http://www.viaggiavventurenelmondo.

it/viaggi/2540
RACCONTI DI VIAGGIO | Iran RACCONTI
RACCONTI DI VIAGGIO
DI VIAGGIO | Alaska Usa
| Sudafrica

SUDAFRICA
‘
un paese splendido

Testo e foto del coordinatore Ondina Benvenutti

I l Sudafrica è un paese splendido da un punto

di vista naturalistico. Talvolta ci veniva da
chiederci se stavamo forse in Europa invece che
nel Continente africano. I bianchi la fanno ancora
da padroni, l’apartheid dovrebbe essere finito ma
Parchi (Kruger) bisogna “scovare” gli animali e non
sono quasi mai molto numerosi, come invece in
Kenia o in Botswana. Però, il fatto di non avere una
guida che ti porta a “caccia” di animali è molto
emozionante perchè quando ti trovi un elefante
pieni, è una città troppo bella !!

Sabato 5 settembre e domenica 6 settembre:

ovunque abbiamo visto i neri (e solo loro) intenti
nei lavori più umili e i bianchi (e solo loro, ci è
sembrato) vivere in case molto belle ma chiusi
dentro come in un bunker tra cancelli sprangati e
porte blindate. Abbiamo anche visto in giro per il
paese nelle periferie delle città enormi bidonville
fatte di baracche in lamiera, abitate da neri
ovviamente, l’alcool e la delinquenza non possono
che essere di casa in situazioni così degradate.
Le città, al di fuori della bellissima Cape Town,
dove si percepisce un’aria di uguaglianza tra
razze e si vedono in giro coppie miste e neri
“benestanti”, non offrono niente di speciale e nei
a dieci metri da te sulla strada e sei TU che tieni
il volante e devi decidere cosa fare …....beh.....
provare l’adrenalina per credere !!
Ottimale, secondo me, l’itinerario come l’ho
proposto io. Abbiamo forse tagliato qualcosa ma
restare due notti a St. Lucia e nel parco dello
Tsitsikamma è una giusta formula. Il Lesotho
è un posto dove si potrebbe restare più giorni,
peccato non avere più tempo a disposizione. Da
NON perdere assolutamente la visita alla Riserva
Naturale De Hoop, se si dorme a Swellendam (che
consiglio) raggiungere questo incantevole luogo è
un gioco da ragazzi. Cape Town merita due giorni
Milano/Roma – Cairo – Johannesburg
Partiamo sia da Roma che da Milano nel
pomeriggio del 5 con voli Egyptair, il gruppo si
compatta al Cairo, arriviamo a Johannesburg
puntuali domenica mattina alle 7.30. Nessun
problema al controllo passaporti e al ritiro bagagli.
Mentre usciamo la valigia di un partecipante viene
“annusata” da un cane poliziotto, scopriremo
che la merce incriminata altro non è che …....
due mele provenienti dall’Italia che ci vengono
immediatamente sequestrate, nessun cibo fresco
può essere importato in Sudafrica, nemmeno
un’innocente mela. Nella grande sala del ritiro
bagagli ci sono alcuni sportelli di cambiavalute,
fanno tutti lo stesso prezzo, cambio Euro 7.000

Avventure nel mondo 1 | 2018 - 113

 RACCONTI DI VIAGGIO | Sudafrica
in rand (cambio 1 € = 14,40 rand), commissione
2%, è un buon tasso di cambio. Le banconote sono
tutte da 100 rand (un pacco enorme !) pertanto
divido nuovamente l’intera somma tra i partecipanti.
Cambiamo anche gli importi della cassa personale.
Usciti dalla zona doganale compriamo 2 sim
africane (una per auto) che ci serviranno anche
per comunicare tra noi (poco, in realtà, perchè
ben presto scopriremo che nei Parchi non c’è quasi
mai connessione di rete). Le ricariche sono molto
economiche, con 80 rand si possono fare molte
chiamate locali, si comprano nei supermercati Spar.
Ci rechiamo quindi presso gli uffici dell’ Avis per il
ritiro delle macchine. Sono 2 Hyundai Van H1 da
9 posti ciascuna, cambio automatico, in perfette
condizioni. Faccio inserire nel contratto 3 autisti
per auto, l’addetto mi dice che ci sarà da pagare
SOLO il terzo autista, informazione non vera che
mi verrà contestata a Cape Town, alla riconsegna
delle macchine dovremo pagare il DROP OFF e il
secondo e terzo autista. In una libreria al secondo
114 - Avventure nel mondo 1 | 2018
piano dell’aeroporto compriamo 2 carte stradali (una
per auto) Road Atlas South Africa 1 : 1.250.000, del
tipo a libro, 95 rand l’una, ottima scelta. Noleggiamo
un TOM TOM, oggetto direi indispensabile in questo
viaggio (un altro era stato portato da un partecipante)
presso l’ufficio della Tempest Car Hire, si trova vicino
all’ Avis, noleggio più economico che all’ Avis, costo
circa 57 rand al giorno, pagamento solo con Carta di
Credito a fine viaggio, a Cape Town.
Finalmente possiamo partire, impostiamo i nostri
navigatori e ci rechiamo all’appuntamento con
Cedric della Taste of Africa, a Soweto, presso un
distributore di benzina (coordinate inviatemi da
Cedric via mail). Io ero piuttosto preoccupata per la
guida a sinistra ma mi sono resa conto quasi subito
che con un po’ di prudenza, l’aiuto del secondo
guidatore e la facilità del cambio automatico guidare
a sinistra non è poi così difficile. Il cielo è nuvoloso, fa
abbastanza freddo, circa 15°, Johannesburg si trova
su un altopiano a quasi 2000 m slm. Prendiamo
possesso delle nostre case, alloggi piuttosto semplici
ma accoglienti, dormiamo praticamente nelle stanze
che i proprietari abitualmente occupano. Le padrone
di casa sono simpatiche, una di loro, Angie, ci fa
da guida in una lunga passeggiata per le strade di
Soweto, gente calorosa ci accoglie con strette di
mano e grandi sorrisi, intorno povertà dignitosa e
birra......a fiumi. Ovviamente ci sentiamo protetti
perchè non siamo da soli, non ci sono altri bianchi
in giro al di fuori di Cedric che però se ne va presto
(personaggio piuttosto strano in verità, non si capisce
quanto benefattore e quanto affarista....mah, difficile
da capire, il suo inglese è quasi incomprensibile).
