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DISEGNO
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA
TECNOLOGO M55435700
Processo : STANDARD Edizione : 2005 Data : 13/09/2005 Pagina : 1/172
Area di validità : LASTRATURA Aggiornamento : 04/07/2006 Stato : IN USO
GESTORE: Porcelli
Ente: Manufacturing Engineering BIW – Nome: Tel. : 011 003.3799
Mezzi di Saldatura -
VALIDAZIONI
DPV-Tecn.Veic.
D.P.
Sviluppo Metodologie Industriali
In caso di stampa la copia é da ritenersi non controllata, pertanto, é necessario verificare l'aggiornamento nell'apposito Sito Web.
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Fiat
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FASCICOLO 2
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
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FASCICOLO 1
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PREMESSA
Con sospensione ad equilibratore ( Fig. 1 ), il quale può utilizzare una o due pinze.
Questo sistema é lo standard e rappresenta quasi la totalità degli impieghi nelle
lavorazioni di lastratura.
Il vantaggio di questo sistema è dovuto ad una maggiore ergonomia nel manovrare la
pinza sui punti di saldatura.
Inoltre con il sistema di sospensione ad equilibratore si possono utilizzare due pinze per
ogni saldatrice pensile.
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SOSPENSIONE AD EQUILIBRATORE
(fig. 1)
Allestimento
Allestimento
Saldatrice Pensile
Pinza
Allestimento Pinza
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Vie di corsa
Allestimento
Saldatrice Pensile
Pinza
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VIE DI CORSA
Le vie di corsa hanno il compito di sostenere le saldatrici pensili e gli equilibratori che
sorreggono le pinze.
Le vie di corsa per sostegno degli equilibratori e delle pinze, sono costituite da travi INP
120 opportunamente sagomate.
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Moschettoni
Equilibratore
corde e tiranti
e carrello
di sicurezza
per pinza di saldatura
Carrello e asta
per sostegno
Saldatrice Pensile
Attacchi
per
pinza di saldatura
Fascio cavi
di saldatura
Accessori
Gruppo
cavi di rinvio
L’ALLESTIMENTO HA LA FUNZIONE DI :
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SALDATRICE PENSILE
Struttura portante
( all'interno viene alloggiato il trasformatore )
Elettrovalvole
Armadio per
apparecchiature elettriche
Intensificatore di pressione
Circuito idropneumatico
Controllo di saldatura
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PINZE DI SALDATURA
Sospensione
Pinza P.T.I.
Pinza a “C”
Alla sospensione inoltre sono fissate le impugnature per il comando e la manovra della
pinza.
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FASCICOLO 2
DIS. M55.432605
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La tabella sottostante indica quali sono i valori da rispettare, per la determinazione dello
Tutte le lamiere con spessori non corrispondenti a questi rapporti, non devono essere
accettate, in quanto non garantiscono una saldatura efficiente ed una buona tenuta del
punto.
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LAMIERE PRERIVESTITE
La tabella sottostante indica quali sono i valori da rispettare, per la determinazione dello
Tutte le lamiere con spessori non corrispondenti a questi rapporti, non devono essere
accettate, in quanto non garantiscono una saldatura efficiente ed una buona tenuta del
punto.
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FASCICOLO 3
PER LAMIERE
RIVESTITE M55.432603
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CARATTERISTICHE RICHIESTE
Spessore equivalente delle Forza sugli Potenza della NOTE
lamiere elettrodi (daN) saldatrice
8/10 220 125
10/10 240 125
12/10 280 125
15/10 350 125
18/10 400 125
20/10 450 160
LAMIERE RIVESTITE
CARATTERISTICHE RICHIESTE
Spessore equivalente delle Forza sugli Potenza della NOTE
lamiere elettrodi (daN) saldatrice
8/10 225 125
10/10 260 125
12/10 300 125
15/10 350 125
18/10 400 160
20/10 450 160
Per la determinazione dello spessore equivalente occorre fare riferimento alla: “NORMA
PER LA DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE EQUIVALENTE E SALDABILITÀ.
TRA LE LAMIERE dis.M55.432605.
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FASCICOLO 4
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CORRISPONDENZE
SIGLA TIPO DI PINZE
POTENZA IN KVA
CONVENZIONALE FGA COMANDATE
SPP 125/1P n° 1 pinza pneumatica 125
SPP 125/2P n° 2 pinze pneumatiche 125
n° 1pinza pneumatica
SP 125/M 125
n° i pinza idraulica
SPI 125/1P n° 1 pinza idraulica 125
SPI 125/2P n° 2 pinze idrauliche 125
SPP 160/1P n° 1 pinza pneumatica 160
SPP 160/2P n° 2 pinze pneumatiche 160
n° 1pinza pneumatica
SP 160/M 160
n° i pinza idraulica
SPI 160/1P n° 1 pinza idraulica 160
SPI 160/2P n° 2 pinze idrauliche 160
SPP 230/1P n° 1 pinza pneumatica 160
SPP 230/2P n° 2 pinze pneumatiche 160
n° 1pinza pneumatica
SP 230/M 160
n° i pinza idraulica
SPI 230/1P n° 1 pinza idraulica 160
SPI 230/2P n° 2 pinze idrauliche 160
n° 1 pinza pneumatica
P.T.I. -
n° 2 pinze pneumatiche
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FASCICOLO 5
TRASFORMATORE INCORPORATO
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CARATTERISTICHE TECNICHE
La cabina di saldatura per pinze con trasformatore incorporato ( PTI ), contiene tutti gli
organi ed i sistemi per il trattamento e la regolazione dell’energia elettrica, necessari per
una macchina di saldatura a resistenza.
La cabina è completa di:
• Controllo di saldatura a corrente costante
• Interruttore generale
• Interruttore tripolare magnetotermico
• Gruppo compatto di potenza (completo di SCR, innescatore etc.)
• Circuiti di alimentazione ausiliari.
La sua applicazione permette di:
N.B. Per l’installazione della cabina, occorre valutare in fase di studio quale sia la
disposizione dell’area di saldatura e la metodologia migliore da adottare (fissata sul
trespolo, fissata sulla colonna, appesa sulla trave), tenendo in considerazione le quote
d’ingombro.
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FASCICOLO 6
PINZE DI SALDATURA
M55.432601
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INDICE
• Introduzione
Studio e progettazione delle pinze di saldatura.
• Cap. 1
Criteri di scelta della pinza di saldatura.
• Cap. 2
Criteri per lo studio ed il disegno dello:”SCHEMA DISPOSIZIONE ELETTRODI
E PORTAELETTRODI”
• Cap. 3
Criteri per la compilazione della tabella dati tecnici, su pinze a fulcro e fulcro a 90°.
• Cap. 4
Criteri per la compilazione della tabella dati tecnici, su pinze a
corsoio e “C”.
• Cap. 5
Concetti ergonomici.
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INTRODUZIONE
NOTE GENERALI
Per determinare lo spessore equivalente, dei diversi accoppiamenti delle lamiere, occorre
consultare “LA NORMA PER LA DETERMINAZIONE DELLO SPESSORE
EQUIVALENTE E SALDABILITA’ TRA LE LAMIERE “ Dis. M55.432605.
