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diagnostiche e comprensione
psicodinamica
Riccardo Williams
Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica
«Sapienza» - Università di Roma
Il Narcisismo nella clinica psicoanalitica
Freud espresse tre nuclei essenziali del concetto di
narcisismo patologico come lo concepiamo oggi:
- Sentimento di onnipotenza primario
contrapposto al limite posto dalla realtà esterna.
- Funzione vicariante dell’onnipotenza primaria
garantita dall’identificazione con l’oggetto
idealizzato.
- Opposizione tra regolazione narcisistica
(intraindividuale) e capacità di investimento
oggettuale
Nella scuola Kleiniana (Rosenfeld) e della Psicologia dell’Io
Statunitense
(Jacobson, Kernberg) lo sviluppo della patologia narcisistica
è
attribuito all’intolleranza alle esperienze di frustrazione e
dolore (importo della libido e prevalenza dell’aggressiivtà
costituzionale) determinate dalla percezione della
differenziazione tra sé ed oggetto e al vissuto di dipendenza
da quest’ultimo.
Le strategie compensatorie del narcisistico sono così volte a
riportare il soggetto a una condizione di indifferenziazione
emotiva con l’altro (fusionalità, assenza di empatia, auto-
referenzialità) oppure a stabilire un controllo onnipotente o
una svalutazione rabbiosa dell’oggetto.
Nella scuola delle relazioni oggettuali (Winnicott) e nella
Psicologia del Sé (Kohut) si evidenziano quei processi di
mancata sintonizzazione con i bisogni di approvazione e
riconoscimento del bambino che impediscono al futuro
individuo narcisistico di evolvere dall’iniziale stato di
onnipotenza e grandiosità sane e di costruire un
adeguato contatto con la propria vita emotiva.
Vengono poste le basi per la costruzione di una
soggettività che, nel contatto con l’altro, risulterà
sempre alienata, impersonale, priva di un senso di
partecipazione e autenticità.
Le strategie compensatorie del narcisistico sono volte ad
evitare il senso di vulnerabilità ed esposizione connesso
ai fallimenti empatici dell’altro.
Funzioni narcisistiche sane
• Il senso del diritto alla propria vita, l’ambire al meglio
per la propria vita.
• l’apprezzamento per la salute e la bellezza.
• l’abilità di competere, così come di proteggere e
difendere se stessi.
• capacità umana di gestire le sfide, i successi e i
cambiamenti; di superare sconfitte, malattie, traumi e
perdite;
• di amare e di essere produttivi e creativi; di provare
felicità, soddisfazione
• di accettare il corso della propria esistenza.
Funzioni narcisistiche sane
• Il senso del diritto alla propria vita, l’ambire al meglio
per la propria vita.
• l’apprezzamento per la salute e la bellezza.
• l’abilità di competere, così come di proteggere e
difendere se stessi.
• capacità umana di gestire le sfide, i successi e i
cambiamenti; di superare sconfitte, malattie, traumi e
perdite;
• di amare e di essere produttivi e creativi; di provare
felicità, soddisfazione
• di accettare il corso della propria esistenza.
Il narcisismo come aspetto evolutivo della vita di ciascuno si
configura dunque come esigenza di controllo e prevedibilità sulla
propria vita, nella legittima aspirazione a veder realizzate le
proprie ambizioni, a potere affermare i propri diritti e desideri, a
sentirsi riconosciuti ed amati per le proprie peculiarità e sostenuti
nella realizzazione delle proprie potenzialità da ideali e valori
morali condivisi. Questa configurazione di
aspettative, immagini interne, tensioni verso gli altri ci
accompagna per il corso dell’esistenza, dando luogo a un
sentimento più o meno stabile e apprezzabile di chi siamo, ciò cui
si fa riferimento con il termine autostima.
Entitlement/ Senso dell’essere in diritto
Regolazione affettiva Regolazione sana Capacità Forti sentimenti di Ipersensibilità e Iperreattività estrema
degli affetti con straordinaria di rabbia, vergogna e scarsa tolleranza con comportamenti
capacità di provare provare determinati invidia; iper-reattività affettiva; reazioni aggressivi e violenti.
