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Guida al Sistema Bassa Tensione

Indice generale
Introduzione Generalit _____________________________________________________ 4 Studio di una installazione ________________________________________ 6 Introduzione __________________________________________________ 10 Le norme per gli impianti elettrici __________________________________ 12 Caratteristiche della rete Sistemi di distribuzione __________________________________________ 16 Protezione e sezionamento dei circuiti _____________________________ 19 La sicurezza nei sistemi TT ______________________________________ 20 La sicurezza nei sistemi TN ______________________________________ 21 La sicurezza nei sistemi IT _______________________________________ 22 Protezione dei circuiti Introduzione __________________________________________________ 28 Protezione contro i sovraccarichi __________________________________ 30 Installazione dei cavi ___________________________________________ 32 Portata dei cavi ________________________________________________ 35 Caduta di tensione _____________________________________________ 43 Protezione contro il cortocircuito __________________________________ 47 Protezione dei conduttori di protezione e di neutro ____________________ 54 Dimensionamento rapido dei cavi _________________________________ 55 Condotti sbarre prefabbricati _____________________________________ 57 Tabelle di coordinamento ________________________________________ 74 Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra Definizioni ____________________________________________________ 82 Tipi di protezioni _______________________________________________ 85 Tipi di sganciatori ______________________________________________ 86 Caratteristiche elettriche interruttori automatici _______________________ 89 Curve di intervento ____________________________________________ 128 Declassamento in temperatura __________________________________ 144 Comando e sezionamento ______________________________________ 148 Potenze dissipate _____________________________________________ 164 Curve di limitazione ___________________________________________ 167 Filiazione ____________________________________________________ 181 Selettivit ____________________________________________________ 189 Selettivit rinforzata ___________________________________________ 211 Impiego in corrente continua ____________________________________ 216 Impiego a 400 Hz _____________________________________________ 218

Le norme

Protezione delle persone

Introduzione _________________________________________________ 220 Dispositivi differenziali _________________________________________ 222 Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone __________ 246

Protezione degli apparecchi utilizzatori

Protezione dei circuiti di illuminazione _____________________________ 256 Protezione motori _____________________________________________ 257 Protezione dei circuiti alimentati da un generatore ___________________ 262 Protezione dei trasformatori BT/BT ________________________________ 265 Compensazione dell'energia reattiva ______________________________ 268

Quadri prefabbricati

Introduzione _________________________________________________ 274 Il sistema funzionale Prisma _____________________________________ 276 Contenitori universali Sarel _____________________________________ 283

Il sistema di installazione modulare

Centralini e quadri per apparecchiature modulari ____________________ 290 Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51 ________________________ 292 Quadri di distribuzione a norme CEI EN 60439-4 ____________________ 295 Prese e spine di tipo industriale __________________________________ 297 Guida alla scelta ______________________________________________ 300 Grado di protezione degli involucri _______________________________ 301

Quadri prefabbricati

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Generalit Studio di una installazione

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Introduzione

Generalit

Scopo della Guida BT


La guida non vuol essere n un libro n un catalogo tecnico, ma uno strumento di lavoro destinato a soddisfare molteplici esigenze. L'obiettivo quello di aiutare il progettista e l'utilizzatore di reti elettriche a scegliere le apparecchiature che meglio si adattano all'impianto. La complessit degli impianti di distribuzione di energia elettrica spesso rende difficile questa scelta per la diversit dei problemi da risolvere e la variet di materiali elettrici che il progettista deve scegliere. La guida il complemento indispensabile ai cataloghi dei prodotti di bassa tensione. Questo documento intende fornire informazioni pratiche e presenta, sotto forma di tabelle sempre illustrate da uno o pi esempi, i problemi che si pongono al momento della definizione delle apparecchiature da installare. Talvolta i dati presenti nelle tabelle di questa guida sono necessariamente approssimati. In ogni caso i risultati sono sempre in favore della sicurezza e rispettano quanto indicato dalla norma CEI 64-8 V Edizione. Qualora si desideri un calcolo pi preciso si consiglia l'impiego del Software i-project.

Contenuti della presente edizione


Il successo avuto dalle precedenti edizioni della Guida BT presso i nostri Clienti ci ha motivati a preparare ed a pubblicare questa nuova edizione. In essa, abbiamo provveduto ad aggiornare i contenuti tecnici legati all'evoluzione della gamma di prodotti posti sul mercato dopo il 1997 (miglioramento di prestazioni, nuovi prodotti, ecc.). Il tutto stato organizzato in uno spirito di continuit rispetto alle precedenti edizioni, per fornire ai nostri Clienti informazioni teoriche e pratiche per l'uso coordinato dei prodotti del Sistema BT Schneider, oltre che regole generali di impiantistica di bassa tensione applicabili in un pi ampio contesto. In questa opera di aggiornamento, abbiamo spesso tenuto in evidenza i suggerimenti che ci sono stati rivolti dai nostri Clienti, a cui vanno dunque i nostri ringraziamenti. La nostra speranza che questa edizione venga accolta con favore, contribuendo cos a rinsaldare i legami di collaborazione con tutti i nostri Clienti.

Il Software i-project
I concetti espressi nella Guida BT sono alla base della realizzazione del Software i-project. La conoscenza della guida consentir una migliore comprensione delle procedure di calcolo messe in atto dal software e quindi un migliore sfruttamento pratico dello stesso software per la progettazione rapida degli impianti in modo sicuro ed economico. Il Software i-proiect un programma destinato a chi opera nel settore dell'impiantistica elettrica.

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Funzione dell'interruttore automatico


L'interruttore svolge un ruolo determinante nell'impianto elettrico. Le sue funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete elettrica. Una scelta appropriata dell'interruttore automatico garantisce una sicurezza globale dei beni, delle persone e dei cicli produttivi.

Numero di poli Il sistema di distribuzione (TT, TN, IT) e la funzione richiesta (protezione, manovra, sezionamento) determinano il numero dei poli degli apparecchi (vedere a pag. 19).

Continuit di servizio
In funzione delle esigenze di continuit di servizio di una rete (regolamenti di sicurezza, vincoli di esercizio ecc.) il progettista pu essere portato a scegliere degli interruttori automatici che assicurino: c una selettivit totale tra due apparecchi installati in serie; c una selettivit parziale (vedere le tabelle di selettivit a pag. 135).

Scelta dell'interruttore automatico


La scelta di un interruttore automatico deve essere fatta in funzione: c delle caratteristiche della rete sulla quale viene installato; c della continuit di servizio desiderata; c delle diverse regole di protezione da rispettare.

Regole di protezione
Protezione delle persone contro i contatti indiretti Le misure di protezione contro i contatti indiretti tramite interruzione automatica del circuito dipendono dal sistema di distribuzione impiegato (vedere a pag. 15). Nel sistema TT (schema caratteristico a pag. 20) la protezione assicurata dai dispositivi differenziali a corrente residua DDR (vedere a pag. 221). Nel sistema IT o TN (schemi caratteristici a pag. 22 e 21) la protezione in generale assicurata dai dispositivi di protezione contro i cortocircuiti. La corrente di regolazione magnetica di questi apparecchi permette di determinare, nel rispetto della protezione delle persone, la lunghezza massima dei cavi in funzione della loro sezione (vedere a pag. 251). Inoltre nel sistema IT l'impianto deve essere costantemente sorvegliato da un controllore permanente d'isolamento CPI (vedere a pag. 23). Protezione dei cavi c L'interruttore automatico, in caso di sovraccarico, deve intervenire in tempi compatibili con la caratteristica di sovraccaricabilit del cavo. Questa verifica si effettua confrontando la corrente nominale dello sganciatore con la portata del cavo (vedere a pag. 53). c L'interruttore automatico, in caso di cortocircuito, non deve lasciar passare un'energia specifica superiore a quella che pu essere sopportata dal cavo. Questa verifica si effettua confrontando la caratteristica I2t del dispositivo di protezione con l'energia specifica ammissibile del cavo K2S2 (vedere a pag. 52). c In casi particolari in cui la protezione termica dell'interruttore automatico sovradimensionata, oppure l'interruttore non munito di sganciatori termici, necessario assicurarsi che la corrente di cortocircuito all'estremit pi lontana della linea provochi l'apertura dell'interruttore automatico per mezzo degli sganciatori magnetici. Ne risulta una lunghezza massima protetta in funzione della sezione del cavo (vedere a pag. 172 e 173).

Protezione dei condotti sbarre c Linterruttore automatico posto a monte del condotto sbarre deve proteggere lo stesso dagli effetti della corrente di corto circuito che si possono identificare nelleffetto dinamico, con il valore della corrente di cresta, e dalleffetto termico che a sua volta pu essere identificato con la corrente di breve durata. Questi due valori, riportati nelle caratteristiche tecniche dei condotti identificano, per questi, il limite massimo di sopportabilit che non dovr essere mai superato. Il coordinamento della protezione con il condotto sta in questo, cio linterruttore dovr evitare di lasciare passare una corrente di cresta o di breve durata superiore a quella del condotto. c Per la protezione alle persone la soglia magnetica dellinterruttore dovr avere una taratura tale che sia inferiore alla corrente di corto circuito di fondo linea (pag. 256) Protezione dei diversi componenti elettrici Alcune apparecchiature necessitano di protezioni con caratteristiche speciali. il caso dei motori (vedere a pag. 261) dei trasformatori BT/BT (vedere a pag. 268), delle batterie di condensatori (vedere a pag. 271) e dei circuiti alimentati dai generatori (vedere a pag. 266).

Caratteristiche della rete


Tensione La tensione nominale dell'interruttore automatico deve essere maggiore o uguale alla tensione tra le fasi della rete. Frequenza La frequenza nominale dell'interruttore automatico deve corrispondere alla frequenza della rete. Gli apparecchi funzionano indifferentemente alle frequenze di 50 o 60 Hz (per impiego su reti a 400 Hz vedere a pag. 218, per impiego su reti a corrente continua vedere a pag. 216). Corrente di impiego/corrente nominale La regolazione della protezione termica dello sganciatore dell'interruttore automatico deve essere maggiore o uguale alla corrente d'impiego della linea sulla quale installato e deve essere minore o uguale alla corrente ammissibile (portata) della conduttura. Corrente di cortocircuito/potere di interruzione Il potere di interruzione dell'interruttore automatico deve essere almeno uguale alla massima corrente di cortocircuito che pu verificarsi nel punto in cui esso installato. A pag. 47 proposto un metodo che permette di determinare la corrente di cortocircuito in un punto qualsiasi dell'impianto. Eccezione: il potere di interruzione dell'interruttore automatico pu essere inferiore alla corrente di cortocircuito, se a monte esiste un dispositivo: c che abbia il potere di interruzione corrispondente alla corrente di cortocircuito nel punto della rete dove installato; c che limiti l'energia specifica passante (I2t) e la corrente di cresta a valori inferiori a quelli ammissibili dall'interruttore automatico a valle e dai conduttori (vedere le curve di limitazione a pag. 167 e le tabelle di filiazione da pag. 181).
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Realizzazione dei quadri elettrici


La recente evoluzione del concetto di sicurezza dei quadri elettrici ha posto all'attenzione generale l'esigenza di realizzare quadri di bassa tensione in conformit alle relative norme CEI. A questo argomento dedicato un capitolo (vedere a pag. 277) che fornisce i criteri fondamentali per la corretta determinazione delle caratteristiche tecniche dei quadri, sia nel campo delle applicazioni domestiche e similari che in quello industriale.

Avvertenze
La Guida BT e il Software i-project costituiscono un mezzo di ausilio per una progettazione preliminare e veloce degli impianti elettrici di bassa tensione. Tutti i rischi per ci che concerne la progettazione sono assunti dall'utente. L'utente dovr inoltre controllare la rispondenza della guida e dei programmi alle proprie esigenze, interpretando criticamente i risultati per verificare la congruenza con le scelte progettuali utilizzate. Schneider Electric si riserva di modificare il contenuto di questi documenti in relazione all'evoluzione normativa e di prodotto.

Introduzione

Studio di una installazione

Introduzione
Ci proponiamo di studiare il seguente impianto in un sistema di neutro TN. Tra ogni trasformatore e l'interruttore di arrivo corrispondente ci sono 5 m di cavo unipolare e tra un interruttore di arrivo e un interruttore di partenza c' 1 m di sbarre in rame. Tutti i cavi sono in rame e la temperatura ambiente di 40C.

Caratteristica dei cavi


lunghezza [m] 40 35 80 30 50 65 10 riferimento cavi S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 Ib [A] 350 110 29 230 65 22 17 modalit di posa cavo unipolare PVC su passerella perforata con 4 circuiti vicini cavo multipolare XLPE su passerella con 4 circuiti vicini cavo multipolare PVC in canaletta con 2 circuiti vicini cavo multipolare XLPE su passerella con 2 circuiti vicini cavo multipolare XLPE a parete cavo multipolare XLPE in tubo cavo multipolare PVC in tubo

2 x 800 kVA 20 kV/400 V D0 PEN D1 S1 PEN D2 S2 PEN D3 S3 N PE S5 S6 D D5 PE D6 Ausiliari S4 PEN D4 D7 S7 N PE D'0

PE P = 37 kW U Utilizzatori F.M.

PE U P = 12 kW

Illuminazione: 30 lampade fluorescenti per fase (2 x 58W)

Determinazione della corrente nominale degli interruttori


La tabella di pag. 260 permette di determinare la corrente nominale dell'interruttore terminale D3 di protezione al circuito d'illuminazione in funzione della potenza, del tipo e del numero di lampade. Per le altre partenze si considera la corrente nominale dell'interruttore di taglia immediatamente superiore alla corrente d'impiego calcolata.

riferimento interruttori D0 e D'0 D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7

potenza 800 kVA

30 lampade/fase 2 x 58 W

corrente d'impiego [A] 1155 350 110 29 230 65 22 17

corrente nominale [A] 1250 400 125 32 250 80 25 20

Determinazione della sezione del cavo


Dalle tabelle a pag. 35 e seguenti si ricavano i coefficienti di correzione in funzione delle modalit di posa e le rispettive sezioni minime dei cavi.

riferimento cavi S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7

In interruttori [A] 400 125 32 250 80 25 20

coefficiente Ktot 0,64 0,68 0,61 0,75 0,91 0,91 0,87

Iz [A] 373 131 38 258 98 27 21

sezione minima [mm2] 300 50 16 120 16 4 2,5

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Determinazione della caduta di tensione


Le tabelle da pag. 44 a 69 permettono di determinare la caduta di tensione per i diversi cavi. Il cos medio dell'installazione 0,9. Occorre verificare in seguito, che la somma delle cadute di tensione lungo la linea sia inferiore al 4%.

Calcolo della caduta di tensione dei diversi circuiti c Circuito di illuminazione u = 0,65 + 0,78 + 1,33 = 2,76% c Circuito di forza motrice (65 A) u = 0,63 + 1,86 = 2,49% riferimento cavi S1 S2 S3 S4 S5 S6 S7 I d'impiego [A] 350 110 29 230 65 22 17 sezione [mm2] 300 50 16 120 16 4 2,5

c Circuito di forza motrice (22 A) u = 0,63 + 3,15 = 3,78% c Circuito ausiliario u = 0,60% = 0,6%

lunghezza [m] 40 35 80 30 50 65 10

u% 0,65 0,78 1,33 0,63 1,86 3,15 0,60

Determinazione della corrente di cortocircuito


La tabella a pag. 49 permette di ottenere il valore della corrente di cortocircuito sulle sbarre di parallelo in funzione della potenza e del numero di trasformatori. Le tabelle a pag. 50 permettono di determinare la corrente di cortocircuito nei differenti punti in cui sono installate le protezioni.

riferimento A B C D

sezione [mm2] 300 50 120

lunghezza [m] 40 35 30

Icc [kA] 45 27 13 23

Scelta del dispositivo di protezione


Per scegliere il dispositivo di protezione sufficiente verificare che: Pdi Icc. Per la scelta dell'interruttore automatico si utilizzino le tabelle a pag. 89 e seguenti.

riferimento D0 e D'0 D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7

interruttore NS1250N NS400N NS160N C60L NS250sx NS160N C60L NG125L

sganciatore Micrologic 2.0 STR23SE TM125D C32 TM250D TM80D C25 C20

La selettivit delle protezioni


Le tabelle di selettivit da pag. 190 permettono di determinare i limiti di selettivit tra i diversi livelli di distribuzione. Per acquistare significato, i limiti di selettivit devono essere confrontati con i valori della corrente di cortocircuito calcolati precedentemente. I limiti di selettivit tra gli interruttori D0-D1, D0-D4 e D0-D7 sono moltiplicati per il numero di trasformatori in parallelo. Esempio La selettivit tra un NS1250N e un NS400N totale.

2 x 800 kVA 20 kV / 400 V D0 NS1250N


Micrologic 2.0

D0 NS1250N
Micrologic 2.0

45 kA A totale D1 NS400N STR23SE B Totale D D2 NS160N TM125D C S2 10 kA PEN D3 C60H C32 D5 NS160N TM80D S5 PE PEN PEN

Totale

Totale

D4 NS250SX TM250D S1 PEN 27 kA S4

D7 NG125L C20 S7 23 kA

N PE

Totale

PE

Totale

Ausiliari
D6 C60L C25

13 kA

S6 PE

S3 N PE

Utilizzatori

Schneider Electric

Introduzione

Studio di una installazione

Applicazione della tecnica di filiazione


L'applicazione della tecnica di filiazione permette di installare interruttori con potere di interruzione inferiore alla corrente di cortocircuito nel punto di installazione. Le tabelle a pag. 181 permettono di effettuare il coordinamento tra due apparecchi. Nel caso di trasformatori in parallelo si possono utilizzare le tabelle da pag. 51 per la scelta degli interruttori a valle delle sbarre di parallelo. I limiti di selettivit tra gli interruttori cos scelti in genere inferiore a quello ottenuto con la soluzione standard.

2 x 800 kVA 20 kV / 400 V D0 NS1250N Micrologic 45 kA A 24 kA D1 NS400N STR23SE B Totale D D2 NS160E TM125D C S2 10 kA PEN D3 C60N C32 D5 NS160NE TM80D S5 PE S6 PE PEN PEN D0 NS1250N Micrologic

Totale

Totale

D4 NS250SX TM250D S1 PEN 27 kA S4

D7 NG125L C20 S7 23 kA

N PE

Totale

PE

Totale

Ausiliari
D6 C60N C25

13 kA

S3 N PE

Utilizzatori

Verifica della protezione delle persone


Nel sistema di distribuzione TN si deve verificare la massima lunghezza del cavo protetto dal rispettivo interruttore automatico. Le tabelle a pag. 251 indicano, in funzione della regolazione della protezione magnetica, la lunghezza del cavo per la quale assicurata la protezione delle persone con SF = SPE. L'esempio della tabella qui a fianco basato sullo schema ottenuto con il miglioramento della selettivit.

riferimento cavi S1 S2 S3 S4 S5 S6 (1) S7

interruttori NS400N STR23SE NS160N TM125D C60H C32 NS250SX TM250D NS160N TM80D C60L C25 NG125L C20

sezione [mm2] 300 50 16 120 16 4 2,5

lunghezza [m] 40 35 80 30 50 65 10

lunghezza massima [m] 153 141 170 122 69 55 41

(1) La protezione delle persone non assicurata per il cavo S6 di sezione 4 mm2. Le soluzioni possibili sono: c aumentare la sezione del cavo a 6 mm2; cos facendo la lunghezza massima protetta di 82 m; c utilizzare un interruttore C60L con sganciatore B25 che assicura una lunghezza massima protetta di 109 m con il cavo da 4 mm2; c installare un dispositivo differenziale.

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Introduzione Le norme per gli impianti elettrici

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Le norme

Introduzione

Gli impianti elettrici di bassa tensione sono regolamentati da un insieme di testi che hanno l'obiettivo di definire le misure per la protezione dei beni e delle persone. Tale obiettivo, necessario per il corretto funzionamento degli impianti, prevede l'utilizzo di apparecchi che rispondono alle norme di costruzione e implica l'osservanza di regole che definiscono le modalit di installazione di questi apparecchi.

Norme tecniche e norme di legge


Il progetto di un impianto elettrico deve essere elaborato per soddisfare le esigenze di funzionamento e di servizio, nel rispetto dei fondamentali requisiti della sicurezza. Il progetto un documento di natura tecnica, regolamentato da testi normativi (tecnici) e legislativi. Questi guidano alla scelta appropriata di apparecchiature che rispondono ai requisiti di buona tecnica e ne definiscono le modalit di installazione e di utilizzo per il corretto esercizio dell'impianto. In Italia, il primo testo legislativo costituito dal Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) n. 547 del 27/4/1955, che riguarda la prevenzione infortuni sul lavoro. Esso applicabile unicamente ai luoghi di lavoro, ove cio esista la figura del datore di lavoro e del lavoratore dipendente, non quindi applicabile (salvo ulteriore specifica): c nel settore Civile; c nel settore Scuola; c nel settore locali di Pubblico Spettacolo.

Di fatto quindi, le Norme CEI sono considerate una delle possibili forme di regola dell'arte, sia per gli impianti che per i singoli componenti. La legge n. 186, entro certi limiti, implica il superamento del DPR 547 in materia elettrica in favore della Norma CEI, pi affidabile, aggiornata e completa dal punto di vista tecnico di quanto non possa essere la legge dello Stato di per s generica e, su certi punti, necessariamente obsoleta. Inoltre, la sua applicazione non si limita agli ambienti di lavoro, ma si estende a tutti gli impianti elettrici.

in particolare, condizione sufficiente perch un prodotto sia ritenuto sicuro secondo la legge n.791, la rispondenza alla Norma armonizzata del CENELEC recepita dalla Comunit e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunit o, in assenza di questa, alle Norme CEE o IEC o, infine, alle Norme del paese di produzione purch di sicurezza equivalente a quella richiesta in Italia. Direttiva sulla Compatibilit Elettromagnetica (EMC) (89/336/CEE) stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.472 del 4/12/1992. Si applica a tutte le apparecchiature elettrotecniche ed elettroniche, nonch agli impianti ed installazioni che contengono componenti elettrici ed elettronici, che possono creare perturbazioni elettromagnetiche o il cui funzionamento possa venire influenzato da tali perturbazioni. Tali apparecchiature devono essere costruite in modo che: c le perturbazioni elettromagnetiche generate siano limitate ad un livello che consenta agli apparecchi radio, di telecomunicazione ed altri apparecchi di funzionare in modo conforme alla loro destinazione; c abbiano un adeguato livello di immunit alle perturbazioni elettromagnetiche che permetta loro di funzionare in modo conforme alla loro destinazione.

Le direttive comunitarie
Sono strumenti legislativi comunitari emanati dal Consiglio della Comunit su proposta della Commissione Europea; l'iter di approvazione coinvolge il Parlamento Europeo al fine di armonizzare la legislazione dei paesi membri, che sono tenuti ad adottarle entro i termini stabiliti dalle Direttive stesse. Lo scopo principale delle direttive quello di eliminare gli ostacoli tecnici agli scambi commerciali nell'ambiente del Mercato Unico Europeo, fissando per i diversi tipi di prodotto i requisiti essenziali della sicurezza. Le Direttive prevedono l'applicazione della marcatura CE da parte del costruttore, il quale attesta la rispondenza del prodotto ai requisiti essenziali della sicurezza, riportati in tutte le DIRETTIVE COMUNITARIE applicabili al prodotto in questione. La marcatura CE obbligatoria e rappresenta la condizione necessaria per l'immissione dei prodotti sul mercato e la loro libera circolazione all'interno della Comunit Europea. La marcatura CE un obbligo amministrativo ed destinata al controllo delle autorit (ad es. doganali); non quindi un 'marchio' destinato all'utente (ad es. il cittadino). I prodotti elettrici di Bassa Tensione utilizzati nella distribuzione devono riportare la marcatura CE dal 1 Gennaio 1997. Nota: la marcatura CE deve essere apposta dal fabbricante o dal suo mandatario nella Comunit sul materiale elettrico o, in alternativa, sull'imballaggio, sulle avvertenze d'uso o sul certificato di garanzia, in modo visibile, facilmente leggibile e indelebile. Le Direttive Comunitarie applicabili (salvo alcune eccezioni) sono due, di seguito descritte. Direttiva per il materiale elettrico di Bassa Tensione (73/23/CEE - 93/68/CEE) stata recepita in Italia con la legge 791 del 18/10/1977. Si applica a tutti i prodotti elettrici di Bassa Tensione (tra 50 a 1000 Vca e tra 75 e 1500 Vcc), assicurandone un livello di sicurezza adeguato, stabilito mediante i requisiti essenziali (minimi). Assicura peraltro la libera circolazione dei prodotti elettrici in tutti gli Stati membri. Nello stesso tempo demanda alle Norme tecniche il compito di prescrivere le questioni specifiche conseguenti ai dettami della Direttiva stessa:

Legge n. 46 del 5-3-1990


L'obbligo alla sicurezza coinvolge, in un qualsiasi processo produttivo, tutti gli operatori, ciascuno in misura dipendente dalle capacit decisionali o di intervento che gli competono. quindi compito di ognuno, per la propria parte, osservare leggi, regolamenti e norme, applicandoli con diligenza, al fine di rendere l'impalcatura normativa non fine a se stessa. a questo scopo che, anche se con grave ritardo, uscita nel marzo del 1990 la legge 46/90, che finalmente costituisce un testo legislativo che comprende e disciplina tutti gli impianti elettrici. Questa legge, nel quadro complessivo della regolamentazione degli impianti elettrici ai fini della sicurezza, risulta particolarmente importante, in quanto: c ribadisce la legge n. 186 del 1968, per cui il rispetto delle Norme CEI/UNI condizione sufficiente per la conformit alla regola dell'arte; c impone l'utilizzo dell'interruttore differenziale ad alta sensibilit (In 1 A, ved. Regolamento d'attuazione) e l'adeguamento degli impianti esistenti. Inoltre sancisce: v la lotta all'abusivismo, ostacolando il lavoro di soggetti impreparati che potrebbero realizzare impianti pericolosi, sia dal punto di vista dell'installazione, sia per la qualit stessa dei materiali impiegati; v l'individuazione precisa e giuridica delle figure chiave, con relativi compiti e responsabilit: Committente Progettista Installatore Collaudatore
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La legge n. 186 e la regola dell'arte


Un importante passo avanti stato fatto, nel 1968, con l'emanazione della legge n.186: "Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici." La legge 186 composta di due soli articoli qui riportati: Art. 1. Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte. Art. 2. I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte. L'art. 1 ribadisce l'obiettivo che vengano realizzate opere "a regola d'arte"; l'art. 2 evidenzia l'intenzione del legislatore di fornire un riferimento preciso, individuandolo nelle norme CEI. Ci lascia al progettista la libert (e la conseguente responsabilit) di soluzioni alternative, che soddisfino comunque i fondamentali requisiti di sicurezza; si possono cio realizzare apparecchiature e impianti a regola d'arte anche al di fuori della Normativa CEI, ma in tal caso si tenuti a dimostrare la rispondenza alla regola dell'arte medesima.

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l'obbligatoriet del progetto (ove richiesto), che costituisce il primo passo nella direzione della sicurezza dell'impianto. L'insieme di queste regole potr contribuire ad ottenere una maggiore sicurezza degli impianti. Quindi, come detto prima, dovranno essere tutti i protagonisti del processo produttivo ad essere qualificati e responsabilizzati nel proprio lavoro, a partire dall'imprenditore (Committente) per la sua parte di responsabilit per arrivare all'installatore, che deve comunque essere professionalmente preparato, conoscere la Normativa e i materiali e non essere solo un buon esecutore o, al pi, un buon organizzatore dei lavori. L'art. 9 della legge n. 46 impone all'installatore il rilascio della "dichiarazione di conformit" dell'impianto realizzato, in cui si assicura il rispetto della regola dell'arte. Nella maggioranza dei casi, come si detto, conviene all'installatore riferirsi alle norme CEI, in quanto gi di per s regola dell'arte. In pratica quindi, l'installatore dichiara la conformit dell'impianto alle norme CEI. Le Norme CEI Per quanto finora detto l'osservanza delle norme CEI diviene in pratica un obbligo per il progettista e l'installatore medio che, in questa maniera, non hanno difficolt a dimostrare la regola dell'arte rispetto ad impianti realizzati secondo normative differenti.

v Parte 2: prescrizioni particolari per i condotti sbarre CEI EN 60439-2; c prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similari: CEI EN 23.51. Tutti i dispositivi di protezione di nostra produzione sono conformi a queste norme.

Relazioni internazionali
Il CEI membro, tra gli altri, dei seguenti organismi internazionali: c IEC (International Electrotechnical Commission): l'organismo che prepara norme tecniche su scala mondiale; costituito nel 1907, attualmente raggruppa i 41 paesi maggiormente industrializzati del mondo ed ha in catalogo pi di 2200 norme. L'Italia partecipa a tutti i Comitati Tecnici della IEC e utilizza le norme internazionali come base per le norme italiane; c CENELEC (Comit Europen de Normalisation Electrotechnique): l'ente normativo europeo avente lo scopo di armonizzare le norme nell'ambito europeo. costituito da 17 Comitati Tecnici nazionali. Il CENELEC agisce anche per incarico della Comunit Europea con lo scopo di eliminare gli ostacoli agli scambi, dovuti alle normative tecniche, e predisporre i documenti di armonizzazione destinati a diventare, nei singoli Paesi, norme armonizzate ai sensi della Direttiva Comunitaria per i materiali di bassa tensione n. 73/23/CEE.

MONZA G. SACCHI S.p.A. Via della Giardina, 6 - 20052 Monza (MI) tel. 039 27031 - fax 039 796311 MODENA Libreria ATHENA Via Campi, 284/A - 41100 Modena tel. 059 370842 - fax 059 372964 PADOVA Libreria PROGETTO Via Marzolo, 28 - 35131 Padova tel. 049 665585 - fax 049 8076036 ROMA Libreria UNIVERSITARIA INGEGNERIA 2000 Via della Polveriera, 15 - 00184 Roma tel. 06 4744169 - fax 06 4885834 DEI s.r.l. Via Nomentana, 20 - 00161 Roma tel. 06 4402046 - fax 06 4403307 TORINO Libreria LEVROTTO & BELLA Via Pigafetta, 2 E - 10129 Torino tel. 011 5097367 - fax 011 504025 TRENTO Libreria UNIVERSITARIA Via Travai, 28 - 38100 Trento tel. 0461 230440 - fax 0461 266938 TREVISO TREVISO TECNOLOGIA Via Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) tel. 0422 608858 - fax 0422 608866 MARCHIOL S.p.A. Via della Repubblica, 41 - 31050 Villorba (TV) tel. 0422 4271 - fax 0422 421729 VARESE FOGLIANI S.p.A. Via per Cassano, 157 - 21052 Busto Arsizio (VA) tel. 0331 696911 - fax 0331 686561 VENEZIA MEB Via Pialoi, 96 - 30020 Marcon (VE) tel. 041 5951206 - fax 041 5951253 VICENZA TECNOIMPRESA Istituto Promozionale per lIndustria P.zza Castello, 30 - 36100 Vicenza tel. 0444 232794 - fax 0444 545573

Sedi CNA - ANIM


BOLOGNA V.le Aldo Moro, 22 - 40127 Bologna Tel. 051 299212- fax 051 359902 FERRARA Via Caldirolo, 84 - 44100 Ferrara tel. 0532 749210 - fax 0532 749236 FORLI Via Pelacano, 29 - 47100 Forl tel. 0543 770317 - fax 0543 770301 MODENA Via Malavolti, 27 - 41100 Modena Tel. 059 418565 - fax 059 418598 PARMA Via La Spezia, 52/a - 43100 Parma tel. 0521 227211 - fax 0521 227205 PIACENZA Via Coppalati-Z. Dogana Loc. Le Mose- 29100 Piacenza tel. 0523 572211 - fax 0523 645300 RAVENNA Viale Randi, 90 - 48100 Ravenna tel. 0544 298699 - fax 0544 400272 REGGIO EMILIA Via Maiella, 4 - 42100 Reggio Emilia tel. 0522 356367 - fax 0522 356351 RIMINI Piazzale Tosi, 4 - 47900 Rimini tel. 0541 760214 - fax 0541 791734

Norme riguardanti gli impianti elettrici di bassa tensione


Costituiscono le regole di concezione e progettazione degli impianti. Tra queste, la pi importante sicuramente la norma CEI 64.8 che riguarda le regole generali degli impianti di Bassa Tensione.

Norme CEI di particolare rilevanza per impianti e apparecchi di bassa tensione


Corrispondenza con le norme europee (CENELEC) ed internazionali (IEC) c La corrispondenza pu essere totale o parziale: maggiori dettagli sono riportati nel testo; c Sotto l'intestazione CENELEC sono riportate anche le corrispondenti norme CEE. (Vedere pagine 12, 13, 14).

Norme riguardanti le apparecchiature di bassa tensione


Queste norme definiscono le caratteristiche delle apparecchiature elettriche (dimensioni, prestazioni meccaniche ed elettriche ecc.). Le norme di prodotto di maggiore interesse per il catalogo Schneider Electric sono, per quanto riguarda gli interruttori automatici, le seguenti: c interruttori per applicazioni "domestiche e similari" che devono essere conformi alla norma CEI 23.3 (EN 60898); c interruttori per applicazioni "industriali" che devono essere conformi alla norma CEI EN 60947-2; c interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari conformi alla Norma CEI EN 61008-1; c interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari conformi alla Norma CEI EN 61009-1; c apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) v Parte 1: apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS) CEI EN 60439-1
Schneider Electric

Indirizzi utili

Punti di Sola Consultazione


ANCONA SO.GE.SI. Via Filonzi - 60131 Ancona tel. 071 2900240 BARI TECNOPOLIS CSATA NOVUS ORTUS S.P. per Casamassima, km. 3 - 70010 Valenzano (BA) tel. 080 4670301 - fax 080 4670553 CAGLIARI CENTRO SERVIZI PROMOZIONALI PER LE IMPRESE V.le A. Diaz, 221 - 09126 Cagliari tel. 070 34996305/08 - fax 070 34996306 LA SPEZIA C.C.I.A.A. Piazza Europa, 16 - 19124 La Spezia tel. 0187 728264/251 - fax 0187 777961 UDINE CATAS Srl Via Antica, 14 - 33048 S. Giovanni al Natisone (UD) tel. 0432 747211 - fax 0432 747250 BOLOGNA CERMET Via Cadriano, 23 - 40057 Cadriano di Granarolo (BO) tel. 051 764811 - fax 051 763382 RIMINI ISTITUTO GIORDANO Via Rossini, 2 - 47814 Bellaria (RN) tel. 0541 343030 - fax 0541 345540

Le norme CEI sono reperibili presso:


MILANO CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano Sede di Milano Via Saccardo, 9 - 20134 Milano Tel. 02 21006.226 - fax 02 21006.222 BERGAMO TELMOTOR S.p.A. Via Zanica, 91 - 24126 Bergamo tel. 035 325122 - fax 035 317393 BRESCIA AQM Via Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) tel. 030 2590656 - fax 030 2590659 BIT S.p.A. Via G. Di Vittorio, 3d/3e - 25125 Brescia tel. 030 2687511 - fax 030 2687611 FIRENZE CONFINDUSTRIA TOSCANA SERVIZI Via Valfonda, 9 - 50123 Firenze tel. 055 2661521 - fax 055 218055 LECCO G. SACCHI S.p.A. Via G. Sacchi, 2 - 23691 Barzan (LC) tel. 039 92181 - fax 039 958984 NAPOLI CONSORZIO PROMOS RICERCHE Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli tel. 081 5537106 - fax 081 5537112

11

Le norme

Le norme per gli impianti elettrici

Norma
CEI 0-1 CEI 0-2 CEI 0-3 CEI 0-4/1 CEI 0-5 CEI ES 59004 CEI 1 CEI 24-1 CEI EN 60034-1 CEI EN 60617 CEI EN 61082 CEI 8-6 CEI 28-6 CEI 11-1 CEI 11-8 CEI 11-17 CEI 11-18 CEI 11-20 CEI 11-25 CEI EN 60865-1 CEI 11-28 CEI 11-35 CEI 11-37 CEI EN 61036/A1 CEI EN 60076-1 CEI EN 60076-2 CEI EN 60076-3 CEI EN 60076-5 CEI 14-7 CEI 14-8 CEI 16-1 CEI EN 60445 CEI EN 60073 CEI 16-4 CEI EN 60447 CEI EN 60947-1 (17-44) CEI EN 60947-2 (17-5) CEI EN 60947-3

Anno Titolo
1997 2002 1996 1998 1997 1998 1997 1997 2000 1997/98 1997/98 1998 1997 1999 1998 1997 1997 2000 1997 1998 1998 1996 1996 2001 1998 1998 2002 2002 1997 1999 1997 2000 1997 1998 1997 2000 2004 2000 2002 1998 1998 1998 1998 2000 2000 1997 1998 CT 0 : Applicazione delle norme e testi di carattere generale Adozione di nuove norme come base per la certificazione dei prodotti nei paesi membri del CENELEC (prima ediz.) Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici Legge 46/90 : Guida per la compilazione della dichiarazione di conformit e relativi allegati (prima ediz.); variante 1 (1999) Documenti CEI normativi e non normativi. Parte 1: Tipi, definizioni e procedure (prima ediz.) Dichiarazione CE di conformit. Guida allapplicazione delle Direttive Nuovo Approccio e della Direttiva Bassa Tensione (prima ediz.) Qualificazione delle imprese di installazione di impianti elettrici (prima ediz.) CT 1/24/25 Terminologia, grandezze ed unit Glossario. 1 elenco di termini (prima ediz.) Simboli letterali da usare in elettrotecnica (settima ediz.) CT 2 Macchine rotanti Macchine elettriche rotanti. Parte 1: Caratteristiche nominali e di funzionamento (quinta ediz.) CT 3 Documentazione e segni grafici Segni grafici per schemi (seconda ediz.). Parti da 2 a 13 Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica (prima ediz.). Parti 1, 2, 3 e 4 CT 8/28 Tensioni, correnti e frequenze normali / coordinamento degli isolamenti Tensioni nominali dei sistemi elettrici di distribuzione pubblica a bassa tensione (prima ediz.) Coordinamento dellisolamento per gli apparecchi nei sistemi a bassa tensione. Parte 1: principi, prescrizioni e prove (prima ediz.) CT 11 Impianti elettrici ad alta tensione e di distribuzione pubblica di bassa tensione Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata (nona ediz.). Variante V1 (2000) Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra (terza ediz.) Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo (seconda ediz.)
Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni (prima ediz.)

Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuit collegati a reti di I e II categoria (quarta ediz.) Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata (prima ediz.) Correnti di cortocircuito - Calcolo degli effetti. Parte 1: definizioni e metodi di calcolo (seconda ediz.) Guida dapplicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali di bassa tensione (prima ediz.) Guida allesecuzione delle cabine elettriche dutente (prima ediz.) Guida per lesecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria (prima ediz.) CT 13 Apparecchi per la misura dellenergia elettrica e per il controllo del carico Contatori elettrici statici di energia attiva per corrente alternata (Classi 1 e 2) CT 14 Trasformatori Trasformatori di potenza. Parte 1: Generalit Trasformatori di potenza. Parte 2: Riscaldamento Trasformatori di potenza. Parte 3: Livelli e prove di isolamento Trasformatori di potenza. Parte 5: Capacit di tenuta al cortocircuito Marcatura dei terminali dei trasformatori di potenza (prima ediz.) Trasformatori di potenza a secco (seconda ediz.) CT 16 Contrassegni dei terminali ed altre indicazioni Individuazione dei conduttori isolati (prima ediz.) Individuazione dei morsetti degli apparecchi e delle estremit di conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico (terza ediz.) Principi fondamentali e di sicurezza per le interfacce uomo-macchina, la marcatura e lidentificazione. Principi di codifica per i dispositivi indicatori e per gli attuatori (quarta ediz.) Individuazione dei conduttori isolati e dei conduttori nudi tramite colori (prima ediz.) Interfaccia uomo-macchina. Principi di manovra (seconda ediz.) CT 17 Grossa apparecchiatura Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 1: regole generali. Variante 1 (2002). Variante 2 (2002) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 2: interruttori automatici Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 3: interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovraSezionatori e unita' combinate con fusibili. Variante 1 (2002) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 4: contattori ed avviatori. Sezione uno Contattori ed avviatori elettromeccanici Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 5: dispositivi per circuiti di comando ed elementi di manovra. Sezione uno - Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando (seconda ediz.). Variante V1 (2000). Errata c.(2001) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 6: apparecchiature a funzioni multiple. Sezione uno Apparecchiature di commutazione automatica (prima ediz.). Variante 2 (1998) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 6: apparecchiature a funzioni multiple. Sezione due Apparecchi integrati di manovre e protezione (ACP) (prima ediz.). Variante V2 (2000) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 7: apparecchiature ausiliarie. Sezione uno Morsettiere per conduttori di rame (prima ediz.). Variante V2 (2000) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS) (quarta ediz.) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 2: prescrizioni particolari per i condotti sbarre (seconda ediz.). Errata c. (2001) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 3: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso. Variante 1 (2001) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 4: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC) (prima ediz.). Variante 1 (2000) Schneider Electric

(17-11) (17-50)

CEI EN 60947-4-1 CEI EN 60947-5-1 (17-45) CEI EN 60947-6-1 (17-47) CEI EN 60947-6-2 (17-51) CEI EN 60947-7-1 (17-48) CEI EN 60439-1 (17-13/1) CEI EN 60439-2 (17-13/2) CEI EN 60439-3 CEI EN 60439-4 (17-13/4) 12

Norma
CEI EN 60439-5 CEI EN 61095 CEI 17-43 CEI 17-52 CEI EN 50298 CEI 17.70 CEI 18-4 CEI 18-8 CEI 18-13 CEI 18-14 CEI 20-19 CEI 20-20 CEI 20-22 CEI 20-27 CEI 20-29 CEI 20-33 CEI 20-37 CEI 20-38/1 CEI 20-38/2 CEI 20-39/1 CEI 20-40 CEI 20-45 CEI 20-48 CEI EN 60898 CEI EN 60669-1 CEI EN 60309-1/2 CEI EN 60934 CEI EN 61008-1 CEI EN 61008-2-1 CEI EN 61009-1 CEI EN 61009-2-1 CEI 23-48 CEI 23-49 CEI 23-51 CEI EN 61543 CEI EN 60669-2-1 CEI EN 60669-2-2 CEI EN 60669-2-3 CEI EN 60269-1 CEI EN 60269-2 CEI EN 60269-3 CEI EN 60127-1/6 CEI EN 60143-1 Schneider Electric

Anno Titolo
1999 2001 2000 1997 1999 1999 1983 1984 1986 2000 2003 2002 2002 2000 1997 1998 2002 2001 1997 2002 1998 2003 1996 1999 2000 2000 2002 1999 1997 1999 1997 1998 1996 1996 1996 2002 1998 1998 2000 1997 1997 1997/98 1998 Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri bt). Parte 5: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate destinate ad essere installate allesterno in luoghi pubblici - Cassette per distribuzione in cavo (prima ediz.) Contattori elettromeccanici per usi domestici o similari Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS) (seconda ediz.) Metodo per la determinazione della tenuta al cortocircuito delle apparecchiature assiemate non di serie (ANS) (prima ediz.) Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione. Prescrizioni generali (prima ediz.) Guida allapplicazione delle norme dei quadri di bassa tensione (prima ediz.) CT 18 Impianti elettrici di bordo Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 202: progetto dell'impianto - protezioni (prima ediz.). Varianti: 1 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 101: definizioni e prescrizioni generali. Varianti: 1 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 201: progetto dell'impianto - Generalit (prima ediz.). Varianti: 1 Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 401: installazione e prove a impianto completato (seconda ediz.) CT 20 Cavi per energia Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V. Parti : da 1 a 4, da 6 a 11, 13 e 14 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V. Parti : da 1 a 5, da 7 a 13 Prove dincendio su cavi elettrici. Parti: da 1 a 5 (quarta ediz.) Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione (seconda ediz.) Conduttori per cavi isolati (seconda ediz.) Giunzioni e terminazioni per cavi d'energia a tensione Uo/U non superiore a 600/1000 V in corrente alternata a 750 V in corrente continua (prima ediz.) Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi. Parti da 1 a 7 Cavi isolati con gomma non propaganti l'incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi Parte 1 - tensione nominale Uo/U non superiore a 0,6/1 kV Cavi isolati con gomma non propaganti lincendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Parte 2 Tensione nominale U0/U superiore a 0.6/1 kV prima ediz.) Cavi ad isolamento minerale con tensione nominale non superiore a 750 V. Parte 1: cavi Guida per luso di cavi a bassa tensione (seconda ediz.) Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con tensione nominale Uo/U non superiore a 0.6/1 kV (prima ediz.) Cavi da distribuzione per tensioni nominali 0.6/1 kV. Parte 1: prescrizioni generali; Parte 7: cavi isolati in gomma EPR ad alto modulo (prima ediz.). Errata corrige, V1 (1999) CT 23 Apparecchiatura a bassa tensione Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 1: prescrizioni generali (quarta ediz.) Spine e prese per uso industriale. Parte 1: prescrizioni generali. Parte 2 : prescrizioni per intercambiabilit dimensionale per spine e prese con spinotti ad alveoli cilindrici (quarta ediz.) Interruttori automatici per apparecchiature Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari Parte 1: prescrizioni generali (seconda ediz.) Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: applicabilit delle prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete (prima ediz.). Variante 1 (1999) Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari Parte 1: prescrizioni generali (seconda ediz.) Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: applicabilit delle prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete (prima ediz.). Variante 1 (1998) Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte 1: prescrizioni generali. Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte 1: prescrizioni generali. Parte 2: prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell'uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile (prima ediz.). Variante1 (2001). Variante 2 (2003) Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione perinstallazioni fisse per uso domestico e similare (prima ediz.) Variante 1 (1998). Variante 3 (2001). Variante 4 (2003) Interruttori differenziali (RCD) per usi domestici e similari. Compatibilit elettromagnetica (prima ediz.) Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari. Sezione 1: Interruttori elettronici (prima ediz.). Variante 1 (1998) Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari. Sezione 2: Interruttori con comando a distanza (RCS) (prima ediz.) Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 2: prescrizioni particolari. Sezione 3: Interruttori a tempo ritardato (seconda ediz.) CT 32 Fusibili Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua. Parte 1: prescrizioni generali (quinta ediz.) Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua. Parte 2: prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone addestrate (fusibili principalmente per applicazioni industriali) (seconda ediz.). Variante V1 (1999) Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata ed a 1500 V per corrente continua. Parte 3: prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone non addestrate (fusibili principalmente per applicazioni domestiche e similari) (seconda ediz.) Fusibili miniatura. Parte 1 - 2 - 3 - 5 - 6: definizioni per fusibili miniatura e prescrizioni generali per cartucce di fusibili miniatura (terza ediz.) CT 33 Condensatori Condensatori per inserzione in serie sulle reti in corrente alternata (seconda ediz.). Parte 1 - Generalit 13

Le norme

Le norme per gli impianti elettrici

Norma
CEI EN 60044-1 CEI 38-2 CEI EN 60204-1 CEI 44-14 CEI 64-7 CEI 64-8/1 CEI 64-8/2 CEI 64-8/3 CEI 64-8/4 CEI 64-8/5 CEI 64-8/6 CEI 64-8/7 CEI 64-12 CEI 64-14 CEI 64-15 CEI 64-17 CEI 64-50 CEI 64-51 CEI 64-52 CEI EN 60529 CEI EN 61032 CEI EN 50102 CEI 81-1 CEI 81-3 CEI 81-4 CEI 81-8 CEI EN 60695-2-2

Anno Titolo
2000 1998 1998 2000 1998 2003 2003 2003 2003 2003 2003 2003 1998 1996 1998 2000 2001 1999 2000 1997 1998 1996 1998 1999 1996 2002 1998 CT 38 Trasformatori di misura Trasformatori di misura. Parte 1: trasformatori di corrente (quarta ediz.) Trasformatori di tensione (terza ediz.) CT 44 Equipaggiamento elettrico delle macchine industriali Sicurezza del macchinario. Equipaggiamento elettrico delle macchine. Parte 1: regole generali (terza ediz.) Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60204-1. Regole generali per l'equipaggiamento elettrico delle macchine CT 64 Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.) Impianti elettrici di illuminazione pubblica (terza ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 1: oggetto scopo e principi fondamentali (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 2: definizioni (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 3: caratteristiche generali (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 4: prescrizioni per la sicurezza (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 5: scelta ed installazione dei componenti elettrici (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 6: verifiche (quinta ediz.) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata ed a 1500 V in corrente continua. Parte 7: ambienti ed applicazioni particolari (quinta ediz.) Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario (prima ediz.) Varianti 1 (2003) Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori (prima ediz.). Variante V1 (2000) Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica (prima ediz.) Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri. Errata corrige (2000) Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri generali. Variante 1 (2002) Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei centri commerciali. Guida all'esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici CT 70 Involucri di protezione Grado di protezione degli involucri (codice IP) (seconda ediz.). Variante V1 (2000) Protezione delle persone e delle apparecchiature mediante involucri. Calibri di prova (seconda ediz.) Gradi di protezione degli involucri per apparecchiature elettriche contro impatti meccanici esterni (codice IK) (prima ediz.) Variante V1 (1999) CT 81 Protezione contro i fulmini Protezione di strutture contro i fulmini (terza ediz.). Variante: 1. Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni dItalia in ordine alfabetico (terza ediz.) Protezione delle strutture contro i fulmini. Valutazione del rischio dovuto al fulmine (prima ediz.). Variante 1 (1998) Guida d'applicazione all'utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione CT 89 Prove relative ai rischi da fuoco Prove relative ai rischi di incendio. Parte 2: metodi di prova (prima ediz.) Prove relative ai rischi da fuoco. Parte 2: Metodi di prova. Sezione 1/fogli da 0 a 3 CT 96 Trasformatori di isolamento e trasformatori di sicurezza - Prescrizioni. Sicurezza dei trasformatori, delle unit di alimentazione e similari Parte1: Prescrizioni generali e prove CEI UNEL Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa interrata

CEI EN 60695-2-1/0-3 1997/99

CEI EN 60742 CE EN 61558-1 CEI UNEL 35024/1 CEI UNEL 35024/2 CEI UNEL 35026

1995 1998 1997 1997 2000

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Caratteristiche della rete

Sistemi di distribuzione Protezione e sezionamento dei circuiti La sicurezza nei sistemi TT La sicurezza nei sistemi TN La sicurezza nei sistemi IT

16 19 20 21 22

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Caratteristiche della rete

Sistemi di distribuzione Sistemi TT e TN

Modi di collegamento a terra


Nelle reti BT si considerano tre modi di collegamento a terra (detti anche sistemi di neutro): c sistema TT; c sistema TN in 3 varianti: TN-C, TN-S e TN-C-S; c sistema IT.

Essi differiscono per la messa a terra del neutro e per il tipo di collegamento a terra delle masse. Gli schemi e le principali caratteristiche di questi tre sistemi sono indicati qui di seguito. Gli apparecchi installati sulle reti devono assicurare la protezione dei beni e delle persone e soddisfare le esigenze di continuit di servizio dell'impianto.

Sistema TT: neutro collegato a terra


c Neutro collegato direttamente a terra; c masse collegate a terra (solitamente interconnesse); c sgancio obbligatorio al primo guasto d'isolamento, eliminato tramite un dispositivo differenziale a corrente residua posto a monte dell'installazione ed eventualmente su ogni partenza per migliorare la selettivit. Considerazioni c Soluzione pi semplice per l'installazione; c non necessita di manutenzioni frequenti ( necessario verificare periodicamente il funzionamento del dispositivo differenziale mediante il tasto di test).

Impiego Sistema elettrico in cui l'utenza alimentata direttamente dalla rete pubblica di distribuzione in bassa tensione (edifici residenziali e similari).

Nota 1: se le masse non sono collegate ad una terra comune, deve essere utilizzato un dispositivo differenziale su ogni partenza.

1 2 3 N

PE

utilizzatori

Sistema TN: masse collegate al neutro


c Neutro collegato direttamente a terra; c conduttore di neutro e conduttore di protezione comuni (PEN): sistema TN-C; c conduttore di neutro e conduttore di protezione separati (PE + N): TN-S; c masse collegate al conduttore di protezione, a sua volta collegato al punto di messa a terra dell'alimentazione. Si raccomanda di collegare il conduttore di protezione a terra in pi punti; c sgancio obbligatorio al primo guasto d'isolamento, eliminato tramite i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti o tramite dispositivo differenziale. Considerazioni c Il sistema TN-C consente risparmio sull'installazione (impiego di interruttori tripolari e soppressione di un conduttore); c aumenta i rischi di incendio in caso di forti correnti di guasto; c la verifica dell'intervento della protezione deve essere effettuata, se possibile, durante lo studio tramite calcoli, ed eventualmente al momento della messa in funzione tramite strumenti di misura. Questa verifica la sola garanzia di funzionamento, sia al momento del collaudo, sia al momento dell'utilizzazione, sia dopo qualsiasi modifica o ampliamento sulla rete. Impiego Sistema elettrico con propria cabina di trasformazione (stabilimenti industriali). Nota 1: nel sistema TN-C il conduttore PEN e nel sistema TN-S il conduttore PE non devono mai essere interrotti.
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Nota 2: nel sistema TN-C le funzioni di protezione e di neutro sono assolte dallo stesso conduttore. In particolare il conduttore PEN deve essere direttamente collegato al morsetto di terra dell'utilizzatore e quindi, tramite un ponte, al morsetto di neutro. Nota 3: i sistemi TN-C e TN-S possono essere utilizzati in una medesima installazione (sistema TN-C-S). Il sistema TN-C deve obbligatoriamente trovarsi a monte del sistema TN-S.

Nota 4: per sezioni di fase <10 mm2 in Cu o < 16 mm2 in Al e in presenza di cavi flessibili sconsigliabile l'utilizzo di un sistema TN-C. Nota 5: nel sistema TN-C il dispositivo di protezione differenziale non pu essere utilizzato sulle partenze con neutro distribuito. Nota 6: in presenza di ambienti a maggior rischio in caso di incendio vietato l'uso del sistema TN-C .

1 2 3 PEN

Sistema TNC

utilizzatori

1 2 3 N PE

Sistema TNS

utilizzatori
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Caratteristiche della rete

Sistemi di distribuzione Sistema IT, separazione elettrica

Sistema IT: neutro isolato


c Neutro isolato da terra o collegato a terra attraverso un'impedenza di valore sufficientemente elevato (qualche centinaio di Ohm); c masse collegate a terra individualmente, per gruppi o collettivamente (si raccomanda la messa a terra collettiva); c segnalazione obbligatoria al primo guasto d'isolamento tramite un controllore permanente d'isolamento (CPI) installato tra neutro e terra; c sgancio non obbligatorio al primo guasto; c ricerca ed eliminazione del primo guasto; c sgancio obbligatorio al secondo guasto d'isolamento tramite i dispositivi di protezione contro le sovracorrenti o tramite dispositivo differenziale. Considerazioni c Necessita di personale qualificato per la manutenzione; c soluzione che assicura una migliore continuit di servizio; c richiede un buon livello d'isolamento della rete (implica la frammentazione della rete se questa molto estesa, e l'alimentazione degli apparecchi utilizzatori con dispersioni elevate tramite trasformatori di separazione);

c la verifica dello sgancio al secondo guasto deve essere effettuata durante lo studio tramite calcoli ed eventualmente alla messa in funzione tramite strumenti di misura. Impiego Sistema elettrico con propria cabina di trasformazione (con necessit prioritaria di continuit di servizio). Nota 1: se il dispersore delle masse della cabina separato da quello degli utilizzatori (soluzione sconsigliata dalle orme), occorre installare un dispositivo differenziale a corrente residua a monte dell'installazione.

Nota 2: con le masse collegate a terra per gruppi o individualmente, verificare l'intervento dei dispositivi automatici secondo la condizione richiesta per i sistemi TT (praticamente sempre necessaria l'installazione di un dispositivo differenziale). Nota 3: con le masse collegate a terra collettivamente, verificare l'intervento del dispositivo automatico secondo una condizione analoga a quella richiesta per i sistemi TN. Nota 4: la norma raccomanda vivamente di non distribuire il neutro nei sistemi IT.

1 2 3 N

CPI

utilizzatori

Sistema di protezione per separazione elettrica


Un metodo di protezione contro i contatti indiretti previsto dalla norma CEI 64-8 e alternativo allinterruzione automatica dellalimentazione la separazione elettrica. Con questo metodo lalimentazione del circuito deve essere realizzata con un trasformatore di isolamento o con una sorgente avente caratteristiche di sicurezza equivalenti (es. gruppo motore-generatore con avvolgimenti separati in modo equivalente a quelli del trasformatore).

La tensione nominale del circuito separato non deve superare 500 V. Le parti attive del circuito separato non devono essere connesse in alcun punto a terra e devono essere separate rispetto a quelle di altri circuiti con un isolamento equivalente a quello esistente tra avvolgimento primario e secondario del trasformatore di isolamento. Le masse del circuito separato devono essere collegate tra loro mediante collegamenti equipotenziali non connessi a terra ne a conduttori di protezione o a masse di altri circuiti.

Le prese a spina devono avere un contatto di protezione per il collegamento al conduttore equipotenziale cos come i cavi che alimentano i componenti elettrici devono possedere un conduttore di protezione. Con questo metodo al verificarsi di un primo guasto nel circuito separato la corrente di guasto non pu praticamente circolare. Al secondo guasto su una polarit diversa da quella interessata dal primo guasto deve intervenire una protezione automatica secondo il criterio stabilito dalla norma per il sistema TN.

Sistemi a bassissima tensione


La norma CEI 64.8 individua due sistemi di distribuzione e le rispettive prescrizioni costruttive per garantire la protezione contro i contatti diretti e indiretti. I due sistemi sono denominati: c a bassissima tensione di sicurezza (SELV); c a bassissima tensione di protezione (PELV).

Inoltre se per ragioni funzionali si utilizzano bassissime tensioni, la norma prevede un sistema denominato a bassissima tensione funzionale (FELV). I circuiti SELV e PELV devono essere alimentati: c con tensioni non superiori a 50 V CA e 120 V CC non ondulata. In alcuni ambienti a maggior rischio la tensione di alimentazione deve essere ridotta a 25 V CA e 60 V CC; c da una delle seguenti sorgenti: v trasformatore di sicurezza (CEI 14.6),

v da sorgente con grado di sicurezza equivalente, v da sorgenti elettrochimiche (batterie di accumulatori), v da dispositivi elettronici (gruppi statici). Inoltre le parti attive devono essere protette contro i contatti diretti mediante involucro con grado di protezione non inferiore a IPXXB o isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 Veff. per 1 minuto ( in ogni caso per PELV, solo se Un > 25 VCA o 60 VCC per SELV). Data la complessit della materia si consiglia di consultare la norma.

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Caratteristiche della rete

Sistemi di distribuzione Sistemi a bassissima tensione

400 V

Sistema SELV
Il sistema SELV garantisce un elevato livello di sicurezza verso il pericolo di contatti diretti e indiretti e per questo motivo viene impiegato in ambiente a maggior rischio come luoghi conduttori ristretti, luoghi con pareti conduttrici e luoghi con alto livello di umidit.

Circuiti separati 50 V max

Trasformatore isolamento Utilizzatore

Condizioni di installazione c Masse non collegate n a terra n al conduttore di protezione o alle masse di altri circuiti elettrici; c parti attive del circuito di alimentazione principale o di eventuali altri circuiti a bassissima tensione PELV o FELV devono essere separate dal circuito SELV mediante schermo o guaina per garantire un livello di sicurezza non inferiore a quello previsto per la sorgente di alimentazione; c prese a spina senza contatto per il conduttore di protezione di tipo tale da non consentire l'introduzione di spine di altri sistemi elettrici; c le spine non devono poter entrare nelle prese di altri sistemi elettrici. Condizioni di installazione c Masse collegate a terra (non obbligatorio); c parti attive del circuito di alimentazione principale separate dal circuito PELV mediante schermo o guaina atti a garantire un livello di sicurezza non inferiore a quello previsto per la sorgente di alimentazione; c prese a spina con o senza contatti per il conduttore di protezione, di tipo tale da non consentire l'introduzione di spine di altri sistemi elettrici; c le spine non devono poter entrare nelle prese di altri sistemi elettrici.

400 V

Sistema PELV
Per soddisfare i criteri di sicurezza e affidabilit dei circuiti di comando o per esigenze funzionali pu essere necessario collegare a terra un punto del circuito attivo. In tal caso viene utilizzato il sistema PELV che garantisce un livello di sicurezza inferiore rispetto al sistema SELV in quanto non risulta completamente isolato dal sistema esterno. Un guasto verso terra del circuito primario potrebbe introdurre attraverso l'impianto di terra delle tensioni pericolose sulle masse del sistema PELV, tale rischio accettabile per la presenza, sul circuito principale, dei dispositivi automatici atti alla protezione contro i contatti indiretti.

Circuiti separati 50 V max

Trasformatore di isolamento

Utilizzatore

400 V

Sistema FELV
Il circuito FELV un circuito alimentato, per ragioni funzionali, con un normale trasformatore con tensione secondaria non superiore a 50 V.

50 V max Trasformatore di isolamento

Utilizzatore

Un guasto di isolamento tra primario e secondario del trasformatore pu introdurre tensioni pericolose per le persone senza che i dispositivi a monte del circuito FELV intervengano. Il circuito FELV richiede l'utilizzo di dispositivi automatici di interruzione atti a garantire la protezione contro i contatti indiretti.

Condizioni di installazione c Masse obbligatoriamente collegate a terra; c grado di isolamento dei componenti pari a quello del circuito primario; c prese a spina con contatto per il conduttore di protezione, di tipo tale da non consentire l'introduzione delle spine del sistema FELV nelle prese alimentate con altre tensioni e da non consentire l'introduzione di spine di altri circuiti nelle prese del sistema FELV. c coordinamento del circuito di protezione con il dispositivo automatico di interruzione previsto sul circuito principale per garantire la protezione contro i contatti indiretti.

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Caratteristiche della rete

Protezione e sezionamento dei circuiti Numero di poli da interrompere e proteggere

Protezione e sezionamento dei circuiti


ll numero di poli indicato valido per gli interruttori automatici che assicurano contemporaneamente le funzioni di protezione, manovra e sezionamento.

Sistema TT o TNS
neutro non distribuito neutro distribuito trifase trifase + N schema A SN = SF: schemi B o C SN < SF: schema C sotto la condizione 5 o schema B sotto le condizioni 1 e 2 fase + N fase + fase schemi D o E schema E

Sistema TNC
neutro non distribuito neutro distribuito trifase trifase + PEN fase + PEN schema A SPEN = SF: schema F SPEN < SF: schema F sotto la condizione 4 SPEN = SF: schema G

Sistema IT
neutro non distribuito neutro distribuito trifase trifase + N fase + N fase + fase schema A schema C schema E schema E

schema A

schema B

schema C

schema D

schema E

schema F PEN

schema G PEN

Condizione 1 Il conduttore di neutro, di opportuna sezione, deve essere protetto contro il cortocircuito dal dispositivo di protezione delle fasi. Condizione 2 Solo in presenza di un sistema sostanzialmente equilibrato. La massima corrente che pu attraversare il conduttore di neutro , in servizio ordinario, nettamente inferiore alla portata di questo conduttore.

Condizione 3 Quando la protezione del neutro gi assicurata da un dispositivo di protezione a monte contro il cortocircuito o quando il circuito protetto da un dispositivo a corrente differenziale residua che interrompe tutti i conduttori. Condizione 4 Se non sono soddisfatte le condizioni 1 e 2 si deve disporre sul conduttore PEN un dispositivo sensibile alle sovracorrenti che interrompa le fasi, ma non il conduttore PEN.

Condizione 5 La protezione del neutro deve essere adatta alla sua sezione. Nota 1: la norma CEI 64.8 raccomanda di non distribuire il neutro nei sistemi IT. Nota 2: il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione del conduttore di fase in circuiti monofasi e in circuiti polifasi con sezione di fase 16 mm 2 (rame) e 25 mm 2 (alluminio).

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Caratteristiche della rete

La sicurezza nei sistemi TT Presentazione Prescrizioni per ambienti particolari


escludendone di fatto l'applicazione nella maggior parte dei casi. L'impiego di un dispositivo differenziale consente di prevedere un impianto di terra facile da realizzare ed affidabile nel tempo. Il dispositivo differenziale pu essere: c parte integrante del dispositivo di interruzione automatica (sganciatori elettronici con opzione T o W). In questo caso il dispositivo differenziale ha lo scopo di proteggere l'impianto dai guasti verso terra e viene installato sugli interruttori generali; c direttamente associato al dispositivo di interruzione automatica (blocchi Vigi); c esterno al dispositivo di interruzione automatica (Vigirex).
Sistema TT 1 2 3 N

In un sistema TT, per garantire la protezione delle persone contro i contatti indiretti, deve essere soddisfatta la seguente relazione:

Ia <

VL RA dove:

c Ia [A] la corrente che provoca l'intervento automatico del dispositivo di protezione; c UL [V] la tensione limite di contatto pari a 50 V (25 V in ambienti a maggior rischio); c RA [] la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse. I dispositivi automatici ammessi dalla norma sono il dispositivo a corrente differenziale e il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti. Utilizzando un dispositivo differenziale ad alta sensibilit, il collegamento delle masse con la terra pu avere un valore di resistenza elevato (vedi tabella) senza compromettere l'intervento del dispositivo. La Norma CEI 64.8 ammette l'impiego della protezione contro le sovracorrenti, per garantire la protezione delle persone; ci pu essere realizzato solo in caso di resistenza di terra molto bassa

MT/BT

Ia

Ig Uc Rn RA

Valori massimi della resistenza di terra RA [] Ia [A] VL [V] 50 0,03 1660 0,3 166 0,5 100 3 16 10 5 30 1,6

25 830 83 50 8 2,5 0,8

Prescrizioni per ambienti particolari


Limpiego dei dispositivi differenziali con sensibilit 30 mA obbligatorio nei seguenti casi: c locali da bagno, docce e piscine; c circuiti che alimentano prese a spina di impianti per cantieri di costruzione e di demolizione o per strutture adibite ad uso agricolo o zootecnico; c circuiti che alimentano non pi di tre prese a spina di impianti per aree di campeggio di caravan e camper.

Inoltre lutilizzo dei differenziali con sensibilit 30 mA vivamente consigliato in presenza di apparecchi utilizzatori trasportabili, mobili o portatili alimentati tramite cavi flessibili e come protezione addizionale contro i contatti diretti. In ambienti a maggior rischio in caso di incendio una delle misure di protezione aggiuntive quella che prevede limpiego di dispositivi differenziali aventi corrente nominale di intervento non superiore a 300 mA. Queste considerazioni sono valide anche per un impianto gestito con modo di collegamento a terra di tipo TN.

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Caratteristiche della rete

La sicurezza nei sistemi TN Presentazione

In un sistema TN per garantire la protezione contro i contatti indiretti deve essere soddisfatta la seguente relazione: Ia =
Uo Zs dove: c Ia [A] la corrente che provoca l'apertura automatica del dispositivo di protezione entro i tempi previsti dalla norma in funzione della tensione nominale verso terra del sistema, indicati nella tabella sottostante.

I dispositivi di interruzione automatica ammessi dalle norme sono il dispositivo a corrente differenziale e il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti. Che corrente di intervento utilizzare Se si utilizza per la protezione delle persone lo stesso dispositivo impiegato per la protezione contro le sovracorrenti, consigliabile utilizzare, per la verifica della relazione sopra riportata, la corrente di intervento della protezione magnetica Im [A]. c Il tempo di intervento della protezione magnetica infatti inferiore ai tempi massimi previsti della norma. La relazione iniziale diventa:
Im = Uo . Zs

Se il dispositivo di interruzione equipaggiato con una protezione differenziale, la corrente utilizzata per la verifica la soglia di intervento nominale In del dispositivo differenziale:

In =

Uo Zs

Tempi massimi di interruzione per i sistemi TN U0[V] tempi di interruzione [s] 120 130 400 >400 0,8 0,4 0,2 0,1

Selettivit differenziale Per realizzare la selettivit, tra protezioni differenziali disposte in serie, verificare le relazioni riportate a pag. 123. La norma ammette, l'impiego di dispositivi differenziali selettivi del tipo S oppure di dispositivi differenziali regolabili in tempo e corrente.

c Uo [V] la tensione nominale (valore efficace) tra fase e terra; c Zs [] l'impedenza dell'anello di guasto dalla sorgente di energia fino al punto di guasto e comprende l'impedenza del conduttore di fase e di protezione trascurando l'impedenza di guasto.

Tuttavia si ricorda che per circuiti di distribuzione o per circuiti terminali che alimentano solo componenti elettrici fissi la norma ammette tempi di intervento inferiori o uguali a 5 s. Per la soluzione pratica di questo problema vedere pag. 184.
MT/BT Un/Uo 1 2 3 PEN ZS Ia

Ig Rn

Uc

Come ottenere la protezione contro i contatti indiretti Qualora la protezione contro i contatti indiretti non sia verificata utilizzando i comuni dispositivi di protezione si possono impiegare i seguenti accorgimenti: c utilizzare uno sganciatore a soglia magnetica bassa: v interruttori modulari con curva di intervento tipo B, v interruttori scatolati con sganciatore magnetotermico tipo G, v interruttori equipaggiati con sganciatore elettronico tipo STR. Abbassando la soglia di intervento del rel magnetico possibile proteggere contro i contatti indiretti condutture di lunghezza maggiore. In tal caso si consiglia di verificare i limiti di selettivit determinati precedentemente.

c Utilizzare un dispositivo differenziale. Il suo impiego permette di realizzare la protezione contro i contatti indiretti in tutti quei casi dove l'intervento della protezione magnetica non assicurata: c circuiti soggetti a modifiche e ampliamenti importanti, c impedenze di guasto elevata o di difficile valutazione. L'utilizzo del dispositivo differenziale, nella maggior parte dei casi, rende la protezione indipendente dai parametri dell'impianto elettrico (lunghezza e sezione dei cavi). Esempio Ad una soglia di intervento differenziale pari a 1 A corrisponde un'impedenza dell'anello di guasto di 230 . Inoltre la soglia magnetica pu essere regolata al valore massimo migliorando cos le condizioni richieste per la selettivit in cortocircuito.

c Aumentare la sezione del cavo. Dove non sia possibile utilizzare interruttori con la soglia magnetica bassa: v richiesta di limiti di selettivit elevati, v rischi di scatti intempestivi dovuti a correnti di avviamento importanti, e dove non si possa o non si voglia utilizzare dispositivi differenziali, per assicurare l'intervento della protezione necessario aumentare la sezione del conduttore di protezione o al limite la sezione del conduttore di fase. Cos facendo si riduce l'impedenza dell'anello di guasto e si eleva la corrente di guasto verso terra migliorando le condizioni di intervento del dispositivo di protezione.

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Caratteristiche della rete

La sicurezza nei sistemi IT Presentazione

La particolare configurazione di questo sistema fa si che in caso di singolo guasto a terra la corrente di guasto sia fortemente Primo guasto obbligatorio limitare la tensione di contatto Uc = RT Id UL dove: c UL [V] la tensione limite di contatto pari a 50 V (25 V in ambienti a maggior rischio); c RT [] la resistenza del dispersore al quale sono collegate le masse; c Id [A] la corrente che si richiude verso terra, al primo guasto, attraverso l'impedenza capacitiva verso terra ZFT dell'intera rete di bassa tensione. In reti trifasi senza neutro la corrente di primo guasto si pu calcolare con la formula: eU Id = ZFT dove U la tensione concatenata della rete. Esempio: un valore tipico di capacit di una linea in cavo verso terra di 0,25 F/km, da cui segue ZFT=12,7 K/km. Per ogni chilometro di linea si ha Id=54,5 mA.

limitata dall'impedenza capacitiva verso terra della linea e non richieda quindi di essere interrotta tempestivamente. Supponendo un valore di RT pari a 10 , la tensione di contatto VC uguaglia il valore limite di UL per una lunghezza totale delle linee in partenza dal trasformatore pari a 92 km. Se la tensione di contatto sicuramente limitata, non necessario interrompere il circuito, ma si deve prevedere la segnalazione del primo guasto utilizzando
MT/BT Un/Uo 1 2 3 PEN ZS Ia

un controllore permanente di isolamento CPI (Vigilohm) che aziona un allarme sonoro o visivo. opportuno che il primo guasto venga localizzato e quindi eliminato. Inoltre richiesta l'installazione di uno scaricatore di sovratensione (Cardew C) tra il neutro del trasformatore MT-BT e la terra, per proteggere l'impianto di BT dai possibili guasti interni al trasformatore tra MT e BT.

Ig Rn

Uc

Secondo guasto Al secondo guasto (su una fase diversa o sul neutro), le condizioni che garantiscono l'intervento della protezione sono differenti se le masse sono collegate a terra collettivamente oppure a gruppi e se il neutro viene o non viene distribuito: c masse collegate a terra per gruppi o individualmente. Il guasto si chiude attraverso le resistenze di collegamento a terra. Verificare le condizioni di intervento in modo analogo a quanto richiesto nel sistema TT. praticamente sempre necessario il dispositivo differenziale; c masse interconnesse con un conduttore di protezione: c neutro non distribuito
U Ia 2 Zs
.

dove: c Ia [A] la corrente che provoca l'apertura automatica del dispositivo di protezione entro i tempi previsti dalla norma; c Uo [V] la tensione nominale (valore efficace) tra fase e terra; c U [V] la tensione nominale (valore efficace) tra fase e fase; c Zs [] l'impedenza del circuito di guasto costituito dal conduttore di fase e dal conduttore di protezione del circuito; c Z's [] l'impedenza del circuito di guasto costituito dal conduttore di neutro e dal conduttore di protezione del circuito. I dispositivi di interruzione automatica riconosciuti dalla norma sono il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti e il dispositivo a corrente differenziale. Per la soluzione pratica di questo problema vedere pag. 266.
Un/Uo

Che corrente di intervento utilizzare (masse interconnesse) Per quanto riguarda la corrente di intervento da utilizzare nella verifica valgono le stesse considerazioni espresse per il sistema TN applicate alle relazioni sopra riportate. Se si utilizza un dispositivo differenziale necessario assicurarsi che la soglia di intervento sia superiore alla corrente verso terra al primo guasto di isolamento. Considerando il campo di possibile intervento del differenziale (da In/2 a In), si dovr imporre:

In > Id primo guasto. 2


Come ottenere la protezione contro i contatti indiretti Valgono le stesse considerazioni esposte per il sistema TN.
Ig 1 2 3 PE Ia Ia

c neutro distribuito Ia Uoo . 2 Zs


MT/BT

C P I Ig RT Sistema IT 2 guasto Ig Uc

Uc

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Caratteristiche della rete

La sicurezza nei sistemi IT Controllori permanenti di isolamento Caratteristiche

Tabella di scelta
La scelta del controllore permanente d'isolamento deve essere effettuata in funzione dei seguenti parametri: c la tensione tra le fasi e il tipo di rete da controllare; c l'estensione della rete da controllare; c altri elementi quali installazione, alimentazione ausiliaria, ecc.
tipo tensione tra le fasi CA neutro accessibile CC estensione della rete principio di funzionamento: iniezione di soglia di funzionamento 1 soglia 2 soglia lettura diretta tensione ausiliaria CA installazione ad incasso su guida DIN morsettiera di collegamento grado di protezione parte frontale tipo tensione tra le fasi CA neutro accessibile CC estensione della rete principio di funzionamento: iniezione di soglia di funzionamento CA 50 km CC da 10 a 150 k CA 50 km CC da 1 a 100 k CA 50 km CC da 10 a 150 k CA 50 km CC da 0,7 a 100 k si da 115 a 525 V CA 50 km CC da1 a 251 k si da 115 a 525 V TR22A da 20 a 1000 Hz 760 V (1) TR22AH da 20 a 1000 Hz 760 V da 20 a 1000 Hz 440 V XM200 XM300C da 45 a 400 Hz 760 V da 45 a 400 Hz 760 V (1)
da 45 a 400 Hz 440 V da 45 a 440 Hz 440 V (1)

CA neutro non accessibile da 20 a 1000 Hz 440 V (1)

500 V CA 30 km CA 2,5 Hz da 10 a 100 k da 0,1 a 20 k si da 115 a 525 V

500 V (1) CA 30 km CA 2,5 Hz da1 a 299 k da 0,2 a 99.,9 k si da 115 a 525 V

c
estraibile IP40 EM9 da 50 a 1000 Hz 760 V

c
estraibile IP40 EM9B/BV da 50 a 1000 Hz 760 V da 50 a 1000 Hz 440 V

estraibile estraibile IP40 IP40 EM9T TR5A da 50 a 1000 Hz 380 V


da 50 a 1000 Hz 220 V

CA neutro non accessibile da 50 a 1000 Hz 440 V

420 V CC 50 km segnalazione di squilibrio di tensione 24/48 V da 5 a 25 k 120 V da 10 a 50 k 220/420 V da 30 a 150 k

lettura diretta tensione ausiliaria installazione

CA ad incasso su guida DIN

no da 115 a 480 V

si (solo EM9BV) da 115 a 480 V

no da 24 a 240 V

no senza sorgente ausiliaria

c
fissa IP30 IP20

c
fissa IP30 IP20

c
fissa IP30 IP20

c c
fissa IP30 IP20

morsettiera di collegamento grado di protezione parte frontale involucro

Tabella di scelta degli apparecchi di ricerca sotto tensione dei guasti d'isolamento
apparecchio fisso apparecchiatura portatile XM200 + XD301 o XD312 + toroidi generatore XGR + rilevatore mobile XRM + pinze

(1) Fino a 1700 V con neutro accessibile e 1000 V con neutro non accessibile utilizzando una piastra di adattazione. Fino a 1200 V in CC per l'XM300c con la stessa piastra.

Tabella di scelta del limitatore di sovratensioni Cardew C


Un [V] neutro accessibile neutro non accessibile

MT

BT

MT

BT

230 230 U 400 400 U 660 660 U 1000 1000 U 1560 potenza del trasformatore [kVA] sezione Cu [mm2] neutro accessibile

tipo 250 V tipo 250 V tipo 440 V tipo 660 V tipo 1000 V 63 25 100 25 125 35 160 35 200 50 35

tipo 250 V tipo 440 V tipo 660 V tipo 1000 V

Tabella di scelta dei cavi di collegamento del Cardew C (1)


250 70 35 315 70 50 400 95 70 500 95 70 630 120 95 800 120 95 120 120 1000 1250 neutro non accessibile 25 25 25 25 (1) Per cavi in Al moltiplicare la sezione del conduttore in Cu, qui indicata x 1,5.

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Caratteristiche della rete

La sicurezza nei sistemi IT Sicurezza minima

Segnalazione del primo guasto


La norma CEI 64-8 richiede linserimento di un controllore di isolamento (CPI) per la segnalazione del primo guasto a terra. Per una normale rete a 50 Hz si possono utilizzare sia controllori che iniettano un segnale di tipo continuo che controllori che iniettano un segnale alternato a bassa frequenza (2.5 Hz). Il secondo tipo di CPI pu fungere anche da generatore di segnale per la ricerca dei guasti. Il controllore di isolamento pu essere inserito in alternativa sul centro stella del trasformatore o su una delle fasi; nel primo caso la tensione che applicata al CPI per un guasto a terra la stellata mentre nel secondo caso la concatenata. Uno dei parametri di scelta di un CPI proprio la tensione concatenata della rete da controllare: infatti nel caso di neutro non accessibile (collegamento del CPI su una fase) essa risulta 1/e volte inferiore rispetto al caso di neutro accessibile. I CPI sono dotati di una soglia di allarme in k al raggiungimento della quale si ha laccensione di una spia sul fronte degli apparecchi e la commutazione di un contatto per la segnalazione a distanza. La soglia di allarme deve essere impostata ad un valore di resistenza inferiore al normale valore di resistenza di isolamento verso terra dellimpianto con tutti i carichi inseriti. Lintervento delle protezioni obbligatorio al secondo guasto. Nel caso di reti TT o TN alimentate tramite UPS pu verificarsi la situazione in cui l'impianto a valle, in assenza di tensione di rete, riceva tensione dalla batteria. Si ha quindi il passaggio da un sistema di neutro TT o TN ad un sistema IT, in quanto la

batteria funziona in isola. Considerando per la limitata estensione dei circuiti alimentati dall'UPS ed il breve tempo per il quale l'UPS pu funzionare in isola (generalmente dell'ordine dell'ora), non si considera giustificato l'utilizzo di un dispositivo di segnalazione del primo guasto in quanto risulta estremamente improbabile l'insorgere, dopo un primo guasto, di un secondo guasto nel breve tempo di funzionamento con alimentazione da batteria (si veda a questo proposito il commento all'articolo 413.1.5.1 della nuova edizione della norma CEI 64-8).

Reti con pi trasformatori


Bisogna sottolineare che non corretto installare due o pi CPI su una stessa rete poich se tra i due vi continuit metallica le correnti iniettate si sovrappongono e di conseguenza i dispositivi danno luogo a misurazioni errate che si traducono in indicazioni inaffidabili del livello di isolamento. In base a quanto detto, se la rete alimentata da pi trasformatori in parallelo va installato un solo CPI il quale comunque controller lisolamento del secondario dei trasformatori e di tutto limpianto a valle dei trasformatori stessi.

CPI per evitare di averne pi di uno collegato alla stessa parte di impianto o di lasciare parti di impianto prive di controllo. Nel caso di due reti esercite indipendentemente in servizio normale ma che possono essere comunque collegate (ad esempio per fuori servizio di un trasformatore), necessario che uno dei CPI venga scollegato nel funzionamento con congiuntore chiuso. E necessario inoltre verificare che la regolazione della soglia di intervento sia inferiore al livello di isolamento dellimpianto a congiuntore chiuso e che il CPI sopporti la lunghezza totale dei cavi di tutto limpianto (ad esempio tale valore di 30 km per lXM200).

Conclusioni
Linstallazione di un CPI in un impianto IT (peraltro imposta dalla norma CEI 64-8) permette di mantenere nel tempo i vantaggi di questa tipologia di gestione del neutro: un dispositivo fondamentale dellimpianto da scegliere con cura e collegare con oculatezza poich scelte errate o collegamenti scorretti renderebbero limpianto inaffidabile e quindi inutili i costi sostenuti per realizzarlo. Se associato ad una modalit di ricerca guasti tempestiva ed efficace, il CPI permette di limitare leventualit di un doppio guasto simultaneo che causerebbe sia il fuori servizio almeno delle utenze interessate dai guasti che possibilit di danneggiamento delle stesse (un doppio guasto , a tutti gli effetti, un cortocircuito). Ad esempio, ipotizzando che statisticamente ci possa essere un guasto ogni tre mesi e che il servizio manutenzione sia in grado di eliminarlo entro 24 ore, si avrebbe in media un doppio guasto circa ogni 22 anni.

Reti a configurazione variabile


In questo caso le valutazioni da fare sono pi complesse: bisogna considerare tutte le configurazioni che pu assumere limpianto e verificare che in nessuna di esse vi siano due o pi CPI collegati alla stessa rete. Le manovre che portano a modifiche della topologia della rete (ad esempio chiusura o apertura di congiuntori) devono modificare opportunamente anche i collegamenti dei

CPI CPI

Rete a configurazione variabile: un solo CPI deve essere collegato per ogni rete indipendente.

Protezioni minime indispensabili: segnalazione del primo guasto (permette di avere continuit di servizio) e intervento della protezione obbligatorio al secondo guasto.

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Caratteristiche della rete

La sicurezza nei sistemi IT Miglioramento delle condizioni di servizio

Ricerca sotto tensione del guasto di isolamento (Vigilohm System)

Lapparecchio Vigilohm XM200 permette di localizzare rapidamente il primo guasto e di effettuare quindi la riparazione al pi presto, evitando cos lo sgancio per il secondo guasto. La localizzazione della partenza guasta pu essere fatta in due modi:

c utilizzando i rilevatori fissi XD301 (individuali) o XD312 (per gruppi di 12 partenze) per una ricerca automatica ed immediata della partenza guasta; c utilizzando un rilevatore portatile XRM con pinza amperometrica, per individuare manualmente la partenza guasta.

(1) Controllo dellisolamento di motori normalmente non in tensione Un caso particolare si presenta quando nellimpianto (anche non IT) vi sono dei motori che normalmente non sono in tensione ma che devono funzionare con certezza in determinate circostanze (ad esempio motori che azionano pompe antincendio). Lisolamento del motore e del relativo cavo di alimentazione potrebbe abbassarsi durante lunghi periodi di fuori servizio a causa di umidit o altro fino ad impedire il suo funzionamento proprio quando di vitale importanza. Per controllare lisolamento dei motori destinati ad un tale utilizzo, disponibile un apposito CPI (Vigilohm SM21).
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Quando il motore fuori tensione, lSM21 applica una tensione continua tra lo statore e la terra, controllandone lisolamento, e segnalando prontamente (mediante contatti di uscita) eccessivi abbassamenti di isolamento. Il contatto di uscita pu anche essere utilizzato per impedire lavviamento del motore, quando il livello di isolamento troppo basso, al fine di evitare danneggiamenti. Il collegamento da prevedere riportato a fianco. Il CPI deve essere scollegato quando il motore in tensione e dunque bisogna interporre tra il CPI stesso e la rete un contatto normalmente chiuso del dispositivo che alimenta il motore (generalmente un contattore).

CPI
CPI

M 16

Controllo dellisolamento di motori normalmente fuori tensione. 25

Caratteristiche della rete

La sicurezza nei sistemi IT Rete in corrente continua isolata da terra

Le protezioni minime indispensabili


MERLIN GERIN
vigilohm system XM200
test

TR5A
RT

Sp

Sa
S

menu

ok

test

Vigilohm System XM200 o XM300C

RT

(condizioni normali di installazione) Segnalazione al primo guasto (permette di avere continuit di servizio). Intervento della protezione obbligatorio al secondo guasto Per controllare l'isolamento della rete e segnalare un guasto verso massa utilizzare le apparecchiature seguenti: c TR5A su reti in corrente continua del tipo non ondulata (batterie di accumulatori). In questo apparecchio un dispositivo ad alta impedenza misura la variazione di potenziale delle due polarit della rete con riferimento alla terra. Queste variazioni vengono confrontate con la soglia impostata. Il limite di utilizzazione la tensione della rete da controllare, cio 420 V; c Vigilohm System XM200 o XM300C su reti in corrente continua del tipo ondulata (generatori in corrente continua, gruppi statici di conversione) o non ondulata.

Miglioramento delle condizioni di servizio


MERLIN GERIN vigilohm system
XM200
test

Sp

Sa
S

menu

ok

test

Vigilohm System XM200 o XM300C

XD301 RT

XD301 PE

Ricerca sotto tensione del guasto d'isolamento (Vigilohm System) L'utilizzo di un Vigilohm System abbinato a dei rilevatori XD301 o XD312 consente di effettuare la ricerca sotto tensione del primo guasto, permettendo di ottenere un miglioramento della continuit di servizio; questo possibile grazie all'iniezione da parte dell'XM200 o dell'XM300C di un segnale a bassa frequenza (2,5 Hz). Il rilevatore portatile XRM con le relative pinze amperometriche compatibile con gli apparecchi XM200 o XM300C. Per interrompere il circuito possibile utilizzare un controllore d'isolamento che comanda l'apertura dell'interruttore di protezione.

MERLIN GERIN
vigilohm system XM200
test

Toroidi

Sp

Sa
S

menu

ok

test

XM200

XD312 XRM

PE RT

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Protezione dei circuiti

Introduzione Protezione contro i sovraccarichi Installazione dei cavi Portata dei cavi Caduta di tensione Protezione contro il cortocircuito Protezione dei conduttori di protezione e di neutro Dimensionamento rapido dei cavi Condotti sbarre prefabbricati Tabelle di coordinamento

28 30 32 35 43 47 54 55 57 74

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Protezione dei circuiti

Introduzione Definizioni

Impianto elettrico Insieme di componenti elettrici associati al fine di soddisfare scopi specifici e aventi caratteristiche coordinate. Fanno parte dell'impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; fanno parte dell'impianto elettrico anche gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spina destinate unicamente alla loro alimentazione. Conduttore di neutro Conduttore collegato al punto di neutro del sistema ed in grado di contribuire alla trasmissione dell'energia elettrica. Temperatura ambiente Temperatura dell'aria o di altro mezzo nel luogo in cui il componente elettrico deve essere utilizzato. Tensione nominale Tensione per cui un impianto o una sua parte progettato. Nota: la tensione reale pu differire dalla nominale entro i limiti di tolleranza permessi. In relazione alla loro tensione nominale i sistemi elettrici si dividono in: c sistemi di categoria 0, quelli a tensione nominale minore o uguale a 50 V se a corrente alternata o a 120 V se a corrente continua (non ondulata); c sistemi di categoria I, quelli a tensione nominale da oltre 50 a fino 1000 V compresi se a corrente alternata o da oltre 120 fino a 1500 V se a corrente continua; c sistemi di categoria II, quelli a tensione nominale oltre a 1000 V se a corrente alternata o oltre 1500 V se a corrente continua, fino a 30000 V compreso; c sistemi di categoria III, quelli a tensione nominale maggiore di 30000 V. Qualora la tensione nominale verso terra sia superiore alla tensione nominale fra le fasi, agli effetti della classificazione del sistema si considera la tensione nominale verso terra. La tensione effettiva pu variare entro le abituali tolleranze. I transitori non vengono considerati. Questa classificazione non esclude l'introduzione nelle diverse categorie di limiti intermedi per ragioni particolari. Circuito elettrico Insieme di componenti di un impianto alimentato da uno stesso punto e protetto contro le sovraccorrenti da uno stesso dispositivo di protezione. Circuito di distribuzione Circuito che alimenta un quadro di distribuzione. Circuito terminale Circuito direttamente collegato agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina.

Corrente di impiego (IB) Corrente che pu fluire in un circuito nel servizio ordinario: c a livello dei circuiti terminali la corrente corrispondente alla potenza apparente dell'utilizzatore. In presenza di avviamento motori o messe in servizio frequenti (ascensori o saldatrici a punti) necessario tener conto delle correnti transitorie se i loro effetti si accumulano; c a livello dei circuiti di distribuzione (principali e secondari) la corrente corrispondente alla potenza apparente richiesta da un gruppo di utilizzatori tenendo conto del coefficiente di utilizzazione e di contemporaneit. Portata in regime permanente di una conduttura (Iz) Massimo valore della corrente che pu fluire in una conduttura, in regime permanente ed in determinate condizioni, senza che la sua temperatura superi un valore specificato. quindi la massima corrente che la conduttura pu sopportare senza pregiudicare la durata della sua vita. Dipende da diversi parametri come ad esempio da: c costituzione del cavo e della canalizzazione v materiale conduttore, v materiale isolante, v numero di conduttori attivi, v modalit di posa; c temperatura ambiente. Sovraccorrente Ogni corrente che supera il valore nominale. Per le condutture, il valore nominale la portata. Tale corrente dev'essere eliminata in tempi tanto pi brevi quanto pi elevato il suo valore. Corrente di sovraccarico Sovracorrente che si verifica in un circuito elettricamente sano. Ad esempio la corrente di avviamento di un motore o il funzionamento momentaneo di un numero di utilizzatori maggiore di quello previsto. Corrente di cortocircuito (franco) Sovracorrente che si verifica a seguito di un guasto di impedenza trascurabile fra due punti tra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio. Corrente di guasto Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell'isolamento o quando l'isolamento cortocircuitato. Corrente di guasto a terra Corrente di guasto che si chiude attraverso l'impianto di terra. In determinate configurazioni di impianto, sistema TN e IT, la corrente di guasto

(di secondo guasto per il sistema IT) che si richiude verso terra pu assumere valori elevati, paragonabili alle correnti di sovraccarico e di cortocircuito. Corrente convenzionale di funzionamento (di un dispositivo di protezione) (If) Valore specificato di corrente che provoca l'intervento del dispositivo di protezione entro un tempo specificato, denominato tempo convenzionale. Conduttura Insieme costituito da uno o pi conduttori elettrici e dagli elementi che assicurano il loro isolamento, il loro supporto, il loro fissaggio e la loro eventuale protezione meccanica. Componente elettrico Termine generale usato per indicare sia i componenti dell'impianto sia gli apparecchi utilizzatori. Apparecchio utilizzatore Apparecchio che trasforma l'energia elettrica in un'altra forma di energia, per esempio luminosa, calorica o meccanica. Apparecchio utilizzatore trasportabile ed apparecchio utilizzatore mobile Un apparecchio utilizzatore si definisce trasportabile se pu essere spostato facilmente, perch munito di apposite maniglie o perch la sua massa limitata; un apparecchio utilizzatore trasportabile si definisce apparecchio utilizzatore mobile solo se deve essere spostato dall'utente per il suo funzionamento, mentre collegato al circuito di alimentazione. Apparecchio utilizzatore portatile Apparecchio mobile destinato ad essere sorretto dalla mano durante il suo impiego ordinario, nel quale il motore, se esiste, parte integrante dell'apparecchio. Apparecchio utilizzatore fisso Apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile, mobile o portatile. Alimentazione dei servizi di sicurezza Sistema elettrico inteso a garantire l'alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell'impianto necessari per la sicurezza delle persone. Il sistema include la sorgente, i circuiti e gli altri componenti elettrici. Alimentazione di riserva Sistema elettrico inteso a garantire l'alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell'impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone.

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Protezione dei circuiti

Introduzione Dimensionamento degli impianti

Nel dimensionamento di un impianto elettrico, ha un ruolo determinante la scelta dei cavi e delle relative protezioni. Per definire i due componenti sopra citati si pu utilizzare il seguente schema operativo utilizzato in questa guida: c calcolo delle correnti dimpiego delle condutture (IB). Per giungere alla determinazione di questi valori si parte da una prima analisi riguardante il censimento e la disposizione topografica dei carichi; questa prima analisi permette di identificare i coefficienti di utilizzazione e di contemporaneit dei carichi e di determinare le potenze e quindi le correnti che le condutture devono portare; c dimensionamento dei cavi a portata, tenendo conto delle modalit di posa e delle caratteristiche costruttive dei cavi; c verifica della caduta di tensione ammessa; c calcolo della corrente di cortocircuito presunta ai vari livelli di sbarre;

c scelta degli interruttori automatici in base alla corrente dimpiego delle condutture da proteggere e al livello di cortocircuito nel punto in cui sono installati; la scelta degli interruttori automatici pu anche essere influenzata da esigenze di selettivit e filiazione; c verifiche di congruenza interruttore/cavo: v verifica della protezione contro il cortocircuito massimo, confrontando lenergia specifica passante dellinterruttore automatico (I2t) con lenergia specifica ammissibile del cavo (K2S2), v verifica della protezione contro i cortocircuiti a fondo linea. Il confronto tra la corrente di cortocircuito minima a fondo linea (Iccmin) e la soglia di intervento istantaneo Im dell'interruttore necessario solo in presenza di sganciatore solo magnetico o termico sovradimensionato (ad esempio circuiti di sicurezza), v verifica della protezione contro i contatti indiretti, confrontando le caratteristiche di intervento del dispositivo di protezione

(soglie di intervento istantaneo Im o differenziale In) con la corrente di guasto a terra Id; questa verifica cambia in funzione del modo di collegamento a terra (TT, TN e IT) e delle condizioni di installazione. Per quest'ultima verifica consultare il capitolo relativo alla protezione delle persone.

Corrente d'impiego IB
pag. 35

Dimensionamento dei cavi a portata


pag. 43

aumento della sezione

Verifica caduta di tensione Si Calcolo del livello di cortocircuito sui quadri


pag. 89 pag. 47

No
(1)

Scelta interruttore automatico


pag. 52

(1)

kS

I2t
pag. 52

Verifiche di congruenza interruttore/cavo

Im Iccmin
pag. 221

OK
Si

No

Im Id
(1) In caso di verifica negativa generalmente possibile intervenire in alternativa sulla sezione del cavo oppure sul tipo di interruttore automatico.

fine

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Protezione dei circuiti

Protezione contro i sovraccarichi Determinazione della sezione del conduttore di fase


che abbia una corrente nominale superiore alla corrente di impiego della conduttura riservandosi poi di scegliere un cavo di portata adeguata. Per quando riguarda il rispetto della seconda condizione nel caso di interruttori automatici non necessaria alcuna verifica, in quanto la corrente di funzionamento rispettivamente: c 1,45 In per interruttori per uso domestico conformi alla norma CEI 23-3; c 1,3 In per interruttori per uso industriale conformi alla norma CEI EN 60947-2. Tale verifica indispensabile quando il dispositivo di protezione un fusibile. Il metodo utilizzato in questa guida prende come riferimento la norma italiana CEI-UNEL 35024/1 per quanto riguarda le pose non interrate e la norma francese NFC15-100 per le pose interrate. Nota 1: il metodo utilizzato serve per la determinazione della portata a regime permanente. Nota 2: le portate si riferiscono a condizioni di posa senza variazioni lungo il percorso della conduttura. In caso fosse necessario, per ragioni di protezione meccanica, modificare la modalit di posa del cavo lungo il percorso, considerare l'installazione con le condizioni di utilizzo pi gravose. Se per proteggere un cavo viene utilizzato un tubo o una canala per un tratto di conduttura inferiore al metro, non necessario ridurre la portata.

La norma CEI 64.8 richiede che, per la protezione contro le correnti di sovraccarico, si debbano rispettare le due condizioni seguenti: c IB In Iz c If 1,45 Iz dove: IB la corrente di impiego della conduttura, In la corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione, Iz la portata in regime permanente della conduttura che deve essere determinata in riferimento alle effettive condizioni di funzionamento. Praticamente si deve determinare la sezione di cavo che abbia la portata effettiva superiore a In, If la corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione. Il coordinamento tra un cavo ed un interruttore automatico deve quindi iniziare dalla scelta di un interruttore automatico

Utilizzatore

Conduttura

Co rr en te

di im pi eg o

t ta or P
I B

Iz
45 1, Iz

IB

Iz

1,45 Iz

In Zona a

If Zona b

Dispositivo di protezione

C di orre fu nt nz e c io o na nv m en en zi to on If ale

C o orre di n re te go no laz mi io na ne le In

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Protezione dei circuiti

Protezione contro i sovraccarichi Designazione

Designazione delle sigle dei cavi


A livello nazionale le sigle di designazione dei cavi sono indicate nella norma CEI 20.27 (CENELEC HD361). Tali regole si applicano solo per i cavi armonizzati dal CENELEC e per quei cavi nazionali per i quali il CENELEC ha concesso espressamente l'uso.

Sigla di designazione
armonizzato H cavo nazionale riconosciuto dal Cenelec A tensione nominale Uo/U 100/100 <= Uo/U < 300/300 01 300/300 V 03 300/500 V 05 450/750 V 07 materiali per isolanti e gomma etilenpropilenica guaine non metalicche etilene-vinilacetato treccia di fibra di vetro minerale policloroprene gomma di etilpropilene ordinario gomma siliconica cloruro di polivinile guaina, conduttori conduttore di rame concentrico concentrici e schermi schermo di rame sotto forma di treccia sull'insieme delle anime componenti elemento portante posto al centro di un cavo rotondo costruttivi o ripartito in un cavo piatto riempitivo centrale non portante costruzione speciale cavi piatti divisibili, con o senza guaina cavi piatti non divisibili cavo piatto con tre o pi anime cavo con isolante a doppio strato cordone estensibile materiale del conduttore rame alluminio forma del conduttore (1) conduttore flessibile per uso cavi per saldatrici conduttore flessibile di un cavo flessibile conduttore flessibile di un cavo per installazioni fisse conduttore rigido, rotondo, a corda conduttore rigido, rotondo, a filo unico numero e dimensione numero delle anime dei conduttori simbolo moltiplicatore in caso di cavo senza anima giallo/verde simbolo moltiplicatore in caso di cavo con anima giallo/verde sezione del conduttore riferimento del cavo alle norme Esempio 1: H07B-F5G2,5 = cavo armonizzato, tensione nominale 450/750 V, isolato in EPR, flessibile, 5 conduttori di sezione 2,5 mm2 di cui uno con funzione di conduttore di protezione (giallo/verde) Esempio 2: H07B-F3X50+1G25 = cavo armonizzato, tensione nominale 450/750 V, isolato in EPR, flessibile, con 4 anime, tre delle quali con conduttori di sezione 50 mm2, mentre l'anima giallo/verde ha una sezione di 25 mm2 Nota: alcuni cavi in commercio sono identificati in modo diverso secondo la designazione CEI-UNEL 35011.
(1) Nella designazione del cavo, prima della forma del conduttore occorre inserire un trattino.

B G J M N R S V C C4 D3 D5 H H2 H6 H7 H8 A D F K R U n X G s

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Protezione dei circuiti

Installazione dei cavi Tipi di cavi ammessi e tipi di posa ammissibili


cavi ammessi in funzione dei tipi di posa ed i tipi di posa ammissibili per le varie ubicazioni. La seguente tabella ne d una rappresentazione sintetica.
fissaggio diretto tubi protettivi circolari tubi protettivi non circolari canali, elementi scanalati passerelle o mensole su isolatore

La parte 5 della norma CEI 64.8 interamente dedicata alla scelta e all'installazione dei componenti elettrici. In questo ambito vengono definiti i tipi di
modalit di posa senza fissaggio

tipo di conduttore conduttori nudi no no no no no no si

cavi unipolari senza guaina

no

no

si

si

si (1)

no

si

cavi unipolari con guaina

(2)

si

si

si

si

si

(2)

cavi multipolari

si

si

si

si

si

si

(2)

ubicazione entro cavit di struttura (4) si (2) si si no si (2)

entro cunicolo (4)

si

si

si

si

si

si

(2)

interrata

si

(2)

si

si

no

(2)

(2)

incassata nella struttura

no (3)

no (3)

si

si

no (3)

(2)

(2)

montaggio sporgente

no

si

si

si

si

si

(2)

(1) L'installazione ammessa se i canali sono provvisti di coperchio asportabile mediante attrezzo e con gradi di protezione IP4X o IPXXD o grado di protezione inferiore ma con installazione fuori dalla portata di mano. (2) Non applicabile o non utilizzato in generale nella pratica.

(3) Solo per cavi con isolamento minerale e guaina aggiuntiva in materiale non metallico. La norma raccomanda, per altri tipi di cavi, di realizzare l'installazione in modo da permettere la sostituzione degli stessi in caso di deterioramento. (4) Per cavit si intende lo spazio ricavato in strutture di un edificio e accessibile solo in punti determinati.

Per cunicolo si intende un involucro che permette l'accesso ai cavi lungo tutto il percorso. Per galleria si intende un luogo dove sono installati conduttori secondo le modalit di posa indicate in tabella e in modo tale da permettere la libera circolazione di persone.

32

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Protezione dei circuiti

Installazione dei cavi Modalit di posa previste dalla norma CEI 64-8
Descrizione Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati entro muri termicamente isolanti Esempio Riferimento 17 Descrizione Cavi unipolari con guaina (o multipolari) sospesi a od incorporati in fili o corde di supporto Conduttori nudi o cavi senza guaina su isolatori

Esempio

Riferimento 1

18 2 Cavi multipolari in tubi protettivi circolari posati entro muri termicamente isolanti 21 3 Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati su o distanziati da pareti 22 3A Cavi multipolari in tubi protettivi circolari posati su o distanziati da pareti 22A 4 Cavi senza guaina in tubi protettivi non circolari posati su pareti 23 4A Cavi multipolari in tubi protettivi non circolari posati su pareti 24 5 Cavi senza guaina in tubi protettivi annegati nella muratura 24A 5A Cavi multipolari in tubi protettivi annegati nella muratura 25 11 Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, posati su o distanziati da pareti 31 11A Cavi multipolari (o unipolari con guaina) con o senza armatura, fissati su soffitti

Cavi multipolari (o unipolari con guaina) in cavit di strutture

Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari posati in cavit di strutture

Cavi multipolari (o unipolari con guaina) in tubi protettivi circolari posati in cavit di strutture

Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari posati in cavit di strutture

Cavi unipolari senza guaina in tubi protettivi non circolari annegati nella muratura

Cavi multipolari (o unipolari con guaina), in tubi protettivi non circolari annegati nella muratura

Cavi multipolari (o unipolari con guaina) posati in - controsoffitti - pavimenti sopraelevati Cavi senza guaina e cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali posati su parete con percorso orizzontale

12

Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle non perforate

32

Cavi senza guaina e cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali posati su parete con percorso verticale

13

Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle perforate con percorso orizzontale o verticale Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su mensole

33

Cavi senza guaina posati in canali incassati nel pavimento Cavi multipolari posati in canali incassati nel pavimento Cavi senza guaina in canali sospesi Cavi multipolari (o unipolari con guaina) in canali sospesi

33A 14

34 15 Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, fissati da collari 34A

16

Cavi multipolari (o unipolari con guaina), con o senza armatura, su passerelle a traversini

41

Cavi senza guaina e cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) in tubi protettivi circolari posati entro cunicoli chiusi, con percorso orizzontale o verticale

Schneider Electric

33

Protezione dei circuiti

Installazione dei cavi Modalit di posa previste dalla norma CEI 64-8 e CEI 11-17
Descrizione Cavi senza guaina in tubi protettivi circolari posati entro cunicoli ventilati incassati nel pavimento Cavi unipolari con guaina e multipolari posati in cunicoli aperti o ventilati con percorso orizzontale e verticale Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati direttamente entro pareti termicamente isolanti

Esempio

Riferimento 42

Per le pose dei cavi interrati la norma CEI 64-8 non d nessuna indicazione. Queste vengono individuate nella norma CEI 11-17 in cui vengono definite le seguenti tipologie di pose
Esempio Riferimento L Descrizione Cavi direttamente interrati senza protezione meccanica supplementare

43

51

M-1

Cavi direttamente interrati con protezione meccanica supplementare, lastra piena

52

Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati direttamente nella muratura senza protezione meccanica addizionale M-2 Cavi direttamente interrati con protezione meccanica supplementare, con apposito legolo

53

Cavi multipolari (o cavi unipolari con guaina) posati nella muratura con protezione meccanica addizionale

61

Cavi unipolari con guaina e multipolari in tubi protettivi interrati od in cunicoli interrati

Cavo in tubo interrato

62

Cavi multipolari (o unipolari con guaina) interrati senza protezione meccanica addizionale

O-1

Cavo in condotti: condotti non apribili, manufatti gettati in opera

63

Cavi multipolari (o unipolari con guaina) interrati con protezione meccanica addizionale

O-2

Cavi in condotti: condotti apribili, manufatti prefabbricati Cavi in cunicolo affiorante: ventilato

P-1 71 Cavi senza guaina posati in elementi scanalati P-2

Cavi in cunicolo affiorante: chiuso riempito

72

Cavi senza guaina (o cavi unipolari con guaina o cavi multipolari) posati in canali provvisti di elementi di separazione: - circuiti per cavi per comunicazione e per elaborazione dati Cavi senza guaina in tubi protettivi o cavi unipolari con guaina (o multipolari) posati in stipiti di porte Cavi senza guaina in tubi protettivi o cavi unipolari con guaina (o multipolari) posati in stipiti di finestre Cavi senza guaina, cavi multipolari o cavi unipolari con guaina in canale incassato

P-3

Cavi in cunicolo affiorante: chiuso rempito

73

Cavo in cunicolo interrato

74

R-1

Cavo in acqua posato sul fondo

75

81

Cavi multipolari immersi in acqua R-2 Cavo in acqua interrato sul fondo

34

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Portata dei cavi Posa non interrata

Calcolo della sezione di cavi isolati in PVC ed EPR


Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi in rame isolati con materiale elastomerico o termoplastico in questa guida si applica un metodo che fa riferimento alla norma CEI-UNEL 35024/1. Il procedimento il seguente: c si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1 e k2, dove: v k1 il fattore di correzione da applicare se la temperatura ambiente diversa da 30C (tabella T1A), v k2 il fattore di correzione per i cavi installati in fascio o in strato (tabella T2), o per i cavi installati in strato su pi supporti secondo le modalit di posa 13, 14, 15, 16 e 17 della CEI 64-8 (tabella T3 per cavi multipolari, T4 per cavi unipolari); c si divide il valore della corrente nominale dellinterruttore (In) o della corrente di regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando cos il valore In (Ir): In' = In/ktot c in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dellisolante e del numero di conduttori attivi si individua sulla tabella T-A per i cavi unipolari con e senza guaina e sulla tabella T-B per i cavi multipolari: v la portata Iz che rispetta la condizione Iz In, v la corrispondente sezione del conduttore di fase. La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz ktot. Nota: c nelle tabelle delle portate T-A e T-B indicato il numero di conduttori caricati, cio dei conduttori effettivamente percorsi da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. Nei circuiti trifase con neutro con carichi equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in assenza di armoniche che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo quadripolare si calcola considerando tre conduttori caricati. Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato o in presenza di forti componenti armoniche sul neutro occorre considerare 4 conduttori caricati. Poich nelle tabelle T-A e T-B il numero di conduttori caricati soltanto 2 o 3, in caso di 4 conduttori caricati si trova la portata relativa a due conduttori e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione relativo a due circuiti o cavi multipolari.

Determinazione del coefficiente ktot


Il coefficiente ktot caratterizza linfluenza delle differenti condizioni di installazione e si ottiene moltiplicando i fattori correttivi k1, k2 e k3 dedotti dalle tabelle T1, T2, T3 e T4. Tabella T1A: valori di k1 Il fattore correttivo k1 tiene conto dellinfluenza della temperatura ambiente in funzione del tipo di isolante per temperature diverse da 30C. Tabella T2: valori di k2 Il fattore correttivo k2 considera la diminuzione di portata di un cavo posato nelle vicinanze di altri cavi per effetto del mutuo riscaldamento tra di essi. Il fattore k2 riferito a cavi posati in modo ravvicinato, in fascio o strato. Per strato si intende un gruppo di cavi affiancati disposti in orizzontale o in verticale. I cavi su strato sono installati su muro, passerella, soffitto, pavimento o su scala portacavi. Per fascio si intende un raggruppamento di cavi non distanziati e non posti in strato. Pi strati sovrapposti su un unico supporto (es. passarella) sono considerati un fascio. Due cavi unipolari posati in strato si possono considerare distanziati se la distanza tra loro supera di due volte il diametro del cavo di sezione maggiore. Due cavi multipolari posati in strato si possono considerare distanziati se la distanza tra loro almeno uguale al diametro esterno del cavo di sezione maggiore. Con posa distanziata il fattore k2 sempre uguale a 1. Il fattore k2 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili, cio rientranti nelle tre sezioni adiacenti unificate (es. 10 16 25 mm2) e sono uniformemente caricati. Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano n circuiti tripolari. Se un sistema consiste sia di cavi bipolari sia tripolari, il numero di circuiti preso pari al numero di cavi e il corrispondente fattore applicato alle tabelle di portata per due conduttori caricati per i cavi bipolari e a quelle per tre conduttori caricati per cavi tripolari. Un fascio o strato costituito da n cavi unipolari caricati, si pu cosiderare come n/2 circuiti bipolari per sistemi F-Fo FN o n/3 circuiti tripolari per sistemi trifase. Tabelle T3 e T4: valori di k2 in alternativa a quelli della tabella T2 In caso di installazione di cavi in strato su pi supporti (passerelle orizzontali o

verticali) il fattore correttivo k2 si deduce dalle tabelle T3 o T4, rispettivamente per cavi multipolari e unipolari, e non dalla tabella T2. Questi valori sono applicabili a cavi simili uniformemente caricati. Nel caso di passerelle orizzontali i valori indicati si riferiscono a distanze verticali tra le passerelle di 300 mm. Per distanze verticali inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti. Nel caso di passerelle verticali i valori indicati si riferiscono a distanze orizzontali tra le passerelle di 225 mm, con passerelle montate dorso a dorso. Per distanze inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti.

Calcolo della sezione di cavi con isolamento minerale


Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi con isolamento minerale in questa guida si applica un metodo che fa riferimento alla norma CEI UNEL 35024/2. Il procedimento analogo a quello utilizzato per la determinazione della sezione di fase dei cavi con isolamento in PVC ed EPR: c si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1 e k2, dove: v k1 il fattore di correzione da applicare se la temperatura ambiente diversa da 30 C, che assume valori diversi a seconda che il cavo sia non esposto o esposto al tocco (tabella T1B); v k2 il fattore di correzione per i cavi installati in fascio o in strato (tabella T2), o per i cavi installati in strato su pi supporti secondo le modalit di posa 13, 14, 15 e 16 della CEI 64-8 (tabella T3 per cavi multipolari, T4 per cavi unipolari); c si divide il valore della corrente nominale dellinterruttore (In) o della corrente di regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando cos il valore In (Ir): In In = ______ ktot c in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dellisolante e del numero di conduttori attivi si individua sulla tabella T-C per i cavi unipolari con e senza guaina e sulla tabella T-D per i cavi multipolari: v la portata Iz che rispetta la condizione IzIn, v la corrispondente sezione del conduttore di fase. La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz ktot.