Dopo aver determinato questo dato occorre consultare le seguenti tabelle:
POTENZA SALDATRICI PENSILI E FORZA SUGLI ELETTRODI PER LAMIERE
NON RIVESTITE Dis. M55.432602.
POTENZA SALDATRICI PENSILI E FORZA SUGLI ELETTRODI PER LAMIERE
RIVESTITE Dis. M55.432603.
Lo scopo di queste tabelle è quello di determinare la saldabilità delle lamiere, la forza
sugli elettrodi che la pinza deve esercitare e la potenza del trasformatore della saldatrice.
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L montaggio L bracci D
Ingombro
Q
Q attrezzatura
Sp. 1
Interasse
Sp. 2
Ø Attacco
Sezione di saldatura
Corpo pinza
Montaggio pinza
4) Per determinare il momento motore (M) di ogni singola pinza occorre moltiplicare il
momento motore (M oppure Mmin oppure Mmax) * D.
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Si esaminano tutte le multisezioni corrispondenti (in scala 1:1), da eseguire con la stessa
pinza.
Lo schema pinza deve essere realizzato in modo tale, da potersi introdurre facilmente
nelle sezioni di saldatura assegnate, senza interferire con l’elemento e/o con
l’attrezzatura.
N.B. Nelle pinze a fulcro, per garantire la qualità del punto di saldatura, lo schema pinza
(elettrodi e portaelettrodi), deve essere eseguito nel rispetto della seguente norma:
L’angolo “ α “ formato dall’intersezione del piano di saldatura col piano passante per il
fulcro pinza ed il punto di contatto degli elettrodi deve essere ≤ 5° / 6° (Vedi figura).
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L
Tabella dati tecnici
per schemi pinza a
Fulcro e Fulcro a 90°
M55.433535
M55.433405
M55.434145
Corsa Corsa Corsa
N° Disegno Quota Carico
Max Max cons.
CORPO PINZA L Max Lavoro Elettrodi
Introduzione
1 2 3 4 5 6 7
M55.433535
M55.433405
M55.434145
Nella colonna 1 devono essere riportati tutti i disegni dei corpi pinza, appartenenti ad una
determinata categoria (fulcro, fulcro 90°, PTI e “C”) o interasse (corsoio).
Nella tabella esemplificativa, sono stati riportati i disegni dei corpi pinza riguardanti la
categoria 125 x 28 delle pinze a fulcro.
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Nella colonna 2 deve essere riportata quota “L“, la quale indica la lunghezza dal fulcro
della pinza al centro della punta degli elettrodi meno l’ingombro di metà snodo (quota C).
Quindi facendo riferimento alla fig. 3 si può facilmente ricavare la quota L nel seguente
modo:
L=X+B–C
Fig. 3
X B
L C
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M
Carico max =
L+C
N.B. In questa colonna si deve tenere in considerazione che il valore del suddetto carico,
non superi quello ammesso dal portaelettrodo impiegato sullo schema.
Pertanto nella tabella si dovrà riportare sul corpo pinza solamente la pressione di lavoro
(vedi colonna 7) idonea per quanto sopra citato, tralasciando inoltre tutti i corpi pinza che
con qualsiasi pressione non soddisfino questi valori.
Nella colonna 4 deve essere riportata la corsa massima di lavoro della pinza.
Corsa max lavoro = ( L + C ) x sen α
Nella colonna 7 deve essere riportata la pressione di lavoro (Mpa) da utilizzare sulla
pinza, considerando le note riportate nella colonna 3.
Per la compilazione della tabella dati tecnici, è sufficiente consultare il fascicolo dei
“CORPI PINZA PER LAVORAZIONI SU POSTI PENSILI“ dis. M55.432604
(Fascicolo 7).
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DATI TECNICI
297 ∗ 0,6
M55.435158 247 ∗ 0,5
198 ∗ 0,4
160 124 20 70 10
428 ∗ 0,6
M55.435188 356 ∗ 0,5
285 ∗ 0,4
N° Disegno Carico Press. Corsa Corsa
Max LAVORO Quota Quota Corsa
Max cons.
CORPO PINZA ( daN ) ( Mpa ) B C Lavoro Introd. Elettrodi
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Per la compilazione della tabella dati tecnici, è sufficiente consultare il fascicolo dei
“CORPI PINZA PER LAVORAZIONI SU POSTI PENSILI“ dis. M55.432604
(Fascicolo 7).
CONCETTI ERGONOMICI
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FASCICOLO 7
M55.432604
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INTRODUZIONE
La finalità di questo fascicolo, è quella di fornire una raccolta completa di corpi pinza da
consultare durante lo studio, per la definizione delle pinze di saldatura da utilizzare.
La raccolta è suddivisa in cinque capitoli, ognuno dei quali, comprende una diversa
tipologia di corpi pinza.
La scelta della tipologia della pinza da utilizzare, è in funzione a quanto specificato sulle
“NORME PER LA PROGETTAZIONE DELLE PINZE DI SALDATURA” dis.
M55.432601.
Nel caso in cui questa raccolta, non dovesse soddisfare tutte le caratteristiche tecniche
richieste sulla lavorazione, si invita l’ente o il fornitore interessato alla progettazione a
contattare i Sistemi di Saldatura, per definire una nuova tipologia del corpo pinza e la
relativa disegnazione da effettuare
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CAPITOLO 1
CORPI PINZA
A FULCRO PNEUMATICHE
E IDROPNEUMATICHE
M55.432604
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Fanno parte di questo capitolo, la serie di pinze definite a FULCRO, in relazione alla loro
forma.
Su queste pinze il serraggio dei portaelettrodi, viene assicurato tramite due tasselli, che
bloccano una parte cilindrica riferita sui due bracci della pinza, permettendo uno
scorrimento longitudinale di +/- 5mm che consente un perfetto allineamento degli
elettrodi.
Le suddette pinze sono divise in due tipologie: con comando pneumatico e
idropneumatico; sono a loro volta suddivise per categorie.
La denominazione CATEGORIA 150 x 35 indica che :
• 150 è l’interasse fra i due bracci della pinza.
• 35 è il diametro dell’attacco cilindrico del portaelettrodo.
