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Christine de Pizan,
ovvero Cristina da Pizzano
Fu tollerante,
amante della filosofia e delle scienze,
spese molto per circondarsi
di oggetti preziosi
e di persone di talento,
trasformò ed abbellì il
Palazzo reale del Louvre, dove fondò
la prima biblioteca reale in Francia, dotandola
di traduzioni di autori antichi eseguite
appositamente per la sua persona.
Christine
si documentò
anche con molti
documenti storici
Sposò a 15 anni, nel 1379, Étienne de Castel, segretario del re, con cui ebbe tre
figli, una femmina e due maschi, di cui uno morì in giovane età.
“ … e mi toccò rimboccarmi le
maniche...
ed essere conduttrice
della nave rimasta senza guida
nel mare in tempesta
Ma gli inizi sono difficili, sia perché nessuno dà ascolto a una donna, sia
perché i mariti hanno la pessima abitudine di non mettere al corrente le mogli
dei loro affari.
"Ah Dio, come mi ricordo delle numerose volte in cui ho perduto la mattinata in quel
palazzo (il Louvre) in inverno, morendo di freddo, tenendo d'occhio quelli che mi
interessavano per ricordare loro e far presente i miei bisogni, dove molte volte io udivo,
con le mie orecchie, stravaganti conclusioni e numerose strambe risposte, che mi
facevano sgorgare le lacrime agli occhi".
in seguito organizzò
uno scriptorium di copisti e di
maestri miniatori (fra di loro la
bravissima Anastasia).
La SIBILLA,
in un onirico firmamento,
le suggerisce il suo nuovo
percorso di studio e di
impegno letterario.
dal
“Livre du Chemin de long étude”
Christine si ispirò a un libro di
Boccaccio (già presente nella libreria
del Louvre):
una serie di liriche amorose, allora molto di moda, che ebbero un gran successo a corte,
grazie alle quali ottenne la protezione e le committenze di illustri personaggi, tra cui
il Duca Filippo di Borgogna e Giovanni, duca di Berry,
entrambi fratelli del compianto Carlo V,
Le “Ballades” sono delle composizioni poetiche con metrica ben precisa:
Le Roman de la Rose
Poema allegorico francese, composto di due parti.
«Le donne, in verità sono quasi tutte avide di prendere e ingorde d’arraffare e di divorare» .
«Le donne hanno nel cuore una quantità smisurata di astuzie e malizie» «Signori cari,
guardatevi dalle donne, se vi premono i vostri corpi e le vostre anime»
«le donne, come pazze e forsennate, per vedere, per essere vedute, per stimolare nei
compagni il desiderio di giacere con loro, arrecano gran vergogna a Dio, non paghe della
bellezza che Dio dona loro»
Non aveva forse ragione Christine a far sentire la sua voce con una risposta
puntuale a quelle offese?
Risposta che può essere considerata una delle prime querelles femministe
Questa lunga controversia la vide opposta alla maggior parte dei professori
dell'Università di Parigi
a sua difesa, intervenne
Jean Gerson,
Cancelliere dell’Università e
stimatissimo intellettuale.
Nel 1401 Christine pubblica
“Dit de la Rose”,
in cui Christine,
autonominatasi
campionessa della causa delle donne,
indice un ipotetico
ordine cavalleresco
“Ordine della Rosa”
per ricompensare gli uomini che difendono l’onore delle donne nei fatti.
Altri libri:
Le Livre de Corps de Police, in
cui incoraggia i principi ad aiutare
le vedove (chiaro il riferimento alle
sue vicende personali),
E l'autobiografico L'Avision-Christine,
L'Epistre au Dieu d'Amours, ovvero la Lettera al dio d’Amore
Il Libro della
dignità
dell’amore
delle donne
Christine denunciò la misoginia, mettendo alla berlina gli uomini infedeli e ingannatori.
Il testo ebbe così tanto successo che già pochi anni dopo la pubblicazione venne tradotto e
copiato in inglese
Come reazione
Dice Christine:
« Sono certa che quest'opera farà chiacchierare a lungo i maldicenti »
Inoltre:
« Gli uomini sembrano tutti parlare con la stessa bocca, tutti d'accordo nella
medesima conclusione, che il comportamento delle donne è incline ad ogni tipo
di vizio »
l’Epistre a la Reine è
una magnifica invocazione
da donna a donna alla
riconciliazione,
per il bene di tutta la nazione.
A causa della pazzia del marito, si trovò al centro della controversia fra Borgognoni e
Armagnacchi (seguaci del Duca di Orleans) per designare la reggenza al marito.
Le Livre de Trois Vertus, (1405) dedicato a Margherita di Borgogna
è l’ideale continuazione de La Città delle Dame,
in esso Christine dà consigli a tutte le categorie di donne della sua società, dalla regina
alla prostituta, le incoraggia a essere forti, a uscire dagli stereotipi sessuali e a far
sentire la loro voce in politica per evitare l’imminente guerra civile
in appendice alla Città delle Dame, nel 1405, Christine scrive che ogni donna deve far
rispettare i propri diritti:
•la regina deve sapere che dovrà poter governare il regno in assenza del marito,
• mentre la moglie di un mercante deve conoscere gli affari del marito e dimostrare di
saper badare alla bottega.
Il tema che sta più a cuore a Christine infatti è sempre la donna. Sente
come una profonda ingiustizia la misoginia e la volontà da parte del
sesso maschile di sminuire l'intelligenza e l'acume delle donne.
Battaglia di Poitiers
e interne
(Guerra civile fra Armagnacchi e Borgognoni) per la reggenza del re Carlo VI
Assassinio di E. Marcel
in cui Christine, come una moderna giornalista , intervista i vecchi funzionari reali, ricorda episodi il marito
che era segretario del re e il padre che ne era il medico
Filippo l’ardito
(Bold)
fratello di Carlo V e
padre di Giovanni
Carlo V di Francia senza paura
Giovanni senza paura
Ma, nel 1407 Luigi, duca d’Orleans
è assassinato
su mandato di
Giovanni senza paura,
duca di Borgogna
In questa immagine, il duca di Orleans viene ucciso da seguaci dei Burgundi, dopo
che gli è stata mozzata una mano)
Ma chi era Luigi d’Orleans?
Luigi d’Orleans,
( figlio di Carlo V e fratello minore del re pazzo Carlo VI) e,
forse, amante della cognata Isabella di Baviera, la moglie del
“pazzo”.
Con l'appoggio del suocero, conte d'Armagnac, Carlo riuscì a entrare in Parigi da vincitore
(1414) e ad obbligare a pace umiliante Giovanni senza paura.
Fra i vari tentativi fatti da
Christine per educare alla pace
chi aveva il potere in Francia
• l'Epistre a la reine, 1405,
• Les livres de tris vertus 1406
• La Lamentacion sur les maux de la
France 1410
c’è anche
Le Livre de paix, 1412
Ma c’è ancora speranza che, con il sostegno di Carlo d’Orleans e degli Armagnacchi,
salga al trono un altro delfino dopo la morte di Carlo VI?
È però tardi; nel 1415 ad Ajncourt,
Enrico V d’Inghilterra,
appoggiato dai Borgognoni di Giovanni senza paura , sbaraglia la cavalleria francese
scrive:
i Lamenti sui mali della Francia, schierandosi con il partito francese Armagnac di Carlo
d’Orleans
e suo figlio Filippo III concluse che per i borgognoni era preferibile l'alleanza con gli inglesi a
quella con gli armagnacchi.
Negli anni successivi continua il dominio inglese in Francia
per cui, il nuovo re di Francia, oltre che re d'Inghilterra, fu il neonato figlioletto di Enrico, affidato
alla tutela di un consiglio di reggenza inglese.
Quando nel 1418 inglesi e borgognoni occuparono Parigi ammazzando gli
oppositori politici, Christine, schierata con il partito del Delfino, fuggì.
Ma, a Poissy,
dopo 11 anni di silenzio
ecco la sorpresa!
Arriva la notizia delle imprese di
Giovanna d’Arco
«Io Christine per la prima volta dopo tanto tempo comincio a ridere…
per lungo tempo ho vissuto triste come in gabbia… nel dolore, io come
gli altri, ma la stagione è cambiata».
•Una resa che sfiora “la frode intellettuale” ma, forse, ambiva solo ad una
evocazione della sua figura e delle vicende che la indussero a comporre.
Il giudizio degli storici sul film è severissimo.
Non ci sono prove storiche che i disagi economici della Pizan l’abbiano spinta in mezzo
a una strada.
Tanto meno alloggiata su un barcone; a meno che non si tratti di una metafora
narrativa riferita alla dichiarazione di Christina di essersi trovata improvvisamente in
balia di un mare in tempesta e di aver deciso di affrontarla con l’energia di un uomo.
gli sceneggiatori del film hanno inserito nella trama del film una nave, forse perché la
nave in tempesta ebbe un forte valore simbolico nei testi di Christine?
Nessun cantastorie o giullare intonò le sue rime, che non hanno mai accenti popolari
tanto meno sono state mai declamate nelle osterie del tempo.
I libri di Christine sono pensati per un pubblico di corte.
https://youtu.be/D9vzlwBffm4
Agostina Cagnasso e
M. Ivana Trevisani Bach
ringraziano per l’attenzione
CRONISTORIA di 80 anni DELLA STORIA DI FRANCIA
19 settembre 1356 – Battaglia di Poitiers e vittoria degli inglesi.
Giovanni II il buono (padre di Carlo V) viene catturato e deportato in Inghilterra assieme a
uno dei figli: Filippo detto ” l’ Ardito”, Duca di Borgogna.
8 maggio 1360 – Trattato di Brétigny, tregua di nove anni. Liberazione di Giovanni il buono e
del figlio Filippo, che tornano in Francia.
27 aprile 1404 – Morte di Filippo l’ Ardito. Gli succede, come Duca di Borgogna, il figlio
Giovanni senza paura
1407, Giovanni senza paura fa assassinare suo cugino Luigi d’Orleans figlio di Carlo VI e di
Isabella di Baviera (Legittimo erede al trono)
1410 –Inizio della guerra civile in Francia fra
il partito degli Armagnacchi comandati da Carlo Orleans (figlio di Luigi d’Orleans
assassinato)
e quello dei Borgognoni (che sostengono Giovanni senza Paura, Duca di Borgogna).
20 marzo 1413 –Sale al trono d’Inghilterra Enrico V, che si allea con Giovanni Senza
Paura e rivendica il trono di Francia vantando diritti per indirette vie dinastiche.
25 ottobre 1415 – Vittoria degli inglesi ad Ajincourt (Carlo d’Orleans viene fatto
prigioniero e portato in Inghilterra)
10 marzo 1429 – Giovanna D’Arco, una contadinella analfabeta (?!) della Lorena incontra il Delfino,
futuro Carlo VII, vestita in abiti maschili, e gli chiede di venire posta a capo delle sue milizie per fargli
riconquistare il trono di Francia.
Giovanna dice di essere guidata dalla voce di Dio, di San Michele, di Santa Caterina e di Santa Margherita.
29 aprile 1429 – Giovanna D’Arco, a capo dell’esercito francese, libera Orléans, ultima
roccaforte armagnacca, assediata dagli inglesi. Assieme a lei combatte Jean d’Orléans,
chiamato “Il Bastardo di Orléans” poiché figlio illegittimo di Luigi d’Orléans, zio di Carlo VII.
17 luglio 1429. Carlo VII, incoronato, come tradizione, a Reims
23 maggio 1430 – Giovanna viene catturata dai Borgognoni, venduta agli inglesi e fatta
prigioniera
3 gennaio 1431 – Inizio del processo a Giovanna, accusata di stregoneria ed eresia.
24 maggio 1431 – Abiura di Giovanna.
27 maggio 1431 – Giovanna ritratta l’abiura.
30 maggio 1431 – Morte sul rogo di Giovanna, a Rouen.