ENPAF 27.10.

2021

ENPAF o Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Farmacisti

Riferimenti normativi

Partiamo dal Decreto del 1946. Il Decreto ci dice che ci sono degli Ordini e, tra tutti gli ordini, abbiamo
anche quello dei farmacisti. Abbiamo avuto delle modifiche nel 2018, con la legge Lorenzin perché, oltre ai
5 ordini (che erano quelli più vecchi), se ne sono aggiunti di nuovi. La cosa importante per un iscritto è che
gli iscritti all’Ordine sono tenuti a versare i contributi ENPAF obbligatoriamente. Nel momento in cui io mi
iscrivo all’Ordine non posso pensare di non pagare l’ENPAF e devo cercare anche di pagarlo nei tempi
prestabiliti altrimenti, nel caso peggiore, vado a pagare 8.000 €.

Partiamo dal presupposto che io mi iscrivo all’Ordine e sono anche iscritto all’ENPAF. Oggi andremo a
vedere lo Statuto, i 4 regolamenti (uno di previdenza, uno di assistenza, uno indennità di maternità e l’altro
è l’attuazione del contributo dello 0,5%) e poi andremo a vedere sul sito. Partiamo dallo Statuto.

Consta di 4 capi e in tutto ci sono 30 articoli.

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Partiamo dal capo I e articolo 1, articolo 2 e articolo 3. L’ENPAF non è più un ente di diritto pubblico ma è
una fondazione. Vuol dire che ha un’autonomia organizzativa, gestionale, contabile e anche a livello
normativo, quindi, può emanare delle delibere. La finalità dell’ENPAF è offrire previdenza, assistenza agli
iscritti ma anche ai famigliari e ai superstiti.

L’articolo 3 è importantissimo perché, nel momento in cui io mi iscrivo all’Ordine, sapete che mi sono
iscritta all’ENPAF. L’iscrizione all’Albo professionale o la cancellazione da esso producono effetto di
decorrenza ai fini della iscrizione o della cancellazione dall’ente, dalla data di adozione della relativa
deliberazione. Vuol dire che mensilmente il consiglio direttivo dell’Ordine si riunisce. Quando si riunisce
approva delle domande di iscrizione all’Ordine. Quella data lì farà fede sia all’iscrizione all’Ordine che
all’ENPAF. Quindi noi, da quella data, saremo iscritti sia all’ENPAF che all’Ordine. È importantissimo per fare
il conteggio perché altrimenti facciamo dei conteggi sbagliati. L’articolo 3 è quello più importante.

Articolo 4 e articolo 6 dobbiamo sapere che c’è un Presidente ed è il Dottore Emilio Croce. Sappiamo anche
che c’è il Consiglio Nazionale, un Consiglio di Amministrazione, un Comitato esecutivo e un Collegio dei
Sindaci. Poi c’è anche un presidente dell’ENPAF e ad oggi è il Dottore Emilio Croce e il Vicepresidente è il
Dottore Paolo Savigni.

Il Consiglio Nazionale è composto dai Presidenti degli Ordini provinciali perché ogni Ordine ha un proprio
presidente.

Il Consiglio Nazionale ENPAF elegge alcuni membri del consiglio di amministrazione, elegge il collegio dei
sindaci, delibera sui regolamenti di attuazione nonché fa delle previsioni di bilancio, quindi farà il
preventivo e il consultivo.

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Non andiamo ad approfondire il Capo II, III (gestione finanziaria) e IV (modifiche allo statuto).

Parliamo del Regolamento di Previdenza. Nel 2019 si sono fatte le ultime modifiche quindi, probabilmente,
non verranno fatte per i prossimi anni. L’ENPAF va a regolare i contributi degli iscritti, le entrate, i redditi e
l’Ente prevede due gestioni, quella di previdenza e quella di assistenza. L’articolo 2 dice che i contributi
obbligatori sono approvati annualmente dal Consiglio Nazionale. Questo vuol dire che nel 2020 avrò pagato
una quota e nel 2021 pagherò un’altra quota. L’importo varia.

L’articolo 2 bis dice che nel momento in cui io non pago, oltre a pagare quello che avrei dovuto pagare nei
termini prestabiliti, devo pagare anche una mora. Quindi devo fare attenzione alla decorrenza, a quando
devo pagare e quindi agli ex MAV. L’iscritto che non provvede al versamento, ovvero a dei contributi che
ricordiamo essere obbligatori, dovrà pagare quelli che avrebbe dovuto pagare più una mora aggiuntiva e
nel momento in cui non viene pagata nemmeno la mora aggiuntiva, quindi nemmeno la parte restante, si
prevede ancora un aumento, quindi una tantum. Siamo già sui 12.000€.

Articolo 3 dice che i contributi obbligatori devono essere corrisposti per tutta la durata dell’iscrizione,
quindi va ad anno: dal 1° gennaio al 31 Dicembre.

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Questo a noi ora non interessa ancora.

Sappiamo che esiste la pensione di
vecchiaia, di invalidità, ai superstiti e dal
2016 la pensione di anzianità è stata
soppressa. I 3 articoli sotto ci dicono
solo che le pensioni sono calcolate
secondo degli archi temporali differenti.

le pensioni si potranno ottenere nel

momento in cui faccio:

• 30 anni di iscrizione effettiva

all’Ordine
• 30 anni di contribuzione effettiva
• 20 anni di attività professionale

Quando vado in pensione? Ad oggi

sono 68 anni e qualche mese. Esiste
anche una pensione di invalidità che si
riesce ad ottenere prima dell’età
pensionabile e ci sono dei requisiti.

Gli anni di laurea possono essere

riscattati con l’INPS o con
l’ENPAF. L’unica cosa è che nel
momento in cui decido di
riscattare gli anni di laurea con
l’ENPAF mi darà diritto a una
pensione maggiore e quindi avrò
qualcosa di più sulla pensione,
che non saranno però anni reali
di anticipo della pensione. Andrò
sempre a 68 anni e qualche mese. Ovviamente ci sono dei requisiti, delle scalette in base all’età e
moltiplicate per un coefficiente.

Lo leggiamo da soli.

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mi iscrivo all’Ordine. Abbiamo

detto che dal 1946 io sono
iscritto necessariamente anche
all’ENPAF. C’è una quota interna
e poi ci sono 3 riduzioni: 33%,
50% e 85%. Poi c’è ancora una
cosa che si chiama contributo di
solidarietà al 3% e all’1%.
Dobbiamo capire chi può pagare
una quota intera e chi può
richiedere delle riduzioni. Vi dico
già che il titolare, il socio di
farmacia è tenuto a pagare la
quota intera. I proprietari possono essere uno ma anche più di uno: in questo caso pagano tutti 4.500€.

Nel momento in cui io mi laureo, mi iscrivo all’ordine e faccio il farmacista collaboratore, quindi il
dipendente, succede che avremo un contratto con l’INPS. Con l’INPS noi pagheremo dei contributi
direttamente. L’ENPAF prevede che nel caso in cui un farmacista versi già a un altro ente, INPS, dei
contributi, non è più tenuto a versare 4.500€ ma può versare un contributo che sceglie il farmacista.
Pagando questo noi avremo una pensione ENPAF. Se io decidessi di non applicare nessuna riduzione ma di
pagare il contributo di solidarietà del 3% ovvero 165€, tutti gli anni pagheremo quell’importo ma sono soldi
che non ci ritorneranno, quindi vuol dire che noi non avremo mai la pensione. Ci sono molti farmacisti che
decidono di pagare un contributo di solidarietà di 165€ e di non avere la pensione, piuttosto che scegliere
una riduzione e di avere poi una pensione futura.

Capito questo, bisogna capire che non

basta dirlo all’ENPAF ma c’è una
modulistica da stampare e compilare
ma ci sono anche delle scadenza
predefinite. Per coloro che si iscrivono
la prima volta, bisogna presentare la
domanda entro il 30.09 dell’anno
successivo a quello di iscrizione. Oggi è
il 27 ottobre del 2021 ed entro il 30.09
del 2022 devo presentare la domanda.
La domanda si stampa dal sito. Nel
momento in cui io mi dimentico di
mandare la documentazione nei termini previsti perché mi sono dimenticato, arriva due anni dopo 8.000€
da pagare. Potrei però cambiare lavoro. Succede che non pago più i contributi all’INPS. Facciamo un
esempio: una borsa di studio. Vale il tempo che ho fatto come farmacista collaboratore (e quindi ho versato
all’INPS) oppure vale l’altro dove non ho versato i contributi? Viene determinato in base ai numeri di giorni
che ho fatto un determinato tipo di lavoro. Bisogna contare. In questo caso devo di nuovo chiamare
l’ENPAF e presentare una modulistica. È importante se ho un contratto a tempo determinato e quindi
bisogna comunicare il tutto.

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Questa tabella è quella che

abbiamo visto prima. Fino al
2020 venivano mandati quasi a
casa, quindi i MAV arrivavano
a casa. Da quest’anno bisogna
andare sulla PEC. Dalla PEC ci
saranno delle istruzioni per
andare sulla piattaforma
pagoPA perché per la pubblica
amministrazione sono previsti
pagamenti esclusivamente in
modo telematico attraverso il
pagoPA. La PEC ce la darà
l’Ordine in modo gratuito. Gli
importi sono stati ripartiti in 3
scadenze: giugno, luglio e agosto.

Cosa fa l’ENPAF per i farmacisti in essere?

Esempio – prevede che vengano riconosciuti degli importi a delle categorie come i genitori che mandano i
bimbi all’asilo nido o anche all’asilo.

