo il veicolo P, ma prima
del veicolo N; il veicolo N deve passare per ultimo (e quindi dopo il veicolo B). Le traiettorie di D e N e di
D e B non si intersecano, ma i veicoli delle due coppie non possono passare contemporaneamente,
perché, mentre D ha la destra libera, N deve dare la precedenza al veicolo B e il veicolo B deve darla al
veicolo P.

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente
(vedasi il veicolo D), allora questo veicolo passerà per primo, salvo il caso in cui vi sia il segnale DARE
PRECEDENZA (fig. 40) o FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig. 41).

ORDINE DI PRECEDENZA: E - C - M

Prima passa il veicolo E (svoltando a destra non incrocia veicoli dalla sua destra); poi il veicolo C
(transitato il veicolo E, non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo M (deve attendere che transiti
il veicolo C che proviene da destra).

È vero che: i veicoli devono transitare nel seguente ordine: E, C, M; il veicolo E può transitare per primo;
il veicolo C può transitare subito dopo il veicolo E. Anche se le loro traiettorie non si intersecano, i veicoli
M ed E non possono transitare contemporaneamente, perché M ha la destra occupata.

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente
(vedasi il veicolo E), allora questo veicolo passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso
in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o FERMARSI E DARE PRECEDENZA, fig. 41).

ORDINE DI PRECEDENZA: D - C - A - H

Il veicolo D passa per primo (svoltando a destra non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo C
(transitato il veicolo D non incrocia altri veicoli da destra); quindi il veicolo A (transitato il veicolo C non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo H (deve attendere che transiti il veicolo A che proviene da
destra).

È vero che: i veicoli passano nell’ordine: D, C, A, H; il veicolo D, che ha diritto di precedenza sul veicolo C,
è il primo ad impegnare l’incrocio; il veicolo A ha la destra occupata (dal veicolo C); il veicolo H ha la
destra occupata (dal veicolo A) ed è l’ultimo ad attraversare l’incrocio.La regola: se in un incrocio il
conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente (vedasi il veicolo D), allora
questo veicolo passerà per primo, salvo il caso in cui vi sia il segnale DARE PRECEDENZA (fig. 40) o
FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig. 41).

ORDINE DI PRECEDENZA: H - D - B

Il veicolo H passa per primo (svoltando a destra non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo D
(transitato il veicolo H, non incrocia veicoli alla sua destra); infine il veicolo B (effettua la svolta a sinistra
e deve attendere il passaggio di D).

È vero che: i veicoli disimpegnano l’incrocio nell’ordine: H, D, B; il veicolo H non deve dare la precedenza
ad alcun veicolo; il veicolo D deve dare la precedenza al veicolo H; il veicolo B deve passare per ultimo.
Anche se le traiettorie di H e B non si intersecano, i due veicoli non possono passare
contemporaneamente, perché B deve dare la precedenza a D.

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente
(vedasi il veicolo H), allora questo veicolo passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il caso
in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o FERMARSI E DARE PRECEDENZA, fig. 41).

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo B),
allora questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (in
questo caso solo al veicolo D).

ORDINE DI PRECEDENZA: H - D - B - L

Il veicolo H passa per primo (svoltando a destra non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo D
(transitato il veicolo H non incrocia altri veicoli da destra); quindi il veicolo B (transitato il veicolo D non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo L (deve attenere il transito del veicolo B che proviene da
destra).È vero che: i veicoli passano nell’ordine: H, D, B, L; il veicolo H può passare per primo; il veicolo D
può passare prima del veicolo B ma deve dare la precedenza al veicolo H; il veicolo B può passare prima
del veicolo L; il veicolo L deve passare per ultimo (e quindi deve dare la precedenza al veicolo B). È
sbagliato dire che i veicoli L e D hanno la precedenza perché non effettuano svolte (la regola della
precedenza a destra, in assenza di altri segnali, si applica anche ai veicoli che proseguono dritto) o che
passano contemporaneamente (infatti, anche se le traiettorie dei due veicoli non si intersecano, L deve
attendere il transito del veicolo B che, a sua volta, deve dare la precedenza a D).

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a destra nella strada adiacente
(vedasi il veicolo H), allora questo veicolo passerà per primo, salvo il caso in cui vi sia il segnale DARE
PRECEDENZA (fig. 40) o FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig. 41).

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo B),
allora questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (D e
H).
ORDINE DI PRECEDENZA: T - L e A insieme - C

Prima passa il veicolo T (ha la precedenza perché circola sui binari); poi passano contemporaneamente i
veicoli L e A (transitato il tram il veicolo L non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo C (deve
attendere che transiti il veicolo L).

È vero che: il veicolo T transita per primo; i veicoli passano nel seguente ordine: T, L e A, infine C.

ORDINE DI PRECEDENZA: T - O - A

Il veicolo T passa per primo (ha la precedenza perché circola su rotaie); poi il veicolo O (non incrocia
veicoli da destra e deve dare la precedenza solo al tram); infine il veicolo A (deve attendere che transiti il
veicolo O che proviene da destra).

È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: T, O, A; il veicolo T transita per primo; il veicolo O deve
attendere il transito del veicolo T, ma passa prima del veicolo A; il veicolo A deve attendere il transito del
veicolo O. Anche se le loro traiettorie non si intersecano, i veicoli A e T non possono transitare
contemporaneamente, infatti A deve dare la precedenza ad O.

La regola: quando si sta per impegnare un incrocio si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da
destra (vale anche per gli autobus). Si ha invece l’obbligo di dare la precedenza a destra e sinistra: in
presenza del segnale DARE PRECEDENZA (fig. 40) o FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig. 41), ai veicoli
circolanti su rotaie (tram e treni) e ai veicoli di polizia o di emergenza. Dunque il tram ed i veicoli di
soccorso hanno sempre la precedenza e passano per primi.

ORDINE DI PRECEDENZA: T e B insieme - A - C

I veicoli B e T passano per primi, contemporaneamente (il veicolo B non incrocia veicoli da destra; il
veicolo T, circolando su rotaie, ha il diritto di precedenza); poi passa il veicolo A (transitato il veicolo B
non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo C (deve attendere che transiti il veicolo A che
proviene da destra).

È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: T e B, A, C; i veicoli T e B possono transitare


contemporaneamente; il veicolo A deve dare la precedenza al tram e al veicolo B, ma ha la precedenza
rispetto al veicolo C; il veicolo C transita per ultimo (non può attraversare l’incrocio
contemporaneamente ai veicoli T e/o B, perché non ha la destra libera).

La regola: quando si sta per impegnare un incrocio si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da
destra (vale anche per gli autobus). Si ha invece l’obbligo di dare la precedenza a destra e sinistra: in
presenza del segnale DARE PRECEDENZA (fig. 40) o FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig. 41), ai veicoli
circolanti su rotaie (tram e treni) e ai veicoli di polizia o di emergenza. Dunque il tram ed i veicoli di
soccorso hanno sempre la precedenza e passano per primi.

ORDINE DI PRECEDENZA: T - P - M

Il veicolo T passa per primo (ha la precedenza perché circola sui binari); poi il veicolo P (transitato il
veicolo T, non incrocia altri veicoli dalla sua destra); infine il veicolo M (deve attendere che transiti il
veicolo P che proviene da destra).

È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: T, P, M; il veicolo T transita per primo e M transita per ultimo
(il fatto che il veicolo M stia svolgendo servizio pubblico di linea non è rilevante; il tram gode del diritto di
precedenza non per il servizio che svolge, ma perché si muove su rotaie).

La regola: quando due conducenti stanno per impegnare un incrocio si ha l’obbligo di dare la precedenza
a chi proviene da destra (vale anche per gli autobus ed i filobus). Si ha invece l’obbligo di dare la
precedenza a destra e sinistra: in presenza del segnale DARE PRECEDENZA (fig. 40) o FERMARSI E DARE
PRECEDENZA (fig. 41) ai veicoli circolanti su rotaie (tram) e ai veicoli di polizia o di emergenza. Dunque il
tram ed i veicoli di soccorso hanno sempre la precedenza e passano per primi.

ORDINE DI PRECEDENZA: T - A - S

Il veicolo T passa per primo (perché circola sui binari); poi passa A (ha la destra libera ed ha obblighi di
precedenza solo rispetto al tram); infine il veicolo S (dopo il passaggio di T, per effettuare la svolta a
sinistra, deve dare la precedenza ad A).