Visitiamo con Angie il museo dedicato a Hector
Pieterson (eroe locale, ragazzo ucciso dalla polizia
durante gli scontri del 1976) e la casa di Nelson
Mandela, ci spostiamo in taxi per pochi rand.
Torniamo nelle case, siamo piuttosto stanchi per il
lungo viaggio. Alle 19 ceniamo tutti insieme in una
delle case, cibo semplice e buono, fatto col cuore.
Questa esperienza di Soweto, insolita e simpatica, è
a nostro parere sicuramente da fare, soprattutto per
la bella atmosfera che si crea con la gente del posto.
Lunedì 7 settembre: Johannesburg (Soweto) –
Blyde River Canyon – Graskop
Colazione alle 6 nelle rispettive case, partenza
alle 7, salutiamo con affetto le nostre gentili
ospiti. Arriviamo a Graskop solo alle 13.30 perchè
troviamo dei lunghi tratti di strada in rifacimento
che ci costringono a continui rallentamenti. Sosta di
mezz’ora per un veloce spuntino e via di corsa verso
il Blyde River Canyon, che dista una ventina di km
da Graskop. Questo canyon, terzo al mondo in ordine
di lunghezza, è considerato una delle meraviglie del
Sudafrica. Oggi è una giornata calda e soleggiata e ci
godiamo la visita. Vediamo nell’ordine, spostandoci
con le macchine:
1. Pinnacle, una sorprendente formazione rocciosa
simile a un grattacielo; 2. God’s Window, uno
splendido punto panoramico con vista sul canyon
e sull’intera vallata e Rain Forest, bellissima
passeggiata di 15 minuti, ben segnalata su sentiero
che si addentra nella foresta pluviale, da fare; 3.
Three Rondavels, enormi cerchi di pietra dalla
sommità erbosa e a punta, panorama mozzafiato
nell’ora del tramonto; 4. Potholes, dove il fiume
ha scavato le rocce creando singolari pozze dalla
forma di piccole piscine rotonde, qui arriviamo
giusto in tempo per una breve passeggiata prima
della chiusura del cancello di ingresso (alle 17 !).
Alle 18 fa buio e torniamo a Graskop dove prendiamo
possesso dei nostri due bellissimi chalet con cucina
e tre camere ciascuno, tutti per noi. I gestori, molto
gentili, ci danno buoni consigli sulla visita del Kruger
del giorno dopo regalandoci anche due cartine del
Parco. Andiamo a cena al ristorante Canimambo e
sarà la prima di una lunga serie di ottime cene.
Martedì 8 settembre: Graskop – Orpen Gate
Kruger – Skukuza Camp (Kruger)
Partiamo alle 6.15, facciamo colazione presso
il punto ristoro della pompa di benzina dove
facciamo rifornimento e alle 8 entriamo al Kruger
Park dall’ingresso di Orpen. Mostriamo la nostra
prenotazione e veniamo registrati con la targa

dell’auto, al negozio di souvenir compriamo una
pubblicazione in italiano (ottima !) contenente
informazioni generali sui campi, la carta geografica
dettagliata del Parco e i disegni di tutti gli animali
presenti nell’area (Andy e Lorrain Tinker, Parco
Nazionale Kruger, Carta Geografica). Alle 8.40
partiamo alla ricerca di animali. Percorriamo
lentamente la strada verso Satara Camp dove
arriviamo alle 12.00. Spuntino e relax fino alle
13.30. Ripartiamo dirigendoci verso sud, in parte
su strada asfaltata e in parte facendo deviazioni su
facili sterrati. Nel corso della nostra esplorazione
avvistiamo diversi animali,
gazzelle, elefanti, giraffe, gnù,
zebre e scimmie, anche se non
in grande quantità. Vediamo
da lontano diversi ippopotami
beatamente immersi nelle
acque di un fiume. La
natura che ci circonda non
è purtroppo entusiasmante,
vaste aree sono state bruciate
per dar modo alla nuova erba
di crescere, gli alberi hanno
ancora un aspetto invernale e intorno il paesaggio
è poco invitante. Alle 17.30 arriviamo allo Skukuza
Camp, pago la Conservation Fee e prenoto il game
drive per la mattina dopo alle 5.30. I bungalow
sono piccoli e piuttosto spartani. Cena al ristorante
del campo, buona. E’ stata una giornata calda e
soleggiata con punte di 30° , la sera la temperatura
è scesa intorno ai 15°.
Mercoledì 9 settembre: Kruger (Skukuza Camp -
Lower Sabie - Pretoriuskop)
Oggi il cielo è nuvoloso ma non fa freddo. Partiamo
alle 5.30 per il game drive prenotato la sera
prima. Il veicolo è un camion scoperto da 20 posti,
percorriamo la stessa strada (asfaltata !) che
avremmo potuto fare in macchina, l’unica differenza
è che si esce mezz’ora prima che aprano i cancelli
alle auto private. Escursione abbastanza deludente,
vediamo un rinoceronte, alcuni elefanti e poco
più. Alle 8.30 rientriamo, facciamo colazione al
ristorante del Camp e partiamo alle 10. Ci dirigiamo
lentamente verso Lower Sabie, bellissimo campo
che ci era stato raccomandato dai proprietari
dell’hotel di Graskop. Lungo la strada tante soste per
fotografare svariati animali, è uscito il sole e fa caldo.
