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LA DEMOCRAZIA IN AMERICA

Alexis de Tocqueville

Alessandro Latrofa
1

Indice
Introduzione .............................................................................................................................................. 4
Capitolo terzo – l’assetto sociale degli anglo americani ................................................................... 6
La caratteristica dell’assetto sociale degli anglo americani è di essere essenzialmente
democratico ......................................................................................................................................... 6
Conseguenze politiche dell’assetto sociale degli Anglo-americani ............................................ 7
Capitolo Sesto – quali sono i reali vantaggi che la società americana trae dal governo della
democrazia .............................................................................................................................................. 8
Tendenza generale delle leggi sotto l’impero della democrazia americana e istinto di coloro
che le applicano.................................................................................................................................. 8
Lo spirito pubblico negli Stati Uniti...................................................................................................... 9
L’idea dei diritti negli Stati Uniti ........................................................................................................... 9
Rispetto per la legge negli Stati Uniti ............................................................................................... 10
Attività che domina in tutte le parti del corpo politico degli Stati Uniti; influenza che essa
esercita sulla società ......................................................................................................................... 10
Capitolo Settimo – L’onnipotenza della maggioranza negli Stati Uniti e i suoi effetti .................. 11
Come l’onnipotenza della maggioranza aumenti, in America, l’instabilità legislativa ed
amministrativa che è naturale alle democrazie ........................................................................... 11
Tirannide della maggioranza ........................................................................................................... 11
Effetti dell’onnipotenza della maggioranza sull’arbitrio dei funzionari pubblici americani .... 12
Potere che la maggioranza esercita in America sul pensiero ..................................................... 12
Effetti della tirannide della maggioranza sul carattere nazionale degli americani – lo spirito di
corte negli Stati Uniti .......................................................................................................................... 12
Il più grande pericolo per le repubbliche americane viene dall’onnipotenza della
maggioranza ...................................................................................................................................... 13
Capitolo Nono – Cause principali che tendono a conservare la repubblica democratica negli
Stati Uniti .................................................................................................................................................. 14
Cause accidentali o provvidenziali che contribuiscono al mantenimento della repubblica
democratica negli Stati Uniti ............................................................................................................ 14
L’influenza delle leggi sulla conservazione della repubblica democratica negli Stati Uniti.... 15
La religione considerata come istituzione politica e come essa serva potentemente alla
conservazione della repubblica democratica presso gli americani.......................................... 16
Influenza indiretta che le fedi religiose esercitano sulla società politica negli Stati Uniti ......... 16
Principali cause che rendono potente la religione in America................................................... 17
Come la cultura, le abitudini e l’esperienza pratica degli Americani contribuiscano al
successo delle istituzioni democratiche.......................................................................................... 17
A conservare negli Stati Uniti la repubblica democratica contribuiscono le leggi più delle
cause fisiche, ed i costumi più delle leggi ...................................................................................... 18
Basterebbero le leggi e i costumi a mantenere le istituzioni democratiche in altri paesi diversi
dall’America? ..................................................................................................................................... 18
Importanza di ciò che precede nei confronti dell’Europa .......................................................... 19
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA INDICE
2

Capitolo Primo – Il metodo filosofico degli americani ...................................................................... 21


Capitolo Terzo – Perché gli americani mostrano per le idee generali più attitudini e inclinazione
dei loro padri, gli inglesi ......................................................................................................................... 22
Capitolo Quarto – Perché gli americani non hanno mai provato la stessa passione dei francesi
per le idee generali in fatto di politica ............................................................................................... 23
Capitolo Quindicesimo – Perché lo studio della letteratura greca e latina è particolarmente utile
nelle società democratiche ................................................................................................................. 23
Capitolo Ventesimo – Alcune particolari tendenze degli storici nei secoli democratici ............. 24
Capitolo Primo – Perché i popoli democratici mostrano un amore più aderente e più duraturo
per l’uguaglianza piuttosto che per la libertà ................................................................................... 25
Capitolo Secondo – L’individualismo nei paesi democratici .......................................................... 26
Capitolo Terzo – Come mai l’individualismo è maggiore nel momento in cui si esce da una
rivoluzione democratica che in altre epoche ................................................................................... 26
Capitolo Quarto – In che modo gli americani combattono l’individualismo mediante istituzioni
libere ........................................................................................................................................................ 27
Capitolo Quinto – L’uso che gli americani fanno del sistema dell’associazione nella vita civile
.................................................................................................................................................................. 27
Capitolo Sesto – Il rapporto tra associazioni e giornali ..................................................................... 28
Capitolo Settimo – Rapporti tra associazioni civili e associazioni politiche.................................... 29
Capitolo Ottavo – In che modo gli americani combattono l’individualismo attraverso la dottrine
dell’interesse bene inteso ..................................................................................................................... 29
Capitolo Nono – Come viene applicata dagli americani la dottrina dell’interesse bene inteso
nel campo della religione .................................................................................................................... 30
Capitolo Decimo – l’amore del benessere materiale in America .................................................. 31
Capitolo Undicesimo – I particolari effetti che l’amore dei godimenti materiali produce nei secoli
democratici ............................................................................................................................................ 31
Capitolo Dodicesimo – Perché certi americani fanno mostra di uno spiritualismo così esaltato
.................................................................................................................................................................. 32
Capitolo Tredicesimo – Perché gli americani si mostrano così inquieti in mezzo al loro benessere
.................................................................................................................................................................. 32
Capitolo Quattordicesimo – In che modo il desiderio dei godimenti materiali si unisce all’amore
della libertà e alla cura degli affari pubblici ...................................................................................... 33
Capitolo Quindicesimo – In che modo le credenze religiose volgano di tanto in tanto l’animo
degli americani verso i godimenti immateriali................................................................................... 33
Capitolo Sedicesimo – in che modo l’amore eccessivo del benessere può nuocere al benessere
.................................................................................................................................................................. 34
Capitolo Secondo – In che modo la democrazia rende i rapporti abituali che intercorrono tra
gli americani più semplici e più facili .................................................................................................. 35
Capitolo Ottavo – Influssi della democrazia sulla famiglia .............................................................. 35
Capitolo Nono – L’educazione delle fanciulle negli Stati Uniti........................................................ 36
Capitolo Decimo – Come sotto le fattezze della sposa si ritrovi la fanciulla ................................. 37