Può usufruire di questi importi aggiuntivi l’iscritto, i pensionati, gli assicurati e i superstiti. Possono anche
beneficiarne il coniuge, i figli e i genitori fiscalmente a carico. L’articolo 3 ci dice che bisogna presentare una
domanda che viene veicolata attraverso l’ordine. Nel momento in cui presento una domanda chiedo al mio
ordine.

Legge la slide.

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in caso di maternità l’ENPAF da anche un

contributo, nel caso in cui uno paghi un
contributo intero e non abbia un aiuto
dall’INPS. Quindi solo nel caso in cui fossimo
titolari.

il consiglio di amministrazione approva

annualmente un bando di concorso per
l’assegnazione di borse di studio a favore
di figli e orfani di farmacisti con almeno 8
anni di iscrizione e contribuzione. Quello
che è interessante è a favore dei
farmacisti iscritti che frequentino una
scuola di specializzazione del settore
farmaceutico.

Nel 2019 hanno stanziato 200.000€. I

destinatari erano i farmacisti iscritti
all’ENPAF che abbiano frequentato un
corso di specializzazione. L’ENPAF
riconosce a questi farmacisti un
importo anche in base al valore
dell’ISEE. Anche in questo caso
bisognava presentare una domanda.

Nel 2018 c’è stato il BOOM, l’ordine ha

dato la comunicazione, l’ENPAF ha
dato comunicazione a tutti gli iscritti;
infatti, nel 2018 la disponibilità economica
si è esaurita. 66 domande presentate, 21
sono state liquidate e 45 respinte.

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Totale liquidazione 117.000€. vuol dire

che non c’è stato uno stanziamento
esaurito. 35 domande sono state
liquidate. Nel 2018 c’è stato il boom, la
comunicazione e i farmacisti lo
sapevano. Nel 2019 è stato un po' nel
dimenticatoio.

Nel 2020 il totale della liquidazione è

stato 41.000€, 12 liquidate e gli altri
non l’hanno presentata.

L’ENPAF fa anche altro per i titolari. Se

assume qualcuno con età non
superiore ai 30 anni o che si trova in
uno stato di disoccupazione da almeno
6 mesi, allora farò degli sgravi nel
momento in cui dovrai pagare. Sappi
però che io, come fondazione ho
stipulato delle convezioni con gli
istituti di credito. Quindi, nel momento
in cui dovrai richiedere dei mutui,
passa attraverso me. Posso darti una
mano.

News del 2017. L’ENPAF ha deciso di offrire una

copertura sanitaria integrativa completamente
gratuita come ente di mutua assistenza per i
professionisti italiani. Non c’è un pacchetto di
maternità ma c’è un pacchetto di prevenzione e
copre i gravi interventi chirurgici e i gravi eventi
morbosi, anche in caso di invalidità permanente
o da infortunio. Questo si spera non avvenga
però è da sapere perché posso andare anche a
iscrivere coniugi e familiari a carico.

Agli iscritti all’ENPAF spetta l’indennità di

maternità ovviamente nel momento in cui
non percepisco già qualcosa dall’INPS.
Quindi, se sono un collaboratore, la mia
maternità sarà coperta dall’INPS. Nel caso
in cui fossi un titolare l’ENPAF da qualcosa,
alla madre ma anche al padre.

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Categorie di farmacisti che devono pagare l’ENPAF a

titolo pieno.

C’è un ENPAF online, a cui dobbiamo

iscriverci perché c’è scritto di tutto. Lì
compare anche se ho pagato.

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Quesiti

Oggi giorno come disoccupato temporaneo e involontario posso usufruire per 5 anni del contributo di
solidarietà all’1%. Però, sono soldi dati che non verranno restituiti. Se ho piacere di pagare una riduzione
dell’85% questo vale per 5 anni ma il sesto anno l’ENPAF ti fa pagare il 50%.

Ci dobbiamo ricordare che se non volessi pagare l’ENPAF per l’anno mi dovrei cancellare entro il 31.12 del
2021. Quindi, anche 10 giorni in cui ho fatto il titolare, pago 4.500€. Fa fede non quando io presento la
domanda di cancellazione ma fa fede quando viene portata in consiglio. Io iscritto mi voglio cancellare:
vado online, presento la domanda il 10 gennaio, ad esempio. Però il consiglio è il 15 gennaio e quindi sarò
cancellato il 15 gennaio.

Abbiamo detto che la borsa di studio tendenzialmente non prevede il pagamento all’INPS quindi o sei una
partita iva o una borsa di studio in essere che non prevede un pagamento INPS e quindi devo proprio
pagare l’aliquota intera.

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Se riscatto con l’ENPAF avrò una pensioncina maggiore ma andrò sempre in pensione ai 68 anni e qualche
età. Nel momento in cui ho deciso di pagare il contributo di solidarietà e nel momento in cui decido di
riscattare con l’ENPAF non ha proprio un senso logico. È meglio farlo con l’INPS.

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