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Edoardo Sanguineti

Nasce a Quinto amare (Genova)nel 1930. A quattro anni si traferisce a Torino dove il
padre aveva trovato un impiego. A Torlno compie gli studi e inizia la carriera univer-
sitaria, poi proseguita a Salerno e a Genova, dove ha ricoperto la cattedra di Lettera-
tura italiana. È stato collaboratore delle riviste <<IPverri>>, <<Marcatré>> e <<euindici>> e
tra i principali promotori, già dalla metà degli anni Cinquanta, della neoavanguardia,
polemicamente contrapposta al Neorealismo dell'immediato dopoguerra. Ha colla-
borato anche con esponenti dell'avanguardia musicale come Luciano Berio, e con il
regista teatrale Luca Ronconi, per il quale ha predisposto l'adattamento dell'Orlando
Furioso di Ludovico Ariosto. Come critico letterario - ha lavorato soprattutto con
<<Paese sera>> - ha contribuito alla rivalutazione di autori dell'avanguardia storica del
Novecento come Gian Pietro Lucini e Mario Morasso. Muore a Genova nel 2O10.

Nel 1956 viene pubblicata I'opera che costituisce il suo esordio poetico: Laborintus.
Essa segna una svolta fondamentale nella poesia italiana, ancora oscillante tra la linea
ermetica e quella realistica. ilautore propone qui una sua personalissima e originalis-
sima formula, che ha come modelli di riferimento il Surrealismo, l'avanguardia di pri-
mo Novecento, la psicoanalisi junghiana, e autori come T. S. Eliot eEzraPound, la cui
centralità nel Novecento stentava ad essere riconosciuta nel panorama letterario ita-
liano. Per altro, tra i modelli di riferimento non si può dimenticare Dante Alighieri,
che è o g getto di specifici studi accademici finterpretazione iti Malebolge, Tre stuili
danteschi,196l,II realismoiliDante,1966), sia per la struttura compositiva del testo
sia per la scelta di plurilinguismo che porta ad accostare voci di lingue diverse in un
impasto del tutto nuovo. ilidea che sostiene il progetto di destrutturazione linguistica
è quella di uscire dalle strettoie imposte dal linguaggio della società tecnologica e
capitalistica con un nuovo modello di significazione. Questo complesso lavoro di rie-
laborazione, approfondito nell'attività di ricerca universitaria con gli scritti sulla let-
teratura contemporanea sono raccolti insieme nel volume intitolato, con un'allusione
dantesca, Triperuno (fg0+). La riflessione teorica condotta dall'autore parallelamente
alla produzione poetica insieme agli esponenti della neoavanguardia si racCoglie nel-
le indicazioni contenute nell'Appendice dell'antologial.lVovissimi da lui curata (tgOO),
nel lavoro del Gruppo 63, soprattutto negli atti del convegno di Palermo del 1965 dedi-
cato al romanzo sperimentale, e nell'antologiaPoesia delNovecento (tgOg). Da questa
rielaborazione critica del proprio percorso hanno origine i romanzi Capriccioitalia-
no (tgOg), il rifacimento del romanzo classico di Petronio Ilgiocoiletsatyricon(fgZO),
e Il gioco dell'oca (rgzr[ Ma nasce anche un diverso percorso poetico che muove da
Wirrwarr (tgzz),raccolta che comprende i precedenti T.A.L (1968) eReisehililer, dove
Ia vicenda privata e il recupero dei valori minimi della quotidianità hanno il soprav-
vento rispetto alle tematiche generali affrontate in precedenza. euesta linea si affina
con Postlrarten (1918),le cartoline postali nelle quali I'autore affida minimali rifles-
sioni sul quotidiano e prosegue conStracciafoglio (tg80),scartabello (tggt),ruovissi-
mumTestamentum (fg86) e Bisbiilis (fggZ), ove si fa più evidente I'autoironia che
deriva dalla disillusione e dallo scetticismo circa la possibilità di uscire dalle condizio-
ni tecnologico-comunicative che Ia società oggi offre.

,/2o4'. RtcosrRuzloNE E svtLUppo NEL DopocUERRA. vERSo uNn soctetÀ croaRLr


Edoardo Sanguineti
Piangi piangi
OPERA TEMI
Triperuno 1964 . la critica del consumismo

La critica feroce al consumismo indotto dalla società moderna sidispiega quiattraver-


so I'esortazione - «piangi piangi» - che ossessivamente scandisce iltesto fino alla fina-
le liberazione nel suo esatto contrario - ridi ridi -.che introduce l'unico elemento vero e
vitale deltesto:la nascita di un bambino.

Piangl piangi che ti compero una lunga spada blu di plastica, un frigorifero
Bosch in miniatura, un salvadanaio dl terracotta, un quaderno
con tredici righe, un'azlone della Montecatini:
piangi piangi, che ti compero
una piccola maschera antigas, un flacone di sciroppo ricostituente,
un robot, un catechismo con iilustrazioni a colori, una carta geografica
con bandierine vittorlose:
piangi piangi, che ti compero un grosso capidoglio
di gomma piuma, un albero dl Natale, un pirata con una gamba
di legno, un colteilo a serramanico, una be11a scheggia di una be11a
bomba a mano:
piangi piangi, che ti compero tanti francobolli
dell'Algeria francese, tanti succhi di frutta, tante teste di legno,
tante teste di moro, tante teste di morto:
oh ridi ridi, che ti compero
un frateÌlino: che così tu lo chlami per nome: che così tu lo chiaml
Michele.
daTriperuno , ln Segnalibro , Mi a no, Fe tri nel li, I 982.

Metro versi liberl, avolte spezzati in 2 unapiccola... vittoriose: accanto a quiste degli eserciti di soldatini.
due emistichi. Lultimo verso è costi- doni di carattere religioso - il catechi- 3 Algeria francese: fputore allude
tuito da una sola parola. smo in bella edizione («illustrato») - qui alla guerra d'indipendenza che gli
I Montecatini: nota azienda chimica, anche gii strumenti per giocare aÌla algerini combatterono contro Ia po-
al centro dello sviluppo industriale guerra, come Ia maschera antigas e la tenza coloniale francese tra il 1954 e
degli anni'60. carta geografica per segnare le con- il 1962 k<tante teste...»).

Questa poesia è un sforma tutto in merce. Così, I'invito sarcastico al


atto di denuncia contro le ingiustizie e gli ingan- pianto, si accompagna alla soddisfazione di
ni che vengono perpetrati dalla società nei con- richieste superflue, che vanno dal giocattolo alla
fronti dell'individuo. L'apparente tono ironico, maschera antigas. Come dire: il mondo attuale è
quindi, non deve trarre in inganno: il poeta lancia trasformato in una grande centro commerciale
la sua accusa risentita contro una società che tra- in cui la soddisfazione dei brutali bisogni rappre-

UruITÀ 3 LA POES]A ]TAL]ANA DEL SECONDO NOVECENTO ''205

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