Sei sulla pagina 1di 149

LA BANCA D’ITALIA

FUNZIONI E OBIETTIVI
Prima edizione, maggio 2018
Seconda edizione, dicembre 2019
Terza edizione, dicembre 2022

Sul sito internet viene pubblicata ogni anno la Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia,
che descrive le attività svolte dalla Banca nel periodo di riferimento.
Dal 2018 è disponibile anche una brochure informativa con i principali dati quantitativi di tali attività.

Le pubblicazioni sono raggiungibili inquadrando questo QR Code

© Banca d’Italia, 2022

Indirizzo Via Nazionale, 91


00184 Roma, Italia
Telefono +39 0647921
Sito Internet www.bancaditalia.it

Tutti i diritti riservati.


È consentita la riproduzione a fini didattici e non commerciali, a condizione che venga citata la fonte

1a edizione:  progetto grafico e impaginazione a cura di Studio Ruggieri Poggi, Roma


2a edizione e 3a edizione: aggiornamento grafico, impaginazione e stampa a cura della Divisione Editoria e stampa della Banca d’Italia
Stampato nel mese di dicembre 2022
Premessa

La Banca d’Italia influenza con con la semplicità del linguaggio,


la sua azione la vita quotidiana si aggiunge agli altri strumenti
dei cittadini in molti modi, ma lo utilizzati per dare conto dell’ope-
fa per lo più in maniera indiretta, rato dell’Istituto: il sito internet,
attraverso gli effetti che eser- la partecipazione a eventi in cui la
cita sul comportamento degli Banca è chiamata a esprimere il
intermediari bancari e finanziari proprio punto di vista, le pubblica-
e sul funzionamento dei mercati. zioni, gli incontri con i cittadini sul
Pertanto, nonostante abbia territorio.
maturato più di 125 anni di storia, Le informazioni qui raccolte, in
il ruolo che svolge nei numerosi parte presenti nelle ultime edi-
settori di impegno non è general- zioni della Relazione sulla gestione
mente percepito con chiarezza. e sulle attività, vengono periodi-
Questo volume, che intende camente aggiornate per tener
descriverne le attività cercan- conto delle modifiche nei compiti
do di conciliare il più possibile dell’Istituto.
l’accuratezza delle informazioni
Indice

MONETA

08 1 Una visione di insieme 26 2 La politica monetaria


10 L’assetto di governo 27 La politica monetaria dell’Eurosistema
11 Riquadro:  La riforma dello Statuto del 2006 e le 30 Riquadro:  L’integrazione del cambiamento
modifiche più recenti climatico nella politica monetaria
12 La Banca d’Italia e l’Europa dell’Eurosistema
13 Riquadro:  La nuova Autorità europea per 30 L’attuazione della politica monetaria
l’antiriciclaggio e il contrasto al finanziamento del 32 Riquadro:  Le operazioni non convenzionali
terrorismo dell’Eurosistema
14 Il contributo alla cooperazione internazionale 32 Le controparti e le garanzie
16 Il dialogo con le istituzioni e le autorità finanziarie 34 Le operazioni di emergency liquidity assistance
nazionali (ELA)
16 Il contributo in tema di finanza sostenibile
18 La presenza sul territorio nazionale e all’estero 35 3 Le banconote
18 I valori istituzionali 36 Il ruolo della Banca d’Italia
20 Le risorse finanziarie 36 Le caratteristiche delle banconote in euro
20 Riquadro:  La riserva aurea 37 Riquadro:  Il processo per ridisegnare le banconote
21 Le persone e l’organizzazione del lavoro in euro
22 Riquadro:  Il modello di lavoro ibrido 37 La produzione delle banconote
38 La stamperia della Banca d’Italia
39 Riquadro:  Le fasi di realizzazione di una
banconota
40 La distribuzione delle banconote e i controlli sulla
qualità della circolazione
43 La lotta alla contraffazione
43 Le monete

4 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


SISTEMA
FINANZIARIO

44 4 I sistemi di pagamento 64 6 La vigilanza sugli intermediari bancari e


45 La Banca d’Italia e i sistemi di pagamento finanziari
46 Le infrastrutture di pagamento dell’Eurosistema 65 L’esercizio della vigilanza in Italia: un sistema
46 Riquadro:  Da TARGET a TARGET2 integrato nazionale ed europeo
49 I sistemi di pagamento al dettaglio della Banca 66 L’attività di vigilanza
d’Italia 68 La definizione delle regole
50 L’evoluzione delle infrastrutture di pagamento 71 Riquadro:  L’evoluzione degli standard prudenziali
50 Il progetto per un euro digitale del Comitato di Basilea
72 I controlli di vigilanza sulle banche
52 5 La supervisione sui mercati e la sorveglianza 74 I controlli di vigilanza sugli altri intermediari
sul sistema dei pagamenti 75 Le sanzioni e i rapporti con l’Autorità giudiziaria
53 Il ruolo della banca centrale nell’ambito dei mercati 76 Il coordinamento con le altre autorità
finanziari e nel sistema dei pagamenti
54 La supervisione sui mercati e sulle relative 78 7 La gestione delle crisi
infrastrutture 79 La regolamentazione in Europa
57 La sorveglianza su sistemi, servizi e strumenti di 82 Il quadro normativo applicabile in Italia
pagamento 83 Riquadro:  La revisione del quadro normativo
58 Le iniziative a supporto dell’innovazione finanziaria europeo in materia di gestione delle crisi
e il dialogo con il mercato 84 La gestione delle crisi e il ruolo della Banca d’Italia
58 Riquadro:  Le tecnologie decentralizzate nella 86 Il Fondo nazionale di risoluzione
finanza e nelle criptoattività: le iniziative europee 87 Le attività connesse con il Fondo di risoluzione
e nazionali unico
60 La continuità di servizio e il presidio del rischio 87 La supervisione sui sistemi di garanzia dei depositi
cibernetico per il sistema finanziario italiano

Indice 5
RICERCA
E STATISTICA

088 8 La stabilità finanziaria e le politiche 106 11 La ricerca e l’analisi economica


macroprudenziali 106 L’analisi e la ricerca in campo economico
090 Il quadro di riferimento 107 Riquadro:  I modelli econometrici per la previsione
090 Obiettivi, strumenti e indicatori per le analisi di e la politica macroeconomica
stabilità finanziaria 111 L’analisi in materia di vigilanza
092 Il contributo ai lavori in materia di stabilità 112 La ricerca su temi giuridici e sulla fiscalità
finanziaria a livello internazionale 113 L’analisi in materia di mercati, infrastrutture e
092 Gli strumenti delle politiche macroprudenziali sistemi di pagamento

094 9 La vigilanza sugli intermediari bancari e 114 12 Le statistiche


finanziari in materia di contrasto al riciclaggio e 115 La collaborazione con altre istituzioni
al finanziamento del terrorismo 115 La raccolta e l’elaborazione dei dati per le
095 Il sistema antiriciclaggio in Italia: il ruolo della statistiche monetarie, bancarie e finanziarie
Banca d’Italia 116 La Centrale dei rischi
095 La definizione delle regole 117 Le statistiche sulle Amministrazioni pubbliche e
096 L’attività AML/CFT della Banca d’Italia quelle sulla bilancia dei pagamenti
097 Sanzioni e coordinamento con altre autorità 118 Le statistiche su famiglie e imprese non finanziarie
118 Riquadro:  Le indagini campionarie su famiglie e
098 10 La prevenzione del riciclaggio e l’Unità di imprese non finanziarie
informazione finanziaria per l’Italia 119 L’utilizzo a fini statistici dei dati di bilancio della
099 Il ruolo dell’Unità di informazione finanziaria per Banca
l’Italia
099 L’analisi delle operazioni sospette
101 Poteri di regolazione e controllo e altri flussi
informativi
102 La collaborazione istituzionale
103 Il ruolo della UIF nell’attuazione delle sanzioni
finanziarie internazionali

6 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


SERVIZI
AL PUBBLICO

124 13 I servizi per lo Stato 135 15 Gli investimenti sostenibili, l’impegno per
125 L’analisi e le previsioni della liquidità del Tesoro e l’ambiente, la cultura e la società
del fabbisogno del settore statale 136 Gli investimenti sostenibili
125 I sistemi informativi 137 L’impegno per l’ambiente
126 Riquadro:  La remunerazione del conto 138 Riquadro:  Gli indicatori climatici prospettici
disponibilità del Tesoro 140 Riquadro:  La sostenibilità ambientale delle
127 La gestione del debito pubblico banconote in euro
127 Riquadro:  Lo svolgimento delle aste dei titoli di 140 Il contributo alla ricerca e al dibattito scientifico
Stato 141 L’investimento in conoscenza
141 Le biblioteche e l’archivio storico
128 14 La tutela dei clienti, l’educazione finanziaria e 142 La valorizzazione del patrimonio artistico e la
altri servizi per il pubblico promozione della cultura
129 Le regole e i controlli sui comportamenti degli 143 Il sostegno alle iniziative sociali
intermediari 144 Le iniziative di accessibilità per gli utenti con
130 Il dialogo con la clientela e gli strumenti di disabilità
risoluzione delle controversie
131 L’educazione finanziaria 145 Siglario
133 I servizi informativi
133 I canali di comunicazione
134 Altri servizi per il pubblico

Indice 7
1 Una visione
di insieme

Le azioni e le decisioni della Banca dell’euro e, successivamente, con


d’Italia sono finalizzate al perse- l’avvio dell’Unione bancaria, l’Isti-
guimento di due obiettivi: la sta- tuto condivide parte delle proprie
bilità della moneta e la stabilità responsabilità – per molti versi
finanziaria. Più in concreto, le at- estese all’intera area dell’euro –
tività svolte e gli ambiti di azione con le altre banche centrali e au-
della Banca possono essere ricon- torità europee1.
dotti a quattro aree: la moneta, il La Banca d’Italia si occupa della
sistema finanziario, la ricerca e moneta sotto diversi aspetti: dalle
la statistica, i servizi al pubblico scelte e dagli interventi di politica
(fig. 1.1). A queste si fa riferimento monetaria alla produzione di ban-
quando si parla di funzioni istitu- conote, dalla gestione dei sistemi
zionali della Banca. attraverso cui vengono regolati i
Dal 1893, anno della sua costi- pagamenti alla sorveglianza sui
tuzione, molte cose sono peral- mercati e sul sistema dei paga-
tro cambiate. Nei decenni scorsi menti. Questi compiti – tipici di
il passaggio più significativo è un istituto di emissione e di una
stato l’integrazione economi- banca centrale – sono trattati nei
ca europea: con l’introduzione capitoli 2 (La politica monetaria),

1 Sul sito internet della Banca d’Italia è disponibile un’ampia rassegna sulla
sua storia. Documenti, statistiche e analisi che testimoniano l’evoluzione del
contesto economico, sociale, istituzionale sono raccolti nella Collana storica.

8 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 1.1
Le attività della Banca d’Italia ed elabora statistiche in materia
bancaria e finanziaria, sul debito
pubblico e sulla bilancia dei pa-
MONETA SISTEMA FINANZIARIO MONETA
gamenti. I risultati della ricerca, i
Politica monetaria Vigilanza sugli intermediari Politica monetaria
dati raccolti e le elaborazioni ef-
Banconote Gestione delle crisi Banconote
Sistemi di pagamento Tutela della stabilità finanziaria fettuate sono alla base delle deci-
Sistemi di pagamento
Supervisione sui mercati Vigilanza sugli intermediari in materia sioni assunte e delle affermazioni
Sorveglianza sui mercati
e sorveglianza sul sistema di contrasto al riciclaggio e e sul sistema dei pagamenti
dei pagamenti al finanziamento contenute nelle pubblicazioni uf-
del terrorismo ficiali. Gli esiti delle analisi, che si
Prevenzione del
riciclaggio e Unità estendono a considerare tutti gli
di informazione ambiti del sistema economico e
finanziaria
O per l’Italia delle politiche pubbliche, vengono
messi a disposizione del pubbli-
co, della comunità scientifica, del
a Parlamento e del Governo, anche
attraverso la consulenza nella for-
mulazione e nella valutazione di
à proposte di politica economica. A
queste attività sono dedicati i ca-
RICERCA E STATISTICA SERVIZI AL PUBBLICO pitoli 11 (LaRICERCA E STATISTICA
ricerca e l’analisi eco-
Ricerca e analisi economica Servizi per lo Stato nomica) e 12Ricerca
(Le statistiche).
e analisi economica
Statistiche Tutela dei clienti, educazione finanziaria Statistiche
e altri servizi per il pubblico Oltre a queste funzioni, che in-
fluenzano la vita dei cittadini at-
traverso le banche, i mercati e
le istituzioni pubbliche, l’Istituto
3 (Le banconote), 4 (I sistemi di pa- contrasto al finanziamento del offre anche servizi rivolti diretta-
gamento) e 5 (La supervisione sui terrorismo. Si parla di queste atti- mente al pubblico: cura incassi e
mercati e la sorveglianza sul siste- vità nei capitoli 6 (La vigilanza sugli pagamenti per conto dello Stato,
ma dei pagamenti). intermediari bancari e finanziari), svolge attività di educazione fi-
La Banca d’Italia è anche un’auto- 7 (La gestione delle crisi), 8 (La sta- nanziaria e di tutela dei clienti dei
rità di vigilanza: svolge attività di bilità finanziaria e le politiche ma- servizi bancari e finanziari, mette
regolamentazione, analisi e con- croprudenziali), 9 (La vigilanza sugli a disposizione dei cittadini l’ac-
trollo sugli intermediari bancari e intermediari bancari e finanziari in cesso a diverse basi dati, tra cui
finanziari e ne gestisce le situa- materia di contrasto al riciclaggio la Centrale dei rischi. Questi te-
zioni di crisi; esercita la vigilanza e al finanziamento del terrorismo) mi sono illustrati nei capitoli 13
sul sistema finanziario nel suo e 10 (La prevenzione del riciclaggio (I servizi per lo Stato) e 14 (La tutela
complesso e ne definisce politiche e l’Unità di informazione finanziaria dei clienti, l’educazione finanziaria e
macroprudenziali, per conoscere, per l’Italia). altri servizi per il pubblico).
prevenire o attenuare i rischi di Perseguire gli obiettivi di stabilità La Banca d’Italia dedica una cre-
instabilità sistemica; vigila inoltre monetaria e finanziaria richiede scente attenzione al tema dei
sugli intermediari bancari e finan- solide competenze e un patrimo- cambiamenti climatici, da cui pos-
ziari in materia di contrasto al rici- nio informativo ricco e costan- sono derivare rischi per la stabi-
claggio e al finanziamento del ter- temente aggiornato. La Banca lità finanziaria ed effetti macro-
rorismo; partecipa alla rete delle svolge un’ampia attività di ricerca economici molto rilevanti, tali da
istituzioni che in Italia si occupano e analisi in campo economico, giu- compromettere il perseguimento
di prevenzione del riciclaggio e di ridico e statistico, raccoglie dati dei propri obiettivi istituzionali.

1 Una visione di insieme 9


L’Istituto fornisce il proprio contri- fossero svolte senza condizio- con decreto del Presidente della
buto allo sviluppo di una finanza namenti esterni. Tra questi mec- Repubblica dopo un iter di appro-
sostenibile in vari modi (cfr. il pa- canismi, il principale è senz’altro vazione governativa3.
ragrafo: Il contributo in tema di fi- quello che preclude ai Partecipanti Gli altri organi di governo del-
nanza sostenibile), tra cui l’adozio- al capitale di intervenire sulle de- la Banca – l’Assemblea dei
ne dei principi della sostenibilità cisioni relative alle attività istitu- Partecipanti, il Consiglio supe-
ambientale, sociale e di governo zionali, che sono prerogativa del riore, il Collegio sindacale – non
societario nella gestione dei pro- Governatore e del Direttorio. dispongono di poteri decisionali
pri investimenti. La Banca è inol- Il Governatore ha le competenze nell’ambito delle funzioni istitu-
tre impegnata a ridurre progres- e i poteri riservati ai membri degli zionali della Banca.
sivamente l’impronta ecologica organismi decisionali della Banca L’Assemblea dei Partecipanti:
delle proprie attività, soprattutto centrale europea (BCE) previsti (a) nomina i membri del Consiglio
nei settori che possono produrre dal Trattato e dallo Statuto del superiore, il Presidente e i com-
impatti non trascurabili sull’am- Sistema europeo di banche cen- ponenti del Collegio sindacale;
biente (cfr. il capitolo 15: Gli inve- trali (SEBC); in particolare, in qua- (b) approva il bilancio e la ripar-
stimenti sostenibili, l’impegno per lità di componente del Consiglio tizione degli utili; (c) conferisce
l’ambiente, la cultura e la società). direttivo della BCE, contribuisce a l’incarico di audit alla società di
formulare la politica monetaria per revisione contabile. All’Assemblea
l’area dell’euro e partecipa alle de- intervengono i Partecipanti al ca-
L’assetto di governo cisioni in materia di vigilanza ban- pitale dell’Istituto, che per legge
caria nell’ambito del Meccanismo possono essere soltanto: (a) ban-
L’assetto di governo della Banca è di vigilanza unico (Single che; (b) imprese di assicurazione
disciplinato da diverse fonti – al- Supervisory Mechanism, SSM). e riassicurazione; (c) fondazioni di
cune di rango europeo (in partico- Al Direttorio – composto dal matrice bancaria; (d) enti e istituti
lare il Trattato sull’Unione europea Governatore, dal Direttore genera- di previdenza; (e) fondi pensione.
e il Trattato sul funzionamento le e dai tre Vice Direttori generali – Sempre per legge, ciascuno di essi
dell’Unione europea), altre nazio- spetta l’assunzione dei provvedi- deve avere sede legale e ammini-
nali2 – integrate nello Statuto e menti a rilevanza esterna nell’e- strazione centrale in Italia e può
nel Regolamento generale. sercizio delle funzioni pubbliche detenere non oltre il 5 per cento
La Banca d’Italia è un istituto di della Banca, salvi i citati poteri e del capitale (cfr. il riquadro: La ri-
diritto pubblico perché svolge fun- le competenze riservati esclusiva- forma dello Statuto del 2006 e le
zioni di interesse generale. È tale mente al Governatore. modifiche più recenti).
dal 1936, pur essendo nata con Il Direttore generale coadiuva il Il Consiglio superiore esercita
una struttura associativa di tipo Governatore nell’esercizio delle le funzioni di amministrazione
privatistico simile a quella di una sue attribuzioni e attua le decisio- generale e controlla l’andamen-
società per azioni. ni del Consiglio superiore; è affian- to della gestione. È composto
Nel tempo la struttura istituziona- cato dai tre Vice Direttori generali, dal Governatore, che lo presie-
le è stata integrata da meccanismi che possono anche sostituirlo. de, e da 13 Consiglieri, eletti
in grado di garantire che le funzio- Sia il Governatore sia gli altri mem- dai Partecipanti tra personali-
ni pubbliche assegnate alla Banca bri del Direttorio sono nominati tà con significativa esperienza

2 La L. 262/2005 e il DL 133/2013, convertito con modifiche dalla L. 5/2014.


3 La nomina del Governatore è disposta con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio
dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia. Gli altri
membri del Direttorio sono nominati dal Consiglio superiore, su proposta del Governatore; le nomine devono essere approvate
con decreto del Presidente della Repubblica, promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro
dell’Economia e delle finanze, sentito il Consiglio dei ministri.

10 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Tra il 2006 e il 2022 lo Statuto della Banca d’Italia è stato oggetto di diverse modifiche con cui sono state, tra
l’altro, rafforzate la trasparenza e l’indipendenza dell’Istituto.
Con la riforma del 2006, in attuazione delle previsioni della L. 262/2005, sono state in particolare ridefinite le
procedure di nomina e revoca del Governatore e dei membri del Direttorio, introducendo per i relativi mandati
un termine di sei anni con un solo possibile rinnovo.
La competenza ad adottare i provvedimenti a rilevanza esterna, in precedenza assegnata al solo Governatore, è
stata inoltre attribuita, con l’affermazione del principio di collegialità delle decisioni, al Direttorio; quest’ultimo
è composto dal Governatore, dal Direttore generale e dai Vice
Direttori generali, il cui numero nell’occasione è stato elevato da
La riforma dello Statuto due a tre. Sono di competenza esclusiva del Governatore gli atti

del 2006 e le modifiche


direttamente discendenti dalla qualità di membro degli organi
decisionali della BCE e del SEBC.

più recenti Le modifiche più recenti, del 2013, del 2016 e del
2022, hanno interessato il capitale e i meccanismi di
partecipazione e trasferimento delle quote, nonché
aggiornato – a far tempo dal 1° gennaio 2022, come previsto dalla legge di bilancio per il 2022 –
il limite massimo di quote detenibili da un singolo partecipante, elevandolo dal 3 al 5 per cento.
Il valore del capitale – che era stato fissato nel 1936 a 300 milioni di lire – è stato portato nel 2014 a 7,5
miliardi di euro, attingendo alle riserve statutarie e lasciando invariato il numero delle quote (300.000);
la rivalutazione è stata effettuata in modo da mantenere inalterato il valore economico delle quote di
partecipazione, come più ampiamente descritto sul sito internet della Banca, nella sezione Approfondimenti.
La platea di potenziali Partecipanti, tradizionalmente composta da banche, assicurazioni e istituti di
previdenza con sede legale e amministrazione centrale in Italia, già estesa nel 1999 alle fondazioni di matrice
bancaria, nel 2014 è stata ulteriormente ampliata ai fondi pensione e agli enti previdenziali rappresentativi
delle categorie professionali.
Ciascun Partecipante non può attualmente detenere, a livello individuale o di gruppo, più del 5 per cento del
capitale; le quote oltre questa soglia non danno diritto al dividendo (i relativi dividendi sono attribuiti alle
riserve della Banca), né consentono di esercitare diritti di voto. Per facilitarne la circolazione, le quote sono
state dematerializzate e sono state adottate ulteriori iniziative delle quali si dà conto sul sito internet, nella
sezione dedicata ai Partecipanti al capitale.
Il processo di riallocazione delle quote, verificatosi a seguito delle riforme statutarie, ha determinato un
consistente incremento del numero dei Partecipanti, divenuti oltre 170, dai 60 precedenti le riforme; nessuno
di essi supera la nuova soglia partecipativa del 5 per cento.
I diritti patrimoniali dei Partecipanti sono limitati al valore del capitale (7,5 miliardi) e ai dividendi annuali,
che non possono complessivamente superare i 450 milioni di euro, pari al 6 per cento del capitale stesso.
La politica di distribuzione degli utili adottata nell’aprile del 2015 prevede che i dividendi siano compresi
di norma tra 340 e 380 milioni annui, purché lo consentano l’ammontare dell’utile netto e le esigenze di
patrimonializzazione della Banca.

nel settore imprenditoriale, requisiti di onorabilità e indipen- Il Collegio sindacale, composto


nell’attività libero-professionale, denza puntualmente definiti. I da cinque membri in posses-
nell’insegnamento universitario o Consiglieri, ad esempio, non pos- so di requisiti di indipendenza e
nell’alta dirigenza della Pubblica sono ricoprire alcun incarico in onorabilità analoghi a quelli dei
amministrazione, in possesso di soggetti vigilati. Consiglieri, svolge funzioni di

1 Una visione di insieme 11


controllo sull’amministrazione In questo sistema operano a livel- Banca partecipa sono:
della Banca per garantire l’osser- lo europeo le istituzioni tecniche, • la BCE, che dal 1999 ha assunto
vanza della legge, dello Statuto e analogamente a come la Banca la responsabilità della conduzio-
del Regolamento generale, vigi- d’Italia agisce a livello naziona- ne della politica monetaria per
la sull’adeguatezza dell’assetto le nel quadro delle leggi italiane. l’area dell’euro e, dal 2014, le
contabile, esamina il bilancio ed Tuttavia, mentre nel nostro paese funzioni e le competenze di vi-
esprime il proprio parere sulla de- – come in altri – le responsabili- gilanza per le banche degli Stati
stinazione degli utili. tà di regolamentazione bancaria, membri dell’SSM;
di vigilanza micro e macropru- • il Comitato europeo per il rischio
denziale, di gestione delle crisi e sistemico (European Systemic
La Banca d’Italia e l’Europa di politica monetaria sono con- Risk Board, ESRB), che dal 2010
centrate in un’unica autorità (la ha il compito di sorvegliare i ri-
La Banca d’Italia è parte inte- Banca d’Italia), a livello sovrana- schi nel sistema finanziario della
grante del SEBC e dell’Eurosiste- zionale è stato adottato in Europa UE;
ma4. È inoltre autorità designa- un approccio più articolato, con • l’Autorità bancaria europea
ta per l’attivazione delle misure una molteplicità di istituzioni e (European Banking Authority,
macroprudenziali orientate al di sistemi, competenti su mate- EBA), che opera per assicurare
complesso del sistema bancario, rie diverse ma interdipendenti. un livello di regolamentazione e
autorità nazionale competente Lo scenario è reso più complesso di vigilanza prudenziale effica-
nell’ambito del Sistema europeo dal fatto che queste istituzioni ce e uniforme nel settore ban-
di vigilanza finanziaria (European fanno riferimento ad ambiti terri- cario europeo. L’EBA, insieme
System of Financial Supervision, toriali differenziati: l’Unione euro- alle altre due autorità europee
ESFS) e dell’SSM, autorità nazio- pea, con i suoi 27 paesi; l’Unione incaricate rispettivamente del
nale di risoluzione nell’ambito del economica e monetaria, con i 20 coordinamento della vigilan-
Meccanismo di risoluzione unico paesi5 che hanno adottato l’euro; za nel settore assicurativo e
(Single Resolution Mechanism, l’Unione bancaria, che si fonda delle pensioni aziendali e pro-
SRM) delle banche e delle so- sull’SSM e sull’SRM, comprende fessionali (European Insurance
cietà di intermediazione mobiliare tutti i paesi dell’area dell’euro e, in and Occupational Pensions
nell’area dell’euro. prospettiva, gli altri paesi della UE Authority, EIOPA) e degli stru-
Il SEBC, l’Eurosistema, l’SSM e che sceglieranno di aderirvi6. menti finanziari e dei merca-
l’SRM sono istituzioni create in I poteri decisionali relativi alle ti (European Securities and
tempi relativamente recenti, in politiche comuni dell’Unione e Markets Authority, ESMA), non-
parallelo con il progredire dell’in- dell’area dell’euro vengono eser- ché alle autorità di vigilanza na-
tegrazione economica europea. citati collettivamente nell’ambito zionali e all’ESRB, costituisce
Le principali tappe nella storia di di organi in cui sono rappresen- il Sistema europeo di vigilanza
questo processo, tuttora in corso, tate le istituzioni dei singoli Stati finanziaria (European System
sono riportate nella tavola 1.1. membri, che discutono e decidono of Financial Supervision, ESFS).
Il Parlamento, il Consiglio dell’U- a maggioranza. La Banca d’Italia Rientrano tra i compiti dell’EBA
nione e la Commissione sono i contribuisce quindi a decisioni che anche quelli di garantire l’inte-
cardini dell’architettura istituzio- hanno un impatto diretto anche grità, la trasparenza e il corret-
nale europea e i principali attori su altri paesi. to funzionamento dei mercati
della regolamentazione. Le principali istituzioni a cui la finanziari. Nell’ambito di questo

4 L’Eurosistema è composto dalla BCE e dalle banche centrali nazionali (BCN) dell’area dell’euro; l’Eurosistema e le banche
centrali degli Stati membri dell’Unione europea che non hanno adottato l’euro compongono il SEBC.
5 Il dato include anche la Croazia, che a partire dal 1° gennaio 2023 adotterà l’euro.
6 Bulgaria e Croazia sono entrate a far parte dell’SSM mediante cooperazione stretta nell’ottobre 2020.

12 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


mandato, l’EBA agisce per im- nazionali di risoluzione e da La Banca d’Italia partecipa attra-
pedire l’utilizzo del sistema fi- un’autorità europea, il Comitato verso propri rappresentanti agli
nanziario a fini di riciclaggio e di risoluzione unico (Single organi decisionali di queste istitu-
finanziamento del terrorismo, Resolution Board, SRB), con- zioni: il Governatore è membro del
mediante poteri che si sono raf- corrono anche, con specifiche Consiglio direttivo e del Consiglio
forzati a partire dal 2020 e che in funzioni, il Consiglio dell’Unio- generale della BCE, oltre che del
particolare mirano a: (a) accre- ne europea e la Commissione Consiglio generale dell’ESRB; un
scere l’uniformità della norma- europea; membro del Direttorio partecipa
tiva europea; (b) promuovere la • la nuova Autorità europea per al Consiglio di vigilanza dell’SSM e
cooperazione, lo scambio infor- l’antiriciclaggio e il contrasto un altro al Consiglio delle autorità
mativo e la convergenza delle al finanziamento del terrori- di vigilanza dell’EBA; il Direttore
prassi di supervisione tra le au- smo (Authority for Anti-Money dell’Unità di risoluzione e gestione
torità nazionali competenti, così Laundering and Countering the delle crisi partecipa all’SRB.
da assicurare un approccio omo- Financing of Terrorism, AMLA), La distribuzione dei compiti tra
geneo nel fronteggiare i rischi da costituire nel 2023, anche le autorità nazionali ed europee
emergenti; con funzioni di coordinamento è ispirata a criteri che intendono
• l’SSM, il sistema integrato per la e supporto alle autorità di vigi- bilanciare due esigenze diverse:
vigilanza bancaria, che compren- lanza nazionali e alle unità di in- da un lato garantire l’unitarietà e
de la BCE e le autorità di vigilanza formazione finanziaria (financial l’efficacia delle decisioni adottate;
nazionali dei paesi partecipanti; intelligence units, FIU; cfr. il riqua- dall’altro utilizzare al meglio le co-
• l’SRM, il sistema per la risolu- dro: La nuova Autorità europea noscenze disponibili presso le au-
zione delle banche in dissesto. per l’antiriciclaggio e il contrasto torità nazionali, anche in relazione
All’SRM, formato dalle autorità al finanziamento del terrorismo). alle peculiarità dei diversi paesi.

Nel luglio 2021 è stato avviato l’iter legislativo che porterà all’approvazione di un complesso pacchetto di
norme per un’ampia revisione del quadro normativo e istituzionale in materia di antiriciclaggio (AML package);
tra le proposte è incluso un regolamento che istituirà dal 2023 l’Autorità europea per l’antiriciclaggio e il
contrasto al finanziamento del terrorismo (Authority for Anti-Money Laundering
and Countering the Financing of Terrorism, AMLA).
La nuova Autorità L’AMLA – alla cui governance parteciperanno sia le autorità di supervisione

europea per nazionali sia le unità di informazione finanziaria nazionali (financial intelligence
units, FIU) – erediterà le attuali competenze dell’EBA e avrà: (a) poteri di vigilanza

l’antiriciclaggio diretta su un numero ristretto di intermediari finanziari dell’Unione considerati


maggiormente rischiosi; (b) compiti di supervisione indiretta, coordinamento e
e il contrasto al assistenza delle autorità nazionali nei confronti dei soggetti obbligati da queste
vigilati, al fine di assicurare standard omogenei di supervisione e metodologie
finanziamento del di valutazione comuni dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo;

terrorismo (c) funzioni di coordinamento e supporto delle FIU nazionali. L’avvio della vigilanza
indiretta è stimato nel 2024, la vigilanza diretta dovrebbe invece avere inizio nel
2026.
Nel ruolo di coordinamento e supporto delle FIU, che dovrebbe essere assunto a partire dalla seconda metà del
2023, l’AMLA svolgerà una funzione centrale sia nel potenziamento degli strumenti informatici a disposizione
delle unità stesse, sia nella convergenza dei metodi per la rilevazione, l’analisi e la disseminazione di operazioni
sospette, per la valutazione dei rischi e per la conduzione di analisi strategiche.

1 Una visione di insieme 13


Tavola 1.1
Le principali tappe del percorso di integrazione economica europea

1957 Istituzione della Comunità economica europea

1986 Adozione dell’Atto unico europeo

1990 Avvio della libera circolazione di capitali

1992 Firma del Trattato sull’Unione europea (Maastricht)

1994 Creazione dell’Istituto monetario europeo (IME)

1998 Istituzione della Banca centrale europeaa

1999 Avvio della politica monetaria unica

2002 Entrata in circolazione delle banconote e delle monete in euro

2010 Costituzione del Comitato europeo per il rischio sistemico

Nascita delle autorità europee di vigilanza nei settori bancario,


2011 assicurativo e degli strumenti finanziari e dei mercati

2012 Impulso del Consiglio europeo all’istituzione dell’Unione bancaria

2014 Avvio del Meccanismo di vigilanza unico

2016 Istituzione del Meccanismo di risoluzione unico

in corso Definizione del Sistema europeo di assicurazione dei depositi

in corso Istituzione dell’Autorità europea per l’antiriciclaggio

a
Contestualmente l’IME termina il suo mandato e viene posto in liquidazione.

Le decisioni sono assunte sulla ba- che precede l’assunzione delle de- sulle banche di maggiore dimen-
se del lavoro di preparazione con- cisioni della BCE e dell’SSM. sione, il personale della BCE e
dotto dagli esperti delle autorità Le autorità nazionali partecipano quello delle autorità nazionali
nazionali, che collaborano quoti- non solo alle decisioni, ma anche operano congiuntamente.
dianamente nell’ambito di gruppi alla loro attuazione. Per la politi-
di lavoro dedicati all’approfondi- ca monetaria ogni banca centrale
mento di temi specifici e all’ela- è responsabile dell’attuazione in Il contributo alla
borazione di proposte. L’impegno ambito nazionale delle decisio- cooperazione internazionale
in ambito europeo è testimoniato ni assunte dal Consiglio direttivo
anche dall’intensa attività di analisi della BCE; nel caso della vigilanza Le banche centrali hanno una

14 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Tavola 1.2
lunga tradizione di cooperazione,
Principali collaborazioni a organismi e gruppi internazionali
affermatasi già nella prima metà
del Novecento con la creazione Gruppo dei Sette (G7) dialogo e cooperazione in materia economica
e finanziaria, di sviluppo e sicurezza globali
di organismi internazionali per
realizzare interventi coordinati in Gruppo dei Venti (G20) rafforzamento dell’economia globale, dell’architettura
finanziaria internazionale, miglioramento della
materia monetaria, sui tassi di in-
regolamentazione finanziaria
teresse e sui mercati valutari.
Consiglio per la stabilità finanziaria promozione di politiche di regolamentazione
Negli ultimi decenni lo sviluppo di
(Financial Stability Board, FSB) e vigilanza su mercati e intermediari,
grandi banche e di investitori at- coordinamento tra autorità nazionali per prevenire
e ridurre i rischi per la stabilità finanziaria
tivi su scala mondiale, i progressi
nelle telecomunicazioni e la rivo- Banca dei regolamenti promozione della cooperazione monetaria e finanziaria
internazionali (BRI) tra le banche centrali, analisi economica e finanziaria,
luzione digitale hanno rimosso statistiche sul sistema bancario e finanziario
gran parte delle barriere fra i si- internazionale

stemi bancari e finanziari nazio- Comitato di Basilea per la vigilanza definizione di standard di vigilanza internazionali,
nali; l’accresciuta integrazione ha bancaria (Basel Committee on scambio di informazioni sugli sviluppi del settore
Banking Supervision, BCBS) bancario e del mercato finanziario,
pertanto imposto un rafforza- condivisione di metodologie di vigilanza
mento del coordinamento e della
Fondo monetario internazionale sorveglianza del sistema economico globale e di quello
cooperazione tra le banche cen- (FMI) dei singoli paesi, gestione delle crisi finanziarie globali
trali e le altre autorità nazionali.
Banca Mondiale sostegno allo sviluppo e per la riduzione della povertà
A livello globale gli organismi
internazionali promuovono la Organizzazione per la cooperazione promozione della crescita economica
e lo sviluppo economico (OCSE)
definizione di standard regola-
mentari, l’armonizzazione delle Network for greening the promozione della condivisione di esperienze e migliori
Financial System (NGFS) pratiche in tema di gestione dei rischi ambientali nel
metodologie di analisi e di con- settore finanziario
trollo, la condivisione delle espe-
rienze e delle migliori pratiche.
La cooperazione internazionale tra intermediari bancari e finan- centrali e autorità di vigilanza
è diventata tanto più importante ziari che svolgono attività simili in dei paesi emergenti, allo scopo
quanto più il sistema finanziario paesi diversi e con leggi differen- di contribuire al rafforzamento
si è fatto globale: la crisi finan- ti, nonché di favorire l’efficienza e delle loro capacità istituzionali e
ziaria internazionale ha infatti l’innovazione nell’erogazione dei di promuovere la stabilità finan-
dimostrato quanto facilmente servizi degli intermediari. ziaria internazionale. In questo
le turbolenze che nascono in un In qualità di banca centrale, di au- ambito l’Istituto realizza webinar
mercato si possono diffondere. Il torità di vigilanza, supervisione e seminari su tematiche istitu-
primo obiettivo della cooperazio- e sorveglianza, la Banca d’Italia zionali e gestionali, organizza
ne è dunque quello di difendere la partecipa a numerosi organismi incontri e consultazioni bilate-
stabilità finanziaria a livello inter- e gruppi internazionali in campo rali su richiesta di altre banche
nazionale, rafforzando i sistemi economico, finanziario e statisti- centrali, collabora con propri
di vigilanza in tutto il mondo, ri- co (i principali sono rappresentati esperti a programmi di raffor-
ducendo il rischio di crisi soprat- nella tavola 1.2), svolgendo un zamento istituzionale finanziati
tutto degli intermediari che han- ruolo di rappresentanza dell’Italia da organismi sovranazionali co-
no una proiezione internazionale, e di collaborazione tecnica con il me l’FMI e, soprattutto, la UE;
migliorando la gestione delle crisi Governo. infine partecipa alle sedi di co-
quando si verificano. Un ulterio- L’Istituto realizza inoltre inter- ordinamento della cooperazio-
re obiettivo è quello di garantire venti di formazione e consulen- ne tecnica tra banche centrali
l’effettiva parità concorrenziale za tecnica a favore di banche e autorità di vigilanza bancaria,

1 Una visione di insieme 15


a livello europeo (International informazioni che contribuiscono ad risorse che prevedono, tra l’altro,
Relations Committee della BCE) e accrescere la tempestività degli in- il distacco di personale tra le due
internazionale. terventi di vigilanza. istituzioni e la messa a disposizio-
La Banca collabora anche con altre ne dell’Ivass di tecnologie informa-
autorità e istituzioni, nazionali e tiche da parte della Banca.
Il dialogo con le istituzioni locali, ad esempio per contrastare
e le autorità finanziarie comportamenti illeciti in campo
nazionali economico e finanziario o per pro- Il contributo in tema di
muovere l’educazione finanziaria. finanza sostenibile
La Banca d’Italia coopera con le L’interazione con le altre autorità
istituzioni e le autorità nazionali in nazionali di vigilanza su interme- I rischi derivanti dal cambiamento
diverse forme: fornisce consulenza diari e mercati, quali la Commissio- climatico, dalla perdita di biodiver-
tecnica, supporto nell’elaborazione ne nazionale per le società e la sità, dal degrado delle condizioni
delle norme e collaborazione nel- borsa (Consob), la Commissione sociali e dalla qualità della gestio-
lo svolgimento delle attività, pro- di vigilanza sui fondi pensione ne delle imprese – i cosiddetti ri-
muove studi e convegni. (Covip), l’Autorità garante della schi ambientali, sociali e di gover-
Il Parlamento e il Governo, attra- concorrenza e del mercato (AGCM), no societario (enviromental, social
verso audizioni o nell’ambito di in- è continua e strutturata, per favori- and governance, ESG) – influiscono
dagini conoscitive, richiedono alla re l’efficacia dell’azione di ciascuna sulla crescita effettiva e poten-
Banca d’Italia consulenza tecnica istituzione evitando duplicazioni di ziale dell’economia. In particolare,
per l’elaborazione delle norme e controlli che possano rappresenta- ai cambiamenti climatici possono
l’approfondimento di temi specifi- re un costo per gli intermediari. associarsi aumenti dell’intensità e
ci relativi al funzionamento e allo Nel settore assicurativo la Banca della frequenza di fenomeni natu-
stato del sistema economico e del- d’Italia opera in stretto raccordo rali e meteorologici estremi, tali da
le politiche pubbliche. con l’Istituto per la vigilanza sulle riflettersi sull’attività economica (ri-
L’interazione è particolarmente in- assicurazioni (Ivass), con il quale schio fisico). Al contempo politiche
tensa con il Ministero dell’Econo- condivide, in parte, gli organi di go- climatiche più ambiziose possono
mia e delle finanze (MEF) nelle di- verno: il Direttorio della Banca d’I- indurre una riduzione significativa
verse funzioni di: vigilanza banca- talia, presieduto dal Governatore e del valore delle attività connesse
ria e finanziaria, gestione delle crisi integrato da due Consiglieri ester- con lo sfruttamento, la trasforma-
bancarie, servizi di tesoreria dello ni7, esercita le attività di indirizzo e zione e il trasporto dei combusti-
Stato, gestione del debito pubblico direzione strategica dell’Ivass e ne bili fossili (rischio di transizione).
e supporto nella partecipazione ai emana i provvedimenti a rilevan- Entrambi i rischi sono rilevanti per
negoziati sulle proposte normative za esterna; il Direttore generale il sistema finanziario poiché pos-
comunitarie. della Banca d’Italia è il Presidente sono ridurre la capacità di famiglie
Un rilievo significativo assume la dell’Ivass e, insieme con i due e imprese di fare fronte alle proprie
collaborazione con l’Autorità giudi- Consiglieri, si occupa dell’ammini- obbligazioni, anche a seguito di una
ziaria: la Banca segnala alle procu- strazione generale. diminuzione del valore delle attività
re fatti riscontrati nello svolgimen- Anche per assicurare un più stret- poste a garanzia dei prestiti.
to dell’attività di vigilanza che pos- to coordinamento tra la vigilanza Il ruolo principale nel contrastare
sano costituire reato e trasmette ai bancaria e assicurativa, la Banca il cambiamento climatico e i ri-
magistrati inquirenti informazioni d’Italia e l’Ivass realizzano collabo- schi ESG spetta ai governi. Questi
e documenti; riceve a sua volta razioni e sinergie nell’utilizzo delle rischi sono tuttavia importanti

7 I Consiglieri sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del Consiglio dei ministri, a iniziativa del
Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Governatore della Banca d’Italia e di concerto con il Ministro dello Sviluppo
economico (ora Ministro delle Imprese e del made in Italy).

16 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


anche per le banche centrali e per contributo di ricercatori della sistema finanziario presuppone
le autorità di vigilanza, in quanto Banca) l’importanza dei fattori cli- inoltre la conoscenza dei mecca-
possono condizionare la loro ca- matici e l’influenza della transizio- nismi di propagazione, per la cui
pacità di conseguire gli obiettivi ne verso un’economia più soste- valutazione non esistono ten-
istituzionali relativi alla stabilità nibile tra gli elementi che possono denze climatiche o ambientali del
dei prezzi, del sistema finanziario incidere sulla stabilità dei prezzi recente passato comparabili con
e dei singoli intermediari. e sul livello di attività economica, quelle previste attualmente.
La Banca d’Italia fornisce un con- studiando l’evoluzione di impor- Vigilanza bancaria e finanziaria. –
tributo attivo alla finanza sosteni- tanti variabili macroeconomiche. La Banca d’Italia è inoltre con-
bile attraverso le diverse funzioni La Banca d’Italia contribuisce, sapevole che i rischi climatici e
che svolge, ossia quella di investi- nell’ambito dell’Eurosistema, alla ambientali comportano implica-
tore, di autorità monetaria, ma- definizione delle linee di azione zioni per le banche e gli interme-
croprudenziale e di supervisione per includere il cambiamento cli- diari finanziari non bancari posti
degli intermediari finanziari, non- matico tra gli elementi costitutivi sotto la sua diretta supervisione.
ché quella di istituto di ricerca. In del quadro per l’attuazione della L’azione di vigilanza ha il compito
questi ambiti pubblica discorsi e politica monetaria. di accrescere la consapevolezza
ricerche basati sulle analisi con- Stabilità finanziaria. – Il sistema degli intermediari, bancari e non
dotte internamente per contri- finanziario, dati gli stretti legami bancari, circa sfide e opportunità
buire a migliorare la conoscenza con tutti i settori dell’economia, che possono derivare dai fatto-
e la consapevolezza dell’impor- è particolarmente esposto ai ri- ri ESG per i rispettivi modelli di
tanza di misurare e gestire i profili schi climatici; a causa della sua business, nonché quello di assi-
di sostenibilità nelle scelte finan- funzione di intermediazione può curare la valutazione e l’integra-
ziarie di intermediari, investitori e inoltre divenire un veicolo di pro- zione dei rischi climatici e am-
policy maker. pagazione e amplificazione degli bientali nelle strategie aziendali,
Gli investimenti sostenibili. – Per le shock climatici. È quindi di impor- nei sistemi di governo e controllo,
banche centrali i rischi climatici e tanza cruciale essere in grado di nel quadro di gestione dei rischi
ambientali rilevano anche ai fini valutare come questi rischi si tra- e nella rendicontazione degli in-
della loro attività di investitori isti- ducano in rischi finanziari e come termediari bancari e finanziari
tuzionali. Dal 2019 la Banca d’Italia gli effetti economici avversi pos- vigilati. A livello internazionale la
ha adottato i principi di sostenibili- sano diffondersi all’interno del Banca contribuisce ai lavori sul
tà ambientale, sociale e di governo sistema finanziario e rappresen- tema nelle principali sedi della
societario nella gestione dei propri tare un rischio per la sua stabilità. cooperazione di vigilanza, quali
portafogli di investimento aventi La valutazione dell’esposizione il Comitato di Basilea per la vigi-
finalità diverse dalla politica mone- del sistema finanziario ai rischi lanza bancaria (Basel Committee
taria. Nella Carta degli investimenti climatici è complessa. Per quan- on Banking Supervision, BCBS),
sostenibili, pubblicata nel 2021, la tificare l’ammontare di attività l’EBA, l’SSM.
Banca ha definito le proprie linee finanziarie a rischio per i singoli Attività internazionali. – Dal 2021
di azione strategica; nel 2022 ha intermediari sono necessari dati è stato definito in ambito G20 il
inoltre pubblicato il primo Rapporto dettagliati – in larga parte man- Sustainable Finance Working
sugli investimenti sostenibili e sui canti – riguardo alla localizzazio- Group, SFWG, con il compito di
rischi climatici. ne geografica o al contenuto car- individuare gli ostacoli e le solu-
Politica monetaria. – L’Eurosistema bonico delle singole esposizioni. zioni per lo sviluppo di un sistema
riconosce e analizza8 (con il La stima del rischio per l’intero finanziario sostenibile. Dal 2022

8 BCE, Climate change and monetary policy in the euro area, European Central Bank, Occasional Paper Series. ECB Strategy Review,
271, 2021.

1 Una visione di insieme 17


la Banca partecipa allo Steering dei servizi bancari e finanziari e fornitura di informazioni aggior-
Committee della rete globale di dell’educazione finanziaria; sono nate sul sistema economico-fi-
banche centrali e autorità di su- impegnate nell’analisi economi- nanziario italiano.
pervisione (Network for Greening ca e nella rilevazione statistica a
the Financial System, NGFS). Un livello locale; contribuiscono alla
membro del Direttorio copresie- valutazione della qualità e al con- I valori istituzionali
de il gruppo di lavoro Net Zero trollo dei prestiti utilizzati a ga-
for Central Banks, dedicato ad ranzia delle operazioni di politica Per svolgere con efficacia le pro-
accelerare gli sforzi delle banche monetaria; offrono infine i servizi prie funzioni istituzionali, le ban-
centrali e dei supervisori verso la al pubblico (cfr. il capitolo 14: La che centrali devono essere indi-
riduzione delle emissioni per la tutela dei clienti, l’educazione finan- pendenti e questa indipendenza
lotta al cambiamento climatico. ziaria e altri servizi per il pubblico). deve essere chiaramente percepi-
A seguito dell’evoluzione del con- ta dai cittadini.
testo istituzionale europeo e delle L’indipendenza della Banca d’Italia
La presenza sul territorio innovazioni tecnologiche utiliz- si articola in vari aspetti:
nazionale e all’estero zate dalla Banca per migliorare • indipendenza istituzionale: sia
la qualità dei servizi offerti e per il Trattato sul funzionamen-
La Banca d’Italia svolge le proprie ridurre i costi, la rete territoriale to dell’Unione europea sia lo
funzioni sul territorio nazionale an- tra il 2006 e il 2022 è passata da Statuto della Banca sanciscono il
che attraverso una propria struttu- 97 a 38 Filiali, con assetti interni divieto per l’Istituto e per i mem-
ra di Filiali presenti in tutte le regio- differenziati in funzione sia del- bri dei suoi organi decisionali di
ni, e all’estero mediante una rete di la domanda di servizi espressa sollecitare o accettare istruzioni
Delegati e Addetti finanziari. dall’utenza istituzionale e privata, da istituzioni, governi o altri or-
Le Filiali, in maniera differenzia- sia delle caratteristiche delle aree ganismi, nazionali o europei;
ta e articolata sul territorio e in servite. Fra queste strutture, 6 • indipendenza personale: le rego-
raccordo con gli uffici dell’Ammi- sono specializzate nella raccolta, le, i requisiti e le procedure per la
nistrazione centrale, si occupano nel trattamento e nella distribu- nomina e la revoca dei membri
della vigilanza su gruppi, banche zione delle banconote e non offro- del Direttorio e degli altri organi
e intermediari non bancari attivi no servizi diretti al pubblico. di governo ne proteggono l’in-
in ambito prevalentemente lo- Le principali attività di cui si occu- dipendenza, garantendo l’im-
cale; curano la distribuzione e il pa la rete di Delegati e Addetti fi- parzialità delle loro decisioni. Il
ritiro delle banconote, ne verifica- nanziari presenti all’estero9 sono: Codice di comportamento per i
no la qualità e svolgono controlli analizzare gli sviluppi economici e membri del Direttorio prevede
sugli operatori professionali che finanziari nelle aree geografiche di inoltre regole specifiche in tema
operano nel circuito del contan- rispettiva competenza (vengono di conflitto di interessi, riserva-
te; eseguono alcune operazioni seguite circa 50 economie); svol- tezza, incarichi esterni, accetta-
di incasso e pagamento per conto gere funzioni di consulenza per zione di doni o altre utilità, inve-
dello Stato non ancora demate- le rappresentanze diplomatiche stimenti finanziari;
rializzate e tengono i contatti con italiane; promuovere il “sistema • indipendenza funzionale e ope-
le amministrazioni e gli enti locali; paese” attraverso relazioni con rativa: la Banca ha responsa-
si occupano della tutela dei clienti operatori e istituzioni locali e la bilità, competenze tecniche e

9 Le Delegazioni sono presenti a Londra, New York e Tokyo; gli Addetti finanziari sono insediati ad Abu Dhabi, Berlino, Il Cairo,
Istanbul, Mosca, New Delhi, Parigi, Pechino, Pretoria, San Paolo del Brasile, Singapore, Washington e alla Rappresentanza
permanente d’Italia presso l’Unione europea. Il personale della Banca presente in quest’ultima Rappresentanza è responsabile
dei negoziati nei gruppi di lavoro del Consiglio della UE sulle misure legislative in materia di servizi finanziari; promuove inoltre
le posizioni italiane nei confronti del Parlamento europeo e della Commissione europea.

18 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


strumenti adeguati per conse- dall’ordinamento nazionale. Le attività e con linee di riporto agli
guire i propri obiettivi. La corret- risorse sono gestite con l’obiet- organi di vertice. La terza linea di
tezza del personale è presidiata tivo di contribuire alla copertura difesa è rappresentata dalla re-
attraverso una strategia unitaria dei costi e di preservare la solidi- visione interna, collocata in una
di prevenzione delle condotte tà patrimoniale a fronte dei rischi posizione funzionale e organizza-
illecite, coerente con le migliori legati allo svolgimento delle atti- tiva di piena indipendenza e a cui
prassi internazionali, nonché con vità istituzionali. è affidato il compito di verificare la
il quadro etico definito per l’Eu- L’indipendenza riconosciuta al- costante adeguatezza del sistema
rosistema e per l’SSM. Sono pre- la Banca d’Italia è assistita da un dei controlli.
viste regole stringenti in materia sistema di controlli interni che I controlli di compliance in mate-
di abuso di informazioni privile- promuove il perseguimento degli ria di conflitto di interesse e inve-
giate e di investimenti finanziari obiettivi aziendali, la qualità dei stimenti finanziari del personale
privati dei dipendenti. Il tema del servizi e l’efficienza nell’utiliz- sono attribuiti al Revisore gene-
conflitto di interessi è oggetto di zo delle risorse, presidiando nel rale11 che, operando in qualità di
particolare attenzione, anche per contempo la molteplicità dei ri- Responsabile per l’etica e la pre-
i dipendenti che non lavorano più schi aziendali, nonché il rispetto venzione della corruzione, si av-
per la Banca d’Italia10; della normativa interna ed ester- vale del supporto di una struttura
• indipendenza organizzativa: la na. Questo sistema si ispira al indipendente e riferisce diretta-
Banca definisce in autonomia modello delle tre linee di difesa, mente al Direttorio.
il proprio assetto organizzativo internazionalmente riconosciuto. I controlli interni si aggiungono a
– nel rispetto delle norme che La prima linea è costituita dal- quelli esercitati dal Consiglio su-
ne disciplinano l’azione ammi- le unità responsabili dei processi periore, dal Collegio sindacale e da
nistrativa e le diverse funzioni, operativi e dell’identificazione, un revisore esterno, che verifica la
nonché della missione, degli misurazione e gestione dei relativi contabilità ed esprime un giudizio
intenti strategici e dei principi rischi. Alla seconda linea di difesa sul bilancio di esercizio, secondo
organizzativi adottati dall’Euro- appartengono funzioni, organiz- quanto stabilito dallo Statuto del-
sistema e dall’SSM – per assicu- zativamente separate dalle unità la Banca e da quello del SEBC.
rare servizi di qualità e per agire responsabili dei processi, che mo- Dall’indipendenza discende per
in maniera efficiente, trasparen- nitorano specifici profili di rischio la Banca la necessità di rendere
te, responsabile e imparziale; (finanziario, operativo, contabi- conto del proprio operato: quanto
• indipendenza finanziaria: la le, fiscale, informatico, legale, di più un’istituzione pubblica è au-
Banca dispone di risorse fi- salute e sicurezza sul lavoro, di tonoma, tanto maggiore è la sua
nanziarie adeguate a svolgere i sicurezza anticrimine, di corruzio- responsabilità nei confronti dello
compiti connessi con l’apparte- ne, di privacy) per l’intera Banca, Stato e dei cittadini.
nenza al SEBC e quelli attribuiti con una visione trasversale delle La Banca rende conto del proprio

10 Il Codice etico per il personale della Banca d’Italia stabilisce in via generale che il dipendente, nel primo anno successivo alla
cessazione del rapporto di lavoro, debba evitare situazioni di conflitto di interesse che possano derivare da una nuova attività
privata o professionale. La L. 190/2012 ha previsto il divieto per i dipendenti pubblici di svolgere, per i tre anni successivi alla
cessazione del rapporto di impiego, attività lavorativa presso i soggetti privati nei confronti dei quali abbiano esercitato, negli
ultimi tre anni di servizio, poteri autoritativi o negoziali per conto della Pubblica amministrazione. Il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 29 gennaio 2015 ha previsto, per i componenti degli organi di vertice e i dirigenti della Banca d’Italia cui
sono attribuite competenze amministrative di vigilanza o supervisione, il divieto di intrattenere, nei due anni successivi alla
cessazione dall’impiego, rapporti di collaborazione, consulenza o impiego con i soggetti regolati o vigilati.
11 Il Revisore generale è anche Responsabile della protezione dei dati (RPD) e in tale veste sovrintende all’applicazione del
regolamento UE/2016/679 sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation, GDPR). Le sue funzioni comprendono:
(a) il monitoraggio del Registro delle attività di trattamento dei dati personali; (b) la consulenza alle strutture sugli obblighi in
tema di normativa sulla privacy; (c) il confronto con i responsabili della protezione dei dati delle banche centrali del SEBC e delle
altre autorità nazionali. Il RPD si avvale di un nucleo dedicato e riferisce annualmente al Direttorio con una relazione sull’attività
svolta.

1 Una visione di insieme 19


operato illustrando pubblica- comunicazione con il pubbli- l’esercizio della politica moneta-
mente le attività svolte, sia co è costituito dal sito internet ria, nonché dai rendimenti deri-
nell’azione istituzionale sia nella (www.bancaditalia.it), dove ven- vanti dalla gestione delle riserve
gestione delle risorse. Gli stru- gono pubblicati i documenti e le ufficiali del Paese e del portafoglio
menti utilizzati sono vari e ten- notizie rilevanti e che assolve an- di investimento. Più contenuti, ma
gono conto dei diversi destina- che agli obblighi di trasparenza e con un rilievo crescente, sono poi
tari cui sono rivolti: la Relazione pubblicità previsti dalla legge. i ricavi rappresentati dalle tariffe
annuale, la Relazione sulla gestio- per i servizi offerti, in particolare,
ne e sulle attività della Banca d’I- nella gestione dei sistemi di pa-
talia, il bilancio, le audizioni par- Le risorse finanziarie gamento. Questi redditi, al netto
lamentari, i comunicati stampa, dei costi e dell’accantonamento al
gli studi e le statistiche, i con- Le principali fonti di reddito del- fondo rischi generali13, concorro-
vegni e i seminari, le iniziative di la Banca sono rappresentate dal no a formare l’utile dell’Istituto14.
informazione pubblica. reddito monetario12, determi- Dedotte le imposte da riconosce-
Il principale strumento di nato dai proventi connessi con re allo Stato, l’utile è distribuito

La Banca d’Italia è il quarto detentore di riserve auree al mondo, dopo la Federal Reserve statunitense, la
Deutsche Bundesbank e il Fondo monetario internazionale. Il quantitativo totale di oro detenuto dall’Istituto
è di 2.452 tonnellate.
Le riserve auree sono parte integrante delle riserve ufficiali del Paese e
rappresentano un presidio di sicurezza per lo svolgimento delle funzioni pubbliche
La riserva aurea attribuite alla Banca d’Italia. Costituiscono il frutto di vicende susseguitesi negli
oltre 125 anni di storia della Banca: una parte significativa è stata accumulata nel
secondo dopoguerra, quando l’Italia divenne un paese esportatore, beneficiando
così di cospicui afflussi di valuta estera, soprattutto in dollari, che vennero in parte convertiti in oro.
L’oro è custodito nei caveau della Banca d’Italia e presso alcune banche centrali, tra le quali principalmente
la Federal Reserve di New York.
Le riserve auree hanno la funzione di rafforzare la fiducia nella stabilità del sistema finanziario italiano e della
moneta unica. Questa funzione diviene più importante quando le condizioni geopolitiche o la congiuntura
economica internazionale possono generare rischi aggiuntivi per i mercati finanziari (ad es. crisi valutarie o
finanziarie). L’oro rappresenta anche un fattore di diversificazione degli investimenti.

