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Sigmund Freud : Scoperta dell'inconscio e la fondazione della teoria psicoanalitica – Cap.

Verso la psicoanalisi : dall'ipnosi all'analisi psichica


Freud si era interessato alle tecniche terapeutiche basate sulla suggestione in stato di veglia.
Freud inizierà a utilizzare, come tecnica per rimuovere e per indagarne l'origine dei sintomi
dell'isteria il metodo di Breuer.
Breuer utilizzava l'ipnosi per riattivare le emozioni dolorose che avevano accompagnato in origine
l'evento dimenticato e che per diversi motivi non erano state espresse.
In tutti i casi di isteria è possibile individuare una stringente connessione tra i sintomi e un trauma
motivante.
Può essere considerata traumatica qualsiasi esperienza provochi gli affetti penosi del terrore,
dell'angoscia e del dolore psichico.
Attenzione va posta sulla sensibilità della persona colpita piuttosto che sulle caratteristiche
dell'evento.

Importanza della storia psichica e i primi concetti chiave della teoria psicoanalitica :
Freud pone attenzione sugli eventi della storia del paziente.
I sintomi isterici derivano da un blocco associativo che ostacola la scarica degli eccitamenti che
hanno agito nel sistema nervoso.
Il meccanismo di azione della terapia catartica richiama alla coscienza attuale, un po' alla volta, i
traumi insieme agli effetti che li accompagnano permettendo di superare il blocco associativo e di
ottenere la scomparsa dei sintomi.
Le circostanze legate alla vita sessuale e alla repressione dei bisogni sessuali imposta dalle
convenzioni sociali costituiscono la causa della mancata liquidazione degli affetti e delle esperienze
traumatiche.
Protratta astinenza sessuale diventa il fattore nevrotico determinante.
Lo stato di spossatezza appare come il prezzo della vittoria conseguite sui bisogni sessuali. Freud
adotta una nuova tecnica, il metodo della pressione → Tecnica di tipo suggestivo, consiste
nell'esercitare una pressione sulla fronte del paziente sveglio e rilassato, i ricordi si presenterebbero
spontaneamente.
Freud sostiene che la dimenticanza dei ricordi sia motivata, l'amnesia è sostenuta da un meccanismo
attivo la cui forza appare in relazione all'intensità del motivo emozionale che esso è chiamato a
contrastare.
Causa della rimozione è un'impressione spiacevole suscitata dall'incompatibilità dell'idea da
rimuovere con l'insieme delle rappresentazioni dominanti nell'Io.
L'incompatibilità viene risolta allontanando la rappresentazione dalla coscienza rendendola
inaccessibile al ricordo e convertendo l'eccitamento in una innervazione somatica ( sensazioni o
dolori di tipo fisico ).
La difficoltà con cui i pazienti comunicano le immagini e i tentativi di evitare di comunicarle
vengono attribuite all'attivazione di una resistenza che si manifesta rendendo confuse e lacunose le
immagini ricordate.
La resistenza che il paziente oppone è prodotta dal riattivarsi della difesa, della rimozione.
La terapia ruota attorno al riconoscimento della resistenza.
L'obiettivo della terapia è raggiunto soltanto grazie al valore personale del medico che fa del
paziente un collaboratore inducendolo a considerare se stesso con l'interesse obiettivo del
ricercatore .
Rapporto personale tra paziente e medico è in primo piano.
Lavoro terapeutico inapplicabile senza la piena attenzione e collaborazione del paziente,
collaborazione sostenuta dal suo desiderio di liberarsi della sofferenza, trova il principale ostacolo
proprio nei disturbi del rapporto tra paziente e medico.
Tecnica delle libere associazioni → Comunicare senza sottoporre a critica tutto ciò che viene in
mente, il medico deve ascoltare con un'attenzione liberamente fluttuante. Il paziente sceglie il punto
da cui iniziare.
Distinzione tra due tipi di nevrosi :
– Nevrosi d'angoscia ( nevrosi attuali ) → sintomi costituiti da attacchi d'angoscia, vengono
ricondotte a irregolarità e anomalie della vita sessuale attuale.
– Psiconevrosi → dipendono da traumi sessuali sperimentati nell'infanzia.
Freud si concentra sulla vita fantasmatica e sulla sua origine ricollegando i sintomi nevrotici non a
episodi realmente avvenuti ma a fantasie di desiderio. Considera i ricordi dei traumi infantili come
una narrazione leggendaria di fantasie sessuali che avevano colorato la vita infantile e che
nascondono il complesso edipico.

Il sogno e la scoperta dell'inconscio :


Il sogno ha un senso interpretabile e la sua origine sfugge alla coscienza vigile.
Tecnica delle libere associazioni applicate ai sogni.
Il contenuto del sogno si presenta come una facciata ( contenuto manifesto ) che cela il processo che
lo ha creato. Questo processo è un lavoro di trasformazione compiuto a un livello inaccessibile alla
coscienza che utilizza specifici meccanismi onirici per trasformare i pensieri da cui deriva il sogno (
contenuto latente ) e renderli irriconoscibili permettendone l'accesso alla coscienza.
Quattro meccanismi onirici :
– Condensazione → Fa sì che un'unica immagine rappresenti diverse catene associative.
– Spostamento → Permette agli elementi più importanti del contenuto latente di essere rappresentati
da dettagli minimi costituiti da fatti recenti.
– Rappresentazione simbolica → Trasformazione dei pensieri in immagini.
– Elaborazione secondaria → Avviene al risveglio quando il soggetto racconta il sogno, toglie al
sogno la sua apparenza di assurdità e di incoerenza.
Il sogno è un fenomeno normale, è una forma espressiva di impulsi sui quali di giorno pesa una
resistenza e che di notte hanno potuto attingere a forme di eccitamento profonde.
Durante il sogno viene disattivato l'esame di realtà, le informazioni che provengono da processi
esterni vengono attribuite alla realtà esterna e ciò produce l'esperienza allucinatoria del sogno.
La fonte del sogno è individuabile in un desiderio insoddisfatto.
Sogni d'angoscia → Tentativo non riuscito di accantonare, mediante l'appagamento del desiderio, il
disturbo recato al sonno.
Sogno è considerato un soddisfacimento, in forma allucinatoria, di desideri sessuali infantili.
Sogni come compromessi tra la forza esercitata dal desiderio rimosso che spinge per emergere alla
coscienza e la forza che ne blocca l'accesso.
L'interpretazione dei sogni è la via regia che porta alla conoscenza dell'inconscio nella vita psichica.

