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MASTER SICUREZZA

Movimentazione manuale dei carichi


Movimenti ripetitivi

Relatore: ing. Riccardo Scalcon

Vicenza
20 maggio 2010
Programma della giornata

La movimentazione manuale dei carichi (MMC) e i


Movimentazione manuale dei carichi

movimenti ripetuti degli arti superiori


 Effetti sanitari
Movimenti ripetitivi

 Valutazione dei rischi connessi alla movimentazione


manuale dei carichi e ai movimenti ripetuti
 MMC - sollevamento e trasporto: fattori di rischio e
protocolli di valutazione. Soluzioni tecniche
prevenzionali
 MMC - spinta e traino: fattori di rischio e protocolli
di valutazione. Soluzioni tecniche prevenzionali
 Movimenti ripetuti: fattori di rischio e protocolli di
valutazione. Soluzioni tecniche prevenzionali
S icurezza
Master
PRIMA PARTE

La movimentazione manuale dei carichi (MMC) e i


movimenti ripetuti degli arti superiori
Introduzione

Le problematiche legate alla movimentazione


Movimentazione manuale dei carichi

manuale dei carichi possono ritenersi superate?

Obiettivi di questa sezione


Movimenti ripetitivi

•Definire la movimentazione manuale dei carichi e i


movimenti ripetuti degli arti superiori
•Individuazione delle attività potenzialmente
rischiose

S icurezza
Master
4
Cosa è la movimentazione manuale dei carichi?
Movimentazione manuale dei carichi

Nel D.Lgs. 81/08 “Testo Unico sulla salute e


sicurezza sul lavoro” essa viene definita come
(art.167):
Movimenti ripetitivi

“operazioni di trasporto o di sostegno di un carico


ad opera di uno o più lavoratori, comprese le
azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare,
portare o spostare un carico, che, per le loro
caratteristiche o in conseguenza delle condizioni
ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di
patologie da sovraccarico biomeccanico, in
particolare dorso-lombari”.

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Quali attività?

Sollevamento, spostamento e deposizione di un


Movimentazione manuale dei carichi

carico (es. scarico di elementi da un nastro e loro


collocazione su scaffali);
 Trasporto manuale di un carico (es. trasporto di un
Movimenti ripetitivi

carico sostenuto a braccia da parte di un addetto);


 Operazioni di traino e spinta di un oggetto, con o

senza ruote (es. spinta di un carrello);


 Operazioni di assistenza presso strutture sanitarie

(es. sollevamento e spostamento di pazienti non


autosufficienti).
Esempi ?

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Condizioni ergonomiche sfavorevoli…

Le operazioni di movimentazione manuale dei carichi


Movimentazione manuale dei carichi

possono essere più o meno gravose in funzione di:


Movimenti ripetitivi

spazio a disposizione dell’operatore;


postura assunta;

velocità e frequenza di esecuzione dell’operazione;

peso degli oggetti movimentati;

durata dell’operazione;

entità dei periodi di pausa;

fattori ambientali e individuali.

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… se il peso dell’oggetto è ridotto?

Il peso dell’oggetto movimentato non è l’unico


Movimentazione manuale dei carichi

fattore di rischio!
Movimenti ripetitivi

Qualora la movimentazione consista nello


spostamento di carichi di peso ridotto effettuato ad
alta frequenza, si parla di
movimenti ripetuti degli arti superiori

Essi possono portare allo sviluppo di patologie


consistenti in alterazioni muscolo-tendinee,
neurologiche periferiche e vascolari a carico degli
arti superiori.

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Quali attività?

Le patologie a carico degli arti superiori non sono


Movimentazione manuale dei carichi

riconducibili a una specifica attività lavorativa.


Movimenti ripetitivi

Esse possono insorgere in seguito allo svolgimento


di attività lavorative estremamente diverse tra
loro, caratterizzate dall’esecuzione di movimenti
ordinari quali, ad esempio, impugnare, spostare,
ruotare, rilasciare un oggetto, effettuati ad
elevata frequenza e in condizioni
ergonomicamente sfavorevoli.

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Quali tipologie di attività?

Le patologie connesse ai movimenti ripetuti degli arti


Movimentazione manuale dei carichi

superiori si riscontrano prevalentemente negli


addetti alle seguenti tipologie di attività:
Movimenti ripetitivi

•lavorazioni caratterizzate da ritmi prestabiliti o con


obiettivi di produzione

•lavorazioni a ritmi non prestabiliti ma elevati o


caratterizzate da operazioni eseguite con continuità

•lavorazioni che implicano il mantenimento di


posture incongrue degli arti superiori

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Lavorazioni caratterizzate da ritmi prestabiliti
Movimentazione manuale dei carichi

linee di montaggio
confezionamento di imballaggi su linea
Movimenti ripetitivi

trattamento, taglio e confezionamento alimenti su

linea
settore elettronico (microassemblaggio su linea)

settore meccanico (carico/scarico di manufatti su

linee di lavorazione e operazioni con macchine


utensili)
operazioni di scelta su linea (vari settori)

………

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Lavorazioni a ritmi non prestabiliti ma elevati
Movimentazione manuale dei carichi

uso ripetuto di attrezzi manuali (martello, pinze,


tenaglie, pialle, ecc.)
Movimenti ripetitivi

attività di cassa in supermercato

settore tessile (taglio, cucitura e stiratura a mano)

settore manifatturiero

attività artistiche (decorazione e incisione a mano)

rasatura, carteggiatura e tinteggiatura di superfici

settore agricolo (raccolta, scelta, potatura)

operazioni di data entry al videoterminale

……

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I principali fattori di rischio
Movimentazione manuale dei carichi

elevata
elevata
frequenza
frequenza

durata
durata del
del ripetitività
ripetitività
Movimenti ripetitivi

compito
compito delle
delle azioni
azioni

patologie
patologie
arti
arti superiori
superiori fattori
fattori
posture
posture organizzativi
organizzativi
incongrue
incongrue ee ambientali
ambientali

periodi
periodi di
di
forza
forza eccessiva
eccessiva recupero
recupero
insufficienti
insufficienti

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Domanda - riepilogo

Il peso è il principale fattore di rischio nelle


Movimentazione manuale dei carichi

operazioni di movimentazione manuale dei carichi?


Movimenti ripetitivi

 Diverse tipologie di movimentazione manuale


 Concomitanza dei vari fattori di rischio
 Molteplicità delle attività comportanti MMC o movimenti
ripetuti degli arti superiori

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SECONDA PARTE

EFFETTI SANITARI
Obblighi e competenze relativamente alle attività
comportanti MMC o movimenti ripetuti degli arti
superiori
Introduzione effetti sanitari

Le patologie da sovraccarico biomeccanico correlate al


Movimentazione manuale dei carichi

lavoro sono aumentate negli ultimi anni?

Obiettivi di questa sezione


Movimenti ripetitivi

•Definire le malattie professionali


•Analizzare le tipologie di patologie da sovraccarico
biomeccanico
•Studiarne l’incidenza e il trend

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Movimentazione manuale dei carichi
La colonna vertebrale

La colonna vertebrale è il pilastro


del corpo umano: ci sorregge e
protegge midollo spinale.
Movimenti ripetitivi

Andamento curviforme: resistenza


ai carichi 10 volte superiore rispetto
ad una colonna priva curve.

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Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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La colonna vertebrale

Tra una vertebra e l’altra c’è il Disco Intervertebrale:


Movimentazione manuale dei carichi

- crea una articolazione mobile


- la colonna funge da ammortizzatore
Movimenti ripetitivi

Disco Intervertebrale è dato da:


- nucleo polposo
- un anello fibroso

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Master
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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Master
La colonna vertebrale
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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Master
La colonna vertebrale
Le principali patologie da sovraccarico
biomeccanico

Determinate da Determinate da
Movimentazione manuale dei carichi

operazioni di movimenti ripetuti degli


movimentazione manuale arti superiori
dei carichi
Movimenti ripetitivi

 Artrosi  Tenosinoviti (s. di De


Quervain, dito a scatto
 Lombalgie e
ecc.)
lombosciatalgie
 Neuropatie periferiche
 Ernia del disco
(s. tunnel carpale, s.
stretto toracico ecc.)

 Tendiniti (epicondilite,
epitrocleite, t. della cuffia
dei rotatori ecc.)

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Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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Gli arti superiori
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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Gli arti superiori
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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Gli arti superiori
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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Gli arti superiori
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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Gli arti superiori
Malattie professionali
Movimentazione manuale dei carichi

Malattia professionale = patologia che insorge a


causa della prolungata esposizione ad un fattore di
Movimenti ripetitivi

rischio
D.M 09-04-2008

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Master
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Malattie professionali

D.M. 09-04-2008 - Malattie Professionali nell’Industria


Movimentazione manuale dei carichi

77) Ernia discale lombare (M51.2) a) Lavorazioni svolte in modo non occasionale con macchine che
espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero;
b) Lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo
non occasionale in assenza di ausili efficaci.

78) Malattie da sovraccarico biomeccanico


Movimenti ripetitivi

dell’arto superiore
a) Tendinite del sovraspinoso (M75.1) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano a carico
della spalla movimenti ripetuti, mantenimento prolungato di posture
b) Tendinite del capolungo bicipite (M75.2) incongrue.

c) Tendinite calcifica (morbo di Duplay) (M75.3)

d) Borsite (M75.5)

e) Epicondilite (M77.0) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti
ripetuti dell’avambraccio, e/o azioni di presa della mano con uso di forza.
f) Epitrocleite (M77.1)

g) Borsite olecranica (M70.2) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano un appoggio
prolungato sulla faccia posteriore del gomito.
h) Tendiniti e peritendiniti flessori/estensori (polso- Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti
dita) (M65.8) ripetuti e/o azioni di presa e/o posture incongrue della mano e delle
singole dita.
i) Sindrome di De Quervain (M65.4)

l) Sindrome del Tunnel Carpale (G56.0) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti
ripetuti o prolungati del polso o di prensione della mano, mantenimento di
posture incongrue, compressione prolungata o impatti ripetuti sulla
regione del carpo.
S icurezza
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Malattie professionali

D.M. 09-04-2008 - Malattie Professionali nell’Agricoltura


Movimentazione manuale dei carichi

22) Ernia discale lombare (M51.2) a) Lavorazioni svolte in modo non occasionale con macchine che
espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero;
b) Lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo
non occasionale in assenza di ausili efficaci.

23) Malattie da sovraccarico biomeccanico


Movimenti ripetitivi

dell’arto superiore
a) Tendinite della spalla, del gomito, del polso, della Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti
mano (M75) ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza.
b) Sindrome del Tunnel Carpale (G56.0)

c) Altre malattie da sovraccarico biomeccanico degli


arti superiori

S icurezza
Master
30
Quali possono essere gli effetti della MMC?
Movimentazione manuale dei carichi

Le operazioni di movimentazione manuale dei


carichi, così come le attività comportanti
l’effettuazione di movimenti ripetuti degli arti
Movimenti ripetitivi

superiori, qualora svolte in condizioni ergonomiche


sfavorevoli, possono comportare rischio di insorgenza
di patologie da sovraccarico biomeccanico,
rispettivamente a carico della colonna vertebrale e
degli arti superiori.

Patologie da sovraccarico biomeccanico


Patologie delle strutture osteoarticolari,
muscolotendinee e nervovascolari (D.Lgs. 81/08).

S icurezza
Master
31
La MMC comporta rischio di infortuni?

L’infortunio è un evento lesivo avente causa violenta


Movimentazione manuale dei carichi

e intensità concentrata nel tempo.

La MMC e i movimenti ripetuti degli arti superiori,


Movimenti ripetitivi

sebbene abbiano effetti dannosi a lungo termine,


possono condurre a infortuni.

La LOMBALGIA ACUTA (colpo della strega), che si


manifesta con un dolore acuto, spesso
immobilizzante, che si attenua nel giro di alcune ore,
è causata da una reazione immediata delle unità
muscolo-tendinee della schiena a movimenti
incongrui e sforzi eccessivi. Se la causa è lavorativa,
deve essere considerata un INFORTUNIO SUL LAVORO
S icurezza
Master
32
Le patologie lavoro-correlate

Gli infortuni sul lavoro e le patologie di origine


professionale sono cose diverse:
Movimentazione manuale dei carichi

 gli infortuni sul lavoro hanno causa violenta e


Movimenti ripetitivi

repentina (caduta, esplosione, taglio, ecc.).

 le malattie professionali sono determinate da


fattori che agiscono in un intervallo di tempo più o
meno lungo.

S icurezza
Master
33
Le patologie lavoro-correlate

La loro insorgenza può verificarsi anche molto


Movimentazione manuale dei carichi

tempo dopo l’esposizione ai fattori di rischio.


Movimenti ripetitivi

Esse costituiscono un fenomeno sottostimato:


spesso non emerge il nesso con l’attività lavorativa
e vengono classificate come malattie comuni.

Le patologie da sovraccarico biomeccanico


determinate da attività lavorative sono malattie
professionali.

S icurezza
Master
Incidenza delle patologie da sovraccarico
biomeccanico
Le patologie da sovraccarico biomeccanico lavoro-correlate
Movimentazione manuale dei carichi

(WRMSD – Work Related Musculo-Skeletal Disorders) costituiscono


una frazione importante delle malattie professionali.
Movimenti ripetitivi

Casi riconosciuti dall’INAIL nel quinquennio 2003-2007:

AGRICOLTURA 1173 casi 57%


del totale Agricoltura

32%
INDUSTRIA E SERVIZI 12179 casi del totale Industria e
Servizi

S icurezza
Master
35
Trend delle patologie da sovraccarico
biomeccanico - 1
Casi totali riconosciuti dall’INAIL nel quinquennio 2003-2007
distinti per patologia
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

Dati tratti dal Rapporto Annuale 2008 INAIL


S Master
icurezza 36
Trend delle patologie da sovraccarico
biomeccanico - 2

Casi totali riconosciuti dall’INAIL nel quinquennio 2003-2007


Movimentazione manuale dei carichi

3500
3000
Movimenti ripetitivi

casi riconosciuti
2500
2000
1500
1000
500
0
2003 2004 2005 2006 2007

anni

Dati tratti dal Rapporto Annuale 2008 INAIL

S icurezza
Master
37
Quali sono le conseguenze dei WRMSD?