È vero che: i veicoli devono transitare nel seguente ordine: T, A, S; il veicolo T può transitare per primo; il
veicolo A può transitare subito dopo il veicolo T; il veicolo S deve attendere i veicoli T e A.

La regola: quando due conducenti stanno per impegnare un incrocio si ha l’obbligo di dare la precedenza
a chi proviene da destra (vale anche per gli autobus ed i filobus). Si ha invece l’obbligo di dare la
precedenza a destra e sinistra: in presenza del segnale DARE PRECEDENZA (fig. 40) o FERMARSI E DARE
PRECEDENZA (fig. 41) ai veicoli circolanti su rotaie (tram) e ai veicoli di polizia o di emergenza. Dunque il
tram ed i veicoli di soccorso hanno sempre la precedenza e passano per primi.

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo S),
allora questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (T e
A).

ORDINE DI PRECEDENZA: T - G - P - B

Prima passa il veicolo T (perché circola su rotaie); poi il veicolo G (si trova sulla strada più importante,
che gode del diritto di precedenza e deve attendere solo il passaggio del tram); quindi il veicolo P (ha il
diritto di precedenza rispetto al veicolo B perché, avendo entrambi il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40,
fra i due passa prima chi ha la destra libera); infine il veicolo B (effettua la svolta a sinistra e deve
attendere il passaggio del veicolo che proviene di fronte).

È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: T, G, P, B; il veicolo T passa per primo; il veicolo G deve
attendere il transito del veicolo T; il veicolo P transita dopo il tram e il veicolo G, ma prima del veicolo B;
il veicolo B deve dare la precedenza a tutti gli altri veicoli, quindi transita per ultimo.

La regola: quando si sta per impegnare un incrocio si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da
destra (vale anche per gli autobus). Si ha invece l’obbligo di dare la precedenza a destra e sinistra: in
presenza del segnale DARE PRECEDENZA (fig. 40) o FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig. 41), ai veicoli
circolanti su rotaie (tram e treni) e ai veicoli di polizia o di emergenza. Dunque il tram ed i veicoli di
soccorso hanno sempre la precedenza e passano per primi.

La regola: se in un incrocio il conducente di un veicolo intende svoltare a sinistra (vedasi il veicolo B),
allora questo veicolo prima di proseguire deve far passare i veicoli provenienti da destra e di fronte (salvo
il caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, in questo caso bisogna darla anche
a sinistra).
ORDINE DI PRECEDENZA: N - A - R

Il veicolo N passa per primo (anche se svolta a sinistra, percorre la strada più importante che gode del
diritto di precedenza); poi passa il veicolo A (ha il diritto di precedenza rispetto al veicolo R perché,
avendo sia il veicolo A che il veicolo R il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, fra i due passa prima chi ha
la destra libera); infine il veicolo R (deve dare la precedenza al veicolo A perché, anche se entrambi
percorrono la strada meno importante, A proviene da destra).

È vero che: l’ordine di transito dei veicoli è: N, A, R; il veicolo A può transitare prima del veicolo R, ma
dopo il veicolo N; i veicoli A ed R devono, se necessario, fermarsi (perché hanno il segnale DARE
PRECEDENZA, fig. 40 e non il segnale di Stop, fig. 41, che li avrebbe obbligati a fermarsi).

ORDINE DI PRECEDENZA: L e H insieme - B - O

I veicoli L e H passano per primi, contemporaneamente (percorrono la strada più importante che gode
del diritto di precedenza); poi il veicolo B (ha il diritto di precedenza rispetto al veicolo O perché, avendo
sia il veicolo B che il veicolo O il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, fra i due passa prima chi ha la destra
libera); infine il veicolo O (deve dare la precedenza al veicolo B perché, anche se entrambi percorrono la
strada meno importante, B proviene da destra).

È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: L e H, B, O; i veicoli L ed H possono transitare


contemporaneamente per primi; il veicolo B transita prima del veicolo O e dopo i veicoli L e H; il veicolo
O deve dare la precedenza a tutti gli altri veicoli e quindi transita per ultimo.

ORDINE DI PRECEDENZA: C - R - A - H

Per primo passa il veicolo C (percorre la strada più importante, con diritto di precedenza); poi il veicolo R
(deve dare la precedenza al veicolo C che proviene da destra); quindi il veicolo A (ha il diritto di
precedenza rispetto al veicolo H perché, avendo sia il veicolo A che il veicolo H il segnale DARE
PRECEDENZA, fig. 40, fra i due passa prima chi ha la destra libera); infine il veicolo H (deve dare la
precedenza al veicolo A perché, anche se entrambi percorrono la strada meno importante, A proviene da
destra).

È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: C, R, A, H; il veicolo C transita per primo; il veicolo R deve
attendere il transito del veicolo C; il veicolo A deve attendere il transito dei veicoli C ed R; il veicolo H
deve attendere il transito dei veicoli C, R, A e quindi transita per ultimo.

ORDINE DI PRECEDENZA: S - A - E - R

Il veicolo S passa per primo (percorre la strada più importante, con diritto di precedenza, e non effettua
svolte); poi passa il veicolo A (svoltando a sinistra deve dare la precedenza al veicolo S che proviene di
fronte); quindi il veicolo E (transitati i veicoli S e A, che percorrono la strada principale, non incrocia altri
veicoli da destra); infine il veicolo R (svoltando a sinistra deve dare la precedenza al veicolo E che
proviene di fronte).È vero che: i veicoli transitano nell’ordine: S, A, E, R; il veicolo S transita prima di tutti
gli altri veicoli (e quindi anche prima del veicolo R); il veicolo A deve dare la precedenza al veicolo S; il
veicolo R transita per ultimo.

ORDINE DI PRECEDENZA: N si ferma al centro - R - A - prosegue N

Tutti i veicoli hanno la destra occupata in relazione alla loro destinazione. Il veicolo N si porta al centro
dell’incrocio; poi passa il veicolo R (dopo che N si è portato al centro non incrocia veicoli da destra);
quindi il veicoli A (transitato il veicolo R non incrocia altri veicoli da destra); Infine il veicolo N può
completare l’attraversamento (svoltando a sinistra deve dare la precedenza ai veicoli che provengono da
destra - in questo caso non ce ne sono - e di fronte: A).

È vero che: il veicolo N, dopo essersi portato al centro dell’incrocio, deve attendere il transito dei veicoli
R e A (infatti pur avendo la precedenza rispetto al veicolo R, deve darla al veicolo A, che può passare solo
dopo che R è transitato), dopodiché può effettuare la manovra di svolta a sinistra, concludendo per
ultimo l’attraversamento dell’incrocio. Il veicolo N non deve dare la precedenza al veicolo R (in quanto
giunge da sinistra), ma sarà il veicolo R a dover dare la precedenza al veicolo N (perciò attraversa
l’incrocio dopo che il veicolo N si è fermato al centro), ma R passa prima del veicolo A (perché ha la
precedenza rispetto ad esso), quindi conclude per primo l’attraversamento dell’incrocio.

La regola: in un incrocio senza segnale di DARE PRECEDENZA (fig. 40) quando tutti i veicoli hanno la
destra occupata in relazione alla loro destinazione (osservando il disegno le traiettorie dei veicoli
nell’intersecarsi devono formare un tracciato a mo’ di triangolo rettangolo), chi esegue la svolta a sinistra
(in questo caso il veicolo N) è tenuto ad impegnare l’incrocio e fermarsi al centro di esso, in attesa che
transitino gli altri veicoli, e poi ripartire. Dunque il veicolo che svolta sarà il primo ad impegnare
l’incrocio, ma l’ultimo a disimpegnarlo.

ORDINE DI PRECEDENZA: B si ferma al centro - R - N e D insieme - prosegue B

Tutti i veicoli hanno la destra occupata in relazione alla loro destinazione. Il veicolo B si porta al centro
dell’incrocio; poi passa il veicolo R (dopo che B si è portato al centro non incrocia veicoli da destra);
quindi i veicoli D e N (transitato il veicolo R non incrociano altri veicoli da destra); Infine il veicolo B può
completare l’attraversamento (svoltando a sinistra deve dare la precedenza ai veicoli che incrocia da
destra – in questo caso non ce ne sono – e di fronte: solo a N e non a D, perché le loro traiettorie non si
intersecano).