12 La definizione di reddito monetario adottata nell’Eurosistema è riconducibile concettualmente a quella di signoraggio; si tratta
dell’insieme dei redditi che le banche centrali conseguono dall’emissione della moneta, in pratica il reddito netto che le BCN
ricavano dagli attivi detenuti a fronte delle passività monetarie (principalmente banconote e depositi delle banche). Il reddito
monetario prodotto da ogni BCN viene prima accentrato, contribuendo a determinare il reddito complessivo dell’Eurosistema, e
successivamente ripartito tra le BCN stesse in base alla quota di partecipazione al capitale della BCE. Nel reddito monetario sono
generalmente accentrati i redditi effettivi generati dalle attività detenute. Sussistono tuttavia attività a rischio non condiviso
tra le BCN, per le quali si accentra un reddito convenzionale al tasso marginale delle operazioni di rifinanziamento principale; si
tratta ad esempio dei titoli governativi acquistati nell’ambito del programma di acquisto di attività del settore pubblico (Public
Sector Purchase Programme, PSPP) e del programma di acquisto di titoli pubblici e privati per l’emergenza pandemica (Pandemic
Emergency Purchase Programme, PEPP).
13 Il fondo rischi generali, come previsto dallo Statuto della Banca d’Italia, è posto a presidio dei rischi derivanti dalla complessiva
attività della Banca.
14 Per maggiori dettagli, cfr. Il bilancio della Banca d’Italia, approvato dall’Assemblea dei Partecipanti entro la fine di marzo di ogni
anno.

20 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


secondo le regole statutarie: al- delle attività istituzionali (politica exchange-traded funds (ETF) di na-
la riserva ordinaria fino al 20 per monetaria e salvaguardia della sta- tura azionaria e obbligazioni socie-
cento; ai Partecipanti nella misura bilità finanziaria), e si avvale di un tarie e sovranazionali. Sono esclusi
massima del 6 per cento del capi- sistema di monitoraggio che pone investimenti in azioni di banche
tale; alla riserva straordinaria e a in relazione il capitale con i rischi fi- e assicurazioni e di soggetti che
eventuali fondi speciali entro il 20 nanziari a cui questo deve fare fron- operano nel settore delle comu-
per cento dell’utile; l’ammontare te. Per il controllo dei rischi e la mi- nicazioni. Più di recente sono stati
residuo è devoluto allo Stato. tigazione degli impatti sono previsti effettuati anche investimenti in-
Le riserve ufficiali, che includono presidi ex ante e controlli ex post15. diretti in piccole e medie imprese
anche l’oro (cfr. il riquadro: La ri- Per le attività istituzionali, decise e italiane, mediante la sottoscrizione
serva aurea), sono detenute dalla coordinate in sede di Eurosistema, di quote di fondi di fondi16.
Banca d’Italia ai sensi del Trattato il controllo dei rischi è garantito da Il portafoglio finanziario e le riser-
sul funzionamento dell’Unio- misure che limitano la probabilità ve valutarie sono sottoposti a re-
ne europea e dello Statuto del di incorrere in perdite patrimoniali visione annuale per determinarne
SEBC e della BCE. Come altre BCN nelle operazioni di rifinanziamento la migliore composizione nel ri-
dell’Eurosistema, l’Istituto ammi- e nei programmi di acquisto di titoli. spetto dei vincoli operativi e del
nistra anche una parte delle riser- Le riserve valutarie sono investite budget di rischio.
ve valutarie della BCE. Gli investi- principalmente in titoli di Stato in
menti sono effettuati nel rispetto valuta estera, di cui i dollari ame-
dei vincoli concordati nell’Eurosi- ricani rappresentano la quota più Le persone e l’organizzazione
stema, con l’obiettivo del mante- rilevante, seguiti dagli yen giap- del lavoro
nimento del valore, della pronta ponesi e dalle sterline inglesi; per
liquidabilità e del conseguimento quote ancor più circoscritte e a La qualità dell’azione istituzionale
di un rendimento adeguato. maggior diversificazione dei ri- e dei servizi resi dalla Banca d’Italia
La gestione delle riserve e del schi, da dollari australiani, dollari alla collettività dipende dalla pre-
portafoglio finanziario si basa su canadesi e − in misura ancor più parazione, dalla motivazione e dal
un approccio di gestione integrata ridotta − da renminbi cinesi. senso di responsabilità delle per-
di attività e passività e persegue Il portafoglio finanziario in euro è sone che vi lavorano. È per questo
obiettivi di lungo periodo, mirando costituito in gran parte da titoli ob- che l’Istituto seleziona il proprio
a preservare la consistenza patri- bligazionari, principalmente titoli di personale in base alle competen-
moniale dell’Istituto anche in pre- Stato italiani e di altri paesi dell’area ze attraverso concorsi pubblici
senza di scenari avversi. dell’euro. In conformità con il divie- aperti a tutti i cittadini dell’Unione
La gestione dei rischi finanziari tie- to di finanziamento monetario agli europea17, promuove percorsi in-
ne infatti conto dell’intero comples- Stati membri, alle istituzioni e alle dividuali di crescita professionale
so di attività e passività patrimoniali imprese pubbliche, non vengono e manageriale e attua un’intensa
della Banca, considerando congiun- acquistati titoli di questi emittenti attività di formazione. Le attività
tamente i rischi connessi con le at- sul mercato primario. Per la parte di ascolto, consulenza e supporto
tività di investimento (portafoglio residua il portafoglio è composto favoriscono la comprensione delle
finanziario, riserve valutarie e oro) da azioni, quote di organismi di in- aspettative individuali in modo da
e quelli derivanti dallo svolgimento vestimento collettivo del risparmio, coniugarle il più possibile con gli

15 Ad esempio per l’attività di gestione dei portafogli valutari sono previsti limiti ex ante specifici di concentrazione geografica,
di esposizione massima per comparto e verso singoli emittenti e controparti; i controlli ex post comprendono misurazioni
aggregate sull’andamento dei portafogli e sui rischi complessivi, valutandone l’impatto sul patrimonio.
16 Si tratta di quote emesse da fondi che investono in altri fondi, specializzati in piccole e medie imprese.
17 Sul sito internet della Banca sono pubblicate informazioni sulle professionalità ricercate e si possono consultare tutti i bandi di
concorso.

1 Una visione di insieme 21


Dal 1° aprile 2022 ha preso avvio un nuovo modello ibrido di organizzazione del lavoro, in cui la modalità a
distanza coesiste e si integra con quella in presenza.
Il modello è il risultato di un progetto avviato nel 2020 e basato su: un’analisi del funzionamento
dell’organizzazione nell’emergenza; una sperimentazione condotta presso alcune
unità; l’esame delle esperienze di altre istituzioni; l’ascolto del personale.
Il modello Il disegno del modello, definito a conclusione di un confronto costruttivo con

di lavoro ibrido le organizzazioni sindacali, si basa sui seguenti principi: (a) la volontarietà
della scelta del lavoro a distanza da parte del personale; (b) la neutralità
delle scelte gestionali rispetto alla modalità di lavoro; (c) l’adattabilità
del modello ai livelli di lavorabilità da remoto delle attività svolte e alle esigenze delle persone;
(d) l’inclusività; (e) l’autonomia, la responsabilità e la fiducia tra capi e collaboratori. Per la maggior parte
delle unità organizzative il modello prevede che la prestazione lavorativa possa essere resa a distanza, di
norma per un massimo di 100 giorni all’anno, entro un limite mensile di 10 giorni.
Il modello di lavoro ibrido costituisce un’opportunità strategica di trasformazione organizzativa per continuare
ad assicurare servizi di elevata qualità al Paese e garantire un efficace presidio dei rischi. Contribuisce a
rendere la Banca un’organizzazione flessibile, resiliente, sempre più orientata a obiettivi e risultati, capace di
innovare e attrarre talenti, attenta al benessere delle persone e ai benefici per la collettività e per l’ambiente.

obiettivi strategico-organizzativi. manageriale; i laureati costitui- azioni mirate, ad esempio per il


Le persone che lavorano in Banca scono attualmente il 62 per cento riequilibrio di genere e a favore
sono poco meno di 7.000; erano del totale del personale (erano il di gruppi minoritari o comunque
10.000 all’inizio degli anni novan- 34 per cento vent’anni fa); sul pia- svantaggiati.
ta, da allora si sono ridotte per no geografico, dal 2000 ad oggi La struttura organizzativa della
effetto dell’innovazione tecnolo- gli addetti alle Filiali si sono ridotti Banca d’Italia, descritta nella fi-
gica, della razionalizzazione degli da più della metà a circa il 30 per gura 1.2, riflette le tre dimensioni
assetti organizzativi, della sem- cento. della sua attività: internazionale,
plificazione dei processi di lavoro e In ragione della significativa nazionale e locale.
delle norme interne. La riduzione proiezione internazionale del la- L’Amministrazione centrale è arti-
si è in particolare concentrata nel- voro, in media ogni anno circa il 40 colata in Dipartimenti che si com-
le attività di amministrazione in- per cento dei dipendenti svolge pongono di Servizi; all’interno di
terna e specularmente è aumen- attività condivise nell’Eurosiste- questi, le Divisioni curano le atti-
tato l’impegno nei compiti istitu- ma e nell’SSM; circa 170 persone vità specialistiche in ambito istitu-
zionali, che nell’ultimo ventennio sono distaccate a tempo pieno zionale, amministrativo e tecnico.
è passato a occupare dal 60 a presso altre istituzioni internazio- Alcune funzioni (ad es. la revisione
quasi il 70 per cento del totale de- nali, soprattutto la BCE. interna, la consulenza legale, la ri-
gli addetti. In relazione alla mag- La Banca d’Italia rispetta e va- soluzione e gestione delle crisi, la
giore complessità dei compiti e al- lorizza le diversità dei propri di- vigilanza antiriciclaggio) sono alle
la digitalizzazione di molte attività pendenti attraverso interventi dirette dipendenze del Direttorio.
a elevato contenuto operativo, è specifici per stimolare una cultura
cresciuto il peso dei ruoli ad alta organizzativa incentrata sull’uni-
specializzazione professionale e cità della persona e pone in essere

22 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 1.2
Organigramma generale della Banca d’Italia

CIRCOLAZIONE MONETARIA
E PAGAMENTI AL DETTAGLIO
Banconote
Gestione circolazione monetaria
Strumenti e servizi di pagamento al dettaglio

ECONOMIA E STATISTICA
Analisi statistiche
Congiuntura e politica monetaria
Economia e relazioni internazionali
Rilevazioni ed elaborazioni statistiche
Stabilità finanziaria
Struttura economica

IMMOBILI E APPALTI
Appalti
Immobili
Logistica e servizi

Avvocato generale
Consulenza legale INFORMATICA
Gestione sistemi informatici
Revisore generale
Pianificazione informatica
Revisione interna
Sviluppo informatico
Etica e prevenzione
della corruzione

Segreteria particolare MERCATI E SISTEMI


del Direttorio DI PAGAMENTO
DIRETTORIO Gestione rischi finanziari
Governatore Operazioni sui mercati
Unità di risoluzione Regolamento operazioni finanziarie e pagamenti
e gestione delle crisi
Direttore generale Sistema dei pagamenti
3 Vice Direttori generali Supervisione mercati e sistema dei pagamenti
Tesoreria dello Stato
Unità di supervisione e
normativa antiriciclaggio PIANIFICAZIONE, ORGANIZZAZIONE
E BILANCIO
Assistenza e consulenza fiscale
Bilancio
Organizzazione
Pianificazione e controllo

UNITÀ DI
INFORMAZIONE RISORSE UMANE, COMUNICAZIONE
FINANZIARIA
PER L’ITALIA E INFORMAZIONE
Analisi e rapporti Comunicazione
istituzionali Gestione del personale
Operazioni sospette Gestione dell’informazione
Sviluppo delle professionalità

TUTELA DELLA CLIENTELA


ED EDUCAZIONE FINANZIARIA
Educazione finanziaria
Tutela individuale dei clienti
Vigilanza sul comportamento degli intermediari

VIGILANZA BANCARIA
E FINANZIARIA
38 Filiali Ispettorato vigilanza
Rapporti istituzionali di vigilanza

3 Delegazioni all’estero: Londra, New York, Tokyo


Regolamentazione e analisi macroprudenziale
Supervisione bancaria 1
Supervisione bancaria 2

1 Centro di formazione a Perugia Supervisione intermediari finanziari

1 Una visione di insieme 23


MONETA
Politica monetaria

Banconote

Sistemi di pagamento

Supervisione sui mercati e sorveglianza sul sistema


dei pagamenti
2 La politica
monetaria

La politica monetaria è l’insieme dalla circolazione di moneta fidu-


di decisioni, strumenti e proce- ciaria18, il valore di questa risiede
dure operative con cui l’autorità esclusivamente nella fiducia di
monetaria di un paese o di un’area chi la riceve a fronte di un bene o
economica opera per assicurare servizio o di un’attività reale o fi-
nel tempo il valore della moneta, nanziaria. In ultima analisi il valore
misurato dal livello generale dei della moneta dipende quindi dalla
prezzi. fiducia nella capacità dell’emit-
La moneta è utilizzata come mez- tente di preservarne nel tempo il
zo di pagamento, funziona da uni- valore stesso.
tà di conto per confrontare i prezzi La banca centrale è la sola istitu-
di quanto scambiato e funge da zione autorizzata a emettere mo-
riserva di valore, tramite cui accu- neta con corso legale (quella che
mulare e trasferire risorse da un per legge non può essere rifiutata
periodo all’altro. Per ciascuna di in pagamento). La banca centrale
queste funzioni è necessario po- ne regola il volume e la circolazio-
ter fare affidamento su un valore ne, in modo che sia disponibile in
stabile della moneta. Nelle eco- quantità adeguata rispetto alle
nomie moderne, caratterizzate richieste dei soggetti economici

18 In epoche passate le monete erano coniate in metalli preziosi (ad es. oro o argento):
il loro valore era intrinsecamente legato a quello del metallo in esse contenuto e
fluttuava in funzione del valore di quest’ultimo.

26 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


(famiglie, imprese, Amministra- importanti le aspettative degli cutivo della BCE (il Presidente,
zioni pubbliche). Questi ultimi per operatori – consumatori, produt- il Vicepresidente e altri quattro
procurarsi il contante prelevano tori, commercianti, risparmiatori, membri, tutti nominati dal Con-
da un conto bancario o postale investitori finanziari – sull’anda- siglio europeo) e dai Governatori
e solo in alcuni casi hanno occa- mento dell’economia e dei prezzi delle BCN. Le decisioni vengono
sione di rivolgersi direttamente e, soprattutto, sui comportamenti prese su base consensuale op-
alla banca centrale; a loro volta le della banca centrale. L’azione di pure a votazione20. Il Trattato sul
banche commerciali si rifornisco- quest’ultima è tanto più efficace funzionamento dell’Unione euro-
no presso la banca centrale, l’isti- quanto più è chiara e credibile; pea e lo Statuto del SEBC e della
tuzione che immette le banconote la sua indipendenza da pressioni BCE ne assicurano l’indipendenza
in circolazione. esterne, di natura politica o com- da ogni altro potere e stabiliscono
La maggior parte dei pagamenti merciale, la sua capacità di comu- precise garanzie per i componenti
viene peraltro effettuata non con nicazione e l’autorevolezza sono del Consiglio direttivo. L’indipen-
la “moneta di banca centrale” (le requisiti essenziali. denza è bilanciata dall’obbligo
banconote)19 ma con la “moneta di dar conto del proprio operato,
bancaria”, costituita dalla liquidi- attraverso una comunicazione
tà presente sui conti di deposito La politica monetaria finalizzata a spiegare adeguata-
detenuti dalla clientela presso il dell’Eurosistema mente al Parlamento e ai cittadini
sistema bancario; l’utilizzo può europei le decisioni che sono state
avvenire attraverso strumenti La Banca d’Italia, in quanto banca assunte e quelle che lo saranno,
cartacei (tipicamente gli assegni), centrale della Repubblica italiana, alla luce degli obiettivi assegnati
in forma telematica mediante concorre alle decisioni di politi- alla banca centrale.
ordini di pagamento inviati di- ca monetaria dell’Eurosistema, Gli obiettivi della politica moneta-
rettamente alle banche (bonifici che comprende la Banca centrale ria unica sono stabiliti dal Trattato:
e giroconti) o infine attraverso le europea (BCE) e le banche cen- «l’obiettivo principale è il mante-
carte di pagamento. trali nazionali (BCN) dei paesi che nimento della stabilità dei prezzi»;
La banca centrale, pur non avendo hanno adottato l’euro come mo- fatto salvo il suo raggiungimento,
il controllo diretto sulla moneta neta comune. Questo ruolo viene la politica monetaria deve soste-
bancaria, è in grado di influenza- svolto attraverso la partecipazio- nere «le politiche economiche ge-
re – comprando o vendendo titoli, ne del Governatore al Consiglio nerali nella Comunità», finalizzate
prestando o raccogliendo liquidità direttivo, il principale organo della a perseguire «un elevato livello
dalle banche o imponendo loro BCE. Il processo decisionale si di occupazione (...), una crescita
obblighi di riserva – sia la quan- avvale delle analisi economiche sostenibile e non inflazionistica,
tità di moneta bancaria che può e finanziarie elaborate nelle sedi un alto grado di competitività e di
essere creata dalle banche com- tecniche dai comitati e dai gruppi convergenza dei risultati econo-
merciali sia il suo costo, ovvero il di lavoro dell’Eurosistema, ai quali mici».
tasso di interesse. partecipano regolarmente rap- Per l’obiettivo della stabilità dei
Avendo la moneta carattere fi- presentanti della Banca d’Italia. prezzi, il Consiglio direttivo ha
duciario, per mantenere il suo Il Consiglio direttivo è formato adottato una definizione opera-
valore nel tempo sono molto dai sei membri del Comitato ese- tiva che consiste nel perseguire

19 Oltre alle banconote, la moneta di banca centrale comprende anche i depositi detenuti dalle banche presso l’autorità monetaria,
che però non sono direttamente utilizzati per i pagamenti al dettaglio.
20 Dal 1° gennaio 2015 è stato adottato un sistema in base al quale in ogni seduta complessivamente 4 diritti di voto sono
attribuiti a rotazione ai Governatori delle BCN dei 5 maggiori paesi dell’area dell’euro (Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi
Bassi), mentre 11 diritti di voto vengono assegnati a rotazione a tutti gli altri Governatori (14 nel 2022). Tutti partecipano
comunque alle riunioni e al dibattito del Consiglio direttivo.

2 La politica monetaria 27
un livello dell’inflazione nell’area in maniera giudicata non tempo- mercato interbancario, si realizza
dell’euro, misurata da un indice ranea, la banca centrale reagisce una riallocazione della liquidità
“armonizzato” dei prezzi dei beni con gli strumenti di cui dispone, all’interno del sistema bancario,
e servizi consumati, del 2 per in primo luogo modificando i tassi che pone le singole banche in con-
cento nel medio termine. Que- di interesse ufficiali. Questi ultimi dizione di poter svolgere al meglio
sta formulazione dell’obiettivo, costituiscono, da un lato, il costo la loro attività con una struttura
adottata nel 2021 a seguito del delle diverse forme di finanzia- dei tassi di mercato a breve alline-
riesame della strategia di politi- mento con cui la banca centrale ata a quelli ufficiali.
ca monetaria dell’Eurosistema, fornisce liquidità al sistema ban- Man mano che, tenendo conto
rende più trasparente l’azione cario, dall’altro, il rendimento che delle aspettative sull’evoluzione
dell’Eurosistema stesso e ne ac- le banche ricevono sui loro depositi futura dei tassi e dell’economia,
cresce la credibilità21. Il Consiglio presso la banca centrale stessa. gli effetti della variazione dei tas-
direttivo decide l’orientamento Semplificando al massimo, se si ufficiali si estendono anche ai
(stance) della politica monetaria l’inflazione supera l’obiettivo (o si tassi di interesse su scadenze più
per contrastare in modo simme- prevede che in assenza di un in- lunghe di quelle tipicamente ne-
trico un’inflazione al di sopra e al tervento sia destinata a superarlo goziate nel mercato interbanca-
di sotto di tale valore, sulla base in un orizzonte di medio termine) i rio, l’impulso della banca centrale
delle informazioni più utili per va- tassi di interesse ufficiali vengono si trasmette gradualmente sulla
lutare le condizioni economiche e i aumentati; al contrario, vengono disponibilità e sul costo dei finan-
fattori che possono allontanare la ridotti quando l’inflazione scende ziamenti per famiglie e imprese.
dinamica dei prezzi da quella coe- (o si prevede che sia destinata a Ne conseguono effetti (di segno
rente con l’obiettivo. Non ci si affi- scendere in assenza di contromi- negativo quando i tassi aumen-
da a un solo indicatore: il Consiglio sure) su valori eccessivamente tano, positivo nel caso contrario)
prende in considerazione sia l’a- contenuti. sulle decisioni di consumo delle
nalisi e la previsione delle princi- In condizioni normali i tassi di in- famiglie e di investimento delle
pali grandezze macroeconomiche teresse ufficiali costituiscono lo imprese, e quindi sui prezzi di beni
(prezzi, PIL22, occupazione), sia le strumento principale per segna- e servizi, le cui variazioni tendono
condizioni monetarie, creditizie e lare l’orientamento della politica a riportare l’inflazione verso l’o-
finanziarie (crescita dei depositi monetaria, mentre le operazioni biettivo.
e dei prestiti bancari, andamento di rifinanziamento delle banche Come altre banche centrali, per
dei mercati finanziari). rappresentano lo strumento pri- contrastare gli effetti della crisi fi-
L’orizzonte di medio termine mario per la sua attuazione. La nanziaria globale del 2007-08 e di
consente di rispondere in modo variazione dei tassi ufficiali si quella successiva dei debiti sovra-
flessibile agli shock economici, trasmette ai tassi di interesse sui ni nell’area dell’euro, il Consiglio
in considerazione dell’incertezza mercati monetari, finanziari e del direttivo della BCE ha introdotto
del processo inflazionistico e dei credito attraverso l’attività delle misure straordinarie di politica
ritardi nella trasmissione degli banche e di altri operatori. Poiché monetaria, definite “non conven-
impulsi monetari. le banche possono rifinanziarsi e zionali”. Questi interventi si sono
Quando l’inflazione corrente e detenere depositi presso la banca resi necessari per contrastare le
quella attesa si discostano dall’o- centrale oppure chiedere (o con- forti tensioni nei mercati finan-
biettivo in misura significativa e cedere) prestiti ad altre banche sul ziari e del credito innescate dalla

21 La precedente definizione prevedeva un obiettivo di inflazione inferiore, ma prossimo al 2 per cento nel medio periodo. Il
nuovo obiettivo, esplicitamente simmetrico e di facile interpretazione, dovrebbe contribuire a un più solido ancoraggio delle
aspettative di inflazione, essenziale per mantenere la stabilità dei prezzi.
22 Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato: corrisponde alla produzione totale di beni e servizi finali dell’economia, diminuita
del valore dei beni intermedi usati nella produzione, e aumentata dell’IVA e delle imposte indirette sulle importazioni.

28 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


crisi di fiducia e per ristabilire il Gli acquisti di titoli da parte della ci molto avversi. Più di recente,
buon funzionamento dei mercati. banca centrale influenzano l’atti- considerato il mutamento delle
Grazie al meccanismo dell’asse- vità economica e l’inflazione at- spinte inflazionistiche conse-
gnazione piena dei fondi richiesti, traverso diversi canali24, in primo guente alle restrizioni dell’offerta
sono state immesse quantità luogo causando un aumento dei legate all’uscita dalla crisi pande-
crescenti di liquidità per ovviare prezzi degli stessi titoli acquistati mica e all’invasione dell’Ucraina,
alle difficoltà incontrate da molte e quindi una diminuzione dei loro l’Eurosistema ha intrapreso un
banche nell’ottenere prestiti nel rendimenti (tassi di interesse). graduale percorso di “normaliz-
mercato interbancario. Inoltre è Chi ha venduto titoli alla banca zazione” della politica monetaria
aumentata la durata delle ope- centrale può utilizzare la liquidità (ossia di uscita dall’orientamento
razioni di rifinanziamento per aggiuntiva così ottenuta per ac- fortemente accomodante), attra-
soddisfare il fabbisogno di liqui- quistare altre attività finanziarie, verso l’interruzione degli acquisti
dità delle banche anche sulle sca- non direttamente oggetto delle netti di titoli dalla fine di giugno
denze più lunghe. In un contesto operazioni di politica monetaria: in del 2022 e l’aumento dei tassi di
di crescita ancora molto debole questo modo l’impulso monetario interesse di riferimento alla fine di
dell’attività economica, dopo che viene trasmesso a un’ampia gam- luglio del 2022.
i tassi di interesse ufficiali erano ma di strumenti di finanziamento Inoltre, a fronte di bruschi rialzi
stati ridotti a livelli intorno allo del settore privato. Ne discende degli spread di alcuni titoli sovrani
zero, a partire dal 201423 il rischio un miglioramento delle condizio- e dei connessi rischi per il funzio-
di un periodo prolungato di infla- ni generali di offerta di finanzia- namento del meccanismo di tra-
zione troppo bassa, o addirittura menti (quantità maggiore, tassi di smissione monetaria, il Consiglio
di deflazione, è stato contrastato interesse più convenienti), che sti- direttivo della BCE ha deciso di
ricorrendo anche a nuove misure mola gli investimenti e i consumi. operare con flessibilità – tra classi
di acquisto di titoli pubblici (il co- L’aumento dei prezzi delle attività di attività, tra paesi e nel tempo –
siddetto quantitative easing). Sono finanziarie e di quelle reali induce nei reinvestimenti dei titoli in sca-
stati inoltre condotti programmi inoltre un incremento del valore denza nel programma di acquisto
di acquisto anche di titoli emessi della ricchezza delle famiglie, che attuato per l’emergenza pande-
dal settore privato, allo scopo di può ulteriormente favorire i con- mica (PEPP) e ha approvato un
rendere più favorevoli le condizio- sumi. nuovo strumento per contrastare
ni di finanziamento per banche e Grazie alle misure adottate ingiustificate e disordinate dina-
imprese (credit easing). Nel marzo dall’Eurosistema per contrastare miche di mercato, il Transmission
del 2020 il Consiglio direttivo del- gli effetti di varie crisi, le condizio- Protection Instrument (TPI). L’isti-
la BCE ha deciso di incrementare ni di raccolta di liquidità delle ban- tuzione del TPI serve ad assicu-
significativamente gli acquisti che commerciali sono diventate rare che l’orientamento di politica
di titoli, avviando un nuovo pro- meno eterogenee tra i vari paesi monetaria sia trasmesso in modo
gramma, a carattere temporaneo, dell’area dell’euro, i costi di finan- ordinato in tutti i paesi dell’area
denominato Pandemic Emergency ziamento per famiglie, imprese dell’euro, mediante acquisti di
Purchase Programme (PEPP; cfr. il e Stati si sono ridotti ed è stato titoli; la portata dipenderà dalla
riquadro: Le operazioni non conven- contrastato il rischio di deflazione, gravità dei rischi per la trasmis-
zionali dell’Eurosistema). evitando scenari macroeconomi- sione dell’impulso monetario25.

23 Anno in cui il tasso di interesse sui depositi presso la BCE è stato portato al di sotto della soglia dello zero per cento, dove è
rimasto fino a luglio del 2022.
24 Gli acquisti di titoli pubblici per scopi di politica monetaria, essendo attuati sul mercato secondario, non contrastano né con
il divieto (sancito nel Trattato sul funzionamento dell’Unione europea) di acquisto sul mercato primario, né con quello di
finanziamento diretto del Tesoro. Entrambi i divieti perseguono la finalità di evitare il finanziamento monetario del bilancio
pubblico.
25 Per maggiori dettagli sul TPI, cfr. BCE, Decisioni di politica monetaria, comunicato stampa del 21 luglio 2022.

2 La politica monetaria 29
Di recente l’Eurosistema ha deciso L’attuazione della politica pio di decentramento operativo, la
di tenere in considerazione anche monetaria Banca d’Italia conduce le operazio-
i rischi derivanti dal cambiamento ni di politica monetaria con le ban-
climatico nel proprio assetto di La Banca d’Italia contribuisce non che operanti in Italia, accertandone
politica monetaria (cfr. il riquadro: solo alla definizione della politica i requisiti di idoneità e verificando
L’integrazione del cambiamento monetaria per l’area dell’euro, ma l’adeguatezza dei titoli e dei crediti
climatico nella politica monetaria anche, insieme alle altre BCN, alla che esse forniscono in garanzia a
dell’Eurosistema). sua attuazione. In virtù del princi- fronte dei finanziamenti ricevuti.

L’Eurosistema si è fermamente impegnato a integrare il cambiamento climatico nel proprio assetto di politica
monetaria. I rischi climatici, fisici e di transizionea18, oltre ad avere implicazioni per la stabilità dei prezzi e per la
stabilità finanziaria, influiscono anche sul valore e sul profilo di rischio delle attività detenute dall’Eurosistema
(cfr. il paragrafo: Il contributo in tema di finanza sostenibile del capitolo 1). I canali sono molteplici: ad
esempio eventi estremi possono danneggiare infrastrutture
produttive e distruggere i raccolti, facendo aumentare i prezzi
L’integrazione del di beni e di generi alimentari; le banche possono subire perdite

cambiamento climatico se le imprese cui hanno concesso i prestiti vengono danneggiate


da eventi climatici avversi o dalla transizione verso una struttura
nella politica monetaria economica con minore impatto ambientale, e non sono più in

dell’Eurosistema
grado di restituire i fondi, compromettendo il meccanismo di
trasmissione della politica monetaria.
Il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di realizzare un ambizioso
piano di azione riguardante il clima ; in linea con questo, nel luglio 2022 sono state adottate misure per
b

integrare il cambiamento climatico nelle operazioni di politica monetaria.19


Nello specifico, si persegue una riduzione dei rischi finanziari climatici nel bilancio dell’Eurosistema e,
“premiando” taluni emittenti rispetto ad altri, si incentivano le imprese a ridurre le emissioni di carbonio e ad
accrescere la loro trasparenza nei confronti del mercato circa le ripercussioni delle proprie scelte sull’ambiente.
Nel complesso ciò contribuirà a indirizzare capitali verso la transizione verde.
Le misure riguardano tre ambiti: (a) gli acquisti di obbligazioni societarie per finalità di politica monetaria;
(b) il sistema delle garanzie; (c) la valutazione e la gestione dei rischi.
Di seguito sono riportati i principali interventi in ciascun ambito:
(a) gli acquisti di obbligazioni societarie per finalità di politica monetaria saranno gradualmente orientati
verso emittenti con migliori “punteggi climatici”c, aumentando il loro peso nel portafoglio dell’Eurosistema
20

e riducendo quello di emittenti meno virtuosi . Le misure sono state adottate a ottobre del 2022 e sarà
d 21

fornita una prima informativa nel primo trimestre del 2023;

a I rischi fisici sono quelli connessi con il mutamento del clima, tra cui una maggiore frequenza o gravità di fenomeni
meteorologici quali inondazioni, siccità e tempeste. I rischi di transizione sono invece inerenti al passaggio verso
un’economia neutra in termini di emissioni di carbonio (ad es. adozione di normative per ridurre le emissioni o per
sviluppare energie rinnovabili; mutamento delle preferenze dei consumatori; sviluppo di nuove tecnologie).
b Per maggiori dettagli, cfr. il riquadro: L’impegno della Banca d’Italia per l’attuazione del piano di azione dell’Eurosistema
sul clima del capitolo 2 nella Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2021.
c Il punteggio climatico è un indicatore interno costruito dall’Eurosistema per valutare i risultati climatici degli emittenti
in termini di emissioni carboniche passate, obiettivi di decarbonizzazione e trasparenza sulle proprie emissioni.
d A partire dal 1° gennaio 2021 la BCE ha reso idonee, sia per i programmi di acquisto sia per l’utilizzo in garanzia nelle
operazioni di rifinanziamento, le obbligazioni con struttura cedolare indicizzata al raggiungimento di specifici obiettivi
di sostenibilità ambientale da parte degli emittenti (sustainability linked bonds, SLB).

30 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


(b) entro il 2024 per le imprese a elevate emissioni di carbonio – e quindi potenzialmente più rischiose –
saranno introdotti limiti alla quota di attività che possono essere stanziate in garanzia dalle banche
nelle operazioni di politica monetaria. Inoltre saranno accettate in garanzia soltanto attività emesse
da imprese conformi alla normativa europea relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità
(Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD), quando questa entrerà in vigore; ciò costituisce un
incentivo al rispetto della normativa e all’aumento della trasparenza su aspetti ambientali;
(c) l’Eurosistema affinerà ulteriormente i propri strumenti e la propria capacità di valutazione e gestione dei
rischi, tenendo in considerazione anche i fattori connessi con il cambiamento climatico. Sarà valutata
l’integrazione dei rischi climatici nelle valutazioni di merito creditizio emesse da soggetti esterni e le
agenzie di rating saranno stimolate a essere più trasparenti sulle metodologie adottate. Sono stati
definiti standard minimi comuni a tutte le banche centrali nazionali che dovranno integrare i fattori
climatici nei loro sistemi di valutazione creditizia interni (In-house Credit Assessment System, ICAS).
Il Consiglio direttivo della BCE si è anche impegnato a riesaminare periodicamente tutte le misure adottate,
per valutarne gli effetti e adeguarle se necessario.

L’attuazione della politica mo- pari all’1 per cento delle passività di operazioni, svolte su iniziativa
netaria costituisce un processo a breve termine delle banche, in- della banca centrale nei confronti
complesso. In condizioni norma- clusi i depositi e i titoli di debito, di tutte le banche abilitate, a sca-
li, come quelle prevalenti fino al con una scadenza fino a due anni. denze e condizioni prestabilite, si
2007, il primo passaggio è rappre- La banca centrale soddisfa il fab- definiscono “operazioni di merca-
sentato dalla stima del fabbisogno bisogno di liquidità delle banche to aperto”.
di liquidità del sistema bancario, mediante le operazioni di im- Diversamente dalle operazioni di
che la Banca d’Italia aggiorna re- missione o drenaggio di fondi nel mercato aperto, che influenzano
golarmente per l’insieme delle sistema bancario, concedendo su iniziativa della banca centrale il
banche italiane, contribuendo alla – ai tassi ufficiali – credito alle livello di liquidità dell’intero siste-
definizione del fabbisogno com- banche commerciali (immissione) ma, nelle “operazioni su iniziativa
plessivo per l’intera area dell’eu- o ricevendo depositi dalle stesse delle controparti” è la singola ban-
ro. Tale fabbisogno, denominato (drenaggio); può inoltre effettuare ca che richiede alla banca centrale
deficit strutturale di liquidità, si acquisti o vendite di attività finan- di effettuare la transazione per
determina prevalentemente come ziarie (determinando rispettiva- fronteggiare sue esigenze spe-
somma di tre componenti: le ban- mente immissione e drenaggio di cifiche: può chiedere un prestito
conote in circolazione, i depositi liquidità). Convenzionalmente si (“rifinanziamento marginale”)
della Pubblica amministrazione fa riferimento al primo tipo di atti- o depositare riserve in eccesso
e i depositi che le banche com- vità con l’espressione “operazioni (“deposito overnight”)27. Per que-
merciali devono detenere presso temporanee di rifinanziamento o ste operazioni i tassi sono prefis-
la banca centrale, la cosiddetta di impiego”26 e al secondo con l’e- sati e la scadenza è a un giorno,
riserva obbligatoria. Dal 2012 tale spressione “operazioni a carattere eventualmente rinnovabile.
riserva è definita in proporzione definitivo”. Entrambe le tipologie La banca centrale, stabilendo i

26 Le operazioni temporanee di rifinanziamento si distinguono ulteriormente, in funzione della durata, tra “operazioni di
rifinanziamento principali”, con scadenza settimanale, e “operazioni a più lungo termine”; queste ultime, generalmente a
scadenza trimestrale, nel corso del tempo hanno assunto durate maggiori.
27 Non sono previsti limiti né all’ammontare ottenibile del rifinanziamento marginale, fatto salvo l’obbligo di costituire in garanzia
una quantità sufficiente di attività idonee, né a quello del deposito overnight.

2 La politica monetaria 31
tassi ufficiali, ossia le condizioni (cfr. il riquadro: Le operazioni non quanto delle attività poste a ga-
per le operazioni di rifinanzia- convenzionali dell’Eurosistema). ranzia delle operazioni di rifinan-
mento principali e per quelle su ziamento.
iniziativa delle controparti, guida i La Banca d’Italia cura i rapporti
tassi di interesse di mercato verso Le controparti e le garanzie con le banche operanti in Italia
livelli coerenti con il proprio orien- ai fini della loro partecipazione
tamento di politica monetaria. Come qualsiasi creditore anche la alle operazioni di politica mo-
Il regime di politica monetaria che banca centrale si espone al rischio netaria. Per essere riconosciuta
ha fatto seguito alla crisi finanzia- di mancato rimborso quando ero- come controparte idonea, una
ria del 2007-08 e alle misure non ga fondi a una banca commerciale banca deve essere solida sul
convenzionali adottate successi- attraverso un’operazione di politi- piano patrimoniale, soddisfare
vamente è stato invece caratteriz- ca monetaria. Per mitigare questo alcuni requisiti amministrativi e
zato da un surplus di liquidità, la cui rischio, viene verificata l’idoneità tecnico-operativi ed essere as-
offerta ha determinato l’espansio- tanto delle controparti, cioè delle soggettata al regime di riserva
ne dell’attivo della banca centrale banche che richiedono la liquidità, obbligatoria.

Durante la crisi finanziaria globale e quella dei debiti sovrani nell’area dell’euro, l’Eurosistema ha introdotto
una serie di misure non convenzionali di politica monetaria, che sono state ulteriormente ampliate nel 2020
per far fronte alla crisi pandemica.
In passato il volume dei fondi offerti dalla banca centrale per il
rifinanziamento era stabilito in anticipo e poi ripartito tra le banche

Le operazioni con un’asta competitiva in funzione del tasso di aggiudicazione


determinato per ciascuna. Dalla fine del 2008 le operazioni di
non convenzionali rifinanziamento sono invece condotte a tasso fisso e consentono

dell’Eurosistema l’assegnazione alle banche di tutti i fondi da queste richiesti. La


durata delle operazioni a più lungo termine, in precedenza fino a
tre mesi, è stata aumentata a più riprese: nel 2009 con operazioni
a un anno; successivamente, tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2012, con operazioni a tre anni (Very Long
Term Refinancing Operations, VLTRO); infine, tra il 2014 e il 2019, con tre programmi di operazioni mirate
di rifinanziamento a più lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations, TLTRO) di durata
compresa tra due e quattro anni, l’ultimo ha scadenza nel 2024. Nelle TLTRO sono stati previsti incentivi
alle banche partecipanti in modo da favorire l’erogazione di credito a imprese non finanziarie e famiglie18a. Dal
2020, in risposta alla crisi provocata dalla pandemia, l’Eurosistema ha introdotto operazioni aggiuntive di
rifinanziamento a più lungo termine (Pandemic Emergency Longer-Term Refinancing Operations, PELTRO) e
reso più vantaggiose per i partecipanti le condizioni della terza serie delle TLTRO.
Tra il 2014 e il 2015 è stato avviato un articolato programma di acquisto definitivo di titoli (Asset
Purchase Programme, APP), la cui attuazione è stata affidata alle singole BCN e alla BCE. Nel 2020 ha
avuto inizio un nuovo e temporaneo programma legato all’emergenza sanitaria, il Pandemic Emergency
Purchase Programme (PEPP), che prevedeva acquisti di titoli pubblici e privati entro una dotazione
massima, per contrastare i rischi per la politica monetaria e l’economia derivanti dalla pandemia.

a In base all’erogazione dei prestiti netti a famiglie e a imprese non finanziarie le banche hanno potuto ottenere:
(a) ulteriori fondi dalla banca centrale, nella prima serie del programma; (b) una riduzione del tasso di interesse applicato
al finanziamento, a partire dalla seconda serie.

32 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


La Banca d’Italia, nell’ambito dei vari programmi, ha acquistato titoli di Stato italiani, obbligazioni
bancarie garantite e obbligazioni di imprese e attività cartolarizzate (asset-backed securities, ABS)b . 19

Il Consiglio direttivo ha deciso di terminare gli acquisti netti di titoli del PEPP e dell’APP rispettivamente a
marzo e a giugno del 2022; attualmente è previsto il solo reinvestimento dei titoli che arriveranno a scadenza.
Tra il 2006 e il 2021, per effetto di tutte queste misure, la dimensione del bilancio dell’Eurosistema è cresciuta
di oltre sei volte; il bilancio della Banca d’Italia è aumentato da circa 200 a oltre 1.500 miliardi di euro. Dal
2011 al 2014 l’aumento era stato dovuto principalmente alle operazioni di rifinanziamento, mentre negli
anni successivi è stato preponderante l’effetto dei programmi di acquisto. Nel periodo complessivo la quota
sul totale del bilancio di attività detenute in relazione a operazioni di politica monetaria è aumentata dal 10
a oltre il 70 per cento.

b Gli acquisti di ABS sono effettuati da sei banche centrali nazionali e trovano evidenza contabile nel solo bilancio della BCE.

Nel caso in cui una controparte le attività devono soddisfare per finanziamento.
non soddisfi i requisiti regola- essere considerate garanzie va- Nel corso degli anni l’ammontare
mentari sul capitale o risulti, in lide. I titoli devono inoltre essere di garanzie che le banche italiane
base a elementi concreti, in una quotati sui mercati ufficiali o su hanno depositato presso la Ban-
situazione che ne metta a rischio altri mercati con determinate ca- ca d’Italia è cresciuto progressi-
la capacità di ripagare il prestito ratteristiche di volume e liquidità vamente, in parallelo all’aumento
ricevuto, la Banca d’Italia e la BCE degli scambi. La Banca d’Italia del ricorso al rifinanziamento
seguono le procedure previste controlla nel continuo le garanzie presso l’Eurosistema. Per facili-
dall’Eurosistema che, a seconda depositate dalle banche italiane tare tale maggiore ricorso, la BCE
dei casi, possono portare alla de- – e lo stesso fanno le altre BCN ha allentato a più riprese i requi-
cisione di limitare, sospendere o per i rispettivi sistemi bancari – siti di idoneità delle attività stan-
escludere per motivi prudenziali verificando il costante rispetto dei ziabili e le regole di controllo dei
l’accesso della controparte alle requisiti di idoneità e la capienza rischi.
operazioni di politica monetaria. totale in relazione al finanziamen- Nel settembre 2014 la Banca
Per fronteggiare le conseguenze to accordato. d’Italia, in attuazione di un indi-
che deriverebbero da un eventua- L’importo che può essere erogato rizzo dell’Eurosistema, ha deciso
le mancato rimborso, i finanzia- è pari al valore delle attività por- di ammettere a garanzia anche
menti sono erogati solo a fronte di tate in garanzia diminuito di uno portafogli di prestiti a imprese non
garanzie di adeguata qualità, nella scarto di garanzia percentuale finanziarie e portafogli di mutui
forma di titoli o di prestiti concessi (haircut). Questo margine proteg- residenziali. Nell’aprile 2020, in ri-
dalle banche alle imprese non fi- ge la banca centrale nel caso in sposta all’emergenza sanitaria, la
nanziarie dell’area dell’euro. cui la controparte non rimborsi BCE ha consentito l’utilizzo anche
L’Eurosistema stabilisce le ca- il finanziamento e, contempora- di portafogli di prestiti composti
ratteristiche – definite in base al neamente, il prezzo di eventua- da crediti al consumo28. Più di re-
tipo di strumento, alla sua valuta le vendita della garanzia risulti cente è stato approvato un piano
di denominazione e all’affidabili- inferiore al valore attribuitole al di dismissione graduale delle mi-
tà creditizia dell’emittente – che momento della concessione del sure temporanee sulle garanzie

28 P. Antilici, G. Gariano, A. Picone e L. Russo, Gli effetti delle misure di ampliamento delle garanzie adottate dalla BCE e dalla Banca
d’Italia in risposta all’emergenza pandemica, Banca d’Italia, “Note Covid-19”, 2 marzo 2021.

2 La politica monetaria 33
adottate in risposta all’emergenza qualitativi e quantitativi e asse- lità che la crisi di un singolo inter-
pandemica, che si concluderà a gnano l’impresa a una classe di mediario abbia effetti di contagio
marzo del 202429. merito creditizio. Per ogni impresa sul resto del sistema bancario.
Lo stanziamento in garanzia dei è prevista una valutazione indi- Per la sua natura straordinaria
prestiti è facilitato dalla possibili- pendente da parte di almeno due la durata dell’ELA è commisura-
tà, offerta alle controparti, di fare analisti; in alcuni casi è richiesto ta al tempo necessario affinché
ricorso al sistema interno della anche un ulteriore livello di valu- l’intermediario superi la crisi. Per
Banca d’Italia per la valutazione tazione. Nel corso del primo anno incentivare la banca in difficoltà
del merito di credito delle impre- di emergenza da Covid-19 l’ICAS a cercare soluzioni alternative,
se non finanziarie (In-house Credit della Banca d’Italia ha ampliato generalmente a questo tipo di
Assessment System, ICAS). Que- il proprio ambito di applicazione, prestiti si applica un tasso di in-
sta opzione consente alle ban- ricorrendo a modelli ad hoc per la teresse più alto rispetto a quello
che – per lo più quelle di minore valutazione del merito di credito delle operazioni di politica mone-
dimensione e sprovviste di siste- sia per le società di persone, sia taria.
mi di valutazione alternativi – di per le famiglie consumatrici e pro- La decisione di concedere il pre-
utilizzare i prestiti come garanzia duttrici. stito è presa al termine di un’i-
nelle operazioni di politica mone- struttoria in cui si valuta l’effettiva
taria. Al pari di analoghi sistemi necessità dell’erogazione, la di-
attivi presso altre banche centrali Le operazioni di emergency sponibilità di garanzie, la possi-
dell’area dell’euro, l’ICAS della liquidity assistance (ELA) bilità di soluzioni alternative e il
Banca d’Italia opera nel rispetto rischio sistemico.
delle regole stabilite dall’Eurosi- La Banca d’Italia, come tutte le Sulle richieste di ELA ciascuna BCN
stema ed è sottoposto alla sua BCN per le banche dei rispettivi decide in autonomia, assumendo
azione di monitoraggio. paesi, svolge operazioni di cre- direttamente sul proprio bilancio
La valutazione svolta dall’ICAS si dito di ultima istanza (emergency i rischi del finanziamento straor-
articola in due fasi. Durante la pri- liquidity assistance, ELA) nei con- dinario. Ferma restando questa
ma l’impresa è valutata mediante fronti di banche italiane. Si tratta autonomia, nell’area dell’euro le
un modello statistico basato su di finanziamenti a carattere stra- ELA sono condotte secondo criteri
dati di bilancio e creditizi, ricavati ordinario concessi a intermediari armonizzati, in quanto il finanzia-
dalle segnalazioni della Centrale solvibili ma in crisi di liquidità e mento, al pari di un’operazione di
dei rischi; nella seconda fase gli che non dispongono di altri canali politica monetaria, comporta una
analisti, avvalendosi di un ampio di accesso al mercato30. Attraver- variazione dell’offerta di liquidità
ventaglio di informazioni finan- so queste operazioni le banche nell’area stessa.
ziarie e societarie, integrano la va- centrali contrastano il cosiddetto
lutazione statistica con elementi rischio sistemico, ossia l’eventua-

29 Per maggiori dettagli, cfr. Banca d’Italia, Attività a garanzia delle operazioni di finanziamento con l’Eurosistema: revoca graduale delle
misure adottate in occasione della pandemia, comunicato stampa del 25 marzo 2022.
30 Si usa in questo caso l’espressione “credito di ultima istanza”, per rimarcare che il finanziamento è erogato dopo aver verificato
che la banca non dispone di alternative nel procurarsi i fondi necessari.

34 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


3 Le banconote

Carte di debito, carte di credito, è facile e immediato, specie nel


carte prepagate, smartphone, bo- caso di transazioni di importo
nifici, assegni: oggi i pagamenti limitato. Non richiede alcun di-
possono essere effettuati in molti spositivo e può essere utilizzato
modi. Secondo uno studio sulle a prescindere dal funzionamento
abitudini di pagamento dei consu- delle infrastrutture tecnologiche
matori nell’area dell’euro condot- dei mezzi di pagamento elettro-
to dalla Banca centrale europea, nici. La sua anonimità consente
il contante resta tuttavia lo stru- di garantire la riservatezza delle
mento di pagamento predomi- parti coinvolte nella transazione.
nante per i pagamenti presso gli Infine, oltre a essere uno stru-
esercizi commerciali e per quelli mento di pagamento, il contante è
fra privati31. riserva di valore.
Alla base del permanere della cen- Perché il contante funzioni co-
tralità del contante tra i mezzi di me strumento di pagamento è
pagamento vi sono diverse ragio- però fondamentale che ne sia
ni. Innanzitutto è l’unico strumen- assicurata la disponibilità e la
to di pagamento ad avere corso qualità, quest’ultima intesa co-
legale. Inoltre il suo trasferimento me autenticità e buono stato di

31 BCE, Study on the payment attitudes of consumers in the euro area (SPACE),
dicembre 2020.

3 Le banconote 35
conservazione delle bancono- Banca d’Italia32. L’Istituto provve- Devono essere difficili da ripro-
te. Garantire la disponibilità e la de inoltre alla verifica delle ban- durre per i falsari, ma semplici
qualità dei biglietti in circolazione conote riconsegnate, occupan- da controllare per gli operatori e
è l’obiettivo principale della fun- dosi del ritiro e della distruzione per i cittadini33; devono essere si-
zione di emissione che nel nostro di quelle che vengono ritenute cure per la salute delle persone,
paese è esercitata dalla Banca d’I- deteriorate. resistenti all’uso e ai più comu-
talia in base ai principi e alle regole A supporto di queste attività la ni “incidenti” legati a un utilizzo
fissati nell’Eurosistema. Banca si occupa dello studio e quotidiano, ad esempio possono
della sperimentazione di nuove essere dimenticate in indumenti
caratteristiche di sicurezza dei messi in lavatrice.
Il ruolo della Banca d’Italia biglietti, svolgendo anche il ruo- Le attività di ricerca e sviluppo
lo di centro principale di ricerca e sono essenziali affinché i bi-
Dal 1° gennaio 2002 la BCE e le sviluppo per test di stampa non- glietti mantengano tali caratte-
banche centrali nazionali (BCN) ché di centro per la gestione degli ristiche. Quelle relative alla sicu-
dei paesi che hanno adottato strumenti di controllo della quali- rezza34, in particolare, perdono
l’euro esercitano la funzione di tà per l’intero Eurosistema. Inoltre progressivamente efficacia: as-
emissione in maniera congiunta: partecipa alla definizione di indi- sicurano una protezione massi-
utilizzare una moneta comune rizzi comuni circa la qualità della ma quando i biglietti sono nuovi
vuol dire infatti prendere insieme circolazione, concorre all’azione di ma con il tempo la capacità di
le decisioni e agire in modo coor- contrasto della contraffazione ed imitazione dei falsari progredi-
dinato, distribuendo il lavoro tra le esercita sui gestori del contante sce. Il principale obiettivo delle
autorità coinvolte. (banche, Poste Italiane e operatori attività di ricerca e sviluppo è far
La Banca contribuisce a tali deci- non finanziari) poteri di regola- sì che il divario tra le caratteristi-
sioni comuni e produce annual- mentazione e controllo, adottan- che di sicurezza di una bancono-
mente la quantità di banconote do anche eventuali provvedimenti. ta autentica e quelle imitate dai
definita nell’ambito dell’Eurosi- falsari resti elevato, in modo da
stema. Immette in circolazione porre il maggior numero possibi-
i biglietti attraverso le banche e Le caratteristiche delle le di ostacoli alla contraffazione.
Poste Italiane che si avvalgono, banconote in euro A questo scopo ci si basa anche
per il trasporto e per il tratta- sull’analisi dei biglietti falsificati
mento, anche dei servizi forniti da Le banconote sono prodotti in- e sulla continua valutazione dei
operatori non finanziari iscritti in dustriali universalmente diffusi rischi associati all’evoluzione
un apposito elenco tenuto dalla a elevato contenuto tecnologico. tecnologica.

32 Con il provvedimento del 23 aprile 2019 la Banca d’Italia ha fissato le condizioni per l’iscrizione nell’elenco di questi soggetti
(possesso della licenza prefettizia per il trasporto e la custodia di contante, requisiti di onorabilità e professionalità degli
esponenti aziendali, requisiti organizzativi in materia di trattamento del contante e di antiriciclaggio). Il provvedimento
detta anche disposizioni sull’assetto organizzativo e sui controlli interni che gli operatori devono adottare per prevenire il
coinvolgimento in possibili casi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, secondo il principio di proporzionalità e in
coerenza con le loro dimensioni e complessità operativa. Con il successivo provvedimento del 4 febbraio 2020 in materia di
adeguata verifica della clientela e di conservazione dei dati l’Istituto ha integrato il quadro normativo di riferimento.
33 Il controllo dell’autenticità della banconota da parte dei singoli cittadini può essere effettuato con tre semplici gesti: toccare
un biglietto per percepirne gli elementi in rilievo, guardarlo per osservare i segni in controluce e muoverlo per individuare gli
elementi che cambiano colore. Sono poche azioni, ma tutte importanti perché i falsari tendono a concentrarsi solo su alcuni
requisiti di sicurezza della banconota.
34 Le caratteristiche di sicurezza delle banconote sono quegli elementi che consentono di verificare la loro autenticità a più livelli:
da parte del pubblico, degli operatori di mercato, degli addetti agli sportelli delle banche e di Poste Italiane, delle banche centrali.
Per i biglietti della seconda serie dell’euro, ad esempio, i principali elementi sono la filigrana incorporata nella carta, il filo di
sicurezza, il numero verde smeraldo che indica il valore del biglietto, la finestra con il ritratto di Europa. Nelle banconote da 100 e
200 euro, nella parte superiore della striscia argentata, è stato aggiunto un ologramma con satellite: muovendo una banconota
appare il simbolo “€” che ruota attorno al numero.

36 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


La BCE sta valutando la possibilità di dare una nuova veste grafica alle banconote in euro, anche attraverso
la collaborazione dei cittadini europei.
Il processo ha avuto inizio con la costituzione di focus group incaricati di raccogliere le idee dei cittadini riguardo
a possibili temi per le future banconote. Un gruppo di consultazione,
composto da un esperto per ciascun paese designato su proposta
Il processo della rispettiva banca centrale, ha poi preselezionato una serie di

per ridisegnare nuovi temi da presentare al Consiglio direttivo della BCE. I membri
del gruppo di consultazione sono specialisti di diverse discipline,

le banconote in euro dalla storia alle scienze fisiche, naturali e sociali, dalle arti visive
alla tecnologia.
In una fase successiva il pubblico potrà essere chiamato a
esprimersi sui temi presentati al Consiglio, in vista di un concorso sul disegno delle nuove banconote. Prima
di adottare la decisione la BCE potrà nuovamente rivolgersi alla collettività.
Con questo processo il Consiglio direttivo tiene fede all’impegno di garantire banconote innovative e sicure,
che al tempo stesso mantengano un legame con i cittadini europei.

Oltre alle caratteristiche di sicu- 12 stelle dell’Unione europea ne La produzione delle


rezza, è molto importante anche rappresentano il dinamismo e banconote
l’aspetto grafico, che deve aiutare l’armonia.
a riconoscere con immediatezza Attualmente hanno corso lega- Produrre biglietti in eccesso sa-
il valore del biglietto. Inoltre, co- le nell’area dell’euro due serie di rebbe costoso, produrne meno
me tradizionalmente avvenuto, banconote. La prima, entrata in del necessario sarebbe rischioso,
le banconote devono trasmettere circolazione nel 2002, ha sette perché potrebbero derivarne diffi-
l’idea di appartenenza a una co- tagli (da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e coltà nello svolgimento delle tran-
munità. Per questo motivo sui bi- 500 euro). La seconda, nota come sazioni economiche.
glietti in euro sono raffigurati ele- serie Europa, è più avanzata dal La BCE e le BCN individuano ogni
menti e stili che hanno segnato la punto di vista tecnologico e ha anno l’ammontare di biglietti ne-
storia dell’architettura europea. gradualmente sostituito la prima. cessari tenendo conto di un in-
Le immagini non si riferiscono a Prevede gli stessi tagli ad ecce- sieme di fattori: l’evoluzione della
singoli paesi e non riproducono zione del biglietto da 500 euro, domanda, la quantità di bancono-
opere realmente esistenti, ma ri- non più emesso dal 201935. te in circolazione ancora in buono
chiamano una produzione artisti- La BCE vuole progettare le ban- stato, di quelle che presumibil-
ca e culturale europea comune: le conote in euro in modo che i citta- mente andranno distrutte perché
finestre e i portali simboleggiano dini europei possano identificarsi rovinate, di quelle da tenere come
lo spirito di apertura e di coope- e utilizzarle sentendosi orgogliosi riserva per far fronte a situazioni di
razione tra i paesi, mentre i ponti della loro moneta (cfr. il riquadro: emergenza.
sono una metafora del dialogo Il processo per ridisegnare le ban- A ciascuna banca centrale nazio-
tra i popoli europei, nonché tra conote in euro). nale è assegnata annualmente una
l’Europa e il resto del mondo. Le quota di produzione, proporzionale

35 La decisione della BCE di sospendere l’emissione del biglietto da 500 euro tiene conto dei timori riguardo alla possibilità che
questo taglio possa agevolare lo svolgimento di attività illecite. I biglietti già circolanti tuttavia continueranno ad avere corso
legale; potranno quindi essere utilizzati come mezzo di pagamento e riserva di valore e cambiati a tempo indeterminato
presso le BCN.

