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GHERARDO COLOMBO - PERDONO

RESPONSABILE

La regola non coincide con la punizione che quest'ultima può essere prevista in caso
di trasgressione ma può anche mancare.
Se la regola coincidesse con la punizione ci sarebbe una incompatibilità con il
perdono.

Per quanto riguarda l'omicidio di Lorenzo ucciso da un altro ragazzo, abbiamo due
prospettive una che quella della madre della vittima che afferma che il reo non
avrebbe voluto ucciderlo, sicuramente ci sono delle problematiche c'è un retroscena
dietro. la seconda è quella dell'amico della vittima che afferma che il reo dovrebbe
crepare tra le mura del carcere.
La prima prospettiva è rivolta verso l'altro, di comprensione dell'altro di condivisione
dei suoi problemi.
La seconda prospettiva ha per base la negazione l'esclusione l’allontanamento.

Attraverso le regole si può vivere insieme le persone sanno quale comportamento


adoperare. la cultura il modo di pensare influenzano le regole dello stare insieme, e
determinare cosa è giusto e ingiusto.

Soprattutto in passato la cultura coincideva con la religione e le regole erano dettate


direttamente dalla religione è da questa ritenute giuste Quindi la legge era la parola
di dio. Che dipende dal modo in cui la si interpreta ma la cultura optava Per la legge
del taglione la vendetta illimitata Occhio per occhio dente per dente.

Anche se l'insegnamento di Gesù porto a perseguire l'inclusione accoglimento,


Comunque la società continuava a essere organizzata secondo il modello della
legge del taglione e quindi attraverso la discriminazione e Rapportarsi all'esterno
attraverso la guerra.

Strumento per realizzare la convivenza sta nell’obbedienza. si ubbidisce non per


forza della ragione ma perché si teme una sofferenza Maggiore della disobbedienza.
Quando non si riconosce che l'altro è uguale a se stessi la morte la tortura la
privazione della Libertà sono accettate e si trasformano in regola in legge, Diventano
il modo di rispondere alla violazione della legge.

Il pensiero di Von Spee e quello di Locke insiste sulla separazione tra


organizzazione civile della società e religione, hanno costituito passi rilevanti sulla
strada della separazione tra Il peccato e il reato. hanno accolto gli argomenti di
Cesare Beccaria dei delitti delle pene, abolizione pena di morte.
Dopo le due grandi guerre il punto di partenza non poteva che essere, considerare
l’individuo come dignità è portatore di diritti inalienabili.
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo proclamata il 10 dicembre del 1948 a
Parigi, tutti gli esseri umani nascono uguali in dignità e diritti articolo 1.
Proprio nel riconoscimento della dignità in quanto tale può trovare spazio il perdono
nel sistema organizzativo della società.

Il riconoscimento della persona e dei suoi diritti fondamentali è rimasto però un


principio la dichiarazione universale è quotidianamente disattesa nella maggior parte
del mondo.
In Italia la Costituzione che invece è legge ha efficacia vincolante, si è inserita in un
sistema normativo per esempio nell'articolo 27 riconosciuta la dignità della persona
viene stabilito che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di
umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Nel modo comune di pensare la risposta reato nell'opinione pubblica consiste in una
richiesta di maggiore severità delle pene E’ soltanto in pochi si pongono il problema
del recupero alla società di chi ha infranto le leggi.

Ritornato dal carcere minorile dopo 3 anni di detenzione, il suo villaggio di origine gli
negò ogni riconciliazione, si impicca per disperazione dopo sei settimane dalla sua
lettera di addio…. perché gli uomini non perdonano mai…..

Retribuzione come criterio informatore della risposta alla trasgressione, L'idea


retribuzionista della pena è fondata sull'idea che sia giusta l'esclusione.
Ma riconoscere dignità nell'altro equivale dare all'altro lo stesso valore che si dà a
se stessi. il carcere quindi non solo non rispetta la dignità di chi lo subisce ma non
rispetta dignità e diritti di terzi estranei (parenti dei detenuti) alla trasgressione.

Lo strumento della detenzione serve a ridurre la devianza a fare in modo che le


persone non commettono più reati.
Alcuni luoghi comuni che non corrispondono alla realtà:
chi è chiuso in prigione sta meglio di chi sta fuori, chi ha commesso un omicidio o
uno stupro una rapina dopo due giorni è fuori,