È vero che: il veicolo B può impegnare l’incrocio prima del veicolo R, ma deve fermarsi al centro di esso;
per concludere la manovra di svolta a sinistra, dovrà attendere il transito del veicolo N; il veicolo R può
passare dopo che il veicolo B si è spostato al centro dell’incrocio; i veicoli D e N passano,
contemporaneamente, dopo che è passato il veicolo R.

La regola: in un incrocio senza segnale di DARE PRECEDENZA (fig. 40) quando tutti i veicoli hanno la
destra occupata in relazione alla loro destinazione (osservando il disegno le traiettorie dei veicoli
nell’intersecarsi devono formare un tracciato a mo’ di triangolo rettangolo), chi esegue la svolta a sinistra
(in questo caso il veicolo B) è tenuto ad impegnare l’incrocio e fermarsi al centro di esso, in attesa che
transitino gli altri veicoli, e poi ripartire. Dunque il veicolo che svolta sarà il primo ad impegnare
l’incrocio, ma l’ultimo a disimpegnarlo.
ORDINE DI PRECEDENZA: T - A si ferma al centro - O - M - prosegue A

Tutti i veicoli hanno la destra occupata in relazione alla loro destinazione. Il tram passa per primo (in
quanto circola su rotaie); poi il veicolo A si porta al centro dell’incrocio; quindi passano il veicolo O
(quando A si è portato al centro, ha la destra libera) e, di seguito, il veicolo M (deve dare la precedenza
ad O). Infine il veicolo A può completare l’attraversamento (chi svolta a sinistra, deve dare la precedenza
ai veicoli che provengono da destra - in questo caso non ce ne sono - e di fronte: T e M).

È vero che: tutti i veicoli devono usare prudenza nell’attraversare l’incrocio (anche se hanno la
precedenza); il tram ha la precedenza rispetto agli altri veicoli e quindi transita per primo; il veicolo O
deve attendere il transito del tram e che il veicolo A si porti al centro; il veicolo M deve attendere il
transito del veicolo O.La regola: in un incrocio senza segnale di DARE PRECEDENZA (fig. 40) quando tutti i
veicoli hanno la destra occupata in relazione alla loro destinazione (osservando il disegno le traiettorie
dei veicoli nell’intersecarsi devono formare un tracciato a mo’ di triangolo rettangolo), chi esegue la
svolta a sinistra (in questo caso il veicolo A) è tenuto ad impegnare l’incrocio e fermarsi al centro di esso,
in attesa che transitino gli altri veicoli, e poi ripartire. Dunque il veicolo che svolta sarà il primo ad
impegnare l’incrocio, ma l’ultimo a disimpegnarlo.

ORDINE DI PRECEDENZA: R - D - A

Prima passa il veicolo R (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo D (transitato il veicolo R, non
incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo A (transitato il veicolo D, non incrocia altri veicoli da
destra).È vero che: i veicoli transitano nel seguente ordine: R, D, A; il veicolo R può passare per primo.
Anche se le loro traiettorie non si intersecano, i veicoli R e A non possono passare contemporaneamente,
perché A non ha la destra libera. Non ha rilevanza ai fini del diritto di precedenza il fatto che il veicolo A
sia un veicolo eccezionale (cioè che supera i limiti di massa e/o di sagoma).

ORDINE DI PRECEDENZA: B - H - C

Per primo passa il veicolo B (non incrocia veicoli da destra); poi il veicolo H (una volta transitato il veicolo
B ha la destra libera); infine il veicolo C (deve attendere che transiti il veicolo H che proviene da destra).

È vero che: il veicolo B passa per primo e non deve dare la precedenza agli altri due veicoli; il veicolo H
può passare per secondo (ha la precedenza sul veicolo C in quanto proviene da destra e non perché è un
autobus); il veicolo C deve dare la precedenza al veicolo H e deve disimpegnare l’incrocio per ultimo.

ORDINE DI PRECEDENZA: C - A - P

Prima passa il veicolo C (pur svoltando a sinistra, non incrocia nessun veicolo da destra e la sua traiettoria
non si interseca con quella del veicolo P, che gli proviene di fronte); poi passa il veicolo A (transitato il
veicolo C non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo P (deve attendere il transito del veicolo A
proveniente da destra).

È vero che: i veicoli passano nel seguente ordine: C, A, P; il veicolo A passa dopo il veicolo C; il veicolo P
passa per ultimo.
La regola: se nella raffigurazione dell’incrocio si nota l’esistenza di una o più strade libere ove non sono
stati disegnati veicoli, allora, partendo da queste strade libere e girando in senso orario, il primo veicolo
che si individua (in questo caso il veicolo C) passerà per primo, in quanto avrà la destra libera (salvo il
caso in cui nell’incrocio vi sia il segnale DARE PRECEDENZA, fig. 40, o il tram e le figg. 634, 660, 669).

ORDINE DI PRECEDENZA: A - E - V - H - C

Il veicolo A passa per primo (non incrocia veicoli da destra in base alla direzione che intende prendere);
poi passa il veicolo E (transitato il veicolo A non incrocia altri veicoli da destra); poi il veicolo V (transitato
il veicolo E non incrocia altri veicoli da destra); quindi il veicolo H (transitati i veicoli E e V non incrocia
altri veicoli da destra); infine il veicolo C (deve attendere che transiti il veicolo H proveniente da destra).È
vero che: i veicoli disimpegnano l’incrocio nell’ordine: A, E, V, H, C; il veicolo A può passare per primo; il
veicolo E può passare prima del veicolo H; il veicolo V ha diritto di precedenza sul veicolo H (cioè passa
prima di H); il veicolo H deve attendere che siano transitati i veicoli A, E, V; il veicolo C deve dare la
precedenza al veicolo H.

ORDINE DI PRECEDENZA: C - A - L - R - E

Il veicolo C passa per primo (non incrocia veicoli da destra); poi passa il veicolo A (transitato il veicolo C
non incrocia altri veicoli da destra); poi il veicolo L (transitato il veicolo A non incrocia altri veicoli da
destra); quindi il veicolo R (transitato il veicolo L non incrocia altri veicoli da destra); infine il veicolo E
(deve attendere che transitino i veicoli R ed L provenienti da destra).

È vero che: i veicoli devono transitare nell’ordine: C, A, L, R, E; il veicolo C può transitare per primo; il
veicolo A può transitare subito dopo il veicolo C e prima del veicolo L; il veicolo L può transitare dopo il
veicolo A e prima del veicolo R; il veicolo E deve dare la precedenza ad entrambi i veicoli R e L (ma non al
veicolo A, in quanto non lo incrocia da destra, anche se il veicolo E, prima di proseguire, deve attendere il
passaggio, nell’ordine, di C, A, L e R).

È sbagliato dire che qualunque veicolo può impegnare l’incrocio e fermarsi al centro di esso, infatti il
veicolo C, avendo la destra libera in relazione alla direzione che intende prendere, non ha l’obbligo di
fermarsi.

SORPASSO

La manovra di sorpasso si effettua, di norma, a sinistra. Prima di iniziare un sorpasso è necessario


accertare che:

- non vi siano segnali che lo vietino;

- la visibilità sia tale da consentire la manovra;

- la manovra possa compiersi senza costituire intralcio;

- si disponga di spazio libero sufficiente per completarla in sicurezza (anche in relazione alla differenza di
velocità tra il proprio veicolo e quello da sorpassare e alla lunghezza dei veicoli);

- la carreggiata sia sufficientemente larga da consentire un'adeguata distanza laterale dal veicolo che si
sorpassa;

- i veicoli che seguono o precedono nella stessa corsia non abbiano iniziato la stessa manovra.

casi in cui il sorpasso è vietato

Il sorpasso è vietato:

- quando ci sono segnali che lo vietano (fig. 56 o fig. 60);

- se si deve valicare la striscia longitudinale (lungo la strada, al centro) bianca continua, singola o doppia;

- in prossimità delle curve e dei dossi su strade a due corsie a doppio senso di marcia;

- sulle corsie di accelerazione o di decelerazione;

- in caso di scarsa visibilità (nebbia, pioggia intensa, ecc.);

- negli incroci non regolati da semaforo o vigile e in quelli regolati quando è necessario spostarsi sul lato
riservato all’altro senso di marcia;

- di veicoli in lento movimento a causa di congestione della circolazione quando, a tal fine è necessario
spostarsi sul lato riservato all’altro senso di marcia;

- di veicoli fermi, o in lento movimento, ai passaggi a livello, se bisogna impegnare la semicarreggiata


opposta (il lato riservato all’altro senso di marcia);

- di un veicolo che ne stia superando un altro, se ciò impone di spostarsi sul lato riservato all’altro senso
di marcia;

- di un veicolo che si sia arrestato o che abbia rallentato per dare precedenza ai pedoni, anche fuori dagli
attraversamenti pedonali;

- accodandosi ad un’ambulanza in servizio di emergenza.