175
150
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CAT. 75 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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CAT. 100 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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CAT. 125 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 40/172
CAT. 150 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 41/172
CAT. 175 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 42/172
CAT. 200 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 43/172
CAT. 225 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 44/172
CAT. 250 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 45/172
CAT. 275 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 46/172
CAT. 325 x 28
F
C
Φ 28
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 47/172
CAT. 75 x 35
F
C
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 48/172
CAT. 100 x 35
F
C
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 49/172
CAT. 125 x 35
F
C
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 50/172
CAT. 150 x 35
F
C
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 51/172
CAT. 175 x 35
F
C
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 52/172
CAT. 200 x 35
F
C
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 53/172
CAT. 225 x 35
F
C
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 54/172
CAT. 250 x 35
F
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 55/172
CAT. 275 x 35
F
C
Φ 35
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 56/172
CAT. 325 x 35
Φ 35 C
Φ 19.5
A
B D
F = Forza del cilindro espressa in kg e calcolata con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 57/172
CAT. 125 x 35
Φ 35
125
Φ 19.5
A
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 58/172
CAT. 150 x 35
Φ 35
150
Φ 19.5
A
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 59/172
CAT. 175 x 35
C
Φ 35
175
Φ 19.5
A
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 60/172
CAT. 200 x 35
C
Φ 35
200
Φ 19.5
A
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 61/172
CAT. 225 x 35
C
Φ 35
225
Φ 19.5
A
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 62/172
CAT. 250 x 35
C
Φ 35
250
Φ 19.5
A
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 63/172
CAT. 275 x 35
C
Φ 35
275
Φ 19.5
A
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 64/172
CAT. 300 x 35
C
Φ 35
300
Φ 19.5
A
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 65/172
CAT. 325 x 35
C
325 Φ 35
Φ 19.5
A
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 66/172
CAT. 350 x 35
35
Φ C
350 19.5
Φ
A
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 67/172
CAT. 375 x 35
Φ 35
375
Φ 19.5
A
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 68/172
CAT. 425 x 35
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 69/172
CAT. 470 x 35
470
Φ19.5
A
Φ35
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 70/172
CAT. 500 x 35
500
Φ19.5
A
Φ35
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 71/172
CAT. 550 x 35
550
Φ19.5
A
Φ35
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 72/172
CAT. 600 x 35
600
Φ19.5
A
Φ35
N°
N° disegno del Dimensione Sigla
disegno corpo A B C Mmin Mmax α γ β
cilindro equilibratore commerciale
pinza
M55.435130 M55.435133 240 700 50 264.65 486.32 2° 15.5° 3° 80 - 90 SPECIALE
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 73/172
CAT. 800 x 35
800
Φ19.5
A
Φ35
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 74/172
CAT. 150 x 44
Φ 44
150
Φ 23.5
A
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 75/172
CAT. 250 x 44
Φ 44
250
Φ 23.5
A
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 76/172
CAPITOLO 2
CORPI PINZA
M55.432604
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 77/172
Fanno parte di questo capitolo, la serie di pinze definite FULCRO a 90°, perché
presentano l’attacco dei cavi di saldatura, orientato di 90° verso l’alto rispetto l’asse dei
bracci della pinza.
Su queste pinze il serraggio dei portaelettrodi, viene assicurato tramite due tasselli, che
bloccano una parte cilindrica riferita sui due bracci della pinza, permettendo uno
scorrimento longitudinale di +/- 5mm che consente un perfetto allineamento degli
elettrodi.
Le suddette pinze sono suddivise per categorie.
La denominazione CATEGORIA 75 x 28 indica che :
75 è l’interasse fra i due bracci della pinza.
28 è il diametro dell’attacco cilindrico.
Φ 28
75
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 78/172
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 79/172
CAT. 75 x 28
Φ 19.5
Φ 28
75
A
B C
M= Momento motore espresso il kgm calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 80/172
CAT. 100 x 28
Φ 19.5
Φ 28
100
A
B C
M= Momento motore espresso il kgm calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 81/172
CAT. 125 x 28
Φ 19.5
Φ 28
125
A
B C
M= Momento motore espresso il kgm calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 82/172
CAT. 100 x 35
Φ 19.5
Φ 35
100
A
B C
M= Momento motore espresso il kgm calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 83/172
CAT. 125 x 35
Φ 19.5
Φ 35
125
A
B C
M= Momento motore espresso il kgm calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
α = Angolo apertura lavoro
β = Angolo consumo elettrodo
γ = Angolo max apertura supplementare
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 84/172
CAPITOLO 3
IDROPNEUMATICHE
M55.432604
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 85/172
Fanno parte di questo capitolo, la serie di pinze definite a CORSOIO, in relazione alla
loro forma e funzionamento.
Le suddette pinze sono suddivise in due tipologie:
con apertura semplice
con apertura supplementare automatica.
I cilindri delle pinze con apertura semplice, possono esercitare una forza max. (Q) sugli
elettrodi, che varia da 200 a 420 daN, in base alla pressione utilizzata.
I cilindri delle pinze con apertura supplementare automatica, possono esercitare una forza
max. (Q) sugli elettrodi, che varia da 270 a 380 daN, in base alla pressione utilizzata.
Q Q
Q
Q
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 86/172
tabelle delle:
Dis. M55.432601”
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 87/172
Corsa
Sforzo
lavoro + N° disegno
sul Φ N° disegno Sigla
Interasse corsa del corpo
cilndro cilindro del cilindro commerciale
consumo pinza
daN
elettrodo
90 50.4 70 25 + 10 M55.433300 M55.433255 CP1
110 50.4 70 25 + 10 M55.433310 M55.433255 CP2