3 Le banconote 37
alla propria partecipazione al ca- della filiera produttiva, lo scambio di taglio, selezione e confeziona-
pitale della BCE. Ciascuna peraltro di esperienze e conoscenze e la mento (cfr. il riquadro: Le fasi di
stampa un numero limitato di tagli promozione di iniziative di ricerca realizzazione di una banconota).
(da uno a tre), così da ottenere gua- e sviluppo. Gli impianti e i macchinari utilizza-
dagni complessivi di efficienza dal- Qualunque sia la stamperia che ti consentono un’elevata automa-
la specializzazione produttiva. Ogni le abbia prodotte, le banconote zione dei processi di lavorazione,
BCN consegna all’Eurosistema la devono possedere caratteristiche per i quali viene assicurato un alli-
quantità di banconote assegnate, uniformi. Questo risultato viene neamento continuo all’innovazio-
nei tempi e secondo parametri di conseguito attraverso diverse at- ne tecnologica.
qualità predefiniti, sostenendone i tività: la validazione del processo Da marzo del 2018 la stamperia
costi di fabbricazione. produttivo, il controllo dei forni- ha adottato un nuovo assetto,
Ciascuna BCN decide autono- tori36, l’adozione di un sistema basato su modalità di organiz-
mamente se fornire la quota di comune di gestione della qualità, zazione del lavoro più flessibili;
competenza avvalendosi di una l’esecuzione di specifici test da questo intervento è stato ac-
propria stamperia oppure rivol- eseguire in ogni fase del processo compagnato da un ridimensio-
gendosi a produttori privati, auto- di lavorazione. Sia le stamperie del namento della compagine e da
rizzati dalla BCE. La prima opzione polo pubblico sia quelle private de- una graduale azione di ricambio
(polo pubblico) è quella praticata vono rispettare adempimenti e re- generazionale.
dalle banche dotate di stamperie quisiti definiti dalla BCE in materia Grazie alle capacità di sviluppo
interne (definite in-house), la se- di sicurezza anticrimine, qualità, maturate all’interno della propria
conda (polo privato) da quelle che ambiente, etica e salute e sicurez- stamperia, dal 2012 è stato as-
si rivolgono a stamperie presenti za sul lavoro. Il rispetto di tali re- segnato alla Banca il ruolo di Main
sul mercato. quisiti è sottoposto periodicamen- R&D Test Print Centre per l’Euro-
Il polo pubblico (di cui fa parte la te a verifica da parte della BCE. sistema, ossia di centro princi-
Banca d’Italia) assicura il mante- pale per la ricerca, lo sviluppo e
nimento presso le banche cen- la stampa pilota, con il compito
trali del know-how necessario e La stamperia della Banca di sperimentare soluzioni tecni-
garantisce la continuità nella for- d’Italia che innovative nella produzione
nitura di banconote, agevolando di banconote e di sviluppare i ta-
eventuali interventi in situazioni Presso lo stabilimento di via gli della seconda serie dell’euro.
di emergenza. Le stamperie del Tuscolana, a Roma37, si realizza Sulla base dei risultati ottenuti,
polo pubblico sono inoltre incari- l’intero processo di produzione, la BCE ha confermato nel tem-
cate in via esclusiva dello svilup- che si articola in due principali fasi po l’attribuzione di tale ruolo
po delle nuove serie di biglietti e di lavorazione: la stampa e nume- alla Banca d’Italia. Nel 2018 è
cooperano tra loro per migliorare razione dei fogli di carta filigranata stato assegnato all’Istituto an-
continuamente l’efficienza del e le attività di taglio e di confezio- che il ruolo di Eurosystem Quality
processo di produzione, attraver- namento. Sono presenti più linee Tools Test Centre – come centro
so la specializzazione nelle attività di stampa e una pluralità di sistemi di riferimento dell’Eurosistema –

36 Questi forniscono le materie prime necessarie alla fabbricazione dei biglietti: carta, inchiostri, fili di sicurezza, lamine olografiche
e altri elementi di sicurezza.
37 La stamperia occupa la sede attuale dal 1968. Nei sette piani dell’edificio, progettato da Pierluigi e Antonio Nervi, si trovano
i macchinari per la stampa e il taglio, i laboratori, i locali di sicurezza e gli uffici. La stamperia ha avuto diverse sedi: a Roma,
nel 1893, in via dei Barbieri nell’edificio storico di palazzo Lazzaroni; dalla fine del 1894 in via dei Serpenti; durante la seconda
guerra mondiale venne trasferita a L’Aquila per ragioni di sicurezza. Nel 1943, a seguito di bombardamenti nei quali persero la
vita 19 dipendenti, lo stabilimento subì danni ingenti. Dopo la Liberazione, i macchinari non andati distrutti furono riportati a
Roma per il riavvio della produzione.

38 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


per la gestione degli strumenti di degli strumenti di misurazione il controllo delle caratteristi-
controllo della qualità. L’incarico utilizzati dai produttori di ban- che di sicurezza inserite nei bi-
prevede la verifica e la validazione conote e di materie prime per glietti. L’Istituto è anche centro

La realizzazione di una banconota inizia con la definizione del disegno artistico o bozzetto. Successivamente
vengono definite le porzioni del disegno che saranno realizzate con le diverse tecniche di stampa (offset,
serigrafia, calcografia e tipografia), illustrate schematicamente con riferimento al biglietto da 50 euro.
Segue poi la fase della flessografia, per l’applicazione dello strato
di vernice trasparente sulle banconote dei tagli più bassi della

Le fasi di realizzazione serie Europa, al fine di allungare il loro ciclo di vita.


I prototipi sono sottoposti a test per valutare la fattibilità della
di una banconota produzione su larga scala.
Una curiosità: se il primo carattere del numero di serie è una S, la
banconota è stata stampata dalla Banca d’Italia.

Offset, per i disegni dello sfondo Serigrafia, per la stampa degli elementi
sul fronte e per tutte le immagini otticamente variabili
sul retro della banconota (ad es. il numero verde smeraldo)

Calcografia, per le immagini in rilievo Tipografia, per il numero di serie


sul fronte della banconota

3 Le banconote 39
di stoccaggio e di distribuzione di carta filigranata per le stamperie pertanto essere distribuite, prima
(Storage and Distribution Centre) per del polo pubblico dell’Eurosiste- tra le BCN, poi capillarmente all’in-
l’Eurosistema dei materiali di sup- ma; (b) alla cartiera Valoridicarta terno di ciascuno Stato. Il processo
porto alla produzione. spa, che cura la fabbricazione sia di distribuzione e di controllo dei
La Banca d’Italia è coinvolta in di- di carta filigranata sia di elementi biglietti è articolato e coinvolge an-
verse iniziative di cooperazione e prodotti di sicurezza e anticon- che soggetti privati. I trasporti del-
con altre BCN del polo pubblico. traffazione. Quest’ultima parteci- le banconote tra paesi diversi sono
Nel 2018 ha sottoscritto un ac- pazione è detenuta insieme all’I- pianificati a livello centralizzato
cordo con il Banco de España in stituto Poligrafico e Zecca dello dalla BCE e avvengono nel rispetto
materia di produzione e circola- Stato. di norme comuni che garantisco-
zione delle banconote e nel 2021 no i necessari livelli di sicurezza
un accordo analogo con la Banque (fig. 3.1).
de France. La distribuzione delle La Banca d’Italia stima il fabbiso-
Per migliorare i profili economici banconote e i controlli sulla gno di banconote delle varie aree
e ridurre i rischi insiti nel proces- qualità della circolazione geografiche del nostro paese e,
so di approvvigionamento di ma- tenendo conto della capacità di
terie prime per la produzione di Tutte le banche centrali nazionali stoccaggio dei locali dove le ban-
banconote, l’Istituto partecipa al hanno bisogno dell’intera gamma conote sono custodite e dei tem-
capitale di due cartiere in-house: dei tagli per rifornire il proprio pa- pi di trasporto per i rifornimenti,
(a) insieme con altre BCN del po- ese, ma ciascuna stamperia pro- distribuisce i biglietti alle proprie
lo pubblico, alla società Europafi duce solo alcuni di essi. Dopo la Filiali. Queste, a loro volta, riforni-
sas38, fornitore in ambito europeo produzione le banconote devono scono le banche e Poste Italiane,

Figura 3.1
Il viaggio della banconota – Il tragitto europeo

STIMA STAMPA DELLE DISTRIBUZIONE


DELLA QUANTITÀ BANCONOTE DELLE BANCONOTE
DI BANCONOTE Ciascuna BCN stampa o compra TRA LE BCN
DA STAMPARE da una stamperia autorizzata Le BCN si scambiano
La BCE e le BCN annualmente la quota di banconote le banconote per avere
stimano le quantità di banconote assegnata dalla BCE a disposizione tutti i tagli
necessarie al sistema economico per un certo numero di tagli

38 La società, costituita nel 2015, era inizialmente partecipata al 100 per cento dalla Banque de France.

40 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


che consegnano poi i biglietti al e quelli in esubero rispetto alla Per garantire che le banconote
pubblico mediante i loro sportelli domanda da soddisfare vengono “ricircolate” siano in buono stato
e i distributori automatici. Le ban- invece riversati alla Banca d’Italia. e autentiche, le stesse devono es-
conote utilizzate dai cittadini per i Pertanto le banconote compiono sere preventivamente sottoposte
pagamenti riaffluiscono agli spor- un percorso circolare all’interno a controlli da parte della Banca
telli bancari, agli uffici postali e del quale sono coinvolti diversi at- d’Italia e dei gestori del contante.
agli ATM principalmente attraver- tori (circuito del contante; fig. 3.2). La Banca d’Italia svolge in via
so le reti di distribuzione commer- Le banconote che circolano sono diretta attività di controllo della
ciale presso cui sono state spese. quindi in parte di nuova emissio- qualità delle banconote, verifi-
Le banche e Poste Italiane prov- ne, cioè appena stampate, ma in cando i biglietti riversati presso
vedono – anche avvalendosi degli prevalenza sono quelle già messe le proprie Filiali dai gestori del
operatori non finanziari39 – a con- in circolazione e riutilizzate; sa- contante. Tutte le banconote in-
trollarle e rimettere in circolazio- rebbe infatti troppo costoso far troitate vengono processate at-
ne quelle idonee; i biglietti logori circolare solo biglietti nuovi. traverso apparecchiature molto

Figura 3.2
Il viaggio della banconota – Il tragitto nazionale

LE BANCONOTE LE BANCONOTE
SONO SONO PRELEVATE
DISTRIBUITE DAI CITTADINI
SUL TERRITORIO AGLI SPORTELLI
NAZIONALE BANCARI O POSTALI
La Banca d’Italia E AGLI ATM
distribuisce le banconote E UTILIZZATE
alle proprie Filiali,
dove si approvvigionano
PER I PAGAMENTI
le banche e Poste Italiane

LE BANCONOTE LE BANCONOTE
VERSATE RITORNANO
IN BANCA D’ITALIA ALLE BANCHE
DAI GESTORI E AGLI ALTRI
DEL CONTANTE GESTORI
VENGONO DEL CONTANTE,
CONTROLLATE CHE LE
La Banca d’Italia CONTROLLANO
rimette in circolazione I gestori del contante
le banconote in buono stato rimettono in circolazione
e distrugge quelle logore. le banconote in buono stato
Solo le banche centrali sono autorizzate e portano in Banca d’Italia
alla distruzione delle banconote quelle logore e quelle in eccesso

39 Questi operatori verificano presso proprie strutture (sale conta) i biglietti ritirati e rimettono in circolazione quelli idonei,
alimentando gli sportelli bancari e la grande distribuzione organizzata. Possono inoltre essere incaricati dalle banche di versare
alla Banca d’Italia le banconote logore e quelle in eccesso, nonché di prelevare sempre dalla Banca d’Italia i biglietti necessari a
soddisfare la domanda del pubblico.

3 Le banconote 41
sofisticate (in dotazione alle sole L’Istituto svolge inoltre un’azio- monitoraggio sui gestori, la Banca
BCN) in grado di selezionare i bi- ne di monitoraggio sull’attività d’Italia adotta provvedimenti e,
glietti autentici e in buono stato, di trattamento e ricircolo delle nei casi più gravi, vieta all’opera-
che possono essere rimessi in banconote effettuata dai singo- tore di ricircolare le banconote e/o
circolazione, e di triturare auto- li gestori del contante (fig. 3.3). irroga sanzioni.
maticamente tutti quelli non più Questi ultimi sono, tra l’altro, La Banca coinvolge i gestori del
idonei40. Il processo per il tratta- tenuti a utilizzare unicamente contante in una costante azione
mento e la gestione del contante apparecchiature dichiarate con- di sensibilizzazione, attraverso
della Banca è stato fortemente formi dalla BCE41. incontri e iniziative di formazione.
automatizzato per renderlo più In presenza di situazioni irre- L’Istituto è autorità di vigi-
efficiente e sicuro. golari riscontrate nell’attività di lanza di settore in materia di

Figura 3.3
I controlli sul ciclo del contante

SULLE BANCONOTE SUI GESTORI DEL SULLE


La Banca d’Italia controlla CONTANTE APPARECCHIATURE
le banconote riversate La Banca d’Italia verifica PER IL TRATTAMENTO
dai gestori del contante. che i gestori del contante DELLE BANCONOTE
I gestori del contante rispettino le regole europee La Banca d’Italia controlla
verificano i biglietti ricevuti e nazionali sulla circolazione che i gestori del contante
dal pubblico, utilizzando specifiche delle banconote. utilizzino apparecchiature
apparecchiature. per la selezione delle banconote
Anche operatori commerciali conformi alle regole europee.
e cittadini possono controllare Su richiesta dei produttori
le banconote che ricevono. la Banca d’Italia effettua test
È bene farlo, perché la perdita sulle apparecchiature
economica resta a carico affinché queste possano essere
di chi accetta il biglietto falso. incluse nella lista di quelle conformi,
utilizzabili dai gestori del contante.

40 Anche in quest’ultima fase di trattamento dei biglietti viene riservata attenzione agli impatti ambientali. La Banca si è impegnata
allo smaltimento delle banconote triturate attraverso impianti di termovalorizzazione, anche seguendo le indicazioni BCE
(cfr. il capitolo 15: Gli investimenti sostenibili, l’impegno per l’ambiente, la cultura e la società).
41 I produttori, per poter far dichiarare conformi le proprie apparecchiature devono preventivamente sottoporle a test presso una
BCN dell’Eurosistema; le apparecchiature che superano la prova vengono inserite in una lista pubblicata sul sito della BCE.

42 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


antiriciclaggio, con poteri norma- comuni apparecchiature commer- degli strumenti a disposizione
tivi, di controllo e sanzionatori ciali. Un’accurata analisi è impor- delle autorità per lo svolgimento
nei confronti degli operatori non tante sia per sviluppare caratte- delle indagini e per contrastare il
finanziari, limitatamente all’atti- ristiche di sicurezza più difficili reiterarsi del fenomeno43.
vità di trattamento delle banco- da imitare, sia per dare alle Forze
note in euro42. dell’ordine informazioni utili a in-
dividuare i luoghi e le tecniche di Le monete
produzione dei falsi.
La lotta alla contraffazione A questo fine le informazioni L’emissione delle monete metal-
sono registrate in una base dati liche è rimasta una competen-
La contraffazione monetaria condivisa a livello di Eurosistema, za degli Stati membri dell’area
danneggia sia il singolo cittadi- il Counterfeit Monitoring System dell’euro, a differenza di quanto
no, che viene in possesso di una (CMS), che raccoglie i dati tecnici avvenuto per le banconote. Il vo-
banconota falsa e non può essere sulle contraffazioni e informa- lume di monete che i paesi posso-
rimborsato, sia la collettività, che zioni sulla diffusione delle varie no emettere è tuttavia approvato
potrebbe perdere la fiducia nel tipologie di falso. Dopo avere annualmente dalla BCE e i tagli
contante come mezzo di paga- alimentato l’archivio sulle banco- e le caratteristiche delle monete
mento sicuro. Per questi motivi note false, la Banca d’Italia invia devono rispettare i requisiti sta-
l’Eurosistema è fortemente im- i biglietti alla Guardia di finanza biliti dalla Commissione europea.
pegnato ad assicurare l’autenti- per le indagini. In Italia le monete sono co-
cità e la buona qualità dei biglietti Poiché l’euro è una valuta inter- niate dall’Istituto Poligrafico
in circolazione. nazionale, seconda al mondo per e Zecca dello Stato per con-
L’azione di contrasto alla con- diffusione dopo il dollaro statu- to del Ministero dell’Econo-
traffazione richiede innanzitutto nitense, l’azione di contrasto alla mia e delle finanze. La Banca
che la banconota falsa sia ritirata contraffazione coinvolge più pae- d’Italia le distribuisce sul ter-
prima possibile dalla circolazione. si – a partire da quelli che hanno ritorio nazionale attraverso le
Pertanto i gestori del contante adottato l’euro come valuta uf- proprie Filiali, alcune delle quali
che vengano in possesso di una ficiale – e più autorità e soggetti sono specializzate per ricevere i
banconota di dubbia autenticità pubblici, come ad esempio la BCE, versamenti di grandi quantità di
devono inviarla alla Banca d’Italia, le BCN, Europol, le Forze dell’ordi- monete dai gestori del contante,
unica autorità competente in Italia ne dei diversi Stati. per renderne più fluido il circui-
a dichiarare se è autentica o con- La contraffazione monetaria è to a livello nazionale. Anche per
traffatta. La banconota “sospetta sottoposta a severe norme pe- le monete è previsto un quadro
di falsità” deve quindi essere ana- nali; la Banca d’Italia collabora normativo che tutela i cittadini
lizzata dagli esperti dell’Istituto, con le competenti autorità ai la- dalla contraffazione; i compiti in
che si avvalgono anche di stru- vori per il recepimento nel nostro tale ambito spettano all’Istituto
menti per rilevare le caratteristi- paese della normativa europea di Poligrafico e Zecca dello Stato.
che di sicurezza non percepibili riferimento, che negli ultimi anni
alla vista, al tatto o mediante le ha condotto a un rafforzamento

42 D.lgs. 90/2017, di recepimento della direttiva UE/2015/849.


43 Direttiva UE/2014/62 sulla protezione mediante il diritto penale dell’euro e di altre monete contro la falsificazione, recepita nel
nostro paese con D.lgs. 125/2016 e direttiva UE/2014/42 sul congelamento e la confisca dei beni strumentali e dei proventi
da reato nell’Unione europea, recepita con il D.lgs. 202/2016. Le nuove norme hanno ampliato gli strumenti investigativi a
disposizione, estendendo ai reati di falso nummario sia la possibilità di utilizzare “agenti sotto copertura” (prima prevista solo
per reati come il traffico di droga o di armi), sia di applicare alcuni tipi di confisca di beni.

3 Le banconote 43
4 I sistemi di
pagamento

II sistema dei pagamenti è la possibilità di effettuare bonifici,


quell’insieme di strumenti, ope- ricaricare cellulari e pagare im-
ratori, procedure, circuiti di rego- poste senza rivolgersi fisicamen-
lamento e norme che permettono te a una banca o a un istituto di
di trasferire la moneta da un sog- pagamento44.
getto a un altro. Trasferire moneta, per un privato
Nel corso della storia per regolare cittadino così come per un’impre-
gli scambi si è passati dal barat- sa o per la Pubblica amministra-
to all’uso di monete metalliche e zione, è un processo delicato da
poi di biglietti di carta. Anche se svolgere nel modo più rapido pos-
le banconote conservano un ruo- sibile, con livelli di sicurezza ele-
lo importante (cfr. il capitolo 3: vatissimi, con continuità ed effi-
Le banconote), i pagamenti sono cienza e a costi accessibili per tutti
realizzati sempre più con stru- gli operatori. Garantire che ogni
menti e tecnologie non disponi- singola transazione vada a buon
bili fino a pochi decenni fa. Molti fine richiede la messa a punto di
acquisti sono effettuati usando il procedure operative e informati-
bancomat e la carta di credito; si che efficienti, affidabili e sicure. La
è diffuso l’home banking, che dà possibilità di effettuare operazioni

44 Nel loro complesso queste nuove forme di pagamento sono chiamate “moneta
elettronica”.

44 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


a basso costo, ovunque, con di- importi e i tempi previsti. Ciò ren- sicurezza del sistema dei paga-
versi dispositivi, velocemente e in de il funzionamento della rete dei menti, con modalità di azione che
modo sicuro è ciò che i cittadini si pagamenti essenziale anche in vanno dall’offerta diretta di alcuni
aspettano. condizioni di tensione o in caso di servizi di pagamento allo stimolo
Il sistema dei pagamenti e l’insie- crisi. della cooperazione tra gli opera-
me dei servizi a supporto del fun- L’innovazione tecnologica ha tra- tori, fino alle attività di indirizzo,
zionamento dei mercati finanziari sformato e continuerà a trasfor- regolamentazione e controllo pro-
sono tra le componenti principali mare l’industria dei pagamenti, prie della funzione di sorveglianza.
delle infrastrutture finanziarie di offrendo opportunità per dimi- In questo quadro la Banca d’Italia
ogni paese. Benché poco visibili nuire i costi e aumentare la qua- svolge, insieme a un numero ri-
agli utenti finali, queste infrastrut- lità dei servizi offerti dagli inter- stretto di altre BCN, un ruolo fon-
ture sono necessarie per eseguire mediari alla clientela. Allo stesso damentale nell’offerta dei servizi
qualsiasi transazione economica, tempo però le innovazioni com- di pagamento in Europa, realiz-
come il pagamento con una carta portano rischi nuovi, a partire dal- zando e gestendo le infrastruttu-
di credito, il ritiro di contanti dagli la sicurezza e dalla non manipo- re di pagamento all’ingrosso e al
sportelli automatici, la vendita di labilità delle transazioni e dei dati dettaglio, e di regolamento delle
un titolo di Stato o di un’azione. trasmessi in rete. transazioni in titoli, al servizio
Dal loro buon funzionamento di- In Europa e nel mondo l’evolu- di tutta la comunità finanziaria
pende non solo l’esito di tutte le zione verso nuove infrastrutture europea.
transazioni di mercato, ma anche finanziarie affidabili, resilienti e I sistemi di pagamento all’ingros-
lo stesso funzionamento dei mec- sostenibili economicamente, che so riguardano transazioni di im-
canismi che consentono di accu- assicurino facilità di comunica- porto generalmente elevato, rea-
mulare risparmi e di investire su zione e di accesso ai servizi, si ca- lizzate dalle istituzioni finanziarie:
progetti per il futuro. Queste in- ratterizza per un accentuato pro- dal trasferimento di fondi tra ban-
frastrutture sono costituite dalle cesso di consolidamento, che sta che alle operazioni di politica mo-
reti in cui transita ogni pagamen- portando a riduzioni di costi grazie netaria (che vedono protagoniste
to o si esegue una disposizione a economie di scala e innovazione da un lato le banche commerciali e
finanziaria tra un cliente e la sua tecnologica, pur accrescendo i ri- dall’altro la banca centrale). Quelli
banca, tra banche o tra queste e schi di monopolio. al dettaglio trattano pagamenti di
la banca centrale. Un modo per importo generalmente contenu-
comprenderne il ruolo è parago- to, effettuati dalle persone, dalle
narle alla rete idrica di un paese, La Banca d’Italia e i sistemi imprese e dalla Pubblica ammini-
che permette l’accesso e la di- di pagamento strazione. I sistemi di regolamen-
stribuzione di un bene primario a to delle transazioni in titoli con-
ogni cittadino. Tuttavia, mentre il Promuovere il regolare funziona- sentono di finalizzare lo scambio
verificarsi di piccole perdite da un mento del sistema dei pagamenti degli strumenti finanziari e del
acquedotto è poco efficiente ma è tra i compiti fondamentali del loro controvalore monetario tra gli
entro certi limiti tollerabile, nella Sistema europeo di banche cen- operatori.
rete dei pagamenti nulla, neppure trali (SEBC)45. La Banca centrale Inoltre, per facilitare e promuovere
un centesimo di euro può essere europea e le banche centrali na- l’accesso ai mercati e ai sistemi di
perso: ogni singola transazione zionali (BCN)46 operano insieme regolamento dell’area dell’euro da
deve essere regolata secondo gli per l’efficienza, la stabilità e la parte di organismi internazionali

45 Art. 127.2 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e artt. 3 e 22 del Protocollo sullo Statuto del Sistema europeo
di banche centrali e della Banca centrale europea.
46 In Italia l’art. 146 del D.lgs. 385/1993 (Testo unico bancario, TUB) riconosce alla Banca d’Italia specifiche competenze in materia
di sistemi di pagamento.

4 I sistemi di pagamento 45
e banche centrali esterne all’area, percepisce dagli operatori un Le infrastrutture di
la Banca d’Italia offre un’ampia compenso basato su tariffe e ca- pagamento dell’Eurosistema
gamma di servizi per la gestione noni i cui importi sono calcolati
delle riserve in euro, nel rispetto applicando il principio del pieno La Banca d’Italia ha sviluppa-
di termini e condizioni standardiz- recupero dei costi, come previsto to e gestisce, insieme ad altre
zati definiti dal Consiglio direttivo dall’Eurosistema. BCN47, la piattaforma TARGET2,
della BCE. per il regolamento in “moneta di
Per questi servizi l’Istituto banca centrale”48 dei pagamenti

L’adozione della moneta unica ha richiesto la costituzione di un sistema di pagamento per le transazioni tra
banche in grado di distribuire adeguatamente la liquidità necessaria in tutti i paesi dell’Eurosistema: nel 1999
è nato quindi il sistema TARGET (Trans-European Automated Real-time Gross Settlement Express Transfer
System), realizzato in tempi molto stretti per consentire l’avvio della politica monetaria unica nell’area
dell’euro sin dall’introduzione della valuta comune.
TARGET non costituiva un vero e proprio sistema di pagamento
unico europeo, in quanto si basava sul collegamento tra i sistemi
Da TARGET nazionali di regolamento lordo preesistenti, sottoposti a un

a TARGET2 intervento di armonizzazione minimaa44.


In seguito, l’esigenza di assicurare da un lato la piena
armonizzazione di servizi e costi (ad es. le tariffe applicate alle
transazioni tra operatori dello stesso paese), dall’altro una maggiore flessibilità per far fronte all’allargamento
dell’Unione europea e dell’Eurozona, ha portato alla realizzazione di TARGET2.
Il nuovo sistema, operativo dal 2007, si basa dal punto di vista tecnologico su una piattaforma unica condivisa
(single shared platform, SSP) sviluppata dalle banche centrali di Francia, Germania e Italia, che regola gli ordini
di pagamento provenienti dagli intermediari bancari e finanziari europei.
Dal punto di vista giuridico, invece, il sistema TARGET2 si articola in singole componenti nazionali; sulla base
del principio del decentramento, ciascuna BCN mantiene rapporti amministrativi e operativi con i partecipanti
alla piattaforma operanti nel proprio paese.
L’avvio di TARGET2 ha consentito anche un rafforzamento delle misure di sicurezza, reso possibile dalla
configurazione accentrata del sistema. Le sale operative della Banca d’Italia e della Banca centrale tedesca
(Deutsche Bundesbank), pur distanti fisicamente, si alternano nella gestione della piattaforma lavorando in
contatto continuo, anche visivo. Se si verifica un problema nel sito in quel momento operativo, l’altro gruppo
subentra immediatamente. Inoltre le due banche centrali dispongono ognuna di un sito primario e di un sito
secondario, da utilizzare in caso di necessità: la struttura “due regioni quattro siti” favorisce il recupero delle
informazioni di pagamento anche in caso di eventi catastrofici eccezionali, come attacchi terroristici o terremoti.

a L’armonizzazione riguardava: (a) le condizioni di offerta (gratuita e potenzialmente illimitata) della liquidità
infragiornaliera da parte delle banche centrali nazionali; (b) la tariffa da applicare alle transazioni tra operatori residenti
in paesi differenti (cross-border); (c) gli orari operativi dei sistemi nazionali.

47 Per TARGET2, le BCN di Francia e Germania; per T2S, le BCN di Francia, Germania e Spagna.
48 Si parla di regolamento in “moneta di banca centrale” per i pagamenti che comportano una variazione sui conti che le banche
commerciali detengono presso la banca centrale. È un tipo di transazione intrinsecamente più sicuro rispetto a quelle che
prevedono solo la variazione su conti detenuti presso una o più banche commerciali (in questo caso si parla di regolamento con
“moneta bancaria”).

46 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


interbancari e delle operazioni di a catena ad altre banche. Grazie questo obiettivo, l’Eurosistema ha
politica monetaria, e la piattafor- alla possibilità per gli operatori di realizzato T2S, una piattaforma
ma TARGET2-Securities (T2S), scambiare fondi in tempo reale, paneuropea multivalutaria per il
dedicata al regolamento delle TARGET2 fa sì che i tassi di inte- regolamento delle transazioni in
transazioni in titoli. Entrambe resse sul mercato interbancario titoli e del relativo controvalore in
offrono servizi di pagamento in siano uniformi nei diversi paesi moneta di banca centrale. Prima
Europa e sono di proprietà dell’Eu- e rende possibile la trasmissione dell’avvio di T2S, nell’area dell’eu-
rosistema. Inoltre la sola Banca omogenea degli impulsi di politica ro le attività successive alla nego-
d’Italia ha sviluppato e gestisce, monetaria. ziazione dei titoli (post-trading)52
per conto dell’Eurosistema, il ser- Hanno diritto a partecipare a erano svolte con procedure, pras-
vizio TARGET Instant Payment TARGET2 le banche con sede o si operative e costi che variavano
Settlement (TIPS), per il regola- succursali all’interno dello Spazio da paese a paese. Attualmente
mento dei pagamenti istantanei economico europeo (SEE)49. Alla con T2S le transazioni in titoli –
(instant payments). piattaforma partecipano le 19 concluse in borsa, in un altro mer-
banche centrali degli Stati dell’a- cato finanziario europeo o su base
TARGET2 rea dell’euro, la BCE, le banche bilaterale – sono invece regolate
TARGET2 è la piattaforma euro- centrali di Bulgaria, Croazia50, con gli stessi costi e le medesime
pea per il regolamento in tempo Danimarca, Polonia e Romania, modalità in tutti i mercati nazio-
reale di pagamenti di importo ri- quasi 4.000 banche commercia- nali dell’Unione europea, indipen-
levante di proprietà dell’Euro- li, nonché alcune decine di altri dentemente dalla residenza degli
sistema ed è uno dei maggiori sistemi connessi, detti ancilla- intermediari.
sistemi di pagamento al mondo. ri51. Alla componente italiana T2S risponde a tre principali fina-
Consente di effettuare pagamenti TARGET2-Banca d’Italia parte- lità: ridurre il costo di regolamento
in tempo reale in moneta di ban- cipano direttamente o indiretta- delle transazioni che coinvolgono
ca centrale su base lorda: in altre mente circa 200 tra banche e si- operatori di paesi diversi, unifor-
parole i pagamenti sono regolati stemi ancillari. mandolo tra paesi e all’interno di
singolarmente e integralmente, I livelli di servizio del sistema sono questi in tutta Europa; contribuire
senza effettuare compensazio- molto elevati: il 99,99 per cento al processo di integrazione delle
ni tra diverse operazioni, su conti delle transazioni è regolato in me- attività di post-trading attraverso
aperti presso le banche centrali e no di cinque minuti. l’armonizzazione tecnica e del-
vengono definitivamente perfe- le prassi operative, per costruire
zionati nel momento stesso in cui TARGET2-Securities (T2S) mercati più efficienti; consentire
sono regolati. Le caratteristiche Un’area valutaria può dirsi pie- agli intermediari di regolare tut-
tecniche e operative di TARGET2 namente integrata solo quando te le transazioni in titoli concluse
contribuiscono a ridurre il rischio vi è la possibilità di investire al- sui mercati europei utilizzando un
sistemico nell’intera Eurozona, le stesse condizioni, in termini di unico conto di regolamento, con
cioè il rischio che l’eventuale in- tempi e costi, indipendentemen- benefici significativi in termini di
capacità di una singola banca di te dal luogo di residenza di chi gestione della loro liquidità. T2S è
ripagare i propri debiti verso altri effettua una transazione e di chi anche il “luogo virtuale” in cui i de-
intermediari finanziari si propaghi riceve il pagamento. In linea con positari centrali detengono i conti

49 Il SEE è costituito dai paesi dell’Unione europea, dall’Islanda, dal Liechtenstein e dalla Norvegia.
50 Dal 1° gennaio 2023 la Croazia entrerà a far parte degli Stati dell’area dell’euro.
51 Sistemi nei quali si effettuano lo scambio e/o la compensazione di pagamenti e di strumenti finanziari, mentre le relative
obbligazioni monetarie sono regolate in TARGET2.
52 Il termine “post-trading” comprende tutte le attività che consentono la finalizzazione degli accordi presi tra le parti dopo che
una transazione è stata eseguita sul mercato, e che conducono al trasferimento definitivo della proprietà dei titoli scambiati.

4 I sistemi di pagamento 47
titoli dei propri aderenti (banche TARGET2 e T2S, è un elemento dei fondi sul conto del beneficiario.
e altri operatori finanziari) e dove cruciale per la realizzazione di un I costi del servizio sono molto con-
sono presenti i conti delle banche mercato finanziario unico a livello tenuti e le relative caratteristiche
in moneta di banca centrale: ciò europeo. È altrettanto importante tecniche ne permetteranno l’utiliz-
consente di svolgere il regola- superare le differenze nelle pras- zo anche attraverso smartphone.
mento delle transazioni in modo si operative delle diverse piazze Con TIPS non c’è differenza tra
integrato. finanziarie. Con questo obiettivo pagamenti effettuati all’interno
I depositari centrali sono soggetti l’Eurosistema ha cooperato con del proprio paese e verso l’estero:
– in genere uno per paese – che la Commissione europea nella de- i beneficiari, siano essi cittadini,
detengono conti in titoli a nome e finizione di norme che, armoniz- imprese o attività commerciali, ri-
per conto dei propri clienti (per lo zando le prassi, facilitino il proces- cevono immediatamente la som-
più istituti finanziari); registrano le so di unificazione del mercato, con ma sul proprio conto, contestual-
nuove emissioni di titoli nei propri benefici in termini di competitività mente all’addebito del conto di chi
libri contabili; offrono alla propria e riduzione dei costi a vantaggio lo effettua. Il servizio opera in eu-
clientela servizi quali, ad esempio, dell’investitore finale. Un primo ri- ro, ma è in grado di gestire anche
la custodia degli strumenti finan- sultato ottenuto è costituito dalle pagamenti in altre valute.
ziari e il pagamento di cedole e regole comuni che i singoli deposi- Al fine di promuovere la diffusione
dividendi. tari centrali devono rispettare per dei pagamenti istantanei in euro,
Si realizza così una catena che operare nel mercato europeo53. il Consiglio direttivo della BCE ha
coinvolge T2S, il depositario cen- La Banca d’Italia interviene stabilito che i prestatori di servizi
trale, la banca intermediaria e il nell’assetto di governo delle due di pagamento (banche e istituti di
cliente finale: il cittadino europeo si piattaforme di regolamento an- moneta elettronica) che in Europa
rivolge alla propria banca per com- che grazie alla propria presenza offrono ai propri clienti la possibi-
prare un titolo, la banca esegue l’o- nel Market Infrastructure Board, lità di eseguire i bonifici istantanei
perazione su titoli detenuti presso l’organismo competente costitui- devono poter ricevere pagamenti
un depositario centrale che, a sua to presso la BCE. Fornisce inoltre in TIPS. Le misure adottate, che
volta, regola lo scambio dei titoli e assistenza al depositario italiano hanno avuto il supporto della
del controvalore in T2S. La singola e alle banche italiane che parteci- Commissione europea, consen-
persona fisica può quindi acquista- pano a TARGET2 e T2S. tono ai cittadini e alle imprese di
re o vendere un titolo avendo come raggiungere tutti i soggetti che of-
controparte un soggetto residente TARGET Instant Payment frono servizi di pagamento istan-
in qualsiasi altro paese europeo, Settlement (TIPS) taneo in euro54.
con tempi e costi di esecuzione TIPS è un servizio per il regola- L’interesse verso TIPS è stato ma-
uniformi. Ciò permette di aumen- mento istantaneo in moneta di nifestato anche da quei paesi do-
tare la concorrenza nel mercato banca centrale dei pagamenti al ve i pagamenti istantanei stanno
finanziario europeo. dettaglio; è stato avviato il 30 no- progressivamente sostituendo
Come avviene per TARGET2, la ge- vembre 2018. l’uso del contante, come la Svezia
stione operativa della piattaforma Disponibile 24 ore al giorno, 365 – che dal 2023 lo utilizzerà per i
T2S è affidata alla Banca d’Italia e giorni l’anno in ogni paese dell’a- pagamenti istantanei regolati sui
alla Deutsche Bundesbank. rea dell’euro, TIPS è in grado di conti con la banca centrale – e, in
La disponibilità di infrastruttu- regolare i pagamenti elettronici al prospettiva, anche la Norvegia.
re di dimensione europea, come dettaglio con accredito immediato

53 Queste norme sono compendiate nel regolamento UE/2014/909 sull’operatività dei depositari centrali in titoli (Central
Securities Depositories Regulation, CSDR).
54 Per maggiori dettagli, cfr. il riquadro: La raggiungibilità paneuropea dei pagamenti istantanei del capitolo 4 nella Relazione sulla
gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2020.

48 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


I sistemi di pagamento al esecuzione e i costi per la clien- della Banca d’Italia (CABI). Il pri-
dettaglio della Banca d’Italia tela, con conseguente aumento mo tratta le operazioni effettua-
dell’efficienza del sistema. La te sia con strumenti di pagamen-
Nel comparto dei pagamenti al realizzazione della SEPA ha con- to nazionali, come bancomat e
dettaglio la realizzazione di un’a- sentito una maggiore armonizza- assegni, sia con strumenti ar-
rea unica dei pagamenti in euro, zione tra i pagamenti nazionali e monizzati secondo gli standard
chiamata Single Euro Payments quelli effettuati tra paesi dell’a- SEPA, come gli addebiti diretti e
Area (SEPA), è stata avviata rea dell’euro: un bonifico a favore i bonifici. Questa armonizzazione
nel 2008 e ultimata nel 2014. di un destinatario che vive in un agevola i collegamenti tra i siste-
All’interno della SEPA alcune ti- paese europeo viene oggi accre- mi di pagamento al dettaglio dei
pologie di pagamento in euro con ditato negli stessi tempi e con gli diversi paesi europei.
strumenti diversi dal contante, stessi costi di un bonifico verso Le banche che partecipano diret-
quali bonifici e addebiti diretti, un destinatario residente in Italia. tamente a BI-Comp per immet-
sono eseguite secondo stan- La Banca d’Italia gestisce due si- tere e per ricevere gli ordini di pa-
dard comuni, che ne riducono stemi di pagamento al dettaglio: gamento nel sistema si avvalgono
in misura significativa i tempi di BI-Comp e il Centro applicativo di società che offrono servizi di

Figura 4.1
Il sistema BI-Comp

BI-Comp
CALCOLO
SALDI TARGET2
MULTILATERALI

ACH
CALCOLO
SALDI
BILATERALI

BANCHE

4 I sistemi di pagamento 49
pagamento elettronici al detta- l’altro progetto è relativo alla efficiente e priva di rischi ai mezzi
glio in Europa (automated clearing realizzazione di un sistema unico di pagamento del settore privato,
houses, ACH). La procedura gestita di gestione delle garanzie stanzia- quali le criptoattività e gli stable-
dalla Banca d’Italia determina, più te dalle banche a fronte dei crediti coins, affiancandosi al contante.
volte al giorno, il saldo netto dei dell’Eurosistema, che sostituirà, Sebbene al momento non vi siano
debiti e dei crediti di ciascun par- da aprile 2024, i sistemi di ge- definizioni univoche di una CBDC,
tecipante nei confronti degli altri stione decentrati presso le BCN questa si caratterizza per tre ele-
(compensazione multilaterale). dell’area dell’euro. menti essenziali: la forma digitale,
Questo saldo è quindi inviato al Lo sviluppo dei due progetti è l’emissione da parte di una banca
regolamento in TARGET2 (fig. 4.1). stato affidato alle maggiori ban- centrale e l’utilizzo nelle transa-
In CABI transitano le operazioni di che centrali dell’area dell’euro, zioni al dettaglio da parte della
pertinenza della Pubblica ammi- cioè Banca d’Italia, Deutsche popolazione.
nistrazione, come il pagamento di Bundesbank, Banque de France La fase di analisi del progetto è
stipendi e pensioni, e della stessa e Banco de España. In particolare in corso nell’ambito dell’Eurosi-
Banca d’Italia. alla Banca d’Italia e alla Deutsche stema56 e ha preso le mosse da
Bundesbank è stata assegnata una consultazione pubblica rivol-
congiuntamente la realizzazione ta a cittadini e professionisti; da
L’evoluzione delle del consolidamento di TARGET2 quest’ultima sono emersi quali
infrastrutture di pagamento e T2S. aspetti di particolare rilievo per un
eventuale euro digitale la privacy,
Nel 2017 l’Eurosistema ha appro- la sicurezza e l’ampia fruibilità57.
vato la realizzazione di tre proget- Il progetto per un euro L’adozione di una CBDC ha
ti che, nel loro insieme, rappre- digitale l’obiettivo di consentire a famiglie
sentano la strategia di evoluzione e imprese di effettuare pagamenti
delle infrastrutture di mercato Lo scorso decennio l’avvento di utilizzando direttamente la mo-
(chiamata Vision 2020). Questa nuove tecnologie ha cambiato neta di banca centrale, in modo
strategia è finalizzata a rendere radicalmente l’ecosistema ban- sicuro, semplice ed economico, al
ancora più integrato ed efficien- cario e finanziario. Sono emersi pari del contante, e senza rischi
te il sistema economico e finan- operatori che offrono i loro servizi per l’attività di intermediazione
ziario europeo ed è coerente con utilizzando nuovi strumenti finan- finanziaria. A tal fine l’Eurosiste-
l’iniziativa di Unione del mercato ziari la cui diffusione, sebbene al ma sta valutando di introdurre
dei capitali portata avanti dalla momento limitata, sta aumen- limiti all’ammontare che i singoli
Commissione europea. tando; al tempo stesso, grazie alle potranno detenere e una remune-
Il primo dei tre progetti è TIPS. innovazioni digitali, le abitudini di razione a più livelli, per scoraggiare
Riguardo agli altri due – ancora in pagamento delle famiglie stanno la detenzione oltre un certo valore.
corso di sviluppo – uno, che sarà cambiando rapidamente. In que- L’euro digitale costituirebbe quindi
avviato in produzione nel marzo sto contesto, molte banche cen- un’ancora per la fiducia del pubbli-
2023, riguarda il consolidamento trali hanno iniziato a esaminare co nella moneta e si integrereb-
tecnico e funzionale di TARGET2 la fattibilità dell’introduzione di be al contante, agli strumenti di
e di T2S, per ridurne i costi, offrire una valuta digitale (Central Bank pagamento elettronici esistenti,
nuovi servizi alle banche parteci- Digital Currency, CBDC) che pos- nonché allo sviluppo di strumenti
panti e rafforzare la sicurezza55; sa rappresentare un’alternativa digitali privati affidabili.

55 Le banche potranno accedere a tutti i servizi TARGET attraverso un’unica interfaccia denominata ESMIG (Eurosystem Single
Market Infrastructure Gateway).
56 BCE, Report on a digital euro, ottobre 2020.
57 BCE, Eurosystem report on the public consultation on a digital euro, aprile 2021.

50 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


La soluzione tecnica dovrà offrire dovranno coesistere con le solu- una riflessione sulle prospettive
la protezione delle informazioni zioni di pagamento private e con- future dell’euro digitale all’in-
sensibili del possessore e utiliz- sentire ai prestatori di servizi di grosso (vale a dire per i paga-
zatore, attraverso l’adesione agli pagamento di offrire servizi a va- menti di importo rilevante) in un
standard di sicurezza più elevati lore aggiunto ai propri clienti. Per ambiente che potrebbe caratte-
contro gli attacchi cibernetici; al- questo la BCE ha avviato il dialo- rizzarsi per un uso estensivo del-
lo stesso tempo, dovrà garantire go con gli intermediari finanziari, le tecnologie a registro distribui-
il rispetto della legislazione in te- i consumatori, i commercianti e to (distributed ledger technologies,
ma di contrasto al riciclaggio e al le autorità (Parlamento europeo, DLT)60. La Banca d’Italia sta speri-
finanziamento del terrorismo. Commissione europea, Ministri mentando soluzioni tecnologiche
Sulla base dei risultati di que- finanziari dei paesi dell’area euro). che consentono di effettuare il
ste analisi, a ottobre del 2023 il Grazie alle analisi svolte con le regolamento di transazioni che
Consiglio direttivo della BCE de- principali banche centrali dei paesi avvengono su DLT in moneta di
ciderà se dare avvio alla fase re- dell’area dell’euro58 e all’esperien- banca centrale, facendo ricorso
alizzativa dell’euro digitale, che ri- za maturata nella costruzione e alle infrastrutture TARGET e in
chiederà circa tre anni. Il successo nella gestione delle infrastrutture particolare a TIPS. Questo impie-
dell’euro digitale dipenderà dalla di pagamento dell’Eurosistema, go renderebbe possibile soddi-
sua adozione su larga scala da la Banca d’Italia contribuisce alla sfare le esigenze del mercato in
parte degli utenti; a sua volta ciò definizione delle caratteristiche tempi rapidi e con costi contenuti
richiede la partecipazione dell’in- tecniche da adottare nel caso in sfruttando infrastrutture già esi-
dustria dei pagamenti alla defi- cui si decida di realizzare l’euro stenti, consolidate e sicure61.
nizione delle modalità per il suo digitale59.
utilizzo. Le soluzioni individuate L’Eurosistema ha inoltre avviato

58 E. Urbinati, A. Belsito, D. Cani, A. Caporrini, M. Capotosto, S. Folino, G. Galano, G. Goretti, G. Marcelli, P. Tiberi e A. Vita, A digital
euro: a contribution to the discussion on technical design choices, Banca d’Italia, Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento, 10,
2021.
59 La Banca d’Italia sta lavorando a una proposta tecnica che riprenda gli elementi qualificanti dell’architettura di TIPS, combinati
con elementi tipici della tecnologia blockchain.
60 Tecnologia di registro distribuito in cui tutti i nodi di un sistema condividono una banca dati comune e contribuiscono alla sua
tenuta e al suo aggiornamento in modalità non centralizzata, ricorrendo alla crittografia per l’autenticazione delle transazioni.
La tipologia di DLT più conosciuta è la blockchain.
61 Per maggiori informazioni, cfr. il riquadro: Le iniziative per l’utilizzo dell’euro digitale nel regolamento di pagamenti all’ingrosso
mediante tecnologie DLT del capitolo 4 nella Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2021 e il lavoro di
R. La Rocca, R. Mancini, M. Benedetti, M. Caruso, S. Cossu, G. Galano, S. Mancini, G. Marcelli, P. Martella, M. Nardelli e C. Oliviero,
Integrating DLTs with market infrastructures: analysis and proof-of-concept for secure DvP between TIPS and DLT platforms, Banca
d’Italia, Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento, 26, 2022.

4 I sistemi di pagamento 51
5 La
supervisione
sui mercati e
la sorveglianza
sul sistema
dei pagamenti
La Banca d’Italia vigila sulle infra- banche centrali dell’Eurosistema62.
strutture del sistema finanziario L’Istituto partecipa inoltre alla de-
italiano – esercitando la supervi- finizione del quadro normativo na-
sione sui mercati e sulle infrastrut- zionale ed europeo.
ture di post-trading, nonché la sor- La crescente complessità del-
veglianza sui sistemi, sui servizi e la filiera dei pagamenti ha reso
sugli strumenti di pagamento – e a necessario estendere la sorve-
livello europeo coopera con le altre glianza anche ai fornitori di servizi

62 La funzione di supervisione si fonda sul D.lgs. 58/1998 (Testo unico della


finanza, TUF), parte terza, Disciplina sui mercati; si basa prevalentemente su atti
normativi e amministrativi che attribuiscono all’autorità il potere, ad esempio,
di autorizzare le società che gestiscono mercati e relative infrastrutture o di
imporre requisiti patrimoniali. La funzione di sorveglianza si fonda sull’art.146
del D.lgs. 385/1993 (Testo unico bancario, TUB); fa ampio ricorso a principi guida
e raccomandazioni rivolte ai soggetti sorvegliati e relative ai comportamenti
ritenuti più corretti.

52 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


critici, strumentali, tecnologici o di varie istituzioni comunitarie64. cui la dipendenza dei prestatori di
di rete. L’Istituto promuove pe- La Banca opera in diversi ambiti servizi finanziari e di pagamento
raltro l’innovazione tecnologica, internazionali, per la definizione dai fornitori esterni è maggiore
sia attraverso le infrastrutture di delle linee di indirizzo globali e de- e concentrata verso pochi sog-
regolamento che gestisce diretta- gli standard di controllo65. getti. La presenza di un elevato
mente (cfr. il capitolo 4: Il sistema contenuto di tecnologia digitale
dei pagamenti), sia dialogando con (FinTech), pur comportando be-
i fornitori di servizi finanziari e di Il ruolo della banca centrale nefici per gli utenti in termini di
pagamento nelle sedi di collabora- nell’ambito dei mercati efficienza e costi, non necessaria-
zione (il Comitato Pagamenti Italia, finanziari e nel sistema dei mente attenua questi rischi; la più
CPI), nonché nei consessi e negli pagamenti elevata velocità di trasmissione
organismi che ha contribuito a e le più fitte interazioni insite nel
creare proprio allo scopo di facilita- La supervisione sui mercati e la digitale possono addirittura au-
re l’innovazione (il Canale FinTech, sorveglianza sul sistema dei pa- mentare l’effetto domino.
il centro di innovazione Milano gamenti mirano ad assicurare la Il secondo rischio è legato al coor-
Hub, la sandbox regolamentare). stabilità monetaria e finanziaria, il dinamento tra la pluralità di ope-
La Banca d’Italia ha fra i suoi corretto funzionamento del siste- ratori e in particolare alla difficoltà
obiettivi prioritari quello di assi- ma finanziario e l’offerta di servizi e di definire accordi equi e traspa-
curare la continuità di servizio del strumenti di pagamento efficienti, renti tra tutti i soggetti coinvolti,
sistema finanziario, a livello di in- affidabili, sicuri e innovativi. ognuno portatore di un interesse
frastrutture, servizi e singoli ope- Il funzionamento delle infrastrut- diverso: dai clienti che pagano con
ratori, a fronte dei crescenti rischi ture finanziarie, intese come reti, una carta di credito ai commer-
tecnico-operativi, principalmente è esposto principalmente a due cianti che l’accettano, dai produt-
cibernetici, legati alla diffusione tipi di rischio: quello generato dal- tori di applicazioni per utilizzi di
delle tecnologie digitali63. I mer- le interdipendenze nelle reti (il co- natura finanziaria alle banche che
cati, le infrastrutture e gli stessi siddetto effetto domino) e quello vendono servizi finanziari in rete.
operatori sono chiamati a raffor- derivante da un insufficiente co- Per contenere i potenziali effetti
zare la propria resilienza opera- ordinamento tra gli attori in gioco. negativi di questi rischi le autorità
tiva; a tal fine la Banca opera in Il primo dipende dalla possibilità definiscono principi e regole in ba-
coordinamento con altri soggetti che problemi in una parte del- se ai quali ogni infrastruttura de-
pubblici e privati, a livello naziona- la rete – quali il blocco operativo ve individuare, gestire e mitigare i
le e internazionale. di un circuito o l’insolvenza di un rischi cui è esposta. Come in una
In Europa l’Istituto vigila congiun- singolo operatore – si propa- rete la sicurezza globale dipen-
tamente alle altre autorità sulle ghino a catena in altre parti. Gli de dalla difesa delle vulnerabilità
infrastrutture di rilevanza siste- effetti negativi possono essere dell’anello più debole, così dall’ef-
mica e contribuisce alle attività accentuati da fattori di tipo tec- ficacia delle azioni intraprese dalle
dei comitati e dei tavoli di lavoro nologico, in particolare nei casi in singole infrastrutture dipende la

63 Per continuità di servizio si intende la capacità di un sistema di proseguire nell’erogazione di prodotti e servizi, a livelli considerati
accettabili, anche in caso di eventi avversi.
64 Tra le altre, la Commissione europea, il Consiglio, la Banca centrale europea, l’Autorità bancaria europea (European Banking
Authority, EBA), l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (European Securities and Markets Authority, ESMA), il
Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB) e lo European Forum of Innovation Facilitators
(EFIF).
65 Partecipa, tra gli altri: (a) al Comitato sui sistemi di pagamento e sulle infrastrutture di mercato (Committee on Payments and
Market Infrastructures, CPMI) della Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e al gruppo congiunto CPMI-Iosco (International
Organization of Securities Commissions) per la definizione degli standard sulle infrastrutture dei mercati finanziari; (b) a diversi
gruppi di lavoro costituiti in ambito G7, G20 e Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB) per l’elaborazione
di principi e politiche sulle stesse materie, comprese quelle relative alla sicurezza cibernetica e ai pagamenti transfrontalieri.

5 La supervisione sui mercati e la sorveglianza sul sistema dei pagamenti 53


capacità del sistema nel suo com- l’offerta di soluzioni affidabili, in- Italy), nel segmento a pronti67
plesso di resistere a shock av- novative e sostenibili sotto il pro- e in quello pronti contro termi-
versi e garantire la continuità dei filo economico e sociale. In que- ne68, e del sistema multilaterale
servizi. sta prospettiva l’Istituto stimola di scambi di depositi monetari in
I rischi che derivano dalle difficoltà la cooperazione tra operatori di euro (MTS depo), entrambi gestiti
di coordinamento tra i vari opera- mercato per favorire la condivi- dalla società MTS spa. La Banca
tori sono generalmente maggiori sione di standard, principi e prassi, inoltre vigila sulle infrastrutture
nei sistemi di pagamento dove così da garantire l’interoperabilità che, nell’ambito delle transazioni
si regolano anche operazioni tra delle soluzioni adottate. finanziarie, intervengono a sup-
intermediari con sede in Stati di- A supporto delle attività di con- porto degli scambi dopo la stipula
versi, governati da norme, prassi trollo, l’Istituto raccoglie presso i della compravendita tra inter-
e standard differenti (relativi, ad prestatori di servizi di pagamen- mediari: il depositario centrale
es., ai costi, ai tempi di esecuzione to informazioni statistiche sulle Monte Titoli, presso cui sono de-
e alla messaggistica delle singole infrastrutture finanziarie e sui tenute le attività finanziarie e che
operazioni)66. sistemi, i servizi e gli strumen- ne consente la movimentazione;
La difficoltà di raggiungere ac- ti di pagamento. Le informazioni la controparte centrale Cassa di
cordi tra gli operatori attivi nel- vengono integrate con i dati pro- compensazione e garanzia (CCG),
le infrastrutture finanziarie e venienti dalle piattaforme tecno- che si occupa di gestire il rischio di
nell’offerta di servizi e strumenti logiche gestite dalla stessa Banca, inadempienza dei soggetti che si
di pagamento è particolarmen- come i servizi TARGET, nonché scambiano le attività finanziarie,
te rilevante nello sviluppo e nella con apposite rilevazioni. L’insieme nonché di garantire il buon esito
diffusione delle innovazioni tec- delle informazioni raccolte con- delle operazioni69.
nologiche. Il conflitto di interessi sente di monitorare gli sviluppi I poteri di supervisione sono ri-
tra imprese tradizionali, imprese dei mercati, di valutare l’impat- partiti tra la Banca d’Italia e la
innovative e utenti può ritarda- to di modifiche regolamentari, di Commissione nazionale per le
re l’adozione delle soluzioni più promuovere l’attività di ricerca e società e la borsa (Consob), se-
funzionali e sicure per il sistema. di agevolare iniziative innovative condo un criterio di vigilanza per
Nel rispetto delle dinamiche di riguardo i modelli operativi e l’of- finalità (fig. 5.1): la Consob è re-
mercato, le autorità intervengo- ferta dei servizi. sponsabile della trasparenza e
no per promuovere e agevolare il della tutela degli investitori, la
dialogo tra operatori, favorendo lo Banca d’Italia della stabilità del
scambio informativo, l’adozione di La supervisione sui mercati e sistema finanziario e del conteni-
standard e un governo condiviso sulle relative infrastrutture mento dei rischi.
dei processi di cambiamento. Entrambe le autorità contribui-
Nell’area dei servizi e degli stru- L’Istituto supervisiona l’efficienza scono alla definizione delle rego-
menti di pagamento l’azione della e l’ordinato funzionamento del le e ne verificano il rispetto su ba-
Banca mira a rafforzare la com- mercato regolamentato all’in- se continuativa, anche utilizzan-
petitività del mercato favorendo grosso dei titoli di Stato (MTS do le informazioni che i gestori

66 Nei paesi dell’area dell’euro nel settore dei pagamenti questi problemi sono stati superati con la realizzazione della Single Euro
Payments Area (SEPA), avviata nel 2014; al suo interno tutte le comunità bancarie nazionali condividono gli stessi standard.
67 In un mercato a pronti lo scambio dei prodotti trattati (merci, titoli, valute) avviene con liquidazione (consegna dei titoli e
pagamento del controvalore) immediata.
68 In un mercato pronti contro termine (o repo) i contratti prevedono che il venditore ceda a pronti in cambio di denaro uno o più
titoli, e contemporaneamente si impegni a riacquistarli in data futura dallo stesso acquirente a un prezzo prestabilito.
69 Monte Titoli e Cassa di compensazione e garanzia, in seguito all’acquisizione del loro gruppo di appartenenza (Borsa Italiana) da
parte di Euronext, hanno modificato la rispettiva denominazione, ai soli fini commerciali, in Euronext Securities Milan e Euronext
Clearing.

