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Sebbene il concetto di SDR non sia nuovo, negli anni passati i tanti limiti
tecnologici hanno reso il suo sviluppo ed impiego di difficile realizzazione. La
crescente ed ininterrotta evoluzione dei sistemi di comunicazione, grazie alle
nuove tecnologie e agli algoritmi di nuova generazione, ha fatto riscoprire
l’interesse per questo sistema (POSSIAMO NON RIDIRE SISTEMA?): l’evoluzione
tecnologica dei dispositivi programmabili FPGA (Field Programmable Gate Array) ha
subìto negli ultimi anni una forte accelerazione ed è stata persino (TOLTO ANCHE)
affiancata dallo sviluppo e dal progressivo consolidamento di metodologie software
di tipo Model Based Design (MBD), in grado di astrarre l’implementazione delle
funzioni algoritmiche, usare tool di generazione automatica del codice ed (MEGLIO
ED PRIMA DELLA VOCALE) accelerare il processo di sviluppo attraverso il
miglioramento e del processo di verifica funzionale e di performance.
L’FPGA è un dispositivo logico programmabile, ovvero un hardware elettronico
formato da un circuito integrato, (CI STA QUESTA VIRGOLA) le cui funzionalità
logiche di elaborazione sono appositamente programmabili e modificabili tramite
opportuni linguaggi di descrizione hardware, tipicamente VHDL. All’interno di un
sistema embedded di elaborazione, le FPGA sono in grado di coniugare sia elementi
di processing software che di processing logico, con elevate prestazioni e
scalabilità delle funzioni.
La necessità di usare delle FPGA di nuova generazione risiede nella loro potenza di
calcolo: per permettere una comunicazione wireless real-time ad alta fedeltà si
ricorre al Campionamento Diretto, che richiede l’elaborazione di miliardi di
campioni al secondo. Il campionamento diretto però, (AGGIUNTO PERÒ) rispetto al
tradizionale campionamento in banda base (BB), permette di avere una migliore
fedeltà del segnale ed (AGGIUNTO ED) una minore latenza e complessità hardware,
nonostante tale livello prestazionale sia esclusivamente garantito dai circuiti
integrati più innovativi (QUESTA FRASE STA MEGLIO QUI). Queste capacità (MEGLIO DI
“QUESTO”) sono possibili perché il campionamento diretto discretizza il segnale
direttamente dalla sorgente analogica, senza necessità di traslazione del segnale
in banda base attraverso mixer e filtri.
Nel campo delle comunicazioni radio civili e militari, l’SDR viene utilizzata in
una vasta gamma di bande di frequenza, spaziando dall’HF (High-Frequency: 3÷30MHz)
all’UHF (Ultra High-Frequency: 300÷3000MHz), arrivando fino ai 6GHz (SHF) di alcuni
modelli in fase di studio. In questa tesi ci focalizzeremo in particolare sulle
bande VHF e UHF; tuttavia, la banda di utilizzo dipende dall’applicazione specifica
e dai requisiti del singolo progetto.

Per avere un’idea generale dello stato dell’arte sulla tecnologia SDR, si riportano
alcuni esempi riguardanti i principali sistemi SDR ad uso avionico in commercio:
• SYNAPS-A & CA, prodotta da Thales, è una SDR multi-canale ad elevate prestazioni:
opera in un range di frequenza V/UHF 30-600MHz con una potenza massima di 20W in AM
e 30W in FM. È compatibile con vari standard crittografici ed è stata sviluppata in
accordo con la DO178C e la DO254 DAL C per garantirne l’uso avionico.
•

La STR-800 prodotta da Leonardo SpA ha un range di frequenza che va da 30÷2000MHz e
una potenza trasmessa di 16W in modulazione AM e 20W in FM. La sua particolarità è
quella di permettere anche comunicazioni satellitari SATCOM a basso rumore ed
elevata potenza (fino a 100W).