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SESTA ESERCITAZIONE DI MICROECONOMIA

TEORIA DEI GIOCHI e OLIGOPOLIO


SOLUZIONI

Testi di riferimento per gli argomenti trattati in questa esercitazione:


- Bernheim e Winston, Microeconomia, Capitoli 12 e 19.
- Microeconomia - Esercizi, Capitoli 7, 8.

Questa esercitazione è suddivisa in 2 parti:


• Prima parte: Vero, falso, incerto;
• Seconda parte: Esercizi.

Prima Parte – Vero, falso, incerto

Si stabilisca se i seguenti enunciati sono veri, falsi, o incerti (cioè veri solo sotto ipotesi re-
strittive non contenute nell’enunciato). Si fornisca una spiegazione e si argomenti compiuta-
mente la risposta. [NB: La spiegazione e l’argomentazione sono più importanti della corretta
classificazione]

1) Un equilibrio in strategie dominanti è sempre un equilibrio di Nash.


Vero. Se un equilibrio è in strategie dominanti significa che ogni giocatore gioca la sua rispo-
sta ottima indipendentemente dalla scelta dell’altro giocatore. Quindi, l’equilibrio in strategie
dominanti è sicuramente un equilibrio di Nash, poiché la strategia dominante è sempre la ri-
sposta ottima, ma non vale il contrario: gli equilibri di Nash non sono necessariamente in
strategie dominanti.

2) Considerate un gioco simultaneo nel quale entrambi i giocatori presentano una strategia
dominante. In questo caso l’equilibrio di Nash è sempre Pareto-efficiente.
Falso. L’equilibrio di Nash del gioco sopra descritto è dato dalla coppia di strategie domi-
nanti. Esso, tuttavia, non è necessariamente Pareto-efficiente. Come contro-esempio basti pen-
sare al dilemma del prigioniero, il cui equilibrio (confessa; confessa) assicura ai giocatori un
payoff inferiore rispetto ad una situazione nella quale entrambi scelgono di tacere: pertanto,
l’equilibrio (confessa, confessa) non è Pareto-efficiente.

3) Due imprese – A e B – competono nel prezzo (concorrenza simultanea nel prezzo). In equi-
librio ciascuna impresa sceglierà un prezzo par al suo costo marginale.
Falso. Se le due imprese si caratterizzano per costi marginali diversi, l’impresa con un costo
marginale inferiore (la più efficiente) sceglierà un prezzo lievemente inferiore al costo margi-
nale della rivale.

4) Due imprese A e B competono alla Bertrand ed hanno, rispettivamente, funzioni di costo


totale CA = 10XA e CB = 5XB. In equilibrio, solo B rimarrà sul mercato e venderà il bene al
prezzo di monopolio che è pari a 15.

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Falso. B fisserà un prezzo leggermente inferiore al costo marginale di A (MCA = 10, p*B = 10
– ε), A sarà costretta ad uscire dal mercato e B rimarrà il solo venditore. Ma il prezzo p*B =
10–ε fatto da B sarà più basso di 15, perché se B fa un prezzo p=15, A rientra sul mercato.

5) Due imprese che competono à la Stackelberg e hanno costi marginali uguali e costanti pro-
ducono, in equilibrio, la stessa quantità.
Falso. A differenza di quanto si verifica nel caso di concorrenza à la Cournot, in un modello
di Stackelberg le imprese competono in quantità in maniera sequenziale. Esiste quindi un’im-
presa (Stackelberg leader o first−mover) che sceglie il livello di produzione prima dell’im-
presa rivale (follower o second−mover). Potendo agire per primo, lo Stackelberg leader si
vincola ad un livello di produzione maggiore di quello scelto in caso di azioni simultanee, al
fine di restringere la quota di mercato del second−mover.

6) Il bene Q viene venduto in condizioni di duopolio. I duopolisti si caratterizzano per la stessa


struttura di costo; in particolare i costi marginali sono costanti e pari a 𝑐 (𝑀𝐶 = 𝑐) ed i costi
fissi sono nulli. La domanda di mercato per il bene 𝑄 è 𝑄 = 𝑎 − 𝑝, dove 𝑎 > 𝑐. Se i duopolisti
competono à la Cournot, ottengono in equilibrio un surplus maggiore di quello che otterrebbero
competendo secondo il modello di Bertrand.
Vero. Essendo i costi fissi pari a zero, il surplus del produttore è pari alla somma dei profitti
dei duopolisti; quindi, maggiori sono i profitti, maggiore sarà il surplus del produttore. Nel
caso di concorrenza secondo il modello di Bertrand, gli oligopolisti scelgono (simultanea-
mente) il prezzo di vendita. In particolare, se si caratterizzano per costi simmetrici, ciascuno
sceglierà un prezzo pari al proprio costo marginale. Quindi nel caso di concorrenza alla Ber-
trand, il bene Q sarà scambiato al prezzo 𝑝∗ = 𝑐 ed i produttori otterranno zero profitti; quindi
in equilibrio 𝑆𝑃 = 0. Nel caso di concorrenza simultanea nella quantità (concorrenza alla
Cournot), in equilibrio il prezzo di vendita sarà superiore al costo marginale; quindi il bene 𝑄
sarà scambiato ad un prezzo 𝑝∗∗ > 𝑐 ed i produttori otterranno profitti positivi; quindi 𝑆𝑃 >
0. Il surplus del produttore, nel caso di concorrenza simultanea nella quantità, è maggiore del
surplus del produttore nel caso di concorrenza simultanea nel prezzo.

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Seconda Parte – Esercizi

Esercizio 1

Il professore (P) di microeconomia deve decidere se inserire la teoria dei giochi nel programma
del corso (G) o non inserirla (NG). Il corso è opzionale e lo studente (S) può decidere se iscri-
versi (I) o non iscriversi (NI).
Se la teoria dei giochi fosse in programma e lo studente scegliesse di iscriversi, l’utilità del
professore sarebbe 10 e quella dello studente 5. Se la teoria dei giochi non fosse in programma
e lo studente scegliesse di frequentare il corso, l’utilità del professore sarebbe 7 e quella dello
studente 10. Se lo studente decidesse di seguire un altro corso anziché microeconomia, la sua
utilità sarebbe 7 e l’utilità del professore sarebbe 1 (se la teoria dei giochi fosse in programma)
o 0 (se non lo fosse).
Assumete che professore e studente prendano le loro decisioni simultaneamente.

a) Rappresentate il gioco in forma normale. I giocatori hanno una strategia dominante?

Studente
I NI
Professore G 10,5 1,7
NG 7,10 0,7

In questo gioco il professore ha due azioni (G e NG) che sono anche le due possibili strategie.
Anche lo studente ha due possibili azioni (I e NI) che sono le sue due possibili strategie. La
matrice dei payoff è quindi una 2x2.
Il professore ha una strategia dominante: G. Qualunque sia la scelta dello studente, G è la sua
risposta ottima. Lo studente non ha una strategia dominante poiché sceglierà NI, se il profes-
sore sceglie G, mentre sceglierà I se il professore sceglie NG.

b) Trovate l’equilibrio o gli equilibri di Nash.

Studente
I NI
Professore G 10,5 1,7
NG 7,10 0,7

L’equilibrio di Nash è formato da una coppia di strategie che sono reciprocamente risposte
ottime.
L’equilibrio di Nash è la coppia (in questo caso unica) di strategie {𝐺, 𝑁𝐼 }.

c) L’equilibrio o gli equilibri di Nash appena trovati sono Pareto-efficienti?


L’equilibrio di Nash al punto b) non è Pareto-efficiente poiché esiste una coppia di strategie
che garantisce ad entrambi i giocatori un payoff più elevato: {𝑁𝐺, 𝐼 }.

Assumete ora che il professore decida se includere o meno la teoria dei giochi prima che lo
studente decida se iscriversi o meno al corso.

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d) Rappresentate il gioco in forma normale e in forma estesa.
Nel caso di un gioco sequenziale, strategie e azioni non coincidono. Infatti il giocatore che
gioca per ultimo fronteggia diverse situazioni possibili: per ognuna di queste situazioni, egli
può prendere tutte le decisioni possibili. Una strategia considera tutte le possibili azioni in
risposta a tutte le possibili azioni dell’altro giocatore.
Il professore gioca per primo: le sue due azioni sono anche le sue possibili strategie: G and
NG.
Lo studente gioca per secondo: le sue due azioni danno origine a quattro possibili strategie.
La rappresentazione del gioco in forma normale è la seguente:

Studente
I, I I, NI NI, I NI, NI
Professore G 10,5 10,5 1,7 1,7
NG 7,10 0,7 7,10 0,7

e quella in forma estesa è:

⇣ (10,5)
⇣⇣
I
⇣⇣
e
S ⇣⇣⇣

P
⌘⌘ PPP
G ⌘ PP
⌘ PP
⌘ NI P (1,7)


P e


Q
Q
Q
Q
Q ⇣ (7,10)
⇣⇣
I
Q ⇣⇣
NG Q
e

QQ⇣ ⇣⇣
PP
PP
S PP
PP
NI P (0,7)

e) Trovate gli equilibri di Nash e gli equilibri di Nash perfetti nei sottogiochi nel gioco sequen-
ziale.

Studente
I, I I, NI NI, I NI, NI
Professore G 10,5 10,5 1,7 1,7
NG 7,10 0,7 7,10 0,7

In questo caso abbiamo due equilibri di Nash poiché esistono due coppie di strategie che sono
reciprocamente risposte ottime: {𝐺, (𝑁𝐼, 𝑁𝐼)} e {𝑁𝐺, (𝑁𝐼, 𝐼)}.
Di questi due equilibri di Nash soltanto uno può essere perfetto nei sottogiochi. È necessario
procedere per induzione a ritroso analizzando gli equilibri nella forma estesa.

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⇣ (10,5)
⇣⇣
I
⇣⇣
e
S ⇣⇣⇣

P
⌘⌘ PPP
G ⌘ PP
⌘ PP
⌘ NI P (1,7)


P e


Q
Q
Q
Q
Q I ⇣⇣ (7,10)
Q ⇣ ⇣⇣
NG Q
e⇣
QQ⇣ ⇣⇣
P PP
S PP
PP
PP (0,7)
NI

L’equilibrio di Nash perfetto nei sottogiochi è quindi {𝑁𝐺, (𝑁𝐼, 𝐼)}. L’altro equilibrio di Nash
non è perfetto nei sottogiochi perché per lo studente NON è ottimale giocare NI se il professore
gioca NG nello stadio precedente.

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Esercizio 2

L’impresa A e l’impresa B sono gli unici produttori di hamburgers presenti sul mercato. La
domanda di mercato inversa per gli hamburgers è p=70-Q dove Q=qA+qB e qi è la quantità
prodotta dall’i-esima impresa (i=A, B). In tale duopolio le imprese competono sulle quantità.
Entrambe le imprese hanno un costo marginale pari a 10 (MCA=MCB=10) e zero costi fissi.

1) Si supponga che le imprese competano scegliendo simultaneamente quanti hamburger pro-


durre. Si determinino le funzioni di reazione delle imprese A e B.
Siamo in presenza di un duopolio à la Cournot, pertanto la funzione di reazione di un produt-
tore esprime il livello di output che massimizza il profitto dello stesso per ogni possibile livello
di produzione scelto dall’impresa rivale. Tale funzione di reazione si ottiene dalla condizione
di massimizzazione dei profitti, ovvero uguagliando ricavi e costi marginali: MRi=MCi dove
i=A,B.

Si consideri dapprima l’impresa A. Ricordando che Q=qA+qB, e sostituendo nella funzione di


domanda inversa si ottiene p=70-(qA+qB). I ricavi totali e marginali dell’impresa A sono
TRA=pqA=(70-qA-qB)qA e MRA=dTRA/dqA=70-2qA-qB.

Quindi la funzione di reazione dell’impresa A è


MRA=MCA Þ 70-2qA-qB=10 Þ qA=30-qB/2

Poiché il bene prodotto dalle due imprese è omogeneo, i costi di produzione sono gli stessi
(ovvero siamo in presenza di un duopolio simmetrico) e la scelta del livello di output viene
effettuata dalle due imprese in maniera simultanea, le loro funzioni di reazione sono simme-
triche. Quindi la funzione di reazione di B è
MRB=MCBÞ70-2qB-qA=10Þ qB=30-qA/2

2) Quali sono il prezzo, le quantità ed i profitti di equilibrio quando le imprese competono


scegliendo simultaneamente quanti hamburger produrre?
L’equilibrio di Cournot si ottiene risolvendo il seguente sistema
qA=30-qB/2
qB=30-qA/2

da cui si ottiene un livello di produzione pari a 20 per ciascuna impresa (qA*=20=qB*). Poiché
l’offerta aggregata è di 40 hamburgers (Q*=20+20=40), il prezzo di mercato sarà p*=70-
Q*=70-40=30. Ciascuna impresa nell’equilibrio di Cournot ottiene un profitto pari a 400
(πi*=p*qi*-10qi*=30x20-10x20=600-200=400, dove i=A,B).