54 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 5.1
Autorità titolari dei poteri di vigilanza sui mercati e fonte normativa

TRADING POST-TRADING
Mercato Altri mercati Mercato depositi Depositari centrali Controparti centrali
all’ingrosso monetari in euro
dei titoli di Stato
Autorizzazione MEFa Consob Banca d’Italia Consob Banca d’Italiac
all’esercizio Banca d’Italia Banca d’Italiab Consob
dell’attività
e sua revoca Consob

Approvazione/ MEFa Consob Banca d’Italia Consob Banca d’Italiac


valutazione Banca d’Italia Banca d’Italiab Consob
delle regole
di funzionamento Consob

Supervisione
Tutela investitori Consob Consob Consob Consob

Ordinato Banca d’Italia Consob Banca d’Italia


funzionamento Consob

Trasparenza Consob Consob Consob Consob

Efficienza, Banca d’Italia Consob Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia
stabilità e
rischi sistemici
Ispezionid Banca d’Italia Consob Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia
Consob Consob Consob

Sanzionie Banca d’Italia Consob Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia
Consob Consob Consob

Norme europee direttamente applicabili Norme italiane di recepimento di norme europee Norme italiane

a
I provvedimenti sono assunti dal MEF, sentite la Banca d’Italia e la Consob.
b
I provvedimenti rilevanti sono assunti dalla Consob, ottenuto l’assenso da parte della Banca d’Italia.
c
È previsto il coinvolgimento del collegio di supervisione sulla controparte centrale.
d
Banca d’Italia e Consob hanno il potere di eseguire ispezioni nell’ambito delle rispettive competenze.
e
Le sanzioni sono comminate dalla Banca d’Italia o dalla Consob sulla base delle rispettive attribuzioni di vigilanza.

dei mercati e delle infrastrutture Più in dettaglio, per svolgere le sistema (dimensione del merca-
sono tenuti a fornire sia al mo- proprie funzioni di indirizzo, rego- to, concentrazione degli operatori,
mento della loro costituzione sia lamentazione e controllo dei mer- dinamica dei prezzi e dei tassi di
successivamente con cadenza cati e delle relative infrastrutture, interesse, condizioni di liquidità,
periodica. A questa attività svolta la Banca valuta le società che li regole di funzionamento dei siste-
a distanza sulla documentazio- gestiscono (con riferimento ad as- mi, continuità operativa, integrità
ne ricevuta, si affiancano i poteri setti proprietari, governance, or- e sicurezza dei dati e dei sistemi
di condurre ispezioni, applicare ganizzazione e controlli, equilibrio informativi).
sanzioni e intervenire diretta- economico-finanziario, struttura L’Istituto collabora con il Ministero
mente in caso di crisi. tecnologica) e analizza i rischi di dell’Economia e delle finanze

5 La supervisione sui mercati e la sorveglianza sul sistema dei pagamenti 55


(MEF) per valutare il contributo partecipando ai collegi europei che dall’ESMA. L’attività di supervi-
che gli operatori specialisti in titoli vigilano sugli indici di riferimento sione sulle controparti centrali,
di Stato70 apportano alla liquidità dei mercati finanziari considerati in particolare, viene svolta con il
e all’efficienza complessiva del critici per l’integrità di questi ulti- supporto di collegi di supervisio-
mercato secondario dei titoli di mi e per la stabilità finanziaria (ad ne, cui partecipano le autorità,
Stato. Insieme con la Consob e es. l’Euribor). nazionali ed estere, interessate
con il MEF la Banca è anche re- La vigilanza sulle infrastrutture al corretto funzionamento delle
sponsabile della verifica del ri- di mercato (ossia sulla contro- entità vigilate. La Banca d’Italia
spetto delle disposizioni europee parte centrale CCG e sul deposi- presiede il collegio di supervisione
in materia di vendite allo scoperto tario centrale Monte Titoli) viene sulla CCG e partecipa a quelli che
di titoli di Stato e di credit default esercitata secondo un quadro vigilano sulle controparti centrali
swap (CDS) sovrani. Dal 2019 è regolamentare europeo armoniz- europee rilevanti per la piazza fi-
tra le autorità competenti in ma- zato. La convergenza delle pras- nanziaria italiana.
teria di benchmark finanziari, si di supervisione è promossa

Figura 5.2

Il quadro regolamentare della sorveglianza sul sistema dei pagamenti

STANDARD DI SETTORE REGOLAMENTAZIONE SORVEGLIANZA/


PRIMARIA E SECONDARIA CONTROLLI/
PROMOZIONE
DELLA COOPERAZIONE
BANCA DEI Standard,
REGOLAMENTI raccomandazioni Definizione della sorveglianza
INTERNAZIONALI linee guida cooperativa su Financial
market infrastructures (FMI)
globali

COMMISSIONE Regolamenti, direttive,


EUROPEA comunicazioni

AUTORITÀ Prassi
BANCARIA Regolamenti, orientamenti
di supervisione
EUROPEA

BANCA Policy Metodi e attività condivise


CENTRALE Regolamenti, decisioni
EUROPEA Eurosistema nell’Eurosistema.
Attività di catalizzatore

Autorità di settore:
BANCA Policy emanazione Metodi e attività condivise
D’ITALIA nazionale nell’Eurosistema.
di normativa secondaria
Catalizzatore sulla piazza
finanziaria italiana

70 Si tratta di operatori che agiscono sui mercati all’ingrosso dei titoli di Stato, impegnandosi a soddisfare requisiti operativi più
stringenti in termini di ammontare di titoli sottoscritti nelle aste (mercato primario) e negoziati sul mercato secondario. A fronte di
tali obblighi, essi godono di alcuni privilegi, tra cui la facoltà di partecipare in maniera esclusiva ai collocamenti supplementari delle
aste di emissione.

56 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


La sorveglianza su sistemi, dettaglio, l’attività di sorveglian- definizione degli standard e delle
servizi e strumenti di za ha l’obiettivo di verificare il normative internazionali, euro-
pagamento corretto funzionamento: (a) degli pee e nazionali ed è responsabile
strumenti e dei servizi di paga- del quadro regolamentare nazio-
Anche nel mondo dei pagamenti mento utilizzati dalla clientela fi- nale. In tale contesto dialoga con
l’Eurosistema promuove l’effi- nale (famiglie, imprese, Pubbliche i soggetti interessati, ricorrendo
cienza, la stabilità e la sicurezza, amministrazioni) e dei relativi cir- anche a consultazioni pubbli-
mediante l’offerta diretta di ser- cuiti (connessi, ad es., alle carte che e specifiche comunicazioni
vizi, lo stimolo alla cooperazione di debito e di credito e ai paga- per sollecitare comportamenti
tra operatori e l’esercizio della menti con smartphone); (b) degli virtuosi da parte di operatori e
sorveglianza, che implica attivi- schemi di pagamento, a rilevan- utilizzatori75.
tà di indirizzo, regolamentazione za sia nazionale (ad es. il circuito L’attività di controllo si basa su:
e controllo armonizzate a livello Bancomat), sia europea (ad es. gli (a) la valutazione periodica del
europeo (fig. 5.2). schemi di bonifico e addebito di- rispetto della normativa e degli
La Banca svolge attività di sor- retto SEPA gestiti dallo European standard da parte dei sistemi e
veglianza sui sistemi di compen- Payments Council, EPC)72. degli schemi di pagamento sor-
sazione e regolamento al detta- Con lo sviluppo di nuovi mo- vegliati76; (b) l’analisi dei punti di
glio nazionali (come BI-Comp) ed delli operativi autorizzati dalla debolezza o delle cause del man-
europei (STEP2-T e Mastercard direttiva europea sui servizi di cato rispetto dei requisiti di effi-
Clearing Management System), pagamento nel mercato inter- cienza e di affidabilità; (c) l’avvio
quelli all’ingrosso, come no (Payment Services Directive, di interventi correttivi, che posso-
TARGET2 o Euro1, nonché le PSD2), la sorveglianza si è este- no arrivare fino all’irrogazione di
piattaforme di regolamento dei sa all’offerta di servizi di open sanzioni, in caso di inadempienza
pagamenti istantanei, quali ACH banking, offerti dalle piattaforme o non conformità alle norme. Nel
Nexi Inst, RT1 e TARGET Instant multioperatore73. Si tratta di un caso di operatori di particolare
Payment Settlement (TIPS). La processo destinato a sviluppar- rilevanza europea, l’Istituto pren-
sorveglianza si estende ai forni- si ulteriormente, considerata la de parte a gruppi di sorveglianza
tori di servizi tecnologici o di rete crescente diffusione sul mercato congiunti con altre banche cen-
internazionali e nazionali (come di nuovi operatori74, strumenti e trali, nell’ambito del quadro di
ad es. SWIFT o Nexi), che svolgo- servizi di pagamento che sfrutta- riferimento europeo per la sor-
no un ruolo importante nell’assi- no le caratteristiche della tecno- veglianza (Eurosystem oversight
curare l’efficienza e la continuità logia digitale. policy framework, del luglio 2016,
operativa dei sistemi71. Nell’esercizio della sorveglian- e Eurosystem oversight framework
Nell’area dei pagamenti al za la Banca contribuisce alla for electronic payment instruments,

71 Nel 2021 la Banca d’Italia ha rivisto la normativa in tema di sorveglianza sui gestori delle infrastrutture strumentali più
critiche, a presidio dei rischi legati al ricorso a questi servizi da parte degli operatori di mercato. Per maggiori dettagli,
cfr. Disposizioni in materia di sorveglianza sui sistemi di pagamento e sulle infrastrutture strumentali tecnologiche o di rete,
10 novembre 2021.
72 Nel contesto degli strumenti di pagamento più tradizionali svolge una funzione rilevante l’archivio della Centrale di allarme
interbancaria (CAI), che contiene informazioni sugli assegni emessi senza provvista o autorizzazione.
73 Sono infrastrutture per la fornitura di servizi bancari che, grazie all’utilizzo di interfacce sviluppate con tecnologie specifiche
(application programming interfaces, API), consentono a una pluralità di intermediari di connettersi attraverso un unico punto di
accesso. Le piattaforme italiane sottoposte a sorveglianza sono quattro e sono gestite da: Cedacri, società consortile Customer
to Business Interaction (CBI), Fabrick e Nexi.
74 Ad esempio, emittenti di criptoattività, gestori di portafogli digitali, provider di servizi.
75 Come ad esempio la Comunicazione della Banca d’Italia in materia di tecnologie decentralizzate nella finanza e criptoattività,
giugno 2022.
76 Riguardo ai circuiti di carte, l’Istituto è competente a verificare l’applicazione del regolamento UE/2015/751 sulle commissioni
interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta (Interchange Fee Regulation, IFR).

5 La supervisione sui mercati e la sorveglianza sul sistema dei pagamenti 57


schemes and arrangements77, in vi- Le iniziative a supporto L’utilizzo di queste tecnologie
gore da novembre 2022). dell’innovazione finanziaria può incidere sul modo in cui gli
In quanto autorità di sorveglianza e il dialogo con il mercato operatori di mercato (interme-
la Banca pubblica guide e racco- diari bancari e finanziari, vigilati
mandazioni su aspetti specifici, Con il termine FinTech ci si rife- e non) forniscono i servizi finan-
quali ad esempio i rischi operati- risce all’applicazione delle nuo- ziari, inducendo una riduzione dei
vi, e sollecita l’impegno su scelte ve tecnologie digitali in campo costi e un aumento della qualità,
strategiche, come l’introduzione di finanziario, che può dare luogo della varietà dei prodotti e dei
nuove tecnologie, svolgendo in tal a modelli operativi, processi o servizi finanziari offerti alla clien-
modo la funzione di catalizzatore. prodotti finanziari innovativi78. tela; l’innovazione tecnologica

L’innovazione tecnologica sta determinando cambiamenti strutturali nel sistema finanziario: la concorrenza
aumenta per effetto dell’entrata nel mercato di nuovi operatori (ad es. start up e Big Tech); nuovi prodotti
e processi accrescono l’efficienza del sistema e riducono i costi, garantendo al contempo la sicurezza delle
transazioni.
Alle opportunità si associano però anche rischi in termini di
sicurezza, integrità, stabilità monetaria e finanziaria. Ciò richiede
Le tecnologie di ridisegnare e sviluppare presidi e sistemi di controllo, a livello

decentralizzate sia internazionale sia domestico.


Un ruolo di rilievo è svolto dal crescente utilizzo di tecnologie a

nella finanza e nelle registro distribuito (distributed ledger technologies, DLT), che
rendono possibile l’archiviazione e la convalida di informazioni
criptoattività: le iniziative in architetture decentralizzate (ossia conservate presso più

europee e nazionali soggetti), protette da crittografia, replicabili, condivise e accessibili


a tutti, non alterabili e non modificabili. Queste tecnologie hanno
dapprima favorito la diffusione delle criptovalute – come Bitcoin
ed Ether – che attraverso la crittografia rendono sicure e anonime
le transazioni e i pagamenti e consentono la creazione di nuove unità di tali valute, senza la presenza di
un’autorità fiduciaria centralizzata come la banca centrale. Nel corso del tempo l’introduzione di “contratti
intelligenti” (smart contract, ossia software e protocolli informatici che permettono l’automatica conclusione
di rapporti di natura contrattuale al verificarsi di certe condizioni predefinite) ha generato nuovi ecosistemia62
evoluti, noti come la finanza decentralizzata (decentralized finance, DeFi), in grado di ridurre o eliminare il

a Per ecosistema si intende l’insieme di soggetti e interazioni che caratterizzano un mercato FinTech.

77 Questo framework intende contribuire alla sicurezza e all’efficienza dell’ecosistema dei pagamenti; è strutturato in modo
da poter includere nell’ambito della sorveglianza anche nuovi strumenti di pagamento che potranno rendersi disponibili con
l’evoluzione tecnologica (ad es. i tokens di pagamento digitali, tra cui gli stablecoins), e alcuni servizi che facilitano l’uso degli
strumenti di pagamento da parte degli utenti (ad es. i wallets).
78 BRI e FSB, Fintech credit: market structure, business models and financial stability implications, 22 maggio 2017. L’area FinTech
comprende un ampio insieme di innovazioni tecnologiche, che investe tutti i settori dell’intermediazione bancaria e finanziaria,
dal credito (ad es. crowdfunding e peer-to-peer lending) ai servizi di pagamento (instant payments) e ai servizi di consulenza (robo-
advisor), utilizzando ad esempio tecnologie di validazione decentrata delle transazioni finanziarie (blockchain o distributed ledger
technologies) o di supporto all’erogazione di servizi (cloud computing e big data).

58 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


ruolo degli intermediari tradizionali e l’utilizzo di processi centralizzati nell’offerta di servizi di pagamento e
finanziari. Il venire meno del ruolo tradizionalmente svolto dalla banca centrale e dagli intermediari, se da
un lato può determinare minori costi e maggiore velocità delle transazioni, dall’altro introduce elevati profili
di rischio.
A livello europeo, la Commissione ha previsto – nella comunicazione sulla strategia in materia di finanza
digitale – una serie di modifiche da apportare al quadro regolamentare. Si tratta in particolare di tre interventi
legislativi: la Markets in Crypto-Assets Regulation (MiCAR), che mira a introdurre una disciplina armonizzata
per l’emissione e l’offerta al pubblico di criptoattività, nonché per i relativi servizi (ad es. di negoziazione e
portafoglio digitale); il Digital Operational Resilience Act (DORA), che ha come obiettivo l’armonizzazione e il
rafforzamento della resilienza operativa digitale dell’intero settore finanziario, anche attraverso l’introduzione
di un regime europeo di sorveglianza sui fornitori di tecnologia critici per il settore finanziario che coinvolge
sia le autorità di supervisione europee sia quelle nazionali; il regolamento UE/2022/858 relativo a un
regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia di registro distribuito (DLT Pilot Regime
Regulation)b63, che consente alle infrastrutture di mercato che offrono servizi di negoziazione e regolamento
delle transazioni in titoli di sperimentare l’applicazione delle tecnologie DLT per alcune tipologie di strumenti
finanziari.

b Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 151 del 2 giugno 2022.

favorisce anche l’entrata sul tre iniziative: (a) l’apertura di un la vigilanza sulle assicurazioni
mercato di nuovi operatori79. canale tramite il quale dialoga (Ivass), della sandbox regolamen-
Vanno però valutati anche i rischi, in modo rapido e informale con tare, un ambiente controllato do-
in termini di sicurezza, integrità, gli operatori, che possono pre- ve intermediari vigilati e operato-
stabilità monetaria e finanziaria. sentare progetti nel campo dei ri FinTech possono valutare, per
A livello internazionale, le banche servizi finanziari e di pagamento un periodo limitato, la funziona-
centrali hanno avviato un dialogo basati su tecnologie innovative o lità di prodotti e servizi tecnolo-
con le imprese che offrono pro- proporre soluzioni tecnologiche gicamente innovativi nel settore
dotti ad alto contenuto tecnolo- indirizzate a banche e interme- bancario, finanziario e assicurati-
gico, per valutare le opportunità diari finanziari (Canale FinTech); vo, che potrebbero richiedere una
e i rischi delle nuove proposte (b) la costituzione del centro di deroga ad alcune norme80.
e per accompagnare l’evoluzio- innovazione Milano Hub, per Questi temi vengono discussi
ne digitale dei mercati finanziari sostenere l’evoluzione digita- anche nel Comitato Pagamenti
(cfr. il riquadro: Le tecnologie de- le del mercato finanziario e le Italia (CPI), presieduto dalla
centralizzate nella finanza e nelle iniziative degli operatori nello Banca. Il Comitato è una sede di
criptoattività: le iniziative europee sviluppo di progetti ad alto con- cooperazione che ha l’obiettivo
e nazionali). tenuto innovativo e tecnologi- di rafforzare il dialogo sui temi
Sul piano nazionale, la Banca co, oltre che di analisi e ricerca; chiave per lo sviluppo del mer-
svolge un ruolo attivo di facilita- (c) l’introduzione, in collaborazio- cato interno dei pagamenti, coin-
tore dell’innovazione attraverso ne con la Consob e l’Istituto per volgendo i principali prestatori

79 Sfruttando le potenzialità della rete internet e dei dati da questa messi a disposizione, si affacciano sempre più frequentemente
sul mercato finanziario sia piccole imprese e start up tecnologiche sia grandi gruppi della tecnologia informatica e dei social
media (Big Tech), che offrono servizi fino a pochi anni fa proposti solo da soggetti vigilati come le banche.
80 Introdotta dal DM 100/2021 del MEF.

5 La supervisione sui mercati e la sorveglianza sul sistema dei pagamenti 59


dei servizi di pagamento: banche, emergenze sanitarie), fattori ge- sicurezza nazionale cibernetica,
Poste Italiane, istituti di paga- opolitici e altre tipologie di rischi, con l’Agenzia per la cybersicurez-
mento e di moneta elettronica, di tipo tecnologico, cibernetico za nazionale (ACN)82 e con gli or-
Pubblica amministrazione, asso- o relativi alla catena dei fornito- ganismi di polizia; presidia inoltre
ciazioni di categoria di consuma- ri. La Banca d’Italia è impegnata il rischio cibernetico con azioni di
tori e imprese e fornitori tecnolo- ad accrescere la resilienza e la natura regolamentare e di super-
gici. Il CPI svolge anche una fun- continuità di servizio dei singoli visione e promuovendo la coope-
zione di raccordo con le altre sedi operatori e del settore finanziario razione pubblico-privato.
istituzionali nazionali ed europee, nel suo complesso, anche colla- Insieme con l’Associazione ban-
in particolare con il Comitato per borando con altre autorità e con caria italiana (ABI), la Banca
i pagamenti al dettaglio in eu- gli operatori di mercato. d’Italia copresiede il Computer
ro (Euro Retail Payments Board, La Banca presiede il Comitato per Emergency Response Team per
ERPB), coordinato dalla BCE. la continuità di servizio della piaz- il settore finanziario italiano
La Banca partecipa inoltre al za finanziaria italiana (Codise), (CERTFin), che mira a innalzare la
Comitato FinTech81, coordinato a cui partecipano la Consob e gli capacità di gestione del rischio ci-
dal MEF, assieme alle altre auto- operatori del settore finanzia- bernetico da parte degli operatori
rità di controllo – Consob, Ivass, rio rilevanti sul piano sistemico. bancari, finanziari e assicurativi
Autorità garante della concorren- Il Codise coordina gli interventi italiani e del sistema finanziario
za e del mercato (AGCM), Autorità in caso di crisi operative a livello nazionale nel suo complesso. Il
garante per la protezione dei da- nazionale, mettendo a disposi- CERTFin offre agli aderenti sup-
ti personali – e a vari ministeri e zione risorse e procedure; or- porto strategico e operativo per
agenzie governative, per favorire ganizza esercitazioni periodiche la prevenzione e la risposta ad
la digitalizzazione della finanza per accrescere la preparazione attacchi e incidenti informatici,
e coordinare l’interazione con il dei partecipanti; è sede di analisi oltre che per il contrasto alle frodi
settore FinTech, con un approccio sull’evoluzione delle minacce per nei pagamenti.
armonizzato a livello nazionale e la continuità operativa e punto di A livello europeo la Banca parte-
internazionale. contatto del settore in caso di cri- cipa, fra gli altri, allo Euro Cyber
si internazionale. Resilience Board for pan-European
Per rafforzare il contrasto del ri- Financial Infrastructures (ECRB),
La continuità di servizio schio cibernetico – che per sua forum pubblico-privato di coope-
e il presidio del rischio natura è in grado di diffondersi razione e scambio di informazioni
cibernetico per il sistema oltre i confini fisici degli Stati e di sul rischio cibernetico delle princi-
finanziario italiano propagarsi a infrastrutture, ope- pali infrastrutture europee.
ratori e settori economici diversi – L’Istituto utilizza molteplici stru-
La disponibilità e il funzionamen- la Banca coopera inoltre con altre menti per valutare e accrescere
to corretto e sicuro di un sistema autorità a livello nazionale e inter- la preparazione delle infrastrut-
finanziario sono obiettivi parti- nazionale per mettere a punto di ture e degli operatori rispetto
colarmente complessi da rag- regole, metodologie e controlli. al rischio cibernetico. Per le in-
giungere, anche per le numerose In ambito nazionale, l’Istituto frastrutture di mercato e i for-
minacce da fronteggiare: eventi collabora con il MEF e, nel qua- nitori di servizi tecnologici esi-
naturali (come incendi, terremoti, dro della nuova architettura di stono strumenti armonizzati

81 Istituito con la L. 58/2019.


82 Compito dell’Agenzia è garantire la sicurezza e la resilienza cibernetica per lo sviluppo digitale del Paese.

60 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


a livello di Eurosistema83; per Tiber-IT (basata su quella euro- lo svolgimento, su base volonta-
tutti gli operatori del setto- pea Tiber-EU, e definita insieme ria, di test avanzati di sicurezza
re finanziario, la metodologia alla Consob e all’Ivass) consente cibernetica84.

83 Si tratta della raccolta di informazioni sull’esposizione al rischio cibernetico delle infrastrutture finanziarie dell’Eurosistema e
di uno strumento per la valutazione più approfondita della loro resilienza cibernetica (cyber resilience oversight expectations for
financial market infrastructures, CROE).
84 La threat intelligence-based ethical red teaming (Tiber) è una modalità di testing che simula potenziali attacchi riproducendo
tattiche, tecniche e procedure di reali attori della minaccia.

5 La supervisione sui mercati e la sorveglianza sul sistema dei pagamenti 61


SISTEMA FINANZIARIO
Vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari

Gestione delle crisi

Stabilità finanziaria e politiche macroprudenziali

Vigilanza sui intermediari bancari e finanziari in materia di


contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo

Prevenzione del riciclaggio


e Unità di informazione finanziaria per l’Italia
6 La vigilanza
sugli
intermediari
bancari
e finanziari
La disponibilità di strumenti di ri- benessere collettivo e alla crescita
sparmio affidabili e l’accesso al economica.
credito consentono alle famiglie La protezione del risparmio è una
e agli operatori economici di spo- funzione centrale per la Banca
stare risorse nel tempo, per rea- d’Italia. Assume forme diverse a
lizzare al meglio i propri progetti seconda degli strumenti conside-
(come l’acquisto di una casa, l’av- rati: dai depositi bancari e postali
vio o l’ampliamento di un’iniziati- e dai titoli pubblici, prevalenti nel
va imprenditoriale) o fronteggiare passato, all’ampia gamma di stru-
eventi negativi di carattere eco- menti di oggi, che comprendono
nomico o personale. La solidità obbligazioni, azioni, fondi comuni,
dei risparmi accumulati e l’effi- prodotti assicurativi e pensioni-
cace funzionamento del sistema stici. Nel caso dei depositi bancari
finanziario nel canalizzare le ri- e dei contratti di conto corrente, i
sorse verso gli investimenti pro- cui scopi principali sono la custodia
duttivi sono elementi essenziali al del denaro e l’utilizzo dei servizi

64 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


associati, l’obiettivo della tutela è gestione dei soggetti vigilati, la (Imel), che emettono moneta elet-
la restituzione delle somme versa- stabilità complessiva, l’efficien- tronica; gli istituti di pagamento
te. Per l’investimento in attività fi- za e la competitività del sistema (IP), attivi nel comparto dei servizi
nanziarie (che mira a conseguire un finanziario, nonché l’osservanza di pagamento.
rendimento a fronte dell’assunzio- delle disposizioni in materia credi- Anche per le società di interme-
ne di rischi che possono portare ad tizia e finanziaria. diazione mobiliare (SIM), che pre-
accrescere il valore della somma Nel rispetto di questi obiettivi, e stano servizi di investimento, per
impiegata) la tutela è volta ad as- nell’ambito delle competenze ad le società di gestione del risparmio
sicurare che il risparmiatore sia in- essa affidate, l’attività di vigilanza (SGR) e per gli organismi di inve-
formato e consapevole di tali rischi della Banca d’Italia mira a contene- stimento collettivo del risparmio
e che questi siano adeguati alla sua re e controllare i rischi assunti dagli (OICR), che gestiscono in forma
situazione economica e finanziaria. intermediari (cosiddetta vigilanza accentrata il risparmio affidato
La tutela del risparmio, oltre che prudenziale), e a gestire in modo loro dalla clientela, il Testo unico
riferita ai singoli strumenti di ri- ordinato le eventuali crisi, puntan- della finanza (TUF)88 assegna alla
sparmio e alla relazione tra i ri- do a minimizzare sia gli oneri per i Banca d’Italia funzioni di vigilanza
sparmiatori e i singoli intermediari risparmiatori e per i contribuenti, prudenziale che, non diversamen-
finanziari, è importante anche per sia i rischi di contagio alle altre parti te da quanto avviene per le ban-
salvaguardare la stabilità del si- del sistema finanziario86. che, hanno quali obiettivi la stabi-
stema finanziario (cfr. il capitolo 8: Le banche sono gli unici soggetti lità patrimoniale, la conduzione di
La stabilità finanziaria e le politiche che possono raccogliere il rispar- una sana e prudente gestione e il
macroprudenziali). La solidità degli mio tra il pubblico87 e utilizzarlo contenimento dei rischi.
intermediari – in quanto soggetti per finanziare progetti su orizzon- Per tutti gli intermediari che ope-
che raccolgono, investono e ge- ti temporali con diverse scadenze rano nel comparto dei servizi di
stiscono il risparmio e svolgono (a breve, a medio e a lungo ter- investimento (banche, SIM, SGR e
altre attività finanziarie – è un mine). Oltre all’attività di raccol- OICR), il TUF attribuisce invece alla
prerequisito essenziale: preser- ta e di erogazione dei prestiti, le Commissione nazionale per le so-
vare questa solidità costituisce il banche possono svolgerne altre, cietà e la borsa (Consob) il compito
fine dell’attività di vigilanza sulle come l’offerta di servizi di inve- di vigilare sulla trasparenza e sul-
banche e sugli altri soggetti di- stimento (ad es. l’acquisto e la la correttezza dei comportamenti
sciplinati dal Testo unico bancario vendita di azioni e obbligazioni) e dei soggetti vigilati nei confronti
(TUB)85 attribuita alla Banca di pagamento (ad es. il deposito degli investitori e del mercato. La
d’Italia. e il prelevamento di contante, il Banca d’Italia resta responsabile,
trasferimento di denaro mediante per i prodotti bancari e creditizi e
bonifico, le operazioni con carta di per i servizi di pagamento, della
L’esercizio della vigilanza in debito o di credito). supervisione sulla trasparenza
Italia: un sistema integrato Il TUB disciplina anche altri opera- delle condizioni contrattuali e sul-
nazionale ed europeo tori: gli intermediari finanziari che, la correttezza dei rapporti con la
pur non raccogliendo il risparmio clientela (cfr. il paragrafo: Le regole
Il TUB stabilisce i poteri che danno tra il pubblico, concedono credito e i controlli sui comportamenti degli
corpo all’attività di vigilanza, de- e quindi assumono rischi in par- intermediari del capitolo 14).
finendone anzitutto gli obiettivi: te analoghi a quelli delle banche; Il raggio di intervento della Banca
salvaguardare la sana e prudente gli istituti di moneta elettronica d’Italia si estende anche a quei

85 D.lgs. 385/1993.
86 Quest’ultimo aspetto è discusso nel capitolo 7: La gestione delle crisi.
87 Con impegno di restituzione immediata (a vista).
88 D.lgs. 58/1998.

6 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari 65


soggetti che per conto di banche meno significativi; cfr. il paragrafo: L’attività normativa promuove il
e di altri intermediari non bancari I controlli di vigilanza sulle banche). corretto funzionamento del siste-
svolgono funzioni essenziali o im- Un quadro sintetico della riparti- ma finanziario e dei soggetti che
portanti (ad es. servizi informatici) zione – per materia, per catego- ne fanno parte: per tenere il pas-
in base ad accordi di esternalizza- ria di intermediari e per natura di so con l’innovazione finanziaria,
zione (outsourcing)89. fonte normativa – dei poteri di vi- le regole vengono aggiornate non
La Banca d’Italia esercita i pro- gilanza attribuiti nel nostro paese solo a livello nazionale, ma sem-
pri poteri sulle banche nei limiti alla BCE, alla Banca d’Italia e alla pre più frequentemente europeo
e secondo le modalità stabilite a Consob è riportato nella fig. 6.1. e mondiale; nell’Unione europea
livello europeo dalle disposizioni la produzione normativa fa ca-
del Meccanismo di vigilanza unico po in larga misura alle istituzioni
(Single Supervisory Mechanism, L’attività di vigilanza comunitarie. La Banca partecipa
SSM)90, operativo da novembre ai lavori tecnici dei comitati che
del 2014. L’SSM è un sistema co- L’azione di vigilanza consiste so- operano in questi ambiti; a livello
mune, attivo fra i paesi dell’euro, stanzialmente nella definizione di nazionale fornisce supporto tec-
nel quale le decisioni più rilevan- norme e nell’esercizio di controlli. nico al Governo e consulenza al
ti91 sono assunte dal Consiglio Queste attività possono esse- Parlamento, oltre a esercitare i
direttivo della Banca centrale eu- re raffigurate come un processo poteri normativi e regolamentari
ropea su proposta del Consiglio circolare in cui i vari elementi (po- che le sono direttamente affidati.
di vigilanza (Supervisory Board). litiche di supervisione e regole, L’Istituto, in linea con gli standard
La Banca d’Italia, in qualità di metodologie, analisi e controlli, internazionali e con gli approc-
autorità nazionale competente identificazione e monitoraggio dei ci seguiti dalla BCE, sviluppa le
(National Competent Authority, rischi) si alimentano e si integrano metodologie di analisi e di valu-
NCA), partecipa alle attività del a vicenda: le politiche ispirano le tazione degli enti su cui vigila ed
Supervisory Board mediante un regole, che a loro volta definisco- elabora i criteri e le procedure da
membro del Direttorio. L’Istituto no gli standard per gli operatori applicare nell’esercizio dei con-
dunque da un lato esercita gran e le metodologie su cui si basano trolli. Nel fare ciò si ispira a principi
parte dei poteri di supervisione le analisi e i controlli della Banca di coerenza, neutralità, attenzione
sulle banche italiane non in au- d’Italia, così come dell’SSM di cui ai rischi e proporzionalità dell’a-
tonomia ma su base collegiale è parte. Le esperienze maturate zione di vigilanza, tenendo conto
nell’ambito del Consiglio di vigi- nell’analisi dei rischi e dei mercati in particolare della dimensione e
lanza, dall’altro partecipa all’atti- di riferimento, nonché nello svolgi- della complessità degli interme-
vità di vigilanza sulle banche degli mento dell’azione di vigilanza ope- diari92. Nell’esercizio dei controlli
altri paesi dell’area dell’euro. La rativa favoriscono l’aggiornamento sui singoli soggetti vigilati – svol-
collegialità distingue le attività nel tempo delle metodologie, degli ti attraverso verifiche periodiche
condotte nei confronti dei sog- standard prudenziali, delle regole (mensili, trimestrali, semestrali
getti bancari maggiori (cosiddetti e delle politiche di supervisione, in e annuali) – la Banca d’Italia può
significativi) da quelle esercita- cooperazione con le altre autorità contare su uno strumentario ar-
te sui soggetti minori (cosiddetti di controllo (fig. 6.2). ticolato, basato su: raccolta e

89 Queste verifiche si aggiungono ai controlli che l’Istituto effettua sugli intermediari per assicurare la corretta gestione dei rischi
che possono derivare dall’esternalizzazione di funzioni cruciali per lo svolgimento delle loro attività principali.
90 L’SSM è basato sui regolamenti UE/2013/1024 e UE/2014/468; i suoi principi costitutivi, le modalità concrete di esercizio della
vigilanza all’interno del sistema e gli assetti organizzativi sono illustrati nella Guida alla vigilanza bancaria della BCE, del 2014.
91 Questi profili sono individuati nell’art. 4 del regolamento UE/2013/1024. Ad esempio, restano di competenza della Banca
d’Italia, oltre ai poteri di vigilanza in tema di tutela dei clienti, quelli di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
92 La proporzionalità trova però un limite nella necessità di presidiare comunque i rischi che possono compromettere la stabilità
del singolo intermediario o del sistema finanziario nel suo complesso.

66 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 6.1
Autorità titolari dei poteri di vigilanza e fonte normativaa

Banche e gruppi SIM Gestori di OICR Intermediari IP e Imel


bancari finanziari
Autorizzazione SSM Consob Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia
all’esercizio dell’attività

Requisiti minimi SSM Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia
patrimoniali e di liquidità,
informativa al pubblico

Adeguatezza patrimoniale SSM Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia
complessiva/organizzazione
e controllib

Piani di risanamento, SSM Banca d’Italia


misure di intervento Consob
precocec

Profili prudenziali Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia
non armonizzatid

Tutela della clientela Banca d’Italia Consob Consob Banca d’Italia Banca d’Italia
Consob Consob

Contrasto al riciclaggio Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia Banca d’Italia
e al finanziamento Consob Consob
del terrorismoe

Norme europee direttamente applicabili Norme italiane di recepimento di norme europee Norme italiane

a
In corrispondenza delle diverse materie e categorie di intermediari è riportata l’autorità competente e, con il simbolo colorato, la fonte
della disciplina applicabile. Per SSM si intende la BCE o la Banca d’Italia, secondo le rispettive competenze. Per l’esercizio dei relativi poteri
sanzionatori, cfr. il paragrafo: Le sanzioni e i rapporti con l’Autorità giudiziaria.
b
Per la prestazione dei servizi di investimento e la gestione collettiva del risparmio (fondi comuni di investimento), alcuni aspetti (in particolare
in materia di controlli interni) sono di competenza della Consob.
c
La Banca d’Italia valuta la completezza e l’adeguatezza dei piani di risanamento prodotti dalle SIM. Nella valutazione si tiene conto delle
osservazioni formulate dalla Consob per i profili di sua competenza. Devono predisporre piani di risanamento solo le SIM autorizzate allo
svolgimento dei servizi di negoziazione in conto proprio, collocamento con garanzia e gestione di sistemi multilaterali di negoziazione.
d
Esempi di profili prudenziali non armonizzati sono l’acquisizione di partecipazioni da parte delle banche e le operazioni delle banche con
“soggetti collegati”. Per le banche e i gruppi bancari la BCE esercita i poteri definiti dal regolamento UE/2013/1024 istitutivo dell’SSM; rileva
anche l’Additional clarification della BCE del 31 marzo 2017.
e
La Banca d’Italia e la Consob collaborano sulla base del quadro normativo che individua nella Banca d’Italia l’autorità di riferimento su questi
profili per i soggetti bancari e finanziari.

analisi a distanza di dati, incontri gli elementi per assumere azioni trasversale che – diversamente
con gli operatori, scambi di docu- di incisività crescente in relazione dalla logica di supervisione per
menti, flussi strutturati di infor- alla gravità delle anomalie e dei soggetti – prendono a riferimento
mazioni statistiche, ispezioni in problemi riscontrati. attività e rischi che possono coin-
loco. L’Istituto dispone così di tutti Sono svolte anche analisi di tipo volgere l’intero settore finanziario

6 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari 67


Figura 6.2
Ciclo della di vigilanza delle informazioni inviate dal se-
gnalante assicura la riservatezza
dei suoi dati personali, anche per
tutelarlo da potenziali ritorsioni
del datore di lavoro.
Regole, politiche La Banca d’Italia, come la BCE e
di vigilanza e
altre autorità di supervisione, sot-
standard
topone i propri processi a una at-
tenta verifica per garantire il con-
tinuo miglioramento dell’azione
Controllo e Approcci e di vigilanza, in termini di efficacia
verifica dei metodologie nel raggiungimento degli obiettivi
risultati
prefissati, di efficienza nell’im-
piego delle risorse disponibili e di
proporzionalità nell’azione di con-
trollo. L’analisi dei processi, degli
strumenti utilizzati e delle infor-
mazioni prodotte dalle strutture
di supervisione è strumentale a
Analisi e
Attività di identificare e a correggere even-
monitoraggio
vigilanza tuali inefficienze e rischi che po-
dei rischi
trebbero annidarsi nelle procedu-
re e nelle metodologie adottate.
I poteri che l’autorità di vigilanza
può esercitare, benché idonei a
incidere sulla gestione di un in-
o categorie di intermediari. Sono utilizzate anche per individuare le termediario, hanno una portata
un esempio di queste analisi: la migliori prassi seguite dagli opera- che non corrisponde a quella dei
gestione dei crediti deteriora- tori a fronte di rischi emergenti. poteri dell’Autorità giudiziaria: le
ti (non-performing loans, NPL) per Per assicurare la corretta gestio- perquisizioni ad esempio non ri-
i quali le banche hanno ridotte ne e l’integrità degli intermediari, entrano nello strumentario delle
probabilità di rimborso, il rischio la Banca d’Italia presta partico- ispezioni di vigilanza93.
climatico e la finanza sostenibi- lare attenzione alle segnalazioni
le, nonché i rischi e le opportunità provenienti da chi lavora per un
derivanti dall’innovazione tecno- soggetto vigilato e che riguarda- La definizione delle regole
logica. In particolare, le analisi di no possibili violazioni delle nor-
benchmarking mettono a confron- me e irregolarità nella gestione Le banche e gli altri soggetti vigi-
to banche con caratteristiche simili (whistleblowing). Queste segna- lati svolgono le loro attività sulla
per assicurare uniformità nell’ap- lazioni costituiscono un patrimo- base di regole definite a livello eu-
plicazione delle metodologie e nio informativo utile a integrare le ropeo e nazionale (fig. 6.3).
nelle valutazioni. Queste analisi informazioni di cui l’Istituto dispo- Per creare un quadro di regole
sono utili per cogliere profili di ri- ne per l’esercizio della vigilanza. Il finalizzato a garantire condizio-
schio sistemico e possono essere sistema di raccolta e trattamento ni di parità concorrenziale tra gli

93 Gli esponenti degli intermediari sono comunque obbligati alla massima collaborazione; il mancato rispetto di tale obbligo è
sanzionato penalmente (reato di ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, art. 2638 del Codice
civile).

68 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 6.3
Formazione del quadro normativo operatori del mercato unico, il
Parlamento europeo e il Consiglio
della UE approvano norme di di-
verso tipo tra cui i regolamenti,
che si applicano direttamente
negli Stati membri al pari del-
le leggi nazionali, e le direttive,
UNIONE EUROPEA che ciascun paese deve rece-
Parlamento europeo pire nel proprio ordinamento.
Consiglio UE
Commissione europea Queste regole sono completate
da norme tecniche emanate dalla
Commissione europea su propo-
Regolamenti Direttive soggette
direttamente a recepimento sta dell’Autorità bancaria euro-
applicabili nazionale
pea (European Banking Authority,
EBA), che disciplinano i profili più
complessi e specialistici.
Le disposizioni della UE sono mo-
dellate sulle regole definite a livel-
lo internazionale nel Consiglio per
la stabilità finanziaria (Financial
Stability Board, FSB), nel Comitato
di Basilea per la vigilanza banca-
ria (Basel Committee on Banking
Supervision, BCBS), nel Gruppo di
azione finanziaria internazionale
(GAFI; gruppo che promuove mi-
ITALIA
Parlamento
sure di contrasto al riciclaggio e al
Governo finanziamento del terrorismo) e in
MEF
Banca d’Italia altri organismi internazionali, in li-
Consob
CICR nea con le strategie generali trac-
Norme italiane Norme
di recepimento nazionali ciate dal G20. Le norme stabilite in
di direttive
europee questi comitati non sono diretta-
mente applicabili, ma ciascun par-
tecipante le fa proprie attraverso
i processi normativi definiti nei ri-
spettivi ordinamenti. La figura 6.4
rappresenta in modo schematico
il processo di formazione della re-
golamentazione bancaria e finan-
ziaria in Italia.
Per quanto riguarda l’attività ban-
caria, i principi, i metodi e i requisiti
SISTEMA BANCARIO
E FINANZIARIO in materia di capitale e di adegua-
ITALIANO tezza della copertura patrimonia-
le dei rischi e della liquidità sono
concordati nel Comitato di Basilea

6 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari 69


Figura 6.4
Ciclo della regolamentazione di vigilanza in Italia

G20
L’ITALIA NORME EUROPEE
PARTECIPA AL G20 Banca d’Italia partecipa
in autonomia
Forum dei Ministri o in supporto del MEF
delle finanze e di altri enti governativi
e dei Governatori
delle banche
centrali
STANDARD NORME
INTERNAZIONALI ITALIANE
FSB, BCBS, di recepimento
IOSCO, di norme europee
GAFI o su aspetti
non armonizzati

VERIFICA
DELL’EFFICACIA APPLICAZIONE
DELLE REGOLE DELLE REGOLE

e illustrati in numerosi documenti, CICR (che su proposta della Banca degli intermediari con la clientela.
il principale dei quali è conosciuto d’Italia definisce criteri, modali- Le regole di vigilanza della Banca
come Accordo di Basilea. tà e limiti in materia di credito e d’Italia sono pubblicate sul sito in-
In ambito nazionale la regola- di tutela del risparmio), i decreti ternet dell’Istituto e, quando pre-
mentazione bancaria e finan- ministeriali e le norme emanate visto, nella Gazzetta ufficiale della
ziaria è costituita, oltre che dal- dalla Banca d’Italia: circolari, re- Repubblica italiana.
le regole europee direttamente golamenti e disposizioni di vigi- Anche il TUF stabilisce ambiti di
applicabili, dalle norme primarie lanza. Queste ultime disciplinano disciplina secondaria; in aggiunta
– ad esempio, leggi e decreti profili essenziali per la gestione ai decreti ministeriali, sono at-
legislativi – e da fonti secondarie. sana e prudente degli intermedia- tribuite competenze alla Banca
Il TUB disciplina e definisce le ri, quali: l’assetto organizzativo, le d’Italia, relativamente al presidio
competenze delle autorità cre- modalità di governo dell’impre- della stabilità, e alla Consob, per
ditizie94 e attribuisce il potere di sa, l’adeguatezza patrimoniale, il assicurare la correttezza e la tra-
emanare norme secondarie su presidio dei rischi, nonché la tra- sparenza nei riguardi degli inve-
aspetti di natura tecnica. Le fon- sparenza delle condizioni contrat- stitori e del mercato.
ti secondarie sono le delibere del tuali e la correttezza dei rapporti In base alla L. 262/2005 sulla

94 Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR), Ministro dell’Economia e delle finanze (MEF) e Banca d’Italia.

70 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Il Comitato di Basilea, nato nel 1974 per iniziativa del Gruppo dei Dieci, è costituito da rappresentanti di
banche centrali e di organismi di vigilanza bancaria; ha dettato numerosi standard prudenziali per tenere il
passo con lo sviluppo dell’attività bancaria e la sempre maggiore complessità del mondo finanziario.
Le modalità operative del Comitato e le forme di interazione
con il mercato nel tempo sono cambiate. Le analisi di impatto

L’evoluzione degli (Quantitative Impact Studies) sono divenute per le banche e per
i supervisori strumenti preziosi per misurare gli effetti, anche
standard prudenziali inattesi, delle norme prudenziali. Sempre più importante è

del Comitato di Basilea diventata inoltre l’attività di monitoraggio che il Comitato svolge
sull’applicazione degli standard nei singoli paesi.
Il primo accordo di Basilea, che risale al 1988, ha segnato il
passaggio dalla vigilanza strutturale alla vigilanza prudenziale: la solidità degli istituti viene da allora
perseguita, più che con l’azione diretta e discrezionale dell’autorità, con l’obbligo per le banche di
rispettare un rapporto minimo tra il capitale e l’ammontare delle attività ponderate per il rischio.
Nel 2004, con Basilea 2, è stato introdotto un sistema di regole – tuttora in vigore – basato su tre
pilastri. Il primo pilastro definisce i requisiti patrimoniali minimi relativi ai rischi tipici dell’attività
finanziaria, quali i rischi di credito, di controparte, di mercato e operativi. Il secondo pilastro richiede alle
banche di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza patrimoniale, attuale
e prospettica, a fronte di tutti i rischi a cui sono esposte. All’autorità di vigilanza è affidato il compito di
verificare l’affidabilità e la coerenza delle valutazioni effettuate dalle banche e di richiedere l’adozione di
misure correttive, ove necessario. In questo contesto assumono grande importanza gli assetti di governo
societario, il sistema dei controlli interni degli intermediari e quelli di remunerazione e incentivazione. Il
terzo pilastro consiste nell’obbligo per le banche di rendere pubbliche informazioni chiave sulla propria
operatività (solidità patrimoniale, esposizione ai rischi), così da facilitare il controllo sull’operato degli
amministratori delle banche da parte degli investitori e del mercato.
A seguito della crisi finanziaria del 2007-08 il Comitato di Basilea ha avviato un rafforzamento degli
standard prudenziali, che vanno nel complesso sotto il nome di Basilea 3. Nel dicembre 2010 è stato
pubblicato un primo insieme di modifiche degli standard che ha imposto un aumento della qualità e della
quantità della dotazione patrimoniale in rapporto ai rischi assunti dalle banche e ha stabilito l’introduzione
di riserve di capitale obbligatorie e aggiuntive rispetto ai minimi regolamentari.
Tenendo conto della difficoltà di misurare con esattezza tutti i rischi sostenuti dalle banche, Basilea 3 ha
introdotto anche un requisito di leva finanziaria, fissando un limite massimo al rapporto tra le attività di
bilancio e il capitale, indipendentemente dalla rischiosità stimata per le prime. Sono stati stabiliti anche
requisiti minimi a tutela dei rischi di liquidità.
Con una serie di interventi successivi il Comitato di Basilea ha precisato meglio la disciplina relativa
a specifici rischi. Nel 2017 sono state pubblicate le nuove regole sui rischi di credito, operativi e di
controparte a85 e sono state riviste le modalità di calcolo del coefficiente di leva finanziaria. Inoltre,
considerato che la misura del rischio è in parte affidata a modelli elaborati dalle stesse banche, seppure

a In questo contesto è stato introdotto il requisito di aggiustamento della valutazione del credito (credit value adjustment,
CVA). Quest’ultimo intende fronteggiare possibili perdite dovute alla variazione del merito creditizio della controparte,
che può influire sul valore di mercato della posizione assunta dalla banca a seguito della sottoscrizione di derivati,
di pronti contro termine o del prestito di titoli con quella stessa controparte. Nel 2020 il Comitato ha pubblicato un
aggiornamento dello standard di riferimento.

6 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari 71


sotto il controllo della vigilanzab86, sono state stabilite regole per evitare che mediante l’utilizzo di questi
modelli i requisiti di capitale venissero eccessivamente compressi. Alla fine del 2017 il Comitato di
Basilea ha quindi completato la revisione degli standard prudenziali con l’introduzione dell’output
floor, strumento che fissa un livello minimo ai requisiti patrimoniali calcolati sulla base dei modelli
interni. Infine sono state introdotte riserve di capitale aggiuntive per le banche a rilevanza sistemica
globale (Global Systemically Important Banks, G-SIB): nel 2010 relativamente ai requisiti di capitale
(G-SIB surcharge), nel 2017 con riferimento alla leva finanziaria (leverage buffer). A gennaio del 2019
il Comitato di Basilea ha pubblicato il nuovo standard prudenziale sui rischi di mercato, in vigore dal
1° gennaio 2023, in linea con gli altri standard approvati nel 2017.

b Si tratta dei cosiddetti modelli interni, ossia sistemi di misurazione dei rischi che le banche possono utilizzare, se
autorizzate dall’autorità di vigilanza, per il calcolo dei requisiti patrimoniali. Nel procedimento di autorizzazione viene
verificato che il modello rispetti specifici requisiti organizzativi e quantitativi di efficacia e robustezza.

tutela del risparmio, la Banca d’I- eventuali problemi che richieda- del patrimonio informativo per
talia svolge l’analisi di impatto no interventi correttivi. Parte dei verificare il rispetto delle dispo-
della regolamentazione, per valu- controlli a distanza ha carattere sizioni vigenti, l’attendibilità delle
tarne − prima dell’emanazione − sistematico, cioè si basa sull’a- segnalazioni di vigilanza e ogni
la ricaduta in termini di costi e nalisi dei dati e delle informazioni altro fenomeno rilevante. Il con-
benefici sugli interessati. Il pro- che gli intermediari sono obbliga- fronto con i responsabili aziendali
cesso normativo prevede inoltre ti a trasmettere periodicamente, dà inoltre modo di apprezzare di-
che l’Istituto, prima di emanare la soprattutto per mezzo delle se- rettamente la qualità degli assetti
regolamentazione di competenza, gnalazioni di vigilanza, oppure su organizzativi dell’intermediario e
tenga anche una consultazione richiesta delle autorità (ad es. in quella dei suoi sistemi di governo
pubblica che consenta a chiunque materia di situazione di liquidità, e controllo dei rischi.
sia interessato di formulare os- gestione dei rischi e controlli in- Gli approfondimenti contribuisco-
servazioni, commenti e proposte. terni). Vengono inoltre effettuati no alla pianificazione delle attività
incontri con gli esponenti azien- di vigilanza della Banca d’Italia e
dali: in via ordinaria per acquisire dell’SSM. In questo ambito rientra
I controlli di vigilanza sulle aggiornamenti sulla situazione anche la conduzione di simulazio-
banche generale del soggetto vigilato ni a livello europeo e nazionale per
o su specifici profili operativi; in verificare la capacità dei soggetti
L’attività di vigilanza viene eserci- via straordinaria per approfondi- vigilati di continuare a operare
tata sia a distanza, cioè negli uffici re eventuali aspetti critici emersi anche in condizioni economiche
della Banca d’Italia e della BCE, dall’analisi condotta a distanza. e di mercato avverse, i cosiddet-
sia attraverso ispezioni presso gli Gli accertamenti ispettivi sono ti stress test95; in particolare la
operatori. complementari ai controlli a di- Banca d’Italia collabora agli eser-
La supervisione a distanza segue stanza perché, con l’indispensa- cizi svolti dall’EBA e dalla BCE sul-
in modo costante la situazione bile collaborazione del soggetto le banche significative e conduce
dei soggetti vigilati, con l’obiet- controllato, consentono di otte- periodicamente in autonomia
tivo di rilevare tempestivamente nere l’accesso a qualunque parte stress test sul sistema bancario

95 Esercizi di stress test sono svolti anche in occasione del Financial Sector Assessment Program (FSAP) condotto periodicamente
dal Fondo monetario internazionale per valutare la resilienza del sistema finanziario nazionale nel suo complesso.

72 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


italiano. I risultati di queste simu- opportuni per un miglioramento le banche significative europee,
lazioni confluiscono nel processo complessivo della gestione, op- con un maggiore coinvolgimento
di revisione e valutazione pru- pure avanzare richieste vincolanti, per quelle insediate in Italia, ed
denziale (Supervisory Review and con scadenze per la loro realizza- esercita direttamente la vigilanza
Evaluation Process, SREP), realiz- zione, qualora sussistano rischi sulle banche meno significative
zato annualmente per ottenere per l’equilibrio economico, finan- italiane, in un’ottica di supervisio-
una valutazione complessiva di ziario e patrimoniale, o in caso di ne unitaria98.
ciascun intermediario; sono inol- inerzia. Nelle situazioni più criti- In alcuni casi rappresentanti della
tre utilizzati nel processo di defi- che le richieste possono prevede- Vigilanza partecipano alle riunioni
nizione dei requisiti di capitale e re le misure restrittive previste dal degli organi amministrativi delle
nell’individuazione delle iniziative TUB, quali il divieto di distribuire banche di maggiore dimensione,
per evitare o ridurre le perdite po- utili e l’obbligo di reperire risorse con l’obiettivo di osservarne le
tenziali e l’insorgenza di situazioni patrimoniali aggiuntive, oppure la dinamiche e assicurare che il sog-
di crisi. riduzione delle attività o della rete getto abbia la piena consapevo-
L’azione di vigilanza su ciascun in- territoriale. lezza degli indirizzi formulati.
termediario è impostata all’inizio In situazioni di particolare gravi- La vigilanza sulle banche italiane
di ogni anno con il piano ispettivo tà96 è possibile adottare le misu- significative viene condotta da
integrato e con i piani operativi, re di intervento precoce previste gruppi di vigilanza congiunti (Joint
contenenti le principali attività dalle norme europee, richiedendo Supervisory Team, JST). Ogni JST è
programmate, gli incontri e le ve- l’attuazione di un piano di risana- guidato da un coordinatore della
rifiche periodiche da effettuare. Vi mento, la rimozione di esponen- BCE, coadiuvato da un coordina-
sono comprese sia le analisi co- ti aziendali o l’amministrazione tore italiano e, per i gruppi bancari
muni a tutti i soggetti, sia quelle straordinaria. Strumenti in parte operativi in più paesi dell’SSM,
specificamente tarate su specifici simili sono previsti per altri inter- da coordinatori locali delle altre
intermediari. mediari diversi dalle banche, te- NCA coinvolte. In questo modo è
Le informazioni acquisite nell’am- nendo conto delle loro specificità. assicurata la condivisione delle
bito della vigilanza a distanza e di Nell’SSM i gruppi bancari e i sin- informazioni tra tutte le autorità
quella ispettiva confluiscono nello goli istituti di credito non appar- interessate.
SREP, sul quale vengono basate tenenti a gruppi sono classificati La Banca d’Italia mette a disposi-
anche le attività di controllo spe- come significativi o meno signifi- zione analisti soprattutto per l’at-
cifiche da pianificare per l’anno cativi sulla base della loro dimen- tività dei JST che vigilano su ban-
successivo. sione assoluta (valore dell’atti- che operative prevalentemente a
Nell’ambito della propria attività vo) o relativa (rilievo nel sistema livello nazionale; è inoltre presen-
di verifica la Banca d’Italia invia creditizio nazionale)97. Riguardo te nei JST di gruppi bancari esteri,
agli intermediari comunicazioni ai gruppi significativi, gran parte con un grado di coinvolgimento
contenenti richieste più o meno dei compiti di vigilanza è attri- che dipende dalla rilevanza della
pressanti, a seconda della gravità buita all’SSM, che a sua volta fa loro presenza in Italia. Partecipa
della situazione: si può sempli- largo affidamento sulle risorse inoltre con propri esperti ai grup-
cemente invitare il destinatario delle NCA. La Banca d’Italia par- pi di lavoro che contribuiscono
ad adottare i correttivi ritenuti tecipa alla supervisione su tutte alla definizione di standard e

96 Ad esempio in presenza di gravi irregolarità nell’amministrazione, violazioni di legge o dei requisiti patrimoniali minimi, oppure
quando i vertici aziendali abbiano deciso di non seguire pienamente le prescrizioni della vigilanza.
97 BCE, Guida alla vigilanza bancaria, punto 9.
98 Gli indirizzi sono formulati dalla BCE e condivisi all’interno dell’SSM, cui la Banca d’Italia rende conto delle attività svolte. La
BCE può decidere in qualsiasi momento, di propria iniziativa dopo essersi consultata con le NCA o su richiesta di una NCA,
di esercitare direttamente i poteri di vigilanza per una o più banche meno significative (art. 6, par. 5, lett. b, del regolamento
UE/2013/1024).