Sigmund Freud : i concetti fondamentali della psicoanalisi – Cap. 2

Inconscio : il modello topico


Ipotesi che designa una topografia dell'apparato psichico (non ha nulla a che spartire con
l'anatomia).
Il modello spiega il rapporto tra coscienza e inconscio da un punto di vista :
– Topico → Indicando entro quale sistema o fra quali sistemi un atto psichico si svolge
– Dinamico → Fenomeni psichici come risultanti dal conflitto di forze contrapposte
– Energetico → Prendendo in considerazione le quantità di eccitamento e pervenendo ad una loro
stima
Si declina in tre sistemi confinanti :
– Inconscio (INC) → Regolato dal processo primario. Utilizza energia libera. Contenuti costituiti da
desideri istintuali risalenti all'infanzia. Immagini atemporali. Principio di piacere. Assenza di
contraddizione e di negazione. Contenuti possono diventare oggetto della coscienza solo quando i
processi del sistema preconscio vengono retrocessi ad una fase precedente e in seguito subiscono
una profonda trasformazione.
– Preconscio (PREC) → Sistema intermedio. Serbatoio di pensieri e ricordi accessibili interposto
come uno schermo tra il sistema inconscio e il sistema conscio. Utilizza energia legata. I contenuti
dell'INC possono passare al PREC solo se superano il vaglio di un “censore” che determina quali
pensieri possono essere tradotti in parole e quindi accessibili alla coscienza.
– Conscio ( C ) → Contenuti accettabili. Funzione ricondotta alla percezione cosciente degli
eccitamenti sia provenienti dagli organi sensoriali sia provenienti dall'interno dell'apparato stesso.
Sistema regolato dal processo secondario. Sistema razionale. Segue le leggi logiche.
Principio di non contraddizione. Distinzione temporale e spaziale tra i contenuti.
Freud sostiene che gran parte dell'apparato mentale funziona fuori dall'esperienza cosciente.

Sessualità e la teoria della libido :


La sessualità adulta ha le radici nella sessualità infantile.
I nevrotici hanno conservato la loro sessualità allo stato infantile o vi sono stati risospinti.
L'eziologia dei disturbi della sessualità deve essere ricercata nella storia evolutiva dell'individuo,
cioè nei primi anni della sua vita.
Percorso evolutivo della sessualità attraversa una serie di tappe mai compiutamente superate :
– Fase orale → Piacere deriva dalla bocca
– Fase sadico-anale → Piacere deriva dalle mucose legate alla defecazione. Fase caratterizzata da
forte ambivalenza. Entrambi i sessi hanno modalità reattive sia attive sia passive.
Bisessualità costituisce una caratteristica fondamentale della vita psichica.
– Fase fallica → Il bambino attribuisce lo stesso genitale maschile a entrambi i sessi. Enigma della
Sfinge ( enigma della nascita e dell'origine dei bambini ). I bambini fanno teorie sul concepimento e
sulla nascita. Complesso edipico. Bambino nutre intensi desideri erotici nei confronti del genitore
del sesso opposto che risulta essere il primo oggetto di amore e sentimenti ostili o ambivalente nei
confronti del genitore dello stesso sesso. Ciascuno individuo non si limita alle modalità reattive di
un solo sesso ma lascia spazio anche alle reazioni del sesso opposto. Alcune diverse soluzioni del
complesso edipico possono portare al complesso edipico negativo.
– * Maschio → Attaccamento erotico nei confronti della madre. Indotto dall'angoscia di evirazione
rinuncia alla madre e si identifica con il padre conservando una certa misura di relazione affettuosa
con la madre.
– * Femmina → Predilezione erotica per il padre. Riconoscere la propria mancanza del pene fa
avviare il complesso edipico. La bambina non perdona la madre per averla fatta nascere senza il
pene e invidia il maschio. Ciò porta ad abbandonare la madre come oggetto d'amore e la sostituisce
con il padre. La bambina si identifica con la madre e vuole sostituirsi a lei presso il padre.
– Fase di latenza
– Fase genitale → Strutturazione definitiva della vita sessuale. Zone erogene delle fasi precedenti
sono organizzate sotto il primato dei genitali. Tutte concorrono con la loro capacità di fornire
piacere al pieno soddisfacimento sessuale. Vicende che hanno caratterizzato lo svolgimento del
complesso edipico lasciano la propria impronta sulle scelte amorose della sessualità adulta.
Possono verificarsi fissazioni che bloccano il raggiungimento della meta sessuale normale dando
luogo alle perversioni.
Tendenza alla regressione → Tendenza a ritornare a precedenti investimenti pre-genitali. Teorie
delle pulsioni → La spinta a soddisfare i bisogni sessuali dell'uomo proviene da una pulsione. La
pulsione sessuale è attivata dalla libido. Pulsione innesca condotte e comportamenti volti a
soddisfare i bisogni sessuali. Pulsione costituisce una fonte di stimolo interna, continuamente attiva
e crea un continuo stato di squilibrio. Pulsione definita in base a :
– Fonte → L'organo o parte del corpo la cui attività procura piacere e attraverso cui la pulsione si
esprime ( zona erogena ).
– Meta pulsionale → L'azione verso la quale la pulsione spinge.
– Oggetto libidico → Ciò o mediante cui la pulsione raggiunge la sua metà. L'oggetto può essere
rappresentato anche da una parte del proprio corpo.
Sviluppo pulsionale ricondotto a un'antica fase evolutiva, la fase del narcisismo. → L'Io, investito
dalle proprie pulsioni è capace parzialmente di soddisfarle su sé medesimo, le soddisfa
autoeroticamente ed è indifferente al mondo esterno. In seguito l'Io è costretto a rivolgersi agli
oggetti esterni che si rivelano effettivamente in grado di soddisfare questi bisogni. Parte dell'energia
narcisistica viene trasformata in energia pulsionale. Questa fase preliminare è indicata come
narcisismo primario. Conflitto tra l'Io ( vero serbatoio della libido ) e il mondo esterno Differenza
tra lutto e melanconia :
– Lutto → La libido investita sull'oggetto perduto viene resa disponibile per nuovi investimenti
– Melanconia → L'Io si presenta impoverito e svuotato. Gli autorimproveri sono in realtà rivolti
all'oggetto d'amore perso ma vengono distolti e riversati sull'Io.
Freud vede nella ripetizione di eventi dolorosi l'espressione di un principio di funzione preliminare
al principio di piacere.
Teoria delle pulsioni in chiave dualista → Contrapposizione tra le pulsioni sessuali ( autentiche
pulsioni di vita ) e altre pulsioni che, per la loro funzione, portano alla morte.