Le conseguenze sono estremamente pesanti


Movimentazione manuale dei carichi

sofferenza
Movimenti ripetitivi

per i LAVORATORI perdita del lavoro


possibile diminuzione di reddito

riduzione dell’efficienza
per i DATORI DI LAVORO aziendale

aumento della spesa


per il PAESE previdenziale e sanitaria

S icurezza
Master
38
Quali sono i costi dei WRMSD?
Movimentazione manuale dei carichi

Oltre a determinare un danno psico-fisico per i


lavoratori, si stima che i WRMSD abbiano un costo
sociale non inferiore all’1% del prodotto interno lordo.
Movimenti ripetitivi

I costi sono relativi a:


•spese sanitarie
•spese di indennizzo e assicurative
•diminuzione della produzione
•spese di assunzione e formazione di nuovo personale

S icurezza
Master
39
Domanda - riepilogo

I distretti anatomici sollecitati dalle attività di


Movimentazione manuale dei carichi

movimentazione manuale dei carichi e dai


movimenti ripetuti sono gli stessi?
Movimenti ripetitivi

 Patologie da sovraccarico biomeccanico


 Progressivo aumento di un fenomeno ancora
sottostimato
 Conseguenze dei WRMSD

S icurezza
Master
40
TERZA PARTE

Valutazione dei rischi connessi alla


movimentazione manuale dei carichi e ai
movimenti ripetuti
Introduzione valutazione rischi connessi MMC
Movimentazione manuale dei carichi

Se le operazioni di MMC richiedono solo un’ora di


Movimenti ripetitivi

lavoro al giorno, il rischio può essere considerato


trascurabile o va valutato?

Obiettivi di questa sezione

•Definire “pericolo” e “rischio”


•Capire in quali casi devono essere valutati i rischi per
le operazioni comportanti MMC o movimenti ripetuti

S icurezza
Master
42
Pericolo o rischio?

La movimentazione di oggetti del peso di 10 Kg è da considerarsi


Movimentazione manuale dei carichi

un pericolo o un rischio?

con ausili meccanici senza ausili meccanici


condizioni ergonomicamente condizioni ergonomicamente
Movimenti ripetitivi

favorevoli sfavorevoli
(bassa frequenza, postura (alta frequenza, postura
ottimale ecc.) incongrua ecc.)

RISCHIO TRASCURABILE RISCHIO ELEVATO

La movimentazione dei carichi può costituire un rischio in virtù


delle sue conseguenze. Deve quindi essere considerata un
PERICOLO
S icurezza
Master
43
Pericolo

Caratteristica intrinseca di una determinata entità


Movimentazione manuale dei carichi

(processo, attività lavorativa, sostanza, agente fisico


ecc.) avente la capacità di causare un danno
Movimenti ripetitivi

Le operazioni che comportano MMC o movimenti


ripetuti degli arti superiori costituiscono un
PERICOLO

In virtù di come vengono condotte, esse hanno la


potenzialità di provocare danni (patologie da
sovraccarico biomeccanico) ed essere pertanto
considerate un
RISCHIO
S icurezza
Master
44
Rischio

Probabilità che una determinata entità pericolosa


Movimentazione manuale dei carichi

(processo, attività lavorativa, sostanza, agente fisico


ecc.) causi un danno
Movimenti ripetitivi

Viene espresso come il prodotto tra la probabilità P


che si verifichi un evento pericoloso (potenzialmente
dannoso) e l’entità (magnitudo M) del danno che
potrebbe manifestarsi

R=PxM

S icurezza
Master
45
Rischio

Pertanto un’operazione comportante MMC o movimenti


Movimentazione manuale dei carichi

ripetuti (potenzialmente dannosa) può essere


considerata rischiosa se condotta in modo tale da
Movimenti ripetitivi

poter generare un danno di una determinata entità.

Ciò che può trasformare il pericolo in rischio, causando


un danno, è lo svolgimento dell’operazione secondo
modalità ergonomicamente sfavorevoli.

S icurezza
Master
46
Individuazione e valutazione dei rischi

Questa attività è un compito non delegabile del Datore di


Movimentazione manuale dei carichi

Lavoro, che si avvale del SPP e del MC, sentito il RLS. Ha


inizio con una accurata analisi delle attività lavorative.
Movimenti ripetitivi

individuazione dei pericoli

individuazione dei lavoratori


potenzialmente esposti
valutazione della magnitudo
dei possibili danni

VALUTAZIONE DEI RISCHI

elaborazione del
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
S icurezza
Master
(art. 17 c. 1 lett. a) D.Lgs. 81/08) 47
Documento di Valutazione dei Rischi

DOCUMENTO ALLA BASE DI TUTTE LE MISURE TESE


Movimentazione manuale dei carichi

ALLA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA

 È SOTTOSCRITTO DA TUTTI GLI ESTENSORI E CONSEGNATO


AL RLS
Movimenti ripetitivi

 DEVE RIGUARDARE TUTTI I RISCHI PER LA SALUTE E LA


SICUREZZA
se vengono compiute operazioni comportanti MMC o
movimenti ripetuti, esse devono essere considerate
 DEVE RIPORTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE TESE ALL’ELIMINAZIONE (O ALLA RIDUZIONE A
LIVELLI TOLLERABILI) DI TUTTI I RISCHI INDIVIDUATI
sulla base della Valutazione dei Rischi dovranno essere
pianificate tutte le azioni (diminuzione della frequenza,
diversa posizione di prelievo dell’oggetto ecc.)
S icurezza
Master
48
Documento di Valutazione dei Rischi

 DEVE RIPORTARE IL PROGRAMMA DELLE MISURE


Movimentazione manuale dei carichi

OPPORTUNE A GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO NEL TEMPO


DEI LIVELLI DI SICUREZZA
Movimenti ripetitivi

 DEVE PREVEDERE LE PROCEDURE E I RUOLI PER


L’ATTUAZIONE DELLE MISURE DA REALIZZARE

 DEVE RIPORTARE LE MANSIONI CHE POSSONO ESPORRE I


LAVORATORI A RISCHI SPECIFICI CHE RICHIEDONO
ADEGUATA FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
le operazioni comportanti MMC e movimenti ripetuti
richiedono adeguata formazione e addestramento

S icurezza
Master
49
Misure preventive

Azioni finalizzate all’eliminazione (o alla riduzione a


Movimentazione manuale dei carichi

livelli tollerabili) del rischio attraverso l’abbattimento


della probabilità di verificarsi di un dato evento
dannoso
Movimenti ripetitivi

R=PxM

Nelle attività che comportano MMC o movimenti ripetitivi


degli arti superiori, le misure preventive possono essere:
•adozione di ausili meccanici per la movimentazione;
•diminuzione della frequenza delle azioni.

S icurezza
Master
50
Misure protettive

Azioni finalizzate alla diminuzione del rischio attraverso


Movimentazione manuale dei carichi

la riduzione della magnitudo di un dato evento dannoso

R=PxM
Movimenti ripetitivi

Nelle attività che comportano MMC le possibili misure


protettive non sono molte. Un esempio è l’adozione di una
cintura lombare per il sollevamento dei carichi.

LA PREVENZIONE DEVE ESSERE PRIVILEGIATA RISPETTO ALLA


S icurezza
Master
PROTEZIONE 51
Priorità di intervento

Una volta individuate le misure preventive e protettive da


attuare, è necessario stabilire la priorità degli interventi
Movimentazione manuale dei carichi

applicazione dei protocolli di


Movimenti ripetitivi

valutazione dei rischi valutazione e individuazione dei fattori


di rischio
interventi correttivi scelti sulla base
individuazione delle
dei fattori di rischio emersi dalla
misure preventive e
valutazione (frequenza, postura,
protettive
periodi di recupero, ripetitività ecc.)

priorità basata sull’entità dei fattori di


priorità di intervento
rischio individuati

attuazione delle misure (diminuzione


della frequenza, miglioramento degli
attuazione
aspetti posturali ecc.) e nuova
valutazione
S icurezza
Master
52
Domanda - riepilogo

“I dipendenti della mia ditta di trasporti lamentano


Movimentazione manuale dei carichi

dolore alla schiena.


Risolverò il problema fornendo loro delle cinture
lombari”
Movimenti ripetitivi

E’ una soluzione corretta?

 Pericolo e rischio
 Prevenzione e protezione
 Valutazione e gestione dei rischi

S icurezza
Master
53
QUARTA PARTE

MMC- sollevamento e trasporto


Fattori di rischio, protocolli di valutazione e
soluzioni tecniche prevenzionali
Introduzione MMC

Prelievo manuale di pacchi da uno scaffale e loro


Movimentazione manuale dei carichi

posizionamento su un carrello.
Quali sono i fattori di rischio?
Movimenti ripetitivi

Obiettivi di questa sezione


•Sollevamento e trasporto
•Fattori di rischio specifici
•Modelli di valutazione del rischio

S icurezza
Master
55
Sollevamento, trasporto e
Movimentazione manuale dei carichi deposizione dei carichi

Attività caratterizzate da operazioni prevalenti di


prelievo, trasporto e rilascio manuale di un carico di
dimensioni e peso definiti, in cui le altre attività
Movimenti ripetitivi

manuali (sostegno statico, spinta, traino) siano di


entità trascurabile.

Alcuni esempi:
•scarico o carico manuale di confezioni su pallets
•collocazione di faldoni su uno scaffale
•carico di mattoni su una carriola
•scarico di sacchi da un mezzo
•……

S icurezza
Master
56
Sinergia dei fattori di rischio

L’insorgenza di patologie da sovraccarico biomeccanico


Movimentazione manuale dei carichi

in seguito a operazioni di movimentazione manuale dei


carichi è dovuta a una serie di fattori di rischio, che
possono agire:
Movimenti ripetitivi

 singolarmente (es. peso eccessivo)


 in modo sinergico (es. peso elevato, postura incongrua e
frequenza eccessiva…)

è pertanto opportuno indagare su tutti i fattori di


rischio che caratterizzano le attività di movimentazione

S icurezza
Master
57
Fattori di rischio - Peso

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Movimentazione manuale dei carichi

La MMC può comportare rischio di insorgenza di patologie da


sovraccarico biomeccanico se il carico è troppo pesante
Movimenti ripetitivi

D.Lgs. 626/94 peso massimo dell’oggetto movimentato


(abrogato) 30 Kg

non viene indicato alcun riferimento


“assoluto”

D.Lgs. 81/08 il vecchio riferimento di 30 kg era fuorviante,


in quanto non teneva conto delle peculiarità
della movimentazione (caratteristiche
geometriche, frequenza, durata ecc.)

S icurezza
Master
58
Fattori di rischio – Distanza orizzontale

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Movimentazione manuale dei carichi

La MMC può comportare rischio di insorgenza di patologie


da sovraccarico biomeccanico se il carico […] deve essere
Movimenti ripetitivi

tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco

la distanza orizzontale tra il punto di presa (o di


rilascio) dell’oggetto e le anche del lavoratore
deve essere quanto più possibile ridotta

HM

S icurezza
Master
59
Fattori di rischio – Altezza

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Movimentazione manuale dei carichi

La MMC può comportare rischio di insorgenza di patologie da


sovraccarico biomeccanico se il carico […] deve essere tenuto
o maneggiato con una inclinazione del tronco
Movimenti ripetitivi

•se il punto di presa (o di rilascio) dell’oggetto è troppo basso, il


lavoratore dovrà assumere una postura dannosa per il tratto lombo-
sacrale del rachide.
•se il punto di presa (o di rilascio) dell’oggetto è troppo alto, il
lavoratore non riuscirà ad esercitare la forza massima nel
compimento dell’azione e opererà in condizioni di equilibrio precario

L’altezza di presa (o di rilascio) dell’oggetto dovrebbe


essere prossima a quella delle mani quando le braccia
sono in posizione di riposo (75-80 cm dal suolo)
S icurezza
Master VM 60
Fattori di rischio – Spostamento verticale

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Movimentazione manuale dei carichi

L’attività può comportare rischio di insorgenza di patologie


da sovraccarico biomeccanico […] se le distanze di
sollevamento e abbassamento e trasporto sono elevate
Movimenti ripetitivi

Impugnare e rilasciare carichi ad altezze diverse comporta


continue e pronunciate flessioni ed estensioni del tratto lombo-
sacrale del rachide che possono, nel tempo, evolvere in patologie
da sovraccarico biomeccanico
Lo spostamento verticale dell’oggetto deve essere
quanto più possibile contenuto.
La condizione ideale corrisponde a punti di presa e
di rilascio dell’oggetto situati alla stessa altezza

S icurezza
Master VM 61
Fattori di rischio – Torsione del tronco

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Movimentazione manuale dei carichi

La MMC può comportare rischio di insorgenza di patologie da


sovraccarico biomeccanico se il carico […] deve essere tenuto
o maneggiato con una torsione del tronco
Movimenti ripetitivi

•punti di presa e di rilascio situati su lati opposti rispetto al


lavoratore
•movimentazione in aree ristrette, dove la torsione del tronco è
necessaria
•ritmi lavorativi che impediscono al lavoratore di eseguire
movimenti corretti
La torsione del tronco dovrebbe essere evitata
A parità di peso dell’oggetto, un sollevamento
asimmetrico è molto più rischioso di uno simmetrico
S icurezza
Master AM 62
Fattori di rischio - Caratteristiche del carico
Movimentazione manuale dei carichi

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


La MMC può comportare rischio di insorgenza di
Movimenti ripetitivi

patologie da sovraccarico biomeccanico se il carico …

•è ingombrante o difficile da afferrare


•è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di
spostarsi
•può, per la sua struttura o consistenza, comportare
lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto

CM
S icurezza
Master
63
Fattori di rischio – Presa dell’oggetto

La qualità della presa esercitata sull’oggetto influenza


Movimentazione manuale dei carichi

la forza necessaria per movimentarlo

•una buona presa riduce la forza necessaria per


Movimenti ripetitivi

impugnare l’oggetto e permette di movimentare


oggetti più pesanti
•viceversa, una presa sfavorevole rende necessario
applicare una forza maggiore per afferrare l’oggetto e
fa diminuire il peso accettabile
presa buona presa sfavorevole
quando le mani aderiscono quando le mani non
facilmente all’oggetto aderiscono bene all’oggetto
(oggetti regolari e di (oggetti troppo grandi, con
S Master
icurezza dimensioni contenute) spigoli taglienti o irregolari)64
Fattori di rischio – Sforzo fisico richiesto

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Movimentazione manuale dei carichi

Lo sforzo fisico può comportare rischio di insorgenza di


patologie da sovraccarico biomeccanico […] se…
Movimenti ripetitivi

•è eccessivo
•è compiuto col corpo in posizione instabile
•vengono effettuati movimenti bruschi

S icurezza
Master
65
Caratteristiche dell’ambiente di lavoro

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Movimentazione manuale dei carichi

Le caratteristiche dell’ambiente di lavoro possono


aumentare il rischio di insorgenza di patologie da
Movimenti ripetitivi

sovraccarico biomeccanico […] se…

•lo spazio libero, in particolare verticale, è


insufficiente
•il pavimento è sconnesso e presenta rischi di inciampo
•il pavimento è scivoloso o instabile
•il pavimento presenta dislivelli che implicano
operazioni di movimentazione a livelli diversi
•le condizioni microclimatiche sono inadeguate

S icurezza
Master
66
Fattori di rischio - Frequenza

In un lavoro ripetitivo (movimentazione) corrisponde al


Movimentazione manuale dei carichi

numero di cicli di sollevamento per unità di tempo


Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08
Movimenti ripetitivi

L’attività può comportare rischio di insorgenza di


patologie da sovraccarico biomeccanico […] se gli sforzi
fisici sono troppo frequenti
alcune attività vengono svolte a un ritmo, imposto da
un processo o da una macchina, che non può essere
variato dal lavoratore

La frequenza delle azioni di movimentazione


deve essere quanto più possibile ridotta

FM
S Master
icurezza 67
Fattori di rischio – Durata e periodi di pausa
Movimentazione manuale dei carichi

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


L’attività può comportare rischio di insorgenza di
Movimenti ripetitivi

patologie da sovraccarico biomeccanico […] se …

•gli sforzi fisici sono troppo prolungati


•i periodi di recupero sono insufficienti
I periodi di recupero possono consistere in pause o fasi
di adibizione ad attività che non comportano
significativo impegno del sistema muscolo-scheletrico
lunga durata del compito di MMC

periodi di recupero frequenti e lunghi


S Master
icurezza 68
Fattori individuali di rischio

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Movimentazione manuale dei carichi

[…] il lavoratore può correre un rischio nei seguenti


casi:
Movimenti ripetitivi

•inidoneità fisica a svolgere il compito, tenuto conto


delle differenze di genere e di età
•indumenti, calzature o altri effetti personali
inadeguati portati dal lavoratore
•insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze, della
formazione o dell’addestramento

S icurezza
Master
69
Valutazione del rischio

Il D.Lgs. 81/08 fornisce indicazioni precise


Movimentazione manuale dei carichi

relativamente alla valutazione dei rischi da MMC


Movimenti ripetitivi

Titolo VI - Art. 168 – Obblighi del datore di lavoro


3 - Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le
finalità del presente articolo e dell’Allegato XXXIII, ove
applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone
prassi e alle linee guida

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


Le norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) sono da
considerarsi tra quelle previste all’art. 168 comma 3
L’indicazione è quella di riferirsi preferibilmente alle norme della
serie ISO 11228 ma, se non esaustive, di ricorrere ad altre norme
pertinenti, laddove siano applicabili.