Incutere paura insegna sicuramente a obbedire L'obbedienza obbliga ma non


convince Chi è obbligato a seguire una regola lo fa perché teme di essere controllato
e di essere scoperto invece chi osserva la regola per convinzione non ha bisogno di
controllo perché lui stesso è il primo controllore e mette in pratica la regola perché
vuole farlo.
Il problema si risolve riducendo la devianza non aumentando la repressione.
La sanzione svolge una funzione positiva quando la regola da violare è minima
Quasi inesistente Allora il controllo funziona per esempio superare il limite di velocità
in autostrada.
L'atteggiamento culturale chi esce dal carcere Non può essere riammesso alla
società la retribuzione non si ferma nel momento in cui la pena è stata scontata del
tutto ma prosegue anche dopo, la persona scarcerata trova difficilmente un lavoro
un'abitazione un opportunità di reinserirsi nella società.

e d'altra parte puramente illusorio che il carcere ha il potere di riparare la vittima la


lesione dei diritti della sua dignità della sua persona. perché la vittima dalla
sofferenza del colpevole riceve solo esclusivamente la soddisfazione del desiderio di
vendetta.
La vittima non è riparata, non è aiutata a superare il trauma, non è assistita nel
recuperare per quanto possibile l'integrità perduta.
La pena retributiva non svolge funzioni di prevenzione, non serve a riabilitare le
persone, costa tantissimo alle persone alla collettività, non ha capacità riparative nei
confronti della vittima.

C'è un'alternativa alla teoria basata sul premio e il castigo, ci si può relazionare
armoniosamente, La soluzione non è costituita dalla retribuzione Ma dalla
riconciliazione. Diventa centrale proprio la disponibilità al perdono all'accoglienza.
Il significato di perdono sta nella conferma del reato nel recupero della relazione.
chi perdona fa dono di qualcosa a qualcun altro.
Il perdono perché si effettivo presuppone una relazione responsabile. CHI Perdona
ha la responsabilità di ri-accettare, CHI è perdonato ha la responsabilità di essere
ri-accettato. Entrambi hanno la responsabilità della ricucitura della relazione che era
stata strappata.
CHI offre il perdono ha la responsabilità di generare fiducia di accogliere, CHI lo
riceve ha la responsabilità di ricostruire la relazione, di accettare l'inclusione e di
garantire che eviterà nel futuro di assumere gli atteggiamenti lesivi del reato. Le parti
coinvolte in questo rapporto non sono soltanto il trasgressore e la vittima ma anche
la comunità, se la collettività non assume l'atteggiamento di disponibilità al
reingresso, la riconciliazione rimane fatto privato.

La giustizia riparativa consapevole che il crimine causa danni a persone e comunità


sostiene che la giustizia debba riparare quei danni e che alle parti debba essere
permesso di partecipare al processo. responsabilizzazione dell'accusato riparazione
alla vittima, piena partecipazione da parte della vittima, dell'accusato e della
comunità.

Solidarietà invece di individualismo, inclusione invece di esclusione. non sarebbe


possibile oggi dal momento che la società è strutturata sulla discriminazione ma
possono essere introdotti dei progressivi cambiamenti per allontanare la sanzione
nella pratica della retribuzione.
Il Consiglio d'Europa 1999 ha emanato la RACCOMANDAZIONE sulla mediazione
penale Come qualsiasi procedura per la quale vittima e colpevole sono messi in
condizione di partecipare attivamente alla soluzione delle difficoltà derivanti dal reato
con l'aiuto di un mediatore. Trattandosi di una raccomandazione il documento non è
vincolante per gli Stati che possono quindi decidere se aderirvi oppure no.
Vittima e colpevole partecipano insieme attivamente per la soluzione con l'aiuto di
un mediatore raggiungendo un accordo come risultato del procedimento riparativo.

In Italia non esiste Dunque una disciplina legislativa di giustizia riparativa e di


mediazione

Un'occasione mancata con la legge numero 103/2017 che ha delegato il governo


alla riforma dell’ ordinamento penitenziario a migliorare le condizioni di vita all'interno
del carcere e prevedere l'introduzione di attività di giustizia riparativa, in ogni caso le
disposizioni sulla giustizia riparativa non hanno trovato alcuno sbocco.
CHADIA ARAB - FRAGOLE le donne invisibili
della migrazione stagionale

La regione di Huelva i marocchini la chiamano LOUIL OU IBLA


LOUIL (qualcosa che non va bene) IBLA (cose da non fare, perverse)
La coltivazione delle Fragole ha generato forti movimenti migratori l’ ingaggio di
migliaia di donne migranti.
La Provincia di Huelva è uno dei siti di raccolta e produzione di fragole più grandi
d'Europa, pensata per assicurare la sopravvivenza dell'Agricoltura intensiva e
combattere allo stesso tempo di immigrazione clandestina.
Oggi la preferenza va proprio alle marocchine mentre i paesi dell'est sono
progressivamente entrati in Unione Europea questi contratti Quindi non avevano più
senso dal momento che le donne rumene polacche bulgare potevano circolare
liberamente. Inoltre le popolazioni dell'est hanno iniziato a rivendicare i propri diritti a
sindacalizzarsi, ed è nato a Cartaya il progetto della circolazione migratoria delle
stagionali marocchine tra Marocco e Spagna.