Schneider Electric

35

Protezione dei circuiti

Portata dei cavi Posa non interrata

Tabella T1A - influenza della temperatura


Temperatura ambiente
10 15 20 25 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

Tabella T1B - influenza della temperatura


Isolamento minerali
cavo nudo o ricoperto in materiale termoplastico esposto al tocco Temp. max della guaina metallica Temp. ambiente 70 C cavo nudo non esposto al tocco 105 C

Tipo di isolamento PVC EPR


1,22 1,17 1,12 1,06 0,94 0,87 0,79 0,71 0,61 0,5 1,15 1,12 1,08 1,04 0,96 0,91 0,87 0,82 0,76 0,71 0,65 0,58 0,5 0,41

10 15 20 25 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95

1,26 1,2 1,14 1,07 0,93 0,85 0,76 0,67 0,57 0,45 -

1,14 1,11 1,07 1,04 0,96 0,92 0,88 0,84 0,8 0,75 0,7 0,65 0,6 0,54 0,47 0,4 0,32

Tabella T2 - circuiti realizzati con cavi installati in fascio o strato


n di posa CEI 64-8 Disposizione tutte le altre pose raggruppati a fascio, annegati 11-12-25 singolo strato su muro, pavimento o passerelle non perforate 11A strato a soffitto 13 strato su passerelle perforate orizzontali o verticali (perforate o non perforate) 14-15-16-17 strato su scala posa cavi o graffato ad un sostegno Numero di circuiti o di cavi multipolari 1 2 3 4 5 6 1,00 0,80 0,70 0,65 0,60 0,57 1,00 0,85 0,79 0,75 0,73 0,72 7 0,54 0,72 8 0,52 0,71 9 0,50 0,70 12 0,45 16 0,41 20 0,38

nessuna ulteriore riduzione per pi di 9 circuiti o cavi multipolari

0,95 1,00

0,81 0,88

0,72 0,82

0,68 0,77

0,66 0,75

0,64 0,73

0,63 0,73

0,62 0,72

0,61 0,72

1,00

0,87

0,82

0,80

0,80

0,79

0,79

0,78

0,78

Tabella T3 - circuiti realizzati con cavi multipolari in strato su pi supporti (es. passerelle)
n posa CEI 64-8 13 Metodo di installazione passerelle perforate orizzontali passerelle perforate verticali scala posa cavi elemento di di sostegno posa ravvicinata posa distanziata posa ravvicinata posa distanziata posa ravvicinata posa distanziata numero di passerelle 2 3 2 3 2 2 2 3 2 3 Numero di cavi per ogni supporto 1 2 3 4 1,00 0,87 0,80 0,77 1,00 0,86 0,79 0,76 1,00 0,99 0,96 0,92 1,00 0,98 0,95 0,91 1,00 0,88 0,81 0,76 1,00 0,91 0,88 0,87 1,00 1,00 1,00 1,00 0,86 0,85 0,99 0,98 0,80 0,79 0,98 0,97 0,78 0,76 0,97 0,96 6 0,73 0,71 0,87 0,85 0,71 0,85 0,76 0,73 0,96 0,93 9 0,68 0,66

13

0,70

14-15-16-17

0,73 0,70

Nota: per posa distanziata si intende che la distanza tra i cavi unipolari affiancati sulla passerella superiore al diametro esterno del cavo multipolare.

Nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore o uguale a 20 mm.

36

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Tabella T4 - circuiti realizzati con cavi unipolari in strato su pi supporti


n posa CEI 64-8 13 Metodo di installazione passerelle perforate orizzontali passerelle perforate verticali scala posa cavi o elemento di sostegno passerelle perforate orizzontali passerelle perforate verticali scala posa cavi o elemento di sostegno Numero di circuiti trifasi numero di passerelle 1 2 3 2 0,96 0,87 0,81 3 2 2 3 2 3 2 2 3 0,95 0,95 0,98 0,97 0,97 0,96 1,00 0,97 0,96 0,85 0,84 0,93 0,90 0,93 0,92 0,90 0,95 0,94 0,78 3 cavi in formazione verticale 3 cavi in formazione orizzontale 3 cavi in formazione a trefolo Utilizzato per 3 cavi in formazione orizzontale

13 14-15-16-17

0,89 0,86 0,89 0,86 0,86 0,93 0,9

13

13 14-15-16-17

Nota: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore o uguale a 20 mm.

Le terne di cavi in formazione a trefolo si intendono disposte ad una distanza maggiore di due volte il diametro del singolo cavo unipolare.

Determinazione della sezione del conduttore di fase


Tabella T-A - cavi unipolari con e senza guaina con isolamento in PVC o EPR (1)
Metodologia tipica di installazione Altri tipi di posa della CEI 64-8 Tipo di Numero Portata [A] isolamento cond. Sezione [mm2] caricati 1 1,5 2,5 2 3 2 3 14,5 13,5 19,0 17,0 19,5 18 26 23

4 26 24 36 31

6 34 31 45 40

10 46 42 61 54

16 61 56 81 73

25 80 73 106 95

35 99 89 131 117

50 119 108 158 141

70 151 136 200 179

95 182 164 241 216

120 210 188 278 249

150 240 216 318 285

185 273 245 362 324

240 320 286 424 380

300

Cavi in tubo 1-51-71-73-74 PVC incassato in parete isolante EPR

Cavi in tubo in aria

3-4-5-22-23 PVC 24-31-32-33 34-41-42-72 EPR

2 3 2 3

13,5 12 17 15

17,5 15,5 23,0 20,0

24 21 31 28

32 28 42 37

41 36 54 48

57 50 75 66

76 68 100 88

101 89 133 117

125 110 164 144

151 134 198 175

192 171 253 222

232 207 306 269

269 239 354 312

309 275 402 355

353 314 472 417

415 369 555 490

Cavi in aria 18 libera in posizione non a portata di mano Cavi in aria libera a trifoglio

PVC EPR

2 3 2 3 3 3

19,5 15,5 24,0 20,0 19,5 24

26 21 33 28 26 33

35 28 45 37 35 45

46 36 58 48 46 58

63 57 80 71 63 80

85 76 107 96 85 107

112 101 142 127 110 135

138 125 175 157 137 169

168 151 212 190 167 207

213 192 270 242 216 268

258 232 327 293 264 328

299 269

344 309

392 353

461 415

11-12-21-25 PVC 43-52-53 EPR

308 383

356 444

409 510

485 607

561 703

Cavi in aria 13-14-15-16-17PVC libera in piano a contatto EPR Cavi in aria libera 14-15-16 distanziati su un piano orizzontale (2) PVC EPR PVC EPR

2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3

22

30 19,5 27 24

40 26 37 33

52 35 50 45

71 46 64 58

96 63 88 80

131 85 119 107 146

162 114 161 141 181 146 182 182 130 130 161 161

196 143 200 176 219 181 226 226 162 162 201 201

251 174 242 216 281 219 275 275 197 197 246 246

304 225 310 279 341 281 353 353 254 254 318 318

352 275 377 342 396 341 430 430 311 311 389 389

406 321 437 400 456 396 500 500 362 362 454 454

463 372 504 464 521 456 577 577 419 419 527 527

546 427 575 533 615 521 661 661 480 480 605 605

629 507 679 634 709 615 781 781 569 569 719 719 709 902 902 659 659 833 833 587 783 736

Cavi in aria libera 13-14-15-16 distanziati su piano verticale (2)

(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 C) EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 C) (2) I cavi affiancati del singolo circuito trifase si considerano distanziati se posati in modo che la distanza tra di essi sia superiore o uguale al diametro esterno del singolo cavo unipolare. Schneider Electric 37

Protezione dei circuiti

Portata dei cavi Posa non interrata

Tabella T-B: cavi multipolari con isolamento in PVC o EPR (1)


Metodologia tipica di installazione Altri tipi di posa della CEI 64-8 Tipo di Numero Portata [A] isolamento cond. Sezione [mm2] caricati 1 1,5 2,5 PVC EPR 2 3 2 3 14,0 13,0 18,5 16,5 18,5 17,5 25,0 22,0

4 25 23 33 30

6 32 29 42 38

10 43 39 57 51

16 57 52 76 68

25 75 68 99 89

35 92 83 121 109

50 110 99 145 130

70 139 125 183 164

95 167 150 220 197

120 192 172 253 227

150 219 196 290 259

185 248 223 329 295

240 291 261 386 346

300 334 298 442 396

Cavo in tubo 2-51-73-74 incassato in parete isolante

Cavo in tubo in aria

3A-4A-5A-21 PVC 22A-24A-25 33A-31-34A EPR 43-32

2 3 2 3

13,5 12,0 17,0 15,0

16,5 15,0 22,0 19,5

23,0 20,0 30,0 26,0

30 27 40 35

38 34 51 44

52 46 69 60

69 62 91 80

90 80 119 105

111 99 146 128

133 118 175 154

168 149 221 194

201 176 265 233

232 206 305 268

258 225 334 300

294 255 384 340

344 297 459 398

394 339 532 455

Cavo in aria 13-14-15-16-17 PVC libera, distanziato dalla parete/soffitto EPR o su passerella Cavo in aria libera, fissato alla parete/ soffitto 11-11A-5253-12 EPR PVC

2 3 2 3 2 3 2 3

15,0 13,6 19,0 17,0 15,0 13,5 19,0 17,0

22,0 18,5 26,0 23,0 19,5 17,5 24,0 22,0

30,0 25,0 36,0 32,0 27,0 24,0 33,0 30,0

40 34 49 42 36 32 45 40

51 43 63 54 46 41 58 52

70 60 86 75 63 57 80 71

94 80 115 100 85 76 107 96

119 101 149 127 112 96 138 119

148 126 185 158 138 119 171 147

180 153 225 192 168 144 209 179

232 196 289 246 213 184 269 229

282 238 352 298 258 223 328 278

328 276 410 346 299 259 382 322

379 319 473 399 344 299 441 371

434 364 542 456 392 341 506 424

514 430 641 538 461 403 599 500

593 497 741 621 530 464 693 576

(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 C) EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 C)

Esempio: Un cavo in rame trifase isolato in EPR posato su una passerella perforata in vicinanza di tre circuiti costituiti da: c un cavo trifase (1 circuito); c 3 cavi unipolari (2 circuito); c 6 cavi unipolari (3 circuito). Il circuito, costituito da 2 conduttori in parallelo per fase, equivalente a 2 circuiti trifasi. Sulla passerella in totale si considerano perci posati 5 circuiti. La temperatura ambiente di 40C. Il cavo deve trasportare una corrente di impiego IB di 23 A. La sezione del cavo si determina nel modo seguente: c scelta dell'interruttore automatico: l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente di impiego della conduttura IB; utilizzando un interruttore modulare si avr: In = 25 A;

c determinazione del coefficiente correttivo ktot: v temperatura ambiente tab T1: k1 = 0,91, v posa ravvicinata tab T2: k2 = 0,75, ktot = k1 . k2 = 0,68; c determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura: In' = In/ktot = 36,8 A; c determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-B): v n posa: 13, v isolante EPR, v n di conduttori attivi: 3, v materiale conduttore: rame. La sezione, con portata teorica Iz' immediatamente superiore alla minima portata teorica In', di 4 mm2 (42 A), come evidenziato nella tabella T-B. Determinazione della portata effettiva della conduttura: la portata effettiva Iz di un cavo da 4 mm2 nelle condizioni di posa considerate pari a: Iz = I'z . ktot = 28,5 A.

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Protezione dei circuiti

Tabella T-C: cavi ad isolamento minerale unipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V; serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
Metodologia tipica di installazione Cavi in aria libera a trifoglio Altri tipi di posa della CEI 64-8 13 - 14 15 - 16 Tipo di Num. Portata [A] isolamento cond. Sezione [mm2] caricati 1,5 2,5 4 serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi in aria 13 - 14 libera in piano 15 - 16 a contato serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi in aria 14-15-16 libera distanziati su un piano orizzontale serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi in aria 14-15-16 libera distanziati su un piano verticale serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi in aria libera, fissati sulla parete o soffitto 11 - 11A serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavi a trifoglio 11 - 11A in aria libera fissati sulla parete o soffitto serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) 3 3 3 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 3 3 3 3 21 26 22 28 25 23 31 29 26 26 33 32 25 3 31 37 26 32 33 40 25 26 31 33 26 28 33 35 23 21 28 27 25 23 31 30 19 24 21 26 28 35 30 38 33 31 41 39 36 34 45 43 33 29 41 49 36 43 45 54 33 34 41 43 36 37 45 47 31 29 38 36 34 31 42 41 26 33 28 35 37 46 40 50 44 41 54 51 47 45 60 56 44 39 54 64 47 56 60 70 44 45 54 56 47 49 60 61 40 38 51 47 45 41 55 53 35 44 37 47 48 59 65 81 86 107 112 140 137 171 169 212 207 260 249 312 286 359 327 410 371 465 434 544 57 52 70 67 77 70 96 91 102 92 127 119 133 120 166 154 163 147 203 187 202 181 251 230 247 221 307 280 296 264 369 334 340 303 424 383 388 346 485 435 440 392 550 492 514 457 643 572 60 62 76 78 82 84 104 105 109 110 137 137 142 142 179 178 174 173 220 216 215 213 272 266 264 259 333 323 317 309 400 385 364 353 460 441 416 400 526 498 472 446 596 557 552 497 697 624 60 71 76 89 82 95 104 120 109 125 137 157 142 162 179 204 174 197 220 248 215 242 272 304 264 294 333 370 317 351 400 441 364 402 460 505 416 454 526 565 472 507 596 629 552 565 697 704 51 60 57 76 71 82 77 104 96 109 102 137 127 142 132 179 164 174 161 220 200 215 198 272 247 264 241 333 300 317 289 400 359 364 331 460 411 416 377 526 469 472 426 596 530 552 496 697 617 51 64 69 87 92 115 120 150 147 184 182 228 223 279 267 335 308 385 352 441 399 500 466 584

10

16

25

35

50

70

95

120

150

185

240

(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70C). Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9. (2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105C).

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Portata dei cavi Posa non interrata

Tabella T-D: cavi ad isolamento minerale multipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V; serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
Metodologia tipica di installazione Cavo in aria libera, distanziato dalla parete o soffitto o su passerella Altri tipi di posa della CEI 64-8 13 -14 15 - 16 serie L (2) serie H (1) serie H (2) Cavo in aria libera, fissato sulla parete o soffitto 11 - 11A serie L (1) serie L (2) serie H (1) serie H (2) Tipo di isolamento serie L (1) Numero cond. caricati 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 Portata [A] Sezione [mm2] 1,5 25 21 31 26 26 22 33 28 23 19 28 24 25 21 31 26 2,5 33 28 41 35 36 30 45 38 31 26 38 33 34 28 42 35 4 44 37 54 46 47 40 60 50 40 35 51 44 45 37 55 47 57 48 70 59 77 65 96 81 102 86 127 107 133 112 166 140 60 51 76 64 82 69 104 87 109 92 137 115 142 120 179 150 6 10 16 25

(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70C). Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9. (2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105C).

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Protezione dei circuiti

Portata dei cavi Posa interrata

Posa interrata
Per la determinazione della sezione del conduttore di fase di cavi in rame isolati con materiale elastomerico o termoplastico interrati, in questa guida si applica il metodo che fa riferimento alla tabella CEI-UNEL 35026. Il procedimento il seguente: c si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k5, k6, k7 e k8, dove: v k5 il fattore di correzione da applicare se la temperatura del terreno diversa da 20C (tabella T5); v k6 il fattore di correzione per gruppi di pi circuiti installati sullo stesso piano (tabella T6); v k7 il fattore di correzione per profondit di interramento diverso dal valore preso come riferimento, pari a 0,8 m (tabella T7); v k8 il fattore di correzione per resistivit termica diversa dal valore preso come riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cio terreno secco (tabella T8). v si divide il valore della corrente nominale dellinterruttore (In) o della corrente di regolazione termica (Ir) per il coefficiente

correttivo ktot trovando cos il valore In (Ir): In In = ______ ktot v in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dellisolante e del numero di conduttori attivi si individua sulla tabella T-E: v la portata Iz che rispetta la condizione Iz In, v la corrispondente sezione del conduttore di fase. La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz ktot. Nota: c i valori di portata indicati si riferiscono alle seguenti condizioni di posa: v temperatura terreno = 20C v profondit di posa = 0,8 m v resistivit termica del terreno = 1,5 K x m/W v nella tabella delle portate T-E indicato il numero di conduttori caricati, cio dei conduttori effettivamente percorsi da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. Nei circuiti trifase con neutro con carichi equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in Tabella T6: valori di k6 Il fattore correttivo k6 considera la diminuzione di portata di un cavo unipolare o multipolare in tubo interrato, posato sullo stesso piano di altri cavi, per effetto del mutuo riscaldamento tra di essi. Il fattore k6 riferito a cavi posati ad una distanza inferiore a 1 m; per distanze superiori a 1m il fattore k6 sempre uguale a 1. Il fattore k6 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili, cio rientranti nelle tre sezioni adiacenti unificate (es. 10 16 25 mm2). Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano n circuiti tripolari.

assenza di armoniche che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo quadripolare si calcola considerando tre conduttori caricati. Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato o in presenza di forti componenti armoniche sul neutro occorre considerare 4 conduttori caricati. Poich nella tabella T-E il numero di conduttori caricati soltanto 2 o 3, in caso di 4 conduttori caricati si trova la portata relativa a due conduttori e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione relativo a due circuiti o cavi multipolari. c nella tabella T-E sono indicate le portate relative a cavi interrati posati in tubo; nel caso di cavi direttamente interrati (pose 62 e 63 della norma CEI 64-8), essendo pi favorevoli le condizioni di scambio termico, la portata aumenta di un fattore, dipendente dalla tipologia e dalle dimensioni dei cavi, che indicativamente pu essere considerato pari a 1,15.

Determinazione del coefficiente ktot


Il coefficiente ktot caratterizza linfluenza delle differenti condizioni di installazione e si ottiene moltiplicando i fattori correttivi k5, k6, k7 e k8 dedotti dalle tabelle T5, T6, T7 e T8. Tabella T5: valori di k5 Il fattore correttivo k5 tiene conto dellinfluenza della temperatura del terreno per temperature di questultimo diverse da 20C.

Tabella T7: valori di k7 Il fattore correttivo k7 considera la variazione di portata per profondit di interramento diversa dal valore preso come riferimento, pari a 0,8 m. Tabella T8: valori di k8 Il fattore correttivo k8 considera la variazione di portata del cavo per resistivit termica diversa dal valore preso come riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cio terreno secco.

Tabella T5: influenza della temperatura del terrreno


Temperatura del terreno [C] 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 Tipo di isolamento PVC EPR 1,1 1,07 1,05 1,04 1 1 0,95 0,96 0,89 0,93 0,84 0,89 0,77 0,85 0,71 0,8 0,63 0,76 0,55 0,71 0,45 0,65 0,6 0,53 0,46 0,38

Tabella T6: gruppi di pi circuiti installati sullo stesso piano


un cavo multipolare per ciascun tubo n. distanza fra i circuiti [m] circuiti a contatto 0,25 0,5 1 2 0,85 0,9 0,95 0,95 3 0,75 0,85 0,9 0,95 4 0,7 0,8 0,85 0,9 5 0,65 0,8 0,85 0,9 6 0,6 0,8 0,8 0,9 un cavo unipolare per ciascun tubo n.cavi distanza fra i circuiti [m] a contatto 0,25 0,5 1 2 0,8 0,9 0,9 0,95 3 0,7 0,8 0,85 0,9 4 0,65 0,75 0,8 0,9 5 0,6 0,7 0,8 0,9 6 0,6 0,7 0,8 0,9

cavi multipolari

cavi unipolari

Distanza fra i circuiti

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Portata dei cavi Posa interrata

Tabella T7: influenza della profondit di posa


profondit di posa [m] fattore di correzione 0,5 0,8 1 1,2 1,5 1,02 1 0,98 0,96 0,94

Tabella T8: influenza della resistivit termica del terreno


cavi unipolari resistivit 1 de terreno (K x m/W) fattore 1,08 di correzione cavi multipolari resistivit 1 del terreno (K x m/W) fattore 1,06 di correzione 1,2 1,5 2 2,5

1,05 1

0,9

0,82

1,2

1,5

2,5

1,04 1

0,91 0,84

Tabella T-E : cavi unipolari con e senza guaina e cavi multipolari (1)
Metodologia Altri tipi tipica di di posa installazione della CEI 64-8 cavi unipolari in tubi interrati a contatto (1 cavo per tubo) Tipo N. di cond. isolam. PVC EPR 2 3 2 3 cavi unipolari in tubo interrato 61 PVC EPR 61 PVC EPR 2 3 2 3 cavi multipolari in tubo interrato 2 3 2 3 Portata [A] Sezione [mm2] 1,5 22 20 26 23 21 18 24 21 19 16 23 19 2,5 29 26 34 31 27 23 32 27 25 21 30 25 4 38 34 44 40 36 30 41 35 33 28 39 32 6 47 43 54 49 45 38 52 44 41 35 49 41 10 63 57 73 67 61 51 70 59 56 47 66 55 16 82 74 95 85 78 66 91 77 73 61 86 72 25 105 95 122 110 101 86 118 100 94 79 111 93 35 127 115 148 133 123 104 144 121 115 97 136 114 50 157 141 182 163 153 129 178 150 143 120 168 141 70 191 171 222 198 187 158 218 184 175 148 207 174 95 225 201 261 233 222 187 258 217 208 175 245 206 120 259 231 301 268 256 216 298 251 240 202 284 238 150 294 262 343 304 292 246 340 287 273 231 324 272 185 330 293 385 340 328 277 383 323 307 259 364 306 240 386 342 450 397 385 325 450 379 360 304 428 360 510 429 595 500 671 565 767 645 509 448 592 519 666 583 759 663 300 400 500 630

(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70C; EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90C)

Esempio: Dimensionamento di un circuito trifase in condotto interrato in terreno secco e alla temperatura di 25C. Il cavo multipolare, isolato in PVC, alimenta un carico trifase da 100 kW (400 V) e fattore di potenza 0,88 ed posato a contatto con un altro cavo multipolare. La sezione del cavo si determina nel modo seguente: c scelta dell'interruttore automatico: l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente di impiego della conduttura IB:
IB = 100000 0, 88 3 400 = 164 A ;

sar possibile utilizzare un interruttore Compact NS da 250 A con sganciatore TM200D regolato a 164 A; per il dimensionamento del cavo si potr dunque considerare In = 164 A; c determinazione del coefficiente correttivo ktot: v temperatura del terreno: K5 = 0,95, v posa ravvicinata, 2 circuiti: K6 = 0,85, v profondit di posa 0,8 m: K7 = 1, v natura del terreno: secco, k8 = 1, ktot= k5 . k6 . k7 . K8 = 0,8 c determinazione della minima portata teorica richiesta alla conduttura: I'n= In/ktot = 205 A;

c determinazione della sezione del conduttore di fase (tab T-E): v isolante: PVC, v n conduttori attivi: 3, v materiale conduttore: rame. La sezione con portata teorica I'z immediatamente superiore alla minima portata teorica I'n di 150 mm2 (231 A), come evidenziato nella tabella T-E. Determinazione della portata effettiva della conduttura: la portata effettiva Iz di un cavo da 150 mm2 nelle condizioni di posa considerate pari a: Iz = I'z . ktot = 184,8 A.

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Caduta di tensione Presentazione

In un qualsiasi impianto di bassa tensione necessario valutare la caduta di tensione tra l'origine dell'installazione e il punto di utilizzazione dell'energia elettrica. Una eccessiva caduta di tensione influenza negativamente il funzionamento delle apparacchiature. La Norma CEI 64.8 raccomanda una caduta di tensione tra l'origine dell'impianto elettrico e qualunque apparecchio utilizzatore non superiore in pratica al 4% della tensione nominale dell'impianto. In un impianto di forza motrice una caduta di tensione superiore al 4% pu essere eccessiva per le seguenti ragioni: c il corretto funzionamento, in regime permanente, dei motori generalmente garantito per tensioni comprese tra il 5% della tensione nominale; c la corrente di avviamento di un motore pu raggiungere o anche superare il valore di 5 7 In. Se la caduta di tensione pari al 6% in regime permanente, essa probabilmente raggiunger, al momento dell'avviamento, un valore molto elevato.

Questo provoca: c un cattivo funzionamento delle utenze pi sensibili; c difficolt di avviamento del motore. Ad una caduta di tensione del 15% corrisponde una riduzione della coppia di spunto pari circa al 28%. Durante la fase di avviamento, si consiglia di non superare la caduta di tensione percentuale del 10% sul cavo del motore. La caduta di tensione sinonimo di perdite in linea e quindi di una cattiva ottimizzazione dell'impianto di trasmissione dell'energia elettrica. Per questi motivi consigliabile non raggiungere mai la caduta di tensione massima ammessa. La tabella seguente fornisce i valori della resistenza e della reattanza dei cavi per unit di lunghezza (/km corrispondenti a m/m) in funzione della sezione dei conduttori.

Il valore della caduta di tensione [V] pu essere determinato mediante la seguente formula: U = K . IB . L . (r . cos + x . sen ) ed in percentuale
u% = U 100 Un

dove: IB [A] la corrente nel cavo, k un fattore di tensione pari a 2 nei sistemi monofase e bifase e e nei sistemi trifase, L [km] la lunghezza della linea, r [/km] la resistenza di un chilometro di cavo, x [/km] la reattanza di un chilometro di cavo, Un [V] la tensione nominale dell'impianto, cos il fattore di potenza del carico.

Resistenza e reattanza specifica dei cavi unificati (Tabella UNEL 35023-70) (1)
sez. [mm2] 1,5 2,5 cavo unipolare r [m/m] 14,8 8,91 x [m/m] 0,168 0,156 cavo bipolare, tripolare r [m/m] 15,1 9,08 x [m/m] 0,118 0,109 4 5,57 0,143 5,68 0,101 6 3,71 0,135 3,78 0,0955 10 2,24 0,119 2,27 0,0861 16 1,41 0,112 1,43 0,0817 25 0,889 0,106 0,907 0,0813 35 0,641 0,101 0,654 0,0783 50 0,473 0,101 0,483 0,0779 70 0,328 0,0965 0,334 0,0751 95 0,236 0,0975 0,241 0,0762 120 0,188 0,0939 0,191 0,0740 150 0,153 0,0928 0,157 0,0745 185 0,123 0,0908 0,125 0,0742 240 0,0943 0,0902 0,0966 0,0752 300 0,0761 0,0895 0,0780 0,0750

(1) Materiale conduttore: rame, temperatura di riferimento 80C.

Esempio In un impianto del tipo in figura occorre effettuare una verifica della caduta di tensione della partenza in cavo, la cui sezione stata dimensionata a portata. Il dimensionamento a portata ha condotto ad una sezione di 50 mm2. imposta una caduta di tensione del 2%. Dalla tabella della resistenza e reattanza specifica dei cavi si ha: S = 50 mm2, cavo multipolare, r = 0,483 /km, x = 0,0779 /km. Calcoliamo ora la caduta di tensione con la formula (NB: la lunghezza del cavo deve essere in km):
U = K . IB . L . (r . cos + x . sen ) = 8,52 V

Utilizzando quindi la formula della caduta di tensione percentuale si ottiene: U u% = 100 = 2,13% Un essendo u% > del 2% occorre scegliere una sezione superiore: S = 70 mm2, cavo multipolare, r = 0,334 /km, x = 0,0751 /km. Utilizzando questi dati otteniamo quindi: U = k . lB . L . (r . cos + x . sen) = 6 V,

u% =

U 100 = 1,5%. Un

cavo multipolare Cu/EPR posa in aria libera ravvicinata su passerella non perforata S = 50 mm2 L = 70 m IB = 150 A cos = 0,9

La caduta di tensione risulta verificata (<2%). La sezione adottata dunque 70 mm2 in cavo multipolare.

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Caduta di tensione Calcolo della caduta di tensione

Calcolo della caduta di tensione Le tabelle di seguito riportate forniscono i valori di U% per diversi valori del fattore potenza, nelle seguenti ipotesi: c tensione nominale: 400 V; c lunghezza cavo: 100 m; c cavi unipolari conformi alle tabelle UNEL 35023-70; c distribuzione trifase.

La U% effettiva del cavo si ottiene nel seguente modo: U%eff = U%tab x (L/100) x (Ib/Ibtab) dove: L [m] la lunghezza della linea, Ib la reale corrente dimpiego della linea Ibtab il valore nella prima colonna della tabella immediatamente superiore a Ib, U%tab il valore di caduta di tensione percentuale fornito dalla tabella in corrispondenza di Ibtab.

La tabella relativa a cos = 0.35 si riferisce al caso di una partenza motore. Il calcolo della U% considerato allavviamento del motore nellipotesi che Ibeff = Iavv = 5 x Ib. Note In caso di distribuzione monofase, moltiplicare il valore in tabella per 2. Nel caso di pi conduttori in parallelo per fase si considera il valore di U% in corrispondenza della sezione del singolo conduttore, ad una corrente pari a Ib/n conduttori in parallelo.

Tabella 1 : caduta di tensione % a cos = 0.8 per 100 m di cavo sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 Ib [A] 4 2,07 1,25 0,79 0,53 0,32 0,21 0,13 6 3,10 1,88 1,18 0,79 0,48 0,31 0,20 10 5,17 3,13 1,97 1,32 0,81 0,52 0,34 16 8,27 5,00 3,15 2,11 1,29 0,83 0,54 20 10,34 6,25 3,93 2,64 1,61 1,04 0,67 25 12,93 7,82 4,92 3,30 2,02 1,29 0,84 32 10,01 6,29 4,22 2,58 1,66 1,07 40 7,87 5,28 3,23 2,07 1,34 50 9,83 6,60 4,03 2,59 1,68 63 8,32 5,08 3,26 2,11 80 10,56 6,46 4,14 2,68 90 7,26 4,66 3,02 100 8,07 5,18 3,35 125 6,47 4,19 150 7,76 5,03 175 9,06 5,87 200 10,35 6,71 225 7,55 250 275 300 325 350 375 400 450 500

35

50

70

95

120

150

185

240

300

0,15 0,25 0,40 0,50 0,62 0,79 0,99 1,24 1,56 1,99 2,23 2,48 3,10 3,72 4,35 4,97 5,59 6,21

0,11 0,19 0,30 0,38 0,48 0,61 0,76 0,95 1,20 1,52 1,71 1,90 2,38 2,85 3,33 3,80 4,28 4,75 5,23

0,14 0,22 0,28 0,35 0,44 0,55 0,69 0,87 1,11 1,25 1,39 1,73 2,08 2,43 2,77 3,12 3,47 3,81 4,16

0,11 0,17 0,21 0,27 0,34 0,43 0,54 0,67 0,86 0,96 1,07 1,34 1,61 1,87 2,14 2,41 2,68 2,94 3,21 3,48

0,14 0,18 0,22 0,29 0,36 0,45 0,56 0,72 0,81 0,90 1,12 1,34 1,57 1,79 2,01 2,24 2,46 2,69 2,91 3,13

0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,69 0,77 0,96 1,16 1,35 1,54 1,73 1,93 2,12 2,31 2,51 2,70 2,89

0,11 0,13 0,17 0,21 0,26 0,33 0,42 0,53 0,60 0,66 0,83 0,99 1,16 1,32 1,49 1,65 1,82 1,99 2,15 2,32 2,48 2,65

0,11 0,14 0,18 0,22 0,28 0,35 0,45 0,50 0,56 0,70 0,84 0,98 1,12 1,26 1,40 1,54 1,68 1,82 1,96 2,10 2,24 2,52

0,12 0,16 0,20 0,25 0,31 0,40 0,45 0,50 0,62 0,74 0,87 0,99 1,12 1,24 1,36 1,49 1,61 1,74 1,86 1,98 2,23 2,48

44

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Tabella 2: caduta di tensione % a cos = 0,85 per 100 m di cavo sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 Ib [A] 4 2,19 1,33 0,83 0,56 0,34 0,22 0,14 6 3,29 1,99 1,25 0,84 0,51 0,33 0,21 10 5,49 3,32 2,08 1,40 0,85 0,54 0,35 16 8,78 5,30 3,33 2,23 1,36 0,87 0,56 20 10,97 6,63 4,17 2,79 1,70 1,09 0,70 25 13,71 8,29 5,21 3,49 2,13 1,36 0,88 32 10,61 6,66 4,47 2,73 1,74 1,12 40 8,33 5,59 3,41 2,18 1,41 50 10,41 6,98 4,26 2,72 1,76 63 8,80 5,37 3,43 2,21 80 11,17 6,81 4,36 2,81 90 7,66 4,90 3,16 100 8,52 5,45 3,51 125 6,81 4,39 150 8,17 5,27 175 9,53 6,15 200 10,89 7,03 225 7,91 250 275 300 325 350 375 400 450 500 Tabella 3: caduta di tensione % a cos = 0,9 per 100 m di cavo sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 Ib [A] 4 2,32 1,40 0,88 6 3,48 2,10 1,32 0,88 0,54 0,34 0,22 10 5,80 3,50 2,20 1,47 0,90 0,57 0,37 16 9,28 5,60 3,52 2,35 1,43 0,91 0,59 20 11,60 7,00 4,40 2,94 1,79 1,14 0,73 25 14,50 8,75 5,49 3,68 2,24 1,43 0,92 32 11,21 7,03 4,71 2,87 1,83 1,17 40 8,79 5,89 3,58 2,28 1,47 50 7,36 4,48 2,85 1,83 63 5,64 3,60 2,31 80 7,16 4,57 2,93 90 8,06 5,14 3,30 100 8,95 5,71 3,66 125 7,13 4,58 150 8,56 5,50 175 9,99 6,41 200 11,41 7,33 225 8,25 250 275 300 325 350 375 400 450 500
Schneider Electric

35

50

70

95

120

150

185

240

300

0,16 0,26 0,41 0,52 0,65 0,83 1,04 1,29 1,63 2,07 2,33 2,59 3,24 4,88 4,53 5,18 5,83 6,47

0,12 0,20 0,32 0,39 0,49 0,63 0,79 0,99 1,24 1,58 1,77 1,97 2,46 2,96 3,45 3,94 4,44 4,93 5,42

0,14 0,23 0,29 0,36 0,46 0,57 0,71 0,90 1,14 1,28 1,43 1,78 2,14 2,50 2,85 3,21 3,57 3,93 4,28

0,11 0,17 0,22 0,27 0,35 0,44 0,55 0,69 0,87 0,98 1,09 1,36 1,64 1,91 2,18 2,46 2,73 3,00 3,27 3,55

0,14 0,18 0,23 0,29 0,36 0,45 0,57 0,72 0,82 0,91 1,13 1,36 1,59 1,81 2,04 2,27 2,49 2,72 2,95 3,17

0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,70 0,77 0,97 1,16 1,36 1,55 1,74 1,94 2,13 2,32 2,52 2,71 2,91

0,11 0,13 0,16 0,21 0,26 0,33 0,42 0,53 0,59 0,66 0,82 0,99 1,15 1,32 1,48 1,65 1,81 1,98 2,14 2,31 2,47 2,64

0,11 0,14 0,18 0,22 0,28 0,35 0,44 0,50 0,55 0,69 0,83 0,97 1,11 1,24 1,38 1,52 1,66 1,80 1,94 2,07 2,21 2,49

0,12 0,15 0,19 0,24 0,31 0,39 0,44 0,48 0,61 0,73 0,85 0,97 1,09 1,21 1,33 1,45 1,57 1,70 1,82 1,94 2,18 2,42 300

35

50

70

95

120

150

185

240

0,16 0,27 0,43 0,54 0,67 0,86 1,08 1,34 1,69 2,15 2,42 2,69 3,36 4,03 4,71 5,38 6,05 6,72

0,12 0,20 0,33 0,41 0,51 0,65 0,81 1,02 1,28 1,63 1,83 2,03 2,54 3,05 3,56 4,07 4,58 5,09 5,59

0,15 0,23 0,29 0,37 0,47 0,58 0,73 0,92 1,17 1,31 1,46 1,83 2,19 2,56 2,92 3,29 3,65 4,02 4,38

0,11 0,18 0,22 0,28 0,35 0,44 0,55 0,70 0,88 0,99 1,10 1,38 1,66 1,93 2,21 2,48 2,76 3,04 3,31 3,59

0,15 0,18 0,23 0,29 0,36 0,45 0,57 0,73 0,82 0,91 1,14 1,36 1,59 1,82 2,05 2,27 2,50 2,73 2,96 3,18

0,12 0,15 0,19 0,25 0,31 0,39 0,49 0,62 0,69 0,77 0,96 1,16 1,35 1,54 1,74 1,93 2,12 2,31 2,51 2,70 2,89

0,10 0,13 0,16 0,21 0,26 0,33 0,41 0,52 0,59 0,65 0,81 0,98 1,14 1,30 1,46 1,63 1,79 1,95 2,12 2,28 2,44 2,60

0,11 0,13 0,17 0,22 0,27 0,34 0,43 0,48 0,54 0,67 0,81 0,94 1,08 1,21 1,34 1,48 1,61 1,75 1,88 2,02 2,15 2,42

0,12 0,15 0,19 0,23 0,29 0,37 0,42 0,47 0,58 0,70 0,81 0,93 1,05 1,16 1,28 1,40 1,51 1,63 1,75 1,86 2,09 2,33
45

Protezione dei circuiti

Caduta di tensione Calcolo della caduta di tensione

Tabella 4: caduta di tensione % a cos = 0.35 per 100 m di cavo sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 Ib [A] 4 4,62 2,83 1,80 1,23 0,78 0,52 0,36 6 6,93 4,24 2,71 1,85 1,16 0,78 0,53 10 11,56 7,07 4,51 3,09 1,94 1,30 0,89 16 18,49 11,31 7,22 4,94 3,10 2,07 1,42 20 23,11 14,14 9,02 6,17 3,88 2,59 1,78 25 28,89 17,67 11,28 7,71 4,85 3,24 2,22 32 22,62 14,43 9,87 6,20 4,15 2,84 40 18,04 12,34 7,75 5,18 3,55 50 15,43 9,69 6,48 4,44 63 12,21 8,16 5,60 80 15,51 10,36 7,11 90 17,45 11,66 8,00 100 19,39 12,96 8,89 125 16,19 11,11 150 19,43 13,33 175 22,67 15,55 200 25,91 17,77 225 29,15 19,99 250 22,22 275 300 325 350 375 400 450 500

35 0,28 0,41 0,69 1,10 1,38 1,73 2,21 2,76 3,45 4,35 5,52 6,22 6,91 8,63 10,36 12,08 13,81 15,54 17,26

50 0,23 0,34 0,56 0,90 1,13 1,41 1,80 2,25 2,82 3,55 4,51 5,07 5,63 7,04 8,45 9,86 11,27 12,67 14,08 15,49

70 0,18 0,27 0,44 0,71 0,89 1,11 1,42 1,78 2,22 2,80 3,55 4,00 4,44 5,55 6,66 7,77 8,89 10,00 11,11 12,22 13,33

95 0,15 0,23 0,38 0,60 0,75 0,94 1,21 1,51 1,88 2,37 3,01 3,39 3,77 4,71 5,65 6,59 7,53 8,47 9,41 10,36 11,30 12,24

120 0,13 0,20 0,33 0,53 0,67 0,83 1,07 1,33 1,66 2,10 2,66 3,00 3,33 4,16 4,99 5,83 6,66 7,49 8,32 9,15 9,99 10,82 11,65

150 0,12 0,18 0,30 0,49 0,61 0,76 0,97 1,22 1,52 1,92 2,43 2,74 3,04 3,80 4,56 5,32 6,08 6,84 7,60 8,36 9,12 9,88 10,64 11,41

185 0,11 0,17 0,28 0,44 0,55 0,69 0,89 1,11 1,39 1,75 2,22 2,50 2,77 3,47 4,16 4,85 5,55 6,24 6,93 7,63 8,32 9,01 9,71 10,40 11,09

240 0,10 0,15 0,25 0,41 0,51 0,64 0,81 1,02 1,27 1,60 2,04 2,29 2,54 3,18 3,82 4,45 5,09 5,72 6,36 7,00 7,63 8,27 8,90 9,54 10,18 11,45

300

0,14 0,24 0,38 0,48 0,60 0,77 0,96 1,20 1,51 1,91 2,15 2,39 2,99 3,59 4,19 4,78 5,38 5,98 6,58 7,18 7,77 8,37 8,97 9,57 10,76 11,96

Esempio Un cavo tripolare in rame, con sezione di 35 mm2 e 120 m (0,12 km) di lunghezza, alimenta un motore trifase (400 V) che assorbe: c 100 A con cos = 0,8 (corrente nominale); c 500 A (5 In) con cos = 0,35 all'avviamento. La caduta di tensione al livello del quadro di alimentazione (altri carichi alimentati oltre al motore) di 4 V tra le fasi. Qual' la caduta di tensione % in corrispondenza dei morsetti del motore? Caduta di tensione in condizioni normali c Caduta di tensione sul cavo la tabella 1 indica una caduta di tensione pari al 2.48% per 100 m di cavo della stessa sezione e a fronte di una corrente d'impiego di 100 A; la caduta di tensione reale : U%cavo = 2.48 1.2 = 2.97% c caduta di tensione sul quadro di distribuzione U%quadro = (4/400) 100 = 1%

c caduta di tensione totale U%tot = U%cavo


+

U%quadro = 3.97%

Caduta di tensione all'avviamento c Caduta di tensione sul cavo: la tabella 4 indica una caduta di tensione pari al 6.91% per 100 m di cavo della stessa sezione e a fronte di una corrente di avviamento pari a 5 100 A; la caduta di tensione : U%cavo = 6.91 1.2 = 8.3% caduta di tensione accettabile (10%) Nota: questa verifica generalmente sufficiente, a meno che il motore considerato abbia una corrente nominale superiore al 30% del totale dei carichi allacciati allo stesso quadro di alimentazione. In quest'ultimo caso opportuno verificare la caduta di tensione sull'intero sistema di alimentazione.

S= 35 mm2 Cu L= 120 m IB= 100 A IAVV= 500 A


M

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Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Protezione contro il cortocircuito Calcolo della corrente di cortocircuito

Determinazione della corrente di cortocircuito Icc in un punto dellimpianto


La conoscenza delle correnti di cortocircuito in un impianto elettrico necessaria per i seguenti scopi: c determinare i poteri di interruzione e di chiusura degli interruttori da installare; c verificare la tenuta elettrodinamica dei punti critici dellimpianto (es. supporti sbarre); c verificare la tenuta termica dei cavi; c determinare la regolazione dei rel di protezione. In un impianto elettrico di bassa tensione il guasto trifase quello che d luogo nella maggior parte dei casi ai valori pi elevati della corrente di cortocircuito. Il calcolo delle correnti di cortocircuito si basa sul principio che la corrente di guasto uguale a quella attribuibile ad un generatore unico, la cui forza elettromotrice uguaglia la tensione nominale della rete nel punto di guasto, che alimenti un circuito avente unimpedenza unica equivalente a tutte le impedenze della rete a monte, comprese tra i generatori ed il punto di guasto considerato.

Guasto fase-neutro o monofase a terra


In caso di guasto fase-neutro o monofase a terra in lontananza dal trasformatore MT/BT di alimentazione la corrente di guasto vale:

c ucc%: tensione di cortocircuito percentuale alla temperatura normale di funzionamento del trasformatore; c Sn [kVA]: potenza nominale del trasformatore. A partire da questi dati si ricavano i seguenti valori:

IFN = IFPE =

U 3 (Z t + Z n ) U 3 ( Z t + Z PE )

R=

Pcu U2
2 Sn

[m]

dove Zn e ZPE sono le impedenze complessive rispettivamente del conduttore di neutro e del conduttore di protezione del circuito sede del guasto. Nel caso in cui il neutro o il conduttore di protezione abbiano la stessa sezione della fase si ha: IFN o IFPE = 0.5 Icc3 Il calcolo di queste correnti spesso necessario per la scelta delle regolazioni dei rel e per le verifiche riguardanti la protezione delle persone. La norma CEI 64-8 fornisce delle indicazioni per il calcolo di queste correnti a partire dalle formule sopra indicate. Per un guasto fase-neutro o monofase a terra nelle vicinanze di un trasformatore triangolo-stella con neutro a terra non pi possibile applicare le formule indicate in questo paragrafo e si pu dimostrare che la corrente di cortocircuito circa uguale a quella del cortocircuito trifase. dove U [V] la tensione nominale del trasformatore, Pcu e Sn sono espressi rispettivamente in kW e in kVA. Il valore di R calcolato alla temperatura nominale di funzionamento del trasformatore. Nelle tabelle allegate sono riportate le caratteristiche tipiche di trasformatori standard MT/BT in olio ed in resina. In queste tabelle sono riportati i valori di corrente di cortocircuito trifase ai morsetti del trasformatore, nellipotesi che la rete a monte abbia una potenza di cortocircuito di 500 MVA. Inoltre poi indicato il tipo di condotto sbarre utilizzabile per il collegamento tra il trasformatore e linterruttore automatico generale, tenendo conto della corrente di cortocircuito ai morsetti del trasformatore e della corrente nominale secondaria del trasformatore.

Guasto trifase
Per determinare il valore della corrente di cortocircuito trifase presunta in un punto dellimpianto seguire il metodo seguente: 1 Sommare: c le resistenze situate a monte del punto scelto: Rt = R1+R2+R3+ .... Rn; c le reattanze situate a monte del punto scelto: Xt = X1+X2+X3+ .... Xn. 2 Calcolare:

Determinazione delle resistenze e delle reattanze dei componenti dellimpianto


Rete a monte In un impianto con consegna in media tensione la capacit della rete a monte di contribuire al cortocircuito, funzione dellimpedenza della rete stessa, espressa mediante la potenza di cortocircuito SCC (MVA) o la corrente di cortocircuito; questi dati devono essere forniti dallente distributore. Limpedenza equivalente della rete a monte data dalla seguente espressione:
2 VBT Z MBT [m] = 10 3 [MVA ] S CC

Cavi e condotti sbarre


Le reattanze dei cavi dipendono principalmente dalla distanza tra i conduttori; un valore pi preciso pu essere ottenuto dal costruttore. Valori tipici sono: c cavo tripolare: X = 0.08 m/m; c cavo unipolare: X = 0.10 0.20 m/m a seconda della distanza tra i conduttori; c collegamenti in sbarre: X3 = 0,15 L. La resistenza data dalla formula

Icc3 =

U 3 R2 + X 2 t t

con U espresso in V e Rt e Xt espresse in m, Icc risulta espressa in kA. Importante: U la tensione nominale a vuoto lato bassa tensione tra le fasi del trasformatore.

Guasto bifase
In caso di guasto bifase in lontananza dagli alternatori la corrente di cortocircuito vale:

R =

L S

Icc2 =

U = 0,866 Icc 3 2 Zt

Il fattore di potenza in cortocircuito della rete a monte (cos cc) pu variare tra 0.15 e 0.2, da cui si ricavano i valori di RMBT e XMBT. Trasformatori Limpedenza del trasformatore ricavabile dai seguenti dati di targa: c Pcu [kW]: sono le perdite nel rame a pieno carico, alla temperatura normale di funzionamento del trasformatore (ad esempio 75C per il trasformatore in olio);

dove: L = lunghezza [m] S = sezione [mm2] = resistivit = 18 (Cu), 27 (Al) m mm2/m In presenza di pi conduttori in parallelo per fase, occorre dividere la resistenza e la reattanza di un conduttore per il numero di conduttori. I valori di resistenza e reattanza dei condotti sbarre sono forniti dai costruttori nella loro documentazione tecnica.

La stessa formula vale anche in presenza di alternatori per i primi istanti del guasto (t < 1020 ms), quando lalternatore in regime subtransitorio (si vedr a questo proposito il capitolo "Protezione dei circuiti alimentati da un generatore" a pag. 262).

Interruttori
Nel calcolo delle Icc presunte le impedenze degli interruttori si devono trascurare.
Schneider Electric 47

Protezione dei circuiti

Protezione contro il cortocircuito Calcolo della corrente di cortocircuito

Esempio
componenti dell'impianto rete a monte Pcc= 500 MVA resistenze [m] reattanze [m]

400 2 0,15 10 3 500 R1 = 0, 04 R1 =

X1 =

400 2 0, 98 10 3 500 X 1 = 0, 31
2

trasformatore Sn= 630 kVA ucc= 4 % U= 400 V Pcu= 6,5 kW collegamento trasf./int. (cavo) 3 x (1 x 150 mm2) Cu per fase L= 3 m interruttore M1
M1

6, 5 400 2 630 2 R 2 = 2, 62 R2 =

4 400 2 2 X2 = 2, 62 100 630

X2 = 9,81

1 3 R 3 = 18 3 150 R 3 = 0,12

X3 =

1 0,12 3 3 X 3 = 0,12

R4= 0

X 4= 0

collegamento interruttore M1 partenza M2 (sbarre AI) 1 x 100 x 5 mm2 L = 2 m per fase interruttore M2

2 R5 = 27 ____ 200 R5 = 0,11

X5= 0,15x2 X5= 0,30

R6= 0

X 6= 0

M2

M3

collegamento quadro generale BT/quadro secondario (cavo) 1 x (1 x 185 mm2) Cu per fase L= 70 m

70 185 R 7 = 6, 81 R 7 = 18

X7 = 0,12 70 X7 = 8,40

calcolo delle correnti di cortocircuito resistenze [m] M1


Rt 1 = R1 + R 2 + R 3 Rt 1 = 2, 78
Rt 2 = Rt 1 + R 4 + R 5 Rt 2 = 2, 89
Rt 3 = Rt 2 + R 6 + R 7 Rt 3 = 9, 7

reattanze [m]

Icc [kA]
400 3

Xt 1 = X 1 + X 2 + X 3 Xt 1 = 10, 24
Xt 2 = Xt 1 + X 4 + X 5 Xt 2 = 10, 54
Xt 3 = Xt 2 + X 6 + X 7 Xt 3 = 18, 94

(2, 78

+ 10, 24 2

)
)

, = 21 76 kA

400 3

M2

(2, 89

+ 10, 54 2

, = 2113 kA

400 3

M3

9, 7 2 + 18, 94 2

= 10, 85 kA

48

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Protezione contro il cortocircuito Caratteristiche elettriche trasformatori MT/BT in olio e resina

Trasformatore in olio a norma CEI 14-13 lista A


potenza nominale [kVA] corrente nominale secondaria [A] perdite [kW] a vuoto a carico (75C) tensione di cortocircuito % (75C) corrente a vuoto % resistenza equivalente a 75C [mohm] reattanza equivalente [mohm] impedenza equivalente a 75C [mohm] corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] condotto Canalis ventilato Al condotto Canalis compatto Cu condotto Canalis compatto Al tipo In [A] tipo In [A] tipo In [A] 100 145 0,32 1,75 4 2,5 27,93 57,58 64,00 3,6 160 231 0,46 2,35 4 2,3 14,65 37,22 40,00 5,7 250 361 0,65 3,25 4 2,1 8,30 24,22 25,60 8,9 315 455 0,77 3,90 4 2 6,27 19,32 20,32 11,2 400 578 0,93 4,60 4 1,9 4,59 15,33 16,00 14,2 500 723 1,10 5,50 4 1,9 3,51 12,31 12,80 17,6 630 910 1,30 6,50 4 1,8 2,61 9,82 10,16 22,1 800 1156 1,50 9,00 6 1,7 2,24 11,79 12,00 18,8 1000 1445 1,70 10,50 6 1,5 1,68 9,45 9,60 23,3 1250 1806 2,10 13,10 6 1,4 1,34 7,56 7,68 28,9 1600 2312 2,60 17,00 6 1,3 1,06 5,91 6,00 36,6 2000 2890 3,20 22,00 6 1,2 0,88 4,72 4,80 45,2 2500 3613 3,80 26,50 6 1,1 0,68 3,78 3,84 55,7 3000 4335 4,40 30,50 6 1 0,54 3,15 3,20 65,8

KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48 1000 1000 1200 1250 1450 1600 2200 2000 2500 2500 3000 3200 4000 4000 4500 5000

KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50 KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000

Trasformatore in olio a basse perdite


potenza nominale [kVA] corrente nominale secondaria [A] perdite [kW] a vuoto a carico (75C) tensione di cortocircuito % (75C) corrente a vuoto % resistenza equivalente a 75C [mohm] reattanza equivalente [mohm] impedenza equivalente a 75C [mohm] corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] condotto Canalis ventilato Al condotto Canalis compatto Cu condotto Canalis compatto Al tipo In [A] tipo In [A] tipo In [A] 100 145 0,25 1,40 4 1,5 22,35 59,97 64,00 3,6 160 231 0,36 1,85 4 1,3 11,54 38,30 40,00 5,7 250 361 0,52 2,60 4 1,1 6,64 24,72 25,60 8,9 315 455 0,63 3,10 4 1,0 4,99 19,70 20,32 11,2 400 578 0,74 3,65 4 0,9 3,64 15,58 16,00 14,2 500 723 0,82 4,50 4 0,9 2,87 12,47 12,80 17,6 630 910 0,90 5,60 4 0,8 2,25 9,91 10,16 22,1 800 1156 1,10 7,50 6 0,7 1,87 11,85 12,00 18,8 1000 1445 1,33 9,00 6 0,7 1,44 9,49 9,60 23,3 1250 1806 1,65 11,00 6 0,6 1,12 7,60 7,68 28,9 1600 2312 2,09 13,00 6 0,5 0,81 5,94 6,00 36,6 2000 2890 2,40 16,00 6 0,5 0,64 4,76 4,80 45,2 2500 3613 3,04 21,00 6 0,5 0,54 3,80 3,84 55,7 3000 4335 3,35 24,20 6 0,4 0,43 3,17 3,20 65,8

KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48 1000 1200 1450 2200 2500 3000 4000 4500

KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000

KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000

Trasformatore in resina a norma CEI 14-12


potenza nominale [kVA] corrente nominale secondaria [A] perdite [kW] a vuoto a carico (120C) tensione di cortocircuito % (120C) corrente a vuoto % resistenza equivalente a 120C [mohm] reattanza equivalente [mohm] impedenza equivalente a 120C [mohm] corrente di cortocircuito trifase a valle [kA] condotto Canalis ventilato Al condotto Canalis compatto Cu condotto Canalis compatto Al tipo In [A] tipo In [A] tipo In [A] 100 145 0,46 2,05 6 2,5 32,72 90,25 96,00 2,4 160 231 0,65 2,70 6 2,3 16,84 57,59 60,00 3,8 250 361 0,88 3,80 6 2,0 9,70 37,15 38,40 6,0 315 455 1,03 4,60 6 1,8 7,40 29,56 30,48 7,5 400 578 1,20 5,50 6 1,5 5,49 23,36 24,00 9,5 500 723 1,40 6,50 6 1,5 4,15 18,75 19,20 11,9 630 910 1,65 7,80 6 1,3 3,14 14,91 15,24 14,9 800 1156 2,00 9,40 6 1,3 2,34 11,77 12,00 18,8 1000 1445 2,30 11,00 6 1,2 1,76 9,44 9,60 23,3 1250 1806 2,80 13,10 6 1,2 1,34 7,56 7,68 28,9 1600 2312 3,10 16,00 6 1,2 1,00 5,92 6,00 36,6 2000 2890 4,00 20,00 6 1,1 0,80 4,73 4,80 45,2 2500 3613 5,00 23,00 6 1,0 0,59 3,79 3,84 55,7 3150 4552 6,30 26,00 7 1,0 0,42 3,53 3,56 59,8

KHF-14 KHF-16 KHF-18 KHF-26 KHF-28 KHF-36 KHF-46 KHF-48 1000 1200 1450 2200 2500 3000 4000 4500

KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000

KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000

Schneider Electric

49

Protezione dei circuiti

Protezione contro il cortocircuito Scelta degli interruttori secondari e terminali


Determinato il valore di corrente di cortocircuito a valle, possibile dimensionare correttamente l'interruttore automatico (Pdi > Icc). Se si desidera ottenere valori pi precisi, possibile effettuare un calcolo dettagliato (vedere pag. 47) o utilizzare il programma Software i-project. Inoltre, la tecnica di filiazione permette di installare a valle interruttori con potere di interruzione inferiore alla corrente di cortocircuito presunta (vedere pag. 181). Nota: Nel caso in cui i valori della Icc a monte e della lunghezza del cavo non risultino in tabella considerare i seguenti valori: c Icc a monte: valore immediatamente superiore; c lunghezza cavo: valore immediatamente inferiore. In entrambi i casi l'Icc a valle individuata superiore a quella effettiva, l'approssimazione dunque nel senso della maggiore sicurezza.

Determinazione dell'Icc a valle di un cavo in funzione dell'Icc a monte


Le tabelle qui riportate permettono di determinare il valore della corrente di cortocircuito trifase in un punto della rete a valle di un cavo, conoscendo: c la corrente di cortocircuito trifase a monte del cavo; c la lunghezza e la sezione del cavo (supposto in rame).
sezione dei cavi [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 esempio 70 95 120 150 185 240 300 2x120 2x150 2x185 3x120 3x150 3x185 Icc a monte [kA] 100 90 80 70 60 50 45 40 35 30 esempio 25 22 15 10 7 5 4 lunghezza dei cavi [m]

1,2 1 1,5 1,3 2 1,6 2,5 1,9 2,9 2,1 3,3 2,3 3,6 2,4 3,9 2,6 4,1 2,7 4,3 4,2 6,6 4,5 7,2 4,8 7,7 6,2 9,9 6,7 10,8 7,2 11,6 Icc a valle [kA] 91 86 83 79 75 72 66 64 57 55 48 47 44 43 39 38 34 34 30 29 25 25 22 22 15 15 10 10 7 7 5 5 4 4

1,1 1,6 2,1 2,8 3,6 4,3 4,9 5,4 5,8 6,3 6,6 9,7 10,7 11,6 14,6 16,1 17,4 80 74 68 61 53 45 41 37 33 29 24 21 15 10 7 5 4

1 1,6 2,3 3,1 4,1 5,4 6,5 7,6 8,4 9,2 10 10,6 15,1 16,8 18,4 22,6 25,2 27,6 71 67 61 55 49 42 39 35 31 27 23 21 15 10 7 5 4

1,4 2,2 3,3 4,5 6,1 8 10 11,7 13,2 14,6 16 17,1 23,3 26,3 29,1 34,9 39,4 43,6 60 57 53 49 44 38 36 32 29 26 22 20 14 10 7 5 4

1,2 2 3,1 4,7 6,4 8,8 11,6 14,6 17,3 19,7 22 24,4 26,3 34,5 39,3 44 51,7 59 65,9 49 47 45 42 38 34 32 29 27 24 21 19 13 10 7 5 4

1,2 1,7 2,8 4,4 6,7 9,2 12,7 17 21,6 25,8 29,7 33,5 37,4 40,6 51,5 59,3 66,9 77,2 89 100,3 38 37 36 34 32 29 27 25 23 21 19 17 13 9 7 5 4

1 1,6 2,4 3,9 6,1 9,4 12,9 17,9 24,2 31 37,2 43,2 49 55,3 60,3 74,3 86,3 97,9 111,5 129,5 146,9 29 29 28 27 25 24 23 21 20 18 17 15 12 9 7 5 4

1,4 2,3 3,4 5,6 8,8 13,6 18,8 26,2 35,5 45,8 55,3 64,6 73,7 83,7 91,7 110,5 129,1 147,3 165,8 193,7 221 21 21 21 20 19 18 18 17 16 15 14 13 10 8 6 5 4

1,2 1,9 3 4,5 7,4 11,8 18,3 25,3 35,4 48,2 62,4 75,6 88,7 101,5 115,8 127,3 151,2 177,3 202,9 226,7 265,9 304,4 16 16 16 16 15 15 14 14 13 13 12 11 9 7 6 4 4

1,7 2,6 4,1 6,1 10,1 16 24,8 34,4 48,2 65,8 85,6 103,9 122,2 140,3 160,6 176,9 207,8 244,4 280,5 311,6 366,6

2,3 3,9 6,2 9,2 15,3 24,3 37,8 52,4 73,8 101 131,8 160,4 189,2 217,7 250,1 276,1 320,7 378,3

3,3 5,2 8,2 12,3 20,5 32,7 50,7 70,5 99,3 136,1 177,9 216,7 256,1 295,1 339,5 375,3

4,6 6,2 9,9 14,8 24,7 39,3 61,1 84,9 119,6 164,1 214,7 261,8 309,5 357

6,4 10,4 16,6 24,8 41,3 65,9 102,5 142,6 201,1 276,3 362,1

8,9 12,8 20,4 30,3 49,8 70,3 123,3 173,7 242,1 331,6 434,5

12,4 15,6 24,9 37,3 62,1 99,1 154,2 214,6 303

12 12 12 12 12 11 11 11 11 10 10 9 8 6 5 4 4

8 8 8 8 8 8 8 8 8 7 7 7 6 5 4 4 3

6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 5 4 4 3 3

5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 4 4 4 3 3

3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2

3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2

2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

Nota 1: la tabella stata calcolata considerando: c tensione trifase: 400 V; c cavi tripolari in rame; c temperatura del rame: 20C. Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per e = 1,732. Nota 3: nel caso di cavi in parallelo (non compresi nella tabella) dividere la lunghezza per il numero di cavi in parallelo. Esempio: Si consideri la rete rappresentata qui a lato: c tensione 400 V; c cavo con sezione 50 mm2 in rame e lunghezza 10 m. Procedere sulla riga relativa al cavo utilizzato fino a trovare la corrispondente lunghezza approssimata per difetto (8,8 m);
50

c corrente di cortocircuito a monte 28 kA. Identificare la riga corrispondente alla Icc a monte approssimata per eccesso (30 kA); c determinare la corrente di cortocircuito a valle individuando l'intersezione tra: v la colonna della lunghezza cavo 8,8 m, v la riga relativa a Icc a monte 30 kA. La corrente di cortocircuito a valle di 24 kA. Scelta degli interruttori: c interruttore A: Compact NS250N TM250D Pdi 35 kA; c interruttore B: Multi 9 C60L Pdi 15 kA, con Pdi "rinforzato per filiazione" 30 kA; c interruttore C: Compact NS160N TM160D Pdi 25 kA.
IB

400 V Icc = 28 kA

50 mm2, Cu 10 m

Icc = ? B IB C

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Protezione contro il cortocircuito Scelta degli interruttori alimentati da uno o pi trasformatori MT/BT
La tabella permette di determinare per una rete a 400 V: c l'interruttore di alimentazione in funzione del numero e della potenza dei trasformatori di alimentazione; c l'interruttore di partenza in funzione del numero e della potenza dei trasformatori in parallelo e della corrente nominale della partenza (gli interruttori indicati nella tabella possono essere sostituiti con altri coordinati in filiazione, se si desidera utilizzare questa tecnica).

Scelta degli interruttori di arrivo e di partenza


La scelta dell'interruttore di protezione di un circuito dipende principalmente: c dalla corrente nominale dei trasformatori o degli apparecchi utilizzatori che determinano le correnti nominali degli interruttori; c dalla corrente di cortocircuito massima nel punto considerato, che determina il potere d'interruzione minimo che deve possedere l'apparecchio di protezione. Nel caso di pi trasformatori in parallelo: c gli interruttori di arrivo devono possedere un potere di interruzione superiore ad entrambi i seguenti valori: v Icc1 (caso di cortocircuito in B1), v Icc2 + Icc3 (caso di cortocircuito in A1); c gli interruttori di partenza devono possedere un potere di interruzione superiore a Icc1 + Icc2 + Icc3.

Dati di base
La seguente tabella stata elaborata considerando: c La potenza di cortocircuito della rete a monte di 500 MVA; c i trasformatori hanno caratteristiche standard (vedere pag. 169); c i trasformatori sono in olio; c tra ogni trasformatore e l'interruttore corrispondente ci sono 5 m di condotto sbarre prefabbricato della gamma Canalis; c tra un interruttore di alimentazione e un interruttore di partenza previsto 1 m di sbarre; c la temperatura di funzionamento degli interruttori all'interno dei quadri di 40C. Nota: Per accoppiare pi trasformatori in parallelo, occorre soddisfare le seguenti condizioni: c stessa ucc% Ie; c stesso rapporto di trasformazione a vuoto; c il rapporto delle potenze tra 2 trasformatori non superiore a 2; c avvolgimenti appartenenti allo stesso gruppo orario.

MT 1 Icc 1 A1

MT 2 Icc 2 A2

MT 3 Icc 3 A3

D1 B1

D2 B2

D3 B3

D4 C4

D5 C5

Tabella di scelta
numero e Pdi minimo Interruttore potenza dei interruttore di alimentazione trasformatori alimentazione (selettivit totale con le partenze) n x [kVA] [kA] 1x400 2x400 3x400 1x500 2x500 3x500 1x630 2x630 3x630 1x800 2x800 3x800 1x1000 2x1000 3x1000 1x1250 2x1250 3x1250 1x1600 2x1600 3x1600 1x2000 2x2000 3x2000 13,8 13,6 26,6 17,3 16,9 33,0 21,6 21,0 40,7 18,4 18,0 35,1 22,8 22,1 43,0 28,6 27,4 52,8 36,1 35,0 65,4 44,8 42,1 79,1 NW08N1/NT08H1/NS630bN NW08N1/NT08H1/NS630bN NW08N1/NT08H1/NS630bN NW08N1/NT08H1/NS800N NW08N1/NT08H1/NS800N NW08N1/NT08H1/NS800N NW10N1/NT10H1/NS1000N NW10N1/NT10H1/NS1000N NW10N1/NT10H1/NS1000N NW12N1/NT12H1/NS1250N NW12N1/NT12H1/NS1250N NW12N1/NT12H1/NS1250N NW16N1/NT16H1/NS1600N NW16N1/NT16H1/NS1600N NW16H1/NS1600N NW20N1/NS2000N NW20N1/NS2000N NW20N1/NS2000N NW25H1/NS2500N NW25H1/NS2500N NW25H2a/NS2500N NW32H1/NS3200N NW32H1/NS3200N NW32H2a/NS3200H Pdi minimo Corrente nominale interruttore interruttore di partenza partenza [kA] 13,6 27,0 39,9 17,1 33,8 49,6 21,3 41,9 61,1 18,2 35,9 52,6 22,6 44,24 64,5 28,3 54,9 79,2 35,9 68,7 98,2 44,5 84,0 119,2 <63 A (1) C60H NG125L NG125L 100 A 160 A 250 A NS250N NS250N NS250sx NS250N NS250N NS250sx NS250N NS250sx NS250H NS250N NS250sx NS250H NS250N NS250sx NS250H NS250N NS250H NS250L NS250N NS250H NS250L NS250sx NS250L NS250L 400 A NS400N NS400N NS400N NS400N NS400N NS400H NS400N NS400N NS400H NS400N NS400N NS400H NS400N NS400N NS400H NS400N NS400H NS400L NS400N NS400H NS400L NS400N NS400L NS400L 630 A (4) NS630N NS630N NS630N NS630N NS630H NS630N NS630N NS630H NS630N NS630N NS630H NS630N NS630N NS630H NS630N NS630H NS630L NS630N NS630H NS630L NS630N NS630L NS630L 800 A NS800N NS800N NS800N NS800H NS800N NS800N NS800H NS800N NS800N NS800H NS800N NS800N NS800H NS800N NS800H NS800L NS800N NS800H NS800L NS800N NS800L NS800L 1000 A NS1000N NS1000N NS1000N NS1000H NS1000N NS1000N NS1000H NS1000N NS1000N NS1000H NS1000N NS1000N NS1000H NS1000N NS1000H NS1000L NS1000N NS1000H NS1000L NS1000N NS1000L NS1000L 1250 A NS1250N NS1250N NS1250N NS1250N NS1250N NS1250N NS1250H NS1250N NS1250N NS1250H NS1250N NS1250N NS1250H NS1250N NS1250H NW12H2a NS1250N NS1250H NW12H2 NS1250N NW12H2a NW12L1 NS160E (5) NS160E NS160N NS160N NS160sx NS160sx

NG125N (2) NS160NE (6) NS160NE NG125L NS160N NS160N NS160sx NS160sx NS160sx NG125N (3) NS160NE (6) NS160NE NG125L NS160sx NS160sx NS160H NS160H NS160H NG125N (2) NS160NE (6) NS160NE NG125L NS160N NS160N NS160H NS160H NS160H NG125N (3) NS160NE (6) NS160NE NG125L NS160sx NS160sx NS160H NS160H NS160H NG125L NS160H NS160L NG125L NS160H NS160L NG125L NS160L NS160L NS160N NS160H NS160L NS160N NS160H NS160L NS160sx NS160L NS160L NS160N NS160H NS160L NS160N NS160H NS160L NS160sx NS160L NS160L

(1) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva. (2) C60L per In 40 A

(3) C60L per In 25 A (4) Se, per ragioni di selettivit con gli interruttori a valle richiesto un interruttore in categoria B, la scelta cade sull'NS630b tipo N fino a 50 kA, H fino a 70 kA, L per Icc > 70 kA.
MT/BT

(5) In alternativa NG125a (6) In alternativa NG125N

Esempio: l'impianto composto da: c 2 trasformatori 20 kV/400 V da 1000 kVA ciascuno (In = 1443 A); c 8 partenze: v 4 da 150 A (Tipo A), v 2 da 220 A (Tipo B), v 1 da 60 A (Tipo C), v 1 da 540 A (Tipo D).

NW16N1

Scelta degli interruttori: c Interruttori di arrivo: v NW16N1 o NT16H1 o NS1600N, c Interruttori di partenza: v tipo A: NS160SX, v tipo B: NS250SX, v tipo C: NG125L, v tipo D: NS630N.
NG125L NS630N

NS160H

NS250H

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Protezione dei circuiti

Protezione contro il cortocircuito Protezione dei cavi a inizio linea e a fondo linea
c S la sezione del cavo in mm2. Il valore di I2t deve essere fornito dal costruttore (vedere curve al capitolo "Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra") per gli interruttori di tipo limitatore. Nel caso di interruttori ad intervento ritardato, il valore di I2t deve essere calcolato come prodotto del quadrato del valore efficace della corrente di cortocircuito per il tempo totale di apertura.
costante K isolante PVC G2 EPR/XLPE conduttore rame 115 135 143

Cortocircuito ad inizio linea


Un cavo si considera protetto contro il cortocircuito ad inizio linea se: I2t K2S2 dove: c I2t, espressa in A2s, l'energia specifica (per unit di resistenza) lasciata passare dall'interruttore; c K una costante caratteristica dei cavi che dipende sia dal materiale conduttore che dal tipo di isolante (vedere tabella qui a fianco);

alluminio 74 87 87

I valori di K indicati in tabella sono validi per cortocircuiti di durata inferiore a 5 secondi, per i quali si considera che il riscaldamento dei conduttori avvenga senza trasmissione di calore all'isolante ed alle parti circostanti (riscaldamento adiabatico dei conduttori).

Energia specifica ammissibile dei cavi


La tabella seguente indica le sollecitazioni termiche ammissibili K2S2 per i cavi secondo l'isolante, il materiale conduttore e la sezione. I valori di K sono tratti dalla norma CEI 64.8. Gli stessi valori di K2S2 per i soli cavi in rame isolati in PVC ed EPR/XLPE sono indicati anche a fianco delle curve di limitazione dell'energia specifica passante al capitolo "Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra".

Esempio 1 In una rete trifase a 400 V, un cavo Cu/PVC di sezione 1,5 mm 2 pu essere protetto da un C60L di corrente nominale 16A se nel punto di installazione il livello di cortocircuito 20 kA? Risposta: L'energia specifica lasciata passare dal C60L in corrispondenza di una corrente di cortocircuito di 20 kA pari a 7104 A2s (vedasi curva di limitazione I2t a pag. 101); questo valore superiore all'energia specifica ammissibile del cavo con sezione 1,5 mm2. Bisogner usare un cavo di sezione 2,5 mm2.

Esempio 2 Un cavo Cu/PVC di sezione 300 mm2 pu essere protetto da un Masterpact NW12H1 con intervento di corto ritardo tarato sul primo gradino (tempo massimo di interruzione 140 ms), se nel punto di installazione il livello di cortocircuito 50 kA? Risposta: L'energia specifica lasciata passare : I2t = (50103)20,14 = 3,5108 A2s L'energia specifica ammissibile del cavo : K2S2 = 11523002 = 1,1910 9 A 2s. Il cavo risulta quindi protetto.

Valori di K2S2 [A 2S]


cavo PVC G2 EPR XLPE Cu Al Cu Al Cu Al sezione [mm2] 1,5 2,97104 1,23104 4,10104 1,70104 4,60104 1,70104 2,5 8,26104 3,42104 1,13105 4,73104 1,27105 4,73104 4 2,11105 8,76104 2,91105 1,21105 3,27105 1,21105 6 4,76105 1,97105 6,56105 2,72105 7,36105 2,72105 10 1,32106 5,47105 1,82106 7,56105 2,04106 7,56105 16 3,38106 1,40106 4,66106 1,93106 5,23106 1,93106 25 8,26106 3,42106 1,13107 4,73106 1,27107 4,73106 35 1,62107 6,70106 2,23107 9,27106 2,50107 9,27106 50 3,30107 1,36107 4,55107 1,89107 5,11107 1,89107

Cortocircuito a fondo linea


La norma CEI 64-8 prescrive che l'intervento delle protezioni debba essere verificato anche per cortocircuiti a fondo linea. La presenza di una protezione di tipo termico considerata sufficiente a garantire la protezione contro il cortocircuito a fondo linea. Alcuni tipi di circuiti tuttavia possono o devono essere realizzati senza protezione termica, oppure con una protezione termica sovradimensionata. ad esempio il caso dei circuiti di sicurezza e di alimentazione di elettromagneti di sollevamento. In questi casi la condizione da verificare la seguente: Iccmin Im dove: c Iccmin il valore della corrente di cortocircuito a fondo linea; c Im la corrente di intervento della protezione magnetica.

Il calcolo di Iccmin si pu effettuare con le seguenti formule:

quando il conduttore di neutro non distribuito;


Icc min = 0, 8 Uo SF k x k par 1 5 (1+ m) L ,

Iccmin [A] la corrente di cortocircuito a fondo linea; U0 [V] la tensione di fase di alimentazione; m il rapporto tra la sezione del conduttore di fase e la sezione del conduttore di neutro.

Fattori di correzione
kx sez. cavo [mm 2] kx kpar n cavi in parallelo kpar 120 150 185 240 300

quando il conduttore di neutro distribuito. Significato dei simboli: U [V] la tensione concatenata di alimentazione; [ mm2/m] la resistivit a 20C del materiale dei conduttori (0,018 per il rame -0,027 per l'alluminio); L [m] la lunghezza della conduttura protetta; SF [mm 2] la sezione del conduttore di fase;

0,90 0,85 0,80 0,75 0,72 1 1 2 2 3 4 5 3,2

2,65 3

I coefficienti kx e kpar sono da utilizzarsi rispettivamente in presenza di cavi di sezione superiore a 95 mm2 (per tener conto della loro reattanza) e per il caso di diversi conduttori in parallelo.
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Protezione dei circuiti

Protezione contro il cortocircuito Lunghezza massima protetta

Lunghezza massima protetta


Utilizzando le formule della pagina precedente possibile determinare la tabella delle lunghezze massime protette dei cavi in funzione dei valori di corrente di regolazione magnetica. Questa tabella sar da usarsi quando non presente la protezione termica. Le tabelle delle lunghezze massime protette tengono conto di un coefficiente di tolleranza di intervento del magnetico pari a 1,2.

Fattori di correzione da applicare alle lunghezze massime


S fase = 1 S neutro trifase 400 V o bifase 400 V senza neutro trifase 400 V + neutro monofase 230 V fase + neutro Nelle formule si tiene conto di una riduzione dell'80% della tensione di alimentazione, per effetto della corrente di cortocircuito, rispetto alla tensione nominale 1 0,58 0,58 di alimentazione (coeff. 0,8) e dell'aumento di resistenza dei conduttori dovuto al riscaldamento (coeff. 1,5). 0,39 S fase = 2 S neutro

Protezione del cavo - lunghezza massima protetta [m]


sez. [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 regolazione magnetica [A] 20 370 617 30 247 412 658 40 185 309 494 741 50 148 247 395 593 60 123 206 329 494 70 106 176 282 423 705 80 93 154 247 370 617 90 82 137 219 329 549 100 74 123 198 296 494 790 120 62 103 165 247 412 658 140 53 88 141 212 353 564 160 46 77 123 185 309 494 772 180 41 69 110 165 274 439 686 200 37 62 99 148 247 395 617 240 31 51 82 123 206 329 514 720 280 26 44 71 106 176 282 441 617 320 23 39 62 93 154 247 386 540 772 400 19 31 49 74 123 198 309 432 617 440 17 28 45 67 112 180 281 393 561 786 480 15 26 41 62 103 165 257 360 514 720 520 14 24 38 57 95 152 237 332 475 665

Protezione del cavo - lunghezza massima protetta [m]


sez. [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 35 53 88 141 220 309 441 617 33 49 82 132 206 288 412 576 30 46 76 122 190 266 380 532 28 42 71 113 176 247 353 494 670 25 37 62 99 154 216 309 432 586 667 22 33 55 88 137 192 274 384 521 593 20 30 49 79 123 173 247 346 469 533 630 27 45 72 112 157 224 314 426 485 572 664 40 63 99 138 198 277 375 427 504 585 31 49 77 108 154 216 293 333 394 457 556 667 25 40 62 86 123 173 235 267 315 365 444 533 20 32 49 69 99 138 188 213 252 292 356 427 25 39 54 77 108 147 167 197 228 278 333 20 31 43 62 86 117 133 157 183 222 267 25 35 49 69 94 107 126 146 178 213 20 27 39 55 74 85 100 116 141 169 15 22 31 43 59 67 79 91 111 133 12 17 25 35 47 53 63 73 89 107 10 14 20 28 38 43 50 58 71 85 regolazione magnetica [A] 560 600 650 700 800 900 1000 1100 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 8000 10000 12500

Esempio 1 Rete trifase 400 V senza neutro. Protezione assicurata con un interruttore NS400N munito di sganciatore solo magnetico tipo MA da 320 A, regolato a 4000 A (precisione 20%). Sezione delle fasi: 120 mm2. Il cavo protetto da cortocircuito in fondo alla conduttura se la sua lunghezza inferiore a 133 m.

Esempio 2 Rete monofase 230 V (fase + neutro). Protezione assicurata tramite un interruttore NS80H sganciatore solo magnetico, tipo MA, da 50 A, regolato a 500 A (precisione 20%).

Sezione delle fasi e del neutro: 10 mm2. Sulla tabella si considera la regolazione a 520 A (pi cautelativa di 500 A) da cui si ottiene 95 m. Applicando il fattore 0,58 si ottiene una lunghezza di 55 m. Il cavo protetto da cortocircuito in fondo alla linea se la sua lunghezza inferiore a 55 m.

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Protezione dei circuiti

Protezione dei conduttori di protezione e di neutro Sezione del conduttore di protezione e di neutro
di guasto a terra ed essere dimensionato in modo da permettere l'intervento delle protezioni contro i contatti indiretti. Qui di seguito vengono riportati due metodi per il solo dimensionamento termico del conduttore. Nota 1: Il conduttore di protezione deve essere identificato con la colorazione giallo/verde. Nota 2: Il conduttore di protezione che svolge contemporaneamente anche la funzione di neutro viene chiamato PEN.
sezione di fase [mm 2] 16 25-35 > 35

Sezione del conduttore di protezione (PE)


Il conduttore di protezione realizza il collegamento delle masse all'impianto di terra. La sua funzione primaria quella di permettere la circolazione della corrente di guasto verso terra e, unitamente all'interruttore automatico, di garantire la protezione contro i contatti indiretti. Il conduttore di protezione deve sopportare le sollecitazioni termiche dovute alla corrente c Metodo semplificato Il dimensionamento viene effettuato in funzione della sezione del conduttore di fase. Nota: le sezioni riportate in tabella sono valide soltanto se i conduttori di protezione sono costituiti dallo stesso materiale dei conduttori di fase. c Metodo adiabatico (economico) Questo metodo conduce a sezioni notevolmente inferiori a quelle indicate nella tabella del metodo semplificato. La sezione del conduttore di protezione SPE deve rispettare la seguente relazione:
SPE I2 t K 2PE

Nota 3: Connessione e posa c non deve essere in nessun caso interrotto da dispositivi di protezione, e sezionamento; c le masse devono essere collegate al conduttore di protezione tramite l'apposito morsetto di terra, in parallelo e non in serie; c deve essere posato in prossimit dei conduttori di fase e senza interposizione di materiale ferromagnetico (sistemi TN e IT). c per ulteriori informazioni consultare il capitolo riguardante i sistemi di neutro.

sezione minima del conduttore di protezione [mm2] Cu Al PE PEN PE SF SF SF 16 16 16 SF/2 SF/2 SF/2

PEN SF 25 SF/2

Valori del coefficiente KPE tipo conduttore cavo unipolare cavo nudo a contatto con cavi isolati anima di cavo multipolare Cu Al Cu Al Fe Cu Al

dove: I2t l'energia specifica lasciata passare dall'interruttore automatico durante l'interruzione del guasto. Tale valore si ricava dalle curve di energia specifica passante fornite dal costruttore dell'interruttore. In caso di interruttore automatico ritardato, l'energia in gioco pu essere determinata come il prodotto del quadrato della corrente di guasto presunta per il tempo totale di interruzione. KPE un fattore il cui valore dipende dal materiale conduttore, dal materiale isolante e dal tipo di conduttore utilizzato. In tabella sono riportate le configurazioni pi diffuse.

tipo isolante PVC 143 95 143 95 52 115 76

G2 166 110 166 110 60 135 89

EPR/XLPE 176 116 176 116 64 143 94

Nota 1: quando il conduttore di protezione non fa parte della conduttura di alimentazione non deve essere, in ogni caso, inferiore a: c 2,5 mm2 se prevista una protezione meccanica; c 4 mm2 se non prevista una protezione meccanica. Nota 2: le apparecchiature di elaborazione dati con correnti di dispersione che superano 10 mA devono essere collegate a terra con una delle seguenti configurazioni:

c cavo unipolare di sezione non inferiore a 10 mm2 o due cavi in parallelo ciascuno di sezione non inferiore a 4 mm2 con terminali indipendenti; c anima di cavo multipolare con sezione non inferiore a 2,5 mm2. La sezione complessiva del cavo multipolare non deve essere inferiore a 10 mm2 in modo da rendere minimi i danni provocati da eventuali sollecitazioni meccaniche; c 2 cavi in parallelo di sezione non inferiore a 2,5 mm2 in componenti protettivi metallici.

Sezione del conduttore di neutro


Il conduttore di neutro contribuisce alla trasmissione dell'energia elettrica e viene utilizzato in presenza di carichi monofasi. In queste condizioni, il conduttore di neutro percorso da una corrente la cui intensit dipende dal grado di squilibrio dei carichi. L'eventuale conduttore di neutro deve avere la stessa sezione dei conduttori di fase: c nei circuiti monofasi a due fili, qualunque sia la sezione dei conduttori; c nei circuiti polifasi, quando la dimensione dei conduttori di fase sia inferiore od uguale a 16 mm2 se in rame o a 25 mm2 se in alluminio. Nei circuiti polifasi i cui conduttori di fase abbiano una sezione superiore a 16 mm2 se in rame o a 25 mm2 se in alluminio
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il conduttore di neutro pu avere una sezione inferiore a quella dei conduttori di fase se sono soddisfatte contemporaneamente le seguenti condizioni: c la corrente massima, comprese le eventuali armoniche, che si prevede possa percorrere il conduttore di neutro durante il servizio ordinario, non sia superiore alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore di neutro; c la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16 mm2 se in rame od a 25 mm2 se in alluminio.
sezione fase [mm2] Cu Al 16 > 16 25 > 25 minima sezione neutro [mm2] SF 16 SF 25

Nota 1: il conduttore di neutro deve essere identificato con la colorazione blu chiaro. Nota 2: sistema TN-C Il conduttore di neutro svolge anche la funzione prioritaria di conduttore di protezione e come tale non pu essere interrotto. Per il suo corretto dimensionamento consultare il paragrafo relativo al conduttore di protezione e rispettare le considerazioni riguardanti le minime sezioni del conduttore di neutro. Nota 3: sistema IT La norma sconsiglia di distribuire il neutro. Dove necessaria la distribuzione valgono le condizioni gi esposte. Nota 4: devono essere previsti i dispositivi di protezione delle fasi ed, eventualmente, del neutro in accordo con quanto riportato nel capitolo "Protezione delle persone".

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Protezione dei circuiti

Dimensionamento rapido dei cavi Linee monofasi

I metodi di calcolo della sezione dei cavi proposti in questo capitolo e quelli di verifica descritti nei capitoli successivi sono rigorosamente rispondenti alle norme CEI. La loro applicazione porta all'ottimizzazione della sezione dei cavi (sezione minima possibile) con conseguente minimizzazione dei costi di acquisto e di installazione. Per contro, questo procedimento richiede attenzione e tempo per la progettazione. Pu perci risultare utile fare riferimento al metodo rapido che viene descritto qui di seguito.

risultino comunque rispondenti alle norme, in qualche applicazione impiantistica la sezione pu risultare leggermente sovrabbondante.

Tabella A Sezioni del conduttore di protezione SPE in funzione della sezione del conduttore di fase SF
SF [mm2] rame 16 25-35 > 35 SPE [mm2] rame SF 16 SF/2

Campo di applicazione
La scelta dei cavi effettuata con questo metodo particolarmente mirata per impianti nel campo domestico e del piccolo terziario, con sistema di distribuzione TT e posa dei cavi in tubi incassati nei muri. Per impianti con sistema TN ed altre modalit di posa dei cavi, il metodo pu essere utilizzato con i seguenti accorgimenti: c corrente di cortocircuito all'origine dell'impianto BT non superiore a 15 kA; c sezione del conduttore di protezione PE ricavato dalla seguente tabella A.

Metodo rapido
Il metodo che viene qui proposto in forma tabellare non richiede calcoli n verifiche, poich le sezioni dei cavi indicate sono precalcolate. Tuttavia, affinch le sezioni suggerite

Determinazione rapida della sezione dei cavi


Linee monofase Le tabelle 1, 2, 3, 4, 5 forniscono le lunghezze massime dei cavi in funzione della corrente nominale dell'interruttore, della sezione dei cavi e della caduta di tensione massima ammissibile nel circuito in esame. La determinazione della sezione adatta all'applicazione in esame si far scegliendo la sezione avente lunghezza massima ammissibile immediatamente superiore a quella del circuito in esame. Esempio: una linea monofase di 35 m di lunghezza, protetta da un interruttore da 16 A, con una caduta di tensione massima ammissibile del 3%. Dalla tabella 5, con 16 A, si determina la sezione di 4 mm2 (lunghezza massima ammissibile 38,6 m).

Tabella 1 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie dell'1% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A

1,5
7,7

2,5
12,8 8,0

4
20,6 12,8 10,3

6
30,9 19,3 15,4

10
32,0 25,5

16

40,5

Tabella 2 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie dell'1,5% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A

1,5
11,6

2,5
19,3 12,0

4
30,9 19,3 15,4

6
46,4 29,0 23,2

10
48,0 38,4

16

61,0

Tabella 3 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 2% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A

1,5
15,5

2,5
25,7 16,0

4
41,2 25,7 20,6

6
61,9 38,7 30,9

10
64,1 51,2

16

81,3

Tabella 4 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 2,5% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A

1,5
19,4

2,5
32,2 20,1

4
51,6 32,2 25,8

6
77,4 48,4 38,7

10
80,2 64,1

16

101,8

Tabella 5 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con u%Ie del 3% sezione cavi rame [mm2]
lunghezza max [m] In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A

1,5
23,2

2,5
38,6 24,1

4
61,9 38,6 30,9

6
92,8 58,0 46,4

10
96,1 76,8

16

122,1

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Dimensionamento rapido dei cavi Linee monofasi Linee trifasi


Tabella 6 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con u%Ie del 2,5% In interruttore 10 A lunghezza totale linee [m]
lunghezza singoli tratti [m] 4 mm2 2,5 mm2 1,5 mm2 19 5 15 15 10 30 10 10

Determinazione rapida della sezione dei cavi


Linee monofasi costituite da tratti di diversa sezione Nella distribuzione terminale, abbastanza frequente realizzare circuiti che abbiano diverse derivazioni, che a volte possono avere sezioni di fase (e neutro) diverse da quelle del cavo da cui sono derivate. Le tabelle 6 e 7 forniscono le lunghezze dei tratti di circuito di diversa sezione in funzione della lunghezza totale della tratta alimentata con interruttore da 10 A (tabella 6) o da 16 A (tabella 7). Entrambe le tabelle fanno riferimento ad una caduta di tensione massima del 2,5% (caratteristica di un'appartamento in cui sul montante tra il contatore e l'appartamento si preveda una caduta di tensione inferiore all'1,5%). Esempio: un circuito di distribuzione monofase di 25 m di lunghezza alimentato da un interruttore da 10 A. Dalla tabella 6 si ottengono due tratti, 15 m da 2,5 mm2 e 10 m da 1,5 mm2. Linee trifasi La tabella 8 fornisce le lunghezze massime dei cavi in funzione della corrente nominale dell'interruttore, della sezione dei cavi e della caduta di tensione massima ammissibile nel circuito in esame (1% per i circuiti di distribuzione e 3% per i circuiti terminali). La determinazione della sezione adatta all'applicazione in esame si fa scegliendo la sezione avente lunghezza massima ammissibile immediatamente superiore a quella del circuito in esame. Esempio: una linea trifase di un circuito terminale (u massima 3%) di 100 m di lunghezza protetta da un interruttore da 25 A. Dalla tabella 8, con 25 A e u 3% si determina la sezione di 10 mm2 (lunghezza massima ammissibile 133 m).

-19

20

25

30
20 25

35
10 25 25 15

40
33 7 35 10

45
41 4

50
50

Tabella 7 Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con u%Ie del 2,5% In interruttore 16 A lunghezza totale linee [m]
lunghezza singoli tratti [m] 6 mm2 4 mm2 2,5 mm2 20 15 10 15

-20

25
10 25 5

30
13 17 25 10

35
10 25 6 34

40
23 17

45
39 6

48
48

Tabella 8 Dimensionamento delle linee di distribuzione trifasi con u%Ie dell'1% (circuiti di distribuzione) e del 3% (circuiti terminali) sezione cavi rame [mm2]
I max [m] u 1% In interr. 6 A In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A In interr. 25 A In interr. 32 A I max [m] u 3% In interr. 6 A In interr. 10 A In interr. 16 A In interr. 20 A In interr. 25 A In interr. 32 A Nota: in caso di utilizzo di interruttori scatolati o modulari con curva D, K e MA per sistemi TN verificare la lunghezza massima per la protezione delle persone. 85 51 142 85 53 227 136 85 68 339 203 127 101 81 209 167 133 104 262 209 163 266 207 234

1,5
28,6 17,2

2,5
47,5 28,5 17,8

4
75,6 45,4 28,3 22,7

6
113 67,9 42,4 33,9 27,1

10

16

25

35

69,6 55,7 44,6 34,8 87,4 69,9 54,6 108 84,8 116

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Protezione dei circuiti

Condotti sbarre prefabbricati Introduzione

Generalit
Le funzioni principali delle canalizzazioni elettriche prefabbricate sono il trasporto e la distribuzione dell'energia da una sorgente ad un punto di utilizzo. inoltre possibile realizzare altre funzioni come il comando dei circuiti di illuminazione e l'integrazione di circuiti ausiliari o di emergenza. Per trasporto di energia si intendono i collegamenti trasformatore-quadro e quadro-quadro caratterizzati da elevate correnti nominali (800-5000 A) con soluzioni standard o personalizzate. La distribuzione dell'energia comprende un campo applicativo pi ampio (correnti nominali da 20 a 5000 A) ed da intendersi come l'insieme delle soluzioni tecniche realizzabili per alimentare direttamente impianti industriali e del terziario fino agli utilizzatori (macchine utensili, motori, corpi illuminanti). Le canalizzazioni elettriche prefabbricate indipendentemente dalla loro corrente nominale sono composte da 4 elementi fondamentali: c alimentazioni inserite in testa o centralmente alla canalizzazione ne assicurano l'alimentazione. Per correnti nominali elevate sono disponibili testate di alimentazione dedicate per quadri tipo Prisma e per trasformatori (resina e olio); c elementi rettilinei costituenti la linea che permette il trasporto dell'energia dal punto sorgente al punto di utilizzo; c dispositivi di fissaggio per il fissaggio della canalizzazione a muro o in sospensione e per il sostegno dei corpi illuminanti ove necessario; c spine e cassette di derivazione consentono l'alimentazione diretta di lampade o macchine operatrici con la protezione integrata tramite fusibili, interruttori modulari (serie Multi 9) o scatolati (serie Compact NS).

La gamma Canalis
c Serie illuminazione Caratterizzate da correnti nominali di piccola intensit (20-40 A) e dal grado di protezione fino ad IP55, le canalizzazioni Canalis KBA e KBB sono dedicate alla distribuzione e al comando dei circuiti di illuminazione. Sono disponibili in versione bipolare e tetrapolare, con possibilit di scelta della lunghezza degli elementi rettilinei (2-3 m) e del numero di derivazioni presenti sugli stessi. La tecnologia adottata per le giunzioni, di tipo rapido, e per i dispositivi di fissaggio (staffe autobloccanti) consente l'installazione in tempi estremamente ridotti. c Serie piccola e media potenza Dedicate alla distribuzione della forza motrice per l'alimentazione diretta dei carichi, le canalizzazioni Canalis KNA, KNT e KS raggiungono correnti nominali di 800 A in versione tetrapolare. Si distinguono per le dimensioni ridotte dell'involucro e per la facilit di montaggio grazie anche alle giunzioni prive di bulloni, in grado di assorbire le dilatazioni dei conduttori, e per la disponibilit nella versione KNT di 3 conduttori supplementari, integrati d'origine nella canalizzazione, per circuiti ausiliari o di telecomando. c Serie forte potenza Le canalizzazioni Canalis KH, KTIA e KTIC si collocano nel settore trasporto e distribuzione ad elevate correnti nominali (fino a 5000 A) e trovano la migliore applicazione nelle cabine di trasformazione per il collegamento trasformatore-quadro o come distribuzione principale nelle industrie o negli insediamenti commerciali e nel terziario. Sono caratterizzate da un ingombro molto ridotto data la disposizione a sandwich dei conduttori, utile anche a ridurre gli sforzi elettrodinamici in caso di cortocircuito, e dalla disponibilit di elementi su misura (rettilinei, curve o alimentazioni).

La soluzione prefabbricata
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate nascono come alternativa al tradizionale impianto realizzato in cavo, rispetto al quale, proprio per il fatto di nascere come prodotto prefabbricato, evidenziano una maggiore flessibilit di gestione degli impianti con larga possibilit di riutilizzo dei materiali. I tempi di posa sono ridotti grazie alla maggior facilit di installazione: il costo globale dell'impianto sensibilmente ridotto. Le canalizzazioni elettriche prefabbricate Canalis coprono un panorama completo di applicazioni, dall'illuminazione di uffici ai grossi impianti in cabine di trasformazione. Tutti i prodotti sono conformi alla norma CEI-EN 60439-2 ed offrono quindi una maggior sicurezza, garantita da Schneider che ne certifica la rispondenza alla norma.

La gamma Canalis in sintesi


Canalis KBA KBB KNA KNT KS KH KTIA KTIC In [A] 25-40 25-40 40-63-100 40-63-100 100800 10005000 10004000 10005000 n. conduttori 2/4 28 4 4+3 4 3/4 3/4/5 3/4/5 grado di protez. IP 55 55 41/54 (1) 41/54 (1) 52/54 (1) 31 55 55

(1) Con accessori di tenuta.

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Condotti sbarre prefabbricati Prescrizioni normative

Introduzione
Dovendo realizzare impianti secondo la regola dellarte, per quanto detto in altre parti di questa guida, spesso interessante per linstallatore fare riferimento a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati. Ci, anche in virt dellart. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti "a regola darte". Per quanto riguarda i condotti sbarre prefabbricati, la norma di riferimento la CEI EN 60439-2 (CEI 17-13/2). Questa norma rappresenta unevoluzione rispetto alla precedente CEI 17-13 (Parte 2) del 1980, soprattutto per ci che concerne gli aspetti legati allindustrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne le prestazioni.

La norma CEI EN 60439-2: presentazione


La norma si applica ai condotti sbarre, apparecchiature costituite da un sistema di conduttori comprendente una o pi sbarre distanziate e sostenute da materiali isolanti (isolatori), il tutto contenuto in un involucro (condotto) al quale possono essere applicati dispositivi di derivazione ed apparecchiature di protezione, e ai loro accessori; si applica inoltre ai condotti sbarre destinati ad alimentare apparecchi di illuminazione mediante unit di derivazione. Un condotto sbarre prefabbricato composto da ununit principale (elemento rettilineo) alla quale sono successivamente collegati dispositivi atti ad assolvere differenti funzioni: cassette di alimentazione, dispositivi di fissaggio (staffe murali o a sospensione), dispositivi di derivazione (spine precablate o a morsetti), cassette per interruttori modulari, scatolati o per fusibili), elementi complementari per il cambio di direzione (elementi flessibili, elementi a T, Z, X). I condotti sbarre, se non diversamente specificato allinterno del testo normativo, devono essere conformi a tutte le prescrizioni riportate nella EN 60439-1 gi applicabile per i quadri elettrici (ad es. di distribuzione) di bassa tensione.

La norma CEI EN 60439-2 deve essere letta congiuntamente alla EN 60439-1 (2000) "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT), Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)", che si applica integralmente, ove la prima non contenga articoli o paragrafi specifici che ne modifichino o sostituiscano il contenuto. I condotti sbarre trattati dalla norma sono "Apparecchiature costruite in serie (AS)", cio conformi alla definizione: "Apparecchiatura di protezione e manovra conforme ad un tipo o ad un sistema prestabilito senza scostamenti tali da modificarne in modo determinante le prestazioni rispetto allapparecchiatura tipo provata secondo quanto prescritto nella presente Norma. In pratica, la norma richiede che ogni condotto sbarre costruito sia conforme ad un ben identificato prototipo, gi sottoposto a tutte le prove di tipo da essa previste. Questa precisa prescrizione serve a limitare, per quanto possibile, limprovvisazione che pu caratterizzare la realizzazione dei condotti sbarre, e lo fa richiedendo ai vari costruttori una standardizzazione sempre pi spinta del proprio prodotto. Le prove di tipo che la norma richiede di eseguire sui condotti sbarre per dimostrarne la rispondenza alle sue prescrizioni sono numerose e, in qualche caso, gravose sia tecnicamente che economicamente. La nuova edizione della norma CEI EN 60439-2, di recente pubblicazione, prevede la possibilit che le unit di derivazione, pi suscettibili di adattamenti e personalizzazioni da parte dellinstallatore, siano "Apparecchiature costruite non in serie (ANS)" e, quindi, non completamente conformi al prototipo di riferimento. Per i prodotti ANS (e, quindi, anche per le derivazioni dei condotti sbarre), la norma ammette che alcune delle prove di tipo non vengano effettuate, purch le relative prestazioni siano comunque verificate attraverso estrapolazioni, calcoli o altri metodi che il costruttore dimostri validi a tal fine; a tale scopo, la verifica va fatta per confronto con i risultati omogenei ottenuti durante le prove di tipo che lapparecchiatura di serie (AS) di riferimento ha superato (ad esempio, per il riscaldamento, la derivazione non deve essere in condizioni peggiori

rispetto alla derivazione provata di riferimento, e, analogamente, si devono studiare accorgimenti perch la tenuta al cortocircuito sia almeno equivalente a quella del prototipo).

I condotti sbarre e la legge 46/90


Come gi anticipato, la Legge 46/90 richiede che i materiali ed i componenti dellimpianto siano scelti tra quelli realizzati e verificati secondo la regola dellarte; quindi conveniente per linstallatore utilizzare condotti sbarre conformi alla Norma di riferimento e provati con prove di tipo dal costruttore. Linstallatore dovr poi curarne il montaggio, seguendo le istruzioni e gli elementi di scelta forniti dal costruttore, ed effettuare il collaudo finale prima della messa in tensione dellimpianto; lesito positivo di tale collaudo gli consentir, allatto della Dichiarazione di conformit prevista dalla Legge 46/90, di garantire la rispondenza alla regola dellarte anche della parte di impianto realizzata utilizzando i condotti sbarre. Il costruttore dei condotti sbarre ha lobbligo di apporre su ciascun elemento una targa che riporti le principali caratteristiche: i dati di targa obbligatori che la norma prescrive sono il marchio o il nome del costruttore ed il numero di identificazione del prodotto. Nella documentazione del costruttore devono essere riportati i dati e le caratteristiche tecniche richieste dalla norma, tali da consentire una scelta corretta degli elementi costituenti il condotto: c la norma di riferimento; c la corrente nominale, la natura della corrente (c.c. o c.a) e la frequenza, se in c.a.; c la tensione nominale di impiego e la tensione nominale di isolamento; c il valore di tenuta al cortocircuito; c i valori di resistenza, reattanza e impedenza del condotto; c i valori di resistenza, reattanza ed impedenza del sistema in codizioni di guasto; c il grado di protezione, se diverso da IP2X. Il problema della rispondenza dei materiali elettrici (e, nel nostro caso, dei condotti di bassa tensione) alle norme stato messo in particolare risalto dalla legge 46/90 e dal suo regolamento dattuazione, attraverso le loro specifiche direttive.

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Le prestazioni dei condotti e le relative prove


La richiesta pressante del mercato per prodotti di bassa tensione rispondenti alla norma induce qualche costruttore (principalmente per i fattori tecnici ed economici succitati) ad estendere certificazioni relative a configurazioni e prestazioni di condotti sbarre provati, anche a prodotti di concezione e caratteristiche molto diverse da quelle del prototipo di riferimento, andando in tal modo al di l delle estrapolazioni consentite dalla norma. I rapporti di prova realizzati dal costruttore per specifici prodotti o configurazioni non sono validi e applicabili per tutta la gamma della sua produzione. Lacquirente ed utilizzatore di condotti sbarre si deve quindi rivolgere a costruttori in grado di dimostrare la rispondenza alle norme dellintera gamma di loro produzione, per le varie configurazioni e prestazioni dichiarate. Tra i documenti che il costruttore deve esibire, la norma CEI EN 60439-1 (e, di conseguenza, la 60439-2) non fa distinzione riguardo allente emittente, che pu, pertanto, essere un laboratorio del costruttore stesso oppure un laboratorio o istituto indipendente dal costruttore e/o ufficialmente riconosciuto come ente certificatore.

Condotti sbarre industrializzati in forma di componenti


Le norme CEI EN 60439-1/2 ammettono che alcune fasi del montaggio dei condotti vengano eseguite fuori dallofficina del costruttore, purch siano realizzate secondo le sue istruzioni. Ci in accordo con lo spirito della norma, che tende a conferire al condotto sbarre di bassa tensione le caratteristiche di prodotto industrializzato che si traducono poi in significativi vantaggi per lutilizzatore finale, non ultimo quello della maggiore affidabilit e del conseguente aumento del livello di sicurezza ottenibile. Linstallatore dunque autorizzato e in qualche modo indirizzato dalla norma CEI ad utilizzare prodotti commercializzati in forma di pezzi sciolti da comporre correttamente per la costruzione, volta per volta, dello specifico impianto. Lutilizzazione di questo tipo di prodotto pone, inoltre, il problema della suddivisione (condivisione) di responsabilit nel garantire la rispondenza alla norma del prodotto finale. Infatti, n il costruttore dei pezzi sciolti, n linstallatore hanno la

possibilit di controllare completamente liter realizzativo del prodotto e di garantire quindi la rispondenza alla norma, in particolare per la parte di realizzazione del condotto sbarre non di propria competenza. Tuttavia, la norma stessa che indica una soluzione razionale a questo problema; riferendosi in particolare alla tabella 7: Elenco delle verifiche e prove da eseguire sullapparecchiatura AS ed ANS. Questa tabella definisce sia le prove di tipo che le prove individuali che devono essere effettuate per garantire la rispondenza del condotto sbarre alla norma. Le prove di tipo hanno lo scopo di verificare la rispondenza del prototipo al progetto, in conformit alle prescrizioni della norma; in generale dovr essere il costruttore dei pezzi sciolti a farsene carico ed a garantire di conseguenza il prodottocommercializzato. Inoltre, lo stesso costruttore dovr fornire adeguate istruzioni per la scelta dei componenti da utilizzare, per il montaggio e linstallazione del condotto sbarre. Nel caso dei condotti sbarre, il costruttore dei pezzi sciolti effettua anche le prove individuali in fabbrica sui singoli componenti, per i quali garantisce quindi la corretta costruzione e la mancanza di difetti nei materiali. Linstallatore ha, dallaltra parte, la responsabilit di una scelta oculata dei componenti e di un montaggio accurato, effettuati seguendo scrupolosamente le istruzioni del costruttore dei componenti. Linstallatore ha inoltre lobbligo di garantire la conformit alla norma delle modifiche effettuate sul prodotto finito (possibili, come abbiamo visto, soltanto per le unit di derivazione del condotto). Infine, linstallatore dovr eseguire le verifiche impiantistiche (ad esempio, come previste dalla Norma CEI 64-8 parte 6) per assicurarsi del buon esito del montaggio e dellinstallazione del condotto completo.

tipo di prodotto utilizzato, ancora citando il catalogo del costruttore stesso. Questultimo si rende responsabile, in particolare della rispondenza dei prodotti alle norme che vi vengono citate. bene comunque che linstallatore controlli quanto indicato sul catalogo del costruttore dei componenti, onde evitare di fare affidamento su frasi di rispondenza generica alla norma che, nella sostanza, non hanno alcun significato tecnico. Situazioni di questo genere talvolta si verificano ancora poich alcuni costruttori, in ritardo con ladeguamento alla norma, affidano a messaggi ambigui la definizione della rispondenza alla norma stessa, che invece un requisito fondamentale per dimostrare la rispondenza del condotto sbarre alla regola dellarte e dunque alle leggi dello Stato italiano. Oltre a verificare con attenzione le indicazioni del catalogo del costruttore, consigliabile quindi che linstallatore si renda conto della veridicit di quanto in esso affermato.

Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte dellinstallatore, per poter garantire e documentare opportunamente la conformit del condotto sbarre alla norma si possono cos sintetizzare: c scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare lesecuzione delle prove di tipo sui prototipi; c effettuare la scelta dei componenti del condotto sbarre in stretta osservanza dei cataloghi del fornitore; c montare il condotto seguendo scrupolosamente le istruzioni del fornitore dei pezzi sciolti e degli apparecchi; c verificare, tramite prove di tipo o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche sostanziali (ad esempio, sulle unit di derivazione) apportate rispetto alle configurazioni tipo garantite dal costruttore; c installare correttamente il condotto sbarre effettuando le ulteriori necessarie verifiche elettriche o meccaniche; c conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove di tipo ed alle prove impiantistiche sul condotto installato; c redigere la dichiarazione di conformit dellimpianto ed allegare alla relazione tecnica le caratteristiche e la documentazione di riferimento per il condotto sbarre installato.

Dichiarazione di conformit richiesta dalla legge 46/90


Si presenta ora il problema estremamente pratico ed immediato di cosa allegare alla dichiarazione di conformit richiesta dalla legge 46/90. Linstallatore che ha scelto condotti sbarre di bassa tensione conformi alla norma CEI EN 60439-2, deve riportare nella relazione allegata alla dichiarazione di conformit dellimpianto lattestato di conformit dei prodotti a questa norma (ad esempio, allegando le fotocopie delle pagine di catalogo pertinenti). Inoltre, dovr indicare il nome o la ragione sociale del costruttore dei componenti del condotto ed il

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Condotti sbarre prefabbricati Prescrizioni normative

In sintesi, si tratta di una serie di azioni abbastanza semplici di cui uno degli aspetti pi importanti quello della scelta del fornitore dei componenti, per la quale linstallatore deve agire con cautela per poter correttamente e con poche ulteriori attenzioni rispondere alle prescrizioni delle norme e regole vigenti.

Il rischio dincendio
Nella progettazione di un impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso dincendio, la prima cosa da considerare la riduzione della probabilit che accada levento. Il pericolo dincendio in un locale dipende da molti fattori e, in generale: c dalla natura e dal volume di combustibile in grado dalimentare lincendio; c dalla presenza di una sorgente di calore anomala, che pu essere lorigine di un principio dincendio. Il rischio, anche se non pu mai essere nullo, deve tuttavia essere ridotto il pi possibile in funzione del danno. Un aspetto importante da affrontare consiste, perci, nel conoscere il comportamento dei materiali durante una loro eventuale esposizione al fuoco, per essere certi che il pubblico possa evacuare gli immobili in tutta sicurezza e che i sistemi di detenzione, allarme e spegnimento degli incendi, installati negli edifici, funzionino correttamente. Le norme impiantistiche La legge 46/90 richiede che gli impianti siano costruiti a regola darte, condizione questa soddisfatta dal rispetto delle norme CEI. In ambienti con particolari problemi per lincendio si deve ridurre al minimo la probabilit che limpianto elettrico sia causa dinnesco o di propagazione; quindi, anche le apparecchiature elettriche devono essere scelte ed installate in modo da impedire che eventuali archi o scintille diano origine ad un incendio. Lindividuazione degli ambienti a maggior rischio dincendio dipende da una molteplicit di parametri che devono essere attentamente valutati in fase di progetto. Tali parametri, richiamati nella norma tecnica degli impianti CEI 64-8, possono dipendere da diversi fattori come, ad esempio: c la densit daffollamento o la capacit di deflusso e sfollamento dellambiente; c lentit del possibile danno alle persone, animali, e/o cose; c il comportamento al fuoco delle strutture delledificio; c la presenza di materiale combustibile e/o esplosivo; c la destinazione duso dei locali, ecc. Le prescrizioni per questi luoghi sono pi severe rispetto a quelle per gli ambienti ordinari ed, in particolare, sono richiamate nelle seguenti norme impiantistiche:

v CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori v Capitolo 751 (Ambienti a maggior rischio dincendio), v Capitolo 752 (Luoghi di pubblico spettacolo e dintrattenimento); c CEI EN 60079-10 e 14 Impianti elettrici nei luoghi con pericolo desplosione. Comportamento al fuoco dei cavi Per ambienti ordinari, la Norma CEI 648, nella sezione 422 relativa alla protezione contro gli incendi, prescrive che tutti i componenti elettrici degli impianti non devono costituire un pericolo per linnesco o la propagazione di un incendio per gli altri materiali adiacenti. Per gli isolanti, una caratteristica comune quella di non provocare incendi in caso di riscaldamento eccessivo dovuto ad un guasto. A tal fine si devono rispettare le condizioni e le temperature di prova col filo incandescente indicate nella CEI 64-8 e si devono osservare le misure pi appropriate per linstallazione, in modo da evitare questo rischio. Per ambienti di pubblico spettacolo e di intrattenimento, la non propagazione alla fiamma il minimo requisito richiesto dalla Norma CEI 64-8, sez. 752, per le canalizzazioni e per i cavi. In particolare, viene prescritto che, per i circuiti a tensione nominale non superiore a 230/400 V, i cavi devono avere una tensione nominale di isolamento non inferiore a 450/750 V, mentre per i circuiti di segnalazione e comando la tensione nominale disolamento non deve essere inferiore a 300/500 V. Inoltre, previsto che i circuiti di sicurezza funzionino durante lincendio e debbano essere resistenti al fuoco ed ai danneggiamenti meccanici in relazione al tempo di funzionamento che stato previsto. Negli "ambienti a maggior rischio in caso di incendio", la Norma CEI 64-8, sez. 751, richiede che sia ridotta al minimo la probabilit che limpianto elettrico e, quindi anche i componenti, possano innescare e propagare gli incendi. Le condutture ed i cavi devono avere specifiche caratteristiche di resistenza al fuoco, nei modi di realizzazione indicati dalla Norma, ed inoltre, in tutti gli attraversamenti, come solai o pareti che delimitano il compartimento antincendio, si devono prevedere barriere tagliafiamma con il grado di resistenza allincendio (REI) richiesto per lelemento costruttivo delledificio in cui si prevede lattraversamento. Per i cavi e le canalizzazioni usate a questo scopo richiesta anche unotturazione per il grado REI previsto.

Prove di tipo previste dalla norma CEI EN 60439-2


Come gi ricordato in precedenza, lo scopo delle prove di tipo di verificare la conformit di un dato tipo di apparecchiatura (con le prestazioni dichiarate dal costruttore) alle prescrizioni della presente Norma. Le prove di tipo vanno effettuate, per iniziativa del costruttore, su un esemplare di apparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo lo stesso progetto o secondo progetti simili. Le prove di tipo, previste dalla Norma CEI EN 60439-2, comprendono: c verifica dei limiti di sovratemperatura; c verifica delle propriet dielettriche; c verifica della tenuta al cortocircuito; c verifica dellefficienza del circuito di protezione; c verifica delle distanze in aria e superficiali; c verifica del funzionamento meccanico; c verifica del grado di protezione. c verifica dei valori di resistenza, reattanza e impedenza in condizioni normali ed in condizioni di guasto; c verifica della solidit della costruzione; c verifica della durata di vita del condotto con mezzi di derivazione mediante carrello collettore; c verifica della resistenza allo schiacciamento; c verifica della resistenza dei materiali isolanti al calore anormale; c verifica della non propagazione alla fiamma; c verifica di barriere tagliafuoco alla penetrazione del fuoco di edifici. Queste prove possono essere effettuate in qualsiasi ordine di successione e/o su esemplari diversi del medesimo tipo di apparecchiatura. Una modifica costruttiva sostanziale rispetto al prototipo provato comporta, per i condotti sbarre (AS), lobbligo di eseguire nuovamente le prove di tipo da parte del costruttore. La descrizione delle principali prove di tipo fornita sul Documento prove Condotti sbarre, unitamente alla raccolta dei certificati di prova.