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA INDICE


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Capitolo Undicesimo – come l’uguaglianza delle condizioni contribuisca al mantenimento dei


buoni costumi in America ..................................................................................................................... 37
Capitolo Dodicesimo – in che modo gli americani intendono l’uguaglianza dell’uomo e della
donna ...................................................................................................................................................... 39
Capitolo Diciassettesimo – Come mai negli Stati Uniti la società ha un aspetto allo stesso tempo
irrequieto e monotono .......................................................................................................................... 39
Capitolo Diciannovesimo – Perché negli Stati Uniti ci sono tanti ambiziosi e poche grandi
ambizioni ................................................................................................................................................. 40
Capitolo Ventunesimo – Perché le grandi rivoluzioni diventeranno rare....................................... 41
Capitolo Ventiduesimo – Perché i popoli democratici desiderano per temperamento la pace e
gli eserciti democratici la guerra ......................................................................................................... 43
Capitolo Primo – L’uguaglianza da agli uomini il gusto delle libere istituzioni ............................... 45
Capitolo Secondo – Le idee dei popoli democratici in fatto di governo sono per natura
favorevoli alla concentrazione dei poteri .......................................................................................... 45
Capitolo Terzo – I sentimenti dei popoli democratici vanno d’accordo con le loro idee per
spingerli ad accentrare i poteri ........................................................................................................... 46
Capitolo Quarto – Altre cause particolari e accidentali che contribuiscono a portare un popolo
democratico ad accentrare il potere o lo distolgono dal farlo ..................................................... 47
Capitolo Quinto – Tra le nazioni europee dei nostri tempi il potere sovrano si allarga benché i
sovrani siano meno stabili ..................................................................................................................... 48
Capitolo Sesto – Quale tipo di dispotismo debbono paventare le nazioni democratiche ........ 49
Capitolo Settimo – Continuazione dei capitoli precedenti ............................................................. 50
Capitolo Ottavo – Esame generale dell’argomento................ Errore. Il segnalibro non è definito.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA INDICE


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Libro Primo – Parte Prima


Introduzione
La novità più importante trovata in America è senza dubbio l’uguaglianza delle condizioni in
qualsiasi settore, politico, legislativo, ma anche nello sviluppo di sentimenti particolari o nelle
opinioni della popolazione.
Le analogie con l’Europa sono molte, infatti anche qui si sta attuando una rivoluzione
democratica che però non riesce ad ottenere una reazione unanime: molti sperano di fermarla
perché vista come una casualità passeggera, altri la considerano il fenomeno più antico
possibile, quindi fanno di tutto per alimentarla.

La società
Nonostante ciò differenze
diventa più sensibili sono già visibili, basta
stabile
complicando i prendere in considerazione la
Poche famiglie rapporti tra gli
ricche si uomini, i legisti Francia di settecento anni fa e
trasmettono la iniziano ad uscire
catena di dai tribunali per vedere in che modo sia
comando in via prendere posto
ereditaria nelle corti evoluta.
I re si dimostrano i livellatori più
efficaci perché hanno sempre
cercato di portare il popolo allo
Si afferma il clero Re e nobili si stesso livello della nobiltà,
che non fa impoveriscono
distinzioni tra con le guerre arrivando addirittura a dargli
ricchi e poveri e mentre i plebei si
apre arricchiscono col un’importanza maggiore nei
all'uguaglianza
nel governo
commercio che
diventa la nuova
momenti di debolezza politica:
fonte di potenza se Luigi XI e Luigi XIV si sono
distinti per aver cercato di
rendere tutti uguali, Luigi XV ha
finito per mischiarsi col popolo assieme a tutta la sua corte.
Dato che ora le attività intellettuali sono ormai fonte di ricchezza, ogni scoperta scientifica viene
vista come una nuova forma di potere messa a disposizione del popolo e della democrazia, e
nel corso di questi 700 anni qualsiasi evento si è concluso con un ulteriore passo verso la
completa uguaglianza sociale:
 le guerre con gli inglesi hanno decimato i nobili
 la nascita dei comuni porta nuovi elementi democratici
 l’introduzione delle armi da fuoco
 l’invenzione della stampa livella la disponibilità di informazioni tra le diverse classi sociali
 la religione sostiene che tutti gli uomini sono uguali di fronte a Dio
 la scoperta dell’America porta nuove possibilità di ricchezza per chiunque
appare quindi evidente come ognuno di questi episodi abbia contribuito a far perdere potere
al nobile in favore del plebeo che ne è uscito rafforzato, in Francia come in tutto il resto del
mondo cristiano: questo livellamento, infatti, appare come una volontà divina proprio in virtù
del suo sviluppo lento ma costante, arrestarlo significava arrestare il volere di Dio.
I principali doveri dei governanti cambiano quindi in questa fase, ora devono educare alla
democrazia, purificandone i costumi e regolandone i movimenti: il governo dev’essere adattato
ai nuovi tempi e modificato secondo le circostanza, sviluppando una nuova scienza politica.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA INTRODUZIONE


5

Questo processo poi è stato aiutato molto anche dai capi di Stato dato che, nessuno di essi, ha
mai tentato di dirigerlo. Ne consegue che la democrazia è potuta crescere da sola facendo
leva sui suoi istinti più selvaggi tanto da arrivare a prendere il potere senza che nessuno se ne
accorgesse. Ogni volta che gli eccessi hanno portato ad una degenerazione, non c’è mai stato
un legislatore che abbia tentato di porre un freno riparatore. Le contromisure hanno sempre
tentato di soverchiarla e distruggerla. La democrazia quindi si è sviluppata nel cuore delle
persone, senza però avere mai una controparte legislativa che avrebbe garantito il successo a
questa rivoluzione.
Nel periodo delle monarchie i popoli erano sottomessi, ma godevano di alcuni vantaggi che
un uomo contemporaneo non può capire perché ha sviluppato una mentalità differente nel
corso dei secoli. La pace era allora garantita da:
 Alcuni sudditi la cui potenza garantiva che il re non approfittasse dei propri privilegi
 Il popolo non immaginava un assetto diverso in cui potesse uguagliare i propri capi,
quindi accoglieva i loro benefici e non contestava i loro diritti.
 La nobiltà non ha mai immaginato che qualcuno volesse privarla dei suoi privilegi
La grande rivoluzione democratica però sconvolge questi equilibri dando vita ad una società
in cui tutti partecipano alla scrittura delle leggi, l’autorità è rispettata perché non ha più una
derivazione divina ma è presente solo per necessità.
Il popolo, una volta educato ai veri interessi, realizza che per soddisfarli è necessario sottostare
alle esigenze di tutta la società. Quindi ora la creazione di associazioni sostituisce quella che un
tempo era l’aristocrazia lasciando spazio ad un sistema sicuramente meno splendente, ma che
porta con sé molte meno miserie.
La società europea, invece, ha abbandonato l’ordine sociale del passato senza procedere per
gradi ad un passaggio organico aiutato dalle leggi adatte. Quindi il popolo disprezza l’autorità.
Superate le barriere economiche che dividevano ricchi e poveri, questi hanno trovato ora
nuove ragioni per odiarsi e respingersi vicendevolmente dal potere. Il risultato è comunque una
società tranquilla, ma non per un benessere raggiunto quanto per la sua debolezza ed
immobilità: la società contemporanea ha distrutto il buono dell’antica condizione prima di
riuscire ad acquisire quanto c’è di buono nella condizione attuale.
In passato la società ha visto individui spregevoli annunciare spavaldamente la schiavitù
accanto a uomini dall’animo più nobile che invece l’hanno sempre combattuta; oggi invece
è comune trovare uomini nobili che esprimono le migliori opinioni possibili, salvo poi agire in
modo esattamente contrario accanto a uomini pacifici, ancora immuni dalla corruzione dei
costumi, pronti a qualunque sacrificio in nome del benessere della patria che però sono visti
come avversari dato che i loro intenti sono visti come male solo perché nuovi.
Dio prepara le società europee ad un futuro più stabile, ma dato che non è dato penetrarli:

“preferisco dubitare della mia intelligenza che non della sua giustizia”

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA INTRODUZIONE


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Capitolo terzo – l’assetto sociale degli anglo americani


La caratteristica dell’assetto sociale degli anglo americani è di essere
essenzialmente democratico
L’assetto sociale americano è sempre stato fortemente democratico, fin dai tempi delle
colonie. Nella regione a sud-ovest del fiume Hudson si erano stabiliti grandi proprietari inglesi
che portarono con sé i loro principi aristocratici e le leggi sulla successione dei beni. Un solo
uomo, grazie agli schiavi a suo servizio, poteva gestire distese di terreni enormi, quindi questa
parte dello stato era composta principalmente da ricchi proprietari fondiari che non godevano
più dei privilegi aristocratici che avevano in Europa.
Dopo la rivoluzione americana cambiò tutto: il popolo divenne finalmente una potenza che
risvegliò i principi democratici e iniziò a esercitare la propria indipendenza in tutti i campi
possibili. A poco a poco anche le leggi iniziarono ad adeguarsi a questo nuovo assetto, fino ad
arrivare al coronamento democratico con la nuova legge di successione.
Pur appartenendo al diritto civile, le leggi di successione dovrebbero essere l’obiettivo primario
di ogni istituzione politica perché le successioni portano con sé la capacità di modificare
sensibilmente tutti gli assetti societari, dato che forniscono all’uomo il potere assoluto di
intervenire materialmente su quello che sarà l’assetto del popolo nel futuro prossimo.
Il principale effetto diretto di

Effetti della legge di una legge di successione


basata sull’uguale ripartizione

successione tra i figli tende a frazionare, a


volte irreparabilmente, tutte le
proprietà degli individui
creando così effetti visibili solo
Uguale molto in là col tempo,
Diritto di indirettamente però agisce
ripartizione tra
primogenitura anche sull’animo delle
i figli persone amplificandone le
passioni e velocizzando il
processo di distruzione dei
Proprietà grandi possedimenti fondiari.
Indiretto - La famiglia si
Diretto - passano di Dove vige il diritto di
Distrugge le identifica coi
Fraziona la generazione
grandi suoi primogenitura invece lo spirito
proprietà senza mai
fortune possedimenti
dividersi di famiglia finisce col
rispecchiarsi completamente
nel proprio possedimento
perché questo resterà immutato nel tempo dato che non subirà un processo di frazionamento
sempre più profondo.
Un uomo costretto a frazionare i propri averi perderà molto velocemente tutta la passione in
essi riposta, quindi presto o tardi si convincerà a vendere tutto dato il maggior ricavo
economico. Questo tipo di legge di successione rende molto difficile la conservazione delle
proprietà intere e quindi ne facilita la rovina: questa legge agisce sulle cose per arrivare agli
uomini, ed agisce sugli uomini per arrivare alle cose.
Subito dopo la rivoluzione questa legge inglese fu abolita praticamente in tutti gli stati
dell’Unione, dopo la prima generazione, infatti, i grandi possedimenti iniziarono a dividersi e
dopo appena 60 anni l’aspetto societario cambiò completamente: nello stato di New York, ad

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO TERZO – L’ASSETTO SOCIALE DEGLI ANGLO


AMERICANI
7

esempio, da molte grandi famiglie ne sono rimaste solo due: la legge sulle successioni ha
livellato completamente la società.
Verso la fine del ‘700 gli americani iniziarono ad esplorare e colonizzare la valle del Mississippi,
facendo si che in brevissimo tempo si svilupparono aree civilizzate in pieno deserto. È in queste
aree che si trova la sperimentazione estrema della democrazia. Gente sconosciuta si trova
improvvisamente a dividere lo stesso pezzo di terra nelle stesse condizioni iniziali: spariscono
quindi tutte quelle differenze derivanti da ricchezza e aristocrazia, arrivando infine a livellare
anche le intelligenze dato che il livello di istruzione base è garantito a chiunque mentre quello
elevato è praticamente inaccessibile per tutti.
Solo pochi americani possono considerarsi veramente ricchi quindi tutti devono dedicarsi ad
una professione. Ne consegue che dopo alcuni anni di formazione base, qualunque cittadino
deve iniziare un processo di apprendistato che gli consentirà di imparare un mestiere,
interrompendo quindi il ciclo di studi alla stessa età in cui generalmente un europeo medio lo
comincia. Quasi tutti i ricchi americani sono partiti da una situazione di povertà, a volte anche
estrema, quindi quasi tutti hanno dovuto sacrificare lo studio per lavorare, quindi quasi tutti
hanno lo stesso bagaglio di nozioni religiose, storiche, scientifiche, politiche, legislative e di
governo.

Conseguenze politiche dell’assetto sociale degli Anglo-americani


Per ottenere l’uguaglianza della popolazione per via politica esistono solo due strade:
 Dare diritti politici a tutti
 Non darli a nessuno
L’assetto sociale americano si presta perfettamente ad entrambe le strade dato che esiste qui
una passione assoluta nei riguardi dell’uguaglianza che tende ad elevare i piccoli allo stesso
livello dei grandi. Non è raro però trovare dei piccoli che cercano in tutti i modi di abbassare i
grandi al loro livello, preferendo essere tutti uguali in schiavitù piuttosto che liberi ma diversi.
La libertà infatti non è assolutamente l’obiettivo principale dell’americano medio, quello
prioritario resta il concetto di eguaglianza anche perché la libertà ne è poi una diretta
conseguenza dato che non esisterebbe nessuno talmente forte da poter prevaricare i diritti dei
suoi simili.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO TERZO – L’ASSETTO SOCIALE DEGLI ANGLO


AMERICANI
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Libro Primo – Parte Seconda


Capitolo Sesto – quali sono i reali vantaggi che la
società americana trae dal governo della democrazia
Tendenza generale delle leggi sotto l’impero della democrazia
americana e istinto di coloro che le applicano
In un regime democratico i difetti e le debolezze sono molto evidenti mentre le influenze
benefiche tendono sempre a passare in sordina. Spesso la legislazione americana è incompleta
e capita che vada ad intaccare dei diritti acquisiti: se l’intento del legislatore fosse quello di
favorire gli interessi della minoranza, le sue azioni sarebbero tali da permettere il raggiungimento
dell’obiettivo nel minor tempo possibile, quindi con una legge ben fatta, completa ed
inattaccabile.
Generalmente ogni legge tende al bene della massa perché è concepita dalla maggioranza
della popolazione; le leggi dell’aristocrazia, invece, ragionano esattamente al contrario dato
che tendono a monopolizzare la ricchezza nelle mani di pochi. L’aristocrazia è quindi
nettamente più abile nell’arte della legislazione dato che ha chiaro il suo obiettivo a lungo
termine.
La società americana è quindi organizzata in modo da poter sopportare l’azione passeggera
di una legge incompleta, difettosa ed intempestiva, per questo qui la democrazia resta la
migliore forma di governo possibile.
In uno stato in cui i governanti sono poco onesti, la popolazione sarà sicuramente molto istruita.
Gli americani sono infatti molto attenti al loro tornaconto personale, quindi molto difficilmente
permetterebbero ad un politico di allontanarsi troppo dal tracciato segnato dai suoi interessi.
In particolar modo, però, è importante che i governanti abbiano alcune virtù e che non
abbiano interessi contrari a quelli della massa. Non è possibile ovviamente soddisfare le
esigenze di tutte le componenti di una società, e sarebbe oltremodo sbagliato affidare il potere
ad una sola di queste: il vantaggio reale della democrazia sta nel fatto che non verrà mai
favorita una classe rispetto ad un’altra, ma l’interesse perseguito sarà sempre e solo quello della
maggioranza.
La cattiva gestione di un magistrato creerà solo un danno temporaneo dato che le
amministrazioni si rinnovano molto spesso, e generalmente le sue cattive intenzioni non saranno
mai appoggiate da un suo collega dato che, quando anche questo dovesse essere corrotto,
la sua ambizione finirà con lo smascherare entrambi. in un sistema aristocratico, invece, i politici
inseguono interessi di classe che sono generalmente ben distinti da quelli della massa; tutti i
magistrati saranno quindi molto uniti tra loro e potranno contare anche sul sostegno di tutti i
cittadini che, pur non ricoprendo cariche pubbliche, fanno comunque parte dell’aristocrazia.
Questo connubio aiuta l’interesse presente e futuro della classe.
L’aristocrazia inglese è senza dubbio una delle più brillanti dato che, oltre al bene del paese,
ha garantito anche un numero impressionante di uomini illuminati; tuttavia proprio in Inghilterra
il bene dell’aristocrazia ha spesso e volentieri sovrastato quello del popolo. Negli Stati Uniti i
funzionari non hanno interessi personali da far prevalere, quindi l’andamento del governo è
benefico nonostante i suoi rappresentanti siano spesso inadeguati.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SESTO – QUALI SONO I REALI VANTAGGI CHE


LA SOCIETÀ AMERICANA TRAE DAL GOVERNO DELLA
DEMOCRAZIA
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Lo spirito pubblico negli Stati Uniti


L’amor di patria è un forte sentimento che lega l’individuo al luogo in cui è nato, spesso però è
facile confonderlo con l’amore per le antiche tradizioni.
Un tempo nell’antica monarchia francese i sudditi vivevano sotto l’indiscutibile arbitrio del Re,
non conoscendo alternative sostenevano di servire il miglior re del mondo. Questo sentimento
impulsivo porta inevitabilmente a sottostare a sforzi enormi che però non portano mai a risultati
continuativi.
Esiste tuttavia un amor di patria più razionale che prende le sue mosse dall’educazione e riesce
a svilupparsi col contributo di leggi specifiche che finiscono col favorire l’interesse della massa
perché gli individui finiscono col comprendere che i propri interessi coincidono con quelli della
società. Nel momento in cui, però, le tradizioni cambiano e quindi i popoli si allontanano dalla
patria e dai costumi degli antenati: l’unico modo per risvegliare l’interesse dei cittadini nei
confronti della cosa pubblica, è quello di farli partecipare attivamente.
Nella realtà americana, composta per lo più da gente che è arrivata da poco da sola, senza
conoscenze e senza ricordi, l’amor di patria non può esistere ma la sua popolazione ha ben
compreso che solo la prosperità generale può portare benessere al singolo, quindi è portato a
lavorare per il bene dello stato per dovere, orgoglio, ma soprattutto per cupidigia. L’americano
quindi prende parte a tutte le iniziative del suo paese ed è sempre pronto a difenderlo da ogni
critica.

L’idea dei diritti negli Stati Uniti


“L’idea dei diritti non è altro che l’idea della virtù introdotta nel mondo
politico”

Il concetto del diritto è ciò che fa la differenza tra la licenza e la tirannia, un uomo che subisce
una violenza tende a degradarsi, ma nel momento in cui riconosce ad un suo simile il diritto di
comandarlo si eleva su di lui, per certi versi, anche al di sopra.
L’esempio più semplice in tal senso ci è dato dal bambino, che altri non è che un uomo senza
forza ed esperienza. Appena ha un contatto col mondo esterno, il bambino tende ad
appropriarsi e ad utilizzare qualsiasi cosa gli capiti sotto mano senza aver nessuna remora dato
che non ha ancora dimestichezza col concetto di proprietà, salvo poi capirne il senso nel
momento in cui il giocattolo gli è sottratto, fino ad arrivare a capire che non deve fare agli altri
ciò che non vuole sia fatto a lui. In America nessuno fa sentire la sua voce contro il concetto di
proprietà dato che qui ognuno ha qualcosa da difendere e quindi ne riconosce il valore.
Il funzionamento politico è pressoché uguale: l’americano ha un’idea generale del diritto
politico perché ne è in possesso, quindi non attacca quello degli altri per difendere i suoi. La
democrazia inculca l’idea dei diritti politici a tutti i suoi cittadini.
È opinione comune che se i cittadini sono turbolenti non sia opportuno aumentare i diritti della
democrazia, in realtà è esattamente il contrario, e dovrebbero essere i governi ad avere più
interesse in questo dato che sono per definizioni temporanei, mentre la società non può morire.
Il popolo americano ha ricevuto dei diritti politici in un momento storico in cui era molto semplice
gestirlo dato che erano molto pochi; aumentando di numero, poi, anziché aumentare i poteri
democratici hanno preferito estenderne i domini.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SESTO – QUALI SONO I REALI VANTAGGI CHE


LA SOCIETÀ AMERICANA TRAE DAL GOVERNO DELLA
DEMOCRAZIA
10

Rispetto per la legge negli Stati Uniti


Nel processo di redazione di una legge non sempre è possibile coinvolgere l’intera popolazione,
ma negli Stati Uniti tutti ne partecipano indirettamente. Chiunque non sia d’accordo ha quindi
solo due modi per intervenire:
 Riuscire a far cambiare idea alla Nazione
 Calpestarne la volontà
L’aspetto democratico della società fa si che tutti abbiano l’interesse a rispettare le leggi, dato
che chi non rientra nella maggioranza oggi potrebbe farlo domani e quindi si potrebbe trovare
nella posizione di dover esigere lo stesso rigore che subisce oggi; questo fa s^ che in America
non esistano folle turbolente contrarie alle leggi.
Questo assetto capovolge l’importanza delle classi rispetto al sistema europeo: qui i ricchi
hanno la stessa funzione dei poveri del vecchio continente e quindi un ricco difficilmente farà
una legge e ancora più difficilmente la violerà per paura di perdere le sue sostanze: chi si rivolta
è solo chi non ha nulla da perdere.

Attività che domina in tutte le parti del corpo politico degli Stati Uniti;
influenza che essa esercita sulla società
Una delle differenze principali tra un paese libero ed uno che non lo è la percezione del
movimento: nel primo sembra andare tutto di corsa mentre nel secondo tutto sembra immobile:
questo è sintomatico di attività e quindi ricchezza, ma lascia un po’ stupiti il vedere come nel
paese ricco i bisogni aumentino costantemente, mentre nel povero sembra sempre che
nessuno abbia bisogno di nulla.
Quest’immagine è vera nelle monarchie e nelle aristocrazie, ma diventa addirittura lampante
nella democrazia perché la popolazione intera è in costante movimento.
Appena entrati negli Stati Uniti si viene accolti da un vero e proprio tumulto composto da
migliaia di voci che avanzano bisogni sociali differenti: chi ha bisogno di una chiesa, chi deve
scegliere un rappresentante e tante altre situazioni simili tra cui il movimento politico che, in
realtà, è solo un aspetto anche minimo di tutto il sistema che coinvolge tutta la società a
qualsiasi livello.
Esistono stati in cui gli abitanti accettano, oltretutto con riluttanza, solo una minima parte dei
diritti che la legge gli riconosce, mentre per l’americano l’essere privato della partecipazione
politica sarebbe una terribile condanna. Spesso dirige gli affari pubblici molto male, ma nel farlo
allarga i suoi orizzonti ed aumenta la fiducia in sé stesso dato che prende parte a progetti politici
ideati da altri ma che comunque coinvolgono tutta la collettività migliorandone le condizioni:
migliorando le condizioni comuni, l’americano migliora sé stesso. Le istituzioni democratiche
sono quindi una causa indiretta del prodigioso sviluppo industriale statunitense.
Uguagliare le condizioni di tutti i membri di una società, stabilendo quindi un regime
democratico, è quindi il modo migliore per procurar loro il maggior benessere possibile.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SESTO – QUALI SONO I REALI VANTAGGI CHE


LA SOCIETÀ AMERICANA TRAE DAL GOVERNO DELLA
DEMOCRAZIA
11

Capitolo Settimo – L’onnipotenza della maggioranza


negli Stati Uniti e i suoi effetti
L’essenza stessa di un governo democratico prevede che il dominio della maggioranza sia
assoluto. In America chi detiene il potere legislativo è eletto direttamente dal popolo facendo
ricorso a frequenti elezioni ricorrenti in modo da impostare un sistema di esame continuo da
parte delle passioni quotidiane del popolo, e diviso in due camere in modo da limitarne il
potere.
Questa impostazione legislativa limita fortemente i poteri del governo che da questo dipende
completamente in tutto, definizione degli stipendi compresi. Questo costume porterà all’inutilità
del governo rappresentativo dato che gli elettori eleggono deputati tracciandone la linea di
condotta, in pratica è come se la maggioranza governasse direttamente.
L’idea della supremazia della maggioranza si basa sull’idea che la quantità sia una garanzia
maggiore della qualità, molti uomini saranno certamente più saggi di uno solo, fu portata in
America dai primi abitanti come idea di libertà ma ben presto divenne un vero e proprio
costume sociale, penetrando in qualsiasi ambito della vita quotidiana.
Uno dei presupposti di partenza è che gli interessi della maggioranza devo sempre prevalere su
quelli della minoranza ed è talmente radicato che se un legislatore dovesse pensare di abolire
dei diritti storici come richiesto dalla maggioranza, gli altri non avrebbero nulla da dire a
riguardo. È l’assetto sociale americano che garantisce il funzionamento di questo sistema, dato
che tutti gli uomini qui sono considerati uguali. Un’aristocrazia, infatti, non potrebbe mai
diventare una maggioranza e mantenere tutti i suoi privilegi.
Tutti i partiti riconoscono i diritti della maggioranza perché tutti sperano di riuscire a farne parte.

Come l’onnipotenza della maggioranza aumenti, in America,


l’instabilità legislativa ed amministrativa che è naturale alle democrazie
L’instabilità di governo è un problema intrinseco di qualsiasi sistema democratico dato che ha
la tendenza a portare continuamente persone nuove al potere. Negli Stati Uniti in particolare
questo fa sì che le leggi vengano modificate continuamente e le costituzioni periodicamente
emendate. Quest’influenza è palese anche nel modo in cui queste leggi vengono applicate
dato che l’attenzione del legislatore è dirottata continuamente verso altre questioni: in Europa
questo non è possibile dato che i governi sono molto più stabili.
Un esempio concreto di questa caratteristica lo si può trovare nel movimento religioso che
chiedeva condizioni di vita migliore per i detenuti. Avendo ottenuto l’attenzione della
maggioranza, in breve tempo si ebbero nuove carceri e cambiò il principio di detenzione che
passò da un sistema punitivo ad uno educativo col fine di reintegrare i condannati nelle società.
Questo però non portò alla chiusura delle vecchie prigioni che iniziavano ad apparire sempre
più insalubri man mano che il nuovo sistema prendeva piede: la maggioranza, preoccupata
dalla costruzione di nuove carceri, trascurò completamente ciò che già esisteva.

Tirannide della maggioranza


La maggioranza degli uomini adotta il principio legislativo della giustizia che, in questo modo,
rappresenta il fine ultimo di tutte le popolazioni. Se lo stato diventa quindi la giuria che
rappresenta il popolo ed applica la giustizia, può avere più poteri della società cui applica le
leggi? In questo modo se una persona si rifiutasse di obbedire ad una legge ritenuta ingiusta
non starebbe negando alla maggioranza il diritto di governare, ma farebbe appello alla
sovranità del popolo. Se un uomo può abusare del suo potere sugli altri, per quale motivo la
maggioranza non dovrebbe poterlo fare?
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SETTIMO – L’ONNIPOTENZA DELLA
MAGGIORANZA NEGLI STATI UNITI E I SUOI EFFETTI
12

Diventa quindi necessario un ulteriore potere sociale che sia superiore a tutti gli altri, ma è
estremamente pericoloso per la libertà conferire un potere simile a qualcuno senza porre nessun
ostacolo dato che l’onnipotenza è sempre negativa, sia che chi lo esercita sia il popolo o un
re, perché questo contiene in sé il germe della tirannia.
Il vero problema del governo democratico americano è la sua forza che non prevede nessuna
garanzia contro la tirannide. Se un uomo subisce un’ingiustizia non ha nessuno a cui potersi
rivolgere dato che la maggioranza del popolo è sovrana e il potere legislativo è a questa legato
in modo molto stretto; le forze armate sono rappresentanti della stessa maggioranza e la giuria
non è altro che la stessa maggioranza col potere di emettere sentenze.
Il corpo legislativo dovrebbe essere sempre un’espressione della maggioranza, ma da questa
dovrebbe essere svincolata, il potere esecutivo dovrebbe essere indipendente e il potere
giudiziario, infine, completamente slegato dagli altri due.

Effetti dell’onnipotenza della maggioranza sull’arbitrio dei funzionari


pubblici americani
La tirannide non si può considerare arbitraria quando si esercita attraverso le leggi; allo stesso
modo un arbitrio esercitato nell’interesse.
L’onnipotenza della maggioranza americana favorisce il dispotismo del legislatore, ma anche
l’arbitrio del magistrato perché può fare leggi e sorvegliare sulla loro attuazione; in questo
sistema i pubblici funzionari si riducono ad essere agenti passivi della maggioranza che può
dirigere e correggere in qualsiasi momento la loro condotta.

Potere che la maggioranza esercita in America sul pensiero


La percezione del potere della maggioranza americana rispetto a quella europea si ha
chiaramente quando si esamina l’esercizio del pensiero.
I tiranni più crudeli dell’est europeo non sarebbero in grado di bloccare idee loro ostili, in
America invece l’espressione della maggioranza viene accettata da chiunque in modo passivo
dato che non esiste nessun’altra forma di potere in grado di accentrare in questo modo tutte
le forze della società. Qualsiasi teoria politica o religiosa europea è in grado di superare i confini
nazionali e diffondersi dato che nessuno stato europeo accentra in questo modo tutti i poteri,
quindi ci sarà sempre modo di trovare qualcuno che abbia la forza necessaria a sostenere
l’indipendenza del pensiero. In America, invece, la maggioranza cinge il libero pensiero
ponendogli un confine attorno entro cui chiunque è libero di esprimere qualsiasi opinione, senza
però poter pensare di valicarlo.
La nuova tirannia non utilizza più violenza o catene, ma colpisce direttamente l’anima.
Chiunque è libero di non seguire i dettami della maggioranza ma così facendo perderebbe
l’appoggio del resto della popolazione, diventando di fatto uno straniero tra i suoi concittadini.
Conserverebbe tutti i diritti civili, ma sarebbero inutilizzabili.
Questo spiegherebbe anche perché ad oggi non esistono grandi scrittori americani; il genio
letterario non esiste senza libertà di spirito, e questo in America non è previsto.

