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Montessori e adolescenza

L’adolescente
Montessori
antidoto
all’adolescenza
interminabile di Laura Marchioni Comel

Docente di materie letterarie, Scuola secondaria superiore, Roma

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Montessori e adolescenza

La questione ciente la specializzazione, singolo adolescente come per-


dell’adolescenza quello che è necessario è una sona ma, come bene aveva in-
capacità di orientarsi in que- tuito la Montessori, per il futu-
Nelle conferenze tenute nella sto ambiente sociale che è co- ro dell’intera società. Quest’ul-
seconda metà degli anni sì complesso e al tempo stes- tima, peraltro, non ha più un
Trenta, la “visione” di Maria so così interessante. carattere prettamente naziona-
Montessori dell’educazione Quindi bisogna prendere in le, ma è diventata globale e
dell’adolescente è già chiara considerazione due cose: l’in- quindi, giustamente, la Mon-
e la scuola secondaria viene dividualità – e il modo mi- tessori ne parla in termini di
da lei definita non come un gliore per svilupparla – e l’os- “umanità”.
settore dell’istruzione e del- servazione dei bisogni che Diciamo subito che, se non si
l’insegnamento ma come “il provengono dall’ambiente comprende il carattere “ri-vo-
vero centro” di tutta l’educa- sociale” (1). luzionario” del punto di vista
zione,“centro” nel quale si La visione è chiara: le polarità che la Montessori ci propone
deve cercare “la chiave da of- su cui si deve costruire l’aiuto su questo punto, qualsiasi pro-
frire all’umanità”. che l’educazione può fornire getto educativo riguardante
E nel 1939, in una conferenza al percorso di crescita e matu- gli adolescenti sarà destinato,
tenuta al Kingsway Hall pro- razione dell’adolescente sono, come puntualmente è accadu-
prio sul tema dell’educazione da un lato, una forte individua- to fino ad oggi, a fallire. Si ri-
dell’adolescente, dice:“Io con- lità e, dall’altro, i nuovi bisogni schia inoltre di non avere gli
sidero questa questione co- dell’ambiente sociale nel qua- strumenti necessari per analiz-
me qualcosa che va ben oltre le il giovane dovrà realizzare zare la deriva cui la questione
l’educazione; per me si tratta se stesso. adolescenziale è arrivata, con
di una questione sociale ed Abbiamo già analizzato, in il suo farsi problema che inve-
umana. Ed anche storica, in precedenti articoli su questa ste tutta la società, con il suo
quanto è la storia stessa a rivista, il secondo polo della essere diventata, cioè, patolo-
dirci che le scuole e l’educa- questione, articoli nei quali si gia del mondo adulto, fenome-
zione degli adolescenti devo- sottolineava quanto acute e no denominato “adolescenza
no essere cambiate per precise si fossero rivelate le interminabile”.
conformarsi all’evoluzione analisi, le predizioni e le indi- Per comprendere, e quindi as-
dei nostri giorni… Non si cazioni della Dottoressa sui sumere il punto di vista mon-
tratta di preparare (gli adole- cambiamenti epocali che han- tessoriano, radicalmente di-
scenti, n.d.t.) per una carrie- no poi caratterizzato gli ultimi verso da tutti gli altri, la Mon-
ra in quanto oggi una car- decenni del secolo scorso e tessori stessa ha fornito una
riera è molto incerta… Do- come le necessità di cui aveva parola chiave, che è poi
vremmo invece preparare parlato la Montessori richie- un’immagine, un’idea, un con-
persone fornite di una mag- dano oggi, in modo improcra- cetto, da cui la Dottoressa fa
giore forza di adattabilità al- stinabile, il tipo di apprendi- derivare tutte le altre conside-
le circostanze che possono mento, e quindi il percorso razioni ed indicazioni, e que-
cambiare da un momento educativo, da lei delineato, sta parola chiave è ri-nascita.
all’altro. Essi debbono senza sperimentato ed attuato. L’essere umano adolescente,
dubbio avere una prepara- Occorre ora soffermarsi sul- dice, è in tutto e per tutto un
zione tecnica, ma devono l’altro polo della questione nuovo-nato (neo-nato), un in-
possedere anche altre capa- adolescenziale, quello dell’in- dividuo che prima non esiste-
cità. Si richiede l’adattabilità dividualità, che rappresenta va. Con la pubertà, infatti, il
che proviene da una forte in- oggi il punto decisivo, cruciale periodo precedente giunge al
dividualità. Non è più suffi- non solo per il futuro di ogni suo compimento. Dice la