125 50.4 70 25 + 10 M55.432860 M55.433255 CP3
160 50.4 70 25 + 10 M55.432870 M55.433255 CP4
110 71.6 80 25 + 10 M55.433340 M55.433280 CP2
125 71.6 80 25 + 10 M55.432945 M55.433280 CP3
160 71.6 80 25 + 10 M55.432960 M55.433280 CP4
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 88/172
Corsa
Sforzo lavoro +
sul apert. N° disegno Sigla
Φ N° disegno del
Interasse cilindro suppl. + del corpo commerci
cilindro cilindro
daN corsa pinza ale
1 atm consumo
elettrodo
110 44.64 80 50+20+10 M55.435156 1PCAAA0250 CPAS5
125 44.64 80 50+20+10 M55.435157 1PCAAA0300 CPAS6
160 44.64 80 50+20+10 M55.435158 1PCAAA0350 CPAS7
110 44.64 80 100+20+10 M55.435195 1PCAAA0550 CPAS8
125 44.64 80 100+20+10 M55.435080 160018360 CPAS1
160 44.64 80 100+20+10 M55.435081 160018365 CPAS3
110 44.64 80 150+20+10 M55.435196 1PCAAA0600 CPAS9
125 44.64 80 150+20+10 M55.435082 160018375 CPAS2
160 44.64 80 150+20+10 M55.435083 160018380 CPAS2
125 66,60 115 50+20+10 M55.435680 1PCAF0001 CPAS1
160 66,60 115 50+20+10 M55.435681 1PCAF0025 CPAS11
200 66,60 115 50+20+10 M55.435682 1PCAF0050 CPAS3
250 66,60 115 50+20+10 M55.435683 1PCAF0075 CPAS2
125 66,60 115 100+20+10 M55.435684 1PCAF0100 CPAS3
160 66,60 115 100+20+10 M55.435685 1PCAF0125 CPAS2
200 66,60 115 100+20+10 M55.435686 1PCAF0150 CPAS12
250 66,60 115 100+20+10 M55.435687 1PCAF0175 CPAS4
125 66,60 115 150+20+10 M55.435688 1PCAF0200 CPAS2
160 66,60 115 150+20+10 M55.435689 1PCAF0225 CPAS12
200 66,60 115 150+20+10 M55.435690 1PCAF0250 CPAS4
250 66,60 115 150+20+10 M55.435691 1PCAF0275 CPAS13
125 74,25 120 100+20+10 M55.435693 1PCAF0325 CPAS3
200 74,25 120 100+20+10 M55.435692 1PCAF0300 CPAS12
125 74,25 120 150+20+10 M55.435694 1PCAF0350 CPAS2
160 74,25 120 150+20+10 M55.435695 1PCAF0375 CPAS12
250 74,25 120 150+20+10 M55.435696 1PCAF0400 CPAS13
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 89/172
Corsa
Sforzo
lavoro +
sul N° disegno del N° disegno del Sigla
Interasse corsa
cilndro corpo pinza cilindro commerciale
consumo
daN
elettrodo
110 100.8 60 + 10 M48.509264 M55.404589 C
90 129.6 20 + 10 M48.508670 M48.420985 C
110 144 45 + 10 M55.404670 M55.404791 C
100 144 50 + 10 M55.404236 M55.404246 C
Corsa
Carico
Carico sul lavoro +
sul
cilindro apert. suppl. N° disegno
cilindro N° disegno Sigla
Interasse (Kg) + del corpo
(Kg) del cilindro commerciale
con 5 bar corsa pinza
con 3 bar
di aria consumo
di aria
elettrodi
110 306.08 555.80 100+25+20 M55.424706 M55.424545 CIDA 1+AA
125 306.08 555.80 125+25+20 M55.424707 M55.424547 CIDA 1+AA
160 306.08 555.80 150+25+20 M55.424708 M55.424548 CIDA 1+AA
110 306.08 555.80 100+25+20 M55.424709 M55.424545 CIDA 1+AA
125 306.08 555.80 125+25+20 M55.424710 M55.424547 CIDA 1+AA
160 306.08 555.80 150+25+20 M55.424711 M55.424548 CIDA 1+AA
110 306.08 555.80 100+25+20 M55.424712 M55.424545 CIDA 2+AA
125 306.08 555.80 125+25+20 M55.424713 M55.424547 CIDA 2+AA
160 306.08 555.80 150+25+20 M55.424714 M55.424548 CIDA 2+AA
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 90/172
75
63
E C
Q cilindro Φ 70
l
Φ 35
120
Q= Sforzo del cilindro espresso il kg calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
I = Interasse
C = Corsa lavoro
E = Corsa consumo elettrodi
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 91/172
75
63 88
E C
Q cilindro Φ 80
l
Φ 35
120 54
Q= Sforzo del cilindro espresso il kg calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
I = Interasse
C = Corsa lavoro
E = Corsa consumo elettrodi
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 92/172
F 79,5
98
E C 54
Q cilindro Φ 80
I
Φ 35
140
90
Q= Sforzo del cilindro espresso il kg calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
I = Interasse
C = Corsa lavoro
E = Corsa consumo elettrodi
F = Corsa di apertura supplementare
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm. La quota di
79,5 non e’ comprensiva di boccola
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 93/172
F 78,5
120
E C 54
Q cilindro Φ115
I
Φ 45
160
100
Q= Sforzo del cilindro espresso il kg calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
I = Interasse
C = Corsa lavoro
E = Corsa consumo elettrodi
F = Corsa di apertura supplementare
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm. La quota di
78,5 non e’ comprensiva di boccola
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 94/172
F 78,5
125
E C 54
Q cilindro Φ120
I
Φ 50
160
110
Q= Sforzo del cilindro espresso il kg calcolato con il rendimento del cilindro pari a
- 10% dello sforzo nominale ed una pressione di lavoro pari ad 1 Kg/cm2
I = Interasse
C = Corsa lavoro
E = Corsa consumo elettrodi
F = Corsa di apertura supplementare
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm. La quota di
78,5 non e’ comprensiva di boccola
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 95/172
A = Interasse
C = Corsa lavoro
E = Corsa consumo elettrodi
C intr. = Corsa di apertura supplementare
V = Volume del liquido spostato
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 96/172
Q
N° disegno N° disegno Q Sigla Dimens.
A B C C intr D E ma V ØS
corpo pinza cilindro min commerc. Equilibr.
x
M55.424706 M55.424545 100 100 171 104 CIDA1+AA 35 – 45
M55.424707 M55.424547 100 130 25 125 196 20 306 555 125 19,5 CIDA1+AA 35 – 45
M55.424710 M55.424547 125 130 25 125 196 20 306 555 125 19,5 CIDA1+AA 35 – 45
M55.424713 M55.424547 160 130 25 125 196 20 306 555 125 19,5 CIDA2+AA 35 – 45
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota D non e’ comprensiva di boccola.
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 97/172
A = Interasse
C = Corsa lavoro
E = Corsa consumo elettrodi
V = Volume del liquido spostato
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 98/172
CAPITOLO 4
M55.432604
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Fiat
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PINZE A “ C “ IDROPNEUMATICHE
Fanno parte di questo capitolo, la serie di pinze definite a “C”, in relazione alla loro
forma.
Nel foglio 3, sono rappresentati un’ampia gamma di bracci pinza, i quali si diversificano
fra di loro per altezza (D), profondità (B) e diametro attacco portaelettrodo.
L’abbinamento dei suddetti bracci pinza, con un cilindro, darà origine ad un corpo pinza.
Le pinze sono suddivise per categorie in relazione con le quote B, D, e diametro attacco
(es. 300 x 401x Ø35 ).
A parità di categoria, la forza max. (Q) del cilindro esercitata sugli elettrodi, si suddivide
in
• 285 daN
• 380 daN.