Ci accorgiamo che la parte più bella del Kruger
(almeno della parte meridionale da noi visitata) è
proprio quella intorno a Lower Sabie in quanto ricca
di acque dove gli animali trovano ristoro. Peccato per
noi avere così poco tempo a disposizione !! Consiglio
vivamente, se si trova posto, di trascorrere una delle
due notti del Kruger in questo campo. Alle 14, dopo
una breve sosta, ripartiamo a malincuore, la strada
è ancora lunga, dobbiamo ripassare per Skukuza e
abbiamo l’obbligo di arrivare a Pretoriuskop entro le
18 altrimenti si viene multati. Costeggiando il fiume
vediamo molti elefanti, ippopotami, bufali, zebre e
giraffe in quantità, uno dei nostri due equipaggi (non
il mio.....ahimè) intravede tra i rami di un albero il
leopardo. Tentano di avvisarci ma i telefoni nel parco
non funzionano. Arriviamo a Pretoriuskop alle 17.30,
RACCONTI DI VIAGGIO | Sudafrica
i bungalow sono carini, servizi esterni, nessun
problema. Ceniamo nell’unico ristorante del Camp,
un Wimpy, discreto.
Giovedì 10 settembre: Kruger (Pretoriuskop) –
Mlilwane Wildlife Sanctuary (Swaziland)
Partiamo dal campo alle 7.10, abbiamo ancora
qualche ora di tempo per un game drive. Da
Pretoriuskop percorriamo un lungo sterrato direzione
Trader’s Rest e poi ancora a sud verso l’uscita di
Malelane su asfalto facendo ogni tanto qualche
deviazione su sterrato. Anche oggi c’è il sole e fa
caldo. Cerchiamo sulla nostra
mappa aree dove ci sia la
presenza di pozze d’acqua o
fiumi, anche se quasi asciutti
in questa stagione, dove c’è
presenza di acqua ci sono
animali. Vediamo elefanti
(vicinissimi.....che emozione!),
rinoceronti, giraffe a pochi
metri da noi tranquillamente
intente a mangiare, impala,
stupendi kudu e........un
fantastico leopardo che esce dalla boscaglia a
pochi metri dalla mia seconda auto (di nuovo......
mannaggia :-) !!...). Mi accontenterò di vederlo nei
loro filmini.....più e più volte! Alle 12.30 usciamo
dal Kruger. Dopo un’ora arriviamo al confine lungo
la R570 fino a Jeppe’s Reef (posto di confine).
Nessuna formalità particolare, ci timbrano il
passaporto all’uscita dal Sudafrica e all’entrata
nello Swaziland, pago 50 rand per auto come tassa
d’ingresso nel paese. Alle 14 riprendiamo il viaggio,
direzione Piggs Peak. Attraversiamo Mbabane senza
fermarci e prendiamo la strada per Manzini fino ad
un cartello che segnala “Mlilwane Sanctuary”.
Alle 16.30 arriviamo e ci accorgiamo subito che si
tratta di un luogo incantevole. Alla reception pago la
Conservation Fee. Facciamo una breve passeggiata,
all’ingresso di questa riserva privata c’è un piccolo
lago, due grossi coccodrilli se ne stanno beati sulla
riva, intorno a noi pascolano indisturbati impala
e antilopi che si spingono senza timore fin dentro
nel campo tra i bungalow. I facoceri sembrano
invece gradire soprattutto lo spazio intorno al fuoco
accanto al ristorante. Prendiamo possesso dei nostri
bungalow che sono davvero splendidi. Ceniamo al
ristorante del campo, ottima cena a buffet, a seguire
uno spettacolo di danze e poi tutti intorno al fuoco
a brindare a questa splendida giornata con Amarula
gentilmente offerta da una partecipante.
Venerdì 11 settembre: Mlilwane Wildlife
Sanctuary – Hluhluwe
Mattinata libera fino alle 11. In tre facciamo una
passeggiata a cavallo di due ore (prenotata la sera
prima). Siamo solo noi tre più la guida. E’ un bel giro,
a passo lento, cavalcando tra antilopi, zebre, gnù e
kudu che non sembrano assolutamente innervositi
dalla nostra presenza. I cavalli sono mansueti e
adatti anche ai principianti, è un’escursione che
consiglio vivamente. Gli altri partecipanti fanno una
bella passeggiata a piedi seguendo un sentiero
segnato dentro al parco. Oggi la giornata è nuvolosa
e la temperatura è intorno ai 18° ma non piove.
Alle 11.30 partiamo per Manzini. Sosta di un’ora
per la visita al mercato di questa fiorente cittadina
commerciale che raccoglie al suo interno oggetti
vari di artigianato locale. Alle 13.30 ripartiamo, alle
16 siamo al confine di Lavumisa, procedura veloce
(timbro sui passaporti) e in 15 minuti siamo pronti a
ripartire. Alle 17.30 arriviamo a Hluhluwe, piove e fa
abbastanza freddo, ci sistemiamo nella nostra bella
guesthouse. Cena a buffet nell’ elegante ristorante di
un hotel di fronte al nostro alloggio, ottima.
PS: lungo la strada poco prima di uscire dallo
Swarziland veniamo fermati dalla polizia, abbiamo
superato di poco il limite dei 60 km orari (ci hanno
fotografato) e dobbiamo pagare una multa di …..60
rand per auto (tiriamo un sospiro di sollievo per
l’esigua somma) !!
Sabato 12 settembre: Hluhluwe – Hluhluwe-
Avventure nel mondo 1 | 2018 - 115
 RACCONTI DI VIAGGIO | Sudafrica
iMfolozi Park – St Lucia
Ottima colazione nella nostra guesthouse ! Alle 7.45
partiamo e alle 8.30 siamo al gate d’ingresso del
Parco Hluhluwe-iMfolozi, il Memorial Gate dove
mi fermo e pago l’ingresso. Compriamo l’opuscolo
“Maps of the Zululand and Maputaland Reserves”,
ottima pubblicazione in inglese. E’ una giornata
grigia, fa un po’ freddo e a tratti pioviggina. Giriamo
per 4 ore senza vedere grosse concentrazioni
di animali, vediamo alcuni elefanti, dei bufali
lontani, una giraffa e poco altro. Il panorama
che ci circonda, per fortuna, è molto più bello di
quello del Kruger, collinoso e ricco di vegetazione.
Facciamo una sosta al Centenary Centre, un centro
di accoglienza momentanea per animali selvatici,
soprattutto rinoceronti e ippopotami. Una breve visita
all’annesso museo e al mercato dell’artigianato può
essere interessante, il resto (i recinti con rinoceronti,
bufali e ippopotami, visita a pagamento) si può a
nostro parere tralasciare. Alle 14.30 riprendiamo
il nostro game drive, con scarso successo. Alle 17
usciamo dal parco attraverso il Nyalazi Gate e dopo
45 minuti arriviamo a St.Lucia. Prendiamo possesso
dei nostri 3 appartamenti, molto spaziosi. Ceniamo al
ristorante di fronte, buono.
Domenica 13 settembre: St. Lucia – Cape Vidal
– St. Lucia
Il tempo continua a essere perturbato, per fortuna
non piove se non per un paio di brevissimi scrosci.
Alle 8 vado a prenotare presso l’Agenzia turistica
che sta di fronte al nostro hotel l’escursione “Hippo
Cruise”, chiedo uno sconto e ottengo il prezzo di 120
rand a persona (invece di 180, come indicato nel
depliant).....buono! NB: non ho prenotato l’escursione
da Stokkiesdraai in quanto la proprietaria si è
dimostrata persona molto maleducata e sgradevole
(l’unica in tutto il viaggio.....!!). Alle 9.30 andiamo a
piedi all’imbarcadero (200 metri) e alle 10 partiamo.
Le barche sono del tipo a fondo piatto, adatte alla
navigazione sui fiumi, a due piani, confortevoli. Il giro
116 - Avventure nel mondo 1 | 2018
dura due ore ed è molto piacevole. Vediamo da vicino
moltissimi ippopotami, diversi uccelli e qualche
coccodrillo. Alle 12 breve sosta a un supermercato
per acquistare cibo per il nostro picnic sulla spiaggia
e via verso Cape Vidal. Entriamo nel Parco dal
Bhangazi Gate, pago l’ingresso e ci dirigiamo verso
la nostra meta. Attraversando il Parco scopriamo con
nostra grande sorpresa che è ricco di fauna. Vediamo
rinoceronti, zebre, kudu, gazzelle e molti bufali. Alle
14 arriviamo a Cape Vidal. La spiaggia è bellissima
e le onde dell’oceano maestose. Impossibile fare il
bagno, alcuni di noi si “accontentano” di assaggiare
l’oceano con i piedi. Faccio una passeggiata verso
le alte dune, sulla destra dall’ingresso in spiaggia.
E’ una splendida passeggiata in ambiente maestoso
che consiglio vivamente! Alle 16.30 ripartiamo,
percorriamo un lungo sterrato per ammirare al
tramonto le “dune rosse”, purtroppo dobbiamo
tornare indietro, il giro ad anello non si può fare
perchè la strada è chiusa e siamo molto in ritardo,
arriviamo “a pelo” all’uscita del Parco alle 18.
Ceniamo nuovamente da Ocean Basket, buon pesce
fritto.
Lunedi 14 settembre: St.Lucia – White Mountain
Lodge
Oggi è una splendida giornata, sole e caldo. Partiamo
da St.Lucia alle 8. Lungo la strada, otrepassata Durban
(che noi non visitiamo per mancanza di tempo), dopo
16 km da Pietermaritzburg, ci fermiamo a Howick
per la sosta pranzo. E’ una gradevole località, c’è
una bellissima cascata, un caffè, qualche ristorante
e negozietti carini di artigianato. Ripartiamo alle 14,
il nostro navigatore ci guida per strade secondarie
molto piacevoli, panorama stupendo tra colline,
laghi, distese coltivate, mandrie di bovini al pascolo
e hotel di lusso sparsi nelle campagne. Siamo nella
zona del Drakensberg, ai confini con il Lesotho. Alle
16 arriviamo al White Mountain Lodge che non è
indicato sulla nostra carta stradale e si trova a una
trentina di km a ovest di Mooi River (cittadina sulla
N3). E’ un posto bellissimo in mezzo alle campagne,
i nostri chalet sono a pochi metri da un laghetto.
Facciamo una bella passeggiata tra i campi fino
all’ora del tramonto. Ceniamo nel ristorante del
lodge.
Martedì 15 settembre: White Mountain Lodge –
Giant’s Castle – Golden Gate National Park
Partiamo alle 8.30, dopo 45 minuti arriviamo nella
riserva di Giant’s Castle per la visita alle pitture
rupestri. Pago l’ingresso al parco e il supplemento
per la visita alla Main Cave. La visita guidata parte
dall’ingresso della grotta allo scoccare di ogni
ora. L’ingresso si raggiunge con una piacevole
passeggiata di 40 minuti partendo dalla reception
del parco. La nostra visita inizia alle 11, col senno
di poi sarebbe stato meglio iniziarla alle 10, per
guadagnare tempo. La guida ci racconta degli usi e
costumi dei boscimani che abitavano queste caverne
e ci illustra le pitture rupestri, alcune ben conservate,
dandoci anche un divertente esempio di fonetica del
linguaggio zulu a schiocchi. Alle 12.30 lasciamo
Giant’s , una buona strada a 4 corsie poco trafficata
ci porta al Golden Gate Highlands National Park.