6 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari 73


metodologie di vigilanza comuni, delle attività di vigilanza e, pe- a quelli previsti per le banche. I
promuovono il coordinamento tra riodicamente, sull’attività svolta, controlli sono svolti tenendo con-
le NCA e la BCE e predispongono sulle misure di vigilanza adottate to delle norme comunitarie e na-
le linee guida per le banche. e sulle sanzioni applicate. Per le zionali, nonché degli orientamenti
La responsabilità primaria del- LSI a maggior rischiosità o impat- emanati dalle autorità europee:
le ispezioni sulle banche signifi- to sistemico nazionale, l’apertura l’EBA per SIM, IP e Imel, l’Autorità
cative italiane è in capo all’SSM. di procedimenti amministrativi e europea degli strumenti finanziari
Anche nei gruppi ispettivi è spes- l’adozione di decisioni sono comu- e dei mercati (European Securities
so promossa la costituzione di nicate preventivamente alla BCE. and Markets Authority, ESMA) per
gruppi misti (cioè formati da ri- Se la situazione finanziaria di una i gestori di OICR. La supervisio-
sorse dell’Istituto, di altre NCA banca meno significativa inizia a ne sugli intermediari finanziari è
e della BCE), per favorire l’omo- presentare segnali di deteriora- equivalente a quella sulle banche;
geneità delle prassi ispettive e la mento, lo scambio di informazioni tuttavia, non essendo sogget-
creazione di una cultura comune diventa continuo. ta ad armonizzazione europea, è
nell’ambito dell’SSM. La collabo- Per le cosiddette procedure co- basata esclusivamente su norme
razione con le strutture della BCE muni – autorizzazione o revoca nazionali.
avviene nel corso dell’intero ciclo all’esercizio dell’attività bancaria, Le modalità concrete di supervi-
dell’attività ispettiva (pianificazio- autorizzazione all’acquisizione di sione di queste istituzioni variano
ne, preparazione e svolgimento partecipazioni qualificate nelle a seconda del loro tipo di attività
dell’ispezione, redazione e revi- banche – l’Istituto cura la fase e dei rischi assunti. Relativamente
sione del rapporto). istruttoria e formula una propo- ai gestori di OICR, la supervisione
Le banche italiane meno signifi- sta di decisione che viene sot- si estende anche ad aspetti dell’o-
cative (Less Significant Institutions, toposta al Consiglio di vigilanza peratività quali i regolamenti di
LSI) sono vigilate direttamen- della BCE, che adotta il provvedi- gestione e il rispetto dei limiti di
te dalla Banca d’Italia, seguen- mento finale. investimento previsti per le di-
do linee guida e orientamenti verse tipologie di OICR. Nelle SIM
decisi collettivamente all’interno assumono rilievo principalmente
dell’SSM99. I controlli di vigilanza sugli i rischi operativi e, per quelle che
L’intensità dell’azione di vigilanza altri intermediari svolgono determinate attività, i ri-
e della cooperazione con la BCE è schi di mercato; le SIM che eroga-
graduata in base all’impatto che Oltre alle banche, vigilate nell’am- no finanziamenti alla clientela in
l’eventuale crisi di una di queste bito dell’SSM, la Banca d’Italia funzione dell’operatività nei ser-
banche avrebbe sul sistema finan- effettua la supervisione su vari vizi di investimento sono esposte
ziario nazionale100. Per le LSI le at- altri soggetti operanti nel settore al rischio di credito. Per gli IP e
tività sono definite annualmente in finanziario: gli intermediari finan- gli Imel sono oggetto di specifi-
base a un processo di pianificazio- ziari, gli IP, gli Imel, le SIM e i ge- co controllo i profili organizzativi,
ne che identifica le principali fonti stori di OICR. poiché carenze in questi aspetti si
di rischio e le conseguenti aree di La vigilanza svolta dall’Istituto ri- possono riflettere sull’esposizio-
intervento, partendo dalle priorità guarda il contenimento del rischio, ne di tali soggetti a rischi operativi
individuate in sede SSM. La BCE la stabilità patrimoniale e la sana e (tra cui rilevano i rischi informatici)
viene informata in anticipo dalla prudente gestione degli interme- e di riciclaggio o di finanziamento
Banca d’Italia sulla pianificazione diari e si avvale di poteri analoghi del terrorismo.

99 Per maggiori dettagli, cfr. il capitolo 6: La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari nella Relazione sulla gestione e sulle
attività della Banca d’Italia sul 2021.
100 BCE, Guida alla vigilanza bancaria, punti 85-99.

74 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


La vigilanza sugli agenti finanziari pari al 10 per cento del fatturato poteri sanzionatori (fig. 6.5). 
e i mediatori creditizi spetta all’Or- per le persone giuridiche e fino a 5 Spetta alla Banca d’Italia sanzio-
ganismo degli agenti e dei media- milioni di euro per le persone fisi- nare, qualunque sia il soggetto
tori (OAM); la vigilanza sui confidi che. È possibile imporre misure al- responsabile, le violazioni più ri-
minori spetta all’Organismo dei ternative alla sanzione pecuniaria, levanti delle disposizioni a tutela
confidi minori (OCM). Entrambi gli come l’ordine di porre termine alla della trasparenza e della corret-
organismi sono a loro volta vigilati violazione, e misure accessorie, tezza nei rapporti con la clientela
dalla Banca d’Italia, che ne verifica quali l’interdizione temporanea o (cfr. il paragrafo: Le regole e i con-
l’adeguatezza dell’organizzazione permanente dalla carica. trolli sui comportamenti degli inter-
e delle procedure interne e valuta Nel procedimento sanzionatorio mediari del capitolo 14) e quelle
le principali aree di rischio. è garantito il diritto di difesa degli per prevenire il rischio di riciclaggio
La Banca svolge i controlli sul ri- intermediari e delle persone fisi- e di finanziamento del terrorismo
spetto dei requisiti stabiliti dalla che ed è prevista una separazione (cfr. il paragrafo: Sanzioni e coordi-
legge per gli operatori del micro- tra fase istruttoria, curata da un namento con altre autorità del capi-
credito. All’Istituto compete anche ufficio della Vigilanza, e fase di de- tolo 9), materie non trasferite alla
l’accertamento della sussistenza cisione, in capo al Direttorio della Banca centrale europea e la cui in-
dei presupposti per lo svolgimen- Banca d’Italia102. cidenza sull’attività sanzionatoria
to dell’attività di operatore pro- Nell’ambito dell’SSM le violazioni è cresciuta negli ultimi anni.
fessionale in oro. possono essere sanzionate dalla L’Istituto collabora con l’Autorità
BCE o dalla Banca d’Italia. In par- giudiziaria per assicurare l’indi-
ticolare, nei confronti delle banche viduazione e la repressione degli
Le sanzioni e i rapporti con significative la Banca centrale eu- illeciti penali finanziari. La colla-
l’Autorità giudiziaria ropea può imporre sanzioni pecu- borazione prestata alle procure
niarie per le violazioni di atti nor- consiste nella segnalazione di fat-
Le sanzioni hanno la funzione di mativi europei direttamente appli- ti individuati dalla Banca d’Italia
scoraggiare comportamenti illeciti cabili; la Banca d’Italia, su richiesta nello svolgimento dell’attività di
attraverso un effetto dissuasivo. della BCE, può applicare sanzioni, vigilanza, che possono avere ri-
La disciplina delle sanzioni si basa anche non pecuniarie, alle banche levanza sotto il profilo penale.
su regole europee101. Sono diret- significative per le violazioni di Relativamente alle banche signi-
tamente sanzionabili sia le società, norme nazionali e ai relativi espo- ficative, le fattispecie che posso-
in modo da incentivare gli azionisti nenti. L’Istituto ha invece autono- no avere rilievo dal punto di vista
a vagliare con attenzione l’operato mi poteri di sanzione nei confronti penale vengono sottoposte alla
dei manager per prevenire danni delle banche meno significative Magistratura previo raccordo con
patrimoniali, sia le persone fisiche, e degli altri intermediari vigilati. la BCE; quest’ultima viene con-
in presenza di specifiche respon- Sulle banche meno significative sultata anche in caso di richie-
sabilità. Il relativo massimale è anche la BCE ha comunque alcuni ste di informazioni formulate

101 L’impianto sanzionatorio, definito dalla direttiva UE/2013/36 sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza
prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento (Capital Requirements Directive, CRD4), è stato riproposto anche
nella normativa comunitaria successiva: la direttiva UE/2014/65 relativa ai mercati degli strumenti finanziari (Markets in
Financial Instruments Directive, MiFID2); la direttiva UE/2014/91 concernente il coordinamento delle disposizioni legislative,
regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM), per quanto
riguarda le funzioni di depositario, le politiche retributive e le sanzioni (Undertakings for Collective Investment in Transferable
Securities, UCITS5); direttiva UE/2015/849 sulla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento
del terrorismo (cosiddetta quarta direttiva antiriciclaggio).
102 Gli interessati, oltre a poter prendere visione degli atti del procedimento ed essere sentiti personalmente dalla vigilanza,
possono presentare controdeduzioni scritte. Quest’ultima facoltà è stata estesa anche alla fase della decisione (contradditorio
rafforzato): la proposta formulata dalla vigilanza al termine dell’istruttoria viene comunicata agli interessati, i quali hanno la
facoltà di trasmettere ulteriori osservazioni al Direttorio, cui compete la decisione finale.

6 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari 75


dall’Autorità giudiziaria. uffici del Pubblico ministero. (AGCM), Commissione di vigilan-
La Magistratura inoltre si avvale za sui fondi pensione (Covip) e
spesso di personale della Banca Istituto per la vigilanza sulle as-
d’Italia con funzione di consulen- Il coordinamento con le altre sicurazioni (Ivass) – è essenziale
za per le analisi tecniche connesse autorità per tenere il passo con la crescen-
con le indagini penali in materia te integrazione e complessità dei
bancaria e finanziaria. Presso la La collaborazione della Banca mercati finanziari, evitare ineffi-
Procura di Milano è presente un d’Italia con le altre autorità nazio- cienze legate a sovrapposizioni o
nucleo di esperti dell’Istituto che nali – Consob, Autorità garante duplicazioni di attività, perseguire
collaborano in modo stabile con gli della concorrenza e del mercato l’efficacia e l’incisività dell’azione

Figura 6.5
Poteri sanzionatori della BCE e della Banca d’Italia a

banche banche meno altri enti


significative significative vigilati

BANCA CENTRALE applica per violazioni per violazioni


EUROPEA sanzioni pecuniarie di norme UE di regolamenti
alle persone giuridiche direttamente o decisioni BCE
per le violazioni applicabili che creano obblighi
in materia nei confronti
prudenziale per violazioni della stessa BCE
di regolamenti
o decisioni BCE

applica su richiesta della BCE per tutte per tutte


BANCA D’ITALIA sanzioni pecuniarie o chiedendo alla BCE le violazioni, le violazioni
e non pecuniarie di formulare esclusi i casi
alle persone giuridiche una richiesta di avvio di competenza
e/o fisiche della BCE
per le violazioni per violazioni
in materia prudenziale di normative
nazionali anche
di recepimento

applica per tutte per tutte per tutte


BANCA D’ITALIA sanzioni pecuniarie le violazioni le violazioni le violazioni
e non pecuniarie
in materia di trasparenza
e antiriciclaggio

a
A livello nazionale, poteri sanzionatori sono attribuiti anche ad altre autorità (ad es. la Consob, l’Ivass e l’AGCM) per gli ambiti di rispettiva
competenza.

76 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


del sistema di vigilanza italiano congiunte. Ulteriori forme di coo- contribuisce al contrasto dei cri-
nel suo complesso. perazione vengono individuate an- mini economici e finanziari e al
La legge prevede che ciascuna au- che attraverso appositi comitati di tempo stesso consente di acqui-
torità fornisca alle altre le informa- coordinamento103. Le autorità rie- sire informazioni molto rilevanti
zioni richieste e quelle utili per svol- saminano e aggiornano i protocolli per l’azione di vigilanza.
gere le rispettive attività. La colla- di intesa in relazione all’evoluzione La Banca partecipa anche alle at-
borazione, normalmente regolata dei rispettivi poteri e responsabilità tività del Comitato di sicurezza fi-
da protocolli di intesa, si realizza previsti dalle norme, delle prassi di nanziaria, costituito presso il MEF
mediante scambi di informazioni vigilanza, delle caratteristiche ope- per coordinare l’azione di contra-
e documenti, analisi di tematiche rative degli intermediari. sto al finanziamento del terrori-
di interesse comune, coordina- La collaborazione con l’Autori- smo, al riciclaggio e ai programmi
mento degli interventi di rispettiva tà giudiziaria, divenuta sempre di proliferazione delle armi di di-
competenza e adozione di azioni più intensa nel corso degli anni, struzione di massa104.

103 Ad esempio nel Comitato strategico e nel Comitato tecnico con la Consob previsti dal protocollo del 31 ottobre 2007 e nel Tavolo
di coordinamento con la Consob e l’Ivass in materia di applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS.
104 Il Comitato di sicurezza finanziaria si pone come punto di raccordo tra tutte le amministrazioni e gli enti operanti nel settore;
ne fanno parte, oltre al MEF e alla Banca d’Italia, i Ministeri dell’Interno, della Giustizia, degli Affari esteri e della cooperazione
internazionale, dello Sviluppo economico (ora Ministero delle imprese e del made in Italy), l’Agenzia delle dogane, la Consob,
l’Ivass, Unità di informazione finanziaria per l’Italia, la Guardia di finanza, la Direzione investigativa antimafia, l’Arma dei
Carabinieri e la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.

6 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari 77


7 La gestione
delle crisi

Gli intermediari bancari e finan- agli altri e minacciare la stabili-


ziari sono imprese; in quanto tali tà dell’intero sistema finanziario.
sono soggetti al rischio di impresa Un’eventuale crisi di fiducia dei ri-
e quindi possono entrare in crisi. sparmiatori verso l’intero compar-
L’attività di vigilanza prudenziale to bancario potrebbe determinare,
riduce ma non può mai eliminare in casi estremi, la cosiddetta corsa
questo rischio. È alla prevenzio- agli sportelli: da questa derivano
ne e al trattamento delle possi- ripercussioni negative sull’econo-
bili ricadute sistemiche delle crisi mia attraverso la brusca interru-
aziendali, per molti versi inevita- zione del credito alle famiglie e alle
bili, che sono finalizzati gli stru- imprese.
menti per la gestione della crisi Già l’attività di vigilanza pruden-
di una banca; questi differiscono ziale (cfr. il capitolo 6: La vigilanza
in parte dalle ordinarie procedure sugli intermediari bancari e finanzia-
di insolvenza e sono integrati da ri) prevede strumenti di intervento
specifici poteri attribuiti alle auto- preventivo per gestire le situazioni
rità pubbliche. A causa delle forti di difficoltà, con l’obiettivo di ridur-
interconnessioni esistenti tra gli re la probabilità di un’eventuale
intermediari bancari e finanziari, crisi, salvaguardando così la sta-
le difficoltà dell’uno possono in- bilità finanziaria. Nei casi in cui la
fatti facilmente estendersi anche crisi sia irreversibile e la capacità

78 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


dell’intermediario di proseguire indotti a non evitare l’accesso al morale, avuto riguardo alle con-
l’attività risulti compromessa, in- sistema bancario. seguenze dei salvataggi bancari
tervengono autorità di risoluzione, sui contribuenti.
specificamente preposte a limita- La direttiva sul risanamento e
re l’impatto della crisi mediante la La regolamentazione in la risoluzione delle banche e
ristrutturazione o l’uscita ordinata Europa delle imprese di investimento
dell’intermediario dal mercato. Gli (Bank Recovery and Resolution
obiettivi sono preservare la con- Dopo la crisi finanziaria del Directive, BRRD) e quella relativa
tinuità dei servizi bancari e finan- 2007‑08 le modalità di gestione ai sistemi di garanzia dei deposi-
ziari essenziali, evitare il contagio delle situazioni di grave difficol- ti (Deposit Guarantee Schemes
di altri operatori finanziari, non- tà degli intermediari sono state Directive, DGSD) hanno definito un
ché tutelare la stabilità finanzia- oggetto di un radicale ripensa- quadro armonizzato di regole per
ria e la fiducia di risparmiatori e mento a livello internazionale la gestione delle crisi bancarie105.
depositanti. ed europeo. Per evitare che la Le norme europee si sono alline-
La normativa sulle crisi deve con- crisi di un singolo istituto si pro- ate agli standard internazionali
temperare due esigenze opposte: pagasse in modo incontrollato definiti dal Consiglio per la stabi-
da un lato, assicurare la stabilità in tutto il sistema, alcuni paesi lità finanziaria (Financial Stability
finanziaria ed evitare fenomeni di hanno messo in atto ingenti in- Board, FSB), che ha individuato
panico; dall’altro, ridurre al minimo terventi pubblici che, se hanno nei sistemi di risoluzione delle cri-
gli interventi pubblici nella gestio- permesso di evitare danni al si- si un elemento strategico per la
ne delle crisi bancarie. In questo stema finanziario e all’economia tutela della stabilità finanziaria106.
modo si vuole anche evitare che reale, hanno però comportato un Con l’introduzione di norme ar-
gli azionisti, gli amministratori e gli pesante onere per i contribuenti, monizzate è mutato anche l’as-
stessi creditori della banca, con- giungendo in alcuni casi a com- setto delle istituzioni deputate
tando sulla probabilità di un sal- promettere l’equilibrio dei conti alla gestione delle crisi bancarie.
vataggio statale, assumano rischi pubblici. Nel caso di intermedia- È stato costituito il Meccanismo
eccessivi (il cosiddetto azzardo ri che operavano in più paesi, il di risoluzione unico (Single
morale). Piena tutela è però previ- coordinamento degli interventi Resolution Mechanism, SRM)
sta, mediante sistemi di garanzia, delle singole autorità nazionali è – quale complemento del
per i piccoli depositanti. In tal mo- stato inoltre assai complesso. È Meccanismo di vigilanza unico
do questi ultimi, comunque meno così emersa la necessità di nor- (Single Supervisory Mechanism,
in grado di valutare in anticipo i me armonizzate e strumenti più SSM) – composto dal Comitato
rischi esistenti, vengono sollevati efficaci nella ricerca di un equi- di risoluzione unico (Single
dal pericolo di sopportare l’one- librio tra la tutela della stabilità Resolution Board, SRB) e dalle
re della crisi della propria banca e e il contenimento dell’azzardo autorità nazionali di risoluzione

105 Rispettivamente, direttive UE/2014/59 e UE/2014/49. La prima è stata recepita in Italia con il D.lgs. 180/2015 e il D.lgs.
181/2015, la seconda con il D.lgs. 30/2016; entrambe hanno comportato modifiche al D.lgs. 385/1993 (Testo unico bancario,
TUB) e al D.lgs. 58/1998 (Testo unico della finanza, TUF). Le norme primarie sono state completate da norme attuative
(Regulatory Technical Standards e Implementing Technical Standards) emanate dalla Commissione europea su proposta
dell’Autorità bancaria europea (European Banking Authority, EBA).
106 FSB, Key attributes of effective resolution regimes for financial institutions, ottobre 2011. L’FSB ha raccomandato due principali
linee di azione, rivolte soprattutto alle banche che per dimensione o per altri motivi possono, in caso di crisi, produrre fenomeni
di instabilità in tutto il mercato (intermediari sistemici). La prima linea di azione consiste nell’obbligo di emettere una quota
minima di strumenti di finanziamento che, con la loro conversione in azioni o il loro azzeramento, possano assorbire l’urto della
crisi prima di qualsiasi intervento con fondi pubblici. La seconda è la predisposizione di piani di risanamento (per l’identificazione
delle misure che l’intermediario può adottare per scongiurare una crisi) e di piani di risoluzione (con i quali sono individuate le
azioni che le autorità intendono intraprendere a fronte di una crisi irreversibile).

7 La gestione delle crisi 79


(National Resolution Authority, Fund, SRF), gestito dal Comitato di diversificata delle NRA alle riunio-
NRA) degli Stati membri parte- risoluzione unico, la cui funzione è ni del Comitato, in base alle ma-
cipanti107. L’SRB è responsabile finanziare l’applicazione delle mi- terie su cui questo è chiamato a
della risoluzione delle banche di sure di risoluzione. decidere. In particolare il Comitato
maggior rilievo (cosiddette “signi- Le regole di funzionamento si riunisce in sessioni esecutive
ficative”) dell’area dell’euro e di dell’SRM cercano di conciliare la (composte dal Presidente e da
quelle denominate “meno signifi- necessità di tenere conto degli quattro membri permanenti) e
cative”, che operano a livello trans- interessi di tutti i paesi e l’esi- plenarie (alle quali partecipa, oltre
frontaliero. All’SRM si accompa- genza di garantire decisioni ef- al Presidente e ai quattro membri
gna la costituzione del Fondo di ri- ficaci e tempestive. In tal senso permanenti, anche un rappresen-
soluzione unico (Single Resolution è prevista una partecipazione tante per ogni NRA)108.

Figura 7.1
Progressione degli interventi nel quadro della BRRD

AUTORITÀ
DI RISOLUZIONE AUTORITÀ AUTORITÀ
AUTORITÀ DI VIGILANZA DI RISOLUZIONE
DI VIGILANZA

PROCEDURA
DI INSOLVENZA
NAZIONALE
NO

PIANIFICAZIONE INTERVENTO INTERESSE


PRECOCE PUBBLICO

SI
RISOLUZIONE

Piani di risanamento Misure di vigilanza

Piani di risoluzione Rimozione


dell’alta dirigenza
e dell’organo Esecuzione
di amministrazione della risoluzione
Amministrazione
temporanea

107 L’SRM è stato istituito con il regolamento UE/2014/806 (Single Resolution Mechanism Regulation, SRMR), recentemente
modificato dal regolamento UE/2019/877 (SRMR2).
108 La partecipazione alle sessioni esecutive può essere estesa a una o più NRA in ragione della materia oggetto di decisione
(ad es., nel caso di determinazioni su singoli intermediari, partecipano alle sessioni esecutive le NRA interessate). In queste
sessioni la decisione viene presa per consenso unanime o, qualora ciò non sia possibile, per maggioranza semplice dei soli
cinque membri permanenti del Comitato. Nel caso in cui quest’ultimo debba deliberare sulla risoluzione di una banca in crisi, è
prevista la partecipazione di tutte le NRA solo se risulti necessario un sostegno significativo da parte del Fondo di risoluzione
unico, attualmente per importi superiori a 5 miliardi di euro.

80 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


La BRRD attribuisce alle auto- liquidazione dell’ente in ba- rispettivi meccanismi di inden-
rità di vigilanza e di risoluzione, se alla procedura nazionale nizzo. L’utilizzo di fondi pubblici
in funzione delle rispettive com- di insolvenza non permet- è limitato a circostanze straor-
petenze, poteri e strumenti per: terebbe di conseguire questi dinarie ed è subordinato, in linea
(a) pianificare la gestione della obiettivi nella stessa misura. generale, alla partecipazione al-
crisi (richiedendo alle banche di Secondo quanto indicato nella le perdite da parte degli azionisti
redigere propri piani di risana- BRRD, il sistema persegue l’o- e dei creditori non garantiti della
mento e alle autorità di risoluzio- biettivo di gestire in modo or- banca (bail-in).
ne di approntare piani di risolu- dinato e coordinato eventuali Più in dettaglio il bail-in consen-
zione per ciascun intermediario); dissesti bancari, contenendo i te alle autorità di risoluzione di
(b) intervenire in modo tempesti- costi per lo Stato, anche al fine disporre la riduzione del valore
vo per evitare la crisi (mediante di: (a) minimizzare le ripercus- delle azioni e di alcune passivi-
misure di intervento precoce); sioni negative sulla stabilità del tà o la loro conversione in azioni
(c) gestirla efficacemente, nel ca- sistema finanziario, prevenen- per assorbire le perdite e per ri-
so si sia verificata (fig. 7.1). do il contagio; (b) preservare la capitalizzare la banca in misura
In particolare un intermediario continuità di funzioni essenzia- sufficiente a ripristinare un’a-
può essere sottoposto a risolu- li, quali i servizi di pagamento; deguata dotazione patrimonia-
zione se si verificano congiunta- (c) tutelare i depositanti e gli le. Gli azionisti e i creditori non
mente le seguenti condizioni: investitori secondo i princi- potranno in nessun caso subire
- è in dissesto o a rischio di pi dettati dalle direttive sui perdite maggiori di quelle che
dissesto, quando ad esempio
abbia azzerato o ridotto in Figura 7.2
modo significativo il proprio Gerarchia del bail-in
patrimonio oppure si trovi in

1 4
una crisi irreversibile e non
Azioni e Obbligazioni
sia in grado di continuare a strumenti e altre passività
operare sul mercato; di capitale ammissibili
- il dissesto non può essere
evitato con misure alterna-
tive di natura privata come
l’acquisizione da parte di al-

2 5
tri intermediari, gli aumen-
Obbligazioni Depositi, diversi da
ti di capitale o misure quali subordinatea quelli della categoria
la rimozione dell’organo di di cui al punto 6,
non ammessi al
amministrazione e dell’alta
rimborso da parte
dirigenza e la nomina di am- dei sistemi
ministratori temporanei; di garanzia
- l’intervento è nell’interes-

3 6
se pubblico in quanto ne-
Strumenti Depositi maggiori
cessario e proporzionato di debito di € 100.000
agli obiettivi di salvaguar- chirografario di persone fisiche
di secondo e di piccole e medie
dia della stabilità sistemica, livello imprese
della protezione di deposi-
a
tanti e clienti e del mante- Questa classe comprende: (a) passività subordinate incluse tra i fondi propri (additional
tier 1 e tier 2) e (b) passività subordinate non ammissibili come tali. Si fa presente che gli
nimento della continuità dei strumenti subordinati inclusi tra i fondi propri sono chiamati ad assorbire le perdite in via
servizi essenziali; inoltre la prioritaria rispetto alle passività subordinate non ammissibili come fondi propri.

7 La gestione delle crisi 81


sopporterebbero in caso di li- invece si opti per la procedura di specifico quadro normativo per
quidazione della banca secon- insolvenza nazionale, è sufficien- la gestione delle crisi bancarie111.
do le procedure di insolvenza te che il requisito MREL consenta Le direttive BRRD e DGSD hanno
nazionali. l’assorbimento delle perdite della rafforzato e arricchito il novero
Il bail-in si applica seguendo una banca. degli strumenti utilizzabili dalle
gerarchia secondo la quale chi Nell’Unione europea i depositi dei autorità.
investe in strumenti finanziari clienti al dettaglio sono comunque Gli strumenti di risoluzione previ-
più rischiosi è chiamato a soste- sempre esclusi dal bail-in e protetti sti dalla BRRD sono applicati al ri-
nere prima degli altri le eventuali da un sistema di assicurazione. Le correre di determinate condizioni,
perdite o la conversione in azioni banche sono infatti tenute ad ade- ossia quando la risoluzione è con-
(fig. 7.2). In particolare è previsto rire a sistemi di garanzia, istituiti siderata necessaria nell’interesse
l’intervento su alcune categorie secondo norme europee uniformi pubblico. In caso contrario la ge-
di creditori, le cui attività pos- che, in caso di crisi dell’interme- stione della crisi resta affidata alle
sono essere ridotte di valore o diario, garantiscono il rimborso dei procedure nazionali di insolvenza:
trasformate in azioni, nel caso depositi detenuti dai clienti fino a in Italia si ricorre alla liquidazione
in cui l’azzeramento del valore un determinato ammontare (pari a coatta amministrativa (LCA). Nel
delle azioni non sia sufficiente a 100.000 euro), mediante appositi nostro ordinamento si è tradizio-
coprire le perdite. fondi alimentati dai contributi ver- nalmente innestata l’azione dei
La normativa europea inoltre sati dalle banche. sistemi di garanzia dei depositanti
stabilisce, a carico delle banche, La DGSD ha armonizzato i livelli di (deposit guarantee schemes, DGS),
un requisito minimo di fondi pro- tutela offerti dai fondi nazionali di chiamati a effettuare, in liquida-
pri e altre passività soggette a garanzia e le loro modalità di in- zione, sia interventi “obbligatori”
bail‑in (minimum requirement for tervento, eliminando possibili di- – volti al rimborso diretto, entro
own funds and eligible liabilities, sparità competitive all’interno del determinati limiti di importo, delle
MREL)109. In particolare, nel caso mercato unico110. tipologie di depositi stabilite dalla
in cui l’Autorità di risoluzione pre- legge – sia, in alternativa, inter-
veda la risoluzione come strategia venti per finanziare operazioni di
di gestione della crisi, il requisito Il quadro normativo cessione delle attività e passività
MREL deve garantire sia l’inte- applicabile in Italia della banca insolvente ad altro
grale assorbimento delle perdite, intermediario in bonis, se meno
sia la successiva ricapitalizzazione Prima della BRRD l’ordinamen- oneroso in confronto al rimborso
dell’intermediario. Nel caso in cui to italiano già contemplava uno dei depositi.

109 Il requisito MREL è espresso in percentuale rispetto: (a) all’importo complessivo dell’esposizione al rischio della banca;
(b) all’esposizione complessiva utilizzata per il calcolo del coefficiente di leva finanziaria. Specifici poteri sono attribuiti all’autorità
di risoluzione in caso di violazioni del requisito, tenuto conto che il mancato rispetto del MREL da parte dell’intermediario può
compromettere l’esito della procedura di gestione della crisi prescelta: ad esempio, l’autorità può vietare la distribuzione di
dividendi e di altre remunerazioni variabili.
110 In particolare la direttiva prevede che: (a) gli intermediari versino contributi in modo che i sistemi di garanzia raggiungano,
entro la metà del 2024, una dotazione di risorse pari allo 0,8 per cento dei depositi protetti; (b) i fondi possano ricorrere
a contribuzioni straordinarie e a fonti di finanziamento alternative; (c) la garanzia sia attivata nei casi di liquidazione degli
intermediari, rimborsando i depositanti per importi fino a 100.000 euro, entro sette giorni lavorativi dalla data di efficacia del
provvedimento che ha disposto la liquidazione coatta dell’intermediario in crisi; (d) gli Stati membri – a determinate condizioni –
possano consentire ai sistemi di garanzia dei depositanti di utilizzare le loro risorse per dare corso a misure alternative rispetto
al rimborso dei depositanti nel contesto delle procedure di insolvenza nazionale, al fine di sostenere operazioni di cessione di
attività e passività (interventi alternativi). Se previsto dalla legislazione nazionale, al ricorrere delle condizioni indicate nella
direttiva i sistemi di garanzia possono porre in essere anche misure per prevenire il dissesto degli enti creditizi (interventi
preventivi). Questi interventi sono consentiti nel rispetto del principio del minor onere, in base al quale il costo degli interventi
alternativi deve essere inferiore a quello derivante dal rimborso diretto dei depositanti.
111 Il quadro normativo preesistente in Italia prevedeva solo due procedure di gestione della crisi, ossia l’amministrazione
straordinaria (finalizzata alla rimozione delle irregolarità e delle problematiche aziendali dell’intermediario) e la liquidazione
coatta amministrativa (volta a realizzare l’uscita dal mercato dell’intermediario, in presenza di crisi irreversibili).

82 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


La DGSD ha espressamente rico- depositanti – sebbene finanzia- La qualificazione pubblica degli
nosciuto la possibilità per i DGS di ti da contributi versati dagli in- interventi alternativi dei DGS è
intervenire con queste modalità, termediari ed espressamente stata tuttavia oggetto di un con-
diverse rispetto al rimborso dei consentiti dalla DGSD – fossero tenzioso, avviato nel 2016 dalla
depositi nel rispetto del principio assimilabili agli aiuti di Stato e Repubblica italiana davanti alla
del minor onere. L’interpretazione pertanto non compatibili con il Corte di giustizia europea, con-
data dalla Commissione europea quadro europeo di gestione delle tro la decisione adottata dalla
alle norme sugli aiuti di Stato ha crisi bancarie113. Questa posizio- Commissione (il 23 dicembre
tuttavia per lungo tempo compor- ne ha sostanzialmente impedito 2015) in relazione all’interven-
tato il forte ridimensionamento per alcuni anni l’esecuzione degli to del DGS italiano (il Fondo in-
del ruolo dei DGS nell’agevolare interventi preventivi dei sistemi terbancario di tutela dei depo-
la gestione delle crisi bancarie, di garanzia e reso più difficile l’a- siti, FITD) a favore della Cassa
imponendo criteri estremamente dozione di misure alternative al di Risparmio della Provincia di
restrittivi per l’esecuzione delle rimborso dei depositi, obbligando Teramo spa (Tercas), sottopo-
forme alternative di intervento di fatto le autorità a ricorrere ad sta ad amministrazione straor-
sopra indicate112. altre forme di soluzione delle cri- dinaria all’epoca dell’interven-
La Commissione ha ritenuto in si, più onerose per i creditori delle to. Accogliendo l’orientamento
particolare che gli interventi dei banche e per il sistema bancario sostenuto dall’Italia, nel marzo
DGS diversi dal rimborso dei nel suo complesso. 2021 la Corte di giustizia europea

La Banca d’Italia partecipa alle discussioni in corso presso le principali istituzioni europee sulla revisione
del quadro normativo comunitario in materia di gestione delle crisi bancarie e garanzia dei depositi.
Il dibattito riguarda diversi temi, tra cui le modalità di gestione della crisi delle banche di piccola e media
dimensione, la maggior parte delle quali non è destinata alla
risoluzione, bensì alla liquidazione sulla base di procedure di
La revisione del quadro insolvenza regolate a livello nazionale e molto eterogenee fra

normativo europeo in loroa .


105

Tra le ulteriori tematiche oggetto di discussione rileva


materia di gestione l’introduzione di un sistema comune di garanzia dei depositi a

delle crisi
livello europeo (EDIS), che rappresenterebbe il terzo pilastro,
tuttora mancante, dell’Unione bancaria. Nel negoziato per la sua

a Per queste banche la discussione riguarda, tra l’altro: (a) la possibile introduzione di una procedura di liquidazione
armonizzata a livello europeo; (b) la definizione della nozione di interesse pubblico che condiziona l’avvio della
risoluzione; (c) le fonti di finanziamento per la soluzione delle crisi; (d) il calcolo del minor onere per l’esecuzione di
interventi alternativi e preventivi dei DGS (rispetto al rimborso dei depositanti); (e) l’armonizzazione della gerarchia
dei creditori.

112 La BRRD ha inoltre introdotto un criterio di privilegio per i depositanti (depositor preference), in base al quale i crediti dei
depositanti e dei sistemi di garanzia dei depositi che a questi si surrogano in caso di rimborso vengono soddisfatti prima rispetto
a quelli degli altri creditori ordinari. Questo principio modifica la convenienza dei sistemi di garanzia dei depositanti a intervenire
con misure alternative al rimborso dei depositi. Il nuovo quadro riduce infatti il costo del rimborso diretto e rende più difficoltoso
il rispetto del principio del minor onere.
113 Per maggiori dettagli, cfr. il dossier del 23 dicembre 2015 pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia e delle finanze (MEF).

7 La gestione delle crisi 83


istituzione, la Banca presta supporto tecnico al MEF. L’EDIS, che sarebbe amministrato a livello europeo e
attingerebbe a un fondo comune (deposit insurance fund, DIF)b , avrebbe la finalità di assicurare lo stesso
106

livello di protezione a tutti i titolari di depositi nell’Unione bancaria. Nel novembre 2015 la Commissione
europea aveva avanzato una proposta legislativa per la creazione del sistema, ma il negoziato per la sua
istituzione è tuttora in corso.
La discussione vede contrapposte le posizioni di quei paesi che subordinano l’introduzione dello schema
a ulteriori progressi nel campo della riduzione dei rischi del settore bancario, rispetto a quelle di altri
Stati membri, tra cui l’Italia, che ritengono prioritario avviare l’EDIS, adottando in parallelo le misure di
contenimento dei rischi stessi, anche tenuto conto dei progressi già realizzati nella direzione di accrescere
la resilienza del sistema bancario e finanziario europeo. Questa posizione è stata peraltro condivisa dalla
BCE e dall’SRB.
Per superare lo stallo nei negoziati conseguente alle contrapposizioni sopra descritte, sono state formulate
diverse proposte per un modello alternativo rispetto all’EDIS, generalmente fondato su un solo supporto
di liquidità a favore dei DGS nazionali (secondo meccanismi variamente strutturati), lasciando quindi sullo
sfondo la possibilità di pervenire a una piena mutualizzazione dei rischi c . L’Italia tuttavia si è da tempo
107

espressa nel senso di considerare cruciale l’istituzione di un EDIS fondato sulla piena mutualizzazione,
obiettivo non solo irrinunciabile per migliorare la resilienza del sistema bancario e la tutela dei depositanti
nell’area euro, ma anche da raggiungere entro un definito orizzonte temporale.

b I DGS nazionali trasferirebbero progressivamente le risorse raccolte dalle banche aderenti al fondo unico europeo (DIF).
La partecipazione all’EDIS sarebbe obbligatoria per i DGS dei paesi membri dell’Unione bancaria, così da garantire un
parallelismo tra gli Stati partecipanti all’SSM, all’SRM e all’EDIS.
c Sono ad esempio in corso discussioni su un modello ibrido di EDIS, che prevede la costituzione di un fondo unico
alimentato da contributi riversati dai DGS nazionali e che fornirebbe liquidità a questi ultimi, sotto forma di un
finanziamento affiancato, nel caso di insufficienza delle risorse finanziate, da un sistema di prestiti obbligatori tra i
DGS stessi (mandatory lending).

ha infine riconosciuto che l’inter- In ambito europeo sono in cor- deposit insurance scheme, EDIS) –
vento del Fondo a favore di Tercas so discussioni sulla revisione del e sulla revisione della discipli-
non costituiva aiuto di Stato114. quadro normativo comunitario na sugli aiuti di Stato al settore
La pronuncia della Corte ha quindi in materia di gestione delle crisi bancario.
reintrodotto margini di manovra bancarie e di garanzia dei depo-
per l’esecuzione degli interventi siti (cfr. il riquadro: La revisione
dei DGS diversi dal rimborso dei del quadro normativo europeo in La gestione delle crisi e il
depositi protetti, i quali consen- materia di gestione delle crisi). ruolo della Banca d’Italia
tono di evitare la liquidazione di- Queste si innestano peraltro nel
sordinata dell’ente, in particolare più ampio dibattito sul completa- Dal 21 settembre 2015 la Banca
nel caso di crisi di intermediari di mento dell’Unione bancaria – an- d’Italia riveste, nell’ambito
piccola e media dimensione (non cora privo di un sistema comune dell’SRM, il ruolo di autorità nazio-
assoggettabili a risoluzione). di garanzia dei depositi (European nale di risoluzione, in attuazione

114 La Corte ha respinto l’appello presentato dalla Commissione contro la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale dell’Unione,
che aveva annullato la decisione adottata dalla Commissione medesima. Secondo la Corte, il Tribunale aveva infatti stabilito
correttamente che le condizioni per qualificare l’intervento del FITD come aiuto di Stato non risultavano soddisfatte, non
essendo ravvisabili né l’impiego di risorse pubbliche né una decisione imputabile allo Stato, presupposti necessari per applicare
le regole in materia di aiuti di Stato.

84 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


degli obblighi derivanti dalla nor- In qualità di autorità nazionale L’eventuale individuazione di im-
mativa europea115. Per svolgere di risoluzione, la Banca d’Italia è pedimenti sostanziali alla risolu-
questi compiti, all’interno della direttamente responsabile della zione determina l’attivazione da
Banca è stata costituita l’Unità di gestione delle crisi delle banche parte dell’autorità di risoluzione
risoluzione e gestione delle crisi, non rientranti nella competen- di una procedura formale per la
che opera alle dirette dipendenze za dell’SRB (meno significative) loro rimozione.
del Direttorio; l’Unità agisce in con- operanti in Italia (oltre che degli La risoluzione, qualora ne ricor-
dizioni di indipendenza e assicura i intermediari non bancari soggetti rano i presupposti, può essere
necessari collegamenti informativi alla sua supervisione). L’Istituto attuata attraverso diversi stru-
con la funzione di vigilanza116. programma le modalità di ge- menti, anche in combinazione fra
L’SRB è responsabile per le cri- stione delle crisi di queste ban- loro, illustrati nella figura 7.3.
si delle banche significative o con che attraverso la predisposizione Se non sussistono le condizioni per
operatività in più paesi dell’area di piani di risoluzione. la risoluzione, la banca dichiarata
dell’euro (oltre a quello in cui hanno I piani mirano a individuare le in dissesto (o a rischio di dissesto)
la sede legale); ne definisce i piani funzioni critiche della banca, a deve essere liquidata secondo la
di risoluzione, in collaborazione con valutare e ad affrontare eventua- procedura di insolvenza nazionale,
le NRA, e, se la crisi è irreversibile, li impedimenti alla risoluzione, che, per l’ordinamento italiano, co-
valuta l’applicazione delle misure a fissare un livello adeguato del me accennato, è l’LCA.
di risoluzione, sottoponendole alle requisito MREL e a individuare la In questo caso117 la Banca d’Italia
valutazioni della Commissione eu- strategia e gli strumenti di risolu- propone al MEF l’avvio dell’LCA,
ropea e, in alcuni casi, del Consiglio zione da applicare in caso di cri- che comporta tipicamente l’usci-
europeo. Le singole NRA, oltre a si. Viene anche valutato il grado ta dell’intermediario dal mercato.
contribuire alle decisioni dell’SRB, di risolvibilità dell’ente, avendo La procedura è stata tradizional-
seguono l’attuazione a livello na- riguardo a numerosi profili: go- mente disposta ricorrendo – in
zionale delle concrete misure di ri- verno societario, per sostenere fase di avvio – a operazioni di
soluzione per le banche di compe- la pianificazione e l’esecuzione cessione delle attività e passi-
tenza di quest’ultimo, secondo le della risoluzione; gestione della vità della banca in dissesto a un
modalità previste dall’ordinamento liquidità in risoluzione; continuità acquirente idoneo a proseguirne
nazionale. Le NRA infine collabora- operativa e di accesso alle infra- la gestione118, realizzate con il
no con l’SRB nei gruppi interni di ri- strutture di mercato; sistemi in- supporto del DGS (cfr. il paragra-
soluzione (Internal Resolution Team, formativi a supporto della piani- fo: Il quadro normativo applicabi-
IRT) coordinati dallo stesso SRB e ficazione e dell’esecuzione degli le in Italia); ciò nel presupposto
composti dal relativo personale e strumenti di risoluzione; comu- che questo tipo di transazioni
da quello delle autorità nazionali nicazione; separabilità e riorga- rappresenti lo strumento più ef-
competenti per il gruppo bancario nizzazione; capacità di assorbire ficiente per assicurare una pie-
in questione. le perdite e di ricapitalizzazione. na tutela dei depositanti e degli

115 La Banca d’Italia è stata designata autorità nazionale di risoluzione con D.lgs. 72/2015 e con L. 114/2015 (legge di delegazione
europea del 2014).
116 È stato anche istituito un Comitato consultivo per la risoluzione e gestione delle crisi, con funzioni consultive e di supporto
al Direttorio. Il Comitato, composto dall’Avvocato generale (Presidente), dal Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e
finanziaria e dal Capo dell’Unità di risoluzione e gestione delle crisi, formula pareri sulle proposte di atti in materia di risoluzione
da sottoporre al Direttorio.
117 In particolare la liquidazione coatta amministrativa può essere avviata quando, congiuntamente: (a) la banca è in dissesto/a
rischio di dissesto; (b) non si possono ragionevolmente prospettare misure alternative che permettano di superare la situazione
in tempi adeguati; (c) sia stata accertata l’assenza dell’interesse pubblico alla risoluzione.
118 Nel 2017 ad esempio il MEF, su proposta della Banca d’Italia, ha disposto l’LCA per Veneto Banca spa e Banca Popolare di
Vicenza spa: per entrambe la Banca centrale europea aveva accertato lo stato di “dissesto o rischio di dissesto” e l’SRB aveva
deciso che non ricorresse, ai sensi della normativa europea, interesse pubblico ad avviare una procedura di risoluzione. Le
attività e le passività delle due banche sono state cedute a Intesa Sanpaolo spa.

7 La gestione delle crisi 85


Figura 7.3
Strumenti di risoluzione pagamento. Trova inoltre applica-
zione nei confronti delle SIM, SGR,
Sicav e Sicaf, secondo la discipli-
VENDITA DELL’ATTIVITÀ ENTE-PONTE na dettata dall’art. 57 del TUF. La
DI IMPRESA Trasferimento temporaneo
Banca d’Italia provvede infine alla
Cessione parziale o totale delle attività o passività aziendali nomina degli organi liquidatori
di attività e passività aziendali a un ente-ponte
dei fondi di investimento gestiti
a un altro intermediario
da SGR, posti in liquidazione giu-
diziale dai tribunali competenti
(art. 57, comma 6-bis del TUF).

SEPARAZIONE DI ATTIVITÀ BAIL-IN Il Fondo nazionale di


Trasferimento di attività e passività Riduzione del valore delle azioni
risoluzione
a una società veicolo che le gestisce e di alcune passività
per massimizzarne il valore o loro conversione in azioni
attraverso la vendita finale per assorbire le perdite
Nel 2015 la Banca d’Italia – in
oppure la liquidazione ordinata e ricapitalizzare la banca attuazione delle norme di recepi-
mento della BRRD121– ha costitui-
to il Fondo nazionale di risoluzio-
ne (FNR), allo scopo di apportare
i mezzi finanziari necessari a con-
altri creditori dell’intermediario, Banca centrale europea su pro- seguire gli obiettivi delle proce-
preservare i valori aziendali, as- posta della Banca d’Italia119, e dure di risoluzione. In particolare
sicurare la continuità dei rapporti alla quale segue la cancellazione l’FNR ha un patrimonio, distinto
giuridici facenti capo alla banca, della banca dall’albo. da quello della Banca d’Italia e da
scongiurando una crisi di fiducia Alla Banca d’Italia compete la ogni altro patrimonio dalla stessa
tra la clientela. Se la cessione non nomina (così come la revoca e la gestito, che è alimentato dai con-
è possibile, l’LCA si svolge nella sostituzione) degli organi della tributi versati dagli intermediari
forma di una liquidazione atomi- procedura, costituiti da uno o più italiani. L’FNR ha effettuato nel
stica dell’attivo, funzionale al pa- commissari liquidatori – incarica- 2015 una serie di interventi per fi-
gamento dei creditori, nei limiti in ti delle operazioni di liquidazione nanziare la risoluzione delle quat-
cui la realizzazione dell’attivo lo dell’attivo e di riparto – e da un tro banche italiane che versavano
consente e comunque salvaguar- comitato di sorveglianza con fun- in stato di dissesto (Banca delle
dando i depositi fino a 100.000 zioni consultive e di controllo120. Marche spa, Cassa di Risparmio
euro, tutelati dai DGS. L’LCA si applica alle banche, agli di Ferrara spa, Cassa di Risparmio
L’avvio dell’LCA costituisce inol- intermediari finanziari di cui della Provincia di Chieti e Banca
tre causa di revoca della licenza all’articolo 106 del TUB, agli isti- Popolare dell’Etruria e del Lazio
bancaria, che è disposta dalla tuti di moneta elettronica e di società cooperativa)122.

119 Con l’avvio dell’SSM il potere di revoca è stato centralizzato in capo alla BCE.
120 Alla Banca d’Italia spetta la direzione della procedura, con il potere di emanare direttive generali o particolari, così come di
stabilire che talune categorie di operazioni o atti dei commissari liquidatori debbano essere da essa autorizzate o debba essere
preliminarmente sentito il Comitato di sorveglianza.
121 D.lgs. 180/2015.
122 Il programma di risoluzione delle banche ha previsto: la cessione delle aziende bancarie a quattro enti-ponte di nuova
costituzione (bridge banks) in vista della loro successiva collocazione sul mercato; la cessione dei crediti in sofferenza dagli
enti-ponte a una neocostituita società veicolo per la gestione delle attività (REV Gestione Crediti spa); l’intervento dell’FNR per
il finanziamento delle misure di risoluzione. Il processo di vendita degli enti-ponte si è concluso nel 2017 con la cessione degli
stessi a due intermediari di elevato standing.

86 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Le attività connesse con il al termine del periodo transito- ai sistemi di garanzia dei depositi
Fondo di risoluzione unico rio, di un meccanismo di sostegno ha comportato una revisione delle
dell’SRF, attivabile nel caso in cui modalità attraverso cui la Banca
Il Fondo di risoluzione unico questo non disponga tempora- d’Italia è chiamata a vigilare sui si-
(Single Resolution Fund, SRF) è neamente di risorse sufficienti a stemi di garanzia dei depositanti.
alimentato dai contributi annua- finanziare gli interventi da por- In particolare, nel nuovo quadro la
li delle banche e di alcune SIM re in essere (common backstop). Banca verifica e controlla i siste-
stabilite negli Stati membri ap- Quando ne ricorrano i presupposti, mi di garanzia nazionali (FITD e
partenenti all’Unione bancaria; l’SRB potrebbe richiedere prestiti Fondo di garanzia dei depositanti
se necessario, possono essere al Meccanismo europeo di stabili- del credito cooperativo), tenendo
richiesti versamenti addizionali. tà (European Stability Mechanism, conto delle linee guida emanate
La sua dotazione può essere incre- ESM) per finanziare le azioni di ri- dall’EBA e nel rispetto de-
mentata con finanziamenti e con i soluzione125. Ciò consentirebbe di gli atti delegati adottati dalla
ricavi derivanti dall’investimento aumentare la fiducia del sistema Commissione europea. La Banca
delle proprie risorse123. finanziario e del mercato nel qua- può anche emanare disposizioni
I contributi sono versati alle autorità dro di riferimento definito per la che specificano come attuare la
di risoluzione nazionali ed è in corso risoluzione delle banche. normativa applicabile ai sistemi di
il processo per la loro progressiva La Banca d’Italia acquisisce le in- garanzia dei depositi.
condivisione all’interno dell’area, formazioni necessarie per la deter- L’Istituto riconosce i sistemi di ga-
secondo le modalità indicate in un minazione da parte dell’SRB della ranzia approvandone gli statuti e
accordo intergovernativo del mag- misura dei contributi dovuti dagli i modelli interni di determinazione
gio 2014. L’accordo prevede che i intermediari e le comunica all’SRB dei contributi dovuti dalle banche
contributi versati al Fondo appar- stesso. La Banca raccoglie poi dagli aderenti, secondo una metodolo-
tengano inizialmente a comparti intermediari le relative contribu- gia ponderata per il rischio; se lo
nazionali separati, corrispondenti a zioni e le riversa successivamente statuto di un sistema di garanzia
ciascuno Stato membro, e che nel all’SRF; fornisce inoltre suppor- prevede la possibilità di realizzare
corso del periodo transitorio sia- to all’SRB nel trattamento di casi interventi preventivi per superare
no progressivamente trasferiti da specifici del sistema nazionale e lo stato di dissesto o di rischio di
questi comparti al Fondo, in modo agli intermediari chiamati alla con- dissesto, verifica che il sistema
che a regime (dal 1° gennaio 2024) tribuzione, con particolare riguardo sia dotato di procedure e di siste-
le risorse siano definitivamente alla segnalazione dei dati126. mi appropriati per selezionare la
messe in comune e possano esse- tipologia di intervento, darvi ese-
re utilizzate per finanziare la riso- cuzione e monitorarne i rischi. I
luzione di qualsiasi banca dell’area La supervisione sui sistemi di sistemi hanno inoltre l’obbligo di
dell’euro sottoposta all’SRM124. garanzia dei depositi effettuare, almeno ogni tre anni,
Nel novembre 2020 è stata con- prove di resistenza della propria
cordata l’introduzione anticipata La trasposizione nell’ordinamento capacità di intervento, sul cui ri-
al 2022, originariamente prevista nazionale della direttiva relativa spetto vigila la Banca.

123 Nel caso in cui i contributi dovuti non siano immediatamente accessibili o non siano sufficienti, l’SRB può contrarre prestiti o
altre forme di finanziamento presso terzi, alle migliori condizioni di mercato; se le risorse dovessero essere ancora insufficienti,
può inoltre ricorrere a finanziamenti pubblici, a determinate condizioni.
124 Nel periodo transitorio, se occorre intervenire con una sovvenzione in caso di crisi, si utilizzano per prime le risorse accantonate
nei comparti degli Stati in cui hanno sede le banche coinvolte; le altre risorse sono utilizzate in seconda battuta, con una
condivisione mutualistica crescente nel tempo.
125 Il meccanismo sarebbe disponibile in ultima istanza e nel rispetto delle norme in materia di aiuti di Stato. I finanziamenti
verrebbero rimborsati dal settore bancario mediante prelievi in tutti gli Stati membri partecipanti.
126 A partire dal 2016 le contribuzioni del sistema bancario italiano sono state riversate all’SRF.

7 La gestione delle crisi 87


8 La stabilità
finanziaria e
le politiche
macroprudenziali

La stabilità del sistema finanziario tra risorse presenti e certe (un


si fonda sulla fiducia tra gli ope- prestito o un pagamento iniziale)
ratori che vi partecipano: rispar- e risorse future più o meno incerte
miatori, investitori, banche, altri (la restituzione di un prestito con
intermediari e gestori delle infra- gli interessi o pagamenti futuri le-
strutture di mercato. La fiducia è gati agli andamenti del mercato).
essenziale perché la finanza, pur Per chi partecipa a questo scam-
con le differenze esistenti fra le bio è necessario che: le regole sia-
tipologie di contratti e strumenti no chiare; il mercato funzioni in
– titoli di debito, quote di capita- modo ordinato; gli intermediari e
le, quote di fondi di investimento, le loro controparti siano stabili; i
gestioni fiduciarie, contratti per la rischi – in sé ineliminabili – siano
copertura di diversi tipi di rischi, ben compresi.
prodotti di finanza strutturata – I livelli di tutela della sta-
comporta sempre uno scambio bilità finanziaria sono due:

88 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


microeconomico e macroecono- esposto nei confronti di uno spe- immobili ricevuti in garanzia127.
mico. Il primo, perseguito dalla cifico comparto di attività, co- Qualora la bolla dovesse scoppia-
vigilanza microprudenziale, mira me il mercato immobiliare, o di re, le garanzie ricevute potrebbe-
ad assicurare che i singoli inter- determinati segmenti di rischio, ro rivelarsi insufficienti per copri-
mediari – specialmente le ban- quali le fluttuazioni del tasso di re i rischi assunti e gli intermediari
che, che svolgono un ruolo chiave cambio. Il rischio di prociclicità nel loro complesso subirebbero
nel sistema finanziario – vengano deriva dal fatto che un eccesso di perdite molto elevate.
gestiti in modo sano e prudente, fiducia può alimentare le cosid- Il ruolo che questi rischi hanno
senza assumere rischi eccessivi dette bolle speculative: queste si avuto nella crisi finanziaria del
(cfr. il capitolo 6: La vigilanza sugli verificano nel caso di una corsa 2007-08 ha indotto i regolatori
intermediari bancari e finanziari). Il agli acquisti di determinate at- internazionali a introdurre stru-
secondo livello di tutela, esercita- tività finanziarie per le quali ci si menti di vigilanza macropru-
to dalla vigilanza macropruden- attende un aumento di valore e i denziale. I più importanti sono:
ziale, considera il sistema finan- cui prezzi sono poi effettivamen- (a) i presidi prudenziali rafforza-
ziario nel suo insieme, partendo te spinti al rialzo dalla stessa cor- ti, essenzialmente sotto forma
dalla constatazione – la cui im- sa agli acquisti. Lo scoppio della di requisiti aggiuntivi di capitale,
portanza è emersa con forza nel- bolla, per un brusco venire meno per gli intermediari che hanno
la crisi finanziaria del 2007-08 – della fiducia o della liquidità sui rilevanza sistemica; (b) le forme
che l’andamento del ciclo finan- mercati, può avere conseguenze di penalizzazione per la concen-
ziario e la rete di interconnessioni gravissime su tutto il sistema fi- trazione del rischio sistemico;
tra gli intermediari e le loro con- nanziario. Questi tre tipi di rischio (c) la riserva di capitale anticiclica,
troparti creino rischi aggiuntivi ri- possono interagire tra loro, ag- da accumulare in periodi di ra-
spetto a quelli assunti dai singoli gravando l’impatto complessivo pida crescita del credito e utiliz-
partecipanti. sul sistema finanziario. zare durante una crisi sistemica.
Questi rischi, cosiddetti sistemici, La prudenza del singolo inter- Poiché alcuni di questi strumenti
sono di vario tipo, ma i principali mediario, cui mira la vigilanza si sovrappongono, in tutto o in
sono tre: di contagio, di concen- prudenziale (cfr. capitolo 6: La vi- parte, con quelli microprudenzia-
trazione e di prociclicità. Il rischio gilanza sugli intermediari bancari e li, è importante coordinarne at-
di contagio deriva dai legami fra finanziari), non è sufficiente per tentamente l’impiego per le due
operatori e mercati: il fallimento prevenire i rischi sistemici. Se ad distinte finalità.
di un operatore può ripercuotersi esempio i singoli operatori ero- La stabilità finanziaria rileva an-
sui suoi creditori, determinan- gano credito per l’acquisto di abi- che per la conduzione della politi-
do, in casi particolarmente gravi, tazioni in modo tale che il mutuo ca monetaria. La nuova strategia
fallimenti a catena; l’importan- non superi una certa percentuale di politica monetaria della Banca
za sistemica di un’istituzione, del valore dell’immobile ricevu- centrale europea, resa pubbli-
cioè l’entità del contagio che può to in garanzia, ciò di per sé non ca nel luglio 2021, prevede che
provocare in caso di insolvenza, esclude che le quotazioni immo- le decisioni di politica monetaria
è tanto maggiore quanto più è biliari possano raggiungere livelli tengano conto anche delle impli-
grande e interconnessa con al- molto elevati, alimentando una cazioni per la stabilità finanziaria,
tri intermediari. Il rischio di con- bolla. I singoli intermediari infatti che rappresenta un presuppo-
centrazione si crea ad esempio continuerebbero a fornire finan- sto essenziale per la stabilità dei
quando un sistema, come quel- ziamenti sempre maggiori, rassi- prezzi e viceversa (cfr. il capito-
lo bancario, è eccessivamente curati dal valore crescente degli lo 2: La politica monetaria).

127 Per altro verso, dal momento che l’assenza di limiti all’importo dei mutui può favorire la creazione di una bolla, la supervisione
prudenziale sui comportamenti dei singoli intermediari è un prerequisito necessario della stabilità dell’intero sistema.