- a destra di un tram fermo se non c’è il salvagente;È sbagliato dire che il sorpasso è vietato: nelle curve e
sui dossi delle strade a senso unico o a carreggiate separate; in corrispondenza degli ospedali, dei passi
carrabili, delle stazioni di servizio o dell’uscita di un pubblico parcheggio; di un veicolo che abbia azionato
l’indicatore di direzione destro o che abbia segnalato l’intenzione di accostarsi al margine destro della
carreggiata; se alla sinistra del veicolo si trova una linea bianca discontinua affiancata da una continua,
fig. 566 (il sorpasso è vietato quando alla sinistra del veicolo si trova la linea continua, affiancata, a
sinistra, da quella discontinua, fig. 567); di veicoli della polizia (se non sono in servizio di emergenza si
possono sorpassare); di autobus in servizio pubblico di linea o fermi per la salita e la discesa dei
passeggeri (se esiste il salvagente il sorpasso si può effettuare anche dal lato destro); di un veicolo
trainante un caravan in una discesa a forte pendenza; se nevica oppure di notte.
la sosta

Nelle zone predisposte per la sosta, il conducente deve collocare il veicolo nel modo prescritto dalla
segnaletica: se vi sono spazi di sosta (stalli) delimitati da strisce (fig. 676), il conducente deve sempre
sistemare il proprio veicolo entro uno degli appositi spazi, senza invadere quelli contigui (vicini).

CASI IN CUI LA FERMATA E LA SOSTA SONO VIETATE

La fermata e la sosta sono vietate:

- In presenza dell’apposito segnale DIVIETO DI FERMATA (fig. 85);

- in corrispondenza ed in prossimità dei passaggi a livello (di qualsiasi tipo);

- sui binari di linee ferroviarie o tranviarie (o così vicino ad essi da intralciare la circolazione dei veicoli su
rotaia);

- nelle gallerie, salvo diversa segnalazione;


- nei sottovia, sotto i sovrapassaggi, sotto i fornici (archi stradali) e i portici, salvo diversa segnalazione;

- sui dossi e nelle curve e, fuori dei centri abitati e sulle strade urbane di scorrimento, anche in loro
prossimità;

- nelle aree di intersezione (incroci) e, fuori dai centri abitati, anche in loro prossimità (nei centri abitati:
a meno di 5 metri da esse);

- sugli attraversamenti pedonali e ciclabili (è consentito invece in prossimità, a meno che vi sia la striscia
gialla a zig zag, fig. 545);

- sulle piste ciclabili e ai loro sbocchi (in genere le piste ciclabili sboccano sugli attraversamenti ciclabili).

- sui marciapiedi, salvo diversa segnalazione;

- davanti ai segnali stradali verticali o ai semafori in modo da occultarne (nasconderne) la vista;

- in corrispondenza dei segnali orizzontali di preselezione e lungo le corsie di canalizzazione (fig. 572);

- lungo le autostrade (salvo casi di emergenza, nell’apposita corsia di emergenza o piazzola di sosta);

La fermata è consentita (purché non si crei intralcio alla circolazione) allo sbocco dei passi carrabili e
davanti ai cassonetti dei rifiuti urbani. È inoltre sbagliato dire che la fermata è vietata in seconda fila,
negli spazi destinati a servizi di emergenza o di igiene pubblica indicati dall’apposita segnaletica, sulle
aree destinate al mercato o al carico e allo scarico delle merci, in corrispondenza dei distributori di
carburante, dopo il segnale DIVIETO DI SOSTA (fig. 84. In tutti questi casi è vietata solamente la sosta),
nelle ore notturne, sul margine destro di qualunque strada o lungo il margine sinistro di una carreggiata
a senso unico.In tutti i casi in cui è vietata la fermata è vietata anche la sosta (ma non viceversa).

La sosta è vietata in presenza del segnale di DIVIETO DI SOSTA (fig. 84), dalle 8 alle 20 se posto nei centri
abitati e 24 ore su 24 sulle strade extraurbane, e in presenza del segnale DIVIETO DI FERMATA (fig. 85),
normalmente 24 ore su 24 ovunque si trovi. Occorre tener presente, tuttavia, che nel caso in cui la sosta
è espressamente vietata da una norma del Codice della strada, l’osservanza di tale divieto non è
condizionata dalla presenza di cartelli segnaletici.
SEGNALE MOBILE TRIANGOLARE DI PERICOLO

Il segnale mobile triangolare di pericolo (comunemente detto “triangolo”) fa parte dell’equipaggiamento


obbligatorio di tutti gli autoveicoli e va utilizzato, solo fuori dai centri abitati, per segnalare veicoli che
debbano restare fermi sulla carreggiata (ad esempio in caso di guasto o incidente) ed ogni carico caduto
che non possa essere spostato subito.

Occorre farne uso: di notte, quando siano inefficienti le luci di posizione posteriori o di emergenza; per
caduta di sostanze pericolose; se il veicolo fermo o il carico caduto (in curva o dosso) non siano visibili ad
almeno 100 metri.Il triangolo deve essere posto: ad almeno 50 metri dal veicolo fermo o dall’ostacolo
(può essere posto ad un distanza anche inferiore, qualora prima ci sia un incrocio), in modo che sia
visibile ad una distanza di almeno 100 m da chi sopraggiunge; sulla corsia occupata dal carico caduto o
dal veicolo fermo ad almeno un metro dal bordo esterno della carreggiata; con apposito sostegno (in
modo che non cada).

GIUBBOTTO O BRETELLE RETRORIFLETTENTI AD ALTA VISIBILITÀ

Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo (triangolo), anche se si trova
sulle corsie di emergenza o sulle piazzole di sosta, il conducente ha l’obbligo di rendersi visibile
indossando il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, che devono essere di tipo
approvato.È sbagliato dire che devono essere solo di colore giallo, che occorra tenerne in numero pari a
quello dei posti disponibili, o che ne sia obbligatorio l’uso anche nei centri abitati.

TRASPORTO DI PERSONE E ANIMALI SU VEICOLI

Il numero di persone trasportabili su un veicolo (ossia il numero dei posti) è indicato sulla carta di
circolazione (libretto); sulle autovetture può essere al massimo di nove, compreso il conducente, mentre
sugli autocarri è di tre, compreso il conducente.

Tutti i passeggeri devono prendere posto in modo da non limitare la libertà di movimento del
conducente e da non impedirgli la visibilità.

Sui veicoli è consentito trasportare un solo animale domestico in libertà purché non costituisca
impedimento o pericolo. È consentito anche trasportarne più di uno, purché custoditi in gabbia o nel
vano posteriore, appositamente diviso da rete.

TRASPORTO SUI MOTOCICLI


Sui motocicli è possibile trasportare un passeggero solo se il posto per il passeggero è indicato sulla carta
di circolazione; è comunque vietato il trasporto di minori di anni 5. È consentito il trasporto di animali se
custoditi in apposita gabbia.È permesso trasportare un carico, ma deve essere sistemato in modo da non
sporgere lateralmente di oltre 50 cm. È vietato trasportare oggetti che non siano solidamente assicurati o
che impediscano o limitino la visibilità al conducente.

È vietato ai conducenti di motocicli trainare e farsi trainare da altri veicoli.

CARICO

Il carico deve essere sistemato sugli autoveicoli in modo da: evitare la caduta del carico stesso; non
diminuire la visibilità del conducente e non impedire la libertà di movimenti nella guida; non mascherare
i dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva né le targhe e i segnali fatti col braccio (ad esempio
nei veicoli senza motore: carretti, biciclette); non compromettere la stabilità del veicolo; non superare la
portata indicata nella carta di circolazione; non sporgere dalla parte posteriore per più dei tre decimi
della lunghezza del veicolo (la sporgenza posteriore deve essere segnalata con un pannello
retroriflettente a strisce bianche e rosse di fig. 302).