Sono le 16.45 (tardi !!) e dopo aver avvisato del
nostro arrivo l’addetto alla reception dell’hotel dove
pernotteremo rimontiamo velocemente sulle auto
(muniti di cartina dataci dall’hotel) per scattare le
foto di rito al tramonto sulle selvagge e rossicce
Maluti Mountains. Percorriamo in auto il Blesbok
Loop (7 km) e l’Oribi Loop (4 km), due circuiti ad
anello che permettono di godere di panorami
mozzafiato. Purtroppo il cielo è parzialmente coperto
da una fastidiosa foschia e i colori del tramonto
ne risultano penalizzati. Torniamo in hotel, pago la
Conservation Fee e ci sistemiamo nei nostri bei
chalet con terrazza di fronte all’imponente massiccio
del Brandwag Buttress. Cena in hotel, buona.
Mercoledì 16 settembre: Golden Gate National
Park – Malealea (Lesotho)
L’appuntamento per la partenza è alle 9. Alcuni
partecipanti tornano con una macchina al Blesbok
Loop, qualcuno fa colazione con calma negli chalet,
io e un paio di partecipanti preferiamo camminare.
Partiamo a piedi dal lodge e percorriamo il
Brandwag Buttress Trail, percorso di un’oretta
molto appagante che ci porta in cima al roccione
che sta proprio di fronte ai nostri chalet, panorama
bellissimo, da fare ! Oggi la giornata è serena e il
cielo azzurro fa risaltare il colore ocra della roccia
con mille sfumature. Partiamo poco dopo le 9, prima
sosta a Clarens, ottima colazione in pasticceria,
benzina e spesa per il pranzo. Alle 10.30 partiamo
da Clarens e ci dirigiamo verso il confine con il
Lesotho, che attraversiamo in località Caledonspoort
(primo paese in Lesotho: Butha-Buthe). Arriviamo
al confine alle 11.30, passiamo velocemente i due
confini senza alcun problema, pago 30 rand per auto
per la tassa d’ingresso in Lesotho. La strada per
arrivare a Malealea è lunga, la polizia ci ferma un
paio di volte per controlli di routine e una volta per
eccesso di velocità (abbiamo superato di poco i 50
km orari) ma dopo qualche chiacchiera sull’Italia e
le squadre di calcio (tipico !!) ci lasciano andare. Il

paesaggio intorno a noi è bellissimo, siamo su un
altipiano a circa 1500 m di altitudine, intorno a noi
si ergono splendide montagne, il giallo e l’arancione
sono i colori predominanti. Ovunque intorno mandrie
di bovini e pecore con i pastori avvolti in coperte
colorate a mo’ di mantelli. Le donne per strada
indossano quasi tutte graziosi cappellini colorati.
Lungo la strada (verso le 14.30) ci fermiamo in località
Teyateyaneng per visitare un laboratorio artigianale
dove le donne tessono caratteristici arazzi; vediamo
le donne al lavoro e il negozio annesso, alcuni degli
arazzi in vendita sono veramente belli (pagamento
solo in contanti). Nota bene: per trovare il laboratorio
(noi abbiamo perso un sacco di tempo !) bisogna
fare riferimento all’hotel Blue Mountain Inn. Di fronte
all’hotel c’è una scuola elementare con annesso il
laboratorio. E’ una visita interessante che consiglio !
Alle 18 arriviamo al Malealea Lodge, luogo
incantevole, gestito con grande cura, è un posto da
“viaggiatori”, sembra davvero che tutti i turisti del
Lesotho siano concentrati qui. Prendiamo possesso
delle nostre cinque stanze, semplici ma confortevoli,
ceniamo al ristorante del lodge e ci attardiamo dopo
cena intorno a un bel fuoco per quattro chiacchiere
con altri viaggiatori.
Giovedì 17 settembre: Malealea (Lesotho) –
Graaff-Reinet (Sudafrica)
Alle 8.15 partiamo a piedi per una visita al villaggio
di Malealea, giusto fuori dal lodge, accompagnati
da due ragazzi che ci fanno da guida. Il villaggio
è pulito e ben tenuto, intorno a noi una miriade di
bambini sorridenti e curiosi. Distribuiamo ai bambini
le frittelle, calde e gustose, che abbiamo comprato
in un negozietto all’inizio del paese. Entriamo in una
casa dove si produce birra locale (appoggio appena
le labbra per un assaggio, mi sembra un intruglio dal
sapore difficile da descrivere, non molto invitante),
in un’altra acquistiamo piccoli oggetti di artigianato
(perlopiù bamboline di stoffa), entriamo nella
scuola e parliamo con gli insegnanti, ci chiedono
un contributo (volontario) per il mantenimento
della scuola da lasciare alla reception del lodge.
Alle 10 partiamo da Malealea perchè abbiamo
tanta strada da fare. Alle 12.30 attraversiamo il
confine in località Van Rooyensnek Gate, nessuna
particolare formalità, ci timbrano i passaporti, eccoci
nuovamente in Sudafrica. Peccato non aver avuto
più tempo da dedicare al Lesotho, paese che offre
una grande possibilità di fare bei trekking. Il viaggio
per arrivare a Graaff-Reinet è lungo ma la strada
è buona e non subiamo i tanto temuti rallentamenti
causati dai lavori per la nuova strada in costruzione.
Alle 18.15 arriviamo a destinazione. Dormiamo
all’Obesa Lodge, prenotato telefonicamente qualche
giorno prima. E’ un posto simpatico con cottage dai
colori sgargianti, lungo la via c’è uno splendido
giardino di cactus (merito del defunto marito della
proprietaria, appassionato vivaista). Ceniamo in un
ristorante molto carino che serve piatti di cucina
tipica del luogo.