Questo programma tra Marocco e Spagna risponde a un triplice obiettivo


1 Necessità economica della Spagna
2 controllo dei flussi migratori dell'Unione Europea
3 sviluppo dei paesi d'origine Marocco
Il progetto di contratti in origine si inscrive nel quadro del programma AENEAS
lanciato nel 2004 e finanziato dall'Unione Europea con l'obiettivo di contrastare
l'immigrazione clandestina In questo programma che si scrive la convenzione tra il
comune di CARTAYA e ANAPEC.
Nel 2008 è stata creata la FUTEH per coinvolgere i lavoratori mediatori responsabili
del programma di migrazione circolare in cui si inquadra la venuta delle donne
marocchine, questi programmi permettono il reclutamento in Marocco da parte della
ANAPEC e l'accompagnamento in Spagna attraverso la FUTEH.
Il successo della migrazione circolare dipende dal fatto che le donne tornino
effettivamente in Marocco.

Le lavoratrici marocchine sono di gran lunga Preferite, precisa uno dei responsabili
del progetto perché sono più docili operose e sottomesse rispetto alle donne delle
altre nazionalità con le senegalesi il tentativo non è andato a buon fine.

Le condizioni per determinare il profilo di una donna:


Essere donna tra i 25 e 40 anni con esperienza nel settore agricolo provenire dalla
zona rurale, avere almeno un figlio che abbia meno di 18 anni, essere divorziata o
vedova si è sposata presentare un'autocertificazione del marito in cui autorizza la
moglie a partire. queste condizioni consentono a Spagna e Marocco di garantirsi il
rientro delle donne.
ANAPEC gestisce la selezione, assume un ruolo di inquadramento solo nel paese
d'origine mentre si dice impotente riguardo le difficoltà che possono sopraggiungere
in Spagna.
I punti da migliorare secondo ANAPEC: assistenza sul posto, le condizioni di lavoro
e alloggio, la sensibilizzazione all'immigrazione legale, la formazione e
l'alfabetizzazione.

FASI DELL’ IMMIGRAZIONE


FASE 1 PARTENZA DAL MAROCCO: Sei in Marocco l'accompagnamento è seguito
dall’ ANAPEC in Spagna è il comune di CARTAYA a occuparsene attraverso la
FUTEH. Il Mediatore dell ANAPEC Spiega loro come si svolgerà la partenza e dà
appuntamento al porto di Tangeri. Un ora dopo vengo accolte al porto di Tarifa da
mediatore della FUTEH.

FASE 2 ACCOGLIENZA DELLE DONNE A TARIFA : La Malik Verifica i Passaporti e


fa salire le donne su un pullman la maggior parte delle donne è qui per la prima volta
hanno paura Malik le assicura spiega come si svolgerà il lavoro dà informazioni e
consigli Sul comportamento da tenere, devono rispettarsi tra loro, non provocare
conflitti, diffidare degli uomini marocchini perché alcuni di loro ela inciteranno a
scappare, diffidare anche di coloro che potrebbero proporre dei documenti ma che in
realtà cercano solo di sfruttarle, e di non darsi alla macchia alla clandestinità.

FASE 3 INSEDIAMENTO NEL LUOGO DI LAVORO: Le giovani donne vengono


accompagnate direttamente nel posto dove vivranno, vengono poi sistemate in
quattro per camera all'interno di alloggi stabili o prefabbricati, la cucina e bagni sono
in comune e spesso il ritorno dal lavoro è un momento delicato perché le ragazze
sono nervose, l'uso delle parti comuni può essere fonte di conflitti.
La spesa una difficoltà aggiuntiva la cooperativa dovrebbe prevedere almeno uno
spostamento a settimana in pullman affinché le donne possano fare la spesa ma la
regola non è sempre rispettata, l'azienda in cui si trovano è a 7 km dal supermercato
e di solito le donne fanno autostop per 1€ un servizio di trasporto clandestino.

LEPE LA VETRINA(RAPPRESENTAZIONE) Sono rare le cooperative che trattano le


proprie lavoratrici con rispetto, si tratta di una visita preparata che non permette di
vedere il quotidiano, sembra questa cooperativa sia utilizzata come VETRINA del
successo della migrazione circolare, bisognerebbe tornare senza preavviso. Inoltre
questa cooperativa non è rappresentativa delle altre della Provincia di Huelva.