S icurezza
Master
70
Valutazione del rischio - Norma ISO 11228-1
Movimentazione manuale dei carichi

SOLLEVAMENTO E TRASPORTO

Prima Norma internazionale sulla movimentazione dei


carichi
Movimenti ripetitivi

CONSIDERA:

 ATTIVITA’ RIPETITIVE E SOLLEVAMENTI OMOGENEI


 OPERAZIONI EFFETTUATE DA UNA SOLA PERSONA CON ENTRAMBE
LE MANI

NON CONTEMPLA:
 ATTIVITA’ DIVERSE DA QUELLE DI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
(spinta e traino, sostegno statico di un oggetto)
 SOLLEVAMENTO IN POSIZIONE SEDUTA
S icurezza
Master
71
Valutazione del rischio - Norma ISO
11228-1
Ergonomics – Manual handling: lifting and carrying
Movimentazione manuale dei carichi

•permette di valutare il rischio di insorgenza di


patologie lombo-sacrali in seguito allo svolgimento di
Movimenti ripetitivi

attività di sollevamento e abbassamento dei carichi


•affronta la valutazione per mezzo di una analisi
articolata su “passi” successivi

ricognizione dei pericoli

identificazione dei pericoli

stima del rischio

S icurezza
Master
valutazione del rischio 72
Valutazione del rischio - Norma ISO
Movimentazione manuale dei carichi 11228-1
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
73
Step 1 – Massa di riferimento

La massa dell’oggetto movimentato non deve superare


Movimentazione manuale dei carichi

un valore di riferimento che dipende da:


•campo di applicazione (lavorativo / non lavorativo)
Movimenti ripetitivi

•età dei soggetti


•genere (m, f, m+f) della popolazione considerata

massa < massa di riferimento massa > massa di riferimento

step successivo necessità di intervento

S icurezza
Master
74
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Step 1 – Massa di riferimento

75
Step 2 – Limiti per massa e frequenza
Movimentazione manuale dei carichi

Quanto maggiore è la massa dell’oggetto movimentato,


tanto più bassa dovrà essere la frequenza delle
operazioni.
Movimenti ripetitivi

La Norma ISO 11228–1 fornisce un grafico dove sono


riportate, per diverse durate del compito ripetitivo, le
coppie di valori di massa e frequenza che non devono
essere superate.

massa e frequenza < limiti massa e frequenza > limiti

step successivo necessità di intervento

S icurezza
Master
76
Step 2 – Limiti per massa e frequenza
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
77
Step 3 – Peso e peso massimo raccomandato

Il peso dell’oggetto movimentato non deve superare un


Movimentazione manuale dei carichi

valore massimo calcolato (m) in base all’entità dei


seguenti fattori:
Movimenti ripetitivi

•massa di riferimento
•altezza dell’oggetto movimentato
•distanza dell’oggetto movimentato dal busto
•spostamento verticale dell’oggetto
•torsione del tronco
•frequenza delle operazioni
•qualità dell’impugnatura

peso < m peso > m

S icurezza
Master step successivo necessità di intervento
78
Step 3 – Peso e peso massimo raccomandato
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
79
Step 4 – Massa totale giornaliera

La massa totale degli oggetti movimentati nel corso del


Movimentazione manuale dei carichi

turno lavorativo non deve superare, in condizioni


ideali, i 10000 Kg
Movimenti ripetitivi

La massa totale deve essere inferiore qualora le condizioni non


siano ideali:
•distanze considerevoli di trasporto
•condizioni ambientali sfavorevoli
•punti di presa o di rilascio situati sotto le ginocchia o sopra le
spalle
mcum = m x f

massa totale < 10000 Kg massa totale > 10000 Kg

S icurezza
Master step successivo necessità di intervento 80
Step 5 – Massa totale e distanza
di trasporto

Quanto maggiore è la distanza di trasporto, tanto più


Movimentazione manuale dei carichi

bassa dovrà essere la massa complessiva degli oggetti


movimentati.
La Norma ISO 11228 – 1 fornisce una tabella che
Movimenti ripetitivi

riporta, per diverse distanze di trasporto, i valori di


massa totale giornaliera (e quindi le coppie di valori di
massa e frequenza) che non devono essere superati.

massa totale e distanza massa totale e distanza


minori maggiori
dei limiti fissati dei limiti fissati

attività di movimentazione
necessità di intervento
S Master
icurezza
accettabile
81
Step 5 – Massa totale e distanza
Movimentazione manuale dei carichi di trasporto
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
82
Valutazione del rischio
Norma ISO 11228-1
STEP 3
Movimentazione manuale dei carichi

INDICE DI RISCHIO E PESO MASSIMO RACCOMANDATO

NEL CASO DI ATTIVITA’ RIPETITIVE E SOLLEVAMENTI OMOGENEI:


Movimenti ripetitivi

•permette di valutare il rischio di insorgenza di patologie lombo-


sacrali in seguito allo svolgimento di attività di sollevamento e
abbassamento dei carichi
•integra in una sola equazione tutti i fattori di rischio

peso dell’oggetto

indice di rischio
IR = L / m
S icurezza
Master peso massimo raccomandato 83
Peso massimo raccomandato - 1
Movimentazione manuale dei carichi

IR = L / m
Movimenti ripetitivi

costante di peso altezza torsione qualità della


presa

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


distanza spostamento frequenza,
orizzontale verticale durata e pause

Il peso massimo raccomandato m si ottiene a partire dal peso


massimo consentito in condizioni ideali (costante di peso), il cui
S icurezza
Master
valore si riduce in funzione dell’entità dei fattori di rischio 84
Peso massimo raccomandato - 2

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


Movimentazione manuale dei carichi

costante di peso fattori


Movimenti ripetitivi

“demoltiplicativi”
 mref: peso massimo consentito in condizioni ideali.

18-45 <18 - > 45


M 25 20
F 20 15

 HM, VM, DM, AM, FM, CM: fattori demoltiplicativi di


valore compreso tra 0 e 1. Riducono il valore di mref in
funzione dell’entità dei fattori di rischio e permettono di
S icurezza
Master
calcolare il peso massimo raccomandato m 85
Valore dei fattori

I valori da attribuire ai fattori che compongono


Movimentazione manuale dei carichi

l’equazione sono ricavati sulla base dell’integrazione


di dati scaturiti da 4 approcci di ricerca:
Movimenti ripetitivi

•epidemiologico
•biomeccanico
•fisiologico
•psicofisico

S icurezza
Master
86
Fattori “demoltiplicativi”
Movimentazione manuale dei carichi

Alcune equazioni forniscono i valori dei fattori


“demoltiplicativi”, consentendo il calcolo del
Movimenti ripetitivi

peso massimo raccomandato m in funzione


dell’entità dei corrispondenti fattori di rischio

I valori forniti dalle equazioni tengono conto


dell’effettiva compressione dei dischi
intervertebrali nel corso delle varie fasi della
movimentazione di un carico

S icurezza
Master
87
Valore assunto dall’indice di rischio

Sulla base del valore assunto dall’indice, si può determinare


Movimentazione manuale dei carichi

l’entità del rischio. Ciò costituisce la base per eventuali


interventi finalizzati all’eliminazione (o alla riduzione) dei
rischi
Movimenti ripetitivi

IR < 1 IR ≥ 1

Se l’indice è di molto inferiore a 1,


il rischio è considerato tollerabile Se l’indice è maggiore di 1, il
rischio è considerato elevato
Se invece l’indice si avvicina a 1, il Sono necessari
rischio è significativo e una interventi urgenti finalizzati alla
frazione della popolazione
riprogettazione del compito
lavorativa potrebbe sviluppare
patologie da sovraccarico
biomeccanico
S icurezza
Master
88
Condizioni di applicabilità - 1

Norma 11228 – 1: non applicabile:


Movimentazione manuale dei carichi

quando le attività diverse da quelle di sollevamento,


Movimenti ripetitivi

abbassamento e trasporto non siano trascurabili o comportino un


dispendio energetico significativo

spinta e traino sostegno statico

 per condizioni particolari di movimentazione

seduti o in uso di una sola


spazi ristretti
ginocchio mano

S icurezza
Master
89
Condizioni di applicabilità - 2

Norma 11228 – 1: non applicabile:


Movimentazione manuale dei carichi

quando sussistono situazioni di instabilità del carico o del


Movimenti ripetitivi

lavoratore

recipienti contenenti pavimento sconnesso su mezzi in


liquidi o scivoloso movimento

 quando c’è la netta prevalenza di una direzione di


spostamento del carico (sollevamento o abbassamento)
 in questo caso la valutazione del rischio dovrà essere
effettuata con metodi biomeccanici, metabolici o psicofisici

S icurezza
Master
90
Condizioni di applicabilità - 3

Norma 11228 – 1: non applicabile:


Movimentazione manuale dei carichi

quando le condizioni microclimatiche non sono idonee


Movimenti ripetitivi

temperatura e umidità relativa


troppo alte o troppo basse

Condizioni estreme possono avere notevoli implicazioni nel


determinismo delle patologie
 quando la movimentazione è effettuata ad alta velocità.

In tal caso non c’è adeguata predisposizione dell’assetto del


sistema muscolo-scheletrico e possono determinarsi danni

S icurezza
Master
91
A cosa serve la valutazione?
Movimentazione manuale dei carichi

Quale è la necessità di calcolare l’indice di rischio


secondo il metodo proposto dalla Norma ISO 11228-1?
Movimenti ripetitivi

L’indice non ha come unica funzione quella di


discriminare le attività “a rischio” da quelle “sicure”!

E’ possibile, una volta verificato che l’attività può


comportare l’insorgenza di patologie da sovraccarico
biomeccanico, andare a cercarne le cause per
prevenirle

S icurezza
Master
92
Esempio… - 1

Se dal calcolo risulta che l’attività è rischiosa, in quanto il


Movimentazione manuale dei carichi

carico movimentato supera il peso massimo raccomandato m…

IR = L / m ≥ 1
Movimenti ripetitivi

… si possono analizzare i valori assunti dai vari fattori…

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)

Sapendo quali sono i fattori che determinano la diminuzione


del peso massimo raccomandato m (e quindi l’aumento
dell’indice di rischio IR), si potrà procedere in modo mirato
agli opportuni interventi correttivi, per valutare poi
S icurezza
Master
l’eventuale rischio residuo 93
Esempio… - 2
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)

Se, per ipotesi, i valori fossero i seguenti:


Movimenti ripetitivi

m = 25 Kg x (0.63 x 0.93 x 0.93 x 0.71 x 0.35 x 1) = 3,4 Kg

si dovrebbe intervenire sui fattori di rischio corrispondenti ai


valori più bassi. Nella fattispecie:
•sulla distanza orizzontale H (HM = 0,63)
•sulla torsione del tronco A (AM = 0,71)
•sulla frequenza F del compito (FM = 0,35)

S icurezza
Master
94
Verifica dell’efficacia
Movimentazione manuale dei carichi

L’attività di movimentazione dovrà essere riprogettata


secondo quanto emerso dalla valutazione dei rischi
Movimenti ripetitivi

A valle degli interventi di riprogettazione e di modifica


dell’attività, si deve procedere a una nuova valutazione
dei rischi (Art. 29 c. 3, D. Lgs. 81/08) per verificare:

•l’efficacia degli interventi


•l’entità del rischio residuo

S icurezza
Master
95
Un caso particolare…
Movimentazione manuale dei carichi

La Norma ISO 11228-1 non è applicabile per la


valutazione del rischio connesso alla movimentazione
manuale dei pazienti in ambito ospedaliero.
Movimenti ripetitivi

A tal fine possono essere adottati metodi specifici che


ancora non sono stati recepiti come norme tecniche.
In ogni caso è in preparazione da parte dell’ISO uno
specifico Technical Report (ISO-CD 12296 “Manual
handling of people in the healthcare sector”), la cui
pubblicazione è prevista entro due anni.

S icurezza
Master
96
Applicazione …
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
97
Applicazione …
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
98
Applicazione …
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
99
Applicazione …
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
100
Applicazione …
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
101
Applicazione …
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)

ISO 11228-1
Movimenti ripetitivi

EN 1005-2

S icurezza
Master
102
Applicazione …
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
103
Applicazione …
Movimentazione manuale dei carichi

m = mref x (HM x VM x DM x AM x FM x CM)


Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
104
Applicazione …

IR = L / m
Movimentazione manuale dei carichi

Indice Rischio Livello di


Misure miglioramento
IR esposizione
Movimenti ripetitivi

IR  0,85 Trascurabile Nessuna conseguenza

 Se possibile migliorare i fattori strutturali o


0,85 < IR  1,0 Basso adottare altre misure organizzative
 Formazione

 Riprogettare appena possibile i compiti e i


posti di lavoro secondo priorità
1,0 < IR  2,0 Medio-Basso  Formazione

 Sorveglianza sanitaria

2,0 < IR  3,0 Medio-Alto Idem

 Riprogettare immediatamente i compiti e i


posti di lavoro secondo priorità
IR  3,0 Alto  Formazione

 Sorveglianza sanitaria

S icurezza
Master
105
Domanda - riepilogo
Movimentazione manuale dei carichi

La valutazione effettuata indica un livello


significativo, ma non elevato, di rischio.
Movimenti ripetitivi

C’è necessità di riprogettare il compito?

