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TECNOLOGIE E

PROGETTAZIONE DI SISTEMI
ELETTRICI ED ELETTRONICI
Normativa e legislazione nei settori
elettrico ed elettronico
Concetti introduttivi

In qualsiasi ambito, per realizzare impianti si


impone, il rispetto delle norme Giuridiche e Tecniche
di pertinenza.

La conoscenza delle norme e la distinzione tra norma


giuridica e tecnica è il presupposto fondamentale per
un approccio corretto alle problematiche degli
impianti elettrici;

Questi devono essere realizzati conseguendo un


livello di sicurezza accettabile con il progredire della
tecnologia.
Norme giuridiche

Le norme giuridiche sono tutte le norme dalle


quali nascono le regole di comportamento dei
soggetti che si trovano nell’ambito della sovranità
dello Stato.

Di particolare importanza nell’ordinamento


giuridico italiano sono le fonti primarie
dell’ordinamento giuridico ovvero:

• Le leggi ordinarie, emanate dal Parlamento;


• I decreti legge (DL), emanati dal Governo;
• I decreti del Presidente della Repubblica (DPR).
Le leggi ordinarie sono le leggi deliberate dal
Parlamento secondo il procedimento disciplinato della
Costituzione.
• Ogni proposta di legge, approvata da una Camera, deve
essere approvata, nello stesso testo, anche dall’altra; lo
stesso vale per eventuali modifiche.

I decreti legge sono atti normativi di carattere


provvisorio adottati in casi di necessità e urgenza.
 Il DL entra in vigore immediatamente dopo la
pubblicazione, ma è provvisorio in quanto perde efficacia
se il Parlamento non lo converte in legge entro 60 giorni.

I decreti del presidente della repubblica vengono


definiti un atto del Presidente della Repubblica.
 È un provvedimento adottato nei casi straordinari di
necessità e urgenza, entra in vigore il giorno stesso o il
giorno successivo alla pubblicazione.
Norme tecniche
Le norme tecniche sono l’insieme delle
prescrizioni di riferimento per progettare,
costruire e collaudare
• Macchine;

• Apparecchiature;

• Materiali;

• Impianti;

In modo tale da garantirne l’efficienza e


la sicurezza di funzionamento.
Le norme tecniche, emanate da organismi nazionali
e internazionali, possono assumere rilevanza
giuridica quando la stessa viene loro attribuita da
un provvedimento legislativo

Prospetto dei principali enti preposti alla redazione delle norme nei
diversi settori dell’ambiente elettrico ed elettronico

ELETTRONICA ED TELECOMUNICAZIONI ALTRI


ELETTROTECNICA SETTORI

INTERNAZIONALE IEC ITU ISO

EUROPEO CENELEC ETSI CEN

ITALIANO CEI CONCIT UNI


Comitato Elettrotecnico Italiano
(CEI)
Il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), costituito nel 1909,
è l’ente italiano che si occupa di normativa e di unificazione
nei settori elettrico ed elettronico a livello nazionale;

I compiti del CEI sono i seguenti:


Studiare i problemi di carattere scientifico e tecnico dei
materiali e delle apparecchiature elettriche;
Studiare i problemi relativi all’esecuzione degli impianti
elettrici;
Redigere la normativa che riguarda la produzione,
l’installazione, il collaudo e l’esercizio degli impianti
elettrici;
Coordinare la normativa con quanto proposto da analoghi
enti internazionali.
*NB: L’inosservanza di tali norme
da parte del costruttore può essere
causa di responsabilità di
carattere
CIVILE e PENALE.
Il CEI è il comitato nazionale che rappresenta
l’Italia in sede internazionale partecipando ai lavori
comunitari per la stesura delle norme relative ai
seguenti comitati:

• IEC (Commissione Elettrotecnica Internazionale);

• CENELEC (Comitato Europeo di Normalizzazione


Elettrotecnica);

• CEE (Comunità Economica Europea).


Le norme CEI sono
strutturate in oltre
5000 fascicoli
suddivisi in circa 80
comitati tecnici

Nella seguente tabella viene


riportato l’elenco di alcuni
dei principali Comitati
Tecnici (CT) del CEI
Conformità alle norme vigenti

I marchi che vengono attribuiti ai prodotti del


settore elettrico per attestarne la qualità sono:

La marcatura CE

Il marchio IMQ
La marcatura CE

Per attestare che un elemento costitutivo di un


impianto elettrico soddisfa i requisiti essenziali
imposti da tutte le direttive europee è stato introdotto
in Italia, a partire dal 1996, l’obbligo della marcatura
CE che viene applicata da chi ha costruito o da chi ha
messo in commercio il prodotto.

Deve essere:
• Visibile;
• Leggibile;
• Indelebile
Il marchio IMQ
La marchiatura è un’ulteriore attestazione della
qualità di prodotti di grande serie che viene richiesta
dal costruttore a enti appositamente preposti;

Per l’Italia è fornita dall’Istituto per il marchio di


qualità IMQ.

Il marchio viene concesso soltanto a specifiche


condizioni.
In particolare, l’aver sostenuto una serie di prove
secondo la normativa europea presso un laboratorio
riconosciuto per ottenere il marchio di qualità, abilita
alla concessione del marchio.
NB: Il marchio di qualità (IMQ) e la marcatura
CE possono coesistere.

Il marchio IMQ, infatti, attesta la conformità alle


norme tecniche e si rivolge al mercato.

La marcatura CE attesta la conformità ai


requisiti essenziali delle direttive europee e si
rivolge prevalentemente all’autorità di controllo
e/o giudiziaria.
Legge 46/90
La legge 46/90 riprende, nell’ambito elettrico ed
elettronico, la legge 186/68 la quale stabiliva che:

• Tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche


devono essere costruite a regola d’arte;

• Le apparecchiature realizzate seguendo le norme


CEI si intendono a regola d’arte.

Il termine IMPIANTI A REGOLA D’ARTE viene


utilizzato per definire impianti che sono stati realizzati
nel rispetto di tutte le norme giuridiche e tecniche di
pertinenza.
La legge 46/90 è stata emanata per
regolamentare la sicurezza di impianti:

• Elettrici, radiotelevisivi ed elettronici;

• Di riscaldamento e climatizzazione;

• Idrosanitari e idrici;

• Per il trasporto e l’utilizzazione di gas, ascensori,


scale mobili;

• Di protezione antincendio.
Per la prima volta viene sancito l’obbligo di
possesso di requisiti tecnico-professionali per
coloro che a titolo professionale usino questi
impianti.

Prima infatti, chiunque, anche senza specifica


esperienza, poteva intraprendere l’attività di
installatore o di manutentore di impianti.

La legge dispone inoltre che la redazione di ogni


progetto per l’installazione, la trasformazione e
l’ampliamento degli impianti sia esclusiva
competenza di professionisti iscritti in albi
professionali.
Con la legge 46/90 si stabilisce inoltre il diritto del
committente (e l’obbligo dell’installatore o impresa)
a una DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ degli
impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui
alla legge medesima.

Tale dichiarazione è un elemento necessario della


procedura di rilascio dei certificati di:

• Abitabilità
• Agibilità
• Prevenzione Incendi (per le grandi strutture).
Decreto Ministeriale 37/08
La legge 46/90 è stata sostituita dal DM 37/08.
Il nuovo decreto estende il proprio campo di applicazione a
tutti gli impianti in tutti gli edifici.

Una delle principali novità introdotte, rispetto alla


precedente Legge 46/90 sta nel fatto che il nuovo
Regolamento si applica agli impianti posti al servizio degli
edifici indipendentemente dalla destinazione d’uso.

L’art. 3 D.M. 37/2008, stabilisce quali sono le imprese


abilitate all’esercizio delle attività di installazione degli
impianti;

L’art. 5 del D.M. 37/2008 stabilisce che per l'installazione, la


trasformazione e l'ampliamento degli impianti deve essere
redatto un progetto realizzato da un professionista iscritto
agli albi professionali secondo la specifica competenza
tecnica richiesta.
Il progetto, deve essere quindi redatto da un professionista iscritto
agli albi professionali secondo le specifiche competenze tecniche
richieste e più precisamente:
TIPOLOGIA DI IMPIANTO PROGETTO DI IMPIANTO REDATTO DA
PROFESSIONISTA ABILITATO
Per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di
singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6
Impianti di produzione, kW o per utenze domestiche di singole unità abitative di
trasformazione, trasporto, superficie superiore a 400 mq.
distribuzione, utilizzazione
dell’energia elettrica
Per tutte le utenze condominiali e per le utenze domestiche di
singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6
Impianti di protezione contro le kW o per utenze domestiche di singole unità abitative di
scariche atmosferiche superficie superiore a 400 mq.
Per tutte le utenze condominiali e per le utenze domestiche di
singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6
Impianti per l’automazione di porte, kW o per utenze domestiche di singole unità abitative di
cancelli e barriere superficie superiore a 400 mq.
Relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al
commercio, al terziario e ad altri usi, quando le utenze sono
Impianti di produzione, alimentate a tensione superiore a 1000 V, inclusa la parte in
trasformazione, trasporto, bassa tensione, o quando le utenze sono alimentate in bassa
distribuzione, utilizzazione tensione aventi potenza impegnata superiore a 6 kW o qualora
dell’energia elettrica la superficie superi i 200 mq.
Relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al
commercio, al terziario e ad altri usi, quando le utenze sono
Impianti di protezione contro le alimentate a tensione superiore a 1000 V, inclusa la parte in
scariche atmosferiche bassa tensione, o quando le utenze sono alimentate in bassa
tensione aventi potenza impegnata superiore a 6 kW o qualora
la superficie superi i 200 mq.
Dichiarazione di conformità:
L’art. 7 D.M. 37/2008 stabilisce che, al termine dei
lavori, l'impresa installatrice rilascia al committente
la dichiarazione di conformità degli impianti, che
comprende la relazione contenente la tipologia dei
materiali impiegati e il progetto.

Nel caso in cui la dichiarazione di conformità non sia


stata prodotta o non sia reperibile
(*per gli impianti eseguiti prima del 27/03/2008)
Può essere sostituita da una dichiarazione di
rispondenza, resa da un professionista iscritto
all'albo che esercita la professione da almeno 5 anni.
Obblighi del committente e del proprietario (art. 8)

Il proprietario dell'impianto deve adottare le misure


necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza
tenendo conto delle istruzioni per l'uso e la manutenzione
predisposte dall'impresa installatrice e dai fabbricanti delle
apparecchiature installate.

Il committente, entro 30 giorni dall'allacciamento di una


nuova fornitura di gas, energia elettrica, acqua, negli
edifici di qualsiasi destinazione d'uso, consegna al
distributore o al venditore copia della dichiarazione di
conformità dell'impianto.

Decorso il termine, senza che sia prodotta la dichiarazione


di conformità, il fornitore o il distributore di gas, energia
elettrica o acqua, previo congruo avviso, sospende la
fornitura.
Obbligo di conservazione della
documentazione

L’art. 13 D.M. 37/2008 prevede l’obbligo di


conservare la documentazione relativa agli impianti.

Una delle novità, riguarda i contratti di


compravendita e locazione di immobili utilizzati, i
quali devono riportare, in allegato, la dichiarazione
di conformità oppure, nel caso in cui essa non sia
stata prodotta o non sia più reperibile, la
dichiarazione di rispondenza.
*NB: La compravendita o la locazione di un
immobile può essere effettuata anche senza la
dichiarazione, ricorrendo ad una deroga
esplicita:

Il venditore deve informare l’acquirente circa lo


stato di non conformità degli impianti.

L’assenza della dichiarazione di conformità e


della clausola contrattuale può comportare, per
il venditore, una SANZIONE.
Sanzioni
L’art. 15 D.M. 37/2008 prevede le sanzioni applicabili, in caso di
violazione agli obblighi previsti nel Decreto ministeriale

Tra le varie sanzioni previste dall’articolo si evidenziano le


seguenti:

• Sanzione amministrativa da 100 € a 1000 € per mancato


rilascio della dichiarazione di conformità;

• Sanzione amministrativa da 1000 € a 10000 € per tutte le altre


violazioni del decreto;

• Sospensione temporanea dal registro delle imprese in caso di


violazioni reiterate per più di tre volte;

• Nullità dei patti stipulati da imprese non abilitate nonché il


risarcimento di eventuali danni.

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