FASE 4 LA FORMAZIONE: La FUTEH A messa a disposizione delle donne diversi


tipi di corsi lingua, prevenzione dei rischi, igiene. il corso sui rischi è molto
apprezzato dalle donne ma resta insufficiente.
FASE 5 IL RITORNO CONCORDATO O OBBLIGATO: Ritorno concordato è previsto
con il termine del contratto una volta finito il lavoro.
il ritorno obbligato quando si verificano problemi e il datore di lavoro ha la possibilità
di licenziarle e di mandarle nel loro paese, il comune di CARTAYA gestisce anche il
rientro, la riammissione e l'espulsione di queste donne nel loro paese di origine.

Nel 2017 la FUTEH non esiste più da 5 anni, Tutti i miglioramenti previsti sono
scomparsi, da quando non ci sono più i mediatori padroni fanno quello che vogliono.

I motivi principali che spingono le lavoratrici stagionali alla migrazione circolare sono
il guadagno e l'aiuto che potranno dare alla famiglia, Vorrebbero avere i documenti e
poter scegliere loro di circolare liberamente.
Si tratta di donne povere, rurali, precarie e vulnerabili che non sono mai partite e mai
hanno pensato di farlo prima di questa esperienza.
Si può dire che la metà delle donne trova la vita in comune positiva e l'altra metà
negativa. tra gli elementi positivi amicizia solidarietà, tra gli elementi negativi
conflitti competizione incomprensioni.
il 65% delle donne dice di non essere iscritto alla Previdenza Sociale di non avere
alcuna assicurazione medica, eppure i funzionari del comune di cartaya hanno detto
che le donne avevano accesso alla Previdenza Sociale da contratto.

Tuttavia le spagnole lavorano molto di rado alla raccolta delle fragole, lavorano in
fabbrica o nell'amministrazione di conseguenza i salari sono più elevati rispetto alle
marocchine. le stagionali non hanno modo di ottenere una promozione sociale.

UNA TRIPLICE DISCRIMINAZIONE il sesso, la classe, la razza.


Alcuni giornalisti marocchini hanno descritto il loro lavoro in Spagna come la nuova
forma di schiavismo.
hartmann aggiunge che sarebbe più pertinente parlare delle nostre società
definendole non solo capitaliste ma anche patriarcali e bianche.

Molte donne dicono di essere più sicura al ritorno dalla Spagna e questo è il
cambiamento più significativo, di riuscire a prendere le decisioni da sole, di
essere considerate in maniera differente dopo il ritorno.

Anche i rapporti con il vicinato sono cambiati, Alcune donne raccontano di avere
vicini che prima le ignoravano è che oggi rivolgono loro la parola. Sentono di essere
più rispettate. ALTRE donne raccontano dei vicini al contrario hanno smesso di
parlare con loro a causa dell'immagine negativa che spesso viene associata alle
lavoratrici stagionali. (RAPPRESENTAZIONI)

La stragrande maggioranza delle donne interpellate sostiene che il cambiamento più


importante è quello finanziario ed economico.
In primo piano c'è la crescita del loro salario
al secondo posto è fatto di parlare più facilmente un ambiente maschile
al terzo posto il potere decisionale in famiglia
per ultime Libertà ed emancipazione che sono comunque importanti nel processo
del cambiamento.
PUNTI POSITIVI il denaro guadagnato, Libertà, fiducia, Miglioramento condizioni
abitative e Diritti Sociali e legali. in merito alle condizioni di lavoro e diritti umani,
hanno l'impressione di essere state trattate meglio in Spagna che in Marocco.
Nuovi rapporti amicali con altre donne e hanno imparato a gestire contare i soldi.
PUNTI NEGATIVI separazione dalla famiglia in particolare dai figli, alloggio, la
lingua laddove certe donne rispondono Che diritti sono rispettati altre segnalo invece
che diritti sono assenti.

L’esempio di Kenza è una donna che è stata licenziata dal suo datore di lavoro per
aver partecipato a una manifestazione e perché è sindacalizzata. Parla di abusi
sessuali da parte dei datori di lavoro che se ne approfittano, gli orari di lavoro non
sono rispettati, il salario è basso rispetto alla Spagna a volte si fanno ora aggiuntive
ma non sapendo contare non sanno se padroni le pagano davvero, non ci sono ferie
nemmeno giorni festivi.

La cura di sé stesse prima e Marocco non si faceva attenzione a se stessa la propria


igiene, avere una doccia a disposizione e nessun figlio a cui badare permette alle
donne di avere più tempo da dedicare alla propria cura.

Alcune marocchine dopo la stagione delle Fragole con una presa di coscienza
scelgono di divorziare, e tendono una guadagnare più libertà e sono in genere
quelle che rimangono in Spagna.