VEICOLI CHE NON POSSONO CIRCOLARE SU AUTOSTRADE E STRADE EXTRAURBANE PRINCIPALI

Sulle autostrade e strade extraurbane principali è vietata la circolazione di:

- veicoli privi di motore (carretti, velocipedi - cioè biciclette -, ecc.);

- ciclomotori;

- motocicli di cilindrata inferiore a 150 cm3;

- autovetture che non sono in grado di sviluppare per costruzione la velocità in piano di almeno 80 km/h;

- macchine agricole;

- veicoli non muniti di pneumatici (ad esempio quelli cingolati);

- veicoli le cui condizioni di uso, equipaggiamento e gommatura possono costituire pericolo per la
circolazione;

- veicoli con carico disordinato e non solidamente assicurato o sporgente oltre i limiti consentiti;

- veicoli a tenuta non stagna e con carico scoperto, se trasportano materiali che possono disperdersi.

SOSTA DI EMERGENZA SU AUTOSTRADE E STRADE EXTRAURBANE PRINCIPALI

Sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli delle autostrade è consentito sostare, sull’apposita corsia,
solo in situazioni di emergenza dovute a malessere del conducente o dei passeggeri oppure ad
inefficienza del veicolo. La sosta di emergenza non deve comunque superare il tempo strettamente
necessario e non deve protrarsi (prolungarsi) comunque oltre tre ore.È vietato agli altri conducenti
fermarsi per prestare soccorso o dare un passaggio fino al primo casello o alla prima stazione di servizio
ad un automobilista fermo per avaria del veicolo sulla corsia di emergenza. In questi casi conviene
fermarsi sulla prima piazzola di sosta o area di servizio per chiamare, se occorrono, i dovuti soccorsi
(ambulanza, carroattrezzi, ecc.).

uso delle luci

è obbligatorio tenere accesi i dispositivi di illuminazione (luci di posizione e proiettori anabbaglianti,


contemporaneamente), anche se l’illuminazione pubblica è sufficiente, a partire da mezz’ora dopo il
tramonto del sole (e non direttamente dal tramonto) fino a mezz’ora prima del sorgere del sole.

Di giorno è obbligatorio:

- su tutte le strade extraurbane (siano esse principali, secondarie o autostrade), indipendentemente dalla
presenza di illuminazione;

- nelle gallerie (sia urbane che extraurbane, indipendentemente dalla presenza di illuminazione);

- in ogni caso di scarsa visibilità: in presenza di nebbia, neve o pioggia intensa. In queste circostanze è
opportuno usare i proiettori anabbaglianti o i fendinebbia (se il veicolo ne è dotato) e la luce posteriore
per nebbia, se la visibilità a causa della nebbia è inferiore a 50 m.

Di giorno, fuori dei centri abitati, e con buone condizioni di visibilità, se il veicolo ne è dotato, in
alternativa agli anabbaglianti si possono usare le luci di marcia diurna (in genere formati da una serie di
led).

Di notte, nei centri abitati, il veicolo in sosta al margine della carreggiata, può essere segnalato con le luci
di sosta (che non sono necessarie se la sosta avviene fuori della carreggiata o in un parcheggio: in questi
casi non è obbligatorio alcun tipo di illuminazione).

I conducenti di ciclomotori e motocicli, che circolano su strade sia urbane che extraurbane, hanno
l’obbligo di tenere sempre accese le luci di posizione e gli anabbaglianti.

Su un veicolo a motore non è consentito utilizzare lampade non omologate o di qualsiasi colore.

È sbagliato affermare che, di giorno su strada extraurbana, è obbligatorio tenere accesi i proiettori
abbaglianti (è invece vietato, salvo casi particolari), che su strada extraurbana durante una giornata
assolata è sufficiente accendere le luci di posizione (occorre accendere anche gli anabbaglianti) o che
l’uso delle luci anabbaglianti è obbligatorio quando si sorpassa un’auto della polizia.

CASI IN CUI SI PUÒ ABBAGLIARE CON LE LUCI ANABBAGLIANTI

Pur avendo acceso le luci anabbaglianti, si corre il rischio di abbagliare gli altri se le lampade non sono
omologate, o sono montate in maniera errata, o i proiettori sono regolati troppo alti. In queste
circostanze, oltre a produrre un danno agli altri utenti della strada, si rischia anche di ridurre la visibilità
del conducente.

SIMBOLO PROIETTORI ANABBAGLIANTI


È posto sul comando (interruttore a leva) per l’accensione dei proiettori anabbaglianti e sulla relativa spia
luminosa di colore verde (segnalatore di luci anabbaglianti accese).

È sbagliato dire che è posto sulla spia delle luci abbaglianti (contraddistinta invece dal simbolo fig. 695) o
che segnala l’accensione delle luci di posizione o della luce posteriore per nebbia.

SIMBOLO PROIETTORI ABBAGLIANTI

È posto sul comando (interruttore a leva) per l’accensione dei proiettori di


profondità (luci abbaglianti) e sulla relativa spia luminosa a luce blu (segnalatore di luci abbaglianti
accese).

È sbagliato dire: che indica l’accensione dei proiettori anabbaglianti (contraddistinti dal simbolo di fig.
696); che è posto su spia di colore verde; che segnala l’accensione della luce posteriore per nebbia o che
ricorda al conducente che deve spegnere le luci di posizione.

SIMBOLO DEGLI INDICATORI DI DIREZIONE

Indica il comando (interruttore a leva) degli indicatori di direzione (le frecce) ed è posto su
una spia a luce verde lampeggiante.

È sbagliato dire che è posto su spia di colore rosso o sul comando, o sulla spia, delle luci di posizione.

SIMBOLO DEL SEGNALE DI EMERGENZA

Indica il comando del segnale di emergenza (segnalazione luminosa di pericolo); è posto su una
spia a luce lampeggiante di colore rosso e anche sull’interruttore che provoca l’accensione simultanea di
tutti gli indicatori di direzione (le 4 frecce); identifica il comando di un dispositivo da usare in casi di
emergenza (come ad esempio: quando si è verificato un incidente, un guasto al veicolo o quando si viene
trainati).È sbagliato dire: che aziona il segnale mobile di pericolo (triangolo); che si accende
automaticamente in caso di incidente, o che è posto sulla spia di freno a mano inserito (fig. 720).

SIMBOLO DELLA TEMPERATURA ECCESSIVA DEL LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO DEL MOTORE

È posto su spia di colore rosso che, se accesa, indica che la temperatura del liquido di
raffreddamento del motore (e non dell’olio di lubrificazione del motore o del cambio di velocità) supera i
limiti stabiliti dal costruttore (ha superato i 90 gradi centigradi), quindi segnala un eccessivo
riscaldamento del liquido e, di conseguenza, anche del motore.

La spia integra (completa) l’indicatore della temperatura del liquido di raffreddamento che circola nel
motore (ossia un termometro situato sul cruscotto, costituito in genere da una lancetta mobile ed un
quadrante con riportate delle tacche riferite ai vari gradi di temperatura).Il simbolo non individua il
bocchettone (tubo di accesso) del serbatoio del liquido tergicristalli. La spia su cui è posto non indica il
livello (la quantità) del liquido di raffreddamento, ma la sua temperatura.

SIMBOLO DELLA BATTERIA

È collocato su spia di colore rosso che indica se la batteria è in fase di carica o meno. Se, durante la
marcia, la spia è accesa vuol dire che il generatore di corrente (alternatore) non sta ricaricando la
batteria come previsto.È sbagliato dire che se la spia rimane accesa la batteria è completamente scarica
e che quindi bisogna sostituirla subito (bisogna invece verificare perché l’alternatore non carica
regolarmente la batteria), che è sovraccarica o che bisogna invertire l’allacciamento dei cavi ai morsetti
della batteria.