8 La stabilità finanziaria e le politiche macroprudenziali 89


Il quadro di riferimento da specificità dei singoli mercati Obiettivi, strumenti e
e possono divergere tra i paesi indicatori per le analisi di
L’applicazione degli strumen- dell’Unione. Per questo motivo i stabilità finanziaria
ti macroprudenziali richiede di poteri di vigilanza macropruden-
tenere conto anche dell’intera- ziale sono attribuiti innanzitutto Per conseguire l’obiettivo finale
zione con la politica monetaria e alle autorità nazionali, sia pure della stabilità del sistema finan-
con l’azione di vigilanza sui vari in un quadro di coordinamento ziario, la Banca d’Italia individua
settori (bancario, assicurativo, europeo. A ciascun paese è stato e persegue obiettivi intermedi di
del risparmio gestito, dei merca- quindi chiesto di istituire un’au- politica macroprudenziale, valu-
ti finanziari). Per assicurare una torità per il coordinamento delle tandone periodicamente l’ade-
sorveglianza coerente e adegua- politiche macroprudenziali a livel- guatezza rispetto all’evoluzione
ta nell’Unione europea, a seguito lo nazionale129. Successivamente del sistema finanziario e all’in-
della crisi del 2007-08 è stato la normativa europea, nell’intro- sorgere di nuove fonti di rischio
costituito il Sistema europeo di durre per la prima volta strumen- sistemico.
vigilanza finanziaria (European ti macroprudenziali armonizzati Gli obiettivi intermedi, in linea
System of Financial Supervision, per il settore bancario, ha chiesto con quelli raccomandati a livel-
ESFS), che comprende un pilastro agli Stati membri di individuare lo europeo132, sono: (a) evitare o
microprudenziale, composto dal- le autorità nazionali designate attenuare un’espansione ecces-
le autorità di vigilanza settoriali ad applicarli130: nel nostro paese siva del credito e della leva fi-
nazionali ed europee128, e uno l’autorità designata è la Banca nanziaria (il rapporto tra debiti e
macroprudenziale. Quest’ultimo d’Italia131. Con la costituzione del mezzi propri) degli intermediari,
è costituito dal Comitato europeo Meccanismo di vigilanza unico delle famiglie e delle imprese133;
per il rischio sistemico (European (Single Supervisory Mechanism, (b) ridurre forti disallineamenti
Systemic Risk Board, ESRB), che SSM) sono stati attribuiti pote- delle scadenze degli interme-
ha il compito di identificare, mo- ri macroprudenziali anche alla diari e carenze di liquidità del
nitorare e valutare i rischi per il Banca centrale europea, che può mercato134; (c) limitare la con-
sistema finanziario europeo ed adottare misure armonizzate più centrazione delle esposizioni del
eventualmente di emanare, sulla restrittive rispetto a quelle nazio- sistema verso specifici comparti
base delle proprie analisi, segna- nali al fine di contrastare l’even- o segmenti di rischio; (d) conte-
lazioni e raccomandazioni agli tuale inefficacia di queste ultime nere il rischio di azzardo morale
Stati membri e alle autorità di vi- e le possibili ripercussioni nega- da parte di istituzioni a rilevanza
gilanza nazionali. tive sulla stabilità di altri paesi sistemica dovuto all’esistenza di
I cicli finanziari sono influenzati dell’area dell’euro. incentivi distorti, quale l’implicita

128 Si tratta dell’Autorità bancaria europea (European Banking Authority, EBA), dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei
mercati (European Securities and Markets Authority, ESMA) e dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali
e professionali (European Insurance and Occupational Pensions Authority, EIOPA).
129 Raccomandazione ESRB/2011/3. Questa autorità non è stata ancora costituita in Italia.
130 Direttiva UE/2013/36 sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese
di investimento (Capital Requirements Directive, CRD4); regolamento UE/2013/575 sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi
e le imprese di investimento (Capital Requirements Regulation, CRR).
131 D.lgs. 385/1993, art. 53-ter.
132 Raccomandazione ESRB/2013/1 sugli obiettivi intermedi e gli strumenti di politica macroprudenziale.
133 Ciò in considerazione del fatto che le politiche creditizie degli intermediari, in particolare delle banche, possono essere procicliche
e amplificare l’impatto di shock finanziari negativi, e che elevati livelli di indebitamento di famiglie e imprese possono tradursi
in difficoltà da parte di questi operatori a ripagare i debiti, con ripercussioni negative sulla qualità degli attivi bancari e sulla
stabilità del sistema finanziario.
134 Le banche, approvvigionandosi attraverso la raccolta di depositi a breve termine e finanziando progetti a più lunga scadenza,
sono esposte al rischio di rifinanziamento, che tende ad aumentare con il prevalere di situazioni di eccessivo disallineamento
delle scadenze e può costringere gli intermediari a vendere attività in condizioni di scarsa liquidità, innescando meccanismi di
panico e di contagio finanziario.

90 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


garanzia che una banca verrebbe credito e prodotto interno lor- costruzioni.
salvata con un intervento pubbli- do136. L’analisi per l’Italia si avva- I rischi di rifinanziamento, di li-
co in quanto “troppo grande per le anche di altri indicatori legati quidità e di disallineamento delle
fallire”; (e) rafforzare la tenuta all’andamento del ciclo econo- scadenze dell’attivo e del passivo
delle infrastrutture finanziarie. mico, come il tasso di disoccu- nel sistema bancario naziona-
La Banca d’Italia ha sviluppa- pazione e il tasso di inflazione, le vengono valutati attraverso
to numerosi indicatori e modelli o connessi con le caratteristiche l’analisi della dinamica e del co-
analitici per individuare le minac- del debito pubblico e con l’anda- sto della raccolta. È stata anche
ce alla stabilità del sistema finan- mento dei conti con l’estero. sviluppata una misura del rischio
ziario e per valutare l’attivazione La Banca d’Italia utilizza specifici di liquidità dei mercati finanzia-
di strumenti macroprudenziali. I strumenti per valutare i rischi per ri italiani che compendia diver-
risultati di queste analisi sono il- la stabilità finanziaria derivanti si indicatori relativi ai principali
lustrati nel Rapporto sulla stabilità da un eccessivo indebitamento mercati di riferimento (azionario
finanziaria pubblicato due volte di famiglie e imprese. In partico- e obbligazionario privato, titoli di
l’anno. lare sono stati sviluppati modelli Stato, mercato monetario).
L’Istituto si è dotato di un siste- di microsimulazione che stimano Oltre ai rischi di natura ciclica,
ma di indicatori quantitativi (risk i rischi di insolvenza dei due set- la Banca d’Italia valuta i rischi
dashboard) per la sorveglianza sui tori in diversi scenari di evoluzio- connessi con le caratteristiche
rischi per la stabilità finanziaria, ne delle variabili rilevanti, come strutturali del sistema, in par-
analoghi agli schemi di rilevazio- il reddito disponibile e i tassi di ticolare quelli derivanti dagli
ne utilizzati dall’Eurosistema e interesse, valutandone l’impatto intermediari la cui insolvenza
dall’ESRB135. L’insieme degli in- sulla qualità del credito concesso può produrre forti danni all’in-
dicatori deve essere in grado di dalle banche. tero sistema finanziario. Ogni
segnalare in anticipo l’insorgere Le crisi finanziarie sono spes- anno l’Istituto identifica le ban-
di rischi per il sistema finanzia- so associate a episodi di forti che aventi rilevanza sistemica
rio. L’andamento del credito è ad aumenti dei prezzi nel settore nazionale (Other Systemically
esempio attentamente monito- immobiliare. L’analisi di possibi- Important Institutions, O-SII) sulla
rato, in quanto una sua crescita li concentrazioni di rischi verso base della normativa europea137,
eccessiva è spesso all’origine di questo settore si basa su una se- nonché quelle a rilevanza siste-
bolle immobiliari o finanziarie, rie di modelli che mirano a indi- mica globale (Global Systemically
mentre l’indicatore principale per viduare le vulnerabilità delle ban- Important Institutions, G-SII), uti-
l’analisi del ciclo finanziario – de- che derivanti dal mercato immo- lizzando una metodologia coe-
finito dal Comitato di Basilea per biliare. I risultati sono valutati in rente con quanto stabilito a li-
la vigilanza bancaria, recepito combinazione con altri indicatori vello internazionale dal Comitato
nella normativa europea e cal- congiunturali e strutturali relativi di Basilea e dal Consiglio per la
colato periodicamente – misura a prezzi, compravendite, credito stabilità finanziaria (Financial
lo scostamento dalla tendenza a famiglie e società immobiliari, Stability Board, FSB)138.
di lungo periodo del rapporto tra valore aggiunto nel settore delle

135 Gli indicatori sono organizzati in tabelle che consentono di evidenziare le zone di tranquillità, di attenzione e di allarme,
corrispondenti a diversi livelli di rischio.
136 Viene utilizzata una metodologia che si differenzia per alcuni aspetti da quella di Basilea per tenere conto delle caratteristiche
del ciclo creditizio in Italia. I rischi legati a una crescita eccessiva del credito sono valutati in base alle proiezioni su un orizzonte
biennale dell’indicatore guida, ottenute mediante un modello di stima che incorpora gli scenari macroeconomici più recenti,
tenendo conto della distribuzione di probabilità delle previsioni.
137 CRD4 e orientamenti dell’EBA sui criteri per determinare le condizioni di applicazione dell’art. 131, par. 3, della direttiva
UE/2013/36 per quanto riguarda la valutazione di altre O-SII (EBA/GL/2014/10).
138 Regolamento delegato UE/2014/1222 della Commissione europea che precisa la metodologia per l’individuazione degli enti a
rilevanza sistemica a livello globale e per la definizione delle sottocategorie di enti a rilevanza sistemica a livello globale.

8 La stabilità finanziaria e le politiche macroprudenziali 91


Il contributo ai lavori comprese le misure di regolamen- nella possibilità di imporre alle
in materia di stabilità tazione finanziaria. banche di mantenere una riserva
finanziaria a livello Tra i nuovi rischi oggetto di analisi di capitale anticiclica. La misura
internazionale a livello europeo e internazionale può essere introdotta o inaspri-
si segnalano i rischi cibernetici, ta nelle fasi espansive del ciclo
Le analisi sui rischi condotte a li- quelli connessi con gli investimen- finanziario per attenuare i rischi
vello nazionale contribuiscono ti in criptoattività e quelli legati al di crescita eccessiva del credito.
anche a definire le posizioni della cambiamento climatico. Nelle fasi di contrazione la riserva
Banca negli organismi che si oc- può invece essere ridotta o elimi-
cupano di stabilità finanziaria a nata, per consentire alle banche di
livello internazionale ed europeo. Gli strumenti delle politiche utilizzare il capitale aggiuntivo ac-
Tra i primi si segnalano l’FSB, la macroprudenziali cumulato e alleviare la riduzione
principale sede di cooperazione dell’offerta di finanziamenti che
tra paesi sulle questioni regola- La Banca d’Italia può attivare tipicamente si registra nelle fasi
mentari, e il Comitato sul sistema strumenti di vigilanza macropru- meno favorevoli del ciclo.
finanziario globale (Committee denziale per prevenire o mitigare Altri strumenti armonizzati a livel-
on the Global Financial System, i rischi sistemici, quali quelli codi- lo europeo rendono possibile im-
CGFS) della Banca dei regolamenti ficati dalla normativa europea. Il porre sia ponderazioni del rischio
internazionali, che ha il compito di principale strumento macropru- più elevate per contrastare l’accu-
analizzare i rischi di potenziale in- denziale armonizzato consiste mulo di concentrazioni del credito
stabilità per il sistema finanziario
globale. In queste sedi sono esa- Tavola 8.1

minati temi come la valutazione Principali strumenti macroprudenziali per il sistema bancarioa
degli effetti delle riforme rego- Strumento Finalità
lamentari adottate dopo la crisi
Strumenti armonizzati a livello europeob
finanziaria del 2007-08 (per veri-
ficare se queste abbiano prodotto Riserva di capitale anticiclica (countercyclical Riduzione della prociclicità del sistema
capital buffer, CCyB) finanziario, attraverso la costituzione di
eventuali conseguenze indesi- riserve di capitale nelle fasi di espansione
derate sul finanziamento e sulla del ciclo finanziario, da utilizzare in quelle di
contrazione per assorbire eventuali perdite
crescita economica) oppure come
la prevenzione o la mitigazione dei Riserve di capitale per le istituzioni a rilevanza Aumento della capacità di assorbimento delle
sistemica globale o nazionale (G-SII e O-SII) perdite da parte delle istituzioni a rilevanza
rischi per la stabilità finanziaria sistemica
che potrebbero derivare dal ruolo
Riserva di capitale a fronte del rischio Prevenzione o attenuazione dei rischi
sempre maggiore degli interme- sistemico (systemic risk buffer, SyRB) sistemici strutturali di lungo periodo
diari non bancari, soggetti a livelli
Requisiti patrimoniali aggiuntivi per le Prevenzione o attenuazione dei rischi
e modalità di regolamentazione esposizioni verso il settore immobiliare sistemici derivanti dalle esposizioni verso il
settore immobiliare
molto diversi da quelli bancari.
A livello europeo la cooperazione Strumenti non armonizzati a livello europeoc
sulle questioni di stabilità finan-
Imposizione di limiti: al valore dei prestiti in Attenuazione delle fasi del ciclo creditizio
ziaria si svolge attraverso l’ESRB, rapporto alle garanzie sottostanti (loan-to- e aumento della capacità di tenuta
value ratio) o in rapporto al reddito del debitore delle banche, attraverso la riduzione
la BCE e il Comitato economi- (loan-to-income ratio); al valore delle rate in dell’assunzione di rischio da parte dei
co e finanziario (Economic and rapporto al reddito del debitore (debt service- prenditori di fondi
to-income ratio)
Financial Committee, EFC), l’or-
ganismo chiamato a preparare le a
Per un elenco più ampio degli strumenti, cfr. la raccomandazione ERSB/2013/1.
b
Strumenti previsti dalla direttiva CRD4 e dal regolamento CRR.
decisioni del Consiglio dei ministri c
Strumenti non previsti dalla normativa europea, ma attivabili dai singoli Stati sulla base
economici e finanziari della UE, della legislazione nazionale, dove consentito. L’elenco proposto non è esaustivo.

92 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


verso il comparto immobiliare, sia comunitarie (tav. 8.1). La circolare contenere i rischi per le banche.
riserve aggiuntive di capitale per 285/2013 (Disposizioni di vigilan- La legge attribuisce alla Banca
le istituzioni creditizie di rilevanza za per le banche) prevede la pos- d’Italia anche un potere di inter-
sistemica a livello globale o nazio- sibilità per l’Istituto di adottare vento sugli strumenti finanziari in
nale. È prevista inoltre la riserva misure basate sulle caratteristi- circolazione in Italia, sui depositi
di capitale per il rischio sistemico, che dei clienti o dei finanziamenti, strutturati e sulle attività e prati-
uno strumento molto flessibile quali limiti al rapporto tra il valore che finanziarie collegate (product
che può essere utilizzato per fa- del prestito e quello del bene da- intervention power; art. 7-bis del
re fronte a rischi non coperti dalla to in garanzia o al rapporto tra il TUF) per preservare la stabilità
riserva di capitale anticiclica o dai valore del prestito e il reddito del del sistema finanziario nazionale.
buffer di capitale per le banche a debitore. Si tratta di strumenti In questo ambito l’Istituto svol-
rilevanza sistemica. già utilizzati in diversi paesi della ge regolarmente analisi sui rischi
La Banca d’Italia ha anche la fa- UE, in situazioni di rischi elevati e collabora con la Commissione
coltà di introdurre strumenti o crescenti derivanti dal mercato nazionale per le società e la borsa
macroprudenziali ulteriori rispet- immobiliare, per limitare l’indebi- (Consob)139 e con le autorità euro-
to a quelli previsti dalle norme tamento di famiglie e imprese e pee competenti (ESMA, EBA).

139 L’art. 7 bis del TUF attribuisce alla Consob potere di intervento per quanto riguarda sia la tutela degli investitori, sia l’ordinato
funzionamento e l’integrità dei mercati finanziari e delle merci.

8 La stabilità finanziaria e le politiche macroprudenziali 93


9 La vigilanza sugli
intermediari
bancari e
finanziari in
materia di
contrasto al
riciclaggio e al
finanziamento
del terrorismo
94 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi
Il sistema antiriciclaggio in non solo alle Forze dell’ordine e antiriciclaggio e a sollecitarne la
Italia: il ruolo della Banca all’Autorità giudiziaria, ma anche a rimozione mediante l’adozione di
d’Italia soggetti quali la Banca d’Italia. appropriate misure correttive.
La normativa italiana140, sulla ba- Per esercitare al meglio queste
Il riciclaggio di denaro di prove- se di quella internazionale ed eu- funzioni, dal giugno 2022 è stata
nienza illecita è un’attività crimi- ropea, ha disegnato un sistema costituita l’Unità di Supervisione
nale attraverso la quale le risorse nazionale di prevenzione e con- e normativa antiriciclaggio
provento di un reato (cosiddet- trasto al riciclaggio e al finanzia- (SNA), posta alle dirette dipen-
to reato presupposto) vengono mento del terrorismo (anti-money denze del Direttorio, che accen-
reimmesse nell’economia legale laundering/combating the financing tra tutti i compiti di vigilanza e
per celarne l’origine, farle appa- of terrorism, AML/CFT) che pre- regolamentari antiriciclaggio
rire legittime e poterne godere. vede l’interazione di più autorità, nei confronti degli intermediari
Il finanziamento del terrorismo e tra cui il Ministero dell’Economia bancari e finanziari. Questo as-
dei programmi di proliferazione e delle finanze (MEF), l’Unità di in- setto organizzativo agevolerà il
delle armi di distruzione di massa formazione finanziaria per l’Italia raccordo con il nuovo sistema
segue per certi aspetti il percor- (UIF), la Guardia di finanza, gli or- europeo che si sta delineando,
so inverso: dall’economia legale gani giudiziari e investigativi. Alla caratterizzato dalla costituenda
alle attività illecite. Al di là degli Banca d’Italia spetta in particolare Autorità europea per l’antirici-
effetti deleteri di queste pratiche di verificare il rispetto degli obbli- claggio e il contrasto al finanzia-
sull’integrità e la stabilità del si- ghi antiriciclaggio da parte degli mento del terrorismo (Authority
stema finanziario e sulla sicurez- intermediari bancari e finanziari; for Anti-Money Laundering and
za dei cittadini, l’inquinamento a tal fine le sono conferiti pote- Countering the Financing of
dell’economia legale che ne de- ri normativi, di controllo (anche Terrorism, AMLA).
riva è spesso un peso e un freno ispettivo) e sanzionatori.
allo sviluppo economico e all’al- Sul piano normativo la Banca,
locazione efficiente delle risorse. che collabora strettamente con La definizione delle regole
Vengono infatti favorite imprese la UIF (cfr. il capitolo 10: La pre-
e attività la cui forza risiede nel le- venzione del riciclaggio e l’Unità di La dimensione transnazionale
game con la criminalità e non nella informazione finanziaria per l’Italia) dei fenomeni di riciclaggio e di
capacità innovativa e nell’efficienza emana disposizioni in materia di: finanziamento del terrorismo è
produttiva. (a) organizzazione, procedure e alla base di un significativo pro-
Il contrasto del riciclaggio è perciò controlli interni; (b) adeguata ve- cesso di produzione, a livello in-
essenziale non solo ai fini della lot- rifica della clientela; (c) conser- ternazionale, di standard regola-
ta alla criminalità, riducendo i gua- vazione e messa a disposizione mentari e di vigilanza. Un ruolo di
dagni netti effettivi che da questa dei documenti, dei dati e delle guida è stato assunto dal Gruppo
possono derivare, ma anche per informazioni; (d) procedura san- di azione finanziaria internaziona-
preservare un ambiente economi- zionatoria amministrativa141. I le (GAFI), organismo che definisce
co e finanziario sano. Per tali mo- controlli antiriciclaggio si esplica- e promuove i principi fondamen-
tivi e per la conoscenza del mon- no attraverso analisi e interventi tali per la lotta al riciclaggio e al
do economico e finanziario che finalizzati a individuare tempe- finanziamento del terrorismo,
caratterizza le attività criminali, il stivamente segnali di debolezza contribuendo in modo determi-
contrasto al riciclaggio è affidato negli assetti tecnico-organizzativi nante al coordinamento tra gli

140 Costituita in via principale dal D.lgs. 231/2007, come modificato dal D.lgs. 90/2017.
141 A seguito delle modifiche apportate al D.lgs. 231/2007, la Banca d’Italia, tra il 2019 e il 2020, ha emanato le disposizioni
riguardanti i quattro ambiti sopra richiamati.

9 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo 95
Stati. Il GAFI ha predisposto e fronteggiare i rischi emergenti. di pagamento e istituti di moneta
adottato un set di standard, le Nel luglio 2021 è stata quindi elettronica, punti di contatto)143.
cosiddette 40 raccomandazioni, avviata un’importante revisione L’azione di vigilanza prevede due
costantemente aggiornate. del quadro normativo europeo. tipi di controlli: quelli documen-
Nel contesto europeo la principa- Gli obblighi sinora contenuti nel- tali, basati sull’analisi delle in-
le fonte della disciplina antirici- la quarta direttiva (tra cui quelli formazioni raccolte anche dagli
claggio – sviluppata in attuazione in materia di adeguata verifica, intermediari, e i controlli ispettivi,
degli standard GAFI – è costitui- controlli interni e conservazione diretti prevalentemente a verifi-
ta dalla direttiva UE/2015/849 dei dati) dovranno essere trasfusi care l’adeguatezza degli assetti
(quarta direttiva), come modifi- in un regolamento direttamente organizzativi e delle procedure
cata dalla direttiva UE/2018/843 applicabile in tutti gli Stati dell’U- antiriciclaggio degli intermediari.
(quinta direttiva). All’Autorità nione e le competenze dell’EBA L’attività di supervisione si ba-
bancaria europea (European verranno attribuite a un’autori- sa anche su modelli di analisi,
Banking Authority, EBA) è as- tà europea di nuova istituzione sviluppati in cooperazione con
segnato il compito di garantire con compiti di vigilanza AML/CFT la UIF, per misurare la comples-
l’integrità, la trasparenza e l’ordi- (cfr. il riquadro: La nuova Autorità siva esposizione ai rischi di ri-
nato funzionamento dei mercati europea per l’antiriciclaggio e il con- ciclaggio e di finanziamento del
finanziari, di contrastare l’uso trasto al finanziamento del terrori- terrorismo degli intermediari
del sistema finanziario a fini di smo del capitolo 1)142. vigilati. L’intensità della super-
riciclaggio di denaro e finanzia- visione è modulata in relazione
mento del terrorismo (cfr. il ca- all’esposizione al rischio degli
pitolo 1: Una visione di insieme). L’attività AML/CFT della intermediari e dei settori di ap-
Il progressivo rafforzamento e Banca d’Italia partenenza, secondo un ap-
ampliamento dei compiti in ma- proccio basato sul rischio, che
teria AML/CFT in capo all’EBA L’attività di vigilanza a fini rappresenta il principio cardine
mira a: (a) accrescere l’uniformità AML/CFT si realizza attraver- della vigilanza AML/CFT144.
del quadro normativo europeo in so il controllo del rispetto della È in corso una profonda revisione
materia; (b) promuovere una co- normativa primaria e secondaria delle metodologie attualmente in
operazione efficace e lo scambio su tutti gli intermediari banca- uso, anche per recepire i recenti
di informazioni tra tutte le au- ri e finanziari con sede in Italia, orientamenti dell’EBA in mate-
torità competenti; (c) rafforzare nonché su quelli esteri stabiliti ria145. In particolare la revisione si
la convergenza delle prassi di in Italia (inclusi succursali di ban- pone l’obiettivo di: (a) estendere il
supervisione, così da assicura- che, imprese di investimento, so- percorso di analisi a tutti gli inter-
re un approccio omogeneo nel cietà di gestione di fondi, istituti mediari vigilati (la metodologia

142 Il pacchetto di riforme si compone delle seguenti proposte: (a) un regolamento (Anti-Money Laundering Regulation, AMLR) e
una direttiva (Anti-Money Laundering Directive 6, AMLD6) che modificano la disciplina degli obblighi e dei controlli in materia
per garantirne una maggiore armonizzazione (sinora contenuti nella quarta direttiva); (b) un regolamento che istituisce l’AMLA
(Anti-Money Laundering Authority Regulation, AMLAR); (c) una proposta di modifica del regolamento sui trasferimenti di fondi
(Transfer of Funds Regulation, TFR), per consentire un efficace tracciamento dei flussi finanziari, anche di quelli che coinvolgano
criptovalute.
143 Per punto di contatto si intende il soggetto o la struttura, stabilito nel territorio della Repubblica, designato dagli istituti di
moneta elettronica o dai prestatori di servizi di pagamento con sede legale e amministrazione centrale in altro Stato membro,
che opera, senza succursale, sul territorio nazionale mediante soggetti convenzionati e agenti. I compiti di vigilanza in materia
AML/CFT nei confronti delle imprese assicurative sono invece assegnati all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass).
144 Anche l’innovazione tecnologica rappresenta un fattore evolutivo che influenza fortemente la vigilanza AML/CFT, in
considerazione dei suoi impatti sui rischi e sulle tecniche di prevenzione.
145 Si tratta degli orientamenti sulle caratteristiche di un approccio alla vigilanza basato sul rischio nel settore della prevenzione
e del contrasto del riciclaggio e della lotta al finanziamento del terrorismo, e di quelli sulle disposizioni da adottare ai fini della
vigilanza basata sul rischio, ai sensi dell’art. 48, par. 10, della direttiva UE/2015/849 (che modificano gli orientamenti congiunti
ESA/2016/72).

96 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


attuale si applica solo a banche, e sono state introdotte sanzioni per disciplinare le modalità di co-
SIM e SGR); (b) arricchire il set non pecuniarie, irrogabili sia alle operazione e scambio informati-
informativo a supporto delle va- persone fisiche (quali l’interdizio- vo. In base all’accordo le autorità
lutazioni; (c) passare da un ap- ne temporanea dall’esercizio di sono tenute a scambiarsi infor-
proccio individuale a uno volto a funzioni presso intermediari) sia mazioni – su propria iniziativa o
cogliere la complessiva esposi- all’ente (ad es. l’ordine di porre su specifica richiesta – se queste
zione ai rischi di ML/FT a livello di termine alle violazioni). vengono qualificate come rilevan-
gruppo; (d) sviluppare prime ana- Anche in materia di antirici- ti o necessarie al conseguimento
lisi settoriali146. claggio il coordinamento della dei rispettivi compiti di vigilan-
Banca d’Italia con le altre autorità za. A livello nazionale sono stati
è essenziale, soprattutto in con- stipulati appositi protocolli con
Sanzioni e coordinamento siderazione della complessità dei la UIF, la Guardia di finanza e la
con altre autorità soggetti istituzionali coinvolti a Commissione nazionale per le so-
vario titolo nel sistema di preven- cietà e la borsa (Consob), soprat-
La normativa nazionale antirici- zione (cfr. il capitolo 6: La vigilanza tutto per condividere informazioni
claggio prevede un articolato si- sugli intermediari bancari e finan- su eventuali carenze organizzati-
stema sanzionatorio che, con il ziari). Nello specifico, nel gennaio ve degli intermediari, metodologie
recepimento della quarta diretti- 2019 è stato stipulato un accor- di analisi e forme di collaborazione
va, è stato notevolmente raffor- do multilaterale tra le autorità nelle verifiche ispettive.
zato: sono stati alzati gli importi AML/CFT (inclusa la Banca d’Ita-
massimi delle sanzioni pecuniarie lia) e la Banca centrale europea

146 Le analisi di rischio settoriali mirano a cogliere l’esposizione complessiva ai rischi di ML/FT di categorie omogenee di soggetti
vigilati; queste valutazioni consentiranno di concentrare l’azione di vigilanza (nonché la profondità delle analisi individuali) sulle
entità operanti in settori ritenuti a più alto rischio.

9 La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo 97
10 La prevenzione
del riciclaggio
e l’Unità di
informazione
finanziaria
per l’Italia
Nel contrasto al riciclaggio di de- vigilanza sugli intermediari banca-
naro di provenienza illecita e al fi- ri e finanziari in materia di contra-
nanziamento del terrorismo l’or- sto al riciclaggio e al finanziamento
dinamento attribuisce rilievo alla del terrorismo). In particolare gli
prevenzione attraverso mecca- operatori economici privati sono
nismi di collaborazione tra ope- tenuti ad adempiere a specifici
ratori economici privati e auto- obblighi connessi con l’adegua-
rità pubbliche, amministrative e ta conoscenza della clientela,
investigative (cfr. il capitolo 9: La la tracciabilità delle transazioni

98 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


(collaborazione passiva), la pron- UIF, disciplinandone con regola- L’analisi delle operazioni
ta individuazione e segnalazio- mento l’organizzazione e il fun- sospette
ne alle financial intelligence units zionamento; tutela la riservatez-
(FIU) delle operazioni connotate za delle informazioni acquisite La UIF riceve le segnalazioni di
da elementi di sospetto (collabo- dall’Unità; fornisce a quest’ultima operazioni sospette (SOS), oltre
razione attiva). Le segnalazioni, il supporto necessario in termi- che dagli intermediari bancari e
che hanno un’intrinseca natu- ni di risorse. Il Direttore della UIF finanziari, da vari soggetti obbli-
ra di informazioni sensibili, sono è autonomamente responsabi- gati: ad esempio professionisti
oggetto di analisi da parte di au- le della gestione dell’Unità149. Un (notai, avvocati, commercialisti)
torità appositamente costituite, Comitato di esperti svolge funzio- e operatori di particolari comparti
caratterizzate da un alto grado ni di consulenza e di ausilio a sup- finanziari, industriali e commer-
di autonomia e indipendenza an- porto dell’azione della UIF: è com- ciali (servizi di gioco, custodia e
che nei confronti delle istituzioni posto dal Direttore e da quattro trasporto valori, mediazione im-
presso cui operano: nel nostro membri nominati per tre anni con mobiliare, commercio di cose an-
paese questa autorità è l’Unità decreto del Ministro dell’Econo- tiche e case d’asta, servizi relativi
di informazione finanziaria per mia e delle finanze (MEF), sentito alle valute virtuali)150. Rispetto a
l’Italia (UIF), che svolge le proprie il Governatore della Banca d’Italia. tutti questi soggetti, sottopo-
funzioni all’interno della Banca L’Unità rende conto del proprio sti per la loro specifica attività a
d’Italia. operato mediante il rapporto an- forme di regolamentazione assai
nuale sull’attività svolta; questo diverse, le competenze dell’Unità
rapporto rappresenta un elemen- riguardano la collaborazione atti-
Il ruolo dell’Unità to qualificante della relazione sul- va nel campo dell’antiriciclaggio
di informazione finanziaria lo stato dell’azione di prevenzione e del contrasto al finanziamento
per l’Italia del riciclaggio e del finanziamen- del terrorismo.
to del terrorismo trasmessa dal L’analisi delle operazioni sospet-
In linea con gli standard interna- Ministro dell’Economia e delle fi- te è focalizzata sui profili finan-
zionali147, la normativa naziona- nanze al Parlamento. Audizioni ziari ed è volta non tanto a tro-
le148 assegna alla UIF la ricezione parlamentari, confronti con gli vare le prove di eventuali reati,
e l’analisi finanziaria delle segna- operatori, interventi pubblici co- quanto a selezionare, anche at-
lazioni riguardanti ipotesi di rici- stituiscono per la UIF occasioni traverso la ricostruzione dell’ori-
claggio e di finanziamento del ter- per illustrare le azioni e gli obietti- gine e della destinazione dei fon-
rorismo provenienti dai soggetti vi conseguiti, fornire un contributo di, attività sospette di riciclaggio
obbligati alla collaborazione, in vi- tecnico-istituzionale all’evolu- o di finanziamento del terrori-
sta della trasmissione agli organi zione di norme e prassi, raffor- smo per agevolare e orientare la
competenti per l’eventuale segui- zare nel tessuto sociale i valori successiva attività investigativa
to investigativo e giudiziario. della legalità e l’impegno nella e giudiziaria, dotata di più pene-
La Banca d’Italia garantisce l’au- prevenzione. tranti poteri per l’accertamento
tonomia e l’indipendenza della dei reati (fig. 10.1).

147 La normativa internazionale − in particolare le 40 raccomandazioni del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI), che
opera presso l’OCSE, e le direttive europee antiriciclaggio − prescrive l’istituzione di una FIU in ogni ordinamento, individuando
quali caratteristiche essenziali: l’unicità a livello nazionale, l’autonomia e l’indipendenza operativa, la specialità delle funzioni di
analisi finanziaria, la capacità di collaborare nel circuito internazionale, la natura multidisciplinare (finanziaria, amministrativa
e investigativa) delle informazioni disponibili per l’approfondimento finanziario e per la collaborazione.
148 Il D.lgs. 231/2007, come modificato dai D.lgs. 90/2017, 124/2019 e 125/2019.
149 Il Direttore è nominato con provvedimento del Direttorio della Banca d’Italia, su proposta del Governatore, tra persone dotate
di adeguati requisiti di onorabilità, professionalità e conoscenza del sistema finanziario; il suo mandato dura cinque anni ed è
rinnovabile una sola volta.
150 D.lgs. 231/2007, art. 3.

10 La prevenzione del riciclaggio e l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia 99


Figura 10.1
Il flusso delle SOS e gli interlocutori istituzionali della UIF

Autorità
Agenzie giudiziaria
di intelligence e organi
investigativi

Agenzia
delle Entrate DNAA

INTERMEDIARI
FINANZIARI ANALISI
PROFESSIONISTI SOS UIF FINANZIARIA
NSPV-DIA
OPERATORI NON
FINANZIARI

Pubbliche Autorità
amministrazioni di vigilanza

Agenzia
FIU estere delle Dogane
e dei monopoli
Ordini
professionali

Le operazioni segnalate sono analisi al Nucleo speciale di polizia un massimo di cinque giorni lavo-
esaminate utilizzando l’ampia valutaria della Guardia di finanza rativi, su richiesta dell’NSPV, della
gamma di informazioni disponi- (NSPV) e alla Direzione investiga- DIA, dell’Autorità giudiziaria, di FIU
bili negli archivi informatici dell’U- tiva antimafia (DIA)151; comunica estere, oppure di iniziativa, sem-
nità; gli analisti acquisiscono all’Autorità giudiziaria i fatti di pos- pre che ciò non pregiudichi il corso
dai soggetti obbligati e dalle FIU sibile rilevanza penale. Il metodo delle eventuali indagini. Il provve-
estere ulteriori elementi utili agli adottato segue quello che viene dimento di sospensione è adotta-
approfondimenti. definito il ciclo informativo di intel- to in stretto coordinamento con le
La UIF trasmette le segnalazioni ligence (fig. 10.2). autorità inquirenti, in quanto è di
ritenute meritevoli di seguito inve- La UIF può sospendere l’esecuzio- norma funzionale all’adozione di
stigativo e i risultati delle proprie ne delle operazioni sospette per provvedimenti di sequestro.

151 Le segnalazioni che a seguito dell’analisi vengono valutate non rilevanti sono comunque conservate per dieci anni mediante
procedure che ne consentono la consultazione da parte degli organi investigativi.

100 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 10.2
Il ciclo di intelligence

• Segnalazioni rilevanti
agli organi investigativi
• SOS
• Fatti di possibile rilievo
• Altre fonti:
penale all’Autorità
Informative FIU estere
giudiziaria
DISSEMINAZIONE RACCOLTA S.AR.A.
• Feedback ai segnalanti Comunicazioni oggettive
• Studi e analisi Comunicazioni PA
• Indicatori Dichiarazioni ORO
e schemi di anomalia

UIF

• Processi automatici
e manuali
Classificazione: • Matching
• per rischio ANALISI ARRICCHIMENTO • Consultazione archivi
• per tipologia • Fonti aperte, ecc.
• Richieste ai segnalanti
e a FIU estere

Poteri di regolazione agevolano gli operatori nell’indi- alle autorità di vigilanza di settore
e controllo e altri flussi viduazione e nella corretta valu- le ipotesi di violazione degli ob-
informativi tazione (comunque discrezionale) blighi segnaletici per l’attivazione
delle operazioni sospette da se- delle sanzioni previste dalla legge.
L’Unità dispone di poteri di rego- gnalare; si tratta però di strumenti La normativa prevede che la UIF
lazione e controllo per promuo- non esaustivi né tassativi rispetto riceva dai soggetti obbligati, con
vere un’efficace collaborazione alla scelta sulla segnalazione, che cadenza periodica, dati e informa-
da parte dei segnalanti. Può ema- è rimessa alla valutazione com- zioni individuati in base a criteri
nare istruzioni per la rilevazione e plessiva del segnalante. oggettivi concernenti operazioni
la segnalazione delle operazioni La UIF esercita controlli anche di a rischio di riciclaggio o di finan-
sospette ed elaborare indicatori tipo ispettivo per verificare il ri- ziamento del terrorismo. Si trat-
di anomalia e schemi rappresen- spetto delle disposizioni in tema ta delle cosiddette comunicazioni
tativi di comportamenti anomali di obblighi di segnalazione, oppu- oggettive, che sono disciplinate da
sul piano economico e finanziario, re per approfondire, sotto il profilo istruzioni dell’Unità152 e utilizzate
per specifici fenomeni o settori di finanziario, operazioni e fenome- sia per l’approfondimento di ope-
attività. ni sospetti. A seguito dei controlli razioni sospette, sia per l’analisi di
Gli indicatori e gli schemi, che ri- l’Unità, a seconda della fattispecie fenomeni e tipologie di riciclaggio
chiamano l’attenzione su situa- rilevata, contesta agli interessati o di finanziamento del terrorismo,
zioni o comportamenti ai qua- e trasmette al Ministero dell’Eco- anche a beneficio delle successive
li associare fenomeni criminali, nomia e delle finanze o sottopone attività investigative e giudiziarie.

152 Le attuali istruzioni prevedono che le comunicazioni riportino i dati sulle operazioni in contante di importo pari o superiore a
10.000 euro, eseguite − anche in modo frazionato (per importi pari o superiori a 1.000) − nel corso del mese solare presso
banche, Poste italiane, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica (incluse le succursali e i punti di contatto).

10 La prevenzione del riciclaggio e l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia 101


Anche le Pubbliche amministra- patrimonio di informazioni e com- Vigilanza della Banca d’Italia e con
zioni che svolgono specifiche fun- petenze, sottopone all’attenzione le altre autorità di settore come la
zioni nell’ambito di settori esplici- dell’Autorità giudiziaria notizie di Commissione nazionale per le so-
tamente richiamati dalla legge (ad reato e svolge approfondimenti cietà e la borsa (Consob) e l’Istituto
es. procedimenti autorizzativi o finanziari a beneficio di indagini e per la vigilanza sulle assicurazioni
concessori, scelta del contraente procedimenti penali. Negli ultimi (Ivass). La cooperazione è finaliz-
nei contratti pubblici, concessione anni sono state sviluppate for- zata a fissare criteri e modalità di
di finanziamenti, ausili o sovven- ti sinergie tra l’azione della UIF e collaborazione per svolgere pro-
zioni) sono tenute a comunicare quella della Magistratura per la ficuamente i rispettivi compiti,
alla UIF dati e informazioni con- repressione dei reati, che hanno coordinare le attività di controllo,
cernenti operazioni sospette di consentito di ottenere risultati scambiare informazioni, condi-
cui vengano a conoscenza. Questi importanti anche in vicende di no- videre analisi e studi; nell’ambito
flussi informativi consentono tevole rilievo mediatico. dei rapporti con la Banca d’Italia,
all’Unità di svolgere analisi finan- Specifiche forme di collaborazio- la UIF ha la possibilità di consulta-
ziarie che mirano a fare emergere ne intercorrono con la Direzione re dati rilevanti contenuti nei nu-
fenomeni di riciclaggio e di finan- nazionale antimafia e antiterro- merosi archivi dell’Istituto.
ziamento del terrorismo. rismo (DNAA). La UIF trasmette La UIF, in deroga all’obbligo del se-
La UIF svolge studi su singole alla DNAA i dati anagrafici conte- greto d’ufficio, condivide informa-
anomalie, su settori dell’econo- nuti nelle SOS ricevute per con- zioni con le omologhe autorità di
mia ritenuti a rischio, su catego- sentire il riscontro con i nomina- altri Stati per l’approfondimento
rie di strumenti di pagamento e su tivi presenti nelle basi dati della di operazioni sospette. La colla-
specifiche realtà economiche ter- Direzione. In caso di esito positivo borazione nell’ambito dell’ampia
ritoriali, avvalendosi anche di se- la UIF trasmette ulteriori informa- e capillare rete mondiale delle FIU
gnalazioni aggregate, trasmesse zioni e riceve indicatori di rilevanza per il contrasto del riciclaggio e
mensilmente dagli intermediari153. dell’interesse giudiziario. In que- del terrorismo si svolge con mec-
sto modo il Procuratore nazionale canismi di scambio informativo
antimafia e antiterrorismo dispo- rapidi e sicuri154. Si tratta di una
La collaborazione ne immediatamente di informa- funzione essenziale per intercet-
istituzionale zioni funzionali alla propria attività tare flussi finanziari che sempre
di impulso e coordinamento. Nello più frequentemente oltrepassano
I rapporti della UIF con la Guardia stesso tempo lo scambio forni- i confini dei singoli paesi, a benefi-
di finanza e con la DIA, incentrati sce alla UIF indicazioni su possibili cio anche dello scambio informa-
sulla cosiddetta disseminazione connessioni delle operazioni con tivo con altre autorità nazionali
delle segnalazioni di operazioni contesti di criminalità o di finan- competenti.
sospette e delle relative analisi fi- ziamento del terrorismo, utili per La direttiva UE/2018/843 in ma-
nanziarie, sono improntati alla ri- valutare la rischiosità delle segna- teria di contrasto al riciclaggio e
cerca di modalità di integrazione lazioni e per decidere le priorità e al finanziamento del terrorismo
informativa efficienti e avanzate. le modalità di lavorazione. ha previsto un meccanismo di
L’Unità, avvalendosi del proprio Intensa è la cooperazione con la supporto e di coordinamento per

153 Le segnalazioni antiriciclaggio aggregate (denominate flussi S.AR.A.), derivanti da un processo di aggregazione di informazioni
elementari conservate dai soggetti obbligati, non contengono riferimenti a chi ha effettuato le operazioni e sono riferite
a operazioni disposte dalla clientela per importi (anche frazionati) superiori alla soglia di 15.000 euro. La UIF riceve inoltre
dichiarazioni sulle transazioni in oro compiute sul territorio nazionale e sui trasferimenti al seguito, da e verso l’estero, di oro
per importi pari o superiori a 12.500 euro.
154 Le oltre 160 FIU appartenenti al Gruppo Egmont (l’organizzazione internazionale volta a favorire la collaborazione e lo
sviluppo di buone pratiche) danno vita a una rete per lo scambio in forma telematica di informazioni in condizioni di tutela della
riservatezza. A livello europeo un’altra rete telematica, denominata FIU.net, collega le FIU degli Stati membri consentendo
scambi di informazioni e forme anche innovative di collaborazione e confronto.

102 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


rafforzare la collaborazione tra le supervisori, le agenzie doganali e programmi di proliferazione di ar-
FIU europee. Con la riforma com- gli organismi responsabili dei re- mi di distruzione di massa nonché
plessiva avviata a luglio del 2021 gistri dei titolari effettivi. Saranno quelle sul contrasto all’attività di
questo meccanismo farà capo, definite nel dettaglio le tipologie paesi che minacciano la pace e la
a partire dalla seconda metà del di fonti informative di natura fi- sicurezza internazionale156 preve-
2023, alla nuova Autorità euro- nanziaria, amministrativa e inve- dono l’applicazione sia di vincoli a
pea per l’antiriciclaggio e il con- stigativa cui le FIU dovranno avere operare, sia di obblighi informati-
trasto al finanziamento del terro- accesso; sarà ampliato il potere vi a carico di un ampio novero di
rismo (Authority for Anti-Money di sospensione delle stesse, che operatori.
Laundering and Countering the riguarderà non più solo operazio- La UIF riceve le comunicazioni
Financing of Terrorism, AMLA; ni ma anche conti e altri rapporti, sulle misure di congelamento ap-
cfr. il riquadro: La nuova Autorità che potranno essere tempora- plicate ai soggetti designati sulla
europea per l’antiriciclaggio e il con- neamente bloccati a prescinde- base dei regolamenti comunitari e
trasto al finanziamento del terro- re dal riferimento a transazioni della normativa nazionale, agevo-
rismo del capitolo 1). Le funzioni particolari. la la diffusione delle relative liste
delle FIU continueranno a essere ed effettua i controlli sul rispetto
svolte a livello nazionale, bene- delle misure adottate. In questi
ficiando di un coordinamento più Il ruolo della UIF ambiti si raccorda con il Comitato
efficace, che realizzerà modalità nell’attuazione delle sanzioni di sicurezza finanziaria presso il
di azione uniformi e, in alcuni ca- finanziarie internazionali MEF e con le controparti europee
si, congiunte155. Nei singoli Stati (cfr. il capitolo 6: La vigilanza sugli
membri verrà rafforzata la rete Le disposizioni sul contrasto al fi- intermediari bancari e finanziari).
di collaborazione delle FIU con i nanziamento del terrorismo e dei

155 Gli Stati manterranno il potere di scegliere il modello, le caratteristiche e la collocazione della FIU nazionale nell’apparato
pubblico, nel rispetto di uno statuto comune di autonomia e indipendenza, declinato in termini di svolgimento efficace e
neutrale dei compiti, sottrazione a qualsiasi forma di interferenza pubblica o privata, separazione delle funzioni, adeguatezza
delle risorse finanziarie, umane e tecniche per lo svolgimento dei compiti.
156 Le disposizioni sono contenute nel D.lgs. 109/2007 e in numerosi, successivi regolamenti dell’Unione europea.

10 La prevenzione del riciclaggio e l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia 103


RICERCA E STATISTICA
Ricerca e analisi economica

Statistiche
11 La ricerca
e l’analisi
economica

Luigi Einaudi, che è stato Governa- bancaria e finanziaria, nonché agli


tore della Banca d’Italia dal 1945 al approfondimenti in materia fiscale.
1948, ha intitolato un suo famoso I risultati delle ricerche sono messi
articolo Conoscere per deliberare. a disposizione del pubblico e della
Dietro le decisioni assunte dalla comunità scientifica al fine di stimo-
Banca d’Italia e le affermazioni con- lare il dibattito scientifico e di policy.
tenute nelle pubblicazioni ufficiali vi Oltre a essere di supporto agli inter-
è sempre uno sforzo conoscitivo, venti ufficiali dei membri del Diret-
un’attenzione all’interpretazione torio o di altri esponenti dell’Istituto,
migliore possibile dei fatti sulla questi risultati sono consultabili in-
base della raccolta accurata dell’in- tegralmente sul sito internet della
formazione necessaria. Banca; confluiscono in libri e articoli
L’attività di ricerca e di analisi in cam- scientifici curati dai ricercatori dell’I-
po economico è dunque alla base stituto; sono oggetto di confronto in
dell’azione istituzionale della Banca convegni e seminari.
d’Italia nell’ambito della politica mo-
netaria, delle politiche per la stabi-
lità finanziaria, della cooperazione L’analisi e la ricerca
internazionale, della consulenza al in campo economico
Parlamento e al Governo. La ricerca
contribuisce poi alla vigilanza e alla La Banca d’Italia conduce attività
gestione delle crisi, alla legislazione di ricerca in materia di: congiuntura

106 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


economica e politica monetaria, in gruppi di lavoro cui partecipano per l’economia italiana sono pre-
stabilità finanziaria, caratteristiche i propri esperti. In questo ambito sentate dalla Banca nei numeri di
strutturali dell’economia italiana, formula le previsioni sull’anda- gennaio e di luglio del Bollettino
finanza pubblica e politiche pubbli- mento dell’economia italiana che economico. Le previsioni e le simu-
che, economia internazionale. costituiscono parte integrante di lazioni degli effetti delle politiche
Per quanto riguarda la politica quelle per l’area dell’euro – pub- economiche si fondano sullo svi-
monetaria l’Istituto contribuisce blicate in giugno e in dicembre luppo e sulla verifica continua me-
alle decisioni assunte dal Consiglio sul sito internet della BCE – e che diante diversi strumenti analitici ed
direttivo della Banca centrale eu- concorrono a delineare il quadro econometrici.
ropea anche attraverso un’intensa di riferimento per le decisioni del Al fine di orientare le scelte di po-
attività preparatoria, in comitati e Consiglio direttivo; le previsioni litica economica e contribuire alle

Esistono vari strumenti per formulare previsioni economiche. Modelli puramente statistici di previsione a breve
termine dell’attività economica (non basati cioè su sistemi di equazioni che sintetizzano tutte le principali
relazioni economiche sottostanti) sono utili, ad esempio, per l’individuazione tempestiva di punti di svolta
ciclici, attraverso l’elaborazione del contenuto informativo di
un vasto numero di variabili e indicatori, anche di natura solo
I modelli econometrici per qualitativaa . La disponibilità di nuove fonti informative, quali
157

la previsione e la politica
quelle sui pagamenti elettronici e sulla mobilità, consente di
elaborare modelli e indicatori in grado di cogliere al meglio

macroeconomica l’attività nel settore dei servizi, che costituisce una quota
crescente del PIL, e di tracciare l’andamento dell’economia
in tempo reale.
I modelli econometrici, che rappresentano con equazioni le relazioni economiche più importanti, hanno
il vantaggio di spiegare in modo esplicito da cosa dipendono le previsioni. Tra questi, i modelli strutturali
aiutano a conciliare i diversi contributi che provengono dagli esperti settoriali e stimolano l’elaborazione di
basi statistiche coerenti, complete, aggiornate e strutturate.
Nel corso del tempo i modelli strutturali si sono evoluti in parallelo alle sfide poste dall’evoluzione del
contesto economico, incorporando diverse ipotesi sul comportamento delle famiglie e delle imprese e sulla
formazione delle aspettative; hanno inoltre considerato le imperfezioni dei mercati e approfondito la rete di
interconnessioni tra l’economia reale e il settore finanziario e i possibili meccanismi di propagazione delle
crisi. Quest’ultimo aspetto è al centro degli sviluppi della modellistica economica dopo la crisi finanziaria
globale del 2007-08.
I modelli econometrici dell’economia italiana, sviluppati in Banca fin dal 1963, sono uno dei principali
strumenti quantitativi per le previsioni e gli studi di politica economica; costituiscono inoltre un importante
sostegno analitico al contributo fornito alle decisioni della politica monetaria nell’area dell’euro.
Lo strumento principale attualmente utilizzato per le analisi sull’economia italiana è il modello econometrico
trimestrale, sviluppato da diverse generazioni di ricercatori della Banca. Si tratta di un modello di tipo
strutturale, composto da circa 750 equazioni riferite a più di 1.000 variabili. Dalla sua prima versione,

a Un modello puramente statistico cerca di individuare delle regolarità empiriche che possano mettere in relazione gli
andamenti di una variabile o di un indicatore ad alta frequenza (o un determinato insieme di essi) con l’evoluzione
dell’attività economica, che è misurabile solo trimestralmente. In questo modo si riesce a stimare tempestivamente
la probabilità che l’attività economica stia invertendo la propria dinamica (da espansiva a recessiva e viceversa).

11 La ricerca e l’analisi economica 107


elaborata nella prima metà degli anni ottanta, il modello ha subito una costante evoluzione per tenere
conto, tra l’altro, dei mutamenti nel quadro istituzionale, di meccanismi alternativi di formazione delle
aspettative e dei cambiamenti nelle relazioni tra l’economia reale e le variabili finanziarie, in particolare
su sollecitazione dell’esperienza della doppia recessione che ha interessato l’economia italiana tra il 2008
e il 2013. La versione più recente del modello mantiene lo stesso impianto concettuale originario, in cui le
fluttuazioni di breve periodo sono governate da meccanismi di domanda e rigidità nominali, mentre nel lungo
periodo la crescita è il risultato, oltre che dell’accumulazione di capitale, della produttività e degli andamenti
demografici, fattori non esplicitati all’interno del modello. Per esaminare gli effetti di lungo periodo di questi
ultimi (ad es. accumulazione di capitale umano o modifiche nel grado di concorrenza nei mercati) si ricorre
anche a valutazioni e a modelli specifici.
Le previsioni macroeconomiche per l’Italia pubblicate nel Bollettino economico sono formulate sulla base del
modello econometrico. Il modello viene impiegato anche per analisi retrospettive e simulazioni controfattuali,
ad esempio per valutare l’impatto e i canali di trasmissione all’economia italiana di una crisi internazionale.
Sono inoltre elaborati e utilizzati modelli dinamici stocastici di equilibrio generale di tipo neokeynesiano a più
paesi, che differiscono dai precedenti poiché descrivono l’andamento dei principali aggregati macroeconomici
come risultato di decisioni ottimali di consumo e investimento degli agenti economici e in presenza di diversi
meccanismi di formazione delle aspettative sugli andamenti futuri dell’economia. Questi modelli sono
particolarmente utili per condurre esperimenti controfattuali e valutare, ad esempio, gli effetti di misure
alternative di politica economica. Nelle versioni più recenti i modelli utilizzati in Banca d’Italia possono tenere
conto anche delle interdipendenze valutarie e finanziarie internazionali e dei diversi aspetti del settore
finanziario, esaminando le interazioni tra le principali variabili macroeconomiche, il capitale bancario e le
condizioni di offerta dei prestiti. Sono inoltre abitualmente impiegati per valutare gli effetti delle diverse misure
di politica monetaria adottate dal Consiglio direttivo della BCE, l’efficacia degli interventi di politica fiscale e
la loro interazione con le condizioni monetarie, le ricadute macroeconomiche di politiche macroprudenziali e
di differenti tipi di riforme strutturali.

decisioni del Consiglio direttivo, (Italian weekly economic index, su cui si è maggiormente concen-
l’attività di ricerca e analisi ha an- Itwei). Queste valutazioni sono trata l’analisi figurano: gli effetti
che l’obiettivo di valutare in tempo pubblicate con cadenza trime- sull’attività economica e la loro
reale l’evoluzione della congiun- strale nel Bollettino economico. trasmissione attraverso le con-
tura italiana e dell’area dell’euro. Viene dedicata grande attenzione dizioni finanziarie e lo stato della
Tale obiettivo viene raggiunto sia alle analisi svolte per comprende- fiducia di famiglie e imprese; le
attraverso la produzione di indici re gli effetti che le decisioni di po- principali implicazioni della lunga
che sintetizzano un ampio insie- litica monetaria potrebbero avere fase di recessione per la dinamica
me di informazioni (come gli indi- sull’economia. Dall’avvio della crisi del debito pubblico e per i bilanci
catori €-coin e Ita-coin, diffusi con finanziaria del 2007-08 l’attività delle banche, come l’accumulo di
frequenza mensile attraverso il di ricerca in seno alla Banca d’Ita- prestiti deteriorati; la diffusione di
sito internet della Banca), sia me- lia ha sviluppato progetti di ricer- fenomeni di razionamento del cre-
diante l’elaborazione di previsioni ca relativi alle conseguenze della dito, la loro misurazione e la stima
sull’andamento corrente del PIL doppia recessione. I risultati han- dei loro effetti economici. Durante
sulla base di numerosi modelli, no contribuito al disegno dei nuovi la crisi dei debiti sovrani nell’a-
tra cui per l’Italia l’indicatore set- strumenti di politica economica rea dell’euro sono stati sviluppati
timanale dell’attività economica nel contesto europeo. Tra i fattori strumenti tecnici per identificare

108 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


il ruolo chiave, sull’ampliamento plicità dei canali di trasmissione strumenti macroprudenziali per
dello spread tra i rendimenti dei attraverso cui gli effetti della pan- la tutela della stabilità finanziaria
titoli governativi degli Stati mem- demia si sono trasmessi all’attivi- (cfr. il paragrafo: Obiettivi, strumen-
bri, dei timori riguardanti la rever- tà produttiva. È stato necessario ti e indicatori per le analisi di stabili-
sibilità dell’euro. Successivamente elaborare modelli per considerare tà finanziaria del capitolo 8).
le ricerche si sono concentrate so- le interrelazioni tra andamenti La Banca d’Italia svolge ricerche e
prattutto sull’identificazione dei epidemiologici ed economia, for- analisi per valutare le conseguen-
rischi di deflazione nell’area mulando diversi scenari possibili ze economiche e i rischi derivanti
dell’euro, nonché sul meccanismo in una situazione di elevata incer- dai cambiamenti climatici e per
di trasmissione e sull’efficacia tezza. Sono stati costruiti nuovi definire le politiche necessarie ad
delle politiche monetarie non con- indicatori di attività reale ad alta affrontarli. L’innalzamento delle
venzionali dell’Eurosistema nel frequenza per tenere conto delle temperature e l’intensificarsi di
contrastarli (come il quantitative modifiche intervenute nei com- eventi climatici estremi accresco-
easing, ossia le iniezioni di liquidità portamenti di famiglie e impre- no l’esposizione dell’economia e
mirate all’espansione del credito se (come Itwei). Nel predisporre del sistema finanziario ai danni
e la forward guidance sul sentiero questi strumenti è stato ampliato che ne possono derivare (cosid-
atteso dei tassi ufficiali)157. Dalla il ricorso a fonti alternative o più detto rischio fisico). Nello speci-
metà del 2021, a fronte di un ec- tempestive di informazione, come fico vengono studiate le ricadute
cezionale aumento dell’inflazione i big data e i dati amministrativi sui negative degli eventi di siccità e
in larga parte connesso con il rin- flussi in entrata e in uscita dall’oc- del dissesto idrogeologico sul si-
caro dei beni energetici, particola- cupazione. Anche per contribuire stema produttivo italiano, nonché
re attenzione è stata dedicata al all’elaborazione delle politiche del l’esposizione creditizia delle ban-
rischio di disancoraggio verso l’al- Governo e delle autorità europee, che italiane verso le aree geogra-
to delle aspettative di inflazione sono state condotte nuove ana- fiche considerate a più alto rischio.
– di mercati, famiglie e imprese – lisi per stimare l’effetto degli in- Le politiche per favorire la tran-
rispetto all’obiettivo di stabilità terventi in materia di credito e di sizione ambientale attraverso
dei prezzi della BCE158, nonché al sostegno al reddito di lavoratori e la decarbonizzazione delle fonti
rischio di un possibile avvio della imprese e per valutare le diverse energetiche, se non avviate tem-
spirale tra prezzi e salari. ricadute settoriali e territoriali del- pestivamente e attuate in modo
A febbraio del 2020 la Banca ha la crisi. Gli approfondimenti svolti graduale, possono comportare
ridefinito gli strumenti e le attività su temi legati alla crisi pandemica, un brusco incremento della spesa
di analisi per contribuire al meglio oltre a confluire nelle pubblicazio- energetica. Questo aumento si
alle decisioni di politica economi- ni ufficiali e nelle collane di ricerca riflette sulla vulnerabilità finan-
ca assunte per fronteggiare gli della Banca, hanno alimentato la ziaria di famiglie e imprese: si
effetti della crisi innescata dalla raccolta Note Covid-19 istituita a ripercuote sui bilanci delle prime
pandemia. L’emergenza sanitaria marzo del 2020. e sulla redditività delle seconde,
ha reso molto complessa l’attività L’Istituto conduce studi sul siste- esponendo gli intermediari a ri-
previsiva, sia per l’inusuale natura ma bancario e finanziario e sui schi finanziari (cosiddetto rischio
e per la dimensione dello shock rischi per la stabilità, anche al fine di transizione). È importante che
che ha colpito l’economia italiana di definire gli indicatori da utiliz- gli intermediari bancari e le au-
e quella globale, sia per la molte- zare per l’attivazione dei diversi torità di vigilanza siano in grado

157 La forward guidance sul sentiero atteso dei tassi ufficiali è una strategia comunicativa attraverso la quale la Banca centrale, oltre
a fissare il livello corrente del tasso ufficiale, fornisce contestualmente indicazioni ai mercati finanziari circa il livello previsto nei
periodi a venire, calcolato sulla base del quadro di riferimento e delle previsioni macroeconomiche a disposizione al momento
dell’annuncio.
158 Rischio di un divario positivo tra le aspettative di inflazione e l’obiettivo di stabilità dei prezzi della BCE.