EVOLUZIONE DELL'ABBIGLIAMENTO E LE RAPPRESENTAZIONI CHE NE


CONSEGUONO, DALLA DJELLABA AI JEANS
Il pantalone simboleggia la mascolinità e quindi il potere come testimoniato dall
espressione “portare i pantaloni” private dei diritti e destinate a risiedere nel proprio
genere a loro i pantaloni sono interdetti. il pantalone accompagna ogni trasgressione
che affianca la strada dell'emancipazione femminile.
Nel caso delle lavoratrici stagionali il jeans rappresenta un elemento di
emancipazione e anche un capo pratico per lavorare.
Altre donne si vestono nello stesso modo in cui lavoravano in Marocco. quelle che
invece in Spagna usano jeans comunque non sono in contraddizione con loro valori.
jeans=puttana

Le stagionali, madri buone che lavorando all'estero provvedono alle necessità della
famiglia rimasta in Marocco. Madri cattive assente da casa non adempiono a ruolo
di madre e di moglie non si occupano di lavori domestici e donna sposata che ha
anche delle relazioni sessuali con un altro uomo o che sì prostituirebbe.
Lo stigma della prostituzione in realtà la prostituzione in questa popolazione un
fenomeno del tutto marginale ed è estraneo alla realtà delle donne incontrate.
si confonde la prostituzione con la libertà sessuale delle donne.

LE STAGIONALI Il termine si rifà alla stagionalità del lavoro della raccolta delle
fragole che si svolge da febbraio a giugno.
La migrazione circolare permette alle donne di non essere clandestine Ma neppure
regolari obbligandole alla circolazione tra due paesi imponendo loro sistema
immigrazione che non hanno scelto, le donne non si integrano nello spazio di arrivo.
quelle che fuggono vengono chiamate “fuggitive” dalle istituzioni marocchine,
“svanite” da quelle spagnole, “clandestine” dall'unione europea.

Lo HRIG mercato della manodopera femminile senza documenti, sfruttate da


spagnoli e marocchini, ma è per queste donne opportunità di rimanere e provare a
mettere in regola la propria situazione.

La migrazione circolare che aveva come obiettivo l'ottenimento di manodopera


regolare e temporanea ha finito per creare nuove clandestine.

Le donne che decidono di rimanere in Spagna non hanno altra scelta che trovarsi un
connazionale o uomo spagnolo piu anziano per aiutarsi, Mettendo in pratica uno
scambio economico sessuale.

IMMIGRAZIONE USA E GETTA


La migrazione permette di migliorare rapidamente le condizioni di vita ma in maniera
temporanea Ma quando non potranno più partire cosa avranno guadagnato? e ciò
che è successo a cominciare a 2012. responsabili sono molteplici le responsabilità
sono condivise ben più complesse.

Le donne spagnole avrebbero tollerato queste condizioni? NO! avrebbero accettato


la separazione per tre mesi dai propri figli? NO! di conseguenza sono andati a
cercare non molto lontano lavoratrici docili da inquadrare all'interno di criteri rigidi.
.
Ricordiamoci l'episodio dei guanti cui le marocchine, impaurite sono rimaste in
silenzio Hanno continuato a lavorare a mani nude rovinando per sempre le loro
mani.
GILLES RECKINGER - ARANCE AMARE IL
NUOVO VOLTO DELLA SCHIAVITU’ IN ITALIA

Tra 2009-2011 è stata svolta una ricerca etnografica a Lampedusa dove era convinto
che avrebbe conosciuto i profughi, le loro storie, i loro sogni, loro preoccupazioni. Ma
a Lampedusa è stato molto difficile entrare in contatto con i profughi, le autorità
facevano di tutto per nasconderli alla vista del pubblico.
Da anni lo Stato Italiano garantiva la prima accoglienza a Lampedusa e poi tutti I
migranti venivano trasferiti in Calabria e in Sicilia.

Rosarno è apparso brevemente le notizie di cronaca dove c'è stata una rivolta da
parte di africani impegnati nella raccolta delle arance. la coltivazione di frutta e
verdura in italia del Sud spesso ricorre a lavoratori irregolari, la loro inesistenza
giuridica li rende particolarmente sfruttabili.
La legge stabilisce che sulla richiesta d'asilo deve essere presa entro un mese e che
la procedura deve concludersi entro 6 mesi.

La persona riconosciuta come rifugiato a causa di persecuzione per motivi di razza,


religione, nazionalità, appartenenza ai sensi della convenzione di Ginevra del 1951
in Italia è concesso un permesso di soggiorno valido per 5 anni.
i beneficiari di protezione sussidiaria Non sono riconosciuti come rifugiati Ma
come persona ai quali è stato causato un grave danno. la situazione beneficiari di
protezione sussidiaria è molto più precaria di quella di rifugiati riconosciuti.

Durante la procedura la maggior parte dei migranti deve andarsene dal campo e
viene abbandonato a se stesso per sopravvivere vengono occupati come lavoratori
pagati a giornata nell'ambito dell'Agricoltura in condizioni di precarietà.