Teoria strutturale :
Funzionamento della menti in termini di complessi rapporti fra tre strutture legate da rapporti
dinamici e caratterizzate da specifiche qualità psichiche, funzioni e modalità di regolazione interna :
– ES → Totale estraneità alla consapevolezza cosciente. Serbatoio delle pulsioni sessuali e aggressive
da cui deriva l'energia per il proprio funzionamento. Al suo interno sono confinati i contenuti
rimossi. Leggi del processo primario. Ottenere il soddisfacimento seguendo il principio di piacere.
Contenuti esercitano una spinta costante per ottenere il soddisfacimento
– IO → Costituisce il tramite tra l'Es e il mondo esterno. Riceve gli eccitamenti che provengono
dall'esterno e dall'interno della vita psichica. Difende l'apparato dalla stimolazione eccessiva.
– SUPER-IO → Deriva da una modificazione dell'Io. Depositario dei valori e degli ideali.
Rappresentante delle esigenza della moralità. Risale alla fine del complesso
edipico. Esponente dei valori morali, dei divieti dei genitori e dell'ideale dell'Io. Tre
diverse funzioni : – * autosservazione
– * coscienza morale
– * funzione dell'ideale
Sia l'Io che il Super-io sono dinamicamente dipendenti dall'Es, traggono da esso l'energia per il
proprio funzionamento.
Sia l'Es che il Super-io premono sull'Io che a sua volta deve tener conto anche delle richieste del
mondo esterno.
L'Io è al centro di tutto, e frequenti sono i suoi fallimenti, l'Io reagisce ai fallimenti sviluppando
angoscia.
Le forze della rimozione dipendono dalla parte dinamicamente inconscia dell'Io.
L'angoscia non è più considerata come conseguenza di una rimozione non perfettamente riuscita ma
è considerata l'anticipazione di un pericolo interno, di una minaccia proveniente dall'Es o dal
Superio a cui l'Io risponde ricorrendo alla rimozione o a un'altra difesa. La centralità del ruolo
esecutivo dell'Io costruisce il segnale di angoscia.

Tecnica psicoanalitica e il transfert :


Due componenti del transfert :
– Componente positiva → Sentimenti amichevoli e affettuosi, base per un fruttuoso lavoro
terapeutico.
– Componente negativa
Il paziente tende a riprodurre sotto forma di azioni gli elementi dimenticati o rimossi trasferendoli
sul medico.
Il transfert diventa lo strumento essenziale del trattamento analitico. L'obiettivo è identificato nella
rielaborazione della resistenza.
L'analista deve mettere da parte tutti i suoi affetti e imporsi come unica meta quella di condurre nel
modo più corretto possibile il trattamento.
Solo la profonda conoscenza della propria personalità offerta dalla terapia permette all'analista di
funzionare come uno strumento neutro e di poter raccogliere le comunicazioni del paziente senza
inserirvi alcuna distorsione.
Il coinvolgimento emotivo dell'analista ( reazioni controtransferali ) indicano il risultato di
complessi personali non adeguatamente analizzati che rischiano di interferire disturbando la
comprensione del paziente.
Principi di astinenza e neutralità dell'analista.

Melanie Klein : la relazione oggettuale – Cap. 5

La Klein applica la tecnica analitica sui bambini.


Applicazione della psicoanalisi volta a facilitare uno sviluppo sano del bambino.
Uso della psicoanalisi incentrato su un intervento pedagogico piuttosto che di cura.
Bambino nasce ricco di curiosità, prevalentemente rivolte a fatti di natura sessuale. Il compito
dell'educazione consiste nel soddisfare apertamente le curiosità del bambino. La funzione
centrale dell'economia psichica nell'infanzia è rappresentata dal GIOCO.
Gioco come l'equivalente delle libere associazioni nell'adulto, modalità attraverso cui i bambini
esplorano la realtà esterna e mettono in scena i propri conflitti inconsci.
Per la Klein i desideri edipici si manifestano precocemente. Il Super-io è presente fin dall'inizio
della vita.
La Klein mette in risalto il ruolo svolto dalla coppia dei genitori che esclude e perseguita il
bambino. La risoluzione dell'Edipo kleiniano implica la capacità di accettare l'esistenza di una
coppia di cui non si fa parte. La Klein chiama la coppia dei genitori figura parentale combinata.
L'esito di uno sviluppo sano dipende dalle vicissitudini nell'integrazione dei vari oggetti parziali, tra
gli oggetti buono e quelli cattivi.
La teoria evolutiva della Klein si fonda sulle vicissitudini affrontate dall'Io nella relazione con i
propri oggetti interni → Teoria delle relazioni oggettuali

Posizione schizoparanoide e posizione depressiva :


Il sistema psichico è mosso dalla pulsione di vita e da quella di morte.
Concetto di pulsione di morte comprende gli elementi di natura sadica e aggressiva.
L'attivazione della pulsione di morte crea nella psiche del bambino la paura dell'annientamento, che
spinge il bambino a una proiezione difensiva.
L'io, ancora non sufficientemente integrato, si sente minacciato da questi impulsi. L'io rudimentale
del bambino, presente fin dalla nascita, proietta all'esterno la pulsione di morte.
Vita psichica fin dall'inizio è una lotta tra le pulsioni di vita e quelle di morte, proiettando e
introiettando si creano oggetti buoni e cattivi.
L'Io primitivo è da subito attrezzato per avere relazioni con l'esterno.
Il corpo della madre viene vissuto come oggetti parziali. Il seno, in quanto è fonte di
soddisfacimento, è amato e sentito come buono; in quanto è fonte di frustrazione, è odiato e sentito
come cattivo.
Il bambino deve difendere dai propri impulsi distruttivi l'oggetto buono attraverso l'uso di
meccanismi di difesa.
Meccanismo della SCISSIONE è fondamentale in questa fase, tiene separati gli oggetti buoni da
quelli cattivi.
L'uso di meccanismi di difesa è considerato normale dalla Klein, nella maggior parte dei casi la
situazione sarà superata. Quando invece questo funzionamento diventa o rimane prevalente ci si
ritrova di fronte a patologie.
IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA → Quando l'Io mette in atto una scissione, si scinde anche una
parte dell'Io. L'Io non integrato è soggetto a scindere se stesso. Alcune parti del Sé non sono
soltanto scisse, ma vengono anche proiettate in un'altra persona.
Posizione schizoparanoide → ( prima metà del 1° anno ) Il bambino, mosso da impulsi distruttivi, li
proietta sull'oggetto, proietta però anche parti del Sé ritrovandosi così di fronte un oggetto con cui è
parzialmente identificato e da cui si sente al tempo stesso perseguitato. Da qui la necessità di
controllare l'oggetto e non potersene distanziare. L'angoscia che deriva implica la paura della
distruzione del Sé ad opera di oggetti esterni.
Posizione depressiva → ( seconda metà del 1° anno ) Il bambino si rende conto che l'oggetto buono
e l'oggetto cattivo sono lo stesso oggetto e deve fare i conti con il senso di colpa per aver attaccato e
distrutto il proprio oggetto d'amore. La madre ora è vissuta come oggetto totale e quindi come unica
fonte di tutte le gratificazioni e le frustrazioni. L'angoscia che deriva implica le paure concernenti il
destino di altri messi in pericolo dalle fantasie di distruzione e di possesso create dal bambino
stesso.
Il passaggio dalla posizione schizoparanoide a quella depressiva è fondamentale per lo sviluppo del
senso di realtà. Il passaggio però non avviene una volta per tutte.

Contributo kleiniano alla psicoanalisi :


Relazione con la madre acquista una rilevanza fino a quel momento quasi ignorata con
l'approfondimento del periodo pre-edipico dello sviluppo.
La Klein non contrappone un proprio modello al corpus psicoanalitico ufficiale, piuttosto presenta
le proprie idee come una naturale evoluzione ed espansione della psicoanalisi.

Wilfred Bion :
Distinzione tra la forma normale e quella patologica di identificazione proiettiva :
– Forma patologica → Coincide con la visione della Klein.
– Forma normale → Tentativo di comunicare uno stato emotivo facendolo vivere all'altro. Rapporto
contenuto-contenitore. Il bambino (contenuto) non è in grado di gestire, vista la propria immaturità,
gli stati affettivi e perciò li proietta nella madre (contenitore) che li digerisce al posto del bambino e
glieli restituisce più elaborati.
Questa funzione di elaborazione mentale svolta dalla madre viene definita REVERIE, essa è la
capacità della madre di svolgere la funzione di contenitore delle proiezioni anche violente del
bambino e di trasformarle in elementi pensabili.

Donald Winnicott : la relazione madre-bambino in psicoanalisi – Cap. 7

Interesse rivolto ai processi all'interno della matrice relazionale che portano allo sviluppo di una
membrana limitante tra il “me” e il “non me” dove la realtà oggettuale esterna e quella psichica
interna iniziano a esistere.
Osservazione diretta del comportamento del neonato con la madre.
Sé centrale già presente alla nascita, grazie alle cure materna si sviluppa un Sé individuale e intero
in grado di discriminare tra un Me e un non-Me.
Esiste fin dalla nascita un Io non ancora sviluppato che organizza l'elaborazione mentale delle
esperienze.
La funzione organizzate permette l'emergere dell'esperienza soggettiva.
Per svolgere la funzione di organizzare l'Io ha bisogno di una dipendenza assoluta dall'Io supportivo
della madre.