 Fattori di rischio
 Indice di rischio e suo significato
 Riprogettazione ergonomica

S icurezza
Master
106
QUINTA PARTE

MMC- spinta e traino


Fattori di rischio, protocolli di valutazione e
soluzioni tecniche prevenzionali
Introduzione spinta e traino

Attività di spinta e traino di un carrello.


Movimentazione manuale dei carichi

Quali sono i fattori di rischio?


Movimenti ripetitivi

Obiettivi di questa sezione


• Spinta e traino di un carico
• Fattori di rischio specifici
• Modelli di valutazione del rischio

S icurezza
Master
108
Operazioni di spinta e traino
Movimentazione manuale dei carichi

Attività caratterizzate da operazioni prevalenti di spinta


e/o traino di un oggetto, con o senza ruote, dove le
altre attività comportanti impegno muscolare (sostegno
Movimenti ripetitivi

statico, sollevamento, abbassamento, trasporto in piano


e su scale) siano di entità trascurabile.

Alcuni esempi:
• spinta di un carrello per il trasporto di manufatti
• trasporto di oggetti per mezzo di un transpallet
• traino di sacchi sul pavimento
• traino o spinta di una barella
• ……

S icurezza
Master
109
Fattori di rischio

Come per le operazioni di sollevamento di un carico,


Movimentazione manuale dei carichi

nel caso dei compiti di spinta e traino i fattori di


rischio sono molteplici e possono agire singolarmente
o contemporaneamente.
Movimenti ripetitivi

analisi di tutte le caratteristiche dell’attività

valutazione del rischio

S icurezza
Master
110
Quali sono?

I principali fattori di rischio relativi alle attività di


Movimentazione manuale dei carichi

spinta e traino sono:


Movimenti ripetitivi

• forza
• postura
• frequenza di applicazione della forza
• distanza percorsa
• condizioni ambientali
• organizzazione dell’attività
• caratteristiche dell’oggetto trasportato
• caratteristiche individuali

S icurezza
Master
111
Fattori di rischio - Forza

Per le operazioni di spinta e traino di un carico si


Movimentazione manuale dei carichi

possono distinguere due tipologie di forza applicata


Movimenti ripetitivi

FORZA INIZIALE FORZA DI MANTENIMENTO

• quando si inizia lo • quando si deve mantenere


spostamento dell’oggetto l’oggetto in movimento

• quando si cambia la
direzione dello spostamento

S icurezza
Master
112
Forza iniziale e forza di mantenimento
Movimentazione manuale dei carichi

 generalmente la forza iniziale è maggiore


della forza di mantenimento
Movimenti ripetitivi

 le fasi iniziali del movimento, le fasi di


arresto, i cambi di direzione e gli spostamenti
“a scatti” necessitano l’applicazione della
forza iniziale e quindi costituiscono un rischio

 un movimento protratto a lungo implica una


maggiore durata di applicazione della forza,
quindi costituisce un rischio

S icurezza
Master
113
Fattori di rischio – Postura - 1
La postura adottata influisce sulla capacità di
applicazione della forza
Movimentazione manuale dei carichi

riduzione delle capacità di spinta e traino


POSTURA
Movimenti ripetitivi

SFAVOREVOLE
necessità di applicare una forza maggiore

permette di scaricare il peso corporeo sul carico

POSTURA necessità di applicare una forza minore


FAVOREVOLE
minori compressioni e sforzi
di taglio su rachide e spalle

S icurezza
Master
114
Fattori di rischio – Postura - 2
Movimentazione manuale dei carichi

Lo sforzo a carico del rachide e dei distretti anatomici


degli arti superiori è influenzato dalla posizione delle
mani sull’oggetto da spingere o trainare:
Movimenti ripetitivi

• la posizione delle mani non deve essere troppo alta o troppo


bassa
• le mani non devono essere troppo vicine o troppo lontane
tra loro
• i gomiti devono essere piegati e tenuti verso il basso

S icurezza
Master
115
Fattori di rischio – Frequenza

• alta frequenza delle azioni di spinta e traino


Movimentazione manuale dei carichi

• alto numero di manovre (percorso non rettilineo)


• spinta e traino “a scatti”
Movimenti ripetitivi

alto numero di volte in cui è richiesta


l’applicazione della forza iniziale

AUMENTO DEL RISCHIO

S icurezza
Master
116
Fattori di rischio – Distanza

ampie distanze di trasporto (spinta o traino)


Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

lunga durata di applicazione della forza:


• iniziale se percorso articolato
• di mantenimento se percorso regolare

aumento del numero di manovre

AUMENTO DEL RISCHIO

S icurezza
Master
117
Fattori di rischio – Condizioni ambientali
Movimentazione manuale dei carichi

• illuminazione non adeguata


• superfici di trasporto
Movimenti ripetitivi

• vibrazioni del sistema di


irregolari o sconnesse
trasporto

• superfici scivolose • condizioni microclimatiche


non idonee

AUMENTO DEL RISCHIO

S icurezza
Master
118
Fattori di rischio – Sistema di trasporto - 1

Le caratteristiche del sistema di trasporto devono


Movimentazione manuale dei carichi

essere tali da ottimizzarne la manovrabilità.


 è preferibile che il sistema sia dotato di ruote:
Movimenti ripetitivi

- di materiale idoneo

- di diametro opportuno

- soggette a costante manutenzione

 in assenza di ruote, è opportuno che l’attrito tra il sistema


e il pavimento sia ridotto (evitare pavimenti scivolosi !)

S icurezza
Master
119
Fattori di rischio – Sistema di trasporto - 2

Le caratteristiche del sistema di trasporto devono


Movimentazione manuale dei carichi

essere tali da ottimizzarne la manovrabilità.


 prevedere maniglie per ottimizzare la forza applicata
Movimenti ripetitivi

- l’altezza e la distanza delle maniglie dovrebbero essere


regolabili in funzione delle caratteristiche del lavoratore
(se possibile è preferibile adottare lunghe maniglie
verticali)

 le dimensioni del sistema non devono ostacolare la visibilità


se ciò avviene, il traino è preferibile alla spinta

S icurezza
Master
120
Fattori di rischio – Caratteristiche individuali
Movimentazione manuale dei carichi

L’entità del rischio è condizionata da alcune


caratteristiche del lavoratore:
Movimenti ripetitivi

• capacità
• età
• genere
• stato di salute

di tali fattori bisogna tener conto nella valutazione dei rischi

S icurezza
Master
121
Addestramento ed esperienza

Elementi che aiutano il lavoratore a svolgere


Movimentazione manuale dei carichi

correttamente i compiti riducendo il rischio


Movimenti ripetitivi

CAPACITA’ INDIVIDUALE ESPERIENZA

La formazione e l’addestramento dei lavoratori


(art. 37 D.Lgs. 81/08) hanno lo scopo di aumentare
l’esperienza e l’abilità dei lavoratori e
contribuiscono alla riduzione del rischio.

S icurezza
Master
122
Valutazione del rischio - Norma ISO 11228-2
Movimentazione manuale dei carichi

Ergonomics – Manual handling: pushing and pulling


Movimenti ripetitivi

L’art. 168 del D.Lgs. 81/08 individua, ai fini della


valutazione del rischio per le operazioni di spinta e
traino, le norme tecniche.
L’Allegato XXXIII cita espressamente la Norma ISO
11228 – 2. Essa è basata su studi riferiti a diverse
operazioni di spinta e traino e ai relativi livelli di:

• sovraccarico per il sistema muscolo scheletrico


• livello di fastidio e dolore causati dalle operazioni
• fatica percepita in funzione della durata del compito

S icurezza
Master
123
Approccio multidisciplinare

La Norma 11228 – 2 propone, per la valutazione dei


Movimentazione manuale dei carichi

rischi, un approccio multidisciplinare:


Movimenti ripetitivi

BIOMECCANICO: forza richiesta in relazione alle capacità


individuali (valutazione della compressione dei dischi
intervertebrali in funzione della resistenza della colonna per
lavoratori di età differenti)
FISIOLOGICO: valutazione del dispendio energetico e
dell’affaticamento muscolare
PSICOFISICO: valutazione della percezione del lavoratore circa
lo sforzo ammissibile, la forza necessaria e il discomfort

S icurezza
Master
124
Struttura della Norma 11228 – 2

La Norma 11228 – 2 propone due metodi utili ai fini


Movimentazione manuale dei carichi

della valutazione dei rischi

METODO 1: facilmente applicabile (Snook e Ciriello)


Movimenti ripetitivi

Indagine sull’organizzazione del lavoro effettuata tramite check-


list e successiva determinazione sperimentale dell’indice di
rischio. Fornisce generalmente buone indicazioni sull’entità del
rischio

METODO 2: complesso e di difficile applicazione


Indagine puntuale e dettagliata delle operazioni di spinta e traino
che considera un grande numero di variabili

S icurezza
Master
125
Norma 11228 – 2 – Metodo 1

PRIMA FASE:
Movimentazione manuale dei carichi

compilazione di una check-list che fornisce indicazioni, su


basi psicofisiche, sulla forza ammissibile in funzione di:
Movimenti ripetitivi

 natura del compito (velocità, frequenza, durata ecc.)

 caratteristiche del carico (ruote, stabilità, maniglie ecc.)

 ambiente di lavoro (percorso, ampiezza, microclima ecc.)


 capacità individuali (necessità di capacità particolari ecc.)
 organizzazione del lavoro (manutenzione del sistema ecc.)
 fattori complementari (vestiti o DPI scomodi ecc.)

S icurezza
Master
126
Metodo 1 – Calcolo della forza raccomandata
Movimentazione manuale dei carichi

SECONDA FASE:
Movimenti ripetitivi

Ricavare il valore di forza raccomandata (iniziale e di


mantenimento) dalle “TABELLE PSICOFISICHE”

• Esse sono state realizzate sulla base di criteri


biomeccanici, fisiologici e psicofisici (percezione del
lavoratore in funzione dell’attività compiuta).

• Forniscono valori a tutela di una frazione della popolazione


lavorativa superiore al 90%

S icurezza
Master
127
Metodo 1 – Calcolo della forza raccomandata
Movimentazione manuale dei carichi

Per ricavare i valori della forza raccomandata è


necessario determinare alcune caratteristiche delle
Movimenti ripetitivi

operazioni di spinta o traino

 altezza delle maniglie


 lunghezza del percorso
Misura di:  frequenza di applicazione di forza
iniziale e di mantenimento
 composizione della popolazione (% m, f)

S icurezza
Master
128
Metodo 1 – Calcolo della forza raccomandata
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
129
Metodo 1 – Calcolo della forza raccomandata
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
130
Metodo 1 – Calcolo dell’indice di rischio

L’indice di rischio è dato dal rapporto tra la forza


Movimentazione manuale dei carichi

effettivamente applicata dall’operatore (misurata con


un DINAMOMETRO) e la forza raccomandata
Movimenti ripetitivi

forza misurata con dinamometro


(iniziale o di mantenimento)

indice di rischio
IR = Fm / Fr
forza raccomandata calcolata
(iniziale o di mantenimento)

S icurezza
Master
131
Entità del rischio

Sulla base del valore assunto dall’indice, si delineano le


Movimentazione manuale dei carichi

fasce di rischio. Ciò costituisce la base per eventuali


interventi finalizzati all’eliminazione (o alla riduzione) dei
rischi
Movimenti ripetitivi

IR < 1 RISCHIO TOLLERABILE

RISCHIO ELEVATO
IR ≥ 1 necessità di riprogettare
urgentemente il compito

IR < 1 POSSIBILE RISCHIO


approfondire l’indagine
ma dalla CHECK LIST risultano (METODO 2)
vari fattori di rischio

S icurezza
Master
132
Entità del rischio

IR = Fm / Fr
Movimentazione manuale dei carichi

Indice Rischio Livello di


Misure miglioramento
IR esposizione
Movimenti ripetitivi

IR  0,85 Trascurabile Nessuna conseguenza

 Se possibile migliorare i fattori strutturali o


0,85 < IR  1,0 Basso adottare altre misure organizzative
 Formazione

 Riprogettare appena possibile i compiti e i


posti di lavoro secondo priorità
1,0 < IR  2,0 Medio-Basso  Formazione

 Sorveglianza sanitaria

2,0 < IR  3,0 Medio-Alto Idem

 Riprogettare immediatamente i compiti e i


posti di lavoro secondo priorità
IR  3,0 Alto  Formazione

 Sorveglianza sanitaria

S icurezza
Master
133
Norma 11228 – 2 – Metodo 2

il metodo è complesso e richiede, per la sua


Movimentazione manuale dei carichi

applicazione, personale adeguatamente preparato


si applica qualora dal primo metodo emergano dei
Movimenti ripetitivi

dubbi circa la sussistenza del rischio


 si applica anche qualora sia necessario
approfondire l’indagine per riprogettare
“ergonomicamente” il compito lavorativo
 considera un grande numero di variabili non
contemplate dal METODO 1

S icurezza
Master
134
Metodo 2 – In cosa consiste?
Permette il confronto tra:
Movimentazione manuale dei carichi

forza massima
ammissibile basata sulla
resistenza muscolare
Movimenti ripetitivi

forza applicata
dall’operatore
e
forza massima
ammissibile basata sulla
resistenza scheletrica

e consente l’individuazione di tre fasce di rischio

RISCHIO RISCHIO RISCHIO


TOLLERABILE SIGNIFICATIVO ELEVATO

S icurezza
Master
135
Metodo 2 – Variabili considerate

I valori delle forze massime ammissibili basate sulla


Movimentazione manuale dei carichi

resistenza muscolare e scheletrica vengono ricavati e


“aggiustati” in funzione di diverse variabili:
Movimenti ripetitivi

 natura del compito (spinta o traino)


 altezza delle maniglie
 età (distribuzione)
 genere (popolazione maschile, femminile o mista)
 statura (analisi demografica)
 frequenza di applicazione della forza
 distanza percorsa

La Norma fornisce apposite tabelle per ricavare i dati


relativi alla popolazione di lavoratori indagata
S icurezza
Master
136
Norma 11228-2 - Condizioni di applicabilità
Movimentazione manuale dei carichi

Norma 11228 – 2: quando è applicabile?