In Italia i richiedenti asilo respinti ricevono un foglio di via un documento sul quale è
presente la decisione di espulsione e dopodiché devo lasciare il paese entro 15
giorni. senza documenti senza denaro non possono lasciare il paese quindi devono
rimanere in Italia in modo illegale. queste persone devono accettare qualsiasi tipo di
lavoro per sopravvivere. Crotone è il più grande centro di identificazione ed
espulsione in Italia.

Avviene una segregazione di genere i maschi vanno a sud per una forte domanda
di lavoro manuale agricoltura. le donne al Nord per lavoro da badante.

In Libia c'era molto lavoro, si guadagnava bene, le persone erano in grado di inviare
abbastanza soldi a casa. ma quando è iniziata la guerra tutto si è fatto più difficile a
differenza della Libia qui in Italia non gli è permesso lavorare.
Molte persone hanno risentito degli effetti dell' accordo bilaterale tra Italia e Libia che
Berlusconi ha firmato personalmente con Gheddafi nel 2009 in cambio del
finanziamento italiano Gheddafi si è impegnato a prendere provvedimenti contro le
partenze di potenziali migranti, e ha permesso all'Italia di pattugliare sulle acque
libiche arrestando così Molte persone solo per il colore della loro pelle che nelle
prigioni sono state sottoposte a molti maltrattamenti.

La traversata in mare per arrivare a Lampedusa è molto dura, in queste circostanze


molte persone muoiono, altre vengono salvate dalle navi della polizia e portati nei
campi di accoglienza di Lampedusa.

Il trattamento sanitario delle persone senza un diritto di soggiorno regolare era


vietato per legge fino a pochi anni fa ed era soggetto a denuncia ma molti migranti
non sanno che questa legge è stata ribaltata. altri hanno poca fiducia negli ospedali
ricevono sempre e solo farmaci e spesso non vengono Curati nel modo giusto.

Vivono in baracche di lamiere tende a forma di iglù ricoperte di plastica e cartone


non ci si può sedere Perché tutto intorno c'è fango e lo sporco È indescrivibile c'è
puzza di feci, servizi igienici assenti, docce con acqua fredda. a un centinaio di metri
dalla città nessuno sembra interessarsi dell'esistenza di queste condizioni di vita. si
spostano a piedi alcuni in bicicletta e le distanze che devono percorrere per
raggiungere i loro alloggi sono notevoli.

Nei colloqui dichiarano di essere venuti in Europa per lavorare per guadagnarsi da
vivere ma questa affermazione li spinge ad uscire dalla categoria dei rifugiati
tutelabili, di entrare nella categoria Dei migranti economici che sono giuridicamente
e socialmente svalutati.

La catena di produzione è caratterizzata da un basso fabbisogno di capitale e


un'elevata richiesta di lavoro umano, La maggior parte delle fasi della Catena Non è
trasparente.
Intermediari sono il cuore del problema acquistano le arance dei produttori
attraverso la contrattazione dei prezzi e le portano nord Italia nelle aziende di
commercio all'ingrosso. il potere di mercato e la politica economica delle aziende
internazionali del settore alimentare dei discount spinge più verso il basso i prezzi
degli agrumi, in questo modo si crea uno sbilanciamento tra il valore reale di un
prodotto e il suo prezzo di vendita, ai contadini rimane così poco che per molti non
vale più la pena di raccogliere le arance, alle condizioni di salario offerte la gente del
posto non è più disposta a lavorare, nonostante l'alto tasso di disoccupazione in
Calabria.
I lavoratori africani vengono ingaggiati senza contratti regolari senza di loro le
aziende di produzione Europea non sarebbero più in grado di competere sul mercato
mondiale degli agrumi. spesso i contratti di lavoro emessi sono falsificati, una pratica
comune in tutto il sud Italia è quella di assumere sulla carta un parente per un breve
periodo di tempo ma di far svolgere il lavoro in modo clandestino ad un migrante In
modo tale che il parente può prendere la disoccupazione. condizioni di lavoro simili
si trovano anche nella zona di Saluzzo in Piemonte a dimostrazione del fatto che il
problema non esiste solo nelle regioni povere del sud Italia.

Guadagni dalla raccolta di arance sono scarsi €25 al giorno per 13 ore lavorative per
il servizio del datore di lavoro che fa raccogliendoli per le strade e portandoli al
lavoro I migranti devono pagare €5 e a volte devono guidare loro i furgoni.
i conducenti spesso sono Caporali capisquadra, provenienti dall'Africa, noti ai
datori di lavoro come lavoratori affidabili. i caporali sono gli unici intermediari tra
datore di lavoro e lavoratori.
Il caporale è anche responsabile per il conteggio delle cassette piene, se trova una
cassa con frutti raccolti per sbaglio ancora verde o ammuffiti, spesso detrae è
un'intera cassa dal salario del lavoratore, a volte punisce un'intera squadra.