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Protezione dei circuiti

Negli "impianti che richiedono i massimi requisiti di sicurezza negli incendi" come quelli per la rilevazione automatica, spegnimento dellincendio, apertura di porte automatiche per i sistemi di aerazione e per altri circuiti di emergenza, le caratteristiche dei materiali richieste dalla Norma impianti, per il comportamento al fuoco, sono pi severe. Per i cavi e le canalizzazioni, oltre alla non propagazione della fiamma, prevista anche una resistenza al fuoco al fine di assicurare, entro determinati tempi, una continuit di servizio durante lincendio. Questi circuiti devono garantire la funzione principale di sicurezza prevista, per permettere devacuare rapidamente le persone e consentire al personale preposto di intervenire nella maniera pi rapida possibile. Si utilizzano, perci, alcuni tipi di cavi che rilasciano nella combustione una ridottissima quantit di fumi opachi e che non contengono gas tossici, nocivi alle persone, e gas corrosivi, che possono deteriorare i componenti elettrici/elettronici e le parti metalliche con le quali vengono a contatto. Comportamento al fuoco dei condotti sbarre Nei condotti sbarre Canalis, la qualit dei contatti elettrici, grazie alla scelta dei materiali conduttori e dei sistemi di serraggio, assicura il buon funzionamento e la massima affidabilit nel tempo. Queste prestazioni danno la garanzia che, sia nelle condizioni normali sia in quelle pi gravose di installazione e di utilizzo, non si possa mai generare un punto caldo, origine di un principio dincendio. La nuova edizione della norma CEI EN 60439-2 introduce una serie di prove di tipo per verificare il comportamento al fuoco dei condotti sbarre. Resistenza dei materiali al calore anomalo Tutti i materiali isolanti che entrano nella composizione dei condotti sono sottoposti alla prova denominata "del filo incandescente", in conformit alla norma IEC 60695.2.1. Le temperature minime di prova per i materiali isolanti sono: c per parti di materiale isolante a contatto con parti attive, necessarie a tenere in posizione elementi sotto tensione: 850 C 15 C;

c per parti di materiale isolante non a contatto con parti attive e non necessarie a tenere in posizione elementi sotto tensione: 650 C 10C. La maggior parte dei materiali isolanti utilizzati nei condotti sbarre Canalis sono stati verificati a 960C. La prova deve essere effettuata su un campione al quale applicato il filo incandescente per un tempo di 30 secondi. Il risultato positivo quando nessuna fiamma visibile, o alcun prolungamento di incandescenza, appare sul campione 30 secondi dopo la rimozione del filo e quando questo non ha provocato n laccensione, n la bruciatura di una tavola posta a contatto durante la prova. Non propagazione della fiamma Non propagazione dellincendio Nel caso in cui uninstallazione, eseguita con i condotti sbarre prefabbricati, possa essere sottoposta al fuoco, si verifica il suo comportamento realizzando la prova che si avvicina maggiormente alle condizioni reali di un incendio. Il test, effettuato secondo la norma IEC 60332-3, consiste nel sottoporre uno spezzone di condotto di almeno 3 m alla fiamma di un bruciatore, la cui temperatura pu raggiungere pi di 800 C, per un tempo di 40 minuti. Il condotto posto in posizione verticale. Lesito soddisfacente il condotto in prova non si incendiato o se la parte carbonizzata o bruciata per effetto della fiamma non raggiunge unaltezza superiore a 2,5 metri dallestremit della bruciatura. Ci stato verificato da Telemecanique senza alcun problema, anche perch tutti i materiali che compongono i condotti sbarre sono classificati come non infiammabili. Segregazione dellincendio Un condotto sbarre per barriere tagliafuoco deve essere previsto per prevenire la propagazione del fuoco per un determinato tempo, in condizioni dincendio, quando il condotto sbarre passa attraverso le divisioni orizzontali o verticali di un edificio (ad esempio pareti o pavimento). La prova effettuata secondo la ISO 834 per tempi di resistenza allincendio di 60, 120, 180 o 240 minuti. La prova effettuata solo su unit di condotto rettilinee installate come nella situazione reale, cio fatte passare attraverso un pavimento di prova in

calcestruzzo, il cui spessore stabilito secondo il tempo di resistenza allincendio previsto. Un sigillante di tenuta al fuoco deve essere usato per riempire il vuoto tra linvolucro del condotto ed il foro del pavimento di prova in cui passa il condotto. I condotti sbarre Canalis sono stati sottoposti con successo alle prove descritte dalla ISO 834 ed stata verificata la loro capacit di tenuta alle fiamme, ai gas ed alla penetrazione del fuoco in una barriera tagliafuoco, per una durata minima di 2 ore. Per i condotti compatti del tipo KT, questa propriet stata verificata su tutti gli elementi standard della gamma. Continuit di servizio in caso di incendio la caratteristica principalmente richiesta, necessaria per realizzare i circuiti di sicurezza (es. ascensori, condotti di ventilazione, illuminazione di sicurezza, ecc.) ed agevolare i passaggi delle linee elettriche nei locali pi a rischio (parcheggi, sale caldaie). Vi sono due soluzioni per rispondere al bisogno di continuit di servizio nelle condizioni di incendio: 1. luso di cavi speciali che soddisfano tali propriet, secondo la norma IEC 331; 2. linstallazione in un involucro, esso stesso refrattario al fuoco, secondo la norma ISO 1182. I condotti sbarre devono essere collocati allinterno di unarmatura in materiale refrattario che permette loro di garantire la funzione di alimentazione dei circuiti (in generale quelli di sicurezza) quando una parte della linea sottoposta allincendio. Il tempo minimo per il quale deve essere assicurata la continuit di servizio della linea, dipende dalla natura e dallo spessore di tale armatura. Per esempio, con unarmatura realizzata con peltro di 50 mm di spessore, il condotto sbarre assicura la funzione di alimentazione dei circuiti per due ore in condizioni di incendio.

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Condotti sbarre prefabbricati Prescrizioni normative

Fumi non opachi, non tossici e non corrosivi I condotti sbarre sottoposti alla prova relativa ai fumi fanno registrare una ridotta emissione. In effetti, a causa del basso volume di materiale combustibile, i fumi prodotti sono quasi nulli e ci ulteriormente giustificato nei condotti sbarre compatti. In questi prodotti, infatti, il volume daria nullo, escludendo cos ogni eventuale possibilit di ventilazione e combustione dei materiali. Inoltre, il tipo di isolante dei condotti di tipo KT, un poliestere di classe B, non contiene alcun composto alogeno ed il suo degrado per effetto dellazione di pirolisi non produce, dunque, danni tossici o corrosivi.

Esami a vista Lesame a vista deve precedere le prove e deve essere effettuato, di regola, con lintero impianto fuori tensione. Lesame a vista deve accertare che i componenti elettrici (singoli componenti dei condotti sbarre) siano: c conformi alle prescrizioni di sicurezza delle relative Norme (per i condotti sbarre, la CEI EN 60439-2), con la conseguenza automatica di conformit alle Direttive applicabili; questo pu essere accertato dallesame di marchiature o di certificazioni e, comunque, dalla targhetta del prodotto apposta dal costruttore (una dichiarazione di conformit del costruttore, ad esempio allinterno del catalogo anche pu essere considerata valida ai fini dellaccertamento). Inoltre, la marcatura CE sul prodotto indica la rispondenza ai requisiti essenziali delle Direttive ad esso applicabili; c scelti correttamente e messi in opera in accordo con le prescrizioni della norma e con le istruzioni del costruttore (ad esempio, si pu verificare che le connessioni siano state fatte correttamente, che i morsetti non risultino allentati, che non ci sia la mancanza di targhe o che ci siano involucri rotti); c non danneggiati visibilmente in modo tale da compromettere la sicurezza. Lesame a vista pu riguardare, a seconda del tipo di impianto, le seguenti condizioni: c la protezione contro i contatti diretti ed indiretti; c la protezione dagli effetti termici e dallincendio; c la protezione delle condutture dalle sovracorrenti; c i dispositivi di sezionamento; c altro. Il tutto deve essere verificato controllando la conformit alle prescrizioni relative ai punti elencati e contenute nel progetto dellimpianto elettrico. Gli impianti, infatti, devono essere corredati di tutta la documentazione necessaria per una loro corretta identificazione e valutazione; la documentazione non solo serve alla persona che effettua le verifiche, ma deve essere allegata alla dichiarazione di conformit.

Prove Devono essere eseguite, per quanto applicabili, e preferibilmente nellordine indicato, le seguenti prove: c continuit dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e supplementari; c resistenza di isolamento dellimpianto elettrico; c protezione mediante interruzione automatica dellalimentazione (su questa prova vedasi il paragrafo che ne richiama in dettaglio le modalit). Nel caso in cui qualche prova indichi la presenza di un difetto, tale prova e ogni altra prova precedente che possa essere stata influenzata dal difetto segnalato devono essere ripetute dopo leliminazione del difetto stesso. Lavere effettuato le prove sul condotto sbarre a montaggio avvenuto una garanzia per il cliente finale che sicuro di ricevere un prodotto (o un impianto), non solo rispondente alle proprie richieste, ma anche alle prescrizioni normative e legislative. Inoltre le prove servono allinstallatore per verificare e a volte migliorare il funzionamento ed il risultato della propria attivit e, in alcuni casi, permettono di evitare costi indesiderati dovuti a difetti di fabbricazione. indubbio che riscontrare un difetto, anche se minimo, in sede di assemblaggio del condotto sbarre o durante i collaudi piuttosto che immediatamente prima della consegna dellimpianto, evita ulteriori trasporti e lavorazioni a carico dellinstallatore. Inoltre, un perfetto controllo sulloperato umano nelle fasi di montaggio della struttura e di tutto quello che le sta intorno, nelle fasi di cablaggio e sui materiali utilizzati (apparecchi, strumenti, conduttori e carpenteria) pu essere effettuato solamente con il collaudo finale ed appunto il motivo per cui risulta fondamentale adempiere alle richieste normative, anche in questa fase.

Le prove individuali
Le prove individuali hanno lo scopo di rivelare difetti inerenti ai materiali e alla fabbricazione. Le prove individuali comprendono: c il controllo visivo dellapparecchiatura, ivi compreso il controllo del cablaggio, e, se necessario, una prova di funzionamento elettrico; c una prova dielettrica; c la verifica dei mezzi di protezione e della efficienza elettrica del circuito di protezione. Queste prove sono eseguite in fabbrica sui singoli componenti; ci garantisce linstallatore nellutilizzo di prodotti conformi alla Norma, ma non lo esonera dallobbligo di realizzare ulteriori verifiche e prove dopo il trasporto e, soprattutto, dopo linstallazione.

Verifiche dopo il montaggio e linstallazione del condotto sbarre


Al termine del montaggio il condotto sbarre deve essere sottoposto alle verifiche finali (per quanto applicabili) previste dalla norma CEI 64-8/Parte 6: Verifiche, e successivamente descritte e spiegate in dettaglio allinterno della Guida CEI 64-14. La verifica linsieme delle operazioni mediante le quali si accerta la rispondenza alle prescrizioni della Norma dellimpianto elettrico. La verifica comprende un esame a vista e delle prove.

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Condotti sbarre prefabbricati Caratteristiche elettriche Canalis KBA, KBB

Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori corrente nominale In (1) tensione nominale d'isolamento tensione nominale d'impiego frequenza nominale conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione anello di guasto resistenza media a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media tra conduttori attivi con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi resistenza media tra conduttori attivi e PE con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi e PE tenuta alle correnti di cortocircuito corrente nominale di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (0,1 s) limite termico massimo grado di protezione di costruzione con accessori di tenuta (1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2. (2) Con il condotto KBB si ha la possibilit di realizzare diverse combinazioni di circuiti, a seconda del numero di conduttori (2, 4, 6 o 8): monofase, trifase con neutro, due circuiti monofasi, un circuito monofase pi un circuito trifase con neutro e due circuiti trifase con neutro. (3) Con il solo otturatore. [A] [V] [V] [Hz] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [kA] [kA] [A2s] KBA25 2/4 2540 660 230400 50/60 6,83 8,45 0,21 8,45 1,57 16,66 1,4 9,9 1,3 4,4 2,9 195 x 103 IP55 KBA40 2/4 25 660 230400 50/60 2,93 3,6 0,18 3,66 1,57 7,09 1,2 5,12 1,28 9,6 6,4 900 x 103 IP55 KBB25 2/4/6/8 (2) 40 660 230400 50/60 6,83 8,45 0,21 8,45 0,8 16,66 1,4 9,08 1,3 4,4 2,9 195 x 103 IP55 660 230400 50/60 2,93 3,6 0,18 3,66 0,8 7,09 1,2 3,81 1,28 9,6 6,4 900 x 103 IP55 KBB40 2/4/6/8 (2)

Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KBA o KBB in funzione della temperatura ambiente
Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] 15 20 25 30 35 40 45 coefficiente 1,17 1,13 1,09 1,05 1,00 0,95 0,9

50 0,85

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Condotti sbarre prefabbricati Caratteristiche elettriche Canalis KNA, KNT, KSA

Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori corrente nominale In (3) tensione nominale d'isolamento tensione nominale d'impiego frequenza nominale conduttori attivi resistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione anello di guasto resistenza media a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media tra conduttori attivi con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi resistenza media tra conduttori attivi e PE con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi e PE tenuta alle correnti di cortocircuito corrente nominale di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (0,1 s) (4) limite termico massimo grado di protezione installazione orizzontale, posa di costa di base con accessori di tenuta installazione verticale, posa di piatto di base con accessori di tenuta (1) Per posa di piatto applicare un coefficiente di declassamento di 0,9. (2) IP41/54 con prese di derivazioni soprastanti. (3) La corrente nominale In data per una emperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2. (4) Per durate d'interruzione dell'interruttore automatico superiori 0,1 s consultateci. IP40 (2) IP51 (2) IP40 (2) IP51 (2) IP40 (2) IP51 (2) IP50 IP54 IP41 IP54 IP41 IP54 IP41 IP54 IP52 IP54 [A] [V] [V] [Hz] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [m/m] [kA] [kA] [A2s] KNA04/KNT04 4 40 (1) 500 500 50/60 4,75 5,55 0,2 5,55 0,73 11,05 0,75 6,39 0,8 6 1,7 0,29 x 106 KNA06/KNT06 4 63 (1) 500 500 50/60 1,9 2,24 0,2 2,25 0,73 4,42 0,75 3,07 0,8 11 4,2 1,8 x 106 KNA10/KNT10 4 100 (1) 500 500 50/60 0,8 0,94 0,2 0,96 0,73 1,85 0,75 1,79 0,8 14 8,9 8 x 106 KSA10 4 100 660 660 50/60 1,059 1,395 0,457 1,468 0,27 2,75 0,86 1,681 0,604 13,6 8 6,8 x 106

Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KN in funzione della temperatura ambiente


Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] 15 20 25 30 35 40 45 50 coefficiente 1,25 1,19 1,13 1,06 1,00 0,92 0,84 0,75

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KSA16 4 160 660 660 50/60 0,49 0,661 0,233 0,701 0,23 1,3 0,38 0,911 0,292 22 11 20,2 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54

KSA25 4 250 660 660 50/60 0,216 0,294 0,192 0,351 0,23 0,58 0,36 0,549 0,323 28 14 100 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54

KSA40 4 400 660 660 50/60 0,142 0,19 0,112 0,221 0,142 0,37 0,16 0,304 0,303 49,2 24,6 354 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54

KSA50 4 500 660 660 50/60 0,091 0,123 0,116 0,17 0,142 0,24 0,19 0,238 0,295 55 27,1 733 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54

KSA63 4 630 660 660 50/60 0,074 0,101 0,07 0,123 0,074 0,19 0,11 0,167 0,225 67,5 32,5 1096 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54

KSA80 4 800 660 660 50/60 0,045 0,061 0,071 0,094 0,074 0,12 0,12 0,128 0,225 78,7 38,3 1798 x 106 IP52 IP54 IP50 IP54

Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KS in funzione della temperatura ambiente


Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 coefficiente 1,10 1,08 1,06 1,04 1,02 1,00 0,97 0,94 0,91 0,88

60 0,85

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Condotti sbarre prefabbricati Caratteristiche elettriche Canalis KH

Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori natura dei conduttori corrente nominale In (1) tensione nominale d'isolamento tensione nominale d'impiego frequenza nominale conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione tenuta alle correnti di cortocircuito resistenza media a freddo (temperatura ambiente 20C) sezione (equivalente in rame) corrente nominale di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (1 s) grado di protezione di costruzione [A] [V] [V] [Hz] [m/m] KHF14 3/4 Al 1000 750 750 50/60 0,084 KHF16 3/4 Al 1200 750 750 50/60 0,057 KHF18 3/4 Al 1450 750 750 50/60 0,042 KHF26 3/4 Al 2200 750 750 50/60 0,028 KFH28 3/4 Al 2500 750 750 50/60 0,021 KHF36 3/4 Al 3000 750 750 50/60 0,019 KHF38 3/4 Al 3400 750 750 50/60 0,014 KHF46 3/4 Al 4000 750 750 50/60 0,014 KHF48 3/4 Al 4500 750 750 50/60 0,01

[m/m]

0,108

0,073

0,054

0,037

0,027

0,024

0,018

0,018

0,014

[m/m] [m/m] [m/m] [mm2] [kA] [kA]

0,035 0,114 0,175 105 58 25 IP31

0,035 0,081 0,175 105 79 37 IP31

0,035 0,064 0,175 105 79 39 IP31

0,016 0,04 0,175 105 202 75 IP31

0,016 0,031 0,175 105 202 96 IP31

0,01 0,026 0,175 105 258 111 IP31

0,01 0,021 0,175 105 258 111 IP31

0,007 0,019 0,175 105 310 147 IP31

0,007 0,016 0,175 105 310 147 IP31

(1) La corrente nominale In data per una emperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dell'involucro che non supera i 40K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.

Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto in funzione del tipo di posa


Coefficiente moltiplicatore da applicare al valore di corrente nominale In in funzione delle condizioni di impiego tipo di posa orizz. di piatto orizz. di costa verticale trasporto coefficiente 0,75

distribuzione coefficiente 1 coefficiente 0,8

coefficiente 1

Determinazione della corrente ammissibile Iz di un condotto KH in funzione della temperatura ambiente


Coefficiente moltiplicatore di surclassamento o di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 coefficiente 1,12 1,09 1,06 1,03 1 0,97 0,94 0,90 0,87 0,83

65 0,79

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Condotti sbarre prefabbricati Caratteristiche elettriche Canalis KTIC

Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori natura dei conduttori corrente nominale In (1) tensione nominale disolamento tensione nominale dimpiego frequenza nominale conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione sezione (equivalente in rame) anello di guasto resistenza media tra conduttori attivi e PE con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi e PE tenuta alle correnti di cortocircuito corrente nominale di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (1 s) grado di protezione [mm2] [m/m] 2228 0,0728 2322 0,0662 2644 0,0396 3065 0,0322 3265 0,0251 4782 0,0199 5588 0,0169 5988 0,0125 [A] [V] [V] [Hz] [m/m] KTIC-10 3o4 Cu 1000 1000 1000 50/60 0,0431 KTIC-13 3o4 Cu 1250 1000 1000 50/60 0,0392 KTIC-16 3o4 Cu 1600 1000 1000 50/60 0,0234 KTIC-20 3o4 Cu 2000 1000 1000 50/60 0,019 KTIC-25 3o4 Cu 2500 1000 1000 50/60 0,0148 KTIC-30 3o4 Cu 3200 1000 1000 50/60 0,0118 KTIC-40 3o4 Cu 4000 1000 1000 50/60 0,01 KTIC-50 3o4 Cu 5000 1000 1000 50/60 0,0074

[m/m]

0,0534

0,0486

0,0293

0,0236

0,0187

0,0146

0,0124

0,0092

[m/m] [m/m]

0,0322 0,0538

0,0259 0,049

0,0171 0,029

0,0134 0,0232

0,0104 0,0181

0,0082 0,014

0,0069 0,0121

0,0052 0,009

[m/m] [kA] [kA] IP55

0,0766 92 42 IP55

0,0593 125 57 IP55

0,0461 173 79 IP55

0,0287 173 79 IP55

0,0341 198 90 IP55

0,0294 346 158 IP55

0,0155 346 158 IP55

0,0127 346 158

(1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dellinvolucro che non supera i 55K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.

Determinazione della corrente ammissibile Iz del condotto KTIC in funzione delle condizioni dimpiego
Coefficiente moltiplicatore di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] coefficiente 35 1,03 40 1 45 0,95 50 0,84

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Condotti sbarre prefabbricati Caratteristiche elettriche Canalis KTIA

Caratteristiche elettriche
generalit tipo di condotto numero di conduttori natura dei conduttori corrente nominale In (1) tensione nominale disolamento tensione nominale dimpiego frequenza nominale conduttori attivi restistenza media per conduttore a freddo (temperatura ambiente 20C) resistenza media per conduttore con In (temperatura ambiente 35C) reattanza media per conduttore impedenza media per conduttore conduttore di protezione sezione (equivalente in rame) anello di guasto resistenza media tra conduttori attivi e PE con (temperatura ambiente 35C) reattanza media tra conduttori attivi e PE tenuta alle correnti corrente nominale di cortocircuito di cresta ammissibile (trifase) corrente nominale di breve durata ammissibile (1 s) grado di protezione [mm2] [m/m] 2322 0,0955 2644 0,0773 3265 0,0492 3265 0,0451 4782 0,0364 5988 0,0292 5988 0,0233 [A] [V] [V] [Hz] [m/m] KTIA-10 3o4 Al 1000 1000 1000 50/60 0,0565 KTIA-13 3o4 Al 1250 1000 1000 50/60 0,0457 KTIA-16 3o4 Al 1600 1000 1000 50/60 0,0291 KTIA-20 3o4 Al 2000 1000 1000 50/60 0,0267 KTIA-25 3o4 Al 2500 1000 1000 50/60 0,0215 KTIA-32 3o4 Al 3200 1000 1000 50/60 0,0173 KTIA-40 3o4 Al 4000 1000 1000 50/60 0,0138

[m/m]

0,0712

0,0567

0,0367

0,0343

0,0269

0,0218

0,0174

[m/m] [m/m]

0,0224 0,0608

0,0181 0,0491

0,0119 0,0315

0,0119 0,0292

0,0085 0,0231

0,0074 0,0189

0,006 0,015

[m/m] [kA] [kA] IP55

0,0786 92 42 IP55

0,0613 125 57 IP55

0,0481 173 79 IP55

0,0307 173 79 IP55

0,0361 250 114 IP55

0,0314 346 159 IP55

0,0175 346 158

(1) La corrente nominale In data per una temperatura ambiente media di 35C e per un riscaldamento dellinvolucro che non supera i 55K secondo le condizioni di prova previste dalla norma CEI EN 60439-2.

Determinazione della corrente ammissibile Iz del condotto KTIA in funzione delle condizioni dimpiego
Coefficiente moltiplicatore di declassamento da applicare al valore di corrente nominale In del condotto per una temperatura ambiente media diversa da 35C temperatura ambiente [C] coefficiente 35 1,03 40 1 45 0,95 50 0,84

68

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Protezione dei circuiti

Condotti sbarre prefabbricati Caduta di tensione Generalit


c per i condotti KBA, KBB e KN stata ipotizzata la condizione di carico uniformemente distribuito lungo il condotto di lunghezza L; c per i condotti KS, KH, KTA e KTC stata ipotizzata la condizione di carico concentrato allestremit del condotto di lunghezza L. In caso di corrente dimpiego inferiore alla corrente nominale del condotto per determinare il valore della caduta di tensione nel tratto di condotto occorre moltiplicare il dato della tabella per il rapporto Ib/Inc. Esempi di calcolo della caduta di tensione nei condotti c Si consideri un condotto KN40 avente le seguenti caratteristiche dimpiego: c rete trifase, v cos = 0.9, v Ib condotto = 36 A, v Ib I derivazione = 20 A, v Ib II derivazione = 16 A, v L I tratto = 30 m, v L II tratto = 20 m. c Si consideri un condotto KS160 avente le seguenti caratteristiche dimpiego: v rete trifase, v cos = 0.9, v Ib condotto = 150 A, v Ib I derivazione = 80 A, v Ib II derivazione = 70 A, v L I tratto = 30 m, v L II tratto = 20 m.

Caduta di tensione
La caduta di tensione in un tratto di condotto sbarre senza derivazioni si calcola con la seguente formula: U = k Ib L (rc cos + xc sen ) ed in percentuale: U% = U Un

100

dove: c Ib [A] la corrente dimpiego del tratto di condotto; c L[m] la lunghezza del tratto; c rc[m/m] la resistenza di un metro di condotto; c xc[m/m] la reattanza di un metro di condotto; c Un la tensione nominale dellimpianto; c cos il fattore di potenza del carico; c k un fattore che tiene conto del tipo di distribuzione in condotto realizzata: v k = 2 per sistemi monofase e bifase; v k = e per sistemi trifase. Le tabelle alle pagine seguenti (1A, 2A, 1B, 2B, 1C, 2C) forniscono i valori di U% nei condotti Canalis per diversi valori di cos . Per il calcolo di questi valori sono state assunte le seguenti ipotesi: c tensione nominale del sistema pari a 400 V; c condotti trifasi con carico equilibrato sulle tre fasi; c resistenza del condotto considerata a temperatura ambiente pari a 35C e condotto percorso dalla corrente nominale (anche nel caso in cui la corrente dimpiego del condotto inferiore alla corrente nominale del condotto);

Canalis KS160: Ib = 150 A

L=30 m

L=20 m

Ib I derivazione = 80 A Ib II derivazione = 70 A

Canalis KN40: Ib = 36 A

Per il calcolo della U% si fa riferimento alla tabella 2B. U% I tratto = (150/160) 1.45 = 1.36 U% II tratto = (70/160) 0.97 = 0.424 U% = U% I tratto + U% II tratto = 1.784

L=30 m

L=20 m

Ib I derivazione = 20 A Ib II derivazione = 16 A

Per il calcolo della U% si fa riferimento alla tabella 1B. U% I tratto = (36/40) 1.32 x 2 = 2.376 U% II tratto = (16/40) 0.88 x 2 = 0.704 U% = U% I tratto + U% II tratto = 3.080

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69

Protezione dei circuiti

Condotti sbarre prefabbricati Caduta di tensione Calcolo

Tabella 1A: condotto con derivazioni puntuali, cos = 0.8 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KBA/KBB25 25 0,19 0,37 0,56 0,75 KBA/KBB40 40 0,13 0,26 0,39 0,52 KN40 40 0,20 0,39 0,59 0,79 KN63 63 0,13 0,26 0,39 0,52 KN100 100 0,09 0,19 0,28 0,38

25 0,93 0,65 0,99 0,65 0,47

30 1,12 0,78 1,18 0,78 0,57

35 1,30 0,91 1,38 0,91 0,66

40 1,49 1,04 1,58 1,04 0,76

45 1,68 1,16 1,78 1,17 0,85

50 1,86 1,29 1,97 1,30 0,94

60 2,24 1,55 2,37 1,56 1,13

70 2,61 1,81 2,76 1,83 1,32

80 2,98 2,07 3,16 2,09 1,51

90 3,35 2,33 3,55 2,35 1,70

100 3,73 2,59 3,95 2,61 1,89

Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.

Tabella 2A: condotto usato come trasporto, cos = 0.8 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KS100 100 0,30 0,60 0,90 1,20 KS160 160 0,23 0,46 0,69 0,93 KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,76 KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 KS500 500 0,18 0,36 0,55 0,73 KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,67 KS800 800 0,16 0,32 0,47 0,63 KHF14 1000 0,23 0,47 0,70 0,93 KHF16 1200 0,21 0,41 0,62 0,83 KHF18 1450 0,20 0,40 0,60 0,81 KHF26 2200 0,19 0,37 0,56 0,75 KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 KHF36 3000 0,16 0,33 0,49 0,65 KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,60 KHF46 4000 0,16 0,32 0,48 0,64 KHF48 4500 0,15 0,30 0,45 0,60 KTIA10 1000 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIA13 1250 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIA16 1600 0,13 0,25 0,38 0,51 KTIA20 2000 0,15 0,30 0,45 0,60 KTIA25 2500 0,14 0,29 0,43 0,58 KTIA32 3200 0,15 0,30 0,45 0,61 KTIA40 4000 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIC10 1000 0,13 0,27 0,40 0,54 KTIC13 1250 0,15 0,29 0,44 0,59 KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC25 KTIC32 KTIC40 KTIC50 2500 3200 4000 5000 0,11 0,12 0,12 0,11 0,23 0,23 0,24 0,23 0,34 0,35 0,37 0,34 0,46 0,46 0,49 0,45

25 1,50 1,16 0,95 0,95 0,91 0,84 0,79 1,16 1,03 1,01 0,93 0,84 0,82 0,75 0,81 0,75 0,76 0,76 0,63 0,75 0,72 0,76 0,76 0,67 0,74 0,58 0,58 0,57 0,58 0,61 0,57

30 1,80 1,39 1,14 1,14 1,09 1,00 0,95 1,40 1,24 1,21 1,12 1,01 0,98 0,90 0,97 0,90 0,91 0,91 0,76 0,90 0,86 0,91 0,91 0,81 0,88 0,70 0,70 0,69 0,69 0,73 0,68

35 2,10 1,62 1,33 1,33 1,27 1,17 1,11 1,63 1,44 1,41 1,31 1,18 1,15 1,05 1,13 1,05 1,07 1,07 0,89 1,05 1,01 1,06 1,06 0,94 1,03 0,82 0,82 0,80 0,81 0,85 0,79

40 2,40 1,85 1,52 1,52 1,45 1,34 1,27 1,86 1,65 1,61 1,49 1,35 1,31 1,20 1,29 1,20 1,22 1,22 1,01 1,20 1,15 1,21 1,21 1,07 1,18 0,93 0,93 0,92 0,92 0,97 0,91

45 2,70 2,08 1,71 1,71 1,64 1,51 1,42 2,09 1,86 1,81 1,68 1,52 1,47 1,35 1,45 1,35 1,37 1,37 1,14 1,35 1,30 1,36 1,37 1,21 1,33 1,05 1,05 1,03 1,04 1,10 1,02

50 3,01 2,32 1,90 1,90 1,82 1,67 1,58 2,33 2,06 2,02 1,87 1,69 1,64 1,50 1,61 1,50 1,52 1,52 1,26 1,50 1,44 1,52 1,52 1,34 1,47 1,17 1,17 1,15 1,15 1,22 1,13

60 3,61 2,78 2,28 2,28 2,18 2,01 1,90 2,79 2,48 2,42 2,24 2,03 1,96 1,80 1,93 1,80 1,83 1,83 1,52 1,80 1,73 1,82 1,82 1,61 1,77 1,40 1,40 1,38 1,38 1,46 1,36

70 4,21 3,24 2,66 2,66 2,55 2,34 2,22 3,26 2,89 2,82 2,61 2,36 2,29 2,10 2,26 2,10 2,13 2,13 1,77 2,10 2,02 2,12 2,12 1,88 2,06 1,63 1,63 1,61 1,61 1,70 1,59

80 4,81 3,71 3,03 3,04 2,91 2,68 2,53 3,72 3,30 3,22 2,99 2,70 2,62 2,40 2,58 2,40 2,44 2,43 2,02 2,40 2,31 2,43 2,43 2,15 2,36 1,87 1,87 1,84 1,84 1,95 1,82

90 5,41 4,17 3,41 3,42 3,27 3,01 2,85 4,19 3,71 3,63 3,36 3,04 2,95 2,70 2,90 2,70 2,74 2,74 2,28 2,70 2,59 2,73 2,73 2,42 2,65 2,10 2,10 2,07 2,07 2,19 2,04

100 6,01 4,63 3,79 3,80 3,64 3,35 3,17 4,65 4,13 4,03 3,73 3,38 3,27 3,00 3,22 3,00 3,05 3,04 2,53 2,99 2,88 3,03 3,03 2,69 2,95 2,33 2,33 2,29 2,30 2,44 2,27

Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.

70

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Protezione dei circuiti

Tabella 1B: condotto con derivazioni puntuali, cos = Lunghezza [m] Inc 5 10 15 KBA/KBB25 25 0,20 0,39 0,59 KBA/KBB40 40 0,14 0,27 0,41 KN40 40 0,21 0,42 0,63 KN63 63 0,14 0,27 0,41 KN100 100 0,10 0,20 0,29

0.85 20 0,79 0,55 0,84 0,55 0,39 25 0,99 0,68 1,04 0,69 0,49 30 1,18 0,82 1,25 0,82 0,59 35 1,38 0,96 1,46 0,96 0,69 40 1,58 1,09 1,67 1,10 0,78 45 1,78 1,23 1,88 1,23 0,88 50 1,97 1,37 2,09 1,37 0,98 60 2,37 1,64 2,51 1,64 1,17 70 2,76 1,91 2,92 1,92 1,37 80 3,16 2,19 3,34 2,19 1,57 90 3,55 2,46 3,76 2,47 1,76 100 3,95 2,73 4,18 2,74 1,96

Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.

Tabella 2B: condotto usato come trasporto, cos = 0.85 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KS100 100 0,31 0,62 0,92 1,23 KS160 160 0,24 0,47 0,71 0,95 KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,76 KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 KS500 500 0,18 0,36 0,54 0,72 KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,67 KS800 800 0,15 0,31 0,46 0,62 KHF14 1000 0,24 0,48 0,72 0,95 KHF16 1200 0,21 0,42 0,63 0,84 KHF18 1450 0,20 0,40 0,61 0,81 KHF26 2200 0,19 0,38 0,57 0,76 KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 KHF36 3000 0,17 0,33 0,50 0,67 KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,61 KHF46 4000 0,16 0,33 0,49 0,66 KHF48 4500 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIA10 1000 0,16 0,31 0,47 0,63 KTIA13 1250 0,16 0,31 0,47 0,62 KTIA16 1600 0,13 0,26 0,39 0,52 KTIA20 2000 0,15 0,31 0,46 0,61 KTIA25 2500 0,15 0,30 0,44 0,59 KTIA32 3200 0,16 0,31 0,47 0,62 KTIA40 4000 0,16 0,31 0,47 0,62 KTIC10 1000 0,14 0,27 0,41 0,54 KTIC13 1250 0,15 0,30 0,45 0,59 KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC25 2500 0,12 0,23 0,35 0,46 KTIC32 3200 0,12 0,23 0,35 0,46 KTIC40 4000 0,12 0,25 0,37 0,49 KTIC50 5000 0,11 0,23 0,34 0,46

25 1,54 1,19 0,95 0,95 0,90 0,84 0,77 1,19 1,05 1,01 0,95 0,85 0,83 0,76 0,82 0,76 0,78 0,78 0,65 0,77 0,74 0,78 0,78 0,68 0,74 0,59 0,59 0,58 0,58 0,61 0,57

30 1,85 1,42 1,14 1,15 1,08 1,00 0,93 1,43 1,25 1,21 1,14 1,02 1,00 0,91 0,99 0,91 0,94 0,94 0,78 0,92 0,89 0,93 0,93 0,81 0,89 0,70 0,70 0,69 0,70 0,74 0,69

35 2,16 1,66 1,33 1,34 1,26 1,17 1,08 1,67 1,46 1,41 1,33 1,19 1,17 1,06 1,15 1,06 1,10 1,09 0,91 1,07 1,04 1,09 1,09 0,95 1,04 0,82 0,82 0,81 0,81 0,86 0,80

40 2,47 1,90 1,52 1,53 1,43 1,34 1,24 1,91 1,67 1,62 1,52 1,36 1,33 1,21 1,32 1,22 1,25 1,25 1,04 1,23 1,18 1,24 1,24 1,08 1,19 0,94 0,94 0,93 0,93 0,98 0,91

45 2,77 2,13 1,71 1,72 1,61 1,51 1,39 2,15 1,88 1,82 1,71 1,53 1,50 1,36 1,48 1,37 1,41 1,41 1,17 1,38 1,33 1,40 1,40 1,22 1,34 1,06 1,06 1,04 1,04 1,10 1,03

50 3,08 2,37 1,90 1,91 1,79 1,67 1,55 2,39 2,09 2,02 1,90 1,70 1,67 1,51 1,64 1,52 1,57 1,56 1,30 1,53 1,48 1,55 1,55 1,35 1,49 1,17 1,17 1,16 1,16 1,23 1,14

60 3,70 2,85 2,28 2,29 2,15 2,01 1,86 2,86 2,51 2,42 2,28 2,04 2,00 1,82 1,97 1,82 1,88 1,87 1,56 1,84 1,78 1,86 1,87 1,62 1,78 1,41 1,41 1,39 1,39 1,47 1,37

70 4,32 3,32 2,66 2,67 2,51 2,34 2,16 3,34 2,93 2,83 2,66 2,38 2,33 2,12 2,30 2,13 2,19 2,19 1,82 2,15 2,07 2,18 2,18 1,89 2,08 1,64 1,64 1,62 1,62 1,72 1,60

80 4,93 3,79 3,04 3,06 2,87 2,68 2,47 3,82 3,35 3,23 3,04 2,72 2,67 2,42 2,63 2,43 2,51 2,50 2,08 2,45 2,37 2,49 2,49 2,16 2,38 1,88 1,88 1,85 1,85 1,96 1,83

90 5,55 4,27 3,42 3,44 3,23 3,01 2,78 4,30 3,76 3,64 3,42 3,06 3,00 2,73 2,96 2,73 2,82 2,81 2,34 2,76 2,66 2,80 2,80 2,43 2,68 2,11 2,11 2,08 2,09 2,21 2,06

100 6,17 4,74 3,80 3,82 3,59 3,35 3,09 4,77 4,18 4,04 3,80 3,40 3,33 3,03 3,29 3,04 3,13 3,12 2,60 3,07 2,96 3,11 3,11 2,70 2,97 2,35 2,35 2,31 2,32 2,46 2,29

Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.

Schneider Electric

71

Protezione dei circuiti

Condotti sbarre prefabbricati Caduta di tensione Calcolo

Tabella 1C: condotto con derivazioni puntuali , cos = 0.9 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KBA/KBB25 25 0,21 0,42 0,62 0,83 KBA/KBB40 40 0,14 0,29 0,43 0,57 KN40 40 0,22 0,44 0,66 0,88 KN63 63 0,14 0,29 0,43 0,57 KN100 100 0,10 0,20 0,30 0,40

25 1,04 0,72 1,10 0,72 0,51

30 1,25 0,86 1,32 0,86 0,61

35 1,46 1,01 1,54 1,00 0,71

40 1,67 1,15 1,76 1,15 0,81

45 1,87 1,29 1,98 1,29 0,91

50 2,08 1,44 2,20 1,43 1,01

60 2,50 1,72 2,64 1,72 1,21

70 2,92 2,01 3,08 2,01 1,41

80 3,33 2,30 3,52 2,29 1,62

90 3,75 2,59 3,96 2,58 1,82

100 4,17 2,87 4,40 2,87 2,02

Nota: In caso di carico concentrato all'estremit del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase o di condotto monofase moltiplicare il valore in tabella per 2.

Tabella 2C: condotto usato come trasporto, cos = 0.9 Lunghezza [m] Inc 5 10 15 20 KS100 100 0,31 0,63 0,94 1,26 KS160 160 0,24 0,48 0,72 0,97 KS250 250 0,19 0,38 0,57 0,75 KS400 400 0,19 0,38 0,57 0,76 KS500 500 0,17 0,35 0,52 0,70 KS630 630 0,17 0,33 0,50 0,66 KS800 800 0,15 0,30 0,45 0,59 KHF14 1000 0,24 0,49 0,73 0,97 KHF16 1200 0,21 0,42 0,63 0,84 KHF18 1450 0,20 0,40 0,60 0,80 KHF26 2200 0,19 0,38 0,58 0,77 KHF28 2500 0,17 0,34 0,51 0,68 KHF36 3000 0,17 0,34 0,51 0,67 KHF38 3400 0,15 0,30 0,45 0,61 KHF46 4000 0,17 0,33 0,50 0,67 KHF48 4500 0,15 0,30 0,46 0,61 KTIA10 1000 0,16 0,32 0,48 0,64 KTIA13 1250 0,16 0,32 0,48 0,64 KTIA16 1600 0,13 0,26 0,40 0,53 KTIA20 2000 0,16 0,31 0,47 0,62 KTIA25 2500 0,15 0,30 0,45 0,60 KTIA32 3200 0,16 0,32 0,47 0,63 KTIA40 4000 0,16 0,32 0,47 0,63 KTIC10 1000 0,13 0,27 0,40 0,54 KTIC13 1250 0,15 0,30 0,45 0,60 KTIC16 1600 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC20 2000 0,12 0,23 0,35 0,47 KTIC25 2500 0,12 0,23 0,35 0,46 KTIC32 3200 0,12 0,23 0,35 0,46 KTIC40 4000 0,12 0,25 0,37 0,49 KTIC50 5000 0,11 0,23 0,34 0,46

25 1,57 1,21 0,94 0,95 0,87 0,83 0,74 1,22 1,05 1,00 0,96 0,85 0,84 0,76 0,83 0,76 0,80 0,80 0,66 0,78 0,76 0,79 0,79 0,67 0,74 0,59 0,59 0,58 0,58 0,61 0,57

30 1,89 1,45 1,13 1,14 1,05 0,99 0,89 1,46 1,26 1,20 1,15 1,02 1,01 0,91 1,00 0,91 0,96 0,96 0,79 0,94 0,91 0,95 0,95 0,81 0,89 0,70 0,70 0,69 0,69 0,74 0,69

35 2,20 1,69 1,32 1,33 1,22 1,16 1,04 1,70 1,47 1,40 1,34 1,19 1,18 1,06 1,17 1,07 1,12 1,12 0,93 1,09 1,06 1,11 1,11 0,94 1,04 0,82 0,82 0,81 0,81 0,86 0,80

40 2,51 1,93 1,51 1,52 1,40 1,32 1,19 1,95 1,68 1,60 1,53 1,35 1,35 1,21 1,33 1,22 1,28 1,28 1,06 1,25 1,21 1,27 1,27 1,08 1,19 0,94 0,94 0,93 0,93 0,98 0,91

45 2,83 2,17 1,70 1,71 1,57 1,49 1,34 2,19 1,89 1,80 1,73 1,52 1,52 1,36 1,50 1,37 1,44 1,44 1,19 1,41 1,36 1,42 1,42 1,21 1,34 1,05 1,06 1,04 1,04 1,10 1,03

50 3,14 2,41 1,89 1,90 1,75 1,66 1,49 2,43 2,10 2,00 1,92 1,69 1,69 1,51 1,67 1,52 1,60 1,59 1,32 1,56 1,51 1,58 1,58 1,34 1,49 1,17 1,17 1,16 1,16 1,23 1,14

60 3,77 2,90 2,26 2,28 2,10 1,99 1,78 2,92 2,52 2,41 2,30 2,03 2,02 1,82 2,00 1,83 1,92 1,91 1,59 1,87 1,81 1,90 1,90 1,61 1,79 1,41 1,41 1,39 1,39 1,47 1,37

70 4,40 3,38 2,64 2,67 2,44 2,32 2,08 3,41 2,94 2,81 2,69 2,37 2,36 2,12 2,33 2,13 2,24 2,23 1,85 2,19 2,12 2,22 2,22 1,88 2,09 1,64 1,64 1,62 1,62 1,72 1,60

80 5,03 3,86 3,02 3,05 2,79 2,65 2,38 3,90 3,37 3,21 3,07 2,71 2,70 2,42 2,67 2,44 2,56 2,55 2,12 2,50 2,42 2,53 2,53 2,15 2,38 1,87 1,88 1,85 1,85 1,96 1,83

90 5,66 4,34 3,39 3,43 3,14 2,98 2,68 4,38 3,79 3,61 3,45 3,05 3,04 2,72 3,00 2,74 2,88 2,87 2,38 2,81 2,72 2,85 2,85 2,42 2,68 2,11 2,11 2,08 2,08 2,21 2,06

100 6,29 4,83 3,77 3,81 3,49 3,31 2,97 4,87 4,21 4,01 3,84 3,39 3,37 3,03 3,33 3,05 3,20 3,19 2,65 3,12 3,02 3,17 3,17 2,69 2,98 2,34 2,35 2,31 2,32 2,45 2,28

Nota: In caso di carico uniformemente distribuito dividere il valore in tabella per 2. In caso di sistema di distribuzione monofase moltiplicare i valori in tabella per 2.

72

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Determinazione dellIcc a valle di un tratto di condotto sbarre prefabbricato in funzione dellIcc a monte
Le tabelle qui riportate permettono di determinare il valore della corrente di cortocircuito trifase in un punto della rete a valle di un tratto di condotto sbarre, conoscendo: c la corrente di cortocircuito trifase a monte del condotto; c la lunghezza del tratto di condotto ed il tipo di condotto.
Tipo condotto
KBA25/KBB25 KBA40/KBB40 KNA04/KNT04 KNA06/KNT06 KNA10/KNT10 KSA10 KSA16 KSA25 KSA40 KSA50 KSA63 KSA80 KHF14 KHF16 KHF18 KHF26 KHF28 KHF36 KHF38 KHF46 esempio KHF48 KTIC-10 KTIC-13 KTIC-16 KTIC-20 KTIC-25 KTIC-32 KTIC-40 KTIC-50 KTIA-10 KTIA-13 KTIA-16 KTIA-20 KTIA-25 KTIA-32 KTIA-40 Icc a monte [kA] 100 90 80 70 60 50 45 40 35 30 esempio 25 22 15 10 7 5 4

Determinato il valore di corrente di cortocircuito a valle, possibile dimensionare correttamente linterruttore automatico a valle del tratto di condotto (Pdi > Icc) e verificare che questultimo protegga contro il cortocircuito leventuale cavo, condotto o sistema sbarre che si trova a valle dellinterruttore stesso. Nel caso di condotto con molte linee in derivazione protette da interruttori automatici preferibile dal punto di vista della sicurezza e della semplicit di calcolo scegliere il potere dinterruzione degli interruttori in derivazione sulla base della corrente di cortocircuito allinizio del condotto e non della corrente di cortocircuito nel punto in cui si ha la derivazione.
0,4 0,9 0,6 1,4 2,8 1,8 3,6 5,8 9,5 10,6 16,2 18,0 22,5 27,5 31,0 58,2 65,7 89,4 102,6 124,4 145,3 29,6 34,7 55,0 69,2 88,3 112,5 133,2 178,0 29,5 36,8 56,6 59,2 77,9 93,8 116,9 61,4 57,5 53,3 48,7 43,8 38 35,2 32,2 28,9 25,5 21,9 19,6 13,8 9,4 6,7 4,9 3,9 0,6 1,3 0,8 1,9 4 2,5 5,2 8,5 13,9 15,6 23,8 26,7 32,1 39,8 45,4 84,0 96 128,7 149,4 178,8 211,6 42,9 50,0 79,5 100,0 127,5 162,5 192,2 257,1 41,6 52,0 80,0 84 109,9 132,7 165,5 51,5 48,8 45,7 42,3 38,6 34 31,8 29,3 26,7 23,8 20,7 18,6 13,3 9,1 6,6 4,8 3,9 0,8 1,8 1,1 2,7 5,6 3,7 7,7 12,8 20,9 23,8 36 41 47 59,3 68,5 124,7 144,1 190,4 223,8 263,7 64 74,0 118,1 148,4 189,0 241,0 1,1 2,4 1,5 3,7 8 5,3 11,0 18,8 30,6 35,3 53 61 67,1 86 100,4 180,3 210,6 274,3 1,6 3,6 2,3 5,5 12,1 8,2 17,3 30,2 49 57,4 85,2 99,4 104,4 136,0 160,8 284,5 2,0 4,5 2,8 6,9 15,3 10,5 22,2 39,3 63,4 75 110,8 130,1 133,7 175,4 208,7

Nota: Nel caso in cui i valori della Icc a monte e della lunghezza del tratto di condotto non risultino in tabella considerare i seguenti valori: c Icc a monte: valore immediatamente superiore; c lunghezza tratto condotto: valore immediatamente inferiore. In entrambi i casi lIcc a valle individuata superiore a quella effettiva, lapprossimazione dunque nel senso della maggiore sicurezza.

Lunghezza del condotto [m]


0,1 0,1 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,7 0,3 0,4 0,5 0,8 0,8 1,2 1,3 2 1,4 2,2 2,2 3,4 2,4 3,7 3,4 5,1 4 6 4,3 6,5 8,4 12,7 9,2 14 13,0 19,7 14,4 22 18,3 27,6 20,4 31,1 4 6,4 5,1 7,7 7,9 12,0 10 15,1 12,8 19,4 16,3 24,7 19 29,2 25,7 39,0 4,6 7,0 5,8 8,7 8,9 13,3 9,2 13,8 12,3 18,4 14,6 21,9 18,1 27,3 Icc a valle [kA] 92,6 89 84 81 75,2 72,9 66,4 64,5 57,3 56 48 47 43,4 42,6 38,7 38,1 34 33,6 29,3 28,9 24,5 24,3 21,6 21,4 14,8 14,7 9,9 9,9 7 7 5 5 4 4 0,2 0,4 0,3 0,6 1,1 0,7 1,4 2,1 3,5 3,8 5,8 6,4 8,6 10,2 11,3 21,7 24,0 33,6 37,6 47 53,4 11,0 13,0 20,5 25,9 33,1 42,1 49,8 66,6 11,6 14,5 22,3 23,1 30,8 36,8 45,8 82 75,2 68,2 60,9 53,2 45 41 36,8 32,6 28,2 23,8 21 14,5 9,8 6,9 5 4 0,3 0,6 0,4 0,9 1,8 1,1 2,3 3,5 5,9 6,4 9,9 10,9 14,2 17,1 19,1 36,3 40,5 56 63,3 78,0 89,8 18,4 21,7 34,2 43 55,1 70 83,1 111,0 18,9 23,6 36,3 37,8 50,0 60,0 74,7 72,6 67,2 61,5 55,5 49,2 42 38,5 34,8 31 27,1 23 20,4 14,2 9,6 6,8 4,9 4 2,8 6,5 4,0 10 22,3 15,5 32,7 58,8 94,7 113,1 166,3 196,9 196,5 260,5 4 9,2 5,7 14,1 32 22,4 47,3 86,2 138,5 166,7 244 290,7 284,0 5,4 12,5 7,8 19,2 43,7 30,8 65,2 119,6 192 232,1 6,5 15,2 9,4 23,2 53,1 37,5 79,4 146,3 234,6 284,3 11,1 25,7 15,9 39,4 90,5 64,2 136,3 253 16,7 38,8 24 59,6 137,3 97,6 207,3

92,4 106,7 170,8 214,4

146,2 168

188,5

279,8

60,1 75,2 115,8 121,6 159 192,5 240 40,8 39,1 37,1 34,8 32,3 29 27,5 25,7 23,9 21,7 19,2 17,5 12,8 8,8 6,4 4,7 3,8

85,0 106,4 163,8 172,5 224,8

130,9 164 253

166,7 208,9

31,5 30,5 29,3 27,9 26,2 24 23 21,9 20,6 19,1 17,2 15,9 12 8,3 6,2 4,5 3,7

21,9 21,4 20,8 20,1 19,2 18 17,5 17 16,3 15,4 14,3 13,4 10,7 7,6 5,8 4,3 3,5

17,6 17,3 16,9 16,5 15,9 15 14,7 14,3 13,9 13,3 12,5 11,9 9,7 7,1 5 4,1 3,4

12,4 12,2 12 11,8 11,5 11 10,9 10,6 10,4 10,1 9,7 9,4 8,1 6,2 5 3,8 3,2

8,7 8,6 8,5 8,4 8,3 8 8 7,9 7,8 7,6 7,4 7,3 6,5 5,3 4,4 3,4 2,9

6,4 6,4 6,3 6,2 6,2 6 6 5,9 5,9 5,8 5,7 5,6 5,2 4,4 3,8 3 2,6

5,3 5,3 5,2 5,2 5,1 5 5 5 4,9 4,9 4,8 4,8 4,5 3,9 3,4 2,8 2,5

3,1 3,1 3,1 3,1 3,1 3 3 3 3 3 3 2,9 2,8 2,6 2,4 2,1 1,9

2,1 2,1 2,1 2,1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1,8 1,8 1,6 1,5

Nota 1: la tabella stata calcolata considerando: c tensione trifase: 400 V; c condotti sbarre alla temperatura ambiente di 20C Schneider Electric

Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per 1,732.

73

Protezione dei circuiti

Tabelle di coordinamento

La scelta di un interruttore per la protezione di un condotto sbarre prefabbricato deve essere fatta tenendo conto: c delle regole abituali per la taratura del rel termico dell'interruttore, quindi: IB Ir Inc dove: v IB la corrente d'impiego, v Ir la corrente di regolazione termica dell'interruttore, v Inc la corrente nominale del condotto; c della tenuta elettrodinamica del condotto, cio la corrente di cresta limitata Icr

dall'interruttore deve essere inferiore alla tenuta elettrodinamica (o corrente di cresta ammissibile) del condotto; c del limite termico massimo [A2s] ammissibile dal condotto, che deve essere superiore all'energia specifica [I2t] lasciata passare dall'interruttore.

di interruttore di protezione, la corrente di cortocircuito massima alla quale il condotto Canalis protetto. Interruttori Multi 9 I condotti Canalis tipo KLE-20, KBA25/40, KBB25/40, KN40/100 e KSA100 sono protetti da interruttori della serie Multi 9 fino al potere di interruzione dell'interruttore Multi 9 associato.

Tabelle di coordinamento
Le tabelle di coordinamento degli interruttori Compact NS e Masterpact con i condotti Canalis forniscono direttamente, in funzione del tipo di condotto prefabbricato e del tipo

Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 380/415 V)


tipo di condotto Canalis portata nominale (In a 35C) tipo interr. Compact NSA160E Icc max NSA160NE in kA eff. NSA160N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250sx NS250H NS250L NS400N NS400H NS400L NS630N NS630H NS630L NS630bN NS630bH NS630bL NS800N/H NS800L NS1000N/H NS1000L NS1250N/H Masterpact NT08/10/12H1 NT08/10L1 NW08/10/12N1 NW08/10/12H1 NW08/10/12H2a NW08/10/12H2 NW08/10/12L1 KN-40 40 4,5 4,5 4,5 KN-63 63 16 25 30 12 12 12 12 12 12 KN/KSA-10 100 16 25 30 16 20 20 20 20 20 17 17 17 17 KSA-16 160 16 25 36 16 25 36 50 70 70 36 50 55 55 30 30 30 KSA-25 250 16 25 36 16 25 36 50 70 150 36 50 70 150 45 45 45 30 30 30 14 14 KSA-40 400 KSA-50 500 KSA-63 630 KSA-80 800

45 70 150 45 70 150

45 70 150 26 26 70

45 70 150 32 32 120 32 120

24 55 24 24 24 24 24

26 70 26 26 26 26 26

32 120 32 32 32 32 32

45 70 150 38 38 150 38 150 38 150 38 38 150 38 38 38 38 38

74

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 380/415 V)


tipo di condotto Canalis portata nominale (In a 35C) Compact NS1000N NS1000H NS1000L NS1250N/H NS1600N/H Masterpact NT10/12/16H1 NT10L1 NW10/12/16N1 NW20N1 NW10/12H1 NW16H1 NW20/25H1 NW32/40H1 NW40bH1 NW50H1 NW10/12H2a NW16H2a NW20/25H2a NW32/40H2a NW10/12H2 NW16H2 NW20/25H2 NW32/40/40b H2 NW50H2 NW20/25H3 NW32/40H3 NW10/12L1 NW16L1 NW20L1 tipo di condotto Canalis portata nominale (In a 35C) Compact NS1000N/H NS1000L NS1250N/H NS1600N/H Masterpact NT10/12/16H1 NT10L1 NW10/12/16N1 NW20N1 NW10/12/16H1 NW20/25H1 NW32/40H1 NW40bH1 NW50/63H1 NW10/12/16H2a NW20/25H2a NW32/40 H2a NW10/12/16H2 NW20/25H2 NW32/40/40b H2 NW50/63H2 NW20/25H3 NW32/40H3 NW10/12L1 NW1620L1 KTIA-10 1000 40 40 150 40 40 40 150 40 40 40 KTIA-13 1250 KTIA-16 1600 KTIA-20 2000 KTIA-25 2500 KTIA-32 3200 KTIA-40 4000

50 50 42 150 42 50 50

60 60 42 150 42 42 60 60 60

42 150 42 42 65 65 65

42 65 65 65 80

42 65 65 65 86

65 90 90

40 40

50 50

60 60 60 60 60 60

72 72 72 72 72 72

80 80 80 80 80 80 80 80 150 150 KTIC-25 2500

85 85 85 86 86 86 86 86

85

40 40

50 50

90 90 90

60 40 55 80 80 80 KTIC-16 1600

72

140 140 KTIC-20 2000

150 KTIC-32 3200 KTIC-40 4000 KTIC-50 5000

KTIC-10 1000 40 150 40 40 40 150 40 40

KTIC-13 1250 50 150 50 50 150 42 50

60 60 150 42 42 60 60 150 42 42 65 65

42 65 65 82

42 65 65 82

65 90 90

95

40

50

60 60 60 60

73 73 73 73

82 82 82 82 82 82 150

82 82 82 82 82 82 150

85

40

50

90 90 90

95

60 40 55 55 80 80

73

140

Schneider Electric

75

Protezione dei circuiti

Tabelle di coordinamento

Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 380/415 V)


tipo di condotto Canalis portata nominale (In a 35C) Compact NS800N/H NS800L NS1000N/H NS1000L NS1250N/H NS1600N/H NS1600bN/bH NS2000N NS2000H NS2500N NS2500H NS3200N NS3200H Masterpact NT08/10/12H1 NT16H1 NT08/10L1 NW08/10/12N1 NW16N1 NW20N1 NW08/10/12H1 NW16H1 NW20/25H1 NW32/40H1 NW40b/50/63H1 NW08/10/12H2a NW16H2a NW20/25H2a NW32/40H2a NW08/10/12H2 NW16H2 NW20/25H2 NW32/40H2 NW40b/50/63H2 NW20/25H3 NW32/40H3 NW08/10/12L1 NW16L1 NW20L1 KHF 1000 28 70 28 70 28 KHF 1200 KHF 1450 KHF 2200/2500 KHF 3000/3400 KHF 4000/4500

38 150 38 38 38

48 150 48 48 48

70 70 85 70 85 70 85 42

70 70 85 70 85 70 85

28 28 80 28 28 28 28 28 28

38 38 150 38 38 38 38 38 38

38 38 150 38 38 38 38 38 38

42 42 65 65 65 92 85 85 85 92 92 92 92 92 92 150 150

42

65 65 100

65 100

28 28 28 28 28 28

38 38 38 38 38 38

38 38 38 38 38 38

85 85

85

28 28 28 28

38 38 38 38

38 38 38 38

100 100 117 117 117

100 147 147

150

76

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 660/690 V)


tipo di condotto Canalis portata nominale (In a 35C) tipo di interruttore Compact Icc max in kA eff. NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250sx NS250H NS250L NS400N NS400H NS400L NS630N NS630H NS630L NS630bN NS630bH NS630bL NS800N NS800H NS800L NS1000N NS1000H NS1000L Masterpact NT08/10/12H1 NT08/10L1 NW08/10/12N1 NW08/10/12H1 NW08/10/12H2a NW08/10/12H2 NW08/10/12L1 KSA-10 100 8 8 10 10 20 8 10 10 15 KSA-16 160 8 8 10 10 20 8 10 10 20 10 17 14 KSA-25 250 8 8 10 10 20 8 10 10 20 10 20 28 KSA-40 400 KSA-50 500 KSA-63 630 KSA-80 800

14

10 20 35 10 20 35 24 24 75

10 20 35 26 26 75 26 26 75

10 20 35 30 32 75 30 32 75

24 25 24 24 24 24 24

26 25 26 26 26 26 26

32 25 32 32 32 32 32

20 20 35 30 38 75 30 38 75 30 38 35 38 25 38 38 38 38 38

Schneider Electric

77

Protezione dei circuiti

Tabelle di coordinamento

Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 660/690 V)


tipo di condotto Canalis portata nominale (In a 35C) Compact NS1000N NS1000H NS1000L NS1250N NS1250H NS1600N NS1600H Masterpact NT10/12/16H1 NT10L1 NW10/12/16N1 NW20N1 NW10/12/16H1 NW20/25H1 NW32H1 NW40H1 NW40bH1 NW50/63H1 NW10/12/16H2a NW20/25H2a NW32/40 H2a NW10/12/16H2 NW20/25H2 NW32/40/40bH2 NW50/63H2 NW20/25H3 NW32/40H3 NW10/12L1 NW16/20L1 KTIC-10 1000 30 40 35 30 40 30 40 40 25 40 40 KTIC-13 1250 30 42 35 30 42 40 42 25 42 50 KTIC-16 1600 KTIC-20 2000 KTIC-25 2500 KTIC-32 3200 KTIC-40 4000 KTIC-50 5000

25 42 42 60 60

25 42 42 65 65

42 65 65 65 82

42 65 65 65 82

65 65 90

95

40

50

60 60 60 60

73 73 73 73

82 82 82 82 82 82 100

82 82 82 82 82 82 100

85

40

50

90 90 90

95

60 40 50 50 65 65

73

100

78

Schneider Electric

Protezione dei circuiti

Corrente di cortocircuito condizionata [kA eff.] (tensione 660/690 V)


tipo di condotto Canalis portata nominale (In a 35C) Compact NS800N NS800H NS800L NS1000N NS1000H NS1000L NS1250N NS1250H NS1600N NS1600H NS1600bN NS1600bH NS2000N NS2000H NS2500N NS2500H NS3200N NS3200H Masterpact NT08/10/12H1 NT16H1 NT08/10L1 NW08/10/12/16/20N1 NW08/10/12H1 NW16H1 NW20/25H1 NW32/40H1 NW40b/50/63H1 NW08/10/12H2 NW16H2 NW20/25H2 NW32/40H2 NW08/10/12H2 NW16H2 NW20/25H2 NW32/40H2 NW40b/50/63H2 NW20/25H3 NW32H3 NW40H3 NW08/10/12L1 NW16L1 NW20L1 KHF 1000 28 28 75 28 28 35 28 28 28 28 28 28 KHF 1200 KHF 1450 KHF 2200/2500 KHF 3000/3400 KHF 4000/4500

30 38 35 30 38 30 38 30 38

30 48 35 30 48 30 48 48 48 48 48

30 42 60 40 60 40 60 40 60 40 38

60 40 60 40 60 40

28 28 25 28 28 28 28

38 38 25 38 38 38 38

38 38 25 38 38 38 38

65 65 65 92 85 85 85 85 85 85 92 92 92 92 100 100

65 65 100

65 100

28 28 28 28 28 28

38 38 38 38 38 38

38 38 38 38 38 38

85 85

85

28

38

38

85 85 100 100 100 100

85 100 100 100

28 28 28

38 38 38

38 38 38

100

Schneider Electric

79

Protezione dei circuiti

80

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Definizioni Tipi di protezioni Tipi di sganciatori Caratteristiche elettriche interruttori automatici Curve di intervento Declassamento in temperatura Comando e sezionamento Potenze dissipate Curve di limitazione Filiazione Selettivit Selettivit rinforzata Impiego in corrente continua Impiego a 400 Hz

82 85 86 89 128 144 148 164 167 181 189 211 216 218

Schneider Electric

81

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttori automatici
Corrente nominale di impiego (In) la corrente che l'interruttore pu portare in servizio ininterrotto, considerando cio la corrente costante, sempre circolante, pari al suo valore nominale In, per intervalli di tempo superiori a 8 ore: settimane, mesi o anche anni. La corrente nominale dell'interruttore uguale alla sua corrente termica convenzionale in aria libera (Irth), che rappresenta il valore massimo di corrente che l'interruttore destinato a portare, in conformit alle prescrizioni sui limiti di sovratemperatura che le relative Norme di prodotto impongono. La Norma CEI 23-3 fissa i valori preferenziali della corrente nominale: 6-1013-16-20-25-32-40-50-63-80-100-125A. Tensione nominale di impiego (Ue) il valore di tensione che il costruttore specifica per l'apparecchio unitamente alla corrente nominale di impiego, garantendone le prestazioni dichiarate. Allo stesso interruttore possono essere assegnati diversi valori di tensione nominale di impiego, alle quali corrispondono servizi e prestazioni diversi dell'interruttore stesso, specificati dal costruttore. I valori normali della tensione nominale di impiego stabiliti dalla Norma 23-3 sono: c 230 V per interruttori unipolari e bipolari; c 230/400 V per interruttori unipolari; c 400 V per interruttori bipolari, tripolari e tetrapolari. Tensione nominale di isolamento (Ui) il valore di tensione per il quale dimensionato l'isolamento elettrico dell'interruttore (verificato da prove dielettriche ed assicurato da adeguate distanze di isolamento superficiali). Evidentemente, il massimo valore di tensione nominale di impiego non pu essere superiore al valore della tensione nominale di isolamento; inoltre, se per un apparecchio non viene specificato il valore della tensione di isolamento, si considera come tensione nominale di isolamento la sua pi alta tensione nominale di impiego. Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp) il valore di picco di una tensione ad impulso (con forma d'onda definita da 1,2/50 s) che l'apparecchio pu sopportare senza guasti in condizioni specificate di prova: ad interruttore aperto non si devono verificare scariche tra i contatti di una stessa fase n tra fase e massa.

Definizioni

Tale valore se dichiarato dal costruttore, deve essere utilizzato ai fini del coordinamento dell'isolamento dell'impianto, che fornisce le prescrizioni per la tenuta dielettrica degli apparecchi nei confronti delle sovratensioni, soprattutto di origine atmosferica; in particolare, la tensione nominale di tenuta ad impulso di un apparecchio deve essere uguale o superiore ai valori specificati per le sovratensioni transitorie che possono verificarsi nel circuito in cui l'apparecchio inserito. Le Norme prevedono anche valori minimi di Uimp in funzione della tensione nominale di impiego dell'apparecchio. Corrente convenzionale di non intervento (Inf) Valore specificato di corrente che l'interruttore o lo sganciatore in grado di portare per un tempo stabilito (tempo convenzionale) senza operare lo sgancio. Corrente convenzionale di intervento (If) Valore specificato di corrente che determina lo sgancio dell'interruttore entro un limite di tempo stabilito (tempo convenzionale). Il legame tra In, If, Inf e tempo convenzionale dipende dalla Norma di riferimento (Norma domestica CEI 23-3 e Norma industriale CEI EN 60947-2). Norma CEI 23-3 CEI EN 60947-2 Inf 1,13 In 1,05 In If 1,45 In 1,30 In

Potere di interruzione nominale di servizio in cortocircuito (Ics) (Norma CEI EN 60947-2) il valore della massima corrente di cortocircuito che l'interruttore in grado di interrompere per 3 volte (secondo il ciclo O-CO-CO), alla corrispondente tensione nominale di impiego. Le condizioni previste per la verifica dell'interruttore dopo il ciclo di interruzione O-CO-CO "includono" l'attitudine dell'interruttore stesso a portare con continuit la sua corrente nominale. Esso espresso come il valore della corrente di cortocircuito presunta interrotta, in kA (per la corrente alternata il valore efficace della componente simmetrica). Esso viene normalmente dichiarato dal costruttore utilizzando valori percentuali del potere di interruzione nominale estremo di cortocircuito Icu (come suggerito dalla Norma CEI EN 60947-2). Potere di interruzione nominale in cortocircuito (Icn) (Norma CEI 23-3) il valore della massima corrente di cortocircuito assegnato dal costruttore che l'interruttore in grado in interrompere per 2 volte (secondo il ciclo O-CO), sotto specifiche condizioni; queste non comprendono, dopo la prova, l'attitudine dell'interruttore a portare una corrente di carico. Un interruttore avente un dato potere di interruzione nominale di cortocircuito Icn deve avere un corrispondente potere di cortocircuito di servizio Ics, secondo la seguente tabella ricavata dalla Norma CEI 23-3 (EN 60898). Potere di interruzione in kA Icn 1,5 3 4,5 6 10 15 20 Ics 1,5 3 4,5 6 7,5 7,5 10

Il tempo convenzionale vale 1h per In < 63A e 2h per In 63A. Potere di interruzione nominale estremo in cortocircuito (Icu) (Norma CEI EN 60947-2) il valore della massima corrente di cortocircuito che l'interruttore in grado di interrompere per 2 volte (secondo il ciclo O-CO), alla corrispondente tensione nominale di impiego. Le condizioni previste per la verifica dell'interruttore dopo il ciclo di interruzione O-CO "non includono" l'attitudine dell'interruttore stesso a portare con continuit la sua corrente nominale. Esso espresso come il valore della corrente di cortocircuito presunta interrotta, in kA (per la corrente alternata il valore efficace della componente simmetrica). Allo stesso apparecchio il costruttore pu assegnare diversi valori di Icu, corrispondenti a valori diversi di tensione nominale di impiego Ur.

25 12,5

Potere di chiusura nominale in cortocircuito (Icm) (Norma CEI EN 60947-2) il valore della massima corrente di cortocircuito, assegnato dal costruttore, che l'interruttore automatico in grado di stabilire alla tensione nominale di impiego ed in condizioni specificate. Il potere di chiusura nominale in cortocircuito di un interruttore non deve essere inferiore al suo potere di interruzione nominale estremo in cortocircuito Icu, moltiplicato per il fattore n riportato dalla sottostante tabella tratta dalla norma CEI EN 60947-2; il suo valore espresso come il massimo picco della corrente presunta.

Rapporto n tra potere di chiusura e potere di interruzione in cortocircuito e fattore di potenza relativo (interruttori per c.a.) Pdi in cortocircuito [kA] (valore efficace) 4,5 Icu 6 6 < Icu 10 10 < Icu 20 20 < Icu 50 50 < Icu
82

Fattore di potenza

Valore minimo del fattore potere di chiusura n= potere di interruzione in cortocircuito 1,5 1,7 2,0 2,1 2,2
Schneider Electric

0,7 0,5 0,3 0,25 0,2

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Categoria di utilizzazione (Norma CEI EN 60947-2) La categoria di utilizzazione di un apparecchio ne definisce le possibili applicazioni, in conformit a quanto previsto dalle relative norme di prodotto. Per gli interruttori automatici sono definite due categorie di utilizzazione. c categoria A: gli interruttori classificati in questa categoria non sono previsti per realizzare la selettivit cronometrica, in condizioni di cortocircuito, rispetto ad altri dispositivi di protezione posti in serie, lato carico; non hanno quindi ritardo intenzionale applicabile all'intervento dello sganciatore di cortocircuito. Conseguentemente essi non prevedono una corrente nominale ammissibile di breve durata; c categoria B: gli interruttori classificati in questa categoria sono previsti per realizzare la selettivit cronometrica in condizioni di cortocircuito (non necessariamente fino al potere di interruzione nominale estremo dell'interruttore), rispetto ad altri dispositivi di protezione posti in serie lato carico; hanno un ritardo intenzionale (talvolta regolabile) applicabile all'intervento dello sganciatore di cortocircuito. Tra le loro caratteristiche tecniche, il costruttore deve garantire il valore di corrente nominale di breve durata ammissibile (Icw). Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw) (Norma CEI EN 60947-2) il valore di corrente, dichiarato dal costruttore, che l'interruttore pu portare senza danneggiamenti per tutta la durata del tempo di ritardo previsto (dichiarata dal costruttore). Tale valore il valore efficace, in corrente alternata, della corrente di cortocircuito presunta, considerata costante per tutta la durata del tempo di ritardo previsto. I valori minimi della corrente nominale ammissibile di breve durata richiesti per gli interruttori di categoria di utilizzazione B sono: In 2500A In 2500A Icw il maggior valore tra 12 In e 5 kA Icw = 30 kA Gli apparecchi di manovra per poter essere definiti anche come sezionatori devono essere conformi ad una norma che garantisca la loro attitudine al sezionamento, come ad esempio la CEI EN 60947-1/3 per gli apparecchi previsti per uso in ambiente industriale. Gli interruttori automatici di bassa tensione Schneider a norma industriale garantiscono anche la funzione di sezionamento. Per i dispositivi che non rispondono a norme CEI specifiche, sono fornite nella parte commenti della norma CEI 64-8 le minime distanze disolamento tra i contatti in posizione di aperto, riferite alla tensione nominale dellimpianto: c 230/400 V: 4 mm; c 400/690 V: 8 mm; c 1000 V: 12 mm. I valori normali di corrente nominale differenziale di intervento sono: 0,01-0,03-0,1-0,3-0,5A. Corrente nominale differenziale di non intervento (Ino) (Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1) il valore di corrente differenziale assegnato dal costruttore all'interruttore differenziale, per il quale l'interruttore non deve funzionare in condizioni specificate. Il valore normale di corrente nominale differenziale di non intervento 0,5 In. Potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale (Im) (Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1) il valore efficace della componente alternata della corrente presunta differenziale, assegnato dal costruttore, che un interruttore differenziale pu stabilire, portare ed interrompere in condizioni specificate. Il valore minimo del potere nominale differenziale di chiusura e di interruzione (Im) 10 In oppure 500 A, scegliendo il valore pi elevato. Potere di chiusura e di interruzione nominale (Im) (Norma CEI EN 61008-1) il valore efficace della componente alternata della corrente presunta, assegnato dal costruttore, che un interruttore differenziale pu stabilire, portare ed interrompere in condizioni specificate. Il valore minimo del potere nominale di chiusura e di interruzione Im 10 In oppure 500 A, scegliendo il valore pi elevato. Corrente di cortocircuito nominale condizionale (Inc) (Norma CEI EN 61008-1) il valore efficace di corrente presunta, assegnato dal costruttore, che un interruttore differenziale, protetto da un dispositivo di protezione dal cortocircuito (interruttore automatico o fusibile), pu sopportare in condizioni specificate senza subire alterazioni che ne compromettano la funzionalit. Fino a 10 kA compresi, i valori della corrente nominale condizionale di cortocircuito Inc sono normalizzati e sono: 3-4,5-6-10 kA; oltre 10 kA fino a 25 kA, il valore preferenziale 20 kA. Corrente di cortocircuito nominale condizionale differenziale (Ic) (Norma CEI EN 61008-1) il valore di corrente presunta differenziale, assegnato dal costruttore, che un interruttore differenziale, protetto dal dispositivo di protezione dal cortocircuito, pu sopportare in condizioni specificate senza subire alterazioni che ne compromettano la funzionalit. I valori normali di Ic sono gli stessi di Inc.

Secondo la norma CEI 64-8, anche gli interruttori automatici e gli interruttori differenziali rispondenti alle norme domestiche (CEI EN 60898, CEI EN 61008-61009) assicurano la funzione di sezionamento, nonostante per questi apparecchi, al momento attuale, non siano previste prescrizioni e prove aggiuntive in merito. Sezionamento visualizzato La norma CEI EN 60947-1 (Apparecchiature a bassa tensione Parte 1: Regole generali) stabilisce delle prescrizioni a cui devono soddisfare gli interruttori adatti al sezionamento. Essi devono assicurare in posizione di aperto una distanza tra contatto fisso e mobile conforme ai requisiti necessari a soddisfare la funzione di isolamento e devono essere muniti di un dispositivo che indichi la posizione dei contatti mobili. Questo indicatore di posizione deve essere connesso ai contatti mobili in modo affidabile, ovvero deve indicare la posizione di aperto solo se i contatti sono effettivamente separati. Questa funzione detta sezionamento visualizzato. Secondo la norma, lattitudine di un interruttore al sezionamento visualizzato si verifica con una prova di robustezza meccanica: mantenendo forzatamente chiusi i contatti (ricorrendo a imbullonamento o saldatura), si sottopone lorgano di manovra ad una forza pari a 3 volte lo sforzo necessario alla manovra. Durante lapplicazione dello sforzo, non deve essere possibile bloccare lorgano di manovra mediante lucchetto. Al termine della prova, rilasciato lorgano di manovra, questo non deve indicare la posizione di aperto.

I valori preferenziali di tempo di ritardo previsto sono: 0,05 - 0,1 - 0,25 - 0,5 - 1 s. Sezionamento Il sezionamento secondo la norma CEI 64-8 quella funzione che contribuisce a garantire la sicurezza del personale avente il compito di svolgere lavori, riparazioni, localizzazione di guasti o sostituzione di apparecchi, su od in vicinanza di parti attive. La norma stabilisce che ogni circuito debba poter essere sezionato dallalimentazione. anche possibile sezionare con un unico dispositivo pi circuiti.

Interruttori differenziali
Corrente nominale differenziale di intervento (In) (Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1) il valore di corrente differenziale assegnato dal costruttore all'interruttore differenziale, per il quale l'interruttore deve funzionare in condizioni specificate.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-3
Interruttore di manovra un dispositivo di manovra, in grado di stabilire, portare ed interrompere correnti in condizioni normali del circuito ed anche di portare per un tempo specificato correnti di cortocircuito. Un interruttore di manovra pu essere in grado di stabilire, ma non interrompere, correnti di cortocircuito. Sezionatore un dispositivo di manovra in grado di aprire e chiudere un circuito in assenza di corrente e che in posizione di aperto soddisfa le prescrizioni specificate per la funzione di sezionamento. Interruttore di manovra-sezionatore un interruttore di manovra che, in posizione di aperto, soddisfa le prescrizioni di sezionamento specificate per un sezionatore. Interruttore di manovra con fusibile un interruttore di manovra nel quale uno o pi poli hanno un fusibile in serie in una unit combinata. Interruttore di manovra-fusibile un interruttore di manovra nel quale un fusibile o un porta fusibile con fusibile forma il contatto mobile. Sezionatore con fusibile un sezionatore nel quale uno o pi poli hanno un fusibile in serie in una unit combinata.

Definizioni

Sezionatore-fusibile un sezionatore nel quale un fusibile o un porta-fusibile con fusibile forma il contatto mobile. Interruttore di manovra-sezionatore con fusibile un interruttore di manovra-sezionatore nel quale uno o pi poli hanno un fusibile in serie in una unit combinata. Interruttore di manovra-sezionatorefusibile un interruttore di manovra-sezionatore nel quale un fusibile o un portafusibile con fusibile forma il contatto mobile. Nella tabella sottostante sono indicate le caratteristiche elettriche in corrente richieste ai vari tipi di apparecchiatura conformi alla norma CEI EN 60947-3.

(si veda a questo proposito il paragrafo dedicato agli interruttori di manovrasezionatori). Sono valori che si riferiscono alla manovra di questi apparecchi sotto carico. Corrente nominale ammissibile di breve durata la corrente, espressa in valore efficace, che un interruttore di manovra, un sezionatore o un interruttore di manovrasezionatore pu sopportare senza danni per un tempo specificato dal costruttore. Il valore della corrente di breve durata nominale ammissibile deve essere non inferiore a 12 volte la corrente nominale massima dichiarata dal costruttore. Potere di chiusura nominale su cortocircuito il valore della massima corrente (espresso in kA di cresta) che un interruttore di manovra o un interruttore di manovrasezionatore in grado di stabilire alla tensione nominale dimpiego e ad uno specificato valore del fattore di potenza di cortocircuito. Questa grandezza si riferisce quindi alla manovra di chiusura dellinterruttore in condizioni di cortocircuito. Corrente nominale condizionale di cortocircuito il valore della corrente presunta che lapparecchio pu sopportare se protetto da un dispositivo di protezione contro il cortocircuito specificato dal costruttore.

Parametri elettrici in corrente relativi agli apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-3
Potere di chiusura e di interruzione nominale Sono i valori di corrente che un apparecchio pu rispettivamente stabilire ed interrompere in modo soddisfacente in condizioni specificate di chiusura ed interruzione, espressi con riferimento alla tensione nominale dimpiego, alla corrente nominale dimpiego ed alla categoria di utilizzazione

Elenco delle caratteristiche elettriche in corrente richiesta ad una determinata apparecchiatura conforme alla norma CEI EN 60947-3
Prova Interruttore di manovra Interruttore di manovra fusibile Interruttore di manovra con fusibile Sezionatore Sezionatore Sezionatore Interruttore Interruttore con fusibile fusibile di manovra di manovra sezionatore sezionatore con fusibile Interruttore di manovra sezionatore fusibile

Poteri di interruzione c e di chiusura nominali (in sovraccarico) Tenuta alla corrente c di breve durata Potere di chiusura c nominale su cortocircuito Corrente condizionale c di cortocircuito c Caratteristica richiesta v Caratteristica non richiesta

c v v c

c v v c

c c v c

v v v c

v v v c

c c c c

c v v c

c v v c

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Generalit
La funzione principale di un interruttore automatico quella di assicurare la protezione dei circuiti che alimenta. Esso pu inoltre assicurare funzioni di sezionamento e di manovra. La protezione dei circuiti deve essere assicurata contro: c i sovraccarichi; questa funzione realizzata mediante sganciatori termici bimetallici o mediante sganciatori statici a tempo inverso associati allinterruttore automatico; c i cortocircuiti; questa funzione realizzata mediante sganciatori magnetici o mediante sganciatori statici a tempo indipendente, istantanei o con breve ritardo, associati allinterruttore automatico; c i guasti verso terra; questa funzione realizzata mediante blocchi differenziali associati meccanicamente agli interruttori, mediante sganciatori elettronici con opzioni specifiche o mediante rel separati che impiegano bobine di sgancio per determinare lapertura degli interruttori. Lassociazione di sganciatori termici bimetallici con sganciatori magnetici d luogo agli sganciatori comunemente chiamati magnetotermici. Gli sganciatori statici, che normalmente prevedono sia la protezione contro i sovraccarichi che contro i cortocircuiti, vengono comunemente chiamati elettronici.

Tipi di protezioni

Correnti operanti negli sganciatori La corrente che passa nellinterruttore direttamente utilizzata per il funzionamento degli sganciatori magnetotermici negli interruttori aventi correnti nominali basse o medie (fino a 250 A). Negli interruttori aventi correnti nominali superiori ed in quelli equipaggiati con rel elettronici gli sganciatori vengono alimentati mediante appositi trasformatori di corrente integrati nello sganciatore; per questa ragione essi non sono adatti al funzionamento in corrente continua. Tipi di interruttori e relativi sganciatori c Gli interruttori di tipo modulare (serie Multi 9) sono equipaggiati con sganciatori di tipo magnetotermico integrati nella struttura dellinterruttore e pertanto non intercambiabili. Gli sganciatori di questi interruttori non hanno possibilit di regolazione delle correnti di intervento da parte degli utilizzatori, ma sono disponibili in una larga gamma di correnti di intervento tali da coprire tutti i bisogni applicativi. Sono disponibili sganciatori aventi diverse tipologie di curve di intervento in relazione ai diversi possibili impieghi; c gli interruttori di tipo scatolato fino a 630 A di corrente nominale (serie Compact) possono essere equipaggiati sia con sganciatori di tipo magnetotermico che con sganciatori elettronici per correnti fino a

250 A, solo con sganciatori elettronici per correnti maggiori di 250 A. In entrambi i casi possibile la regolazione delle soglie di intervento, con un campo di regolazione pi ristretto per gli sganciatori magnetotermici e pi ampio per gli sganciatori elettronici. Gli sganciatori magnetotermici sono disponibili con diverse tipologie di curve di intervento, mentre gli sganciatori elettronici possono essere adattati alle caratteristiche dei diversi circuiti da proteggere grazie allampiezza dei loro campi di regolazione; c i nuovi interruttori scatolati da 630 A fino a 3200 A ed i nuovi interruttori di tipo aperto Masterpact NT ed NW sono equipaggiati con delle nuove unit di controllo, denominate Micrologic che, oltre alle funzioni di protezione con ampi campi di regolazione delle correnti e dei tempi di intervento, offrono delle funzioni evolute gestite da un microprocessore indipendente, come le misure delle diverse grandezze elettriche delle reti o funzioni di protezione o di sorveglianza aggiuntive (es. squilibrio di corrente, minima tensione, massima tensione, ritorno di potenza ecc). In particolare, luso di interruttori di tipo aperto e delle relative unit di controllo consente di ottenere la selettivit cronometrica tra diversi interruttori mantenendo il ritardo di intervento molto contenuto anche per gli interruttori installati a monte degli impianti.

Denominazioni

Sganciatori elettronici per Compact NS100/630 Gli sganciatori elettronici per Compact NS100/630 sono designati da una sigla che ne identifica le caratteristiche. Nella tabella sottostante indicato il significato di ogni elemento. STR sganciatore statico con lettura RMS (valore efficace) della corrente 1a cifra numero di protezioni regolabili 2a cifra famiglia: 2: NS100NS250 3: NS400 e NS630 lettera tipo di protezione M: motori G: generatori S: selettivo U: universale

Unit di controllo Micrologic per Compact NS630b/3200 e Masterpact NT ed NW Le unit di controllo Micrologic per i nuovi interruttori di potenza sono designate dalle seguenti sigle: 2.0 A Xy Z X: tipo di protezione c 2 per una protezione di base; c 5 per una protezione selettiva; c 6 per una protezione selettiva + guasto a terra; c 7 per una protezione selettiva + differenziale. Y: versione del modulo di controllo Identificazione delle diverse versioni. Lo 0 indica la 1a versione realizzata. Z: tipo di misura c A per amperometro; c P per potenza; c H per armonica.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Il sistema Multi 9
Le norme CEI che regolano la progettazione, le prestazioni e le prove degli interruttori automatici per protezione contro sovracorrenti sono due. La norma CEI EN 60947-2 (17-5 V edizione) costituisce il testo di riferimento per i prodotti per applicazioni industriali, con elevati valori di potere di interruzione e caratteristiche rispondenti alle esigenze di sicurezza e di corretto esercizio di moderni impianti elettrici nel settore produttivo. La norma CEI 23-3 (EN 60898) si applica agli interruttori automatici per usi domestici e similari di tipo ordinario, intendendo incluse le applicazioni per uffici, alberghi, scuole, ecc., cio il settore comunemente chiamato terziario. Nella tabella a fianco sono riportate le caratteristiche di intervento magnetico dei diversi tipi di sganciatore, con riferimento alle norme e inoltre si sono riportate le applicazioni standard dei diversi tipi di protezione. Merlin Gerin offre a catalogo interruttori automatici modulari rispondenti a tutte le diverse esigenze dinstallazione e di esercizio sopra elencate.

Tipi di sganciatori Sganciatori magnetotermici

Tipi di sganciatori e loro applicazioni


tipo Intervento secondo norma di riferimento CEI EN 60947-2 Im 3,2 4,8 In (4 In 20%) Im 3 5 In protezione di generatori, delle persone e di grandi lunghezze di cavi Sovraccarico: termici standard CEI EN 60898 (CEI 23-3)

curva B Im 6,4 9,6 In (8 In 20%) Im 5 10 In di cavi e impianti che alimentano apparecchi utilizzatori classici. Sovraccarico: termici standard di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente di avviamento. Sovraccarico: termici standard di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente di avviamento. Sovraccarico: termici standard dei circuiti elettronici

curva C Im 9,6 14,4 In (1) (12 In 20%) Im 10 14 In

curva D Im 9,6 14,4 In (1)

curva K Im 2,4 3,6 In

curva Z Im 12 In (2) (12 In 20%) dei motori (senza protezione termica)

curva MA
(1) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di funzionamento If = 1,2 In (K); If = 1,3 In (D). (2) Tolleranza ammessa 20%

Merlin Gerin offre a catalogo interruttori automatici modulari rispondenti a tutte le diverse esigenze dinstallazione e di esercizio sopra elencate. Nella tabella a fianco sono riportati i prodotti a catalogo con le rispettive caratteristiche dintervento, a seconda del settore di applicazione.

Tabella di scelta

tipo campo (In) C40a C40N C60a C60N C60H C60L C60L-MA C120N NG125a NG125N NG125L NG125L-MA C32H-DC

curva B (1) 35 c c c c c c c c

curva C (2) curva D 5 10 10 14 c c c c c c c c c c c c c c c

curva K 10 14

curva Z 2,4 3,6

curva MA 12 (3)

(1) Per C60L, C120N, NG125N, NG125L: 3,2 4,8 In (2) Per C60L, C120N, NG125a, NG125N, NG125L, C32H-DC: 7 10 In (3) Tolleranza ammessa 20% 86 Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Compact NSA ed NSC100N
Gli interruttori della serie Compact NSA ed NSC100N sono equipaggiati con uno sganciatore di tipo magnetotermico non intercambiabile con soglie di intervento termico e magnetico fisse.

Tipi di sganciatori Sganciatori elettronici

La soglia di intervento dello sganciatore magnetico varia da 10 a 16 In a seconda della corrente nominale. Questi interruttori possono quindi adattarsi bene a reti di tipo standard.

Compact NS
Gli interruttori della gamma Compact NS presentano il vantaggio di avere la possibilit di montare diversi tipi di sganciatore in funzione del tipo di protezione da realizzare e della corrente nominale richiesta. Nella tabella a fianco sono riportate le caratteristiche dei diversi tipi di sganciatori con le applicazioni per le quali sono normalmente utilizzati. Nota: gli interruttori NS400 e NS630 hanno sganciatori di tipo elettronico e quindi, dato che rilevano le correnti mediante dei trasformatori di corrente, non sono in grado di funzionare in corrente continua, applicazione per la quale sono previsti gli sganciatori MP.

Tipi di sganciatori e loro applicazioni


tipo TM-D TM-G protezione contro i sovraccarichi regolabile regolabile protezione contro i cortocircuiti non regolabile, soglie elevate (1) non regolabile, soglie basse aplicazioni protezione di reti di tipo standard protezione di reti alimentate da generatori e reti con cavi molto lunghi protezione contro il cortocircuito di linee che alimentano motori protezione di reti in corrente continua per NS400 e NS630

MA

non presente

regolabile

MP

non presente

regolabile

(1) Regolabile da 5 a 10 In per TM200D e TM250D.

Sganciatori elettronici
Di seguito sono sintetizzate le principali caratteristiche e le possibilit di regolazione degli sganciatori elettronici che equipaggiano gli interruttori scatolati Compact NS160/630 e delle unit di controllo che equipaggiano

i nuovi interruttori scatolati Compact NS630b/3200 ed i nuovi interruttori aperti Masterpact NT ed NW. Le possibilit di regolazione di ciascuno sganciatore elettronico sono mostrate nella parte di questo capitolo dedicata alle curve d'intervento degli sganciatori.

Nelle pagine di sinistra sono illustrati gli andamenti delle curve degli sganciatori elettronici in forma qualitativa e nelle pagine di destra le corrispondenti curve tempo/ corrente su scala logaritmica.

Compact NS 160/250
sganciatore tipo STR22SE STR22GE STR22ME lungo ritardo a soglia regolabile a soglia regolabile e tempi di sgancio ridotti a soglia regolabile e temporizzazione conforme alla classe d'intervento 10 secondo la Norma CEI EN 60947-4 lungo ritardo a soglia regolabile a soglia e temporizzazione regolabile a soglia regolabile e temporizzazione conforme alle classi d'intervento 10 A, 10 e 20 secondo la Norma CEI EN 60947-4 corto ritardo a soglia regolabile e temporizzazione fissa a soglia regolabile e temporizzazione fissa a soglia pari ad un multiplo costante della soglia di lungo ritardo e temporizzazione fissa istantaneo a soglia fissa a soglia fissa a soglia fissa

Compact NS 400/630
sganciatore tipo STR23SE STR53UE STR43ME corto ritardo a soglia regolabile e temporizzazione fissa a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF a soglia regolabile e temporizzazione fissa istantaneo a soglia fissa a soglia regolabile a soglia fissa

Compact NS 630b/3200, Masterpact NT ed NW


unit di controllo tipo lungo ritardo Micrologic 2.0 a soglia e temporizzazione regolabili Micrologic 5.0 a soglia e temporizzazione regolabili Micrologic 6.0 a soglia e temporizzazione regolabili Micrologic 7.0 a soglia e temporizzazione regolabili corto ritardo istantanea a soglia regolabile a soglia regolabile a soglia regolabile protezione di terra a bassa sensibilit, a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF protezione differenziale residua ad alta sensibilit, a soglia e temporizzazione regolabili
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guasto a terra

a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF a soglia e temporizzazione regolabili e pos. I2t ON-OFF

a soglia regolabile

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


A: amperometro
c I1, I2, I3, IN, Iterra, Idifferenziale e valori massimi di queste misure c segnalazione dei guasti c valori delle regolazioni in ampere e secondi.

Tipi di sganciatori Panorama delle funzioni delle unit di controllo Micrologic

Misure e altre protezioni fornite dalle unit di controllo Micrologic

P: A + potenza + protezioni configurabili (disponibile per Masterpact NT ed NW)


c misure V, A, W, VAR, VA, Wh, VARh, VAh, Hz, Vcresta, Acresta, cos , valori max e min c protezioni lungo ritardo in IDMTL, minimo e massimo in tensione e frequenza, squilibri in tensione e corrente, senso di rotazione delle fasi, ritorno di potenza c distacco/riattacco in funzione della potenza o della corrente c misure delle correnti interrotte, segnalazione differenziata del guasto, indicatori di manutenzione, datazione, funzione cronologica degli eventi, ecc

H: P + armoniche (disponibile per Masterpact NT ed NW)


c qualit dellenergia: fondamentali, tasso di distorsione, ampiezza e fase delle armoniche fino all'ordine 51 c cattura d'onda in caso di guasto, allarme o su comando c allarmi programmabili: soglie e azioni programmabili su misura, ecc

Protezioni in corrente
Micrologic 2: protezione base

2.0 A

Micrologic 5: protezione selettiva

5.0 A

5.0 P

5.0 H

Micrologic 6: protezione selettiva + "guasto a terra"

6.0 A

6.0 P

6.0 H

Micrologic 7: protezione selettiva + differenziale

7.0 A

7.0 P

7.0 H

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


tipo corrente nominale [A] categoria dimpiego tensione nominale dimpiego [V] tensione dimpiego massima [V] tensione minima dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] numero di poli potere dinterruzione (1) CA IEC 60898 - CEI EN 60898 [A] In Ue Ue max Ue min Ui Uimp Ue [V] Icn Ics CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] Icu

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Il Sistema Multi 9


DomA45 632 A 230 250 12 440 4 1+N DomA42/7 632 A 230 250 12 440 4 1+N, 2 C40a 140 A 230/400 415 12 440 6 1+N 3P+N C40N 140 A 230/400 415 12 440 6 1+N 3P+N C60a 640 A 230/400 440 12 500 6 1 2, 3, 4 C60N 0,563 A 230/400 440 12 500 6 1 2, 3, 4

CA CA-CC

230/400 230/400 130 240 415 440 500

4500 (5) 4500 (5)

4500 (5) 4500 (5)

4500 (5) 4500 (5) 12 6 6

6000 (5) 6000 (5) 15 10 10 3 75% Icu

4500 4500 10 5 3

4500 4500

6000 6000 6000 6000 20 10 3

10 5 6

20 10

Ics CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] costante di tempo del circuito L/R - 0,015s (2) Icu 60 (1P) 125 (1P) 125 (2P) 125 (3P) 250 (2P) 250 (4P) 3 c OF, SD OF+OF/SD MN, MNs, MX+OF MNx MSU Tm TL C40, CTC 40 diretta rinviata (con blocco porta) utensile coppia di serraggio [Nm] dimensione cavo [mm2] rigido 3 c

75% Icu

75% Icu 10 10 20 25 100% Icu 3 3 c c c c (4) c c c c c (4) c c c c c c

75% Icu 15 20 30 40 100% Icu 3 3 c c c c c c c c c c c c c c

Ics classe di limitazione chiusura rapida sezionamento visualizzato blocco Vigi adattabile ausiliari elettrici 3 c c c c c (4) c c c * 2 max.10 ** 2 max.10 max.10 * 2 max.16 max.16 3 c c c c c (4) c c 3 c c c c c (4) c c c c 3 c c c c c (4) c c c

accessorio manovra rotativa collegamento

flessibile max.10

** 25 A: 2 3263 A: 3,5 25 A: max 25 32 63 A: max 35 25 A: max 16 32 63 A: max 25 C40N B 6 10 16 20 25 32 40 C60a B 6 10 16 20 25 32 40 C60N B C 6 0,5 10 1 16 2 20 3 25 4 32 6 40 10 50 16 63 20 25 32 40 50 63 30 30

tipo sganciatore magnetotermico (3)

caratteristiche In [A] corrente nominale

DomA45 C 6 10 16 20 25 32

DomA42/7 C 6 10 16 20 25 32

C40a B 6 10 16 20 25 32 40

C 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40

C 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40

C 6 10 16 20 25 32 40

temperatura di riferimento [C]

30

30

30

30

30

30

30

40 50 63 30

(1) Per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto disolamento) utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata. (2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare all'interruzione. (3) caratteristica tipo Im=In x B C 5 10 6,4 9,6 D 10 14 9,6 14,4 9,6 14,4 2,4 3,6 1220% K Z MA

(4) Ausiliaria OF+OF/SD compatibile solo se l'interruttore C40 viene utilizzato come interruttore di protezione di gruppi di partenza o senza i ripartitori. (5) Icn-Ics riferiti a 230 V. (6) Per C60H curva D: Ue = 240/415 (7) Per In 1,6 e 2,5 Pdi = 50kA * cacciavite Poz idriv nr.2 o a lama piatta -6mm ** cacciavite Pozidriv nr.2 o a lama piatta da 6,5 mm

CEI EN 60898 35 (CEI 23-3 4a ed.) CEI EN 60947-2 3,2 4,8

Schneider Electric

89

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


tipo
corrente nominale [A] categoria dimpiego tensione nominale di impiego [V] tensione dimpiego massima [V] tensione minima dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] numero di poli potere dinterruzione (1) CA IEC 60898 - CEI EN 60898 [A]

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Il Sistema Multi 9


C60H
In Ue Ue max Ue min Ui Uimp Ue [V] Icn Ics 230/400 (5) 230/400 130 240 415 440 500 690 10000 7500 30 15 4 10000 7500 0,563 A 230/400 (6) 440 60 / polo 12 500 6 1

CA CC CA-CC

2, 3, 4

CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] Icu 30 15 10

Ics CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] costante di tempo del circuito L/R - 0,015s (2) Icu 60 (1P) 125 (1P) 125 (2P) 125 (3P) 250 (2P) 250 (4P)

50% Icu 20 25 40 50 100% Icu 3 c c

Ics classe di limitazione chiusura rapida sezionamento visualizzato blocco Vigi adattabile

3 c c c

tipo
sganciatore magnetotermico (3) caratteristiche In [A] corrente nominale

C60H
C 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 30 D 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 40

temperatura di riferimento [C]


(1) per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto disolamento) utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata. (2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare allinterruzione. (3) caratteristica tipo Im=In x CEI EN 60898 CEI 23-3 4a ed. CEI EN 60947-2 B 35 C 5 10 10 14 10 14 2,6 3,6 12 D K Z MA

3,2 4,8 7 10

(4) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di funzionamento: IF = 1,2 In (K), IF = 1,3 In (D). (5) Il potere di chiusura e di interruzione nominale di un polo singolo (Icn1) a 230 V uguale a Icn. (6) Per C60H curva D: Ue=240/415 V. (7) Per In=1,6 e 2,5 Icu= 50 kA.

90

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


C60L
0,525 A 240/415 440 60 / polo 12 500 6 1 32-40 A 240/415 440 60 / polo 12 500 6 1 50-63 A 240/415 440 60 / polo 12 500 6 1

C60L-MA
1,625 A 240/415 440 60 / polo 12 500 6 2,3 40 A 240/415 440 60 / polo 12 500 6 2,3

C120N
80125 A 230/400 440 125 / polo 12 500 6 1

2, 3, 4

2, 3, 4

2, 3, 4

2, 3, 4

10000 7500 50 25 6 50 20 5 50 15 4 20 10 3

10000 7500

50 25 20

40 20 15

30 15 10

50 25 (7) 20

40 20 15

20 10 6

50% Icu 25 30 50 60 100% Icu c c c c c

50% Icu 25 30 50 60 100% Icu c c c c c

50% Icu 25 30 50 60 100% Icu c c c c c

50% Icu

75% Icu 20

30 50

30 40 20 100% Icu 3 c c

100% Icu c c c c c c

c c c

C60L
B 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 40 C 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 40 K (4) 1 1,6 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 Z 1 1,6 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40

C60L-MA
MA 1,6 2,5 4 6,3 10 12,5 16 25 40

C120N
B 80 100 125 C 80 100 125 D 80 100 125

40

40

40

30

30

30

Schneider Electric

91

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


tipo
corrente nominale [A] categoria dimpiego tensione nominale d'impiego [V] tensione dimpiego massima [V] tensione minima dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] numero di poli potere dinterruzione (1) CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA]

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Il Sistema Multi 9


NG125a
In Ue Ue max Ue min Ui Uimp Ue [V] Icu 130 240 415 440 500 690 50 25 4,5 80125 A 240/415 500 60/polo 12 690 8 3, 4

NG125N
10125 A 240/415 500 60/polo 12 690 8 1

CA CC CA-CC

3, 4

30 16 10 8 75% Icu

50 25 20 10

50 25 20 10

Ics CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] costante di tempo del circuito L/R - 0,015s (2) Icu 60 (1P) 125 (1P) 125 (2P) 125 (3P) 250 (2P) 250 (4P)

75% Icu 25 25 25

40 20 100% Icu c c c c c c c

Ics chiusura rapida sezionamento visualizzato blocco Vigi adattabile leva di comando a 3 posizioni (aperto-chiuso-sganciato) pulsante di test meccanismo di sgancio blocco a lucchetto integrato morsetti intercambiabili (80125 A)

100% Icu c c c c c

c c c c c

c c c c c c c

tipo
sganciatore magnetotermico (3) caratteristiche In [A] corrente nominale

NG125a
C 80 100 125

NG125N
B 80 100 125 C 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 D 80 100 125

temperatura di riferimento [C]

40

40

40

40

(1) Per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto d'isolamento) utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata. (2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare all'interruzione. (3) caratteristica tipo Im = In x B C 5 10 7 10 10 14 10 14 2,4 3,6 12 D K Z MA CEI EN 60898 3 5 CEI 23-3 4a ed. CEI EN 60947-2 3,2 4,8 (4) Ics = 75% Icu (5) Ics = 50% Icu (6) Ics = 40% Icu

92

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


NG125L
1063 A 240/415 500 60/polo 12 690 8 1

NG125L-MA
463 A 240/415 500 60/polo 12 690 8 2

C32H-DC
140 A 127/250 CC 440 60/polo 12 500 1, 2

P25M
0,161,6 A 690 690 220 12-24 690 6 3 2,54 6,3 10 1418 2325

3, 4

100 50 12,5

100 50 40 15

100 50 40 15

100 50 40 15 75% Icu 50 50

100 50 40 15

75% Icu 50 50

illimitato illimitato illimitato illimitato illimitato 100% Icu

illimitato illimitato illimitato illimitato 3 (4) 100% Icu

illimitato illimitato 50 50 3 (4) 100% Icu

illimitato illimitato 15 10 3 (4) 100% Icu

illimitato 15 (5) 8 (5) 6 (4) 3 (4) 100% Icu

50 15 (6) 6 (5) 4 (4) 3 (4) 100% Icu

10 20 10

50 100% Icu c c c c c

c c c c c

c c c c c c c

100% Icu c c c c c

c c c c c c c

100% Icu c c

c c c c

NG125L
B 10 16 20 25 32 40 50 63 C 10 16 20 25 32 40 50 63 D 10 16 20 25 32 40 50 63

NG125L-MA
MA 4 6,3 10 12,5 16 25 40 63

C32H-DC
C 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40

P25M
MA 0,10,16 0,160,25 0,250,4 0,40,63 0,61 11,6 1,62,5 2,54 46,3 610 914 1318 1723 2025 40

40

40

40

40

40

Schneider Electric

93

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


tipo

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Il Sistema Multi 9


TC16 (5)
In Ue Ue min Ui Uimp CA CC CA-CC 616 220

corrente nominale [A] categoria dimpiego tensione nominale dimpiego circuito di potenza [V] tensione minima dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] frequenza [Hz] frequenza di manovra [cicli/minuto] lunghezza cavo di comando [m] comando tramite ordine mantenuto tensione di comando [V] comando tramite ordine impulsivo tensione di comando [V] numero di poli potere dinterruzione (1) CA IEC 60898 - CEI EN 60898 [A]

500 6 50 / 60 < 600 < 500 CA CC CA CC 1 1+N 220 / 240

Ue [V] Icn Ics 230/400 230/400 130 240 415 440 500 690 3000 (4) 3000 (4) 3000 (4) 3000 (4)

CA IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] Icu 4,5 4,5

Ics CC IEC 60947-2 - CEI EN 60947-2 [kA] costante di tempo del circuito L/R - 0,015s (2) Icu 60 (1P) 125 (1P) 125 (2P) 125 (3P) 250 (2P) 250 (4P)

75% Icu

Ics chiusura rapida sezionamento visualizzato blocco Vigi adattabile blocco a lucchetto integrato

tipo
sganciatore magnetotermico (3) caratteristiche In [A] corrente nominale

TC16 (5)
C 6 10 16

temperatura di riferimento [C]


(1) Per interruttori 2P, 3P, 4P impiegati in un sistema a neutro isolato (caso di doppio guasto d'isolamento) utilizzare il Pdi relativo ad interruttori unipolari ed alla tensione concatenata. (2) Tra parentesi indicato il numero di poli che devono partecipare all'interruzione. (3) caratteristica tipo Im = In x B C 5 10 7 10 10 14 10 14 2,4 3,6 12 D K Z MA CEI EN 60898 3 5 CEI 23-3 4a ed. CEI EN 60947-2 3,2 4,8

30

(4) Icn-Ics riferiti a 230 V. (5) L'interruttore TC16 associa in un unico apparecchio la funzione di comando ad elevate cadenze (contattore) e protezione magnetotermica (6) L'interruttore TC16P presenta caratteristiche analoghe al TC16, ma viene comandato con segnali di tipo impulsivo. 94 Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


TC16P (6)
1016 220

Reflex XC40 (7)


1040 440 250 / polo 500 5 50 / 60 4 < 500; < 1000 con MDI (9) 220 / 240; 12, 24, 48 con MDU (10) 12, 24, 48 con MDU (10) 220 / 240; 12, 24, 48 con MDU (10) 12, 24, 48 con MDU (10) 2, 3, 4

Tm + C60/C120 (8)
0,5125 A 440 60 / polo 12 500 6 50 / 60 10/giorno

500 6 50 / 60 60 < 500 220 / 240

220/240

1+N

1, 2

3, 4

3000 (4) 3000 (4)

3000 (4) 3000 (4)

4500 (3000 curva D) 4500 (3000 curva D)

dati dellinterruttore associato dati dellinterruttore associato

4,5

4,5

16 6 (4,5 curva D)

75% Icu

75% Icu dati dellinterruttore associato

c c c c

c c c c

TC16P (6)
C 10 16

Reflex XC40 (7)


B 10 16 20 25 32 40 30 C 10 16 20 25 32 40 30 D 10 16 20 25

Tm + C60/C120 (8)

dati dellinterruttore associato

30

30

(7) L'interruttore Reflex XC40 associa in un unico apparecchio le funzioni di telecomando (per segnale impulsivo e mantenuto) e protezione magnetotermica. (8) L'associazione di un modulo Tm e di un interruttore C60/C120 rende possibile il comando a distanza dell'interruttore. (9) L'MDI un modulo di adattamento di intensit di corrente. (10) L'MDU un modulo di adattamento di tensione.

Schneider Electric

95

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore Compact tipo

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Compact NSC100, NSA160


NSC100N (1)
3,4 40 C 100 750 8 N 42 18 18 10 10 10 100 % c A 20000 7000 integrato TM-D blocco Vigi rel Vigirex Compact Vigicompact 3P 4P 3P 4P 3P 4P 3P 4P c c c c 90 x 120 x 100 120 x 120 x 100 210 x 120 x 100 240 x 120 x 100 1 1,3 2,5 3

NSA160
3,4 160 500 8 E 25 16 10 5 5 50% c A 10000 5000 c c c c 90 x 120 x 82,5 120 x 120 x 82,5 210 x 120 x 82,5 240 x 120 x 82,5 1,1 1,4 2,6 3,1 NE 50 25 15 10 10 100% N 70 36 18 10 10 100%

numero di poli caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2 corrente nominale [A] In tensione nominale d'isolamento [V] Ui tensione nominale tenuta Uimp ad impulso [kV] potere di interruzione nominale estremo [kA eff.] Icu

50/60 Hz

CC potere di interruzione nominale di servizio (% Icu) attitudine al sezionamento categoria di utilizzazione durata (cicli CO) protezione sganciatore magnetotermico dispositivo differenziale dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] Ics

220 / 240 V 380 / 415 V 440 V 500 / 525 V 125 V (1P) 250 V (2P)

meccanica elettrica (In - 440 V)

peso [kg]

Compact Vigicompact

(1) L'interruttore NSC100N conforme alle norme UL508, CSA22-2 N14, garantendo i seguenti valori di potere di interruzione estremo [kA eff]: c 240 V: 42; c 480 V: 18; c 600 V: 10.

Protezione contro le sovracorrenti NSC100N


corrente nominale [A] In a 40C 16 20 NSC100 c c protezione contro i sovraccarichi (termico) soglia di Ir fissa intervento [A] 16 20 protezione contro i cortocircuiti (magnetico) soglia di Im fissa intervento [A] 600 600 25 c 32 c 40 c 50 c 63 c 70 c 80 c 100 c

25

32

40

50

63

80

100

125

600

600

600

1000

1000

1000

1000

1250

NSA160
corrente nominale [A] In a 40C 16 25 NSA160 c c protezione contro i sovraccarichi (termico) soglia di Ir fissa intervento [A] 16 25 protezione contro i cortocircuiti (magnetico) soglia di Im fissa intervento [A] 600 600 32 c 40 c 50 c 63 c 80 c 100 c 125 c 160 c

32

40

50

63

80

100

125

160

600

600

1000

1000

1000

1250

1250

1250

96

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore Compact tipo

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Compact NS80H


NS80H
3 80 750 8 690 500 100 70 65 25 6 10 10 100% c A 20000 10000 7000 100 65 25 c 1,5/80 614 In 90 x 120 x 80 0,98

numero di poli caratteristiche elettriche secondo IEC 947-2 e CEI EN 60947.2 corrente nominale [A] In 65C tensione nominale di isolamento [V] Ui tensione nominale tenuta ad impulso [kV] Uimp tensione nominale d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz CC potere di interruzione nominale estremo Icu CA 50/60 Hz [kA eff.]

CC (L/R 0, 015 s) potere di interruzione nominale di servizio attitudine al sezionamento categoria di utilizzazione durata (cicli CO) Ics (% Icu)

220/240 V 380/415 V 440 V 500 V 660/690 V 250 V (1 polo) 500 V (2 poli)

meccanica elettrica

400 V - In/2 400 V - In

caratteristiche secondo Nema AB1 potere di interruzione [kA eff.]

240 V 480 V 600 V integrato min/max regolabile 3 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT

protezione sganciatore magnetico MA taglia [A] protezione cortocircuito dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] peso [kg]

In Im

Protezione contro i cortocircuiti


taglia [A] In 65C soglia di Im = intervento 614xIn regolabile [A] 1,5 921 2,5 1535 6,3 3888 12,5 75175 25 50 80 150350 300700 4801120

Schneider Electric

97

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore Compact tipo
numero di poli caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2 corrente nominale [A] (1) tensione nominale d'isolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] tensione nominale d'impiego [V] In Ui

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Compact NS160/630


NS160
3, 4 40C 160 750 8 CA 50/60 Hz CC 690 500 E NE 85 25 25 18 8 10 50% 35 35 100% N 85 36 35 30 8 50 50 100% SX 90 50 50 36 10 70 70 100% H 100 70 65 50 10 85 85 100% L 150 150 130 70 20 100 100 100% 220/240 V 380/415 V 440 V 500 V 660/690 V CC 250 V (1 polo) 500 V (2 poli in serie) 25 16 10 6

Uimp Ue

potere di interruzione nominale estremo [kA eff.]

Icu

CA 50/60 Hz

potere di interruzione nominale di servizio attitudine al sezionamento categoria di utilizzazione durata (cicli CO)

Ics

(% Icu)

c
A meccanica elettrica 440 V - In/2 440 V - In 40000 40000 20000 85 35 20 TM-D TM-G MA MP 100 65 35 200 130 50

caratteristiche elettriche secondo Nema AB1 potere di interruzione [kA] 240 V 480 V 600 V protezione sganciatore magnetotermico (2)

c c c c c c

sganciatore elettronico (2)

STR22SE STR22GE STR22ME STR43ME STR23SE (u 525 V) STR23SV (u > 525 V) STR53UE (u 525 V) STR53SV (u > 525 V)

dispositivo differenziale dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] peso [kg] 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT (1) Interruttore in versione fissa. (2) Sia gli sganciatori magnetotermici che gli sganciatori elettronici sono intercambiabili.

blocco Vigi rel Vigirex

c c
105x161x86 140x161x86 1,6 2,1

98

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


NS250
3, 4 250 750 8 690 500 N 85 36 35 30 8 50 50 100% SX 90 50 50 36 10 70 70 100% H 100 70 65 50 10 85 85 100% L 150 150 130 70 20 100 100 100% 100%

NS400
3, 4 400 750 8 690 500 N 85 45 42 30 10 H 100 70 65 50 20 85 85 100% 100% L 150 150 130 100 70

NS630
3, 4 630 750 8 690 500 N 85 45 42 30 10 H 100 70 65 50 20 85 85 100% 100% 100% L 150 150 130 70 35

c
A 20000 20000 10000 85 35 20 100 65 35 200 130 50

c
A 15000 12000 6000 85 42 20 100 65 35 200 130 50

c
A 15000 8000 4000 85 42 20 100 65 35 200 130 50

c c c c c c

c c

c c

c c
105x161x86 140x161x86 1,9 2,3

c c c c c c c
140x255x110 185x255x110 6,0 7,8

c c c c c c c
140x255x110 185x255x110 6,0 7,8

Schneider Electric

99

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore Compact tipo
numero di poli caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2 corrente nominale [A] (1) tensione nominale disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] tensione nominale dimpiego [V] potere di interruzione nominale estremo [kA eff] ln Ui Uimp Ue Icu

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Compact NS400 calibri <400 A


NS400-150
3,4 40 C 150 750 8 CA 50/60 Hz CC CA 50/60 Hz 220/240 V 380/415 V 440 V 500 V 660/690 V CC 250 V (1 polo) 500 V (2 poli in serie) 100% c A meccanica elettrica 440 V - In/2 440 V - In 15000 12000 6000 85 42 20 c c c c c c ANT fisso estraibile su zoccolo sezionabile su telaio c c c POST c c c 100 65 35 200 130 50 100% c A 15000 12000 6000 85 42 20 c c c c c c ANT c c c POST c c c 100 65 35 200 130 50 690 500 N 85 45 42 30 10 H 100 70 65 50 20 L 150 150 130 100 75

NS400-250
3,4 250 750 8 690 500 N 85 45 42 30 10 H 100 70 65 50 20 L 150 150 130 100 75

potere di interruzione nominale di servizio attitudine al sezionamento categoria di utilizzazione durata (cicli CO)

Ics

(% Icu)

caratteristiche elettriche secondo NEMA AB1 potere di interruzione [kA] 240 V 480 V 600 V protezione sganciatore elettronico intercambiabile STR23SE STR43ME STR53UE dispositivo differenziale installazione attacchi versioni blocco Vigi Rel Vigirex

dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] pesi [kg] (1) Interruttore in versione fissa. 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 140x255x110 185x255x110 6 7,8 140x255x110 185x255x110 6 7,8

100

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Sganciatori magnetotermici
tipo
corrente nominale [A] per Compact In NS160 NS250 protezione contro i sovraccarichi (termico) soglia di intervento [A] Ir protezione del neutro [A] 4P 3r 4P 3r + N/2 4P 4r protezione contro i cortocircuiti (magnetico) soglia di intervento [A] Im 40 C

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Sganciatori per Compact NS160/630

TM16D/TM 250D
16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250

TM16G/TM63G
16 25 40 63

c c

c c

c c

c c

c c

c c

c c

c c

c c

c c

c c

c c

c c

c c

regolabile da 0,8 a 1 x In senza protezione non prevista 1 x Ir fisso 190 300 400 500 500 500 regolabile 1000 1250 1250 1250 510 x In 56 56 63 0,5 x Ir

regolabile da 0,8 a 1 x In senza protezione non prevista 1 x Ir fisso 63 80 80 125

Sganciatori elettronici RMS tipo STR22SE


In [A] per Compact da 20 a 70 C NS160 NS250 NS400 NS630 protezione contro i sovraccarichi (lungo ritardo) soglia di intervento [A] tempi di intervento [s] Ir intervento temporiz. a 1,5 x Ir min a 6 x Ir min regolabile (48 gradini) da 0,4 a 1 x In da 1,05 a 1,20 x Ir fissa 120 5 3,2 senza protezione 0,5 x Ir 1 x Ir regolabile (8 gradini) da 2 a 10 x Ir 15% fissa
40

STR22GE
160 250 40 100 160 250

STR23SE/STR23SV
400 630

STR53UE/STR53SV
400 630

40

80

100

c c

c c

c c

c c

c c

regolabile (48 gradini) da 0,4 a 1 x In da 1,05 a 1,20 x Ir fissa 12 15

regolabile (48 gradini) da 0,4 a 1 x In da 1,05 a 1,20 x Ir fissa 120 180 5 7,5 3,2 5

regolabile (48 gradini) da 0,4 a 1 x In da 1,05 a 1,20 x Ir regolabile 17 34 25 0,8 1 0,5 0,7 50 1,6 2 1,1 1,4 69 3,2 4 2,2 2,8 138 6,4 8 4,4 5,5 277 400 12,8 16 8,8 11

max 180 max 7,5 a 7,2 x Ir min protezione del 4P 3r neutro regolabile 4P 3r + N/2 4P 4r soglia di intervento [A] tempi di
"I2t=costante")

100 200

max 5 senza protezione 0,5 x Ir 1 x Ir regolabile (8 gradini) da 2 a 10 x Ir 15% fissa


40

senza protezione 0,5 x Ir 1 x Ir regolabile (8 gradini) da 2 a 10 x Ir 15% fissa


40

senza protezione 0,5 x Ir 1 x Ir regolabile (8 gradini) da 1,5 a 10 x Ir 15%


reg. (4 grad.+ opzione

protezione contro i cortocircuiti (corto ritardo) Im precisione temporizzazione


max senza sgancio

intervento [ms]

15

60

140

230

tempo max interr. 60 protezione contro i cortocircuiti (istantaneo) soglia di intervento [A] I fissa 11 x In

60 fissa 11 x In

60 fissa 11 x In

60

140

230 350

regolabile (8 gradini) da 1,5 a 11 x In

Schneider Electric

101

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Altre funzioni degli sganciatori elettronici per Compact NS160/630

Altre funzioni degli sganciatori STR22SE/STR22GE/STR23SE(U 525 V)/STR53SV(U > 525 V)


Autosorveglianza Apertura dellinterruttore in caso di temperatura anomala attorno allo sganciatore elettronico. Segnalazione del superamento della soglia LR (%Ir) Un LED posto sul fronte dello sganciatore indica lo stato di carico dellinterruttore: c LED fisso: 0,9 Ir; c LED intermittente: > 1,05 Ir. Test La presa di test permette il collegamento di una valigetta di prova o uno strumento di test per verificare il corretto funzionamento dellassieme sganciatore + blocco interruttore.

