un percorso di riflessione tra passato e presente.
La Shoah è il termine ebraico, che significa “disastro, catastrofe”, per definire lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Sinceramente è una cosa difficile da immaginare, da credere ma che è realmente successo. Togliere la vita a oltre di 6 milioni di persone con la scusa della pratica di una differente religione è crudele. Nel caso della Shoah, la situazione è grave oltre per il terribile accaduto, ma anche perché si è fatto credere al popolo di un’idea cattiva degli ebrei. Gli ebrei, come caratteristica, hanno in comune di conservare parte dei guadagni e i tedeschi, usciti in miseria dalla Prima Guerra Mondiale, guardavano questa gente, benestante, con occhi di odio ma allo stesso tempo invidia. Ai giorni d’oggi avvengono tuttora manifestazioni di violenza di vario genere, che possono essere sia di genere fisico oppure psicologico. Avvengono anche delle discriminazioni per il colore di pelle, razzismo, definendo altri come “razze inferiori”, oppure anche in base al sesso, religione o anche alla tua sessualità. Si sente sempre di più parlare ai notiziari di “uomini” che violentano e ammazzano donne vedendo esse più deboli e meno importanti. Per questa occasione il 25 novembre hanno creato la giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Si sente parlare di violenze di razzismo, come l’accaduto in America con George Floyd, dove un poliziotto non lo fece respirare uccidendolo sul momento. Invece si sentono manifestazioni della comunità LGBT che protesta per avere gli stessi diritti perché non vengono accettati per il loro orientamento sessuale e per questo, a volte, avvengono degli atti di violenza.