Rosarno è il Point of no Return il punto finale da cui troppo spesso non c'è il ritorno.

Nel gennaio del 2010 a Rosarno i lavoratori dei campi si erano ribellati contro
l'oppressione e le loro condizioni di vita e di lavoro disumane.
la rivolta era stata preceduta dalla Ndrangheta che aveva sparato nei campi a
diversi braccianti neri, i media parlarono della mafia nera numerosi africani furono
portati via da Rosarno.
Sì scoprii che la violenza in città non era stata causata dai migranti ma dalla gente
del posto comunque la rivolta non ha cambiato le condizioni di lavoro.

etnologo ha dato alcuni abitanti delle baraccopoli delle macchine fotografiche digitali
per documentare la loro vita quotidiana. cosa importante rendere visibile al pubblico
le loro condizioni di vita.

Dopo le arance si spostano in campania per raccogliere le fragole e poi i pomodori in


provincia di Foggia. viaggi sono lunghi, costosi, rischiosi. la maggior parte delle
volte acquistano un biglietto solo per una parte del viaggio e poi rimangono sul treno
fino a quando non vengono scoperti. viaggiando così ci vogliono due giorni interi
dalla Puglia a Rosarno.

Per quanto riguarda i braccianti rumeni la loro situazione è migliore di quella degli
africani vivono in appartamenti in tre o quattro 5 persone e costa tra i 200 €300 al
mese e sono assicurati.
Ci sono anche baraccopoli nel bosco su pietre, mattoni, pneumatici si trovano
grandi baracche che sono avvolte in cartone ricoperti da molti strati di pellicola di
plastica per un ulteriore isolamento. il cibo è per terra.

Qui a Rosarno la maggior parte delle persone non è gentile con loro, altrove non era
così nemmeno in Sicilia. Una persona si è tolto la vita perché non riusciva a
sopportare questo stato si è sdraiato sui binari.

ONG ASSISTANCE È un'organizzazione Umanitaria globale che fornisce assistenza


medica nelle aree di crisi, inizialmente questo è stato fatto con un pullman
trasformato in un unità medica, è disponibile ad orari prestabiliti in diverse località.
nel caso di Rosarno gli orari erano sconosciuti agli immigrati. i volontari
indossavano magliette con una grande scritta “io non ti denuncio” stampata in
diverse lingue, ASSISTANCE si è sempre rifiutata di denunciare I migranti.
si tratta di un'importante iniziativa a livello privato che non riesce ad arrivare da
aiutare in modo sufficiente a causa del gran numero di immigrati a Rosarno e delle
limitate risorse finanziarie disponibili. Manca completamente iniziativa sostenuta
dalle autorità pubbliche.

Il campo profughi Caltanissetta riunisce sotto lo stesso tetto tre diverse strutture
giuridiche.
1 centro di identificazione ed espulsione
2 centro di accoglienza iniziale
3 centro di accoglienza per i richiedenti asilo
questa concentrazione indica una criminalizzazione di tutti i migranti irregolari e
conflitto tra diversi gruppi. ci sono molti migranti fuori dai cancelli e dalle alte
recinzioni del Campo molti non sono venuti in Italia passando per Lampedusa ma
per altre vie, a causa della burocrazia sovraccarica molti di loro aspettano fuori dal
cancello del campo giorno dopo giorno sempre più affamati.
la Maggior parte di loro, ha irritazioni cutanee e altre malattie dovute al fatto di
vivere in questo luogo, si nutrono di cibi scaduti e pasti scartati. queste persone non
compaiono in nessuna statistica ufficialmente non esistono, non hanno la possibilità
di ricevere alcun tipo di sostegno, nessuna ONG si preoccupa del loro destino.

Le tende del Ministero dell'Interno sono state utilizzate solo per un anno e mezzo ed
erano ancora in buone condizioni invece di smontarle sono state strappate con
noncuranza ora stanno lì e rovinano l'ambiente. Il capo della ONG a cui era stata
affidata l'amministrazione della prima tendopoli aveva chiesto illegalmente un prezzo
di affitto ai residenti. Era stato arrestato per questo motivo.

Nei prossimi decenni l'Europa Sarà messa a dura prova dal fatto che i numerosi
immigrati clandestini invecchieranno qui senza Assicurazioni sanitarie o
pensionistica indeboliti dal duro lavoro fisico segnati da traumi non curati.
Il ghetto Si differenzia dalla tendopoli di Rosarno per il modo in cui sono costruite le
capanne. non c'è traccia di una presenza dell'amministrazione pubblica, una città
che è stata costruita nel corso di 20 anni.