• quando le altre attività di movimentazione che richiedono


Movimenti ripetitivi

significativo dispendio energetico sono trascurabili


• attività di spinta o traino in posizione eretta
• applicazione della forza “a corpo intero” (non solo con le
braccia)
• attività svolta da una sola persona
• uso di entrambe le mani
• forza applicata in modo progressivo (non a scatti)
• attività esclusivamente manuale (nessun ausilio esterno)
• operatore rivolto verso l’oggetto

S icurezza
Master
137
Perché calcolare l’indice di rischio?

Quando si effettua una valutazione del rischio non è


Movimentazione manuale dei carichi

sufficiente determinare se l’attività sia da


considerare “rischiosa” o “sicura”
Movimenti ripetitivi

Il calcolo dell’indice di rischio per le attività di spinta


o traino consente di:

 conoscere l’entità del rischio di insorgenza di


patologie da sovraccarico biomeccanico
 individuare quali, tra i fattori di rischio individuati,
determina un aumento del rischio e intervenire in
modo mirato

S icurezza
Master
138
Prevenzione – Soluzioni tecniche

A valle della valutazione dei rischi è opportuno


Movimentazione manuale dei carichi

intervenire per eliminarli o ridurne l’entità a un


livello tollerabile. Le soluzioni sono diverse:
Movimenti ripetitivi

1. eliminazione delle operazioni di spinta o traino


2. riprogettazione del compito
3. riprogettazione del luogo di lavoro
4. riprogettazione dell’organizzazione del lavoro
5. interventi sull’oggetto o strumento da spingere o trainare
6. interventi sulle condizioni ambientali
7. interventi di formazione e addestramento dei lavoratori

S icurezza
Master
139
1) Eliminazione dei compiti di spinta e traino

Il primo passo da compiere è verificare la possibilità di


Movimentazione manuale dei carichi

eliminare le operazioni manuali di spinta o traino

• se il compito è rischioso e non è possibile intervenire sulla


Movimenti ripetitivi

riprogettazione dell’oggetto, si dovrebbe optare per l’adozione di


ausili meccanici.

• l’automazione o la meccanizzazione possono introdurre nuovi


rischi. I mezzi devono essere:
- correttamente manutenuti
- compatibili con il processo lavorativo
- di facile impiego

 I lavoratori devono essere addestrati al loro corretto uso

S icurezza
Master
140
2) Riprogettazione del compito

I compiti dovrebbero essere progettati in modo da


Movimentazione manuale dei carichi

minimizzare i rischi dovuti a intensità della forza,


postura, durata, distanza percorsa, frequenza delle
azioni e scarsità di pause.
Movimenti ripetitivi

 L’applicazione della forza è strettamente collegata alla


postura adottata
- Intervenire sulla postura dell’operatore e quindi sul
punto di applicazione della forza equivale a ottimizzare
il rendimento.
- Il massimo rendimento si ha quando si riesce a
trasmettere il peso del corpo all’oggetto

S icurezza
Master
141
Riprogettazione del luogo di lavoro - 1

La progettazione del luogo di lavoro deve essere tale


Movimentazione manuale dei carichi

da non comportare rischi nello svolgimento dei compiti


di spinta o traino.
Movimenti ripetitivi

 Prevedere spazi sufficientemente ampi da consentire al


lavoratore:
- l’adozione di una postura corretta
- manovre agevoli

 Prevedere superfici di trasporto regolari, non accidentate,


pulite e asciutte, tali da evitare sforzi eccessivi o infortuni

S icurezza
Master
142
Riprogettazione del luogo di lavoro - 2

 Evitare la presenza di superfici inclinate, rampe o


Movimentazione manuale dei carichi

gradini nelle aree in cui si prevedono operazioni di


spinta o traino, al fine di non incorrere in sforzi
eccessivi o infortuni
Movimenti ripetitivi

 Eliminare oggetti e pareti che limitino la visibilità


per evitare infortuni o improvvise manovre di arresto
e partenza
 Prevedere porte ad apertura e chiusura automatica
per ridurre la frequenza di applicazione della forza
iniziale (partenza e arresto)

S icurezza
Master
143
Riprogettazione dell’organizzazione

L’attività deve essere organizzata in modo che:


Movimentazione manuale dei carichi

 la natura, la frequenza e la durata delle operazioni


permettano un adeguato recupero fisiologico per il
lavoratore
Movimenti ripetitivi

- la rotazione dei lavoratori su vari compiti che richiedano


l’impegno di differenti distretti muscolo-scheletrici può
consentire un adeguato recupero fisiologico
 il ritmo del lavoro possa essere regolato dal lavoratore in
funzione delle sue capacità
 gli oggetti siano stoccati in posizioni vicine tra loro, in modo
da ridurre la distanza di trasporto

S icurezza
Master
144
Interventi sull’oggetto da trasportare - 1

MANIGLIE E IMPUGNATURA DELL’OGGETTO


Movimentazione manuale dei carichi

Il modo in cui l’oggetto da trasportare viene impugnato


influisce sul rischio di infortuni e sull’entità della forza
Movimenti ripetitivi

da applicare.
La posizione delle maniglie o dei punti di presa deve
essere tale da coprire una ampia gamma di posture:
• le maniglie devono avere un’altezza compresa tra quelle del
gomito e del polso in posizione eretta (tra 90 e 115 cm)
• le maniglie devono avere un’ampiezza tale da consentire di
muovere le mani in caso di manovre o di indossare i guanti
(almeno 6 cm, escluso lo spazio per la mano)
• le maniglie devono avere uno spessore idoneo per una
popolazione sia maschile che femminile (compreso tra 3 e
4,5 cm)
S icurezza
Master
145
Interventi sull’oggetto da trasportare - 2

RUOTE
Movimentazione manuale dei carichi

Il tipo di ruote in dotazione ai carrelli è importante al


fine di ridurre la forza da applicare.
Movimenti ripetitivi

Le ruote devono essere:


 di spessore e materiale adatti al pavimento del luogo di
lavoro. Il materiale deve essere tale da non scivolare sul
pavimento
 di resistenza adatta al peso dell’oggetto da spingere o
trainare
 di diametro adatto alla superficie sulla quale avviene il
trasporto.
 girevoli sul lato di spinta o traino, per facilitare le
manovre senza necessità di applicare forza eccessiva
 accuratamente mantenute e lubrificate
S icurezza
Master
146
Spinta e traino effettuati da più persone

Qualora il carico sia notevole e non sia possibile


Movimentazione manuale dei carichi

meccanizzare l’operazione, si può optare per il


trasporto effettuato da due o più lavoratori.
• Il carico che due o più persone possono trasportare insieme
Movimenti ripetitivi

in condizioni di sicurezza è minore della somma dei carichi


che esse potrebbero trasportare individualmente.
• Ciascun lavoratore deve avere a disposizione maniglie
idonee, campo visivo libero e spazio a sufficienza per
muoversi senza rischi o senza adottare posture incongrue
• nel caso in cui una delle persone traini l’oggetto, essa deve
disporre di scarpe di sicurezza per evitare lo schiacciamento
dei piedi

S icurezza
Master
147
Interventi sulle condizioni ambientali

Intervenire sulle condizioni ambientali del luogo di


Movimentazione manuale dei carichi

lavoro può ridurre il rischio di infortuni e di insorgenza


di patologie da sovraccarico biomeccanico
Movimenti ripetitivi

Gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio


possono riguardare:

• le condizioni microclimatiche (temperatura, umidità,


ventilazione ecc.)
• il rumore
• l’illuminazione

S icurezza
Master
148
Interventi sulle condizioni ambientali
Microclima…
Movimentazione manuale dei carichi

 Le condizioni microclimatiche devono consentire che le


operazioni possano essere svolte in condizioni di sicurezza
Movimenti ripetitivi

 Le attività di spinta o traino in condizioni di alta temperatura e


umidità comportano un affaticamento ulteriore per gli addetti
 Al contrario, condizioni climatiche rigide possono condurre a
una minore sensibilità delle mani per il lavoratore, con rischio
di infortuni. In questo caso dovrà essere prevista la fornitura di
guanti

S icurezza
Master
149
Interventi sulle condizioni ambientali

Rumore…
Movimentazione manuale dei carichi

Bassi livelli di attenzione possono condurre a svolgere il compito in


condizioni rischiose (assunzione di posture incongrue,
possibilità di infortuni ecc.).
Movimenti ripetitivi

La riduzione della rumorosità nell’ambiente di lavoro può


migliorare la concentrazione da parte dei lavoratori e quindi
ridurre il rischio di infortuni e di insorgenza di patologie

Illuminazione…
In condizioni di bassa luminosità, i lavoratori possono assumere
posture incongrue per controllare il proprio operato.
L’ambiente di lavoro deve quindi essere adeguatamente
illuminato

S icurezza
Master
150
Informazione, formazione e addestramento

 I lavoratori devono essere informati sui rischi dell’attività


Movimentazione manuale dei carichi

lavorativa (art. 36 D.Lgs. 81/08). Ciò può contribuire alla


riduzione dei rischi
 I lavoratori devono essere formati e addestrati (art. 37
Movimenti ripetitivi

D.Lgs. 81/08) sul corretto svolgimento delle operazioni di


spinta e traino. Adeguati interventi di formazione e
addestramento possono contribuire a ridurre i rischi

COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI

 Spesso i lavoratori possono individuare alcuni fattori di


rischio. Essi dovrebbero quindi essere consultati al fine di
indirizzare le indagini tese all’individuazione delle opportune
azioni correttive

S icurezza
Master
151
Domanda - riepilogo

L’applicazione del metodo fornisce un indice di


Movimentazione manuale dei carichi

rischio pari a 0,9.


Posso stare tranquillo?
Movimenti ripetitivi

 Fattori di rischio
 Indice di rischio e suo significato
 Riprogettazione ergonomica

S icurezza
Master
152
SESTA PARTE

Movimenti ripetuti degli arti superiori


Fattori di rischio, protocolli di valutazione e soluzioni
tecniche prevenzionali
Introduzione movimenti ripetuti

Attività di montaggio in linea.


Movimentazione manuale dei carichi

Quali sono i fattori di rischio?


Movimenti ripetitivi

Obiettivi di questa sezione

• Attività di lavoro ripetitive


• Fattori di rischio specifici
• Modelli di valutazione del rischio
• Misure di prevenzione

S icurezza
Master
154
Attività ripetitive

Attività caratterizzate da cicli che si ripetono uguali a


Movimentazione manuale dei carichi

loro stessi a intervalli di tempo definiti.


Il loro svolgimento può comportare l’effettuazione di
movimenti ripetuti degli arti superiori, per
Movimenti ripetitivi

spostamento di oggetti di peso ridotto o


semplicemente per compiere alcune azioni.

Alcuni esempi:
• Attività lungo una linea di montaggio
• Attività di cassa al supermercato
• Carteggiatura di una superficie
• Stiratura di indumenti
• ……

S icurezza
Master
155
Attività lavorativa, compiti ripetitivi, cicli e azioni
Movimentazione manuale dei carichi

Insieme dei compiti lavorativi svolti nel turno di lavoro


Movimenti ripetitivi

Specifica attività lavorativa finalizzata


ATTIVITA’ LAVORATIVA

all’ottenimento di un dato risultato.


COMPITO RIPETITIVO E’ costituito da cicli che si ripetono
Sequenza di azioni che si ripete
più volte uguale a sé stessa

Complesso di

CICLO

AZIONE
movimenti necessari
al compimento di
un’operazione
elementare

S icurezza
Master
156
Attività lavorativa, compiti ripetitivi,
cicli e azioni

Un’attività lavorativa è costituita da compiti, che possono


Movimentazione manuale dei carichi

essere ripetitivi o non ripetitivi - esempio: attività di cassa


al supermercato
Movimenti ripetitivi

I compiti ripetitivi (che possono essere più di uno


nell’ambito della stessa attività) sono caratterizzati da cicli
- esempio: passaggio degli articoli sullo scanner
I cicli sono sequenze di azioni che si ripetono più volte
uguali a loro stesse - esempio: lettura del codice del
singolo articolo
Le azioni non sono i singoli movimenti articolari, ma
l’insieme dei movimenti di uno o più segmenti corporei
finalizzati all’ottenimento di un’operazione elementare -
esempi: prendere l’articolo-passarlo sullo scanner-
S icurezza
Master
posare l’articolo 157
Attività lavorativa, compiti ripetitivi,
Movimentazione manuale dei carichi cicli e azioni

Esempio
Esempio di
di conta
conta delle
delle azioni
azioni
Movimenti ripetitivi

tecniche
tecniche nelle
nelle operazioni
operazioni di
di
avvitatura
avvitatura

S icurezza
Master
158
Attività lavorativa, compiti ripetitivi,
Movimentazione manuale dei carichi cicli e azioni
Movimenti ripetitivi

1,0 az. PRENDERE AVVITATORE


1,0 az. POSIZIONARE AVVITATORE CON VITE INSERITA

1,0 az. AZIONARE PULSANTE (se e’ presente pulsante)


Arto con
avvitatore 1,0 az. PREMERE attrezzo (SOLO SE FORZA E’ ALMENO PARI A PUNTEGGIO 3 IN
SCALA DI BORG)

1,0 az. DEPORRE O ACCOMPAGNARE AVVITATORE (se rilascia non si conta)


S Master
icurezza 159
Attività lavorativa, compiti ripetitivi,
Movimentazione manuale dei carichi cicli e azioni
Movimenti ripetitivi

1,0 az. PRENDERE VITE DA CONTENITORE


Arto con vite = 0,5 az. ORIENTARE VITE IN MANO (controllo orientamento prima di posizionarla:
prende una vite l’evento compare mediamente metà delle volte)
alla volta
1,0 az. POSIZIONA VITE SU PUNTA AVVITATORE
S Master
icurezza 160
Attività lavorativa, compiti ripetitivi,
Movimentazione manuale dei carichi cicli e azioni
Movimenti ripetitivi

1,0 az. PRENDERE MANCIATA VITI DA CONTENITORE


1^ VITE
1,0 az. PRENDERE ORIENTANDO (le orienta fino a farla scivolare verso le prime 2-3 dita)
Arto con viti =
prende piu’
piu’ viti
alla volta 1,0 az. POSIZIONARE VITE SU PUNTA AVVITATORE

1,0 az. PRENDERE ORIENTANDO (le orienta fino a farla scivolare verso le prime 2-3 dita)
2^ VITE E
SUCCESSIVE 1,0 az. POSIZIONARE VITE SU PUNTA AVVITATORE

0,5 az. DEPORRE ECCEDENZA IN CONTENITORE


S icurezza
Master FINE AVVITAT.
161
Sinergia dei fattori di rischio

Le attività comportanti movimenti ripetuti degli arti


Movimentazione manuale dei carichi

superiori possono determinare patologie da


sovraccarico biomeccanico. I fattori di rischio sono
molteplici e possono agire singolarmente o in modo
Movimenti ripetitivi

sinergico.

La valutazione dei rischi dovrà essere preceduta da


una accurata analisi di tutti i fattori di rischio che
caratterizzano l’attività ripetitiva

S icurezza
Master
162
Fattori di rischio: quali sono?