SIMBOLO DELLA PRESSIONE BASSA DELL'OLIO

È posto su un dispositivo (manometro) che dà indicazioni sulla pressione del


lubrificante nel motore.La spia di colore rosso, se spenta durante la marcia, indica che la pressione
dell’olio è regolare ma, se accesa, segnala che è opportuno arrestare subito il motore, per evitare gravi
danni che possono derivare dalla insufficiente pressione dell’olio di lubrificazione.
La spia non indica il consumo, la temperatura o la densità dell’olio di lubrificazione, ma la pressione. È
sbagliato dire che quando la spia è accesa bisogna cambiare l’olio al motore (la pressione bassa potrebbe
derivare ad esempio da un malfunzionamento della pompa dell’olio o da altre cause).

SIMBOLO DELLA CINTURA DI SICUREZZA

Il simbolo raffigurato è posto su una spia di colore rosso che, se accesa durante la marcia, indica che il
conducente o un passeggero non hanno indossato (e agganciato) le cinture di sicurezza. In genere la spia
è abbinata ad un segnale acustico.È sbagliato affermare che la spia può essere disattivata attraverso un
comando (si disattiva solo agganciando le cinture di sicurezza) o che il simbolo è posto sul pulsante che
permette di regolare il pretensionatore delle cinture (il pretensionatore non può essere regolato).

SPIE ROSSE

Sono di colore rosso le spie: di accensione del segnale di emergenza, accensione simultanea delle 4
frecce (fig. 698); della temperatura del liquido di raffreddamento del motore (fig. 704); della pressione
del lubrificante (olio) del motore (fig. 706); della cintura di sicurezza (fig. 707); del freno di
stazionamento, detto anche freno a mano (fig. 720).

PANNELLI ARANCIONI PER TRASPORTO MERCI PERICOLOSE

Segnalano veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose; devono essere fissati davanti e dietro al veicolo;
sono integrati con due serie di numeri indicanti il tipo di pericolo (se esplosivo, inquinante, ecc.) e la
materia trasportata (se benzina, gasolio, ecc.).È sbagliato dire che segnalano carichi sporgenti pericolosi
(per i carichi sporgenti si usa il pannello di fig. 302).
RIMORCHI T.A.T.S.

Sono rimorchi muniti di specifico equipaggiamento per il trasporto di attrezzature turistiche e sportive
(quali imbarcazioni, alianti, ecc.) che non devono costituire oggetto di commercio, ma essere impiegate
solo per il tempo libero. Per essi valgono le norme generali vigenti per gli altri tipi di rimorchio, quindi è
sbagliato dire che non è obbligatorio che il veicolo trainante sia munito di specchietto retrovisore destro
o che le imbarcazioni trasportate possono sporgere fino a 50 centimetri per ogni lato.
ASSICURAZIONE

Durante la circolazione, i rimorchi devono essere assicurati con la stessa polizza della motrice. Quando
sono staccati dalla motrice, devono avere una copertura assicurativa a parte, che vale per il rischio
statico (da fermo). Nei centri abitati il conducente non deve lasciare in sosta un rimorchio staccato dalla
motrice, salvo diversa segnalazione.

REVISIONE

È previsto un obbligo di revisione annuale per i rimorchi di massa superiore a 3,5 tonnellate. È sbagliato
affermare che i rimorchi devono essere sottoposti a revisione periodica insieme al veicolo trainante, a
differenza del carrello appendice la cui revisione periodica va effettuata contemporaneamente al veicolo
per il quale è stato iscritto nella carta di circolazione come parte integrante del medesimo.

CONDIZIONI RICHIESTE PER POTER CIRCOLARE SULLE STRADE PUBBLICHE

Il conducente deve possedere la patente di guida necessaria per quel tipo di veicolo. È sbagliato dire che
non si può circolare con un autoveicolo dotato della targa prova, quando la carta di circolazione è
intestata a persona diversa dal conducente; se è scaduta la garanzia del veicolo (da non confondere con
l’assicurazione), se non si ha la polizza assicurativa del tipo “kasko” (è obbligatoria solo la polizza R.C.A.),
quando non si ha con sé il certificato di proprietà o la ricevuta di pagamento della tassa di possesso (in
quanto non è obbligatorio tenerli a bordo del veicolo).

TARGHE IDENTIFICATIVE DEI VEICOLI

Perché sia possibile risalire all’intestatario del mezzo, le targhe devono essere apposte saldamente e in
posizione corretta, essere sempre ben leggibili, non devono essere sporche né essere piegate,
manomesse o contraffatte.

PANNELLI CON LA LETTERA “P”

Davanti e dietro agli autoveicoli usati per le esercitazioni di guida dai maggiorenni devono essere
applicati appositi pannelli retroriflettenti con l’indicazione della lettera “P” principiante.

PATENTE AM

Consente di guidare ciclomotori a due o tre ruote o quadricicli leggeri, con motore termico non superiore
a 50 cm3 o con motore elettrico di potenza non superiore a 4 kW (se a carrozzeria aperta come, ad
esempio, i quad) o a 6 kW (se a carrozzeria chiusa, come le microcar).Si può conseguire a 14 anni di età,
ma occorre averne compiuti 16 per condurre i ciclomotori e i quadricicli leggeri in alcuni Paesi
dell’Unione Europea.È sbagliato dire che la patente AM può essere rilasciata senza dover sostenere gli
esami teorici e pratici, se si è maggiorenni o che abilita alla guida di motocicli.

PATENTE A1

Consente di guidare:- motocicli (con o senza carrozzetta) di cilindrata fino a 125 cm3, potenza non
superiore a 11 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg;
- tricicli a motore di potenza non superiore a 15 kW;

- macchine agricole che rientrano nei limiti di sagoma e di massa previsti per i motoveicoli;

- tutti i veicoli che si possono guidare con la patente AM.

Si può conseguire a 16 anni di età (anche se non si ha già la patente AM). Chi è in possesso della patente
A1 può trasportare un passeggero che abbia almeno 5 anni, se sulla carta di circolazione del veicolo è
indicata tale possibilità.È sbagliato dire che dopo due anni si trasforma automaticamente in patente di
altra categoria, che consente di guidare macchine operatrici o tricicli di potenza superiore a 15 kW, se si è
maggiorenni.

PATENTE A2

Consente di guidare:

- motocicli (con o senza carrozzetta) di potenza fino a 35 kW e rapporto potenza/peso non superiore a
0,2 kW/kg, purché non siano derivati da una versione dello stesso modello che sviluppi oltre il doppio
della potenza massima;

- macchine agricole che rientrano nei limiti di sagoma e di massa dei motoveicoli;

- tutti i veicoli che si possono condurre con le patenti A1 e AM.

Si può conseguire a 18 anni di età (anche se non si ha già la patente A1) e permette di trasportare un
passeggero, solo se indicato sulla carta di circolazione del veicolo.

Il titolare di patente di categoria A2 da almeno due anni, può conseguire la patente A che abilita alla
guida di tutti i motocicli, anche se ha meno di 24 anni (età altrimenti richiesta per ottenere la patente
A).È sbagliato dire che la patente di categoria A2 non consente di condurre alcun tipo di triciclo a
motore, infatti chi ne è in possesso può guidare quelli (di potenza non superiore a 15 kW) a cui abilita la
patente A1.

PATENTE A

Consente di guidare:

- tutti i motocicli (con o senza carrozzetta), senza limitazioni di cilindrata e di potenza;

- tutti i tricicli a motore (per quelli di potenza superiore a 15 kW occorre avere almeno 21 anni);

- tutti i veicoli che si possono condurre con le patenti A1, A2 e AM.

Si può conseguire:

- a 20 anni, se si è titolare di patente A2 da almeno 2 anni (“accesso graduale”);

- a 24 anni, se non si è titolare di patente A2 da almeno 2 anni (“accesso diretto”).

È sbagliato affermare che con la patente di categoria A si possono guidare i quadricicli non leggeri (è
richiesta la patente B1 o superiore) o che chi ha conseguito la patente A con accesso diretto, per guidare
motocicli all’estero deve sostenere un ulteriore esame.
PATENTE B1

Si può conseguire a 16 anni di età. Consente di guidare alcuni quadricicli non leggeri (di massa a vuoto
non superiore a 450 kg se destinati al trasporto di persone o a 600 kg se adibiti al trasporto di merci) con
potenza massima non superiore a 15 kW. Tra essi sono compresi sia veicoli aperti con manubrio (i
cosiddetti quad), sia veicoli con carrozzeria chiusa.La patente B1 abilita alla guida dei veicoli per i quali è
richiesta la patente AM, ma non permette di condurre motocicli o tricicli a motore, che, invece,
richiedono le patenti A1, A2 o A.Con la patente B1, raggiunta l’età di 18 anni, si può conseguire la
patente B sostenendo solo l’esame di guida (quindi un esame pratico: non si tratta di un esame teorico
integrativo).È sbagliato dire che la patente di categoria B1 abilita a guidare autovetture (monoposto o
meno: bisogna avere la patente B) o veicoli che si possono condurre con la patente A1.

PATENTE B

Consente di guidare:

- autoveicoli (autovetture, autocaravan, autocarri) di massa massima autorizzata non superiore a 3,5 t,
anche se trainanti un rimorchio leggero (cioè con massa fino a 750 kg) o un rimorchio non leggero
(massa oltre 750 kg); la massa massima autorizzata del complesso (cioè la somma delle masse dei due
veicoli) non deve superare 3,5 t;

- macchine agricole, comprese quelle definite eccezionali;

- macchine operatrici (sgombraneve, ecc.) non eccezionali (fino a 3,5 t);

- tutti i veicoli che si possono condurre con le patenti AM e B1 (tutti i tipi di ciclomotori e di quadricicli)

- solo sul territorio nazionale (Italia), i veicoli che si possono condurre con la patente A1 e se il
conducente ha almeno 21 anni, anche tricicli a motore di potenza superiore a 15 kW

Si può conseguire a 18 anni. Per il primo anno (e non per tre anni) dal conseguimento della patente B
non si possono guidare autovetture con rapporto potenza/peso oltre 55 kW/t e con potenza assoluta
(cioè: indipendentemente dal peso) oltre 70 kW.È sbagliato affermare che la patente di categoria B,
abilita a condurre solo autovetture con al massimo 9 posti compreso il conducente (infatti si possono
guidare anche altri tipi di veicolo), che, se conseguita dopo i 24 anni di età, abilita alla guida di tutti i
motocicli (per guidare tutti i motocicli è necessaria la patente A, mentre la patente B equivale, solo in
Italia, alla patente A1), che consente di guidare tutti gli autocaravan (ossia i camper: si possono guidare
solo quelli di massa non superiore a 3,5 t) o che permette di condurre autobus.

PATENTE B CON CODICE 96

La patente di categoria B con codice armonizzato (cioè condiviso nell’ambito dell’Unione Europea) 96,
consente di guidare autoveicoli (di massa fino a 3,5 t) trainanti un rimorchio non leggero (oltre 750 kg),
purché la massa massima autorizzata del complesso (cioè la somma delle masse dei due veicoli) non sia
superiore a 4.250 kg. La massa del complesso, quindi, può superare i 3.500 kg (limite per la normale
patente B), ma non i 4.250 kg.

Può essere conseguita contestualmente (ossia insieme) alla patente di categoria B, sostenendo una
prova di guida su specifico veicolo oppure successivamente, superando una nuova prova di guida.È
sbagliato affermare che abilita alla guida di motocicli di potenza fino a 35 kW (si possono infatti guidare
solo, in Italia, quelli di cilindrata fino a 125 cm3 e di potenza fino a 11 kW che richiedono la patente A1) o
di autosnodati; che può essere conseguita solo se si è già in possesso della patente A o che permette di
trainare rimorchi sono in Italia.

PATENTE BE

Consente di guidare complessi di veicoli (o autotreni) composti da un autoveicolo di massa massima


autorizzata fino a 3.500 kg e da un rimorchio di massa fino a 3.500 kg, quindi, anche se la massa del
complesso veicolare è superiore a 4.250 kg, ma fino a 7000 kg (3500 kg della motrice e 3500 kg del
rimorchio). Abilita anche alla guida dei veicoli che si possono condurre con le patenti di categoria AM,
B1, B e B con codice armonizzato 96.È sbagliato affermare che la patente di categoria BE si può
conseguire anche contestualmente (cioè insieme) alla patente di categoria B (ciò vale solo per la patente
B con codice 96).

PATENTE

Il conducente che intenda condurre un veicolo con un rimorchio deve, anzitutto, essere in possesso della
patente di categoria appropriata: B (se il complesso veicolare non supera 3,5 t), B con codice
armonizzato 96 oppure BE (chi abbia conseguito le patenti BE e C non può guidare anche veicoli della
categoria CE).

SOCCORSO DEGLI INFORTUNATI DOPO UN INCIDENTE

Soccorrere un ferito della strada è un obbligo imposto dalla legge (che ne punisce l’omissione) oltre che
un dovere morale (che riguarda cioè la coscienza di ogni cittadino). Occorre sempre farlo, senza però
mettere a repentaglio (rischio) la propria e altrui sicurezza, anche se non si è medici o personale
sanitario, indipendentemente dal proprio giudizio sulla gravità dell’incidente o dell’eventuale intralcio
che l’intervento possa causare alla circolazione.Il fine del primo soccorso è quello di cercare di
mantenere in vita il ferito con semplici e immediati interventi, atti a garantire la respirazione e la
circolazione, assistendo la vittima in attesa di un adeguato soccorso medico. È inoltre importante evitare
che la vittima subisca ulteriori danni ed impedire che siano posti in atto interventi errati da parte di altre
persone.A tal fine occorrerà: segnalare l’incidente (collocando il triangolo mobile di pericolo); chiamare i
soccorsi qualificati; assistere e proteggere la vittima come meglio si può, senza prendere iniziative di
competenza medica (come ad esempio: somministrare farmaci).È sbagliato affermare che il soccorritore
deve identificare l’infortunato, chiedendogli nome e cognome, o domandargli come è avvenuto
l’incidente; che bisogna allontanare in ogni caso il ferito dal posto in cui si trova (spesso può essere
pericoloso muoverlo) o che non bisogna mai toccarlo se non è ancora arrivata la polizia (in molti casi può
essere vitale la tempestività dell’intervento).

FERITA SANGUINANTE (EMORRAGIA)

Se un infortunato della strada ha una ferita sanguinante bisogna tamponarla, facendo pressione con
materiale (garze, panni, ecc.) sterile o quanto più possibile pulito, per bloccare il sanguinamento; se si
tratta di un’abbondante emorragia esterna, occorre chiamare subito i soccorsi.Bisogna lavare la ferita
con acqua solo se è sporca di terra (per evitare una possibile infezione); non rimuovere eventuali corpi
estranei (vetro, schegge, ecc.) conficcati nella ferita, perché la loro estrazione potrebbe peggiorare
l’entità dell’emorragia, prestando però attenzione a non farli affondare nella ferita durante la fasciatura;
porre il ferito in posizione seduta o sdraiata, per prevenire le conseguenze di un possibile shock.È
sbagliato dire che se il ferito è incosciente bisogna dargli da bere acqua o tè, ma anche che non si può
assolutamente dargli da bere (se è cosciente, essendo in grado di deglutire, gli si può dare da bere). In
caso di emorragia, l’arresto del sanguinamento di solito non è spontaneo, ma occorre intervenire per
bloccarlo; a tale fine non è utile versare acqua calda sulla ferita o far camminare l’infortunato.

FRATTURA AGLI ARTI (GAMBE O BRACCIA)

La frattura (rottura di un osso) è evidenziata da dolore violentissimo anche al minimo movimento;


pertanto, il soccorritore deve evitare di muovere gli arti fratturati, deve invece bloccarli con mezzi di
fortuna (bastone, ombrello, sciarpa, foulard, ecc.), dopo aver coperto le eventuali ferite con materiale
pulito, senza procedere ad altre manovre. Subito dopo, se necessario, si attueranno le normali misure
anti-shock (sistemare il ferito a terra con le gambe sollevate).In caso di frattura esposta, nella quale cioè
l’osso fuoriesce dalla pelle, non si deve spingere l’osso nel tentativo di farlo rientrare ma, prima di
immobilizzare l’arto, occorre coprire la ferita e l’osso con materiale sterile o con un panno pulito per
evitare infezioni.

STATO DI INCOSCIENZA

Un ferito in stato di incoscienza non reagisce a stimoli e non è in grado di eseguire movimenti; pertanto,
bisogna intervenire prendendosi cura dell’infortunato che è incapace di provvedere a se stesso, vigilando
sulle sue condizioni fino all’arrivo dell’ambulanza.

Bisogna verificare se respira ancora, mettendo una mano sulla parte laterale bassa del torace o
sull’addome; se fa fatica a respirare, occorre liberare subito il naso e la bocca da eventuali ostruzioni
(vomito, sangue, protesi dentaria, ecc.). Se respira spontaneamente e può essere mosso (cioè se si è certi
che non abbia traumi alla colonna vertebrale) va posto in posizione “laterale di sicurezza” (sdraiato su di
un fianco con la testa reclinata all’indietro, la bocca aperta e rivolta verso terra, per facilitare la
fuoriuscita di liquidi, gamba e braccio piegati).È sbagliato dire che bisogna somministrargli bevande
alcooliche, metterlo in posizione semiseduta, fasciargli la testa o bloccargli le mani.

STATO DI SHOCK

Lo stato di shock (molto simile ad uno svenimento) è determinato da una caduta di pressione del sangue
che crea una riduzione dell’afflusso di sangue con gravi danni per cervello e cuore. Può essere causato
da: forte emozione, forte perdita di sangue (emorragia), grave trauma, forte dolore fisico (per esempio a
seguito di fratture).

Lo stato di shock si manifesta attraverso i seguenti sintomi: stato di agitazione, pelle pallida, sudorazione
fredda, brividi, battito del cuore frequente e, talvolta, con improvvisa pronuncia di frasi e parole senza
senso.L’infortunato in stato di shock deve essere steso a terra, coperto come meglio possibile, per
evitare che si raffreddi; occorre, se possibile, tenergli le gambe sollevate (di circa 20-30 cm) rispetto al
corpo, per favorire l’afflusso di sangue al cuore e al cervello.

È sbagliato affermare che lo stato di shock non rappresenta un pericolo per la salute, che si manifesta
sempre con un forte aumento della temperatura corporea o ampie macchie scure sulla pelle, che per
riattivargli la circolazione occorre dargli piccoli schiaffi su guance e gambe o che occorre fargli bere
piccole quantità di superalcolici.

TRAUMA ALLA GABBIA TORACICA

Può comportare fratture delle costole o dello sterno aggravate da possibili lesioni ai
polmoni.L’infortunato respira con molta difficoltà, pertanto occorre: cercare di facilitare la respirazione
ponendo il soggetto semi-seduto (senza fargli compiere profondi respiri); proibirgli di bere e mangiare e
prestare assistenza fino all’arrivo di più adeguati soccorsi. In caso di ferita visibile e profonda comprimere
subito con un panno pulito senza provvedere a pulire, disinfettare e medicare la lesione.

USTIONI (BRUCIATURE)

Il soccorso da prestare ad un infortunato che presenti un’ustione (bruciatura) è il seguente: raffreddare la


porzione di pelle ustionata con acqua fredda; non disinfettare né applicare pomate o alcool sulle parti
ustionate, ma coprirle invece delicatamente con materiale possibilmente sterile; nel caso che gli abiti
della vittima abbiano preso fuoco, occorre spegnere tempestivamente le fiamme, utilizzando coperte o
cappotti ed evitando poi di staccare gli indumenti in tessuto che, carbonizzati, si siano appiccicati alla
pelle ustionata.

CORPO ESTRANEO IN UN OCCHIO

Se la vittima presenta un corpo estraneo in un occhio (vetro, scheggia, ecc.) si deve: impedire che la
vittima si tocchi l’occhio ferito e non massaggiare la palpebra per evitare lesioni più gravi; bendare
l’occhio senza rimuovere il corpo estraneo (facendo però attenzione a non farlo penetrare
maggiormente) e fare intervenire uno specialista (oculista).

RESPONSABILITÀ CIVILE

La responsabilità civile consiste nell’obbligo di risarcire i danni causati alle persone, alle cose e agli
animali (anche se sono di lieve entità), quindi obbliga il responsabile, o chi per lui (l’impresa
assicuratrice), al risarcimento (con pagamento in denaro) del danno causato al danneggiato.La
responsabilità civile grava sul conducente e sul proprietario del veicolo (non grava invece sul proprietario
se dimostra che il veicolo è stato usato contro la sua volontà, ad esempio in caso di furto); è
indipendente dalle altre due responsabilità (penale e amministrativa).

SE SI HA LA RESPONSABILITÀ CIVILE PER UN INCIDENTE

Chi è civilmente obbligato a risarcire i danni provocati da un sinistro stradale (incidente) può accordarsi
con il danneggiato circa l’entità del risarcimento (infatti, può decidere di pagare direttamente, senza far
intervenire l’impresa assicuratrice), in questo caso è conveniente avvalersi di un consulente di
infortunistica stradale (un esperto in materia) per quantificare l'esatto importo del danno causato.Non è
possibile, in alternativa, chiedere che la propria patente di guida sia revocata e non ci si libera da ogni
forma di responsabilità penale pagando l’ammontare del danno (pagandone l’ammontare ci si libera solo
dalla responsabilità civile).

ASSICURAZIONE PER LA RESPONSABILITÀ CIVILE AUTO (R.C.A.)

L'assicurazione R.C.A. è obbligatoria per legge e copre, entro i massimali (cioè nei limiti di importi
massimi indicati nel contratto), i danni prodotti a persone, animali e cose che si trovino in aree pubbliche
o aperte al pubblico, di cui siano civilmente responsabili il conducente e il proprietario del
veicolo.L’assicurazione riguarda anche danni subiti dai terzi trasportati (cioè dai passeggeri), se il veicolo
è autorizzato al trasporto di persone (non solo sui taxi) ed è valida anche per gli incidenti avvenuti nei
Paesi dell’Unione Europea.

L’assicurazione R.C.A. si riferisce solo alla responsabilità civile, quindi non copre anche la responsabilità
penale o le sanzioni amministrative pecuniarie (le multe), previste dal codice della strada.

VEICOLO PRIVO DI COPERTURA ASSICURATIVA

L’obbligatorietà della assicurazione R.C.A. comporta che un veicolo privo di assicurazione, o con
assicurazione scaduta, non possa circolare, né essere lasciato in sosta su strade pubbliche; in caso
contrario si incorre in sanzioni, tra le quali è compresa la confisca del mezzo.Per rimettere in circolazione
un veicolo con assicurazione scaduta non occorre alcun collaudo tecnico: è sufficiente rinnovare il
contratto con la compagnia assicuratrice.

DOCUMENTI CHE DEVE RILASCIARE L’IMPRESA ASSICURATRICE

L’impresa assicuratrice deve rilasciare al cliente, oltre alla polizza di assicurazione (che non è necessario
tenere in macchina), il certificato di assicurazione (da conservare in macchina insieme alla carta di
circolazione, in quanto va esibito a richiesta degli agenti di polizia).

MASSIMALI DELLA POLIZZA R.C.A.

I massimali sono le cifre massima che l’assicurazione si impegna a pagare per qualsiasi incidente da noi
causato, al fine di risarcire solamente i danni civili che noi arrechiamo a persone, animali e cose.Non
possono mai essere inferiori al minimo stabilito dalla legge, che viene aggiornato periodicamente con
provvedimento normativo (attualmente è di cinque milioni di Euro), ma possono essere aumentati, a
nostra discrezione, pagando la relativa maggiorazione di premio (quota che versiamo all’assicurazione).
Se ad esempio il nostro massimale assicurato è di cinque milioni di Euro e, a seguito dell’incidente
abbiamo causato sei milioni di Euro di danni, l’assicurazione pagherà fino a cinque milioni di Euro; la
restante parte (cioè 1 milione di Euro) graverà per metà sul conducente e per metà sul proprietario.

I massimali della polizza di assicurazione R.C.A. non sono le somme di denaro che l'impresa assicuratrice
riscuote ogni anno dal proprio cliente bensì sono gli importi massimi che l'impresa assicuratrice si
impegna a pagare, in caso di incidente.

CONTRATTO CON FORMULA "BONUS-MALUS"

Nell’assicurazione per la responsabilità civile auto (R.C.A.) il contratto con la formula “bonus-malus”
prevede una variazione annuale del premio (l’importo da pagare all’assicurazione), in base al numero di
incidenti causati. Se non se ne provocano, si ha un vantaggio economico (riduzione del premio per l’anno
successivo), mentre, in caso di incidenti con nostra responsabilità, sono previsti aumenti.È sbagliato dire
che questo tipo di contratto viene stabilito dal giudice, che non si applica per i motocicli o che viene
annullato se si provocano più di due incidenti.

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