Venerdì 18 settembre: Graaff-Reinet – Valley of
Desolation – Tsitsikamma National Park
Ci servono la colazione nelle nostre stanze......che
RACCONTI DI VIAGGIO | Sudafrica
lusso :-) !! Alle 8 partiamo destinazione Camdeboo
National Park la cui principale attrattiva è costituita
dalla Valley of Desolation che dista circa 15 km
da Graaff-Reinet. Il tempo è brutto, fa freddo e
nuvole basse coprono le cime dei monti circostanti.
Entriamo nel Camdeboo Park, all’ingresso pago
la Conservation Fee. Percorriamo una strada ripida
ma asfaltata fino ad un parcheggio, lasciamo
le macchine e arriviamo a piedi fino ad un punto
panoramico dal quale si dovrebbe godere di una
vista spettacolare sulla Valley of Desolation.
Ahimè......in questo momento proviamo NOI una
sorta di “desolation” perchè c’è una tale nebbia che
non vediamo quasi nulla. Decidiamo di non perdere
altro tempo e saltiamo la passeggiata a piedi di un
paio di km indicata dai cartelli e segnalata nelle
Relazioni precedenti. Torniamo quindi in città e
facciamo un giro nella via principale, ci sono un
paio di negozi di souvenir (carini) e qualche banca
dove c’è il cambiavalute, ovunque eleganti edifici
in stile inglese e olandese. Sarà forse a causa della
pioggia insistente ma questa città non ci sembra
molto interessante né particolarmente carina. Alle
12 ripartiamo. Ci vogliono più di 5 ore per arrivare
allo Tsitsikamma ma il tempo scorre veloce perchè
il panorama intorno a noi è davvero bello, siamo
all’inizio della primavera e le colline sono coperte
di erica in fiore, attraversiamo grandi estensioni di
alberi da frutto, anch’essi nel pieno della fioritura. Il
tempo nel frattempo è migliorato, è tornato il sereno
e arriviamo alla meta giusto in tempo per godere di
un tramonto fantastico sull’oceano. I nostri alloggi,
chiamati “oceanettes” sono quanto di meglio si
possa desiderare, si trovano proprio di fronte alla
scogliera, la bellezza del posto è indescrivibile.
Ceniamo nel ristorante del Camp (da prenotare
appena si arriva !), alcuni di noi lo raggiungono a
piedi con una bella passeggiata di un paio di km.
Sabato 19 settembre: Tsitsikamma
Ci svegliamo con calma (finalmente !). Colazione
autogestita al sole sul prato davanti alle nostre
oceanettes. Qualcuno preferisce fare colazione
al ristorante del Camp. La giornata è bellissima
e soleggiata, la temperatura intorno ai 20°. Alle
9 partiamo tutti insieme per l’escursione a piedi
denominata Mouth Trail fino al Suspension
Bridge. Il sentiero inizia a fianco del ristorante, è
un percorso facile e panoramico, adatto a tutti,
della durata di circa 1 ora e 30. Si arriva a un ponte
sospeso di grande impatto visivo che attraversa la
foce di un fiume. Foto di gruppo e tanta allegria. Una
curiosità: i fiumi che si trovano in quest’area hanno la
caratteristica di essere color caffè e producono una
spuma bianca che a prima vista potrebbe sembrare
una sorta di inquinamento. In realtà la causa è il
tannino rilasciato nell’acqua dalle radici degli arbusti
(fynbos) che crescono nella zona.
Più tardi il gruppo si divide. Io vado a fare il “Waterfall
Trail”, splendida camminata di circa 3 ore (andata e
ritorno) il cui sentiero parte vicino alle oceanettes e
costeggia il mare fino a una cascata, bella e anche
questa.......color caffè, il percorso si rivela a tratti
un po’ impegnativo, bisogna saper camminare
con sicurezza tra gli scogli. Due partecipanti mi
raggiungono alla cascata dopo aver percorso il Blue
Duiker Trail che si inerpica nella foresta, giudizio
molto positivo.
Gli altri partecipanti escono dal Parco con una
macchina e vanno a visitare una riserva naturale
chiamata Tenikwa, distante circa 50 km. E’ una
specie di rifugio/zoo per animali, soprattutto felini,
funge anche da centro di recupero di animali feriti o
abbandonati. Gli amici vedono.....e quasi “toccano”
un paio di leoni, un leopardo, un ghepardo e alcuni
altri felini (ingresso a pagamento).
Ci ritroviamo sulla terrazza delle nostre oceanettes
all’ora del tramonto, birra e patatine aperitivo
d’obbligo. Ceniamo nuovamente al ristorante del
Camp.
Domenica 20 settembre: Tsitsikamma National
Park – Garden Route - Swellendam
Partenza alle 8.15. Oggi percorriamo la famosissima
Garden Route che si estende da Plettenberg
Bay a Mossel Bay. Prima deviazione alla baia di
Noetzie. Lungo la strada verso il mare vediamo le
ville dei ricchi sudafricani circondate da orribili e
invalicabili recinzioni elettriche, telecamere in ogni
angolo, vivono praticamente blindati a pochi km
da poverissime bidonville di lamiera. La spiaggia è
carina ma la deviazione non merita. Seconda sosta
a Buffalo Bay con la sua lunghissima spiaggia di
sabbia. Oggi è domenica e la spiaggia è frequentata
da tante famiglie (vediamo solo bianchi). La
temperatura dell’aria non invita certo a spogliarsi e
tantomeno a fare il bagno ma sembra che i locali
non la pensino così. Alle 13.30 arriviamo a Victoria
Bay, più piccola e pittoresca della precedente,
frequentata specialmente da surfisti. Qui vediamo
anche persone di colore e (finalmente!) alcune
coppie miste. Alcuni di noi approfittano della sosta
per pranzare nell’unico ristorantino della baia, io e
altri ci fermiamo a guardare incantati le evoluzioni
dei surfisti sulle onde. Alle 16 arriviamo a Mossel
Bay, è domenica e tutti i negozi sono chiusi, non
si vede in giro un’anima e la cittadina ci sembra
priva di fascino. Ci dirigiamo verso il Dias Museum
Complex ma sono le 17 e il museo purtroppo sta
chiudendo. Riusciamo a vedere soltanto il “post tree”,
l’angolo dove gli antichi navigatori depositavano
le loro lettere che venivano raccolte da quelli che
tornavano a casa (un ufficio di smaltimento della
posta, diremmo oggi !). L’antico albero è ancora
in vita e i turisti di passaggio possono lasciare lì
le cartoline che, prima della spedizione, verranno
timbrate con un caratteristico timbro. Andiamo poi
al Cape St Blaize Lighthouse e saliamo fino al faro
(lo vediamo solo dall’esterno). Lasciamo Mossel Bay
e partiamo alla volta di Swellendam dove arriviamo
alle 18.30. Il nostro B & B è davvero carino e i gestori
sono gentilissimi. Solitamente i gruppi cenano qui
ma la domenica il ristorante è chiuso, il proprietario
ci segnala un buon ristorante poco lontano.
Lunedì 21 settembre: Swellendam – De Hoop
Nature Reserve – Hermanus
Alle 8.30 lasciamo il nostro bellissimo B&B. La sera
prima avevo chiesto informazioni sulla strada per
arrivare a De Hoop in quanto avevo letto notizie
Avventure nel mondo 1 | 2018 - 117
 RACCONTI DI VIAGGIO | Sudafrica
confuse e “catastrofiche” in alcune Relazioni
precedenti, equipaggi persi, traghetti inesistenti,
strada terribile ecc ecc. Il proprietario del Lodge
mi rassicura, la strada per arrivare all’ingresso del
Parco (circa 50 km) è sterrata ma assolutamente
percorribile. Partiamo da Swellendam, siamo
sulla N2, direzione Città del Capo, dopo pochi km
prendiamo il bivio a sinistra verso Skipskop (segnale
stradale!), questa è la strada che senza difficoltà ci
porta all’ingresso della De Hoop Nature Reserve
attraverso un percorso molto bello tra distese coltivate
e fattorie con tanti animali. Alle 10.30 arriviamo
all’ingresso del Parco, NON paghiamo il biglietto in
quanto in questi giorni c’è una qualche ricorrenza
(che non ho capito bene) che permette di entrare
gratuitamente. Dopo pochi chilometri vediamo da
lontano le imponenti dune di sabbia bianca che si
stagliano tra noi e il mare. Arriviamo alla fine della
strada (parcheggio) e appena scesi dalle macchine
siamo presi da una grande emozione perchè
scorgiamo diverse balene nuotare tranquillamente
non molto distanti dalla riva. Il posto è fantastico,
spiagge incontaminate e
altissime dune. Abbiamo
con noi il pranzo al sacco
acquistato la mattina alla
Spar (ottima idea perchè
qui intorno non c’è nulla se
non natura), abbiamo tutto
il tempo per passeggiare,
osservare le balene,
arrampicarci sulle dune più
alte, poltrire al sole. E’ UN
POSTO ASSOLUTAMENTE
IMPERDIBILE !! Alle 14
ripartiamo, rifacciamo lo sterrato fino a Wydgeleë,
poi al bivio giriamo a sinistra fino a Bredasdorp e
arriviamo alle 16.15 a Cape Agulhas, punto più
meridionale dell’Africa dove l’Oceano Indiano si
incontra con l’Oceano Atlantico. Foto di rito e …...
via verso Hermanus (sempre di corsa.....ahimè!).
Arriviamo alle 19, ci sistemiamo nei nostri bungalow,
piuttosto spartani a confronto con le sistemazioni dei
giorni precedenti, e andiamo a cena al Fisherman’s
Cottage, prenotato telefonicamente.
Martedì 22 settembre: Hermanus – Betty’s Bay –
Route 44 – Winelands – Cape Town
Alle 8.30 andiamo con le macchine al “New Harbour”
da dove partono le imbarcazioni per l’escursione
“Whale Watching”. L’escursione era stata prenotata
telefonicamente, su mia richiesta, dal proprietario del
B&B di Swellendam. La Compagnia organizzatrice,
la Southern Right Charters, offre barche molto
grandi, noi eravamo 50 e più persone. Questi tipi di
barche non possono avvicinarsi troppo alla riva in
quanto Parco Naturale e le balene che qui nuotano
si vedono molto da lontano. Forse bisognerebbe
affidarsi a compagnie con barche più piccole ma io
non ho avuto il tempo di approfondire le ricerche e,
senza prenotazione, temevo di restare a terra. Il giro
dura quasi tre ore, si naviga all’interno della Walker
Bay Nature Reserve, il mare nella baia è tranquillo
ma bisogna comunque fare i conti con l’onda lunga
oceanica ed è meglio, per i più sensibili, premunirsi
118 - Avventure nel mondo 1 | 2018
con un medicinale contro il mal di mare. Vediamo
le sagome di diverse balene e i loro spruzzi, nessuna
coda …....ahimè. Il giro è comunque interessante e
consiglio di farlo, forse l’avvicinamento dei cetacei è
solo questione di fortuna. La giornata è soleggiata e
bellissima, in barca è necessario un pile e una giacca
a vento. Alle 12 lasciamo Hermanus e dopo 45 minuti
arriviamo a Betty’s Bay per la visita alla colonia di
pinguini. Anche qui, oggi ingresso gratuito.......non
si sa perchè. Il posto è bello, i pinguini sono tanti,
camminiamo su passerelle, le foto si sprecano. Alle
14 ripartiamo e percorriamo la Route 44, davvero
imperdibile ! Panorami mozzafiato all’interno
della meravigliosa False Bay, lo sguardo arriva in
lontananza fino al Cape of Good Hope. Decidiamo di
passare da Warwick Wine Estate, storica azienda
vinicola nei dintorni di Stellenbosch, rinomata per i
suoi vini. Il posto è bellissimo, ottima la degustazione
dei vini accompagnata da un delizioso spuntino a
base di formaggi......da fare ! Alle 17.30 ripartiamo
e dopo un’ora arriviamo al nostro hotel di Cape
Town, ottimo. Passeggiata serale fino al Waterfront
e cena leggera in uno
dei numerosi ristoranti
di questa zona portuale.