Altre funzioni dello sganciatore STR53UE(U 525 V)/STR53SV(U > 525 V)


Autosorveglianza Apertura dellinterruttore in caso di: c guasto del microprocessore; c temperatura anomala attorno allo sganciatore elettronico. Segnalazione del superamento della soglia LR (% Ir) Un LED posto sul fronte dello sganciatore indica lo stato di carico dellinterruttore: c LED fisso: 0,9 Ir; c LED intermittente: > 1,05 Ir. Segnalazione dei guasti (F) Segnalazione luminosa del tipo di guasto che ha provocato lapertura dellinterruttore: c sovraccarico (protezione LR) o temperatura anormale (> Ir); c cortocircuito (protezione CR o istantaneo) (> Im); c guasto di terra (> Ih); c guasto del microprocessore: accensione simultanea dei LED (> Ir), (> Im) e (Ih). Lalimentazione con pila inclusa. Test della pila con pulsante sul fronte dello sganciatore. Test c La presa di test permette il collegamento di una valigetta di prova o uno strumento di test per verificare il corretto funzionamento dellassieme sganciatore + blocco interruttore; c il pulsante di test permette di verificare il funzionamento dei LED (% Ir), (> Ir), (> Im) e (> Ih).

102

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


protezione di terra (T) tipo soglia di intervento [A] tempi di intervento [ms] alimentazione comunicazione (COM) (1) dati trasmessi

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Opzioni sganciatori elettronici per Compact NS160/630

Opzioni sganciatore STR53UE(U 525 V)/STR53SV(U > 525 V)


differenziale a corr. residua Ih precisione tempo max di non intervento tempo max di interruzione autoalimentata regolazioni dello sganciatore valore efficace istantaneo della corrente di fase e di neutro valore di corrente della fase pi caricata allarme: sovraccarico in corso apparecchio aperto, chiuso o sganciato causa dello sgancio (sovraccarico, cortocircuito, ecc.) collegamento amperometro (I) Un indicatore digitale visualizza in permanenza il valore di corrente della fase pi carica e consente, tramite successive pressioni su un tasto, la lettura delle correnti di fase e del neutro (I1, I2, I3, IN). Un LED acceso indica a quale fase riferita la corrente visualizzata. selettivit logica (ZSI) Un filo pilota collega diversi interruttori in cascata. In caso di guasto a terra o di cortocircuito, lo sganciatore rispetta la temporizzazione impostata solamente se riceve un segnale emesso dall'interruttore installato immediatamente a valle, altrimenti l'intervento istantaneo. In questo modo il guasto viene eliminato nel modo pi rapido dall'interruttore pi vicino e le sollecitazioni subite dalla rete sono minime. (1) Trasmissione di dati verso moduli Digipact per la sorveglianza ed il controllo della distribuzione (vedi catalogo Digipact). con morsetti Digipact regolabile (8 gradini) 0,2 1 x In 15% regolabile 60 140 140 230 230 350 350 500

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103

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


tipo
corrente nominale [A] per Compact In (65C) NS160 NS250 NS400 NS630 protezione contro i cortocircuiti (magnetico) soglia di intervento [A] Im reg.

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Sganciatori protezione motori e corrente continua per Compact NS160/630
MA
25 50 100 150 220 320 500

Sganciatori solo magnetici per protezione motori (1)


c c c c c c

da 6 a 14 x In

da 8 a 13 x In

da 6,3 a 12,5 x In

(1) Da abbinare a protezioni termiche separate (vedere tabelle di coordinamento a pag. 257). Per In inferiori a 25 A consultateci.

Sganciatori elettronici RMS per protezione motori


tipo
corrente nominale [A] per Compact In (65C) NS160 NS250 NS400 NS630 protezione contro i sovraccarichi (lungo ritardo) soglia d'intervento [A] Ir intervento tempi di intervento temporizzazione classe di avviamento secondo la CEI EN 60947-4-1 protezione contro la mancanza di una delle fasi protezione contro i cortocircuiti (corto ritardo) soglia di intervento [A] Im precisione tempi di intervento [ms] temporizzazione max senza sgancio tempo max sgancio protezione contro i cortocircuiti (istantaneo) soglia di intervento [A] opzioni modulo SDTAM (1) amperometro (I) segnalazione guasti (F) (1) SDTAM: segnalazione guasto termico anticipato alla manovra. N/H L fissa 15 x In fissa 15 x In fissa 13 x In fissa 13 x In 13 Ir (regolazione comune a Ir) 15% fissa 10 60 regolabile (8 gradini) da 6 a 13 x Ir 15% fissa 10 60 regolabile (10 gradini) da 0,6 a 1 x In da 1,05 a 1,20 x Ir fissa 10 regolabile (32 gradini) da 0,4 a 0,8 x In da 1,05 a 1,20 x Ir regolabile 10 A 10 20

STR22ME
40 50 80 100 150 220

STR43ME
320 500

c c

c c

c c

c c

c c

c c c

Sganciatori integrati per corrente continua (1)


tipo
per Compact NS400H NS630H protezione contro i cortocircuiti (magnetico) soglia di intervento [A] Im regolabile 800/1600 1250/2500 2000/4000 3200/6300

MP1
c c

MP2
c c

MP3
c c

MP4
c

(1) Con i Compact NS fino a 250A, la protezione in corrente continua si effettua con gli sganciatori magnetotermici tipo TMD o TMG.

104

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Altre funzioni e opzioni sganciatori elettronici protezione motori per Compact NS160/630

Altre funzioni dello sganciatore STR22ME


Autosorveglianza Apertura dellinterruttore in caso di temperatura anomala attorno allo sganciatore elettronico. Segnalazione del superamento della soglia LR Un LED posto sul fronte dello sganciatore indica lo stato di carico dellinterruttore: c LED spento: < 1,05 Ir; c LED intermittente: > 1,05 Ir. Test La presa di test permette il collegamento di una valigetta di prova o di uno strumento di test per verificare il corretto funzionamento dellassieme sganciatore + blocco interruttore.

Opzioni sganciatore STR22ME


Modulo SDTAM: Modulo di sgancio del contattore o di segnalazione di sovraccarico c Provoca lapertura del contattore in caso di sovraccarico. Permette cos di differenziare gli sganci per sovraccarico e per cortocircuito; c pu essere anche utilizzato per segnalare il guasto termico; c riarmo locale o a distanza; c tensione di alimentazione: 110/240 V CA/CC, 24/48 V CA e 24/72 V CC; c viene installato al posto delle bobine di sgancio MX/MN.

Altre funzioni dello sganciatore STR43ME


Autosorveglianza Apertura dellinterruttore in caso di: c guasto del microprocessore; c temperatura anomala attorno allo sganciatore elettronico. Segnalazione del superamento della soglia LR (%Ir) Un LED posto sul fronte dello sganciatore indica lo stato di carico dellinterruttore: c LED fisso: 0,9 Ir; c LED intermittente: > 1,05 Ir. Segnalazione dei guasti (F) Segnalazione luminosa del tipo di guasto che ha provocato lapertura dellinterruttore: c guasto del microprocessore: accensione simultanea dei LED (> Ir), (> Im) e ( ); c sovraccarico (protezione LR) o temperatura anomala (>Ir); c cortocircuito (protezione CR o istantaneo (> Im); c marcia in monofase ( ). Alimentazione con pila, inclusa. Test della pila con pulsante sul fronte dello sganciatore. Test c Una presa di test permette il collegamento di una valigetta di prova o di uno strumento di test per verificare il corretto funzionamento dellassieme sganciatore + blocco interruttore; c Un pulsante di test sul fronte permette di verificare il funzionamento dei LED (%Ir), (> Ir), (> Im) e ().

Opzioni sganciatore STR43ME


Modulo SDTAM: Modulo di sgancio del contattore o di segnalazione di sovraccarico c Provoca lapertura del contattore in caso di sovraccarico. Permette cos di differenziare gli sganci per sovraccarico e per cortocircuito; c pu essere anche utilizzato per segnalare un guasto termico; c riarmo locale o a distanza; c tensione di alimentazione: 110/240 V CA/CC, 24/48 V CA e 24/72 V CC; c viene installato al posto delle bobine di sgancio MX/MN. Amperometro (I) Un indicatore digitale visualizza in permanenza il valore di corrente della fase pi carica e consente tramite sucessive pressioni su un tasto, la lettura delle correnti di fase e del neutro (I1, I2, I3, IN). Il LED acceso indica a quale fase riferita la corrente visualizzata. Comunicazione (COM) Trasmissione dei dati con moduli Digipact di sorveglianza e controllo della distribuzione. Dati trasmessi: c regolazioni dello sganciatore; c valore efficace istantaneo della corrente delle fasi e del neutro; c valore di corrente della fase pi caricata; c allarme: sovraccarico in corso; c causa dello sgancio (sovraccarico, cortocircuito, ecc.).

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105

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore Compact tipo
Numero di poli Caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2 Corrente nominale [A] Tensione nominale d'isolamento [V] Tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Tensione nominale dimpiego [V] Potere dinterruzione nominale estremo [kA eff]

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Compact NS630b/3200

In Ui Uimp Ue Icu

50C 65C

CA 50/60 Hz CC CA 50/60 Hz 220/240 V 380/415 V 440 V 500/525 V 660/690 V

Potere dinterruzione nominale di servizio [kA eff] Corrente nom. di breve durata ammissibile [kA eff] V CA 50/60 Hz Attitudine al sezionamento Categoria di utilizzazione Durata (cicli CO)

Ics Icw

%Icu 0.5 s 1s

meccanica elettrica 440 V 690 V In/2 In In/2 In

Grado di inquinamento Caratteristiche elettriche secondo NEMA AB1 Potere dinterruzione [kA] 240 V 480 V 600 V Protezioni e misure Sganciatori intercambiabili Protezione contro i sovraccarichi Protezione contro i cortocircuiti Protezione di terra Protezione differenziale Selettivit logica Protezione del neutro Misura delle correnti Installazione e collegamenti Esecuzione fisso estraibile Comando manuale elettrico Dimensioni [mm] HxLxP Pesi [kg] (1) NS1000L: 950 A fisso fisso attacchi anteriori attacchi posteriori attacchi anteriori attacchi posteriori comando diretto rotativo diretto o rinviato telecomando 3P 4P 3P 4P lungo ritardo corto ritardo istantanea Ir (In x ) Isd (Ir x ) Ii (In x ) Ig (In x ) In ZSI

106

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


NS630b
3,4 630 630 750 8 690 500 N 50 50 50 40 30 75% 25 17 H 70 70 65 50 42 50% 25 17 B L 150 150 130 100 25 100% 10 7 A 800 800 1000 1000 (1)

NS800

NS1000

NS1250
3,4 1250 1090 750 8 690 500 N 50 50 50 40 30 75% 25 17 H 70 70 65 50 42 50% 25 17 B

NS1600

NS2000
3,4

NS2500

NS3200

1600 1160

2000 750 8 690 500 N 85 70 65 65 65 65 kA 40 28 75 % 40 28 B H 125 85 85

2500

3200

c
B 10000 6000 5000 4000 2000 III N 50 42 30 H 70 65 42 L 150 100 25 Micrologic 5.0

c
B 10000 5000 4000 3000 2000 III N 50 42 30 Micrologic 2.0 A H 70 65 42 Micrologic 5.0 A 5000 2000 2000 1000

c
B 6000 3000 2000 2000 1000 III N 85 65 50 H 125 85 Micrologic 6.0 A Micrologic 7.0 A

Micrologic 2.0

c
-

c
-

c c c
-

c
-

c
-

c c c
-

c c c c
-

c c c
-

c
-

c
-

c c c c c c c c c c
327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18

c c c c
-

c c c

c c c c

c c c c c c c
327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18

c
350 x 420 x 160 350 x 535 x 160 24 36

Schneider Electric

107

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttori Compact
Numero di poli Calibro dei TA (A) Comando

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Compact NS400 1000V

manuale elettrico fisso rimovibile estraibile

comando diretto manovra rotativa diretta o rinviata attacchi attacchi attacchi attacchi attacchi attacchi anteriori posteriori anteriori posteriori anteriori posteriori

Versioni

Caratteristiche elettriche Tensione nominale d'impiego (V) Potere di interruzione nominale estremo (kA eff) Potere di interruzione nominale di servizio (kA eff) Caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2 Corrente nominale (A) Tensione nominale di isolamento (V) Tensione di tenuta ad impulso kV) Tensione nominale d'impiego (V) Potere di interruzione nominale estremo (kA eff) Potere di interruzione nominale di servizio Attitudine al sezionamento Corrente nom. di breve durata ammissibile (kA eff) V CA 50/60 Hz Categoria di utilizzazione Durata (cicli CO)

Ue lcu lcs In Ui Uimp Ue lcu lcs lcw

CA 50/60 Hz CA 1000 V % Icu 40C

CA 50/60 Hz CA 1000 V % Icu 0,5 s 1s

meccanica elettrica

1000 V

In/2 In

Grado di inquinamento Protezioni e misure Sganciatori elettronici intercambiabili Protezioni contro i sovraccarichi Protezioni contro i cortocircuiti Protezione di terra Protezioni differenziale residua Selettivit logica Protezione del neutro Protezione differenziale Misura delle correnti Ausiliari di segnalazione e comando Contatti di segnalazione Sganciatori voltmetrici

lungo ritardo corto ritardo istantanea lg (In x ) In ZSI con rel Vigirex associato

Ir (In x ) Isd (Ir x ) Ii (In x )

sganciatore a lancio di corrente MX sganciatore di minima tensione MN

Comunicazione a distanza tramite bus Segnalazioni dello stato dell'interruttore Comando a distanza dell'interruttore Trasmissione delle regolazioni dello sganciatore Segnalazione e identificazione delle protezione e degli allarmi Trasmissione delle correnti misurate Installazione Accessori attacchi e distanziatore poli coprimorsetti e separatori di fase mostrine Dimensioni (mm) fisso 3P LxHxP 4P Peso (kg) fisso 3P 4P Commutatori di rete Interblocchi

108

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


NS400 1000V
3 150, 250, 400 c c c c consultateci consultateci consultateci consultateci consultateci 1150 10 100% 150, 250, 400 1250 8 1000 10 100% c normalizzata normalizzata A 15000 4000 2000 III STR23SP c c c c c c c c c c c c c 140 x 480 x 110 13 consultateci

Schneider Electric

109

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


caratteristiche comuni
numero di poli tensione nominale disolamento (V) tensione nominale di tenuta ad impulso (kV) tensione nominale dimpiego (V AC 50/60 Hz) attitudine al sezionamento grado di inquinamento

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Masterpact NT

Ui Uimp Ue CEI EN 60947-2 IEC 60664-1

3/4 1000/1250 12 690 / 1000V 3

interruttori automatici secondo norma CEI EN 60947-2


corrente nominale (A) portata del 4o polo (A) portata dei TA (A) tipo di interruttore automatico potere dinterruzione nominale estremo (kA eff) V AC 50/60 Hz In a 40 C / 50 C (1)

Icu

220/415 V 440 V 525 V 690 V 1000 V Ics 0,5 s 3s 220/415 V 440 V 525 V 690 V 1000 V

potere dinterruzione nominale di servizio (kA eff) corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) V AC 50/60 Hz tenuta elettrodinamica (kA cresta) potere di chiusura nominale (kA cresta) V AC 50/60 H

Icw

Icm

durata di interruzione (ms) durata di chiusura (ms)

interruttori automatici secondo norma NEMA AB1


potere di interruzione (kA) V AC 50/60 Hz 240 V 480 V 600 V

interruttori non automatici secondo norma CEI EN 60947-3


potere di chiusura nominale (kA cresta) V AC 50/60 Hz Icm 220/415 V 440 V 500/690 V 1000 V corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) V AC 50/60 Hz potere di interruzione Icu (kA eff) con un rel di protezione esterno temporizzazione massima: 350 ms Icw 0,5s

installazione, collegamento e manutenzione


durata cicli CO x 1000 elettrica meccanica con manutenzione senza manutenzione senza manutenzione 440 V 690 V 1000 V comando motori (AC3-947-4) collegamenti estraibile fisso dimensioni (mm) HxLxP fisso pesi (kg) (1) Con attacchi posteriori verticali (2) NT16: 440 V = 3 690 V = 1 (3) NT16: 1 estraibile fisso estraibile 690 V attacchi frontali attacchi orizz./vert. attacchi frontali attacchi orizz./vert. 3P 4P 3P 4P 3P/4P 3P/4P

110

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

NT08
800 800 da 400 a 800 H1 42 42 42 42 % Icu 42 20 88 88 88 88 88 25 < 50

NT10
1000 1000 da 400 a 1000 L1 150 130 100 75 100% 10 15 330 286 220 165 9 H10 20 25 42 25

NT12
1250 1250 da 630 a 1250 H1 42 42 42 42 42 20 88 75 75 75 75 25 < 50

NT16
1600 1600 da 800 a 1600 H10 20 100% 25 42 25

42 42 42

150 100 25

42 42 42

75 75 75 42 42

42 20 20

75 75 75 42 42

42 20 20

25 12,5 6 3 3

25 12,5 3 2 2

25 12,5 0,5 -

25 12,5 6 (2) 2 (2) 2 (3)

25 12,5 0,5 -

c c c c
322 x 288 x 280 322 x 358 x 280 259 x 210 x 211 259 x 245 x 211 30/39 14/18

c c c c

c c
-

c c c c
322 x 288 x 280 322 x 358 x 280 259 x 210 x 211 259 x 245 x 211 30/39 14/18

c c
-

scelta dei trasformatori di corrente (TA)


portata (A) regolazione della soglia Ir (A) Schneider Electric 400 da 160 a 400 630 da 250 a 630 800 da 320 a 800 1000 da 400 a 1000 1250 da 500 a 1250 1600 da 640 a 1600 111

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


caratteristiche comuni
numero di poli tensione nominale disolamento (V) tensione nominale di tenuta ad impulso (kV) tensione nominale dimpiego (V AC 50/60 Hz) attitudine al sezionamento grado di inquinamento

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Masterpact NW

Ui Uimp Ue CEI EN 60947-2 IEC 60664-1

3/4 1000/1250 12 690/1150 4

interruttori automatici secondo norma CEI EN 60947-2


corrente nominale (A) portata del 4o polo (A) portata dei TA (A) tipo di interruttore potere dinterruzione nominale estremo (kA eff) V AC 50/60 Hz In a 40 C / 50 C (1)

NW08
800 800 da 400 a 800 N1 42 42 2 42 % Icu 42 22 88 88 88 88 88 25 < 70

NW10
1000 1000 da 400 a 1000 H1 65 65 65 65 100% 65 36 143 senza 143 143 143 143 25 H2a 85 85 65 65 85 50 187 senza 220 220 187 187 25

NW12
1250 1250 da 630 a 1250 H2 100 100 85 85 85 50 187

NW16
1600 1600 da 800 a 1600 L1 150 150 130 100 30 30 63 H10 50 50 50 105

Icu

potere dinterruzione nominale di servizio (kA eff) corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) V AC 50/60 Hz tenuta elettrodinamica (kA cresta) protezione istantanea integrata potere di chiusura nominale (kA cresta) V AC 50/60 Hz

Icw

220/415 V 440 V 525 V 690 V 1150 V Ics 1s 3s

Icm

220/415 V 440 V 525 V 690 V 1150 V

durata di interruzione (ms) durata di chiusura (ms)

220 220 187 187 25

330 330 286 220 10

105 -

interruttori automatici secondo norma NEMA AB1


potere di interruzione (kA) V AC 50/60 Hz 240 V 480 V 600 V 42 42 42 65 65 65 85 85 85 100 100 85 150 150 100 -

interruttori non automatici secondo norma CEI EN 60947-3


NA potere di chiusura nominale (kA cresta) V AC 50/60 Hz Icm 220/415 V 440 V 500/690 V 1150 V 1s 3s 88 88 88 42 HA 105 105 105 50 36 42 50 HF HA10 187 187 187 85 75 85 HA 105 50 50

corrente di breve durata ammissibile nominale (kA eff) V AC 50/60 Hz

Icw

potere di interruzione Icu (kA eff) con un rel di protezione esterno temporizzazione massima: 350 ms

installazione, collegamento e manutenzione


durata cicli CO x 1000 meccanica elettrica con manutenzione senza manutenzione senza manutenzione 440 V 690 V 1150 V 690 V attacchi frontali attacchi orizz./vert. attacchi frontali attacchi orizz./vert. 3P 4P 3P 4P 3P/4P 3P/4P 25 12,5 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 3 3 0,5

comando motori (AC3-947-4) collegamenti estraibile fisso dimensioni (mm) HxLxP estraibile fisso pesi (kg) (1) Con attacchi posteriori verticali (2) tranne 4000 A estraibile fisso

c c c c

c c c c

c c c c

c c c c

c c

c c

439 x 441 x 367 439 x 556 x 367 352 x 429 x 290 352 x 544 x 290 90/120 60/80

112

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

NW20
2000 2000 da 1000 a 2000 N1 42 42 42 42 42 22 88 H1 65 65 65 65 100% 65 36 143 senza 143 143 143 143 25 H2a 85 85 65 65 H2 100 100 85 85 85 75 187 c 220 220 187 187 25 H3 150 150 130 100 65 65 143 c 330 330 286 220 25 L1 150 150 130 100 30 30 63 c 330 330 286 220 10 H10 50 50 50 105 c 105 -

NW25 NW32 NW40


2500 2500 da 1250 a 2500 H1 65 65 65 65 65 36 143 c 143 143 143 143 25 < 70 3200 3200 da 1600 a 3200 H2a 85 85 65 65 100% 85 50 187 senza 220 220 187 187 25 4000 4000 da 2000 a 4000 H2 100 100 85 85 85 75 187 c 220 220 187 187 25 H3 150 150 130 100 65 65 190 c 330 330 286 220 25 H10 50 50 50 210 c 105 -

NW40b NW50 NW63


4000 4000 da 2000 a 4000 H1 100 100 100 100 100 100 220 c 220 220 220 220 25 < 80 5000 5000 da 2500 a 5000 H2 150 150 130 100 100% 100 100 220 senza 330 330 286 220 25 6300 6300 da 3200 a 6300

88 88 88 88 25 < 70

85 50 187 senza 220 220 187 187 25

42 42 42

65 65 65

85 85 65

100 100 85

150 150 100

150 150 100

65 65 65

85 85 65

100 100 85

150 150 100

100 100 100

150 150 100

HA 105 105 105 50 36 50 50

HF 187 187 187 85 75 85

HA10 105 50 50

HA 121 121 121 55 55 50 55

HF 187 187 187 85 75 85

HA10 105 50 50

HA 187 187 187 85 85 50 85

20 10 8 8 6

c c c c

8 6 6

c c c c

8 6 6

c c c c

8 6 6

c c c c

2 2 6

c c

3 3 -

0,5

c c

c c

20 10 5 2,5 2,5

c c c (2) c

5 2,5 2,5

c c c (2) c

5 2,5 2,5

c c c (2) c

1,25 1,25 2,5

c c

0,5 -

c c

10 5 1,5 1,5 -

1,5 1,5 -

c c

c c

479 x 786 x 367 479 x 1016 x 367 352 x 774 x 290 352 x 1004 x 290 225/300 120/160

scelta dei trasformatori di corrente (TA)


portata (A) regolazione della soglia Ir (A) 400 da 160 a 400 630 da 250 a 630 800 da 320 a 800 1000 da 400 a 1000 1250 da 500 a 1250 1600 da 630 a 1600 2000 da 800 a 2000 2500 da 1000 a 2500 3200 da 1250 a 3200 4000 da 1600 a 4000 5000 da 2000 a 5000 6300 da 2500 a 6300

Schneider Electric

113

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Le unit di controllo Micrologic 2.0 e 5.0 garantiscono la protezione dei circuiti di potenza e dei carichi. Lunit Micrologic 5.0 permette di realizzare la selettivit cronometrica in caso di cortocircuito.

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic per Compact NS630b/3200
Regolazione delle protezioni
Appositi commutatori consentono la regolazione dei valori di soglia e temporizzazione delle protezioni. La precisione delle regolazioni pu essere aumentata mediante sostituzione del plug lungo ritardo. Protezione contro i sovraccarichi Protezione lungo ritardo LR riferita al valore efficace della corrente (RMS). Memoria termica: immagine termica prima e dopo lapertura. Protezione contro i cortocircuiti Protezione corto ritardo CR (valore efficace RMS) e protezione istantanea IST. Scelta del tipo di I2t (ON o OFF) su temporizzazione corto ritardo. Protezione del neutro Sugli interruttori tripolari non disponibile la funzione di protezione del neutro. Sugli interruttori tetrapolari possibile scegliere il tipo di protezione del neutro con un commutatore a 3 posizioni: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto al 50% (4P 3d + N/2), neutro protetto al 100% (4P 4d).

1 soglia e temporizzazione protezione Lungo Ritardo LR 2 LED di segnalazione del sovraccarico 3 soglia e temporizzazione protezione Corto Ritardo CR 4 soglia regolabile protezione istantanea 5 viti di fissaggio plug Lungo Ritardo 6 presa test

Nota: Le unit di controllo Micrologic senza misura sono dotate anche nella versione standard di una calotta di protezione trasparente.

114

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Protezioni
Lungo ritardo Soglia intervento da 1,05 a 1,20 Ir Temporizzazione (s) precisione: da 0 a -20% Memoria termica Istantanea Soglia precisione: 10 % Temporizzazione Isd = Ir x Ir = In x t r a 1,5 x Ir t r a 6 x Ir t r a 7,2 x Ir

Micrologic 2.0
0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug 12,5 25 50 100 200 300 400 500 0,5 1 2 4 8 12 16 20 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 20 mn prima e dopo lo sgancio 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 1 600 24 16,6

10

fissa: 20 ms

Protezioni
Lungo ritardo Soglia intervento da 1,05 a 1,20 Ir Temporizzazione (s) precisione: da 0 a -20% Memoria termica Corto ritardo Soglia precisione: 10 % Temporizzazione (ms) a 10 Ir Isd = Ir x gradini di regolazione t sd (non intervento) t sd (max di interruzione) Istantanea Soglia precisione: 10 % Ii = In x I2t Off I2t On Ir = In x t r a 1,5 x Ir t r a 6 x Ir t r a 7,2 x Ir

Micrologic 5.0
0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 altre regolazioni o inibizione mediante cambio di Plug 12,5 25 50 100 200 300 400 500 0,5 1 2 4 8 12 16 20 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 20 mn prima e dopo lo sgancio 1,5 2 0 20 80 2 80 140 3 2,5 0,1 0,1 140 200 4 3 0,2 0,2 230 320 6 4 0,3 0,3 350 500 8 5 0,4 0,4 6 8 1 600 24 16,6

10

10

12

15

off

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Le unit di controllo Micrologic A integrano le funzioni di misura, segnalazione, comunicazione e valori massimi di corrente. La versione 6 integra la protezione "guasto a terra", mentre la versione 7 integra la protezione differenziale.

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic A amperometro per Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
Regolazione delle protezioni
Appositi commutatori consentono di regolare la soglia e la temporizzazione delle protezioni. I valori selezionati vengono visualizzati sul display in tempo reale in ampere e in secondi. La precisione delle regolazioni pu essere ampliata limitando la zona di regolazione mediante modifica del plug lungo ritardo. Protezione contro i sovraccarichi Protezione contro i sovraccarichi con sgancio lungo ritardo LR di tipo RMS (valore efficace vero della corrente). Memoria termica: immagine termica prima e dopo lo sgancio. Protezione contro i cortocircuiti Protezioni contro i corto-circuiti con sgancio corto ritardo di tipo RMS e istantanea. Scelta del tipo I2t (On o Off) su temporizzazione corto ritardo. Protezione contro i guasti a terra Protezione di tipo residual o source ground return. Scelta del tipo I2t (On o Off) su temporizzazione. Protezione differenziale residua (Vigi) Funziona senza alimentazione esterna. d Immunizzato contro i rischi di sganci intempestivi. k Sensibile alle componenti continue della corrente di dispersione verso terra fino a 10 A (classe A). Protezione del neutro Su interruttori tripolari, nessuna possibilit di protezione del neutro. Su interruttori tetrapolari, regolazione della protezione del neutro con commutatore a 3 posizioni: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a met corrente (4P 3d + N/2), neutro protetto a piena corrente (4P 4d). Selettivit logica ZSI Una morsettiera Zona Selettiva Interlocking (ZSI) consente il cablaggio di pi unit di controllo per una selettivit logica totale su protezioni corto ritardo e guasto a terra senza temporizzazione allo sgancio.

Misure Amperometro
L'unit di controllo Micrologic A misurano il valore efficace (RMS) delle correnti. Un display digitale a cristalli liquidi visualizza in permanenza il valore di corrente della fase pi caricata (Imax) e consente, tramite successive pressioni su un tasto, la lettura dei valori I1, I2, I3, IN, Ig,In, delle correnti memorizzate (massimi valori medi) e delle regolazioni. Lalimentazione esterna, opzionale, consente anche la visualizzazione delle correnti < 20% In.

Opzione di comunicazione
Associato alla funzione opzionale di comunicazione COM, l'unit di controllo consente di trasmettere i seguenti parametri: c lettura delle regolazioni; c insieme delle misure amperometro; c segnalazione delle cause di sgancio; c reset dei valori massimi.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

soglia e temporizzazione di sgancio Lungo ritardo LED di segnalazione sovraccarico soglia e temporizzazione di sgancio Corto ritardo soglia di sgancio istantaneo soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o "guasto a terra" pulsante test Vigi o "guasto a terra" vite di fissaggio plug Lungo ritardo presa test test dei LED, reset e stato della pila segnalazione delle cause di intervento display digitale amperometro e indicatori a led della percentuale di carico delle fasi tasti di navigazione

Nota: Le unit di controllo Micrologic A sono dotate anche nella versione di base di una calotta di protezione trasparente.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Protezioni
lungo ritardo soglia (A) sgancio tra 1,05 e 1,20 Ir temporizzazione (s) precisione: da 0 a -20% memoria termica istantanea soglia (A) precisione: 10 % temporizzazione Isd = Ir x Ir = In x tr a 1,5 x Ir tr a 6 x Ir tr a 7,2 x Ir

Micrologic 2.0 A
0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug 12,5 25 50 100 200 300 400 500 0,5 1 2 4 8 12 16 20 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 20 min prima e dopo lo sgancio 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 1 600 24 16,6

10

fisso: 20 ms

Amperometro
misura permanente delle correnti misure da 20 a 200 % di In precisione: 1,5 % (sensori inclusi) massimi valori medi

Micrologic 2.0 A
I2 I3 IN I1 autoalimentata (per I > 20% In) I1 max I2 max I3 max IN max

Protezioni
lungo ritardo soglia (A) sgancio tra 1,05 e 1,20 Ir temporizzazione (s) precisione: da 0 a -20% memoria termica corto ritardo soglia (A) precisione: 10 % temporizzazione (ms) a 10 Ir Isd = Ir x I2t Off I2t On tsd (senza sgancio) tsd (max di interruzione) gradini con Ii = In x Ir = In x tr a 1,5 x Ir tr a 6 x Ir tr a 7,2 x Ir

Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 A


0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug 12,5 25 50 100 200 300 400 500 0,5 1 2 4 8 12 16 20 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 20 min prima e dopo lo sgancio 1,5 0 20 80 2 2 0,1 0,1 80 140 3 2,5 0,2 0,2 140 200 4 3 0,3 0,3 230 320 6 4 0,4 0,4 350 500 8 10 12 15 off 5 6 8 1 600 24 16,6

10

istantanea soglia (A) precisione: 10 % "guasto a terra" soglia (A) precisione: 10 %

temporizzazione (ms) a In o 1200 A

Ig = In x In i 400 A 400 A < In i 1200 A In > 1200 A gradini con I2t Off I2t On tg (senza sgancio) tg (max di interruzione) In gradini di regolazione tn (senza sgancio) tn (max di interruzione)

Micrologic 6.0 A A B C 0,3 0,3 0,4 0,2 0,3 0,4 500 640 720 0 0,1 0,2 0,1 0,2 20 80 140 80 140 200 Micrologic 7.0 A 0,5 1 2 60 80 40 140 140 200 230 230 320

D 0,5 0,5 800 0,3 0,3 230 320 3 350 350 500

E 0,6 0,6 880 0,4 0,4 350 500 5 800 800 1000

F 0,7 0,7 960

G 0,8 0,8 1040

H 0,9 0,9 1120

J 1 1 1200

differenziale residua (Vigi) sensibilit (A) precisione: 0 a -20% temporizzazione (ms.)

10

20

30

Amperometro
misura permanente delle correnti misure da 20 a 200 % di In precisione: 1,5 % (sensori inclusi) massimi valori medi

Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 A


I2 I3 IN Ig I1 autoalimentata (per I > 20% In) I1 max I2 max I3 max IN max Ig max In In max

Nota: Tutte le funzioni di protezione in corrente sono autoalimentate. Un reset consente lazzeramento dei guasti, dei massimi valori medi e delle correnti interrotte memorizzate.

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117

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Le unit di controllo Micrologic P integrano oltre a tutte le funzioni dei moduli Micrologic A la misura delle tensioni e calcolano le potenze e le energie. La protezione dei carichi ampliata da nuove funzioni di protezione basate sui valori di correnti, tensioni, frequenza e potenze.

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic P potenze per Masterpact NT, NW
Regolazioni delle protezioni + Distacco-riattacco
Il controllo di un carico (distacco-riattacco) pu essere configurato in funzione della potenza o della corrente che transitano nellinterruttore. Il comando di distacco controllato da un supervisore con lopzione di comunicazione COM o con un contatto programmabile M2C o M6C. Appositi commutatori consentono la regolazione delle protezioni, identiche a quelle delle unit di controllo Micrologic A: contro i sovraccarichi, i cortocircuiti, i guasti a terra o differenziale. Doppia regolazione Allinterno del campo di regolazione fissato mediante commutatore direttamente sul fronte, possibile effettuare una regolazione fine delle soglie (allampere) e delle temporizzazioni (al secondo) mediante tastiera o a distanza con lopzione di comunicazione COM. Regolazione IDMTL Il coordinamento con le protezioni media tensione o fusibili ottimizzato mediante la regolazione della pendenza della curva di protezione contro i sovraccarichi. Questa regolazione consente inoltre un migliore adattamento della protezione ad alcuni tipi di carichi. Protezione del neutro Sugli interruttori tripolari, regolazione della protezione del neutro mediante tastiera o a distanza con lopzione di comunicazione COM su 4 posizioni: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a met corrente (4P 3d + N/2), protezione completa del neutro (4P 4d), protezione del neutro a corrente doppia (4P 3d + 2N). La protezione del neutro a corrente doppia viene utilizzata quando la sezione del neutro doppia rispetto a quella delle fasi (forte squilibrio di carico, forte tasso di armoniche di ordine 3). Sugli interruttori tetrapolari, regolazione della protezione del neutro mediante commutatore a 3 posizioni e mediante tastiera: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a met corrente (4P 3d + N/2), protezione completa del neutro (4P 4d). La protezione del neutro disattivata se la curva lungo ritardo regolata su una delle protezioni IDMTL.

Misure
Micrologic P calcola in tempo reale tutte le grandezze elettriche (V, A, W, VAR, VA, Wh, VARh, VAh, Hz), i fattori di potenza ed i fattori di cresta. Micrologic P calcola inoltre i valori medi in corrente e potenza su un intervallo di tempo regolabile. Ad ogni misura associato un valore minimo e un valore massimo, memorizzati. In caso di sgancio dovuto ad un guasto la corrente interrotta viene memorizzata. Lalimentazione esterna, opzionale, consente la visualizzazione delle grandezze memorizzate anche in caso di interruttore aperto o non alimentato.

Funzione cronologica e indicatori di manutenzione


Gli ultimi 10 interventi ed allarmi vengono registrati in due archivi cronologici distinti. Appositi indicatori di manutenzione (usura dei contatti, numero di manovre, ecc) sono inseriti in un archivio accessibile in modo locale.

Opzione di segnalazione mediante contatti programmabili


Appositi contatti ausiliari M2C (2 contatti) e M6C (6 contatti) segnalano eventuali superamenti di soglia o cambiamenti di stato; questi possono essere programmati con l'unit di controllo Micrologic P mediante tastiera o a distanza con lopzione COM.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

soglia e temporizzazione di sgancio Lungo ritardo LED di segnalazione sovraccarico soglia e temporizzazione di sgancio Corto ritardo soglia di sgancio Istantaneo soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o "guasto a terra" pulsante test Vigi o "guasto a terra" viti di fissaggio plug Lungo ritardo presa test test dei LED + pila e reset delle segnalazioni segnalazione delle cause di sgancio indicatore alta definizione visualizzazione delle misure indicatori di manutenzione configurazione delle protezioni tasti di navigazione blocco delle regolazioni calotta chiusa (spina dinnesto)

Configurazione degli allarmi e altre protezioni


Micrologic P controlla, in funzione di una soglia e di una temporizzazione regolabile mediante tastiera o a distanza con lopzione di comunicazione COM, le correnti e tensioni, la potenza, la frequenza e il senso di rotazione delle fasi. Ogni superamento di soglia segnalato a distanza con lopzione COM. Ogni superamento di soglia pu essere associato a scelta ad uno sgancio (protezione) o ad una segnalazione realizzata da un contatto programmabile M2C o M6C opzionale (allarme) o ad entrambi (allarme e protezione).

Opzione di comunicazione
Lopzione di comunicazione COM consente: c la lettura e la configurazione a distanza delle protezioni e degli allarmi; c la trasmissione di tutte le misure e indicatori calcolati; c la segnalazione delle cause di sgancio e degli allarmi; c la consultazione degli archivi cronologici e degli indicatori di manutenzione; c il reset dei valori massimi memorizzati. Con lopzione COM possibile inoltre accedere ad un archivio degli eventi e ad un archivio di manutenzione, memorizzati nellunit di controllo ma non disponibili in locale.

Nota: Le unit di controllo Micrologic P sono dotate anche nella versione di base di una calotta di piombatura opaca.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Protezioni
lungo ritardo (RMS) soglia (A) sgancio tra 1,05 a 1,20 Ir temporizzazione (s) precisione: da 0 a -20% regolazione IDMTL memoria termica corto ritardo (RMS) soglia (A) precisione: 10 % temporizzazione (ms) a 10 Ir Ir = In x tr a 1,5 x Ir tr a 6 x Ir tr a 7,2 x Ir pendenza della curva

Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 P


0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 altre regolazioni o inibizione con cambiamento del plug 12,5 25 50 100 200 300 400 500 0,5 1 2 4 8 12 16 20 0,34 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 SIT VIT EIT HVFuse DT 20 min prima e dopo lo sgancio 1,5 0 20 80 2 2 0,1 0,1 80 140 3 2,5 0,2 0,2 140 200 4 3 0,3 0,3 230 320 6 4 0,4 0,4 350 500 8 10 12 15 OFF 5 6 8 1 600 24 16,6

Isd = Ir x I2t Off I2t On tsd (senza sgancio) tsd (max di interruzione) gradini con Ii = In x

10

istantanea soglia (A) precisione: 10 % "guasto a terra" soglia (A) precisione: 10 %

temporizzazione (ms) a 10 Ir

Ig = In x In i 400 A 400 A < In i 1200 A In > 1200 A gradini con I2t Off I2t On tg (senza sgancio) tg (max di interruzione) In gradini di regolazione tn (senza sgancio) tn (max di interruzione)

Micrologic 6.0 P A B C 0,3 0,3 0,4 0,2 0,3 0,4 500 640 720 0 0,1 0,2 0,1 0,2 20 80 140 80 140 200 Micrologic 7.0 P 0,5 1 2 60 60 140 140 140 200 230 230 320

D 0,5 0,5 800 0,3 0,3 230 320 3 350 350 500

E 0,6 0,6 880 0,4 0,4 350 500 5 800 800 1000

F 0,7 0,7 960

G 0,8 0,8 1040

H 0,9 0,9 1120

J 1 1 1200

differenziale residua (Vigi) sensibilit (A) precisione: da 0 a -20% temporizzazione (ms)

10

20

30

Nota: Tutte le funzioni di protezione in corrente sono autoalimentate. possibile impostare delle regolazioni pi fini delle protezioni in corrente agendo sul fronte dell'unit di controllo o a distanza, ottenendo i seguenti passi minimi di regolazione: c lungo ritardo e protezione guasto a terra: 1 A; c corto ritardo ed istantanea: 10 A.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Protezioni in corrente
Tipo squilibrio in corrente I squil.
soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione I Allarme Terra da 5 % a 60 %

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Valori soglie e temporizzazioni di regolazione


Campo di regolazione Preregolazione
60 % soglia di attivazione 40 s 10 s

Passo di regolazione
1% 1% 1s 1s

Tolleranza
-10 %, +0 % -10 %, +0 % -20 %, +0 % -20 %, +0 %

5 % alla soglia di attivazione da 1 s a 40 s da 10 s a 360 s

soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione I Allarme Differenziale

da 20 A a 1200 A 20 A alla soglia di attivazione da 1 s a 10 s da 1 s a 10 s

1200 A soglia di attivazione 10 s 1s

1A 1A 0,1 s 0,1 s

+/- 15 % +/- 15 % -20 %, +0 % -20 %, +0 %

soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione

da 0,5 A a 30 A 0,5 A alla soglia di attivazione da 1 s a 10 s da 1 s a 10 s

30 A soglia di attivazione 10 s 1s

0,1 A 0,1 A 0,1 s 0,1 s

-20 %, +0 % -20 %, +0 % -20 %, +0 % -20 %, +0 %

massima corrente I max, I max, I max, In max soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione da 0,2 In a 10 In 0,2 In alla soglia di attivazione da 15 s a 1500 s 1 da 15 s a 3000 s In soglia di attivazione 500 s 15 s 1A 1A 1s 1s 6,6 % 6,6 % -20 %, +0 % -20 %, +0 %

Protezioni in tensione
Tipo minima tensione U min
soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione massima tensione U max soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione squilibrio in tensione U squil. soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione da 2 % a 30 % 2 % alla soglia di attivazione da 1 s a 40 s da 10 s a 360 s 30 % soglia di attivazione 40 s 10 s 1% 1% 1s 1s -10 %, +0 % -10 %, +0 % -20 %, +0 % -20 %, +0 % soglia di attivazione di U min a 1200 V 100 Volt alla soglia di attivazione da 0,2 s a 5 s da 0,2 s a 36 s 725 V soglia di attivazione 5s 0,2 s 5V 5V 0,1 s 0,1 s -0 %, +5 % -0 %, +5 % -0 %, +20 % -0 %, +20 % 100 V alla soglia di attivazione di U max soglia di attivazione alla soglia di attivazione di U max da 0,2 s a 5 s da 0,2 s a 36 s 100 V soglia di attivazione 5s 0,2 s 5V 5V 0,1 s 0,1 s -5 %, +0 % -5 %, +0 % -0 %, +20 % -0 %, +20 %

Campo di regolazione

Preregolazione

Passo di regolazione

Tolleranza

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Altre protezioni
Tipo ritorno di potenza rP max
soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione massima frequenza F max soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione minima frequenza F min soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione senso di rotazione delle fasi soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione senso Ph1, Ph2, Ph3 o senso Ph1, Ph3, Ph2 soglia di attivazione 0,3 s 0,3 s Senso Ph1, Ph2, Ph3 soglia di attivazione 0,3 s 0,3 s nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna nessuna +/- 20 % +/- 20 % 45 Hz alla soglia di attivazione di F max soglia di attivazione alla soglia di attivazione di F max da 0,2 s a 5 s da 1 s a 36 s 45 Hz soglia di attivazione 5s 1s 0,5 Hz 0,5 Hz 0,1 s 0,1 s 0,5 Hz 0,5 Hz -0 %, +20 % -0 %, +20 % soglia di attivazione di F min a 540 Hz 65 Hz 0,5 Hz 0,5 Hz da 5 kW a 500 kW 5 kW alla soglia di attivazione da 0,2 s a 20 s da 1 s a 360 s 500 kW soglia di attivazione 20 s 1s 5 kW 5 kW 0,1 sec 0,1 s 2,5 % 2,5 % -0 %, +20 % -0 %, +20 %

Campo di regolazione

Preregolazione

Passo di regolazione

Tolleranza

45 Hz alla soglia di attivazione soglia di attivazione 0,5 Hz 0,5 Hz da 0,2 s a 5 s da 1 s a 36 s 5s 1s 0,1 s 0,1 s -0 %, +20 % -0 %, +20 %

Distacco/riattacco dei carichi


Tipo
in corrente I soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione in potenza P soglia di attivazione soglia di disattivazione temporizzaz. di attivazione temporizzazione di disattivazione da 200 kW a 10000 kW 100 kW alla soglia di distacco da 10 s a 3600 s da 10 s a 3600 s 10000 kW soglia di distacco 3600 s 10 s 50 kW 50 kW 10 s 10 s 2,5 % 2,5 % -20 %, +0 % -20 %, +0 % da 50 % Ir a 100 % Ir 30 % Ir alla soglia di distacco da 20 % tr a 80 % tr da 10 s a 600 s 100 % Ir soglia di distacco 80 % tr 10 s 1% 1% 1% 1s 6% 6% -20 %, +0 % -20 %, +0 %

Campo di regolazione

Preregolazione

Passo di regolazione

Tolleranza

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic P potenze per Masterpact NT, NW
La navigazione tra le videate intuitiva. I 6 pulsanti della tastiera consentono di visualizzare i menu e di selezionare i valori in modo semplice. Quando la calotta di protezione dei commutatori chiusa, la tastiera non consente pi laccesso alle regolazioni delle protezioni ma permette la lettura delle videate di misura, degli archivi cronologici, degli indicatori, ecc correnti
I RMS A A A A V V V % W, VAR, VA Wh, VARh, VAh 1 2 3 N "guasto a terra" differenziale 1 2 3 N "guasto a terra" differenziale 12 23 31 1N 2N 3N (U12 + U23 + U31) / 3

Misure
Valori istantanei Il valore indicato sul display viene aggiornato ogni secondo. I valori massimi e minimi delle misure vengono memorizzati.

Videata dingresso

Visualizzazione delle correnti max

I max RMS

tensioni
U RMS V RMS U media RMS U squilibrio

potenze, energie
P attiva, Q reattiva, S apparente E attiva, E reattiva, E apparente totali totali consumate - restituite totali consumate totali restituite totale

fattore di potenza

PF Hz

frequenze
F

Visualizzazione delle tensioni

Visualizzazione delle potenze

Valori medi Il valore medio pu essere calcolato a scelta su un tempo fisso o variabile di durata programmabile compresa tra 5 e 60 minuti. Un indicatore calcolato in base al contratto firmato con il distributore di energia correnti
I media I max media A A A A W, VAR, VA W, VAR, VA

e associato ad una funzione di distacco/ riattacco consente di evitare o ridurre al minimo gli addebiti in caso di superamento della potenza sottoscritta. I valori massimi medi vengono memorizzati e datati sistematicamente.

1 2 3 N "guasto a terra" differenziale 1 2 3 N "guasto a terra" differenziale totali totali

potenze
P, Q, S media P, Q, S max media

Visualizzazione della frequenza

Visualizzazione delle potenze medie

Valori massimi e minimi Sul display vengono indicati solo i valori massimi memorizzati in corrente e in potenza.

Funzione cronologica
Gli ultimi 10 interventi ed allarmi vengono registrati in due archivi cronologici distinti visualizzabili a display: c archivio cronologico degli interventi: v tipo di guasto v data e ora v valori misurati al momento del guasto (corrente interrotta, ecc) c archivio cronologico degli allarmi: v tipo di allarme v data e ora v valori misurati allattivazione dellallarme.
Visualizzazione archivio cronologico degli interventi Visualizzazione in seguito ad interruzione

Indicatori di manutenzione
Su richiesta possibile visualizzare gli indicatori di manutenzione che segnalano: c usura dei contatti; v contamanovre: v totale, v dallultimo reset.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Con lopzione di comunicazione
Misure complementari, valori massimi e minimi memorizzati Alcuni valori misurati o calcolati sono accessibili esclusivamente con lopzione di comunicazione COM: c I cresta / r, (I1 + I2 + I3)/3, I squilibrio c tasso di carico in % Ir; c cos totale. Tutti i valori massimi e minimi registrati sono disponibili esclusivamente con lopzione di comunicazione COM per un impiego con supervisore. Archivio degli eventi Tutti gli eventi sono datati: c sganciamenti; c comparsa e scomparsa degli allarmi; c modifiche delle regolazioni e delle configurazioni; c reset dei contatori; c guasti sistema: v posizione di ripristino v autoprotezione termica; c perdita dellora; c superamento degli indicatori di usura; c collegamenti agli strumenti di test, ecc Archivio di manutenzione Consente di affinare la funzione di diagnostica e di pianificare al meglio le operazioni di manutenzione dellapparecchio: c corrente pi elevata misurata; c contamanovre; c numero di collegamenti degli strumenti di test; c numero di interventi in modo impiego e in modo test; c indicatore di usura dei contatti.

Caratteristiche tecniche complementari


Scelta della lingua I messaggi possono essere visualizzati in 6 lingue diverse. La scelta della lingua si effettua mediante tastiera. Funzioni di protezione Tutte le funzioni di protezione in corrente sono autoalimentate. Le funzioni di protezione in tensione sono collegate alla rete con una presa di tensione interna allinterruttore. Funzioni di misura La misura indipendente dalle protezioni: il modulo di misura fine funziona indipendentemente dal modulo di protezione pur essendo sincronizzato sugli eventi della funzione di protezione. Metodo di calcolo delle misure La misura implementa il nuovo concetto di zero blind time corrispondente ad una misura continua dei segnali a frequenza di campionamento elevata: non esiste finestra cieca tradizionalmente occupata dallelaborazione dei campionamenti. Questo metodo garantisce la precisione del calcolo delle energie anche per forti variazioni di carico (saldatrici, robot, ecc). Le energie vengono accumulate a partire dal valore istantaneo delle potenze in 2 modi: c in modalit tradizionale, in base al quale vengono accumulate solo le energie positive (consumate); c in modalit con segno, in base al quale le energie positive (consumate) e negative (fornite) sono accumulate separatamente. Precisione delle misure fornite sensori inclusi: c tensione (V): 1%; c corrente (A): 1,5%; c frequenza (Hz): 0,1 Hz; c potenza (W) e energia (Wh): 2,5% . Memorizzazione In caso di interruzione dellalimentazione le regolazioni fini, gli ultimi 100 eventi e l'archivio di manutenzione restano memorizzati nellunit di controllo. Datazione La funzione cronologica viene attivata solo in presenza di un modulo di alimentazione esterno (con precisione 1 ora su un anno). Reset Un reset specifico per ogni singola funzione consente lazzeramento mediante tastiera o a distanza del guasto, dei valori minimi e massimi, dei valori di cresta, dei contatori e degli indicatori.

Visualizzazione su un supervisore di un archivio degli eventi

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Micrologic H riprende tutte le funzioni del Micrologic P. Dotato di una capacit di calcolo e di memoria maggiore, Micrologic H consente unanalisi fine della qualit dellenergia ed una diagnostica dettagliata degli eventi. Micrologic H adatto ad un impiego con supervisore.

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Unit di controllo Micrologic H armoniche per Masterpact NT, NW
Oltre alle funzioni del Micrologic P, il modulo Micrologic H consente: c un'analisi fine della qualit dellenergia con il calcolo delle armoniche e delle fondamentali; c un aiuto alla diagnostica e allanalisi di un evento con la cattura dell'onda; c la programmazione di allarmi personalizzati per analizzare un disturbo sulla rete.

Misure
Micrologic H riprende tutte le misure di Micrologic P alle quali si aggiungono: c la misura fase per fase: v delle potenze ed energie v dei fattori di potenza. c il calcolo: v del tasso di distorsione armonica totale THD in corrente e tensione v delle fondamentali di correnti, tensioni e potenze v delle armoniche in corrente e tensione fino al rango 51.

Regolazioni delle protezioni

Le possibilit di regolazione delle protezioni sono identiche a quelle dell'unit di controllo Micrologic P.

Valori istantanei visualizzati a video correnti


I RMS I max RMS A A A A 1 1 2 2 3 3 N N
"guasto a terra" differenziale "guasto a terra" differenziale

tensioni
U RMS V RMS U media RMS U squilibrio V V V % W, VAR, VA Wh, VARh, VAh totali totali totali totali fattore di potenza PF Hz U I % ampiezze U I 3 5 7 9 11 13 P Q S totali 1 2 3 12 1N 23 2N 31 3N

(U12 + U23 + U31) / 3

potenze, energie
P attiva, Q reattiva, S apparente E attiva, E reattiva, E apparente
consumate - restituite consumate restituite

frequenze
F fondamentali totali THD armoniche di U e I

indicatori di qualit dellenergia

Le armoniche di ordine 3, 5, 7, 9, 11 e 13, controllate dai distributori di energia, vengono visualizzate sul display dellunit di controllo.

Valori medi (richieste) Come per i moduli Micrologic P, i valori medi (richieste) vengono calcolati a scelta su un intervallo di tempo fisso o variabile di durata programmabile compresa tra 5 e 60 minuti. correnti
I richiesta I max richiesta A A A A 1 1 2 2 3 3 N N
"guasto a terra" differenziale "guasto a terra" differenziale

potenze
P, Q, S richiesta P, Q, S max richiesta W, VAR, VA W, VAR, VA totali totali

Massimi valori medi Sul display vengono visualizzati solo i valori massimi in corrente e in potenza.

Archivi cronologici e indicatori di manutenzione


Queste funzioni sono identiche a quelle dei moduli Micrologic P.

Nota: Le unit di controllo Micrologic H sono dotate anche nella versione standard di una calotta piombabile opaca. 124 Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Con lopzione di comunicazione
Misure complementari, valori massimi e minimi Alcuni valori misurati o calcolati sono accessibili solo con lopzione di comunicazione COM: c I cresta / r, (I1 + I2 + I3)/3, I squilibrio; c tasso di carico e tasso di carico di cresta in % Ir; c cos totale e per fasi;
Visualizzazione delle armoniche fino all'ordine 12

Caratteristiche tecniche complementari


Scelta della lingua I messaggi possono essere visualizzati in 6 lingue diverse. La scelta della lingua si effettua mediante tastiera. Funzioni di protezione Tutte le funzioni di protezione in corrente sono autoalimentate. Le funzioni di protezione in tensione sono collegate alla rete con una presa di tensione interna allinterruttore. Funzioni di misura La misura indipendente dalle protezioni: il modulo di misura fine funziona indipendentemente dal modulo di protezione pur essendo sincronizzato sugli eventi della funzione di protezione. Metodo di calcolo delle misure Una catena analogica dedicata alla misura consente di aumentare la precisione nel calcolo delle armoniche e degli indicatori di qualit dellenergia. Le grandezze elettriche vengono calcolate dall'unit di controllo Micrologic H su una dinamica di 1,5 In (20 In per Micrologic P). Le energie vengono accumulate a partire dal valore istantaneo delle potenze in base al modo tradizionale e con segno. Le componenti armoniche vengono calcolate mediante DFT (Trasformata di Fourier Discreta). Precisione delle misure indicate sensori inclusi: c tensione (V): 1%; c corrente (A): 1,5%; c frequenza (Hz): 0,1 Hz; c potenza (W) ed energia (Wh): 2,5%; c tasso di distorsione delle armoniche (THD): 1%. Memorizzazione In caso di interruzione dellalimentazione le regolazioni fini, gli ultimi 100 eventi e l'archivio di manutenzione restano memorizzati nellunit di controllo. Datazione La funzione cronologica viene attivata solo in presenza di un modulo di alimentazione esterno (precisione 1 ora su un anno). Reset Un reset consente lazzeramento mediante tastiera o a distanza dei guasti, dei valori minimi e massimi, dei valori di cresta, dei contatori e degli indicatori.

c thd in tensioni e correnti;

c fattori K delle correnti e fattore K medio; c fattori di cresta delle correnti e tensioni; c tutte le fondamentali per fase;

c sfasamento delle fondamentali in correnti e tensioni; c potenza e fattore di distorsione fase per fase; c ampiezza e sfasamento delle armoniche di ordine da 3 a 51 di correnti e tensioni, ecc. Tutti i valori massimi e minimi sono disponibili con lopzione di comunicazione COM per un impiego con supervisore. Cattura d'onda Micrologic H memorizza costantemente gli ultimi 12 cicli dei valori istantanei delle correnti e tensioni. Su richiesta o in modo automatico alla comparsa di eventi programmati, Micrologic H memorizza le onde rilevate in un archivio. Le onde rilevate vengono visualizzate sotto forma di oscillogrammi su un supervisore con lopzione di comunicazione COM. Programmazione di allarmi personalizzabili Ogni valore istantaneo pu essere confrontato con una soglia bassa ed una soglia alta configurabili. Un eventuale superamento di soglia provoca un allarme. Ogni allarme pu essere associato ad una o pi azioni programmabili: apertura dellinterruttore, attivazione di un contatto ausiliario M2C, M6C, inserimento selettivo degli allarmi in un archivio, acquisizione di onde, ecc Archivio degli eventi e registro di manutenzione Le unit di controllo Micrologic H editano un archivio degli eventi ed un archivio di manutenzione identici a quelli illustrati per i moduli Micrologic P.

Rilevamento di unonda di corrente

Creazione di un archivio

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Lintegrazione dellinterruttore automatico o dellinterruttore non automatico in un sistema di supervisione richiede lopzione di comunicazione COM. La gamma Masterpact si integra totalmente nel sistema di gestione dellimpianto elettrico Digivision e SMS Powerlogic comunicando su protocollo BatiBUS o Modbus. Una interfaccia esterna permette la comunicazione su altre reti:

Caratteristiche elettriche interruttori automatici Comunicazione


Lopzione di comunicazione COM
Per gli interruttori fissi composta da un modulo di comunicazione installato nellapparecchio, fornito con il suo gruppo di contatti (OF, SDE, PF) ed il suo kit di collegamento agli sganciatori voltmetrici XF e MX con opzione COM. Per gli interruttori estraibili, invece composta: c da un modulo di comunicazione installato nella parte mobile, fornito con il suo gruppo di contatti (OF, SDE, PF, AD) ed il suo kit di collegamento agli sganciatori voltmetrici XF e MX con opzione COM; c da un modulo di comunicazione installato sul telaio fisso, fornito con il suo gruppo di contatti (CE, CD, CT). Ogni apparecchio installato ha il proprio indirizzo, assegnato mediante la tastiera del modulo di controllo (Modbus) o a distanza (Bus Digipact). Lindirizzo dellinterruttore estraibile viene riportato sul telaio in modo da mantenerlo anche in caso di sostituzione dellapparecchio. La segnalazione degli stati utilizzati dallopzione COM indipendente dai contatti di segnalazione dellapparecchio. Questi contatti restano disponibili per un impiego tradizionale. Modulo di comunicazione interruttore Questo modulo indipendente dallunit di controllo. Installato dietro lunit di controllo, trasmette e riceve le informazioni provenienti dalla rete di comunicazione. Un collegamento ad infrarossi consente di trasmettere i dati tra lunit di controllo ed il modulo di comunicazione. Il montaggio del modulo viene eseguito esclusivamente da personale Schneider. Modulo di comunicazione telaio Questo modulo, installato sul telaio fisso, consente di indirizzare il telaio e di mantenere lindirizzo assegnato anche con linterruttore automatico scollegato. Sganciatori voltmetrici MX e XF con opzione COM Gli sganciatori MX e XF con opzione COM possiedono appositi connettori per il collegamento al modulo di comunicazione interruttore. I comandi di apertura di sicurezza (2o MX o MN) sono indipendenti dalla funzione di comunicazione.

c Profibus; c Ethernet.

Larchitettura della comunicazione


1 2 3 4 5 6 modulo di comunicazione "interruttore" modulo di comunicazione "telaio" sensori "interruttore" OF, SDE, PF, CH sensori "telaio" CE, CD, CT sganciatori voltmetrici MX e XF bus di comunicazione Digipact

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


La comunicazione Masterpact
Lopzione di comunicazione COM compatibile con tutti gli interruttori non automatici e automatici Masterpact. Consente, qualunque sia lunit di controllo: c lidentificazione dellapparecchio; lidentificazione dellapparecchio
indirizzo tipo dapparecchio tipo di unit di controllo tipo di plug lungo ritardo

c la segnalazione degli stati; c il comando. A seconda dell'unit di controllo Micrologic, lopzione di comunicazione COM consente inoltre: c la configurazione delle protezioni; c lanalisi dei parametri della rete per esigenze di aiuto allimpiego e alla manutenzione. interruttore c
-

interruttore automatico c c c c c c c c c c Micrologic


A P H

segnalazione guasti
aperto/chiuso molla carica pronto a chiudere intervento per guasto inserito/estratto/test

c c c
-

c c

comandi
apertura/chiusura

configurazione
lettura delle regolazioni realizzate mediante i commutatori regolaz. fini entro il campo di regolaz. fissato mediante commutatori configurazione delle protezioni e degli allarmi programmazione di allarmi personalizzabili

c
-

c c c
-

c c c c

aiuto allimpiego e alla manutenzione


lettura delle protezioni e degli allarmi: standard c c c configurate c c personalizzate c lettura delle misure: di corrente c c c di tensioni, frequenze, potenze... c c della qualit dellenergia: fondamentali, armoniche c lettura dei guasti: c c c tipo di guasto correnti interrotte c c cattura d'onda: c su guasto su richiesta o programmato c archivi cronologici e archivi eventi: c c archivio cronologici degli interventi archivio cronologici degli allarmi c c archivio degli eventi c c indicatori: usura dei contatti, contatori c c registro di manutenzione c c Nota: per maggiori dettagli su protezioni, allarmi, misure, cattura d'onda, archivio cronologico, archivio degli eventi e indicatori di manutenzione, consultare la descrizione dell'unit di controllo Micrologic.

Schneider Electric

127

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tipologie di sganciatori
Gli sganciatori per gli interruttori di bassa tensione sono generalmente disponibili sul mercato con diverse caratteristiche di intervento e, in determinati casi, con possibilit pi o meno ampie di regolazione delle curve di intervento. Si va dalle soluzioni pi semplici ed economiche che sono realizzate con gli interruttori modulari a soluzioni sempre pi sofisticate che sono disponibili per equipaggiare interruttori scatolati di grossa taglia ed interruttori aperti. La soluzione pi semplice costituita dallo sganciatore magnetotermico degli interruttori modulari. Questo sganciatore non ha nessuna possibilit di regolazione, l'adattazione alle caratteristiche del circuito deve essere fatta cambiando la corrente nominale dell'interruttore oppure la curva caratteristica di intervento (ad esempio, la caratteristica B invece della C descritte nel seguito). Salendo nella scala delle prestazioni degli interruttori, si trovano gli sganciatori magnetotermici per gli scatolati, che sono caratterizzati principalmente dal fatto di consentire la regolazione della corrente d'intervento per la protezione contro i sovraccarichi (comunemente chiamata protezione termica o di lungo ritardo). Questo consente di adeguare il livello di protezione ai bisogni del circuito e di ottimizzare la sezione dei cavi. L'andamento della curva della protezione di lungo ritardo nel campo tempo/corrente per fisso e non pu essere modificato. Generalmente, questi sganciatori hanno una caratteristica di intervento fissa per la protezione contro i cortocircuiti (comunemente chiamata protezione magnetica). L'intervento della protezione magnetica avviene al di sopra di un valore fisso di corrente (a meno delle tolleranze previste dalle norme) con un tempo molto breve e tale da fare definire l'intervento "istantaneo". Gli sganciatori magnetotermici per correnti nominali pi elevate (200 e 250 A) offrono anche la possibilit di regolazione della corrente di intervento della protezione magnetica. Per gli interruttori scatolati e gli interruttori aperti, sono disponibili gli sganciatori elettronici (in alternativa ai magnetotermici per gli scatolati fino a 250 A). Gli sganciatori elettronici offrono diverse possibilit di regolazione dei valori di corrente. Le versioni pi semplici offrono la possibilit di regolazione della corrente di intervento della protezione termica (lungo ritardo) e di

Curve di intervento Scelta degli sganciatori e regolazione delle curve di intervento


quella della protezione contro i cortocircuiti (corto ritardo). Le versioni pi sofisticate offrono molteplici possibilit di regolazione di correnti e tempi di intervento. utilizzatori") e l'accensione di lampade ad incandescenza che, avendo il filamento freddo, presentano una resistenza pi bassa e di conseguenza assorbono inizialmente una corrente pi elevata di quella nominale assorbita quando il loro filamento diventa incandescente. Quando lo sganciatore presenta la possibilit di regolare la sua caratteristica di intervento, la regolazione ideale sar quella che posizioner la curva di intervento il pi vicino possibile agli assi cartesiani senza per interferire con le curve di corrente dei transitori caratteristici del carico. Il tutto dovr tener conto delle tolleranze di intervento delle protezioni previste dalle norme o garantite dal costruttore (quando fossero inferiori a quelle indicate dalle norme come nel caso degli sganciatori elettronici). Qualora l'interruttore sia disposto a protezione di un circuito di distribuzione (linea quadro-quadro), pu essere necessario prevedere l'intervento selettivo delle protezioni a monte del quadro rispetto a quelle a valle. In questo caso, la regolazione ideale sar ancora quella che risulter pi "schiacciata" possibile verso gli assi cartesiani del diagramma tempo/corrente; si dovr per evitare che le curve di monte e di valle si tocchino o si intersechino (tenendo in debito conto anche le tolleranze di intervento). Bisogna porre attenzione alle differenze tra i tempi di intervento di monte e valle delle protezioni di corto ritardo che devono essere differenziati di un tempo abbastanza lungo per tenere in considerazione: c il tempo necessario all'interruttore a valle per interrompere la corrente dopo l'intervento della relativa protezione; c le tolleranze del tempo di intervento degli sganciatori; c le tolleranze del tempo effettivo di interruzione delle correnti. In caso di diversi gradini di selettivit cronometrica, la regolazione del tempo di intervento dell'interruttore pi a monte pu cos risultare molto elevata (pi di mezzo secondo). Questo incoveniente viene brillantemente superato con l'impiego degli interruttori Merlin Gerin con sganciatori elettronici che, grazie alla precisione degli sganciatori ed al perfetto controllo della tecnica di interruzione garantiscono selettivit cronometrica con un t tra monte e valle di soli 0,1 secondi, consentendo cos 4 gradini di selettivit con un ritardo di intervento dell'interruttore pi a monte di soli 0,4 secondi.

La scelta degli sganciatori


La scelta di uno sganciatore dovrebbe essere effettuata sulla base di considerazioni tecnicoeconomiche, tenendo conto delle caratteristiche dell'impianto da proteggere e della eventuale necessit di realizzare un sistema di protezione ad intervento selettivo. Dal punto di vista economico, alla semplicit si accompagna il basso costo, mentre dal punto di vista tecnico, alla versione pi sofisticata corrispondono prestazioni e possibilit di impiego superiori. importante notare che gli sganciatori elettronici garantiscono una maggiore precisione di intervento, garantendo tra l'altro la costanza della corrente di intervento della protezione termica al variare della temperatura nel loro punto di installazione. Al contrario, gli sganciatori magnetotermici intervengono a valori diversi di corrente in funzione della temperatura all'interno del quadro in cui sono installati. La scelta degli sganciatori deve essere effettuata in modo da garantire la protezione contro i sovraccarichi, contro i cortocircuiti e la protezione delle persone secondo le regole fissate dalle norme. Le possibilit di regolazione possono a volte facilitare il compito del progettista per ottenere l'effetto di protezione desiderato.

La regolazione delle protezioni


Considerando unicamente il bisogno di proteggere l'impianto elettrico, la regolazione ideale delle protezioni sarebbe quella che determina l'intervento istantaneo della protezione con un valore di corrente di poco superiore alla corrente nominale del circuito da proteggere. In pratica, il diagramma tempo/corrente di intervento della protezione risulterebbe "schiacciato" il pi possibile verso gli assi cartesiani, cio verso un valore minimo di corrente e verso il tempo zero. Nella pratica, questa regolazione ideale non viene mai realizzata poich risulta necessario consentire ai circuiti protetti di superare qualche condizione di funzionamento transitoria che caratteristica del carico alimentato e che pu far parte del suo normale funzionamento. Esempi tipici di questi transitori sono l'avviamento del motore asincrono (vedasi la curva caratteristica tempo/corrente al capitolo "Protezione degli apparecchi

128

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Curve B e C secondo la norma CEI 23-3 (4 ed.) (EN 60.898)
Queste curve si differenziano per il campo di funzionamento degli sganciatori magnetici: c curva B: intervento magnetico fra 3 e 5 In c curva C: intervento magnetico fra 5 e 10 In. Nota c Punto di riferimento 1: limiti di intervento termico a freddo, tutti i poli caricati v Inf: corrente di prova di non intervento 1,13 In, v If: corrente di prova di sicuro intervento 1,45 In; c punto di riferimento 2: limiti di intervento elettromagnetico, 2 poli caricati.

Curve di intervento Il Sistema Multi 9

C40a, C40N curva B (CEI EN 60898)

DOMA45/42/47, C40a, C40N curva C (CEI EN 60898)

C60 curva B (CEI EN 60898)

C60 curva C (CEI EN 60898)

t[s]
10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

t(s)
10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005

I / In
2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300

.002 .001 .5 .7 1

I / In
2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300

C120N curva B (CEI EN 60898)


t[s] 10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

C120N curva C (CEI EN 60898)


t[s] 10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005
I / In

C120N curva D (CEI EN 60898)


t[s] 10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005

t < 10ms

t < 10ms

t < 10ms

3 4 5 7 10

20 30

50 70100

200300

.002 .001 .5 .7 1

I / In 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300

.002 .001 .5 .7 1

I / In 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300

Schneider Electric

129

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Curve B, C, D, Z, K e MA secondo la norma CEI EN 60947-2
Queste curve si differenziano per il campo di funzionamento degli sganciatori magnetici: c curva B: intervento fra 3,2 e 4,8 In c curva C: intervento fra 7 e 10 In c curva D: intervento fra 10 e 14 In c curva Z: intervento fra 2,4 e 3,6 In c curva K: intervento fra 10 e 14 In c curva MA: intervento 12 In c curva P25M: intervento 12 In. Nota c Punto di riferimento 1: limiti di intervento termico a freddo, tutti i poli caricati c corrente di prova di non intervento: 1,05 In, c corrente di prova di sicuro intervento: 1,3 In; c punto di riferimento 2: limiti di intervento elettromagnetico, 2 poli caricati

Curve di intervento Il Sistema Multi 9

C40 curva B
10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

C40 curva C
10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

C60 curva B (CEI EN 60947-2)


t[s] 10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 I / In .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300

3 4 5 7 10 20 30 I In / In

50 70100

200300

3 4 5 7 10 20 30 I In / In

50 70100

200300

C60 curva C (CEI EN 60947-2)


t[s] 10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 I / In .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300

C60 curva D (CEI EN 60947-2)


t[s] 10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 I / In .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300

C60 curva K (CEI EN 60947-2)


t[s] 10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 I / In .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300

130

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


C60 curva Z (CEI EN 60947-2)
t[s] 10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 I / In .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

C60 curva MA (CEI EN 60947-2)


t[s]

C120N curva B (CEI EN 60947-2)


10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t [s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005
I / In

3 4 5 7 10

20 30

50 70100

200300

.002 .001 .5 .7 1

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

C120N curva C (CEI EN 60947-2)


10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

C120N curva D (CEI EN 60947-2)


10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

NG125 curva B (CEI EN 60947-2)


10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t [s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 14 20 30 I / In

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

NG125 curva C (CEI EN 60947-2)


10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

NG125 curva D (CEI EN 60947-2)


10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

NG125 curva MA (CEI EN 60947-2)


10 000 5 000 1h 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t [s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 14 20 30 I / In

50 70100

200300

3 4 5 7 10 14 20 30 I / In

50 70100

200300

Schneider Electric

131

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


P25M curva intervento (CEI EN 60947-2)

Curve di intervento Il Sistema Multi 9

C32H-DC curva C (CEI EN 60947-2) In da 5 a 40 A


t [s] 10000 5000 2000 1000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 0,5 0,2 0,1 0,05 0,02 0,01 0,005 0,002 0,001 0,5 0,71

TC16 curva C (CEI EN 60898) In da 6 a 16 A


t (s) 10000 5000 2000 1000 500 200 100 50 20 10 5 2 1 0,5 0,2 0,1 0,05 0,02 0,01 0,005 0,002 0,001
0,5 0,7 1 2 3 4 5 7 10

t (s) 10000 5000 1H 2000 1000 500 200 2 100 50 20 10 5 2 1 0,5 0,2 0,1 0,05 0,02 0,01 0,005 0,002 0,001 0,5 1

1 3 poli a freddo 2 2 poli a freddo 3 3 poli a caldo

I/In 2 3 45 710 2030 50 100 200

I/In 2 3 45 710 2030 50 100 200

I/In
20 30 50 70 100 200

XC40 curva B (CEI EN 60898)


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

XC40 curva C (CEI EN 60898)


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

XC40 curva D (CEI EN 60898)


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

132

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di intervento Compact NSC100N

Compact NSC100N - TM16D / TM25D / TM32D / TM40D

Compact NSC100N - TM50D / TM63D / TM80D

10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
16A : Im = 37,5 x In 20A : Im = 30 x In 25A : Im = 24 x In 32A : Im = 19 x In 40A : Im = 15 x In

10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
50A : Im = 20 x In 63A : Im = 16 x In 70A : Im = 14,3 x In 80A : Im = 12,5 x In

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70 100

200 300

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70 100

200 300

Compact NSC100N - TM100D


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
100A : Im = 12,5 x In

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70 100

200 300

Schneider Electric

133

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5

Curve di intervento Compact NSA

Compact NSA160 - TM16D/TM25D/TM32D/TM40D

Compact NSA160 - TM50D/TM63D/TM8D


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5

t [s] t(s)

2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1


16A : Im = 37,5 x In 25A : Im = 24 x In 32A : Im = 19 x In 40A : Im = 15 x In

t [s] t(s)

2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

50A : Im = 20 x In 63A : Im = 16 x In 80A : Im = 12,5 x In

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

In corrente nominale Im soglia protezione magnetica

In corrente nominale Im soglia protezione magnetica

Compact NSA160 - TM100D


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) t [s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

Compact NSA160 - TM125D, TM160D


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) t [s]
100A : Im = 12,5 x In

160A : Im = 7,8 x In

2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

125A : Im = 10 x In

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

In corrente nominale Im soglia protezione magnetica 134

In corrente nominale Im soglia protezione magnetica Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Compact da NSA160 a NS250 - TM16D/TM16G
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) t [s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

Curve di intervento Compact NS160/630 Sganciatori magnetotermici


Compact da NSA160 a NS250 - TM25D/TM25G
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5

t [s] t(s)
TM16D : 12 x In

2 1 .5

TM25D : 12 x In

TM16G : 4 x In

.2 .1 .05

TM25G : 3.2 x In

sgancio riflesso: dclenchement rflexe : < 10 ms t t< 10 ms

.02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

sgancio riflesso: dclenchement rflexe : < 10 ms t t< 10 ms

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

In corrente nominale Ir soglia di protezione termica Im soglia protezione magnetica

In corrente nominale Ir soglia di protezione termica Im soglia protezione magnetica

Compact da NSA160 a NS250 - TM32D/TM40D/TM40G


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) t [s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
TM40G : 2 x In

Compact da NSA160 a NS250 - TM50D/TM63D/TM63G


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5

t [s] t(s)
TM40D : 12 x In

2 1 .5 .2 .1 .05
TM63G : 2 x In

TM63D : 8 x In

TM32D : 12,5 x In

TM50D : 10 x In

sgancio riflesso: dclenchement rflexe : < 10 ms t t< 10 ms

.02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

sgancio riflesso: dclenchement rflexe : 10 ms t t<<10 ms

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

e In corrente nominale Ir soglia di protezione termica Im soglia protezione magnetica

In corrente nominale Ir soglia di protezione termica Im soglia protezione magnetica 135

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Compact da NS160 a NS250 - TM80D/TM100D
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 t (s) 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

Curve di intervento Compact NS160/630 Sganciatori magnetotermici


Compact NS250 - TM125D/TM160D
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s)
Im = 8 x In
TM125D 10 x In

2 1 .5 .2 .1 .05
TM160D 8 x In

sgancio riflesso: t < 10 ms

.02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

sgancio riflesso: t < 10 ms

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70 100

200 300

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

In corrente nominale Ir soglia protezione termica Im soglia protezione magnetica

In corrente nominale Ir soglia protezione termica Im soglia protezione magnetica

Compact NS250 - TM200D/TM250D


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
sgancio riflesso: t < 10 ms Im = 5 10 x In

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

In corrente nominale Ir soglia protezione termica Im soglia protezione magnetica 136 Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Compact NS80H - da MA1,5 a MA80
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
tenuta termica

Curve di intervento Compact NS160/630 Sganciatori solo magnetici


Compact da NS160 a NS250 - da MA25 a MA100
di riferimento: 65C

10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

di riferimento: 65C

tenuta termica

Im = 614 x In

Im = 6 14 x In

sgancio riflesso: t < 10 ms

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

In corrente nominale Im soglia protezione magnetica

In corrente nominale Im soglia protezione magnetica

Compact da NS160 a NS250 - MA150/ MA220


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
sgancio riflesso: t < 10 ms Im = 8 13 x In tenuta termica MA220 MA150

Compact NS400, NS630 - MA320/ MA500


10 000 5 000

di riferimento: 65C

2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

di riferimento: 65C

tenuta termica

Im = 6.3 ... 12.5 x In

sgancio riflesso: t < 10 ms

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / In

20 30

50 70100

200300

In corrente nominale Im soglia protezione magnetica Schneider Electric

In corrente nominale Im soglia protezione magnetica 137

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Sganciatore selettivo STR22SE (1) Sganciatore per protezione generatori STR22GE (1)

Curve di intervento Compact NS160/630 Sganciatori elettronici


Offrono due livelli di regolazione: c protezione lungo ritardo LR contro i sovraccarichi a soglia regolabile Ir; c protezione corto ritardo CR contro i cortocircuiti a soglia regolabile Im e temporizzazione fissa. Offrono inoltre una protezione istantanea a soglia fissa. Regolazione delle protezioni
t Soglia LR

Soglia CR

Regolazione delle protezioni

Sganciatore selettivo STR23SE (1) STR23SV (1)

Offre due livelli di regolazione: c protezione lungo ritardo LR contro i sovraccarichi a soglia regolabile Ir; c protezione corto ritardo CR contro i cortocircuiti a soglia regolabile Im e temporizzazione fissa. Offre inoltre una protezione istantanea a soglia fissa.

Regolazione delle protezioni


t Soglia LR

Soglia CR

Regolazione delle protezioni

Sganciatore universale STR53UE (1) STR53SV (1)

Offre cinque livelli di regolazione: c protezione lungo ritardo a soglia regolabile (LR); c temporizzazione della protezione lungo ritardo regolabile; c protezione corto ritardo CR a soglia regolabile, con selezione I2t ON-OFF; in posizione ON la caratteristica d'intervento a tempo inverso. Permette una migliore selettivit con le apparecchiature di protezione installate a valle; c temporizzazione della protezione corto ritardo regolabile; c protezione istantanea a soglia regolabile (IST).

Regolazione delle protezioni


t

Soglia LR

Temporizzazione LR

Soglia CR

I2t ON Temporizzazione CR I2t OFF


Soglia IST
I

Regolazione delle protezioni

(1) Sugli interruttori tetrapolari possibile regolare la protezione del neutro con un commutatore a tre posizioni: 4P 3d, 4P 3d + N/2 o 4P 4d. (P: poli, d: sganciatori, N: neutro) 138 Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Compact da NS160 a NS250 - STR22SE
10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5
Ir = 0.41 x In

Compact da NS160 a NS250 - STR22GE


10 000 5 000 2 000 1 000 500
Ir = 0.41 x In

200 100 50 20 10 5

t [s] t(s)

2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1


I = 11 x In sgancio riflesso: t < 10 ms Im = 210 x Ir

t [s] t(s)

2 1 .5
Im = 210 x Ir

.2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1


sgancio riflesso: t < 10 ms

I = 11 x In

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70100

200300

In Ir I

corrente nominale del TA soglia di protezione LR soglia istantanea

Im

soglia di protezione CR

In Ir I

corrente nominale del TA soglia di protezione LR soglia istantanea

Im

soglia di protezione CR

Compact da NS400, NS630 - STR23SE


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5
Ir = 0.41 x In

Compact da NS400, NS630 - STR53UE


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5
I = 1.511 x In Ir = 0.41 x In tr = 15240 s

sgancio riflesso: t < 10 ms

t [s] t(s)

2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1


I = 11 x In sgancio riflesso: t < 10 ms Im = 210 x Ir

t [s] t(s)

2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

Im = 1.510 x Ir

i t ON 0.3 0.2 0.1 0

i t OFF

3 4 5 7 10 I / Ir
Im

20 30

50 70100

200300
In Ir I

3 4 5 7 10 I / Ir
Im

20 5 7 10

20 30 50 I / In

In Ir I

corrente nominale del TA soglia di protezione LR soglia istantanea

soglia di protezione CR

corrente nominale del TA soglia di protezione LR soglia istantanea

soglia di protezione CR

Schneider Electric

139

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Protezione guasto di terra (opzione T)

Curve di intervento Compact NS160/630 Opzione T per STR53UE Sganciatori elettronici per protezione motori
Offre due livelli di regolazione: c regolazione in corrente (Ih) in funzione della corrente nominale (In) con selezione I2t ON-OFF; in posizione ON la caratteristica di intervento a tempo inverso. Permette una migliore selettivit con le apparecchiature installate a valle; c temporizzazione regolabile. La protezione guasto di terra di tipo "Residual". Regolazione delle protezioni
t

Soglia T

I2t ON
Temporizzazione T

I2t OFF
0 I

Sganciatore per protezione motori STR22ME (1)

Offre un livello di regolazione: c protezione lungo ritardo LR contro i sovraccarichi a soglia regolabile Ir, conforme alla classe d'intervento 10 secondo la norma CEI EN 60947-4-1. Inoltre offre tre ulteriori livelli di protezione: c protezione contro la marcia in monofase; c protezione corto ritardo contro i cortocircuiti a soglia Im pari a ad un multiplo costante della soglia di lungo ritardo Ir, e temporizzazione fissa; c protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa.

Regolazione delle protezioni


t Soglia LR

Regolazione comune

Ir

Im

Sganciatore per protezione motori STR43ME (1)

Offre tre livelli di protezione: c protezione lungo ritardo LR contro i sovraccarichi a soglia regolabile Ir; c temporizzazione della protezione lungo ritardo regolabile conformemente alle classi d'intervento 10 A, 10 e 20; secondo la norma CEI EN 60947-4; c protezione corto ritardo CR contro i cortocircuiti a soglia regolabile Im e temporizzazione fissa. Inoltre offre due ulteriori livelli di protezione: c protezione contro la marcia in monofase; c protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa.

Regolazione delle protezioni


t Soglia LR

Temporizzazione LR

Soglia CR

Ir

Im

(1) Sugli interruttori tetrapolari possibile regolare la protezione del neutro con un commutatore a tre posizioni: 4P 3d, 4P 3d + N/2 o 4P 4d. (P: poli, d: sganciatori, N: neutro) 140 Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Compact NS400, NS630 - Protezione di terra (T) Compact da NS160 a NS250 - STR22ME

In corrente nominale del TA Ih soglia protezione "guasto a terra" (gradini di temporizzazione 0-0,1-0,2-0,3-0,4)

In corrente nominale del TA Ir soglia protezione LR I soglia istantanea

Im soglia di protezione CR

Compact NS400, NS630 - STR43ME


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t(s) 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
sgancio riflesso: < 10 ms I = 15 x In Im = 613 x Ir Ir = 0.41 x In classe 20 classe 10 classe 5

3 4 5 7 10 x Ir

20 5 7 10

20 30 x In

50

In corrente nominale del TA Ir soglia protezione LR I soglia istantanea Schneider Electric

Im soglia di protezione CR

141

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Unit di controllo Micrologic 2.0

Curve di intervento Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW Unit di controllo Micrologic


Offre tre livelli di regolazione: c protezione lungo ritardo LR a soglia Ir regolabile contro i sovraccarichi; c temporizzazione della protezione LR regolabile su 9 livelli di temporizzazione; c protezione istantanea Isd a soglia regolabile contro i cortocircuiti.
t Soglia LR

Soglia IST

Unit di controllo Micrologic 5.0, 6.0, 7.0

Offre cinque livelli di regolazione: c protezione lungo ritardo LR a soglia Ir regolabile contro i sovraccarichi; c temporizzazione della protezione LR regolabile su 9 livelli di temporizzazione; c protezione corto ritardo CR a soglia Isd regolabile contro i cortocircuiti: v con selezione I2 t ON-OFF. In posizione ON la caratteristica di intervento a tempo inverso. Permette una migliore selettivit con le apparecchiature di protezione installate a valle; v in opzione possibile fornire la protezione corto ritardo con selettivit logica (opzione Z), c temporizzazione della protezione CR regolabile su 4 gradini di temporizzazione; c protezione istantanea a soglia regolabile contro i cortocircuiti. sempre possibile in tutte le versioni di interruttori Compact NS630b/3200 e Masterpact NT e NW escludere la protezione istantanea (posizione OFF), grazie alla presenza di una soglia di autoprotezione istantanea sullunit di controllo Micrologic in corrispondenza della tenuta elettrodinamica e termica dellinterruttore. Nota: c protezione di terra: v tipo "Residual" (T): lunit di controllo effettua la somma vettoriale delle correnti di fase e di neutro, se distribuito; v tipo "Source Ground Return" (W): lunit di controllo misura direttamente la corrente verso terra mediante un trasformatore di corrente esterno posto sulla presa di terra della sorgente di energia. Offre due livelli di regolazione: c regolazione in corrente (Ih) in funzione della corrente nominale (In) con selezione I2t ON-OFF; in posizione ON la caratteristica di intervento a tempo inverso. Permette una migliore selettivit con le apparecchiature installate a valle; temporizzazione regolabile. La protezione di guasto verso terra (T) fornita in standard del tipo "Residual" con o senza selettivit logica (opzione Z). Su richiesta, pu essere del tipo "Source Ground Return" (W).

t Soglia LR

Temporizzazione LR

Soglia CR

I2 t ON IST OFF

I2t OFF Temporizzazione CR

Soglia IST

Protezione guasto di terra (opzione T) in standard su Micrologic 6.0

Soglia T

I2t ON
Temporizzazione T

I2t OFF
0 I

142

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW Micrologic 2.0 Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW Micrologic 5.0/6.0/7.0

10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 5 t[s] 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1

Ir = 0,41 x In

10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 t[s] 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .5 .7 1
0,4 0,3
0,2

Ir = 0,41 x In

tr = 0,5...24 s

tr = 0,524 s

Isd = 1,510 x Ir I2t ON


0,4 0,3
0,2

Isd = 1,510 x Ir

0,1 0

I t OFF

0,1 0

Ii = 215 x In . OFF (1)

3 4 5 7 10 I / Ir

20 30

50 70 100

200 300

3 4 5 7 10 x Ir

20

7 10 x In

20 30

Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW Protezione di terra per Micrologic 6.0


10 000 5 000 2 000 1 000 500 200 100 50 20 10 t[s] 5 2 1 .5 .2 .1 .05 .02 .01 .005 .002 .001 .05.07 .1
It
2

Masterpact NT, NW Micrologic 5.0/6.0/7.0 P curve IDMTL

Ig = AJ x In 1200 A max.

I2t ON

0.4 0.3 0.2 0.1 0

0.4 0.3 0.2 0.1 0

OFF

.2 .3 .4 .5 .7 1 x In

7 10

200 300

Schneider Electric

143

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Declassamento in temperatura Il Sistema Multi 9

In certe condizioni di installazione, gli interruttori automatici possono trovarsi a funzionare a temperature diverse da quelle di riferimento. Per evitare malfunzionamenti (scatti intempestivi o non interventi) necessario prevedere un declassamento dellinterruttore in funzione della temperatura ambiente. La temperatura ambiente la temperatura presente allinterno della cassetta o del quadro nel quale sono installati gli interruttori. Le tabelle qui di seguito riportate forniscono: c la temperatura di riferimento per i diversi interruttori (colonna evidenziata);

c la massima corrente di impiego in funzione della temperatura ambiente, allinterno delle cassette o del quadro nel quale sono installati. Declassamento per installazione in cassetta Nel caso in cui pi interruttori (automatici e/o differenziali) siano installati fianco a fianco in una cassetta di volume ridotto e con grado di protezione superiore ad IP 54, laumento della temperatura al suo interno comporta una riduzione delle loro correnti di impiego. Si dovr, quindi, moltiplicare il valore di corrente nominale (gi declassato in funzione della temperatura ambiente) per un coefficiente pari a 0,8.

Interruttori automatici
C40a ed N curve B, C; C40Vigi In [A] 1 2 3 4 6 10 13 16 20 25 32 40 In [A] 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 In [A] 0,5 1 1,6 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 20C 1,0 2,1 3,1 4,2 6,2 10,4 13,4 16,5 20,7 25,9 33,2 41,6 20C 0,52 1,05 2,08 3,18 4,24 6,24 10,6 16,8 21,0 26,2 33,5 42,0 52,5 66,2 20C 0,55 1,10 1,75 2,18 3,42 4,52 6,48 11,4 17,9 22,2 27,7 35,2 44,4 56,0 71,8 25C 1,0 2,0 3,1 4,1 6,1 10,2 13,2 16,3 20,3 25,4 32,6 40,8 25C 0,51 1,02 2,04 3,09 4,12 6,12 10,3 16,5 20,6 25,7 32,9 41,2 51,5 64,9 25C 0,54 1,08 1,72 2,14 3,30 4,40 6,36 11,1 17,4 21,6 27,0 34,2 43,6 54,5 69,9 30C 1 2 3 4 6 10 13 16 20 25 32 40 30C 0,5 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 30C 0,53 1,05 1,67 2,08 3,21 4,24 6,24 10,7 16,9 21,2 26,5 33,6 42,4 53,0 67,4 35C 1,0 2,0 2,9 3,9 5,9 9,8 12,8 15,7 19,7 24,5 31,4 39,2 35C 0,49 0,98 1,96 2,91 3,88 5,88 9,70 15,5 19,4 24,2 31,4 38,8 48,5 61,1 35C 0,52 1,03 1,64 2,04 3,12 4,12 6,12 10,4 16,4 20,6 25,7 32,9 41,2 51,5 65,5 40C 1,0 1,9 2,9 3,8 5,8 9,6 12,6 15,4 19,3 24,1 30,7 38,3 40C 0,48 0,95 1,92 2,82 3,76 5,76 9,30 15,2 19,0 23,7 30,4 38,0 47,4 58,0 40C 0,5 1 1,6 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 45C 0,9 1,9 2,8 3,7 5,7 9,4 12,3 15,1 18,9 23,6 30,1 37,5 45C 0,465 0,93 1,88 2,70 3,64 5,64 9,00 14,7 18,4 23,0 29,8 36,8 45,5 56,7 45C 0,48 0,97 1,56 1,96 2,88 3,88 5,88 9,60 15,5 19,4 24,2 31,0 38,8 48,5 60,4 50C 0,9 1,8 2,7 3,6 5,6 9,2 12,1 14,8 18,6 23,1 29,4 36,6 50C 0,45 0,90 1,84 2,61 3,52 5,52 8,60 14,2 17,8 22,2 28,4 35,6 44,0 54,2 50C 0,47 0,95 1,52 1,90 2,77 3,72 5,76 9,20 15,0 18,8 23,5 30,4 37,6 46,5 57,9 55C 0,9 1,8 2,7 3,6 5,5 9,0 11,9 14,5 18,2 22,6 28,7 35,7 55C 0,44 0,88 1,80 2,49 3,36 5,40 8,20 13,8 17,4 21,5 28,2 34,4 42,5 51,7 55C 0,46 0,92 1,48 1,86 2,64 3,56 5,58 8,80 14,4 18,2 22,7 29,4 36,4 45,0 55,4 60C 0,9 1,7 2,6 3,5 5,4 8,8 11,6 14,2 17,8 22,1 28,0 34,7 60C 0,43 0,85 1,74 2,37 3,24 5,30 7,80 13,3 16,8 20,7 27,5 33,2 40,5 49,2 60C 0,44 0,89 1,43 1,80 2,52 3,44 5,46 8,40 13,9 17,6 21,7 28,4 34,8 43,0 52,9

C120 curve B, C e D (CEI EN 60898) In [A] 80 100 125 In [A] 4 6,3 10 12,5 16 20 25 32 40 100 125 In [A] 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40 20C 85,9 109,1 136,7 20C 4,40 6,96 11,0 13,7 17,6 22,0 27,5 35,2 88,0 110,0 137,5 20C 1,1 2,2 3,3 6,6 11,0 17,6 22,0 27,5 35,5 44,5 25C 83,0 104,7 131,0 25C 4,30 6,77 10,75 13,4 17,2 21,5 26,87 34,4 86,0 107,5 134,3 25C 1,1 2,2 3,3 6,5 10,7 17,4 21,5 27,0 35,5 43,5 30C 80 100 125 30C 4,20 6,61 10,5 13,1 16,8 21,0 26,25 33,6 84,0 105,0 131,2 30C 1,0 2,1 3,2 6,3 10,5 17,0 21,0 26,0 34,0 42,5 35C 76,9 95,1 118,7 35C 4,10 6,46 10,25 12,8 16,4 20,5 25,62 32,8 82,0 102,5 128,1 35C 1,0 2,1 3,1 6,1 10,3 16,5 20,5 25,5 33,0 41,0 40C 73,6 90,0 112,1 40C 4 6,3 10 12,5 16 20 25 32 80 100 125 40C 1 2 3 6 10 16 20 25 32 40 45C 70,2 84,5 105,0 45C 3,90 6,14 9,75 12,1 15,6 19,5 24,37 31,2 78,0 97,5 121,8 45C 0,95 1,95 2,9 5,8 9,7 15,4 19,5 24,0 31,0 38,5 50C 66,6 78,7 97,4 50C 3,80 5,98 9,50 11,8 15,2 19,0 23,75 30,4 76,0 95,0 118,7 50C 0,9 1,9 2,8 5,7 9,5 15,0 19,0 23,5 30,0 37,0 55C 62,8 72,4 89,2 55C 3,70 5,82 9,25 11,5 14,8 18,5 23,12 29,6 74,0 92,5 121,8 55C 0,9 1,8 2,7 5,5 9,0 14,4 18,5 23,0 29,0 36,0 60C 58,7 65,4 80,1 60C 3,60 5,67 9,00 11,2 14,4 18,0 22,5 28,8 72,0 90,0 112,5 60C 0,9 1,7 2,6 5,3 8,5 13,9 18,0 22,0 28,0 34,0

NG125 curve B, C, D e MA (CEI EN 60947-2)

C60a, C60N, C60H: curve B e C (CEI EN 60898)

C32H-DC curva C (CEI EN 60947-2)

C60H: curva D, C60L: curve B, C, K, Z, MA (CEI EN 60947-2)

144

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttori differenziali, Interruttori non automatici
ID, I-NA (CEI EN 60947-3) In [A] 25 40 63 80 100 25C 32 46 75 95 123 30C 30 44 70 90 120 40C 25 40 63 80 100 50C 23 36 56 72 95 60C 20 32 50 65 90

Interruttori automatici telecomandati


TC16: curva C (CEI EN 60898) In [A] 6 10 16 In [A] 10 16 20C 6,4 10,6 16,8 20C 10,6 17,2 20C 10,6 17,0 21,0 26,0 34,0 43,0 25C 6,2 10,3 16,4 25C 10,3 16,6 25C 10,3 16,5 20,5 25,5 33,5 41,5 30C 6 10 16 30C 10 16 30C 10 16 20 25 32 40 35C 5,9 9,7 15,5 35C 9,7 15,4 35C 9,8 14,5 19,5 24,0 31,0 36,5 40C 5,7 9,4 14,8 40C 9,4 14,8 40C 9,5 14,0 19,0 23,5 30,0 35,0 45C 5,5 9,1 14,2 45C 9,1 14,2 45C 9,0 13,5 18,5 23,0 29,0 34,0 50C 5,4 8,7 13,5 50C 8,7 13,5 50C 8,5 13,0 18,0 22,0 28,0 32,0 55C 5,2 8,4 12,8 55C 8,4 12,8 55C 8,3 12,5 17,0 21,0 27,0 31,0 60C 5 8 12 60C 8 12 60C 8,0 12,0 16,0 20,0 25,0 29,0

TC16P: curva C (CEI EN 60898)

Interruttori automatici differenziali


ID C40 In [A] 16 25 40 63 80 100 125 20C 20 32 46 75 95 123 135 30C 19 30 44 70 90 120 133 40C 16 25 40 63 80 100 125 50C 15 23 36 56 72 95 118 60C 13 20 32 50 65 90 110

Reflex XC40: curve B, C e D (CEI EN 60898) In [A] 10 16 20 25 32 40

Schneider Electric

145

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Sganciatori magnetotermici

Declassamento in temperatura Compact NSC100N, NSA160, NS160/630


NSC100N, NSA160, NS160, NS250 In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250 40C 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250 45C 15,6 24,5 31 39 48,5 61,5 78 97,5 122 156 195 244 50C 15,2 24 30 38 47 60 76 95 119 152 190 238 55C 14,8 23,5 29 37 45,5 58,5 74 92,5 116 148 185 231 60C 14,5 23 28 36 44 57 72 90 113 144 180 225 65C 14 22 27 35 42,5 55,5 70 87,5 109 140 175 219 70C 13,8 21 26 34 41 54 68 85 106 136 170 213

Il funzionamento dei rel di protezione influenzato dalle condizioni ambientali del punto in cui essi vengono installati. Ne deriva quindi che l'interruttore automatico ha una soglia di intervento variabile in funzione della temperatura ambiente. Nella tabella a fianco si pu leggere il declassamento subito dall'interruttore in funzione della temperatura ambiente. Per gli interruttori NS160 con sganciatore TM160D e NS250 con sganciatore TM200D e TM250D in versione rimovibile/estraibile equipaggiati di blocco Vigi o sorveglianza di isolamento applicare un ulteriore coefficiente 0,9.

Sganciatori elettronici
Regolazione della soglia Ir (protezione lungo ritardo) Gli sganciatori elettronici offrono il vantaggio di una grande stabilit di funzionamento in caso di variazioni di temperatura. Tuttavia, gli apparecchi sono sempre soggetti agli effetti della temperatura ambiente che, a volte, possono limitarne la massima corrente d'impiego. Per un uso corretto dell'interruttore, la regolazione dello sganciatore non dovr superare il valore della massima corrente d'impiego riferita alla temperatura del punto di installazione dell'interruttore.
NS400N/H/L fisso In 400 A Io/Ir max con Vigi In 400 A Io/Ir max estraibile In 400 A Io/Ir max con Vigi In 360 A Io/Ir max 40C 400 1/1 400 1/1 400 1/1 360 1/0,9 45C 400 1/1 390 1/0,98 390 1/0,98 350 1/0,88 50C 400 1/1 380 1/0,95 380 1/0,95 340 1/0,85 55C 390 1/0,98 370 1/0,93 370 1/0,93 330 1/0,8 60C 380 1/0,95 360 1/0,9 360 1/0,9 320 1/0,8 65C 370 1/0,93 350 1/0,88 350 1/0,88 312 0,8/0,98 70C 360 1/0,9 340 1/0,85 340 1/0,85 304 0,8/0,95

Gli interruttori NS160 e NS250 (con sganciatori fino a 160 A) in versione fissa, rimovibile o estraibile, non subiscono declassamenti fino a temperature di 70C. Per l'interruttore NS250 con sganciatore da 250 A, indipendentemente dalla versione, applicare il coefficiente 1 fino a 50C, 0,95 a 55C e 0,90 a 65C. In versione estraibile, con un blocco Vigi o di sorveglianza dell'isolamento, applicare un ulteriore coefficiente 0,86. Per quanto riguarda gli interruttori NS400 e NS630, applicare i coefficienti riportati nelle tabelle seguenti. Gli interruttori NS160 e NS250 (con sganciatori fino a 160 A) in versione fissa, rimovibile o estraibile, non subiscono declassamenti fino a temperature di 70C. Per l'interruttore NS250 con sganciatore da 250 A, indipendentemente dalla versione, applicare il coefficiente 1 fino a 50C, 0,95 a 55C e 0,90 a 65C. In versione estraibile, con un blocco Vigi o di sorveglianza dell'isolamento, applicare un ulteriore coefficiente 0,86. Per quanto riguarda gli interruttori NS400 e NS630, applicare i coefficienti riportati nelle tabelle seguenti.
NS630N/H/L fisso In 630 A Io/Ir max con Vigi In 570 A Io/Ir max estraibile In 570 A Io/Ir max con Vigi In 505 A Io/Ir max 40C 630 1/1 570 1/0,9 570 1/0,9 505 1/0,8 45C 615 1/0,98 550 1/0,88 550 1/0,88 490 0,8/0,98 50C 600 1/0,95 535 1/0,85 535 1/0,85 480 0,8/0,95 55C 585 1/0,93 520 1/0,83 520 1/0,83 465 0,8/0,93 60C 65C 570 1/0,9 505 1/0,8 505 1/0,8 450 0,8/0,9 550 1/0,88 490 0,8/0,98 490 0,8/0,98 440 0,8/0,88 70C 535 1/0,85 475 0,8/0,95 475 0,8/0,95 430 0,8/0,85

146

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Declassamento in temperatura Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW


Ta la temperatura allinterno del quadro attorno all'interruttore e ai suoi collegamenti. Per un uso corretto dell'interruttore, la regolazione dell'unit di controllo Micrologic non dovr superare il valore della massima corrente d'impiego riferita alla temperatura del punto d'installazione dell'interruttore.

Le tabelle qui di seguito riportate indicano il valore massimo della corrente nominale, per ogni tipo di collegamento, in funzione della temperatura. Per un collegamento misto, considerare lo stesso declassamento applicato per un collegamento con attacchi orizzontali. Per le temperature superiori a 60 C, consultateci.

Compact NS630b/3200
versione tipo di attacchi temp. Ta [C] NS630b N/H/L NS800 N/H/L NS1000 N/H/L NS1250 N/H NS1600 N/H NS2000 N/H NS2500 N/H NS3200 N/H versione tipo di attacchi temp. Ta [C] NS630b N/H/L NS800 N/H/L NS1000 N/H/L NS1250 N/H NS1600 N/H interruttore fisso frontali o post. orizzontali 40 45 50 55 630 630 630 630 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1560 1510 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2500 interruttore estraibile frontali o post. orizzontali 40 45 50 55 630 630 630 630 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1520 1480 60 630 800 1000 1250 1470 1900 2500 65 630 800 1000 1170 1420 1800 2500 70 630 800 1000 1000 1360 1700 2500 posteriori verticali 40 45 50 630 630 630 800 800 800 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1600 1600 1600 2000 2000 2000 2500 2500 2500 3200 3200 3200 posteriori verticali 40 45 50 630 630 630 800 800 800 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1600 1600 1600 55 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3180 60 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3080 65 630 800 1000 1250 1510 1900 2500 2970 70 630 800 1000 1090 1460 1800 2500 2860

60 630 800 1000 1250 1430

65 630 800 1000 1240 1330

70 630 800 920 1090 1160

55 630 800 1000 1250 1560

60 630 800 1000 1250 1510

65 630 800 1000 1250 1420

70 630 800 990 1180 1250

Masterpact NT, NW
versione interruttore estraibile tipo di attacchi frontali o post. orizzontali temp. Ta [ C] 40 45 50 55 60 NT08 H1/L1 800 800 800 800 800 NT10 H1/L1 1000 1000 1000 1000 1000 NT12 H1 1250 1250 1250 1250 1250 NT16 H1 1600 1600 1520 1480 1430 NW08 N/H/L 800 800 800 800 800 NW10 N/H/L 1000 1000 1000 1000 1000 NW12 N/H/L 1250 1250 1250 1250 1250 NW16 N/H/L 1600 1600 1600 1600 1600 NW20 H1/H2/H3 2000 2000 2000 1980 1890 NW20 L1 2000 2000 1900 1850 1800 NW25 H1/H2/H3 2500 2500 2500 2500 2500 NW32 H1/H2/H3 3200 3200 3100 3000 2900 NW40 H1/H2/H3 4000 4000 3900 3750 3650 NW40b H1/H2 4000 4000 4000 4000 4000 NW50 H1/H2 5000 5000 5000 5000 5000 NW63 H1/H2 5900 5800 5600 5500 5300 posteriori verticali 40 45 50 55 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1560 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2500 3200 3200 3200 3200 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 5000 5000 5000 5000 6300 6300 6300 6300 60 800 1000 1250 1510 800 1000 1250 1600 2000 2000 2500 3200 3850 4000 5000 6200 interruttore fisso frontali o post. orizzontali 40 45 50 55 60 800 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 1550 800 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 1600 2000 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2500 2500 3200 3200 3200 3200 3200 4000 4000 4000 3900 3800 4000 4000 4000 4000 4000 5000 5000 5000 5000 5000 6300 5000 5000 5000 5000 posteriori verticali 40 45 50 55 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 800 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1250 1250 1250 1600 1600 1600 1600 2000 2000 2000 2000 2500 2500 2500 2500 3200 3200 3200 3200 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 5000 5000 5000 5000 6300 6300 6300 6300 60 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Introduzione
Un interruttore di manovra-sezionatore un apparecchio di manovra destinato a stabilire, portare ed interrompere correnti in condizioni normali del circuito. in grado di portare, per un tempo specificato (1 sec.), correnti di cortocircuito ma non in grado di interromperle; per questo motivo deve essere protetto con un dispositivo di protezione contro il cortocircuito (DPCC). Inoltre in posizione di aperto, soddisfa le prescrizioni di sezionamento specificate per un sezionatore. Un interruttore di manovra-sezionatore viene solitamente inserito in un impianto per realizzare una di queste funzioni: c come congiuntore di due sistemi di sbarre; c in testa ad un quadro secondario per isolare una parte dellimpianto; c direttamente a monte di unutenza (es. un motore) per isolare questultima dalla rete. Per gli apparecchi previsti per limpiego in ambiente industriale, la norma CEI EN 60947-3 stabilisce le prescrizioni a cui essi devono rispondere. Il termine sezionatore viene genericamente usato in questa parte della Guida BT per raggruppare diversi tipi di apparecchi che hanno funzionalit e norme di riferimento diverse, ma che hanno in comune la caratteristica di poter permettere il sezionamento di un circuito.
natura della corrente categoria di utilizzazione manovra frequente corrente alternata AC-20A (2) AC-21A

Comando e sezionamento Presentazione

Con il termine sezionatore verranno nel seguito considerati: c interruttore di manovra/sezionatore; c interruttore non automatico; c interruttore differenziale puro.

La scelta degli interruttori di manovra-sezionatori


La scelta di un interruttore di manovrasezionatore deve essere effettuata in base: c alle caratteristiche della rete sulla quale sar installato; c alla categoria di utilizzazione; c al coordinamento con il dispositivo di protezione a monte; c alle funzioni da assicurare e agli ausiliari elettrici richiesti.

Caratteristiche della rete


La determinazione della tensione nominale, della frequenza nominale, della corrente nominale e del numero dei poli si effettua con gli stessi criteri utilizzati nella scelta di un interruttore automatico.

Categoria di utilizzazione
Il costruttore dichiara il valore della corrente nominale dimpiego di un interruttore di manovra-sezionatore riferita alla tensione dimpiego, alla frequenza e alla categoria di utilizzazione. Questultima una
applicazioni tipiche corrente nominale di impiego tutti i valori tutti i valori I/Ie 1,5

caratteristica che si riferisce allapplicazione per cui linterruttore previsto, cio al tipo di carico (resistivo o induttivo) alimentato tramite linterruttore. La norma fissa 4 categorie per lutilizzo in corrente alternata e altrettante per la corrente continua. La tabella qui riportata, conforme a quanto prescritto dalla Norma CEI 60947-3, indica le categorie di utilizzazione previste in corrente alternata e in corrente continua, le applicazioni pi frequenti e le prestazioni nominali in apertura e chiusura che gli apparecchi devono avere in funzione della categoria di utilizzazione stessa. Per ciascuna categoria di utilizzazione sono previsti due tipi dimpiego: per operazioni frequenti (A) o non frequenti (B). La norma quindi distingue luso dei sezionatori impiegati come apparecchi di chiusura e apertura di circuiti, dallimpiego per garantire il sezionamento in occasione di lavori di manutenzione. Allaumentare della componente induttiva dei carichi manovrati si ha una maggiore gravosit delle operazioni di apertura e chiusura. quindi possibile che, a parit di valori di durata elettrica, gli interruttori possano subire dei declassamenti in corrente nominale dimpiego.
interruzione numero Ur/Ue cos di cicli 0,95 5

stabilimento (1) U/Ue 1,05

manovra non frequente AC-20B (2) AC-21B stabilimento e interruzione a vuoto manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta entit

cos Ic/Ie 0,95 1,5

1,05

AC-22A

AC-22B

manovra di carichi misti tutti i valori resistivi e induttivi con sovraccarichi di modesta entit manovra di motori o altri carichi altamente induttivi applicazioni tipiche 0<Ie100 A 100 A<Ie corrente nominale di impiego tutti i valori tutti i valori

1,05

0,65

1,05

0,65

AC-23A

AC-23B

10 10 I/Ie

1,05 1,05 U/Ue

0,45 0,35 L/R [ms] 1

8 8 Ic/Ie

1,05 1,05

0,45 0,35

5 3 numero di cicli

natura della corrente categoria di utilizzazione manovra manovra non frequente frequente corrente continua DC-20A (2) DC-21A DC-20B (2) DC-21B

Ur/Ue L/R [ms] 1,05 1

stabilimento e interruzione a vuoto manovra di carichi resistivi con sovraccarichi di modesta entit

1,5

1,05

1,5

DC-22A

DC-22B

manovra di carichi misti tutti i valori resistivi, induttivi e resistivi con sovraccarichi di modesta entit (per es. motori in derivazione) manovra di carichi tutti i valori altamente induttivi (per es. motori in serie)
U = tensione applicata Ue = tensione nominale d'impiego Ur = tensione di ritorno alla frequenza di alimentazione (o in corrente continua)

1,05

2,5

1,05

2,5

DC-23A

DC-23B

1,05

15

1,05

15

I Ic Ie

= corrente di stabilimento = corrente di interruzione = corrente nominale d'impiego

(1) Nel caso di corrente alternata, la corrente di stabilimento espressa dal valore efficace della componente alternata della corrente. (2) L'uso di questa categoria di utilizzazione non ammesso negli USA. Schneider Electric

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Coordinamento con il DPCC a monte
Riguardo al comportamento in cortocircuito, la norma degli interruttori di manovrasezionatori definisce due grandezze indicative della tenuta termica ed elettrodinamica di questi apparecchi: c corrente nominale ammissibile di breve durata Icw (kA efficaci): il valore di sovracorrente che linterruttore pu sopportare per un certo tempo (es. 1 sec.), senza essere danneggiato; c potere di chiusura in cortocircuito Icm (kA cresta): il valore di corrente di cortocircuito che linterruttore pu stabilire allatto della chiusura su cortocircuito, senza essere danneggiato. Un interruttore di manovra-sezionatore inserito in un circuito deve essere opportunamente protetto contro gli effetti di un cortocircuito da un dispositivo di protezione posto a monte, cio un interruttore automatico o un fusibile. Occorre che il dispositivo di protezione limiti i valori di cresta della corrente di cortocircuito e di energia specifica passante a livelli sopportabili dallinterruttore di manovra. Grazie al potere di limitazione dei fusibili e degli interruttori limitatori, quindi possibile inserire un sezionatore in un punto della rete in cui i valori di cresta ed efficace della corrente di cortocircuito siano superiori a Icm e Icw ammissibili per linterruttore di manovra. Il valore efficace della corrente di cortocircuito presunta sopportato si chiama corrente condizionale di cortocircuito. Nelle tabelle alle pagine seguenti, relative alle caratteristiche elettriche degli interruttori di manovra-sezionatori, i valori che si leggono alla voce protezione a monte con interruttore automatico o con fusibile corrispondono alla corrente di cortocircuito presunta fino alla quale un determinato interruttore di manovra-sezionatore protetto da un interruttore automatico o da un fusibile e sono stati ottenuti da prove di coordinamento secondo le modalit previste dalla norma degli interruttori di manovrasezionatori. I valori di corrente di cortocircuito condizionale presenti in tabella in corrispondenza di un dispositivo di protezione specificato coprono ogni altra applicazione che comporta lutilizzo di un dispositivo di protezione non presente in tabella, avente valori di energia specifica passante e corrente di picco limitata inferiori a quelli del dispositivo di protezione indicato, a parit di tensione nominale, corrente di cortocircuito presunta e fattore di potenza della prova. Ad esempio, un interruttore non automatico NS160NA protetto da un interruttore automatico NS160N fino a 36 kA. Secondo quanto detto in precedenza, si pu sicuramente affermare che lo stesso interruttore non automatico protetto da un interruttore automatico NS100H, avente quindi corrente nominale pari a 100 A, fino allo stesso valore di corrente di cortocircuito presunta, essendo i valori di corrente di picco limitata e di energia specifica passante di questultimo inferiori a quelli dellinterruttore NS160N. v Interpact INS da 160 a 630 A equipaggiabili di due contatti ausiliari fino alla corrente nominale di 250 A e quattro contatti ausiliari da 320 a 630 A, che svolgono contemporaneamente la funzione aperto/ chiuso e la funzione contatto anticipato alla manovra, c Interpact INT da 800 a 2500 A equipaggiabili di due contatti ausiliari che svolgono la funzione aperto/chiuso e di un contatto anticipato alla manovra, sia all'apertura che alla chiusura; c interruttori Compact NS non automatici, derivati dagli interruttori automatici (fissi o estraibili da 100 a 1250 A) offrono, rispetto agli Interpact: v la possibilit di comando a distanza (MX, MN, comando motore), v la protezione differenziale, v la disponibilit della gamma di accessori Compact NS, c interruttori Masterpact non automatici NT HA da 800 a 1600 A, derivati dagli interruttori automatici, in versione fissa o estraibile, danno la possibilit di avere: v la possibilit di comando a distanza (MX, MN, comando motore), v la disponibilit della gamma di accessori dell'interruttore Masterpact NT automatico, c interruttori Masterpact non automatici NW da 800 a 6300 A, derivati dagli interruttori automatici, in versione fissa o estraibile, esistono in due versioni: v NA e HA, v HF ad alte prestazioni equipaggiato con uno sganciatore istantaneo alla chiusura (soglia 12 In). Anch'essi danno la possibilit di avere la vasta gamma di accessori dei corrispondenti interruttori automatici Masterpact NW. Le caratteristiche elettriche degli interruttori Masterpact non automatici sono indicate nelle pagine di questa guida dedicate alle caratteristiche elettriche degli interruttori automatici NT e NW. Nota: si pu ammettere linstallazione dellinterruttore automatico a valle del sezionatore se il tratto di conduttura a monte dellinterruttore (includendo il sezionatore) soddisfa le seguenti condizioni: c la sua lunghezza non supera i 3 metri; c realizzato in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito; c non posto vicino a materiale combustibile. Questo tipo di installazione comunque vietata in ambienti a maggior rischio (es.: in caso di incendio).