Poiché l'intera amministrazione comunale eletta era in carcere per accuse di mafia, il
nuovo sindaco ha sostenuto la soluzione che prevedeva la riconversione degli edifici
residenziali vuoti sul territorio comunale e la loro dotazione per I migranti a causa
della continua emigrazione dei calabresi la quantità di case vuote presenti è
notevole.

Una delle pratiche ricattatoria delle grandi piattaforme di Commercio di frutta del
nord è quella di ordinare un camion con merce fresca ma di non scaricarla dopo
l'arrivo, aspettando che la frutta inizi a deteriorarsi per poi inviare un'email una foto
della merce e chiedere cosa fare, se rispedirla indietro o prenderla in consegna un
prezzo ancora più conveniente.
dopo la consegna i frutti vengono lavati, quelli difettosi vengono scartati a mano
segue poi un trattamento con prodotti chimici e conservanti. i frutti più piccoli
hanno un sapore più intenso perché contengono meno acqua per essi si ottengono
prezzi migliori, Questa categoria viene esportata nei paesi in Germania e in Francia.
I frutti più grandi considerati inferiori Sono venduti in Polonia Repubblica Ceca e
altri paesi dell'Europa orientale.

ECONOMIA CRIMINALE
Opera sia in ambito legale che in ambito illegale, mantiene stretti i rapporti con il
mondo politico e finanziario. la borghesia mafiosa in grado di spostare enormi flussi
di capitali in tutto il mondo e di investire in tutte le aree del pianeta soprattutto in
attività legali. una delle strategie più importanti e quella di impedire lo sviluppo
economico sociale e culturale Nel proprio territorio. e nell'interesse della borghesia
mafiosa che livello di istruzione in Calabria sia basso che le persone rimangono
intrappolate nella povertà nella passività.
La borghesia mafiosa si avvale di esperti finanziari e legali a livello nazionale e
internazionale, che consentono di continuare a investire nell'economia legale e di
riciclare il capitale ottenuto dal crimine.

ALTROMERCATO
Importante organizzazione di commercio equo e solidale supporto ai produttori
italiani proprio come quelli del cosiddetto terzo mondo, fornisce prefinanziamenti e
pagamenti equi, mira a creare un modello alternativo all'attuale sistema capitalistico
coniugando la sostenibilità economica con il rispetto dei diritti dell'individuo e della
comunità dell'ambiente.
Il cellulare è un bene indispensabile, serve come legame con la famiglia, scambio di
informazioni tra di loro e sostituzione dell'indirizzo di casa. I migranti vengono
avvisati per telefono quando devono ritirare o rinnovare i loro documenti. La maggior
parte di loro spende la quasi totalità del proprio stipendio per le spese telefoniche
per il sostegno alle famiglie in Africa.

Episodi in cui il migrante che necessitava di soccorso ma l'ambulanza non è mai


arrivata e che quest'ultimo doveva raggiungere autonomamente l'ospedale.
Oppure vi episodi di violenza a sfondo razzista dove le persone del posto hanno
picchiato i migranti.

La schiavitù moderna in Sicilia c'è la raccolta delle olive a Rosarno la raccolta delle
arance oggi pomodori puoi lavorare per un mese o 10 ma in un anno non si
guadagna più di €1000 in questo modo. Questa è la schiavitù moderno non ti
mettono in catene ma lo fanno mentalmente.

a Malta ci sono posti di lavoro ben retribuiti nell'edilizia per chi sa parlare inglese
anche questo non è un lavoro assicurato ma il guadagno supera i €1000 al mese e
si può vivere gratuitamente in un appartamento Però anche lì colore della pelle e
Crea nuovi problemi.

La mostra fotografica nel dicembre 2014, Lussemburgo BITTER ORANGES,


AFRICAN MIGRANT WORKERS IN CALABRIA
Museo storico dell'isola di gorée.

In Europa la migrazione è presentata come fattore di crisi. una volta arrivati in Italia,
I migranti sono intrappolati all'interno dell'Europa senza documenti senza denaro
non possono più uscire. ma in quanto non cittadini, essi rientrano in una categoria
che ricorda fuorilegge e lavoratori aggiornata nel Medioevo. non hanno altra scelta
se non quella di lavorare in condizioni che la gente del posto da tempo si rifiuta di
accettare. (esercito di riserva)
La nuova schiavitù sebbene la migrazione sia respinta nei discorsi pubblici e nei
media, il potenziale economico ad esso associato viene sfruttato.
All'interno dell'Europa le logiche coloniali riproducono le condizioni di sfruttamento in
cui gli schiavi neri lontani dai centri economici europei, lavorano per salari da fame
per incrementare la prosperità degli Europei stessi.
Il ricorso al lavoro sottopagato Dei migranti per finanziare lo stile di vita occidentale
non è un'emergenza Umanitaria ma un modello di produzione.

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