Mercoledi 23
settembre: Table
Mountain – Capo di
Buona Speranza
Anche oggi la fortuna
ci assiste e la giornata
è soleggiata e limpida,
indispensabile per salire
alla Table Mountain.
Partiamo alle 8.15 verso il parcheggio della funivia. Ci
sono tantissime macchine, il parcheggio è strapieno
e dobbiamo parcheggiare lungo la strada. C’è una
lunga coda alla biglietteria ma per fortuna si esaurisce
in una ventina di minuti. Faccio i biglietti di andata e
ritorno in quanto non abbiamo purtroppo il tempo di
scendere a piedi. Facciamo una bella passeggiata
sulla sommità con percorso ad anello, ci rimaniamo
circa 2 ore, il panorama che si gode dall’alto della
Table Mountain è davvero stupefacente. Alle 11.30 ci
spostiamo con le macchine e percorriamo la strada
fino a Signal Hill dalla quale si gode un bellissimo
panorama sulla città, da non perdere ! Risaliamo
sulle nostre macchine e ci dirigiamo verso il Capo
di Buona Speranza, la strada per arrivare è bella
ma molto trafficata. Alle 14.45 entriamo nel Parco,
pago il consueto biglietto d’ingresso. Ci fermiamo al
parcheggio e saliamo al faro, due autisti si offrono
di portare le auto al Cape of Good Hope, gli altri
ci arriveranno a piedi con una passeggiata di circa
un’ora, su sentiero ben segnato, bellissimo. Lungo
la strada prima di arrivare al Capo, sulla sinistra, si
può scendere per una lunga scalinata fino ad una
spiaggia che consiglio vivamente. Alle 17 arriviamo
tutti al Capo di Buona Speranza, foto di rito e …...
come al solito.....ripartiamo di corsa. Alle 19 siamo
nuovamente in hotel. Con due taxi andiamo a cena
da Mama Africa, locale simpatico con bella musica
dal vivo.
Giovedì 24 settembre: Cape Town
Oggi ci dividiamo in due gruppi, alcuni di noi vanno
con una macchina al Kirstenbosch Botanical
Gardens, un giardino botanico considerato tra i più
belli al mondo. E’ distante circa 15 km dal centro
città, ci vogliono almeno due ore per una visita, il
giudizio è stato molto positivo. Io e due partecipanti
andiamo in taxi a Bo-Kaap per fotografare le
famose case dai tetti bassi e dai colori vivaci di
questo quartiere tradizionale musulmano. In hotel
ci avevano consigliato di non andarci da soli ma di
stare in gruppo, noi non abbiamo avvertito alcuna
sensazione di disagio o pericolo. Oggi è giornata
festiva in Sudafrica e c’è anche una ricorrenza tra
i musulmani (ci hanno spiegato che la giornata di
oggi è per loro come il nostro Natale), vediamo
tante famiglie uscire di casa, anziani, donne, giovani
e bambini, tutti indossano bei vestiti tradizionali,
tante signore eleganti, c’è aria di pace e benessere,
volentieri si intrattengono con noi e si lasciano
fotografare e noi.....non ci facciamo certo pregare
! Giriamo a piedi per la città e nell’ordine vediamo:
Long Street e Greenmarket Square, deliziosa
piazzetta con un mercato artigianale, il Castle of
Good Hope, costruito dagli olandesi intorno al 1670,
il District Six Museum, interessante soprattutto per
i residenti o per le persone che conoscono a fondo
la storia degli sfratti forzati degli anni ‘60 e ‘70, i
Company’s Garden, magnifico giardino ornamentale
ricco di specie botaniche provenienti dal Sudafrica e
da altre parti del mondo dove scorazzano indisturbati
scoiattoli di inusuale grandezza, posto ideale per un
momento di relax. Nel pomeriggio ci ritroviamo
tutti al Waterfront, alcuni visitano il Two Oceans
Aquarium, molto interessante, altri gironzolano tra
i negozi di souvenir, la Clock Tower e i vari ristoranti
e birrerie. Ovunque gruppi musicali di vario genere
suonano e cantano per le tantissime persone che
si sono ritrovate qui in questo giorno di festa. E’
un tripudio di colori, eleganza, costumi tradizionali,
allegria, le etnie si mescolano........finalmente.
Ceniamo in un elegante ristorante a 100 metri dal
nostro hotel, ottima carne.
Venerdì 25 e sabato 26 settembre: Cape Town –
Johannesburg – Roma/Milano
Facciamo colazione alle 7 e partiamo alle 7.30
(su consiglio della receptionist della Guest House).
Abbiamo il volo alle 12.20, è meglio partire prima
possibile in quanto ci può essere traffico sulla
strada per l’aeroporto. Nessun incolonnamento
per fortuna, in 45 minuti arriviamo all’aeroporto,
facciamo benzina al distributore all’interno della
zona aeroportuale e seguendo i cartelli ci dirigiamo
alla zona di riconsegna delle auto. Restituiamo le
macchine agli addetti dell’Avis e il Tom Tom presso
gli uffici della Tempest Car Hire (per dettagli vedi
capitolo dedicato al noleggio auto).
Inizia il lungo rientro in Italia, al Cairo il gruppo si
divide tra i “milanesi” e i “romani” non senza un
po’ di commozione. E’ stato un bellissimo gruppo e
siamo stati bene insieme !!!
COME SEMPRE...............APPASSIONATAMENTE !!!