I principali fattori di rischio relativi alle attività


Movimentazione manuale dei carichi

comportanti movimenti ripetuti sono:

 ripetitività / frequenza
Movimenti ripetitivi

 durata del compito


 postura dei distretti articolari
 forza
 insufficienza dei periodi di pausa
 organizzazione dell’attività
 condizioni ambientali
 caratteristiche individuali
 fattori complementari

S icurezza
Master
163
Fattori di rischio – Ripetitività

presenza di eventi (cicli) che si ripetono


Movimentazione manuale dei carichi

nel tempo uguali a loro stessi


Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08
Movimenti ripetitivi

L’attività può comportare rischio di insorgenza di


patologie da sovraccarico biomeccanico […] se gli sforzi
fisici sono troppo frequenti

Lo sviluppo di patologie tendinee è legato alla frequenza


dei movimenti
aumento dei cicli nel tempo aumento del rischio

i movimenti ripetitivi dovrebbero essere evitati


S icurezza
Master
164
Fattori di rischio – Postura - 1

Le attività ripetitive possono comportare l’assunzione di


Movimentazione manuale dei carichi

posture incongrue dei diversi distretti degli arti superiori


Movimenti ripetitivi

posture e movimenti estremi


delle articolazioni possono determinare
patologie da sovraccarico
posture (anche non estreme) biomeccanico
mantenute a lungo

il rischio aumenta in presenza di altri fattori (ripetitività, forza,


durata…)

S icurezza
Master
165
Fattori di rischio – Postura - 2

In particolare, per i diversi distretti anatomici degli arti


Movimentazione manuale dei carichi

superiori occorre analizzare:

POSTURA E MOVIMENTI DEL POSTURA E MOVIMENTI


Movimenti ripetitivi

BRACCIO RISPETTO ALLA SPALLA DEL GOMITO


flessione flesso-estensioni
estensione e prono-supinazioni
abduzione dell’avambraccio

POSTURA E MOVIMENTI POSTURA E MOVIMENTI


DEL POLSO DELLA MANO

flesso-estensione determinati prevalentemente dal


deviazioni radio-ulnari tipo di presa

S icurezza
Master
166
Fattori di rischio - Forza

impegno biomeccanico necessario al compimento


Movimentazione manuale dei carichi

di una azione (o sequenza di azioni)

Può essere connessa a:


Movimenti ripetitivi

 movimentazione o mantenimento di strumenti o


oggetti di lavoro
 mantenimento, in una determinata posizione, di
un segmento corporeo (braccio, mano ecc.)

In genere viene misurata per mezzo della scala di


BORG, che assegna un punteggio variabile tra 0 e
10 allo sforzo percepito da chi effettua una
determinata operazione
S icurezza
Master
167
Fattori di rischio – Durata e assenza di pause

Con l’aumento della durata (del turno, del periodo di lavoro


Movimentazione manuale dei carichi

“attivo” e dei compiti ripetitivi) aumenta il rischio di


insorgenza di patologie da sovraccarico biomeccanico
Movimenti ripetitivi

Un aumento della durata deve necessariamente essere


accompagnato da periodi di recupero di entità adeguata

I periodi di recupero devono essere di durata tale da


compensare lo sforzo muscolare compiuto

pause di lavoro (compresa la pausa mensa)

PERIODI DI periodi di adibizione a compiti che comportano il


RECUPERO riposo dei distretti precedentemente impegnati

S icurezza
Master
periodi di adibizione ad attività di controllo 168
Fattori di rischio complementari

Fattori di rischio che possono agire contemporaneamente


Movimentazione manuale dei carichi

ad altri ed aggravare la situazione

 uso di strumenti vibranti (anche per una frazione delle azioni)


Movimenti ripetitivi

 effettuazione di gesti con contraccolpi (es. martellare)

 necessità di estrema precisione

 compressioni localizzate di strutture anatomiche da parte di

strumenti o oggetti di lavoro


 esposizione ad ambienti o superfici fredde

 impiego di guanti che interferiscono con l’abilità manuale

 ritmo lavorativo completamente determinato dalla macchina

 oggetti scivolosi o difficilmente maneggiabili

 ecc …

S icurezza
Master
169
Fattori di rischio – Condizioni ambientali

Un aumento del rischio può essere determinato da


Movimentazione manuale dei carichi

condizioni ambientali inappropriate

•illuminazione non adeguata


Movimenti ripetitivi

•condizioni microclimatiche non idonee


•alti livelli di rumorosità
•superfici di lavoro umide o contaminate (possono
inibire la capacità di esercitare correttamente la forza)

S icurezza
Master
170
Fattori di rischio – Caratteristiche individuali

Vi sono alcune caratteristiche individuali che hanno


Movimentazione manuale dei carichi

influenza sullo svolgimento delle attività e quindi


condizionano fortemente l’entità del rischio.
Movimenti ripetitivi

Pertanto esse devono essere considerate all’atto della


valutazione dei rischi:

• capacità individuale
• addestramento
• genere
• età
• stato di salute
• gravidanza

S icurezza
Master
171
Fattori di rischio – Fattori psicosociali

Alcuni fattori psicosociali possono influenzare il livello di


Movimentazione manuale dei carichi

stress, con effetti negativi sul piano biochimico e


fisiologico e incrementare il rischio di insorgenza di
patologie da sovraccarico biomeccanico.
Movimenti ripetitivi

•impossibilità di pianificare le attività o mancato coinvolgimento


nell’organizzazione del lavoro
•carico mentale eccessivo o necessità di elevata concentrazione o
attenzione
•ritmi di lavoro imposti da una macchina (es. linee di montaggio)
•lavoro a cottimo (troppo rapido e con rinuncia alle pause)
•carico di lavoro eccessivo per la durata del turno
•lavoro non adeguatamente retribuito

S icurezza
Master
172
Fattori di rischio – Caratteristiche dell’oggetto

Alcune caratteristiche causare dolore, ferite o ustioni


Movimentazione manuale dei carichi

dell’oggetto manipolato
possono: determinare posture incongrue
Movimenti ripetitivi

 la temperatura dell’oggetto e la presenza di spigoli o


bordi taglienti possono determinare ustioni o ferite
 le dimensioni e la forma dell’oggetto da manipolare
influenzano il tipo di presa e la forza che il lavoratore
deve esercitare
 se un oggetto è scivoloso, il lavoratore avrà difficoltà a
impugnarlo e dovrà quindi applicare una forza maggiore

l’assunzione di posture incongrue e l’applicazione di forza


elevata comportano un aumento del rischio di insorgenza
di patologie da sovraccarico biomeccanico
S icurezza
Master
173
Informazione, formazione e addestramento
Movimentazione manuale dei carichi

L’informazione, la formazione e l’addestramento dei


lavoratori (artt. 36 e 37, D.Lgs. 81/08) hanno lo
scopo di aumentare le conoscenze, l’esperienza e
Movimenti ripetitivi

l’abilità dei lavoratori e contribuiscono alla


riduzione del rischio

D.Lgs. 81/08 - Titolo VI - Art. 169


1. […] il datore di lavoro:
fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate […];
assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai
rischi lavorativi ed alle modalità di corretta
esecuzione delle attività;
S icurezza
Master
174
Informazione, formazione e addestramento

2.[…] fornisce ai lavoratori l’addestramento


Movimentazione manuale dei carichi

adeguato in merito alle corrette manovre e


procedure da adottare […].
Movimenti ripetitivi

Allegato XXXIII D.Lgs. 81/08


[…] il lavoratore può correre un rischio in caso di
insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o
della formazione o dell’addestramento

S icurezza
Master
Valutazione del rischio

Come per le operazioni di MMC e di spinta e traino, il D.Lgs.


Movimentazione manuale dei carichi

81/2008 fornisce precise indicazioni sulla valutazione dei rischi da


movimenti ripetuti degli arti superiori
Movimenti ripetitivi

Titolo VI - Art. 168 – Obblighi del datore di lavoro


3 - Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le
finalità del presente articolo e dell’Allegato XXXIII, ove
applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone
prassi e alle linee guida
Allegato XXXIII D. Lgs. 81/08
Le norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) sono da
considerarsi tra quelle previste all’art. 168 comma 3

L’indicazione è quella di riferirsi preferibilmente alle norme della


serie ISO 11228 ma, se non esaustive, di ricorrere ad altre norme
pertinenti, laddove siano applicabili.
S icurezza
Master
176
Norma ISO 11228-3 - Valutazione del rischio

Ergonomics – Manual handling: handling of low loads at


Movimentazione manuale dei carichi

high frequency

CONSIDERA:
Movimenti ripetitivi

 compiti ripetitivi che prevedono l’uso delle braccia


 tutti i fattori di rischio di natura meccanica e organizzativa

NON CONTEMPLA:
 attività diverse da quelle comportanti movimenti ripetuti degli
arti superiori (mmc, spinta e traino, sostegno statico di un
oggetto)

la Norma prevede che la valutazione venga effettuata per


mezzo del protocollo OCRA o, subordinatamente, utilizzando
S icurezza
Master
altri metodi, tra i quali STRAIN INDEX e HAL/ACGIH TLV 177
Norma ISO 11228-3 - Valutazione del rischio

Ergonomics–Manual handling: handling of low loads at


Movimentazione manuale dei carichi

high frequency
 permette di valutare il rischio di insorgenza di
Movimenti ripetitivi

patologie a carico degli arti superiori in seguito allo


svolgimento di attività comportanti movimenti
ripetuti, per poi pianificare le azioni correttive
 la riduzione del rischio viene effettuata attraverso
quattro “passi” successivi
identificazione dei pericoli

stima dei rischi

valutazione dei rischi

S icurezza
Master
riduzione dei rischi 178
OCRA - schema della valutazione del rischio

identificazione dei pericoli


Movimentazione manuale dei carichi

analisi dei fattori di rischio

presenti? NO
nuova
Movimenti ripetitivi

valutazione SI
METODO 1
valutazione generale

controllo
accettabile? SI
riprogettazione periodico
dell’attività NO
METODO 2
valutazione dettagliata

NO accettabile? SI

S icurezza
Master
179
La Norma 11228–3 - OCRA

Il protocollo OCRA (OCcupational Repetitive Action) si


Movimentazione manuale dei carichi

compone di due metodi successivi finalizzati alla


valutazione dei rischi
Movimenti ripetitivi

METODO 1: facilmente applicabile


indagine delle principali caratteristiche meccaniche e
organizzative dell’attività, effettuata tramite check-list, e
successiva classificazione della stessa in una fascia di rischio
(bassa, media o alta). Fornisce generalmente discrete indicazioni
sull’entità del rischio.

METODO 2: più complesso


indagine puntuale e dettagliata di tutti i fattori di rischio di
natura meccanica e organizzativa, calcolo analitico dell’indice di
rischio e classificazione dell’attività
S icurezza
Master
180
La Norma 11228–3 – OCRA – Check list - 1

Compilazione di una check-list che prende in


Movimentazione manuale dei carichi

considerazione i cinque principali fattori di rischio:


fornisce indicazioni, su basi psicofisiche, sull’entità
del rischio determinato dai seguenti fattori:
Movimenti ripetitivi

•ripetitività (frequenza ecc.)


•postura (spalle, gomiti, polsi, mani ecc.)
•intensità della forza (spostamento di oggetti, uso di
attrezzi o strumenti ecc.)
•pause (carenza dei periodi di recupero, monotonia
dei compiti ecc.)
•fattori complementari (fisici, organizzativi,
psicosociali ecc.)

S icurezza
Master
181
La Norma 11228–3 – OCRA – Check list - 2

Se il rischio risulta elevato per uno o più fattori (ripetitività,


Movimentazione manuale dei carichi

postura, forza, scarsità di pause, fattori complementari)


Movimenti ripetitivi

IL COMPITO VIENE CONSIDERATO RISCHIOSO

con lo stesso principio, vengono delineate 3 fasce di rischio:

RISCHIO TOLLERABILE RISCHIO POSSIBILE RISCHIO ELEVATO


controllo periodico approfondire l’indagine necessità di riprogettare
(METODO 2) urgentemente il compito

sulla base della fascia individuata si pianificano gli eventuali


interventi finalizzati all’eliminazione (o alla riduzione) dei
S icurezza
Master
rischi o, se opportuno, si approfondisce l’indagine (metodo 1822)
La Norma 11228–3 – OCRA Index - 1

Qualora dalla Check list emergano situazioni di rischio


Movimentazione manuale dei carichi

possibile o elevato, è opportuno approfondire l’indagine


con il calcolo dell’OCRA Index
L’OCRA Index è un indice sintetico che permette di:
Movimenti ripetitivi

•quantificare il rischio
•pianificare le opportune azioni correttive

esso integra tutti i fattori di rischio:


carenza di
frequenza postura forza tempi di
recupero

fattori durata del


durata del turno
S icurezza
Master
complementari compito 183
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Checklist - Ocra

I fattori di rischio per gli arti superiori: perché si manifestano


Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra

IL FATTORE “FREQUENZA”
Movimentazione manuale dei carichi

L’azione tecnica è definita come azione comportante attività artro-muscolo-tendinea


degli arti superiori: non va identificata col singolo movimento articolare di polso, mano,
gomito, spalla, ma con il complesso di movimenti, di uno o più segmenti articolari, che
consentano il compimento di una operazione lavorativa semplice.
Movimenti ripetitivi

Attività delle braccia e la frequenza di azione nello svolgere i cicli

0 [20 azioni/minuto] I movimenti delle braccia sono lenti con possibilità di frequenti interruzioni.

1 [30 azioni/minuto] I movimenti delle braccia non sono troppo veloci con possibilità di brevi interruzioni.

3 [40 azioni/minuto] I movimenti delle braccia sono più rapidi, ma con possibilità di brevi interruzioni.

I movimenti delle braccia sono abbastanza rapidi, la possibilità di interruzioni e’ più scarsa e non
4 [40-50 azioni/minuto]
regolare.

6 [50 azioni/minuto] I movimenti delle braccia sono rapidi e costanti e sono possibili solo occasionali e brevi pause.

I movimenti delle braccia sono molto rapidi e costanti. La carenza di interruzioni rende difficile tenere il
8 [60 azioni/minuto]
ritmo.