Dipendenza assoluta :
Il bambino non ha nessuna nozione che esista qualcosa oltre se stesso, non ha consapevolezza delle
cure materne.
La qualità dell'esperienza con la madre permette il passaggio da uno stato di identificazione con
l'ambiente a uno di separazione in modo tale da stabilire relazioni con oggetti esterni vissuti come
separati dal Sé.
PREOCCUPAZIONE MATERNA PRIMARIA → ( fine gravidanza-Due/tre settimane dopo il
parto) Capacità della madre di sintonizzarsi con i bisogni del figlio.
MADRE NORMALMENTE DEVOTA → Capacità della donna di adattarsi ai bisogni del figlio.
Capacità che appartiene alla maggior parte delle madri.
La madre è sufficientemente buona quando è in grado di rispondere ai mutevoli bisogni del figlio
facendo del suo meglio e di venire umanamente meno alla totale affidabilità iniziale col cambiare
dei bisogni del figlio lungo lo sviluppo.
Ruolo del padre → Fornire una copertura protettiva alla madre all'inizio e alla diade madre
bambino, sollevare la madre dalle incombenze esterne. Tre aree di influenza :
– Sostegno alla madre
– Rapporto tra i genitori
– Ruolo di terzo all'interno di una relazione più diretta
Il neonato nasce in una stato di non integrazione primaria. Non è in grado di comprendere di essere
sempre se stesso nel tempo.
Per il conseguimento dell'integrità sono fondamentali le cure materne :
– CONTENIMENTO ( holding ) → Tenere il bambino al riparo da eventi imprevedibili. Prendersi
cura del figlio a partire dai bisogno del corpo
– MANIPOLARE ( handling ) → Manipolare il bambino e il suo corpo per favorire la
personalizzazione, cioè l'insediamento della psiche nel soma e il processo che porta il Sé a dimorare
nel corpo. Porta alla capacità di sentire che il proprio corpo è se stessi e che il senso di sé è centrato
nel corpo.
– OFFERTA DELL'OGGETTO ( object presenting ) → Presentare al figlio il mondo in maniera
costante e attendibile. Il bambino deve vivere un'iniziale esperienza di onnipotenza che gli permette
di avere l'illusione di star creando l'oggetto nel preciso momento in cui ne ha bisogno
Dipendenza relativa :
Bambino diviene consapevole delle cure materne e dei suoi bisogni.
Capacità di distinguere il Me dal non-Me.
Lo stato di preoccupazione materna primaria viene meno. Inadempienze naturali ai bisogni del
figlio.
Fallimenti materni al momento giusto sono necessari perché facilitano un processo di disillusione
che permette al piccolo di fare esperienza dei propri bisogni.
La madre resta comunque disponibile per un ritorno allo stato di dipendenza assoluta quando il
figlio ne senta il bisogno.
Il padre costituisce la prima persona con cui il bambino può scoprire l'esistenza di un essere umano
diverso da se stesso e con una propria unicità. Diviene così un modello per la sua integrazione.

Passaggio dalla dipendenza assoluta alla dipendenza relativa avviene gradualmente.


Esiste un ponte tra il mondo soggettivo auto-creato e la realtà percepita oggettivamente.
Winnicott definisce questa area come “terza area” o “area intermedia” o “spazio potenziale”.
FENOMENI TRANSIZIONALI → Fenomeni e comportamenti che appaiono mediare il rapporto
tra interno ed esterno nel processo di costruzione della realtà.
Processo utilizzato come una rappresentazione simbolica della madre allo scopo di controreagire ai
sentimenti dolorosi legati alla sua assenza.
Fenomeni transizionali prendono forma → OGGETTI TRANSIZIONALI
Il bambino sceglie un oggetto transizionale durante il primo anno di vita e mostra un particolare
attaccamento ad esso.
Oggetto transizionale importante nel momento dell'addormentamento in cui avviene il passaggio
dalla realtà percepita nella veglia al mondo auto-creato del sonno.
Il destino dell'oggetto transizionale è di essere abbandonato nel tempo.
Per percepire il mondo il bambino deve aver fatto esperienza di oggetti che sopravvivono alla sua
distruttività permettendogli di sviluppare una preoccupazione responsabile per il loro destino.

Falso Sé : concezione del rischio psicopatologico


Ruolo delle carenze ambientali come fattori di rischio evolutivo sono in relazione con i diversi
momenti dello sviluppo nei quali tali carenze avvengono.
Lo scopo del falso Sé è di creare uno stato di invulnerabilità, una corazza protettiva che protegge il
vero nucleo del Sé che altrimenti sarebbe annientato dalla richieste dell'ambiente scaturite dalle
varie carenze.
Il vero e il falso Sé riguardano differenti forme di relazione tra sé e le altre persone.
La gravità del disturbo dipende dalla precocità delle esperienze di fallimento ambientale La
causa patogena di base è costituita dal ripetersi di micro-traumi ambientali che esercitano
un'interferenza e una pressione sulla psiche immatura del neonato che, da adulto, ne conserverà
inevitabilmente tracce mnestiche.

Implicazione cliniche :
Winnicott considera un fattore terapeutico centrale la regressione, cioè la possibilità di
risperimentare la dipendenza in modo tale che il paziente possa riavviare dei processi individuali
che si erano fermati.
Similitudine tra la relazione madre-bambino e quella terapeuta-paziente
Il SETTING ( ambiente terapeutico ) costituisce lo strumento per il contenimento del paziente.
Il comportamento dell'analista deve essere sufficientemente buono nell'adattarsi ai bisogni del
paziente.
Il lavoro clinico crea una SPAZIO TRANSIZIONALE tra paziente e analista.
Il concetto di controtransfert assume un significato importante ed è un sentimento legittimo per il
terapeuta che sperimenta risposte affettive conseguenti a particolari comportamenti del paziente.