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Montessori nel ’36: subiscono un cambiamento; razione la personalità dell’a-


essi (gli adolescenti,n.d.t.) dolescente, e questo deve es-
“La natura segna la fine. Si possono essere profondamen- sere fatto dai dottori e dai so-
tratta di un cambiamento te feriti da fatti che in prece- ciologi piuttosto che dagli
straordinario, un momento denza li lasciavano del tutto educatori e dal punto di vi-
della vita che potrebbe essere indifferenti” (3). sta della necessità di rifor-
definito come una rinascita. mare l’educazione” (4).
In questo momento il singolo Fermiamoci un attimo su que-
bambino sta diventando un sto punto, che non si tiene Se è la storia, anzi il cambia-
essere sociale appena nato, mai abbastanza in considera- mento epocale a richiedere la
che prima non esisteva. Co- zione: l’individuo adolescente necessità di riformare l’educa-
me accade ad ogni creatura non solo ha un corpo fragile zione dell’adolescente, dice in-
appena nata, egli è fragile e e debole perché assalito dalla somma la Montessori, bisogna
bisognoso di aiuto. Questa tempesta ormonale e dalla farlo partendo da una cono-
parte della creazione ha bi- trasformazione impetuosa scenza scientifica del soggetto
sogno della stessa attenzione della struttura fisica, ma si centrale della questione, cioè
particolare e minuziosa che trova anche in una condizio- dell’adolescente, e, quindi, da
si presta al bambino. E come ne psichica che lo fa regredi- quanto ci dicono i dottori e i
il bambino egli è delicato e re ai primissimi stadi del suo sociologi.
soggetto ad essere attaccato percorso esistenziale. Questa
dalla malattia. La causa del- affermazione della Montesso- I dottori e i sociologi
la debolezza è rappresentata ri è fondamentale, perché co-
dal fatto che il corpo sta cre- stituisce la premessa del per- “L’adolescente ripete una fase
scendo” (2). corso educativo montessoria- essenziale della prima infanzia
no dell’adolescente, differen- “conferma nel ’61 Donald W.
E nel ’39: ziandolo al tempo stesso da Winnicott, nel suo essenziale
tutti gli altri approcci educa- ed insuperato saggio sul tema,
“Non c’è dubbio che in que- tivi che si ispirano, invece, al- intitolato Adolescenza, il di-
sto periodo l’uomo subisca la la visione adultocentrica de- battersi nella bonaccia (5).
più grande metamorfosi. Da nunciata dalla Montessori Ed è lo stesso Winnicott, in un
un punto di vista fisico è di- stessa. La visione adultocen- simposio clinico nel ’63, in
ventato un essere debole e trica, focalizzandosi sul come Massachusetts, a delineare con
maggiormente soggetto alla estendere e rendere via via precisione il quadro psicopa-
malattia di quanto non fosse più complessi i contenuti del- tologico della fase adolescen-
precedentemente. Ha più bi- l’istruzione, finisce con l’i- ziale già intuito dalla Montes-
sogno di una casa di salute gnorare i dati che sulla realtà sori:“In questa fase dello svi-
che di una scuola. In genere adolescenziale ci fornisce luppo si trovano naturalmen-
si crede che l’essere umano l’osservazione scientifica te (il corsivo è mio) disturbi di
diventi più forte col diventa- (medica, psicologica, sociolo- ogni tipo:
re più grande di età, ma que- gica), dati che dovrebbero in- • Psiconevrosi vera e propria.
sto non è confermato dalle vece costituire la base e la • Isteria, con nucleo psicotico
statistiche mediche, le quali premessa per l’approccio nascosto, che causa disturbi,
invece dimostrano che è vero educativo dell’adolescente. ma non si manifesta mai
il contrario.Anche dal punto Dice la Montessori, sempre chiaramente come follia.
di vista psicologico l’intelli- nel ’39: • Disturbi affettivi con una ba-
genza dell’adolescente regre- se depressiva. Questi com-
disce. Sensazioni e sentimenti “Si deve prendere in conside- prendono:

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- oscillazioni maniaco-depres- tratta, cioè, di un processo che avvertire lucidamente i peri-


sive; stabilisce l’identità di quelle coli, a prevedere le derive e i
- difesa maniacale (negazione due identità. Non si può quin- fallimenti che sociologi e psi-
della depressione); di, dice Erikson, separare lo cologi avrebbero descritto nei
- eccitamento e complicazioni sviluppo personale dalle tra- decenni seguenti e che, oggi,
paranoidi e ipocondriache; sformazioni che hanno luogo sono ormai evidenti agli occhi
- la personalità del Falso Sé nella comunità, né si può se- di tutti.
che minaccia di crollare nel parare la crisi d’identità di una “Osservando la gioventù di
periodo degli esami; vita individuale e le contem- oggi”, avvertiva infatti Erikson
- il gruppo di disturbi schizoi- poranee crisi dello sviluppo nel ’67,“siamo inclini a di-
di che comprendono l’an- storico, perché le due contri- menticare che la formazione
nullamento dell’integrazio- buiscono a definirsi a vicenda dell’identità, pur attraversan-
ne e dei processi maturativi e sono effettivamente relative do la sua fase “critica” in gio-
in generale. le une alle altre. ventù, è una questione di ge-
Questi disturbi si manifestano Per di più, è proprio nell’ado- nerazioni. E non dobbiamo
clinicamente con, tra l’altro, lescenza che la struttura ideo- trascurare quello che appare
mancanza di contatto con la logica dell’ambiente diventa come un rifiuto di responsabi-
realtà, depersonalizzazione, essenziale per l’ego, perché lità, da parte della generazio-
scissione e perdita del senso senza una semplificazione ne più anziana, di presentare
di identità”. ideologica dell’universo l’ego ideali, che debbono precede-
E, rivolgendosi ad un pubblico adolescente non sa organizza- re la formazione dell’identità
di operatori ospedalieri,Win- re un’esperienza adeguata alle nella prossima generazione –
nicott avverte:“È difficile rico- sue specifiche capacità e al se non altro perché la gio-
noscere il malato dal normale suo crescente coinvolgimen- ventù sia in grado di ribellarsi
in questo stadio” (6). to. L’adolescenza insomma, ci contro una serie ben definita
In questa fase, dunque, il qua- spiega Erikson, è uno stadio di valori più antichi” (7). E più
dro clinico coincide con quel- nel quale l’individuo si sente avanti:“Assisteremo certamen-
lo normale: si tratta di un vero molto più vicino alla sua epo- te ad una tragica rivalutazione
e proprio breakdown, si tratta ca storica che non nella prima dei primi tentativi di ritualiz-
di una fase dello sviluppo del- fase dello sviluppo infantile, zare la vita per se stessi e con-
l’essere umano che non ha confermando l’intuizione tro di noi; assisteremo anche
nulla a che fare con ciò che montessoriana della necessità al modo in cui, di fronte a una
l’individuo era nella fase pre- del ricorrere ai dottori e ai so- siffatta provocante sfida, gli
cedente. Per di più, proprio ciologi più che agli educatori anziani abdicheranno troppo
con l’affacciarsi del suo essere se si vuole riformare l’educa- volentieri e troppo presto al
sociale, l’individuo in questa zione degli adolescenti, per- loro ruolo di giustizieri e di
fase è spinto a cercare una ché la questione è sociale, critici” (8). Ma questo è, pur-
identità personale in un qua- umana e storica. troppo, quanto è puntualmen-
dro di “scissione e perdita del E se Winnicott già nel ’61 sot- te accaduto.
senso di identità”. tolineava “l’urgenza del tema E nell’epoca attuale, caratteriz-
La formazione dell’identità, ci dell’adolescenza nei nostri zata, ormai da decenni, da una
spiega Erik H. Erikson, nel suo giorni” in quanto tema colle- crisi di identità che non ap-
saggio del ’68 Gioventù e cri- gato ai cambiamenti sociali av- partiene (come dovrebbe) al
si d’identità, è un processo venuti nei precedenti cin- mondo giovanile, ma che ha
“situato” al centro dell’indivi- quant’anni, è lo stesso Erik- investito in larga misura e dif-
duo ed anche al centro della son, nel ’67, osservando la gio- fusamente il mondo adulto, i
sua cultura comunitaria: si ventù a lui contemporanea, ad pericoli per l’adolescente so-