11 La ricerca e l’analisi economica 109


di valutare tali rischi e di formu- dedicata del sito Internet. che da entrambi derivano sul si-
lare risposte adeguate. Le ricer- Sono anche compiute sistemati- stema economico. L’economia del
che su questi aspetti analizzano camente analisi e valutazioni delle Mezzogiorno è oggetto di atten-
l’efficacia delle semplificazioni prospettive strutturali dell’econo- zione costante; le sue prospettive
autorizzative per gli investimenti mia italiana, che vertono sull’evo- negli ultimi anni sono state al cen-
in impianti rinnovabili, le implica- luzione dell’andamento del PIL, tro di un ampio progetto di ricerca
zioni del Sistema per lo scambio dell’occupazione e della produtti- presentato in una conferenza con
delle quote di emissione dell’U- vità, nonché sulle politiche finaliz- la partecipazione di vari studiosi e
nione europea (European Union zate ad accrescere il potenziale di protagonisti della vita economica
emissions trading system, EU ETS) sviluppo del Paese. In tale ambito del Mezzogiorno.
per la competitività delle imprese assumono un ruolo rilevante gli Le analisi su temi di finanza pub-
italiane, l’impatto dell’introdu- studi sugli investimenti da realiz- blica nazionale e locale sono di
zione di una carbon tax (e di altre zare nel quadro del Piano nazio- ausilio alle audizioni parlamentari
misure di politica economica) sulla nale di ripresa e resilienza (PNRR), che esponenti della Banca d’Italia
vulnerabilità finanziaria di fami- assieme a quelli sugli interventi sono chiamati a svolgere almeno
glie e imprese, nonché sui bilanci normativi e attuativi per miglio- tre volte l’anno, in occasione del-
delle banche italiane. Gli studi ap- rare il contesto istituzionale in la presentazione al Parlamento
profondiscono anche le possibili cui vengono svolte sia l’attività di dei principali provvedimenti di bi-
modifiche al quadro prudenziale, impresa, sia la programmazione lancio del Governo (il Documento
per accrescere i presidi a tutela delle Amministrazioni pubbliche. di economia e finanza, la Nota di
della stabilità finanziaria a fronte I risultati di questi studi contri- aggiornamento del Documento di
dei rischi posti dai cambiamenti buiscono al dibattito scientifico, economia e finanza e il disegno di
climatici. oltre a costituire la base per l’e- legge di bilancio).
La transizione verso un’economia laborazione dei pareri in materia Le attività di analisi e ricerca eco-
sostenibile richiede infine la mo- economica e finanziaria richiesti nomica condotte a livello centrale
bilizzazione di ingenti risorse per alla Banca dal Parlamento e dal sono integrate da quelle svolte
finanziare gli investimenti. Viene Governo. dalla rete di ricerca operante a li-
pertanto dedicato spazio allo stu- Negli ultimi anni sono stati con- vello regionale, orientate allo stu-
dio del ruolo del sistema bancario dotti e presentati al pubblico ap- dio delle economie locali e degli
italiano nel fornire credito al set- profondimenti su: (a) gli effetti aspetti territoriali, anche nel con-
tore della green economy. Poiché della globalizzazione sulle im- fronto con le regioni di altri paesi
inoltre, negli ultimi anni, molti prese italiane; (b) i fattori chiave europei caratterizzati da un tessu-
emittenti di titoli finanziari hanno per la crescita della produttività; to produttivo, finanziario e sociale
fatto ricorso a indicatori di soste- (c) la capacità di esportare delle meno eterogeneo del nostro. In
nibilità ambientale per accrescere imprese italiane; (d) le debolezze Italia conoscere a fondo l’econo-
la capacità di raccogliere fondi sui del processo innovativo nell’e- mia dei territori è indispensabile
mercati, particolare attenzione ri- conomia italiana e le sue impli- per interpretare gli andamenti e i
veste l’analisi del valore informa- cazioni per la politica industriale; problemi strutturali dell’economia
tivo e della trasparenza di questi (e) gli effetti economici del fun- nazionale.
indicatori, determinanti per la zionamento della Pubblica ammi- Le ricerche sull’economia globa-
corretta allocazione degli investi- nistrazione. Articolati progetti di le e sulle relazioni tra l’economia
menti. I numerosi studi pubblicati ricerca sono stati dedicati ai temi italiana, quella dell’area dell’euro e
dalla Banca sul tema degli effetti della formazione del capitale uma- quelle degli altri principali paesi e
dei cambiamenti climatici e, più in no, a partire dal sistema educati- aree economiche riguardano sia lo
generale, della finanza sostenibi- vo e scolastico, e del mercato del studio della presenza delle impre-
le sono consultabili in una pagina lavoro, nonché alle conseguenze se italiane sui mercati esteri, delle

110 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


sue caratteristiche e determinan- economia e finanza e la raccolta economica. Il confronto e la cir-
ti, sia i temi che formano oggetto delle Note Covid-19 in ambito eco- colazione delle idee avvengono
del dibattito internazionale, come nomico; dei Quaderni di storia eco- anche mediante la presentazio-
le implicazioni dell’espansione nomica in campo storico. La ricerca ne dei lavori che gli economisti
e del riorientamento geografico sui temi di stabilità finanziaria e su della Banca tengono nelle più
delle catene globali del valore sul- quelli di vigilanza (cfr. il paragrafo: importanti conferenze naziona-
la competitività e sull’occupazio- L’analisi in materia di vigilanza) è li e internazionali, tra cui quelle
ne, il funzionamento del sistema diffusa anche mediante le Note di organizzate dalle principali asso-
monetario internazionale o quello stabilità finanziaria e vigilanza. ciazioni scientifiche, come la So-
delle istituzioni della cooperazione I risultati dei lavori prodotti dai cietà Italiana degli Economisti, la
multilaterale. Queste analisi sono ricercatori della Banca d’Italia European Economic Association,
alla base dell’attività istituzionale vengono pubblicati anche in rivi- l’American Economic Association
della Banca in organismi quali la ste scientifiche, internazionali e e l’Econometric Society.
Commissione europea, la Banca nazionali, in monografie e in capi-
dei regolamenti internazionali, il toli di libri. Le pubblicazioni – che
Fondo monetario internazionale, si concentrano sugli argomenti L’analisi in materia
la Banca Mondiale e l’OCSE, non- di diretto interesse istituzionale, di vigilanza
ché in sede di G20 e G7. come le banche e i mercati finan-
La ricerca quantitativa e statistica ziari, la politica monetaria, i prezzi Anche l’azione di vigilanza sul
è attenta alla sperimentazione di e il ciclo economico – si estendo- sistema bancario e finanziario
strumenti innovativi. Vengono ap- no all’intero campo della ricerca beneficia di una sistematica atti-
profondite tecnologie di frontiera economica. La produzione scien- vità di studio. Oltre ai rischi e alle
che consentono lo sfruttamento tifica degli economisti della Banca vulnerabilità per le banche e per
di enormi quantità di dati, quelle può essere confrontata a livello il sistema, vengono valutati gli
per l’utilizzo dei big data e gli al- internazionale con quella delle impatti economici della regola-
goritmi di machine learning159 e altre istituzioni (principalmente mentazione e degli interventi di
di intelligenza artificiale; queste università e altre banche centra- vigilanza sull’attività degli inter-
tecnologie stanno assumendo li), utilizzando indicatori costruiti mediari e sul credito.
un’importanza crescente e per- sulla base di dati pubblici: negli Negli ultimi anni le analisi si
mettono di potenziare i modelli di ultimi anni questa produzione si è sono concentrate sulle principali
previsione dei fenomeni economi- collocata ai primi posti in Europa questioni discusse all’interno del
ci, ottenere stime più tempestive (e al secondo posto tra le banche vasto processo di riforma delle
e aumentare il dettaglio territo- centrali, dopo la BCE), in termini regole e dei controlli sul sistema
riale delle informazioni. Le inda- sia di numero sia di qualità delle finanziario internazionale: (a) gli
gini campionarie che consentono pubblicazioni sulle riviste scienti- standard stabiliti dal Comitato
analisi accurate delle condizioni, fiche. di Basilea attraverso l’accordo
delle aspettative e delle scelte di La Banca d’Italia organizza e ospi- di Basilea 3; (b) le cause e gli ef-
imprese e famiglie vengono co- ta ogni anno conferenze aperte a fetti delle esposizioni delle ban-
stantemente migliorate grazie studiosi esterni, anche in ambito che verso debitori sovrani; (c) le
all’integrazione con fonti di dati internazionale, in cui vengono modalità più opportune per far
amministrative. presentati i risultati di innovativi sì che gli intermediari affrontino
I risultati delle ricerche sono dif- progetti di ricerca economica e efficacemente il pesante lascito
fusi attraverso le collane dei Temi discussi temi di particolare inte- della crisi finanziaria 2007-08,
di discussione e delle Questioni di resse per il dibattito di politica con particolare riferimento ai

159 Con l’espressione machine learning ci si riferisce ai meccanismi di apprendimento automatico da parte dei computer.

11 La ricerca e l’analisi economica 111


prestiti deteriorati; (d) i rischi conoscitiva su FinTech per rile- risprudenza delle Corti europee
connessi con le attività finan- vare l’adozione delle innovazioni e agli studi specialistici che se ne
ziarie più opache e illiquide (co- tecnologiche applicate ai servizi occupano.
siddette di livello 2 o 3, secondo finanziari. Sono inoltre condot- In tale contesto la ricerca giuridi-
la gerarchia stabilita dai principi ti approfondimenti sugli aspetti ca tratta tematiche strettamente
contabili internazionali); (e) i economici e regolamentari delle connesse con lo sviluppo dell’U-
possibili impatti del principio criptoattività. nione bancaria, nei suoi aspetti
contabile internazionale IFRS 9 procedurali e sostanziali. Sono
sulla prociclicità del sistema fi- approfonditi i temi delle regole
nanziario160; (f) le ricadute sul La ricerca su temi giuridici del giusto procedimento e dei
sistema bancario, in termini di e sulla fiscalità diritti fondamentali, dei regimi
volumi e di costi, dell’applicazio- di responsabilità civile applicabili
ne della disciplina del requisito Analisi dei profili giuridici dell’at- alla BCE e alle autorità naziona-
minimo di fondi propri e passi- tività istituzionale della Banca li, come pure i profili legali della
vità soggette a bail-in (minimum d’Italia sono svolte costantemen- vigilanza macroprudenziale.
requirement for own funds and te dagli avvocati dell’Istituto. Sono condotti studi anche su
eligible liabilities, MREL)161. Con i progressi dell’integrazione altre materie di interesse della
L’evoluzione dell’intermedia- monetaria, bancaria e finanziaria, Banca, come i sistemi e i servizi
zione finanziaria non bancaria il diritto dell’Unione europea ha di pagamento, le procedure con-
rappresenta un’ulteriore impor- assunto un peso crescente con corsuali o gli appalti pubblici, in
tante area di approfondimento. riguardo sia alla disciplina so- collaborazione con l’accademia
Le analisi di scenario e gli stress stanziale degli intermediari, sia o con altri soggetti istituzionali,
test162 sono un altro oggetto alle regole procedimentali che quali ad esempio l’Autorità na-
dell’attività di studio sul siste- le autorità preposte alla vigilan- zionale anticorruzione (ANAC) e
ma bancario e finanziario; in tale za sono chiamate a seguire. Da la Magistratura amministrativa.
ambito la Banca d’Italia sviluppa un lato, infatti, le banche sono I risultati di queste ricerche, oltre
modelli che colgono le interazioni sempre più tenute al rispetto di a essere diffusi attraverso i Qua-
fra l’economia reale e il settore norme dell’Unione direttamen- derni di ricerca giuridica, sono
finanziario e permettono di valu- te applicabili negli ordinamenti presentati in seminari e convegni
tare l’impatto di scenari economici nazionali; dall’altro, l’adozione scientifici svolti anche presso le
avversi sui bilanci dei singoli inter- dei provvedimenti di vigilanza, università.
mediari, l’effetto di retroazione di risoluzione e sanzionatori è La comune cornice europea del-
dal sistema bancario all’economia improntata al rispetto di principi le norme applicabili alle banche
e la capacità del settore finanzia- di buona amministrazione e di e alle istituzioni che le control-
rio di contribuire al finanziamento garanzie procedimentali, previsti lano facilita il raccordo con le
di famiglie e imprese anche in pe- dai singoli ordinamenti nazionali avvocature delle altre autorità
riodi di recessione. e dalla Carta dei diritti fondamen- nazionali dell’area dell’euro, che
Specifiche analisi sono rivolte tali dell’Unione europea. Per l’in- partecipano ai comitati legali in
alle trasformazioni del sistema terpretazione e l’applicazione di seno al SEBC, al Meccanismo di
finanziario: la Banca d’Italia con- questi principi, norme e garanzie vigilanza unico e al Meccanismo
duce periodicamente un’indagine occorre fare riferimento alla giu- di risoluzione unico.

160 L’IFRS 9, in vigore dal 1° gennaio 2018, è il nuovo criterio contabile per la classificazione e la misurazione degli strumenti
finanziari. Per maggiori dettagli, cfr. il paragrafo: L’adeguamento alle norme europee del capitolo 4 nella Relazione sulla gestione
e sulle attività della Banca d’Italia  sul 2016.
161 Per la disciplina del requisito MREL, cfr. il paragrafo: La regolamentazione in Europa del capitolo 7.
162 Per l’utilizzo degli stress test nella vigilanza bancaria, cfr. il capitolo 6: La vigilanza sugli intermediari bancari e finanziari.

112 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Allo studio del diritto dell’Unione L’analisi in materia mercati monetari e finanziari, la
si aggiunge l’approfondimento di mercati, infrastrutture conduzione operativa della poli-
dei sistemi giuridici dei paesi ade- e sistemi di pagamento tica monetaria, la valutazione e
renti, soprattutto per le possibili gestione del collaterale, le abi-
ricadute nell’ambito dell’SSM. L’innovazione e lo sviluppo delle tudini di pagamento di famiglie e
La Banca svolge inoltre ricerche tecnologie digitali stanno modi- imprese in situazioni ordinarie e
in materia di fiscalità, avvalen- ficando radicalmente le moda- straordinarie, come quelle emerse
dosi delle specifiche competenze lità con cui operano i mercati e durante la pandemia.
di risorse dedicate all’analisi dei i sistemi di pagamento. Questi I risultati delle ricerche sono dif-
sistemi tributari, oltre che all’a- cambiamenti si riflettono a loro fusi attraverso la collana Mercati,
dempimento, da parte dell’Isti- volta sull’utilizzo da parte de- infrastrutture, sistemi di paga-
tuto, degli obblighi in materia gli operatori delle infrastrutture mento avviata nel 2021, le cui
tributaria e alla gestione dei rap- di pagamento e di regolamento pubblicazioni hanno carattere
porti con l’Amministrazione fi- dell’Eurosistema. L’affermarsi di sia divulgativo, rivolte prevalen-
nanziaria. Nello studio e nella nuove forme di attività e modalità temente a un pubblico non spe-
valutazione della normativa di pagamento, accanto a soluzioni cialistico, sia di approfondimento
fiscale nazionale, comunitaria tecnologiche basate sulla crit- su tematiche di frontiera, indiriz-
e internazionale, particolare at- tografia e sull’utilizzo di registri zate a esperti dell’accademia e di
tenzione viene riservata alle te- distribuiti, determina nuovi rischi istituti di ricerca, delle istituzioni
matiche che riguardano i mercati (ad es. quelli connessi con la viola- internazionali e delle banche
e gli intermediari finanziari e la zione della privacy o della sicurez- centrali. Le ricerche pubblicate
loro regolamentazione, in stretta za informatica). favoriscono il dibattito tra istitu-
collaborazione con gli esperti nel Le analisi svolte dalla Banca ap- zioni, operatori economici, citta-
campo della vigilanza e in quel- profondiscono questi aspetti e le dini, anche grazie all’esperienza
lo economico. Nell’ambito delle loro implicazioni per le infrastrut- e alle conoscenze maturate dalla
collaborazioni istituzionali viene ture di mercato e del sistema dei Banca con la partecipazione alla
prestata consulenza tecnica al pagamenti, per gli interventi di costruzione e alla gestione delle
Ministero dell’Economia e delle regolamentazione e di supervi- infrastrutture di pagamento e di
finanze, anche in sede interna- sione, per l’attività delle Pubbliche regolamento dell’Eurosistema
zionale. amministrazioni. Le analisi riguar- (cfr. il capitolo 4: I sistemi di paga-
dano anche il funzionamento dei mento).

11 La ricerca e l’analisi economica 113


12 Le statistiche

Le ricerche, le analisi empiriche e i vigilanza, ad esempio sugli inter-


confronti internazionali sviluppati mediari bancari e finanziari, o di
in Banca d’Italia si fondano su un servizio per la comunità, come nel
vasto patrimonio di statistiche, caso della gestione della tesore-
tra cui hanno un rilievo particolare ria per conto dello Stato. L’utilizzo
quelle che l’Istituto, come molte di queste informazioni anche per
altre banche centrali, elabora al finalità statistiche ha il pregio di
proprio interno e mette a disposi- soddisfare le esigenze conosciti-
zione del pubblico. ve della Banca e della collettività
Tradizionalmente la raccolta dei senza comportare oneri aggiuntivi
dati, la produzione e la diffusio- per i soggetti che le forniscono.
ne delle statistiche della Banca A fianco di queste attività si è nel
si sono concentrate sui feno- tempo consolidata una seconda
meni più strettamente connessi linea di produzione statistica per
con le sue funzioni riguardanti la la raccolta delle altre informazioni
moneta, il credito, la finanza e il necessarie per l’analisi economi-
sistema dei pagamenti, la bilan- ca, in particolare di quelle sui com-
cia dei pagamenti e la posizione portamenti e le aspettative degli
patrimoniale sull’estero, i conti operatori economici. Con questo
finanziari, il debito e il fabbiso- obiettivo vengono effettuate in-
gno delle Amministrazioni pub- dagini periodiche sulle famiglie e
bliche. Un’ampia parte di queste le imprese non finanziarie.
statistiche è prodotta elaborando In virtù della partecipazione dell’I-
i dati che molti enti sono tenuti a talia all’Unione economica e mo-
inviare alla Banca d’Italia per con- netaria, dal 1999 i dati prodotti
sentirle l’esercizio dei compiti di dalla Banca d’Italia contribuiscono

114 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


alla compilazione delle statistiche del patrimonio statistico offerto pensioni aziendali e professionali
relative al complesso dell’area al pubblico consentiranno di per- (European Insurance and
dell’euro. La produzione statistica sonalizzare e riutilizzare le visua- Occupational Pensions Authority,
in Banca avviene quindi in larga lizzazioni prodotte (tabelle, grafici, EIOPA), senza duplicare le richieste
parte secondo metodi, definizioni dashboards)165, permettendone l’u- agli intermediari segnalanti. Un
e tempi stabiliti dalle prassi e dalle tilizzo anche a utenti meno esperti. rapporto altrettanto consolidato
disposizioni normative concorda- regola anche la collaborazione
te nell’ambito del Sistema euro- e lo scambio di dati con la
peo di banche centrali (SEBC)163, La collaborazione con altre Commissione nazionale per le
oltre che del Sistema statistico istituzioni società e la borsa (Consob).
europeo (SSE)164, ed è general- La Banca d’Italia infine fornisce
mente in linea con gli standard Nel rispetto dell’autonomia all’Ivass, alla Covip e all’Unità
statistici internazionali elaborati reciproca, la Banca d’Italia di informazione finanziaria per
dal Fondo monetario interna- collabora con altri enti per l’Italia (UIF) strumenti tecnologici
zionale e dalle Nazioni Unite. La la raccolta, l’elaborazione e e metodologici a sostegno del-
Banca d’Italia partecipa attiva- la diffusione di informazioni la raccolta e dell’elaborazione di
mente ai gruppi di lavoro che cu- statistiche, condividendo anche statistiche.
rano l’elaborazione di normative e metodologie e dati, quando
standard internazionali. consentito dalle norme vigenti
Le statistiche prodotte sono co- sulla protezione dei dati statistici La raccolta e l’elaborazione
municate, oltre che alla BCE, riservati. In particolare la dei dati per le statistiche
anche a istituzioni nazionali ed produzione di molte statistiche monetarie, bancarie e
estere e sono in larga parte mes- viene effettuata in coordinamento finanziarie
se a disposizione del pubblico sul con l’Istat, sulla base di una
sito internet dell’Istituto tramite collaborazione strutturata avviata La raccolta di dati dagli inter-
pubblicazioni periodiche, come i da tempo, e la Banca contribuisce mediari finanziari è essenziale
fascicoli della collana Statistiche, all’elaborazione di parti del per sostenere la politica mone-
e attraverso la Base dati statisti- programma statistico nazionale, taria della BCE e gli altri compiti
ca (BDS) e un sistema di elabora- ad esempio in materia di finanza dell’Eurosistema, del SEBC e della
zione a distanza per l’analisi dei pubblica e di conti nazionali. La vigilanza europea sulle banche,
microdati riservati. I ricercatori, cooperazione con l’Istituto per inclusi quelli relativi alla stabilità
interni ed esterni, possono avva- la vigilanza sulle assicurazioni finanziaria. L’attività statistica ha
lersi dell’assistenza di un research (Ivass) e con la Commissione di quindi assunto, a partire dagli anni
data center, che gestisce gli archivi vigilanza sui fondi pensione (Covip) duemila, un’importanza crescen-
di microdati, fornendo tutte le in- consente di raccogliere i dati su te a livello europeo, in relazione
formazioni necessarie per il loro assicurazioni e fondi pensione agli impegni che derivano dalla
utilizzo, in forme che ne garanti- richiesti dalla BCE, unitamente partecipazione all’Eurosistema e
scono la riservatezza. a quelli destinati all’Autorità al Meccanismo di vigilanza unico
Modalità innovative di fruizione europea delle assicurazioni e delle (Single Supervisory Mechanism,

163 Regolamenti e indirizzi della Banca centrale europea (BCE) e Dichiarazione pubblica di impegno del SEBC sulle statistiche
europee.
164 Il Sistema statistico europeo è il partenariato tra l’autorità statistica comunitaria, ossia la Commissione (Eurostat), gli istituti
nazionali di statistica e le altre autorità statistiche nazionali preposte in ciascuno Stato membro allo sviluppo, alla produzione e
alla diffusione di statistiche europee. Il sistema segue le disposizioni del regolamento CE/2009/223 (legge statistica europea).
165 Con la parola dashboard  (in italiano “cruscotto”) ci si riferisce ad un insieme di oggetti, grafici e tavole che, opportunamente
strutturati e visualizzati, permettono di rendere accessibili in modo simultaneo più informazioni eterogenee e di diversa
complessità.

12 Le statistiche 115
SSM). Alle statistiche su aggregati Nella raccolta e nell’elaborazio- Banca d’Italia, in particolare quelli
monetari, bilanci bancari e tassi di ne dei dati bancari e finanziari la riferiti alle imprese, finanziarie e
interesse su prestiti, mutui e de- Banca d’Italia utilizza tradizional- non, e agli strumenti finanziari.
positi si sono aggiunte informa- mente un modello integrato che Per questi ultimi la Banca svolge
zioni sui titoli emessi e detenuti prevede, dove possibile, un’unica anche il ruolo di numbering agency
dagli intermediari finanziari, su richiesta di informazioni alle isti- nazionale, ossia di ente preposto
attività e passività di fondi comu- tuzioni finanziarie. Questo model- alla loro codifica secondo lo stan-
ni, assicurazioni e fondi pensione, lo presenta il duplice vantaggio di dard ISIN (International Securities
sul funzionamento del mercato assicurare la coerenza tra le infor- Identification Number), definito a
monetario. Queste informazioni mazioni utilizzate per i vari com- livello internazionale.
permettono di avere un quadro piti della Banca e di ridurre l’onere Alla qualità dei dati è dedica-
più completo delle attività di in- a carico degli enti segnalanti166. ta grande attenzione nel corso
termediari e mercati finanziari, La vasta esperienza della Banca dell’intero processo di trattamen-
arricchendo i dati disponibili per d’Italia in questo campo costitui- to. Per potenziare i controlli delle
la conduzione della politica mo- sce un punto di riferimento per informazioni raccolte, anche a
netaria e per le analisi sulla sta- il progetto strategico del SEBC seguito dell’aumento del loro li-
bilità finanziaria. La Banca d’Italia denominato Integrated Reporting vello di dettaglio, vengono anche
produce anche i conti finanziari Framework (IReF), volto a realizza- definite e implementate tecniche
– cioè lo schema statistico che re un modello integrato di raccolta di machine learning.
registra le attività e le passività dei dati bancari a livello europeo.
finanziarie dei settori istituzionali Dagli anni ottanta un numero si-
(famiglie, società non finanziarie, gnificativo di intermediari parteci- La Centrale dei rischi
Amministrazioni pubbliche, ecc.), pa su base volontaria all’iniziativa
con informazioni su ricchezza lor- di cooperazione PUMA (Procedura La Centrale dei rischi (CR) è una
da e debiti delle famiglie, struttura Unificata Matrici Aziendali), coor- banca dati nazionale che raccoglie
del capitale delle imprese – e altre dinata dalla Banca d’Italia e volta le informazioni sui debiti di fa-
statistiche finanziarie utili per le a predisporre e condividere con il miglie e imprese verso il sistema
funzioni istituzionali. sistema bancario e finanziario la bancario e finanziario167. Questi
Dall’autunno del 2018 vengono documentazione di riferimento dati consentono alla Banca d’Italia
raccolte informazioni dettaglia- per la produzione delle segna- di elaborare e rendere disponibili
te su prestiti, garanzie e rischio di lazioni obbligatorie (fig. 12.1). al pubblico statistiche aggregate,
credito nell’ambito della rilevazio- Un’esperienza simile, denomi- impiegate con finalità di analisi
ne armonizzata a livello europeo nata Bank’s Integrated Reporting economica per valutare la rischio-
AnaCredit. La base dati fornisce Dictionary (BIRD) e complementa- sità e le condizioni del credito.
informazioni omogenee e confron- re all’IReF, è stata avviata nell’am- Le informazioni che confluiscono
tabili tra i paesi europei sui singoli bito del SEBC su impulso anche nella CR consentono inoltre a ban-
finanziamenti erogati dalle banche della Banca d’Italia. che e intermediari finanziari di ave-
alle imprese, nonché sulle relative Una componente essenziale del re un quadro di insieme dei debiti
garanzie, e consente di soddisfare sistema di raccolta e di elabora- dei clienti, della loro storia crediti-
numerose esigenze informative e zione dei dati è rappresentata da- zia e della loro capacità di restituire
di analisi delle banche centrali. gli archivi anagrafici gestiti dalla i prestiti eventualmente concessi

166 Parte dei dati raccolti viene anche restituita dalla Banca d’Italia in forma aggregata agli intermediari segnalanti, preservando la
riservatezza delle informazioni individuali.
167 La CR, analogamente ad AnaCredit, raccoglie informazioni sui finanziamenti, ma con un perimetro di rilevazione più esteso, che
include anche quelli alle famiglie. Diversamente da AnaCredit, la CR si configura come un servizio per gli intermediari segnalanti
finalizzato – attraverso la restituzione delle informazioni raccolte – alla valutazione del merito creditizio della clientela.

116 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 12.1
Il processo di produzione delle statistiche monetarie e finanziarie

Intermediari

Archivi Documentazione
aziendali Segnalazioni
PUMAa

Utilizzo

Invio dei dati alla BCE Pubblicazioni Altre funzioni


e ad altre istituzioni istituzionali

dagli intermediari. Questo permet- Sono presenti nella base dati del- comprese quelle sul debito delle
te ai clienti giudicati più affidabili di la CR oltre 8 milioni di debitori di Amministrazioni pubbliche italia-
ottenere finanziamenti più facil- banche e altri intermediari169. ne, elaborate sulla base delle re-
mente e a condizioni migliori168. gole statistiche definite in ambito
Nella CR sono registrati i crediti europeo (il cosiddetto debito di
pari o superiori a 30.000 euro e Le statistiche sulle Maastricht) e quelle sul fabbiso-
quelli in sofferenza superiori a 250 Amministrazioni pubbliche gno delle Amministrazioni pub-
euro. Un prestito viene segnalato e quelle sulla bilancia dei bliche italiane, non armonizzate
in sofferenza quando il cliente è pagamenti a livello europeo ma che costitui-
valutato dalla banca o dalla so- scono un indicatore tempestivo
cietà finanziaria come insolvente, La Banca d’Italia compila alcune dell’andamento dei conti pub-
ossia non in grado – in modo defi- delle principali statistiche sul- blici valutato in termini di cas-
nitivo – di saldare il proprio debito. la finanza pubblica del Paese, sa170. Il debito di Maastricht e

168 Per maggiori dettagli, cfr. sul sito della Banca d’Italia: La Centrale dei rischi in parole semplici.
169 Le informazioni presenti nella CR, essendo di carattere riservato e individuale, non possono essere diffuse. Solo i diretti interessati
hanno titolo ad accedere ai propri dati per conoscere e verificare la propria posizione e la correttezza delle segnalazioni. Qualora
queste siano errate, la loro rettifica può essere chiesta direttamente all’intermediario che le ha trasmesse alla CR.
170 Secondo il principio di cassa le transazioni economiche vengono registrate nel momento in cui danno origine a un effettivo
passaggio di fondi. Secondo il criterio della competenza economica invece le transazioni sono registrate nel momento in cui
il valore economico è creato, trasformato, trasferito o estinto: in altre parole gli effetti degli eventi economici sono registrati
quando avvengono, indipendentemente dal fatto che l’introito di cassa sia stato ricevuto o il pagamento sia stato effettuato.

12 Le statistiche 117
l’indebitamento netto calcolato la bilancia dei pagamenti – cioè membri, predispone gli standard
dall’Istat secondo il criterio del- la registrazione delle transazioni di diffusione al pubblico delle
la competenza economica so- economiche avvenute in un de- informazioni statistiche, inclu-
no i due indicatori di riferimento terminato periodo tra i residenti se quelle relative ai rapporti con
previsti dalla procedura per i in Italia e i non residenti – e la l’estero, allo scopo di assicurare
disavanzi eccessivi dell’Unione posizione patrimoniale sull’este- accessibilità, confrontabilità e
europea. ro del Paese, ossia le consistenze qualità dei dati. Le statistiche re-
Oltre a queste statistiche la Banca di attività e passività finanziarie lative ai conti con l’estero dell’Ita-
mette a disposizione, attraver- a una determinata data nei con- lia sono compilate e pubblicate in
so un sito internet dedicato, il fronti di soggetti non residenti. conformità con questi standard.
Sistema informativo delle ope- Le informazioni sui rapporti con
razioni degli enti pubblici (Siope) l’estero sono diffuse al pubblico
– un archivio di informazioni su- e trasmesse a diversi organismi Le statistiche su famiglie e
gli incassi e i pagamenti delle sin- internazionali, tra cui la BCE, sulla imprese non finanziarie
gole Amministrazioni pubbliche, base delle normative e degli ac-
frutto di una convenzione con la cordi vigenti. Contribuiscono alla La Banca d’Italia raccoglie dati,
Ragioneria generale dello Stato – definizione delle statistiche relati- elabora e diffonde statistiche an-
e l’associata infrastruttura ve al complesso dell’area dell’eu- che sulle famiglie e sulle imprese
Siope+, arricchendo così i dati di- ro e sono utilizzate dall’Eurostat non finanziarie, che permettono
sponibili sull’andamento dei conti anche per l’analisi dell’evoluzio- di disporre di informazioni tem-
pubblici171. ne economica negli Stati membri pestive per l’analisi del ciclo eco-
La Banca d’Italia compila anche, e per l’attuazione della politica nomico, di condurre ricerche su
come parte dei suoi compiti istitu- commerciale comune. aspetti strutturali dell’economia
zionali, le statistiche riguardanti L’FMI, in accordo con i paesi italiana e di valutare gli effetti di

Le indagini sulle famiglie. – La Banca d’Italia svolge sin dagli anni sessanta un’indagine sui redditi e sui risparmi
delle famiglie italiane.
Nel corso degli anni la rilevazione si è estesa per includere anche la ricchezza e altri aspetti relativi ai comportamenti
economici e finanziari, come ad esempio l’uso dei mezzi di
pagamento. Sin dalla fine degli anni ottanta, i dati individuali
Le indagini campionarie sono messi a disposizione del pubblico e della comunità

su famiglie e imprese scientifica in modo pressoché integrale, escludendo unicamente


le informazioni che potrebbero consentire l’identificazione degli

non finanziarie intervistati. Il disegno campionario dell’indagine ha subito nel


tempo due revisioni sostanziali. Dalla rilevazione sul 1989 il
campione comprende una componente di famiglie che vengono
intervistate in più edizioni consecutive (famiglie panel). Dall’edizione sul 2020 il disegno campionario è stratificato
in modo da migliorare sensibilmente la rappresentatività di alcune fasce della popolazione (in particolare le
famiglie benestanti e quelle indebitate). Per garantire la confrontabilità con le edizioni precedenti viene anche
elaborato un sistema di ponderazione dei dati ulteriore rispetto a quello tradizionale.

171 Per ulteriori informazioni, cfr. il capitolo 13: I servizi per lo Stato.

118 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Le indagini sulle imprese non finanziarie. – Dal 1972 la Banca d’Italia conduce, con il contributo della propria rete
di ricerca nelle regioni, indagini campionarie sulle imprese. Ogni anno, in primavera, viene svolta una rilevazione
su un campione di circa 4.500 imprese dell’industria e dei servizi privati non finanziari con almeno 20 addetti
(almeno 10 nelle costruzioni). Le informazioni raccolte sono state gradualmente ampliate nel corso del tempo,
includendo quesiti su temi di attualità. La parte principale del questionario è tuttavia rimasta immutata e riguarda
gli investimenti, l’occupazione, le retribuzioni, il fatturato, il risultato di esercizio e le fonti di finanziamento.
All’inizio dell’autunno, presso lo stesso insieme di imprese, viene condotto un sondaggio che rileva valutazioni
qualitative su temi analoghi.
A conclusione dell’indagine le aziende intervistate ricevono un fascicolo personalizzato che riporta grafici
commentati sull’andamento delle principali variabili di interesse riferite a gruppi di imprese simili per settore,
area geografica e dimensione aziendale.
Dal 1999 la Banca d’Italia conduce inoltre un’indagine trimestrale sulle aspettative di inflazione e crescita,
per raccogliere opinioni sul contesto economico di riferimento e su quello delle singole imprese (dinamica
prevista dei propri prezzi, della domanda e degli investimenti).
Si segnalano infine due ulteriori indagini della Banca d’Italia: (a) l’indagine semestrale sulla domanda e l’offerta
di credito a livello territoriale (Regional Bank Lending Survey, RBLS), in cui si rileva l’andamento della domanda di
finanziamenti di imprese e famiglie e della raccolta bancaria nelle diverse ripartizioni geografiche; (b) l’indagine
annuale sul costo dei conti correnti, che prevede l’acquisizione di informazioni analitiche sulle spese di gestione
effettivamente sostenute dalle famiglie nel corso di un anno.
I dati sulle imprese non finanziarie sono messi a disposizione della comunità scientifica attraverso un sistema
che permette all’utente di ottenere elaborazioni di dati, previo controllo che non siano contenute informazioni
riservate.
I principali risultati delle indagini sulle imprese non finanziarie e sulle famiglie sono inclusi nei fascicoli dedicati
della collana Statistiche e in altre pubblicazioni ufficiali. I risultati sono diffusi anche attraverso video disponibili
sul sito internet dell’Istituto.

diverse politiche economiche172. redditi e dei patrimoni familiari. da tutelarne la riservatezza, sono
L’indagine sui bilanci delle fa- Le indagini campionarie sulle im- resi accessibili al pubblico e uti-
miglie fornisce informazioni sul prese non finanziarie permettono lizzati dalla comunità scientifica
reddito e sulla ricchezza comple- di disporre di stime tempestive per finalità di ricerca.
mentari a quelle derivanti dalle sull’andamento corrente e pre-
fonti macroeconomiche (come la visto delle attività di produzione
Contabilità nazionale) e consente e di investimento, di studiare i L’utilizzo a fini statistici dei
di effettuare analisi rilevanti per comportamenti e le scelte delle dati di bilancio della Banca
le funzioni istituzionali, non solo imprese e di valutare l’efficacia
ad esempio sull’indebitamento, delle misure di politica economi- I dati di bilancio della Banca d’Italia
sulla vulnerabilità finanziaria e ca. I dati individuali raccolti me- sono utilizzati, con opportuni
sull’utilizzo degli strumenti di pa- diante le rilevazioni sulle famiglie adattamenti, per integrare le
gamento da parte delle famiglie, e le imprese non finanziarie, op- informazioni delle segnalazioni
ma anche sulla distribuzione dei portunamente trattati in modo statistiche mensili monetarie,

172 A tal fine, la Banca conduce anche, in collaborazione con Tecnoborsa e l’Agenzia delle Entrate, un sondaggio trimestrale sul
mercato delle abitazioni in Italia, con l’obiettivo di ottenere le valutazioni di un campione di agenti immobiliari sugli andamenti,
correnti e attesi, di compravendite, quotazioni, canoni e contratti di locazione.

12 Le statistiche 119
bancarie e finanziarie e quelle segnalazioni contabili giornaliere, sul sito della Banca, garantisce
relative alla bilancia dei pagamenti mensili e trimestrali verso la un punto unico di accesso a
e ai conti finanziari, oltre che BCE e delle situazioni contabili questo patrimonio informativo di
per adempiere agli obblighi di mensili trasmesse al Ministero natura contabile, accrescendone
diffusione internazionale delle dell’Economia e delle finanze la fruibilità e agevolando il
statistiche assunti dall’Italia (in e pubblicate sul sito internet reperimento delle informazioni
particolare nei confronti dell’FMI). dell’Istituto. La procedura presenti nelle varie pubblicazioni.
I dati di bilancio sono alla base informatica Ibis (Informativa
del bilancio di esercizio, delle di bilancio storica), disponibile

120 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


SERVIZI AL PUBBLICO
Servizi per lo Stato

Tutela dei clienti, educazione finanziaria e altri


servizi per il pubblico
13 I servizi
per lo Stato

La Banca d’Italia è il tesoriere non statali, eseguiti dai relativi


dello Stato. In questo ruolo ese- tesorieri (essenzialmente banche
gue, in Italia e all’estero, tutte le o Poste Italiane), sono regolati
disposizioni di pagamento delle su un unico conto aperto presso
Amministrazioni statali e incassa la Banca d’Italia175 denominato
le somme loro dovute a qualsiasi conto disponibilità del Tesoro.
titolo. Svolge inoltre servizi di in- Ciò rende più efficiente la ge-
casso e pagamento per le agen- stione della liquidità e il control-
zie fiscali173 e per l’INPS174. lo dei conti pubblici. In linea con
Gli incassi e i pagamenti dello la normativa comunitaria, che
Stato e quelli degli enti pubblici vieta alle banche centrali degli

173 Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei monopoli e Agenzia del
Demanio.
174 Pagamento di prestazioni temporanee tra cui indennità di maternità, di
disoccupazione e compensi ai lavoratori socialmente utili.
175 Le Amministrazioni locali detengono la propria liquidità nella Tesoreria statale
in attuazione del principio della tesoreria unica, introdotto dalla L. 720/1984 e
successive modifiche.

124 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Stati membri di concedere qual- tesorerie provinciali e da quella liquidità del sistema economico
siasi forma di finanziamento al centrale177. Ciò consentirà recu- e rilevano quindi per la conduzio-
Tesoro176, il conto disponibili- peri di efficienza ed efficacia, in ne della politica monetaria unica:
tà non può mai avere un saldo particolare nella gestione degli per questa ragione la Banca, così
negativo. atti di pignoramento. come le altre banche centrali na-
L’Istituto controlla il saldo del zionali (BCN), trasmette le pro-
conto disponibilità, predispone il prie previsioni alla Banca centrale
rendiconto delle operazioni di in- L’analisi e le previsioni europea. Quest’ultima ha inoltre
casso e pagamento eseguite e lo della liquidità del Tesoro stabilito un sistema di remune-
trasmette mediante flussi tele- e del fabbisogno razione dei depositi governativi
matici alle Amministrazioni sta- del settore statale detenuti presso le BCN, struttu-
tali e alla Corte dei conti, secondo rato in modo da favorire il perma-
quanto previsto dalla normativa La Banca d’Italia elabora e ag- nere dei saldi su livelli contenuti
di contabilità pubblica; informa giorna quotidianamente le pre- (cfr. il riquadro: La remunerazione
inoltre i cassieri e i tesorieri degli visioni delle esigenze di finanzia- del conto disponibilità del Tesoro).
enti pubblici non statali sui tra- mento del Tesoro su un orizzonte
sferimenti a loro favore effettuati di medio periodo (6 mesi). Queste
dal bilancio dello Stato e dagli al- previsioni forniscono supporto al I sistemi informativi
tri enti in tesoreria. MEF nella gestione della liquidità
Grazie alle innovazioni tecnolo- e del debito pubblico. Nell’ambito del servizio di tesore-
giche introdotte nel corso degli La Banca d’Italia e il MEF condi- ria statale affidato alla Banca rien-
anni, l’attività di tesoreria è og- vidono frequentemente dati e tra anche la gestione del Sistema
gi realizzata quasi completa- analisi sulle singole voci di spesa informativo sulle operazioni degli
mente in modalità telematica, e di incasso che contribuiscono enti pubblici (Siope)180, attivo dal
con elevati guadagni in termini alla formazione del fabbisogno 2006, che riceve quotidianamen-
di efficienza. Si sta realizzan- del settore statale178, al fine di te informazioni sugli incassi e sui
do un ambizioso programma di verificare la coerenza di quest’ul- pagamenti eseguiti dai tesorieri o
rinnovamento delle procedure timo con gli obiettivi stabiliti dal dai cassieri delle Amministrazioni
di incasso e pagamento, che si Governo. locali181. Le informazioni presenti
completerà nel 2024, oltre che Le fluttuazioni del conto disponi- in Siope sono utilizzate dai singoli
l’accentramento presso un’unica bilità e degli altri depositi gover- enti e nei principali documenti di
struttura organizzativa delle at- nativi179 detenuti presso la Banca finanza pubblica elaborati dalla
tività in precedenza svolte dalle d’Italia hanno un impatto sulla Ragioneria generale dello Stato e

176 Art. 21 dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea.
177 Con il DM 19 agosto 2021, il Ministero dell’Economia e delle finanze (MEF) ha previsto che le funzioni di tesoreria svolte dalla
Succursale di Roma della Banca d’Italia venissero incorporate nel Servizio Tesoreria dello Stato dell’Istituto. Il DL 73/2022
(convertito dalla L. 122/2022) ha inoltre introdotto una serie di modifiche alle fonti normative primarie che disciplinano il
servizio di tesoreria statale affidato alla Banca. Le nuove norme permettono un radicale ammodernamento delle procedure e
degli strumenti utilizzati.
178 Il fabbisogno del settore statale è pari alla differenza tra le uscite e le entrate di cassa, esclusi i proventi da privatizzazioni, le
emissioni e i rimborsi di prestiti. Questo aggregato rappresenta un importante indicatore dell’andamento dei conti pubblici e,
in particolare, dell’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche.
179 Nei depositi governativi rientrano anche altri conti, iscritti tra le passività del bilancio della Banca d’Italia, le cui giacenze sono
riconducibili al perimetro delle Amministrazioni pubbliche, assimilati al conto disponibilità secondo quanto stabilito con le
decisioni BCE del 20 febbraio, n. 8, e del 5 giugno 2014, n. 23.
180 Per maggiori dettagli, cfr. Convenzione del 31 marzo 2003 tra il Ministero dell’Economia e delle finanze e la Banca d’Italia per
la gestione del Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici (Siope).
181 Ad esempio se si tratta di pagamenti per stipendi, trasferimenti, acquisti di beni e servizi, oppure di incassi di natura tributaria
o per servizi erogati.

13 I servizi per lo Stato 125


Le banche centrali nazionali dell’area dell’euro remunerano i depositi delle Amministrazioni pubbliche
secondo regole stabilite nell’ambito delle decisioni e degli indirizzi della Banca centrale europea (BCE).
Le regole prevedono l’applicazione di un limite massimo di remunerazione pari al tasso di mercato sui
depositi overnight non garantiti (€STR), per un importo del saldo
corrispondente al valore più elevato tra 200 milioni di euro e lo
La remunerazione 0,04 per cento del PIL nazionale (soglia). Per i saldi superiori alla

del conto disponibilità


soglia il tasso di remunerazione è invece pari: (a) al minore tra il
tasso €STR e quello sui depositi presso la BCE (tasso sulla deposit

del Tesoro facility)a , qualora uno dei due tassi sia negativo; (b) a zero, in caso
173

di tasso sulla deposit facility maggiore o uguale a zero e €STR


positivo. Per preservare l’efficace trasmissione della politica
monetaria e salvaguardare l’ordinato funzionamento del mercato, l’8 settembre 2022 il Consiglio direttivo
della BCE ha stabilito la temporanea rimozione (dal 14 settembre 2022 al 30 aprile 2023) del tetto pari
a zero per il tasso di remunerazione dei depositi delle Amministrazioni pubbliche eccedenti la soglia. Su
questi depositi si applicherà il tasso di remunerazione corrispondente al minore tra il tasso €STR e quello
sulla deposit facility. La normativa prevede l’inclusione di tutte le giacenze dei conti delle Amministrazioni
pubbliche ai fini del calcolo della soglia.
Per mantenere un saldo prossimo al livello desiderato, il MEF svolge operazioni di raccolta o di impiego sul
mercato monetario, tra cui operazioni in pronti contro termine (repo e reverse repo)b e negoziazioni bilaterali
174

(depo). Nel corso del 2022 la convenzione per la gestione del conto disponibilità e dei conti a esso assimilabili
è stata aggiornata anche per tenere conto del funzionamento del nuovo conto in dollari detenuto dal MEF
presso la Banca d’Italia.

a Il tasso di interesse sui depositi è quello applicato alle operazioni di deposito overnight presso l’Eurosistema. Per i
depositi in valuta diversa dall’euro si applica un approccio comparabile.
b L’attività in repo e reverse repo prevede la conclusione di contratti di raccolta o di impiego temporaneo della liquidità
giacente sul conto disponibilità garantiti da titoli di Stato italiani.

dall’Istat. La Banca gestisce inoltre l’infra- permesso la completa demateria-


L’archivio Siope è accessibile struttura denominata Siope+, lizzazione dei documenti scam-
tramite il sito internet dedicato, che le Amministrazioni pubbliche biati tra ente pubblico e tesorie-
che consente la visualizzazio- hanno l’obbligo di utilizzare per lo re, nonché l’armonizzazione e la
ne di informazioni suddivise per scambio degli ordini informatici di semplificazione dei servizi di te-
singoli enti pubblici o aggregate incasso e pagamento con le relati- soreria e di cassa. L’acquisizione,
per comparti (secondo criteri ge- ve banche tesoriere. Questa infra- grazie a Siope+, di informazioni
ografici o dimensionali), il con- struttura – operativa dal 2018 per con il massimo livello di dettaglio
fronto tra enti o periodi diversi e Regioni, Province, Città metropoli- sugli incassi e i pagamenti delle
il download massivo dei dati. Le tane, Comuni, strutture sanitarie – Amministrazioni pubbliche loca-
informazioni sono utilizzate per è stata progressivamente estesa li potrà migliorare la qualità delle
attività di analisi da ricercatori, a tutti gli enti locali e ad altre ca- statistiche di finanza pubblica e
organi di stampa e dalle stesse tegorie di Amministrazioni pubbli- delle analisi dei fenomeni di inte-
Amministrazioni locali. che182. L’introduzione di Siope+ ha resse; in prospettiva permetterà

182 Tra cui le università, gli enti di ricerca, le camere di commercio, gli enti parco e le autorità portuali.

126 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


anche di arricchire l’offerta infor- di incasso e pagamento. Il collocamento dei titoli di Stato
mativa sul sito internet. avviene principalmente attraver-
La disponibilità delle informa- so aste; negli ultimi anni ne sono
zioni di dettaglio consentirà di La gestione del debito state eseguite, in media, circa 240
ricostruire direttamente attra- pubblico ogni anno184 (cfr. il riquadro: Lo
verso Siope+ le segnalazioni che svolgimento delle aste dei titoli di
vengono attualmente trasmesse La Banca d’Italia collabora con Stato).
all’archivio Siope dai tesorieri (eli- il MEF nella gestione del debito La Banca cura inoltre la pubbli-
minando così l’onere per questi pubblico: esegue le operazioni di cazione di statistiche e indici di
ultimi). L’alimentazione di Siope collocamento, acquisto e concam- rendimento dei titoli di Stato, tra
tramite Siope+ inizierà nel 2023. bio183 dei titoli di Stato; cura i pa- i quali il Rendistato185, utilizza-
Aderiscono all’infrastruttura circa gamenti delle cedole e il rimborso to di frequente dagli operatori di
10.000 enti, che ogni mese scam- del capitale (svolgendo il cosid- mercato come parametro nei pre-
biano con i propri tesorieri, utiliz- detto servizio finanziario); offre stiti a indicizzazione finanziaria
zando la piattaforma, flussi rela- consulenza nella definizione della (ad es. nelle operazioni di credito
tivi a oltre 5 milioni di operazioni politica di emissione. agevolato)186.

La Banca d’Italia svolge per conto del MEF le aste dei titoli di Stato. Queste si articolano in diverse fasi:
comunicazione al mercato, raccolta delle domande, determinazione dei risultati e loro successiva
pubblicazione, avvio della fase di regolamento dei titoli sottoscritti.
Per la raccolta delle domande e la determinazione dei risultati,
l’Istituto ha sviluppato una procedura telematica che consente
Lo svolgimento delle aste di elaborare le domande inviate dagli operatori abilitatia e 173

dei titoli di Stato


comunicare i risultati a questi ultimi e al mercato in tempi molto
rapidi.
La Banca rende note sui principali circuiti di informazione
finanziaria e sul proprio sito le caratteristiche dei titoli in emissione. Attraverso gli stessi canali pubblica
tempestivamente i risultati delle aste a beneficio del funzionamento del mercato finanziario e dei risparmiatori.

a Possono partecipare alle aste gli operatori specialisti in titoli di Stato e aspiranti specialisti. Si tratta di intermediari che
soddisfano alcuni requisiti legali e tecnici indicati nei decreti del Ministero e nella convenzione da sottoscrivere con la
Banca d’Italia.

183 I concambi sono operazioni riservate agli operatori specialisti in titoli di Stato, cioè i principali intermediari nelle operazioni in
titoli di Stato. Nei concambi il MEF propone di ritirare titoli in circolazione in cambio di titoli di nuova emissione, con lo scopo
di distribuire nel tempo le scadenze – evitando la concentrazione dei rimborsi in periodi limitati – e di favorire la liquidità e
l’efficienza del mercato secondario dei titoli di Stato.
184 In alternativa all’asta il MEF ricorre alla forma tecnica del sindacato di collocamento per l’emissione dei buoni del Tesoro
poliennali (BTP) a più lungo termine, dei titoli indicizzati all’inflazione, dei titoli destinati agli investitori al dettaglio e dei titoli
emessi direttamente sui mercati internazionali (prestiti della Repubblica italiana).
185 L’indice Rendistato è una misura del rendimento di un campione di titoli di Stato italiani; è calcolato come media ponderata dei
rendimenti di BTP con vita residua superiore a un anno.
186 Delibera CICR del 3 marzo 1994 e decreto del Ministro del Tesoro del 21 dicembre 1994.

13 I servizi per lo Stato 127


14La tutela
dei clienti,
l’educazione
finanziaria
e altri servizi
per il pubblico
Nello svolgimento delle sue fun- finanziari (fig. 14.1).
zioni la Banca d’Italia opera a tu- Le finalità di tutela rispondono
tela dei risparmiatori e dei clienti all’esigenza di proteggere i cit-
del sistema bancario e finanzia- tadini e le imprese che utilizzano
rio: realizza una serie di iniziative prodotti e servizi bancari e finan-
educative e informative, attiva ziari e che spesso nella relazione
canali di ascolto e offre altri ser- con l’intermediario costituiscono
vizi direttamente al pubblico; se la parte più debole, disponendo
necessario, adotta interventi di di meno informazioni e di mino-
vigilanza per promuovere com- re potere contrattuale. A questa
portamenti corretti e tutelare i esigenza la Banca d’Italia ha ri-
clienti di banche e intermediari sposto integrando in un unico

128 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 14.1
Tutela dei clienti e servizi per il pubblico Le regole e i controlli
sui comportamenti
degli intermediari
TUTELA DEL CLIENTE EDUCAZIONE
Regole di trasparenza e correttezza FINANZIARIA La Banca d’Italia promuove re-
Controlli sui comportamenti degli Per i giovani lazioni corrette e trasparenti tra
intermediari Per gli adulti intermediari e clienti, affinché
Esposti Il portale L’Economia per tutti
Ricorsi all’ABF questi ultimi possano compiere
scelte consapevoli nell’individua-
zione di prodotti e servizi bancari
e finanziari e nella gestione dei
propri rapporti contrattuali. Così
facendo concorre a prevenire i
conflitti, mitigare i rischi legali e
reputazionali degli intermediari,
accrescere la fiducia complessiva
nel sistema finanziario.
L’Istituto contribuisce alla defini-
SERVIZI INFORMATIVI ALTRI SERVIZI
zione delle regole di trasparenza
Centrale dei rischi PER IL PUBBLICO
Centrale di allarme interbancaria Cambio di banconote e monete
e correttezza: fornisce pertanto
Numero verde Vaglia cambiari consulenza e supporto tecnico
Sito web Banca d’Italia nella produzione della normati-
Social media
va nazionale di rango primario
e di quella internazionale; cura
inoltre la predisposizione e l’ag-
Dipartimento quattro distinte utilizzo più sicuro di assegni e giornamento della normativa
funzioni. Due di queste, la rego- carte di pagamento. secondaria sugli aspetti attribuiti
lamentazione e la vigilanza sul Attraverso la piattaforma Servizi dalla legge alla sua competenza.
comportamento degli interme- online gli utenti possono: acce- Svolge attività di controllo sia a
diari, sono finalizzate a definire e dere in modo sicuro e guidato distanza, attraverso richieste di
far rispettare regole di condotta da qualsiasi dispositivo elettro- informazioni e documentazione,
e di informativa da parte di chi nico ai dati della Centrale dei ri- sia attraverso ispezioni, eserci-
offre servizi bancari e finanziari schi (CR) e a quelli della Centrale tando un’azione correttiva nei
o di pagamento. Le altre due, la di allarme interbancaria (CAI); confronti dei singoli intermediari.
tutela individuale e l’educazione inoltrare un esposto; segnalare Esercita infine attività di indiriz-
finanziaria, sono rivolte a raffor- irregolarità gestionali o viola- zo pubblicando comunicazioni
zare le capacità di difesa da parte zioni normative da parte di un e orientamenti di vigilanza, con
di chi domanda o utilizza questi intermediario o richiedere infor- l’obiettivo di promuovere com-
servizi. mazioni sui servizi bancari e sul portamenti corretti e rispettosi
La Banca svolge anche funzioni funzionamento della CR e della della disciplina di tutela. A se-
di tipo informativo, che consen- CAI. La piattaforma permette guito delle attività di controllo,
tono ai singoli e alle imprese di di fornire risposte all’utenza in può richiedere agli intermediari
verificare il proprio indebitamen- tempi rapidi, anche grazie all’in- la restituzione di somme inde-
to complessivo nei confronti del tegrazione con il Sistema pubbli- bitamente percepite dai clienti e
sistema bancario e finanziario, e co di identità digitale (SPID) e con può sospendere o inibire la con-
offre servizi che permettono un la Carta nazionale dei servizi. tinuazione di specifiche attività

14 La tutela dei clienti, l’educazione finanziaria e altri servizi per il pubblico 129
o forme di offerta, nonché dare controllo per far sì che la proget- Bancario Finanziario (ABF), che
pubblicità ai provvedimenti as- tazione e la commercializzazione decide sulle controversie in mate-
sunti; in presenza di violazioni dei prodotti avvenga in coeren- ria di operazioni e servizi bancari,
rilevanti la Banca può irrogare za con gli interessi, gli obiettivi e finanziari e di pagamento.
sanzioni amministrative. le caratteristiche delle classi di L’ABF è un organismo indipen-
La disciplina di tutela187 mira ad clientela alle quali i prodotti stessi dente e imparziale che consente
assicurare ai clienti un’informa- sono destinati. Sempre per garan- ai clienti delle banche e degli in-
zione chiara ed esauriente, per tire la correttezza delle relazioni termediari finanziari di risolvere
agevolare la comprensione del- fra intermediari e clienti, sono in modo semplice, rapido ed eco-
le caratteristiche, dei rischi e dei previsti presidi per le procedure nomico le controversie alle quali
costi dei prodotti finanziari e per di trattazione dei reclami, volti l’intervento degli uffici reclami
consentire la comparazione con ad assicurare una gestione effi- degli intermediari non ha dato so-
altre offerte. La tutela della clien- ciente delle situazioni conflittuali luzione. La Banca d’Italia ha con-
tela è garantita in tutte le fasi del insorte con la clientela, nonché tribuito alla sua nascita nel 2009
rapporto contrattuale, attraverso in materia di remunerazione del in attuazione delle previsioni del
obblighi di pubblicità delle condi- personale e dei terzi addetti alla Testo unico bancario (TUB)188; ne
zioni negoziali offerte, requisiti di vendita, in modo che siano esclusi sostiene il funzionamento met-
forma e di contenuto dei contratti, meccanismi retributivi che pos- tendo a disposizione risorse e
nonché obblighi di comunicazione sano rappresentare un incentivo mezzi e fornisce supporto ope-
nel corso dello svolgimento del al collocamento di prodotti non rativo attraverso le Segreterie
rapporto. Alla disciplina di base adeguati alle esigenze finanziarie tecniche, strutture in cui lavorano
applicabile alla generalità dei pro- dei clienti. dipendenti della Banca, presso le
dotti e servizi bancari e finanziari, Filiali in cui hanno sede i Collegi.
si affiancano regole speciali che, in L’ABF è composto da sette Collegi
attuazione delle direttive europee, Il dialogo con la clientela territoriali (con sede a Bari,
permettono una tutela rafforzata e gli strumenti di risoluzione Bologna, Milano, Napoli, Palermo,
del consumatore per alcuni speci- delle controversie Roma e Torino); i componenti dei
fici servizi. Collegi sono nominati dalla Banca
La normativa di tutela incide an- Le funzioni svolte in materia di vi- d’Italia (tre, incluso il Presidente,
che sugli assetti organizzativi gilanza sono integrate dall’offerta scelti dalla Banca stessa, e due
degli intermediari e sui canali di di strumenti di protezione attiva- designati rispettivamente dalle
collocamento dei prodotti af- bili direttamente da cittadini e im- associazioni rappresentative de-
finché sia assicurato che in ogni prese per far valere i propri diritti o gli intermediari e dei clienti) tra
fase dell’attività di intermedia- far sentire la propria voce. Questi soggetti dotati di requisiti di espe-
zione venga prestata costante e strumenti sono: (a) i cosiddetti rienza, professionalità, integrità e
specifica attenzione al rispetto esposti privatistici, vale a dire le indipendenza.
delle regole di trasparenza delle segnalazioni alla Banca d’Italia Il cliente può ricorrere all’ABF, in
condizioni contrattuali e alla cor- con le quali un cliente lamenta un alternativa alla giustizia civile, se
rettezza dei comportamenti. Gli comportamento ritenuto irrego- la controversia riguarda operazio-
intermediari sono tenuti infatti lare o scorretto da parte degli in- ni e servizi bancari e finanziari op-
ad adottare presidi di governo e termediari; (b) i ricorsi all’Arbitro pure servizi di pagamento, come

187 Si fa riferimento al Titolo VI del TUB (Trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con i clienti) e alle Disposizioni di
trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti della Banca
d’Italia (provvedimento del 29 luglio 2009 e successive modifiche).
188 Art. 128-bis del TUB sulla risoluzione delle controversie.