John Bowlby e la teoria dell'attaccamento – Cap. 9

L'attaccamento svolge un ruolo centrale nel funzionamento tanto del bambino quanto dell'adulto.
Due ipotesi fondamentali :
– Legami emotivi intimi tra individui si sviluppano grazie a una predisposizione, presente fin dalla
nascita, all'interazione sociale e alla creazione di un rapporto stabile e duraturo.
– Legami svolgono una funzione biologica specifica facilitando lo sviluppo e il mantenimento di
rappresentazioni mentali di sé e dell'altro sulla cui base l'individuo predice e comprende il proprio
ambiente, si impegna in comportamenti che aumentano la sopravvivenza come il mantenimento
della prossimità e stabilisce un senso di sicurezza.
Le modalità in cui i bisogni di attaccamento sono stati soddisfatti nel corso dell'infanzia
rappresentano le basi su cui si costruiscono le aspettative future.
Tali aspettative guidano l'interpretazione e i comportamenti nelle situazioni nuove, la valutazione
del proprio valore personale e la possibilità di ricevere riconoscimento e aiuto.

Bowlby studia le osservazioni dirette del bambino durante e dopo la separazione dalla madre in un
ambiente estraneo.

Teoria dell'attaccamento si fonda su due premesse essenziali :


– Schemi comportamentali umani sono riconducibili a un unico sistema che svolge una funzione di
sopravvivenza
– L'uomo ha ereditato strutture anatomiche e fisiologiche da altre specie e presenta una continuità di
repertori comportamentali connessi a queste strutture. Tali prototipi ovviamente si sono articolati e
modificati nel corso dell'evoluzione delle specie umana.
Tale modello trova conferma nella teoria darwiniana in cui il comportamento è considerato come il
risultato di sistemi di controllo corretti secondo lo scopo.
Il comportamento istintivo è teso al raggiungimento di uno scopo preciso, la sopravvivenza della
specie.
Lo scopo stabilito si può raggiungere anche con un'ampia variazione di circostanze.
Il comportamento è flessibile, cioè ha la capacità di raggiungere lo scopo al variare delle condizione
e caratteristiche dell'ambiente.

Modelli operativi interni :


Il costrutto di modello operativo interno ( MOI ) concorda con la conoscenza soggettiva che
abbiamo dei nostri processi mentali e che la capacità di costruirsi un modello su piccola scala della
realtà esterna e delle possibili azioni in esso effettuabili ci permette di fare delle valutazioni dei
possibili esiti comportamentali in base a modificazioni dell'ambiente.
La relazione tra caregiver-bambino permette la costruzione dei MOI.
I sistemi comportamentali hanno come risultato la vicinanza con la madre.
L'allontanamento dalla madre o un'esperienza paurosa attivano il comportamento di attaccamento. Il
reciproco comportamento di attaccamento è il comportamento di cura dei genitori nei confronti del
bambino.
Il termine attaccamento indica una specifica relazione, di tipo asimmetrico e complementare, che si
istituisce fra due partner e ha a che fare con la regolazione della sicurezza.
Il comportamento di attaccamento continua a svolgere una funzione vitale per tutto il corso della
vita dell'individuo.
Mary Ainsworth :
Il bambino utilizza la madre come base sicura per poter esplorare.
Il sistema di attaccamento e quello di esplorazione sono meccanismi adattivi che permettono al
bambino di imparare e di sviluppare le sue capacità senza allontanarsi troppo dalla madre.
Strange Situation → Paradigma di laboratorio della durata di 20 minuti circa che utilizza piccole
separazioni di 3 minuti ciascuna che sono capaci di attivare il sistema di attaccamentoDiversi
stili di attaccamento :
– Sicuro
– Insicuro-evitante
– Insicuro-ambivalente
– Disorientato/disorganizzato

Kohut e la psicologia del Sé – Cap. 16


Kohut si concentra sui pazienti con disturbi narcisistici della personalità che comportano difficoltà
nella regolazione dell'autostima e nell'investimento del Sé.
Manifestazione sintomatologica caratterizzata da rabbia intensa, arroganza, invidia, pretesa di
diritti, incostanza e tendenza alla manipolazione.

Narcisismo sano e patologia narcisistica :


Il Sé è un'entità mentale a sé stante, si struttura attraverso le relazioni con l'ambiente.
Sé è investito di energia pulsionale e possiede una continuità nel tempo.
Sé è un contenuto dell'apparato mentale ma non è uno dei suoi componenti.
Il Sé rappresenta il centro della personalità ed è all'origine del sentimento per il quale l'individuo si
sente un polo autonomo di percezione e iniziativa.
Linea di sviluppo va da un Sé nucleare arcaico a un Sé maturo e coeso.
Sé nucleare arcaico è costituito da ambizioni basilari della persona, si forma dalle prime esperienze
di vita. Costituisce l'elemento centrale dello sviluppo individuale. Assicura la continuità
dell'esperienza di sé nel passato, presente e futuro.
Il Sé inizialmente nasce debole e poi viene arricchito dalla relazione costante con l'ambiente.
Doppia linea di sviluppo della libido :
– Libido oggettuale → Investe oggetti veri, sperimentati come realmente separati dal soggetto. Induce
all'amore oggettuale.
– Libido narcisistica → Investe oggetti sperimentati come un'estensione del Sé. Induce all'amore di
sé, ossia al narcisismo sano.