Funzione da assicurare
La funzione da assicurare determina il tipo di interruttore da impiegare: c se sono necessarie solo le funzioni di sezionamento e comando, utilizzare un interruttore I o un Interpact fino a 2500 A; c se sono necessarie funzioni ausiliarie (protezione differenziale, apertura e chiusura a distanza, equipaggiamento con bobine di sgancio), utilizzare un interruttore differenziale ID o un interruttore Compact o Masterpact non automatico; c se richiesta la funzione estraibilit, utilizzare un interruttore Compact o Masterpact non automatico.

Presentazione della gamma


La gamma degli interruttori comprende diversi tipi di apparecchi: c interruttori Multi 9 per correnti inferiori a 125 A nelle loro diverse versioni: interruttori non automatici I, I-NA, NG125NA, interruttori differenziali puri ID; c interruttori Interpact per correnti comprese tra 40 e 2500 A destinati al comando e al sezionamento dei circuiti. Sono caratterizzati da prestazioni elevate e offrono un alto livello di sicurezza; la gamma di interruttori Interpact si compone a sua volta dei seguenti tipi di apparecchi: v Interpact INS da 40 a 160 A per montaggio su guida DIN, aventi profondit analoga a quella delle apparecchiature modulari, equipaggiabili di due contatti ausiliari che svolgono contemporaneamente la funzione aperto/chiuso e la funzione contatto anticipato alla manovra,

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


tipo norma di riferimento corrente nominale [A] tensione dimpiego nominale [V] tensione dimpiego massima [V] tensione nominale disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] numero di poli corrente nominale di breve durata ammissibile [kA eff/1s] tenuta elettrodinamica alle correnti di cortocircuito [kA cresta] durata elettrica AC22 [cicli CO] grado dinquinamento sezionamento visualizzato contatti ausiliari tipo norma di riferimento corrente nominale [A] tensione dimpiego nominale [V] tensione dimpiego massima [V] tensione nominale disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] numero di poli corrente nominale di breve durata ammissibile [kA eff/1s] tenuta elettrodinamica alle correnti di cortocircuito [kA cresta] durata elettrica AC22 [cicli CO] grado dinquinamento sezionamento visualizzato contatti ausiliari ausiliari elettrici blocchi differenziali Vigi tipo (1) norma di riferimento grandezza tensione dimpiego nominale [V] numero poli

Comando e sezionamento Il Sistema Multi 9

I CEI EN 60669-1 In 20 32 Ue 250 415 250 250 440 250 Ui 500 500 500 Uimp 6 6 6 1 0,4 2,5 2, 3, 4 1 0,4 0,64 2,5 2,5

I 40 250 250 500 6 CEI EN 60947-3 63 415 250 415 440 250 440 500 500 500 6 6 6 2, 3, 4 1 0,8 1,26 4,6 20000 III c c 4,6 20000 III c c 100 250 250 500 6 125 250 250 500 6

415 440 500 6

415 440 500 6

415 440 500 6 2, 3, 4 2,5 6,5 2500 III c c

Icw

2, 3, 4 1 0,64 0,8 2,5 4,6

2, 3, 4 1 1,26 2 4,6 20000 III c c 6,5 10000 III c c

2, 3, 4 1 2 2,5 6,5 10000 III c c 6,5 2500 III c c

30000 30000 30000 30000 20000 III III III III III c c c c c c I-NA CEI EN 60947-3 In 40 63 Ue 415 415 440 440 Ui 500 500 Uimp 6 6 2, 4 0,64 2, 4 1,008

NG125NA CEI EN 60947-3 125 500 500 690 8 3, 4 1,5 (50 ms)

Icw

2,5 5000 III c c c

4,6 5000 III c c c

2,25 1000 III c c c c SBI CEI 32-4 14 x 51 500 N 1 1+N 2 3 3+N 50 gG aM vale quello della cartuccia c lampada accessoria IF CEI 17-11 8,5 x 31,5 380

STI CEI EN 60947-3 8,5 x 31,5 10,3 x 38 400 500 1 1+N 2 3 3+N 20 A gG aM vale quello della cartuccia c lampada accessoria 1 1+N 2 3 3+N 32 A (gG) 20 A (aM) gG aM vale quello della cartuccia c lampada accessoria

cartucce fusibili da utilizzare

In [A] categoria d'impiego

22 x 58 660 N 1 1+N 2 3 3+N 100 A gG aM vale quello della cartuccia c

10,3 x 38 380

1+N 2 3 3+N 20 A gG aM vale quello della cartuccia c

potere di interruzione sezionamento per rotazione del cassetto spia di segnalazione avvenuta fusione

1+N 2 3 3+N 32 A (gG) 20 A (aM) gG aM vale quello della cartuccia c

finestra finestra trasparente sul trasparente sul portacartucce portacartucce

(1) I prodotti STI e SBI sono sezionatori-fusibili che garantiscono quindi la protezione contro le sovraccorrenti ed il sezionamento visibile. L'IF un intterruttore-fusibile adatto alla manovra sotto carico e alla protezione contro le sovraccorrenti.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttori non automatici - corrente di corto-circuito massima sopportabile in kA eff.
a monte Interruttore automatico (1) C40 C60 a N a Fusibile gG (2) N H L C120 N NG125 a N L 20 32 40 63 100

a valle In[A] 1P, 2P (240V) I 20 32 40 63 100 125 INA 40 63 3P, 4P (415V) I 20 32 40 63 100 125 INA 40 63 NG125NA 125

6,5 5,5 7

6,5 5,5 7

6,5 5,5 7 7

6,5 5,5 7 7

6,5 5,5 7 7

6,5 5,5 7 7

7 7 4,5 4 5

7 7 4,5 4 5

10

20 20 4,5 4 5 5

30 30 4,5 4 5 5

40 30 4,5 4 5 5

3 3 5 5 15 15 10 10 2 2 6 6 5 5 7 7 10 I-32 2,5

4,5 4,5 6,5 6,5 15 15 10 10 3 3 6 6 10 10 7 7 16 I-40 4,6

4,5 4,5 6,5 6,5 15 15 15 15 3 3 6 6 10 10 15 15 25 I-63 4,6

4,5 4,5 6,5 6,5 15 15 15 15 3 3 6 6 10 10 15 15 50 I-100 6,5

8 8 10 10 20 80 30 30 6 20 20

4,5 4 5 5

8 8 10 10 20 80 30 30 6 20 20 20

10 10

15 15

20 15

tenuta alle correnti di cortocircuito [k]

I-20 2,5

I-125 6,5

INA-40 INA-63 NG125 NA-125

(1) La corrente di regolazione della protezione termica dell'interruttore a monte deve essere minore o uguale alla corrente nominale dell'apparecchiatura a valle. (2) I fusibili tipo gG assicurano la protezione contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti. Vengono utilizzati per la protezione di utilizzatori classici con sovraccarichi di piccola entit e breve durata.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore lnterpact tipo
numero di poli caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3 corrente termica convenzionale [A] tensione nominale disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] tensione dimpiego nominate [V] corrente dimpiego nominate [A]

Comando e sezionamento Interruttori di manovra/sezionatori Interpact INS40/125

lth Ui Uimp Ue le

60 C CA 50/60 Hz CA 50/60 Hz CC CA 50/60 Hz 220/240 V 380/41 5 V 440/480 V 500 V 660/690 V CC 125 V (2P in serie) 250 V (4P in serie)

potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] corrente nominate di breve durata ammissibile [kA eff] attitudine al sezionamento durata (cicli CO)

Icm Icw

1s 3s

meccanica elettrica CA elettrica CC

AC22A 500 V AC23A 500 V DC23A 250 V

protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo/Icc max [kA eff]

con fusibile

tipo aM (1) lcc max tipo gG (2) tipo gG (1) Icc max 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT

In max [A] [kA eff] <= 500 V In max [A] In max [A] [kA eff] <= 500 V

dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] pesi [kg] (1) Protezione con rel termico esterno obbligatoria (2) Senza protezione termica esterna.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


INS40
3,4 40 690 8 500 250 AC 22 A 40 40 40 40 DC 22 A 40 40 15 3,0 1,7 c 20.000 1500 1500 1500

INS63
3,4 63 690 8 500 250 AC 22 A 63 63 63 63 DC 22 A 63 63 15 3,0 1,7 c 20.000 1500 1500 1500

INS80
3,4 80 690 8 500 250 AC 22 A 80 80 80 80 DC 22 A 80 80 15 3,0 1,7 c 20.000 1500 1500 1500

INS100
3,4 100 750 8 690 250 AC 22 A 100 100 100 100 100 DC 22 A 100 100 20 5,5 3,2 c 15.000 1500 1500 1500 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H-L/70 100 80 80 160 100 135x100x62.5 135x100x62.5 0,8 0,9

INS125
3,4 125 750 8 690 250 AC 22 A 125 125 125 125 125 DC 22 A 125 125 20 5,5 3,2 c 15.000 1500 1500 1500 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H-L/70 125 55 100 160 100 135x100x62.5 135x100x62.5 0,8 0,9

AC 23 A 40 40 40 32 DC 23 A 40 40

AC 23 A 63 63 63 40 DC 23 A 63 63

AC 23 A 80 72 63 40 DC 23 A 80 80

AC 23 A 100 100 100 100 63 DC 23 A 100 100

AC 23 A 125 125 125 125 80 DC 23 A 125 125

C40a/10 C40N/10 C60N-H-L/10 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE-N-sx/25 NS160H-L/25 40 80 32 125 100 90x81x62.5 90x81x62.5 0,5 0,6

C40a/10 C40N/10 C60N-H-L/10 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE-N-sx/25 NS160H-L/25 63 80 50 125 100 90x81x62.5 90x81x62.5 0,5 0,6

C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE-N-sx/25 NS160H-L/25

80 80 63 125 100 90x81x62.5 90x81x62.5 0,5 0,6

Schneider Electric

153

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore lnterpact tipo
numero di poli caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3 corrente termica convenzionale [A] tensione nominale disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] tensione dimpiego nominate [V] corrente dimpiego nominate [A]

Comando e sezionamento Interruttori di manovra/sezionatori Interpact INS160/630


INS160
3,4 lth Ui Uimp Ue le 60 C CA 50/60 Hz CA 50/60 Hz CC CA 50/60 Hz 220/240 V 380/41 5 V 440/480 V 500 V 660/690 V CC 125 V (2P in serie) 250 V (4P in serie) 160 750 8 690 250 AC 22 A 160 160 160 160 160 DC 22 A 160 160 20 5,5 3,2 c 15.000 1500 1500 1500 C120N/10 NG125a/16 NG125N/25 NG125L/50 NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H-L/70 160 33 125 160 100 135x100x62.5 135x100x62.5 0,8 0,9

INS250 (160)
3,4 160 750 8 690 250 AC 22 A 160 160 160 160 160 DC 22 A 160 160 25 8,5 4,9 c 15.000 1500 1500 1500 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H/70 NS160L/150

AC 23 A 160 160 160 160 100 DC 23 A 160 160

AC 23 A 160 160 160 160 160 DC 23 A 160 160

potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] corrente nominate di breve durata ammissibile [kA eff] attitudine al sezionamento durata (cicli CO)

Icm Icw 1s 3s

meccanica elettrica CA

elettrica CC protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo/Icc max [kA eff]

AC22A 690 V AC23A 690 V DC23A 250 V

con fusibile

tipo aM (1) lcc max tipo gG (2) tipo gG (1) Icc max

In max [A] [kA eff] 500 V In max [A] In max [A] [kA eff] 500 V

160 100 125 160 100 140x136x86 140x136x86 2 2,2

dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm]

3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT pesi [kg] 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT (1) Protezione con rel termico esterno obbligatoria (2) Senza protezione termica esterna.

154

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


INS250 (200)
3,4 200 750 8 690 250 AC 22 A 200 200 200 200 200 DC 22 A 200 200 25 8,5 4,9 c 15.000 1500 1500 1500 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H/70 NS160L/150 NS250N/36 NS250sx/50 NS250H/70 NS250L/150

INS250
3,4 250 750 8 690 250 AC 22 A 250 250 250 250 250 DC 22 A 250 250 25 8,5 4,9 c 15.000 1500 1500 1500 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H/70 NS160L/150 NS250N/36 NS250sx/50 NS250H/70 NS250L/150

INS320
3,4 320 750 8 690 250 AC 22 A 320 320 320 320 320 DC 22 A 320 320 50 20,0 11,5 c 10.000 1500 1500 1500 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150

INS400
3,4 400 750 8 690 250 AC 22 A 400 400 400 400 400 DC 22 A 400 400 50 20,0 11,5 c 10.000 1500 1500 1500 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150

INS500
3,4 500 750 8 690 250 AC 22 A 500 500 500 500 500 DC 22 A 500 500 50 20,0 11,5 c 10.000 1500 1500 1500 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150 NS630N/45 NS630H/70 NS630L/150

INS630
3,4 630 750 8 690 250 AC 22 A 630 630 630 630 630 DC 22 A 630 630 50 20,0 11,5 c 10.000 1500 1500 1000 NS630N/45 NS630H/70 NS630L/150

AC 23 A 200 200 200 200 200 DC 23 A 200 200

AC 23 A 250 250 250 250 250 DC 23 A 250 200

AC 23 A 320 320 320 320 280 DC 23 A 320 320

AC 23 A 400 400 400 400 320 DC 23 A 400 400

AC 23 A 500 500 500 500 400 DC 23 A 500 500

AC 23 A 500 500 500 500 500 DC 23 A 500 500

200 100 160 200 100 140x136x86 140x136x86 2 2,2

250 100 200 250 100 140x136x86 140x136x86 2 2,2

320 100 250 320 100 185x205x120 185x205x120 4,6 4,9

400 100 315 400 100 185x205x120 185x205x120 4,6 4,9

500 100 400 500 100 185x205x120 185x205x120 4,6 4,9

500 100 500 630 100 185x205x120 185x205x120 4,6 4,9

Schneider Electric

155

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttori Interpact INS
numero di poli caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3 corrente termica convenzionale (A) tensione nominale d'isolamento (V) tensione nominale di tenuta d'impulso (kV) tensione d'impiego nominale corrente d'impiego nominale (A)

Comando e sezionamento Interruttori di manovra/sezionatori Interpact INS800/2500


INS800
3, 4 Ith Ui Uimp Ue Ie a 60 C CA 50/60 Hz CA 50/60 Hz CC CA 800 800 8 690 250 AC21A 800 800 800 800 800 DC21A 800 800 105 330 50 35 20 10 8 c 3000 AC21A 500 500 500 500 500 DC21A 500 500

INS1000
3, 4

50/60 Hz 220-240 V 380-415 V 440-480 V 500-525 V 660-690 V

CC 125 V (2P serie) 250 V (4P serie) min (solo interruttore di manovra/sezionatore) max (protezione a monte) con interruttore automatico) 0,8 s 1s 3s 20 s 30 s meccanica Elettrica CA

potere di chiusura in cortocircuito

Icm (kA cresta)

1000 800 8 690 250 AC22A AC23A AC21A 800 800 1000 800 800 1000 800 800 1000 800 800 1000 800 800 1000 DC22A DC23A DC21A 800 800 1000 800 800 1000 105 330 50 35 20 10 8 c 3000 AC22A AC23A AC21A 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 500 DC22A DC23A DC21A 500 500 500 500 500 500

AC22A 1000 1000 1000 1000 1000 DC22A 1000 1000

AC23A 1000 1000 1000 1000 1000 DC23A 1000 1000

corrente nominale di breve durata ammissibile

Icw (A eff)

attitudine al sezionamento durata (cicli CO)

50/60 Hz 220/240 V 380/415 V 440/480 V 500/525 V 660/690 V 125 V 250 V

Elettrica CC

AC22A 500 500 500 500 500 DC22A 500 500

AC23A 500 500 500 500 500 DC23A 500 500

protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo/Icc max [kA eff]

con fusibile

tipo aM (1) lcc max tipo gG (2) tipo gG (1) Icc max 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT

In max [A] [kA eff] 500 V In max [A] In max [A] [kA eff] 500 V

NS800N/50 NS800H/50 NS800L/150 NT08H1/42 NT08L1/100 NW08N1/42 NW08H1/50 NW08H2/50 NW08L1/50 800 100 630 1250 100 340x300x198 410x300x198 14 18

NS1000N/50 NS1000H/50 NS1000L/150 NT10H1/42 NT10L1/100 NW10N1/42 NW10H1/50 NW10H2/50 NW10L1/50 1000 100 800 1250 100 340x300x198 410x300x198 14 18

dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] pesi [kg]

156

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


INS1250
3, 4 1250 800 8 690 250 AC21A 1250 1250 1250 1250 1250 DC21A 1250 1250 105 105 50 35 20 10 8 c 3000 AC21A 500 500 500 500 500 DC21A 500 500

INS1600
3, 4 1450 (1600 a 50 C) 800 8 690 250 AC21A/B AC22A 1600/1600 1600/1600 1600/1600 1600/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 DC21A/B DC22A 1450/1600 1450/1600 1450/1600 1450/1600 105 105 50 35 20 10 8 c 3000 AC21A/B 500/ 500/ 500/100 500/100 500/100 DC21A/B 500/ 500/100

INS2000
3, 4 2000 800 8 690 250 AC21A 2000 2000 2000 2000 2000 DC21A 2000 2000 105 105 50 50 30 13 11 c 3000 AC21A 500 500 500 500 500 DC21A 500 500

INS2500
3, 4 2500 800 8 690 250 AC21A 2500 2500 2500 2500 2500 DC21A 2500 2500 105 105 50 50 30 13 11 c 3000 AC21A 500 500 500 500 500 DC21A 500 500

AC22A 1250 1250 1250 1250 1250 DC22A 1250 1250

AC23A 1250 1250 1250 1250 1250 DC23A 1250 1250

AC23A 1250 1250 1250 1250 1250 DC23A 1250 1250

AC22A 2000 2000 2000 2000 2000 DC22A 2000 2000

AC22A 2500 2500 2500 2500 2500 DC22A 2500 2500

AC22A 500 500 500 500 500 DC22A 500 500

AC23A 500 500 500 500 500 DC23A 500 500

AC22A/B 500/ 500/ 500/100 500/100 500/100 DC22A/B 500/ 500/100

AC23A 500 500 500 500 500 DC23A 500 500

AC22A 500 500 500 500 500 DC22A 500 500

AC22A 500 500 500 500 500 DC22A 500 500

NS1250N/50 NS1250H/50 NT12H1/42 NT12L1/100 NW12N1/42 NW12H1/50 NW12H2/50 NW12L1/50 1250 100 1000 1250 100 340x300x198 410x300x198 14 18

NS1600N-bN/50 NS1600H-bH/50 NT16H1/42 NT16L1/100 NW16N1/42 NW16H1/50 NW16H2/50 NW16L1/50 1250 100 1250 100 340x300x198 410x300x198 14 18

NS2000N/50 NS2000H/50 NW20H1/50 NW20H2/50 NW20H3/50 NW20L1/50

NS2500N/50 NS2500H/50 NW25H1/50 NW25H2/50 NW25H3/50

347,5x440x320 462,5x440x320 35 45

347,5x440x320 462,5x440x320 35 45

Schneider Electric

157

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


numero di poli caratteristiche elettriche CEI EN 60947-3 corrente termica convenzionale [A] tensione nominale disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] tensione dimpiego nominate [V] corrente dimpiego nominate [A]

Comando e sezionamento Interruttori non automatici Compact NSA160NA, NS250/630NA


NSA160NA
3,4 lth Ui Uimp Ue le 60 C CA 50/60 Hz CA 50/60 Hz CC CA 50/60 Hz 220/240 V 380/41 5 V 440/480 V 500 V 660/690 V CC 250 V (2P in serie) 500 V (4P in serie) 160 500 8 500 250 AC 22 A 160 160 160 160

Interruttore di manovra-sezionatore Compact tipo

NS160NA
3,4 160 750 8 690 500 AC 22 A 160 160 160 160 160 DC 22 A 160 160 3,6 2,5 2,5 c 40.000 5000 (1) 5000 5000

AC 23 A 160 160 160 125

potere di chiusura in cortocircuito [kA di cresta] Icm corrente nominate di breve Icw 1s durata ammissibile [kA eff] 3s attitudine al sezionamento durata (cicli CO) meccanica elettrica CA elettrica CC protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo/Icc max [kA eff]

DC 22 A DC 23 A 160 160 160 160 2,1 1,5 1,5 c 10.000 AC22A 690 V AC23A 440 V DC23A 250 V NSA160E/16 NSA160NE/25 NSA160N/30 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H-L/70 NS250H/70 NS250L/150 160 33 125 160 100 120x90x82.5 120x120x82.5 1,1 1,4

AC 23 A 160 160 160 160 160 DC 23 A 160 160

protezione a monte con fusibile (500 V)

tipo aM (1) lcc max tipo gG (2) tipo gG (1) Icc max 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT 3 poli fisso ANT 4 poli fisso ANT

In max [A] [kA eff] 500 V In max [A] In max [A] [kA eff] 500 V

NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H/70 NS160L/150 NS250N/36 NS250sx/50 NS250H/70 NS250L/150 160 33 125 160 100 161x105x86 161x140x86 1,6 2

dimensioni e pesi dimensioni L x H x P [mm] pesi [kg] (1) Protezione termica esterna obbligatoria (2) Senza protezione termica esterna

158

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


NS250NA
3,4 250 750 8 690 250 AC 22 A 250 250 250 250 250 DC 22 A 250 250 4,9 3,5 3,5 c 20.000 40.000 20000 20000 NS160E/16 NS160NE/25 NS160N/36 NS160sx/50 NS160H/70 NS160L/150 NS250N/36 NS250sx/50 NS250H/70 NS250L/150 250 100 200 250 100 161x105x86 161x140x86 1,8 2,2

NS400NA
3,4 400 750 8 690 500 AC 22 A 400 400 400 400 400 DC 22 A 400 400 7,1 5 5,0 c 15.000 20.000 10000 10000 NS250N/36 NS250sx/50 NS250H/70 NS250L/150 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150

NS630NA
3,4 630 750 8 690 500 AC 22 A 630 630 630 630 630 DC 22 A 630 630 8,5 6 6,0 c 15.000 15.000 6000 6000 NS400N/45 NS400H/70 NS400L/150 NS630N/45 NS630H/70 NS630L/150

AC 23 A 250 250 250 250 250 DC 23 A 250 250

AC 23 A 400 400 400 400 400 DC 23 A 400 400

AC 23 A 630 630 630 630 630 DC 23 A 630 630

400 100 315 400 100 255x140x110 255x185x110 5,2 6,8

500 100 500 630 100 255x140x110 255x185x110 5,2 6,8 Se sono richieste funzioni ausiliarie come telecomando, estraibilit, protezione differenziale, la scelta cade su un Compact NA, le cui caratteristiche di coordinamento sono date nella tabella di questa pagina. In modo particolare si sceglie un NS160NA, la cui tenuta in associazione con l'NS160N di 36 kA. Se nessuna funzione ausiliaria richiesta, oppure si richiedono solo funzioni ausiliarie come contatti ausiliari, comando rotativo, si sceglie un INS100 che in coordinamento con l'NS160H ha una tenuta di 70 kA, secondo quanto mostrato nella tabella di pagina 153.

Esempio Un quadro generale di distribuzione, la cui corrente di cortocircuito a livello delle sbarre di 35 kA, presenta una partenza avente corrente nominale di 60 A. La protezione della conduttura realizzata con un interruttore NS160N (Icu = 70 kA). Questo cavo alimenta un quadro secondario nel quale si vuole installare, all'arrivo, un sezionatore per assicurare le funzioni di comando e sezionamento. La corrente di cortocircuito a livello del quadro secondario vale 30 kA.

Icc = 35 kA

NS160N
Coordinamento

I = 60A
Icc = 30 kA

Schneider Electric

159

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore Compact tipo
numero di poli

Comando e sezionamento interruttori non automatici Compact NS630b/1600NA

caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-3


corrente termica convenzionale [A] tensione nominale d'isolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] tensione nominale d'impiego [V] corrente nominale dimpiego [A] In Ui Uimp Ue le 50 C CA 50/60 Hz CA 50/60 Hz CC CA 50/60 Hz 220/240 V 380/415 V 440/480 V 500/525 V 660/690 V potere di chiusura in cortocircuito [kA cresta] corrente nominale di breve durata ammissibile [kA eff] V CA 50/60 Hz attitudine al sezionamento durata (cicli CO) lcm lcw 0,5 s 1s 20 s

meccanica elettrica

CA

AC22A 690 V AC23A 440 V

grado di inquinamento protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo / Icc max [kA eff]

installazione e collegamenti
esecuzione fisso estraibile comando manuale elettrico fisso fisso attacchi anteriori attacchi posteriori attacchi anteriori attacchi posteriori comando diretto rotativo diretto o rinviato telecomando 3P 4P 3P 4P

dimensioni [mm] LxHxP peso [kg]

160

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


NS630bNA
3, 4 630 750 8 690 500 AC22A 630 630 630 630 630 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS630N/45 NS630H/70 NS630L/150 NS630bN/50 NS630bH/70 NS630bL/150 c c c c c c c 327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18

NS800NA
3, 4 800 750 8 690 500 AC22A 800 800 800 800 800 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS630bN/50 NS630bH/70 NS630bL/150 NS800N/50 NS800H/70 NS800L/150 c c c c c c c 327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18

NS1000NA
3, 4 1000 750 8 690 500 AC22A 1000 1000 1000 1000 1000 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS800N/50 NS800H/70 NS800L/150 NS1000N/50 NS1000H/70 NS1000L/150 c c c c c c c 327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18

NS1250NA
3, 4 1250 750 8 690 500 AC22A 1250 1250 1250 1250 1250 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS1000N/50 NS1000H/70 NS1250N/50 NS1250H/70

NS1600NA
3, 4 1600 750 8 690 500 AC22A 1600 1600 1600 1600 1600 50 25 17 4 c 10000 8000 5000 III NS1250N/50 NS1250H/70 NS1600N/50 NS1600H/70

AC23A 630 630 630 630 630

AC23A 800 800 800 800 800

AC23A 1000 1000 1000 1000 1000

AC23A 1250 1250 1250 1250 1250

AC23A 1600 1600 1600 1600 1600

c c c c c c c 327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18

c c c c c c c 327 x 210 x 147 327 x 280 x 147 14 18

Schneider Electric

161

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Interruttore Compact tipo
numero di poli

Comando e sezionamento interruttori non automatici Compact NS2000/3200NA

caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-3


corrente termica convenzionale [A] tensione nominale d'isolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] tensione nominale d'impiego [V] corrente nominale dimpiego [A] In Ui Uimp Ue le 50 C CA 50/60 Hz CA 50/60 Hz CC CA 50/60 Hz 220/240 V 380/415 V 440/480 V 500/525 V 660/690 V potere di chiusura in cortocircuito [kA cresta] corrente nominale di breve durata ammissibile [kA eff] V CA 50/60 Hz attitudine al sezionamento durata (cicli CO) lcm lcw 0,5 s 1s 20 s

meccanica elettrica

CA

AC22A 690 V AC23A 440 V

grado di inquinamento protezione a monte con interruttore automatico (380/415 V) tipo / Icc max [kA eff]

installazione
esecuzione fisso estraibile comando manuale elettrico fisso fisso attacchi anteriori attacchi posteriori attacchi anteriori attacchi posteriori comando diretto rotativo diretto o rinviato telecomando 3P 4P 3P 4P

dimensioni [mm] LxHxP peso [kg]

162

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


NS2000NA
3, 4 2000 750 8 690 500 AC22A 2000 2000 2000 2000 2000 63 30 21 4,7 c 6000 1000 1000 III NS1600N/50 NS1600H/70 NS2000N/70 NS2000H/85 c c c c c c c 350 x 420 x 160 350 x 535 x 160 23 36

NS2500NA
3, 4 2500 750 8 690 500 AC22A 2500 2500 2500 2500 2500 63 30 21 4,7 c 6000 1000 1000 III NS2000N/70 NS2000H/85 NS2500N/70 NS2500H/85 c c c c c c c 350 x 420 x 160 350 x 535 x 160 23 36

NS3200NA
3, 4 3200 750 8 690 500 AC22A 3200 3200 3200 3200 3200 63 30 21 4,7 c 6000 1000 1000 III NS2500N/70 NS2500H/85 NS3200N/70 NS3200H/85 c c c c c c c 350 x 420 x 160 350 x 535 x 160 23 36

AC23A 2000 2000 2000 2000 2000

AC23A 2500 2500 2500 2500 2500

AC23A 3200 3200 3200 3200 3200

Schneider Electric

163

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


La tabella seguente indica la potenza dissipata per polo in watt per ogni corrente nominale degli apparecchi Multi 9.
In [A] AMP ATm BP C120 C32H-DC C40 1P+N (1) C40 3P+N (1) C40 Vigi (1) C60 C60L-MA CE/CEr CM CMA/V/B/D/E CMA/V 48x48 CT, CT C40 FREQ I ID ID C40 IF INA IM100 ME NG125 NG125L-MA NG125-NA P25M (1) PC PM PM9 RBN RC Reflex XC40 RLI, ERL RTBT SBI STI TC16/TC16P(1) TL, TL C40 Tm C60/C120 2 UM100 V Vigi C120 Vigi C40 Vigi C60 Vigi NG125 VLT 0,001 0,002 0,005 0,01 0,012 0,02 3,5 0,3 3 7,5 0,3 2 2,2 2,3 3 2,5 2,5 2,4 1,6 2,3 6,9 1,3 2,1 6,3 1,8 2,2 6,6 0,5 1 1,6 2 2,5 3

Potenze dissipate Il sistema Multi 9

Per la conoscenza delle funzioni di alcuni apparecchi citati in questa tabella fare riferimento al catalogo Multi 9.
4 5 6 6,3 10 13 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125

potenza [W] digitale: 0,3; analogico 1,1 0,3 4,5 2,6 2,6 7,7 2,4 2 3,2 8,7 3 2,6 1,5 2 4,8 2 3 3,5 2,1 3,3 9,2 2,6 4,6 0,3 0,3 0,3 1,3 1,3(2) 1,6(4) 0,28 1,3 1,3 f.to 8,5x31,5: 3,5W + potenza dissipata dal fusibile; f.to 10,3x38: 7,4W + potenza dissipata dal fusibile 2,88 lettura diretta: 3,5; lettura attraverso TA: 0,5 2,5 2 3 2 2 2,5 2,5 3 3 3,2 3,2 3,5 3,5 4 4 4,7 5,5 5,5 9 1,2 alimentazione 2; ingresso TA: 0,5 (a In), 1 (a 2 In) 2 5 1,4 4 5 f.to 14x51: 4,2W + potenza dissipata dal fusibile; f.to 22x58: 8,5W + potenza dissipata dal fusibile 3W + potenza dissipata dal fusibile 6 10 16 2 4 1,7 2 2,4 2,9 3,3 6 7 9 3,81 1,6(3) 2,1(4) 0,72 0,5 2,88 2,88 1,6(3) 2,1(4) 1,5 3,81 6 4,2 2,1 3,5 9,6 2,9 2,4 4,8 9,3 3 5,5 3,1 4,9 9,6 3,5 4,2 6,9 15 4,6 4,5 4,5 6,6 6 8

2,3 9

3,7

1,3 0,03 0,07 0,076 0,19 0,1 digitale: 0,3; analogico 2,5 (scala 0/300), 3,5 (scala 0/500) 0,30 0,49 0,3 0,77 0,5 1,2 0,7 0,77 1,2 1,21 1,8 1,89 2,8 3 4,5 1,6

2,5

(1) potenza dissipata per apparecchio (2) (1P-2P) (3) (2P) (4) (3P-4P)

164

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Compact NSA
fisso fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo [W] In [A] Pdiss/polo [W]

Potenze dissipate Compact NSA, NSC100, NS160/630

NSA160E, NE, N 16 25 4 5 16 25 4,06 5,16

32 5,5 32 5,76

40 6 40 6,4

50 7 50 7,63

63 8 63 9

80 9 80 10,6

100 10 100 12,5

125 12,5 125 16,4

160 15,4 160 21,8

NSA160NA 160 15,4 160 21,8

Compact NSC100N
fisso fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo [W] In [A] Pdiss/polo [W] NSC100N 16 20 4 4,5 16 20 4,06 4,6 25 5 25 5,16 32 5,5 32 5,76 40 6 40 6,4 50 7 50 7,63 63 8 63 9 70 10 70 11,3 80 9 80 10,6 100 10 100 12,5 NSC100NA 100 6 100 8,5

Compact NS160/630 con sganciatore magnetotermico


fisso In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] Pdiss/polo fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile + Vigi In [A] Pdiss/polo fisso In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] Pdiss/polo fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile + Vigi In [A] Pdiss/polo [W] [W] [W] [W] NS160E, NE, N, sx, H, L TMD 16 25 32 40 2,92 4,01 4,03 5,47 16 25 32 40 2,98 4,13 4,55 4,97 16 25 32 40 2,97 4,09 4,49 4,88 16 25 32 40 3,00 4,17 4,61 5,07 NS250N, sx, H, L TMD 16 25 32 40 2,87 3,91 4,24 4,36 16 25 32 40 2,90 3,98 4,34 4,53 16 25 32 40 2,89 3,95 4,30 4,46 16 25 32 40 2,91 4,02 4,41 4,62 50 4,11 50 5,45 50 5,30 50 5,60 50 4,80 50 5,05 50 4,95 50 5,20 63 8,61 63 6,19 63 5,97 63 6,44 63 5,21 63 5,62 63 5,45 63 5,86 80 8,06 80 8,66 80 8,46 80 9,06 80 7,11 80 7,76 80 7,50 80 8,15 100 7,7 100 8,7 100 8,4 100 9,4 100 6,06 100 7,08 100 6,67 100 7,69 125 10,78 125 12,4 125 11,9 125 13,5 125 9,45 125 11,05 125 10,55 125 12,15 160 13,95 160 16,6 160 15,8 160 18,4 160 11,78 160 14,38 160 13,58 160 16,18 200 15,4 200 19,4 200 18,2 200 22,2 250 18,75 250 25,05 250 23,15 250 29,45

[W] [W] [W] [W]

Compact NS 160/630 con sganciatore elettronico


fisso In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] Pdiss/polo fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile + Vigi In [A] Pdiss/polo [W] [W] [W] [W] NS160 STR 40 100 1,17 3,58 40 100 1,77 4,58 40 100 1,57 4,28 40 100 2,17 5,28 160 9,16 160 11,76 160 10,96 160 13,56 NS250 STR 40 100 1,05 2,73 40 100 1,21 4,33 40 100 1,15 4,83 40 100 1,31 6,43 250 17,56 250 23,86 250 21,96 250 28,56 NS400 STR 150 250 2,7 7,5 150 250 4,05 11,25 150 250 3,15 8,75 150 250 4,5 12,5 400 19,2 400 28,8 400 22,4 360 32 NS630 STR 630 39,7 570 52 570 39 505 45,9

Schneider Electric

165

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Potenze dissipate Compact NS NA, NS MA, NS80H-MA, NS630b/3200, Interpact, Masterpact NT, NW
NS NA 160 250 9,16 17,56 160 250 11,76 23,86 160 250 10,96 21,96 160 250 13,56 28,26 NS160 MA 2,5 6,3 0,93 3,93 2,5 6,3 0,93 0,16 2,5 6,3 0,93 0,16 2,5 6,3 0,93 0,16 NS250 MA 2,5 0,93 2,5 0,93 2,5 0,93 2,5 0,93 6,3 0,15 6,3 0,16 6,3 0,16 6,3 0,16 NS80H -MA 1,5 2,5 0,21 0,56

Compact NS non automatici e partenze motori


fisso In [A] Pdiss/polo [W] rimovibile/estraibile In [A] Pdiss/polo [W] fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo [W] rimovibile/estraibile In [A] + Vigi Pdiss/polo [W] fisso In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] Pdiss/polo fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] + Vigi Pdiss/polo 400 19,2 400 28,8 400 22,4 360 32 12,5 0,63 12,5 0,62 12,5 0,61 12,5 0,62 630 39,69 630 51,98 570 39 505 45,9 25 1,04 25 0,65 25 0,62 25 0,69 6,3 3 12,5 2 25 1,4 50 2,6 80 6,02

[W] [W] [W] [W]

50 1,66 50 4,17 50 4,03 50 4,32

100 5,2 100 5,27 100 4,72 100 5,87

150 8,55 150 11,14 150 9,9 150 12,49 NS400 MA/MP 320 12,29 320 18,43 320 15,49 320 21,63 NS630 MA/MP 500 25 500 40 500 38,99 500 53,99

fisso

In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] Pdiss/polo fisso + Vigi In [A] Pdiss/polo rimovibile/estraibile In [A] + Vigi Pdiss/polo

[W] [W] [W] [W]

12,5 0,58 12,5 0,6 12,5 0,59 12,5 0,61

25 0,58 25 0,60 25 0,57 25 0,63

50 3,68 50 3,93 50 3,83 50 4,08

100 3,32 100 4,33 100 3,92 100 4,93

150 6,75 150 9,02 150 8,1 150 10,37

220 14,52 220 19,41 220 17,42 220 22,31

Compact NS630b/3200 automatici e non automatici


fisso estraibile In [A] Pdiss [W] In [A] Pdiss [W] NS630b N, H/L 630 30/45 630 55/115 NS800 N, H/L 800 45/60 800 90/120 NS1000 N, H/L 1000 65/100 1000 150/230 NS1250 N, H 1250 130 1250 250 NS1600 N, H NS2000 N, H NS2500 N, H NS3200 N, H 1600 2000 2500 3200 220 250 260 420 1600 460

Interpact
In [A] Pdiss/ polo [W] INS 40 0,5 63 1,2 80 1,9 100 2 125 3,1 160 5,1 250 (160) 4 250 (200) 6 250 9,5 320 6,1 400 9,6 500 15 630 24 800 16 1000 1250 1600 2000 2500 24 38 62 48 75

Masterpact NT ed NW
fisso In [A] Pdiss [W] estraibile In [A] Pdiss [W] fisso In [A] Pdiss [W] estraibile In [A] Pdiss [W] NT08 H1/L1 800 45/60 800 90/120 NW16 N1 1600 250 1600 480 NT10 H1/L1 1000 65/100 1000 150/230 NW16 H,L 1600 170 1600 390 NT12 H1 NT16H1 NW08 N1 NW08 H, L NW10 N1 1250 1600 800 800 1000 130 220 62 42 100 1250 1600 800 800 1000 250 460 137 100 220 NW20 H,L NW25 H NW32 H NW40 H NW40b H 2000 2500 3200 4000 4000 250 260 420 650 270 2000 2500 3200 4000 4000 530 600 670 900 380 NW10 H, L 1000 70 1000 150 NW50 H 5000 420 5000 590 NW12 N1 NW12 H, L 1250 1250 150 105 1250 1250 330 230 NW63 H 6300 660 6300 950

166

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Corrente presunta e corrente limitata reale
La corrente di cortocircuito presunta la corrente che circolerebbe nel circuito se ciascun polo del dispositivo di protezione, installato nel punto considerato, fosse sostituito da un conduttore di impedenza trascurabile.

Curve di limitazione Presentazione

Potere di limitazione di un interruttore automatico


Questa caratteristica dell'interruttore automatico viene tradotta in curve di limitazione che indicano: c l'energia specifica passante I2t [A2s] limitata in funzione del valore efficace della corrente di cortocircuito presunta; c il valore di cresta I [k] della corrente limitata in funzione del valore efficace della corrente di cortocircuito presunta. La tecnica di interruzione rotoattiva utilizzata negli interruttori scatolati Compact NS fornisce a questo tipo di interruttori un eccezionale potere di limitazione.

Risparmio grazie alla filiazione La tecnica della filiazione permette di utilizzare, a valle di interruttori automatici limitatori, interruttori con potere di interruzione ridotto rispetto a quello normalmente necessario ed ottenere quindi risparmi sostanziali sui componenti elettrici e sui tempi di progettazione.
!

Dati del costruttore


Le curve di limitazione sono il risultato di prove condotte secondo le norme CEI 23.3 e CEI EN 60947-2. I valori indicati sulle curve di limitazione della corrente di cresta e dell'energia specifica passante corrispondono ai valori massimi. I costruttori sono tenuti a fornire le caratteristiche di limitazione di ogni interruttore in funzione del valore efficace della corrente di cortocircuito presunta. Per interruttori ad uso civile o similare, la norma CEI 23.3 classifica gli apparecchi per classi di limitazione (classe 1, classe 2 e classe 3). Gli interruttori modulari C60a, C60N e C60H soddisfano le condizioni imposte dalla classe 3 di limitazione che corrisponde al massimo livello di prestazione. Le curve di limitazione dell'energia specifica passante presentano a fianco una tabella che fornisce i limiti di energia specifica ammissibile dai cavi. Tali limiti sono rappresentati dai segmenti orizzontali che sono posti in corrispondenza del valore di A2s ammissibile letto sull'asse delle ordinate.

Vantaggi offerti dalla limitazione


!

Migliore protezione della rete

Il potere di limitazione di un interruttore automatico rappresenta la sua capacit, pi o meno grande, di lasciar passare, in occasione di un cortocircuito, una corrente limitata reale inferiore alla corrente di cortocircuito presunta.

L'utilizzo di interruttori limitatori attenua fortemente gli effetti nocivi prodotti dalle correnti di cortocircuito su un impianto riducendo gli: v effetti termici; minor surriscaldamento a livello dei conduttori, quindi maggior durata dei cavi e degli isolanti in genere, v effetti meccanici; forze elettrodinamiche di repulsione ridotte, quindi meno rischi di deformazione o di rottura a livello dei collegamenti elettrici, v effetti elettromagnetici; minore influenza sugli apparecchi di misura situati in prossimit di un circuito elettrico.

Curva di limitazione dell'energia specifica passante DOMA47/42 230V

Curva di limitazione della corrente di cresta DOMA47/42 230V

Schneider Electric

167

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Il Sistema Multi 9

Curve di limitazione dell'energia specifica passante C40 1P+N, 3P+N 230V, DOMA45 230V C40 Vigi 1P+N 230V

C40 3P+N 400V

230 V
A s 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 1 .2 .3 .4 .5 .6 .7.8.9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 kA eff /rms 2
1A 4A
2

Cu/PVC Sez. [mm2]

Cu/ERP [G5-G7] Sez. [mm2] 2,5

400V
A s
3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10
1 2 3 4 5
2

2,5 1,5

1
4

2
40 A 20 A 10 A

1,5

2
40 A 25 A 16 A 6A 4A 3A 2A 1A

2A

.2

.3

.4 .5 .6 .7.8.9 1

5 6 7 8 9 10

20 kA eff/rms

Curve di limitazione della corrente di cresta C40 1P+N, 3P+N 230V, DOMA45 230V C40 Vigi 1P+N 230V
230 V
I(k) 30

C40 3P+N 400V

400 V
I(k)
cos phi = 0.3

20
20 corrente di cresta non limitato max prospective peak current

15
= 0.5

10 8 7 6 5 4 3 2

10 9 8

= 0.7

2
40 A 20 A 10 A 4A

7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8

2 1

40A 25A

16A 10A 6A

1 .8 .7 .6 .5 .4 .3 .2 .2 .3 .4 .5 .6 .7.8.9 1 2 3 4

2A

2
1A
= 0.95

5 6 7 8 9 10

20 kA eff /rms

6 7 8 9 10

15

20

30 kA eff /rms

1 C40a, DOMA45 2 C40N

168

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Curve di limitazione dell'energia specifica passante C60 2, 3, 4P 230/240 V
Cu/PVC Cu/EPR [G5-G7] Sez. Sez. [mm2] [mm2]
3 2 10 5 3 2 106 5 4 105 1 3 2 63 A 40 A 25 A 10 A 10
4

C60 1P 230/240 V 2, 3, 4P 400/415 V

A2s

A2s

35 35 25 16 10 10 6 6 4 2,5 2,5 1,5 1,5


104 6A 105 1 2 106 5 4 3 63 A 40 A 25 A 10 A

3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2

107

25 16

107

10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2

6A

103 2

4 5 6 7 8 10

20

30 40

60 80100

kA eff.

103 2

4 5 6 7 8 10

20

30 40

60 80100

kA eff.

Curve di limitazione della corrente di cresta C60 2, 3, 4P 230/240 V

C60 1P 230/240 V 2, 3, 4P 400/415 V

kA
cos phi = 0.3

kA
cos phi = 0.3

20 15
= 0.5

20 15
= 0.5

10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8

3
= 0.7

63A 40A 25A

10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8

3
= 0.7

63A 40A 25A

10A

6A

10A

6A

= 0.95

= 0.95

5 6 7 8 9 10 12 15

20

30

40 50

kA eff.

6 7 8 9 10

15

20

30

kA eff.

1 C60a 2 C60N 3 C60H/L 50-63 A 4 C60L, C60L-MA 32-40 A 5 C60L, C60L-MA 25 A


Schneider Electric 169

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Il Sistema Multi 9

Curve di limitazione dell'energia specifica passante C120 2, 3, 4P 230/240 V


A2s
3 2

Cu/PVC Sez. [mm2]

Cu/ERP [G5-G7] Sez. [mm2] 16

C120 1P 230/240 V 2, 3, 4P 400/415 V


A2s
3 2 10 6 10 5 3 2 1 10 5
125A 100A 80A

10

10 5 1 3 2
125A 100A 80A

16 10 10 6 6 4 4 2,5 2,5 1,5 1,5

10

10 5 3 2

10 5 3 2

10

10 5 3 2

10

10 5 3 2

10

10

10

2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 15 20 30

10

2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 15 20

kA eff.

kA eff.

30

Curve di limitazione della corrente di cresta C120 2, 3, 4P 230/240 V


kA
cos phi = 0.3

C120 1P 230/240 V 2, 3, 4P 400/415 V


kA
cos phi = 0.3

20 15
= 0.5

20 15
= 0.5

10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8

1
= 0.7

10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8

1
= 0.7

= 0.95

= 0.95

6 7 8 9 10

15

20

30

6 7 8 9 10

15

20

30

kA eff.

kA eff.

170

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Curve di limitazione dell'energia specifica passante (I2t) NG125 2, 3, 4P 240 V
A2s
3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 50 60 100 kA eff. 3 4 5 1 6 2
125A 100A 80A 63A 50A 40A 32A 25A 20A 16A 10A

NG125 1P 240 V 2, 3, 4P 415 V


Cu/PVC Cu/EPR G5-G7 sez sez [mm2] [mm2]
3

A2s
3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 2 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 50 60 100 kA eff. 3 4 5 1 6 2 3

16 10 10 6 4 2,5 1,5 4 2,5 1,5 6

125A 100A 80A 63A 50A 40A 32A 25A 20A 16A 10A

Curve di limitazione della corrente di cresta NG125 2, 3, 4P 240 V NG125 1P 240 V 2, 3, 4P 415 V

kA
cos phi = 0.3

kA
cos phi = 0.3

20 15
= 0.5

20 15
= 0.5

3 2 1

3 1 2 80-100-125A 50-63A 32-40A 20-25A 10-16A

10 9 8 7 6 5 4
= 0.9 = 0.8

= 0.7

10 9 8 7 6 5 4 3
= 0.9 = 0.8

= 0.7

80-100-125A 50-63A 32-40A 20-25A 10-16A

2
= 0.95

= 0.95

1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 50 100

kA eff.

5 6 7 8 9 10

20

30 40 50

100

kA eff.

1 NG125a 2 NG125N 3 NG125L

Schneider Electric

171

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Il Sistema Multi 9

Curve di limitazione dell'energia specifica passante XC40 230/240 V


Cu/PVC Cu/EPR [G5-G7] Sez. Sez. 2] [mm [mm 2] 35 25 16 10 10 6 6 4 2,5 2,5 1,5 1,5 10 4 10 5 10 7

XC40 380/415 V

A2 s

3 2 10 5 3 2

A2 s

3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 XC40 10 5 3 2 10 5 3 2

10 7

35 25 16 10 6 4

10 6

10 5 3 2

10 5 XC40

10 5 3 2 10 5 3 2

10 4

10 3 0,2

0,3

0,5

0,8 1

4 5 6 7 8 10

kA eff.

10 3 0,2

0,3

0,5

0,8 1

4 5 6 7 8 10

kA eff.

Curve di limitazione della corrente di cresta XC40 230/240 V

XC40 380/415 V

kA 30 20 30

kA

Corrente di cresta non limitata XC40

20

Corrente di cresta non limitata

10 8 6 5 4 3 2

10 8 6 5 4 3 2

XC40

1 0,8 0,5 0,3 0,2 0,2 0,3 0,4 0,6 0,8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1 0,8 0,5 0,3 0,2 kA eff. 0,2 0,3 0,4 0,6 0,8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

kA eff.

172

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Curve di limitazione dell'energia specifica passante C32H-DC 250 V C32H-DC 127V
Cu/PVC Cu/EPR [G5-G7] Sez. Sez. [mm2] [mm2] 16 10 6 6 4 2,5 2,5 1,5 1,5
104 C32H-DC 1P 105

A2s

3 2 10 5 3 2

A2s

16 10
106

3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2

106

105

10 5 C32H-DC 2P 3 2 10 5 3 2

104

C32H-DC 2P 103

103

10 5 3 2

102 0,2

0,3

0,5

0,8 1

4 5 6 7 8 10

kA eff.

102 0,2

0,3

0,5

0,8 1

4 5 6 7 8 10

kA eff.

Curve di limitazione dell'energia specifica passante P25M 415 V


10
5

Cu/PVC Sez. [mm2]

Cu/EPR [G5-G7] Sez. [mm2]

Curve di limitazione della corrente di cresta P25M 415 V


100 50 kA 1
=0 ,2 5

A2s 1 2 3 4 5 6

2,5 1,5

1,5

2 20 10 5
=0 , 9 ,8 =0 ,5

3 4 5

104 7

=0

,7

=0

,3

8 103

6 7 8

co sj

9 1 102 0,5

=0

,9

=0

10

0,2 10 0,1 0,1 0,1

0,2

0,5

10

20

50

100 kA eff.

0,2

0,5

10

20

50

100 kA eff.

1 20-25 A 2 17-23 A 3 13-18 A Schneider Electric

4 9-14 A 5 6-10 A 6 4-6,3 A

7 2,5-4 A 8 1,6-2,5 A 9 1-1,6 A

1 2 3 4

corrente di cresta non limitata 20-25 A 17-23 A 13-18 A

5 6 7 8

9-14 A 6-10 A 4-6,3 A 2,5-4 A

9 1,6-2,5 A 10 1-1,6 A

173

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Compact NS80H-MA

Curve di limitazione dell'energia specifica passante Compact NS80H-MA 400/415 V


Cu/PVC Cu/EPR

I t [A S] 5 3 2 105 5 3 2 104 5 3 2 2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300 kA eff


12,5 A 80 A

Sez. [mm2]

Sez. [mm2]

6
50 A 25 A

6 4

4 2,5 2,5

6,3 A 2,5 A

1,5 1,5

Curve di limitazione della corrente di cresta Compact NS80H-MA 380/415 V

20

Icc cresta [kA]


80 A 50 A 25 A 12.5 A 6.3 A

10 8 7 6 5 4 I [kA] 3 2

2.5 A 1.5 A

1 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4 2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300 kA eff.

kA rms

174

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Compact NS

Curve di limitazione dell'energia specifica passante Compact 380/415 V

I2t [A2s]

10 5 3 2

Cu/PVC Cu/EPR Sez. Sez. [mm2] [mm2]

10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2

NS630bN NS800N NS1000N NS1250N NS1600N

NS630bH NS800H NS1000H NS1250H NS1600H

120 120 95 70 50 95 70 50 35 25

35
NS1000L NS800L (1) N N H H L L NS400 L L L H H L
NS160TM16

25 16 10 16 10 6 6 4 2,5 2,5 1,5 4

NS630

N E E E NE N NE NE E NE N N N

SX SX NSA160 SX SX

H H

NS250 NS160
TM32250

NS160TM25

10

20

30 40 60 70 100 150 200 300

kA eff

(1) Curva valida anche per interruttore NS630bL

Schneider Electric

175

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Compact NS

Curve di limitazione della corrente di cresta Compact 380/415 V

Icc cresta [kA]

300
NS630bH NS800H NS1000H NS1250H NS1600H NS630bL NS800L NS1000L NS630 NS400 L H NS250 NS160
TM32...250

200

100 80 70 60 50 40 30 20
E

NS630bN NS800N NS1000N NS1250N NS1600N

H N SX SX N NSA160

N NE NE

NS160 TM25 NS160 TM16

10 8 7 6 5 4

10

20

30 40

60

100

200 300

kA eff

176

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Curve di limitazione dell'energia specifica passante Compact 690 V

I t [A s] 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2 10 5 3 2
5 6 7 8 9

Cu/PVC Cu/EPR Sez. Sez. 2] [mm2] [mm

NS630bN NS800N NS1000N NS1250N NS1600N

NS630bH NS800H NS1000H NS1250H NS1600H

95 95 70 50 35 70 50 35 25 16 16 10 10 6 6 4 4 2,5 2,5 1,5

H N N N
SX-H

NS630bL NS800L NS1000L NS630 L

25
L NS400
150 A / 250 A / 400 A

H L L
NS250 NS160

N-NE

SX-H
NS160 TM 25 NS160 TM 16

N-NE SX-H

10

20

30 40

60

100 150 200 300

kA eff

Schneider Electric

177

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Compact NS

Curve di limitazione della corrente di cresta Compact 690 V

Icc cresta [kA]

300

200
NS630bH NS800H NS1000H NS1250H NS1600H

100 80 70 60 50 40 30 20
N-NE N

NS630bN NS800N NS1000N NS1250N NS1600N NS630bL NS800L NS1000L

NS630

NS400
TC150/250/400

H L

NS250 NS160 NS160 TM 25 NS160 TM 16

H-SX

10 8 7 6 5 4

N-NE

10

20

30 40

60

100

200 300

kA eff

178

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Masterpact NT, NW

Curve di limitazione dell'energia specifica passante Masterpact 380/415 V

10

I2t [A2s]

Cu/PVC Cu/EPR Sez. Sez. [mm2] [mm2] 185 185 Masterpact NW H3 150 120 95 Masterpact NW L1 70 50 50 35 35 Masterpact NT L1 25 16 16 25 150 120 95 70

5 3 2 10
8

5 3 2 10
7

5 3 2 10
6

10

20

30

40

60

100

150 200

300

kA eff

Curve di limitazione della corrente di cresta Masterpact 380/415 V

Icc cresta [kA] 300 Masterpact NW H3

200 Masterpact NW L1 100 80 70 60 50 40 30 20 10 Masterpact NT L1

20

30

40

60

100

200

kA eff

Schneider Electric

179

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Curve di limitazione Masterpact NT, NW

Curve di limitazione dell'energia specifica passante Masterpact 690 V

I t [A s] 10
9

Cu/PVC Cu/EPR Sez. Sez. [mm2] [mm2] 185 Masterpact NW H3 185 150 120 Masterpact NW L1 95 70 50 50 35 35 Masterpact NT L1 25 16 16 25 150 120 95 70

5 3 2 10
8

5 3 2 10
7

5 3 2 10
6

10

20

30

40

60

100

150 200

300 kA eff

Curve di limitazione della corrente di cresta Masterpact 690 V

Icc cresta [kA] 300

200

Masterpact NW H3 Masterpact NW L1

100 80 70 60 50 40 30 20 10

Masterpact NT L1

20

30

40

60

100

200

kA eff

180

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Filiazione
Filiazione vuol dire coordinare due dispositivi di protezione in serie utilizzando il loro potere di limitazione. Questa limitazione offre la possibilit di installare a valle interruttori con potere di interruzione inferiori a quello normalmente richiesto. Gli interruttori a monte svolgono un ruolo di barriera per le forti correnti di cortocircuito. Infatti, essi limitano i valori di corrente nel circuito e consentono perci agli interruttori a valle (con Pdi inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel loro punto di installazione) di essere sollecitati da correnti inferiori al loro Pdi in caso di cortocircuito. La limitazione di corrente avviene lungo tutto il circuito controllato dall'interruttore a monte e la filiazione interessa tutti gli apparecchi situati a valle di tale interruttore.

Filiazione Presentazione

Non limitata a due apparecchi consecutivi, ma pu essere realizzata anche tra apparecchi installati in quadri diversi. In questo modo, il termine filiazione viene ad indicare, in senso generale, tutte quelle associazioni di interruttori che permettono di installare in un punto di un impianto un interruttore di Pdi inferiore alla Icc presunta. E' inteso che il potere di interruzione dell'apparecchio a monte deve essere maggiore o uguale alla corrente di cortocircuito presunta nel punto in cui esso installato (corrente determinabile con il metodo proposto nelle pagine seguenti, vedere pag. 47). L'associazione di due apparecchi in filiazione prevista dalla norma CEI 64-8 e dalla norma CEI EN 60947-2. Secondo queste norme i dispositivi di protezione contro i cortocircuiti devono avere un potere di interruzione almeno

uguale alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione. tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore, a condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione; in questo caso le caratteristiche dei due dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia specifica passante (l2t) lasciata passare dal dispositivo a monte non risulti superiore a quella che pu essere sopportata senza danno dal dispositivo a valle e dalle condutture protette. La filiazione pu essere verificata solo con prove di laboratorio e le associazioni possibili possono essere fornite solamente dal costruttore. Le tabelle seguenti indicano le possibilit di filiazione tra i vari interruttori per reti 230 V, 400 V e 440 V.

Rete a 230V a valle di una rete a 400V


In caso di interruttori, unipolare + neutro o bipolari collegati tra fase e neutro in una rete a 400V, in un sistema TT o TNS, per determinare le possibilit di filiazione tra apparecchi a valle e a monte, consultare la tabella di filiazione per reti a 230 V.

Filiazione a tre livelli


Si identifichino tre interruttori in serie, A, B e C. Il funzionamento in filiazione fra i tre apparecchi assicurato nei due casi seguenti: c l'apparecchio di testa A si coordina in filiazione con l'apparecchio B e con l'apparecchio C (anche se il coordinamento in filiazione non soddisfacente tra gli apparecchi B e C). sufficiente verificare che le associazioni A+B e A+C abbiano il potere di interruzione necessario (vedere esempio 1). c due apparecchi successivi si coordinano tra loro, A con B e B con C (anche se il coordinamento in filiazione non soddisfacente tra gli apparecchi A e C). sufficiente verificare che le associazioni A+B e B+C abbiano il potere di interruzione necessario (vedere esempio 2).

Esempio 1: Rete a 400V


80
A

Esempio 2: Rete a 400V


48 kA
A

kA

200

A NS250L 50 kA

320 A NS400H 30 kA

63

A NS160NE 2 7 kA
C

100 A NSA160E 14 kA
C

25

A C60N

25 A C60N

L'interruttore di testa A un NS250L (Pdi: 150 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 80 kA. Si pu scegliere come interruttore B un NS160NE (Pdi: 25 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 50 kA, poich il potere di interruzione di questo apparecchio, per filiazione con l'NS250L a monte, di 150 kA. Come interruttore C pu essere impiegato un C60N (Pdi: 10 kA) per una lcc presunta ai suoi morsetti di 27 kA, poich il potere di interruzione di questo apparecchio per filiazione con l'NS250L a monte di 30 kA. da notare che il Pdi "rinforzato" del C60N con l'NS100N a monte solo di 25 kA, ma: A+B = 150 kA A+C = 30 kA.

L'interruttore di testa A un NS400H (Pdi: 70 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 48 kA. Si pu scegliere per interruttore B un NSA160E (Pdi: 16 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 30 kA, poich il potere di interruzione di questo apparecchio, per filiazione con l'NS400H a monte, di 30 kA. Come interruttore C pu essere impiegato un C60N (Pdi: 10 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti a valle di 14 kA, poich il potere di interruzione di questo apparecchio, per filiazione con il NSA160E a monte, di 15 kA. da notare che il Pdi del C60N non "rinforzato" per filiazione con il NS400H a monte, ma: A+B = 30 kA B+C = 15 kA.

Schneider Electric

181

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte C60a Icu [kA] 10 a valle Multi 9 C40a C40N C60a XC40 C60N C60H C60L (fino a 25 A) C60L (fino a 40 A) C60L (fino a 63 A) C120N NG125a NG125N 6 10 10 16 20 30 50 40 30 20 35 50 XC40 16

Filiazione Rete a 230/240 V

Tabella 1 - Filiazione tra Multi 9 a monte e Multi 9 a valle


C60N 20 C60H 30 C60L (25 A) 50 C60L (40 A) 40 C60L (63 A) 30 C120N 20 NG125a 30 NG125N 50 NG125L-LMA 100

Icu rinforzata [kA] 10 16 16 16 20 20 20 20 30 30 30 30 30 50 50 50 50 50 50 40 40 40 40 40 40 30 30 30 30 30 30 50 50 100 100 100 50 50 30 50 50 100 100 100 100 100 20 20 20 20 30 30 50 50 50 100 100 100

Tabella 2 - Filiazione tra Compact a monte e Multi 9 e Compact a valle


a monte NSC100N NSA160E NSA160NENSA160N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250sx NS250H NS250L

Icu [kA] 42 a valle Multi 9 C40a C40N C60a XC40 P25M >= 14 A C60N C60H C60L (fino a 25 A) C60L (fino a 40 A) C60L (fino a 63 A) C120N NG125a NG125N NG125L/LMA Compact NSA160E NSA160NE NSA160N NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H 6 10 10 16 50 20 30 50 40 30 20 30 50 100 25 50 70 100 42 25 85 85 90 100 85 90 100 42 42 42 40 40 42

25

50

70

25

85

85

90

100

150

85

90

100

150

Icu rinforzata [kA] 15 15 30 15 20 25 15 20 30 40 25 40 50 15 20 30 40 40 50 25 25 30 40 85 40 50 65 50 50 25 40 40 50 50 40 40 25 65 65 40 40 60 30 40 85 40 50 65 65 65 40 40 60 40 40 90 60 80 80 80 80 50 50 70 40 40 100 60 80 80 80 80 50 50 70 40 40 100 60 80 80 80 80 70 70 85 150 50 85 85 50 85 85 60 90 90 60 100 100 60 100 100 150 50 50 85 50 85 50 90 60 90 90 100 60 100 100 100 60 150 150 150 150 90 100 150 150 85 50 90 60 90 90 100 60 100 100 50 85 85 60 90 90 60 100 100 40 50 65 65 50 40 40 60 60 65 80 80 65 50 50 70 60 65 80 80 65 50 50 70 60 65 80 80 65 70 70 85 150 60 100 100 150 100 60 150 150 30 40 40 40 40 40 40 40

150

182

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tabella 3 - Filiazione tra Compact a monte e Compact a valle
a monte NS400N Icu [kA] 85 a valle Compact NSA160E NSA160NE NSA160N NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H NS400N NS400H NS630N NS630H NS630bN NS630bH NS800N NS800H NS1000N NS1000H NS1250N 25 50 70 100 42 25 85 85 90 100 85 90 100 85 100 85 100 50 70 50 70 50 70 50 100 100 100 85 50 100 60 100 100 100 50 65 85 NS400H 100 60 100 100 NS400L 150 60 100 100 150 100 60 150 150 150 150 150 150 150 150 150 100 100 100 100 85 50 100 60 100 100 100 NS630N 85 50 65 85 NS630H 100 60 100 100 NS630L 150 60 100 100 150 100 60 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 100 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 100 100 100 100 100 NS630bL 150 NS800L 150 NS1000L 150 NT L1 150 NW L1 150

Icu rinforzata [kA]

Schneider Electric

183

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte XC40 Icu [kA] 6 a valle Multi 9 C40a C40N C60a XC40 C60N C60H C60L (fino a 25 A) C60L (fino a 40 A) C60L (fino a 63 A) C120N NG125a NG125N 6 10 5 6 10 15 25 20 15 10 16 25 6 10 C40N 10

Filiazione Rete a 400/415 V

Tabella 4 - Filiazione tra Multi 9 a monte e Multi 9 a valle


C60N 10 C60H 15 C60L (25 A) 25 C60L (40 A) 20 C60L (63 A) 15 C120N 10 NG125a 16 NG125N 25 NG125L-LMA 50

Icu rinforzata [kA] 10 10 10 15 10 10 15 15 15 20 25 25 25 25 25 15 20 20 20 20 20 10 15 15 15 15 15 16 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 50 50 50 50 10 10 10 15 16 10 15 25 20 25 50

Tabella 5 - Filiazione tra Compact a monte e Multi 9 e Compact a valle


a monte NSC100N NSA160E NSA160NE NSA160N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250sx NS250H NS250L Icu [kA] 18 a valle Multi 9 C40a C40N C60a XC40 P25M >= 14 A C60N C60H C60L (fino a 25 A) C60L (fino a 40 A) C60L (fino a 63 A) C120N NG125a NG125N NG125L/LMA Compact NSA160E NSA160NE NSA160N NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H 6 10 5 6 15 10 15 25 20 15 10 16 25 50 16 25 36 70 18 16 25 36 50 70 36 50 70 25 25 25 36 25 36 50 30 50 50 50 30 70 70 70 25 25 36 30 36 50 18 16 16 25 36 16 25 36 50 70 150 36 50 70 150

Icu rinforzata [kA] 10 15 15 18 18 18 18 10 15 15 16 16 16 16 10 15 15 25 25 25 25 25 25 25 25 25 10 15 15 25 25 25 30 30 30 30 25 25 16 25 25 25 25 10 15 15 16 16 16 16 15 25 25 25 25 15 25 25 25 30 30 30 30 25 25 36 20 30 50 30 40 40 40 40 25 25 36 20 30 50 30 40 40 40 40 25 25 36 70 30 36 50 20 30 50 30 40 40 40 40 25 25 70 150 30 36 50 150 50 30 150 150 150 150 70 70 36 25 36 50 30 50 50 50 30 70 70 70 25 36 30 36 50 25 25 30 30 30 25 25 36 30 30 40 40 30 25 25 36 30 30 40 40 30 25 25 36 70 30 36 50 30 30 40 40 30 25 25 70 150 30 36 50 150 50 30 150 150 150 150 150 150 150 15 25 20 30 20 30 20 30

184

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tabella 6 - Filiazione tra Compact a monte e Compact a valle
a monte Icu [kA] a valle Compact NSA160E NSA160NE NSA160N NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H NS400N NS400H NS630N NS630H NS630bN NS630bH NS800N NS800H NS1000N NS1000H NS1250N 16 25 36 70 18 16 25 36 50 70 36 50 70 45 70 45 70 50 70 50 70 50 70 50 70 45 70 70 45 25 45 45 50 30 70 70 70 NS400N 45 25 36 36 NS400H 70 30 36 50 NS400L 150 30 36 50 150 50 30 150 150 150 150 150 150 150 150 150 70 70 45 70 70 45 25 45 45 50 30 70 70 70 NS630N 45 25 36 36 NS630H 70 30 36 50 NS630L 150 30 36 50 150 50 30 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 50 70 50 70 50 70 70 50 50 70 70 70 da NS630bN a NS1600N 50 NS630bH 70

Icu rinforzata [kA]

Tabella 7 - Filiazione tra Compact e Masterpact a monte e Compact a valle


a monte Icu [kA] a valle Compact NSA160E NSA160NE NSA160N NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H NS400N NS400H NS630N NS630H NS630bN NS630bH NS800N NS800H NS1000N NS1000H NS1250N 16 25 36 70 18 16 25 36 50 70 36 50 70 45 70 45 70 50 70 50 70 50 70 50 70 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 70 70 70 70 70 70 70 70 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 70 70 100 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 150 100 100 100 100 100 NS630bL 150 NS800H 70 NS800L 150 NS1000H 70 NS1000L 150 NS1250H 70 NS1600H 70 NT L1 150 NW L1 150

Icu rinforzata [kA]

Schneider Electric

185

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Filiazione Rete a 440 V

Tabella 8 - Filiazione tra Compact a monte e Multi 9 e Compact a valle


a monte NSA160E NSA160NE NSA160N NS160E Icu [kA] 10 a valle Multi 9 C60N C60H C60L (fino a 25 A) C60L (fino a 40 A) C60L (fino a 63 A) C120N NG125a NG125N NG125L/LMA Compact NSA160E NSA160N NSA160N NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H 10 20 40 10 15 18 65 18 10 25 35 50 65 35 50 65 130 130 65 65 130 130 35 65 65 130 130 35 65 65 65 65 130 130 25 35 50 150 50 35 50 50 150 50 65 130 65 130 6 10 20 15 10 15 18 10
NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS160L NS250N NS250sx NS250H NS250L

25

35

50

65

130

35

50

65

130

Icu rinforzata [kA] 10 15 20 25 25 20 15 20 25 25 20 15 20 25 25 20 20 25 30 30 25 20 25 30 30 25

Tabella 9 - Filiazione tra Compact a monte e Compact a valle


a monte NS400N Icu [kA] 45 a valle Compact NSA160E NSA160NE NSA160NE NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H NS400N NS400H NS630N NS630H NS630bN NS630bH NS800N NS800H NS1000N NS1000H NS1250N 10 15 18 65 18 10 25 35 50 65 35 50 65 42 65 42 65 50 65 50 65 50 65 50 65 65 130 130 130 65 65 130 130 130 130 130 130 130 130 130 130 65 50 65 50 65 130 130 130 130 130 130 130 130 130 42 65 130 130 42 65 130 130 130 130 50 65 130 130 42 42 65 65 130 130 42 42 65 65 130 130 130 130 50 50 65 65 130 130 42 50 150 50 42 50 150 50 NS400H 65 NS400L 130 NS630N 42 NS630H 65 NS630L 130 NS630bL 130 NS800N 50 NS800H 65 NS800L 130

Icu rinforzata [kA]

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tabella 10 - Filiazione tra Compact a monte e Compact a valle
a monte NS1000N Icu [kA] a valle Compact NSA160E NSA160NE NSA160NE NS80HMA NSC100N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250sx NS250H NS400N NS400H NS630N NS630H NS630bN NS630bH NS800N NS800H NS1000N NS1000H NS1250N 10 15 18 65 18 10 25 35 50 65 35 50 65 42 65 42 65 50 65 50 65 50 65 50 65 65 65 50 65 50 65 130 130 130 130 130 130 130 130 130 130 130 65 65 65 65 65 65 65 65 65 50 65 50 65 100 100 100 100 100 100 100 100 100 65 65 65 50 65 130 130 50 65 100 100 50 50 65 65 130 130 50 50 65 65 100 100 50 NS1000H 65 NS1000L 130 NS1250N 50 NS1250H 65 NS1600H 65 NT L1 150 NW L1 150

Icu rinforzata [kA]

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Le tabelle seguenti indicano i tipi di interruttore da installare sulle partenze nel caso di 2 o 3 trasformatori in parallelo. Sono determinate in base alle seguenti ipotesi: c la potenza di cortocircuito della rete a monte di 500 MVA;

Filiazione Trasformatori in parallelo

c i trasformatori sono identici (... kV/400 V) ed hanno caratteristiche standard (vedere pag. 49); c la corrente di cortocircuito sul sistema di sbarre non tiene conto delle impedenze di collegamento (caso pi sfavorevole).

Nota Per collegare due o pi trasformatori in parallelo, occore soddisfare le seguenti condizioni: c stessa Vcc; c stesso rapporto di trasformazione a vuoto; c avvolgimenti aventi lo stesso indice (gruppo) orario (es.: Dy - 11); c rapporto delle potenze tra i trasformatori non superiore a 2.

Esempio 1: 2 trasformatori in parallelo

Filiazione nel caso di due trasformatori in parallelo


potenza dei trasformatori [kVA] Icc max a valle di D4 [kA] (1) In dei trasformatori [A] interruttori di macchina D1 e D2 Pdi [kA] interruttore D4 in filiazione Pdi rinforzato [kA] 70 kA 315 22,1 444 NS630N 45 400 27,8 564 NS630N 45 500 34,4 704 NS800N 50 630 44 887 NS1000N 50 630 42,9 887 NS1000H 70 NS630N NS400N NS250N NS160N NS630N NS400N NS250N NS160N NS250N NS160N NS250N NS160N NS630N NS400N NS250N NS160N NS630N NS400N NS250N NS160N 800 36,6 1126 NS1250N 50

D1

D2

D4 Icc
50 kA

45 kA

Esempio 2: 3 trasformatori in parallelo

Filiazione nel caso di tre trasformatori in parallelo


potenza dei trasformatori [kVA] Icc max a valle di D4 [kA] (1) In dei trasformatori [A] interruttori di macchina D1, D2 e D3 Pdi [kA] interruttore D4 in filiazione Pdi rinforzato [kA] 70 kA 250 26,1 352 NS400N 45 315 32,6 444 NS630N 45 400 40,9 564 NS630N 45 500 50,5 704 NS800H 70 NS630N NS400N NS250N NS160N NS250N NS160N NS250N NS160N NS250N NS160N 630 62,4 887 NS1000H 70 NS630N NS400N NS250N NS160N 800 53,6 1126 NS1250H 70 NS630N NS400N NS250N NS160N

D1

D2

D3

D4

Icc

50 kA 45 kA

(1) La Icc fornita a titolo indicativo. Potr essere diversa in funzione della Vcc fornita dai costruttori di trasformatori. In tal caso consultateci. Esempio 1 Si considerino 2 trasformatori da 800 kVA in parallelo. Gli interruttori di macchina saranno NS1250N muniti di unit di controllo Micrologic 2.0 regolati a 1125 A (1250 0,9). Le partenze sono 2, rispettivamente da 125 e 630 A. La Icc max a valle di D4 di 36,6 kA. La partenza da 630 A sar protetta da un interruttore NS630N (Pdi in filiazione di 50 kA). La partenza da 125 A sar protetta da un NS160N (Pdi in filiazione di 50 kA). Esempio 2 Si considerino 3 trasformatori da 630 kVA in parallelo. Gli interruttori di macchina saranno NS1000H muniti di unit di controllo Micrologic 2.0 regolati a 900 A (1000 0,9). Le partenze sono 2 rispettivamente da 250 e 400 A. La Icc max a valle di D4 di 62,43 kA. La partenza da 250 A sar protetta da un interruttore NS250N (Pdi in filiazione di 70 kA). La partenza da 400 A sar protetta da un NS400N (Pdi in filiazione di 70 kA).

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Il concetto di selettivit
In un impianto elettrico la distribuzione viene effettuata tramite dispositivi di protezione, sezionamento e comando installati in serie tra di loro per una migliore gestione dellenergia. In una distribuzione radiale lobiettivo primario della selettivit quello di separare dalla rete elettrica le sole partenze soggette a guasto ed ottenere il massimo livello di continuit di servizio.

Selettivit Presentazione

Le principali perturbazioni che possono interessare una rete elettrica di bassa tensione sono: c il sovraccarico; c il cortocircuito; c il guasto verso terra. Se il coordinamento selettivo tra i dispositivi di protezione installati in serie non corretto, la perturbazione pu provocare la mancanza di tensione in una zona pi o meno vasta della rete elettrica. Il livello di selettivit pu essere: c totale Il coordinamento si dice totalmente selettivo se, per tutte le correnti di guasto, fino alla corrente di cortocircuito IccB, apre solo e soltanto linterruttore B installato subito a monte del guasto, c parziale Il coordinamento si dice parzialmente selettivo se la condizione sopra riportata viene verificata solo fino ad un certo valore di corrente Is (detto limite di selettivit). Per correnti superiori a Is gli interruttori A e B aprono simultaneamente.

Icc A A Icc B B

Selettivit totale si apre solo B Ir B Selettivit parziale si apre solo B Ir B si aprono A e B Is Icc B Icc Icc B Icc

Selettivit = continuit di servizio

I campi di selettivit
In questo capitolo verranno presi in considerazione due tipi di perturbazioni: i sovraccarichi e i cortocircuiti. Generalmente, un sovraccarico viene considerato come una sovracorrente di intensit compresa tra 1,1 e 10 volte la corrente di impiego della conduttura. I guasti che danno origine a correnti superiori a tale valore sono considerati cortocircuiti e quindi devono essere eliminati nel pi breve tempo possibile.

c In sovraccarico Il dispositivo di protezione contro i sovraccarichi ha una curva di sgancio generalmente a tempo inverso al fine di meglio adattarsi alla caratteristica di sovraccaricabilit del cavo e del carico. Il metodo normalmente utilizzato per verificare la selettivit in sovraccarico consiste nel riportare su scala bilogaritmica le caratteristiche di funzionamento delle protezioni installate in serie. La selettivit assicurata se il tempo di non intervento del dispositivo a monte superiore al tempo massimo di interruzione del dispositivo a valle per qualunque corrente di sovraccarico. Questa condizione sempre verificata in pratica se il rapporto tra le correnti nominali o di regolazione del dispositivo a monte e del dispositivo a valle superiore a 1,6.

c In cortocircuito Le tecniche che permettono di realizzare la selettivit in cortocircuito si basano sullutilizzo di interruttori e/o sganciatori di tipo e di regolazione diversa e si possono identificare come segue: v selettivit amperometrica, v selettivit cronometrica, v selettivit energetica, v selettivit logica. Queste tecniche possono essere applicate, nello stesso impianto, sia singolarmente sia in combinazione. Si ricorda che il coordinamento selettivo va verificato sia in sovraccarico che in cortocircuito.

Selettivit amperometrica
La selettivit amperometrica basata sulla differenziazione delle soglie di intervento istantanee o di corto ritardo (ImA e ImB) degli interruttori installati in serie. Il limite di selettivit dato dalla soglia magnetica dell'interruttore a monte (ImA). Si applica prevalentemente a livello di distribuzione terminale dove gli interruttori sono istantanei e conduce generalmente ad una selettivit parziale. Questa tecnica tanto pi efficace quanto pi si differenziano le correnti di cortocircuito nei punti in cui vengono installati gli

interruttori e quindi quando si in presenza di conduttori di piccola sezione che abbattono notevolmente il livello di cortocircuito tra monte e valle. Si realizza selettivit totale solo quando la corrente di cortocircuito ai morsetti dellinterruttore a valle inferiore alla soglia di intervento istantaneo o di corto ritardo dellinterruttore a monte. Per ottenere selettivit amperometrica (parziale o totale), il minimo rapporto tra la soglia di intervento istantaneo della protezione a monte e a valle deve essere superiore a 1,5 per tener conto delle tolleranze di intervento ammesse dalle norme.

AIST
A B

BIST
ICC

tA = tB apre solo B I rB I mB I mA aprono AeB ICC

Selettivit amperometrica Schneider Electric 189

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Selettivit cronometrica
La selettivit cronometrica si ottiene differenziando i tempi di intervento dei dispositivi di protezione e rispettando comunque un rapporto tra le correnti di intervento istantaneo (o di corto ritardo) dei due dispositivi non inferiore a 1,5 come richiesto anche per la selettivit amperometrica. In particolare, occorre verificare che il tempo totale di interruzione dell'interruttore posto a valle (tiB) sia inferiore al tempo di ritardo allo sgancio del dispositivo posto a monte (trA). Le temporizzazioni realizzate con interruttori di nostra produzione si sviluppano in generale su quattro gradini con tempi crescenti e selettivi tra di loro; ci consente di realizzare un coordinamento con selettivit totale su quattro livelli di distribuzione. Gli interruttori adatti ad essere temporizzati sono quelli di categoria B secondo la Norma CEI EN60947-2, i quali riescono a sopportare, da chiusi, valori elevati di corrente per un tempo significativo. Questo comportamento caratterizzato dalla "corrente di breve durata ammissibile nominale - Icw" (in kA per 0,5 o 1 sec.). Al di sopra del valore Icw, l'interruttore deve assolutamente intervenire istantaneamente, non essendo in grado di sopportare questi valori di corrente, a causa delle elevate sollecitazioni elettrodinamiche e termiche che si determinano e di conseguenza

Selettivit Presentazione

ATEMP
t
t

ATEMP BIST
A B ICC

BIST
A B trA tiB gradino 1 gradino
trA tiB

ICC

gradino 1 gradino

apre solo B I rB IcuB

ICC
I rB

apre solo B IistA

aprono AeB

ICC

Selettivit cronometrica senza soglia istantanea trA = ritardo sgancio tiB = tempo di interruzione

Selettivit cronometrica con soglia istantanea trA = ritardo sgancio tiB = tempo di interruzione

non si pu avere selettivit cronometrica. In questi casi la selettivit non risulta totale, ma limitata dalla corrente di intervento istantaneo Iist dello sganciatore dell'interruttore di monte, a meno che si utlizzi un interruttore limitatore a valle che consenta di realizzare la selettivit energetica. Le prestazioni Icw degli interruttori Masterpact sono molto elevate e rendono quindi questi interruttori particolarmente adatti a garantire la selettivit fino

agli elevati valori di corrente di cortocircuito che si raggiungono utilizzando trasformatori MT/BT di grossa potenza o trasformatori in parallelo. Occorre aggiungere che l'impiego di sganciatori ritardabili implica maggiori sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche per i componenti dell'impianto elettrico; infatti, il tempo complessivo di interruzione risulta di molto superiore al periodo (20 ms) relativo ad un'onda di corrente alla frequenza di 50 Hz.

Selettivit energetica
Considerando due interruttori aventi sganciatori per i quali non possibile impostare un tempo di ritardo allintervento, la selettivit energetica pu consentire di ottenere un limite di selettivit che va oltre il valore della soglia magnetica dellinterruttore a monte. Ci dovuto allimpiego di un interruttore limitatore a valle. Nel caso in cui linterruttore a monte in categoria B ma con Icw < Icu, grazie alla limitazione operata dallinterruttore a valle, anche possibile avere un limite di selettivit superiore alla soglia istantanea dellinterruttore a monte, che, come si visto in precedenza, inferiore a Icw (Iist < Icw). Data lesiguit dei tempi di intervento delle protezioni a monte e a valle, per lo studio della selettivit energetica non si confrontano le curve di intervento correntetempo dei dispositivi installati in serie, ma la curva dellenergia specifica lasciata passare dallinterruttore a valle e la curva dellenergia di non intervento dellinterruttore a monte (caratteristiche I2t): per avere selettivit energetica queste due curve non devono avere punti di intersezione. Mentre leffetto di limitazione sullenergia specifica passante funzione del tipo di interruttore (contatti, meccanismo di apertura e camere di interruzione), il livello di energia di non sgancio dipende dalla caratteristica di intervento dello sganciatore (soglia istantanea e relativo tempo di intervento) e dalla soglia di repulsione dei contatti (apertura incondizionata).

Per realizzare al meglio una selettivit di tipo energetico necessario quindi utilizzare: c sganciatori istantanei con tempo di risposta dipendente dalla corrente di cortocircuito e differenziati per taglia; c interruttori fortemente limitatori con una soglia di repulsione dei contatti differenziata per taglie. Lutilizzo a valle di interruttori limitatori permette inoltre di ridurre sensibilmente le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche a cui soggetto limpianto e di contenere i ritardi intenzionali imposti agli interruttori installati a livello primario di distribuzione e quindi ridurre i tempi di interruzione per cortocircuito sulle sbarre. Gli interruttori della serie NS da 100 a 630 A sono stati appositamente studiati per realizzare una selettivit energetica totale, infatti grazie alle tecniche estremamente innovative dell'interruzione roto-attiva e dello sgancio riflesso, essi sono in grado di sfruttare l'energia dell'arco e la pressione da esso sviluppata all'interno dell'interruttore per una rapidissima apertura dei contatti e per l'azionamento rapidissimo di uno speciale sganciatore a pressione. Il perfetto coordinamento tra le caratteristiche degli interruttori di diversa taglia consente di realizzare selettivit totale di tipo energetico tra interruttori Compact NS osservando unicamente le due semplici regole seguenti: c le correnti di regolazione termica degli sganciatori in serie devono avere un rapporto superiore a 1,6; c le taglie degli interruttori in serie devono essere differenziate di un rapporto maggiore o uguale a 2,5.

Caratteristica di intervento Compact serie NS

AIST
B A

BIST
ICC

tA tB tC

IA

IB

IC

ICC

I2 t [A2S] A B Energia di non intervento

Energia passante

IA

IB

IC

ICC

IA = soglia magnetica / corto ritardo IB = soglia istantanea IC = soglia di sgancio riflesso Schneider Electric

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Selettivit logica
Questa tecnica di selettivit pu essere applicata solo con sganciatori elettronici STR e unit di controllo Micrologic, e richiede uno scambio di informazioni tramite un filo pilota che collega due o pi dispositivi di protezione in serie. Il principio di funzionamento semplice: c lo scambio di informazioni richiede un tempo massimo di 100 ms quindi tutti gli sganciatori interessati dalla selettivit logica devono essere temporizzati sul secondo gradino di temporizzazione (t maggiore di 100 ms); c tutti gli interruttori che vedono transitare una corrente superiore alla soglia di funzionamento inviano un segnale di attesa allinterruttore installato a monte; c linterruttore installato immediatamente a monte del cortocircuito, non ricevendo nessun ordine di attesa, apre istantaneamente, mentre il successivo interruttore a monte rimane chiuso consentendo cos di realizzare un intervento selettivo. Cos facendo il tempo di eliminazione del guasto limitato al minimo indispensabile a tutti i livelli di distribuzione, i livelli di selettivit possono essere maggiori del numero di gradini di temporizzazione e laffidabilit globale dellimpianto migliorata.

ICC

Selettivit differenziale
La selettivit in caso di guasto verso terra altrettanto importante della selettivit in sovraccarico e in cortocircuito. Nel caso si abbiano due dispositivi differenziali in serie, devono essere rispettate entrambe le seguenti condizioni: c la soglia di intervento differenziale del dispositivo a monte deve essere maggiore o al limite uguale a 2 volte la soglia del dispositivo a valle;

c il ritardo intenzionale del dispositivo a monte deve essere maggiore o al limite uguale al tempo totale di apertura del dispositivo a valle. Per maggiori dettagli e per consultare la tabella di selettivit si rimanda al capitolo dedicato alla protezione delle persone (vedere pag. 228).

Si ricorda che se la protezione contro i guasti verso terra a monte delegata alla protezione contro le sovracorrenti (sistemi TN), leventuale dispositivo differenziale installato a valle dovr avere una caratteristica (soglia e tempo di intervento) inferiore a quella del dispositivo magnetotermico.

La selettivit con gli interruttori Masterpact NT, NW e Compact NS630b/3200


Le prestazioni elettriche in cortocircuito dei nuovi interruttori Masterpact NT ed NW e Compact NS da 630b a 3200 consentono di soddisfare le diverse esigenze impiantistiche, dalla necessit di realizzare selettivit ai diversi livelli dimpianto a quella di avere elevati poteri dinterruzione. Le caratteristiche principali delle nuove gamme di interruttori sono le seguenti: c Masterpact NT H1, NW N1, H1 ed H2a Gli interruttori Masterpact NT ed NW nelle versioni sopra indicate presentano un valore di corrente di breve durata ammissibile pari al potere dinterruzione estremo (Icw = Icu) rispettivamente per 0.5s e 1s; essi possono essere temporizzati per lintero campo di correnti di cortocircuito che sono in grado di interrompere, realizzando quindi la selettivit cronometrica fino ad un valore di corrente di cortocircuito pari a 42 kA per lNT tipo H1 e 85 kA per lNW tipo H2a. Sulle unit di controllo Micrologic nelle versioni 5.0, 6.0 e 7.0 si possono impostare fino a 4 gradini di temporizzazione della soglia di corto ritardo, per un tempo dinterruzione massimo di 0.5 s;

c Masterpact NW H2 Nella versione H2 linterruttore Masterpact NW ha un valore di Icw=85 kA<Icu=100 kA. Linterruttore Masterpact di tipo H2 possiede perci una soglia di autoprotezione istantanea per le correnti di cortocircuito comprese tra 85 e 100 kA; questa soglia sensibile al valore di picco della corrente di cortocircuito ed fissata in fabbrica ad un valore che sta appena al di sotto della tenuta elettrodinamica dellapparecchio. Il raggiungimento di soglie di autoprotezione elevate stato possibile grazie allimpiego di trasformatori di corrente in aria che consentono una misura precisa (assenza di saturazione), fino al valore di Icw. Linterruttore pu comunque essere dotato di uno sganciatore avente protezione di corto ritardo temporizzabile allo scopo di realizzare la selettivit cronometrica fino a Icc = Icw, al di sopra del quale interviene lautoprotezione; quindi possibile eliminare la protezione istantanea (Ii=215 In) dell'unit di controllo Micrologic; c Masterpact NW H3 Con la versione NW H3 (In da 2000 A a 4000 A) si ha la possibilit di avere un interruttore con elevato potere dinterruzione (Icu = Ics = 150 kA), mantenendo un alto valore di corrente di breve durata ammissibile (Icw = 65 kA),

per esigenze di selettivit cronometrica. Anche in questo caso, cos come per la versione H2, per le correnti di cortocircuito superiori a Icw si ha lintervento di una soglia di autoprotezione istantanea in corrispondenza della tenuta elettrodinamica dellinterruttore, pari a 150 kA in valore di picco. Per ottenere un potere dinterruzione cos elevato si resa necessaria la realizzazione di un meccanismo di sgancio che bypassasse quello dellunit di controllo per le correnti superiori alla tenuta termica Icw; per queste correnti infatti lunit di controllo non garantisce tempi cos rapidi da evitare il danneggiamento dellinterruttore. Il nuovo meccanismo di sgancio brevettato da Schneider sfrutta lazione della forza elettromagnetica creata dalla corrente di guasto per allontanare il contatto mobile del polo interessato dalla corrente di guasto dal contatto fisso. Il movimento del polo grazie ad una catena cinematica viene trasmesso ad una leva, la quale libera con la sua azione lalbero su cui sono montati i poli dellinterruttore; c Masterpact NT ed NW L1 Con la versione L1, gli interruttori NT ed NW sono limitatori e hanno elevato potere dinterruzione (Icu = 150 kA a Vn = 400 V). Grazie alla loro capacit di limitazione

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consentono ad esempio di abbattere una corrente di cortocircuito presunta pari a 150 kA in valore efficace ad un valore di cresta di 75 kA e 170 kA rispettivamente per Masterpact NT ed NW. v Linterruttore NW L1 (In da 800 a 2000 A) conserva una buona tenuta termica (Icw = 30 kA). La limitazione della corrente di cortocircuito ottenuta grazie ad una conformazione dei contatti dellinterruttore tale da aumentare la forza di repulsione sul contatto mobile e favorire la spinta dellarco nella camera dinterruzione. Anche per questa versione presente il meccanismo di sgancio rapido della versione H3. v Linterruttore NT L1 (In da 800 a 1000 A), oltre ad avere una conformazione dei poli simile a quella dellNW L1, per garantire tempi rapidi dintervento utilizza una funzione dellunit di controllo che, in presenza di un cortocircuito consente di avere un intervento basato non sul valore istantaneo della corrente, ma sulla pendenza del primo fronte di salita della forma donda della corrente stessa; infatti la

Selettivit Presentazione

pendenza del fronte donda della corrente di cortocircuito raggiunge i massimi valori negli istanti iniziali del guasto, quando la corrente in fase di rapida crescita, e quindi lordine di sgancio viene dato dallunit di controllo in tempi pi rapidi. c Compact NS da 630b a 3200 tipo N ed H Gli interruttori Compact NS tipo N ed H nelle due taglie dimensionali, da 630 A a 1600 A e da 2000 A a 3200 A, presentano rispettivamente un valore di Icw per 0.5 s pari a 25 kA e 30 kA; c Selettivit energetica tra interruttori Masterpact NW ed NT H1 a monte e interruttori Compact NS da 100 a 630 A a valle. Gli interruttori NS aventi corrente nominale fino a 630 A sono in grado di realizzare una selettivit totale con gli interruttori Masterpact in tutte le versioni possibili, ad eccezione della versione NT L1, dotati dellunit di controllo avente il minimo numero di regolazioni, cio lunit di controllo Micrologic 2.0.

Ci si deve alla loro capacit di limitazione delle correnti di cortocircuito, alla loro rapidit di interruzione del circuito sede del guasto e alla leggera temporizzazione impostata sulla soglia di corto ritardo dellunit di controllo Micrologic 2.0. In particolare da sottolineare come questo fatto si verifichi anche con gli interruttori NW H3 ed L1 a monte, cio quelli con potere dinterruzione pari a 150 kA; c Selettivit energetica tra interruttori Compact NS N ed H da 630b a 3200 a monte e interruttori Compact NS da 100 a 630 A a valle. Gli interruttori NS aventi corrente nominale fino a 630 A sono in grado di realizzare una selettivit in molti casi totale con i nuovi interruttori scatolati a monte dotati dellunit di controllo base, Micrologic 2.0. Anche in questo caso come nel precedente la selettivit energetica dovuta agli effetti concomitanti della limitazione operata dai Compact NS fino a 630 A a valle e della temporizzazione impostata sulle unit di controllo Micrologic.

Sezione del polo di un interruttore Compact NS 100/630 che evidenzia linterruzione rotoattiva

Meccanismo di sgancio riflesso dellinterruttore Compact NS 100/630 che sfrutta la pressione dei gas allinterno della camera dinterruzione

Sistema di sgancio rapido per Masterpact NW H3 ed L1

Polo dellinterruttore Masterpact NW L1

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Selettivit tra interruttori modulari C60 a monte e a valle, e interruttori modulari C120 o NG125 a monte e a valle
In questi casi la selettivit amperometrica e quindi il limite di selettivit dato semplicemente dalla soglia magnetica dellinterruttore a monte, che fissa. Questo valore di selettivit si ottiene se tra le correnti nominali dei due interruttori rispettato un rapporto minimo pari a 1.6 (Inmonte/Invalle 1.6). c Esempio 1: interruttore a monte: C60H curva D 63 A interruttore a valle: C60a curva C 32 A limite di selettivit = (1014) In = 630 882 A c Esempio 2: interruttore a monte: NG125L curva D 125 A interruttore a valle: C120N curva C 80 A limite di selettivit = (1014) In = 1250 1750 A

Selettivit Selettivit tra interruttori modulari Regole per le tabelle di selettivit


Condizioni di utilizzazione delle tabelle di selettivit
I valori forniti nelle tabelle di selettivit sono da intendere per reti alla tensione alternata pari a 400 V, 50 Hz. Per reti a tensione superiore in corrente continua rimane valido il concetto di selettivit amperometrica e, dove applicabile, di selettivit cronometrica. Per individuare il limite di selettivit occorre: c individuare la colonna relativa allinterruttore a monte in base al tipo, allo sganciatore o unit di controllo e alla corrente nominale; c individuare la riga relativa allinterruttore a valle in base al tipo, alla caratteristica di intervento e alla corrente nominale. Il punto di incrocio tra la riga e la colonna cos individuate, indica, se esiste, il limite di selettivit. Una T indica che tale limite il potere di interruzione dellinterruttore a valle (e quindi selettivit totale). Regolazione degli sganciatori magnetotermici o elettronici degli interruttori a monte I valori di selettivit indicati nelle tabelle delle pagine seguenti sono garantiti se sono rispettate le condizioni di regolazione delle protezioni della tabella sottostante. Le condizioni della tabella, se rispettate, assicurano in particolare che le curve dintervento degli sganciatori nella zona dintervento della termica e della magnetica non si sovrappongano. Se la selettivit tra due interruttori amperometrica, cio pari alla soglia magnetica dell'interruttore a monte, il valore letto in tabella quello ottenuto in corripondenza della massima regolazione della soglia magnetica stessa (corto ritardo o soglia istantanea). Gli interruttori in categoria B (NS630b/3200, Masterpact NT H1 e NW N1, H1, H2a, H2) consentono di realizzare la selettivit cronometrica grazie allimpiego di unit di controllo temporizzabili sulla soglia di corto ritardo. In presenza di due interruttori in categoria B in cascata si pu quindi avere selettivit rispettando le seguenti condizioni: c Im (a monte) / Im (a valle) 1,5; c tempo di non sgancio a monte > tempo totale dinterruzione a valle, cio differenza di un gradino di temporizzazione tra le regolazioni di corto ritardo della protezione a monte e a valle.

sganciatore a monte TM..D

applicazione Distribuzione Partenza motore

sganciatore a valle TM..D o Multi9 STR..SE/GE MA+ rel termico magnetoterm.mot. STR..ME TM..D o Multi9 STR..SE/GE MA+ rel termico magnetoterm.mot. STR..ME TM..D o Multi9 STR..SE/GE Micrologic 2/5/6/7.0 MA + rel termico magnetoterm.mot. STR..ME

STR2.. o 3.. temp. LR fisso

Distribuzione Partenza motore

Micrologic 2/5/6/7.0 STR5.. o 6.. temporizzazione LR regolabile impostata sul gradino superiore rispetto alla protezione a valle

Distribuzione

rapporto minimo tra le regolazioni a monte e a valle Ir monte/Ir valle Im monte/Im valle 1.6 2 1.6 1.5 3 2 3 2 3 1.5 2.5 1.5 1.6 1.5 3 1.5 3 1.5 3 1.5 1.6 1.5 1.2 1.5 3 3 3 1.5 1.5 1.5

Partenza motore

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193

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte NG125, N, L, C120N curva B a valle In[A] 16 20 25 32 C40a 6 63 80 400 500 curva B 10 80 100 100 16 100 125 20 125 25 32 40 C40a 6 63 80 400 500 C40N 10 100 350 XC40 16 125 curva C 20 25 32 40 C40N 6 63 80 400 500 curva B 10 80 100 100 16 100 125 20 125 25 32 40

Selettivit a monte: NG125, C120 a valle: DPNa, DPN

Tabella 1 - Limite di selettivit espresso in A


NG125a, N, L, C120N curva C 125 16 20 25 32 T 170 400 500 T 200 350 3750 270 3700 3700 2700 2400 T 170 400 500 T 200 350 3700 270 3700 3700 2700 2400 4500 170 400 500 4500 200 350 3750 270 3700 3700 2700 2400

40 700 500 160 160 160

50 800 600 200 200 200 200 800 600 450 200 200

63 3000 1800 1000 1000 800 800 3000 1800 1000 1000 800 600 3000 1800 1000 1000 800 800

700 500 340 160

700 500 160 160 160

800 600 200 200 200 200

80 T 3000 2000 1600 1300 1000 320 T 3000 2000 1600 1300 1000 320 4500 3000 2000 1600 1300 1000 320

100 T T 3300 2500 2100 1800 1600 T 4000 3300 2500 2100 1800 1600 4500 4500 3300 2500 2100 1800 1600

40 700 500 340 340

50 800 600 450 450 450

63 3000 1800 1300 1000 800 600 3000 1800 1300 1000 800 600 3000 1800 1250 1000 800 600

700 500 340 340

800 600 450 450 450

700 500 340 320

800 600 450 400 400

80 4000 3000 2000 1600 1300 1000 700 4000 3000 2000 1600 1300 1000 700 4500 3000 2000 1600 1300 1000 700

100 4500 4300 3300 2500 2100 1800 1600 4500 4300 3300 2500 2100 1800 1600 4500 4500 3300 2500 2100 1800 1600

125 4500 4500 4400 3700 3300 2700 2400 4500 4500 4400 3700 3300 2700 2400 4500 4500 3700 3700 3700 2700 2400

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte a valle C60a/N/H/L curva B, C, Z In [A]
0,5 0,75 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 1 2 3 4 6 10 16 20 25 32 40 50 63 1,6 2,5 4 6,3 10 12,5 16 25 40

Selettivit a monte: NG125N/L, C120N a valle: C60a/N/H/L/L-MA

Tabella 2 - Limite di selettivit espresso in kA


NG125N/L, C120N NG125a/N/L, C120N NG125N/L, C120N curva B curva C curva D 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
T T 0,3 0,22 0,15 0,1 T T 0,45 0,3 0,22 0,15 0,12 T T 0,7 0,45 0,35 0,25 0,2 T T 1 0,55 0,45 0,4 0,3 0,2 T T 1,3 0,9 0,7 0,65 0,5 0,3 T T 1,6 1,26 1,15 1 0,7 0,6 0,45 T T 2,8 2,5 2,3 2 1,75 1,1 0,7 T T 3,5 3,0 2,6 2,3 2 1,5 1 0,8 0,7 T T 5,0 4,5 4,0 3,3 3,0 2,6 2,3 1,9 1,7 T T T T 4,5 4,0 3,5 3,3 2,9 2,5 2,2 1,55 1,1 T T 0,5 0,3 0,2 0,14 T T 0,6 0,45 0,3 0,22 0,17 T T 1 0,6 ,045 0,35 0,3 0,21 T T 1,4 0,8 0,6 0,5 0,4 ,027 0,27 T T 1,9 1,3 1 0,9 0,7 0,5 0,4 0,34 T T 2,5 1,8 1,6 1,4 1,1 0,8 0,6 0,5 0,42 T T T T 5 3,6 2,5 1,5 1 0,8 0,6 0,53 T T T T T 5 4 3 1,4 1,2 1 0,85 0,68 T T T T T T T T 5,5 4 3,1 2,2 1,6 1,3 1,1 T T T T T T T T T 5 T T 4 T T 3 5 T 1,4 3,6 5,5 1,2 3 4 1 2,4 3,1 1,5 2,2 1,6 T T T T T T T 5 3,6 3 2,4 1,5 1 0,85 T T 0,55 0,4 0,25 0,14 T T 0,9 ,055 0,35 0,27 0,22 T T 1,4 0,9 0,65 0,45 0,4 0,26 T T 1,9 1,2 0,9 0,7 0,6 0,5 0,37 T T 2,4 1,6 1,3 1,1 0,9 0,6 0,5 0,45 T T 3 2,1 1,9 1,7 1,3 0,9 0,7 0,6 0,5 T T T T T 4 3 2 1,4 1,1 1 0,8 0,5 T T T T T T 4,3 3,3 2 1,8 1,3 1,3 1 T T T T T T T T 4,3 3,5 3 1,8 1,3 1,1 T T T T T T 4,3 3,5 3 1,8 1,3 T T T T T T T T T T 3,6 2,6 2,2 1,8 1,5 T T T T T T T 4,5 3,6 2,6 2,2 1,8 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5

C60H/L
curva D, K

0,3 0,45 0,7 1 0,22 0,3 0,45 0,55 0,22 0,35 0,45 0,4

1,3 0,9 0,7 0,65

1,6 1,26 1,15 1 0,7

2,8 2,5 2,3 2 1,75

3,5 3 2,6 2,3 2 1,5 1

5 4,5 4 3,3 3 2,6 2,3

6 0,45 0,6 1 1,4 1,9 2,5 T 6 0,3 0,45 0,6 0,8 1,3 1,8 T 4,5 0,3 0,45 0,6 1 1,6 5 4 0,35 0,5 0,9 1,4 3,6 3,5 0,4 0,7 1,1 2,5 3,3 0,4 0,8 1,5 2,9 0,6 1 2,5 0,8 2,2

0,55 0,9 1,4 1,9 0,4 0,55 0,9 1,2 0,25 0,35 0,65 0,9 0,27 0,45 0,7 4 0,6 0,5

2,4 1,6 1,3 1,1 0,9 0,6 0,5

3 2,1 1,9 1,7 1,3 0,9 0,7

T T T 4 3 2 1,4 1,1 1

T T T T 4,3 3,3 2 1,8 1,3 1,3

C60L-MA curva MA

0,12 0,15 0,188 0,24 0,12 0,15 0,188 0,24 0,12 0,15 0,188 0,24 0,15 0,188 0,24 0,188 0,24

0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3

0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,375 0,473 0,6 0,6

0,75 0,75 0,75 0,75 0,75 0,75 0,75 0,75

1 1 1 1 1 1 1 1 1

0,192 0,24 0,192 0,24 0,192 0,24 0,192 0,24 0,192 0,24

0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3

0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48 0,384 0,48

0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6

0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,756 0,96 0,96

1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte a valle P25M C40a/C40N C60a C60N/H In [A] 4 25 tutte tutte 25 32 40 50 63 25 32 40 50 63

Selettivit a monte: NSC100, NSA160, NS100/250 a valle: Multi 9, NSC100, NSA160

Tabella 3 - Limite di selettivit espresso in kA


NSC100N sganciatore TM-D 50 63 70 80 T T T T 1 1 1 1 T T T T T T T T T T T T T T T T NSA160E/NE/N sganciatore TM-D 100 63 80 100 T 1 T T T T T T T T T T T T T 6 6 8 6 8 6 6 T 15 15 T T 6 6 8 6 8 6 6 125 160

C60L

T T

T T

T T

T T

T T T 8 8 6 6 T 8 8 6 6

T T T 8 8 6 6 T 8 8 6 6

Tabella 4 - Limite di selettivit espresso in kA


a monte NS160E/NE/N/sx/H/L sganciatore TM-D (1) In [A] 80 100 125 a valle XC40 C40a/c40N C60a C60N C60H C60L C60LMA C120N NG125a NG125N tutte tutte 40 25 32 - 40 50 - 63 25 32 - 40 50 - 63 25 32 - 40 50 - 63 tutte 80 100 125 80 100 125 40 50 63 80 100 125 40 50 63 25 40 63 14 18 23 25 40 63 40 50 - 63 80 100 125 160 12,5 25 50 80 63 80 100 100 125 160 40 100 160 STR22SE 100 4 T T T T T T T 15 T 5 T T T T T T T T T T T T 5 T T T T T T T T T T T T 2,5 2,5 T 2,5 T 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 T 2,5 2,5 T T 10 6 6 T 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 T 2,5 2,5 T T T T T T 1,3 160 5 T T T T T T T T T T T T 2,5 2,5 2,5 2,5 T 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 T 2,5 2,5 T T T T T T 2 2 1,3 NS250N/sx/H/L TM-D 125 160 T T T T T T T T T T T T T 2,5 T T 2,5 T 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 T 2,5 2,5 T T T T T T 1,3 2 1,25 1,25 T 1,2 1,2 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 2,5 T T T T T T T T T 2 2 T T T T T T T 2,6 2,6 1,6 1 1 1 1 1 1,25 1,25 1,6 1,6 1,6 200 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 4 4 2 2 2 2 2 250 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 5 5 5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 NS160E/NE/N/sx/H/L NS250N/sx/H/L STR22SE STR22SE 100 160 250 1,2 1,2 T T T T T T T 1,2 T T T T T T T T T T T T T 2,5 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 3 3 3 3 3 3 3 3

T 2,5 2,5

NG125L NG125LMA P25M

T 2,5 T T 10 5 4

T 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 2 2

NSC100N NSA160E/NE/N

T 2,5 2,5 T T T T T T T 2 2 2 2

NS80H-MA

T 1

T 1,2

T 1,2 1,2 2 2

T 1,2 1,2 2 2 2

1,2 1,2 1,2

T T T T

NS160E/NE/N/ sx/H/L TM-D NS250N/sx/H/L TM-D NS160E/NE/N/ sx/H/L STR22SE NS250N/sx/H/L

2 2

(1) Per gli apparecchi a monte con sganciatori da TM16D a TM63D il limite di selettivit uguale alla soglia magnetica.

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte unit di controllo In [A] a valle Multi 9 NSC100N NSA160E NSA160NE NSA160N NS160E NS160NE/N NS160sx/H/L NS250N NS250sx/H/L NS160NE/N NS160sx/H/L NS250N NS250sx/H/L NS400N NS400H NS400L NS630N STR23SE0 STR53UE NS630H STR23SE STR53UE NS630L STR23SE STR53UE tutti 100 160 160 160 TMD TMD TMD TMD TMD STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 400 500 630 400 500 630 400 500 630

Selettivit a monte: NS400/1600 a valle: Multi 9, NSC100, NSA160, NS160/630

Tabella 5 - Limite di selettivit espresso in kA


NS400 NS630 NS630b/NS800/NS1000/NS1250/1600N/H NS630b/NS800/NS1000/NS1250/1600N/H NS630b/NS800/NS1000 L STR STR Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5-6-7 Ist. OFF Micrologic 5-6-7 Ist: OFF

400 T T T T T T T T 5 (<160) 5 (<160) T T 5 5

630 T T T T T T T T T T T T T T 8 8 8

630 T T T T T T T T T T T T T T T T T

800 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

1000 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

1250 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

1600 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

630 T T T T T T T T T T T T T T T T T

800 T T T T T T T T T T T T T T T T T T

1000 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

1250 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

1600 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

630 T T T T T T T T T T T T T T 18 18 30 12

800 T T T T T T T T T T T T T T 18 18 30 12 12 12 12 12 12

1000 T T T T T T T T T T T T T T 18 18 30 12 12 12 12 12 12 12 12 12

12

T T

12

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Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tabella 6 - Limite di selettivit in kA

Selettivit a monte: NS630b/1600 a valle: NS630b/1600, C801/1251

a monte NS630b/800/1000/1250/1600 N/H unit di controllo Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir In [A] 630 800 1000 1250 1600 a valle NS630bN/H 400 500 630 NS630bL 400 500 630 NS800N 400 500 630 800 NS800H 400 500 630 800 NS800L 400 500 630 800 NS1000N 400 500 630 800 1000 NS1000H 400 500 630 800 1000 NS1000L 400 500 630 800 1000 NS1250N 500 630 800 1000 1250 NS1250H 500 630 800 1000 1250 NS1600N 630 800 960 1250 1600 NS1600H 630 800 960 1250 1600 C801N/H 400 STR25DE 500 630 800 C801L 400 STR25DE 500 630 800 C1001N/H 500 STR25DE 630 800 1000 C1001L 500 STR25DE 630 800 1000 C1251N 500 STR25DE 630 800 1000 1250 6,3 6,3 6,3 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 12,5 10 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 16 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16

NS630b/800/1000/1250/1600 N/H Micrologic 5-6-7 Ii: OFF 630 800 1000 1250 1600 25 50 25 25 25 50 50 25 25 25 25 50 50 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 50 50 50 50 50 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 40 40 40 40 25 25 25 25 40 40 40 40 25 25 25 25

NS630b/800/1000 L Micrologic 5-6-7 Ii: OFF 630 800 1000 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10

6,3

25

10

6,3

50

10

6,3

25

10

6,3

8 8

25

25 25

10

10 10

6,3

8 8

50

50 50

10

10 10

10

25

10 10

25

25 25

10

25

10

12,5 12,5

25

25 25

6,3

8 8

10 10 10

12,5 12,5 12,5

25

25 25 40 40 25

25 25 25 40 40 40 25 25 40 40 25 25

25 25 25 40 40 40 25 25 25 40 40 40 25 25 25

10

10 10 10 10 10

10 10 10 10 10 10 10 10 10 10

40

10

10 10

12,5 12,5 12,5

16 16 16 16

40

10

10 10

12,5 12,5

16 16 16 16

25

198

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte unit di controllo In [A] a valle Multi 9 NSC100N NSA160E/NE/N NS160E/NE/N NS160sx/H/L NS250N NS250sx/H/L NS160NE/N NS160sx/H/L NS250N NS250sx/H/L NS400N NS400H NS400L NS630N NS630H NS630L NS630bN/H NS630bL NS800N NS800H NS800L NS1000N NS1000H NS1000L NS1250N NS1250H NS1600N Micrologic 2.0 NS1600H Micrologic 2.0
NS2000b/3200

Selettivit a monte: NS2000/3200 a valle: tutti

Tabella 7 -Limite di selettivit espressa in kA


NS2000/2500/3200 N Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir 2000 T T T T T T T T T T T T T T T T T 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 0 20 20 0 20 2500 T T T T T T T T T T T T T T T T T 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 36 25 25 25 25 3200 T T T T T T T T T T T T T T T T T 32 32 32 32 45 32 32 45 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 62 32 36 32 32 NS2000/2500/3200 N NS2000/2500/3200 H Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: OFF Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir 2000 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 60 T T 60 T T T 60 60 60 60 0 60 60 0 60 2500 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 60 T T 60 T T T 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 T T T T T T 3200 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 60 T T 60 T T T 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 T T T T T T 2000 T T T T 40 T 40 T 40 T 40 40 35 35 30 30 30 20 20 20 20 40 20 20 20 20 20 20 20 20 20 0 20 20 0 20 2500 T T T T 40 T 40 T 40 T 40 40 40 40 40 40 40 25 25 25 25 40 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 36 25 25 25 25 3200 T T T T 40 T 40 T 40 T 40 40 40 40 40 40 40 32 32 32 32 40 32 32 40 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 40 32 36 32 32 NS2000/2500/3200 H Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: OFF 2000 T T T T 40 T 40 T 40 T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 0 40 40 0 40 2500 T T T T 40 T 40 T 40 T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 3200 T T T T 40 T 40 T 40 T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40

N/H C801N/H C801L C1001N/H C1001L C1251N

tutti 100 160 TMD TMD TMD TMD STR22SE STR22SE STR22SE STR22SE STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 STR 23/53 630 630 800 800 800 1000 1000 1000 1000 1250 1000 1250 960 1250 1600 960 1250 1600 1250 1600 2000 800 800 1000 1000 1000 1250

20 20 20 20 20 20

T T T T T T

20 20 20 20 20 20

40 40 40 40 40 40

Schneider Electric

199

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte unit di controllo In [A] Ir [A] a valle Multi 9 NSC100N NSA160E/NE/N NS160/630 NS160/630 C801N/H/L tutti 100 160 500 630 500 630 800 630 800 1000 800 1000 1250 500 630 500 630 800 630 800 1000 800 1000 1250 960 1280 1600 800 1000 1200 1600 800 1000

Selettivit a monte: NT H1 a valle: tutti

Tabella 8 - Limite di selettivit espressa in kA


Masterpact NT H1 Micrologic 2,0 Isd: 10 Ir NT08 NT10 800 1000 800 1000 T T T T 8 0 0 0 0 0 0 0 0 8 0 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 T T T T T 10 10 0 10 0 0 0 0 0 10 10 10 10 0 10 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 NT12 1250 1250 T T T T T 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 0 12,5 0 0 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 0 12,5 0 0 0 0 0 12,5 0 0 0 12 0 NT16 1600 1600 T T T T T 16 16 16 16 16 16 16 16 0 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 0 16 0 0 16 16 0 0 16 16 Masterpact NT H1 Micrologic 5.0 - 6.0 -7.0 Ii: 15 In (1) NT08 NT10 NT12 800 1000 1250 800 1000 1250 T T T T 12 0 0 0 0 0 0 0 0 12 0 12 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 T T T T T 15 15 0 15 0 0 0 0 0 15 15 15 15 0 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 018,7 0 T T T T T 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 0 18,7 0 0 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 18,7 0 18,7 0 0 0 0 0 18,7 0 0 0 24 0 NT16 1600 1600 T T T T T 24 24 24 24 24 24 24 24 0 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 0 24 0 0 24 24 0 0 24

C1001N/H/L

C1251N/H

NS630bN/H/L 0 NS800N/H/L 0 0 NS1000N/H/L 0 0 NS1200N/H 0 0 NS1600N/H 0 0 Masterpact NT H1

Masterpact NT L1

(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit parziale, sopra evidenziata, diventa totale.