3) Si assuma che l’impresa A abbia il vantaggio della prima mossa (ovvero che possa scegliere
la quantità di hamburgers da produrre prima dell’impresa B). Si trovi l’equilibrio in tale circo-
stanza.
Siamo in presenza di un gioco à la Stackelberg, che si risolve attraverso il ragionamento all’in-
dietro. La risposta ottima del giocatore che muove per ultimo, l’impresa B nel nostro caso, è
la stessa ottenuta al punto (2). I profitti dell’impresa che decide per prima e che, godendo del

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privilegio di poter scegliere il proprio livello di produzione prima dell’impresa rivale, anticipa
la risposta ottima dell’impresa rivale sono dati da:

πA=pqA-10qA=[70-qA-(30-qA/2)]qA-10qA=[30-qA/2]qA,

Pertanto l’impresa che decide per prima (Stackelberg leader) in equilibrio produce la quantità
che le permette di massimizzare i profitti:
dπA/dqA=0 Þ 30-qA=0ÞqA**=30,

30 hamburgers. L’impresa B, avendo osservato la scelta dell’impresa A, produce in base alla


sua funzione di reazione qB**=30-qA**/2=30-15=15 hamburgers. Complessivamente vengono
quindi prodotti Q**=30+15=45 hamburgers ed il prezzo di mercato è p**=70-Q**=70-
45=25. Nell’equilibrio di Stackelberg, l’impresa leader ottiene profitti pari a

πA**=p**qA**-10qA**=25x30-10x30=450.

4) Qual è la somma massima che l’impresa A è disposta a pagare per ottenere il diritto di
scegliere il proprio livello di produzione prima dell’impresa B (in alternativa al caso in cui le
due imprese effettuino la scelta simultaneamente)?
Ci si aspetta che l’impresa A sia disposta a pagare al massimo una somma pari alla differenza
tra i profitti che ottiene nell’equilibrio di Stackelberg (quando decide per prima) e quelli che
otterrebbe in corrispondenza dell’equilibrio di Cournot (quando le imprese scelgono simulta-
neamente). Pertanto l’impresa A sarà disposta a pagare al massimo 450-400=50 per ottenere
il diritto di decidere per prima la quantità da produrre.

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Esercizio 3

Il mercato dell’elettricità di New Light City è dominato da due sole imprese, l’impresa Elettri-
Spa (E) e l’impresa LuceSpa (L). Le loro funzioni di costo totale sono rispettivamente: TCE =
2qE e TCL = 3qL.
Le due imprese competono scegliendo simultaneamente la quantità da produrre. La domanda
inversa di mercato è data da P = 10 − Q, dove Q = qE + qL.

a) Siete in grado di stabilire se le due imprese in equilibrio produrranno la stessa quantità o


meno, senza fare calcoli?
L’impresa E che ha costi marginali inferiori produrrà di più rispetto all’impresa L.

b) Trovate le funzioni di reazione delle due imprese e disegnatele nel grafico sottostante, in-
dicando pendenze e intercette.

___ Funzione di reazione di E


qE ___ Funzione di reazione di L

7 Pendenza = − 1/2

4 Pendenza = − 2

qL
3,5 8

Impresa E
10 − qL − 2qE = 2 qE = 4 − 1/2qL

Impresa L
10 − qE −2qL = 3 qL = 7/2 − 1/2qE

c) Calcolate la quantità prodotta da ciascuna impresa, la quantità totale e il prezzo di equili-


brio di mercato.
Risolvendo il sistema tra le due funzioni di reazione si ottiene:
qE = 4 − 1/2(7/2 − 1/2qE) → qE* = 3; qL* = 2.
P*=10 − (3 + 2) = 5.

d) Se le due imprese concorressero sul prezzo (alla Bertrand), quale sarebbe l’equilibrio di
mercato in termini di quantità, prezzo e profitti delle due imprese?

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p* = 3 - e , Q* = 7 + e = q *E , p *L = 0, p *E = (3 - e - 2) × (7 + e ) @ 7.

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