Il Sé e le esperienze di oggetto-sé
ESPERIENZE DI OGGETTO-Sé → Esperienze costitutive del Sé del bambino. Non sono a tutti gli
effetti oggetti né sono totalmente appartenenti al Sé.
Costituiscono la natura bipolare del Sé due esperienze di oggetto-sé :
– Imago parentale idealizzante
– Sé grandioso
L'esperienza di oggetto-sé consente lo sviluppo del Sé nucleare permettendo il raggiungimento di
un Sé coeso e integro.
I bisogni di oggetto-sé nascono nell'infanzia e comprendono il bisogno di essere idealizzato,
affermato, valorizzato e di sentirsi simile a un altro essere umano.
Vari tipi di oggetto-Sé :
– Oggetto-Sé idealizzante → Bambino cerca con esso una costante unione. Vicinanza con un altro
onnipotente.
– Oggetto-Sé rispecchiante → Restituisce al bambino il meraviglioso stato di perfezione all'interno
del suo sé attribuendo tutte le imperfezioni al mondo esterno.
– Oggetto-Sé alteregoico ( o gemellare ) → Sentirsi simile a un altro essere umano sufficientemente
amato e amabile.
Se l'esperienza con l'oggetto-sé non risulta soddisfacente lo sviluppo narcisistico non si completa e
si rivela un senso di fragilità e di vulnerabilità del Sé.
Il bambino progressivamente sperimenta la realtà facendo esperienza dei limiti dei propri genitori.
L'esperienza di piccole frustrazioni dette FRUSTRAZIONI OTTIMALI consente di sperimentare e
tollerare i propri e altrui limiti consentendo il processo di internalizzazione trasmutante che
trasforma gli oggetti-sé in strutture psichiche. Avviene così un'interiorizzazione di funzioni che
prima erano svolte dall'oggetto-sé e che ora possono essere svolte da un Sé autonomo, integro e
coeso.
Il processo di internalizzazione trasmutante svincola il Sé dagli oggetti-sé ma non completamente.

Fallimenti dell'esperienza di oggetto-sé e i transfert di oggetto-sé :


Le relazioni fallimentare con gli oggetti-sé arcaici determinano la manifestazione, nel corso del
trattamento, di tre differenti transfert attraverso l'uso dell'analista come oggetto-sé :
– Transfert idealizzante → Esperienza di oggetto-sé come imago parentale idealizzata.
– Transfert di rispecchiamento → Esperienza di oggetto-sé grandioso.
– Transfert gemellare → Esperienza dell'oggetto-sé alteregoico.
La comprensione dei transfert narcisistici da parte dell'analista implica un atteggiamento empatico
di quest'ultimo che gli consente di svolgere attivamente le funzioni di oggetto-sé prima di formulare
interpretazioni che risulterebbero premature e patogene.

Empatia :
Concetto di empatia come sesto senso rivolto alla conoscenza del mondo interno. Abilità di
percepire i vissuti emotivi e gli stati mentali di un altro.
L'empatia ha una sua linea di sviluppo che inizia dalla relazione del bambino con il proprio
caregiver e si evolve progressivamente verso la percezione di una sintonia nell'interazione a
distanza fino alla comprensione verbale e simbolica.
L'empatia in analisi è un metodo di osservazione introspettivo. Permette la raccolta dei dati e facilita
il legame. Ha un effetto terapeutico consentendo di convertire traumi potenziali in esperienze più
comprensibili e permette di elaborarli.
L'empatia è lo strumento di conoscenza della psicologia.
Grande rispetto dell'esperienza del paziente.
L'empatia è considerata il risultato dell'efficacia terapeutica. Il paziente è in grado di passare da
bisogni narcisistici arcaici a bisogni più maturi sviluppando anch'egli una capacità di comprensione
dell'altro e dei suoi stati psicologici.

Vergogna e rabbia narcisistica :


Conseguenze di difetti dello sviluppo narcisistico :
– Vergogna → Connessa in modo dinamico al suo opposto, ossia a un desiderio esibizionistico di
essere ammirati. Ha dirette conseguenze sull'autostima, sull'orgoglio e sull'esibizionismo. Il corpo
risponde con specifiche reazioni somatiche, passa da una normale sensazione di calore a una di
freddo e a un tentativo fisiologico di ristabilire il calore ( rossore della
vergogna ).
– Rabbia → Sentimenti che includono aggressività, collera e distruttività. Fallimento di una risposta
attesa. Espressione del bisogno esasperato di controllare e di avere potere sull'oggetto-sé come parte
del sé. Il disturbo riguarda l'onnipotenza. In analisi la rabbia è associata spesso all'inizio del
trattamento quando il paziente percepisce di non poter controllare l'analista come oggetto-sé-

La prospettiva intersoggettiva in psicoanalisi – Cap. 18

Soggettività in interazione, concepire l'attività psichica come un sistema aperto in cui i processi
mentali scaturiscono dall'interazione continua e reciproca di influenze interpersonali che modellano
e influenzano i meccanismi intrapsichici.

Nascita della corrente intersoggettiva : Stolorow e Atwood


Il campo intersoggettivo si configura come un campo di influenza reciproca e scambievole, Il
paziente induce l'analista a svolgere una funzione di oggetto-sé ma anche l'analista induce il
paziente a svolgere la funzione di oggetto-sé.
MONDO SOGGETTIVO → Territorio esperienziale che include l'interazione di più sistemi
soggettivi ponendosi a un più alto livello di generalizzazione.
Il senso del reale del bambino si sviluppa in forza della sintonizzazione convalidante che proviene
dall'ambiente di accudimento.
La patologia deriva da una grave assenza o dalla distorsione delle esperienze di sintonizzazione
nelle prime fasi del processo evolutivo.