200

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte unit di controllo In [A] a valle Multi 9 tutti NSC100N 100 NSA160E/NE/N 160 NS160E/NE/N/sx TMD NS160H TMD NS160L TMD NS250N TMD NS250sx/H/L TMD NS160NE/N/sx STR22SE NS160H/L STR22SE NS250N/sx STR22SE NS250H/L STR22SE NS400N STR 23/53 NS400H STR 23/53 NS400L STR 23/53 NS630N STR 500 NS630N STR > 500 NS630H STR 500 NS630H STR > 500 NS630L STR 500 NS630L STR > 500 C801N/H/L 500 630 800 C1001N/H/L 630 800 1000 NS630bN/H/L 500 0 630 NS800N/H/L 500 0 630 0 800 NS1000N/H/L 630 0 800 0 1000

Selettivit a monte: NT L1 a valle: tutti

Tabella 9 - Limite di selettivit espressa in kA


Masterpact NT L1 Micrologic 2,0 Isd: 10 Ir NT08 NT10 800 1000 T T T 13 13 13 11 11 13 13 11 11 8 8 8 8 8 8 8 0 0 0 0 0 8 0 8 0 0 0 0 0 T T T 22 22 22 19 19 22 22 19 19 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 0 10 0 0 10 10 10 10 0 10 0 0 Masterpact NT L1 Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: 15 In NT08 NT10 800 1000 T T T T T T T T T T T T 15 15 15 12 12 12 10 0 0 0 0 0 10 0 10 0 0 0 0 0 T T T T T T T T T T T T 18 18 18 12 12 12 12 12 12 10 10 0 10 0 0 10 10 10 10 0 10 0 0 Masterpact NT L1 Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: OFF NT08 NT10 800 1000 T T T T T T T T T T T T 18 18 18 12 12 12 10 0 0 0 0 0 10 0 10 0 0 0 0 0 T T T T T T T T T T T T 18 18 18 12 12 12 12 12 12 10 10 0 10 0 0 10 10 10 10 0 10 0

Schneider Electric

201

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Selettivit a monte: NW N1, H1, H2a, H2 a valle: Multi 9, NSA, NSC100, NS100/ 800, C801/1251

Tabella 10 - Limite di selettivit espressa in kA


a monte Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 unit di Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: 15 In (1) controllo NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300

a valle Multi 9 NSC100

tutti tutti NSA160E/N/sx tutti NS160/630 500 NS160/630 630 C801N 500 630 800 C801H 500 630 800 C801L 500 630 800 C1001N 630 800 1000 C1001H 630 800 1000 C1001L 630 800 1000 C1251N 800 1000 1250 C1251H 800 1000 1250 NS630bN 500 630 NS630bH 500 630 NS630bL 500 630 NS800N 500 630 800 NS800H 500 630 800 NS800L 500 630 800

T T T T 8

T T T T T 10 10 10 10 10 10 10

T T T T T 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5

10

10

T T T T T 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16

12,5 16 16 8 8 8 8 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16

T T T T T 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20

T T T T T 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25

T T T T T 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32

T T T T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40

T T T T T T T T 50 50 50 70 70 70 T T T 50 50 50 70 70 70 T T T 50 50 50 T T 50 50 50 50 T T T 50 50 50 50 50 50

T T T T T T T T 63 63 63 T T T T T T 63 63 63 T T T T T T 63 63 63 T T 63 63 63 63 T T T 63 63 63 63 63 63

T T T T 12

T T T T T 15 15 15 15 15 15 15

12

12

15

15

T T T T T T T T T T 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 24 18,75 24 24

12 12 12 12

15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15

12

12

18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24

T T T T T 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30

T T T T T 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 40 40 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 40 40 40

T T T T T 48 48 48 48 48 48 60 60 60 48 48 48 48 48 48 60 60 60 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 T T 48 48 48 48 48 48 T T T

T T T T T T T T 60 60 60 T T T T T T 60 60 60 T T T T T T 60 60 60 T T 60 60 T T T T T 60 60 60 T T T

T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T

(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella. Naturalmente occorre sempre differenziare le correnti di regolazione degli interruttori a monte e a valle per avere selettivit nella zona di intervento termico e magnetico delle protezioni. Nota: con l'interruttore NW40b a monte si hanno gli stessi valori di selettivit dell'NW40.

202

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Selettivit a monte: NW N1, H1, H2a, H2 a valle: NS100/3200, NT

Tabella 11 - Limite di selettivit espressa in kA


a monte Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 unit di Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: 15 In (1) controllo NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 a valle NS1000N 500 630 800 1000 NS1000H 500 630 800 1000 NS1000L 500 630 800 1000 NS1200N 500 630 800 1000 1250 NS1200H 500 630 800 1000 1250 NS1600N 640 800 960 1280 1600 NS1600H 640 800 960 1280 1600 NS2000/3200 1250 N/H 1600 2000 2500 3200 Masterpact NT 800 H1 1000 1200 1600 Masterpact NT 800 L1 1000 8 10 10 12,5 16 12,5 16 12,5 16 16 12,5 16 12,5 16 12,5 16 16 12,5 16 12,5 16 12,5 16 16 12,5 16 12,5 16 12,5 16 16 12,5 16 12,5 16 12,5 16 16 10 16 12,5 16 12,5 16 16 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 T T T T T T 50 50 50 50 50 50 50 50 T T T T T 50 50 50 50 50 T T T T T 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 T T T T T T T T T T 63 63 63 63 63 63 63 63 T T T T T 63 63 63 63 63 T T T T T 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 T T T T T T 12 15 15 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 24 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 40 40 40 40 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 48 48 48 48 48 48 48 48 T T T T 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 T T T T 60 60 60 60 T T T T T T T T T 60 60 60 60 60 T T T T T 60 60 60 60 60 60 60 60 60 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 75 75 75 75 75 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 94,5 94,5 94,5 94,5 94,5 T T T T T T

10 10

12

15 15

10 10

12

15 15

10 10

12

15 15

10 10

12

15 15

10

15

10

12,5 16 12,5 16 16

15

18,75 24 18,75 24 24

12

16 16

20 20 20 20 20

12

16 16

25 25 25 25 26 26

32 32 32 32 45 45

18,75 24 24

30 30 30 35 35

18,75 24 24

37,5 37,5 37,5 37,5 65 65

T T T T T T

(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella. Naturalmente occorre sempre differenziare le correnti di regolazione degli interruttori a monte e a valle per avere selettivit nella zona di intervento termico e magnetico delle protezioni. Nota: con l'interruttore NW40b a monte si hanno gli stessi valori di selettivit dell'NW40.

Schneider Electric

203

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Selettivit a monte: NW N1, H1, H2a, H2 a valle: NW e M

Tabella 12 - Limite di selettivit espresso in kA


a monte Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 Masterpact NW N1 - H1 - H2a - H2 unit di Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0-6.0-7.0 Ii: 15 In (1) controllo NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300

a valle
Masterpact NW NW08

12

N1/H1

Masterpact NW

H2a/H2/H3

Masterpact NW

L1

Masterpact N1/H1

Masterpact H2

NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 M08 M10 M12 M16 M20 M25 M32 M40 M12 M16 M20 M25 M32 M40

16 16

20 20 20

25 25 25 25

32 32 32 32 32

40 40 40 40 40 40

50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50

12

16 16

20 20 20

25 25 25 25

32 32 32 32 32

40 40 40 40 40 40

12

16 16

20 20 20

25 25 25 25 25 25 25 25

12

16 16

20 20 20

32 32 32 32 32 32 32 32 32 32

40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40

20

25 25

32 32 32

40 40 40 40

63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63 63

18,75 24 24

30 30 30

37,5 37,5 37,5 37,5

48 48 48 48 48

60 60 60 60 60 60

T T T T T T T 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 75 T T T T T 75 75 75 75 75

18,75 24 24

30 30 30

37,5 37,5 37,5 37,5

48 48 48 48 48

60 60 60 60 60 60

18,75 24 24

30 30 30

37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5

18,75 24 24

30 30 30

48 48 48 48 48 48 48 48 48 48

60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60

30

37,5 37,5

48 48 48

60 60 60 60

T T T T T T T T 82 82 82 82 82 82 82 82 94,5 94,5 94,5 94,5 94,5 82 82 T T T T T T 82 82 82 82 82 82

(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF la selettivit totale per tutte le combinazioni della tabella con a valle gli interruttori Masterpact NW N1, H1 ed L1 e H N1 e H1, mentre pari a 82 kA (totale da NW40 a NW63 a monte) con a valle gli interruttori Masterpact NW H2a, H2 e H3 e M H2.

204

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte unit di controllo In [A] a valle Multi 9 NSC100 NSA160E/N/sx NS160/630 C801N C801H C801L C1001N C1001H C1001L C1251N C1251H NS630bN NS630bH NS630bL NS800N NS800H NS800L NS1000N NS1000H NS1000L NS1250N NS1250H NS1600N NS1600H tutti tutti tutti 630 800 800 800 1000 1000 1000 1250 1250 630 630 630 800 800 800 1000 1000 1000 1250 1250 1280 1600 960 1280 1600 1250 1600 2000 2500 3200 1200 1600 800 1000 NW08/12 NW16 NW20 NW25 NW08/12 NW16 NW20 NW25 NW08/12 NW16 NW20 M12/16 M20 M25 M12/16 M20 M25

Selettivit a monte: NW H3 a valle: tutti

Tabella 13 - Limite di selettivit espresso in kA


Masterpact NW H3 Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir NW20 NW25 NW32 2000 2500 3200 T T T T 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 T T T T 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 T T T T 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 Masterpact NW H3 Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: 15 In NW20 NW25 NW32 NW40 2000 2500 3200 4000 T T T T 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 T T T T 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 40 37,5 37,5 40 37,5 37,5 40 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 37,5 T T T T 48 48 60 48 48 60 48 48 48 48 T 48 48 T 48 48 T 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 T T T T T 60 T T 60 T T 60 T 60 T T 60 T T 60 T T 60 T T 60 60 60 60 60 60 60 T T T T 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 Masterpact NW H3 Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF NW20 NW25 NW32 NW40 2000 2500 3200 4000 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 65 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 65 65 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 65 65 65 T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T 65 65 65 65 T T T T T T T T 65 65 65 65 100 100 100 T T T 65 65 65
205

NW40 4000 T T T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 45 45 45 40 40 40 40 40 40

NS2000/3200 N/H

Masterpact NT

20 20 20 20

H1
Masterpact NT

L1
Masterpact NW

N1/H1

25 25 25 25 25 25

32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32

30 35 35 30

37,5 37,5 65 65 37,5 37,5

T T 110 110 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48 48

T T T T

T T T T T T

T T T T T T T 65 65 65 100 100 100 T T 65 65

Masterpact NW

20

H2a/H2/H3

25 25

30

37,5 37,5

65

65 65

Masterpact NW

20

L1 Masterpact N1/H1 Masterpact H2

25 25 25

30

37,5 37,5 37,5

100

100 100 T

25

37,5

65

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte unit di controllo In [A] a valle Multi 9 NSC100 NSA160E/N/sx NS160/400 NS630N/H/L C801N tutti tutti tutti tutti 630 500 630 800 500 630 800 500 630 800 630 800 1000 630 800 1000 630 800 1000 800 1000 1250 800 1000 1250 500 630 500 630 500 630 500 630 800 500 630 800 500 630 800

Selettivit a monte: NW L1 a valle: Multi 9, NSA, NSC100, NS100/800, C801/1251


Masterpact NW L1 Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 800 1000 1250 1600 2000 T T T T T T T T T T T T 50 50 90 90 T T T T T T T T T 50 50 50 90 90 90 T T 50 50 90 90 T T T T T T T T T 50 50 50 90 90 90 T T T 50 50 50 90 90 90 T T 50 50 37 37 37 37 T T 37 37 37 37 37 37 T T T T T T T T T T T 50 50 50 90 90 90 T T T 50 50 50 90 90 90 T T T 50 50 50 37 37 37 37 T T 37 37 37 37 37 37 T T T

Tabella 14 - Limiti di selettivit espressi in kA


Masterpact NW L1 Masterpact NW L1 Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: 15 In NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 T T T T 8 T T T T T 10 10 10 10 10 10 10 T T T T T 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 T T T T T 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 T T T T T 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 T T T T 12 T T T T T 15 15 15 15 15 15 15 T T T T T 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 T T T T T 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 T T T T T 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30

C801H

12

50

C801L

12

90

C1001N

C1001H

10

15

50

C1001L

10

15

90

C1251N

C1251H

12,5

18,75 24 24 12 12 12 12 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 18,75 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24

50

NS630bN NS630bH NS630bL NS800N

8 8 8 8

10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10

NS800H

NS800L

12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5

37 37 T 37

37 37 37 37 T T 37 37 37 37 T T

12

37

12

37 37 37 37 T T 37 37 37 37 37 37 T T T

206

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte unit di controllo In [A] a valle NS1000N 500 630 800 1000 500 630 800 1000 500 630 800 1000 500 630 800 1000 1250 500 630 800 1000 1250 640 800 960 1280 1600 640 800 960 1280 1600 1250 1600 800 1000 1200 1600 800 1000

Selettivit a monte: NW L1 a valle: NS1000/3200, NT

Tabella 15 - Limiti di selettivit espressa in kA


Masterpact NW L1 Masterpact NW L1 Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: 15 In NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 8 10 10 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 12,5 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 12,5 16 16 20 20 20 20 20 18,75 24 24 12 15 15 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 18,75 24 24 18,75 24 18,75 24 24 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 37 37 37 Masterpact NW L1 Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 800 1000 1250 1600 2000 37 37 37 37 37 37 37 37 37 T T T 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 T T T T 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 T T T T 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 T T

NS1000H

10 10

12

15 15

37

37 37

NS1000L

10 10

12

15 15

T T

NS1250N

10 10

12

15 15

37

37 37

NS1250H

10 10

12,5 12,5 12,5

12

15 15

37

37 37

37 37 37

NS1600N

10

12,5 12,5

15

37

37 37

NS1600H

10

12,5 12,5

16 16 16

15

18,75 24 18,75 24 24

37

37 37

37 37 37

NS2000/3200 N/H
Masterpact NT

H1

Masterpact NT

12,5

L1

16 16

18,75 24 24

T T

Schneider Electric

207

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


a monte unit di controllo In [A] a valle Masterpact NW N1/H1 NW08 NW10 NW12 NW16 NW08 NW10 NW12 NW16 NW08 NW10 NW12 NW16 NW08 NW10 NW12 NW16 NW08 NW10 NW12 NW16 NW08 NW10 NW12 NW16

Selettivit a monte: NW L1 a valle: NW

Tabella 16 - Limiti di selettivit espresso in kA


Masterpact NW L1 Micrologic 2.0 Isd: 10 Ir NW12 12,5 NW16 16 16 NW20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 Masterpact NW L1 Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF NW12 18,7 NW16 24 24 NW20 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 Masterpact NW L1 Micrologic 5.0 - 6.0 - 7.0 Ii: OFF NW12 37 NW16 37 37 NW20 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37

Masterpact NW H2a/H2/H3

12,5

16 16

18,7

24 24

37

37 37

Masterpact NW L1

12,5

16 16

18,7

24 24

37

37 37

Masterpact NW N1/H1

12,5

16 16

18,7

24 24

37

37 37

Masterpact NW H2

12,5

16 16

18,7

24 24

37

37 37

Masterpact NW L1

12,5

16 16

18,7

24 24

37

37 37

208

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Selettivit a monte: M N1, H1, H2 a valle: NS630b/3200, NT, NW

Tabella 17 - Limiti di selettivit espresso in kA


a monte Masterpact M N1 - H1 - H2 sganciat. STR28D M12 M16 M20 M25 In [A] 1250 1600 2000 2500 a valle NS630bN NS630bH NS630bL NS800N NS800H NS800L NS1000N 630 630 630 800 800 800 800 1000 NS1000H 800 1000 NS1000L 800 1000 NS1200N 800 1000 1250 NS1200H 800 1000 1250 NS1600N 960 1280 1600 NS1600H 960 1280 1600 NS2000/3200 1250 N/H 1600 2000 2500 3200 Masterpact NT NT08 N1/H1 NT10 NT12 NT16 Masterpact NT NT08 L1 NT10 Masterpact NW NW08 N1/H1/H2/H3 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 Masterpact NW NW08 L1 NW10 NW12 NW16 NW20 12 12 16 12 12 16 12 12 12 16 16 30 16 16 30 16 16 16 16 18 18 16 16 16 16 20 20 45 20 20 45 20 20 20 20 31 31 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 25 25 90 25 25 90 25 25 25 25 54 54 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 Masterpact M N1 - H1 - H2 STR38S/58U Ii: ON - posizione max (1) M12 M16 M20 M25 M32 M40 1250 1600 2000 2500 3200 4000 28 28 70 28 28 70 28 28 70 40 40 T 40 40 T 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 T 40 40 T 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 T 40 40 T 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 T 40 40 T 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 T 40 40 T 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40 40

M32 3200 32 32 T 32 32 T 32 32 32 32 T T 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32

M40 4000 40 40 T 40 40 T 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40

M50 5000 T 50 T T 50 T T T 50 50 T T T T T 50 50 50 T T T 50 50 50

M63 6300 T 63 T T 63 T T T 63 63 T T T T T 63 63 63 T T T 63 63 63

M50 5000 T 50 T T 50 T T T 50 50 T T T T T 50 50 50 T T T 50 50 50 50 50 50 50 50 T T T T T T 50 50 50 50 50 50 50

M63 6300 T 63 T T 63 T T T 63 63 T T T T T 63 63 63 T T T 63 63 63 63 63 63 63 63 T T T T T T 63 63 63 63 63 63 63 63

12

16 16

20 20 20 20 20 20 20 20

12 12,5

16 16 16 16

25 25 25 25 25 25 25 25 25 25

32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32

40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40

T T T T T T 50 50 50 50 50 50 50

T T T T T T 63 63 63 63 63 63 63 63

28

40 40

40 40 40 T T 40 40 40

100 28

T T 40 40

40 40 40 40 T T 40 40 40 40

40 40 40 40 T T 40 40 40 40 40

12,5

16 16

20 20 20

25 25 25 25

32 32 32 32 32

40 40 40 40 40

50 50 50 50 50

63 63 63 63 63

30

70 70

70 70 70

70 70 70 70

70 70 70 70 70

70 70 70 70 70

T T T T T

T T T T T

(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF per tutte le combinazioni della tabella con a monte Masterpact M N1 e H1 la selettivit totale.

Schneider Electric

209

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra

Selettivit a monte: M N1, H1, H2, L a valle: NS630b/3200, N, NW

Tabella 18 - Limiti di selettivit espresso in kA


a monte Masterpact N1 - H1 - H2 sganciat. STR68U Ii: ON - posizione max (1) M12 M16 M20 M25 M32 In [A] 1250 1600 2000 2500 3200 a valle NS630bN NS630bH NS630bL NS800N NS800H NS800L NS1000N 630 630 630 800 800 800 800 1000 NS1000H 800 1000 NS1000L 800 1000 NS1200N 800 1000 1250 NS1200H 800 1000 1250 NS1600N 960 1280 1600 NS1600H 960 1280 1600 NS2000/3200 1250 N/H 1600 2000 2500 3200 Masterpact NT NT08 N1/H1 NT10 NT12 NT16 Masterpact NT NT08 L1 NT10 Masterpact NW NW08 N1/H1/H2/H3 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 Masterpact NW NW08 L1 NW10 NW12 NW16 NW20 40 40 T 40 40 T 40 40 T 40 40 T 40 40 T 40 40 40 40 T T 40 40 40 40 T 65 T T 65 T T T 65 65 T T T T T 65 65 65 T T 65 65 40 T 65 T T 65 T T T 65 65 T T T T T 65 65 65 T T T 65 65 65 40 40 T 65 T T 65 T T T 65 65 T T T T T 65 65 65 T T T 65 65 65 40 40 40 M40 4000 T 65 T T 65 T T T 65 65 T T T T T 65 65 65 T T T 65 65 65 40 40 40 40 T T T T T T 65 65 65 65 65 65 M50 5000 T 65 T T 65 T T T 65 65 T T T T T 65 65 65 T T T 65 65 65 50 50 50 50 50 T T T T T T 65 65 65 65 65 65 65 M63 6300 T 65 T T 65 T T T 65 65 T T T T T 65 65 65 T T T 65 65 65 63 63 63 63 63 T T T T T T 65 65 65 65 65 65 65 65 Masterpact L STR38S/58U Ii: OFF M12 M16 M20 M25 1250 1600 2000 2500 10 10 10 10 10 10 10 10 10 12 12 15 12 12 15 12 12 12 12 15 15 12 12 12 12 12 12 12 15 12 12 15 12 12 12 12 15 15 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 15 15 15 25 15 15 25 15 15 15 15 25 25 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 Masterpact L STR68U M12 M16 M20 1250 1600 2000 10 10 10 10 10 10 10 10 10 12 12 15 12 12 15 12 12 12 12 15 15 12 12 12 12 12 12 12 15 12 12 15 12 12 12 12 15 15 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 15 M25 2500 15 15 25 15 15 25 15 15 15 15 25 25 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15

12

12

40

40 40

T T T T T 65 65 65

T 40

T T 40 40

T T T T T T 65 65 65 65

T T T T T T 65 65 65 65 65

10

12

12 12 12 15 15

10

15 15

15 15 15 15 25 25

10

12

12 12 12 15 15

10

15 15

15 15 15 15 25 25

40

40 40

T T T

T T T T

T T T T T

T T T T T

T T T T T

T T T T T

(1) Con soglia istantanea Ii in posizione OFF per tutte le combinazioni della tabella con a monte Masterpact M N1 e H1 la selettivit totale.

210

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


La selettivit rinforzata nasce grazie alle caratteristiche meccaniche ed elettriche degli interruttori Compact NS. Con gli interruttori tradizionali quando si sceglie per unapplicazione che sfrutti la filiazione e quindi laumento della capacit di apertura su guasto dellinterruttore a valle si avr unapertura simultanea dei due apparecchi (monte-valle) con la conseguente assenza di selettivit nellimpianto. Grazie alla tipologia costruttiva degli apparecchi Compact NS e quindi al funzionamento Roto-Attivo, allo stabilirsi del guasto linterruttore, posto a protezione della linea, aprir il circuito molto rapidamente evitando che linterruttore, subito a monte, abbia lenergia necessaria per aprirsi, per contro lo stesso limiter lenergia generata dal corto circuito in modo da aumentare le prestazioni dellinterruttore a valle. Questo duplice effetto generato dalla coppia degli interruttori permette lo sviluppo delle

Selettivit rinforzata

seguenti tabelle che individuano le coppie di interruttori che garantiscono non solo la filiazione ma anche la selettivit fino ad un valore indicato che pu arrivare al massimo al potere di apertura dellinterruttore a monte; ecco perch parliamo di selettivit rinforzata. Per poter meglio capire il concetto e leggere in modo adeguato le tabelle riportiamo un esempio: l'interruttore a monte un NS800H mentre a valle si ha un NS400N. Con questa associazione si ottiene una filiazione che permette all'NS400N di portare il potere di interruzione da 45 a 70 kA ma anche una selettivit (rinforzata da 45 a 70 kA).
NS400N STR23SE

NS800H Micrologic

Nuovo potere di interruzione dell'interruttore a valle grazie all'accoppiamento di quello a monte in kA 70/70

Limite di selettivit in kA

Selettivit rinforzata
A monte Potere di interruzione Sganciatore Calibro TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR53UE STR43ME STR23SE STR53UE STR43ME NS800N NS800H 50 kA 70 kA 'Micrologic / 2 Isd: 10 Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: OFF 800 800 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70 70/70 50/50 50/50 50/50 70/70 70/70 70/70 NS800L 150 800 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150

A valle NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250H NS160N NS160H NS250N NS250H NS400N

16 kA 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 36 kA 70 kA 36 kA 70 kA 36 kA 70 kA 45 kA

50/50 50/50

70/70 70/70

NS630N

45 kA

50/50 50/50 50/50 50/50 50/50 50/50

70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 50/50

Schneider Electric

211

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tabella 1 - Selettivit rinforzata

Selettivit rinforzata

A valle C60a

5 kA

C60N

10 kA

A monte Potere dinterruzione Sganciatore Calibro 16 20 25 32 40 16 20 25 32 40 50 63

NSC100N 18 kA TM-D 63 18/18 18/18 18/18 6/18 18/18 18/18 18/18 6/18

70 18/18 18/18 18/18 6/18 6/18 18/18 18/18 18/18 6/18 6/18

80 18/18 18/18 18/18 6/18 6/18 18/18 18/18 18/18 6/18 6/18 6/18

100 18/18 18/18 18/18 8/18 8/18 18/18 18/18 18/18 8/18 8/18 6/18 6/18

Tabella 2 - Selettivit rinforzata


A monte Potere dinterruzione Sganciatore A valle C60a 5 kA Calibro NSA160E 16 kA TM-D 63 15/15 15/15 15/15 06/15 06/15 15/15 15/15 6/15 80 15/15 15/15 15/15 06/15 06/15 15/15 15/15 6/15 6/15 6/15 100 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/15 15/15 15/15 8/15 8/15 6/15 6/15 125 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/15 15/15 15/15 8/15 8/15 6/15 6/15 160 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/15 15/15 15/15 8/15 8/15 6/15 6/15 15/25 15/25 15/25 06/25 15/25 15/25 15/25 06/25 06/25 06/25 NSA160NE 25 kA TM-D 63 15/15 15/15 15/15 06/15 06/15 15/25 15/25 15/25 06/25 80 15/15 15/15 15/15 06/15 06/15 15/25 15/25 15/25 06/25 06/25 06/25 100 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/25 15/25 15/25 08/25 08/25 06/25 06/25 30/30 30/30 30/30 08/25 08/25 06/25 06/25 125 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/25 15/25 15/25 08/25 08/25 06/25 06/25 25/25 25/25 25/25 08/25 08/25 06/25 06/25 160 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/25 15/25 15/25 08/25 08/25 06/25 06/25 25/25 25/25 25/25 08/25 08/25 06/25 06/25 15/30 15/30 15/30 06/30 15/30 15/30 15/30 06/30 06/30 06/30 15/30 15/30 15/30 06/30 15/30 15/30 15/30 06/30 06/30 06/30 NSA160N 36 kA TM-D 63 15/15 15/15 15/15 06/15 06/15 15/25 15/25 15/25 16/25 80 15/15 15/15 15/15 06/15 06/15 15/25 15/25 15/25 06/25 06/25 06/25 100 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/25 15/25 15/25 08/25 08/25 06/25 06/25 30/30 30/30 30/30 08/30 08/30 06/30 06/30 30/30 30/30 30/30 08/30 08/30 06/30 06/30 125 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/25 15/25 15/25 08/25 08/25 06/25 06/25 30/30 30/30 30/30 08/30 08/30 06/30 06/30 30/30 30/30 30/30 08/30 08/30 06/30 06/30 160 15/15 15/15 15/15 08/15 08/15 15/25 15/25 15/25 08/25 08/25 06/25 06/25 30/30 30/30 30/30 08/30 08/30 06/30 06/30 30/30 30/30 30/30 08/30 08/30 06/30 06/30

16
20 25 32 40

C60N

10 kA

16
20 25 32 40 50 63

1 5/15 15/15

C60H

15 kA

16
20 25 32 40 50 63

C60L

25 kA

16
20 25

20 kA 15 kA

32 40 50 63

212

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tabella 3 - Selettivit rinforzata
A monte Potere dinterruzione Sganciatore A valle C60a 5 kA Calibro 16 20 25 32 40 C60N 10 kA 16 20 25 32 40 50 63 C60H 15 kA 16 20 25 32 40 50 63 C60L 25 kA 16 20 25 20 kA 32 40 15 kA 50 63 C120N 10kA 80 100 125 NG125a 16kA 80 100 125 NG125N 25 kA 16 20 - 25 32 - 40 50 - 63 80 100 125 NG125L 50 kA 16 20 - 25 32 - 40 50 - 63 80 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 15/25 16/16 16/16 16/16 15/16 15/16 15/16 NS160E 16 kA TM-D 80 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 16/16 16/16 16/16 15/16 15/16 15/16 NS160NE 25 kA TM-D 100/125/ 80 160 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 16/16 25/25 25/25 25/25 15/30 15/30 15/30 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 15/25 15/25 15/25 NS160N 36 kA TM-D 100/125/ 80 160 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 15/30 15/30 15/30 30/30 30/30 30/30 15/30 15/30 15/30 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 15/25 15/25 15/25 NS160sx 50 kA TM-D 100/125/ 80 160 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 15/40 15/40 15/40 40/40 40/40 40/40 15/40 15/40 15/40 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 15/30 15/30 15/30 NS160H 70 kA TM-D 100/125/ 80 160 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 15/40 15/40 15/40 40/40 40/40 40/40 15/40 15/40 15/40 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 15/30 15/30 15/30 NS160L 150 kA TM-D 100/125/ 80 160 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 15/40 15/40 15/40 40/40 40/40 40/40 15/40 15/40 15/40 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 15/30 15/30 15/30 NS250N NS250H NS250L 36 kA TM-D 70 kA TM-D 150 kA TM-D

100/125/ 160/200/ 160/200/ 160/200/ 160 250 250 250 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 20/25 20/25 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 20/25 20/25 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 20/25 20/25

NG125LMA

Schneider Electric

213

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tabella 4 - Selettivit rinforzata
A monte Potere dinterruzione Sganciatore A valle C60a 5 kA Calibro 16 20 25 32 40 C60N 10 kA 16 20 25 32 40 50 63 C60H 15 kA 16 20 25 32 40 50 63 C60L 25 kA 16 20 25 20 kA 32 40 15 kA 50 63 C120N 10 kA 50 63 80 100 125 NG125a 16 kA 80 100 125 NG125N 25 kA 16 20 - 25 32 - 40 50 - 63 80 100 125 NG125L 50 kA NG125LMA 16 20 - 25 32 - 40 50 - 63 80 15/15 15/15 15/15 NS160E 16 kA STR22SE 80 15/15 15/15 15/15 160 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 NS160NE 25 kA STR22SE 80 15/15 15/15 15/15

Selettivit rinforzata

NS160N 36 kA STR22SE 80 15/15 15/15 15/15 160 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30

NS160sx 50 kA STR22SE 80 20/20 20/20 20/20 160 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40

NS160H 70 kA STR22SE 80 20/20 20/20 20/20 160 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40

NS160L 150 kA STR22SE 80 20/20 20/20 20/20 160 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40

NS250N 36 kA STR22SE 250 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 25/25

NS250H 70 kA STR22SE 250 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 25/25

NS250L 150 kA STR22SE 250 20/20 20/20 20/20 20/20 20/20 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 30/30 40/40 40/40 40/40 40/40 40/40 30/30 30/30 25/25 25/25 25/25 25/25

160 15/15 15/15 15/15 15/15 15/15 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25 25/25

20/25 20/25

20/25 20/25

20/25 20/25

36/36 36/36

36/36 36/36 36/36

36/36 36/36

36/36 36/36 36/36

36/36 36/36

36/36 36/36 36/36

70/70 70/70

70/70 70/70 70/70

36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36

36/36 36/36 36/36 36/36 36/36 36/36

70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70

70/70 70/70

70/70 70/70 70/70

150/150 150/150 150/150 150/150 150/150

70/70 70/70 70/70 70/70 70/70

150/150 150/150 150/150 150/150 150/150

214

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Tabella 5 - Selettivit rinforzata
A monte Potere dinterruzione Sganciatore Calibro 63 - 160 TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME NS400N NS400H 45 kA 70 kA STR23SE o STR53UE 400 400 36/36 50/50 25/25 30/30 45/45 70/70 45/45 70/70 70/70 NS400L 150 kA 400 50/50 30/30 150/150 150/150 150/150 150/150 NS630N NS630H 45 kA 70 kA STR23SE ou STR53UE 630 630 36/36 50/50 25/25 30/30 45/45 70/70 45/45 70/70 70/70 45/45 25/25 25/25 45/45 45/45 45/45 45/45 30/30 30/30 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 30/30 30/30 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 25/25 25/25 45/45 45/45 45/45 45/45 70/70 30/30 30/30 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 NS630L 150 kA 630 50/50 30/30 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 30/30 30/30 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150

A valle NSA160N NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250H NS160E

30 kA 16 kA 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 36 kA 70 kA 16 kA

NS160NE 25 kA NS160N 36 kA

NS160sx 50 kA NS160H NS250N NS250H 70 kA 36 kA 70 kA

45/45 45/45

70/70 70/70

Tabella 6 - Selettivit rinforzata


A monte Potere dinterruzione Sganciatore A valle NS160E NS160NE NS160N NS160sx NS160H NS250N NS250H NS160N NS160H NS250N NS250H NS400N Calibro TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA TM-D-MA STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR22SE STR22ME STR23SE STR53UE STR43ME STR23SE STR53UE STR43ME NS800N NS800H 50 kA 70 kA Micrologic / 2 Isd: 10Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: 800 800 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70 70/70 50/50 50/50 50/50 70/70 70/70 70/70 NS800L 150 kA OFF 800 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 NS1000N NS1000H 50 kA 70 kA Micrologic / 2 Isd: 10Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: 1000 1000 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70 70/70 50/50 50/50 50/50 70/70 70/70 70/70 NS1000L 150 kA OFF 1000 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 150/150 NS1250N NS1250H 50 kA 70 kA Micrologic / 2 Isd: 10Ir - 5.0-6.0-7.0 inst: OFF 1250 1250 50/50 70/70 50/50 70/70 50/50 70/70 70/70 50/50 50/50 50/50 70/70 70/70 70/70

16 kA 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 36 kA 70 kA 36 kA 70 kA 36 kA 70 kA 45 kA

50/50 50/50

70/70 70/70

50/50 50/50

70/70 70/70

50/50 50/50

70/70 70/70

NS630N

45 kA

50/50 50/50 50/50 50/50 50/50 50/50

70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70

50/50 50/50 50/50 50/50 50/50 50/50

70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70

50/50 50/50 50/50 50/50 50/50 50/50

70/70 70/70 70/70 70/70 70/70 70/70

Schneider Electric

215

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Criteri di scelta
La scelta del tipo di interruttore per la protezione di una installazione in corrente continua dipende essenzialmente dai seguenti parametri:
Tabella 1

Impiego in corrente continua Presentazione

c corrente nominale; c tensione nominale che permette di determinare il numero di poli in serie che devono prendere parte all'interruzione;

c corrente di cortocircuito massima nel punto di installazione, che permette di definire il potere di interruzione; c tipo di rete (vedere tabella seguente).
reti isolate da terra nessun punto della rete collegato a terra
i

reti collegate a terra l'alimentazione collegata a terra o l'alimentazione e l'utenza sono collegate a terra
i U a B b C A R

l'alimentazione presenta il punto mediano collegato a terra


i
U/2 + U/2

schemi e diversi casi di guasto

a B C A
R

a U B b C A R

analisi di ogni guasto

guasto A

Icc max (con tensione U) Solo una polarit dell'alimentazione interessata dal guasto, con tensione piena U Icc max (con tensione U) Le due polarit dell'alimentazione sono interessate dal guasto, con tensione piena U senza conseguenza guasto A tutti i poli dell'interruttore necessari all'interruzione devono essere collegati in serie sulla polarit non a terra. Prevedere un polo supplementare sulla polarit collegata a terra se si vuole realizzare il sezionamento

Icc < Icc max (con tensione U/2) Solo una polarit dell'alimentazione interessata dal guasto, con tensione dimezzata U/2 Icc max (con tensione U) Le due polarit dell'alimentazione sono interessate dal guasto, con tensione piena U come guasto A, ma la polarit negativa ad essere interessata guasto A o C prevedere su ogni polarit il numero di poli dell'interruttore necessari all'interruzione dell'Icc max alla tensione U/2

senza conseguenza

guasto B

Icc massima Le due polarit (positiva o negativa) dell'alimentazione sono interessate dal guasto senza conseguenza guasto B (o guasto A e C simultanei) ripartire il numero di poli dell'interruttore necessari all'interruzione su ogni polarit (positiva e negativa)

guasto C caso pi sfavorevole ripartizione dei poli per l'interruzione

Calcolo della corrente di cortocircuito ai morsetti di una batteria di accumulatori


Su cortocircuito a livello dei morsetti, una batteria di accumulatori genera una corrente il cui valore dato dalla legge di Ohm: Icc=Vb/Ri Vb=tensione massima di scarica (batteria carica al 100%). Ri=resistenza interna equivalente all'insieme degli elementi (valore generalmente fornito dal costruttore e funzione della capacit in Ah della batteria). Esempio 1 Come realizzare la protezione di una partenza da 80 A su di una rete a 125 V in corrente continua la cui polarit negativa messa a terra e con Icc=15 kA?
+

Nota: se la resistenza interna non nota, si pu utilizzare la seguente formula approssimativa: Icc=kC dove C la capacit della batteria espressa in Ah e k un coefficiente prossimo a 10 ed in ogni caso inferiore a 20. Icc espressa in A

Esempio: Determinare la corrente di cortocircuito sui morsetti di una batteria avente le seguenti caratteristiche: c capacit 500 Ah c tensione massima di scarica: 240 V (110 elementi da 2,2 V) c corrente di scarica: 300 A c autonomia di 1/2 ora c resistenza interna: 0,5 m per elemento Ri=110 x 0,5 = 55 m Icc=240/55=4,4 kA. Come si pu notare, le correnti di cortocircuito relative alle batterie di accumulatori sono relativamente deboli. Esempio 3 Come realizzare la protezione di una partenza da 380 A su una rete a 250 V a corrente continua isolata da terra e con Icc=35 kA?
+

Icc

Esempio 2 Come realizzare la protezione di una partenza da 100 A su una rete a 250 V in corrente continua il cui punto medio collegato a terra e con Icc=20 kA?
+

125V =

250V =

250 V =

C120N tripolare 80A

C120N tetrapolare 100A

NS400N tripolare

}
carico

La tabella di scelta indica che occorre utilizzare un interruttore C120N (30 kA, 2P, 125 V). I 2 poli devono essere posti in serie sulla polarit positiva. possibile utilizzare un polo supplementare sulla polarit negativa per assicurare il sezionamento del circuito alimentato.
216

}
carico

Ogni polo sar sottoposto al massimo a U/2=125 V. La tabella di scelta indica che occorre utilizzare un interruttore C120N (30 kA, 2P, 125 V) o NS100N (50kA, 1P, 250 V). Utilizzando il C120N devono partecipare all'interruzione 2 poli disposti su ciascuna polarit, mentre con l'NS100N basta un polo su ciascuna polarit.

}
carico

La tabella di scelta indica che occorre utilizzare un interruttore NS400H (85 kA, 1P, 250 V). Un solo polo sufficiente per l'interruzione. consigliabile utilizzare un polo supplementare sull'altra polarit per assicurarne il sezionamento.

Schneider Electric

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


tipo corrente nominale [A]

Impiego in corrente continua Tabella di scelta

Tabella di scelta degli interruttori in corrente continua


potere di interruzione [kA] (L/R<0,015s) (tra parentesi il numero di poli che devono partecipare all'interruzione) 60 V C32H-DC (1) C60a C60N C60H C60L C60L-MA C120N NG125a NG125N NG125L/L-MA NSA160E NSA160N NS160N NS160H NS160L NS250N NS250H NS250L NS400H NS630H C1251N-DC NW 10 NDC (3) NW 20 NDC (3) NW 40 NDC (3) NW 10 HDC (3) NW 20 HDC (3) NW 40 HDC (3) 1 40 6 40 0,5 63 0,5 63 0,5 63 1,6 40 80 125 80 125 10 125 10 63 16 160 16 160 16 160 16 160 16 160 16 250 16 250 16 250 MP1-MP2-MP3 MP1-MP2-MP3-MP4 P21-P41 1000 2000 4000 1000 2000 4000 10 (1P) 15 (1P) 20 (1P) 25 (1P) 20 (1P) 25 (1P) 50 (1P) 125 V 10 (1P) 10 (2P) 20 (2P) 25 (2P) 30 (2P) 30 (2P) 30 (2P) 125 V 20 (2P) 20 (3P) 30 (3P) 40 (3P) 50 (3P) 50 (3P) 40 (3P) 40 (3P) 250 V 10 (2P) 25 (4P) 40 (4P) 50 (4P) 60 (4P) 20 (4P) 20 (4P) 25 (4P) 50 (4P) 5 (2P) 10 (2P) 50 (1P) 85 (1P) 100 (1P) 50 (1P) 85 (1P) 100 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 50 (2P) 500 V 750 V 900 V protezione contro i sovraccarichi (termica) speciale per CC come CA 1,38xIm come CA 1,38xIm come CA 1,38xIm come CA 1,38xIm 1,38xIm come CA 1,42xIm come CA 1,42xIm come CA 1,42xIm come CA 1,42xIm come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA come CA protezione termica non operante, se necessario prevedere un rel esterno 35 (4P) 35 (4P) 35 (4P) protezione contro i cortocircuiti (magnetica) speciale per CC

25 (2P) 50 (2P) 5 (1P) 10 (1P) 50 (1P) 50 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 100 (1P) 100 (1P) 50 (1P) 50 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 100 (1P) 100 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 85 (1P) 50 (1P) 50 (1P)

50 (2P) 85 (2P) 100 (2P) 50 (2P) 85 (2P) 100 (2P) 85 (2P) 85 (2P) 50 (2P) 25 (3P) 35 (2P) 35 (2P) 35 (2P) 85 85 85

800-4000 A 800-6300 A 1600-6400 A

(1) In fase di installazione necessario rispettare le polarit indicate, in quanto l'interruttore C32H-DC munito di un magnete permanente. (2) Esistono 7 versioni di sganciatori istantanei DINA: 1,5/3 kA-3/6 kA-10/20 kA-9/18 kA-12/24 kA-20/40 kA. (3) Per la scelta della versione e le modalit d'installazione consultare la tabella seguente.

Disposizione dei poli


La scelta della disposizione dei poli lasciata all'iniziativa dell'utilizzatore nel caso degli interruttori Multi 9 e Compact. I collegamenti per la messa in serie di pi poli devono essere realizzati dall'utilizzatore. Nel caso di interruttori Masterpact, esistono 3 varianti di configurazione dei poli denominate C, D e E. La scelta della variante in funzione della tabella di scelta qui a lato e dovr essere necessariamente definita. Le connessioni per i collegamenti in serie, che permettono di realizzare la configurazione prescelta, sono fornite con l'interruttore. Nota: esiste la possibilit di utilizzare apparecchi Masterpact della gamma in corrente alternata in versione interruttore non automatico anche in corrente continua, fino ad un valore di tensione che non superi 125 V CC. Per tale applicazione necessario impiegare un interruttore non automatico 3P tipo HA con: c 1 polo sulla polarit positiva; c 1 polo sulla polarit negativa (il terzo polo pu non essere utilizzato).

Tabella di selezione
Tipo di interruttore automatico
tensione nominale di impiego (Vcc) potere di interruzione (L/R <15 ms) n1: rete isolata n 2: rete punto centrale n3: polo negativo a terra NW10-20-40 NDC 500 35 kA Versione C Versione C Versione C NW 10-20-40 NDC 500 85 kA Versione E Versione C Versione D 900 35 kA Versione E Versione D VersioneD

Versione C Potere di interruzione N e H

Versione D Potere di interruzione H

Versione E Potere di interruzione H

carico

carico

carico

Schneider Electric

217

Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra


Generalit
Gli interruttori Multi 9, Compact e Masterpact sono utilizzabili sulle reti a 400 Hz. Le correnti di cortocircuito ai morsetti dei generatori a 400 Hz sono generalmente inferiori a 4 volte la loro corrente nominale. Per questo motivo difficilmente si possono presentare problemi nella definizione del potere d'interruzione. L'impiego degli interruttori a 400 Hz implica una modifica delle caratteristiche di intervento degli sganciatori magnetotermici e differenziali.

Impiego a 400 Hz Generalit, Multi 9, Compact NS, Masterpact NT e NW


Interruttori Multi 9
Interruttori automatici DPN, C60 Modifica della soglia di sgancio: c termico: nessuna variazione; c magnetico: aumento delle soglie; C40: coeff. 1,4 C60: coeff. 1,48 Per gli sganciatori magnetici, le correnti di intervento sono pi elevate a 400 Hz che a 50 Hz (k2 1), di conseguenza consigliabile, se gli sganciatori sono regolabili, una regolazione minima o l'impiego di interruttori con sganciatore di tipo G. Le stesse considerazioni valgono per i Compact NSA e NSC100N. Gli sganciatori elettronici offrono una grande stabilit di funzionamento alla variazione di frequenza. Le apparecchiature possono a volte subire delle limitazioni nel loro impiego a causa dell'aumento di temperatura dovuta alla frequenza. Per questo motivo sono forniti i coefficienti correttivi k1 che determinano la massima regolazione possibile sullo sganciatore. Per i dispositivi differenziali esistono delle varianti speciali senza declassamento della soglia, consultateci.

Interruttori Compact
Le correnti di intervento a 400 Hz sono ottenute a partire dal valore a 50 Hz tramite i seguenti coefficienti: c k1 per gli sganciatori termici; c k2 per gli sganciatori magnetici. Questi coefficienti correnti sono indipendenti dalla posizione della tacca di regolazione. Per gli sganciatori termici le correnti di intervento sono meno elevate a 400 Hz che a 50 Hz (k1 1).

Sganciatori magnetotermici: coefficienti correttivi


tipo NS160 sganciatore TM16D TM25D TM32D TM40D TM50D TM63D TM80D TM100D TM125D TM160D TM200D TM250D TM16G TM25G TM40G TM63G termico Ir a 50 Hz [A] (a 40C) 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 200 250 16 25 40 63 k1 (Ir400Hz=k1.Ir50 Hz) 0,95 0,95 0,95 0,95 0,95 0,95 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,95 0,95 0,95 0,95 magnetico Im a 50 Hz [A] 240 300 400 500 500 500 650 800 1000 1250 1000 1250 63 80 80 125 k2 (Im400Hz=k2.Im50Hz) 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6

NS250 NS160

Sganciatori elettronici: coefficienti correttivi


interruttore Compact NS160 STR22SE/GE STR22SE NS250 NS400 NS630 NS400 NS630 NS630b NS/NT/NW08 NS/NT/NW10 NS/NT/NW12 NS/NT/NW16 STR22SE STR23SE STR53UE Micrologic Micrologic Micrologic Micrologic Micrologic 40 100 160 250 400 630 400 630 630 800 1000 1250 1600 da 0,4 a 1 da 0,4 a 1 da 0,4 a 0,9 da 0,4 a 0,9 da 0,4 a 0,8 da 0,4 a 0,8 da 0,4 a 0,8 da 0,4 a 0,8 da 0,4 a 0,75 da 0,4 a 0,75 da 0,4 a 0,75 da 0,4 a 0,75 da 0,4 a 0,75 da 2 a 10 Ir da 2 a 10 Ir da 2 a 10 Ir da 2 a 10 Ir da 2 a 10 Ir da 2 a 10 Ir da 1,5 a 10 Ir da 1,5 a 10 Ir da 1,5 a 10 Ir da 1,5 a 10 Ir da 1,5 a 10 Ir da 1,5 a 10 Ir da 1,5 a 10 Ir 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 sganciatore protezione lungo ritardo Ir a 50 Hz a 40C protezione corto ritardo k1 Im a 50 Hz [A] k2 x Im a 50 Hz

Esempio La massima corrente di regolazione di un NS1000N impiegato a 400 Hz sar 750 A. Poich l'unit di controllo non sensibile alla frequenza, per assicurare una protezione corretta sar necessario regolare il lungo ritardo ad un valore il pi vicino possibile per
218

difetto a 0,75 (la regolazione superiore non deve mai essere utilizzata). Le unit di controllo Micrologic hanno una regolazione del lungo ritardo Ir che va da 0,4 a 1 x In. Si utilizza la regolazione pari a 0,7.

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Protezione delle persone

Introduzione Dispositivi differenziali Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone

220 222

246

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219

Protezione delle persone

Introduzione Definizioni Effetti della corrente elettrica sul corpo umano


Corrente differenziale Somma algebrica dei valori istantanei delle correnti che percorrono tutti i conduttori attivi di un circuito in un punto dell'impianto. Massa Parte conduttrice di un componente elettrico che pu essere toccata e che non in tensione in condizioni ordinarie, ma che pu andare in tensione in condizioni di guasto. Massa estranea Parte conduttrice non facente parte dell'impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra. Parte attiva Conduttore o parte conduttrice in tensione nel servizio ordinario, compreso il conduttore di neutro, ma escluso per convenzione il conduttore PEN. Resistenza di terra Resistenza tra il collettore (o nodo) principale di terra e la terra. Tensione di contatto Tensione che si stabilisce fra parti simultaneamente accessibili, in caso di guasto dell'isolamento. Tensione di contatto limite convenzionale (UL) Massimo valore della tensione di contatto che possibile mantenere per un tempo indefinito in condizioni ambientali specificate. Circuito di distribuzione Circuito che alimenta un quadro di distribuzione. Circuito terminale Circuito direttamente collegato agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina. Interruttore differenziale classe A Interruttore differenziale il cui sgancio assicurato per correnti alternate sinusoidali differenziali e per correnti differenziali unidirezionali pulsanti, applicate improvvisamente o lentamente crescenti. Interruttore differenziale classe AC Interruttore differenziale il cui sgancio assicurato per correnti alternate sinusoidali differenziali applicate improvvisamente o lentamente crescenti. Isolamento principale Isolamento delle parti attive utilizzato per la protezione base contro i contatti diretti e indiretti. Isolamento supplementare Isolamento indipendente previsto in aggiunta all'isolamento principale per assicurare la protezione contro i contatti elettrici in caso di guasto dell'isolamento principale. Doppio isolamento Isolamento comprendente sia l'isolamento principale che l'isolamento supplementare. Isolamento rinforzato Sistema unico di isolamento applicato alle parti attive, in grado di assicurare un grado di protezione contro i contatti elettrici equivalente al doppio isolamento, nelle condizioni specificate nelle relative Norme.

Definizioni
Conduttore di protezione (PE) conduttore prescritto per alcune misure di protezione contro i contatti indiretti per il collegamento di alcune delle seguenti parti: masse, masse estranee, collettore (o nodo) principale di terra. Conduttore PEN Conduttore che svolge insieme le funzioni sia di conduttore di protezione sia di conduttore di neutro. Conduttore di terra (CT) Conduttore di protezione che collega il collettore principale di terra (o nodo) al dispersore o i dispersori tra di loro. Conduttore equipotenziale principale (EQP) e supplementare (EQS) Conduttore di protezione destinato ad assicurare il collegamento equipotenziale. Contatto diretto Contatto di persona con parti attive. Contatto indiretto Contatto di persona con una massa in tensione per un guasto. Corrente di guasto Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell'isolante o quando l'isolamento cortocircuitato. Corrente di guasto a terra Corrente di guasto che si chiude attraverso l'impianto di terra.

Effetti della corrente elettrica sul corpo umano


Il rischio maggiore dell'elettricit risiede nell'azione delle correnti elettriche sulle due pi importanti funzioni dell'organismo: la respirazione e la circolazione. Non sono comunque da sottovalutare i rischi di ustioni dovute al passaggio della corrente elettrica attraverso l'organismo. Limiti di percezione Il limite di percezione molto variabile da un soggetto all'altro. Alcune persone percepiscono la corrente di intensit nettamente inferiori a 1 mA, mentre altre cominciano a percepire il passaggio della corrente ad intensit pi elevate, dell'ordine di 2 mA. Contrazione muscolare Approssimativamente la corrente di rilascio in CA 50100 Hz ha il valore di 10 mA per le donne e di 15 mA per gli uomini. Alcuni soggetti per sono in grado di liberarsi a correnti superiori (differenze sensibili secondo il sesso degli individui, l'et, le condizioni di salute, il livello di attenzione, ecc.).

Arresto respiratorio Per le correnti da 20 a 30 mA, le contrazioni possono raggiungere l'apparato muscolare respiratorio fino a procurare un arresto respiratorio. Fibrillazione ventricolare Esiste una proporzionalit approssimativa tra il peso corporale e la corrente necessaria alla fibrillazione, che permette di identificare una soglia compresa tra 70 e 100 mA. In realt questa soglia non pu essere definita in modo preciso poich essa varia con le condizioni fisiologiche del soggetto, ma anche con i parametri ambientali e casuali dell'incidente: percorso della corrente all'interno del corpo, resistenza dell'organismo, tensione, tipo di contatto e tempo di passaggio della corrente nell'organismo. Rischi di ustioni Un altro rischio importante collegato all'impiego dell'elettricit legato alle ustioni. Queste sono molto frequenti in caso di incidenti domestici e soprattutto industriali. Esistono due tipi di ustioni: c dovuta all'arco: causata dal calore irradiato dall'arco elettrico; c elettrotermica: un'ustione elettrica dovuta al passaggio della corrente elettrica attraverso l'organismo.

Sintesi delle conseguenze del passaggio della corrente nell'organismo

1A

Arresto cardiaco

75 mA

Soglia di fibrillazione cardiaca

30 mA

Soglia di arresto respiratorio

10 mA

Contrazione muscolare (tetanizzazione)

0,5 mA

Sensazione molto debole e scossa

220

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Protezione delle persone

Introduzione Classificazione dei componenti elettrici Protezione da contatti elettrici diretti ed indiretti
componente dotato di isolamento principale e non provvisto di alcun dispositivo per il collegamento delle masse a un PE c masse isolate da terra c protezione contro i guasti di isolamento affidate alle caratteristiche dell'ambiente circostante (es: pedana isolante) c masse collegate a terra c protezione contro i guasti di isolamento affidata ai dispositivi di protezione dei circuiti

Classificazione dei componenti elettrici


classe 0
Isolamento principale Involucro metallico Massa

classe I

Isolamento principale Involucro metallico Massa

componente dotato di isolamento principale e provvisto di un dispositivo di collegamento delle masse a un PE

classe II
Ulteriore isolamento

Isolamento principale

componente dotato di doppio isolamento o di isolamento rinforzato e non provvisto di alcun dispositivo per il collegamento delle masse ad un PE

classe III
50 V

componente ad isolamento ridotto perch destinato ad essere alimentato esclusivamente da un sistema a bassissima tensione di sicurezza

l'isolamento supplementare pu essere un involucro isolante con grado di protezione almeno IPXXB c masse isolate da terra c possibilit di realizzare un isolamento equivalente durante l'installazione mediante isolamento supplementare esempio: circuito SELV (V - 50 V CA)

Nota: Le condutture elettriche realizzate con i seguenti componenti hanno isolamento di classe II: c cavi con guaina non metallica con tensione nominale maggiore di un gradino rispetto a quella necessaria per il sistema elettrico; c cavi unipolari senza guaina installati in tubo o canale isolante conformi alle rispettive norme; c cavi con guaina metallica aventi isolamento idoneo.

Protezione da contatti diretti


Qualunque sia il sistema di neutro, nel caso di un contatto diretto, la corrente che ritorna alla fonte di energia quella che attraversa il corpo umano. I mezzi per proteggere le persone dai contatti diretti sono di diverso tipo (norma CEI 64.8 terza edizione). Protezione totale c Isolamento delle parti attive (scatola isolante degli interruttori, isolamento del cavo, ecc); c impiego di involucri o barriere con un grado di protezione almeno IPXXB. In caso di superfici orizzontali di barriere o involucri a portata di mano il grado di protezione non deve essere inferiore a IPXXD.

Protezione parziale Protezione mediante allontanamento delle parti attive o con un interposizione di un ostacolo, tra le parti in tensione e l'utente, rimovibile senza attrezzi particolari. Per altro, alcune installazioni possono presentare rischi particolari, malgrado l'attuazione delle disposizioni precedenti, come l'isolamento che rischia di essere danneggiato, conduttori di protezione assenti o con rischi di rottura (cantiere, miniere, ecc.). Protezione addizionale Dispositivi differenziali a corrente residua (DDR) ad alta sensibilit (I n - 30 mA). Tali dispositivi sono riconosciuti come protezione addizionale e quindi in aggiunta alle misure di protezione sopra indicate e

non come unico mezzo di protezione contro i contatti diretti. Circuiti a bassissima tensione Tali circuiti permettono di realizzare una protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti tramite l'alimentazione dei circuiti a bassissima tensione, l'utilizzo di componenti speciali e particolari condizioni di installazione.
Sistema di sbarre 1 2 3 N

Sistema di sbarre Contatto diretto Contatto diretto

Protezione da contatti indiretti


Le misure di protezione contro i contatti indiretti sono di due tipi: c protezione senza interruzione automatica del circuito tramite: v componenti con isolamento doppio o rinforzato (materiali in classe II), v quadri prefabbricati aventi un isolamento completo e cio realizzato con apparecchi in classe II, involucro in materiale isolante, ecc. (Norma CEI EN 60439-1), v isolamento supplementare in aggiunta a quello principale, v separazione elettrica realizzata con un trasformatore di isolamento, v locali in cui pavimenti e pareti sono in materiale isolante, v locali in cui le masse siano collegate tra loro da un conduttore equipotenziale e non siano connesse con la terra;
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c protezione tramite interruzione automatica del circuito. il metodo maggiormente usato per la maggior semplicit delle regole da osservare (rispetto a quelle previste dai casi precedentemente elencati) e per la minore dipendenza dalla conservazione nel tempo delle misure adottate per ottenere la protezione. Perch si possa realizzare una protezione attiva contro i contatti indiretti necessario che: c tutte le masse estranee e tutti gli elementi conduttori accessibili siano collegati all'impianto di terra tramite un conduttore di protezione. Due masse accessibili simultaneamente devono essere collegate al medesimo dispersore; c i tempi di intervento della protezione siano tali da garantire l'incolumit della persona

che venga a contatto con una massa accidentalmente sotto tensione. Il massimo tempo di intervento delle protezioni dipende: c dal sistema di neutro; c dalla tensione nominale tra fase e terra; c dalle caratteristiche dell'ambiente.
Guasto di isolamento

Contatto indiretto

221

Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Funzionamento Selettivit differenziale


Il principio di funzionamento del rel il seguente: un elettromagnete alimentato dalla corrente residua trasmessa dal toroide, esercita sul meccanismo di sgancio una forza che si contrappone a quella esercitata da un magnete permanente per trattenere i contatti in posizione di chiuso. Finch la forza del magnete permanente superiore a quella dellelettromagnete, il circuito rimane chiuso. c Lintervento avviene quando la corrente residua sufficientemente elevata per annullare leffetto del magnete permanente: il meccanismo di sgancio comanda lapertura dei contatti, interrompendo cos, il circuito in cui si verificato il guasto. I dispositivi differenziali Multi 9 sono di tipo elettromeccanico con funzionamento a corrente propria. La tecnologia a corrente propria la pi sicura, perch indipendente dalla tensione di rete e soprattutto non richiede alcuna sorgente dalimentazione esterna.

Funzionamento
Il principio della protezione differenziale di Schneider Electric si basa su un sistema in grado di assicurare quasi istantaneamente tre funzioni successive: rilevazione della corrente di dispersione, misura della stessa ed interruzione del circuito affetto da guasto. c La rilevazione ottenuta mediante un trasformatore di corrente (toroide) in cui il primario rappresentato dai conduttori attivi del circuito da proteggere. In condizioni normali, la somma vettoriale delle correnti che attraversano i conduttori attivi nulla, pertanto i flussi generati allinterno del toroide si annullano reciprocamente. La comparsa di una corrente di dispersione rompe questequilibrio ed induce una corrente residua al secondario. c La misura effettuata da un rel elettromagnetico che compara il segnale elettrico ricevuto dal toroide con la soglia dintervento prestabilita (sensibilit).

Selettivit orizzontale
Permette il risparmio di un interruttore differenziale a monte dell'impianto quando gli interruttori sono installati nello stesso quadro. La parte di quadro e l'impianto a monte dei dispositivi differenziali devono essere realizzati in modo da ridurre al minimo il rischio di messa in tensione accidentale delle masse.

In caso di perdita di isolamento solo la partenza interessata al guasto viene messa fuori servizio in quanto gli altri dispositivi differenziali non rilevano alcuna corrente verso terra.

Ig

DDR

DDR

Selettivit verticale
Per ragioni legate alla continuit di esercizio ed ai pericoli indotti da un eventuale mancanza di energia elettrica pu essere richiesto un coordinamento selettivo tra due o pi dispositivi differenziali disposti in serie. Per assicurare la selettivit tra due dispositivi in serie necessario soddisfare contemporaneamente le seguenti condizioni: n la corrente differenziale nominale del dispositivo a monte deve essere almeno il doppio di quella del dispositivo a valle: InA 2InB. Questo per tener conto della tolleranza ammessa dalle norme le quali prevedono che l'intervento sia garantito per correnti uguali o superiori a In e che il differenziale non intervenga per correnti inferiori uguali a 0,5 In. Le correnti comprese tra 0,5 In e In appartengono al campo di tolleranza di intervento della protezione differenziale ammesso dalle norme di prodotto.

Un dispositivo differenziale con soglia di intervento pari a 30 mA non interviene per correnti inferiori a 15 mA, potrebbe intervenire per correnti comprese tra 15 e 30 mA e deve intervenire per correnti superiori a 30 mA.
c Il ritardo intenzionale tA imposto al dispositivo a monte deve essere superiore al tempo totale di interruzione tB TOT del dispositivo a valle tA tB TOT Cos facendo la selettivit differenziale garantita per tutti i valori di corrente superiori alla soglia di intervento del dispositivo differenziale disposto a valle.

Per ottenere selettivit con i dispositivi a corrente differenziale nei circuiti di distribuzione ammesso un tempo di interruzione non superiore a 1 s. Quando si utilizza un rel differenziale esterno all'apparecchio di interruzione il tempo tB TOT include il tempo di risposta del rel differenziale e del dispositivo di apertura dell'interruttore automatico e il tempo di interruzione di quest'ultimo (generalmente inferiore a 50 ms). Il coordinamento tra le protezioni differenziali Merlin Gerin permette di garantire la continuit di servizio fra 2 o 3 livelli.
ritardo tA>tBTOT InA 2 InB

Nel campo degli interruttori differenziali per uso domestico e similare la selettivit si pu ottenere utilizzando dispositivi di protezione a corrente differenziale del tipo s in serie con dispositivi di protezione a corrente differenziale di tipo generale. In questo caso occorre rispettare un rapporto minimo tra le soglie di intervento pari a 3.

tempo totale di interruzione tBTOT InB

222

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Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Comportamento in presenza di correnti non sinusoidali


Al contrario, le Norme per gli apparecchi di tipo domestico (CEI EN 61008 e CEI EN 61009) e industriale (CEI EN 60947-2/App.B) hanno ben distinto e definito le prove e le prescrizioni per i dispositivi di classe AC (di gran lunga ad oggi i pi utilizzati) e di classe A. Il circuito magnetico dei dispositivi in classe AC realizzato in materiale magnetico con ciclo di isteresi molto ripido (curva a). In presenza di una corrente di guasto verso terra con componente continua, il ciclo di isteresi e il segnale di guasto, proporzionale alla variazione di induzione B, si riducono e di conseguenza il dispositivo differenziale non in grado di intervenire. Il circuito magnetico dei dispositivi in classe A realizzato in materiale magnetico con ciclo di isteresi molto pi inclinato e ristretto del precedente (curva b). In presenza di correnti di guasto verso terra con componenti pulsanti il ciclo non subisce variazioni sostanziali e di conseguenza il segnale di guasto sufficiente a far intervenire il dispositivo differenziale.

Comportamento degli interruttori differenziali in presenza di correnti con componenti pulsanti unidirezionali e/o continue L'utilizzo ormai sempre pi diffuso, anche in ambienti non necessariamente di tipo industriale, di apparecchi con dispositivi elettronici di controllo o regolazione pu comportare, in caso di guasto a terra, correnti di dispersione con componenti continue oppure pulsanti di tipo unidirezionale. Le Norme IEC prevedono la classificazione dei dispositivi differenziali in tre tipi secondo la loro attitudine a funzionare in presenza di una corrente di guasto aventi componenti continue o pulsanti unidirezionali. Classe AC Dispositivi differenziali sensibili alla sola corrente di dispersione alternata. Classe A Dispositivi differenziali che garantiscono le caratteristiche di funzionamento anche per correnti di dispersione con componenti pulsanti ben specificate. Classe B Dispositivi differenziali che garantiscono le caratteristiche di funzionamento anche per le correnti di dispersione di tipo continuo. Le Norme di prodotto, sia nel settore domestico che industriale, ad oggi, non hanno ancora previsto le prescrizioni o le prove per i dispositivi differenziali di classe B.

DBb

DBa

H a b classe AC classe A

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Dispositivi differenziali Esempi di circuiti

Forme donda delle correnti di guasto a terra in circuiti che presentano componenti elettronici
In questo paragrafo si tratter della protezione mediante interruttore differenziale di apparecchi in classe di isolamento I. Nella figura sottostante sono mostrati degli esempi di circuiti elettronici con a fianco landamento della corrente di guasto a terra. La forma donda della corrente di guasto a terra legata alla tensione esistente tra il punto di guasto e il punto a terra dellimpianto. Solo nel caso in cui si abbiano componenti elettronici bidirezionali (schema A) la corrente di guasto alternata e quindi tale da consentire lintervento dei dispositivi differenziali in classe AC.

Nellambito domestico e similare la distribuzione e i sistemi di raddrizzamento sono monofase e questo corrisponde agli schemi da B a G della figura. Landamento delle correnti di guasto di tipo pulsante e di conseguenza i DDR in classe A garantiscono generalmente la protezione delle persone. Fa eccezione il caso dello schema D, in cui la presenza di un condensatore con la sua corrente di scarica introduce nella forma donda della corrente di guasto una componente continua; in questo caso il DDR in classe A in grado di rilevare la corrente di guasto soltanto nel caso in cui si stabilisca in maniera molto rapida, per cui risulta pi indicato limpiego di un differenziale in classe B. Nellambiente industriale la maggior parte dei raddrizzatori sono trifasi (schemi da H a J della figura). Alcuni di questi schemi possono generare una corrente di guasto continua con un basso tasso di ondulazione:

c lo schema H fornisce una tensione raddrizzata con un basso tasso di ondulazione a regime, quindi delle correnti di guasto difficili da rilevare con il DDR in classe A; c lo schema K invece genera delle correnti di guasto molto parzializzate e quindi rilevabili dagli stessi DDR in classe A, ma equivalente allo schema H nel caso di conduzione di onda non parzializzata; c lo schema J il pi frequente e si trova normalmente nei variatori di velocit per motori a corrente continua. Con questo schema, per la presenza della forza controelettromotrice e dellinduttanza del motore, si generano delle correnti di guasto meno ondulate che nel caso degli schemi precedenti H e J, specialmente alle alte velocit; occorre quindi utilizzare necessariamente un differenziale in classe B.

Circuito con componente elettronico bidirezionale: si pu utilizzare un differenziale in classe AC.

Schema A
ii ph

Id

Circuiti per saldatrici o regolatori di luminosit: preferibile utilizzare un differenziale in classe A.

Schema B
Id ph R t

Schema C
ph Id

Circuito per carica batterie monofase: pi indicato l'impiego di un differenziale in classe B.

Schema D
ph Id

N
224

t
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Circuito per l'alimentazione di apparecchi domestici a motore: preferibile utilizzare un differenziale in classe A

Schema E
ph Id M

Raddrizzatore a ponte monofase non controllato (schema F) e controllato (schema G) utilizzato in ingresso all'alimentazione di vari apparecchi elettrici (TV, forno micro-onde, calcolatori, fotocopiatrici): preferibile utilizzare un differenziale in classe A

Schema F
Id ph N R

Schema G
Id ph N R

Ponte trifase utilizzato in raddrizzatori per saldatrici, elettrocalamite ed elettrolisi: utilizzare un differenziale in classe B

Schema H

(+)

Id guasto su (+)

1 2 3

(-)

guasto su (-)

Ponte trifase controllato per rete in c.c. di tipo industriale: in caso di onda parzializzata pu essere sufficiente utilizzare un differenziale in classe A

Schema K

(+)

Id guasto su (+)

1 2 3

(-)

guasto su (-)
Id

Ponte trifase controllato utilizzato nei variatori di velocit per motori in c.c.: utilizzare un differenziale in classe B

Schema J
(+)

guasto su (+) alle basse velocit

1 2 3 Id

guasto su (+) alle alte velocit (-) t


Schneider Electric 225

Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Perturbazioni Dispositivi differenziali super immunizzati


in ampiezza. Esse producono nella rete unonda di sovratensione transitoria, che provoca correnti di dispersione attraverso le capacit costituite dalla rete e dalla terra; c sovratensioni di manovra: si verificano in corrispondenza dellapertura e della chiusura di circuiti capacitivi (batterie di condensatori), induttivi (motori) e all'interruzione di correnti di cortocircuito. Le sovratensioni di manovra provocano correnti di dispersione di forma paragonabile a quella originata da fenomeni atmosferici, sono generalmente pi frequenti, ma di ampiezza minore; c sovratensioni a frequenza industriale: sono quelle dovute ad esempio a: c guasto disolamento in rete IT; c rottura del neutro con conseguente squilibrio delle tensioni di fase; c intervento di scaricatori su linee MT con conseguente innalzamento del potenziale di terra dellinstallazione (e quindi delle masse collegate); c guasto MT/BT in cabina; c tensioni con forte contenuto armonico prodotte da apparecchi connessi alla rete di media tensione (es. forni ad arco); c correnti di dispersione verso terra permanenti dovute alla presenza nellimpianto di apparecchi elettronici che possiedono in ingresso un filtro capacitivo collegato tra le fasi e la massa. Queste correnti permanenti sono sia a frequenza industriale che ad alta frequenza; c correnti e tensioni con forti componenti armoniche generate dalla presenza sempre pi massiccia di componenti elettronici negli impianti. Se si eccettua il caso delle scariche atmosferiche, le perturbazioni interne alle reti BT hanno uninfluenza molto pi forte sul funzionamento dei differenziali rispettto alle perturbazioni esterne per ragioni di maggiore prossimit e intensit dei fenomeni. Gli effetti delle perturbazioni che hanno origine sulla rete di media tensione sono ammortizzati dalla presenza del trasformatore MT/BT e dei cavi dellimpianto. Immunit dei dispositivi differenziali Per verificare il comportamento degli interruttori differenziali nei confronti di questi fenomeni, le Norme CEI EN 61008 e CEI EN 61009 hanno introdotto una prova da effettuare in laboratorio utilizzando generatori di impulso ben specificati con i quali si pu ottenere una tensione transitoria di tipo oscillatorio, la cui forma donda, nota come "ring-wave" (vedi fig.1), definita dalle seguenti caratteristiche: c 0,5 s: durata del fronte di risalita; c 100 kHz: frequenza di oscillazione del fenomeno transitorio; c 200 A: valore di picco iniziale della corrente. In aggiunta, i dispositivi differenziali della gamma modulare Merlin Gerin di tipo standard sono sottoposti ad un ulteriore verifica; si tratta di una prova, prevista dalla Norma Internazionale IEC60 (e ripresa dalla norma francese relativa agli interruttori di utenza NFC 62-411), nella quale il dispositivo sottoposto ad unonda di corrente di tipo impulsivo che simula la corrente di fuga che circola attraverso le capacit in aria esistenti tra impianto e terra in conseguenza di una sovratensione atmosferica. Questa corrente definita dalle seguenti caratteristiche: c 8 s: durata del fronte di risalita; c 20 s: tempo fino allemivalore; c 250 A: valore di picco della corrente di prova per i differenziali istantanei; c 3000 A: valore di picco della corrente di prova per i differenziali selettivi.

Le perturbazioni dei dispositivi differenziali


I dispositivi di protezione differenziali (interruttori automatici differenziali, interruttori non automatici differenziali a toroide separato) sono utilizzati in campo civile, terziario e industriale. La protezione differenziale viene installata per assicurare tre funzioni fondamentali: c proteggere le persone contro il rischio di un contatto indiretto; c proteggere contro le correnti di guasto verso terra che possono essere causa di rischi dincendio; c assicurare una protezione addizionale contro il rischio di un contatto diretto. Cosa vuol dire intervento intempestivo di un differenziale Un dispositivo differenziale deve essere in grado, in qualunque momento, di assicurare la protezione differenziale senza intervenire sotto lazione di una corrente di dispersione transitoria, cio in assenza di un vero guasto disolamento. Questi interventi intempestivi nuociono al comfort dellambiente e alla continuit di servizio e possono spingere lutente ad eliminare linconveniente disattivando il dispositivo di protezione. Si definisce intervento intempestivo di una protezione differenziale il suo intervento causato da correnti di dispersione non pericolose per le persone e per i beni. Quali sono le cause? I differenziali sono sensibili a numerose perturbazioni. In realt, sono le conseguenze di queste perturbazioni, cio la creazione di correnti di dispersione verso terra, che, rilevate dai dispositivi differenziali, possono provocare dei malfunzionamenti. Negli impianti di bassa tensione le perturbazioni possono avere origine all'interno dell'impianto stesso oppure possono provenire dall'esterno (es. fenomeni atmosferici, reti di media tensione). Tipi di perturbazioni Le perturbazioni sono essenzialmente dovute a sovratensioni e ad armoniche: c sovratensioni dovute a scariche atmosferiche: sono quelle pi elevate A 200 90%

I dispositivi differenziali super immunizzati (tipo "SI")


I dispositivi differenziali dalla gamma "SI" super immunizzati sono dei rel differenziali in classe A concepiti appositamente per sopportare le perturbazioni presenti negli impianti, senza che si abbiano interventi intempestivi o desensibilizzazione del rel per saturazione del toroide. La soluzione proposta da Schneider si basa sullinserimento tra il toroide e il rel di sgancio di un filtro elettronico che introduce un leggero ritardo allo sgancio del rel; questo ritardo consente al differenziale di tipo SI di sopportare tutti i fenomeni transitori, restando nei limiti di sicurezza per quanto riguarda i tempi dintervento (tempo di sgancio a 2In < 30 ms).

250 10s (f=100 kHz)

10% t[s] ca 0,5s 60%


Fig. 1: Andamento dell'onda di prova "ring wave" 226

125

20

t[s]

Fig. 2: Andamento dell'onda di prova IEC60 Schneider Electric

Protezione delle persone

Influenza delle sovratensioni I nuovi differenziali istantanei tipo "SI" resistono a dei livelli ben superiori di sovratensioni rispetto a quelli previsti dalle norme CEI EN 61008 e CEI EN 61009 e sopportano, senza interventi, la maggior parte delle sovracorrenti transitorie verso terra provocate dalle scariche atmosferiche o dalle manovre sulla rete attraverso le capacit della linea e dei filtri degli utilizzatori. Infatti i differenziali "SI" sono concepiti per non sganciare istantaneamente, ma con una leggera temporizzazione dellordine di 10 ms, consentendo cos una miglior tenuta ai transitori. Influenza delle correnti ad alta frequenza Correnti ad alta frequenza sono generate e inviate a terra dai filtri di alcuni carichi come ad esempio i reattori elettronici delle lampade fluorescenti, i variatori di velocit dei motori, i variatori elettronici di luminosit, ecc.. Inoltre questi carichi possono dare luogo a correnti di dispersione verso terra con componenti continue. In funzione del numero di utilizzatori installati, si possono presentare due tipi di problemi con i differenziali standard: c intervento intempestivo dovuto alle correnti ad alta frequenza di modo comune; c non intervento per saturazione dovuto alle componenti continue della corrente di dispersione verso terra. I filtri della nuova gamma "SI" sono di tipo passo basso e quindi attenuano gli effetti delle componenti ad alta frequenza della corrente di dispersione verso terra. Il differenziale di tipo "SI" quindi in grado di realizzare un declassamento in frequenza, adattando la soglia di sgancio alla frequenza della corrente; ad esempio con una corrente di dispersione a 1000 Hz la soglia di sgancio In di un interruttore differenziale da 30 mA diventa pari a 14 In, ma gli effetti di una corrente a 1000 Hz che attraversa il corpo umano sono molto inferiori a quelli provocati dallo stesso valore di corrente a 50 Hz. Nei differenziali di tipo standard il rel di sgancio riceve continuamente un segnale elettrico del trasformatore, creando un rischio permanente di intervento intempestivo o di saturazione. Nella gamma "SI" il segnale non arriva al rel fino a che tutti i filtri non autorizzano lintervento. Stabilit della soglia dintervento La stabilit della soglia dintervento alle basse temperature garantita dalla scelta di un opportuno materiale magnetico del toroide cos come da una configurazione dellinsieme elettronica/rel favorevole. I dispositivi differenziali della gamma "SI" funzionano fino ad una temperatura di 25C.

Esempi dimpiego del differenziale SI


Le sovratensioni di origine atmosferica e gli utilizzatori prioritari. Quando un fulmine cade nei pressi di un immobile o di un fabbricato, la rete sottoposta ad un onda di tensione che genera delle correnti di dispersione transitorie che si richiudono verso terra attraverso i cavi o i filtri. In funzione dellintensit, della prossimit dellimpatto e delle caratteristiche dellinstallazione elettrica, queste correnti di dispersione possono provocare un intervento intempestivo. Per garantire la continuit di servizio dei circuiti prioritari, assicurando contemporaneamente la sicurezza, in caso di perturbazioni atmosferiche occorre associare: c uno scaricatore di sovratensioni, che permette di proteggere gli utilizzatori sensibili dalle sovratensioni atmosferiche; c un dispositivo differenziale 300/500 mA tipo "SI" selettivo a monte, per assicurare una selettivit differenziale totale; c un dispositivo differenziale 30 mA tipo "SI", installato a protezione degli utilizzatori prioritari.

sovratensione o picco di corrente (provocato, per esempio, dallavviamento di uno o di pi personal computers) per provocare un intervento intempestivo. Le possibili soluzioni sono: c suddividere i circuiti: la divisione dei circuiti evita il sovrannumero di utilizzatori dipendenti dallo stesso differenziale convenzionale monofase. Si arriva ad un massimo di 6 utilizzatori partendo dalla seguente considerazione: nel peggiore dei casi, ipotizzando una dispersione di 1,5 mA per ognuno, la dispersione totale pari a 9 mA, cio il 30% della soglia di sensibilit del differenziale da 30 mA; c utilizzare dei dispositivi "SI": grazie al suo comportamento in presenza di correnti transitorie, la gamma "SI" particolarmente indicata in presenza di apparecchiature informatiche. Permette linstallazione di un maggior numero di apparecchi (fino ad un massimo di 12 utilizzatori informatici) a valle dello stesso dispositivo differenziale, senza che si verifichino interventi intempestivi. Lampade fluorescenti con reattore elettronico Le lampade fluorescenti possono dare origine a tre tipi di problemi: c correnti di dispersione continue pulsanti; c correnti di dispersione ad alta frequenza per la presenza di filtri capacitivi collegati verso terra o correnti ad alta frequenza introdotte nella rete che provocano anomalie di funzionamento del rel; c correnti di spunto allaccensione o allo spegnimento a causa dei transitori dinserzione dovuti alla carica dei condensatori alla messa in tensione. Se le correnti di dispersione ad alta frequenza sono deboli non provocano lintervento del differenziale, ma inducono comunque una presensibilizzazione del rel di sgancio. In caso dinserzione di altri circuiti dello stesso tipo, le correnti di spunto dovute alla capacit dei reattori delle lampade verso terra, sensibilizzano ulteriormente il rel dando origine a interventi intempestivi dei differenziali. Le possibili conseguenze in caso di impiego di differenziali toroidali sono: c non intervento per saturazione dei differenziali in classe AC; c interventi intempestivi per correnti di spunto o ad alta frequenza di valore superiore alla soglia di sgancio. La soluzione a questi problemi pu essere quella di limitare il numero di reattori elettronici a valle di ogni differenziale standard a meno di 20 per fase. In alternativa si possono utilizzare dei dispositivi differenziali di tipo "SI", con i quali si ha la possibilit di collegare fino a 50 reattori elettronici per fase.

La micro-informatica e gli interventi intempestivi Per garantire la conformit alle direttive europee riguardanti la compatibilit elettromagnetica, numerosi costruttori hanno installato allinterno dei loro prodotti informatici dei filtri antidisturbo. Questi filtri generano delle correnti di dispersione permanenti a 50 Hz, dellordine di 0,5 1,5 mA per apparecchio, a seconda del modello e della marca. Quando pi utilizzatori di questo tipo sono collegati alla stessa fase, le correnti di dispersione si sommano vettorialmente; nelle reti trifasi, le dispersioni di due fasi possono annullarsi reciprocamente in funzione del loro sfasamento e delle dispersioni prodotte su ciascuna fase. Quando la somma delle correnti di dispersione permanenti raggiunge approssimativamente il 30% della soglia nominale della sensibilit del dispositivo differenziale (In), sufficiente una piccola

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Dispositivi differenziali Dispositivi differenziali a toroide separato Tabelle di selettivit differenziale


Tolleranza ridotta della soglia di protezione In Per tenere conto delle tolleranze (temperature, dispersione dei componenti, ecc..), le norme di prodotto prevedono che un rel differenziale regolato ad un valore Idn debba avere: c una soglia di non funzionamento per qualsiasi corrente di guasto In/2, c una soglia di funzionamento per qualsiasi corrente di guasto In. Le tecnologie applicate ai rel differenziali Vigirex permettono di garantire una soglia di non intervento sicura per 0,8 In. Grazie alla tolleranza ridotta della soglia di protezione si riducono notevolmente gli sganci intempestivi dovuti alle correnti naturali ed intenzionali. La norma prodotto CEI EN 60947-2 lascia al costruttore la libert di indicare il livello di non funzionamento, se questo diverso dalla regola generale.

Dispositivi differenziali a toroide separato Vigirex


I rel differenziali Vigirex nascono per rispondere ad esigenze installative ed impiantistiche pi complesse ma non prive di tutte le perturbazioni sopra descritte e che in parte il differenziale SI va a risolvere. Infatti questo rel include non solo tutti i plus dei SI ma, visto le sue maggiori possibilit applicative, anche altre che andremo di seguito a descrivere. Il funzionamento della gamma dei rel differenziali Vigirex si fonda sui 4 principi (tolleranza ridotta della soglia di protezione, sgancio a tempo inverso, filtraggio in frequenza e misura RMS della corrente di dispersione verso terra) che hanno lobiettivo di: c gestire la misura delle correnti residua senza sganci intempestivi c garantire la protezione delle persone con uno sgancio istantaneo in caso di guasto pericoloso

Differenziale standard I guasto

Non funzionamento

Funzionamento

Tabella di selettivit differenziale


In a monte In a valle sec. mA 10 30 300 IST IST IST S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 500 IST S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 Selettivit garantita con solo differenziali Merlin Gerin sia a monte che a valle. Selettivit differenziale garantita solo con la gamma Vigirex a pag. 238 installati a monte. mA 300 S Taratura da 0,06 a 4,5 sec. 500 S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 A 1 S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5

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Dispositivi differenziali Selettivit differenziale

Tabella di selettivit differenziale


In a monte In a valle sec. mA 10 30 300 IST IST IST S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 500 IST S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 A 1 IST S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 3 IST S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 10 IST 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 Selettivit garantita con solo differenziali Merlin Gerin sia a monte che a valle. Selettivit differenziale garantita solo con la gamma Vigirex a pag. 238 installati a monte. A 3 S 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 10 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 30 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5

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Dispositivi differenziali Caratteristiche dei dispositivi differenziali a toroide separato


Corrente verso terra pericolosa La norma IEC 60479-2 traduce la sensibilit del corpo umano in funzione della frequenza. In conseguenza l'interpretazione della tabella dimostra che: c la protezione delle persone alle frequenze industriali 50/60 Hz il caso pi critico, c l'utilizzo di filtri che rispondano a questa curva di "densibilizzazione" garantisce una protezione sicura. La figura, riportata a fianco, risulta essere molto esplicativa di come il rel differenziale Vigirex, grazie alla sua tecnologia, riesce a garantire la protezione alle persone e non subisce il disturbo delle armoniche delle correnti naturali ed intenzionali garantendo una alta continuit di esercizio.

Filtraggio delle frequenze armoniche

I rel Vigirex si avvalgono della tecnologia di misura del valore efficace RMS delle correnti omopolari consentendo: c la misura precisa delle correnti armoniche, evitando gli sganci intempestivi dovuti a correnti (non pericolose) con fattore di cresta importante c di calibrare correntemente le energie di queste correnti di guasto che occorre tenere in considerazione in caso di rischio dincendio o per garantire la protezione dei beni Corrente verso terra non pericolosa I convertitori di frequenza provocano le correnti residue pi specifiche da analizzare. La forma della tensione generata dal convertitore di frequenza e in particolare la presenza di fronti di tensione creati dalla commutazione degli IGBT all'origine di correnti residue alta frequenza che circolano attraverso i cavi di alimentazione. Il valore efficace di queste correnti pu raggiungere diverse decine o centinaia di milliampere.

Circolazione delle correnti residue in un convertitore di frequenza.

1 2

Fattore di frequenza della soglia di fibrillazione (IEC 749-2). Correnti residue naturali a valle di un raddrizzatore.

Curva In/ tempo dei rel temporizzati


La protezione delle persone richiede l'utilizzo di rel non temporizzati. Questi devono essere conformi alle norme vigenti per garantire la sicurezza. Le norme CEI EN 60947-2 e IEC 60755 indicano i valori consigliati della corrente di regolazione. Stabiliscono inoltre i tempi massimi di intervento da rispettare in funzione del livello della corrente differenziale di guasto ovvero:

Tabella B sezione B.4.2.4.1 della norma CEI EN 60947-2. If In 2 In 5 In Tps 0,3 s 0,15 s 0,04 s

10 In 0,04 s

Legenda: Tps: tempo totale d'interruzione della corrente (compreso il tempo di apertura del dispositivo associato) If: corrente residua In: regolazione della soglia del rel differenziali.

Per 30 mA 5 In pu essere sostituito da 0,25 A: in questo caso 10 In viene sostituito da 0,5 A. Vigirex utilizza questo tipo di curva di risposta per gestire le false correnti di guasto legate alla chiusura dei carichi (messa sotto tensione del trasformatore, avviamento motore). Questi tempi di intervento vengono garantiti da Schneider per l'associazione dei rel Vigirex con le proprie gamme di interruttori automatici calibro 630 A. Soprattutto in caso di regolazione alla soglia 30 mA.

Caratteristiche dei tori


I tori delle gamme Vigirex permettono al rel elettronico di misurare le diverse correnti omopolari che circolano sulla partenza da controllare. Sono adatti: c alla misura delle correnti c alla tenuta alle sovratensioni c alla tenuta alle correnti di cortocircuito.

Misura delle correnti omopolari c La dinamica di misura: la realizzazione di questa dinamica di misura richiede un circuito magnetico particolare per la misura delle correnti molto deboli ed un corretto adattamento d'impedenza per la misura delle correnti pi forti (onde evitare la saturazione). Per fare questo occorre trovare il giusto compromesso tra: v un materiale di permeabilit magnetica mr elevata ed i fenomeni di saturazione v un toro di sezione rilevante ed un ingombro accettabile

v un numero di avvolgimenti (spire) n elevato e: - una resistenza sufficientemente bassa - un'ampiezza dei segnali sufficiente (guadagno 1/n). Tabella dei limiti In / corrente nominale Vedere pag. XX.
Nota: indispensabile rispettare rigorosamente le regole d'installazione dei cavi attraverso il toro. L'aggiunta di un manicotto "regolatore" del campo magnetico permette di aumentare sensibilmente la corrente nominale d'impiego.

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Protezione delle persone

Tenuta alle sovratensioni


I rel differenziali Vigirex sono testati per la tenuta alle sovratensioni secondo quanto previsto dalla norma CEI EN 60947-1 allegato H (che riprende i requisiti normativi del "coordinamento dell'isolamento"). c Livello di tenuta agli impulsi di tensione La tensione della rete e la posizione dell'apparecchio sulla rete elettrica determinano i livelli di sovratensione ai quali rischia di essere sottoposto il dispositivo elettrico (tabella H1 della norma CEI EN 60947-1). Un dispositivo differenziale a tensione residua Vigirex (rel + toro) puo essere installato in testa all'installazione. Per questo Schneider Electric garantisce la tenuta alle sovratensioni dei tori per i limiti massimi di una rete BT alla tensione nominale massima ammessa (1000 V)

Tensione nominale dell'installazione

Utilizzi

All'origine dell'installazione BT 230/240 V 400/690 V .../1000 V Categoria 6 kV 8 kV 12 kV IV

Sui circuiti di distribuzione 4 kV 6 kV 8 kV III

A livello dei ricevitori 2,5 kV 4 kV 6 kV II

c messa in opera su Vigirex Le caratteristiche seguenti sono specificate. Tori Tensione di riferimento Categoria Uimp 1000 V IV 12 kV

Alimentazione (per Us>48 V) 525 V IV 8 kV

Contatti di uscita rel 400 V IV 6 kV

Misura delle correnti perturbate


L'acquisizione dell'onda di corrente composta da armoniche a bassa frequenza non pone problemi per i tori. Il limite principale consiste nel garantire la misura della corrente con componenti continue: queste possono provocare la saturazione del circuito magnetico e in tal modo desensibilizzare la misura; in questo

caso una corrente di guasto pericolosa rischia di non essere rilevata. A questo scopo affinch il toro emetta un segnale di uscita corretto necessario utilizzare un materiale magnetico che non presenti una curva di saturazione orizzontale, ovvero un materiale con una debole induzione residua Br. Questo permette di assicurare una misura tipo A

Tenuta ai cortocircuiti
Il dispositivo differenziale deve essere scelto per livelli di corrente di cortocircuito adatti alla protezione comandata, nel punto dellimpianto in cui installato. La norma CEI EN 60947-2 allegato M, richiede di indicare le diverse correnti di cortocircuito che il DDR dovr sopportare per poter garantire un funzionamento corretto.

c Icc: corrente di cortocircuito nominale c Icw: corrente di cortocircuito nominale di breve durata c Iw: corrente di cortocircuito di guasto a terra.

Nota: le caratteristiche indicate sono richieste per unassociazione DDR-interruttore. In caso di associazione interruttore-DDR, necessario uno studio pi approfondito se le correnti di guasto da controllare sono superiori a 6 In (ove In la corrente nominale o calibro dellinterruttore). Per la gamma Vigirex Schneider garantisce valori pratici omogenei alle caratteristiche dei circuiti controllati e agli interruttori automatici che realizzano la funzione di protezione.

Rel Vigirex con tori TA 30, PA 50, IA 80, MA120 associato ad un interruttore Schneider Electric, Icw Icc Iw 100 kA/0,5 s 150 kA 85 kA/0,5 s

Rel Vigirex con tori SA 200 e GA 300 associato ad un interruttore Compact NS630b a 3200 A, Masterpact NT o NW fino a 6300 A 100 kA/0,5 s 100 kA 85 kA/0,5 s

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Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Sistema Multi 9

Interruttori differenziali puri (1) tipo


norma di riferimento classe corrente nominale [A] tensione nominale dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] frequenza di impiego nomi nale [Hz] potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale [A] corrente condizionale nominale di cortocircuito differenziale [kA] C40a C40N C60a C60N C60H C60L C120N NG125a NG125N NG125L NS160 tenuta alle correnti impulsive [k] onda di corrente 8/20 s numero di poli sensibilit (In) a 50 Hz [mA]

ID
CEI EN 61008 AC 25 40 230 230 400 400 500 500 4 4 5 5 50/60 50/60 2500 2500 20 fusibile gG 80 A 6 2 7,5 3 10 5 20 10 30 15 50 20 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c c 4 c c 20 fusibile gG 80 A 6 2 7,5 3 10 5 20 10 30 15 40 20 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c c 4 c c c

In Ue Ui Uimp

2P 4P modo differenziale modo comune

Im Ic

63 230 400 500 4 5 50/60 2500 20 fusibile gG 80 A

80 230 400 500 4 5 50/60 2500 10 fusibile gG 100 A

100 230 400 500 4 5 50/60 2500 10 fusibile gG 100 A

2P 4P 2P 4P 2P 4P 2P 4P 2P 4P 2P 4P 2P 4P 2P 4P 2P 4P 2P 4P 2P 4P istantanei selettivi S istantanei 10 30 300 500 300 500 1000

20 10 30 15 30 15 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c c 4 c c c

10 5 10 15 15 15 10 15 6 4 0,25 4

10 5 7 7 7 7 7 7 5 4 0,25 4

c c

selettivi S

tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 In [ms] temperatura di riferimento [C]

176 istantanei selettivi S 150 40

176 150 40

176 150 40

176 150 40

176 150 40

(1) Interruttori automatici differenziali puri: sono i tipi modulari per montaggio su guida DIN.

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Protezione delle persone

A 25 230 400 500 4 5 50/60 2500 20 fusibile gG 80 A 6 2 7,5 3 10 5 20 10 30 15 50 20 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c 4 c c

40 230 400 500 4 5 50/60 2500 20 fusibile gG 80 A 6 2 7,5 3 10 5 20 10 30 15 40 20 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c 4 c c

63 230 400 500 4 5 50/60 2500 20 fusibile gG 80 A

A tipo "SI" 25 230 400 500 4 5 50/60 2500 20 fusibile gG 80 A 6 2 7,5 3 10 5 20 10 30 15 50 20 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 3 4 c c 2 c 4 c

40 230 400 500 4 5 50/60 2500 20 fusibile gG 80 A 6 2 7,5 3 10 5 20 10 30 15 40 20 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 3 5 2 4 c c

63 230 400 500 4 5 50/60 2500 10 fusibile gG 100

80 400 500 4 5 50/60 2500

100 400 500 4 5 50/60 2500

IEC60755 B 63 400 500 4 5 50 2000

10 10 20 fusibile fusibile fusibile gG 100 A gG 100 A gG 80 A

20 10 30 15 30 15 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 0,25 2 c c

20 10 30 15 30 15 10 7 15 7 15 15 15 15 6 4 3 5 2 c

4 c

10 5 10 15 15 15 10 15 6 4 3 5 4

10 5 7 7 7 7 7 7 5 4 3 5 4

3 5 4 c c

c c 176 150 40 40 176 150 40 40 176 150 40 40 176 150 40 40 176 150 60 200 40 40

c c 176

c c

c c 176

176

100

150 60 200 40 40

150 60 200 60 200 40 40 40

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Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Sistema Multi 9

Interruttori differenziali puri tipo


norma di riferimento classe corrente nominale [A] tensione nominale dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] frequenza di impiego nominale [Hz] potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale [A] corrente condizionale nominale di cortocircuito differenziale [A] C40a C40N C60a C60N C60H C60L C120N NG125a NG125N NG125L NS160 tenuta alle correnti impulsive [kA] onda di corrente 8/20 s numero di poli sensibilit (In) a 50 Hz [mA] In Ue Ui Uimp Im Ic

ID C40
CEI EN 61008-1 AC 25 40 230 230 440 440 6 6 50 1000 50 fusibile gG 25 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 istantanei selettivi S istantanei 10 30 300 500 300 500 1000 0,25 1P+N c c 1P+N c c 50 1000 30 fusibile gG 40 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 A 25 230 440 6 50 1000 50 fusibile gG 25 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 0,25 1P+N c c 1P+N c c 40 230 440 6 50 1000 30 fusibile gG 40 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 A tipo "SI" 25 40 230 230 440 440 6 6 50 1000 50 fusibile gG 25 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10 3 1P+N c 5 1P+N c c 50 1000 30 fusibile gG 40 A 4,5 6 6 10 15 20 6 10 10

1P+N

selettivi S

tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 In [ms] temperatura di riferimento [C]

189 istantanei selettivi S 150 30

189

189 150 30

189

189 150

189

60200 30

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Protezione delle persone

Interruttori automatici magnetotermici differenziali (1) tipo C40a Vigi


norma di riferimento classe corrente nominale [A] tensione nominale dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] frequenza di impiego nominale [Hz] potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale [A] numero di poli sensibilit (In) a 50 Hz [mA] tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 In [ms] classe di limitazione sganciatore magnetotermico (2) In Ue Ui Uimp Im CEI EN 61009 AC 640 230 440 6 50 4500 1P+N c 189 istantanei caratteristiche In [A] corrente nominale 150 3 C 6 10 16 20 25 32 40 30

C40N Vigi
CEI EN 61009 AC 640 230 440 6 50 6000 1P+N c 189 150 3 C 6 10 16 20 25 32 40 30

1P+N

istantanei

30 300

temperatura di riferimento [C]

(1) Interruttori magnetotermici differenziali disponibili in un blocco unico che assolve ad entrambe le funzioni di protezione magnetotermica e differenziale. (2) caratteristica tipo Im=In x CEI EN 60898 (CEI 23-3 4a ed.) C 510

Blocchi differenziali Vigi (3) tipo


norma di riferimento classe tensione nominale dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] frequenza di impiego nominale [Hz] potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale [A] tenuta alle correnti impulsive [kA] onda di corrente 8/20 s numero di poli corrente nominale [A] sensibilit (In) a 50 Hz [mA] Ue Ui Uimp Im istantanei selettivi S In istantanei 1P+N

Vigi C40
CEI EN 61009-1 App. G AC A 230/400 230/400 440 440 6 6 50 Icn dell'interuttore associato 0,25 1+N 25 10 30 300 500 300 500 1000 c c 3+N 40 c c 50 Icn dell'interuttore associato 0,25 1+N 25 c c 3+N 40 c c A tipo "SI" 230/400 440 6 50 Icn dell'interuttore associato 3 5 1+N 3+N 25 40 c c c

selettivi S

tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 In [ms]

189 istantanei selettivi S 150

189 150

189 150 60200

(3) Blocchi differenziali Vigi per interruttori modulari C40: questi blocchi devono essere necessariamente assemblati con il relativo interruttore magnetotermico.

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Dispositivi differenziali Sistema Multi 9

Blocchi differenziali Vigi (1)


tipo norma di riferimento classe tensione nominale dimpiego [V] tensione disolamento [V] tensione nominale di tenuta ad impulso [kV di cresta] frequenza di impiego nominale [Hz] potere di chiusura e di interruzione differenziale nominale [A] tenuta alle correnti impulsive [k] onda di corrente 8/20 s numero di poli corrente nominale [A] sensibilit (In) a 50 Hz [mA] Vigi C60 CEI EN 61009-1 App.G AC 230/400 500 6 50/60 (2) 0,25 2,3,4 25 c (2P) c c c

Ue Ui Uimp

A 230/400 500 6 50/60 (2) 0,25 2,3,4 25 c c c

A tipo "SI" 230/400 500 6 50/60 (2) 3 5 2,3,4 25 c

Im istantanei selettivi S, regolabili I/S, I/S/R In istantanei

40 c c c

63 c c c

63 c c c

63 c

tensione minima di funzionamento del tasto di prova a 50 Hz [V] tempo totale di sgancio a 2 In [ms]

10 30 300 500 selettivi S 300 500 1000 regolabili I/S 3001000 I/S/R 3003000 230/415 V istantanei selettivi S regolabili I regolabili S regolabili R versione sensibilit [mA]

c c

176 150

176 150

176 150 60200

regolazioni possibili

ritardo [ms]

(I) (S) (R)

preallarme
(1) Blocchi differenziali Vigi per interruttori modulari C60, C120, NG125: questi blocchi devono essere necessariamente assemblati con il relativo interruttore magnetotermico (2) Icn/Icu dell'interruttore associato.

236

Schneider Electric

Protezione delle persone

Vigi C120 AC 230/400 500 6 50/60 (2) 0,25 2,3,4 125 c c c A 230/400 500 6 50/60 (2) 0,25 2,3,4 125 c c c A tipo SI 230/400 500 6 50/60 (2) 3 5 2,3,4 125 c

Vigi NG125 CEI EN 60947-2 App.B AC A tipo SI 230/415 230/415 690 690 8 8 50/60 (2) 0,25 2,3,4 63 c c 50/60 (2) 3 5 2 63 c c c c

440/500 690 8 50/60 (2) 3 5 3, 4 63

230/415 690 8 50/60 (2) 3 5 3,4 125 c (4P) c (4P)

440/500 690 8 50/60 (2) 3 5 3, 4 125

3, 4 63 c c c c c

c c

176 150

176 150

176 150 60200

178 150

178 150 60200 150 60200 150 60200 500 I/S/R 300 500 1000 3000 0 60 150 1050% In

c 224

c c 178

c 224

150 60200 500 I/S/R 300 500 1000 3000 0 60 150

150 60200 500 I/S 300 500 1000 0 60

I/S/R 300 500 1000 3000 0 60 150 1050% In

150 60200 500 I/S/R 300 500 1000 3000 0 60 150

Schneider Electric

237

Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Dispositivi differenziali a toroide separato

La protezione differenziale realizzata con l'associazione di un rel differenziale a toroide separato ad un interruttore

automatico provvisto di sganciatore voltmetrico. I Rel differenziali sono tutti in classe A e

protetti contro scatti intempestivi. Per il loro funzionamento richiedono una tensione di alimentazione ausiliaria in CA o CC.

Rel standard ad una soglia


RH21 RH21M Tipo di rete da proteggere BT corrente alternata Frequenza Funzioni Protezione Segnalazione guasto differenziale senza intervento protezione Preallarme Visualizzazione percentuale In (barra di LED) Misura corrente differenziale In (display) Comunicazione (Digipact) Installazione Su guida DIN Incasso Sensibilit In Regolazione soglie Soglia di guasto Soglia di segnalazione Soglia di preallarme Temporizzazione Regolazione temporizzazioni Soglia di guasto Soglia di segnalazione Soglia di preallarme commutatore 1 temporizzazione istantanea per In= 30 mA istantanea o 0,06 s per In= 300 mA commutatore 9 temporizzazioni da istantanea a 4,5 s commutatore 2 soglie commutabili 30 mA o 300 mA commutatore 9 soglie commutabili da 30 mA a 30 A c c c c c c c 1000 V da 50/60 a 400 Hz 1000 V da 50/60 a 400 Hz RH21P RH99 RH99M RH99P

Contatti di uscita Numero contatti Soglia di guasto: contatto a riarmo manuale Soglia di guasto: contatto a riarmo automatico Soglia di guasto: contatto a riarmo man/aut selezionabile Soglia di segnalazione: contatto a riarmo automatico Soglia di preallarme: contatto a riarmo automatico Tensioni di alimentazione 12/24 V CA 48 V CA 110/130 V CA 220/240 V CA 380/415 V CA 440/525 V CA 12/48 V CC 24/130 V CC Test di funzionamento Locale (pulsante di test) A distanza A distanza di pi rel (massimo 10) A distanza mediante comunicazione Toroidi associabili Toroidi chiusi tipo A Toroidi aperti tipo OA Todoridi sommatori Compatibilit con toroidi chiusi tipo E c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c c 1 c 1 c (2) c (3)

238

Schneider Electric

Protezione delle persone

Rel a doppia soglia


RH197 RH197P 1000 V da 50/60 a 400 Hz c c c c commutatore 19 soglie commutabili da 30 mA a 30 A da 30 mA a 30 A fissa 50% In commutatore 7 temporizzazioni da istantanea a 4,5 s RHUs RHUs 1000 V da 50/60 a 400 Hz c c c c tastiera 1 soglia regolabile da 30 mA a 30 A 1 soglia regolabile da 15 mA a 30 A tastiera 1 temporizzazione regolabile da istantanea a 4,5 s RHU RHU 1000 V da 50/60 a 400 Hz c c c c tastiera 1 soglia regolabile da 30 mA a 30 A 1 soglia regolabile da 15 mA a 30 A tastiera 1 temporizzazione regolabile da istantanea a 4,5 s -

Centrale di misure differenziali


RMH Centrale RMH 1000 V da 50/60 a 400 Hz Concentratore RM12T

c c fino a 12 partenze misurate (1) c c tastiera 1 soglia regolabile 1 soglia regolabile da 15 mA a 30 A tastiera -

c -

1temporizzazione regolabile per ogni partenza da istantanea a 4,5 s 1 temporizzazione regolabile per ogni partenza da istantanea a 4,5 s 2 c c c c c c c c c

istantanea

1temporizzazione regolabile da istantanea a 4,5 s 2 c c c c c c c c c c c c c

1temporizzazione regolabile da istantanea a 4,5 s 2 c c c c c c c c c c c c c c

2 c c c c c c c c c c c c c c

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239

Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Dispositivi differenziali a toroide separato

Rilevatori
Rel associati Rel a riarmo automatico Rel differenziali Impiego Per lavori ex nono ed estensioni Per ristrutturazioni ed estensioni Caratteristiche generali Tipo di rete da controllare Tensione d'isolamento Ui Rilevatore di tipo chiuso Rilevatore di tipo aperto Temperatura di funzionamento Temperatura di stoccaggio Indice di protezione Caratteristiche elettriche del prodotto Rapporto di trasformazione Tenuta alla corrente di cortocircuito trifase Tenuta alla corrente di cortocircuito differenziale (secondo IEC 60947-2 in kA efficace) Categoria di sovratensione Tensione nominale di tenuta ad impulso Uimp (kV) Caratteristiche dei rilevatori Corrente nominale dimpiego Ie (A) Sezione massima ammissibile per fase (mm rame) Caratteristiche meccaniche del prodotto Tipo di rilevatore Toro TA30 Toro PA50 Toro IA80 Toro MA120 Toro SA200 Toro GA300 Toro POA Toro GOA Toroide sommatore Toroide sommatore Cablaggio Sezione dei cavi (mm) per una resistenza R = 3 W 0,22 0,75 1 1,5 Tipo di montaggio Aggancio su rel Vigirex (montaggio posteriore) Su guida DIN (montaggio orizzontale o verticale) Su piastra piena o forata o su profilato Su cavo Su sistema sbarre Caratteristiche ambientali Calore umido non in funzionamento (IEC 60068-2-30) Calore umido in funzionamento (IEC 60068-2-56) Nebbia salina (IEC 60068-2-52) Grado di inquinamento (IEC 60664-1) Potere calorifico (MJ) (1) Per In u 500 mA. (2) Da 0,5 a 2,5 mm. Icw 100 kA/0,5 s Iw 85 kA/0,5 s

Toro di tipo chiuso A


RH99, RMH RH10, RH21, RH99, RHUs e RHU c BT 50/60/400 Hz 1000 V c -35 C / +70 C -55 C / +85 C IP30 (collegamenti IP20) 1/1000 c c IV 12 TA30 65 25 PA50 85 50 IA80 160 95 Peso (kg) 0,12 0,2 0,42 0,59 1,32 2,23 MA120 250 240 SA200 400 2 x 185 GA300 630 2 x 240

Dimensioni (mm) 30 50 80 120 200 300 -

Lunghezza max di collegamento (m) 18 60 80 100 TA30, PA50 TA30, PA50, IA80, MA120 TA30, PA50, IA80, MA120, SA200 IA80, MA120, SA200, GA300 28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 % 48 h 00 Categoria C2 Prova KB severit 2 3 0,98 1,42 3,19 3,89 7,05 -

Scelta dei rilevatori in funzione del circuito di potenza Cavi rame 3P + N Corrente nominale dimpiego (Ie) 65 A 85 A 160 A 250 A 400 A 630 A 1600 A Sezione max per fase 25 mm2 50 mm2 95 mm2 240 mm2 2 x 185 mm2 2 x 240 mm2 4 x 240 mm2 Rilevatori TA30 PA50 o POA IA80 MA120 o GOA SA200 GA300 280 x 115 mm Schneider Electric

240

Protezione delle persone

Toro di tipo aperto OA


RH99, RMH RH10, RH21, RH99, RHUs e RHU c BT 50/60/400 Hz 1000 V c -35 C / +70 C -55 C / +85 C 1/1000 c c IV 12 POA 85 50 Dimensioni (mm) 46 110 GOA 250 240 Peso (kg) 1,3 3,2 -

Toroide sommatore
RH99 (1) RH10, RH21, RH99 (1) c BT 50/60/400 Hz 1000 V c -35 C / +80 C -55 C / +100 C IP30 (collegamenti IP20) 1/1000 c IV 12 280 x 115 1600 2 x 100 x 5 Dimensioni interne (mm) 280 x 115 470 x 160 470 x 160 4000 2 x 125 x 10 Peso (kg) 13,26 21,16

Lunghezza max di collegamento (m) 18 60 80 100 POA, GOA 28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 % 48 h 00 Categoria C2 Prova KB severit 2 3 8,02 16,35

Lunghezza max di collegamento (m) 10 (2) 10 (2) 10 (2) c c 28 cicli +25 C / +55 C / HR 95 % 48 h 00 Categoria C2 Prova KB severit 2 4 -

Scelta dei toroidi sommatori in funzione del circuito di potenza Sbarre rame 3P + N Corrente nominale dimpiego (Ie) 1600 A 4000 A Sezione max per fase 2 sbarre 100 x 5 mm2 2 sbarre 125 x 10 mm2 Toroidi sommatori 280 x 115 mm 470 x 160 mm

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241

Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Indicazioni installative

Protezione mediante trasformatore toroidale


Il trasformatore toroidale utilizzato per i seguenti dispositivi differenziali: interruttori magnetotermici con blocchi differenziali Vigi, interruttori magnetotermici differenziali, interruttori differenziali puri. Il toroide deve abbracciare tutti i conduttori attivi affinch sia interessato dal campo magnetico residuo corrispondente alla somma vettoriale delle correnti che percorrono le fasi ed il neutro. Linduzione magnetica nel toroide e il segnale elettrico disponibile al secondario sono dunque, da un punto di vista teorico, limmagine della corrente differenziale residua. Il segnale elettrico al secondario del toroide viene inviato al rel per lo sgancio. Lo stesso principio pu essere applicato utilizzando un rel differenziale a toroide separato esterno al dispositivo di interruzione (Vigirex). In questo caso, per la corretta installazione del toroide occorre attenersi ad alcune regole di seguito indicate. Il sensore toroidale permette di determinare correnti differenziali nel campo che va da qualche milliampere a qualche decina di ampere. In particolare si realizzano dispositivi differenziali ad alta sensibilit per circuiti di distribuzione e terminali (protezione delle persone e protezione contro gli incendi).

Protezione differenziale di tipo toroidale

1 3 2

Esempio di cattivo serraggio dei conduttori nel toroide

Rel differenziale a toroide separato


Linsieme necessario per il funzionamento costituito dal toroide o trasformatore di corrente e dal rel differenziale, associati al dispositivo di interruzione provvisto della relativa bobina di apertura (MX o MN). Il collegamento toroide-rel differenziale deve essere realizzato con cavo schermato in caso di: c soglia differenziale <100 mA; c toroide installato a distanza superiore a 10 m; c cavo di segnale installato a meno di 30 cm dal cavo di potenza. Nota 1: se si utilizzano differenziali ad alta sensibilit, consigliabile formare una treccia con i cavi di collegamento toroide-rel. Nota 2: i rel differenziali Vigirex presentano il controllo permanente del collegamento toroide-rel: in caso di interruzione si ha lapertura dellinterruttore associato.