emozioni sentimenti connessi alle umiliazioni e intense di vergogna e Dominanza
autocoscienti come ai compiti e agli minacce paura del fallimento. dell’invidia e della
invidia, vergogna e obiettivi all’autostima Inibizione affettiva e rabbia
orgoglio, e tolleranza percepite. Variazioni ipocondria
ai sentimenti di dell’umore che
inferiorità e comprendono
all’umiliazione, così depressione,
come alle sfide e irritabilità, euforia o
all’eccitazione legate ipomania che
al successo; capacità riflettono livelli
di controllo interno, altalenanti di
senso di padronanza autostima
e aggressività
costruttiva
RELAZIONI INTERPERSONALI
Regolazione del Regolazione del Regolazione del Funzionamento del Standard morali più Grave patologia del
Super-Io Super-Io che Super-Io con ideali Super-Io compromesso elevati, coscienza Super-Io con
comprende eccezionali, standard o instabile che va da rigida e dura auto- comportamenti sadici,
apprezzamento di sé, di performance e di temporaneo critica; ideali maligni e antisociali.
orgoglio, auto-critica risultati alti e insoliti, perfezionismo morale irraggiungibili e Idealizzazione del
costruttiva ed senso di responsabilità estremo a nascosti; capacità di comportamento
equilibrio realistico tra e impegni inusuali coscienziosità corrotta, provare rimorso e criminale o violento,
ideali raggiungibili e verso uno specifico comportamento falso e colpa mancanza di colpa o
capacità effettive compito o ruolo manipolativo, crimini rimorso
singoli o ripetuti
Sottotipo Arrogante
Vignetta Clinica
Una giovane donna che era stata appena lasciata dal fidanzato realizzò
dolorosamente: ”Vedo gli altri legarsi gli uni agli altri e innamorarsi, ma io non
ci riesco”. “Dico a me stessa, ‘Sono stupidi e sciocchi, ho cose più importanti
da fare, sono superiore perché non mi lascio coinvolgere in queste cose’, ma
in fondo mi rendo conto che loro hanno qualcosa che io non ho, o che non
posso fare. Sembra che io sia in grado di fare e raggiungere tutto ciò che mi
viene in mente, ma non so cosa siano l’amore e l’affetto. Divento
semplicemente arrabbiata o annoiata quando sto uscendo con qualcuno o
cercando di fare amicizia. Faccio molti sforzi, ma più ci provo, più mi sento
invidiosa e provo vergogna per il fatto che ci sia qualcosa che non sono in
grado di fare.”
Sottotipo Arrogante
Vignetta Clinica
Una giovane donna che era stata appena lasciata dal fidanzato realizzò
dolorosamente: ”Vedo gli altri legarsi gli uni agli altri e innamorarsi, ma io non ci
riesco”. “Dico a me stessa, ‘Sono stupidi e sciocchi, ho cose più importanti da fare,
sono superiore perché non mi lascio coinvolgere in queste cose’, ma in fondo mi
rendo conto che loro hanno qualcosa che io non ho, o che non posso fare.
Sembra che io sia in grado di fare e raggiungere tutto ciò che mi viene in mente,
ma non so cosa siano l’amore e l’affetto. Divento semplicemente arrabbiata o
annoiata quando sto uscendo con qualcuno o cercando di fare amicizia. Faccio
molti sforzi, ma più ci provo, più mi sento invidiosa e provo vergogna per il fatto
che ci sia qualcosa che non sono in grado di fare.”
Sottotipo Arrogante
Vignetta Clinica
Un giovane uomo parlò empaticamente al terapeuta che gli era stato assegnato dopo
aver tentato il suicidio:
Paziente: “Tanto per informarti: io non “provo sentimenti”, quindi non tentare di
parlarmi di stronzate emotive!”
Terapeuta: “Forse hai le tue ragioni per non provare sentimenti?”
Paziente: “Dammi una sola ragione per cui dovrei provare sentimenti. Interferiscono
con i miei studi e i miei hobby, mi disturbano il sonno e mi rovinano le relazioni. E’ per
questo che non provo sentimenti!!”
T: “In questo momento mi sembri arrabbiato, e hai appena tentato il suicidio...”
P: “Sì...e quindi?!”
T: “Pensi che la tua rabbia possa avere qualcosa a che vedere con il tentativo di
suicidio?”
P: “Assolutamente no!! E’ stata una decisione completamente logica e intellettuale,
l’unico problema è che ho sottostimato la dose necessaria per uccidermi.”
T: “Quindi questa cosa ti fa arrabbiare, forse”
P: “Sì, certo che sì!”
Sottotipo Timido
Vignetta Clinica
La signorina S., una timida e inibita donna non sposata sulla trentina, aveva deciso,
dopo diversi anni di psicoterapia, di fare domanda alla facoltà di legge e di
intraprendere la carriera da avvocato. Fin da quando era adolescente aveva
segretamente coltivato il sogno di diventare un avvocato di successo, come suo padre.