130 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


conti correnti, carte di debito, dei casi. L’autorevolezza degli mettere a punto iniziative e cam-
carte di credito, prestiti personali orientamenti assunti dall’ABF pagne informative per agevolare
o mutui immobiliari, segnalazioni contribuisce inoltre a indirizzare le la conoscenza di specifiche ma-
alla CR e alla CAI189. Può essere condotte degli operatori verso una terie da parte dei cittadini e della
richiesta la restituzione di som- maggiore correttezza nelle rela- clientela.
me fino a 200.000 euro oppure zioni con la clientela. Il pubblico viene informato sull’at-
l’accertamento di un diritto (ad es. Le segnalazioni all’Istituto di com- tività svolta in materia di esposti
il diritto alla consegna della do- portamenti che i clienti ritengano e su quella dell’ABF con apposite
cumentazione bancaria; in questi irregolari o scorretti da parte di relazioni annuali pubblicate dalla
casi non è previsto alcun limite di banche e intermediari finanziari Banca d’Italia.
importo). possono essere effettuate an- Un terzo canale di ascolto attra-
I costi di accesso al servizio sono che con la presentazione di un verso cui la Banca raccoglie infor-
contenuti (20 euro, rimborsati in esposto. mazioni sulle questioni emerse
caso di accoglimento, anche par- A differenza dei ricorsi all’ABF, la nelle relazioni banche-clienti è
ziale, del ricorso) e non è neces- Banca d’Italia, quando riceve un costituito dal dialogo con le asso-
saria l’assistenza di un legale o di esposto, non può intervenire di- ciazioni dei consumatori. Questo
altro professionista. Sul portale rettamente nel merito delle que- si è rafforzato nel tempo anche
dell’ABF è presente un’area riser- stioni; sollecita l’intermediario a attraverso il moltiplicarsi delle oc-
vata che consente a consumatori prendere in esame quanto segna- casioni di confronto e l’organizza-
e imprese di gestire online tutte lato dal cliente, agevolando così il zione di eventi congiunti per sen-
le fasi relative ai ricorsi, dall’invio dialogo tra le parti e consentendo sibilizzare i cittadini su tematiche
della documentazione alla verifi- in molti casi la risoluzione delle di particolare rilevanza.
ca delle fasi di avanzamento della controversie. Tiene inoltre infor-
procedura. mata la persona che ha presen-
L’ABF stabilisce chi ha torto e chi tato l’esposto, favorendo così una L’educazione finanziaria
ha ragione nel singolo caso. Le de- corretta comprensione delle que-
cisioni dell’Arbitro sono assunte stioni sollevate. A livello internazionale è ricono-
in tempi molto ridotti rispetto alla Le informazioni acquisite nella ge- sciuto che, in materia di attività
giustizia civile e non sono vinco- stione dei contenziosi ABF e degli bancaria e finanziaria, regole per
lanti. Tuttavia i casi in cui l’inter- esposti della clientela concorrono gli intermediari e consapevolezza
mediario non si attiene alla pro- a definire il quadro informativo di degli utenti devono operare con-
nuncia favorevole al cliente – da cui la Banca dispone nello svol- giuntamente: gli obblighi norma-
pubblicare sul sito dell’ABF e su gimento della propria funzione tivi e i controlli, anche se utili a
quello dell’intermediario (per sei regolamentare, di controllo e di impedire comportamenti scorretti
mesi) – sono rari, se si escludono educazione finanziaria; per le ma- e a sanzionare violazioni da parte
i contenziosi riguardanti alcune terie più ricorrenti, l’Istituto può ad degli operatori, non funzionano
materie caratterizzate dalla com- esempio richiamare l’attenzione appieno se il risparmiatore non è
plessità del quadro normativo di degli intermediari sulla necessità nelle condizioni di comprendere e
riferimento. In caso di successi- di seguire prassi corrette, fornire utilizzare le informazioni ricevute
vo ricorso alla giustizia ordinaria, un’interpretazione delle norme, o dall’intermediario.
quest’ultima conferma la decisio- sollecitarne una modifica. Queste In Italia, nonostante qualche re-
ne dell’Arbitro nella maggioranza informazioni consentono anche di cente segnale di miglioramento, il

189 Per le questioni riguardanti servizi o attività di investimento – come la negoziazione o il collocamento di titoli, la consulenza
in materia di investimenti o la gestione di patrimoni – il cliente può ricorrere all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF),
istituito presso la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob).

14 La tutela dei clienti, l’educazione finanziaria e altri servizi per il pubblico 131
livello delle competenze finanzia- vengono promosse altre inizia- rischio di esclusione finanziaria
rie è basso per giovani190, adulti191 tive, tra le quali la competizione e alcune categorie professionali.
e piccole imprese192. in materia di politica monetaria Rientrano nella prima categoria
Per quanto riguarda i giovani, le Generation €uro Students’ Award gli adulti, in prevalenza migranti,
iniziative di educazione finanziaria promossa dalla Banca centrale che frequentano i Centri provin-
sono promosse stabilmente dal- europea, la campagna di sensi- ciali per l’istruzione degli adulti
la Banca attraverso il progetto di bilizzazione Global Money Week (CPIA) e le donne, con particolare
Educazione finanziaria nelle scuole, organizzata dall’OCSE, e in col- riferimento a quelle in condizioni
con la collaborazione del Ministero laborazione con il MIM, il premio di fragilità economica; fanno par-
dell’Istruzione e del merito (MIM). per lo studio della matematica e te della seconda categoria gli ar-
L’iniziativa, proposta sul territorio dell’informatica nelle scuole su- tigiani e i piccoli imprenditori, per
nazionale per tutti i livelli scolasti- periori, le olimpiadi di economia i quali è stato avviato nel 2022
ci, si basa sulla collaborazione vo- e finanza e il concorso Inventiamo un programma di formazione in-
lontaria di migliaia di insegnanti, ai una banconota. novativo, realizzato in collabo-
quali viene offerta la formazione Per quanto riguarda gli adulti, i razione con due associazioni di
specifica attraverso seminari or- programmi formativi della Banca categoria.
ganizzati, in presenza o a distan- d’Italia sono rivolti sia al pubblico L’Istituto produce e pubblica sul
za, dalle Filiali della Banca. Negli esteso, sia a specifiche categorie. proprio sito internet lavori di ricer-
anni sono stati coinvolti in queste Nel primo caso lo strumento prin- ca sulla valutazione delle iniziative
attività educative centinaia di mi- cipale è il portale di educazione di educazione finanziaria e sulle
gliaia di studenti; i risultati, valu- finanziaria della Banca d’Italia, determinanti dell’alfabetizzazione
tati con specifiche metodologie, L’Economia per tutti, che ha l’obiet- finanziaria in Italia e in altri paesi.
sono incoraggianti. Nell’ambito tivo di offrire informazioni su temi Nel quadro di un’azione coordina-
del progetto è stata realizzata di attualità e su prodotti bancari e ta e sistematica per promuove-
anche la collana Quaderni didat- finanziari ad ampia diffusione, uti- re la crescita del livello di cultura
tici, disponibile sul sito internet lizzando un linguaggio divulgativo. finanziaria dei cittadini, la Banca
dell’Istituto. Si ricordano inoltre gli opuscoli partecipa inoltre al Comitato per
La collaborazione della Banca d’I- della collana Le Guide della Banca la programmazione e il coordina-
talia con il MIM si è intensificata d’Italia sui principali prodotti ban- mento delle attività di educazione
con la stipula di un protocollo per cari (mutuo, conto corrente, cre- finanziaria nel Paese, istituito nel
l’offerta agli studenti di Percorsi dito ai consumatori, pagamenti 2017, contribuendo all’imposta-
per le competenze trasversali e elettronici) e sulla Centrale dei zione e all’attuazione della stra-
per l’orientamento (PCTO), stru- rischi. tegia nazionale per l’educazione
mento che giova allo sviluppo Segmenti specifici di popolazio- finanziaria, assicurativa e previ-
delle competenze necessarie per ne sono destinatari di apposite denziale affidata al Comitato.
affrontare i contesti lavorativi. attività formative: quelle attivate Per il potenziamento della filie-
Per promuovere la conoscenza finora hanno riguardato gruppi ra dell’educazione finanziaria la
dei temi economici tra gli studenti economicamente vulnerabili a Banca d’Italia ha infine progettato

190 Secondo l’edizione del 2018 dell’indagine condotta nell’ambito del Program for International Student Assessment (PISA) dell’OCSE
sui quindicenni, solo un quinto di questi ultimi in Italia saprebbe identificare prodotti e termini finanziari di uso comune,
riconoscere la differenza tra bisogni e desideri, e prendere decisioni semplici sulle spese quotidiane solo in contesti già vissuti
in prima persona.
191 In base all’Indagine sull’alfabetizzazione e le competenze finanziarie degli italiani (Iacofi) del 2020, condotta dalla Banca d’Italia
nell’ambito della rilevazione dell’OECD International Network on Financial Education (OECD-INFE), l’indicatore complessivo di
alfabetizzazione finanziaria degli adulti in Italia è 11,2 su una scala da 1 a 21.
192 Secondo l’indagine sui piccoli imprenditori condotta dall’OECD-INFE nel 2021, su iniziativa della Presidenza italiana del G20 per
la Global Partnership for Financial Inclusion (GPFI), meno di 4 imprenditori su 10 presentano in Italia competenze considerate
“adeguate” in base alla metrica utilizzata dall’OCSE.

132 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


un Museo divulgativo che avrà La Banca d’Italia tutela i soggetti Sono responsabili della correttez-
sede in via Nazionale a Roma e la censiti dal rischio di informazioni za delle informazioni contenute
cui inaugurazione è prevista per il inesatte che possono ostacolare nella CAI gli enti segnalanti privati
2025. Il progetto prevede percorsi l’accesso al credito, verificando (banche, uffici postali, altri inter-
di visita differenziati in base alle la congruità e la completezza dei mediari che emettono carte di pa-
esigenze del pubblico, laboratori dati e interagendo con i segnalanti gamento) e pubblici (prefetture e
didattici e contenuti digitali che nel caso di presunte anomalie. In Autorità giudiziaria).
consentiranno, tra l’altro, la frui- presenza di gravi errori, l’Istituto È possibile accedere ai propri dati
zione a distanza di contenuti di può applicare sanzioni nei con- presenti nella CAI gratuitamen-
approfondimento dei temi pre- fronti delle banche e delle società te, attraverso il sito internet della
sentati nel Museo. finanziarie. Banca d’Italia o mediante gli enti
La CAI è un archivio informatizza- segnalanti.
to avviato nel 2002 con lo scopo
I servizi informativi di prevenire e sanzionare l’utilizzo
anomalo degli assegni bancari e I canali di comunicazione
Ai cittadini è consentito l’accesso postali, in modo da aumentarne
a due archivi, la Centrale dei rischi la sicurezza nell’uso quotidiano. La Banca rende possibile la frui-
e la Centrale di allarme interban- Il meccanismo opera attraverso zione diretta di alcuni servizi da
caria, per verificare la propria po- l’applicazione della cosiddetta re- parte degli utenti in via telemati-
sizione e richiedere alle banche o voca di sistema, in base alla quale ca, attraverso dispositivi mobili e
alle società finanziarie la corre- chi ha emesso assegni privi di co- computer, oppure tramite il pro-
zione o la cancellazione dei dati a pertura o autorizzazione non può prio numero verde.
loro riferiti, in caso di segnalazioni emetterne altri per un periodo di Per avere informazioni generali
errate o non dovute. sei mesi. L’archivio contiene anche sui servizi offerti gli utenti pos-
La CR è una banca dati che regi- i nominativi dei soggetti ai quali è sono consultare la sezione del
stra i debiti di famiglie e imprese stato revocato l’utilizzo delle car- sito internet dedicata ai servizi al
nei confronti del sistema bancario te di pagamento a seguito della cittadino, rivolgersi alle Filiali sul
e finanziario. Consente di fornire mancata copertura delle spese e territorio, o telefonare al numero
alle banche e agli altri intermediari dei prelievi effettuati; l’iscrizio- verde 800 19 69 69.
creditizi informazioni utili dei cre- ne in questo caso dura due anni I servizi informativi accessibili
diti in essere e delle nuove richie- e ha solo valore informativo, non tramite tale numero riguarda-
ste di credito. Integra inoltre i dati essendo previsti divieti o sanzioni no i ricorsi all’ABF, gli esposti, la
disponibili per le analisi della vigi- per l’utilizzo o l’emissione di nuo- normativa di vigilanza bancaria e
lanza e per la ricerca economica ve carte di pagamento. finanziaria e la funzione di risolu-
(cfr. il capitolo 12: Le statistiche)193. Nella Centrale di allarme inter- zione delle controversie, le richie-
La Banca d’Italia consente agli bancaria sono inoltre presenti dati ste di accesso alla CR e alla CAI, i
interessati di accedere gratuita- relativi agli assegni e alle carte di servizi della tesoreria dello Stato,
mente ai propri dati. pagamento smarriti o rubati. Al i vaglia cambiari, il cambio di ban-
Responsabili della correttezza termine del periodo previsto dalle conote logore o sospette di falsità.
delle informazioni contenute nella disposizioni ministeriali194 tutte le Durante l’emergenza pandemica
CR sono gli intermediari che in- segnalazioni vengono cancellate il numero verde è stato anche un
viano le segnalazioni all’archivio. automaticamente dall’archivio. canale per fornire informazioni e

193 Ulteriori informazioni sono contenute nella guida La Centrale dei rischi in parole semplici.
194 Art. 10 del DM 458/2001 del Ministero della Giustizia (Regolamento sul funzionamento dell’archivio informatizzato degli
assegni bancari e postali e delle carte di pagamento).

14 La tutela dei clienti, l’educazione finanziaria e altri servizi per il pubblico 133
aiutare i cittadini nell’accesso alle video disponibili sul sito internet danneggiati è soggetta ad alcune
misure di sostegno per famiglie e sul portale di educazione fi- limitazioni: le banconote prive di
e imprese. Gli utenti possono la- nanziaria L’Economia per tutti. Gli una parte possono essere sosti-
sciare un quesito alla segreteria aggiornamenti sulle iniziative e tuite solo se quella restante rap-
telefonica per essere richiamati sui contenuti dedicati ai cittadi- presenta più della metà della ban-
da un esperto della Banca entro ni sono diffusi anche attraverso conota originale.
poche ore; per le richieste relati- i social media (Twitter, YouTube e Presso le Filiali è possibile anche
ve ai pagamenti e ai servizi della LinkedIn), grazie alla pubblicazio- cambiare monete in banconote
tesoreria dello Stato le risposte ne di post, video e infografiche a e viceversa, oppure in monete di
vengono fornite immediatamente carattere divulgativo. altri tagli, nonché richiedere la so-
da personale specializzato. stituzione delle monete danneg-
Attraverso il sito internet sono giate sulla base delle regole ema-
disponibili informazioni aggiorna- Altri servizi per il pubblico nate dal Ministero dell’economia e
te sui compiti che la legge affida delle finanze.
alla Banca, sulle modalità del loro La Banca offre gratuitamente al- Le operazioni di cambio di ban-
svolgimento e sui servizi offerti: cuni servizi presso i punti dedi- conote e monete eseguite agli
ad esempio i cittadini che vogliono cati della propria rete territoriale: sportelli delle Filiali vengono ana-
verificare se un determinato sog- cambio delle banconote in euro; lizzate e valutate per prevenire fe-
getto sia regolarmente abilitato verifica delle banconote sospette nomeni di riciclaggio e contrastare
all’esercizio dell’attività trovano di falsità; emissione e pagamento il finanziamento del terrorismo.
sul sito internet gli elenchi degli di vaglia cambiari. Informazioni su eventuali opera-
intermediari. Il cambio delle banconote può ri- zioni sospette vengono trasmes-
La Banca comunica attraverso guardare sia la sostituzione di bi- se all’Unità di Informazione finan-
contenuti e strumenti diversifica- glietti con altri di taglio diverso sia ziaria per l’Italia (UIF).
ti: opuscoli, guide pratiche, inizia- la sostituzione di quelli danneg-
tive editoriali, approfondimenti e giati. La sostituzione dei biglietti

134 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


15 Gli investimenti
sostenibili,
l’impegno per
l’ambiente,
la cultura e la
società
Uno sviluppo sostenibile che in quanto questi incidono sulla
tenda a soddisfare i bisogni solidità degli intermediari ban-
della generazione attuale senza cari e finanziari, nonché sulla
compromettere quello delle stabilità dei prezzi e del sistema
generazioni future è un tema finanziario nel suo complesso
all’attenzione dei governi e (cfr. il paragrafo: Il contributo in
richiede l’attuazione di strategie tema di finanza sostenibile del
di lungo periodo, tra le quali l’A- capitolo 1).
genda 2030 delle Nazioni Unite. L’Istituto integra i profili di sosteni-
La Banca d’Italia, nel perseguire i bilità anche nelle proprie politiche
propri obiettivi istituzionali, pre- di investimenti finanziari. È inol-
sta una crescente attenzione ai tre impegnato a ridurre l’impronta
temi ambientali e di sostenibilità, ecologica delle proprie attività,

15 Gli investimenti sostenibili, l’impegno per l’ambiente, la cultura e la società 135


promuovere la diffusione della cul- è infatti esposta ai rischi che un decisionale (fig. 15.1). Questi cri-
tura e della conoscenza tra i citta- modello di sviluppo non sosteni- teri sono stati formalizzati nel
dini, offrire sostegno agli enti e alle bile comporta per il valore delle 2021 nella Carta degli investi-
associazioni che operano in campo attività incluse nei propri portafo- menti sostenibili (CIS), documento
ambientale e sociale. gli di investimento e nelle riserve con il quale la Banca ha definito
valutarie. tre linee di azione strategica:
Come investitore di lungo periodo, (a) promuovere la diffusione di
Gli investimenti sostenibili l’Istituto costituisce inoltre un informazioni sulla sostenibilità
punto di riferimento e un esempio da parte degli emittenti e degli
I profili di sostenibilità ambien- per altre istituzioni sia nell’ana- operatori del sistema finanziario;
tale, sociale e di governo socie- lisi e nella gestione dei rischi, sia (b) integrare i principi ESG nella
tario (environmental, social and nell’adozione di scelte di investi- gestione dei propri investimenti,
governance, ESG) assumono rile- mento coerenti con gli obiettivi contribuendo così alla diffu-
vanza anche ai fini della solidità sociali di decarbonizzazione. sione di buone pratiche in questo
patrimoniale dell’Istituto – pre- Dal 2019 la Banca ha pertanto campo; (c) pubblicare dati e analisi
supposto per la sua indipendenza adottato principi ESG nella sulla finanza sostenibile, comu-
e autonomia – e indirettamente gestione dei propri portafogli nicare periodicamente i risultati
per un efficace svolgimento delle di investimento aventi finalità conseguiti, nonché contribuire alla
funzioni istituzionali. La Banca, diverse dalla politica monetaria diffusione di una cultura orien-
come qualunque altro investitore, e per i quali ha piena autonomia tata alla sostenibilità nel sistema

Figura 15.1
L’esperienza della Banca in materia di investimenti sostenibili

2019 2020 2021 2022

Integrazione dei criteri Integrazione dei criteri Pubblicazione Integrazione dei criteri
ESG nel portafoglio ESG nel portafoglio della Carta degli ESG nell’allocazione
azionario. di obbligazioni investimenti strategica.
Acquisto di un fondo di societarie. sostenibili Nuove strategie di investimento
obbligazioni verdi Sostituzione degli OICR per azioni e obbligazioni
della Banca dei tradizionali con OICR azionari ESG. societarie.
regolamenti Acquisto di titoli di Stato Pubblicazione del Rapporto sugli
internazionali e sovranazionali verdi investimenti sostenibili
e sui rischi climatici

136 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


finanziario e tra i cittadini. La Carta di Stato e sovranazionali la valuta- questo portafoglio sono cogliere
contiene anche i criteri di esclu- zione degli indicatori di sostenibi- direttamente le opportunità
sione su cui la Banca si basa per lità presenta ancora notevoli limiti legate alle innovazioni tecnolo-
individuare il perimetro nel quale concettuali e applicativi. giche e favorire il cambiamento
selezionare gli investimenti. La Banca ha esteso i fattori clima- strutturale del sistema.
La politica di investimento soste- tici e di sostenibilità all’intero pro- L’adozione di queste strategie
nibile della Banca si ispira a: (a) i cesso di investimento, dalla fase di favorisce il contenimento dei rischi
principi del Global Compact delle allocazione − ossia di scelta della finanziari della Banca e consente
Nazioni Unite, relativi a diritti quota ottimale di azioni e obbliga- di migliorare l’impronta ecologica
umani, standard lavorativi, tutela zioni − fino a quella di selezione dei complessiva degli investimenti.
dell’ambiente e lotta alla corru- singoli titoli, secondo un processo
zione; (b) gli obiettivi dell’Agenda di gestione integrata dei rischi.
2030 delle Nazioni Unite per lo Nella fase di allocazione, la ripar- L’impegno per l’ambiente
sviluppo sostenibile; (c) l’Accordo tizione del portafoglio tra azioni
di Parigi sul clima; (d) le rac- e obbligazioni societarie riflette il In linea con gli obiettivi di politica
comandazioni del Network for peso che la Banca assegna ai pun- ambientale la Banca è impegnata
Greening the Financial System teggi ESG e all’intensità carbo- a ridurre progressivamente l’im-
(NGFS)195; (e) i criteri di investi- nica degli emittenti di strumenti pronta ambientale e carbonica
mento sostenibile e responsabile finanziari. La fase di selezione dei delle proprie attività attraverso:
concordati dalle banche centrali singoli titoli mira invece a repli- l’uso razionale delle risorse ener-
dell’Eurosistema. care, sotto opportuni vincoli, gli getiche; la gestione ottimale dei
Il Rapporto sugli investimenti soste- indici di riferimento (benchmark), rifiuti; la mobilità sostenibile; gli
nibili e sui rischi climatici, pubblicato migliorando ulteriormente il pun- acquisti verdi; la promozione di
dal 2022, risponde all’impegno teggio ESG e l’intensità carbonica. una cultura ambientale. Nella
− previsto dalla Carta degli inve- Le decisioni di investimento ten- figura 15.2 sono illustrati i prin-
stimenti sostenibili − di fornire gono inoltre in considerazione gli cipali risultati raggiunti; un piano
informazioni sulle metodologie impegni di decarbonizzazione e i con il dettaglio degli obiettivi di
applicate per tenere conto dei piani di transizione delle imprese medio e lungo termine sarà defi-
principi ESG nella propria atti- (cfr. il riquadro: Gli indicatori clima- nito nel triennio 2023-25.
vità di investimento e sui risultati tici prospettici); con queste ultime La riduzione delle emissioni di gas
conseguiti. l’Istituto intende avviare un dia- serra è un obiettivo prioritario che
L’integrazione dei profili ESG logo per raccogliere informazioni viene perseguito con riferimento
riguarda gli investimenti in azioni sulle strategie di sostenibilità e sia alle emissioni dirette, dovute
e obbligazioni di emittenti privati sui risultati conseguiti. all’utilizzo di combustibili fossili
e tiene in considerazione metodi In aggiunta agli investimenti che (ad es. per il riscaldamento o per
produttivi che: rispettano l’am- replicano gli indici di riferimento la flotta aziendale), sia a quelle
biente; garantiscono condizioni di e in linea con le indicazioni dell’al- indirette (derivanti dal consumo
lavoro inclusive e attente ai diritti locazione strategica, la Banca ha di energia elettrica, dai viaggi di
umani; adottano i migliori standard anche creato un portafoglio azio- lavoro, dagli spostamenti casa-la-
di governo di impresa. Per gli emit- nario di investimento tematico, voro del personale, dai beni e
tenti pubblici la strategia è focaliz- in titoli di aziende maggiormente servizi utilizzati, ecc.), per rag-
zata sull’acquisto di obbligazioni in grado di contribuire alla tran- giungere nel lungo periodo emis-
verdi; per gli investimenti in titoli sizione ecologica. Gli obiettivi di sioni nette pari a zero.

195 L’NGFS è una rete globale di banche centrali e autorità di supervisione che promuove la condivisione di esperienze e delle
migliori pratiche in tema di gestione dei rischi ambientali nel settore finanziario, con uno specifico focus sui rischi climatici.

15 Gli investimenti sostenibili, l’impegno per l’ambiente, la cultura e la società 137


Per misurare l’esposizione dei propri investimenti ai rischi climatici la Banca si avvale di dati pubblici e di
informazioni fornite da società specializzate. Gli indicatori alla base dei punteggi ESG sono soprattutto di tipo
storico. L’utilizzo di dati prospettici è reso complesso dalle incertezze sugli orizzonti temporali di riferimento,
sulla probabilità degli eventi e sulla loro gravità. Le informazioni sui programmi
di transizione ecologica delle imprese rappresentano la base da cui partire per
Gli indicatori costruire degli indicatori prospettici. A questi indicatori, desunti dai bilanci

climatici prospettici societari e da altre informazioni fornite dalle società stesse, possono affiancarsi
quelli elaborati riguardo a diversi scenari climatici (ad es. quelli dell’NGFS).
Con riferimento al portafoglio dei titoli privati la Banca monitora quattro indicatori.
Il primo misura l’esposizione del portafoglio ai costi di transizione associati alla riduzione delle emissioni,
avendo presente la quota di investimenti nei diversi settori economici. Il secondo indicatore, il Climate Value-
at-Risk (Climate VaR), registra la variazione percentuale attesa del valore dei titoli in portafoglio che si
osserverebbe in alcuni scenari climatici, tenendo conto dei rischi fisici e di transizione. Il terzo rileva l’aumento
implicito della temperatura che si avrebbe agli inizi del prossimo secolo se le emissioni di ciascuna impresa
fossero rappresentative di quelle di tutto il sistema economico. Il quarto indicatore infine è rappresentato
dal rapporto tra il valore di mercato delle imprese che hanno assunto impegni o definito obiettivi secondo la
metodologia elaborata dalla Science Based Targets initiative (SBTi)a e quello di tutte le imprese considerate.
195

a La SBTi è un’organizzazione senza scopo di lucro nata dalla collaborazione tra il Carbon Disclosure Project (CDP), il
Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF). La SBTi
sviluppa le metodologie che aziende e istituzioni finanziarie possono impiegare per definire obiettivi di riduzione delle
emissioni carboniche in linea con la scienza climatica e con l’Accordo di Parigi; certifica inoltre gli impegni assunti.

L’energia elettrica acquistata è consumo energetico (oltre un che certificano il ridotto impatto
già attualmente prodotta unica- quarto del totale), ha ottenuto nel sull’ambiente della relativa filiera
mente da fonti rinnovabili e l’Isti- 2018 la certificazione secondo lo di produzione.
tuto è impegnato ad aumentare standard per la gestione dell’e- In materia di rifiuti gli obiettivi
progressivamente la quota di nergia ISO 50001. prioritari sono diminuire all’origine
energia autoprodotta derivante L’Istituto è inoltre impegnato a la quantità dei rifiuti prodotti (ad
da impianti fotovoltaici. Il conte- diminuire il consumo di carta attra- es. evitando l’utilizzo di prodotti
nimento dei consumi di energia e verso la dematerializzazione dei di plastica monouso) e privile-
il progressivo conseguimento di documenti e delle pubblicazioni, lo giare il riciclo o il recupero ener-
una maggiore efficienza energe- snellimento dei processi di lavoro e getico rispetto allo smaltimento
tica sono perseguiti attraverso: la loro digitalizzazione. Per tutte le in discarica.
interventi mirati sugli edifici (da pubblicazioni istituzionali – dispo- L’Istituto lavora costantemente
attuare in concomitanza con il nibili anche in forma elettronica sul con la Banca centrale europea
loro ammodernamento periodico) sito internet – è stata introdotta e con le altre banche centrali
nonché sugli impianti tecnologici una politica di stampa a richiesta, dell’Eurosistema per valutare
e sulle infrastrutture informati- anche con l’obiettivo di eliminare e per ridurre l’impatto ambien-
che; la graduale elettrificazione gli stoccaggi. La carta utilizzata tale connesso con la produzione,
dei sistemi di riscaldamento; l’a- nelle attività di ufficio – per la mag- la distribuzione, il ricircolo e lo
dozione di misure gestionali. Il gior parte carta riciclata – e quella smaltimento delle banconote in
Centro Donato Menichella (CDM), per le pubblicazioni sono provvi- euro (cfr. il riquadro: La sosteni-
l’insediamento con il maggiore ste di marchi di qualità ecologica bilità ambientale delle banconote

138 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Figura 15.2
Principali risultati raggiunti in campo ambientalea

-61% EMISSIONI DI CO2


DAL 2010
AL 2019

-20% EMISSIONI DI CO2


DAL 2019
ENERGIA
RINNOVABILE
100% AL 2021

ACQUISTATA

3 IMPIANTI
FOTOVOLTAICI
Roma, Catanzaro
e Catania
CONSUMI
ENERGETICI -8%
DAL 2017 AL 2021

10 ISOLE AD ALTA
EFFICIENZA
ENERGETICA
NEI DUE
DATA CENTER
ACQUISTI
DI CARTA
-67%
DAL 2017 AL 2021

63% CARTA
RICICLATA
ACQUISTATA

LAVORO AGILE
59%

88% BANCONOTE
LOGORE
TERMOVALORIZZATE

AUTOVETTURE
ELETTRICHE
15

34 TORRETTE
DI RICARICA
PER MEZZI
ELETTRICI
APPALTI CON
CRITERI AMBIENTALI 22
E SOCIALI

a
Dove non specificato diversamente, i dati e le informazioni riportati si riferiscono al 2021.

15 Gli investimenti sostenibili, l’impegno per l’ambiente, la cultura e la società 139


in euro). L’attività di produzione verso una maggiore ecosostenibi- istituzioni nazionali196 e interna-
delle banconote è certificata dal lità. Nelle procedure di acquisizione zionali (tra le quali l’NGFS).
2004 secondo lo standard per la di beni e servizi sono utilizzati i cri- L’impatto ambientale delle attività
gestione ambientale ISO 14001. teri ambientali minimi stabiliti dal dell’Istituto è tenuto costante-
La Banca si avvale del lavoro e Governo. Il possesso di certifica- mente sotto controllo attraverso
delle collaborazioni da remoto zioni ambientali, quando possibile, una serie di indicatori, illustrati nel
(cfr. il paragrafo: Le persone e l’or- costituisce requisito di accesso Rapporto ambientale pubblicato
ganizzazione del lavoro del capi- alle procedure di appalto. In fase di ogni anno sul sito internet.
tolo 1) anche al fine di ridurre gara si richiedono marchi di qua-
l’impatto ambientale degli spo- lità ecologica per i beni oggetto di
stamenti. Al tempo stesso incen- appalto e si concedono punteggi Il contributo alla ricerca e al
tiva l’utilizzo di mezzi di trasporto premianti alle aziende più attente dibattito scientifico
ecosostenibili e la mobilità elet- al rispetto dei criteri ambientali.
trica: per gli spostamenti tra le Viene inoltre promossa l’adozione Oltre a mettere a disposizione
sedi di Roma e con Frascati è da parte dei fornitori delle migliori della collettività i risultati dell’at-
possibile utilizzare veicoli elettrici pratiche in tema di salute e sicu- tività di ricerca su temi eco-
e biciclette a pedalata assistita. rezza sul lavoro e con riferimento nomici, finanziari, statistici e
La riduzione dell’impronta ecolo- al profilo sociale. giuridici, nonché il proprio patri-
gica avviene anche attraverso una La Banca collabora sulle questioni monio bibliografico, documentale
politica di acquisti verdi, che può ambientali con le altre banche e archivistico, la Banca promuove
contribuire a orientare il mercato centrali europee e con diverse e realizza in tutta Italia eventi

La valutazione dell’impronta ecologica del contante è effettuata secondo metodologie standard e


prende in considerazione tutte le fasi del ciclo di vita delle banconote (produzione, distribuzione, ricircolo e
smaltimento): il progetto, coordinato dalla BCE e tuttora in corso, vede coinvolti anche i fornitori di materie
prime nonché i gestori del contante, per il ruolo attivo che questi ultimi svolgono
nella circolazione dei biglietti. L’obiettivo dello studio è individuare le fasi
La sostenibilità caratterizzate da un maggiore impatto sull’ambiente per definire azioni mirate di

ambientale delle riduzione dell’impronta ecologica.


Con riferimento alla produzione, la Banca è impegnata a ridurre progressivamente

banconote in euro l’impatto ambientale del processo di progettazione e stampa delle banconote
attraverso: (a) l’ottimizzazione energetica degli impianti tecnologici dello
stabilimento e delle diverse fasi della produzione; (b) il miglioramento della fase
di depurazione dei reflui industriali; (c) la gestione dei rifiuti industriali, orientata a promuoverne il riutilizzo,
il riciclo e il recupero energetico.
La distribuzione del contante verso le Filiali è effettuata con un parco automezzi in corso di rinnovo con modelli
omologati alle direttive europee sulle emissioni.
In linea con le indicazioni della BCE, lo smaltimento delle banconote logore avviene esclusivamente presso
impianti di termovalorizzazione, che rappresenta la modalità di trattamento più idonea dal punto di vista
ambientale.

196 Ad esempio, il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE), l’ENEA, il Comando unità per la tutela forestale,
ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, la Scuola nazionale dell’Amministrazione.

140 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


culturali e divulgativi su argo- soprattutto dei più giovani, costi- e dei progetti di ricerca proposti.
menti di attualità collegati al pro- tuiscono uno dei fattori chiave per Alle persone selezionate è inoltre
prio ruolo istituzionale. In questi la crescita economica e possono data la possibilità di fruire di borse
eventi vengono presentati, tra contribuire all’innalzamento del di avviamento alla ricerca da svol­
gli altri, lavori scientifici curati senso civico e del benessere dei gere presso la Banca, della durata
da ricercatori interni, accademici, cittadini. massima di sei mesi.
esponenti delle istituzioni e di Agli studenti della scuola secon- Ogni anno sono bandite anche
altre banche centrali. daria vincitori delle Olimpiadi selezioni per l’assegnazione
L’Istituto fornisce anche sostegno italiane di matematica e di infor- di borse di ricerca (fellowships)
finanziario a enti che promuo- matica vengono assegnate ogni rivolte a ricercatori che abbiano
vono attività di ricerca nei settori anno 20 borse di studio per la fre- già completato gli esami di un
dell’economia e della finanza, quenza all’estero di corsi estivi di corso di dottorato in economia.
del diritto, dell’informatica, della formazione linguistica o di mate- La selezione è basata anche sulla
matematica e della statistica. matica e informatica, discipline valutazione del rilievo interna-
Nel 2008 è stato fondato l’Istituto fondamentali per lo studio dei zionale dei lavori di ricerca svolti.
Einaudi per l’economia e la finanza fenomeni economici e finanziari. I vincitori accedono a una borsa
(Einaudi Institute for Economics La Banca sostiene anche l’inse- di studio della durata di 12 mesi,
and Finance, EIEF), con l’obiettivo rimento nel mondo del lavoro prorogabili a 24, per l’elaborazione
di creare un centro stabile di pro- dei giovani neolaureati, offrendo di un progetto di ricerca all’interno
duzione di ricerca di frontiera e di tirocini formativi in numerosi set- dell’Istituto.
studi in economia e in finanza, in tori di attività dell’Istituto, come
grado di attrarre in Italia persone ad esempio l’Arbitro Bancario
formate all’estero presso presti- Finanziario, l’analisi e ricerca eco- Le biblioteche e l’archivio
giosi atenei e istituti di ricerca. nomica territoriale, la rilevazione storico
L’EIEF organizza anche corsi avan- statistica, la ricerca nel campo
zati post-laurea in collaborazione delle tecnologie informatiche, la Le biblioteche e l’archivio storico
con le università italiane. produzione delle banconote, la della Banca sono aperti a studiosi
La Banca organizza iniziative di manutenzione e la valorizzazione e ricercatori.
formazione e di consulenza su del patrimonio artistico e immo- La biblioteca economica, spe-
materie istituzionali e su temi biliare. I giovani selezionati hanno cializzata in materie bancarie,
organizzativi, gestionali e legali così la possibilità di integrare finanziarie ed economiche in
rivolte a banche centrali e ad le proprie conoscenze teoriche generale, è intitolata a Paolo Baffi,
autorità di vigilanza di paesi con una concreta esperienza sul Governatore dal 1975 al 1979; la
emergenti, di paesi destinatari campo. biblioteca giuridica, specializzata
delle politiche di allargamento L’Istituto favorisce lo sviluppo in diritto bancario e finanziario,
dell’Unione europea e di paesi della formazione post-universita- è intitolata a Pietro De Vecchis,
del vicinato europeo. In questo ria. Annualmente vengono offerte Avvocato generale dal 1994 al
ambito collabora ai progetti del borse di studio a laureati nelle 1997.
Fondo monetario internazionale discipline economiche, statisti- Il patrimonio complessivo supera i
e della Banca Mondiale. che e giuridiche per finanziare la 226.000 volumi, cui si aggiungono
frequenza di corsi di perfeziona- circa 10.000 periodici a stampa
mento (prevalentemente di dot- e oltre 131.000 titoli disponibili
L’investimento in conoscenza torato all’estero). Queste borse in forma elettronica (soprattutto
sono assegnate a studenti par- riviste, e-book e banche dati).
La formazione e gli investi- ticolarmente promettenti, attra- Oltre a fornire materiale informa-
menti in cultura e in conoscenza, verso il vaglio delle tesi di laurea tivo e letteratura specialistica al

15 Gli investimenti sostenibili, l’impegno per l’ambiente, la cultura e la società 141


personale della Banca d’Italia, le I documenti, in ampia parte dispo- giovani ed emergenti; pubblica nel
biblioteche sono aperte al pub- nibili anche in formato digitale, sito internet notizie e brevi video
blico, in particolare a docenti, ricer- possono essere consultati su pre- divulgativi.
catori, economisti, giuristi, esperti notazione. Il patrimonio dell’ar- Le opere più significative della
di altre istituzioni e studenti uni- chivio rappresenta una delle fonti collezione sono rese fruibili al
versitari; offrono inoltre servizi principali per le ricerche sulla sto- pubblico attraverso il Museo vir-
di consulenza bibliografica e di ria economica e bancaria italiana tuale – primo progetto di que-
fotocopiatura, anche a distanza. Il degli ultimi due secoli e include sto tipo tra le banche centrali
catalogo online permette di effet- documentazione di primaria europee – realizzato nel 2011
tuare ricerche su gran parte del importanza in materia di politica e recentemente rinnovato. Nel
patrimonio. Le raccolte e i volumi economica e monetaria, sull’evo- 2019 è stata inaugurata a Palazzo
di maggiore pregio della biblio- luzione del sistema bancario, sulla Koch la Sala di arte orientale, nella
teca economica sono valorizzati storia industriale italiana, sulle quale sono esposte, secondo un
anche attraverso l’organizzazione economie locali, sui rapporti eco- progetto scientifico, circa qua-
di mostre aperte al pubblico e la nomici internazionali. ranta opere provenienti dalla pre-
pubblicazione di bibliografie, cata- ziosa collezione appartenuta a
loghi di fondi librari, guide e ricer- Riccardo Gualino.
che nella collana Collezioni e studi La valorizzazione del L’azione a sostegno della cultura
della Biblioteca Paolo Baffi. patrimonio artistico e la nell’interesse della collettività
L’archivio storico custodisce l’in- promozione della cultura si concretizza anche nella tutela
sieme dei documenti prodotti, del patrimonio storico-artistico
ricevuti o acquisiti nel tempo Una serie di acquisizioni e dona- e architettonico che (secondo
dalla Banca d’Italia, destinati alla zioni ha contribuito a formare nel quanto previsto dal Codice dei
conservazione permanente e alla tempo l’ampio patrimonio sto- beni culturali e del paesag-
consultazione pubblica. Il patri- rico, artistico e architettonico di gio e in stretto raccordo con le
monio è articolato nell’archivio cui dispone la Banca. L’impegno Soprintendenze) prevede: una
dei documenti testuali, nell’ar- è valorizzare questo patrimonio, costante attività di monitoraggio,
chivio fotografico e nell’archivio diffuso sul territorio, anche per recupero e restauro dei manufatti
multimediale. Sono conservati accrescerne l’utilità sociale e la artistici o dei reperti archeologici
oltre 16 chilometri di scaffali di fruizione da parte della collet- rinvenuti durante i lavori di ristrut-
documenti cartacei, più di 18.000 tività, nella consapevolezza del turazione di edifici di proprietà
immagini e oltre 600 audiovisivi. valore che le testimonianze d’arte della Banca; la conservazione di
La documentazione va dalla metà rappresentano per la crescita cul- importanti monumenti storici
dell’Ottocento agli ultimi decenni turale e l’espressione identitaria (come gli Acquedotti Claudio e
del Novecento, con una maggiore del Paese. Felice a Roma); la valorizzazione
concentrazione per il periodo Oltre a prestiti a musei e a enti di siti di interesse culturale197.
1860-1970; considerando anche espositivi, l’Istituto: organizza Sono frequenti le occasioni in cui
l’archivio storico del Banco di mostre sul territorio, con il sup- i cittadini hanno l’opportunità di
Santo Spirito, ricevuto in custo- porto scientifico di storici dell’arte accedere agli edifici e ai beni della
dia, sono conservati documenti a e studiosi; realizza all’interno degli Banca. È il caso, ad esempio, delle
partire dalla seconda metà del XVI edifici della Banca allestimenti di Giornate FAI di primavera, degli
secolo. opere, prevalentemente di artisti Inviti a Palazzo dell’ABI o delle

197 Tra queste iniziative si annoverano il progetto per la messa in sicurezza dell’ultima residenza del pittore Giacomo Balla, anche
nella prospettiva di una sua trasformazione in casa-museo, e i restauri dei prospetti di alcuni edifici di rilevanza storico-artistica,
come quelli che ospitano le Filiali di Campobasso, Firenze, Genova, Trieste, Venezia, Verona e l’edificio di via IV Novembre a
Roma.

142 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


iniziative nell’ambito della mani- Il sostegno alle iniziative Al verificarsi di questi eventi la
festazione Open house, durante le sociali Banca spesso interviene con
quali è possibile visitare luoghi di iniziative di sostegno alle popo-
interesse storico-artistico solita- La Banca, oltre a promuovere l’at- lazioni coinvolte, erogando con-
mente chiusi al pubblico. tività di ricerca svolta da altri enti tributi straordinari in favore delle
A Roma presso Palazzo Koch ha nei settori più affini alle proprie istituzioni direttamente impe-
sede il Museo della moneta, nel funzioni istituzionali, sostiene gnate nella gestione dell’emer-
quale è possibile apprezzare il le associazioni e i soggetti che genza e collaborando con gli enti
ruolo che la moneta ha svolto in operano nel campo della cultura locali, con la Protezione civile e
oltre 5.000 anni di storia. Nelle e della formazione, della ricerca con le strutture governative.
sale del Museo i materiali espo- medico-scientifica, dell’assi- Nelle iniziative di impegno
sti − tra cui 44 tavolette in creta stenza e della solidarietà. sociale rientra anche la costi-
di origine mesopotamica, 800 L’Istituto eroga contributi in tuzione, in occasione del cen-
monete metalliche a valore reale, favore di iniziative che si distin- tenario della Banca nel 1993:
300 esemplari della più recente guono per il valore scientifico, (a) della Fondazione di assistenza
cartamoneta − fanno ripercorrere l’interesse pubblico, il rilievo for- e solidarietà (FAS), che persegue
al visitatore le differenti tappe mativo o la valenza sociale. Le finalità assistenziali e sociali, di
attraverso le quali si è sviluppata erogazioni sono disposte a valere norma sotto forma di contributi
la vita sociale ed economica dei su uno stanziamento finanziario alle spese, nonché di promozione
popoli del Mediterraneo e delle definito ogni anno dal Consiglio del volontariato nei confronti dei
regioni del Vicino Oriente. Il Museo superiore; i criteri e le proce- dipendenti, in servizio o in quie-
è visitabile su prenotazione o in dure che disciplinano la conces- scenza, e dei loro familiari che ver-
modalità virtuale. Un’esposizione sione dei contributi, approvati dal sino in gravi condizioni di salute;
digitale è inoltre disponibile sul Consiglio stesso e consultabili (b) della Fondazione per l’oncolo-
canale YouTube della Banca. sul sito internet, rispondono a gia pediatrica (FOP), che sostiene
Il Museo della banconota, ospi- principi di trasparenza, pubbli- finanziariamente e mediante pro-
tato presso lo stabilimento di pro- cità, correttezza, economicità e mozione del volontariato le atti-
duzione delle banconote, espone imparzialità; la loro assegna- vità di cura, assistenza e ricerca
bozzetti, materiale e attrezzature zione si basa anche su un cri- scientifica nel settore di oncologia
di stampa delle lire, biglietti ed terio di rotazione. Nell’ambito pediatrica svolte dal Policlinico
esemplari di falsi. Per esigenze di della ricerca medico-scientifica A. Gemelli di Roma.
sicurezza dello stabilimento che o dell’assistenza e solidarietà, L’Istituto finanzia inoltre l’at-
lo ospita, l’accesso al Museo è al termine di ogni anno vengono tività di ONLUS e di associa-
consentito solo su appuntamento individuati alcuni enti meritevoli zioni di volontariato operanti in
e riservato prevalentemente a di ottenere un contributo stra- campo sociale, anche attraverso
esperti e cultori della materia. ordinario. Sul sito della Banca è la cessione di arredi e attrezza-
Un’esposizione digitale è disponi- disponibile l’elenco, aggiornato ture e l’offerta temporanea di
bile sul sito internet. annualmente, di tutti i soggetti spazi all’interno dei propri edi-
È in corso di realizzazione a Roma destinatari di contributi superiori fici. L’azione solidale comprende
uno spazio espositivo che sarà a 1.000 euro. anche la donazione dei pasti non
dedicato alla divulgazione di temi Il Consiglio superiore può inoltre consumati nelle mense a favore
monetari e finanziari e che racco- riconoscere contributi straordi- di istituzioni, organizzazioni no
glierà anche esemplari di entrambi nari in presenza di eventi ecce- profit e categorie di persone
i musei (cfr. il capitolo 14: La tutela zionali e situazioni di emergenza, svantaggiate.
dei clienti, l’educazione finanziaria e quali calamità naturali e accadi- La Banca favorisce la parteci-
altri servizi per il pubblico). menti di forte impatto sociale. pazione su base volontaria del

15 Gli investimenti sostenibili, l’impegno per l’ambiente, la cultura e la società 143


proprio personale a progetti di Le iniziative di accessibilità disabilità visiva e uditiva e con
volontariato aziendale con fina- per gli utenti con disabilità disturbi dell’apprendimento. Nel
lità sociali, in favore delle fasce caso almeno dei principali eventi
più deboli della popolazione e per La Banca d’Italia è impegnata sul pubblici si garantisce la traduzione
il recupero e la tutela dell’am- fronte dell’accessibilità del proprio nella lingua italiana dei segni (LIS).
biente. In particolare sostiene patrimonio informativo e dei pro- Compatibilmente con le caratteri-
l’Associazione volontari italiani pri servizi agli utenti con disabilità. stiche dei propri immobili, spesso
del sangue (AVIS) attraverso il I siti internet della Banca, dell’U- soggetti a vincoli storico-artistici,
proprio gruppo donatori (quelli nità di informazione finanziaria l’Istituto si adopera per far sì che
attualmente attivi sono circa per l’Italia e dell’Arbitro Bancario gli utenti con disabilità motoria
200), anche mettendo a disposi- Finanziario, nonché il portale di possano accedere in autonomia
zione spazi per le attività di rac- educazione finanziaria L’Economia agli spazi aperti al pubblico. Nel
colta del sangue, e mantiene una per tutti, rispondono agli stan- Centro convegni Carlo Azeglio
partnership con l’Associazione dard di accessibilità. Le iniziative Ciampi e nell’auditorium presso il
donatori midollo osseo (ADMO). di educazione finanziaria sono CDM sono disponibili dispositivi
progettate per favorire la piena di ausilio acustico per le persone
inclusione delle persone con sorde.

144 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


Siglario

A CDP Carbon Disclosure Project


ABF Arbitro Bancario Finanziario CDS credit default swap
ABI Associazione bancaria italiana CERTFin Computer Emergency Response Team per il
ABS asset-backed security settore finanziario italiano
ACF Arbitro per le controversie finanziarie CGFS Committee on the Global Financial System
ACH automated clearing houses CICR Comitato interministeriale per il credito
ACN Agenzia per la cybersicurezza nazionale e il risparmio
ADMO Associazione donatori midollo osseo CIS Carta degli investimenti sostenibili
AGCM Autorità garante della concorrenza e del CMS Counterfeit Monitoring System
mercato Codise Comitato per la continuità di servizio
AMLA Authority for Anti-Money Laundering and della piazza finanziaria italiana
Countering the Financing of Terrorism
Consob Commissione nazionale per le società
AMLD6 Anti-Money Laundering Directive
e la borsa
AMLR Anti-Money Laundering Regulation
Covip Commissione di vigilanza sui fondi pensione
ANAC Autorità nazionale anticorruzione
CPI Comitato Pagamenti Italia
AnaCredit base dati analitica sul credito
APP Asset Purchase Programme CPIA Centri provinciali per l’istruzione degli adulti
ATM automated teller machine CPMI Committee on Payments and Market
AVIS Associazione volontari italiani del sangue Infrastructures
CR Centrale dei rischi
B CRD4 Capital Requirements Directive
BCBS Basel Committee on Banking Supervision CROE cyber resilience oversight expectations for
BCE Banca centrale europea financial market infrastructures
BCN banche centrali nazionali CRR Capital Requirements Regulation
BDS Base dati statistica CSDR Central Securities Depositories Regulation
BI-Comp sistema di compensazione multilaterale CSRD Corporate Sustainability Reporting Directive
gestito dalla Banca d’Italia CVA credit valuation adjustment
BIRD Bank of Italy remote access to micro data
BRI Banca dei regolamenti internazionali D
BRRD Bank Recovery and Resolution Directive DeFi decentralized finance
BTP Buoni del Tesoro poliennali DGS deposit guarantee schemes
DGSD Deposit Guarantee Schemes Directive
C DIF deposit insurance fund
CABI Centro applicativo della Banca d’Italia DIA Direzione investigativa antimafia
CAI Centrale di allarme interbancaria DL decreto legge
CBDC central bank digital currency D.lgs. decreto legislativo
CBI Costumer to Business Interaction DLT distributed ledger technologies
CCG Cassa di compensazione e garanzia spa DNAA Direzione nazionale antimafia e
CCyB countercyclical capital buffer antiterrorismo
CDM Centro Donato Menichella DORA Digital Operational Resilience Act

Siglario 145
E Ivass Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni
EBA European Banking Authority Istat Istituto Nazionale di Statistica
ECRB Euro Cyber Resilience Board for pan- Itwei Italian weekly economic index
European Financial Infrastructures
EDIS European deposit insurance scheme J
EFC Economic and Financial Committee JST Joint Supervisory Team
EFIF European Forum of Innovation Facilitators
EIEF Einaudi Institute for Economics and Finance L
EIOPA European Insurance and Occupational LCA liquidazione coatta amministrativa
Pensions Authority LIS lingua italiana dei segni
ELA emergency liquidity assistance LSI Less Significant Institutions
ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
l’energia e lo sviluppo economico sostenibile M
ERPB Euro Retail Payments Board MASE Ministero dell’Ambiente e della sicurezza
ESFS European System of Financial Supervision energetica
ESG environmental, social and governance MEF Ministero dell’Economia e delle finanze
ESMA European Securities and Markets Authority MiCAR Markets in Crypto-Assets Regulation
ESRB European Systemic Risk Board MiFID2 Markets in Financial Instruments Directive
€STR Euro short-term rate MIM Ministero dell’Istruzione e del merito
ETF exchange-traded funds MREL minimum requirement for own funds and
EU ETS European Union emissions trading system eligible liabilities
MTS Mercato telematico dei titoli di Stato
F
FAI Fondo per l’ambiente italiano N
FAS Fondazione di assistenza e solidarietà NCA National Competent Authority
FITD Fondo interbancario di tutela dei depositi NGFS Network for Greening the Financial System
FIU financial intelligence unit NPL non-performing loans
FMI Fondo monetario internazionale NRA National Resolution Authority
FOP Fondazione per l’oncologia pediatrica NSPV Nucleo speciale di Polizia valutaria della
FNR Fondo nazionale di risoluzione Guardia di finanza
FSAP Financial Sector Assessment Program
FSB Financial Stability Board O
OAM Organismo degli agenti e dei mediatori
G OCM Organismo dei confidi minori
GAFI Gruppo di azione finanziaria internazionale
OCSE Organizzazione per la cooperazione
GDPR General Data Protection Regulation
e lo sviluppo economico
GPFI Global Partnership for Financial Inclusion
OECD Organization for Economic
G-SIB Global Systemically Important Banks
Co-operation and Development
G-SII Global Systemically Important Institutions
OECD-INFE OECD International Network on Financial
G7, G20 Gruppo dei Sette, Gruppo dei Venti
Education
OICR organismi di investimento collettivo del
I
risparmio
Iacofi Indagine sull’alfabetizzazione e le competenze
OICVM organismi di investimento collettivo in valori
finanziarie degli italiani
mobiliari
IAS/IFRS International Accounting Standards /
International Financial Reporting Standards O-SII Other Systemically Important Institutions
Ibis Informativa di bilancio storica
ICAS In-house Credit Assessment System P
IFR Interchange Fee Regulation PCTO Percorsi per le competenze trasversali e per
IME Istituto monetario europeo l’orientamento
Imel istituti di moneta elettronica PELTRO Pandemic Emergency Longer-Term Refinancing
INPS Istituto nazionale previdenza sociale Operations
Iosco International Organization of Securities PEPP Pandemic Emergency Purchase Programme
Commissions PIL prodotto interno lordo
IP istituti di pagamento PISA Program for International Student Assessment
IRT Internal Resolution Team PNRR Piano nazionale di ripresa e resilienza
IReF Integrated Reporting Framework PSD Payment Services Directive
ISIN International Securities Identification Number PUMA Procedura Unificata Matrici Aziendali

146 La Banca d’Italia Funzioni e obiettivi


R T
RBLS Regional Bank Lending Survey TARGET Trans-European Automated Real-Time Gross
RPD Responsabile della protezione dei dati Settlement Express Transfer System
TFR Transfer of Funds Regulation
S Tiber Threat intelligence-based ethical red teaming
S.AR.A. segnalazioni antiriciclaggio aggregate TIPS TARGET Instant Payment Settlement
SBTi Science Based Targets initiative TLTRO Targeted Longer-Term Refinancing Operations
SEBC Sistema europeo di banche centrali TPI Transmission Protection Instrument
SEE Spazio economico europeo TUB Testo unico bancario
SEPA Single Euro Payments Area TUF Testo unico della finanza
SFWG Sustainable Finance Working Group T2 TARGET2
SGR società di gestione del risparmio T2S TARGET2-Securities
SIM società di intermediazione mobiliare
Siope Sistema informativo delle operazioni U
degli enti pubblici UCITS Undertakings for Collective Investment in
SOS segnalazioni di operazioni sospette Transferable Securities
SPID Sistema pubblico di identità digitale UE Unione europea
SRB Single Resolution Board UIF Unità di informazione finanziaria per l’Italia
SREP Supervisory Review and Evaluation Process
SRF Single Resolution Fund V
SRM Single Resolution Mechanism VLTRO Very Long Term Refinancing Operations
SSE Sistema statistico europeo
SSP Single shared platform W
SSM Single Supervisory Mechanism WRI World Resources Institute
SWIFT Society for Worldwide Interbank Financial WWF World Wide Fund for Nature
Telecommunications
SyRB systemic risk buffer

Siglario 147
Stampato su carta prodotta nel rispetto dell’ambiente

Potrebbero piacerti anche