Posizionamento del toroide lontano dai tratti di curvatura dei cavi

Nota 3: alcuni tipi di rel differenziali Vigirex sono provvisti di dispositivo a sicurezza positiva per la segnalazione in caso di mancanza dellalimentazione ausiliaria o di rottura del cavo di alimentazione. Affinch la "risposta" del toroide sia fedele e lineare, necessario collocare i conduttori il pi vicino possibile al centro del toroide, affinch la loro azione magnetica in assenza di corrente differenziale residua sia perfettamente compensata. Il campo magnetico generato da un conduttore diminuisce proporzionalmente alla distanza ed quindi molto forte nel punto A della figura a fianco; ne deriva una saturazione magnetica locale che si traduce in un contributo al flusso magnetico nel toroide, dovuto alla fase 3, non proporzionale alla corrente che la percorre. Lo stesso fenomeno pu verificarsi se il toroide posizionato in prossimit di una zona di curvatura dei cavi da cui esso attraversato. Ci pu causare la comparsa di una induzione residua parassita, in grado, nel caso di correnti di elevata intensit, di far apparire al secondario del toroide un segnale che pu dare luogo ad un intervento intempestivo. Questo rischio tanto pi elevato quanto pi la soglia dintervento del differenziale bassa rispetto alla corrente nelle fasi, in modo particolare in caso di cortocircuito. Nei casi critici (Ifasemax / In elevato), due soluzioni consentono di far fronte al problema degli scatti intempestivi: c utilizzare un toroide avente diametro interno almeno doppio del diametro del cavo o del fascio di cavi; c disporre un manicotto di materiale ferromagnetico (ferro dolce - lamiera ferromagnetica) allinterno del toro per rendere il campo omogeneo. Una volta che sono state considerate tutte queste precauzioni, cio centraggio dei conduttori, uso di un toroide di grandi dimensioni e applicazione di un manicotto magnetico, il valore del rapporto Ifasemax / In pu arrivare fino a 50000. Occorre sottolineare che lutilizzo di differenziali a toroide incorporato consente allinstallatore di risolvere i problemi sopra evidenziati, perch in questo caso il costruttore che studia e mette a punto le soluzioni per risolvere il problema del centraggio dei conduttori attivi e ottimizzare il dimensionamento del toroide.

L 2
Il manicotto di materiale ferromagnetico disposto attorno ai conduttori all'interno del toroide riduce il rischio di sganci causati da correnti di spunto.

242

Schneider Electric

Protezione delle persone

Conduttore di protezione
Il conduttore di protezione deve essere installato esternamente al toroide (fig. a). In caso contrario il dispositivo differenziale non interviene. Se la guaina metallica del cavo collegata a terra e passa all'interno del toroide (fig. b), il conduttore che collega la guaina al collettore di terra deve passare all'interno del toroide per annullare gli effetti di una eventuale corrente di guasto che potrebbe circolare all'interno della guaina stessa.
c

{
b a
a e

{
f

In presenza di guaina metallica Fig. b

Fig. a

a: b: c: d: e: f:

toroide neutro eventuale conduttore di protezione conduttori di fase guaina metallica collegamento guaina - PE.

Protezione mediante trasformatori di corrente


Per misurare la corrente differenziale di un circuito trifase sono installati tre o quattro trasformatori di corrente a seconda che il circuito sia senza neutro o con neutro. I tre (o quattro) TA si comportano come dei generatori di corrente collegati in parallelo che fanno circolare sul circuito duscita una corrente che la somma vettoriale delle tre correnti di fase piu quella delleventuale conduttore di neutro, cio la corrente differenziale residua. Questa corrente rilevata dal rel differenziale. Questa soluzione adottata per realizzare la protezione detta residual (opzione T), integrata negli sganciatori elettronici. Per rilevare la corrente di guasto verso terra vengono utilizzati i trasformatori di corrente impiegati per il rilevamento delle sovracorrenti.

Per ragioni costruttive legate alla classe di precisione dei trasformatori di corrente si possono realizzare con questa soluzione solo dispositivi differenziali a bassa sensibilit utilizzabili ai primi livelli di distribuzione per la protezione contro gli incendi e pi in generale per la protezione dellimpianto. Infatti potrebbe succedere che, in seguito allerrore di lettura operato dai TA, la sommatoria delle correnti nei conduttori attivi potrebbe dare un risultato diverso da zero anche in assenza di corrente di dispersione verso terra. Ad esempio, con dei TA di classe 5, utilizzati alla loro corrente nominale, consigliabile non effettuare regolazioni del rel differenziale al di sotto del 10% della corrente nominale stessa dei TA. In alternativa alla protezione di terra integrata negli sganciatori unaltra soluzione che sfrutta lo stesso principio quella che utilizza il toroide del rel differenziale a

toroide separato per la rilevazione della somma delle correnti dei TA. In aggiunta alle considerazioni fatte in precedenza riguardanti la precisione dei TA, bisogna considerare che per determinare la reale soglia di intervento di questa protezione occorre moltiplicare la soglia regolata sul fronte del rel differenziale per il rapporto di trasformazione dei TA. Ad esempio regolando un Vigirex a In = 500 mA e avendo dei TA 100/5 A la reale soglia di intervento impostata pari a 500 mA x 100/5 = 10 A.
I1 I2 I3
A

Ih
DDR

Protezione differenziale realizzata con TA in un circuito trifase senza neutro

Protezione "Source Ground Return"


Una soluzione alternativa a quella delluso dei trasformatori di corrente, in caso di protezione di arrivi di forte potenza e quindi in presenza di cavi di fase aventi elevata sezione, la "Source Ground Return". In questo caso si posiziona il toroide sul collegamento a terra del centro stella dellavvolgimento di bassa tensione del trasformatore. Infatti, per la legge di Kirchoff ai nodi, la corrente differenziale vista dal

toroide T della figura sottostante uguale a quella vista dal toroide G, per un guasto disolamento che si verifica sulla rete BT. Il toroide rileva ed invia al rel differenziale la corrente di guasto verso terra. Il rel differenziale pu essere integrato nello sganciatore elettronico (opzione W) del dispositivo di interruzione o esterno allo stesso (Vigirex). Questa soluzione si pu applicare nei sistemi TN-S, qualora sia possibile installare il toroide sul tratto del conduttore di terra tra la derivazione del neutro e quella del PE.

AT / BT

G 1 2 3 N

DDR

DDR PE

Inserzione sui conduttori attivi (G) e source ground return (T).

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243

Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Indicazioni installative

Trasformatori in parallelo
L'impiego di dispositivi differenziali in presenza di trasformatori in parallelo pu dar luogo a due tipi di inconvenienti: c perdita di sensibilit del dispositivo differenziale. La corrente di guasto verso terra Ig si ripartisce sui trasformatori e di conseguenza i dispositivi differenziali installati sui montanti percepiscono solo una frazione di tale corrente; c correnti di circolazione. In presenza di trasformatori con caratteristiche diverse, ad esempio potenza nominale e tensione di corto circuito, molto probabile la circolazione di correnti che interessano anche l'impianto di terra (correnti di circolazione Ic). Anche in presenza di trasformatori nominalmente identici, piccole differenze costruttive possono dare luogo a queste correnti di circolazione. La presenza di carichi squilibrati, accentuando eventuali differenze di potenziale tra i centri stella dei due trasformatori, acuisce il problema. I rel differenziali installati sugli arrivi dei trasformatori possono pertanto scattare intempestivamente.

Per ovviare a questi inconvenienti utilizzare una delle seguenti soluzioni: c installare le protezioni differenziali sulle partenze e non sugli interruttori di arrivo realizzando i montanti con elementi che riducono al minimo il rischio di guasti verso terra. c equipaggiare gli interruttori di arrivo con una protezione di terra ed installare i relativi toroidi sui conduttori che uniscono il neutro al dispersore dell'impianto di terra comune ai due trasformatori. Nota: le soluzioni proposte non producono scatti intempestivi delle protezioni diffrenziali inserite; tuttavia le correnti di circolazione sono sempre presenti sull'impianto. dunque consigliabile evitare il parallelo di trasformatori di diverse caratteristiche nominali.

No Ic

Ic

Si Ic

Questa figura mostra un esempio di realizzazione della messa a terra dei trasformatori in parallelo in un sistema TN-S ed indica il corretto posizionamento dei toroidi. Si ricorda che l'installazione dei differenziali non ammessa nei sistemi TN-C. La realizzazione pratica del collegamento a terra di trasformatori funzionanti in parallelo e provvisti di protezione differenziale richiede un buon progetto ed una particolare attenzione in fase di montaggio. In particolare il collegamento delle sbarre di terra (PE) del quadro principale deve essere tale da rispettare il corretto posizionamento dei toroidi.

PE NO

PE

(1)
SI

(1)

1 2 3 N

PE

NO

DA (2)

(1) L'intervento della protezione differenziale deve provocare l'apertura dell'interruttore del montante di media tensione. Infatti, in caso di guasto interno al trasformatore, la sola apertura dell'interruttore di bassa tensione non isola il punto di guasto.

(2) DA il dispersore intenzionale dell'impianto di terra comune ai due trasformatori.

244

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Protezione delle persone

Dispositivi differenziali Impiego a 400 Hz

Dispositivi differenziali Multi 9


I dispositivi differenziali della gamma Multi 9 sono utilizzabili a 400 Hz. La soglia di sensibilit varia al variare della frequenza e in genere aumenta con essa. Tuttavia dimostrato che il corpo umano meno sensibile alla corrente a 400 Hz. Quindi a fronte di un aumento delle soglie di intervento dei dispositivi differenziali con la frequenza, essi assicurano ancora la protezione delle persone. Il comportamento dei dispositivi differenziali al variare della frequenza indicato nei diagrammi sottostanti.

Incidenza della frequenza della corrente


La Norma IEC 60479-1 3 e -2 4 definisce la sensibilit e la fibrillazione del corpo umano in funzione della frequenza.

Soglia in corrente in funzione della frequenza


Frequenza (Hz) Corrente continua 50 100 300 1000 3000 5000 10000 >10000 Percezione (mA) 2 0,5 0,5 0,6 1 2 4 6 100 Tetanizzazione (mA) 10 10 12 17 23 32 50 Fibrillazione (mA) 100 40 80 180 560 -

ID, IDC40
Id IDn 2.5 1 2 3 4

C40 Vigi, Vigi C40


ID In 2.5

1.5

1.5

0.5

0.5
10 50 60 90 150 250 350 400 Hz

10

50

60

90

150

250

350 400 Hz

tipo ID

classe AC

In [A] 25 40

numero curva 10 mA 2 30 mA 1 1 2 3 4 300 mA 500 mA 1 1 1 2 2 1 1 2

tipo C40a Vigi C40N Vigi Vigi C40

classe AC AC AC A

In [A] 40 40 25-40 25-40

numero curva 10 mA 30 mA 1 1 1 1 2 300 mA 1 1 1 2 2 500 mA -

63-80-100 A selettivo S A tipo "si" 25-40-63 A tipo "si" 25-40-63

A tipo si 25-40 selettivi S A tipo si 40

40-63-80-100 -

Vigi C60
ID ln 2.5

tipo Vigi C60

classe AC A

In [A] 25 40-63 25-63

numero curva 10 mA 30 mA 1 2 3 4 300 mA 1 1 2 4 500 mA 1 1 2 1A 4 2 -

1.5

A tipo "si" 25-63 selettivi S A tipo "si" 63

0.5 10 50 60 90 150 250 350 400 Hz

Schneider Electric

245

Protezione delle persone

Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone Generalit


Sistema di neutro IT c senza distribuzione del neutro (1)
D B PE C A

Verifica delle condizioni di intervento del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti


Il metodo convenzionale utilizzato in questa guida suggerito dalla Norma CEI 64.8 ed nella maggior parte dei casi sufficiente a determinare con buona approssimazione la massima lunghezza della conduttura per la quale verificata la protezione delle persone. Per la determinazione della lunghezza limite della conduttura utilizzare la legge di Ohm opportunamente adattata. Nel fare la valutazione della corrente di guasto a terra si considerano soltanto le impedenze della fase e del PE relative alla partenza in esame. La precisione di questo metodo si pu considerare equivalente a quella del calcolo che tiene conto di tutte le impedenze della rete (metodo seguito dal programma On-Off Rete), quando l'impedenza della rete a monte trascurabile rispetto a quella della partenza in esame. Questo metodo risulta efficace per fare una rapida valutazione della lunghezza massima protetta quando non sono note le caratteristiche della rete a monte. un metodo applicabile a condizione che il conduttore di protezione sia posto nelle immediate vicinanze dei conduttori attivi del circuito (in caso contrario la verifica della protezione delle persone pu essere eseguita solo con delle misure effettuate ad impianto terminato). Sistema di neutro TN

I simboli utilizzati significano: Lmax [m] la massima lunghezza della conduttura che permette l'intervento della protezione; kx il fattore di riduzione che tiene conto della reattanza dei cavi di sezione maggiore di 95 m 2;
Sez. fase [mm2] kx 120 150 185 240 300 0,90 0,85 0,80 0,75 0,72

VAB = 0,8 U 2

kpar il fattore correttivo in caso di pi cavi in parallelo;


n. cavi in parallelo 1 1 2 2 3 4 5 3,2

SPE

SF

kpar

2,65 3

L max = k x k par

0, 8 U SF 2 1 5 (1 + m) k m Im ,

c con distribuzione del neutro (1) (2)


R S T N PE

D B C A

VAB =

0,8 Uo 2

SPE

SF

SN

caso A
B A PE

caso B

v caso A - nel caso di circuiti senza neutro inseriti in un sistema con neutro distribuito, la formula diventa:
0,8 U0 SF Lmax = kx kpar _______________ 21,5(1+m)kmIm

SPE

SF

v caso B - linea con neutro


0,8 U0 SN Lmax = kx kpar _______________ 21,5(1+m)kmIm

km il fattore che tiene conto della tolleranza della soglia di intervento magnetico; vale: c 1,2 per gli sganciatori magnetotermici; c 1,15 per gli sganciatori elettronici. 1,5 il fattore correttivo della resistenza del circuito. Si ritiene che, in occasione del guasto, tale resistenza aumenti del 50% rispetto al suo valore a 20C; 0,8 per tener conto di una riduzione all'80% della tensione di alimentazione durante il guasto, sulla parte di impianto a monte della conduttura in esame; U0 [V] la tensione nominale tra fase e terra; U [V] la tensione nominale tra fase e fase; SF [mm2] la sezione del conduttore di fase; SN [mm2] la sezione del conduttore di neutro; [ mm2/m] il valore della resistivit a 20C del materiale conduttore, (pari a 0,018 per il rame e 0,027 per l'alluminio); m il rapporto tra la sezione del conduttore di fase e la sezione del conduttore di protezione (in presenza di conduttori in parallelo considerare la sezione complessiva); m' il rapporto tra la sezione del conduttore di neutro e la sezione del conduttore di protezione; Im [A] la taratura della protezione contro i cortocircuiti.

L max = k x k par

0, 8 Uo SF , 1 5 (1 + m) k m Im

(1) Nell'impossibilit pratica di effettuare la verifica per ogni configurazione di doppio guasto, il calcolo viene condotto supponendo una uguale ripartizione della tensione tra i due circuiti in guasto (ci corrisponde alla condizione pi sfavorevole per uno dei due circuiti interessati dal doppio guasto). (2) Si ricorda che le norme raccomandano di non distribuire il neutro nei sistemi IT.

246

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Protezione delle persone

Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone Sistema TN


Fattori correttivi da applicarsi alle lunghezze date dalle tabelle Sfase Spe 1 2 rete 400 V cavo Cu 1 0,67 tra le fasi (1) cavo Al 0,62 0,41 (1) Nel caso di reti trifasi a 230 V tra le fasi, applicare il coefficiente 0,6. Per reti monofasi a 230 V (fase neutro), non applicare il coefficiente.

Lunghezze massime (in metri) di cavo protetto contro i contatti indiretti tramite interruttori automatici nel sistema TN.

3 0,50 0,31

4 0,40 0,25

Tabella 1 - C60, C120, NG125 caratteristica B sez. In [A] [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50

6 170 284 454 681

10 102 170 273 409 681

16 64 106 170 256 426 681

20 51 85 136 204 341 545 852

25 41 68 109 164 273 436 681

32 32 53 85 128 213 341 532 745 1065

40 26 43 68 102 170 273 426 596 852

50 20 34 55 82 136 218 341 477 681

63 16 27 43 65 108 173 270 379 541

80 13 21 34 51 85 136 213 298 426

100 10 17 27 41 68 109 170 239 341

125 8 14 22 33 55 87 136 191 273

Tabella 2 - C60, C120, NG125 caratteristica C sez. In [A] [mm2] 0,5 1 2 3 4 1,5 1022 511 256 170 128 2,5 1704 852 426 284 213 4 681 454 341 6 681 511 10 852 16 25 35 50

6 85 142 227 341 568

10 51 85 136 204 341 545 852

16 32 53 85 128 213 341 532 745

20 26 43 68 102 170 273 426 596 852

25 20 34 55 82 136 218 341 477 681

32 16 27 43 64 106 170 266 373 532

40 13 21 34 51 85 136 213 298 426

50 10 17 27 41 68 109 170 239 341

63 8 14 22 32 54 87 135 189 270

80 6 11 17 26 43 68 106 149 213

100 5 9 14 20 34 55 85 119 170

125 4 7 11 16 27 44 68 95 136

Tabella 3 - C60, C120, NG125 caratteristica D o K sez. In [A] [mm2] 0,5 1 2 3 4 1,5 730 365 183 122 91 2,5 1217 608 304 203 152 4 487 325 243 6 730 487 365 10 811 608 16 25 35 50

6 61 101 162 243 406 649

10 37 61 97 146 243 389 608 852

16 23 38 61 91 152 243 380 532 761

20 18 30 49 73 122 195 304 426 608

25 15 24 39 58 97 156 243 341 487

32 11 19 30 46 76 122 190 266 380

40 9 15 24 37 61 97 152 213 304

50 7 12 19 29 49 78 122 170 243

63 6 10 15 23 39 62 97 135 193

80 5 8 12 18 30 49 76 106 152

100 4 6 10 15 24 39 61 85 122

125 3 5 8 12 19 31 49 68 97

Tabella 4 - C60, NG125 caratteristica MA sez. In [A] [mm2] 1,6 2,5 4 6,3 1,5 222 142 89 56 2,5 370 237 148 94 4 592 379 237 150 6 568 355 225 10 592 376 16 601 25 35 50

10 35 59 95 142 237 379 592 828

12,5 28 47 76 114 189 303 473 663

16 22 37 59 89 148 237 370 518 739

25 14 24 38 57 95 151 237 331 473

40 9 15 24 35 59 95 148 207 296

63 6 9 15 23 38 60 94 131 188

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Protezione delle persone

Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone Sistema TN

Tabella 5 - Compact NS, Masterpact (1) Im [A] 63 80 125 sez. Tipo di sganciatori NS [mm2] (2) TM16G TM 25/40G TM63G 2,5 112 88 56 4 180 141 90 6 270 212 136 10 450 354 227 16 721 567 363 25 1126 887 567 35 1577 1242 795 50 2253 1774 1135 70 3155 2484 1590 95 4281 3371 2158 120 4867 3833 2453 150 5746 4525 2896 185 6670 5253 3361 240 8112 6388 4088 300 9735 7666 4906

190 TM16D 37 60 90 149 239 374 523 591 828 1123 1277 1508 1751 2129 2555

300 TM25D 23 37 56 94 151 236 331 473 662 899 1022 1206 1400 1703 2044

400 TM32D 18 28 43 71 114 177 248 355 497 674 767 905 1051 1278 1533

500 TM 40/63D 14 22 34 56 90 141 198 283 397 539 613 724 840 1022 1226

650 TM80D 10 17 26 43 69 109 152 218 305 415 471 556 646 786 943

800 TM100D 8 14 21 35 56 88 124 177 248 337 383 452 525 638 766

1000

1250 TM125/160D 5 9 13 22 36 56 79 113 159 215 245 289 336 408 490

7 11 17 28 45 70 99 141 198 269 306 362 420 511 613

Tabella 6 - Compact NS, Masterpact (1) sez. Im [A] [mm2] 1500 2000 2,5 4 3 4 7 5 6 11 8 10 18 14 16 30 22 25 47 35 35 66 49 50 94 70 70 132 99 95 179 134 120 204 153 150 241 181 185 280 210 240 340 255 300 408 306
(1) Nel caso di regolazione della soglia magnetica ad una Im non contenuta in tabella, considerare la colonna con Im immediatamente superiore.

2500 2 4 6 11 18 28 39 56 79 107 122 144 168 204 245

3200 2 3 5 8 14 22 31 44 62 84 95 113 131 159 191

4000 1 2 4 7 11 17 24 35 49 67 76 90 105 127 153

5000 1 2 3 5 9 14 19 28 39 53 61 72 84 102 122

6300 1 1 2 4 7 11 15 22 31 42 48 57 66 81 97

8000 1 2 3 5 8 12 17 24 33 38 45 52 63 76

10000 1 1 2 4 7 9 14 19 26 30 36 42 51 61

12500

1 2 3 5 7 11 15 21 24 28 33 40 49

(2) In questa riga sono indicati gli sganciatori magnetotermici degli interruttori Compact NS a cui corrispondono i valori di soglia magnetica della tabella.

248

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Protezione delle persone

Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone Sistema IT


Fattori correttivi da applicarsi alle lunghezze date dalle tabelle Sfase Spe 1 rete trifase cavo Cu neutro non distributo 1 400 V (1) neutro distribuito 0,60 cavo Al neutro non distribuito 0,62 neutro distribuito 0,37
(1) Nel caso di reti trifase a 230 V tra le fasi, applicare il coefficiente 0,6. Per reti monofase a 230 V (fase neutro), non applicare il coefficiente.

Lunghezze massime (in metri) di cavo protetto contro i contatti indiretti tramite interruttori automatici nel sistema IT.

2 0,67 0,40 0,41 0,25

3 0,50 0,30 0,31 0,19

4 0,40 0,24 0,25 0,15

Tabella 7 - C60, C120, NG125 caratteristica B sez. In [A] [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 Tabella 8 - C60, C120, NG125 caratteristica C sez. In [A] [mm2] 0,5 1 2 3 4 1,5 889 444 222 148 111 2,5 370 247 185 4 395 296 6 444 10 16 25 35 50

6 148 247 395

10 89 148 237 356

16 56 93 148 222 370

20 44 74 119 178 296 474

25 36 59 95 142 237 379 593

32 28 46 74 111 185 296 463

40 22 37 59 89 148 237 370 519

50 18 30 47 71 119 190 296 415 593

63 14 24 38 56 94 150 235 329 470

80 11 19 30 44 74 119 185 259 370

100 9 15 24 36 59 95 148 207 296

125 7 12 19 28 47 76 119 160 237

6 74 123 198 296 494

10 44 74 119 178 296 474

16 28 46 74 111 185 296 463

20 22 37 59 89 148 237 370

25 18 30 47 71 119 190 296 415

32 14 23 37 56 93 148 231 324 463

40 11 19 30 44 74 119 185 259 370

50 9 15 24 36 59 95 148 207 296

63 7 12 19 28 47 75 118 165 235

80 6 9 15 22 37 59 93 130 185

100 4 7 12 18 30 47 74 104 148

125 4 6 9 14 24 38 59 83 119

Tabella 9 - C60, C120, NG125 caratteristica D o K sez. In [A] [mm2] 0,5 1 2 3 4 1,5 635 317 159 106 79 2,5 529 265 176 132 4 423 282 212 6 423 317 10 529 16 25 35 50

6 53 88 141 212 353 564

10 32 53 85 127 212 339 529

16 20 33 53 79 132 212 331 463

20 16 26 42 63 106 169 265 370 529

25 13 21 34 51 85 135 212 296 423

32 10 17 26 40 66 106 165 231 331

40 8 13 21 32 53 85 132 185 265

50 6 11 17 25 42 68 106 148 212

63 5 8 13 20 34 54 84 118 168

80 4 7 11 16 26 42 66 93 132

100 3 5 8 13 21 34 53 74 106

125 3 4 7 10 17 27 42 59 85

Tabella 10 - C60, NG125 caratteristica MA sez. In [A] [mm2] 1,6 2,5 4 6,3 1,5 193 123 77 49 2,5 322 206 129 82 4 514 329 206 131 6 494 309 196 10 514 327 16 523 25 35 50

10 31 51 82 123 206 329 514

12,5 25 41 66 99 165 263 412 576

16 19 32 51 77 129 206 322 450 643

25 12 21 33 49 82 132 206 288 412

40 8 13 21 31 51 82 129 180 257

63 5 8 13 20 33 52 82 114 163

Schneider Electric

249

Protezione delle persone

Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone Sistema IT


(1) 125 TM63G 49 79 118 197 316 493 691 987 1382 1876 2133 2518 2923 3555 4266 190 TM16D 32 52 78 130 208 325 455 650 910 1235 1404 1657 1923 2339 2729 300 TM25D 20 32 49 82 131 205 288 411 576 781 888 1049 1218 1481 1777 400 TM32D 15 25 37 62 99 154 216 309 432 586 667 787 914 1111 1333 500 TM 40/63D 12 19 29 49 79 123 172 246 345 469 533 629 730 888 1066 650 TM80D 9 15 22 37 60 94 132 189 265 360 410 484 562 683 820 800 TM100D 7 12 18 30 49 77 108 154 216 293 333 393 456 555 666 1000 1250 TM 125/160D 4 7 11 19 31 49 69 98 138 187 213 251 292 355 426

Tabella 11 - Compact NS, Masterpact Im [A] 63 80 sez. Tipo di sganciatori NS [mm2] (2) TM16G TM 25/40G 2,5 97 77 4 156 123 6 235 185 10 391 308 16 627 493 25 979 771 35 1371 1080 50 1959 1543 70 2743 2160 95 3723 2932 120 4232 3333 150 4997 3935 185 5800 4567 240 7054 5555 300 8465 6666

6 9 14 24 39 61 86 123 172 234 266 314 365 444 533

Tabella 12 - Compact NS, Masterpact (1) sez. Im [A] [mm2] 1500 2000 2,5 4 3 4 6 4 6 9 7 10 16 12 16 26 19 25 41 30 35 57 43 50 82 61 70 115 86 95 156 117 120 177 133 150 209 157 185 243 182 240 296 222 300 355 266
(1) Nel caso di regolazione della soglia magnetica ad una Im non contenuta in tabella, considerare la colonna con Im immediatamente superiore.

2500 2 3 5 9 15 24 34 49 69 93 106 125 146 177 213

3200 1 3 4 7 12 19 27 38 54 73 83 98 114 138 166

4000 1 2 3 6 9 15 21 30 43 58 66 78 91 111 133

5000 1 1 2 4 7 12 17 24 34 46 53 62 73 88 106

6300 1 2 3 6 9 13 19 27 37 42 49 58 70 84

8000 1 1 3 4 7 10 15 21 29 33 39 45 55 66

10000

12500

1 2 3 6 8 12 17 23 26 31 36 44 53

1 1 3 4 6 9 13 18 21 25 29 35 42

(2) In questa riga sono indicati gli sganciatori magnetotermici degli interruttori Compact NS a cui corrispondono i valori di soglia magnetica della tabella.

250

Schneider Electric

Protezione delle persone

Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone Singolo condotto


Esempio In un impianto, una delle partenze da un quadro di distribuzione costituita da un condotto sbarre prefabbricato tipo Canalis KSA250, che alimenta dei carichi terminali tramite delle derivazioni protette all'origine da interruttori automatici. Il condotto KSA250, avente una lunghezza L = 45 m, protetto a monte contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti da un interruttore NS250N dotato di sganciatore TM250D. Il sistema di neutro adottato il TN-S. Avendo deciso di proteggere il condotto dai contatti indiretti con lo stesso interruttore automatico utilizzato per la protezione contro le sovracorrenti (senza impiego di un DDR), occorre verificare che la corrente di guasto minima, cio quella fase-PE in corrispondenza dell'estremit finale del condotto, sia superiore alla soglia magnetica dell'interruttore automatico. In altre parole, questo significa verificare che la lunghezza del tratto di condotto sia inferiore alla lunghezza massima protetta dall'interruttore. Supponendo che la protezione magnetica dell'interruttore a monte sia regolata al massimo, cio 10 In (condizione pi gravosa), dalla tabella di pag. 191 in corrispondenza di Im = 2500 A per il condotto KSA250 si ha Lmax= 83 m. Il condotto risulta protetto contro i contatti indiretti.

Protezione del singolo condotto


I condotti sbarre sono da considerarsi a tutti gli effetti condutture cos come definite dalla norma CEI 64.8. perci necessario che il dispositivo di protezione installato a monte del condotto sbarre assicuri la protezione delle persone come nel caso dei cavi (vedasi capitolo Protezione delle persone). Il dispositivo di protezione (interruttore magnetotermico o magnetotermico differenziale) deve intervenire per un guasto verso massa che sia localizzato alla fine del condotto. Le tabelle della pagina seguente forniscono i valori delle lunghezze massime protette dei condotti in funzione delle caratteristiche di intervento degli interruttori per i sistemi TN. Per i sistemi TT sempre indispensabile l'uso di un DDR. Per i sistemi IT consultateci. Per la determinazione della lunghezza limite del condotto viene utilizzata la legge di Ohm opportunamente adattata (secondo quanto suggerito dalla norma CEI 64-8): L max = 0, 8 U0 Z g1 K 3 Im

36 kA

NS250N TM250D

dove: Lmax [m] la massima lunghezza del condotto sbarre che permette l'intervento della protezione automatica; Uo [V] la tensione nominale tra fase e terra; 0,8 un fattore che tiene conto di una riduzione all'80% della tensione di alimentazione durante il guasto sulla parte di impianto a monte del condotto in esame; Zg1 [/m] l'impedenza dell'anello di guasto di un metro di lunghezza, costituito dal conduttore di fase e dal conduttore di protezione del condotto sbarre, ammettendo un aumento del 50% della resistenza del circuito (rispetto al valore a 20C) dovuto al riscaldamento dei conduttori causato dalla corrente di cortocircuito; km il fattore che tiene conto della tolleranza della soglia d'intervento magnetico (vedi anche capitolo Protezione delle persone); Im [A] la taratura della protezione contro i cortocircuiti.

CANALIS KSA250

Guasto a terra a fine condotto

L= 45 m

Schneider Electric

251

Protezione delle persone

Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone Sistema TN


Nel caso di reti trifase a 230 V, tra le fasi, applicare il coefficiente 0,6. Per reti monofase a 230 V (fase/neutro) non applicare il coefficiente.

Lunghezze massime (in metri) del condotto sbarre prefabbricato, nel sistema TN protetto contro i contatti indiretti tramite interruttori automatici.
Tabella 1 - C60, C120, NG125 curva B sez. In [A] [mm2] 6 10 KBA-25 KBB-25 KBA-40 KBB-40 KN40 KN63 KN100 KSA100 484 532 290 319 536 641 446

16 182 200 335 401 278 571

20 145 160 265 321 223 457 757

25 116 128 214 256 178 365 606

32 91 100 167 200 139 285 473 553

40 73 80 134 160 111 228 379 442

50 58 64 107 128 89 183 303 354

63 46 51 85 102 71 145 240 281

80 36 40 67 80 56 114 189 221

100 29 32 54 64 45 91 151 177

125 23 26 43 51 36 73 121 142

Tabella 2 - C60, C120, NG125 curva C sez. In [A] [mm2] 6 10 KBA-25 KBB-25 KBA-40 KBB-40 KN40 KN63 KN100 KSA100 242 266 446 534 371 145 160 268 321 223 457

16 91 100 167 200 139 285 473

20 73 80 134 160 111 228 379 442

25 58 64 107 128 89 183 303 354

32 45 50 84 100 70 143 237 276

40 36 40 67 80 56 114 189 221

50 29 32 54 64 45 91 151 177

63 23 25 43 51 35 72 120 140

80 18 20 33 40 28 57 95 111

100 15 16 27 32 22 46 76 88

125 12 13 21 26 18 37 61 71

Tabella 3 - Compact NS, Masterpact sez. Im [mm2] 63 80 Tipo di sganciatori NS (1) TM16G TM25/40G 354 279 424 334 295 232 604 476 1002 789 1170 921 1711

125

190

300

400

500

650

800

1000

1250

TM63G TM16D TM25D TM32D TM40/63D TM80D TM100D TM125/160D KBA-40 179 117 74 56 45 34 28 22 18 KBB-40 214 141 89 67 53 41 33 27 21 KN40 149 98 62 46 37 29 23 19 15 KN63 304 200 127 95 76 59 48 38 30 KN100 505 332 210 158 126 97 79 63 50 KSA100 590 388 246 184 147 113 92 74 59 KSA160 1095 721 456 342 274 211 171 137 110 KSA250 1658 1091 691 518 414 319 259 207 166 KSA400 1552 983 737 590 454 369 295 236 KSA500 1754 1111 833 667 513 417 333 267 KSA630 1597 1198 958 737 599 479 383 KSA800 1762 1322 1057 813 661 529 423 (1) In questa riga sono indicati gli sganciatori magnetotermici degli interruttori Compact NS a cui corrispondono i valori di soglia magnetica della tabella.

Tabella 4 - Compact NS, Masterpact sez. Im [mm2] 1500 2000 KBA-40 KBB-40 KN40 KN63 KN100 KSA100 KSA160 KSA250 KSA400 KSA500 KSA630 KSA800 15 18 12 25 42 49 91 138 197 222 319 352 11 13 9 19 32 37 68 104 147 167 240 264

2500 9 11 7 15 25 29 55 83 118 133 192 211

3200 7 8 6 12 20 23 43 65 92 104 150 165

4000 6 7 5 10 16 18 34 52 74 83 120 132

5000 4 5 4 8 13 15 27 41 59 67 96 106

6300 4 4 3 6 10 12 22 33 47 53 76 84

8000 3 3 2 5 8 9 17 26 37 42 60 66

10000 2 3 2 4 6 7 14 21 29 33 48 53

12500 2 2 1 3 5 6 11 17 24 27 38 42

252

Schneider Electric

Protezione delle persone

Lunghezza massima protetta per la protezione delle persone Associazione condotto/cavo


In pratica, occorre applicare la formula sopra indicata relativa alla verifica della lunghezza massima protetta dall'insieme cavo-condotto-cavo. In questo caso, essendo le derivazioni per i corpi illuminanti di uguale lunghezza, la corrente di cortocircuito minima si ha in corrispondenza dell'ultima derivazione. Dalle tabelle di pag. 228 per i cavi, e di pag. 253 per i condotti ricaviamo: C1 : L1max = 53 m L1 = 0, 566 L1max C 2 : L 2 max = 91 m L2 = 0, 440 L 2 max C 3 : L 3 max = 32 m L3 = 0, 063 L 3 max L3 L1 L2 + + = 1 069 > 1 , L1max L 2 max L 3 max Non essendo verificata la condizione imposta, una delle soluzioni possibili aumentare la sezione del cavo di alimentazione a 4 mm2. Si ha quindi: C1 : L1max = 85 m L1 = 0, 353 L1max L3 L1 L2 + + = 0, 856 < 1 L1max L 2 max L 3 max Con il cavo C1 da 4 mm2, l'insieme cavo-condotto-cavo risulta protetto contro i contatti indiretti.

Protezione dell'associazione condotto sbarre/cavo


molto diffusa la realizzazione di condotti sbarre collegati al quadro di alimentazione mediante un cavo. In qualche applicazione si realizzano derivazioni a valle del condotto sbarre protette unicamente dall'interruttore installato a monte del condotto stesso. In entrambi i casi, necessario verificare la protezione delle persone alla fine del condotto o alla fine del cavo a valle del condotto, considerando l'insieme dei tratti di condutture interessati dal guasto a terra. Conoscendo i valori (in metri) delle lunghezze massime protette per ogni tipo di conduttura posto in serie nell'applicazione in esame e le lunghezze effettive di ciascun tratto, possibile la verifica della protezione delle persone secondo la formula seguente:

L3 L1 L2 + + 1 L1max L 2 max L 3 max


dove: L1, L2, L3 [m] sono le lunghezze dei vari tratti di cavo o condotto sbarre che costituiscono la linea da proteggere; L1max, L2max, L3max [m] sono le lunghezze massime protette per ogni tipo di conduttura posto in serie; i valori di lunghezza massima protetta dei singoli tratti si trovano, nel caso dei cavi, al capitolo Protezione delle persone alle pagine 228 e 229 e, nel caso dei condotti, a pag. 253. Esempio Consideriamo un'installazione del tipo in figura che alimenta dei corpi illuminanti, costituita in parte da condotto ed in parte da cavi, avente i seguenti dati: sistema di neutro TN-S; C1: cavo S1 = 2,5 mm2 multipolare L1 = 30 m, C2: condotto sbarre prefabbricato Canalis KBA25 tetrapolare L2 = 40 m, C3: cavo (uguale per tutte le derivazioni) S3 = 1,5 mm2 L3 = 2 m. La linea protetta a monte contro le sovracorrenti da un interruttore modulare C60H curva C 16 A. Volendo utilizzare per la protezione contro i contatti indiretti l'interruttore automatico a monte, occorre verificare che la corrente di guasto minima fase-PE, in corrispondenza del corpo illuminante pi distante, sia superiore alla soglia magnetica dell'interruttore automatico.

15 kA

C60 H curva C16 A

C1 C2 C3 Guasto a terra sul corpo illuminante

Schneider Electric

253

Protezione delle persone

254

Schneider Electric

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione dei circuiti di illuminazione Protezione motori Protezione dei circuiti alimentati da un generatore Protezione dei trasformatori BT/BT Compensazione dellenergia reattiva

256 257 262 265 268

Schneider Electric

255

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione dei circuiti di illuminazione Generalit

Determinazione della corrente nominale dell'interruttore


La corrente nominale dell'interruttore di protezione normalmente scelta in funzione del carico da alimentare.

La corrente IB si pu determinare con i metodi qui proposti. La corrente d'impiego pu essere: c fornita direttamente dal costruttore delle apparecchiature; c calcolata semplicemente a partire dalla potenza nominale e dalla tensione di utilizzazione.

Una volta nota la corrente d'impiego, verr scelto l'interruttore con corrente nominale immediatamente superiore a tale corrente e quindi la sezione del cavo. Le tabelle qui di seguito riportate permettono di determinare la corrente nominale dell'interruttore in funzione del tipo e della potenza dell'utilizzatore.

Tabella 1: lampade fluorescenti In funzione del tipo di alimentazione del numero e della potenza delle lampade le tabelle qui riportate definiscono la corrente nominale degli interruttori generali. Ipotesi di calcolo: c temperatura di riferimento 30 e 40C a seconda dell'interruttore automatico; c potenza starter: 25% della potenza della lampada; c fattore di potenza v cos = 0,6 lampada non rifasata, v cos = 0,86 lampada rifasata. Metodo di calcolo

distribuzione monofase 230 V - distribuzione trifase + N (400 V) collegamento a stella tipo di potenza numero di lampade per fase lampada tubo [W] singola non rifasata singola rifasata doppia rifasata In [A] 2P o 4P 18 36 58 18 36 58 2x18= 36 2x36= 72 2x58= 118 4 2 1 7 3 2 3 1 1 1 9 4 3 14 7 4 7 3 2 2 14 7 4 21 10 6 10 5 3 3 29 14 9 42 21 13 21 10 6 6 49 24 15 70 35 21 35 17 10 10 78 39 24 112 56 34 56 28 17 16 98 49 30 140 70 43 70 35 21 20 122 61 38 175 87 54 87 43 27 25 157 78 48 225 112 69 112 56 34 32 196 98 60 281 140 87 140 70 43 40 245 122 76 351 175 109 175 87 54 50 309 154 95 443 221 137 221 110 68 63 392 196 121 562 281 174 281 140 87 80 490 245 152 703 351 218 351 175 109 100

IB =

PL nL k ST k c U cos Vn n . cos k D

linea trifase 230 V collegamento a triangolo tipo di potenza numero di lampade per fase lampada tubo [W] singola non rifasata singola rifasata doppia rifasata In [A] 3P 18 36 58 18 36 58 2x18= 36 2x36= 72 2x58= 118 2 1 0 4 2 1 2 1 0 1 5 2 1 8 4 2 4 2 1 2 8 4 2 12 6 3 6 3 1 3 16 8 5 24 12 7 12 6 3 6 28 14 8 40 20 12 20 10 6 10 45 22 14 64 32 20 32 16 10 16 56 28 17 81 40 25 40 20 12 20 70 35 21 101 50 31 50 25 15 25 90 45 28 127 64 40 64 32 20 32 113 56 35 162 81 50 81 40 25 40 141 70 43 203 101 63 101 50 31 50 178 89 55 255 127 79 127 63 39 63 226 113 70 324 162 100 162 81 50 80 283 141 87 406 203 126 203 101 63 100

dove: PL: potenza lampada; nL : numero di lampade per fase; kST : 1,25 tiene conto della potenza assorbita dallo starter; kC: per tener conto del tipo di collegamento: v 1 per collegamento a stella, v 1,732 per collegamento a triangolo; Un : tensione nominale delle lampade pari a 230 V; cos : fattore di potenza. Le tabelle a fianco indicano il numero di lampade per fase in funzione della corrente nominale dell'interruttore, tenendo conto di un coefficiente di declassamento (0,8) per temperature elevate all'interno del quadro o installazione in cassetta.

Tabella 2: lampade a scarica ad alta pressione Nota 1: questa tabella valida per tensioni di 230 V e 400 V (collegamento a triangolo o a stella) con reattore rifasato o non rifasato. Nota 2: i valori di potenza sono da intendere massimi per ogni partenza.

lampada a vapori di mercurio + sostanza fluorescente lampada a vapori di mercurio + metalli alogeni lampada a vapori di sodio ad alta pressione

P I P I P I

[W] [A] [W] [A] [W] [A]

700 6 375 6 400 6

1000 10 1000 10 1000 10

2000 16 2000 16

256

Schneider Electric

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione motori Generalit

Il motore asincrono un motore robusto ed affidabile e per questo ha un'applicazione molto diffusa. Di conseguenza le protezioni associate hanno un'importanza rilevante per quanto riguarda il suo utilizzo. Il cattivo funzionamento dei dispositivi associati pu causare gravi danni: c alle persone v pericolo di contatti indiretti per un guasto all'isolamento, v effetti indotti dal cattivo funzionamento dei dispositivi di protezione; c alle macchine e ai cicli produttivi v mancato avviamento del sistema di sicurezza, v perdita di produttivit dell'impianto; c ai motori v costo di manutenzione ordinaria, v costo di revisione del motore. La protezione deve quindi garantire un'affidabilit globale dell'impianto, delle persone e dei beni.

Caratteristica di funzionamento di un motore asincrono


La curva tipica dell'assorbimento di corrente di un motore asincrono in funzione del tempo rappresentata dalla seguente figura.

t [s]

da 1 a 10 s

Corrente nominale ln =

Pn 3 Un cos

Corrente di avviamento Ia = 5 8 In. Corrente di spunto Is = 8 12 In. Un [V]: tensione di alimentazione; Pn [W]: potenza nominale; cos: fattore di potenza a carico nominale; : rendimento del motore a carico nominale. v la protezione del motore e delle persone in caso di guasto a terra all'interno del motore; c il livello di isolamento del motore non in marcia pu essere verificato con un controllore permanente di isolamento SM21
dispositivo di comando e protezione componente

da 20 a 30 ms In Ia Is I [A]

Il sistema di comando e protezione


Le principali funzioni richieste sono: c le funzioni di base v sezionamento, v comando manuale o telecomando, v protezione contro il cortocircuito, v protezione contro il sovraccarico; c la protezione preventiva o limitativa realizzata con v sonde termiche, v rel multifunzione, v controllo permanente dell'isolamento o dispositivo differenziale a corrente residua. Il dispositivo di comando e protezione (avviatore) viene generalmente realizzato usando i componenti illustrati in tabella. Altre funzioni possono essere realizzate in base al livello di sicurezza e a particolari necessit dell'installazione con apparecchiature complementari: c possibile utilizzare una protezione differenziale integrata all'interruttore (blocco Vigi con soglia differenziale pari a circa il 5% di In) allo scopo di garantire v la protezione contro i rischi d'incendio,

(caso di motori per servizi di emergenza). In caso di diminuzione del livello di isolamento dovuto a guasto o a particolari condizioni ambientali (umidit), viene impedito l'avviamento del motore e si ha la possibilit di dare un allarme a distanza.
funzione di fase sezionamento e protezione contro i cortocircuti

interruttore automatico con rel solo magnetico tipo MA

contattore

comando elettrico locale o a distanza

rel termico

protezione contro i sovraccarichi

Scelta dei componenti dell'avviatore


Gli apparecchi che costituiscono l'avviatore devono essere scelti in base all'andamento caratteristico della corrente assorbita dal motore durante l'avviamento, alla frequenza degli avviamenti stessi ed alle caratteristiche della rete di alimentazione. Quando le varie funzioni sono realizzate da pi apparecchi, i componenti possono essere coordinati in modo da non subire alcun danno o solamente danni accettabili e prevedibili in caso di cortocircuito a valle dell'avviatore. La norma prevede due tipi di coordinamento in funzione al danneggiamento ammesso: c il coordinamento di tipo 1 richiede che, in caso di cortocircuito, l'avviatore non provochi danni alle persone o alle installazioni, pur non potendo essere in grado di funzionare ulteriormente senza riparazioni o sostituzioni di parti;

c il coordinamento di tipo 2 richiede che, in caso di cortocircuito, l'avviatore non provochi danni alle persone o alle installazioni e sia in grado di funzionare ulteriormente.
t [s] Interrutore automatico avviamento terminato

Il rischio della saldatura dei contatti del contattore ammesso, purch la loro separazione risulti facile (ad esempio utilizzando un cacciavite).

Caratteristica di funzionamento del rel termico Caratteristica del cavo Fase di avviamento

Contattore Rel termico Cavo

da 1 a 10 s

Caratteristica di autoprotezione del rel termico Caratteristica di funzionamento del rel magnetico Potere di interruzione dell'interrutore automatico

Motore

da 20 a 30 ms In Ia Is

I [A]

Curve di funzionamento dell'associazione interruttore solo magnetico / contattore / rel termico Schneider Electric 257

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione motori Scelta del coordinamento

Le categorie di impiego dei contattori


La Norma CEI EN 60947-4-1 definisce quattro categorie di impiego per assicurare una buona durata del contattore nelle reali condizioni d'uso, tenendo conto di: c condizioni di apertura e di chiusura dell'apparecchio di comando; c adattabilit dell'apparecchio di comando ad applicazioni tipo; c valori normalizzati per le prove di durata a carico in funzione dell'applicazione.

categoria d'impiego AC-1

applicazioni caratteristiche carichi non induttivi o debolmente induttivi, forni a resistenza motori ad anelli: avviamento, arresto motori a gabbia: avviamento, arresto del motore durante la marcia motori a gabbia: avviamento, frenatura in controcorrente, manovra a impulsi

Classe di intervento rel termici


Le tabelle di coordinamento degli avviatori prevedono: c rel in classe 10 per avviamenti "normali"; c rel in classe 20 per avviamenti "pesanti".
classe 10 A 10 20 30 tempi di sgancio a 7,2 Ir 2 10 s 4 10 s 6 20 s 9 30 s

AC-2 AC-3

AC-4

Criteri di scelta del tipo di coordinamento


La scelta del tipo di coordinamento pu essere fatta in funzione dei bisogni dellutilizzatore e del costo dellinstallazione, in accordo con i seguenti criteri: c coordinamento di tipo 1 v servizio di manutenzione qualificato, v costo dellapparecchiatura ridotto, v volume dei componenti ridotto, v continuit di servizio non prioritaria e comunque assicurata sostituendo il cassetto della partenza che ha subito il guasto; c coordinamento di tipo 2 v continuit di servizio indispensabile, v servizio di manutenzione ridotto,

v quando richiesto espressamente nella specifica dellimpianto. il tipo generalmente usato. La scelta dellinterruttore automatico e degli apparecchi componenti lavviatore, per quanto riguarda il coordinamento di tipo 1, si effettua semplicemente in funzione dei seguenti parametri: o corrente nominale del motore o corrente di cortocircuito o tensione di alimentazione o tipo di avviamento: normale o pesante. Il coordinamento di tipo 2 comporta lesecuzione di prove di cortocircuito e quindi la scelta degli apparecchi si basa sui risultati di queste prove.

Nelle pagine seguenti si trovano le tre tipiche tabelle di coordinamento di tipo 2 tra interruttori e avviatori Schneider Electric, precisamente con corrente di cortocircuito pari a 25 kA, 70 kA e 130 kA, per avviamento normale, alla tensione di 380/415 V. In caso di avviamento pesante occorre fare riferimento alla tabella di corrispondenza tra rel termici in classe 10/10A e classe 20 di questa pagina e sostituire a parit di corrente di regolazione il rel termico in classe 10/10A con il corrispondente in classe 20. In caso di condizioni dimpiego diverse da quelle delle tre tabelle qui di seguito fornite consultateci.

Tabella di corrispondenza tra rel termici Telemecanique di classe 10/10 A e classe 20 a parit di campo di regolazione
Rel termici classe 10/10 A LRD05 LRD06 LRD07 LRD08 LRD10 LRD12 LRD14 LRD16 LRD21 LRD22 LRD3353 LRD3355 LRD3357 LRD3359 LRD3363 LR9F5357 LR9F5363 LR9F5367 LR9F5369 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7379 LR2-D1508 LR2-D1510 LR2-D1512 LR2-D1514 LR2-D1516 LR2-D1521 LR2-D1522 LR2-D3553 LR2-D3555 LR2-D3557 LR2-D3559 LR2-D3563 LR9F5557 LR9F5563 LR9F5567 LR9F5569 LR9F5571 LR9F7575 LR9F7579 classe 20 campo di regolazione [A] da 0,63 a 1 da 1 a 1,7 da 1,6 a 2,5 da 2,5 a 4 da 4 a 6 da 5,5 a 8 da 7 a 10 da 9 a 13 da 12 a 18 da 16 a 24 da 23 a 32 da 30 a 40 da 37 a 50 da 48 a 65 da 63 a 80 da 30 a 50 da 48 a 80 da 60 a 100 da 90 a 150 da 132 a 220 da 200 a 330 da 300 a 500

258

Schneider Electric

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Tabella di coordinamento interruttori e avviatori Schneider


Norma : CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale dimpiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento : diretto normale, Corrente di cortocircuito Iq = 25 kA, Coordinamento : tipo 2

motore Pn [kW] 0,06 0,09 0,12 0,185 0,25 0,37 0,55 0,75 1,1 1,5 2,2 3 4 5,5 7,5 10 11 15 18,5 22 30 37 45 55 75 90 110 132 160 200 220 250 Inm [A] 0,3 0,4 0,45 0,6 0,8 1,03 1,6 2 2,6 3,5 5 6,6 8,5 11,5 15,5 20 22 30 37 44 60 72 85 105 138 170 205 245 300 370 408 460

interruttore automatico tipo C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA C60L-MA NG125-MA NG125-MA NS160NE NS160NE NS160NE NS160NE NS250N NS250N NS400N NS400N NS630N NS630N NS630N In [A] 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 2,5 2,5 4 4 6,3 10 10 12,5 16 25 25 40 40 100 100 100 100 150 150 220 220 320 320 500 500 500 Im [A] 20 20 20 20 20 20 30 30 50 50 75 120 120 150 190 300 300 480 480 750 750 900 1100 1350 1800 2200 2640 3200 3840 5000 5500 6000

contattore tipo LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D18 LC1D18 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D32 LC1D32 LC1D40 LC1D40 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1F150 LC1F185 LC1F225 LC1F265 LC1F330 LC1F400 LC1F500 LC1F500

rel termico (5) tipo LRD03 LRD03 LRD04 LRD04 LRD05 LRD06 LRD07 LRD07 LRD08 LRD08 LRD10 LRD12 LRD14 LRD16 LRD21 LRD22 LRD22 LRD3353 LRD3355 LRD3357/LR9F5357 LRD3359/LR9F5363 LRD3363/LR9F5363 LRD4365/LR9F5367 LRD4367LR9F5369 LR9F5369 LR9F5371 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7375 LR9F7379 LR9F7379 LR9F7379 reg. min [A] 0,25 0,25 0,4 0,4 0,63 1 1,6 1,6 2,5 2,5 4 5,5 7 9 12 16 16 23 30 37/30 48 63/48 80/60 95/90 90 132 132 200 200 300 300 300 reg. max. [A] 0,4 0,4 0,63 0,63 1 1,7 2,5 2,5 4 4 6 8 10 13 18 24 24 32 40 50 65/80 80 104/100 120/150 150 220 220 330 330 500 500 500

Note: (1) Motori con caratteristiche standard (Iavv < 8 x Inm dove Inm la corrente nominale del motore). (2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con sganciatori di tipo MA la cui corrente nominale indicata nella colonna In. (3) Per tensione di impiego pari a 415 V verificare la corretta scelta del rel termico in funzione della corrente nominale del motore. (4) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi in tabella sono le seguenti: c categoria dimpiego: AC3 c numero di manovre/ora: 30 c temperatura max interno quadro: 65C. (5) I rel termici di tipo LRD si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1F...

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259

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione motori Scelta del coordinamento

Tabella di coordinamento interruttori e avviatori Schneider


Norma : CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale dimpiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento : diretto normale, Corrente di cortocircuito Iq = 50 kA, Coordinamento : tipo 2 motore Pn [kW] 0,06 0,09 0,12 0,185 0,25 0,37 0,55 0,75 1,1 1,5 2,2 3 4 5,5 7,5 10 11 15 18,5 22 30 37 45 55 75 90 110 132 160 200 220 250 Inm [A] 0,3 0,4 0,45 0,6 0,8 1,03 1,6 2 2,6 3,5 5 6,6 8,5 11,5 15,5 20 22 30 37 44 60 72 85 105 138 170 205 245 300 370 408 460 interruttore automatico tipo NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NG125L-MA NS160sx NS160sx NS160sx NS160sx NS250sx NS250sx NS400H NS400H NS630H NS630H NS630H In [A] 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 2,5 2,5 4 4 6,3 10 10 12,5 16 25 25 40 40 63 63 100 100 150 150 220 220 320 320 500 500 500 Im [A] 20 20 20 20 20 20 30 30 50 50 75 120 120 150 190 300 300 480 480 750 750 900 1100 1350 1800 2200 2640 3200 3840 5000 5500 6000 contattore tipo LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D25 LC1D40 LC1D40 LC1D50 LC1D65 LC1D80 LC1F115 LC1F115 LC1F150 LC1F185 LC1F225 LC1F265 LC1F330 LC1F400 LC1F500 LC1F500 rel termico (1) tipo LRD03 LRD03 LRD04 LRD04 LRD05 LRD06 LRD07 LRD07 LRD08 LRD08 LRD10 LRD12 LRD14 LRD16 LRD21 LRD22 LRD22 LRD3353 LRD3355 LR9F5357 LR9F5363 LR9F5363 LR9F5367 LR9F5369 LR9F5369 LR9F5371 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7375 LR9F7379 LR9F7379 LR9F7379 reg. min [A] 0,25 0,25 0,4 0,4 0,63 1 1,6 1,6 2,5 2,5 4 5,5 7 9 12 17 17 23 30 37 48 63 60 90 90 132 132 200 200 300 300 300 reg. max. [A] 0,4 0,4 0,63 0,63 1 1,6 2,5 2,5 4 4 6 8 10 13 18 25 25 32 40 50 65 80 100 150 150 220 220 330 330 500 500 500

Note: (1) Motori con caratteristiche standard (Iavv < 8 x Inm dove Inm la corrente nominale del motore) (2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con sganciatori di tipo MA la cui corrente nominale indicata nella colonna In (3) Per tensione di impiego pari a 415 V verificare la corretta scelta del rel termico in funzione della corrente nominale del motore (4) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi in tabella sono le seguenti: - categoria dimpiego : AC3 - numero di manovre/ora : 30 - temperatura max interno quadro : 65C (5) I rel termici di tipo LRD si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1F...

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Schneider Electric

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Tabella di coordinamento interruttori e avviatori Schneider


Norma : CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale dimpiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento : diretto normale, Corrente di cortocircuito Iq =70 kA, Coordinamento: tipo 2

motore Pn [kW] 0,06 0,09 0,12 0,185 0,25 0,37 0,55 0,75 1,1 1,5 2,2 3 4 5,5 7,5 10 11 15 18,5 22 30 37 45 55 75 90 110 132 160 200 220 250 Inm [A] 0,3 0,4 0,45 0,6 0,8 1,03 1,6 2 2,6 3,5 5 6,6 8,5 11,5 15,5 20 22 30 37 44 60 72 85 105 138 170 205 245 300 370 408 460

interruttore automatico tipo NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS80H NS160H (4) (5) NS160H (4) (5) NS160H (4) (5) NS250H (4) (5) NS250H (4) (5) NS400H NS400H NS630H NS630H NS630H In [A] 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 2,5 2,5 2,5 6,3 6,3 6,3 12,5 12,5 12,5 25 25 25 50 50 50 80 80 100 150 150 220 220 320 320 500 500 500 Im [A] 9 9 9 9 10,5 15 20 25 38 44 63 88 112 150 200 250 300 400 500 550 800 960 1100 1350 1800 2200 2640 3200 3840 5000 5500 6000

contattore tipo LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D09 LC1D18 LC1D18 LC1D25 LC1D32 LC1D32 LC1D32 LC1D32 LC1D40 LC1D40 LC1D40 LC1D50 LC1D50 LC1D65 LC1D80 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1F150 LC1F185 LC1F225 LC1F265 LC1F330 LC1F400 LC1F500 LC1F500

rel termico (7) tipo LRD03 LRD03 LRD04 LRD04 LRD05 LRD06 LRD07 LRD07 LRD08 LRD08 LRD10 LRD12 LRD14 LRD16 LRD21 LRD22 LRD22 LRD3353 LRD3355 LRD3357 LRD3359 LRD3363 LRD4365/LR9F5367 LRD4367LR9F5369 LR9F5369 LR9F5371 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7375 LR9F7379 LR9F7379 LR9F7379 reg. min [A] 0,25 0,25 0,4 0,4 0,63 1 1,6 1,6 2,5 2,5 4 5,5 7 9 12 16 16 23 30 37 48 63 80/60 95/90 90 132 132 200 200 300 300 300 reg. max. [A] 0,4 0,4 0,63 0,63 1 1,7 2,5 2,5 4 4 6 8 10 13 18 24 24 32 40 50 65 80 104/100 120/150 150 220 220 330 330 500 500 500

Note: (1) Motori con caratteristiche standard (Iavv < 8 x Inm dove Inm la corrente nominale del motore) (2) Tutti gli interruttori sono equipaggiati con sganciatori di tipo MA la cui corrente nominale indicata nella colonna In (3) Per tensione di impiego pari a 415 V verificare la corretta scelta del rel termico in funzione della corrente nominale del motore (4) Per Icc <= 50 kA sostituire gli interruttori NS160H con gli NS160sx e gli NS250H con gli NS250sx (5) Per Icc <= 36 kA sostituire gli interruttori NS160H con gli NS160N e gli NS250H con gli NS250N (6) Le condizioni di utilizzo degli apparecchi in tabella sono le seguenti: c categoria dimpiego: AC3 c numero di manovre/ora: 30 c temperatura max interno quadro: 65C (7) I rel termici di tipo LRD si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1F...
Schneider Electric 261

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione dei circuiti alimentati da un generatore Scelte del coordinamento

Tabella di coordinamento interruttori e avviatori Schneider


Norma : CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale dimpiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento : diretto normale, Corrente di cortocircuito Iq =130 kA, Coordinamento: tipo 2

motore Pn [kW] 7,5 (4) 10 11 15 18,5 22 30 37 45 55 75 90 110 132 160 200 220 250 Inm [A] 15,5 20 22 30 37 44 60 72 85 105 138 170 205 245 300 370 408 460

interruttore automatico tipo NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS160L NS250L NS250L NS400L NS400L NS630L NS630L NS630L In [A] 25 25 25 50 50 50 100 100 100 150 150 220 220 320 320 500 500 500 Im [A] 250 325 325 450 550 650 800 900 1100 1350 1800 2200 2640 3200 3840 5000 5500 6000

contattore tipo LC1D80 LC1D80 LC1D80 LC1D80 LC1D80 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1D115/LC1F115 LC1F150 LC1F185 LC1F225 LC1F265 LC1F330 LC1F400 LC1F500 LC1F500

rel termico (1) tipo LRD21 (2) LRD22 (2) LRD22 (2) LRD3353 LRD3355 LRD3357/LR9F5357 (3) LRD3359/LR9F5363 (3) LRD3363/LR9F5363 (3) LRD4365/LR9F5367 LRD4367LR9F5369 LR9F5369 LR9F5371 LR9F5371 LR9F7375 LR9F7375 LR9F7379 LR9F7379 LR9F7379 reg. min [A] 12 16 16 23 30 37/30 48 63/48 80/60 95/90 90 132 132 200 200 300 300 300 reg. max. [A] 18 24 24 32 40 50 65/80 80 104/100 120/150 150 220 220 330 330 500 500 500

Note: (1) I rel termici di tipo LRD si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1D..., mentre i rel termici di tipo LR9F si montano direttamente sotto i contattori di tipo LC1F... (2) Per poter agganciare direttamente il rel termico al contattore si deve accoppiare tra i due una morsettiera LAD7B10 (3) Per poter agganciare direttamente il rel termico al contattore si deve accoppiare tra i due una morsettiera LA7D3064 (4) Per motori con potenza inferiore a 7,5 kW consultateci.

262

Schneider Electric

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione dei circuiti alimentati da un generatore Generalit


Un sistema correntemente utilizzato per rispondere a questo bisogno consiste nell'installare un gruppo motore termicogeneratore collegato all'impianto per mezzo di un sistema di commutazione
rete normale
MT BT

Protezione dei circuiti prioritari alimentati da un generatore di soccorso


In un numero sempre maggiore di impianti sono previsti utilizzatori che devono essere alimentati anche in caso di interruzione della rete di distribuzione pubblica: c circuiti di sicurezza: illuminazione di sicurezza, sistema antincendio, sistema di allarme e segnalazione; c circuiti prioritari: alimentano quelle apparecchiature il cui arresto prolungato causerebbe perdita di produttivit, danni alla catena produttiva o situazioni pericolose per gli operatori.

automatica che alimenta, in caso di emergenza, i circuiti di sicurezza ed i circuiti prioritari ed impedisce il funzionamento in parallelo con la rete pubblica.
rete soccorso
GE

sistema automatico di commutazione

circuiti non prioritari

circuiti prioritari

L'alternatore in cortocircuito
Al verificarsi di un cortocircuito ai morsetti di un alternatore, l'andamento della corrente presenta un picco iniziale dell'ordine di 510 volte la corrente nominale del generatore (periodo subtransitorio che va da 10 a 20 ms), poi decresce (periodo transitorio tra 100 e 300 ms), per stabilizzarsi ad un valore che, secondo il tipo di eccitazione dell'alternatore, pu variare da 0,3 a 3 volte la corrente nominale dell'alternatore.

dove: In la corrente nominale del generatore; x''d la reattanza subtransitoria in valore percentuale, variabile tra il 1020%. Nel caso in cui l'interruttore di macchina non sia dotato di protezione specifica (vedere figura in basso a destra) possibile utilizzare uno sganciatore a bassa soglia magnetica in grado di intervenire in presenza delle correnti di cortocircuito che, in genere, non sono di valore molto elevato.

Scelta dell'interruttore di macchina


L'interruttore di alimentazione va scelto in funzione della corrente di cortocircuito trifase ai morsetti del generatore, pari a:
Icc 3F = In
' x 'd

Scelta degli interruttori di partenza


Il potere d'interruzione viene scelto in conformit alle caratteristiche della rete di alimentazione normale (trasformatore MT/ BT). Per quanto riguarda lo sganciatore, la scelta cade su sganciatori a bassa soglia magnetica. L'impiego di questi sganciatori

indispensabile ogni qualvolta la corrente nominale dell'interruttore supera 1/3 della corrente nominale del gruppo. A livello di distribuzione secondaria e terminale la verifica delle regolazioni di minore importanza in quanto gli interruttori hanno correnti nominali piccole rispetto alla corrente nominale del gruppo di generazione. La protezione delle persone contro i contatti indiretti nei sistemi TN e IT, deve essere garantita sia in presenza della rete normale che in presenza della rete di soccorso. Nei sistemi TN e IT, qualora lo sganciatore prescelto abbia una soglia di intervento troppo elevata per garantire la protezione delle persone, necessaria l'installazione di un rel differenziale. Nei sistemi TT sempre necessario utilizzare un dispositivo differenziale.

Andamento della corrente di cortocircuito ai morsetti di un alternatore

Protezione classica di un alternatore

Tempo (s)

1000

100 12 10 7 3 2 1

1.11.2

1.5

5 I/In

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263

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione dei circuiti alimentati da un generatore Scelta delle protezioni


Protezione dei circuiti prioritari
livello di distribuzione generatore protezione circuiti Icu Icc 3F MAX alimentazione dalla rete di soccorso Icc 3F MAX alimentazione dalla rete normale Icc 3F MAX alimentazione dalla rete normale Im (1) Icc FN/FF fondo linea alimentazione dalla rete di soccorso Icc FN/FF fondo linea alimentazione dalla rete di soccorso Icc FN/FF fondo linea alimentazione dalla rete di soccorso protezione persone Im o In Id alimentazione dalla rete di soccorso Id alimentazione dalla rete di soccorso Id alimentazione dalla rete di soccorso

Sganciatori a bassa soglia magnetica


c curva B per interruttori Multi 9; c tipo G per interruttori Compact con correnti d'impiego fino a 63 A; c STR22SE o STR22GE per interruttori Compact fino a 250 A; c STR23SE o STR53UE per interruttori Compact NS da 400 a 630 A; c Micrologic 2.0, 5.0, 6.0 e 7.0 per interruttori Compact NS da 630 a 3200 A e Masterpact NT ed NW.

circuiti di distribuzione circuiti secondari e terminali

(1) Se la protezione termica sovradimensionata o mancante, si deve verificare che un cortocircuito a fondo linea (FF o FN) faccia intervenire la protezione magnetica dell'interruttore.

La tabella permette di determinare il tipo di interruttori e lo sganciatore in funzione della potenza del generatore e della sua reattanza caratteristica.

Tabella di scelta per protezione di generatori trifasi


potenza nominale massima [kVA] 230 V 6 7,5 9 9,5 11,5 12 14 15,5 17,5 19 20,5 24 28,5 30,5 35 38 400 V 10 13 15 16 20 21 24 27 30 33 35 42 50 53 60 66 415 V 11 14 16,5 17,5 22 23 26,5 29 33 36 38,5 45 55 58 66 72 440 V 12 15 17,5 20 23,5 24 28 31 35 38 40,5 48 58 61 70 77 protezione con sganciatore magnetotermico gamma Multi 9 curva B (1) C60a C60a C60a C60a C60a C60a C60N C120N C120N 16 A 20 A 25 A 32 A 40 A 50 A 63 A 80 A 100 A gamma Compact NS TMG (1) NS160E TM16G (2) NS160E TM25G (2) NS160E TM25G (2) NS160E TM40G NS160E TM40G NS160E TM63G NS160E TM63G

potenza nominale massima [kVA] 230 V 2638 4160 6595 61 150 151 240 241 305 306 380 381 480 481 610 611 760 761 950 951 1220 400 V 4566 70105 112165 106 260 261 415 416 520 521 650 651 820 821 1050 1051 1300 1301 1650 1651 2100 415 V 5072 77115 123180 116 285 286 450 451 575 576 710 711 900 901 1150 1151 1400 1401 1800 1801 2300 440 V 5277 81122 130191 121 300 301 480 481 610 611 760 761 960 961 1220 1221 1520 1521 1900 1901 2400

protezione con sganciatore elettronico gamma Compact NS160E STR22GE100 NS160E STR22GE160 NS250N STR22GE250 NS400N STR53UE NS630N STR53UE NS630bN Micrologic 5.0 NS800N Micrologic 5.0 NS1000N Micrologic 5.0 NS1250N Micrologic 5.0 NS1600N Micrologic 5.0 NS2000N Micrologic 5.0 NS2500N Micrologic 5.0 NS3200N Micrologic 5.0 NT10H1/NW10NI/H1 (3) NT12H1/NW12NI/H1 (3) NT16H1/NW16NI/H1 (3) NW20H1 (3) NW25H1 (3) NW32H1 (3) NT08 H1/NW08 NI/H1 Micrologic 5.0 gamma Masterpact

(1) Protezione valida per generatori con reattanza transitoria 30%.

(2) Protezione valida per generatori con reattanza transitoria 25%.

(3) Si consiglia l'utilizzo dell'unit di controllo Micrologic 5.0.

Piccoli gruppi portatili


Utilizzati in prevalenza da personale non qualificato. Se il gruppo e le canalizzazioni non sono di classe II, la norma impone l'impiego di un dispositivo differenziale a corrente residua (DDR) di soglia non superiore a 30 mA. La tabella a fianco permette di scegliere il tipo di protezione in funzione della potenza del gruppo.

potenza 230 V del gruppo mono [kVA] 230 V tri 400 V tri corrente nominale [A] interruttore

1 2 3 5

8 14 25 38 40 65 99 C120N curva B

Gruppi mobili
raccomandabile proteggere gli impianti contro i pericoli dell'elettricit utilizzando un dispositivo differenziale con soglia non superiore a 500 mA di tipo selettivo. Questo consente di avere intervento selettivo tra la protezione del generatore e quelle dei circuiti prese per i quali richiesto un DDR da 30 mA.

C60N C60N curva B curva B

NS160E NS160E TM40G STR22SE 100 blocco Vigi [mA] 30 30 30

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Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione dei trasformatori BT/BT Generalit

Introduzione
Questi trasformatori sono frequentemente utilizzati per: c un cambiamento di tensione per: c circuiti ausiliari di comando e controllo; c circuiti di illuminazione a 230 V quando il neutro non distribuito; c riduzione del livello di cortocircuito sui quadri di alimentazione dei circuiti di illuminazione; c cambiamento del sistema di neutro in presenza di utilizzatori con correnti di dispersione elevate o livello di isolamento basso (informatica, forni elettrici, ecc).

Corrente d'inserzione del trasformatore

I 1 cresta da 10 a 25 In

In

Corrente di inserzione
Alla messa sotto tensione dei trasformatori BT/BT, si manifestano correnti molto forti di cui occorre tenere conto al momento della scelta del dispositivo di protezione. L'ampiezza dipende: c dall'istante in cui si chiude l'interruttore di alimentazione; c dall'induzione residua presente nel circuito magnetico; c dalle caratteristiche del trasformatore. Il valore di cresta della prima onda di corrente raggiunge di frequente un valore da 10 a 15 volte la corrente efficace nominale del trasformatore. Per potenze inferiori a 50 kVA, pu raggiungere valori da 20 a 25 volte la corrente nominale. Questa corrente transitoria si smorza molto rapidamente con una costante di tempo che varia da qualche ms a 10, 20 ms. Nota: Per trasformatori con: c rapporto di trasformazione unitario; c potenza inferiore a 5 kVA. In caso di sgancio intempestivo della protezione a monte, prima di passare ad un interruttore di calibro superiore, invertire i morsetti di ingresso con quelli di uscita (la corrente di inserzione varia sensibilmente se il primario avvolto internamente o esternamente rispetto al secondario).

Scelta della protezione

Protezione principale lato primario Le tabelle riportate nelle pagine successive sono il risultato di una serie di prove di coordinamento tra interruttori di protezione e trasformatori BT/BT. I trasformatori utilizzati nelle prove sono normalizzati. Le loro principali caratteristiche sono raccolte nelle tabelle delle due pagine seguenti. Le stesse tabelle, riferite ad una tensione di alimentazione primaria di 230 o 400 V, ed a trasformatori monofase e trifase, indicano l'interruttore da utilizzare in funzione della potenza del trasformatore. I trasformatori presi in considerazione hanno l'avvolgimento primario esterno rispetto a quello secondario. In caso contrario consultateci. Gli interruttori proposti permettono di: c proteggere il trasformatore in caso di cortocircuito massimo; c evitare gli sganci intempestivi al momento della messa in tensione dell'avvolgimento primario utilizzando: v interruttori modulari con soglia magnetica elevata: curva D o K, v interruttori scatolati selettivi con la soglia magnetica elevata: sganciatore TM-D o sganciatore elettronico ST, v interruttori con sganciatore solo magnetico, curva MA, qualora la corrente di inserzione sia molto elevata; c garantire la durata elettrica dell'interruttore.

Altre protezioni A causa della elevata corrente di inserzione del trasformatore, l'interruttore posto sul primario pu non garantire la protezione termica del trasformatore e della sua conduttura di alimentazione lato primario. tipicamente il caso degli interruttori modulari che devono avere una corrente nominale pi elevata di quella dei trasformatori. In questi casi si deve verificare che, in caso di cortocircuito monofase ai morsetti primari del trasformatore (Icc minima a fondo linea), si abbia l'intervento del magnetico dell'interruttore. Nelle normali applicazioni nei quadri questa condizione sempre verificata stante la ridotta lunghezza delle condutture di alimentazione. La protezione termica del trasformatore si pu realizzare installando immediatamente a valle del trasformatore BT/BT un interruttore automatico avente corrente nominale minore o uguale a quella del secondario del trasformatore. Negli impianti di illuminazione la protezione contro i sovraccarichi non necessaria se il numero di punti luce ben definito (assenza di sovraccarichi). Si ricorda che la norma raccomanda l'omissione della protezione contro i sovraccarichi per circuiti la cui apertura intempestiva potrebbe essere causa di pericolo, come ad esempio circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell'incendio.

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265

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione dei trasformatori BT/BT Trasformatori monofasi

Trasformatore monofase (tensione primaria 230 V)


trasformatore Pn [kVA] 0,1 0,16 0,25 0,4 0,63 1 1,6 2 2,5 4 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 100 125 160 In [A] 0,4 0,7 1,1 1,7 2,7 4,2 6,8 8,4 10,5 16,9 21,1 27 34 42 53 68 84 105 133 169 211 266 338 422 528 675 ucc (%) 13 10,5 9,5 7,5 7 5,2 4 2,9 3 2,1 4,5 4,5 5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5 5 5 5 4,5 5,5 5 5 interruttore/sganciatore lato primario (1) (2) modulare scatolato o aperto C60 D1 o K1 C60 D2 o K2 C60 D3 o K3 C60 D4 o K4 C60 D6 o K6 C60/NG125 D10 o K10 C60/NG125 D16 o K16 C60/NG125 D16 o K16 C60/NG125 D20 o K20 C60/NG125 D40 o K40 C60/NG125 D50 o K50 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A C60/NG125 D63 o K63 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A C120/NG125 D80 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100A C120/NG125 D100 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100A C120/NG125 D100 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100A C120/NG125 D125 NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A NS400N/H/L STR23SE NS400N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H/ NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H/ NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1 Microologic 5.0/6.0/7.0 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1 Microologic 5.0/6.0/7.0 interruttore/sganciatore lato primario (1) (2) modulare scatolato o aperto C60 D6 o K6 C60/NG125 D10 o K10 C60/NG125 D16 o K16 C60/NG125 D20 o K20 C60/NG125 D32 o K32 NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A C60/NG125 D40 o K40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM25D o STR22SE 40 A C60/NG125 D50 o K50 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A C60/NG125 D63 o K63 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A C60/NG125 D63 o K63 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A C120/NG125 D80 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80 o STR22SE 100 A C120/NG125 D100 NS160E/NE/N/sx/H/L TM80 o STR22SE 100 A C120/NG125 D125 NS160E/NE/N/sx/H/L TM100 o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM100 o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM200D o NS160N/H/L STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 250 A NS400N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H/L NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H/L NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0

Trasformatore monofase (tensione primaria 400 V)


trasformatore Pn [kVA] 1 1,6 2,5 4 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 100 125 160 In [A] 2,44 3,9 6,1 9,8 12,2 15,4 19,5 24 30 39 49 61 77 98 122 154 195 244 305 390 ucc (%) 8 8 3 2,1 4,5 4,5 5 5 5 5 5 5,5 5 5 4,5 5 5 5,5 4,5 5,5

(1) Con interruttori modulari, ampiezza della regolazione termica insufficiente o sganciatore solo magnetico, prevedere una protezione termica sul secondario del trasformatore.

(2) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l'interruttore.

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Protezione degli apparecchi utlizzatori

Protezione dei trasformatori BT/BT Trasformatori trifasi

Trasformatore trifase (primario 400 V)


trasformatore Pn [kVA] 5 6,3 8 10 12,5 16 20 25 31,5 40 50 63 80 100 125 160 200 250 315 400 500 In [A] 7 8,8 11,6 14 17,6 23 28 35 44 56 70 89 113 141 176 225 287 352 444 563 704 ucc (%) 4,5 4,5 4,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5 5 4,5 5 5 5,5 4,5 5,5 5 5 4,5 6 6 interruttore/sganciatore (1) (2) modulare C60/NG125 D20 o K20 C60/NG125 D20 o K20 C60/NG125 D32 o K32 C60/NG125 D32 o K32 C60/NG125 D40 o K40 C60/NG125 D63 o K63 C60/NG125 D63 o K63 C120/NG125 D80 C120/NG125 D80 C120/NG125 D80 C120/NG125 D100 C120/NG125 D125 scatolato o aperto NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM16D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM25D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM25D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM63D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A NS400 STR23SE NS400 STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS630N/H/L STR23SE NS630bN/H NT08H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS800N/H NT08H1 NW08N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS1000N/H NT10H1 NW10N1/H1 Micrologic 5.0/6.0/7.0 NS1000N/H NT10H1 NW10N1/H1 Micrologic NS1250N/H NT12H1 NW12N1/H1 Micrologic NS1250N/H NT12H1 NW12N1/H1 Micrologic NS1600N/H NT16H1 NW16N1/H1 Micrologic NS1600N/H NT16H1 NW16N1/H1 Micrologic NW20N1/H1 Micrologic NW20N1/H1 Micrologic NW25H2/H3 Micrologic NW25H2/H3 Micrologic NW30H2/H3 Micrologic NW30H2/H3 Micrologic NW40H2/H3 Micrologic

630 800 1000 1250 1600 2000

887 1126 1408 1760 2253 2817

5,5 5,5 5,5 5 5,5 5,5 (2) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l'interruttore.

(1) Con interruttori modulari, ampiezza della regolazione termica insufficiente o sganciatore solo magnetico, prevedere una protezione termica sul secondario del trasformatore.

Esempio Le tabelle qui riportate permettono di scegliere l'interruttore a monte del trasformatore BT/BT e il relativo sganciatore in funzione della potenza, del tipo e della tensione primaria. Supponiamo che la partenza alimenti un trasformatore monofase da 10 kVA con rapporto di trasformazione 400/230 V (I1n = 24 A). La corrente di cortocircuito all'origine della partenza 35 kA. L'interruttore automatico ha le seguenti caratteristiche: c tipo: NG125L (Icu = 50 kA); c sganciatore: D63 (63 A); c soglia magnetica: Im = 10 14 In (630 882 A); c numero di poli: 2.

Questo interruttore permette la messa in tensione del trasformatore senza intervento intempestivo dello sganciatore, ma non ne assicura la protezione termica (la corrente nominale dell'interruttore pi elevata della corrente nominale primaria del trasformatore). La protezione termica del trasformatore, secondo quanto previsto anche dalla norma CEI 64-8, pu essere assicurata da un interruttore posto a valle. La I2n del trasformatore di 41,7 A e la corrente di cortocircuito massima ai morsetti secondari Icc2 vale:
Icc2 = S n 100 U2n u cc % = 10 100 230 5 = 0, 87 kA

Questa corrente di cortocircuito sar di riferimento per la determinazione del potere di interruzione. Potr pertanto essere utilizzato un interruttore C60a-40 A-curva C. Dovranno essere inoltre verificate le condizioni necessarie per assicurare la protezione delle persone. Nel caso di linea di alimentazione del primario di lunghezza significativa (oltre 10 m) bisogna verificare anche la Icc minima a fondo linea. I criteri di scelta dell'interruttore a valle sono gli stessi esposti nel capitolo relativo alla protezione dei circuiti: c protezione contro i sovraccarichi; c protezione contro i cortocircuiti; c protezione contro i contatti indiretti.

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Protezione degli apparecchi utlizzatori

Compensazione dell'energia reattiva Generalit

Le potenze in gioco in una rete elettrica


In un impianto elettrico sono in gioco le seguenti potenze: c potenza attiva P [kW] la potenza effettivamente utilizzabile dai carichi. Si manifesta sotto forma di energia meccanica o di calore: P = S cos ; c potenza reattiva Q [kvar] la potenza in gioco nei circuiti magnetici degli utilizzatori. indispensabile nella conversione dell'energia elettrica: Q = S sin . Viene fornita normalmente dalla rete di alimentazione sotto forma di potenza reattiva induttiva o da batterie di condensatori come potenza reattiva capacitiva in controfase alla potenza induttiva. c potenza apparente S [kVA]. determinata dal prodotto della tensione per la corrente (V I in circuiti monofasi e e V I in circuiti trifasi). calcolabile come:

Il fattore di potenza
Il fattore di potenza di un'installazione il rapporto tra la potenza attiva e la potenza apparente assorbita dal carico, e pu variare da valore zero a valore unitario. cos = P/S Mantenere un fattore di potenza prossimo all'unit vuol dire: c soppressione delle penali per il consumo eccessivo di energia reattiva. Il provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi (CPI 11/1978) stabilisce un valore minimo di cos , esente da penali, pari a 0,9; c diminuzione della potenza apparente contrattuale [kVA];

c limitazione delle perdite di energia attiva nei cavi (perdite Joule); c possibilit di ridurre la sezione dei cavi; c aumento della potenza attiva [kW] disponibile al secondario del trasformatore MT/ BT; diminuzione della caduta di tensione (a parit di sezione dei cavi). La presenza nell'impianto di componenti e utilizzatori con elevato assorbimento di energia reattiva provoca l'abbassamento del fattore di potenza a valori inaccettabili. La tabella seguente permette di identificare le apparecchiature con consumo di energia reattiva elevata.

Apparecchiature
motore asincrono fattore di carico (%) 0 25 50 75 100 lampade a incandescenza lampade fluorescenti non rifasate lampade fluorescenti rifasate lampade a scarica forni a resistenza forni ad induzione ed a perdite dielettriche saldatrice a punti saldatura ad arco alimentata da gruppo statico monofase gruppo rotante trasformatore-raddrizzatore forni ad arco cos 0,17 0,55 0,73 0,80 0,85 1 0,5 0,86 0,93 0,4 0,6 1 0,85 0,8 0,9 0,5 0,7 0,9 0,7 0,8 0,8 tg 5,80 1,52 0,94 0,75 0,62 0 1,73 0,59 0,39 2,29 1,33 0 0,62 0,75 0,48 1,73 1,02 0,48 1,02 0,75 0,75

S=

P +Q
2

Il rifasamento
Quando in un impianto il fattore di potenza troppo basso, necessario provvedere ad una compensazione dell'energia reattiva assorbita dagli utilizzatori. Tale compensazione viene normalmente effettuata utilizzando batterie di condensatori. I condensatori assorbono dalla rete una corrente sfasata di circa 90 in anticipo rispetto alla tensione. La corrispondente potenza reattiva risulta perci di segno opposto a quella assorbita dai normali apparecchi utilizzatori. Si ottiene in tal modo un aumento del fattore di potenza che corrisponde ad una diminuzione dell'angolo di sfasamento tra tensione e corrente (rifasamento).

Scelta della potenza di un condensatore


A fronte di una potenza attiva P richiesta dalle utenze, impiegando una batteria di condensatori di potenza reattiva Qc, la potenza reattiva assorbita dalla rete di alimentazione passa dal valore Q al valore Q'; la potenza apparente passa da S a S' mentre la potenza attiva assorbita rimane invariata. La batteria di rifasamento deve avere una potenza pari a Qc = P(tg - tg'). Nella pratica il fattore kc = (tg - tg') pu essere ricavato dalla tabella alla pagina seguente. Il valore di kc si determina dall'incrocio tra la riga del cos prima della compensazione (rilevabile direttamente o calcolabile per l'impianto allo studio) e la riga del cos desiderato dopo la compensazione. Come si pu osservare, kc rappresenta la potenza del condensatore necessaria alla compensazione per ogni kW di potenza assorbita dall'impianto. La potenza delle batterie di rifasamento si calcoler con la formula: Qc = kc P [kvar]

I SI

P QI Q S Qc

Tensione nominale delle batterie e potenza reattiva erogata


Una batteria eroga diversi valori di energia reattiva in funzione della tensione con cui viene alimentata. L'erogazione della potenza nominale Qnc avviene in corrispondenza della tensione nominale Unc. A tensioni inferiori, l'erogazione inferiore secondo la formula:

Q = Q nc

U 2 Unc

Per ottenere una potenza rifasante Qc ad una tensione U perci necessario prevedere una batteria avente potenza nominale: Unc 2 Q nc = Qc U
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Protezione degli apparecchi utlizzatori

Compensazione dell'energia reattiva Scelta della potenza

La seguente tabella permette di determinare la potenza reattiva necessaria per aumentare il fattore di potenza dell'impianto fino al valore desiderato.

Il valore numerico kc esprime la potenza del condensatore in kvar per ogni kW richiesto dal carico. Qc = kc P [kvar]

Fattore kc [kvar/kW]
prima della compensazione tg cos 2,29 0,40 2,22 0,41 2,16 0,42 2,10 0,43 2,04 0,44 1,98 0,45 1,93 0,46 1,88 0,47 1,83 0,48 1,78 0,49 1,73 0,50 1,69 0,51 1,64 0,52 1,60 0,53 1,56 0,54 1,52 0,55 1,48 0,56 1,44 0,57 1,40 0,58 1,37 0,59 1,33 0,60 1,30 0,61 1,27 0,62 1,23 0,63 1,20 0,64 1,17 0,65 1,14 0,66 1,11 0,67 1,08 0,68 1,05 0,69 1,02 0,70 0,99 0,71 0,96 0,72 0,94 0,73 0,91 0,74 0,88 0,75 0,86 0,76 0,83 0,77 0,80 0,78 0,78 0,79 0,75 0,80 0,72 0,81 0,70 0,82 0,67 0,83 0,65 0,84 0,62 0,85 0,59 0,86 0,57 0,87 0,54 0,88 0,51 0,89 0,48 0,90 dopo la compensazione 0,75 0,59 0,80 0,86 1,557 1,691 1,474 1,625 1,413 1,561 1,356 1,499 1,290 1,441 1,230 1,384 1,179 1,330 1,130 1,278 1,076 1,228 1,030 1,179 0,982 1,232 0,936 1,087 0,894 1,043 0,850 1,000 0,809 0,959 0,796 0,918 0,730 0,879 0,692 0,841 0,655 0,805 0,618 0,768 0,584 0,733 0,549 0,699 0,515 0,665 0,483 0,633 0,450 0,601 0,419 0,569 0,388 0,538 0,358 0,508 0,329 0,478 0,299 0,449 0,270 0,420 0,242 0,392 0,213 0,364 0,186 0,336 0,159 0,309 0,132 0,282 0,105 0,255 0,079 0,229 0,053 0,202 0,026 0,176 0,150 0,124 0,098 0,072 0,046 0,020 0,48 0,90 1,805 1,742 1,681 1,624 1,558 1,501 1,446 1,397 1,343 1,297 1,248 1,202 1,160 1,116 1,075 1,035 0,996 0,958 0,921 0,884 0,849 0,815 0,781 0,749 0,716 0,685 0,654 0,624 0,595 0,565 0,536 0,508 0,479 0,452 0,425 0,398 0,371 0,345 0,319 0,292 0,266 0,240 0,214 0,188 0,162 0,136 0,109 0,083 0,054 0,028 0,46 0,91 1,832 1,769 1,709 1,651 1,585 1,532 1,473 1,425 1,370 1,326 1,276 1,230 1,188 1,114 1,103 1,063 1,024 0,986 0,949 0,912 0,878 0,843 0,809 0,777 0,744 0,713 0,682 0,652 0,623 0,593 0,564 0,536 0,507 0,480 0,453 0,426 0,399 0,373 0,347 0,320 0,294 0,268 0,242 0,216 0,190 0,164 0,140 0,114 0,085 0,059 0,031 0,43 0,92 1,861 1,798 1,738 1,680 1,614 1,561 1,502 1,454 1,400 1,355 1,303 1,257 1,215 1,171 1,130 1,090 1,051 1,013 0,976 0,939 0,905 0,870 0,836 0,804 0,771 0,740 0,709 0,679 0,650 0,620 0,591 0,563 0,534 0,507 0,480 0,453 0,426 0,400 0,374 0,347 0,321 0,295 0,269 0,243 0,217 0,191 0,167 0,141 0,112 0,086 0,058 0,40 0,93 1,895 1,831 1,771 1,713 1,647 1,592 1,533 1,485 1,430 1,386 1,337 1,291 1,249 1,205 1,164 1,124 1,085 1,047 1,010 0,973 0,939 0,904 0,870 0,838 0,805 0,774 0,743 0,713 0,684 0,654 0,625 0,597 0,568 0,541 0,514 0,487 0,460 0,434 0,408 0,381 0,355 0,329 0,303 0,277 0,251 0,225 0,198 0,172 0,143 0,117 0,089 0,36 0,94 1,924 1,840 1,800 1,742 1,677 1,628 1,567 1,519 1,464 1,420 1,369 1,323 1,281 1,237 1,196 1,156 1,117 1,079 1,042 1,005 0,971 0,936 0,902 0,870 0,837 0,806 0,775 0,745 0,716 0,686 0,657 0,629 0,600 0,573 0,546 0,519 0,492 0,466 0,440 0,413 0,387 0,361 0,335 0,309 0,283 0,257 0,230 0,204 0,175 0,149 0,121 0,33 0,95 1,959 1,896 1,836 1,778 1,712 1,659 1,600 1,532 1,497 1,453 1,403 1,357 1,315 1,271 1,230 1,190 1,151 1,113 1,076 1,039 1,005 0,970 0,936 0,904 0,871 0,840 0,809 0,779 0,750 0,720 0,691 0,663 0,634 0,607 0,580 0,553 0,526 0,500 0,474 0,447 0,421 0,395 0,369 0,343 0,317 0,291 0,264 0,238 0,209 0,183 0,155 0,29 0,96 1,998 1,935 1,874 1,816 1,751 1,695 1,636 1,588 1,534 1,489 1,441 1,395 1,353 1,309 1,268 1,228 1,189 1,151 1,114 1,077 1,043 1,008 0,974 0,942 0,909 0,878 0,847 0,817 0,788 0,758 0,729 0,701 0,672 0,645 0,618 0,591 0,564 0,538 0,512 0,485 0,459 0,433 0,407 0,381 0,355 0,329 0,301 0,275 0,246 0,230 0,192 0,25 0,97 2,037 1,973 1,913 1,855 1,790 1,737 1,677 1,629 1,575 1,530 1,481 1,435 1,393 1,349 1,308 1,268 1,229 1,191 1,154 1,117 1,083 1,048 1,014 0,982 0,949 0,918 0,887 0,857 0,828 0,798 0,769 0,741 0,712 0,685 0,658 0,631 0,604 0,578 0,552 0,525 0,499 0,473 0,447 0,421 0,395 0,369 0,343 0,317 0,288 0,262 0,234 0,20 0,98 2,085 2,021 1,961 1,903 1,837 1,784 1,725 1,677 1,623 1,578 1,529 1,483 1,441 1,397 1,356 1,316 1,227 1,239 1,202 1,165 1,131 1,096 1,062 1,030 0,997 0,966 0,935 0,905 0,876 0,840 0,811 0,783 0,754 0,727 0,700 0,673 0,652 0,620 0,594 0,567 0,541 0,515 0,489 0,463 0,437 0,417 0,390 0,364 0,335 0,309 0,281 0,14 0,99 2,146 2,082 2,022 1,964 1,899 1,846 1,786 1,758 1,684 1,639 1,590 1,544 1,502 1,458 1,417 1,377 1,338 1,300 1,263 1,226 1,192 1,157 1,123 1,091 1,058 1,007 0,996 0,966 0,937 0,907 0,878 0,850 0,821 0,794 0,767 0,740 0,713 0,687 0,661 0,634 0,608 0,582 0,556 0,530 0,504 0,478 0,450 0,424 0,395 0,369 0,341 0 1 2,288 2,225 2,164 2,107 2,041 1,98 1,929 1,881 1,826 1,782 1,732 1,686 1,644 1,600 1,559 1,519 1,480 1,442 1,405 1,368 1,334 1,299 1,265 1,223 1,200 1,169 1,138 1,108 1,079 1,049 1,020 0,992 0,963 0,936 0,909 0,882 0,855 0,829 0,803 0,776 0,750 0,724 0,698 0,672 0,645 0,620 0,593 0,567 0,538 0,512 0,484

Esempio Si desidera rifasare un impianto avente le seguenti caratteristiche: c rete trifase con tensione Un = 400 V; c potenza assorbita P = 100 kW; c fattore di potenza prima del rifasamento cos = 0,7; c fattore di potenza richiesto cosf = 0,9. Si individuano la colonna corrispondente al fattore di potenza richiesto (0,9) e la riga corrispondente al fattore di potenza iniziale (0,7). Si ottiene kc = 0,536.

necessario installare una batteria di condensatori avente una potenza reattiva pari a Qc = kc P = 53,6 kvar. Nota: nel caso in cui i condensatori da installare abbiano una potenza nominale riferita ad una tensione Unc diversa dalla tensione nominale dell'impianto, necessario determinare la potenza reattiva nominale Qnc (a partire dalla potenza Qc

necessaria al rifasamento alla tensione dell'impianto) come:

Q nc= Q c

Unc 2 Un

Se si vogliono installare condensatori aventi tensione nominale di 440 V, la loro potenza nominale deve essere di:

440 Q nc= 53,6 400

2 = 64,9 kvar

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269

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Compensazione dell'energia reattiva Tipi di compensazione

Installazione di un condensatore di rifasamento


Per determinare la potenza ottimale della batteria di rifasamento, la localizzazione della stessa e il tipo di compensazione (fissa o automatica), necessario tener conto degli elementi seguenti: c fattore di potenza prima dell'installazione della batteria di rifasamento;

c minimo fattore di potenza previsto; c costo della batteria e della sua installazione;

c risparmio sulle tariffe elettriche;

c risparmio dovuto all'ottimizzazione dell'impianto di distribuzione dell'energia elettrica. I condensatori possono essere installati a 3 diversi livelli: c sulle partenze del quadro generale BT (compensazione globale);

c sull'arrivo di ogni reparto nel quadro di distribuzione (compensazione parziale); c ai morsetti di ogni utilizzatore che necessiti di potenza reattiva (compensazione locale). La compensazione tecnicamente ottimale quella che permette di produrre l'energia reattiva nel punto in cui consumata e nella quantit strettamente necessaria, ma la sua realizzazione pratica generalmente antieconomica.

Compensazione globale
conveniente in reti con estensione limitata con carichi stabili e continui o in previsione di un ampliamento dell'impianto senza dover modificare la sottostazione di trasformazione. Vantaggi c Sopprime le penalit per consumo eccessivo di energia reattiva; c adatta l'esigenza reale dell'impianto (kW) alla potenza apparente contrattuale (kVA); c riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile); c permette di utilizzare un interruttore pi economico a monte del condensatore; c rapido ammortamento dei costi.

Svantaggi c la parte di impianto a valle del livello 1 non trae vantaggio dall'installazione dei condensatori; c le perdite per effetto Joule, nei cavi a valle della batteria di rifasamento, non sono diminuite; c esiste il rischio di sovracompensazione a seguito di variazioni di carichi importanti. Questo rischio viene eliminato utilizzando batterie automatiche di rifasamento. Note: c per batterie di rifasamento di potenza superiore a 1000 kvar si consiglia una compensazione in media tensione.

n 1

Flusso di potenza apparente Flusso di potenza reattiva

Compensazione parziale
consigliata in reti molto estese e divise in compartimenti con regimi di carico molto differenti. Vantaggi c Sopprime le penalit per consumo eccessivo di energia reattiva; c ottimizza una parte della rete. La corrente reattiva non interessa l'impianto compreso tra il livello n 1 e 2; c riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile); c diminuisce le perdite nei cavi per effetto Joule fino al livello 2.

Svantaggi c Solo la parte di impianto tra il livello 1 e 2 trae vantaggio dall'installazione dei condensatori; c le perdite nei cavi per effetto Joule sono diminuite solo fino al livello 2; c esiste il rischio di sovracompensazione a seguito di variazioni di carichi importanti. Questo rischio viene eliminato utilizzando batterie automatiche di rifasamento.

n 1

n 2

n 2

Flusso di potenza apparente Flusso di potenza reattiva

Compensazione locale
La compensazione individuale consigliata in presenza di utilizzatori di potenza elevata rispetto alla potenza dell'intera rete. Vantaggi c Sopprime le penalit per consumo eccessivo di energia reattiva; c ottimizza tutta la rete elettrica; c riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione (aumento della potenza attiva disponibile);

c le perdite nei cavi per effetto Joule vengono ridotte; c permette di utilizzare degli interruttori pi economici. Svantaggi c Costo elevato.
n 2 n 3 n 3 n 3

n 1 n 2 n 3

Flusso di potenza apparente Flusso di potenza reattiva 270 Schneider Electric

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Compensazione dell'energia reattiva Esempi e problemi applicativi

Compensazione dell'energia reattiva assorbita da un trasformatore


L'energia reattiva necessaria al funzionamento del trasformatore pu essere fornita da una batteria di condensatori collegata permanentemente ai suoi morsetti o dalla batteria utilizzata anche per il rifasamento dei carichi BT. La potenza di tale batteria dipende dalla corrente magnetizzante e dalla corrente assorbita durante il funzionamento a carico. Le seguenti tabelle indicano la potenza reattiva richiesta da trasformatori di distribuzione con tensione primaria 20 kV nelle due condizioni estreme di funzionamento: a vuoto e a pieno carico. La potenza relativa realmente necessaria per il rifasamento del trasformatore dipende dalla condizione di carico effettiva ed data dalla seguente formula: Qr = Qr a vuoto + (Qr a carico - Qr a vuoto) Ib = corrente di utilizzo Esempio: la potenza reattiva necessaria per il rifasamento di un trasformatore in olio a perdite normali di potenza 630 kVA a pieno carico di 35,7 kvar.

potenza reattiva da installare [kvar] trasformatori in olio perdite secondo norma CEI 14-13 lista A potenza Qr a vuoto Qr a carico nominale [kVA] 100 2,5 6,1 160 3,7 9,6 200 4,4 11,9 250 5,3 14,7 315 6,3 18,3 400 7,5 22,9 500 9,4 28,7 630 11,3 35,7 800 13,5 60,8 1000 14,9 74,1 1250 17,4 91,4 1600 20,6 115,4 2000 23,8 142,0 2500 27,2 175,2 3000 29,7 207,5 3150

trasformatori in olio basse perdite Qr a vuoto Qr a carico

Trasformatori in resina norma CEI 14-12 Qr a vuoto Qr a carico

1,5 2,0 2,4 2,7 3,1 3,5 4,4 5,0 5,5 6,9 7,3 7,7 9,7 12,1 11,5

5,2 8,2 10,3 12,4 15,3 19,1 24,0 29,6 53,0 66,3 81,7 103,1 128,9 161,0 190,3

2,5 3,6 4,2 4,9 5,6 5,9 7,4 8,0 10,2 11,8 14,7 18,9 21,6 24,5 30,9

8,1 12,9 15,8 19,5 24,0 29,3 36,7 45,1 57,4 70,9 88,8 113,8 140,2 173,1 250,4

Compensazione dell'energia reattiva assorbita da un motore


La compensazione individuale viene utilizzata per potenze elevate rispetto alla potenza totale dell'installazione. Come regola generale, si pu prevedere un condensatore di potenza di poco inferiore alla potenza reattiva assorbita nel funzionamento a vuoto del motore. La tabella a lato fornisce, a titolo indicativo, i valori della potenza delle batterie di condensatori da installare in funzione della potenza dei motori.

potenza reattiva da installare [kvar] motore trifase: 230/400 V potenza nominale velocit di rotazione [g/min] [kW] [CV] 3000 1500 1000 22 30 6 8 9 30 40 7,5 10 11 37 50 9 11 12,5 45 60 11 13 14 55 75 13 17 18 75 100 17 22 25 90 125 20 25 27 110 150 24 29 33 132 180 31 36 38 160 218 35 41 44 200 274 43 47 53 250 340 52 57 63 280 380 57 63 70 355 482 67 76 86 400 544 78 82 97 450 610 87 93 107

750 10 12,5 16 17 21 28 30 37 43 52 61 71 79 98 106 117

Il problema delle armoniche


L'impiego dei componenti elettrici con dispositivi elettronici (motori a velocit variabile, raddrizzatori statici, inverters) provoca la circolazione di armoniche nella rete elettrica. I condensatori sono estremamente sensibili a questo fenomeno in quanto la loro impedenza decresce proporzionalmente all'ordine delle armoniche presenti. Se la frequenza di risonanza dell'insieme condensatore-rete prossima alle frequenze delle armoniche presenti in rete, tali armoniche verranno amplificate e si potranno verificare sovratensioni.
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La corrente risultante provocher il riscaldamento del condensatore, dei cavi di alimentazione e lo scatto intempestivo della protezione termica dell'interruttore. Rimedi contro gli effetti delle armoniche La presenza di armoniche ha come effetto un aumento della corrente assorbita dal condensatore. Il valore della corrente pu di conseguenza risultare maggiorato del 30 %. Inoltre, in considerazione delle tolleranze sui dati nominali dei condensatori opportuna un'ulteriore maggiorazione del 10 % che

porta ad un dimensionamento dei componenti in serie al condensatore pari a 1,43 volte la corrente nominale del condensatore. Per ovviare alle sovratensioni in conseguenza delle armoniche si possono utilizzare: c condensatori sovradimensionati in tensione, ad esempio 440 V per reti a 400 V (+10%); c filtri antiarmoniche che devono essere opportunamente calcolati in funzione dello spettro di armoniche presenti nella rete.

271

Protezione degli apparecchi utlizzatori

Compensazione dell'energia reattiva Scelta delle protezioni

Sezione dei cavi di alimentazione


consigliabile maggiorare la corrente assorbita dal condensatore: c del 30% per tener conto delle componenti armoniche; c del 10% per tener conto della tolleranza sul valore nominale di capacit del condensatore. Di conseguenza i cavi di alimentazione devono essere dimensionati per portare una corrente pari a: IB = 1,3 1,10 Ic = 1,43 Ic dove: IB la massima corrente assorbita dal condensatore;
rete 230 V potenza batteria [kvar] interruttore automatico (1)

Ic la corrente assorbita dal condensatore alimentato alla tensione dell'impianto (Un):


U Q nc n Unc 3 Un
2

Ic =

Qc 3 Un

(vedere pag. 190 per il significato dei simboli).

L'inserzione di un condensatore equivale a stabilire un cortocircuito per un periodo pari al tempo di carica. La corrente di inserzione dipende dal tipo di condensatore, singolo o in batteria automatica, dalla capacit del singolo elemento e dalla induttanza a monte del condensatore (rete). In conseguenza a quanto detto, l'interruttore automatico deve avere una soglia di intervento istantaneo elevata. Per limitare la corrente di inserzione si consiglia l'installazione di induttanze di limitazione.

Apparecchio di protezione e comando


La corrente nominale e la soglia magnetica dell'interruttore automatico devono essere scelte in modo tale da: c evitare scatti intempestivi della protezione termica: In (o Ir) 1,43 Ic; c permettere la messa in tensione del condensatore.
rete 400 V corrente In o Ir min [A] potenza batteria [kvar]

Interruttori automatici per batterie di condensatori trifasi di media e grande potenza


interruttore automatico (1) corrente In o Ir min [A]

5 10 15 20 25 30 40 50 60 70 90 100 120 150 180 210

245

C60H/C60L/NG125L D20 C60H/C60L/NG125L D40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM63D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM100D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM160D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 250 A NS400N/H/L STR23SE NS400N/H/L STR23SE NS400N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS630N/H/L STR23SE NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 NS1250N/H/L Micrologic 2.0 NT10H/L, NW10N/H/L Micrologic 2.0

20 40 35 54 72 90 108 144 180 215 255 325 360 430 430 540 540 648 648 755 755 755 880 880 880

10 20 30 40 50 60 80 100 120 140 180 200 240 250 300

C60H/C60L/NG125L D20 C60H/C60L/NG125L D40 NS160E/NE/N/sx/H/L TM40D o STR22SE 40 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM63D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM80D o STR22SE 100 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A NS160E/NE/N/sx/H/L TM125D o STR22SE 160 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A NS250N/sx/H/L TM200D o STR22SE 250 A NS250N/sx/H/L TM250D o STR22SE 250 A NS400N/H/L STR23SE NS400N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630N/H/L STR23SE NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS630N/H/L STR23SE NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS630b N/H/L Micrologic 2.0 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0 NS800N/H/L Micrologic 2.0 NS1000N/H/L Micrologic 2.0 NT08H/L, NW08N/H/L Micrologic 2.0

20 40 40 63 80 100 125 160 200 248 290 370 370 410 495 495 516 516 620 620 620 744 744 744

360

(1) Il potere di interruzione viene scelto in funzione della corrente di cortocircuito massima nel punto in cui viene installato l'interruttore.

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Quadri prefabbricati

Introduzione Il sistema funzionale Prisma Contenitori universali Sarel

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Quadri prefabbricati

Introduzione Prestazioni e prove

Premessa
Dovendo realizzare impianti secondo la regola dell'arte, spesso interessante per l'installatore fare riferimento a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati. Ci in virt dell'art. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti "a regola d'arte". Per quanto riguarda i quadri di bassa tensione, le norme di riferimento sono: c la norma CEI EN 60439-1 (1995 - terza edizione della norma avente classificazione CEI 17-13/1). Questa norma rappresenta un'evoluzione rispetto alla precedente CEI 17-13 del 1980, soprattutto per ci che concerne gli aspetti legati all'industrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne le prestazioni; c la norma CEI 23-51, di recente pubblicazione (1996 - prima edizione), dedicata ai piccoli quadri per uso domestico e similare, che viene trattata pi in particolare nella parte relativa alle cassette di distribuzione.

La norma, ad esempio, cita le pubblicazioni CEI 17-43 e CEI 17-52 quali metodi possibili per la determinazione delle sovratemperature e della tenuta al cortocircuito per le apparecchiature assiemate non di serie (ANS). Tali metodi sono utilizzabili per l'estrapolazione, i cui risultati vanno confrontati con i rispettivi dati omogenei ottenuti durante le prove di tipo che l'apparecchiatura di serie (AS) di riferimento abbia superato.

Quadri industrializzati in forma di componenti


La norma CEI EN 60439-1 ammette che alcune fasi del montaggio dei quadri vengano eseguite fuori dall'officina del costruttore, purch i quadri siano realizzati secondo le sue istruzioni. Ci in accordo con lo spirito della norma che tende a conferire al quadro elettrico di bassa tensione le caratteristiche di prodotto industrializzato, che si traducono poi in significativi vantaggi per l'utilizzatore finale, non ultimo quello della maggiore affidabilit e del conseguente aumento del livello di sicurezza ottenibile. L'installatore dunque autorizzato e in qualche modo indirizzato dalla norma CEI ad utilizzare prodotti commercializzati in forma di pezzi sciolti da assiemare correttamente per la costruzione del quadro adatto, volta per volta, allo specifico impianto. L'utilizzazione di questo tipo di prodotto pone inoltre il problema della suddivisione (condivisione) di responsabilit nel garantire la rispondenza alla norma del quadro realizzato. Infatti, n il costruttore dei pezzi sciolti, n l'assemblatore del quadro hanno la possibilit di controllare completamente l'iter realizzativo del quadro e di garantirne quindi la rispondenza alla norma. Tuttavia, la norma stessa che indica una soluzione razionale a questo problema, riferendosi in particolare alla tabella 7: "Elenco delle verifiche e prove da eseguire sull'apparecchiatura AS e ANS". Questa tabella definisce sia le prove di tipo che le prove individuali che devono essere effettuate per garantire la rispondenza del quadro alla norma. Le prove di tipo hanno lo scopo di verificare la rispondenza del prototipo al progetto, in conformit alle prescrizioni della norma; in generale dovr essere il costruttore dei pezzi sciolti a farsene carico ed a garantire di conseguenza il prodotto commercializzato. Inoltre, lo stesso costruttore dovr fornire adeguate istruzioni per la scelta dei componenti da utilizzare per la realizzazione del quadro e per il suo montaggio. Sar invece responsabilit dell'assemblatore quella di una scelta oculata dei componenti in accordo alle succitate istruzioni e quella di un montaggio accurato effettuato seguendo scrupolosamente le istruzioni del costruttore dei componenti. Sar compito ancora dell'assemblatore di verificare la conformit alla norma del quadro da realizzare, qualora questo si discosti dal prototipo e quindi dalla configurazione provata dal costruttore (ad esempio effettuando una verifica termica). Infine, l'assemblatore dovr farsi carico dell'esecuzione delle prove individuali che, in ottemperanza alla norma, dovranno essere eseguite su ogni esemplare realizzato.

Il quadro elettrico e la legge 46/90


I quadri elettrici sono prodotti complessi che devono essere adeguati all'impianto in cui sono installati, per cui le loro caratteristiche e prestazioni sono diverse in funzione della condizione di servizio e del tipo di applicazione cui essi sono destinati. Per questa ragione, i costruttori devono realizzare prodotti aventi caratteristiche tecniche talvolta molto specifiche: l'applicazione della norma CEI EN 60439-1 richiede la verifica di molti prototipi, cosicch le varie configurazioni riportate a catalogo possono essere adeguatamente combinate per un utilizzo il pi possibile flessibile ed essere facilmente riconducibili ai prototipi di riferimento. Negli anni pi recenti, come gi ricordato precedentemente, il problema della rispondenza dei quadri di bassa tensione alle norme stato messo in particolare risalto dalla legge 46/90 e dal suo regolamento d'attuazione attraverso le loro specifiche direttive. Fino ad ora, a questo problema non stata prestata grande attenzione se non da parte di operatori particolarmente sensibili. Di conseguenza possiamo attualmente considerare di operare in un periodo di transizione tra quello precedente, di parziale trascuratezza e quello, auspicabile, da raggiungere con l'effettiva rispondenza alle norme di tutti i quadri.

La norma CEI EN 60439-1


La nuova norma richiede che ogni quadro costruito sia riferito ad un ben identificato prototipo, gi sottoposto a tutte le prove di tipo da essa previste. Questa precisa prescrizione serve, ai fini del normatore, a limitare, per quanto possibile, la frequente tendenza all'improvvisazione che per tanti anni ha caratterizzato la realizzazione dei quadri, e lo fa richiedendo ai vari costruttori una standardizzazione sempre pi spinta del proprio prodotto. La norma rende obbligatorio il prototipo di riferimento, ma consente di realizzare due tipologie di prodotti che cos definisce: c Apparecchiatura costruita in serie (AS); c Apparecchiatura costruita non in serie (ANS). La norma inoltre, esige che i quadri elettrici di tipo AS siano conformi al prototipo che stato sottoposto a tutte le prove di tipo previste, mentre quelli di tipo ANS possono essere non completamente conformi al prototipo di riferimento, che deve comunque esistere ed essere un prodotto AS. Le prove di tipo che la norma richiede di eseguire sui quadri per dimostrarne la rispondenza alle sue prescrizioni sono numerose e, in qualche caso, gravose sia tecnicamente che economicamente. Per i prodotti ANS, la norma ammette che alcune delle prove di tipo non vengano effettuate, purch le relative prestazioni siano comunque verificate attraverso estrapolazioni, calcoli o altri metodi che il costruttore dimostri validi a tal fine.

Le prestazioni dei quadri e le relative prove


I rapporti di prova relativi a specifici quadri realizzati da un costruttore non sono validi e applicabili per tutta la gamma della sua produzione. quindi opportuno che l'acquirente di un quadro si rivolga a costruttori in grado di dimostrare la rispondenza alle norme dell'intera gamma di quadri di loro produzione, per tutte le configurazioni e prestazioni dichiarate. Tra i documenti che il costruttore pu e deve esibire, la norma CEI EN 60439-1 non fa distinzione riguardo all'ente emittente, che pu pertanto essere un laboratorio del costruttore stesso oppure un laboratorio o istituto indipendente dal costruttore e/o ufficialmente riconosciuto come ente certificatore. La disponibilit di documenti di prova emessi da un laboratorio indipendente tuttavia da considerarsi come migliore garanzia.

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Quadri prefabbricati

Introduzione Dichiarazione di conformit

Dichiarazione di conformit richiesta dalla legge 46/90


Una volta costruito ed installato il quadro, si presenta il problema estremamente pratico ed immediato di cosa allegare alla dichiarazione di conformit richiesta dalla legge 46/90. L'installatore che ha scelto quadri di bassa tensione conformi alla norma CEI EN 60439-1 o alla norma CEI 23-51, deve riportare nella relazione allegata alla dichiarazione di conformit dell'impianto la dichiarazione di conformit dei prodotti a queste norme. Inoltre, dovr indicare il nome o la ragione sociale del costruttore dei componenti del quadro ed il tipo di prodotto utilizzato, come indicato sul catalogo del costruttore stesso. Quest'ultimo si rende responsabile in particolare della rispondenza dei prodotti alle norme citate. La dichiarazione di conformit dei quadri si potr redigere utilizzando il fac-simile riportato qui a fianco. bene comunque che l'installatore si renda conto di quanto indicato sul catalogo del costruttore dei componenti, onde evitare di fare affidamento su frasi di rispondenza generica alla norma che, nella sostanza, non hanno alcun significato tecnico. Situazioni di questo genere talvolta si verificano ancora poich alcuni costruttori, in ritardo con l'adeguamento alla norma, affidano a messaggi ambigui la definizione della rispondenza alla norma stessa, che invece un requisito fondamentale per dimostrare la rispondenza del quadro alla regola dell'arte e dunque alle leggi dello stato italiano. Oltre a verificare con attenzione le indicazioni del catalogo del costruttore, consigliabile quindi che l'installatore si renda conto della veridicit di quanto in esso affermato.
Ragione sociale dell'assemblatore del quadro

Dichiarazione del fabbricante


Il prodotto: Quadro Elettrico di Bassa Tensione .............................................................................................. Cliente ............................................................................................................................................................... Impianto ............................................................................................................................................................

Dati Principali

Tensione nominale d'impiego ...................................................... V Tensione nominale d'isolamento ................................................. V Corrente di circuito d'ingresso ..................................................... A Corrente di cortocircuito ............................................................... kA Grado di protezione IP ................................................................. ..................................................................................................... .....................................................................................................

Riferimenti Verbale di collaudo n. .................................................................................................................... stato progettato e realizzato in accordo con la seguente norma: (barrare dove applicabile)

Armonizzata:

CEI EN 60439-1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

v v

Internazionale:

Nazionale:

Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte dell'assemblatore, per poter garantire e documentare opportunamente la conformit del quadro alle norme si possono cos sintetizzare: c scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l'esecuzione delle prove di tipo sui prototipi; c effettuare la scelta dei componenti del quadro in stretta osservanza dei cataloghi del fornitore; c montare il quadro seguendo scrupolosamente le istruzioni del fornitore dei pezzi sciolti e degli apparecchi; c verificare, tramite prove di tipo o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche sostanziali apportate rispetto alle configurazioni "tipo" garantite dal costruttore dei pezzi sciolti del quadro;
Data

CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare

Timbro e firma del responsabile

c effettuare correttamente le prove individuali previste dalla norma su ciascun quadro realizzato; c conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove di tipo e/o verifiche e alle prove individuali effettuate; c installare correttamente il quadro effettuando in cantiere le necessarie verifiche elettriche o meccaniche; c redigere la dichiarazione di conformit dell'impianto e citare nella relazione tecnica ad essa allegata il tipo di quadro installato.

In sintesi, si tratta di una serie di azioni abbastanza semplici di cui uno degli aspetti pi importanti quello della scelta del fornitore dei componenti, per la quale l'installatore deve agire con cautela per poter correttamente e con poche ulteriori attenzioni rispondere alle prescrizioni delle norme e regole vigenti.

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Il sistema funzionale Prisma Prisma Plus G

I contenitori Prisma Plus G


c lamiera acciaio c trattamento cataforesi + polveri termoindurenti a base di resine epossidiche e poliestere polimerizzate a caldo, colore bianco RAL 9001. Le cassette IP30/40/43 c IK07 (senza porta), IK08 (con porta) c contenitori smontabili c associabili in altezza e in larghezza c 8 altezze da 330 a 1380 mm c larghezza: 595 mm c canalina laterale larghezza = 305 mm, associabile in larghezza c profondit: 250 mm con porta (205 mm senza porta). Gli armadi IP30/40/43 c IK07 (senza porta), IK08 (con porta) c contenitori smontabili c associabili in larghezza c 3 altezze: 1530, 1680 e 1830 mm c larghezza: 595 mm c canalina laterale larghezza = 305 mm, associabile in larghezza c profondit: 250 mm con porta (205 mm senza porta). Le cassette IP55 c IK10 c contenitori smontabili c associabili in altezza e in larghezza c larghezza: 600 mm c 7 altezze: da 450 a 1750 mm c estensione larghezza = 325 mm e 575 mm, associabili in larghezza e in altezza.

I vantaggi dei quadri elettrici Prisma Plus G


c Uninstallazione elettrica sicura La perfetta coerenza tra le apparecchiature Schneider ed il sistema Prisma Plus un ulteriore vantaggio in grado di garantire un buon livello di sicurezza dell'impianto. La concezione del sistema stata validata con prove di tipo e sfrutta la pluriennale esperienza maturata da Schneider con i propri clienti. c Uninstallazione elettrica capace di evolvere Costruito attorno ad una struttura modulare, Prisma Plus permette al quadro elettrico di evolvere facilmente integrando se necessario nuove unit funzionali. Le operazioni di manutenzione sono pratiche e rapide grazie allaccessibilit totale all'apparecchiature e allutilizzo di componenti standard. c Completa sicurezza per gli operatori L'apparecchio installato dietro ad una piastra frontale di protezione che lascia sporgere solamente il comando dellinterruttore. Limpianto elettrico protetto e loperatore in perfetta sicurezza. Inoltre i componenti di ripartizione sono isolati IPxxB. Installato seguendo le indicazioni Schneider, il sistema funzionale Prisma Plus permette la realizzazione di quadri elettrici conformi alla norma internazionale IEC 60439-1.

Caratteristiche elettriche
I sistemi Prisma Plus G sono conformi alle norme CEI-EN 60439-1 con le seguenti caratteristiche elettriche limite: c tensione nominale disolamento del sistema di sbarre principale: 1000 V c corrente nominale d'impiego Ie (40 C): 630 A c corrente nominale di cresta ammissibile: Ipk 53 kA c corrente nominale di breve durata ammissibile: Icw 25 kA eff/ 1 s c frequenza 50/60 Hz. c profondit: 260 mm con porta + 30 mm (maniglia).

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Il sistema funzionale Prisma Prisma Plus P

Il sistema funzionale Prisma Plus permette di realizzare qualsiasi tipo di quadro di distribuzione bassa tensione generale o terminale fino a 3200 A, per applicazioni nel terziario e nellindustria. Il concetto di quadro molto semplice: c Una struttura in metallo composta da una o pi struttura associate in larghezza e in profondit sulle quali possibile installare una gamma completa di pannelli di rivestimento e di porte. c Un sistema di ripartizione della corrente composto da due sistemi di sbarre orizzontali o verticali posizionate in uno scomparto laterale, o sul fondo dellarmadio che consentono di ripartire la corrente in tutti i punti del quadro. c Delle unit funzionali complete Studiata in funzione di ogni apparecchio lunit funzionale comprende: v una piastra dedicata per linstallazione dellapparecchio v una piastra frontale per evitare un accesso diretto alle parti sotto tensione v collegamenti prefabbricati ai sistemi di sbarre v dispositivi per realizzare il collegamento sul posto. I componenti del sistema Prisma Plus e in modo particolare quelli dellunit funzionale sono stati progettati e testati tenendo conto delle prestazioni degli apparecchi. Questa particolare attenzione consente di garantire laffidabilit di funzionamento dellimpianto elettrico ed un livello di sicurezza ottimale per gli utilizzatori.

I vantaggi dei quadri elettrici Prisma Plus P


c Uninstallazione elettrica sicura La perfetta coerenza tra le apparecchiature Schneider ed il sistema Prisma Plus un ulteriore vantaggio in grado di garantire un buon livello di sicurezza dell'impianto. La concezione del sistema stata validata con prove di tipo previste dalla norma IEC 60439-1 e sfrutta la pluriennale esperienza maturata da Schneider con i propri clienti. c Uninstallazione elettrica capace di evolvere Costruito attorno ad una struttura modulare, Prisma Plus permette al quadro elettrico di evolvere facilmente integrando se necessario nuove unit funzionali. Le operazioni di manutenzione sono pratiche e rapide grazie allaccessibilit totale all'apparecchiature. c Completa sicurezza per gli operatori Gli interventi sul quadro elettrico devono essere realizzati da personale esperto e abilitato che rispetti tutte le misure di sicurezza necessarie. Per aumentare ancora l'apparecchio installato dietro ad una piastra frontale di protezione che lascia sporgere solamente il comando dellintettuttore. Protezioni interne aggiuntive (pannelli divisori, schermi) permettono di realizzare forme 2, 3 o 4, proteggendo inoltre dai contatti accidentali con le parti attive. Installato seguendo le indicazioni Schneider, il sistema funzionale Prisma Plus permette la realizzazione di quadri elettrici conformi alla norma internazionale IEC 60439-1.

I contenitori Prisma Plus P


c Lamiera acciaio c trattamento cataforesi + polveri termoindurenti a base di resine epossidiche e poliestere polimerizzate a caldo, colore bianco RAL 9001 c smontabili c associabili in larghezza e in profondit c grado di protezione: v IP30 con pannelli IP30, frontale funzionale o porta trasparente IP30 v IP31 con pannelli IP30, porta e kit di tenuta v IP55 con pannelli e porta IP55 c tenuta meccanica v IK07 con frontale funzionale v IK08 con porta IP30 v IK10 con porta IP55 c dimensioni delle struttura: v 4 larghezze: L = 300: scomparto cavi L = 400: scomparto cavi o scomparto apparecchiatura L = 650: scomparto apparecchiatura v 2 profondit: 400, 600 mm v altezza: 2000 mm c modularit: v 36 moduli verticali H = 50 mm.

Caratteristiche elettriche
Linstallazione dei componenti dei quadri funzionali Prisma Plus P permette di realizzare sistemi conformi alle norme CEI-EN 50298 e CEI-EN 60439-1 e strutture locali con le seguenti caratteristiche elettriche limite: c tensione nominale disolamento del sistema di sbarre principale: 1000 V c corrente nominale d'impiego: In 3200 A c corrente nominale di cresta ammissibile: Ipk 187 kA c corrente nominale di breve durata ammissibile: Icc 85 kA eff/1 s c frequenza 50/60 Hz.

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Quadri prefabbricati

Il sistema funzionale Prisma Prove di tipo

Premessa
Come gi ricordato in precedenza, lo scopo delle prove di tipo verificare la conformit di un dato tipo di apparecchiatura (con le prestazioni dichiarate dal costruttore) alle prescrizioni della Norma. Le prove di tipo vanno effettuate su un esemplare di apparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo lo stesso progetto o secondo progetti simili. Le prove di tipo, previste dalla norma CEI EN 60439-1 comprendono: a) verifica dei limiti di sovratemperatura; b) verifica delle propriet dielettriche; c) verifica della tenuta al cortocircuito; d) verifica dell'efficienza del circuito di protezione; e) verifica delle distanze in aria e superficiali; f) verifica del funzionamento meccanico; g) verifica del grado di protezione. Queste prove possono essere effettuate in qualsiasi ordine di successione e/o su esemplari diversi del medesimo tipo di apparecchiatura. Merlin Gerin rende disponibile una serie di certificati e rapporti di prova raccolti in una pubblicazione specifica denominata "Documento prove". La documentazione di prova raccolta all'interno del documento garantisce tutte le configurazioni realizzabili a catalogo, per quanto riguarda i risultati delle prove di tipo da b) a g) ed in conformit a quanto previsto dalla norma CEI EN 60439-1. La verifica dei limiti di sovratemperatura (prova a) pu essere effettuata dall'assemblatore utilizzando gli strumenti resi disponibili da Merlin Gerin. A partire dai risultati delle prove sui prototipi evidenziati nel "Documento prove" si fa riferimento alla possibilit offerta dalla norma, per le apparecchiature non di serie (ANS), di eseguire questa verifica con metodi di calcolo o di estrapolazione.

Importanza delle prove di tipo


Le prove di tipo rivestono una particolare importanza per garantire che i quadri che poi verranno realizzati conformemente ai prototipi provati abbiano i requisiti di sicurezza ed affidabilit necessari a garantire il buon funzionamento degli impianti elettrici da essi alimentati. Non ragionevolmente possibile definire un ordine di importanza crescente tra le diverse prove di tipo, tuttavia sono da rimarcare le prove relative alla verifica dei limiti di sovratemperatura e quelle di tenuta al cortocircuito per la difficolt e la gravosit economica della loro realizzazione e per la loro incidenza sulla definizione delle principali caratteristiche tecniche dei quadri. In considerazione di ci, nel seguito di questo paragrafo, gli aspetti legati a queste due prove verranno considerati pi in dettaglio per fornire al progettista dell'impianto ed all'assemblatore dei quadri elementi utili per lo svolgimento delle loro attivit.

Verifica della tenuta al cortocircuito


Le apparecchiature devono essere costruite in modo da resistere alle sollecitazioni termiche e dinamiche derivanti dalla corrente di cortocircuito fino ai valori assegnati. Le apparecchiature devono essere protette contro le correnti di cortocircuito mediante interruttori automatici, fusibili o combinazioni di entrambi, che possono essere installati nell'apparecchiatura o esternamente a questa; l'utilizzatore deve specificare, con l'ordine dell'apparecchiatura, le condizioni di cortocircuito nel punto di installazione. La verifica della tenuta al cortocircuito non necessaria nei casi che seguono: c per apparecchiature che hanno corrente presunta di cortocircuito nominale non superiore a 10 kA; c per apparecchiature protette da dispositivi limitatori di corrente, aventi una corrente limitata non eccedente 17 kA di creste in corrispondenza del valore della corrente di cortocircuito nel punto di installazione;

c per taluni circuiti ausiliari, specificati nella norma; c per tutte le parti dell'apparecchiatura (sbarre principali, supporti, connessioni alle sbarre, unit di arrivo e partenza o apparecchi di protezione e manovra, ecc...) gi sottoposte a prove di tipo valevoli per le condizioni esistenti nell'apparecchiatura. Per le apparecchiature ANS la verifica della resistenza al cortocircuito pu essere fatta in uno dei seguenti modi: c con la prova, in accordo a quanto previsto per le apparecchiature AS; c per estrapolazione, da esecuzioni similari sottoposte a prove di tipo (un esempio di metodo di estrapolazione da esecuzioni sottoposte a prove di tipo la norma CEI 17-52). Nota: tutte le soluzioni realizzabili secondo quanto previsto dal catalogo dei quadri Prisma sono state sottoposte alle prove di tipo e sono perci garantite da Merlin Gerin. Non perci necessario eseguire alcuna verifica da parte del costruttore (assemblatore) del quadro. Nella pagina seguente sono riportati: c tabella di scelta per la determinazione del sistema sbarre in funzione della corrente nominale, del grado di protezione e della corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione: Sistema di sbarre tradizionale (a profilo rettangolare); c tabella di scelta per la determinazione del sistema sbarre, partendo dagli stessi dati del punto precedente: Sistema di sbarre Linergy (sbarre di distribuzione verticali con speciale profilo di particolare resistenza meccanica); c esempi applicativi per i due tipi di sbarre.

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Quadri prefabbricati

Il sistema funzionale Prisma Sistemi di sbarre

Sistema di sbarre tradizionale


Il sistema di sbarre tradizionale costituito da sbarre a sezione rettangolare con gli spigoli arrotondati di diverse dimensioni a seconda della portata e possono essere installate sia in verticale che in orizzontale. In alcune configurazioni si avranno due sbarre in parallelo su ogni fase e la scelta del numero di supporti determinata dalla seguente tabella. c Scegliere nel Quadro 1, in funzione della corrente nominale, la sezione e il numero delle sbarre da utilizzare per fase; c in relazione ai valori delle correnti di cortocircuito [kA eff.] determinare con l'ausilio del Quadro 2 il numero di supporti del sistema di sbarre;

Quadro1
In per quadro IP31 IP>31 800 750 1000 900 1200 1080 1400 1250 1800 2050 (1) 2300 (1) 2820 (1) Sistema 3200 (1) 1600 1850 (1) 200 (1) 2500 (1) di sbarre 2820 (1) N di sbarre/fase 1 sbarra 60x5 1 sbarra 80x5 1 sbarra 50x10 2 sbarra 60x5 1 sbarra 60x10 2 sbarra 80x5 1 sbarra 80x10 2 sbarra 50x10 2 sbarra 60x10 2 sbarra 80x10 doppio 2x1 sbarra 80x10

Quadro 2
N di supporti in relazione alla Icc (kA eff./1 s) 15 25 30 40 50 60 65 75 85 3 5 5 7 3 5 5 7 7 3 5 5 5 7 7 3 5 5 5 7 3 5 5 5 7 7 9 3 3 5 5 5 3 5 5 5 7 7 9 3 5 5 5 7 7 7 3 5 5 5 7 7 7 7 3 3 5 5 5 5 7 7 2x3 2x5

Nota: I valori di corrente ammessa nel sistema sbarre sono dati per una temperatura ambiente di 35 C. (1) Solo per sistema sbarre laterale.

Sistema di sbarre Linergy


Il sistema di sbarre Linergy costituito da particolari sbarre caratterizzate da: c Un procedimento di profilatura che garantisce una grande flessibilit nella realizzazione delle forme, soprattutto nella creazione di pareti divisorie interne che consentono di aumentare il perimetro di passaggio della corrente. Pur mantenendo dimensioni esterne molto ridotte il rendimento della sbarra ottimale. Fino a 1600 A questo sistema di sbarre profilato pu essere quindi installato in una canalina larga 150 mm e profonda 400 mm.

c un grado di rigidit ottimale garantito dai profili realizzati grazie alla facilit e flessibilit di estrusione del materiale utilizzato. Due supporti di fissaggio in altezza e un supporto nella parte bassa sono sufficienti a coprire la maggior parte dei casi dinstallazione (Icc y 40 kA eff/1 s). c un aumento delle superfici di scambio che permette di aumentare la convezione naturale delle sbarre. I profili sono anodizzati e questo aumenta il loro potere di emissione, favorendo lirradiamento e quindi levacuazione del calore. Qualunque sia la configurazione del quadro le sbarre mantengono inalterate le loro prestazioni.

Il numero di supporti determinato in base alla seguente tabella: c scegliere dal Quadro 1 le sbarre in funzione della corrente nominale; c a seconda del grado di protezione del quadro e della corrente di corto circuito che le sbarre dovranno sopportare nel Quadro 2 si trover il numero di supporti.

Quadro1
In Grado di protezione per quadro del quadro scelto IP 31 IP > 31 800 IP 31 IP > 31 1000 IP 31 IP > 31 1250 IP 31 IP > 31 1600 Tutti Sistema di sbarre doppio 2000 IP 31 IP > 31 2500 IP 31 IP > 31 3200 IP 31 IP > 31 630

Quadro 2 : installazione laterale


N di supporti in relazione alla Icc (kA eff./1 s) 25 30 40 50 60 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4 5 3 3 3 4 5 3 3 3 4 5 3 3 3 4 5 2x3 2x3 2x3 2x3 2x3 2x3 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4

Quadro 2: installazione sul fondo


N di supporti in relazione alla Icc (kA eff./1 s) 25 30 40 50 3 3 4 3 4 3 4 5 3 4 5 3 4 5 6 3 4 5 6 3 4 5 6 3 4 5 6

65

75

85

5 5

7 7 2x5 2x5 2x5 2x5 2x5 2x5

8 8

Note: I valori di corrente ammessa nel sistema sbarre sono dati per una temperatura ambiente di 35 C; Un supporto deve essere utilizzato come supporto inferiore delle sbarre

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Il sistema funzionale Prisma Verifica della sovratemperatura

Verifica dei limiti di sovratemperatura


La norma CEI EN 60439-1, in Tabella 2, fissa i limiti di sovratemperatura che le diverse parti dell'apparecchiatura non devono superare, quando si effettua la prova secondo le modalit descritte all'interno della norma stessa. Le apparecchiature di serie Merlin Gerin (Armadi P e cassette G) sono state sottoposte con successo alle prove di tipo per la verifica dei limiti di sovratemperatura. Il documento prove riporta per ognuna delle prove eseguite un estratto del relativo certificato di conformit ASEFA comprendente: c configurazione del quadro: disegno fronte quadro e caratteristiche; c schema elettrico; c composizione: componenti installati e potenze dissipate durante l'esecuzione della prova di tipo; c risultati di prova: sovratemperatura media dell'aria ambiente all'interno dell'involucro, a fronte della configurazione e della potenza dissipata effettiva durante la prova. I risultati di queste prove garantiscono la rispondenza alla norma dei prototipi provati.

Verifica a progetto
Un quadro da realizzare per una specifica applicazione impiantistica non risulta praticamente mai identico ad un prototipo provato. perci necessario effettuare una verifica termica del quadro da realizzare. Questa verifica si pu fare seguendo le indicazioni del "Documento prove" che vengono riportate di seguito: c ricerca della configurazione similare (provata) di riferimento tra quelle riportate dai certificati ASEFA all'interno del documento (dimensioni, sistema di sbarre, gradi di protezione); c calcolo della potenza dissipata WR all'interno del quadro da realizzare; c confronto del valore calcolato con la potenza dissipata WT dai componenti e dalle sbarre durante la prova di tipo di riferimento. Si potranno verificare due casi: c WR < WT la configurazione da realizzare conforme, quindi non sono necessarie ulteriori verifiche; c WR > WT la configurazione da realizzare non "coperta" dalla prova di tipo. perci opportuno ricorrere ad un contenitore (carpenteria) di dimensioni maggiorate.

La potenza WR si calcola come somma di tutte le potenze dissipate dai vari apparecchi contenuti nel quadro (interruttori, lampade di segnalazione, trasformatori, ecc.) maggiorata del 20% per tener conto del riscaldamento prodotto dalle connessioni (sbarre, collegamenti). Si applicher dunque la formula: WR = 1,2 WR dove: WR = 1,2 WRi + WRu WRi potenza dissipata dall'apparecchio dell'unit di ingresso WRu potenza dissipata da ciascun apparecchio delle unit di uscita Il calcolo dei singoli WRu (e dei WRi ) si esegue con la seguente formula WR = np x fc2 x Wp dove: numero dei poli np fc fattore di contemporaneit Wp potenza dissipata per singolo polo alla corrente nominale dell'apparecchio. Il fattore di contemporaneit fc pu essere calcolato per ogni interruttore (conoscendo il valore effettivo della corrente del circuito Ie) come rapporto tra Ie ed In (corrente nominale dello sganciatore montato sull'interruttore). In assenza di dati certi sull'effettivo funzionamento del quadro, si pu fare riferimento ai valori di fc forniti dalla norma CEI EN 60439-1 e riportati nella seguente tabella.
APP APP

Calcolo della potenza dissipata WR

Esempio Un quadro da realizzare impiegando una cassetta Prisma Plus G da 24 moduli costituito da un'unit di ingresso e 14 unit di uscita secondo lo schema seguente:

NS400N (4P)

NS160N (3P) NS160N (3P) NS160N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (3P) C60N (2P) C60N (2P) C60N (2P)

TM100D TM63D TM63D 32 A 32 A 32 A 25 A 25 A 25 A 25 A 25 A 16 A 16 A 16 A

(1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11) (12) (13) (14)

Considerando una corrente effettiva Ie del circuito di ingresso di 300 A ed un fattore di contemporaneit di 0,6 per tutti i circuiti di uscita si calcolano i valori di WR per ogni circuito.
300 W Ri 400 19,2 = 32,4 W
2

numero dei circuiti principali 2e3 4e5 da 6 a 9 10 e oltre

fattore di contemporaneit K 0,9 0,8 0,7 0,6

WR1 = 3 (0, 6)2 7, 7 = 8, 32 W WR2 = WR3 = 3 (0, 6) 2 5,72= 6,18 W WR 4 = WR5 = W R6 = 3 (0, 6)2 3, 5 = 3, 78 W WR7 = ... = WR11 = 3 (0, 6)2 3 = 3, 24 W , WR12 = WR13 = WR14 = 2 (0, 6)2 2, 6 = 1 87 W

I valori di Wp per gli apparecchi Merlin Gerin sono riportati al paragrafo Potenze dissipate del capitolo "Caratteristiche degli apparecchi di protezione e manovra".

Software Exteem
Nel software di preventivazione dei quadri di bassa tensione Exteem possibile eseguire i calcoli di verifica termica dei quadri Prisma. Il programma confronta la potenza dissipata nel quadro da realizzare con la corrispondente potenza dissipata nella prova del prototipo di riferimento. Il prototipo di riferimento viene individuato automaticamente dal programma.

Considerando il contributo di tutti gli interruttori si calcola: WR = 32,4 + 8,32 + 2 6,18 + 3 3,78 + 5 3,24 + 3 1,87 = 86,23 W e quindi WR = 1,2 86,23 = 103,5 W Dal documento prove, per la cassetta Prisma Plus G in esame si ricava che il valore di WT di 121 W. WR minore di WT, dunque la verifica termica ha dato esito positivo ed il quadro risulta conforme alla norma.
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Il sistema funzionale Prisma Prove individuali

Perch si devono fare le prove individuali


Al termine dell'assemblaggio e del cablaggio, il quadro di bassa tensione deve essere sottoposto alle prove individuali definite dalla norma CEI EN 60439-1 al paragrafo 8.1.2. Lo scopo di queste prove quello di verificare eventuali difetti di fabbricazione o di assemblaggio dei componenti, pertanto queste prove devono essere effettuate dalla ditta che ha curato il montaggio dell'apparecchiatura. Solamente dopo l'esecuzione di queste prove possibile redigere la dichiarazione di conformit alla norma del quadro costruito. Le prove individuali comprendono: c l'ispezione dell'apparecchiatura ivi compresa l'ispezione del cablaggio e, se necessario, una prova di funzionamento elettrico; c la prova di tensione applicata o, in alternativa, la verifica della resistenza dell'isolamento; c il controllo delle misure di protezione e della continuit elettrica del circuito di protezione. L'avere effettuato le prove individuali su ogni singolo quadro una garanzia per il cliente finale, che sicuro di ricevere un prodotto non solo rispondente alle proprie richieste, ma anche alle prescrizioni normative e legislative. Inoltre, le prove individuali servono al costruttore del quadro per verificare e a volte migliorare il funzionamento ed il risultato della propria attivit e in alcuni casi permettono di evitare costi indesiderati dovuti a difetti di fabbricazione. indubbio che riscontrare un difetto, anche se minimo, in sede di assemblaggio del quadro o durante i collaudi piuttosto che al momento dell'installazione, evita ulteriori trasporti e lavorazioni a carico del costruttore. Un buon controllo sull'operato umano nelle fasi di montaggio della struttura, degli apparecchi e delle sbarre e nelle fasi di cablaggio, oltre che sui materiali utilizzati (apparecchi, strumenti, conduttori e carpenteria) pu essere effettuato solamente con il collaudo finale a quadro finito; ecco perch risulta fondamentale adempiere alle richieste normative.

Oltre alla chiave dinamometrica necessaria per controllare che siano state applicate le giuste coppie di serraggio sulle connessioni, indispensabile un multimetro (tester) per verificare la continuit dei circuiti e l'esatto riporto dei conduttori in morsettiera. utile poter disporre di un sistema di alimentazione dei circuiti ausiliari in CC e/o in CA per effettuare eventuali prove di funzionamento elettrico. In funzione della scelta di effettuare la prova di tensione applicata oppure la verifica della resistenza di isolamento, bisogner avere un dielettrometro oppure un apparecchio di misura di resistenza (megaohmmetro).

Lo strumento da utilizzare il generatore di tensione a frequenza industriale (dielettrometro). Attenzione c Gli apparecchi che, in conformit alle loro prestazioni, sono previsti per una tensione di prova pi bassa, devono essere provati ad un valore di tensione rapportato alla loro tensione di esercizio assegnata. Ad esempio, agli interruttori modulari serie Multi 9 accessoriati di blocco differenziale Vigi, la cui tensione di prova massima di 2000 V, deve essere applicata questa tensione durante la prova del circuito del quadro in cui sono installati. c Gli apparecchi che assorbono corrente e nei quali l'applicazione delle tensioni di prova provocherebbe un passaggio di corrente (per esempio gli avvolgimenti e gli strumenti di misura) devono essere interrotti; c i circuiti elettronici che non sopportano elevate tensioni di prova (ad esempio i blocchi differenziali Vigi per gli interruttori automatici Compact) devono essere scollegati. Verifica della resistenza dell'isolamento In alternativa alla prova di tensione applicata, pu essere effettuata una misura di isolamento, applicando tra i circuiti e le masse una tensione minima di 500 V. La prova si pu ritenere superata se la resistenza di isolamento almeno di 1000 ohm/volt in ciascun circuito provato (riferita alla tensione nominale verso terra di ciascun circuito). Come per la prova di tensione applicata, le apparecchiature che assorbono corrente all'applicazione della tensione di prova devono essere scollegate. Lo strumento da utilizzare un apparecchio di misura di resistenza (megaohmmetro).

1a prova individuale
Ispezione dell'apparecchiatura ivi compresa l'ispezione del cablaggio e, se necessario, una prova di funzionamento elettrico (rif. art. 8.3.1). c Controllo visivo: v sistemazione dei collegamenti ed esatto serraggio di qualche connessione, v mantenimento del grado di protezione originale, v mantenimento delle distanze in aria, v corretto montaggio delle apparecchiature, v presenza di identificazioni sui cavi e sugli apparecchi, v conformit di esecuzione del quadro rispetto a schemi, nomenclature e disegni forniti dal cliente; c Verifica meccanica di blocchi e comandi meccanici; c Verifica elettrica del corretto funzionamento di: v apparecchiature, v rel ausiliari, v strumenti di misura, v dispositivi di sorveglianza dell'isolamento; Lo strumento da utilizzare il tester.

2a prova individuale
Prova di tensione applicata o in alternativa verifica della resistenza dell'isolamento (rif. art. 8.3.2/8.3.4). Prova di tensione applicata Per un quadro avente una tensione di esercizio assegnata di 300/660 V applicare una tensione di prova di 2500 V per 1 secondo tra le parti attive (le 3 fasi ed il neutro) ed il telaio del quadro. Tutti gli apparecchi di manovra devono essere chiusi oppure la tensione di prova deve essere applicata successivamente a tutte le parti del circuito. La prova da ritenersi superata se, durante l'applicazione della tensione di prova, non si verificano n perforazioni, n scariche superficiali.

3a prova individuale
Controllo delle misure di protezione e della continuit elettrica del circuito di protezione (rif. art. 8.3.3). c Controllo visivo: v sistemazione dei collegamenti ed esatto serraggio di qualche connessione, v presenza delle rondelle di contatto a livello assemblaggi, v montaggio della treccia di terra sulla portella ove siano montate apparecchiature elettriche; c Verifica elettrica della continuit del circuito di protezione. Lo strumento da utilizzare il tester.

Quali sono gli strumenti necessari per effettuare le prove individuali


Per poter effettuare i collaudi, oltre ai normali attrezzi meccanici utilizzati per l'assemblaggio del quadro elettrico, sono necessari strumenti particolari, alcuni dei quali richiedono una taratura periodica affinch si ottengano dei risultati affidabili.

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Il sistema funzionale Prisma Compatibilit elettromagnetica

I quadri e la compatibilit elettromagnetica (EMC)


Il quadro deve rispondere alle prescrizioni contenute nella CEI EN 60439-1/A11 riguardante la compatibilit elettromagnetica. La Variante A11 alla norma CEI EN 60439-1 introduce la seguente classificazione degli ambienti: c condizione ambientale 1: si riferisce a impianti realizzati in edifici residenziali, commerciali e dellindustria leggera, come case, negozi, supermercati, uffici, ecc.; c condizione ambientale 2: si riferisce a impianti industriali, dove sono presenti ad esempio macchinari in funzione, o dove frequentemente vengono inseriti e disinseriti carichi fortemente induttivi e capacitivi. A queste due diverse condizioni ambientali corrispondono diversi livelli di severit per la compatibilit elettromagnetica. Nella documentazione il costruttore deve indicare la condizione ambientale per la quale il quadro adatto ad essere utilizzato. Prescrizioni di prova a) se il quadro incorpora solamente componenti elettromeccanici, si pu considerare che esso sia immune e che non generi disturbi; non sono pertanto richieste prove. Fanno eccezione gli interruttori differenziali elettromeccanici per i quali valgono le prescrizioni indicate al punto b). b) se il quadro incorpora apparecchi ed equipaggiamenti con circuiti elettronici soggetto alla compatibilit elettromagnetica. Tuttavia non sono richieste prove di emissione e di immunit se sono verificate le due condizioni seguenti: c gli apparecchi ed i componenti elettronici in esso incorporati sono previsti per limpiego nella condizione ambientale sopra specificata e sono conformi alle relative norme armonizzate di prodotto o, in mancanza di queste, alle norme generiche di EMC; c il montaggio e il collegamento interno sono realizzati secondo le istruzioni del costruttore degli apparecchi e dei componenti (ad esempio per quel che riguarda le mutue influenze, la schermatura dei cavi, la messa a terra, ecc.). In questo modo si consente al quadrista di non sottoporre il quadro a prove addizionali previste dalle Norme generiche CEI EN 50081-1/2 e 50082-1/2. c) se non sono soddisfatte le condizioni del punto b), devono essere eseguite le prove prescritte nella norma CEI EN 60439-1 intese a verificare le prescrizioni EMC.

Adempimenti per la marcatura CE dei quadri


Il costruttore del quadro, ai fini della conformit alle Direttive applicabili, deve: c organizzare un dossier tecnico contenente: v la descrizione generale del quadro elettrico, v i disegni di progettazione e fabbricazione, gli schemi dei componenti, sottoinsiemi, circuiti, v le descrizioni e le spiegazioni necessarie per comprendere tali disegni e schemi ed il funzionamento del materiale elettrico, v un elenco delle norme che sono state applicate completamente od in parte e la descrizione delle soluzioni che sono state adottate per soddisfare gli aspetti di sicurezza della direttiva, se non sono state applicate le norme, v i risultati del calcolo di progetto e dei controlli svolti ecc., v i rapporti sulle prove effettuate; c compilare una dichiarazione di conformit contenete i seguenti elementi: v nome ed indirizzo del costruttore o di un suo rappresentante autorizzato nella Comunit, v descrizione del materiale elettrico, v riferimento alle norme armonizzate, v eventuale riferimento alle specifiche per le quali dichiarata la conformit, v identificazione del firmatario della dichiarazione che ha il potere di impegnare il costruttore o il suo rappresentante, v le due ultime cifre dellanno in cui stata apposta la marcatura CE. Tutta questa documentazione dovr essere conservata e tenuta a disposizione delle autorit nazionali di ispezione per almeno 10 anni, a decorrere dallultima data di fabbricazione del prodotto. La documentazione tecnica deve consentire alle Pubbliche Autorit di valutare la conformit del materiale ai requisiti delle Direttive. Per i quadri del Sistema Funzionale Prisma, oltre agli schemi elettrici, unifilari e funzionali ed ai disegni, alle caratteristiche elettriche e meccaniche, relative al quadro in oggetto, la documentazione tecnica minima costituita da: c Documento prove Prisma Plus; c Catalogo Prisma Plus; c Guida per il montaggio e installazione quadri BT - Prisma Plus; c Software Exteem. Per i prodotti: c Catalogo e guida di installazione Masterpact; c Catalogo e guida di installazione Compact; c Catalogo Multi 9; c Catalogo Vigirex, Vigilohm.

Altri documenti di riferimento dovranno essere indicati qualora si utilizzino altri prodotti e/o dove occorrano altre verifiche e/ o calcoli. Il verbale di collaudo dovr corredare la documentazione del singolo quadro. La marcatura CE pu essere apposta in maniera conveniente sulla propria targa dati, conservando le dimensioni e le proporzioni previste dalle Direttive e di seguito riportate. Marcatura CE di conformit La marcatura CE di conformit costituita dalle iniziali CE secondo il simbolo grafico che segue: c in caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura CE, devono essere rispettate le proporzioni indicate sopra; c i diversi elementi della marcatura CE devono avere sostanzialmente la stessa dimensione verticale che non pu essere inferiore a 5 mm.

c in caso di riduzione o di ingrandimento della marcatura CE, devono essere rispettate le proporzioni indicate sopra; c i diversi elementi della marcatura CE devono avere sostanzialmente la stessa dimensione verticale che non pu essere inferiore a 5 mm.

Senso di manovra degli apparecchi


Il senso di manovra degli apparecchi deve essere analizzato e scelto in base al rischio dovuto ad eventuali errori di manovra: la norma CEI EN 60439-1 raccomanda a questo proposito di fare riferimento alla norma CEI EN 60447-1 (CEI 16-5), che fornisce indicazioni precise sul corretto senso di manovra degli attuatori: ad esempio per interruttori disposti in verticale manovra di chiusura dal basso verso l'alto, oppure per interruttori disposti in orizzontale manovra di chiusura da sinistra verso destra. La norma CEI EN 60439-1 permette di avere il senso di manovra opposto a quello normalizzato, quando questo non pu essere applicato per ragioni di montaggio o per ragioni di sicurezza; un esempio di ci quando si hanno gli apparecchi disposti in maniera simmetrica rispetto ad un sistema di sbarre centrale. In questi casi il senso della manovra deve essere indicato chiaramente sull'apparecchio o nelle vicinanze.

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Contenitori universali Sarel Presentazione

Cassette in lamiera Spacial 3D

Cassette in materiale isolante Thalassa IP 66

Armadi monoblocco Spacial 18500 IP 55

c Cassette disponibili in tre versioni: v cassetta con porta piena, v cassetta con porta piena, equipaggiata di pannello di fondo pieno galvanizzato v cassetta con porta trasparente, vetroSecurit spessore 4 mm. c Rivestimento esterno a base di poliestere strutturato, colore grigio RAL 7032. c Grado di protezione IP 66 per tutte le cassette a una porta, IP 55 per le cassette a doppia porta frontale. c Tenuta agli impatti meccanici esterni: v IK 10 per le cassette porta piena, v IK 08 per cassette porta trasparente (vetro). c Corpo monoblocco (struttura a croce). c Profilo anteriore a doppio spessore di lamiera, a forma di gocciolatoio. Fondo piatto. c EN 50298, LCIE (norma relativa agli involucri Vuoti) UL, CSA

c Struttura monoblocco autoestinguente con corpo in poliestere rinforzato con fibre di vetro pressato a caldo, finitura liscia, colore RAL 7032; c cassette a doppio isolamento; c resistenza meccanica agli urti secondo EN 50102: v IK 10 (20 joule) versione con porta piena v IK 08 (5 joule) versione con porta a obl c accessori in comune con la serie Spacial 3000; c omologazioni: GL, IMQ, LR, UL e BV.

Armadi in materiale isolante Thalassa IP 65/54/44

c Struttura in lamiera di acciaio piegata saldata spessore 15/10 con rivestimento a base poliestere strutturato, colore RAL 7032; c resistenza meccanica agli urti IK 08 secondo EN 50102; c omologazioni: DNV, UL, CSA, BV, LROS, LCIE.

Armadi monoblocco in inox Spacial 18500 IP 55


c Struttura in lamiera di acciaio inox 304 spessore 15/10, piegata saldata, con finitura delle superfici lucida; c resistenza meccanica agli urti: IK 08 secondo EN 50102; c omologazioni: DNV, UL, CSA, BV, LROS, LCIE.

Cassette in inox 54900 IP66


c Cassette monoblocco in acciaio inossidabile AISI304 o a richiesta in inox AISI304L (resistente agli agenti organici molto corrosivi) o inox AISI316 (resistente agli acidi concentrati); c resistenza meccanica agli urti: IK 10 secondo EN 50102; c accessori in comune con la serie Spacial 3000; c omologazioni: UL-50, BV.

Armadi affiancabili Spacial 10000 IP 55


c Struttura modulare autoestinguente con corpo in poliestere rinforzato con fibre di vetro pressato a caldo, finitura liscia, colore RAL 7032; c armadi a doppio isolamento; c resistenza meccanica agli urti secondo EN 50102: v IK 10 (20 joule) versione con porta piena v IK 08 (5 joule) versione con porta trasparente c omologazioni: BV, LCIE, UL, CSA. c Struttura composta da pannelli laterali avvitati e porta piena in lamiera di acciaio spessore 15/10 mm e cornice di rinforzo, rivestimento a base poliestere strutturato, colore RAL 7032; c resistenza meccanica agli urti: IK 10 secondo EN 50102; c omologazioni : BV, LR.

Cellule Spacial 6000 IP 55


c Struttura in lamiera di acciaio piegata saldata, cornice e montanti spessore 15/10, fiancate, fondo, tetto e porta in lamiera di acciaio piegata saldata spessore 15/10, rivestimento a base poliestere strutturato, colore RAL 7032; c resistenza meccanica agli urti: IK 10 secondo EN 50102; c omologazioni: DNV, UL, CSA, BV, LROS.

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Contenitori universali Sarel Il condizionamento termico dei quadri elettrici


elettrico da installare; la temperatura dellaria allinterno dello spazio protetto (spazio interno o parte di spazio interno dellinvolucro, specificato dal costruttore, destinato al montaggio dellapparecchiatura e per il quale garantita la protezione dellinvolucro) ottenuta con una distribuzione uniforme della potenza dissipata allinterno dellinvolucro. La norma specifica anche che i dati dovranno essere presentati secondo un metodo di calcolo appropriato e, come esempio non esclusivo, cita la CEI 17-43 (Pubblicazione IEC 60890 e, in Europa, HD 528 S1:1989). Il costruttore ha infatti la possibilit di utilizzare criteri o metodi di calcolo differenti, correlati ai fenomeni fisici di distribuzione e dissipazione del calore, e fornendo allutilizzatore gli strumenti per dimensionare correttamente il quadro dal punto di vista termico. Di seguito sar descritto un metodo di calcolo per la determinazione del regime termico di un quadro elettrico e la successiva individuazione del sistema di condizionamento termico (raffreddamento e/ o riscaldamento del quadro), che meglio risolva i problemi di esercizio del quadro soddisfacendo ai requisiti tecnici e ottimizzando anche i costi dinstallazione. I limiti essenziali di questo metodo, come vedremo, risiedono nel fatto che: c si applica bene ad involucri non compartimentati di tipo armadio, cassette e, quindi, non ad applicazioni di quadri di potenza fortemente segregati, dove la localizzazione delle sorgenti di calore e gli scambi tra le diverse zone influenzano molto il riscaldamento; c in ogni caso, non tiene conto della posizione delle sorgenti di calore, spesso non ripartite in modo uniforme. In particolare, il metodo sar applicato ad una gamma di involucri per la realizzazione di quadri universali (bordo macchina, automazione,...), per i quali le norme di prodotto applicabili (CEI EN 60439-1, CEI EN 60204-1,...) non sempre definiscono con chiarezza le modalit di verifica termica e, comunque, non forniscono elementi ulteriori di prescrizione. I primi dati relativi allinvolucro sono i seguenti: c dimensioni: v H = Altezza v L = Larghezza v P = Profondit c posizione secondo quanto previsto dalla Pubblicazione CEI 17-43: v accessibile da tutti i lati S = 1.8 x H x (L + P) + 1.4 x L x P v appoggiato al muro S = 1.4 x L x (H + P) + 1.8 x P x H v Estremo in caso di affiancamento S = 1.4 x P x (H + L) + 1.8 x L x H v Estremo in caso di affiancamento, al muro S = 1.4 x H x (L + P) + 1.4 x L x P v Intermedio in caso di affiancamento S = 1.8 x L x H + 1.4 x L x P + P x H v Intermedio in caso di affiancamento, al muro S = 1.4 x L x (H + P) + P x H v Intermedio in caso di affiancamento, al muro e parte superiore coperta S = 1.4 x L x H + 0.7 x L x P + P x H Il risultato di questa prima operazione di calcolo il valore della superficie effettiva di raffreddamento, ovvero la superficie considerata efficace ai fini della dissipazione verso lesterno del calore generato dai componenti installati allinterno dellinvolucro. Il metodo utilizzato in questa prima fase esattamente quello previsto allinterno della gi citata Pubblicazione CEI, il rapporto tecnico 17-43 (IEC 60890). Nel caso di utilizzo di cassette e armadi universali Sarel, il valore della superficie effettiva di raffreddamento fornito direttamente in funzione del tipo di carpenteria scelta sul documento Condizionamento termico dei quadri elettrici Sarel. 2) Potenza termica dissipata dai componenti in funzionamento (Pd). Le sorgenti di calore allinterno di un quadro elettrico sono generalmente i sistemi di sbarre, i conduttori di collegamento e gli apparecchi elettrici: in particolare, nei quadri di distribuzione elettrica, gli interruttori automatici costituiscono la parte preponderante dellapparecchiatura di potenza; questi ed altri componenti, quali contattori e sezionatori-fusibili sono i maggiori responsabili della generazione di calore. Altri componenti che contribuiscono al riscaldamento del quadro e, in maggior misura, nei quadri di automazione e bordo macchina, sono i trasformatori (per macchine, di sicurezza, ...), raddrizzatori con filtri, variatori di velocit, batterie di condensatori, etc. Il calcolo della potenza termica dissipata si effettua con il metodo indicato a pag. 280 di questa guida. 3) Caratteristiche dellaria ambiente Altri parametri utili alla caratterizzazione del comportamento termico sono i dati ambientali riferiti allaria del locale dove sono previsti linstallazione e il funzionamento del quadro; in particolare, occorre conoscere Temax e Temin che rappresentano, rispettivamente, i valori massimo e minimo di temperatura prevista e Hr che il valore di umidit relativa media da considerare.

Richiami sulle norme applicabili e i criteri di verifica termica dei quadri elettrici
La norma tecnica di riferimento per la costruzione dei quadri elettrici (CEI EN 60439-1) impone che il fabbricante faccia una verifica del comportamento termico del quadro, nelle condizioni da lui definite normali di esercizio; questa verifica ha lo scopo di garantire il funzionamento corretto e sicuro del quadro sotto i seguenti aspetti: c le diverse parti dellapparecchiatura non devono superare le sovratemperature specificate per ognuna di esse, garantendo cos il non verificarsi di danneggiamenti sulla parte di impianto collegata al quadro n sulle parti adiacenti in materiale isolante; c deve essere assicurata la sicurezza delloperatore eventualmente a contatto con le parti accessibili dellapparecchiatura; c gli apparecchi, nei limiti di tensione per essi prescritti, devono funzionare in modo soddisfacente alla temperatura dellaria ambiente allinterno del quadro. Durante queste prove si effettuano, tra laltro, le misure di: c temperatura: v dellaria nelle diverse zone dellinvolucro v dei conduttori in particolare, sui sistemi sbarre e sulle derivazioni c dei punti pi caldi degli apparecchi (bimetalli, ambiente dellelettronica) c corrente; c altri parametri: servono per la caratterizzazione del comportamento termico dellinvolucro, ad esempio i coefficienti di scambio aria/pareti. I dati di prova, raccolti durante un numero significativo di verifiche termiche su quadri di differente costruzione e di diverse configurazioni, permettono di costruirsi un modello significativo applicabile a quadri della stessa serie, utilizzando per il calcolo coefficienti e parametri ricavati dallanalisi statistica delle prove effettuate. Per quanto riguarda gli involucri vuoti oggetto del presente capitolo, di recente pubblicazione la norma europea CEI EN 50298 (CEI 17-71) Involucri destinati alle apparecchiature a bassa tensione. Regole generali per gli involucri vuoti; questa norma si applica ad involucri da utilizzare per la realizzazione di quadri conformi alla norma CEI EN 60439-1 e pu essere utilizzata anche come base per altri Comitati Tecnici (ad esempio, CT44 Equipaggiamento elettrico delle macchine). La norma si applica agli involucri vuoti, prima che lapparecchiatura sia installata al loro interno, e nello stato in cui questi sono consegnati dal fornitore; la conformit alle prescrizioni di sicurezza della norma di prodotto applicabile responsabilit del costruttore finale del quadro. La norma inoltre richiede che il costruttore dellinvolucro fornisca informazioni specifiche relative al potere di dissipazione termica della superficie effettiva di raffreddamento, al fine di dare allutilizzatore dati corretti per la scelta del materiale
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Calcolo termico
Il bilancio termico si effettua confrontando la potenza emessa dagli apparecchi con la potenza dissipata dalle pareti dellinvolucro in modo naturale e consente di calcolare la temperatura interna del quadro senza lutilizzo di dispositivo termico, decidendo poi se sia necessario installarne uno, tenendo in conto i dati di temperatura esterna e di quella interna desiderata. Di seguito descritta la procedura di calcolo, in funzione delle caratteristiche dellinvolucro, della potenza termica dissipata dai componenti al suo interno, delle caratteristiche dellaria ambiente: 1) Caratteristiche dellinvolucro e determinazione della superficie effettiva di raffreddamento (S).

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La conoscenza di questi valori, oltre alla verifica della temperatura interna massima alla quale il quadro pu trovarsi a dover funzionare, permette anche di calcolare la temperatura del punto di condensa Tr, allo scopo di valutare la necessit di utilizzare dispositivi (resistori o altro) che evitino la formazione di condensa in punti critici del quadro. A tale scopo si pu utilizzare la tabella sottostante, con la quale, a partire dai valori di Temax e Hr, e in condizioni normali di pressione atmosferica, si determina il valore di temperatura Tr, al di sotto del quale possono verificarsi fenomeni di condensa. Tamb Tasso di umidit relativa (C) ambiente % 40 50 60 70 80 90 20 6 9 12 14 16 18 25 11 14 17 19 21 23 30 15 19 21 24 26 28 35 19 23 26 29 31 33 40 24 28 31 34 36 38 45 28 32 36 38 41 43 50 33 37 40 23 46 48 55 37 41 45 48 51 53

100 20 25 30 35 40 45 50 55

Valori tipici per i vari tipi di involucro, passando da quelli a bassa a quelli a pi alta conduttivit termica, sono: K = 3.5 W/m2 C poliestere K = 3.7 W/m2 C acciaio inossidabile K = 5.5 W/m2 C lamiera verniciata K = 12 W/m2 C alluminio S: superficie effettiva di raffreddamento (m2); (Ti Te): differenza di temperatura tra due punti, uno interno ed il secondo esterno al quadro (C); interessante utilizzare la formula per determinare le condizioni limite, ovvero i valori di temperatura massima (Timax) e minima (Timin), che laria ambiente allinterno del quadro pu trovarsi a raggiungere in equilibrio termico, al fine di confrontarli con i valori gi conosciuti (o calcolati) di temperature interne (massime e minime) desiderate. Temperatura interna massima (Timax): Per il calcolo della possibile temperatura massima allinterno dellinvolucro, si ipotizza di avere il quadro in funzionamento di regime contemporaneamente alla situazione di temperatura massima dellambiente esterno. La formula (1) ci porta a: Timax = Temax + Pd/K x S (2) Temperatura interna minima (Timin): Per il calcolo della possibile temperatura minima allinterno dellinvolucro, occorre fare due ipotesi differenti di funzionamento del quadro: c Funzionamento in servizio continuo: Timin = Temin + Pd/K x S (3) si ipotizzato cio che il quadro funzioni in condizioni normali di esercizio nel momento in cui lambiente esterno raggiunge la temperatura pi bassa per esso prevista. c Funzionamento in servizio intermittente: Timin = Temin (4) in questo caso nullo il contributo in temperatura dovuto al termine di potenza dissipata dai componenti (in quanto Pd = 0) e si ipotizza che ci accada nel momento in cui lambiente esterno raggiunge la temperatura pi bassa per esso prevista. 6) Scelta del tipo di sistema termico e della sua potenza P Con i dati a questo punto disponibili, si pu considerare leventualit di utilizzare un sistema di condizionamento termico, al fine di riscaldare o raffreddare laria allinterno del quadro. Considerando le situazioni limite di temperature minime e massime, si possono presentare i seguenti casi: c TdminTimin: non necessario installare il sistema termico; eventualmente, si pu utilizzare un ventilatore per far circolare laria ed omogeneizzare la temperatura;

c Tdmin>Timin: in questo caso, invece, occorre prevedere un sistema di riscaldamento che entri in funzione alle temperature pi basse, al fine di riportare la temperatura del quadro a valori superiori a quelli per cui si verificano fenomeni di condensa e a quelli minimi per cui garantito il corretto funzionamento dei componenti. In questo caso, la potenza riscaldante da installare (elementi resistori) si calcola come segue: v Funzionamento in servizio continuo: Prisc = K x S x (Tdmin Temin) Pd v Funzionamento in servizio intermittente: Prisc = K x S x (Tdmin Temin) Generalmente si utilizzano dei particolari resistori anticondensa, che favoriscono la convezione naturale e garantiscono un riscaldamento rapido ed uniforme allinterno dellarmadio. Questa soluzione economica, affidabile ma comporta un consumo aggiuntivo di energia e occupa spazio allinterno del quadro.

4) Temperature interne medie desiderate Per il corretto funzionamento del quadro e dei suoi componenti si fissa lintervallo di temperatura interna desiderata, cio quello al di fuori del quale non opportuno andare. In generale: c la temperatura interna massima desiderata Tdmax funzione dei componenti interni al quadro e della temperatura ambiente per la quale essi sono caratterizzati (in termini di corrente nominale, potenza, prestazioni); c la temperatura interna minima desiderata Tdmin deve essere scelta come valore massimo tra la temperatura di condensa Tr gi calcolata e la temperatura minima prevista per il corretto funzionamento degli apparecchi. 5) Temperatura finale nellarmadio senza sistema termico Per il calcolo della temperatura allinterno del quadro nelle condizioni di equilibrio termico, si fa riferimento alla formula che regolamenta la trasmissione del calore per conduzione: Pd = K x S x (Ti Te) (1) dove Pd : potenza che linvolucro riesce a scambiare verso lesterno (W); K : una caratteristica del mezzo conduttore, cio, nel nostro caso, del materiale di cui costituito linvolucro; il valore anche funzione della temperatura ma quasi sempre considerato una costante.

Resistori anticondensa c Tdmax<Timax: in questo caso, occorre installare un sistema termico per il raffreddamento la cui potenza necessaria pari a: Praff = Pd K x S x (Tdmax Temax) Il raffreddamento pu essere realizzato in modi differenti a seconda del valore della differenza Tdmax Temax . Nel caso in cui si abbia Tdmax Temax>5C le soluzioni possono essere: c sovradimensionare linvolucro: una soluzione economica, non richiede manutenzione e non fa variare il grado di protezione del quadro; per contro la quantit di calore dissipata in aggiunta relativamente ridotta e aumentano le dimensioni dingombro; c utilizzare bocchette daerazione: lingresso di aria fresca dallesterno attraverso bocchette di aerazione migliora la dissipazione di calore per convezione naturale; questa soluzione utilizzabile per

(segue) Schneider Electric 285

Quadri prefabbricati

Contenitori universali Sarel Il condizionamento termico dei quadri elettrici


c utilizzare uno scambiatore di calore ARIA/ARIA: gli scambiatori di calore aria/ aria sono in generale apparecchi di buone prestazioni e di relativa semplicit di installazione e di utilizzo; i flussi di aria calda allinterno del quadro e di aria fredda dallambiente esterno sono creati da due ventilatori separati, i cui flussi circolano dalle parti opposte di pareti ermetiche di separazione, onde evitare la penetrazione di polvere o umidit allinterno dellarmadio. temperatura desiderata allinterno del quadro inferiore alla temperatura ambiente esterna o quando la quantit di calore da evacuare dallinterno del quadro rilevante.

dissipare potenze ridotte e solo in caso di ambienti poco polverosi in quanto si riduce il grado di protezione;

Gruppo di raffreddamento Sistema di aerazione naturale c utilizzare ventilatori per immissione di aria fresca: la circolazione dellaria allinterno del quadro grazie allinstallazione di un ventilatore consente di rendere uniforme la temperatura evitando la formazione di punti caldi concentrati che potrebbero nuocere ad alcuni componenti. I ventilatori da quadro garantiscono la dissipazione verso lesterno di una quantit rilevante di calore emessa dai componenti dei quadri elettrici; si tenga conto della loro buona durata ed affidabilit, con la conseguente garanzia del buon funzionamento dellimpianto nel tempo. Questa soluzione risulta efficace ed economica e permette di risolvere il problema dellaumento della temperatura nei quadri elettrici con installazione e manutenzione relativamente semplici; inoltre garantisce il mantenimento del grado di protezione IP dellinvolucro, utilizzando gli opportuni accessori di tenuta. Calcolo della portata dei gruppi ventilanti Per la scelta dei gruppi ventilanti adeguati, si deve calcolare la portata necessaria ad evacuare la quantit di calore determinata con il calcolo termico: = Praff/(Tdmax Temax) x 3.1 (m3/h). Il risultato ottenuto, in termini di portata, corrisponde alla prestazione che deve assicurare lassociazione ventilatore (motore + filtro + griglia di entrata) + griglia di uscita completa di filtro; Altri punti caratteristici del sistema sono i seguenti: c linstallazione non compromette il grado di protezione del quadro; c il filtro nel circuito esterno, facilmente sostituibile e poco costoso, consente il funzionamento anche quando laria ambiente risulta polverosa o carica di particelle dolio; ci garantisce il mantenimento delle prestazioni del sistema per tutta la sua durata; c i gruppi di raffreddamento assicurano la regolazione della temperatura del quadro ed anche la funzione di allarme in caso di anomalie di funzionamento. Calcolo della potenza La potenza del gruppo di raffreddamento necessaria ad evacuare la quantit di calore dissipata allinterno dellarmadio stata calcolata con il bilancio termico e corrisponde al valore Praff; la scelta del gruppo di raffreddamento viene effettuata ricorrendo ad opportuni diagrammi che indicano la potenza che i gruppi di raffreddamento possono dissipare in funzione della temperatura esterna e di quella interna desiderata (si veda a questo proposito il catalogo Contenitori Universali Sarel 2000). Occorre confrontare la potenza da dissipare (Praff) con la potenza dissipabile dal gruppo di raffreddamento. c utilizzare scambiatori di calore ARIA/ ACQUA: gli scambiatori di calore aria/acqua funzionano con lo stesso principio degli scambiatori aria/aria, con la differenza, naturalmente, che laria esterna sostituita dallacqua fredda fornita da una rete installata sul sito industriale; lo scambio di fluido consente di dissipare quantit di calore molto pi importanti, funzionando eventualmente anche in condizioni di temperatura allinterno del quadro al di sotto della temperatura ambiente. Altri punti caratteristici del sistema sono i seguenti: c la regolazione della temperatura allinterno del quadro si effettua agendo sulla portata dellacqua;

Scambiatore di calore aria/aria Laria calda proveniente dal quadro riscalda le pareti che vengono a loro volta raffreddate dallaria fresca esterna; ovviamente, il trasferimento avviene sempre dal lato pi caldo verso il lato pi freddo, motivo per il quale gli scambiatori di calore aria/aria possono essere utilizzati solo se la temperatura ambiente esterna inferiore alla temperatura interna desiderata di almeno 5C. Altri punti caratteristici del sistema sono i seguenti: c il gruppo di scambio in alluminio il punto centrale del sistema e pu essere facilmente pulito, semplicemente smontandolo; c il funzionamento permanente del ventilatore interno evita la formazione di punti caldi allinterno del quadro elettrico; c la regolazione della temperatura integrata allapparecchio si effettua mediante messa in funzione o arresto del ventilatore del circuito esterno. Calcolo della potenza specifica Per la corretta scelta dello scambiatore aria/ aria, occorre calcolare la sua potenza specifica, in funzione della quantit di calore da evacuare verso lesterno determinata con il calcolo termico: q = Praff/(Tdmax Temax) (W/K); con la conoscenza del valore di q si pu individuare il sistema termico adatto, a partire dai dati tecnici forniti a catalogo e considerando lo scambiatore di potenza specifica di valore uguale o immediatamente superiore. Nel caso in cui si abbia Tdmax Temax5C le soluzioni possono essere: c utilizzare gruppi di raffreddamento: i gruppi di raffreddamento sono generalmente utilizzati in ambienti particolarmente severi ove la temperatura pu raggiungere elevati valori (e.g. 55C); sono indicati soprattutto quando la

Ventilatore per l'immissione di aria fresca

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Quadri prefabbricati

c il circuito dellacqua di raffreddamento protetto da un dispositivo dinterruzione che agisce sullalimentazione, garantendo cos la completa sicurezza allimpianto elettrico.

di calore in grado di dissipare; questo valore fornito da opportuni diagrammi in funzione della temperatura interna desiderata, della temperatura dell'acqua e della portata d'acqua di cui si dispone (si veda a questo proposito il catalogo Contenitori Universali Sarel 2000). c TdmaxTimax: non necessario installare il sistema termico; eventualmente, si pu utilizzare un ventilatore per evitare la formazione di punti caldi. Esempio Consideriamo un quadro universale Sarel della serie Spacial 6000 in lamiera verniciata avente dimensioni: c H = 2000 mm; c L = 800 mm; c P = 400 mm.

Scambiatore di calore aria/acqua Calcolo della potenza La potenza dello scambiatore necessaria ad evacuare la quantit di calore dissipata allinterno del quadro stata calcolata con il bilancio termico e corrisponde al valore Praff; la scelta dello scambiatore di calore viene effettuata confrontando questo valore con il valore di potenza che lo scambiatore

e appoggiato al muro. La superficie effettiva di raffreddamento data da: S = 1.4 x L x (H+P) + 1.8 x P x H = 4.13 m2 I componenti allinterno del quadro dissipano una potenza pari a : Pd = 650 W.

Le condizioni di temperatura sono le seguenti: c Temax = 32C; c Temin = 15C; c Hr = 70%; c Tr = 20C (temperatura di condensa). Si calcolano i seguenti valori di temperatura interna in casa di assenza di sistemi termici: c Timax = Pd/k x s + Temax = 61C; c Timin servizio continuo = Pd/k x s + Temin = 44C; c Timin servizio intermittente = Temin = 15C; dove k = 5.5 Wm2/C. Poich si desidera avere per il quadro: c Tdmax = 40C; c Tdmin = 26C. Occorre apportare delle modifiche al quadro: c Timax > Tdmax: installazione di un gruppo di raffreddamento di potenza: Praff = Pd k x s x(Tdmax Temax) = 468 W c Tdmin < Timin in servizio continuo: non occorre riscaldare; c Tdmin > Timin in servizio intermittente: occorre inserire una resistenza anticondensa. La potenza riscaldante necessaria : Prisc = k x s x (Tdmin Temin) = 250 W.

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Quadri prefabbricati

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Il sistema d'installazione modulare

Centralini e quadri per apparecchiature modulari Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51 Quadri di distribuzione a norme CEI EN 60439-4 Prese e spine di tipo industriale Guida alla scelta Grado di protezione degli involucri

290 292 295 297 300 301

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289

Il sistema d'installazione modulare


Gli elementi componenti il sistema di installazione modulare permettono di realizzare quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare conformi alla norma CEI 23-51. Le caratteristiche comuni sono: c corrente nominale fino a 125 A; c guida DIN simmetrica;

Centralini e quadri per apparecchiature modulari

c elevata robustezza; c materiale autoestinguente in conformit alla norma CEI 50-11; c conformit alla norma CEI 23-49. Le tabelle seguenti consentono di individuare facilmente il contenitore da utilizzare a seconda del materiale usato, del tipo di installazione, del grado di protezione

richiesto, del numero totale di moduli e della disposizione degli apparecchi modulari su una o pi file; la scelta eseguita tra le soluzioni proposte nell'offerta centralini e quadri di distribuzione della serie Mini Coreos, Coreos, Coreos 24, Kaedra e G125. Per ogni contenitore scelto nelle tabelle seguenti fornito il dato di potenza dissipabile necessario per la verifica termica richiesta dalla norma CEI 23-51.

Centralini e quadri da incasso IP40 - colore bianco


Spine mobili Spine da parete Serie Coreos

potenza dissipata [w] numero moduli file 4 1 6 8 12 18 24 36 36 48 48 54 72 72 96 120 144 1 1 1X12 1X18 2X12 2X18 3X12 2X24 4X12 3X18 3X24 4X18 4X24 5X24 6X24

porta trasparente IP40 RAL9003 19 21 27 34 41 34 38

porta opaca IP40 RAL9003 19 21 27 34 41 34 38

porta trasparente IP40 RAL9001

porta opaca IP40 RAL9001

porta trasparente IP41 RAL9001

porta opaca IP41 RAL9001

53 68 64 80 98 114

53 68 64 105 80 98 145 114 173 185 195 173 185 195 145 105

Centralini e quadri da parete IP40 - colore bianco


Serie Mini Coreos Serie Coreos Serie Coreos 24

potenza dissipata [w] numero moduli file 2 1 4 6 8 12 18 24 24 36 36 48 54 72 72 96 120 144 290 1 1 1 1X12 1X18 1X24 2X12 2X18 3X12 2X24 3X18 3X24 4X18 4X24 5X24 6x24

senza porta IP40 RAL9003 8 6 8 14 18

porta trasparente IP40 RAL9003 11 11 15 18 24

porta opaca IP40 RAL9003 11 11 15 18 24 20

senza porta IP40 RAL9001

porta trasparente IP40 RAL9001

porta opaca IP40 RAL9001

senza porta IP41 RAL9001

porta trasparente IP41 RAL9001

porta opaca IP41 RAL9001

41 60 52 52

32 27

20 22

57 22

48

48 83 74 88 103 115 123 74 88 103 115 123 Schneider Electric

89 98

55 67

55 109 67 132 156 171

Il sistema d'installazione modulare


Centralini e quadri da parete IP40 - colore grigio
Serie Mini Coreos Serie Coreos Serie Coreos 24

potenza dissipata [w] numero moduli file 2 1 4 6 8 12 18 24 24 36 36 48 54 72 72 96 120 144 1 1 1 1X12 1X18 1X24 2X12 2X18 3X12 2X24 3X18 3X24 4X18 4X24 5X24 6x24

senza porta IP40 RAL7035 8 6 8 14 18

porta trasparente IP40 RAL7035 11 11 15 18 24

porta opaca IP40 RAL7035 11 11 15 18 24 20

senza porta IP40 RAL7035

porta trasparente IP40 RAL7035

porta opaca IP40 RAL7035

senza porta IP41 RAL7035

porta trasparente IP41 RAL7035

porta opaca IP41 RAL7035

41 60 52 52

32 27

20 22

57 22

48

48 83 74 88 103 115 123 74 88 103 115 123

89 98

55 67

55 109 67 132 156 171

Centralini e quadri da parete IP65 - colore grigio


Serie Kaedra

Centralini metallici IP40


Serie G125

potenza dissipata [w] numero moduli file 3 1 4 6 8 12 12 18 24 36 36 54 54 1 1 1 1 1 1 2X12 2X18 3X12 3X18 4X18

porta trasparente IP65 RAL7035 8 10 11 15 19

porta trasparente IP65 RAL7035

porta trasparente dimensioni hxlxp

porta opaca IP65 RAL7035

potenza dissipata [w] numero moduli file 36 2x18 54 72 72 96 3x18 4x18 3x24 4x24 5x24 6x24

sporgente 64,7 78 92 86,5 103,4 120 139,36

incasso 70,2 82,5 95 94 117 139 162,3

28 39 34 45 45 67 89

30 (1) 37 (2) 50 (3) 460x340x160 460x448x160 610x340x160 610x448x160 842x448x160 34 45 45 67 89

120 144

(1) Quadro con interfaccia avente 1 apertura (2) Quadro con interfaccia avente 3 aperture (3) Quadro con interfaccia avente 4 aperture

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291

Il sistema d'installazione modulare


La norma sperimentale CEI 23-51 contiene le prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove a cui sottoporre i quadri realizzati per installazioni domestiche e similari, aventi le seguenti caratteristiche: c tensione nominale fino a 440 V; c corrente nominale in entrata fino a 125 A, che corrisponde alla massima corrente nominale degli apparecchi di protezione e manovra in entrata; c corrente presunta di cortocircuito nominale non superiore a 10 kA o protetti con dispositivo di protezione avente corrente limitata massima di 15 kA; c temperatura ambiente di 25 C con limite solo occasionale di 35 C. Le verifiche richieste dalla norma sperimentale CEI 23-51 sono le prove individuali che vanno eseguite dallinstallatore su ogni esemplare. Le verifiche da effettuare sono richiamate nella tabella 1. Lunica caratteristica che richiede una verifica coordinata, prevista solo per quadri con corrente nominale > 32 A, monofase e trifase la sovratemperatura del quadro. Il costruttore dellinvolucro fornisce il valore della potenza massima dissipabile secondo i criteri previsti dalla norma CEI 23-49 (Pinv); linstallatore deve verificare che la potenza dissipata dagli apparecchi installati non superi tale limite. Le altre prove di tipo sono di competenza del costrutture dellinvolucro e sono eseguite in accordo con la norma sperimentale CEI 23-49. Esse comprendono i punti 4-5-6-7-10 di tabella 1: c la resistenza meccanica allimpatto; c il grado di protezione; c la resistenza del materiale isolante al calore anormale e al fuoco; c la resistenza alla ruggine e allumidit. Una volta effettuate le verifiche e le prove aggiuntive previste, il costrutture del quadro dovr fornire al committente: c la dichiarazione di conformit del quadro alla regola dellarte (Allegato A); c la relazione di verifica dei limiti di sovratemperature, quando sia richiesta la prova (Allegato B); c lo schema unifilare dei circuiti del quadro e i dati tecnici dei componenti (Allegato C). Se il costruttore del quadro anche limpresa installatrice dellimpianto, egli dovr compilare la dichiarazione di conformit del quadro, che allegher alla dichiarazione di conformit dellimpianto elettrico alla regola dellarte secondo la legge 46/90.

Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51

Tabella 1. Elenco delle verifiche e prove da eseguire sui quadri di distribuzione per uso domestico e similare
Rif. Caratteristiche da controllare Verifiche e prove (in generale)

costruzione e identificazione

2 Limiti di sovratemperatura Resistenza di isolamento Resistenza meccanica allimpatto Grado di protezione Resistenza del materiale isolante al calore anomale e al fuoco Resistenza del materiale isolante al calore Tenuta al cortocircuito Efficienza del circuito di protezione Resistenza alla ruggine e allumidit Cablaggio funzionamento meccanico e, se necessario funzionamento elettrico

apposizione di una targa, controllo visivo dei relativi dati e verifica della conformit del quadro agli schemi, dati tecnici, ecc. (vedere 6.4.1 norma CEI 23-51) Verifica dei limiti di sovratemperatura mediante il calcolo della potenza dissipata (vedere 6.4.2 norma CEI 23-51) Verifica della resistenza di isolamento (vedere 6.4.3 norma CEI 23-51) Verifica della resistenza meccanica (1) Verifica del grado di protezione (vedere 6.4.4 norma CEI 23-51) (1) Prova del filo incandescente (solo per involucri in materiale isolante) (1) Prova di pressione con la sfera (solo per involucri in materiale isolante) (1) Non applicabile Verifica dellefficienza del circuito di protezione (solo per involucri in materiale metallico) (vedere 6.4.4 norma CEI 23-51) Verifica della resistenza alla ruggine e allumidit (vedere 6.4.1 norma CEI 23-51) (1) Verifica del corretto cablaggio funzionamento meccanico e, se necessario funzionamento elettrico (vedere 6.4.1 norma CEI 23-51)


4 3


6 5


9 8 7

10

11

(1) le prove N 4, 5, 6, 7 e 10 sono in accordo con la Norma CEI 23-49. Esse non si effettuano se linvolucro stato riconosciuto conforme a questa Norma.

Schema a blocchi per le verifiche dei quadri di distribuzione per uso domestico e similare
Quadri realizzati con involucro conforme alla norma sperimentale CEI 23-49

Il circuito in entrata monofase? S La corrente nominale Inq 32 A? S Eseguire le verifiche N. 1 e 11 della tabella 1

No

No

Calcolo della corrente nominale del quadro (Inq)


La corrente nominale del quadro (Inq) definita come il valore pi basso tra la corrente nominale degli apparecchi in entrata (Ine) e la somma delle correnti nominali degli apparecchi in uscita (Inu). Inq = minore tra (Ine, Inu)

Eseguire le verifiche N. 1, 2, 3, 9 e 11 della tabella 1

Dichiarazione di conformit Allegato A-C

Dichiarazione di conformit Allegato A-B-C


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292

Il sistema d'installazione modulare


Per i quadri dove richiesta la verifica dei limiti di sovratemperatura, linstallatore deve verificare, mediante un semplice calcolo, che la potenza totale (Ptot) dissipata dai componenti sia inferiore o al massimo uguale alla potenza che linvolucro (Pinv) in grado di dissipare. I dati delle potenze Pinv, caratteristici di ciascun involucro, sono riportati nelle tabelle delle pagine precedenti. La relazione da verificare la seguente Ptot Pinv. La potenza totale Ptot si ottiene con la formula Ptot = Pdp + 0,2 Pdp + Pau. La potenza totale dissipata nel quadro (Ptot) data dalla somma della potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra (Pdp), tenendo conto dei fattori di utilizzo (Ke) e di contemporaneit (K), aumentata del 20% per tener conto del contributo dei collegamenti e di altri piccoli apparecchi come prese a spina, rel, ecc... Qualora vengano installati nel quadro altri componenti che dissipano una potenza significativa (trasformatori per suonerie, lampade di segnalazione, ecc...) deve essere sommata anche la potenza conosciuta di questi ausiliari (Pau). Per il calcolo della potenza dissipata dagli apparecchi conveniente riferirsi alla tabella 2, riportata in questa pagina, che stata ricavata dallAllegato B della norma. Questa tabella, debitamente compilata, pu risultare molto utile allinstallatore perch deve essere allegata alla relazione di verifica termica da fornire al committente. In questa tabella la potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra pu essere facilmente calcolata moltiplicando la potenza dissipata per polo, fornita dal costruttore degli apparecchi, per il numero di poli dellinterruttore. In caso di interruttore tetrapolare, agli effetti termici si considerano solo tre poli. Per i circuiti in entrata la potenza dissipata da ciascun apparecchio dovr essere moltiplicata per il fattore di utilizzo (Ke) elevato al quadrato e per i circuiti in uscita la potenza di ciascun apparecchio andr moltiplicata per il fattore di contemporaneit (K) elevato al quadrato, dove K il rapporto effettivo tra la corrente che circola nel singolo circuito, ove la si conosca, e la relativa corrente nominale, oppure il valore suggerito dalla norma. Ke e K devono essere elevati al quadrato in quanto la potenza direttamente proporzionale al quadrato della corrente. Tabella 2. Potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra (Pdp)
N. Potenza dissipata N. poli (2) Potenza per apparecchio di protezione e di manovra Pd [W] (3) Fattore di utilizzo (Ke) per i circuiti in entrata Fattore di contemporaneit (K) per circuiti in uscita Potenza dissipata da ciascun apparecchio [W] (4) circuito per polo [W] (1)

circuiti in entrata circuiti in uscita

(1) Dato fornito dal Costruttore dellapparecchio. (2) In caso di interruttore tetrapolare, agli effetti termici, si considerano solo 3 poli. (3) Potenza dissipata per polo moltiplicata per il numero di poli. (4) Per i circuiti in entrata vale: Ke2 x Pd. Per i circuiti in uscita vale: K2 x Pd. Ke e K sono elevati al quadrato in quanto la potenza direttamente proporzionale al quadrato della corrente. Il fattore di utilizzo (Ke) un valore sperimentale ed stato assunto uguale a 0,85 per i circuiti in entrata (si fatta lipotesi che i circuiti in entrata non vengano mai utilizzati al di sopra dell85% della loro corrente nominale). Il fattore di contemporaneit (K), invece, un valore che tiene conto della potenza effettiva richiesta in condizioni di esercizio dai circuiti di uscita.

totale (somma della colonna)

Pdp

In mancanza di informazioni sui valori effettivi delle correnti (natura dei carichi, utilizzazione dei carichi nella giornata, ecc...), la norma definisce il valore di K in base al numero dei circuiti di uscita (da 0,8 a 0,5) come definito nella seguente tabella. numero dei circuiti principali 2e3 4e5 da 6 a 9 10 e oltre fattore di contemporaneit K 0,8 0,7 0,6 0,5

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293

Il sistema d'installazione modulare


Esempio di verifica termica Un centralino da realizzare, impiegando un centralino stagno serie Coreos da 24 moduli (404 x 285 x 128 mm) costituito da ununit di ingresso e 6 unit di uscita secondo lo schema seguente. ID (4P) 40 A

Verifiche e prove secondo norma CEI 23-51 Esempio di verifica termica Compatibilit elettromagnetica
Tabella 2. Potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra (Pdp)
N. Potenza dissipata N. poli (2) Potenza per apparecchio di protezione e di manovra Pd [W] (3) Fattore di utilizzo (Ke) per i circuiti in entrata Fattore di contemporaneit (K) per circuiti in uscita Potenza dissipata da ciascun apparecchio [W] (4) circuito per polo [W] (1)

circuiti C60a (2P) C60a (2P) C60a (2P) C60a (2P) C60a (2P) C60a (2P) 25A (1) 25A (2) 16A (3) 16A (4) 10A (5) 10A (6) In aggiunta presente un trasformatore per suoneria da 8 VA, 12 V. Il numero totale di moduli occupati pari a 18. Secondo lindicazione della norma, il fattore di utilizzo del circuito dentrata (Ke) pari a 0,85. Per le partenze si usa un valore del coefficiente di contemporaneit pari a 0,6, come suggerito dalla norma. Per il calcolo della potenza dissipata dai dispositivi di protezione e manovra (Pdp) si utilizza la tabella allegata. Occorre inoltre considerare la potenza dissipata dal trasformatore per suoneria: Pau = 0,8 W. La potenza totale Ptot si ottiene con la formula: Ptot = Pdp + 0,2 Pdp + Pau = 22,2 W. La potenza dissipabile dal centralino in oggetto, fornita nelle pagine precedenti : Pinv = 33 W. Poich risulta Ptot < Pinv il centralino risulta conforme dal punto di vista termico. circuiti in uscita 1 2 3 4 5 6 in entrata

3,2

9,6 0,85

6,93

3 3 2,6 2,6 2 2

2 2 2 2 2 2

6 6 5,2 5,2 4 4

0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6

2,16 2,16 1,87 1,87 1,44 1,44

(1) Dato fornito dal Costruttore dellapparecchio. (2) In caso di interruttore tetrapolare, agli effetti termici, si considerano solo 3 poli. (3) Potenza dissipata per polo moltiplicata per il numero di poli. (4) Per i circuiti in entrata vale: Ke2 x Pd. Per i circuiti in uscita vale: K2 x Pd. Ke e K sono elevati al quadrato in quanto la potenza direttamente proporzionale al quadrato della corrente.

totale (somma della colonna)

17,87

Pdp

Esempio di targa identificativa


Dati di targa Ogni quadro deve essere fornito di una targa, (CEI 23-51.5 e 6.4.1) che pu essere posta anche dietro la portella, che riporti in maniera indelebile i seguenti dati: c Nome o marchio del costruttore (1); c tipo o altro mezzo di identificazione del quadro da parte del costruttore (1); c corrente nominale del quadro (Inq); c natura della corrente e frequenza; c tensione nominale di funzionamento; c grado di protezione (se > di IP 2X C). (1) Come costruttore viene considerato chi realizza il quadro completo assumendosene la responsabilit.

(1)

Compatibilit elettromagnetica nei centralini di distribuzione La variante V1 alla norma CEI 23-51 fornisce delle indicazioni per la compatibilit elettromagnetica nei centralini di distribuzione. Le prescrizioni per la EMC riguardano i quadri che contengono componenti che possono emettere disturbi elettromagnetici e che non sono immuni. Per questi quadri tuttavia non sono richieste prove se i componenti installati

soddisfano gi le prescrizioni di EMC per l'ambiente in cui devono essere utilizzati, inserite nelle diverse norme di prodotto o, in mancanza di queste, nelle norme generiche e inoltre il montaggio dei componenti e i relativi cablaggi sono realizzati secondo le istruzioni del costruttore dei componenti. Negli altri casi si devono effettuare le prove di immunit ed emissione indicate nella variante.

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Quadri di distribuzione a norme CEI EN 60439-4

La norma CEI EN 60439-4


La norma CEI EN 60439-4 riguarda le Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC) e si applica alle apparecchiature assiemate costruite in serie (ASC) progettate per luso in cantiere, ovvero per i luoghi di lavoro temporanei, che non sono normalmente accessibili al pubblico. I quadri di cantiere e di distribuzione sono, come evidenziato dalle loro sigle ASC e ASD, quadri costruiti in serie (AS..) e come tali devono essere conformi ad un prototipo che abbia superato le prove di tipo. Queste prove, oltre ad essere quelle previste per gli AS, riguardano anche la verifica della costruzione e dellidentificazione, la verifica della resistenza alla ruggine ed alla corrosione, la verifica della resistenza meccanica ed allurto e la verifica della resistenza dei materiali isolanti al calore, alla temperatura anormale ed al fuoco dovuti a effetti termici interni. Costruttivamente i quadri elettrici utilizzati nei cantieri possono essere di due tipi: t trasportabile: spesso ingombranti e pesanti, devono essere muniti di golfari per essere movimentati ed essere abbastanza robusti per resistere agli spostamenti cui sono soggetti. Prima di essere spostati per lavanzamento del cantiere necessario che vengano messi fuori tensione; t mobile:pi leggeri e generalmente dotati di maniglie per un facile utilizzo; possono essere spostati anche sotto tensione. I quadri di cantiere e di distribuzione sono, come evidenziato dalle loro sigle ASC e ASD, quadri costruiti in serie (AS..) e come tali devono essere conformi ad un prototipo che abbia superato le prove di tipo. Queste prove, oltre ad essere quelle previste per gli AS, riguardano anche la verifica della costruzione e dellidentificazione, la verifica della resistenza alla ruggine ed alla corrosione, la verifica della resistenza meccanica ed allurto e la verifica della resistenza dei materiali isolanti al calore, alla temperatura anormale ed al fuoco dovuti a effetti termici interni.

costruttore, su un esemplare dellapparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo lo stesso progetto o secondo progetti simili. Le prove di tipo possono essere talvolta molto onerose in termini economici, dattrezzatura e di tempo. Le prove individuali riguardano ogni singolo quadro assiemato , montato e cablato e hanno lo scopo di rilevare difetti inerenti ai materiali e alla fabbricazione e di verificare loperato del cablatore. Sono sempre e comunque di competenza del costruttore finale, cio linstallatore/quadrista che dovr redigere la dichiarazione di conformit del quadro stesso. Le prove individuali sono generalmente di semplice esecuzione e di basso costo.

Responsabilit
Come previsto dalla legge 46/90, ed in particolare per i cantieri allarticolo 12, nonch dai relativi decreti, linstallatore tenuto a redigere e rilasciare al committente di lavori una dichiarazione di conformit che deve comprendere tutti gli allegati obbligatori previsti (file tecnico), tra i quali, il pi importante, la relazione con tipologie dei materiali utilizzati. Questo documento elenca i componenti utilizzati nellimpianto specificandone la conformit alle norme nazionali CEI o europee del CENELEC e il tipo di certificazione o dichiarazione di cui il prodotto dotato. Per i quadri elettrici ASD o ASC linstallatore deve far riferimento e dichiarare che le apparecchiature installate sono conformi rispettivamente alle norme CEI EN 60439-1/ 3 e1/ 4 in quanto in possesso di dichiarazione di conformit del costruttore o dellassemblatore, che con tale documento ne assume la responsabilit giuridica. Ricordiamo che: c il costruttore, o pi precisamente il produttore, colui il quale produce il quadro e lo vende come componente montato e cablato; egli deve effettuare tutte le prove di tipo previsto dalla norma; c lassemblatore il quadrista, ovvero chi assembla il quadro, ma non i componenti sciolti per costruirlo; egli deve eseguire solo le prove di accettazione individuali previste dalle norme. c linstallatore si assume solo la responsabilit di scegliere correttamente i componenti, dotati di dichiarazione di conformit alle norme specifiche di prodotto e con le caratteristiche idonee al luogo dinstallazione, e di averli installati a regola darte e secondo le istruzioni del costruttore (nel caso dei quadri, del produttore o dellassemblatore).

Le prove dei quadri


Scopo delle prove verificare la conformit di una data apparecchiatura con le prestazioni dichiarate dal costruttore alle prescrizioni della norma. Esse si suddividono in prove di tipo e prove individuali Le prove di tipo consentono di verificare il progetto del quadro rispetto alle norme e vengono effettuate per iniziativa del

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Quadri per cantiere ASC cablati in fabbrica
Caratteristiche Sono destinati allalimentazione di utenze mobili in cantieri per la costruzione, manutenzione o demolizione di edifici. c grado di protezione secondo norme IEC 529 e CEI EN 60529: IP44-IP65 c grado di protezione contro gli impatti meccanici esterni secondo norme CEI EN 50102: IK09 c resistenza al fuoco e al calore anormale secondo norme IEC 695-2-1e CEI 50-11: 650C (glow wire) c caratteristiche di isolamento completo secondo norme CEI 64-8 e CEI EN 60439-1 c materiale quadro prese v tecnopolimero autoestinguente grigio RAL 7035 v portella in policarbonato trasparente verde c viti in acciaio inox passorapido c ottima resistenza agli agenti chimici ed atmosferici c apparecchiature di protezione v interruttori differenziali classe AC lan 30mA v interruttori magnetotermici 6kA curva C Di seguito riportiamo la Gamma dei quadri montati e cablati proposta da Merlin Gerin.

Quadri di distribuzione a norme CEI EN 60439-4

MiniQuadro ASC mobile completo di cavo e spina IEC 60309


prese IP 44 numero tipo 2 1 65 55 3 2 2 55 2 16A 2P+T 230V IEC309 10/16A 2P+T 250V Schuko 16A 2P+T 230V IEC309 16A 2P+T 230V IEC309 10/16A 2P+T 250V Schuko 16A 2P+T 230V IEC309 2P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. 16A 2P+T 230V IP67 2P 25A 2P 25A 2P 16A 2P 16A lungh. 5 mt. lungh. 5 mt. 16A 2P+T 230V IP67 16A 2P+T 230V IP67 protezioni interruttore differenziale interruttore automatico Cavo classe AC 30mA curva C 6KA tipo H07RN-F 2P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. spina IEC309 16A 2P+T 230V IP44

MiniQuadro ASC portatile completo di supporto metallico, cavo e spina IEC 60309
prese IP 65 numero tipo 2 16A 2P+T 230V IEC309 protezioni interruttore differenziale interruttore automatico Cavo classe AC 30mA curva C 6KA tipo H07RN-F 4P 25A 4P 16A lungh. 5 mt. spina IEC309 16A 3P+N+T 230V IP44

2 55 2

16A 3P+T 400V IEC309 16A 2P+T 230V IEC309 4P 25A 2P 16A lungh. 5 mt. 16A 3P+N+T 400V IP67

2 2 55 3

16A 3P+T 400V IEC309 10/16A 2P+T 250V Schuko 16A 2P+T 230V IEC309

2P 16A 3P 16A 2P 16A lungh. 5 mt. 32A 3P+N+T 400V IP67

2 1 2

16A 3P+T 400V IEC309 32A 3P+T 400V IEC309 10/16A 2P+T 250V Schuko

2P 25A 4P 40A

2P 16A 3P+N 16A 3P+N 32A

MiniQuadro ASC portatile completo di supporto metallico, cavo e spina IEC 60309
prese IP 65 65 numero tipo 2 2 16A 2P+T 230V IEC309 16A 2P+T 230V IEC309 protezioni interruttore differenziale interruttore automatico classe AC 30mA curva C 6KA 2P 25A 4P 40A 2P 16A 2P 16A 16A 16A 2P 3P+N 3P+N 16A Cavo tipo H07RN-F lungh. 5 mt. lungh. 5 mt.

1 1

16A 3P+T 400V IEC309 32A 3P+T 400V IEC309

Il software configuratore SFC Kaedra


Il software configuratore SFC Kaedra consente la rapida realizzazione di quadri prese KAEDRA sia per lutilizzo in ambienti con presenza di personale non qualificato (ASD) che per cantieri (ASC), personalizzandoli in funzione delle proprie esigenze applicative e scegliendo allinterno di unofferta di oltre 300 diverse configurazioni. In collaborazione con lIMQ, Istituto Italiano per il Marchio di Qualit, e alcuni tra i pi prestigiosi laboratori nazionali, Merlin Gerin ha realizzato tutte le prove di tipo secondo quanto previsto dalle norme CEI EN 604391/3 e CEI EN 60439-1/4 e certificato mediante dichiarazioni di conformit tutte le configurazioni ricavabili mediante i quadri prese serie Kaedra, le prese serie PK e UNIKA e le apparecchiature modulari Multi9.

Il software consente di selezionare la variante pi adatta a soddisfare le proprie esigenze e di compilare rapidamente gli allegati alla dichiarazione di conformit richiesti dalle norme e dalle leggi vigenti. Per ogni quadro ASC o ASD scelto allinterno del Sistema Funzionale Certificato Kaedra, il configuratore consente infatti di stampare: c Dati identificativi del quadro c Disegno fronte quadro con la disposizione dei componenti c Schema di collegamento unifilare c Elenco dei componenti utilizzati c Rapporto di prova individuale c Dichiarazione di conformit Schneider Electric per i quadri certificati

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Generalit
La presa a spina un dispositivo destinato alla connessione elettrica di una apparecchiatura, fissa o mobile, per consentirne lalimentazione. Essa consente inoltre una sconnessione facile e rapida per permettere un intervento, una modifica, o lo spostamento dellapparecchiatura. In funzione del contesto e del tipo di energia richiesta per il funzionamento dellapparecchiatura, si utilizzano prese a spina differenti. Inoltre, le prese a spina industriali sono i grado di veicolare correnti elettriche di valore generalmente ben superiore a quello delle prese di tipo domestico. Le prese a spina di tipo industriale sono destinate a confrontarsi con condizioni dimpiego molto particolari che possono variare moltissimo in funzione dellambito dapplicazione (potenza distribuita, tenuta stagna,ambienti corrosivi, resistenza agli urti, ecc.). La scelta di una presa a spina industriale deve quindi tenere conto di un insieme di parametri molto precisi, quali la diversit delle apparecchiature che dovranno alimentare, la specificit dellambiente in cui saranno installate e la natura del sito.

Prese e spine di tipo industriale

spina: la parte maschio indissolubilmente collegata o destinata ad essere collegata al cavo flessibile a sua volta collegato ad una apparecchiatura o a una presa mobile. Introdotta nella presa adatta consente il prelievo della corrente. presa a spina mobile: dispositivo che permette di collegare a volont due cavi flessibili, formando una prolunga; comprende la presa mobile e la spina. presa mobile: la parte mobile indissolubilmente collegata o destinata ad essere collegata al cavo flessibile di alimentazione, consentendo di portare la corrente ovunque serva. presa a spina per apparecchi: dispositivo che permette di collegare a volont un cavo flessibile ad un apparecchio: comprende una presa mobile e una spina fissa. spina fissa: la parte maschio, fissata o destinata ad essere fissata ad un apparecchio consentendogli di ricevere il tipo di corrente necessario al suo funzionamento mediante la presa mobile femmina.

Esecuzione a bassa tensione > 50 V Nelle versioni a bassa tensione questa non intercambiabilit assicurata mediante due elementi: c una scanalatura di guida sulla presa a cui fa riscontro un corrispondente nasello sulla spina; c un contatto di terra pi grande degli altri contatti e posto in diverse posizioni orarie a seconda delle caratteristiche nominali dimpiego. La posizione oraria (h) del contatto di terra viene verificata con la presa vista di fronte ed osservando la posizione del contatto di terra rispetto al punto di riferimento principale (scanalatura di guida) posizionato sempre a ore 6.

L/+ L1

L2

L3 N

Prescrizioni normative
Le prese e spine industriali sono realizzate secondo le norme internazionali IEC 309-1 e IEC 309-2 e europee CEI EN 60309-1 e CEI EN 60309-2 che prevedono prese e spine sia in corrente alternata, con frequenze fino a 500 Hz, che in corrente continua, suddividendole in due grandi categorie: c spine e prese a bassissima tensione, per valori dimpiego sino a 50 V; c spine e prese a bassa tensione, per valori dimpiego tra 50 V e 690 V. Sono previste correnti nominali da 16 e 32A ed esecuzioni da 2P e 3P per la bassissima tensione e con correnti nominali di 16, 32, 63 e 125 A con esecuzioni da 2P+T, 3P+T e 3P+N+T per la bassa tensione. Per ogni impiego con caratteristiche nominali diverse di tensione, corrente, frequenza, polarit e tipologia di applicazione prevista una specifica esecuzione con impedimenti di sicurezza che rendano impossibile linserimento di una spina qualsiasi in una presa che non sia lesatta corrispondente, consentendo di definire il sistema a sicurezza intrinseca. Questa non intercambiabilit assicurata dalla conformit alle diverse tabelle di unificazione dimensionale che prevedono differenti posizioni del contatto di terra rispetto ad un riferimento normalizzato fisso dellimbocco.

2P + T

3P + N + T

Elementi costitutivi di una presa a spina di tipo industriale


Una presa a spina industriale un componente elettrico composto da due elementi: una presa e una spina. Una volta uniti consentono il passaggio della corrente; la loro separazione provoca linterruzione del circuito elettrico. In questa unione, una la parte femmina, destinata per definizione a fornire la corrente, laltra la parte maschio, destinata a riceverla. Le diverse applicazioni delle spine e prese comprendono le seguenti esecuzioni: presa a spina fissa: dispositivo che permette di collegare a volont un cavo flessibile ad un impianto fisso per prelevare corrente; comprende la presa fissa e la spina. presa fissa: la parte femmina destinata a fornire la corrente. Essa pu essere fissata su una parete e si parla allora di presa da parete, oppure essere incorporata in una apparecchiatura, e in questo caso sar una presa da incasso. Queste apparecchiature possono essere delle cassette nelle quali vengono integrate altre funzioni quali linterruzione dellalimentazione, con o senza interblocco, e/o la protezione mediante fusibili o interruttori automatici magnetotermici e differenziali.

Esecuzione a bassissima tensione < 50 V Anche in queste versioni, prive di contatto di terra, la non intercambiabilit assicurata da due elementi di riferimento: c una scanalatura di guida sulla spina cui fa riscontro un corrispondente nasello sulla presa, in posizione sempre fissa a ore 6; c un riferimento ausiliario costituito anchesso da una scanalatura sulla spina cui corrisponde un nasello sulla presa che si posiziona nelle diverse ore, a seconda delle caratteristiche dimpiego. La posizione oraria (h) del riferimento ausiliario viene verificata con la presa vista di fronte ed osservando la posizione del nasello rispetto al punto di riferimento principale posizionato sempre a ore 6.

Punto di riferimento ausiliario

Punto di riferimento ausiliario L2

L/+

L1

L3

2P
Riferimento principale

3P
Riferimento principale

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Codice dei colori
Per una pi rapida identificazione delle tensioni dimpiego la norma prevede un codice di colori convenzionali che possono interessare tutto lapparecchio o solo una parte (es. coperchio presa, ghiera, involucro, ecc.) Tensione nominale di esercizio V da 10 a 25 da 40 a 50 da 100 a 130 da 200 a 250 da 380 a 480 da 500 a 690 Colore (1) viola bianco giallo blu rosso nero

Prese e spine di tipo industriale

c tensioni particolari da 100 a 130 V ore 4; c da 480 a 500 V ore 7; c da 600 a 690 V ore 5.

Dispositivi di arresto e di blocco


Ogni tipo di presa munita di un dispositivo di arresto o di ritenuta meccanico destinato a trattenere, dopo il corretto inserimento, la spina nella presa impedendone linvolontaria estrazione. Nelle prese a bassa tensione, per meglio soddisfare questa esigenza di sicurezza ed in particolare per impedire linserimento e lestrazione della spina dalla presa in presenza di tensione, sono nate le prese con interruttore di blocco. Il loro dispositivo di interblocco consente la chiusura dellinterruttore e quindi lalimentazione dellapparecchio utilizzatore solo quando la spina inserita a fondo nella presa e quindi avvenuto il perfetto collegamento meccanico ed elettrico tra alveoli e spinotti. Lutilizzo di queste soluzioni reso obbligatorio dalle norme per alcuni tipi di impianti, ad esempio nei luoghi con pericolo di esplosione, ed raccomandabile in ogni caso in quanto assicura che il prelievo della corrente possa avvenire solo nelle condizioni di sicurezza di perfetto inserimento della spina, evitando contatti non sicuri in grado di causare surriscaldamenti e quindi deterioramento degli isolamenti e pericolo dincendio. Sul mercato italiano questa applicazione ha avuto una notevole diffusione, inizialmente sulla spinta del DPR 27 aprile 1955, n.547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro che, al capo VII, articolo 310, cita:

(1) Per frequenze superiori a 60 Hz e fino a 500 Hz incluso si pu usare, se necessario, il colore verde in combinazione con il colore della tensione nominale di esercizio.

Principali riferimenti orari


La gamma comprende tutte le versioni previste dalle normative, anche le pi particolari. In questo documento sono illustrate solo alcune esecuzioni standard ma possibile disporre di tutte le diverse posizioni orarie specificate dalla norma, tra le quali, nella gamma a bassa tensione possiamo trovare: c uso comune ore 6; c container refrigerati ore 3; c installazioni marine, portuali, navali ore 11; c alim.mediante trasfo isolamento (TST) ore 12; c corrente continua da 50 a 250 V ore 3; c corrente continua oltre 250 V ore 8; c alta frequenza da 100 a 300 Hz ore 10; c alta frequenza da 300 a 500 Hz ore 2; Bassisima tensione
Frequ. (Hz) Tensione nominale dimpiego (V)

Le derivazioni a spina per lalimentazione di macchine e di apparecchi di potenza superiore a 1000 W devono essere provviste a monte della presa di interruttore nonch di valvole onnipolari escluso il neutro, per permettere linserimento e il disinserimento della spina a circuito aperto. Sulla base di questa affermazione si sono proposte al mercato soluzioni monoblocco composte da un interruttore , valvole portafusibili e presa a spina con interblocco meccanico tra la presa e linterruttore e che hanno riscontrato un notevole successo per lestrema garanzia di sicurezza anche nel caso di impiego da parte di personale non addestrato che altrimenti avrebbe potuto inserire la spina anche con interruttore chiuso. Queste soluzioni sono ora disponibili anche in esecuzioni complete con altri dispositivi di protezione gi montati, siano essi portafusibili a tappo o cilindrici sezionabili, o predisposti per il montaggio di apparecchiature di protezione di tipo modulare: interruttori automatici magnetotermici, differenziali magnetotermici o puri, ecc. La norma CEI EN 60309 prevede inoltre che i dispositivi di interruzione di tipo meccanico per le prese fisse interbloccate siano di categoria di utilizzazione almeno AC22 secondo la norma CEI EN 60947-3. Lesigenza poi di ritrovare in un unico punto di prelievo polarit e tensioni diverse ha portato allo sviluppo di batterie di distribuzione nelle quali potessero raggrupparsi pi prese con interruttore di blocco integrabili con scatole di derivazione e centralini per lalimentazione, la ripartizione e la protezione. Ladozione di queste soluzioni nellambito del terziario ha portato poi alla realizzazione di soluzioni pi compatte e pi facilmente componibili, con una estetica anche pi adatta al segmento. Nellofferta Merlin Gerin queste soluzioni sono identificabili nelle serie ISOBLOCK e Compact.

fino A 50 V
Posizione del punto di riferir. ausiliario (6) 16 e 32A 2P

3P

50 e 60

20-25

senza riferimento

50 e 60

40-50

12 h

da 100 a 200 incluso 300 20-25 e 400 480-500 40-50

4h

2h

3h

da 401 a 500 incluso corrente continua 20-25 e 40-50

11 h

10 h

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Grado di protezione
La norma CEI EN 60309-2 prevede una classificazione delle prese a spina industriali basata sul grado di protezione contro la penetrazione dei corpi solidi e dei liquidi. Le versioni ammesse sono: c IP44: spine e prese protette contro la penetrazione di corpi solidi di dimensioni superiori a 1 mm e protette contro gli spruzzi dacqua. Le spine non dispongono di ghiera di serraggio e le prese sono dotate di coperchio a molla; c IP67: spine e prese protette totalmente contro la polvere e stagne allimmersione. Le spine dispongono di ghiera di serraggio e le prese di coperchio con ghiera. Il grado di protezione viene verificato: c nelle prese quando i coperchi sono chiusi o con la spina completamente inserita; c nelle spine quando sono completamente inserite nelle prese. Il grado di protezione viene verificato secondo la norma CEI EN 60529. Vengono accettati gradi di protezione diversi per le prese interbloccate con prove in conformit alla norma CEI EN 60529 ed i pi comuni adeguati alle esigenze applicative sono: IP55 - IP65 - IP66. importante sottolineare che un grado di protezione non pu essere considerato presunzione di conformit di un grado diverso: ad esempio non sempre vero che IP67 superiore a IP66. Infatti la prova per verificare la protezione contro la penetrazione dacqua differente nei due casi. Per lIP66 sottopongo loggetto a dei getti dacqua potenti (prova idrodinamica), mentre per lIP67 faccio una prova immergendo loggetto temporaneamente (prova idrostatica). chiaro quindi che se ad esempio si dovessero installare delle prese a spina nei pressi di un molo la scelta corretta sarebbe lIP66.

Grado di protezione meccanica


La norma prevede prove di resistenza meccanica specifiche dopo condizionamento a -25C per pi di 16h: c urto per caduta (versioni mobili); c urto con martello pari a 1 joule (versioni fisse). I nostri prodotti dispongono inoltre di un grado di protezione IK contro gli impatti meccanici esterni, secondo norma CEI EN 50102 pari a IK 08, che corrisponde a un impatto di 5 joule.

Comportamento al calore anormale e al fuoco


La valutazione del comportamento al calore anormale ed al fuoco dei materiali plastici che compongono le prese a spina fa riferimento a due diversi metodi di prova: c metodo del filo incandescente (glowwire test) secondo norme IEC 695-2-1 e CEI 50-11: simula le sollecitazioni termiche che possono essere prodotte dalle sorgenti di calore (elementi incandescenti o resistori sovraccaricati) in modo da valutarne il pericolo di innesco dincendio.

codice IK 00 01 02 03 04 05

energia dimpatto non protetto 0,15 joule 0,2 joule 0,35 joule 0,5 joule 0,7 joule

codice IK 06 07 08 09 10

energia d'impatto 1 joule 2 joule 5 joule 10 joule 20 joule

La prova consiste nellapplicare un filo incandescente di 4 mm di diametro per 30 sec. sul prodotto da testare. La prova deve dare i seguenti risultati: c leventuale fiamma deve cessare entro 30 secondi dalla rimozione del filo incandescente; c la carta velina posta sotto le gocce incendiate non deve infiammarsi. La norma impone che la temperatura di prova per le parti che portano elementi in tensione deve essere 850C, mentre per le altre parti pu essere 650C. Schyller garantisce gli 850C anche per i materiali esterni. c metodo di prova di fiamma con ago secondo norme IEC 695-2-2 e CEI 89-1: simula leffetto di piccole fiamme che possono manifestarsi in seguito al guasto interno dei prodotti allo scopo di giudicare il rischio dincendio.

La prova consiste nel sottoporre il provino del prodotto per il tempo Ta (5,10,20,30,60,120 sec. a seconda delle norme specifiche) alla fiamma di un becco di Bunsen; la prova deve dare i seguenti risultati: c lesemplare non si incendia, c la fiamma e le particelle incandescenti non propagano lincendio, c la durata della combustione inferiore a 30 sec dopo il distacco del becco di Bunsen.
Prova di fiamma con ago

12 m m
45

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Guida alla scelta Prese e spine industriali PK

Spine Merlin Gerin


Serie Mobili PK Vu fino a 50V da 50 a 690V Mobili a 90 Mobili con invertitore di fase Mobili con invertitore di fase a 90 Fisse da parete da 50 a 690V da 50 a 690V da 50 a 690V fino a 50V da 50 a 690V Fisse da incasso a 90 Fisse con invertitore di fase Fisse con invertitore di fase a 90 da 50 a 690V da 50 a 690V da 50 a 690V Hz 50/500 50/60 50/60 50/60 50/60 50/500 50/60 50/60 50/60 50/60 Vi 50 690 690 690 690 50 690 690 690 690 In 16 - 32 16 - 32 63 - 125 16 - 32 16 16 16 - 32 16 - 32 63 - 125 16 - 32 16 16 IP 44 - 67 44 - 67 67 44 - 67 44 - 67 44 - 67 44 - 67 44 - 67 67 44 - 67 44 - 67 44 - 67 IK 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 Resistenza al fuoco 850C 850C 850C 850C 850C 850C 850C 850C 850C 850C 850C 850C

Prese Merlin Gerin


Serie Mobili PK Vu fino a 50V da 50 a 690V Fisse da parete small normali da 50 a 690V fino a 50V da 50 a 690V Unika Con interruttore di blocco senza protezione Con interruttore di blocco con portafusibili Con trasformatore di sicurezza Compact Isoblock Con interruttore di blocco senza protezione Con interruttore di blocco con vano apparecchi modulari Con interruttore di blocco con portafusibili Con interruttore di blocco con portafusibili sezionabili con segnalazione luminosa Con trasformatore di sicurezza Con interruttore di protezione e blocco elettrico Fisse da incasso dritte fino a 50V da 50 a 690V 50/500 Hz 50 50-60 690 PK inclinate da 100 a 500V da 100 a 500V 230/24 400/24 50/60 50/60 50/60 50/60 50/60 Hz 50/500 50/60 50/60 50/500 50/60 50/60 Vi 50 690 690 50 690 In 16 - 32 16 - 32 63 - 125 16 - 32 16 - 32 16 - 32 63 - 125 16 - 32 16 - 32 6,5 16 - 32 16 - 32 - 63 16 - 32 - 63 16 - 32 IP 44 - 67 44 - 67 67 44 - 67 44 - 67 44 - 67 67 44 - 65 44 - 65 44 - 65 44 - 55 65 65 65 IK 8 8 8 8 8 8 8 9 9 9 8 10 10 10 Resistenza al fuoco 850C 850C 850C 850C 850C 850C 850C 750C 750C 750C 650C 850C 850C 850C

da 100 a 500V da 100 a 500V da 100 a 500V da 100 a 500V

230/24

400/24 50/60 50-60 690

6,5 63-125 16 - 32 63 - 125 16 - 32 16 - 32 63 - 125

65 65 44 - 67 67 44 - 67 44 - 67 67

10 8 8 8 8 8 8

850C 960C 850C 850C 850C 850C 850C

da 200 a 500V da 50 a 690V

Mini Quadri per prese da incasso Merlin Gerin


Serie Kaedra Numero moduli Numero prese Serie Kaedra Numero moduli Numero prese Serie Kaedra Numero moduli Altezza (mm)
300

4 1

4 2

4 3

Quadri per prese industriali Merlin Gerin


5 2 6 4 12+1 3 12+1 6 18+1 8

Quadri con pannello universale Merlin Gerin


5 460 6 460 12+1 335 12+1 460 18+1 460
Schneider Electric

Il sistema d'installazione modulare


Influenze esterne
La normativa impianti ha classificato e codificato un gran numero di influenze esterne alle quali un impianto elettrico pu essere sottoposto: presenza d'acqua, presenza di corpi solidi, rischio di urti, vibrazioni, presenza di sostanze corrosive, ecc Queste situazioni possono influenzare i componenti elettrici con intensit variabile in funzione delle caratteristiche dell'impianto: la presenza d'acqua si pu manifestare attraverso la caduta di qualche goccia come anche attraverso l'immersione totale.

Grado di protezione degli involucri Considerazioni generali

Grado di protezione
La norma IEC 529 (in Italia CEI EN 60529 classificazione CEI 70-1) permette di indicare attraverso il codice IP i gradi di protezione previsti per gli involucri delle apparecchiature elettriche contro l'accesso alle parti in tensione e contro la penetrazione dell'acqua o dei corpi solidi estranei. Questa norma non considera la protezione contro i rischi d'esplosione o contro situazioni ambientali come l'umidit, i vapori corrosivi, le muffe o gli insetti. Il codice IP costituito da 2 cifre caratteristiche e pu essere esteso con una lettera addizionale nel caso in cui la protezione delle persone contro l'accesso alle parti in tensione risulti essere superiore a quella indicata dalla prima cifra. La prima cifra caratterizza la protezione del materiale contro la penetrazione dei corpi solidi estranei. La seconda cifra caratterizza la protezione contro la penetrazione dei liquidi all'interno degli involucri con effetti dannosi. La tabella della pagina successiva sintetizza il significato delle due cifre.

con grado di protezione IP31 adatto in un ambiente che esige un grado di protezione minimo IP21. In questo caso, non pu invece essere utilizzato un apparecchio con involucro avente grado di protezione IP30; c in considerazione del fatto che la presenza di acqua sulle apparecchiature (quadri) comunque di effetto negativo (penetrazione, effetti corrosivi, ecc), opportuno che le apparecchiature installate all'esterno siano corredate di un tettuccio di protezione eventualmente integrato da schermi laterali; c in generale, i gradi di protezione indicati dai costruttori sono validi alle condizioni previste dai cataloghi. Tuttavia, soltanto il montaggio, l'installazione e la manutenzione effettuati secondo la regola dell'arte garantiscono il mantenimento del grado di protezione originale.

sbarre), ma si estendono anche ad ambienti di tipo assimilabile a quello domestico ed alle aree all'aperto. Ulteriori considerazioni Dall'esame dell'intera tabella si osserva che un involucro con grado di protezione IPX3 idoneo ad essere installato all'aperto o in luoghi particolari, ove sia prevista la presenza di liquidi e/o sia fortemente probabile l'eventualit di sgocciolamento degli stessi. In generale i prodotti previsti per gli ambienti industriali trovano applicazione nella realizzazione di impianti di distribuzione dell'energia elettrica in ambienti chiusi (capannoni industriali, officine). Dall'analisi delle norme impiantistiche e dalle buone regole di installazione attualmente vigenti si pu senz'altro affermare che i prodotti (quadri elettrici, condotti sbarre, ) aventi grado di protezione IP54 e quindi verificati secondo le prescrizioni della norma CEI EN 60529 per resistere agli spruzzi d'acqua da tutte le direzioni (il che rappresenta una garanzia superiore all'IPX3, provato soltanto contro la caduta della pioggia) sono da intendersi adatti all'utilizzo nella maggior parte degli impianti elettrici destinati ad ambienti "normali" (dove peraltro risulta difficile immaginare le apparecchiature continuamente sottoposte a getti d'acqua mediante manichette o pompe d'irrigazione oppure ad eventi atmosferici di tipo equivalente). Radicate abitudini impiantistiche, probabilmente legate ad una tradizione che si fonda su una scarsa conoscenza delle definizioni dei gradi di protezione meccanica, portano a volte i progettisti a richiedere apparecchiature come i quadri ed i condotti sbarre con gradi di protezione eccessivi rispetto al reale bisogno. Le indicazioni della tabella 1 possono essere di aiuto al progettista, fornendogli informazioni di buona regola dell'arte che gli consentono di effettuare scelte di prodotti adatti al luogo di installazione senza appesantire inutilmente i costi. Una scelta corretta delle apparecchiature potr a volte consentire l'impiego di involucri con grado di protezione inferiore o addirittura la versione pi economica senza accessori di tenuta.

Scelta degli involucri in funzione dei locali


La tabella 1 suggerisce il grado di protezione da utilizzare per i componenti elettrici in funzione dell'ambiente di installazione. Non esistendo attualmente in Italia testi normativi in merito, questa tabella stata ricavata dalla guida UTE C 15-103, opportunamente aggiornata per tener conto delle consuetudini impiantistiche italiane. Le indicazioni di questa tabella hanno validit generale, ma possono essere in qualche caso invalidate da prescrizioni normative o legislative relative ad ambienti particolari. L'uso di questa tabella pu risultare opportuno per non appesantire i costi degli impianti effettuando scelte di prodotti aventi gradi di protezione in eccesso rispetto a quelli considerati sufficienti dalle comuni regole di buona tecnica. Come si pu osservare, le indicazioni della tabella non si limitano agli ambienti industriali (dove ad esempio si fa uso di componenti particolari ed importanti quali i quadri di grossa potenza ed i condotti

Osservazioni importanti

c Il grado di protezione IP deve sempre essere letto cifra per cifra e non globalmente. Per esempio, un involucro

tabella 1 Luoghi Locali Tecnici Camere frigorifere Sale di controllo Officine Laboratori Sala macchine Garage Locali caldaie Uffici Sale ristorante e mense Grandi cucine Sale sport IP33 IP30 IP31/43 IP31 IP31 (1) (1) IP30 IP31 IP35 IP31 Grado di protezione Luoghi Stabilimenti industriali Lavorazione del legno Fabbricazione del cartone Magazzini frigoriferi Sala macchine Trattamento dei metalli Fabbriche di carta Edifici riceventi il pubblico Edifici sportivi coperti Musei Parcheggi coperti IP31 IP31 IP31 IP50/60 IP33 IP33 IP30 IP31/33 IP33/34 Grado di protezione

Edifici per uso collettivo

Sale di audizione e spettacoli IP30 Esposizioni/gallerie d'arte IP30

Sala riunione IP30 Tendoni IP44 (1) Il grado di protezione funzione della classificazione dell'area e del tipo di impianto previsti dalla norma CEI 64-2 e/o dai regolamenti in vigore.
Schneider Electric 301

Il sistema d'installazione modulare

Grado di protezione degli involucri Prescrizioni normative

Grado di protezione IP degli involucri secondo le Norme CEI EN 60529


1a Cifra caratteristica: Protezione contro lingresso di corpi estranei e contro laccesso a parti pericolose
significato
Protezione dellinvolucro contro lingresso di

1
Corpi solidi di dimensioni superiori a 50 mm

2
Corpi solidi di dimensioni superiori a 12,5 mm

3
Corpi solidi di dimensioni superiori a 2,5 mm

4
Corpi solidi di dimensioni superiori a 1 mm

5
Polvere in quantit nociva

6
Polvere (totalmente protetto)

Mezzo di prova calibro oggetto 50 mm Protezione della persona contro laccesso con dorso della mano calibro oggetto 12,5 mm dito calibro oggetto 2,5 mm attrezzo calibro oggetto 1 mm polvere di talco filo polvere di talco

Mezzo di prova calibro di accessibilit 50 mm dito di prova articolato calibro di accessibilit 2,5 mm calibro di accessibilit 1 mm

1a Cifra caratteristica: Protezione contro la penetrazione dellacqua


significato
Protezione dell involucro contro effetti dannosi derivati da

Caduta verticale Caduta verticale di gocce di gocce dacqua dacqua con inclinazione dellinvolucro fino a 15

Pioggia

Spruzzi dacqua

Getti dacqua

Getti dacqua potenti

Immersione temporanea

Immersione continua

In accordo tra costruttore ed Mezzo di prova utilizzatore, ma pi severe di quelle di cifra 7

Lettere opzionali
Lettera addizionale* significato
Protezione della persona contro laccesso con Dorso della mano Dito Attrezzo Filo

Lettera supplementare C D Informazioni supplementari per la protezione del materiale H Apparecchiature ad alta tensione Provato contro gli effetti dannosi dovuti M allingresso dellacqua quando le parti mobili dellapparecchiatura sono in moto

Mezzo di prova calibro di accessibilit 50 mm Utilizzato solo se: la protezione effettiva contro laccesso a parti pericolose superiore a quella indicata dalla prima cifra caratteristica. indicata solo la protezione contro laccesso a parti pericolose e la prima cifra caratteristica viene allora sostituita con una X. dito di prova articolato calibro di accessibilit 2,5 mm x100 mm calibro di accessibilit 1 mm x100 mm

Provato per gli effetti dannosi dovuti S allingresso dacqua quando le parti mobili dellapparecchiatura non sono in moto Adatto alluso in condizioni atmosferiche W specificate e dotato di misure e procedimenti addizionali

Esempio di applicazione completa del codice IP:


protetto contro l'ingresso di corpi solidi superiori a 2,5 mm protetto contro laccesso con un filo

IP
protetto contro gli effetti di spruzzo dacqua

W
adatto alluso in condizioni atmosferiche specificate

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