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no aumentati in maniera espo- grande, cioè maturo. debole, caratterizzata da vuo-


nenziale. Infatti, avvertiva sem- Così, in questi ultimi decenni, to interiore, pseudoconsape-
pre Erikson:“Il pericolo a cui molti sono stati “i dottori e i volezza di sé, apoteosi dell’in-
si espone ogni esistenzialismo sociologi” (per seguire le indi- dividualismo, teatralizzazione
che desideri restare giovanile cazioni della Montessori) che dell’esistenza quotidiana… in-
è che esso scansi la responsa- hanno prodotto svariati saggi somma, esattamente il contra-
bilità del processo generazio- di letteratura clinica e di anali- rio di quanto auspicato dalla
nale, e quindi incoraggi una si sociologica in cui si descri- Montessori come “necessario”
identità umana fallita.Abbia- ve, con dovizia di particolari, per affrontare i cambiamenti
mo appreso dallo studio di come i pericoli intuiti da Win- in atto.
molte vite che oltre al periodo nicott e da Erikson si siano David Goleman, occupandosi
infantile, che getta le basi mo- puntualmente concretizzati. di intelligenza emotiva e della
rali della nostra identità, ed ol- I disturbi naturalmente pre- necessità, per l’individuo co-
tre all’ideologia giovanile, sol- senti nella fase adolescenziale me persona e per l’economia
tanto una morale adulta può sono diventati vere e proprie dell’attuale era digitale, di es-
garantire alla prossima genera- patologie del Sé, che si sono sere forniti di abilità emotive
zione la stessa possibilità di ampiamente diffuse come pa- e non solo intellettive, ha indi-
sperimentare il pieno ciclo tologie narcisistiche della per- cato il pericolo rappresentato
della sua umanità. E questo so- sonalità e del comportamen- dal disastroso deficit di abilità
lo permette all’individuo di to. Le troviamo minuziosa- emotive che caratterizza la ge-
trascendere la propria iden- mente descritte nelle opere nerazione che sta per entrare
tità, di esprimere nel modo dello psicoanalista Heinz nel mondo del lavoro e nella
più completo possibile la pro- Kohut (Narcisismo e analisi società dell’era digitale.
pria individualità, ed al tempo del Sé, La guarigione del Sé, E, questo, solo per citare gli
stesso di andare veramente al La ricerca del Sé), che allo studi più conosciuti. L’ultimo,
di là di ogni individualità” (9). studio delle patologie narcisi- del 2004, lo dobbiamo al prof.
Il mito del “Peterpanismo”, or- stiche ha dedicato tutti i de- Francesco M. Cataluccio e si
mai predominante nell’attuale cenni della sua lunga espe- intitola: Immaturità, la ma-
mondo adulto, proponendo il rienza clinica e terapeutica. lattia del nostro tempo. Si
modello dell’eterno adolescen- La personalità narcisistica del apre con parole sconsolate:
te, scansa la responsabilità del nostro tempo è anche l’ogget- “Sono ormai scomparsi, come
processo generazionale, impe- to del famoso saggio di Chri- le mezze stagioni e le luccio-
disce il “contenimento” della stopher Lasch, La cultura del le, gli adulti. In giro si vedono
naturale in-sanità dell’adole- narcisismo, in cui l’autore ha quasi soltanto bambini e vec-
scente stesso e incoraggia a scandagliato tutti gli aspetti chi. E per di più i piccoli si
sua volta un’identità umana culturali della società in cui comportano come grandi
fallita. Fallita perché bloccata, l’individuo contemporaneo, (spesso vengono costretti ad
fissata dentro una fase di un avendo perso il senso del abbandonare l’infanzia prima
processo evolutivo, una fase tempo storico e rifuggendo del tempo) e i vecchi come i
che, anziché essere funzionale dalla socialità a causa delle di- bambini. Sono saltate tutte le
al processo di trasformazione sillusioni collettive, ha finito forme che incasellavano le va-
e quindi di maturazione dell’a- col restare solo nella ricerca rie età della vita (e che per-
dolescente, diventa fine a se maniacale di se stesso e, quel mettevano quindi, consape-
stessa, prolungandosi senza fi- che è peggio, percependo la volmente, anche di trasgredir-
ne e tradendo così le leggi del- realtà unicamente in termini le).Al posto di individui matu-
la vita: l’individuo, insomma, autoreferenziali ed egocentri- ri, s’avanzan strani bambocci:
invecchia senza mai diventare ci. Risultato: un’individualità individui mostruosi e mai cre-

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sciuti che prendono la vita che storica. Ma, paradossal- tutte le indicazioni da lei la-
come un gioco, una parodia mente, è proprio questo sciate per delineare il percor-
dei trastulli dei più piccoli”. E sconfortante contesto a com- so educativo dell’adolescen-
più avanti:“Ha preso il soprav- provare la validità dell’intui- te. Non è, ovviamente, solo
vento il mito di una vita priva zione montessoriana che l’e- un percorso di istruzione ma
di riflessione, senza l’intrusio- ducazione dell’adolescente è molto di più: è un percorso
ne dell’intelletto… Si guarda (educazione, non solo istruzio- di e-ducazione, di auto-educa-
con orrore alla maturità come ne) è “il vero centro” di tutta zione, di conoscenza di sé
a un sinonimo di conformi- l’educazione e che in questo nel mondo. È un percorso in
smo e a un venir meno della “centro” risiede la “chiave” da cui ogni singolo momento,
propria identità scendendo a offrire all’umanità: l’indicazio- ogni singolo aspetto si pro-
patti con un presente che ne della Dottoressa non è re- pone come aiuto alla trasfor-
non ci piace (ma che si fini- torica o ideale, ma drammati- mazione fisica, psichica e spi-
sce poi per accettare passiva- camente pratica. Ed è proprio rituale dell’adolescente, un
mente e amaramente)”.“L’im- questo sconfortante contesto percorso che si basa sulla
maturità”, sintetizza Cataluc- a far emergere finalmente l’at- consapevolezza della Dotto-
cio,“sembra aver trionfato, e tualità della “visione” montes- ressa che adolescere significa
tornare o rimanere bambini soriana dell’adolescente, una diventare adulti, e che l’ado-
sembra essere il destino della visione che è stata penalizzata lescenza è una fase normale
nostra civiltà” (10). Per rap- proprio dall’aver precorso di dello sviluppo dell’individuo,
presentare lo scacco subito molti decenni i tempi, risultan- una fase la cui in-sanità natu-
dalla maturità umana nell’e- do, agli occhi di chi vi si acco- rale comprende gli anni della
poca moderna, l’autore analiz- stava, strana, a volte incom- pubertà e deve terminare
za le prime manifestazioni del prensibile e comunque eccen- con questa.
fenomeno dell’immaturità al- trica. Risulteranno allora chiare an-
l’alba di questa epoca e arriva In realtà si tratta di una visio- che le “eccentriche” idee del-
rapidamente a trattare il No- ne molto chiara, solo che per la Montessori sul “lavoro” de-
vecento, analizzando in modo comprenderla dobbiamo im- gli adolescenti, sul “luogo” per
diffuso, preciso ed acuto, le primere al nostro punto di gli adolescenti, sull’“indipen-
manifestazioni trionfanti di osservazione un movimento denza economica” degli ado-
questa “malattia” in campo let- di ri-voluzione, e guardare al- lescenti, sull’importanza del
terario, nelle arti figurative, la questione dell’adolescente loro rapporto col denaro, sul-
nella musica, nel teatro, nel ci- mettendo appunto al centro la opportunità della loro “au-
nema. l’adolescente, la sua realtà e i tonomia” dalla famiglia, sulla
suoi bisogni, e accettando la necessità dei loro rapporti so-
L’adolescente premessa, fatta dalla Montes- ciali con e nella comunità, sul
montessoriano sori, che si tratta dell’ essere “rapporto diretto” con la ter-
umano in fase di ri-nascita. ra e il territorio, sull’impor-
Per tutti coloro che si occupa- Seguendo le coordinate che tanza dell’isolamento e della
no di educazione degli adole- la Dottoressa ci indica, deter- riflessione interiore… Sono
scenti acquisire la conoscenza minate dalla trasformazione tutti aspetti che meritano di
dei vari tratti di questo che investe l’essere umano in essere trattati singolarmente
sconfortante contesto è neces- questa fase cruciale del suo e in modo approfondito, su
sario perché, come avvertiva sviluppo, e per di più trasfor- ciascuno dei quali la Montes-
la Montessori, la questione mazione simultanea nel fisi- sori ha lasciato indicazioni
dell’adolescente è una que- co, nella psiche e nello spiri- preziosissime.
stione sociale, umana ed an- to, risulteranno chiare anche Qui diciamo solo che a decre-

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tare la “necessità” del percorso Il Center for Montessori Adolescent Studies


educativo montessoriano per
l’adolescente sono, come ab-
Project 2012
biamo visto,“i dottori e i so- Nel giugno 2004, dopo 27 anni di esperienze condotte in Nord America dagli
ciologi”, oltre a tutto quello insegnanti montessoriani nel campo dell’educazione degli adolescenti, l’Asso-
che ognuno può vedere attor- ciazione nordamericana che raccoglie tutti gli insegnanti Montessori (NAMTA)
ha dato vita al Center for Montessori Adolescent Studies – Project 2012.
no a sé.
La finalità di questo Centro Studi è la definizione di un programma per l’ado-
A decretare invece l’attualità lescenza che si fondi sul progetto educativo o sullo schema di riferimento co-
di un tale percorso sono i suc- sì come si trovano indicati negli scritti di Maria Montessori pubblicati in Dal-
cessi ottenuti in decenni di l’infanzia all’adolescenza.
sperimentazioni che gli educa- Il Project – 2012 è un piano che prevede, per il Centro Studi, di lavorare in
pieno raccordo con molte scuole che già attuano programmi per gli adole-
tori montessoriani hanno con-
scenti. Questo al fine di consolidare e definire, per la fascia d’età 12-18, un
dotto nel mondo, in particola- programma o uno schema di riferimento che abbiano carattere universale e
re in Olanda, Stati Uniti e Ca- siano rispettosi delle indicazioni della Dr. Montessori. Alla fine del 2004, al
nada. Per capire di quali suc- Centro Studi sono pervenuti fondi (da privati e fondazioni) perché il Project
cessi si tratti basterà prendere 2012 lavorasse, nei seguenti otto anni, anche per delineare un “progetto Mon-
tessori di riforma della Scuola Superiore”.
visione del Project 2012, ela-
Le attività del Project, quindi, prevedono:
borato dal NAMTA Center
for Montessori Adolescent • Tre seminari di studio di formatori e specialisti AMI, da tenersi ogni tre anni
Studies. a partire dal 2005.
• Consultazioni specifiche per avviare programmi per l’adolescente Montes-
Note sori e valutazione dei programmi stessi.
1) M. Montessori, The education of • Indicizzazione degli archivi e pubblicazione della storia del pensiero Mon-
the adolescent, Public Lecture at the tessori relativo al piano di sviluppo degli adolescenti.
Kingsway Hall on May 17th 1939, • Collegamento con gli altri piani di sviluppo, per l’attuazione di una scuola
in AMI Communications, 1979, 1, completamente integrata.
p.17. • Promozione di un consorzio di Scuole Superiori “Montessori” sperimentali.
2) Dr. Montessori’s Third Lecture gi- • Sviluppo di una Scuola Superiore Montessori in relazione ad una farm
ven at the Montessori Congress, in school, con documentazione completa.
Oxford, England, 1936. In The NAM- • Continuazione del corso estivo per lo sviluppo professionale degli inse-
TA Journal, vol. 26, n° 3, Summer gnanti, già tenuto dalla NAMTA, dal titolo A Montessori Orientation to Ado-
2001, p. 177. lescent Studies (Ages 12-18).
3) M. Montessori, The education of • Considerazione della ricerca sugli adolescenti condotta all’esterno della co-
the adolescent, op. cit. munità Montessori, al fine di facilitare il dialogo con il movimento nazionale
4) Ibidem. per la riforma sull’adolescenza.
5) D.W.Winnicott, Adolescenza: il di-
battersi nella bonaccia, in La fami- Particolarmente interessante per gli educatori è l’aspetto della formazione
glia e lo sviluppo dell’individuo, Ro- professionale degli insegnanti. Infatti, grazie alla continua espansione del nu-
ma,Armando, 1968, p.109. mero di scuole che vogliono attuare programmi per gli adolescenti, la forma-
6) D.W.Winnicott, L’assistenza os- zione degli insegnanti si è strutturata ed istituzionalizzata.
pedaliera come complemento alla Il corso di formazione serve a fornire una visione integrata e olistica dell’ado-
psicoterapia intensiva dell’ado- lescente Montessori, in relazione alla psicologia, alla metodologia e alla filoso-
lescenza, in Sviluppo affettivo e am- fia della Dr. Montessori. Il tema viene presentato e trattato all’interno del con-
biente, Roma,Armando, 1974, p.318. testo dei piani di sviluppo Montessori ed i partecipanti sono così messi in
7) Erik H. Erikson, Gioventù e crisi grado di sviluppare un programma per l’adolescente che è unicamente Mon-
d’identità, Roma,Armando, 1974, tessori, nonché di usare i principi ispiratori del programma per rispondere ai
p.32. bisogni e alle caratteristiche di entrambe le fasce d’età (12-15 e 15-18). La
8) Ivi, p.41. NAMTA offre un Diploma di Studi Secondari Montessori e la NAMTA Orienta-
9) Ivi, p.47. tion fornisce una varietà di modelli di attuazione, tutti fondati sulla teoria
10) Francesco M. Cataluccio, Imma- Montessori e presentati dagli specialisti e formatori AMI del settore.
turità. La malattia del nostro L. M. C.
tempo,Torino, Einaudi, 2004, pp. 3-4.

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