10 [70-80 azioni/minuto] Frequenze elevatissime (più di una azione al minuto), non sono possibili interruzioni

S Master
icurezza
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Checklist - Ocra
IL FATTORE “FORZA”
La valutazione della forza interna sviluppata dai muscoli, non è cosa semplice.
Movimentazione manuale dei carichi

Metodo più preciso elettromiografo


Metodo più semplice interviste dei lavoratori
Movimenti ripetitivi

VALUTAZIONE DELLO SFORZO PERCEPITO TRAMITE SCALA DI BORG

0 DEL TUTTO ASSENTE

0,5 ESTREMAMENTE LEGGERO


Lo sforzo percepito è considerato assente o leggero e quindi
non viene valutato
1 MOLTO LEGGERO

2 LEGGERO

3
MODERATO
4
Per azioni che comportano:
5  l’afferrare, con presa di forza della mano (grip), un oggetto non supportato che pesa

più di 2,7 kg o usare un’equivalente forza di GRIP;


6 FORTE  l’afferrare, con presa di precisione della mano (per Io più tra pollice e indice = PINCH),

oggetti non supportati che pesano più di 900 grammi o usare un’equivalente forza di
7 PINCH;
 lo sviluppare su attrezzi, leve, pulsanti, ecc., forze manuali pressoché massimali

8 (stringere bulloni con chiavi, stringere viti con cacciavite manuale, ecc);
viene fatta la valutazione
ESTREMAMENTE FORTE
9
(PRATICAMENTE MASSIMO)
10

S icurezza
Master
Checklist - Ocra

Attività lavorative con uso ripetuto di forza delle mani/braccia


Movimentazione manuale dei carichi

(almeno una volta ogni pochi cicli, durante tutta l’attività analizzata)
Movimenti ripetitivi

F1 - L’ATTIVITA’ LAVORATIVA COMPORTA USO DI FORZA QUASI MASSIMALE


(punteggio di 8,9 e 10 della scala di Borg)

□ Tirare o spingere leve

□ Schiacciare pulsanti 6 2 secondi ogni 10 minuti

□ Chiudere o aprire 12 1 % del tempo

□ Premere o maneggiare componenti 24 5 % del tempo

□ Uso attrezzi 32 Oltre il 10% del tempo (*)

Si usa il peso del corpo per compiere una azione



lavorativa

□ Vengono maneggiati o sollevati oggetti

(*) N.B.: Le due condizioni segnalate non possono essere ritenute accettabili.

S icurezza
Master
Checklist - Ocra

Attività lavorative con uso ripetuto di forza delle mani/braccia


Movimentazione manuale dei carichi

(almeno una volta ogni pochi cicli, durante tutta l’attività analizzata)
Movimenti ripetitivi

F2 - L’ATTIVITA’ LAVORATIVA COMPORTA USO DI FORZA FORTE


(punteggio di 5,6 e 7 della scala di Borg)

□ Tirare o spingere leve

□ Schiacciare pulsanti 4 2 secondi ogni 10 minuti

□ Chiudere o aprire 8 1 % del tempo

□ Premere o maneggiare componenti 16 5 % del tempo

□ Uso attrezzi 24 Oltre il 10% del tempo (*)

□ Vengono maneggiati o sollevati oggetti

(*) N.B.: Le due condizioni segnalate non possono essere ritenute accettabili.

S icurezza
Master
Checklist - Ocra

Attività lavorative con uso ripetuto di forza delle mani/braccia


Movimentazione manuale dei carichi

(almeno una volta ogni pochi cicli, durante tutta l’attività analizzata)
Movimenti ripetitivi

F3 - L’ATTIVITA’ LAVORATIVA COMPORTA USO DI FORZA DI GRADO MODERATO


(punteggio di 3 e 4 della scala di Borg)

□ Tirare o spingere leve

□ Schiacciare pulsanti 2 1/3 del tempo

□ Chiudere o aprire 4 Circa metà del tempo

□ Premere o maneggiare componenti 6 Più della metà del tempo

□ Uso attrezzi 8 Pressoché tutto il tempo

□ Vengono maneggiati o sollevati oggetti

S icurezza
Master
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Checklist - Ocra
IL FATTORE “POSTURA”
Presenza di posture inadeguate delle braccia durante lo svolgimento del compito ripetitivo
Movimentazione manuale dei carichi

P1 – SPALLA
Movimenti ripetitivi

flessione abduzione estensione

1 Il braccio /le braccia non sono appoggiate sul piano di lavoro ma sono sollevate di poco per più di metà del tempo

2 Le braccia sono mantenute senza appoggio quasi ad altezza spalle (o in altre posture estreme) per circa il 10% del tempo

6 Le braccia sono mantenute senza appoggio quasi ad altezza spalle (o in altre posture estreme) per circa 1/3 del tempo

12 Le braccia sono mantenute senza appoggio quasi ad altezza spalle (o in altre posture estreme) per più della metà del tempo

24 Le braccia sono mantenute senza appoggio quasi ad altezza spalle (o in altre posture estreme) circa per tutto il tempo

□ Le mani lavorano sopra l’altezza del capo

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
IL FATTORE “POSTURA”
Presenza di posture inadeguate delle braccia durante lo svolgimento del compito ripetitivo
Movimentazione manuale dei carichi

P2 – GOMITO
Movimenti ripetitivi

estensione-flessione prono-supinazione

2 Il gomito deve eseguire ampi movimenti di flesso-estensioni o prono-supinazioni, movimenti bruschi per circa 1/3 del tempo

Il gomito deve eseguire ampi movimenti di flesso-estensioni o prono-supinazioni, movimenti bruschi per più di metà del
4
tempo

8 Il gomito deve eseguire ampi movimenti di flesso-estensioni o prono-supinazioni , movimenti bruschi per circa tutto il tempo

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
IL FATTORE “POSTURA”
Presenza di posture inadeguate delle braccia durante lo svolgimento del compito ripetitivo
Movimentazione manuale dei carichi

P3 – POLSO
Movimenti ripetitivi

estensione-flessione dev. radio-ulnare

Il polso deve fare piegamenti estremi o assumere posizioni fastidiose (ampie flessioni o estensioni o ampie deviazioni
2
laterali ) per almeno 1/3 del tempo

4 Il polso deve fare piegamenti estremi o assumere posizioni fastidiose per più di metà del tempo

8 Il polso deve fare piegamenti estremi per circa tutto il tempo

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
IL FATTORE “POSTURA”
Presenza di posture inadeguate delle braccia durante lo svolgimento del compito ripetitivo
Movimentazione manuale dei carichi

P4 – MANO-DITA
Movimenti ripetitivi

pinch pinch presa a uncino presa palmare

□ a dita strette (pinch) 2 Per circa 1/3 del tempo

a mano quasi completamente allargata


□ 4 Per più di metà del tempo
(presa palmare)

□ tenendo le dita a forma di uncino 8 Per circa tutto il tempo

con altri tipi di presa assimilabili alle precedenti



indicate

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
IL FATTORE “POSTURA”
Presenza di posture inadeguate delle braccia durante lo svolgimento del compito ripetitivo
Movimentazione manuale dei carichi

P5 – STEREOTIPIA
Movimenti ripetitivi

0,0 Nessuna

1,5
Presenza di gesti lavorativi della spalla e/o del gomito e/o del polso e/o delle mani identici, ripetuti per oltre metà del
tempo ( o tempo di ciclo tra 8 e 15 sec. a contenuto prevalente di azione tecniche, anche diverse tra di loro, degli arti
superiori)

3,0
Presenza di gesti lavorativi della spalla e/o del gomito e/o del polso e/o delle mani identici, ripetuti quasi tutto il tempo (o
tempo di ciclo inferiore a 8 sec. a contenuto prevalente di azione tecniche, anche diverse tra di loro, degli arti superiori)

S icurezza
Master
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Checklist - Ocra

I FATTORI “COMPLEMENTARI”
Movimentazione manuale dei carichi

Per la classificazione dei fattori complementari nella check-list OCRA sono


previsti due blocchi, di cui il primo comprende scenari con fattori
complementari fisico-meccanici, il secondo con fattori organizzativi.
Movimenti ripetitivi

Fattori fisico-meccanici:
uso di strumenti vibranti;

estrema precisione richiesta (tolleranza di circa 1-2 mm nel posizionamento

di un oggetto) con avvicinamento dell’oggetto stesso al campo visivo;


compressioni localizzate su strutture anatomiche della mano o
dell’avambraccio da parte di strumenti, oggetti o aree di lavoro;
esposizione a raffreddamento da ambiente o da contatto con superfici fredde;

uso di guanti che interferiscono con la capacità di presa richiesta dal

compito;
scivolosità della superficie degli oggetti manipolati;

esecuzione di movimenti bruschi o “a strappo” o veloci quali il lancio di

oggetti;
esecuzione di gesti con contraccolpi (es. martellare o picconare su superfici

dure, usare la mano come un attrezzo).

S icurezza
Master
Checklist - Ocra

I FATTORI “COMPLEMENTARI”
Movimentazione manuale dei carichi

Tra gli scenari organizzativi sono indicate due situazioni che generano
punteggi di rischio:
Movimenti ripetitivi

i ritmi di lavoro sono determinati dalla macchina ma esistono “zone polmone”


per cui si può accelerare o decelerare, almeno in parte, il ritmo di lavoro;

i ritmi di lavoro sono completamente determinati dalla macchina: si applica


quando il lavoratore deve operare in linea con ritmi assolutamente prefissati.

S icurezza
Master
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Checklist - Ocra

IL FATTORE “RECUPERO”
Movimentazione manuale dei carichi

Il Recupero è un periodo di tempo in cui è presente una sostanziale inattività fisica degli arti superiori
altrimenti coinvolti nello svolgimento di precedenti azioni lavorative.
Movimenti ripetitivi

Modalità di interruzione del lavoro a cicli con pause o con altri lavori non ripetitivi

Il tempo di recupero è interno al ciclo, oppure esiste una pausa di almeno 8/10 minuti ogni ora, compresa la mensa.
0

Esistono 2 pause al mattino e 2 al pomeriggio (oltre alla pausa mensa) di almeno 8-10 minuti in turno di 7-8 ore o comunque
4 pause oltre la pausa mensa in turno di 7-8 ore; o 4 pause di 8-10 minuti in turno di 6 ore.
2

Esistono 2 pause di almeno 8-10 minuti ciascuna in turno di 6 ore circa (senza pausa mensa); oppure 3 pause, oltre la pausa
3 mensa, in turno di 7-8 ore.

Esistono 2 pause, oltre alla pausa mensa, di almeno 8-10 minuti in turno di 7-8 ore (o 3 pause senza pausa mensa); oppure
in turno di 6 ore, una pausa di almeno 8-10 minuti.
4

Esiste una pausa di almeno 10 minuti in un turno di 7 ore (senza pausa mensa); oppure in un turno di 8 ore lavorative è
6 presente solo la pausa mensa.

10 Non esistono pause se non di pochi minuti (meno di 5) in turno di 7-8 ore.

S icurezza
Master
Checklist - Ocra

CALCOLO DELL’INDICE DI ESPOSIZIONE DELL’ATTIVITÀ


Movimentazione manuale dei carichi

Indice intrinseco dell’attività


=
Movimenti ripetitivi

Frecupero + Ffrequenza + Fforza + Fpostura + Fcomplementari

Indice reale di esposizione dell’attività


=
Punteggio intrinseco dell’attività * Fmoltiplicativo

S icurezza
Master
Checklist - Ocra
Movimentazione manuale dei carichi

Il fattore moltiplicativo viene estrapolato


dalla seguente tabella:
Movimenti ripetitivi

Durata lavoro ripetitivo nel turno Fattore moltiplicativo


[min]

60-120 0,5

121-180 0,65

181-240 0,75

241-300 0,85

301-360 0,925

361-420 0,95

421-480 1,0

> 480 1,5

S icurezza
Master
Checklist - Ocra

STIMA DEL RISCHIO


Movimentazione manuale dei carichi

Il rischio stimato è proporzionale all’indice di esposizione intrinseco


Movimenti ripetitivi

ed è così suddiviso:

Indice check list OCRA di Classificazione del Rischio


esposizione

valore ≤ 5,0 Bianco Ottimale

5,1 < valore ≤ 7,5 Verde Accettabile

7,6 < valore ≤ 11,0 Giallo Molto lieve

11,1 < valore ≤ 14,0 Rosso lieve Lieve

14,1 < valore ≤ 22,5 Rosso medio Medio

valore > 22,5 Rosso intenso Intenso

S icurezza
Master
Checklist - Ocra

LA RIDUZIONE DEL RISCHIO


Movimentazione manuale dei carichi

La seguente tabella elenca le misure di prevenzione da adottare


in funzione della classe di rischio individuata
Movimenti ripetitivi

Indice check list OCRA di Classificazione del Rischio Azioni conseguenti


esposizione
valore ≤ 5,0 Ottimale Nessuna
5,1 < valore ≤ 7,5 Trascurabile Nessuna
Riverifica, se possibile ridurre il
7,6 < valore ≤ 11,0 Basso
rischio
Ricerca soluzioni migliorative,
11,1 < valore ≤ 14,0 Medio-Basso sorveglianza sanitaria consigliata,
informazione/formazione
Riprogettazione compiti e posti di
lavoro secondo priorità
14,1 < valore ≤ 22,5 Medio-Alto
attivazione sorveglianza sanitaria,
informazione/formazione
Riprogettazione compiti e posti di
lavoro secondo priorità
valore > 22,5 Alto
attivazione sorveglianza sanitaria,
informazione/formazione

S icurezza
Master
La Norma 11228–3 – OCRA Index - 2

L’OCRA Index esprime il rapporto tra il numero di azioni


Movimentazione manuale dei carichi

tecniche effettivamente svolte nel turno di lavoro e il


numero di azioni raccomandate.
Movimenti ripetitivi

Una AZIONE non è il singolo movimento articolare, ma il


complesso di movimenti necessari al compimento di
un’operazione elementare

azioni effettuate
OCRA Index =
azioni raccomandate

Il numero di azioni raccomandate diminuisce


all’aumentare dell’entità dei fattori di rischio
S icurezza
Master
216
Calcolo del numero di azioni raccomandate

Il numero di azioni raccomandate si ricava da un’equazione


Movimentazione manuale dei carichi

che tiene conto dei fattori di rischio di insorgenza di patologie

costante di fattore elementi fattore tempi di


fattore postura
Movimenti ripetitivi

frequenza complementari recupero

n
   
AR   k f FMj  PMj  ReMj AMj  t j  RcM  tM 
j1

durata totale
fattore durata compito
fattore forza compiti
ripetitività ripetitivo j
ripetitivi

La costante di frequenza kf esprime il numero massimo di


azioni raccomandate in condizioni ideali (30 azioni/min). Il suo
valore diminuisce per effetto dei fattori di rischio considerati
S icurezza
Master
217
Calcolo dell’OCRA Index
 Una volta individuato il compito ripetitivo, si analizzano i
Movimentazione manuale dei carichi

cicli e si definiscono le azioni


 conoscendo la durata del compito ripetitivo e quella del
ciclo, si risale al numero totale di azioni effettuate
Movimenti ripetitivi

 il numero di azioni raccomandate si calcola tenendo


conto dei fattori di rischio, i cui valori si ricavano da
tabelle riportate dalla Norma ISO 11228-3

valutate
sperimentalmente
azioni effettuate
OCRA Index =
azioni raccomandate calcolate
(ISO 11228-3)