Inconscio e fantasia :
Il principio motivazionale che modella l'azione umana è il bisogno di mantenere l'organizzazione
dell'esperienza.
Il processo psicologico di base è la CONCRETIZZAZIONE → Incapsulamento di strutture di
esperienza attraverso simboli concreti nella vita psicologica dell'individuo. É alla base della
produzione dei sogni e dei sintomi.
Il compito della rimozione è di impedire a particolari configurazioni di sé e dell'altro di diventare
coscienti in modo stabile. Principio organizzativo in negativo.
L'inconscio descritto secondo vari livelli :
– Inconscio dinamico → Fenomeni psicologici più vicini al livello dell'esperienza.
– Inconscio pre-riflessivo → Attività di principi organizzatori dell'esperienza che operano al di fuori
della consapevolezza dell'individuo.
– Inconscio non convalidato → Esperienze mai espresse perché non suscitano la necessaria risposta
convalidante da parte dell'ambiente.
L'inconscio dinamico contiene stati affettivi esclusi dalla coscienza per evitare una nuova
traumatizzazione. Questa esclusione costituisce la principale fonte di resistenza al trattamento.
L'analista deve far sì che il legame psicoanalitico diventi una zona di sicurezza entro la quale far
emergere le zone in precedenza segregate dall'esperienza del paziente.
L'azione terapeutica, per quanto riguarda l'inconscio pre-riflessivo, deve far acquisire al paziente la
coscienza riflessiva di questa attività strutturante inconscia.
L'indagine dell'inconscio non convalidato è importante con i pazienti che hanno subito gravi
deragliamenti evolutivi nell'articolazione dell'esperienza percettiva e affettiva.

Concetto di fantasia indica la traduzione delle configurazioni dell'esperienza mentale in immagini


percettive concrete.

Mente e corpo :
Mente e corpo come poli dell'esperienza del Sé.
Trauma e patogenesi :
Il trauma è il prodotto della presenza o della mancanza di una risposta adeguatamente sintonizzata
nella matrice intersoggettiva dell'esperienza infantile.
Il trauma ha origine nel sistema relazionare con i caregivers. Deriva dal fallimento della
sintonizzazione affettiva e della regolazione reciproca.
Esperienza del trauma in due fasi :
– Bisogno primario di oggetto-sé viene respinto o deluso dal caregiver.
– Bambino prova desiderio conseguente di ricevere una risposta sintonizzata che lenisca il suo
doloroso stato affettivo ma la ripetitiva sistematicità del rifiuto dei genitori porta il bambino a
concludere che i propri sentimenti di dolore debbano essere segregati a scopo difensivo per
salvaguardare il legame.
Questi sentimenti dolorosi rimossi diventano fonte di conflitto interno. In analisi il paziente tenta di
evitare che riaffiorino manifestandosi all'analista.
In analisi il paziente è altamente vulnerabile a sperimentare la ri-traumatizzazione e i sentimenti
segregati sono vissuti come difetti disgustosi e vergognosi del proprio Sé.

Donna Orange : la comprensione emotiva


REALISMO PROSPETTIVISTA → Ciò che i soggetti possono mettere in comune acquista uno
statuto di realtà a posteriori. La comprensione può avvenire solo attraverso la connessione emotiva
fra paziente e analista reciprocamente sentita.
L'analista deve prestare attenzione a due problemi principali :
– Scelta della teoria → Teoria deve essere fondata su criteri di generalizzabilità, di incidenza pratica e
di coerenza.
– Atteggiamento fallibilista → Capacità di riconoscere che ciò che sappiamo è inevitabilmente
parziale e spesso sbagliato.
Concetto di co-transfert → Manifestazione delle strutture psicologiche e dell'attività organizzatrice
dell'analista. Condizione necessaria affinché ci sia empatia.
Alla base del processo di guarigione c'è la funzione di testimone che l'analista svolge nei confronti
del paziente.

Institute for the Psychoanalytic Study of Subjectivity (IPSS) :


Istituto che opera per la formazione e il training di clinici e terapeuti e promuove la ricerca nella
psicoanalisi intersoggettiva.
L'alleanza terapeutica e il successo dell'analisi dipendono dalla capacità del paziente di vedere gli
eventi dell'analisi secondo le interpretazioni dell'analista e sentire questa cosa come vitale.
L'analista deve assumere un atteggiamento definito “indagine empatica continuativa” che consiste
nell'impegno di tentare di comprendere il significato delle espressioni e degli stati affettivi del
paziente ponendosi sempre in una prospettiva sia interna che esterna alla soggettività di
quest'ultimo.

L'analista può assimilare le esperienze del paziente in due modi :


– Congiunzione intersoggettiva → I principi che strutturano le esperienze del paziente danno origine
a un materiale che il terapeuta assimila in analogia rispetto a quelle del paziente.
– Disgiunzione intersoggettiva → I principi che strutturano le esperienze del paziente danno origine a
un materiale che il terapeuta non assimila in analogia rispetto a quelle del paziente, anzi alterano in
modo rilevante il significato che tale materiale riveste per il paziente. Il processo terapeutico è
caratterizzato dal susseguirsi di cicli di congiunzioni e disgiunzioni. L'analista, come il caregiver
con il bambino, svolge un ruolo fondamentale per la sintonizzazione e il riconoscimento delle
percezioni e degli stati affettivi da parte del paziente.
Sono importanti alcuni aspetti emotivi e simbolici dello scambio terapeutico : autenticità,
spontaneità, self disclousure da parte dell'analista, uso dell'humor e dell'ironia, l'interpretazione dei
sogni come co-costruzione e l'origine intersoggettiva tipica di certi vissuti emotivi come la
vergogna.

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