Q
Q
D
B
Φ 35
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Fiat
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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Φ 22
D
B
Φ 35
N° disegno N° N° disegno
N° rif. B D B D
braccio pinza rif. braccio pinza
1 250 351 M55.432971 7 400 401 M55.432983
2 300 301 M55.432973 8 400 451 M55.432985
3 300 401 M55.432975 9 450 351 M55.432989
4 300 451 M55.432977 10 450 451 M55.432991
5 350 351 M55.432979 11 800 451 M55.432987
6 350 451 M55.432981
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NUMERO DISEGNO 28/09/2009
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corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Q
Q Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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equilibratore
Dimensione
N° disegno N° disegno
Sigla
corpo del A B D E F C L Qmin Qmax V
commercale
pinza cilindro
M55.424785 M55.421500 160 250 351 185 166 25 100 221.60 415 81 45 - 55 AC+AS
M55.424837 M55.424531 160 250 351 160 191 25 125 221.60 415 98 45 - 55 AC+AS
M55.424839 M55.424533 160 250 351 135 216 25 150 221.60 415 114 45 - 55 AC+AS
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Fiat
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E F 45
corsa
consumo
elettrodi
Φ 22 C corsa lavoro
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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equilibratore
Dimensione
N° disegno
N° disegno Sigla
del A B D E F C L Qmin Qmax V
corpo pinza commercale
cilindro
M55.424805 M55.421500 160 300 301 135 166 25 100 221.60 415 81 45 - 55 AC+AS
M55.424787 M55.424500 160 300 401 235 166 25 100 221.60 415 81 45 - 55 AC+AS
M55.424789 M55.424531 160 300 401 210 191 25 125 221.60 415 98 45 - 55 AC+AS
M55.424791 M55.424533 160 300 401 185 216 25 150 221.60 415 114 45 - 55 AC+AS
M55.424793 M55.424531 160 300 451 260 191 25 125 221.60 415 98 55 - 65 AC+AS
M55.424795 M55.424533 160 300 451 235 216 25 150 221.60 415 114 55 - 65 AC+AS
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corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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N° disegno N° disegno Sigla
A B D E F C L Qmin Qmax V
corpo pinza del cilindro commercale
M55.424797 M55.421500 160 350 351 185 166 25 100 221.60 415 81 55 - 65 AC+AS
M55.424799 M55.424531 160 350 351 160 191 25 125 221.60 415 98 55 - 65 AC+AS
M55.424801 M55.424533 160 350 351 135 216 25 150 221.60 415 114 55 - 65 AC+AS
M55.424807 M55.424531 160 350 451 260 191 25 125 221.60 415 98 55 - 65 AC+AS
M55.424809 M55.424533 160 350 451 235 216 25 150 221.60 415 114 55 - 65 AC+AS
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corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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N° disegno N° disegno Sigla
A B D E F C L Qmin Qmax V
corpo pinza del cilindro commercale
M55.424803 M55.421500 160 400 401 235 166 25 100 221.60 415 81 55 - 65 AC+AS
400
M55.424811 M55.424531 160 401 210 191 25 125 221.60 415 98 55 - 65 AC+AS
400
M55.424813 M55.424533 160 401 185 216 25 150 221.60 415 114 55 - 65 AC+AS
400
M55.424815 M55.424531 160 451 260 191 25 125 221.60 415 98 55 - 65 AC+AS
400
M55.424817 M55.424533 160 451 235 216 25 150 221.60 415 114 55 - 65 AC+AS
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E F 45
corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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N° disegno
N° disegno Sigla
corpo A B D E F C L Qmin Qmax V
del cilindro commercale
pinza
M55.424819 M55.421500 160 450 351 185 166 25 100 221.60 415 81 55 - 65 AC+AS
M55.424821 M55.424531 160 450 351 160 191 25 125 221.60 415 98 55 - 65 AC+AS
M55.424823 M55.424533 160 450 351 135 216 25 150 221.60 415 114 55 - 65 AC+AS
M55.424833 M55.424531 160 450 451 260 191 25 125 221.60 415 98 55 - 65 AC+AS
M55.424835 M55.424533 160 450 451 235 216 25 150 221.60 415 114 55 - 65 AC+AS
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corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Q
Q
Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
equilibratore
Dimensione
M55.424831 M55.424533 160 800 451 235 216 25 150 221.60 415 114 80 - 90 AC+AS
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corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Q
Q
Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
equilibratore
Dimensione
M55.424786 M55.424545 160 250 351 185 166 25 100 306.08 555 104 45 - 55 AC+AS
M55.424838 M55.424547 160 250 351 160 191 25 125 306.08 555 125 45 -55 AC+AS
M55.424840 M55.424548 160 250 351 135 216 25 150 306.08 555 150 45 - 55 AC+AS
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E F 45
corsa
consumo
elettrodi
Φ 22 C corsa lavoro
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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equilibratore
Dimensione
N° disegno
N° disegno Sigla
del A B D E F C L Qmin Qmax V
corpo pinza commercale
cilindro
M55.424806 M55.424545 160 300 301 135 166 25 100 306.08 555 104 45 - 55 AC+AS
M55.424788 M55.424545 160 300 401 235 166 25 100 306.08 555 104 45 -55 AC+AS
M55.424790 M55.424547 160 300 401 210 191 25 125 306.08 555 125 45 - 55 AC+AS
M55.424792 M55.424548 160 300 401 185 216 25 150 306.08 555 148 45 - 55 AC+AS
M55.424794 M55.424547 160 300 451 260 191 25 125 306.08 555 125 45 - 55 AC+AS
M55.424796 M55.424548 160 300 451 235 216 25 150 306.08 555 148 45 - 55 AC+AS
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corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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equilibratore
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N° disegno N° disegno Sigla
A B D E F C L Qmin Qmax V
corpo pinza del cilindro commercale
M55.424798 M55.424545 160 350 351 185 166 25 100 306.08 555 104 55 - 65 AC+AS
M55.424800 M55.424547 160 350 351 160 191 25 125 306.08 555 125 55 - 65 AC+AS
M55.424802 M55.424548 160 350 351 135 216 25 150 306.08 555 148 55 - 65 AC+AS
M55.424808 M55.424547 160 350 451 260 191 25 125 306.08 555 125 55 - 65 AC+AS
M55.424810 M55.424548 160 350 451 235 216 25 150 306.08 555 148 55 - 65 AC+AS
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corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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equilibratore
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N° disegno N° disegno Sigla
A B D E F C L Qmin Qmax V
corpo pinza del cilindro commercale
M55.424804 M55.424545 160 400 401 235 166 25 100 306.08 555 104 55 - 65 AC+AS
M55.424812 M55.424547 160 400 401 210 191 25 125 306.08 555 125 55 - 65 AC+AS
M55.424814 M55.424548 160 400 401 185 216 25 150 306.08 555 148 55 - 65 AC+AS
M55.424816 M55.424547 160 400 401 260 191 25 125 306.08 555 125 55 - 65 AC+AS
M55.424818 M55.424548 160 400 401 235 216 25 150 306.08 555 148 55 - 65 AC+AS
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corsa
consumo
elettrodi
Φ 22 C corsa lavoro
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
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equilibratore
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N° disegno N° disegno Sigla
A B D E F C L Qmin Qmax V
corpo pinza del cilindro commercale
M55.424820 M55.424545 160 450 351 185 166 25 100 306.08 555 104 55 - 65 AC+AS
M55.424822 M55.424547 160 450 351 160 191 25 125 306.08 555 125 55 - 65 AC+AS
M55.424824 M55.424548 160 450 351 135 216 25 150 306.08 555 148 55 - 65 AC+AS
M55.424834 M55.424547 160 450 451 260 191 25 125 306.08 555 125 55 - 65 AC+AS
M55.424836 M55.424548 160 450 451 235 216 25 150 306.08 555 148 55 - 65 AC+AS
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corsa
consumo
elettrodi
C corsa lavoro
Q
Q
Φ 22
L
corsa
A
max
introduzione
Φ 35
B
Φ 19.5
D
N.B. Adottare cavetto di rinvio a 90° sulle pinze con corsa oltre 100 mm.
La quota F non e’ comprensiva di boccola.
Su tutti i corpi pinza la corsa consumo elettrodi è 20 mm.
equilibratore
Dimensione
M55.424832 M55.424548 160 800 451 235 216 25 150 306.08 555 148 80-90 AC+AS
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FASCICOLO 8
PINZE DI SALDATURA
Dis. M55.432606
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INDICE
• Premessa
Modalità d’impiego componenti pinze
• Capitolo 1
Elettrodi, Portaelettrodi, Boccole, Bocchettoni, Semianelli.
INTRODUZIONE
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ELETTRODI
Impiegare i normali su tabelle: 62972/00 - 62972/30
PORTAELETTRODI
Impiegare i normali su tabelle: 62910/00 - 62912/00 - 62914/00 -62917/30 - 62968/30 -
62980/30 - 62980/31 - 62980/40 - 62982/30 - 62982/40 -62988/30 - 62988/31 - 62988/40
- 62988/41 - 62988/42 - 62989/30 - 62989/31 62989/40 - 62989/41 - 62989/42 -
62990/30 - 62991/30 - 62993/40 - 62993/41
N.B. Dalle suddette tabelle, occorre evitare l’impiego di tutti i portaelettrodi con
attacco conico Ø 18.
BOCCHETTONI
Impiegare i normali su tabelle: 62994/00 - 62994/01
SEMIANELLI
Impiegare i normali su tabelle: 62995
BOCCOLE
Impiegare i normali su tabelle: 62996
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Nell’impiego dei particolari per la costruzione dello schema pinza, oltre agli standard
Naturalmente nella scelta di questi elementi, occorre valutare una reale impossibilità di
Non essendo possibile fornire una completa documentazione dei componenti a disegno
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FASCICOLO 9
Dis. M55.432609
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INDICE
Introduzione
Scelta e impiego della tipologia di sospensione.
Capitolo 1
Norma per la determinazione della sospensione su pinze a Fulcro
Capitolo 2
Norma per la determinazione della sospensione su pinze a Fulcro 90°
Capitolo 3
Norma per la determinazione della sospensione su pinze a Corsoio
Capitolo 4
Norma per la determinazione della sospensione per pinze a “ C “
Capitolo 5
Norma per la determinazione della sospensione per pinze PTI
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INTRODUZIONE
La finalità che si propone questo fascicolo, è quella di indirizzare il progettista verso una
corretta scelta del tipo di sospensione da adattare alla pinza di saldatura.
Nei capitoli successivi sarà indicato il criterio da adottare per la suddetta scelta, tenendo
conto sia della tipologia della pinza, sia delle varie posizioni che essa dovrà assumere in
fase di lavoro, rispetto alla sua posizione iniziale di riposo.
Si rende noto che nei successivi capitoli, compariranno delle tabelle di ricerca, dove sono
abbinati il numero di disegno del corpo pinza con delle cifre, le quali portano ad
individuare la sigla della sospensione da impiegare con i relativi disegni di massima per
determinare gli ingombri.
SOSPENSIONE NORMALE
La sospensione normale (Fig.1), si deve impiegare quando la pinza mantiene sempre la
stessa posizione, rispetto a quell’iniziale.
Fig. 1
SOSPENSIONE A CERCHIO
La sospensione a cerchio (Fig. 2), si deve impiegare quando la pinza deve compiere una
rotazione da 90°a 180° su se stessa, rispetto alla posizione iniziale.
Fig. 2
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SOSPENSIONE A SEMICERCHIO
La sospensione a semicerchio (Fig. 3), si deve impiegare quando la pinza deve compiere
una rotazione fino a 90° su se stessa, rispetto alla posizione iniziale.
Fig. 3
90°
90°
90°
90°
90°
90°
PREMESSA
Il progettista, durante la scelta della sospensione, dovrà fare riferimento alla tabella sulla
quale sono riportati i numeri di disegno riguardanti i corpi pinza di questa tipologia.
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Secondo il tipo di pinza interessato, si sceglie la relativa tabella come citato in precedenza
nella premessa.
Su ciascuna tabella compaiono tanti rettangoli come sotto indicato:
M55.433515
01 - 06 - 13
In ogni rettangolo è indicato il numero di disegno del corpo pinza e sotto compaiono tre
cifre:
- La prima cifra 01 indica la sospensione normale del corpo pinza indicato.
- La seconda cifra 06 indica la sospensione a cerchio del corpo pinza indicato.
- La terza cifra 13 indica la sospensione a semicerchio del corpo pinza indicato.
Dopo aver scelto una delle tre cifre, si deve fare riferimento alla tabella dove sono
indicate tutte le misure standard, la sigla e il numero di disegno della sospensione.
Esempio:
Impiegando il corpo pinza M55.433515 dove la lavorazione richiede l’utilizzo di
una sospensione a cerchio, si deve scegliere la seconda cifra cioè 06.
M55.433515
01 - 06 - 13
Questa sigla con il numero di disegno dovrà comparire nella colonna della ”SCHEDA
DATI COSTRUTTIVI SALDATRICI PENSILI E PINZE”
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Tipo pneumatico Ø 28
Tipo pneumatico Ø 35
Tipo idropneumatico Ø 35
Tipo idropneumatico Ø 44
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SOSPENSIONE NORMALE
140 a
= =
25
SOSPENSIONE CERCHIO
d
= =
A
Ø
c b
140 25
==
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SOSPENSIONE SEMICERCHIO
140 340
= =
= =
A
Ø
c b
25
==
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PREMESSA
Il progettista, durante la scelta della sospensione, dovrà fare riferimento alla tabella, sulla
quale sono riportati i numeri di disegno riguardanti i corpi pinza di questa tipologia.
M55.433630
A-C
In ogni rettangolo è indicato il numero di disegno del corpo pinza e sotto compaiono due
lettere :
- La prima lettera A indica la sospensione normale del corpo pinza indicato
- La seconda lettera C indica la sospensione a cerchio del corpo pinza indicato
Dopo aver scelto una delle due lettere, si deve fare riferimento alla tabella dove sono
indicate tutte le misure standard, la sigla e il numero di disegno della sospensione.
Esempio:
Impiegando il corpo pinza M55.433630 dove la lavorazione richiede l’utilizzo di
una sospensione a cerchio, si deve scegliere la seconda lettera cioè C
M55.433630
A-C
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Sospensione normale
155
25
45
25
==
90
140
a
= =
Sospensione a Cerchio
320
= =
ØA
b
90
40 25
==
140 100
==
Rif. Sigla sospensione ØA b
C SC 310/VC Std. dis. M55 433514 310 95
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PREMESSA
Il progettista, durante la scelta della sospensione, dovrà fare riferimento alla tabella, sulla
quale sono riportati i numeri di disegno riguardanti i corpi pinza di questa tipologia.
M55.435080
A-C-G
In ogni rettangolo è indicato il numero di disegno del corpo pinza e sotto compaiono tre
lettere :
- La prima lettera A indica la sospensione normale del corpo pinza indicato
- La seconda lettera C indica la sospensione a cerchio del corpo pinza indicato
- La terza lettera G indica la sospensione a semicerchio del corpo pinza indicato
Dopo aver scelto una delle tre lettere, si deve fare riferimento alla tabella dove sono
indicate tutte le misure standard, la sigla e il numero di disegno della sospensione.
Esempio:
Impiegando il corpo pinza M55.435080 dove la lavorazione richiede l’utilizzo di
una sospensione a cerchio, si deve scegliere la seconda cifra cioè C
M55.435080
A-C-G
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Sospensione normale b
= =
c
a
d
50 = =
130 260
= =
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Sospensione a cerchio
g
20 = =
ØA
b
50 c
160 f d e
Sospensione a semicerchio
ØA
45
30
70 b
==
150 280
= =
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M55.432870 M55.432960
A-C-D B-C-E
Sospensione normale
b
= =
90
a
20
50 = =
130 260
= =
Sospensione a cerchio
d
= =
A
20
Ø
b
50 40
160
90 c 90
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Sospensione a semicerchio
ØA
70
30
70 b
==
150 280
= =
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Sospensione normale
a
= =
R
b
c
50 d
= =
150 e
= =
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Sospensione a cerchio
A
Ø b
c
50 d
==
160 e
= =
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Sospensione a semicerchio
ØA
b c
70 d
==
160 e
= =
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PREMESSA
Il progettista durante la scelta della sospensione, dovrà fare riferimento alla tabella sulla
quale, sono riportati i numeri di disegno riguardanti i corpi pinza di questa tipologia.
Sospensione normale
Si deve impiegare, quando il cilindro della pinza lavora parallelamente al piano banco
dell’attrezzatura, come rappresentato in fig.1.
Fig. 1
Sospensione a bandella
Si deve impiegare sulle pinze di notevoli dimensioni, infatti la bandella, tramite i sui fori,
permette di bilanciare la pinza.
Adottando questo tipo di sospensione, il cilindro della pinza lavora perpendicolarmente al
piano banco dell’attrezzatura, come rappresentato in fig..2
Sospensione a bandella
Fig. 2
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Sospensione verticale
Sospensione verticale
Sospensione verticale
Fig. 3 Fig. 4
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M55.424785
A-D
In ogni rettangolo è indicato il numero di disegno del corpo pinza e sotto compaiono due
lettere ( solamente una lettera se occorre una sospensione a bandella ).
- La prima lettera A indica la sospensione verticale del corpo pinza indicato
- La seconda lettera D indica la sospensione normale del corpo pinza indicato
Dopo aver scelto una delle due lettere, si deve fare riferimento alla tabella dove sono
indicate tutte le misure standard, la sigla e il numero di disegno della sospensione.
Esempio:
Impiegando il corpo pinza M55.424785 dove la lavorazione richiede
l’utilizzo di una sospensione normale, si deve scegliere la seconda
lettera cioè D
M55.424785
A-D
Questa sigla con il numero di disegno dovrà comparire nella ”SCHEDA DATI
COSTRUTTIVI SALDATRICI PENSILI E PINZE” .
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Sospensione verticale
45
25
a
==
b 100
c = =
280
= =
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Sospensione a bandella
40
b
d
50 100 25
==
a
Asse pinza
c
Sospensione normale
280
= =
a
125
25
25
110
==
R50
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FASCICOLO 10
Dis. M55.432611
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INDICE
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
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Per eseguire una corretta progettazione e disegnazione degli schemi vie di corsa,
riguardanti linee o attrezzi di saldatura, occorre conoscere il ciclo di lavorazione, dove sia
specificata la disposizione e la quantità delle saldatrici e pinze.
Lo studio delle vie di corsa, deve essere eseguito con un complessivo generale della linea
o dell’attrezzo, su cui si ha evidenziato il sottogruppo da saldare, occorre inoltre essere a
conoscenza delle coordinate punti di saldatura ( x,y,z ) relative ad ogni pinza.
Il disegno dello schema deve essere eseguito in scala 1:20, rappresentare i profili quotati
delle travi su cui vengono appese saldatrici e pinze, l’ingombro della linea o
dell’attrezzatura, il figurino ed i reticoli dell’elemento (ved. Fig.1).
La finalità del suddetto schema, è quella di indicare un esatto percorso che saldatrici e
pinze devono effettuare per raggiungere il punto di saldatura nel modo più ergonomico
possibile da parte dll’operatore.
Il suddetto disegno dovrà servire all’ente “Tecnologie Impianti Cantieri e Sistemi di
Trasporto”, per la costruzione delle travi di ripartizione ed alla ditta costruttrice delle
saldatrici per la costruzione dei semianelli o carriponte.
4200
1200
1200
500
900
1200
1400
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La priorità da rispettare per un corretto studio delle vie di corsa aventi lo scopo di
facilitare la manovra manuale delle pinze di saldatura è l’ergonomia.
A tale scopo il progettista deve immedesimarsi nell’operatore simulandone mentalmente i
movimenti, scegliendo le soluzioni che possono ridurre al minimo il suo sforzo fisico, per
far compiere alla pinza tutte le evoluzioni richieste dal ciclo operativo.
Occorre quindi eseguire lo studio che tiene conto di quanto segue:
• peso, la forma e le dimensioni della pinza.
• non può assumere due posizioni orizzontali/verticale rispetto al piano di lavoro
• della rigidità dei movimenti causata dal cavo di saldatura con tutti i tubi che lo
fasciano
• della distanza della trave di sostegno della saldatrice e quello della pinza, vincolata
dalla lunghezza del cavo di saldatura
• dell’altezza alla quale si deve installare la saldatrice
• dell’altezza dal filo pavimento alle travi di sostegno
• del maggiore ingombro dell’attrezzo rispetto al sottogruppo
• degli spazi ed i passaggi necessari all’operatore, per l’esecuzione delle saldature e
per il transito delle operazioni di carico e scarico degli elementi.
• dei profili e posizioni delle travi idonei per portare la pinza sul punto di saldatura
N.B. Il progettista che noti l’incompatibilità sulle lavorazioni da eseguire, sia per
posizioni non raggiungibili o per evoluzioni impossibili della pinza, deve richiedere
immediatamente la modifica del ciclo di lavoro.
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A
B
Simbolo A B Impiego
Per sostegno e scorrimento carrelli che sostengono le pinza di
INP 120 120 58
saldatura (RAL6017 – RAL2004)
Per sostegno e scorrimento carrelli che sostengono le saldatrici.
INP 160 160 74
(RAL 9010)
600
S.P.
750
INP 160
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A INP 120
500
INP 160
B
I
C
r
Attrezzo
500
INP 160
II
B
B
I
C
C
F
I r
r Attrezzo Attrezzo
Attrezzo Attrezzo
A
C
II
II
C
I
ΦD
I
r
Attrezzo Attrezzo
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A F A
E
500
500
II
VI I
B
r r
C
C
III
= =
H
Attrezzo Paranco
INP 120
r
IV
C
INP 160
V
A 500
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Tipo A
A + 400 A + 400
= = = =
150
max 1800
III II I
B
IV
= =
Attrezzo Paranco
400
150
II I INP 160
IV III
INP 120
N.B Nella movimentazione dei carrellini che sostengono le pinze II e III, bisogna
tenere conto della lunghezza delle stesse per non avere interferenze.
Tipo C
200
II I
IV III
= =
Attrezzo Paranco
III II I
IV
INP 160
INP 120
N.B. Nella movimentazione dei carrellini che sostengono le pinze II e III, bisogna
tenere conto della lunghezza delle stesse per non avere interferenze.
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E H F
VALORI A B C ØD min min * **
R
MINIMO 1400 850 900 1400
NORMALE 2000 1000 1100 1800 150 300 ÷ 500 300 150 600
MASSIMO 2200 1200 1200 2200
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FASCICOLO 11
Dis. M55.432607
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INTRODUZIONE
Lo scopo della presente guida è quella di indirizzare il progettista alla corretta
compilazione della:
“SCHEDA DATI COSTRUTTIVI SALDATRICI PENSILI E PINZE “
A) Ordinazione
B) Installazione
C) Gestione nella fase produttiva
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INDICE
Cap. 1
Guida alla compilazione dei dati generici
Cap. 2
Guida alla compilazione dei dati sulle Saldatrici Pensili
Cap. 3
Guida alla compilazione dei dati sugli allestimenti
Cap. 4
Guida alla compilazione dei dati sulle pinze di saldatura
Cap. 5
Guida alla compilazione delle modifiche e note
Capitolo 1
Capitolo 5
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CAPITOLO 1
DATI GENERICI
Capitolo 1
Figura 1 Figura 2
CAPITOLO 5
Note e modifiche
Capitolo 5
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CAPITOLO 1
A. Nella casella SCHEDA indicare il numero progressivo della numerazione che deve
essere richiesto all’ente Sistemi di Saldatura.
B. Nella casella FOGLIO indicare il numero progressivo del foglio.
C. Nella casella COMPILATORE il nome del compilatore o della ditta esecutrice.
D. Nella casella DATA la data di compilazione scheda.
E. Nella casella TIPO Indicare la sigla del modello.
F. Nella casella STAB. indicare lo stabilimento utilizzatore.
G. Nella casella TENS. ALIM.indicare la tensione di alimentazione nell’area di lavoro.
H. Nella casella FREQ. indicare la frequenza di corrente nello stabilimento utilizzatore
(50 Hz per stabilimenti Italia ed Europa, 60 Hz per stabilimenti in Sud America).
I. Nella casella LAVORAZIONE si deve indicare la denominazione del sottogruppo.
J. Nella casella OP indicare il numero dell’operazione.
K. Nella casella MATR. indicare il numero di matricola dell’elemento
L. Nella casella SCHEMA DISP. VIE DI CORSA indicare il numero di disegno dello
schema vie di corsa, il quale deve essere richiesto ai Sistemi di Saldatura.
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Figura 2
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Figura 1
46824338
Figura 2
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CAPITOLO 2
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Colonna 1:
Indicare lo stesso numero di riferimento che la saldatrice riporta sulla pianta schematica
(vedi cap.1 fg. 6).
N.B. Se sulle saldatrici venengono installate pinze con lo stesso numero di riferimento, il
numero di riferimento non cambia.
Colonna 2:
Indicare il volume (cm3) del cilindro intensificatore (solo per le saldatrici che impiegano
pinze idrauliche o idropneumatiche).
Colonna 3:
Indicare quanti programmi di saldatura richiede la pinza.
Colonna 4:
Indicare su quale pinza occorra l’apertura supplementare automatica.
Colonna 5:
Indicare la quantità delle saldatrici.
Colonna 6:
Indicare la sigla convenzionale della saldatrice.
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CAPITOLO 3
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Colonna 7:
Indicare con la lettera A l’allestimento pneumatico, con la lettera B quello idraulico.
Colonna 8:
Indicare il tipo di sospensione necessaria per ogni pinza.
N.B. Di norma la corda semplice viene impiegata per pinze sospese in verticale, il
parallelogramma per quelle in orizzontale, ad arco (con un n° di disegno specifico)
impiegato sul mascherone imbastitura della scocca oppure sulle linee di riparazione.
Colonna 9:
Indicare il carico (daN) dell’equilibratore necessario per il bilanciamento della pinza
utilizzata, consultando il fascicolo 7 del manuale.
Colonna 10:
Indicare il diametro (mm) dell’attacco del cavo di rinvio della pinza utilizzata,
consultando il fascicolo 7 del manuale.
Colonna 11:
Indicare la lunghezza (mm) del cavo di rinvio della pinza.
Colonna 12:
Indicare la sezione (mm 2) del cavo di rinvio della pinza.
N.B. Per pinze di normale impiego la sezione del cavo deve essere di 150 mm2; per
pinze che saldano forti spessori deve essere di 200 mm2.
Colonna 13:
Indicare con una crocetta nel riquadro se occorre il cavo di rinvio con attacco a 90°.
N.B. Da impiegare solamente per pinze a corsoio con apertura supplementare automatica
e pinze a “C”, la cui corsa superi i 100 mm.
Colonna 14:
Indicare la lunghezza (mm) del cavo di saldatura per ogni pinza.
N.B. Normalmente per pinze sospese in orizzontale la lunghezza del cavo deve essere di
2130 mm; per quelle in verticale di 2440 mm; per impieghi speciali impiegare i cavi di
3000 mm.
Colonna 15:
Indicare la sezione (mm 2) del cavo di saldatura per ogni pinza.
N.B. Per pinze di normale impiego la sezione del cavo deve essere di 300 mm 2; per
pinze che saldano forti spessori di 400 mm 2.
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CAPITOLO 5
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Colonna 16:
Indicare (con numeri romani) lo stesso numero di riferimento che la pinza riporta sulla
pianta schematica (vedi cap.1 fg.6).
Colonna 17:
Il numero d’impiego della pinza dovrà essere compilato solamente dai Sistemi di
Saldatura.
Colonna 18:
Indicare il numero di disegno dello schema pinza utilizzato, il quale deve essere richiesto
ai Sistemi di Saldatura.
Colonna 19:
Indicare il numero di disegno del corpo pinza utilizzato in base alla scelta effettuata,
consultando il fascicolo 7 del manuale.
Colonna 20:
Indicare il numero di disegno o la sigla del fornitore del cilindro della pinza utilizzata,
consultando il fascicolo 7 del manuale.
Colonna 21:
Indicare la tipologia del corpo pinza utilizzato (fulcro,corsoio, etc.), consultando il
fascicolo 7 del manuale
Colonna 22:
Indicare il volume del cilindro della pinza utilizzata (solo per pinze idrauliche o
idropneumatiche), consultando il fascicolo 7 del manuale.
Colonna 23:
Indicare se occorre l’apertura supplementare sulla pinza utilizzata, consultando il
fascicolo 7 del manuale.
Colonna 24:
Indicare con una crocetta quando occorre il giunto TEWI sulla pinza utilizzata.
N.B. Il giunto TEWI deve essere utilizzato solamente quando la pinza durante il lavoro
esegue una rotazione oltre i 90° sul piano orizzontale o verticale, rispetto alla sua
posizione di riposo.
Colonna 25:
Indicare la tipologia della sospensione della pinza utilizzata, consultando il fascicolo 9 del
manuale.
Colonna 26:
Indicare la quantità delle pinza utilizzata.
Colonna 27:
Indicare la quantità di riserva per ogni pinza utilizzata.
N.B. La quantità di riserva deve essere in relazione al n° di impiego della pinza, quando
la quantità di pinze con lo stesso n° di impiego non supera le 4 unità, la riserva sarà 1.
Modifiche:
NUMERO DISEGNO 28/09/2009
Fiat
Fiat Group Automobiles SpA M55435700 Pag. 172/172
Nel settore “MODIFICHE” devono essere indicate tutte le modifiche o note riguardanti le
lavorazioni indicate sulla scheda, tali modifiche debbono essere segnalate ai Sistemi di
Saldatura, i quali dovranno inviare la documentazione aggiornata agli stabilimenti
interessati.
Modifiche: