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Effetti che verranno mostrati in seguito con i risultati delle prove sperimentali.
3.1 Premessa
Per motivi di tempo verranno presentati solo alcuni risultati delle prove quasi-statiche. Come si
vede nella figura 5 i provini testati riproducono un modello in scala 1:2 della zona inferiore dei
setti di un edificio di riferimento a sei piani. Per semplicità gli sforzi sismici orizzontali sono stati
concentrati in un'unica forza di rimpiazzo agente nel loro baricentro, determinato tenendo conto
anche dei modi di vibrazione superiore.
Così facendo la snellezza della luce di taglio è ridotta a 2.28. Lo sforzo assiale dovuto ai carichi
verticali è assunto costante su tutta l'altezza del provino e corrisponde al valore presente nella
zona plastica alla base del setto.
La figura 6 mostra sulla sinistra l'impianto per le prove quasi-statiche, sulla destra è
rappresentato il piano d'armatura del setto denominato WSH3 con le misure indicate in centimetri.
Come detto in precedenza sono stati testati sei provini. Tutti avevano le stesse dimensioni
2.00m0.15m5.55m (lunghezza, spessore, altezza) ed erano fissati rigidamente al pavimento
di reazione del laboratorio con barre di precompressione tipo Dywidag. Lo sforzo assiale era
assicurato da due cavi di precompressione e la forza orizzontale da un attuatore idraulico
servocontrollato.
La storia di carico era convenzionale, a cicli simmetrici con incremento successivo dell'ampiezza. I
primi due in controllo di forza fino al 75% del limite di snervamento nominale. In seguito sono
stati eseguiti 2 cicli in controllo di spostamento per ogni livello di duttilità, iniziando con duttilità 2
e incrementandola poi a passi di 1 fino al raggiungimento del collasso.
Le caratteristiche dei provini sono riassunte nella Tabella 1 e coprono la gamma di valori
consigliati per ottenere un comportamento ottimale dei setti: