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Review

Author(s): L. Bovone
Review by: L. Bovone
Source: Studi di Sociologia, Anno 15, Fasc. 2/3 (Aprile/Settembre 1977), pp. 276-279
Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Stable URL: http://www.jstor.org/stable/23003393
Accessed: 13-06-2016 11:46 UTC

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saggio, costituiscono in realta il filo con industriale se scelgono fin da ora un


duttore e la chiave adeguata per la lettura modo di produzione fondato su un equi
dell'intera opera; e d'altro canto in questo librio post-industriale — quello stesso cui
terzo settore trovano libera collocazione stanno per essere costrette le nazioni ultra
anche elementi di analisi economica e dot industrializzate sotto la minaccia del
trinale della cooperazione. In effetti l'o caos» {La convivialite, Ed. du Seuil,
biettivo del Desroche sembra essere non Paris 1973, p. 9, trad, it., Mondadori, Mi
tanto quello di fornire modelli di interpre lano 1974). Nemesi medica si inserisce in
tazione sociologica delle dinamiche coo questo programma, sviluppandone esau
perativistiche, quanto quello di analizza rientemente un settore la appena abboz
re l'impatto di alcune fondamentali cate zato.

gorie (volontarismo, democrazia, educa Soprattutto, si inserisce nello spirito


zione, ecc.) con la realta effettuale. particolare che anima tutta l'opera di Il
La revisione storica dei « principi » dot lich, uno spirito « profetico » e, pertanto,
trinali della cooperazione codifica a po da una parte « apocalittico », dall'altro
steriori, nel corso dei decenni, la retro « salvifico », senz'altro animato alia « con
azione della prassi sull'utopia originaria. versione » di chi lo legge. Non e facile,
L'importanza del lavoro di sistematizza infatti, trovare opere di tale tensione eti
zione scientifica, che ha condotto alia pub ca, ed e soprattutto difficile tra quegli
blicazione de Le projet cooperatif, e stata autori, e sono i piu, che si limitano a fare
immediatamente riconosciuta anche al di un ritratto delle varie catastrofi che sem
fuori dei confini della Francia; segnalia brano circondarci da ogni parte. Illich, in
mo tra l'altro che 1'UiBcio Internazionale vece, pur essendo un critico radicale del
del Lavoro di Ginevra ha attribuito all'o sistema sociale tardo-industriale — ricor
pera il Premio della Cooperazione 1976, diamo per esempio, che il suo invito a De
definendola: « ... une " somme cooperati scolarizzare la societa (Mondadori, Mila
ve "... d'experiences, de connaissances, de no 1972) e ancora il punto di riferimento
scenarios, d'aleas, d'esperances et de de della corrente piu estremista nel campo
convenues de ce qu'ont voulu faire et on della sociologia dell'educazione, piu peri
fait des millions de cooperateurs de tous colosa per 1'istituzione scuola della critica
les pays du monde » (cit. da « Informa marxista alia Bourdieu-Passeron — am
tions cooperatives », 1, 1977, p. 116). mette sempre una via di uscita alia cata
strofe: nel senso che porta il suo sforzo
E. M. Tacchi teorico sulla linea dell'« immaginazione
sociologica » fino ad intravvedere, se non
Milano, Universita Cattolica proprio costruire — e questo e certo il suo
limite, a volte piu a volte meno evidente
— un modello di societa «possibile»,
I. Illich, Nemesi medica, Vespropriazione cioe, in pratica, di societa non autocon
della salute, Mondadori, Milano 1977. dannata a morte. Non che questo modello
Un volume di pp. 305. sia una scappatoia, cioe valga a fugare le
paure e in qualche modo a liberarci dalle
Diceva Illich in una sua opera prece responsabilita. In realta i modelli di Illich
dente: « Negli anni che vengono, ho l'in mettono in discussione delle macchine cosi
tenzione di lavorare a un epilogo dell'eta complesse e radicate — le nostre istitu
industriale... i due terzi dell'umanita pos zioni, per l'appunto — che il seguirli ri
sono ancora evitare di attraversare 1'eta chiederebbe un processo di conversione

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collettiva di primo acchito del tutto uto dicina prescritta o conseguenza di medici
pico. Ma non e certo questo che ci pud na prescritta) e ampiamente diffusa; « da
tranquillizzare, anzi. un lato cresce il numero dei menomati
Valido esempio e appunto Nemesi medica, che soprawivono e sono adatti solo per
che esordisce in modo apparentemente una vita assistita istituzionalmente, men
autocontraddittorio e di sicuro effetto: tre dall'altro lato una sintomatologia atte
« La corporazione medica e diventata una stata dal sistema medico esenta gli indi
grande minaccia per la salute. L'effetto vidui dal lavoro industriale e li elimina in
inabilitante prodotto dalla gestione profes tal modo dal teatro della lotta politica ne
sional della medicina ha raggiunto le cessaria per rimodellare la societa che li
proporzioni di una epidemia. II nome di fa star male » (p. 41).
questa nuova epidemia, iatrogenesi, viene La piu grave, pero, e la iatrogenesi di
da " iatros l'equivalente greco di " me terzo livello o «iatrogenesi culturale»,
dico " e " genesis che vuol dire " ori che non si limita a distruggere la capacita
gine " » (p. 9). Pertanto, delle quattro par organica di reazione e di adattamento
ti in cui si divide il libro, le prime tre (« iatrogenesi clinica ») o a rendere l'am
sono volte a illustrare le varie facce della biente inconciliabile con una corretta au
iatrogenesi — la « iatrogenesi clinica », la togestione della salute (« iatrogenesi so
« iatrogenesi sociale » e la « iatrogenesi ciale »), ma cancella nella gente «la vo
culturale » — e la quarta a individuare lonta di soffrire la propria condizione
una « politica della salute ». reale » (p. 139). Mentre tutte le culture
Nella prima parte, Illich dimostra dun tradizionali del presente e del passato usa
que, tramite una analisi comparata, dia no un concetto positivo di salute, cioe
cronica e sincronica, dei documenti di fanno coincidere la cura della salute prin
vari paesi europei e americani, che non cipalmente con norme igieniche per vi
solo la medicina moderna e poco rilevante vere bene (mangiare, lavorare, respirare,
nei confronti della guarigione delle malat far l'amore, far ginnastica, ecc.), limitan
tie e della speranza di prolungare la vita do la terapia vera e propria ad un'azione
(se risultati ci sono stati in questa direzio di assistenza e conforto del malato finche
ne sono piuttosto, secondo Illich, dovuti a non si rimette, la medicina odierna preten
un generale miglioramento delle condi de di gestire tecnicamente dolore e morte
zioni igieniche e del cibo), ma e anzi mol degli individui. E, del resto, questo appa
to pericolosa e concretamente dannosa re logico, considerando che gran parte dei
per la salute, sia per l'uso che in buona dolori sono prodotti dall'uomo stesso e
e cattiva fede ne fanno i medici, sia per i pertanto una loro gestione da parte della
rimedi messi in atto dagli stessi per na societa tutela la societa stessa da rivendi
scondere questo uso o abuso della pratica cazioni e rivolte.
medica. Sessantacinque pagine, infine, sono ri
Con il nome di «iatrogenesi sociale » servate alia « politica della salute », che e
si denuncia la supermedicalizzazione so conclusione e parte propositiva insieme.
ciale o « espropriazione della salute », in Quasi superfluo, a questo punto, da parte
base alia quale la cura della salute diven di Illich, dichiarare che il movente del
ta un prodotto industriale da comprare su la sua trattazione non e esattamente col
ricetta medica, le case diventano inospitali pire la corporazione medica in quanto
per chi nasce, e vecchio, e malato, muore, tale, dal momento che e ormai chiaro il
il dolore deve essere autenticato dal me disegno globale che sta sotto la sua ri
dico, la tossicomania medicalizzata (me cerca e la sua denuncia. « Si potra vin

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cere la iatrogenesi unicamente se si com lare il controllo di ogni devianza; o, per lo


prende ch'essa e solo un aspetto del rovi meno, sono dei palliativi se non sono ga
noso dominio dell'industria sulla societa, rantiti da un vero capovolgimento di men
un esempio di quella controproduttivita talita e non solo per salvare noi, ma, con
paradossale che viene emergendo in tutti lungimiranza, anche i nostri figli.
i principali settori industriali. A1 pari del Purtroppo, della sessantina di pagine
1'accelerazione che fa perdere tempo, del promesse dal titolo dei capitoli solo le ul
l'istruzione che istupidisce, della difesa time dieci o quindici sono lasciate a una
militare che si autodistrugge, dell'infor vera costruzione in positivo delle strate
mazione che disorienta, dei piani urbani gic per la salute, ed anche quesle poche
stici che creano disordine, la medicina pa pagine lasciano inline un po' delusi. II mo
togena e il risultato di una sovrapprodu dello di societa possibile comunque non
zione industriale che paralizza l'azione dobbiamo cercarlo solo qui, ma in accenni
autonoma » (p. 227). Questa « contropro sparsi lungo tutto il volume, da cui si pud
duttivita » non va confusa ne col costo in notare che il problema della deistituzio
dividuale ne col costo sociale dell'indu nalizzazione per Illich sia fondamental
strializzazione: si verifica quando un'isti mente riconducibile a due principi, equi
tuzione ci toglie proprio quei beni che librio e riappropriazione della gestione, o
doveva garantirci, perche l'intervento tec meglio, equilibrio tra natura e tecnica,
nico supera la soglia di densita al di la ottenibile solo mediante una riappropria
della quale diventa pericoloso per l'auto zione della gestione della tecnica. Niente
nomia individuale. da eccepire se solo il punto della gestione
Ci sono delle possibility, dei rimedi in non restasse cosi imprecisato: chi ci ga
travvedibili a breve-medio termine? Illich rantira «la liberta civile di vivere e di
ne individua cinque tra i piu comune guarire » (p. 247)? In mancanza di una
mente additati dai riformisti: 1) controllo categoria del sacro condivisa o di un im
non piu da parte dei produttori di medici perativo etico cosi generalizzato da essere
na, ma da parte dei consumatori; 2) l'u vincolante, Illich sostiene che, in pratica,
guaglianza di accesso, che significa non «le procedure politiche imperniate sul
solo limitare cure o strutture piu costose valore preminente della sopravvivenza
a vantaggio di una piu generalizzata assi nell'equita distributiva e partecipativa
stenza di base, ma anche non poter piu sono Tunica alternativa razionale possibile
costringere nessuno ad assumere cure ad una gestione sempre piu totalitaria... »
contro la propria volonta; 3) controllo (p. 287). Effettivamente, non ci resta
sulla mafia medica, i livelli di formazione che sperare in un movimento verso la par
e di potere; 4) sprofessionalizzazione della tecipazione, sia essa tramite gestione de
medicina, contro l'uso di un linguaggio centrata, o sia autogestione delle istitu
per iniziati, contro il monopolio universi zioni: in questo senso vanno anche le
tario del potere di guarire, per opportuni speranze di chi lamenta la piu vasta
riconoscimenti alle « medicine parallele »; « crisi del capitalismo maturo » (cfr. J.
5) la medicina ecologica, per aiutare l'uo Habermas) o la « crisi del Welfare State »
mo ad adattarsi all'ambiente, a sopravvi (cfr. A. Ardigo). E, analogamente, po
vere mediante strategie tecniche. tremmo leggere l'espressione di Illich, se
Tutti questi rimedi sono, per Illich, dei condo cui « la nemesi e endemica e strut
palliativi, quando non sono addirittura turale... fondamentalmente non e dovuta
peggiori del male, come l'ultimo menzio ne a errori tecnici ne a sfruttamento di
nato, che praticamente permette di aval classe » (p. 229): non come un modo di

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scagionare chi ha il potere e le maggiori suo messaggio globale non poteva che es
responsabilita (se anche la situazione sere disatteso, e stato non di meno deter
odierna, e il campo in oggetto in partico minante per aggiustare il tiro nei mo
lare, non permettono troppo semplicistiche delli di formazione che si sono andati
dicotomizzazioni, e sempre individuabile costruendo in questi anni. Molto piu im
chi mangia le piu grosse porzioni di certe probabile che altrettanto possa avvenire
torte), ma come la via per responsabiliz per Nemesi medica, nel cui caso gli inte
zare tutti in una campagna d'opinione ressi corporativi sono sostenuti da orga
che anche i piu colpiti dalla nemesi me nizzazioni senz'altro piu potenti ed esclu
dica fanno fatica ad accettare. sive (non a caso da noi la facolta di me
Dal punto di vista metodologico, poi, dicina e la prima ad instaurare il numero
questa si differenzia non poco dalle ope chiuso, onde non dover fare i conti con la
re precedenti di Illich, che rifuggivano in concorrenza ricattatoria dell'« esercito di
genere dal chiedere sostegno al corredo bi riserva »), la posta in gioco pro capite e
bliografico usuale in ogni pubblicazione molto piu elevata, e, inline, e possibile
« scientifica »; qui la documentazione e far leva su tabu e resistenze radicate nel
amplissima, da quella socio-antropologica, la piu profonda ancestralita, la paura di
agli studi medici antichi e recentissimi, ai vivere e di morire.
riferimenti iconografici indispensabili (ma
L. Bovone
solitamente trascurati) per provare usi e
credenze di epoche o civilta meno «let Milano, Universita Cattolica
terate » della nostra.

Concludendo: quest'opera ha gia avu


to una vasta risonanza e crediamo che,
come altre di Illich, rimarra un punto di
riferimento, positivo o negativo, in molte M. La Rosa - E. Minardi - A. Montanari
polemiche da destra o da sinistra. Temia (a cura di),/ servizi sociali tra program
mo, pero, una sua scarsa rilevanza sul mazione e partecipazione, F. Angeli,
piano pratico, cioe un fallimento del suo Milano 1977. Un volume di pp. 376.
intento primario, la «conversione» dei
lettori. Non tanto perche la deistituziona II volume — che raccoglie gli « Atti del
lizzazione sia questa volta piu impossi Corso sperimentale » promosso dal Cido
bile delle altre: come la societa descola spel, dall'Istituto di Sociologia di Bologna
rizzata in fondo ammetteva istituzioni for e dall'Aai — si articola sulle costanti «ter
mative e l'uso di tecniche didattiche molto ritorio » e « partecipazione » : 1) territo
sofisticate, seppure riduceva azzardata rio perche e li che piu vivacemente esplo
mente al minimo ogni tipo di pastoia bu dono oggi le contraddizioni del sistema
rocratica; la societa demedicalizzata chia dei servizi sociali e sanitari, ed in questo
ramente non elimina la macchina medica, ambito si individua la possibility di supe
ma se ne riappropria, riconducendola sot ramento della « settorializzazione» del
to il suo dominio e, soprattutto, entro la servizio stesso, anche sulla base di inno
soglia di un equilibrio sempre da ride vazioni legislative in atto a livello regio
finire. Diciamo: istituzioni a misura nale; 2) partecipazione intesa come alter
d'uomo, e non uomo a misura d'istituzio nativa al burocraticismo, nella prospettiva
ni. Ma, almeno per gli addetti ai lavori, di un coinvolgimento diretto verso possi
Descolarizzare la societa e stato uno sti bility di autogestione che realizzino « il
molo polemico molto importante e, se il superamento dell'ideologia partecipazio

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