Quando le fu comunicato che era stata accettata, ebbe una forte e inaspettata reazione
negativa: “Questo non sarebbe dovuto succedere” disse, “Non dovrei avere una vita
migliore dei miei genitori. Sono stata cresciuta per non essere né vista né sentita.
Acquisire conoscenze, fare domande, avere una vita attiva e intraprendere una carriera
significativa sono privilegi riservati ad altri. Mio padre mi ha detto che le donne non
potranno mai diventare buoni avvocati e io gli ho creduto. Facendo questo, sto
infrangendo tutte le regole della mia famiglia. Mi sento una pazza.”
Sottotipo Psicopatico
Vignetta Clinica
Il signor P., un professionista di successo, aveva circa 50 anni quando finalmente decise
di sposarsi. La sua attraente moglie, incinta di cinque mesi, decise, inaspettatamente e
senza averne discusso, di abortire e trasferirsi dall’altra parte del paese. Devastato e
profondamente umiliato, il signor P. cominciò segretamente a sviluppare un piano per
ucciderla. Tre anni più tardi fu invitato a partecipare a una conferenza di lavoro non
lontano dalla città dove la sua ex moglie si era trasferita. Durante la conferenza prese
un treno per quella città, andò a casa dell’ex moglie e le sparò, tornò alla conferenza e
condusse un gruppo di discussione quello stesso pomeriggio. Per la prima volta da
quando sua moglie se ne era andata, notò che si sentiva calmo e sicuro di sé, e
nonostante il fatto che fosse sotto processo e poi in prigione, dichiarò di non provare
rimorso.
Narcisismo patologico:
comorbidita’ e diagnosi
differenziale
• L’importanza della diagnosi differenziale e dell’indagine delle comorbilità per
la comprensione reale del quadro clinico (ad es., motivazione del paziente alla
cura, possibilità di creare un’alleanza terapeutica), del suo decorso e della
prognosi
• il DNP è uno tra i disturbi con il più alto tasso di comorbilità tra i disturbi dell’ex
Asse II, in particolare con i disturbi del cluster B, oltre che con i disturbi
Ossessivo-Compulsivo, Paranoide e Schizoide
Titolo Presentazione 20/10/16 di personalità
Pagina 30
DNP e disturbo antisociale di personalita’ (DASP)
• studi preliminari indicano l'elevata associazione tra DNP e disturbi bipolari (Brieger,
Ehrt, Marneros, 2003; Ronningstam, 1996) e, in accordo con le teorizzazioni
psicoanalitiche (ad es. Akhtar, 1988; Kohut, 1971; Morrison, 1989) la possibile funzione
auto-regolativa dell'autostima e autodistruttiva dei sintomi clinici in associazione al DNP,
come ad es. depressione, elevazione dell'umore, uso di sostanze e anoressia
(Ronningstam, 2016), finalizzata al controllo dei sentimenti di rabbia e vergogna
(Aleksandrowicz, 1980; Morrison, 1989)
•La presenza di DNP è stata considerata un fattore di rischio per lo sviluppo dell’abuso
di cocaina (Yates, Fulton, Gabel, Brass, 1989)
• gli SNAT sono innescati da diversi tipi di eventi, solitamente interpersonali, esperiti
come traumatici dai pazienti narcisisti, la cui prognosi è estremamente variabile
• in generale, dai pochi dati a disposizione, si rilevano tassi molto bassi, che variano tra
lo 0 e il 5%, o ancora meno nel caso degli attacchi di panico (Ronningstam, 1996)
• gravi disillusioni possono portare allo scompenso del carattere narcisistico in disturbi
paranoidi, con grandiosità compensatoria, gelosia, deliri persecutori o invettive arroganti
contro coloro che non sono stati capaci di riconoscerne la superiorità
• l’ipocondria nei pazienti narcisistici è stata definita come l’espressione somatica di una
debolezza nucleare delle auto-rappresentazioni del corpo (Cooper, 1988)
• la psicosomatosi in questi pazienti viene considerata come una delle difese più
affidabili dal riconoscimento di difetti o inadeguatezze nelle relazioni oggettuali (Krystal,
1998), e origina dalla combinazione della regressione affettiva, che segue alle offese
narcisistiche, e dell’alessitimia, rendendo l’individuo vulnerabile al collasso delle normali
funzioni interattive psicofisiologiche dei segnali affettivi