Quanto più il numero di azioni effettuate supera quello delle


S icurezza
Master azioni raccomandate, tanto maggiore risulta l’indice di rischio
218
Fasce di rischio
Movimentazione manuale dei carichi

OCRA Index ≤ 2,2 RISCHIO ACCETTABILE


Movimenti ripetitivi

RISCHIO BASSO
una frazione della popolazione
lavorativa potrebbe sviluppare
2,3 < OCRA Index ≤ 3,5
patologie interessanti gli arti superiori.
Intervenire su postura, forza, ecc. o
migliorare gli aspetti organizzativi

RISCHIO ELEVATO
Concreta possibilità di sviluppo di
OCRA Index > 3,5 patologie da sovraccarico biomeccanico.
Necessità di riprogettare urgentemente il
compito

S icurezza
Master
219
Vantaggi del metodo OCRA

 Relativamente preciso e accurato


Movimentazione manuale dei carichi

 la valutazione riguarda tutti i distretti anatomici


degli arti superiori (spalla, gomito, polso, mano)
Movimenti ripetitivi

 è possibile quantificare il rischio a carico dei singoli


distretti
 permette di avere informazioni qualitative e
quantitative sulle criticità del compito ripetitivo

RIPROGETTAZIONE

S icurezza
Master
220
Limiti del metodo OCRA
 Metodo complesso: richiede tempo ed esperienza
Movimentazione manuale dei carichi

dell’operatore
 per la sua complessità non è adatto a tutte le realtà
Movimenti ripetitivi

lavorative, in particolar modo a quelle medio-


piccole
 non è idoneo a una analisi speditiva dell’attività
 non è applicabile in tempo reale: sono necessarie
videoriprese da analizzare per la definizione dei vari
aspetti dell’attività
 l’attribuzione del valore della forza risente troppo
della soggettività del lavoratore

S icurezza
Master
221
La Norma 11228–3 – Strain Index - 1

Metodo di valutazione semiquantitativo che prende in


Movimentazione manuale dei carichi

considerazione la misura (o la stima) di 6 variabili:

intensità di applicazione della forza (spostamento di


Movimenti ripetitivi

oggetti, uso di attrezzi o strumenti ecc.)


durata di applicazione della forza
numero di azioni svolte in un minuto
postura della mano e del polso
velocità di svolgimento del lavoro
durata del compito ripetitivo nell’ambito del turno

S icurezza
Master
222
La Norma 11228–3 – Strain Index - 1

Sulla base dell’entità di tali fattori di rischio, si


Movimentazione manuale dei carichi

assegna un valore a ciascuno di essi (tabelle ISO


11228-3)
Movimenti ripetitivi

S icurezza
Master
La Norma 11228–3 – Strain Index - 2

Lo Strain Index (SI) è definito dal prodotto dei valori


Movimentazione manuale dei carichi

attribuiti ai 6 fattori di rischio


Movimenti ripetitivi

SI  A  B  C  D  E  F

sulla base del valore di SI si individuano 3 fasce di rischio

SI ≤ 3 RISCHIO ACCETTABILE

3 < SI ≤ 7 RISCHIO BASSO

SI > 7 RISCHIO ELEVATO


S icurezza
Master
224
Vantaggi dello Strain Index

 Metodo semplice e di rapida applicazione


Movimentazione manuale dei carichi

 per la sua semplicità è adatto a tutte le realtà


lavorative, in particolar modo a quelle medio-
Movimenti ripetitivi

piccole
 consente una analisi speditiva dell’attività
 l’analisi dei valori assunti dai fattori di rischio
permette di individuare le criticità per pianificare
le azioni correttive

S icurezza
Master
225
Limiti dello Strain Index

 Il valore relativo all’intensità della forza risente troppo


Movimentazione manuale dei carichi

della soggettività dell’operatore, che lo attribuisce sulla


base di una scala empirica (BORG)
Movimenti ripetitivi

 è applicabile solo ad attività monocompito


 considera solo la parte distale dell’arto superiore
(polso e mano)
 è possibile quantificare il rischio, ma non si riesce a
discriminare il distretto anatomico maggiormente
sollecitato
 i fattori complementari non sono considerati
 raramente è applicabile in tempo reale: è necessario
effettuare videoriprese da analizzare per la definizione
S icurezza
Master
dei vari aspetti dell’attività 226
La Norma 11228–3 – HAL / ACGIH TLV - 1

Metodo di valutazione quali-quantitativo che identifica


Movimentazione manuale dei carichi

le condizioni alle quali quasi tutti i lavoratori possono


essere esposti senza riportare effetti negativi
Movimenti ripetitivi

Prende in considerazione due grandezze:

•livello di attività manuale (HAL): esprime la durata


relativa del lavoro ripetitivo e delle pause
•forza massima applicata (misurata o stimata con
scala di BORG)

Sulla base dei valori assunti dalle due grandezze, si


delineano 3 fasce di rischio.
S icurezza
Master
227
La Norma 11228–3 – HAL / ACGIH TLV - 2
Movimentazione manuale dei carichi

TLV sotto il livello di azione


livello di azione
RISCHIO ACCETTABILE
NPF (forza massima normalizzata)

10 controllo periodico
Movimenti ripetitivi

9
8
7 RI Tra il TLV e il livello di
SC
6 HI
O azione
MO RISCHIO ELEVATO
5 DE RISCHIO MODERATO
RA
4 TO formazione e altre azioni
3 correttive
2 RISCHIO
1 ACCETTABILE

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 oltre il TLV
HAL (livello di attività manuale)
RISCHIO ELEVATO
riprogettazione urgente
S icurezza
Master
228
Limiti di HAL / TLV

 È applicabile solo ad attività monocompito di


Movimentazione manuale dei carichi

durata compresa tra 4 e 8 ore


 può essere applicato solo da personale esperto, in
Movimenti ripetitivi

quanto non considera, nel calcolo, l’effetto di


fattori quali postura, durata ed elementi
complementari, che devono comunque essere
tenuti in conto nell’interpretazione del risultato
 considera solo la parte distale dell’arto
superiore (polso e mano)

S icurezza
Master
229
A cosa serve la valutazione?

 La valutazione del rischio non è finalizzata solo a


Movimentazione manuale dei carichi

discriminare le attività sicure da quelle rischiose

indipendentemente dal metodo adottato, il calcolo


Movimenti ripetitivi

dell’indice di rischio relativamente alle attività


comportanti movimenti ripetitivi permette di:

- conoscere l’entità del rischio di insorgenza di


patologie da sovraccarico biomeccanico interessanti i
vari distretti anatomici degli arti superiori

- individuare i singoli fattori che determinano un


incremento del rischio per intervenire in modo mirato
con azioni correttive

S icurezza
Master
230
Esempio…

Se dal calcolo dell’OCRA INDEX risulta che l’attività è


Movimentazione manuale dei carichi

rischiosa, in quanto il rapporto tra azioni effettuate Ae e


azioni raccomandate Ar supera il valore 3,5
OCRA Index = Ae / Ar > 3,5
Movimenti ripetitivi

si analizzano i valori assunti dai vari fattori di rischio che


concorrono a determinare il numero di azioni raccomandate Ar
n
AR   k f FMj  PMj  R eMj  A Mj   t j  R cM  t M 
j1

individuando i fattori che determinano la diminuzione del


numero di azioni raccomandate Ar (e quindi l’aumento
dell’OCRA Index), si può procedere in modo mirato agli
opportuni interventi correttivi, per valutare poi l’eventuale
S icurezza
Master
rischio residuo 231
Prevenzione – Soluzioni tecniche

Dopo aver valutato i rischi bisogna prevedere e attuare


Movimentazione manuale dei carichi

gli interventi opportuni per eliminarli o ridurne l’entità


a un livello tollerabile. Le soluzioni sono diverse:
Movimenti ripetitivi

•eliminazione dei compiti ripetitivi


•riprogettazione dei compiti
•riprogettazione dei luoghi di lavoro
•riprogettazione dell’organizzazione del lavoro
•interventi sugli oggetti o sugli utensili manipolati
•interventi sulle condizioni ambientali
•interventi di formazione e addestramento dei
lavoratori

S icurezza
Master
232
Eliminazione dei compiti ripetitivi

La prima azione da considerare è l’eliminazione dei compiti


Movimentazione manuale dei carichi

comportanti movimenti ripetitivi degli arti superiori.


• Se l’attività lavorativa prevede la ripetizione della stessa
operazione, si dovrebbero adottare ausili meccanici.
Movimenti ripetitivi

• L’introduzione di tali ausili può comportare altri rischi,


prima inesistenti. Pertanto essi devono essere:
- mantenuti correttamente
- compatibili con il ciclo lavorativo
- progettati in modo appropriato
- di facile impiego
 I lavoratori devono essere addestrati al loro corretto uso

S icurezza
Master
233
Riprogettazione dei compiti

I compiti dovrebbero essere progettati in modo da evitare:


Movimentazione manuale dei carichi

• movimenti estremi delle articolazioni


• posture statiche prolungate e movimenti ripetitivi
• impiego di forza
Movimenti ripetitivi

In particolare, il compito deve essere progettato in modo


tale da evitare movimenti estremi a carico delle
articolazioni
• le spalle sono sollecitate quando gli oggetti/utensili da
manipolare sono troppo alti o distanti dal busto
• il collo risulta sollecitato quando gli oggetti/utensili
da manipolare sono troppo alti o troppo bassi
• polsi e gomiti sono sollecitati quando l’impiego di
utensili o la manipolazione di oggetti richiedono
l’assunzione di posture incongrue

S icurezza
Master
234
Riprogettazione dei luoghi di lavoro

I luoghi di lavoro devono essere progettati in modo tale da


Movimentazione manuale dei carichi

non comportare rischi nello svolgimento delle attività


 lo spazio a disposizione dei lavoratori deve essere tale da:
- consentire l’adozione di posture corrette
Movimenti ripetitivi

- consentire frequenti variazioni della postura


 il posizionamento ottimale delle macchine e degli
strumenti/oggetti di lavoro permette di adottare posture
corrette
- l’altezza del piano di lavoro deve essere regolabile
dall’operatore e deve consentire l’appoggio delle
braccia
- gli oggetti/strumenti di lavoro devono essere vicini e
davanti al busto, in modo da evitare sollevamenti
delle braccia e torsioni del busto

S icurezza
Master
235
Riorganizzazione dell’attività

L’attività deve essere organizzata in modo che:


Movimentazione manuale dei carichi

la durata del compito ripetitivo non sia eccessiva


siano previsti periodi di pausa che garantiscano un
adeguato recupero fisiologico (rapporto pause/periodi di
Movimenti ripetitivi

attività pari almeno a 1:5)


la frequenza delle azioni non sia troppo elevata e possa
essere regolata dal lavoratore sulla base delle proprie
capacità

La rotazione dei lavoratori su compiti ripetitivi e non


ripetitivi permette l’attivazione alternata di diversi distretti
muscolari, favorendo il recupero fisiologico
Il ritmo del lavoro non deve essere imposto dalle macchine

S icurezza
Master
236
Oggetti e strumenti di lavoro

 La forma e le caratteristiche degli strumenti/oggetti


Movimentazione manuale dei carichi

influenzano il modo in cui vengono manipolati


 le dimensioni delle impugnature degli utensili devono essere
calibrate su quella della mano del lavoratore
Movimenti ripetitivi

 il design degli utensili deve essere tale da evitare l’assunzione


di posture estreme del gomito, del polso e delle dita
 le macchine devono essere progettate in maniera tale da
minimizzare il mantenimento prolungato di posture statiche
 gli oggetti o gli strumenti di lavoro non devono avere
caratteristiche tali da condizionare la loro manipolazione:
non devono essere appuntiti o taglienti
non devono essere troppo caldi o troppo freddi
non devono essere contaminati o contenere sostanze
pericolose
S icurezza
Master
Docente <Nome> - Corso di formazione "Movimentazione manuale dei carichi"
Interventi sulle condizioni ambientali - 1
Movimentazione manuale dei carichi

Gli interventi sulle condizioni ambientali del luogo di


lavoro possono ridurre il rischio di infortuni e di
insorgenza di patologie da sovraccarico biomeccanico
Movimenti ripetitivi

Tali interventi possono riguardare:

 le condizioni microclimatiche (temperatura,


umidità, ventilazione ecc.)
 il rumore
 l’illuminazione

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Master
Interventi sulle condizioni ambientali - 2

MICROCLIMA
Movimentazione manuale dei carichi

Le condizioni microclimatiche devono consentire


che le operazioni possano essere svolte in sicurezza
Movimenti ripetitivi

 l’effettuazione di attività comportanti movimenti ripetitivi


degli arti superiori in condizioni di alta temperatura e
umidità possono causare un rapido affaticamento
 viceversa, temperature rigide possono condurre
all’insensibilità delle mani del lavoratore e quindi difficoltà
di manipolazione e rischio di infortuni. In tal caso si
dovranno adottare dei guanti, che possono tuttavia
ostacolare i movimenti
 le correnti d’aria tendono a raffreddare il corpo, esponendo
i lavoratori a traumi muscolari
S icurezza
Master
Interventi sulle condizioni ambientali - 3

RUMORE
Movimentazione manuale dei carichi

 La riduzione della rumorosità dell’ambiente di lavoro si traduce


in una maggiore concentrazione da parte dei lavoratori.
Movimenti ripetitivi

Bassi livelli di attenzione possono infatti tradursi nello


svolgimento del compito in condizioni rischiose (assunzione di
posture incongrue, possibilità di infortuni ecc.)

ILLUMINAZIONE
 In condizioni di bassa luminosità è possibile che i lavoratori,
per controllare il proprio operato, assumano posture incongrue.
È pertanto opportuno che l’ambiente di lavoro sia
adeguatamente illuminato

S icurezza
Master
Informazione, formazione e addestramento
Movimentazione manuale dei carichi

 I lavoratori devono essere informati sui rischi dell’attività


lavorativa e sulla loro possibilità di ridurne l’entità (art. 36
D.Lgs. 81/08)
Movimenti ripetitivi

 appropriati interventi di formazione e addestramento sulla


corretta esecuzione dei compiti comportanti movimenti
ripetitivi degli arti superiori possono contribuire alla riduzione
dei rischi (art. 37 D.Lgs. 81/08)

COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI


 È opportuno che i lavoratori siano consultati sui rischi connessi
all’attività lavorativa svolta.
 le azioni correttive dovranno tenere conto anche di quanto
riferito dai lavoratori

S icurezza
Master
Domanda - riepilogo
Movimentazione manuale dei carichi

Come posso mettere in atto gli opportuni interventi per


prevenire le patologie da sovraccarico biomeccanico?
Movimenti ripetitivi

Attività lavorativa, compiti ripetitivi, cicli e azioni


Fattori di rischio

Valutazione dei rischi, indici e loro significato

Riprogettazione ergonomica dei compiti

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242
Movimentazione manuale dei carichi
Movimenti ripetitivi

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