Effetti della tirannide della maggioranza sul carattere nazionale degli


americani – lo spirito di corte negli Stati Uniti
Questa terribile influenza in realtà è poco percepibile nella società americana, ma molto
evidente nel carattere nazionale dei suoi cittadini. Subito dopo la Rivoluzione comparvero
moltissimi uomini ragguardevoli che riuscivano a dirigere la volontà popolare senza bisogno di
tiranneggiarla, nei governi assoluti invece tutti i grandi uomini che si sono avvicinati al trono

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SETTIMO – L’ONNIPOTENZA DELLA


MAGGIORANZA NEGLI STATI UNITI E I SUOI EFFETTI
13

hanno sempre adulato il re di turno, generalmente per debolezza, molto più raramente per vero
amore del re.
Uno dei principali rimproveri che si può muovere all’organizzazione democratica, in particolar
modo a quella americana, è la tendenza a mettere lo spirito di corte a totale disposizione della
maggioranza, tanto che, volendosi allontanare da questa, si finisce col perdere
completamente ogni diritto di cittadino e alla definizione stessa di uomo. Capita talvolta che i
cittadini riescano ad allontanarsi dalla rigidità delle regole della maggioranza o a disapprovare
apertamente leggi ingiuste o l’instabilità della democrazia, ma sono eccezioni molto rare dato
che apparentemente gli americani sembrano ragionare tutti nello stesso modo.
In America è facile sentir parlare di patriottismo da parte del popolo, ma è molto più raro
trovarlo nei governanti, questo perché nei regimi dispotici è il popolo ad uscirne logorato,
mentre in un sistema democratico questo spetta ai governanti. In America non si sentirà mai
parlare di re o di padroni, ma la popolazione elogia continuamente i propri governanti convinti
che posseggano tutte le virtù necessarie.

Il più grande pericolo per le repubbliche americane viene


dall’onnipotenza della maggioranza
Generalmente un governo cade per incapacità o per tirannia: se nel primo caso sfugge di
mano, nel secondo viene letteralmente strappato via dalle mani.
Ogni qual volta uno stato democratico cade nell’anarchia, immediatamente si pensa che
questo sia dovuto all’incapacità dei governanti, ma in realtà questo spesso dipende dall’abuso
delle sue forze e dal cattivo impiego delle sue risorse.
Il governo americano è accentrato ed energico quanto quello delle antiche monarchie
europee, se mai dovesse crollare questo sistema, le cause saranno tutte da inquadrare
nell’onnipotenza della maggioranza che finirà col portare tutte le minoranze all’esasperazione,
costringendole a ricorrere alla forza.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SETTIMO – L’ONNIPOTENZA DELLA


MAGGIORANZA NEGLI STATI UNITI E I SUOI EFFETTI
14

Capitolo Nono – Cause principali che tendono a


conservare la repubblica democratica negli Stati Uniti

Stabilità
Cause Abitudini e della
Leggi
accidentali costumi repubblica
democratica

Cause accidentali o provvidenziali che contribuiscono al


mantenimento della repubblica democratica negli Stati Uniti
Innanzitutto va sottolineato il fatto che gli americano non
hanno vicini, quindi non hanno motivo di temere guerre,
distruzioni o invasioni. Questo fa sì che non sia necessaria una
pesante tassazione destinata al mantenimento di un forte
Cause
esercito. Il concetto di gloria militare è infatti molto relativo accidentali
dato che una delle massime imprese compiute da un
generale, ad esempio il due volte Presidente Jackson, Mancanza di vicini
potrebbe essere la vittoria ottenuta sotto le porte di New
Orleans, fatto d’armi in realtà molto banale. Mancanza di una capitale

Altra causa da non sottovalutare è la mancanza di una Origine


capitale centrale che fa sentire la sua influenza sul resto del
Territorio scelto
territorio. Le città non sono altro che grandi assemblee di cui
ogni cittadino è membro, sottometterle ad una capitale Benessere generale
centrale significa permettere ad una sola assemblea di
decidere per tutte le altre. Il concetto di capitale è spesso Benessere materiale
contrario a quello di rappresentatività.
Legislazione
Anche l’origine degli americani è un fattore importante dato
che indubbiamente questi sono favoriti dalla loro nascita: i
loro padri portarono in questo territorio hanno importato la democrazia e l’hanno tramandata
alle loro discendenza. Tutte le antiche società sono sempre nate tra altre popolazioni nemiche
che sono state sconfitte per fare spazio; questo è accaduto solo in minima parte in America
giacché i primi coloni a Sud hanno trovato solo popolazioni molto più primitive di loro mentre il
Nord era una vasta distesa ricca di risorse naturali completamente disabitata.
Notevole è anche l’importanza del territorio scelto dagli americani, ossia un continente
immenso.
Il benessere generale è un fattore fondamentale per qualsiasi governo, ma questo diventa
particolarmente vero nel caso di un governo democratico dato che la è la maggioranza a
decidere le priorità tenendo conto delle sue necessità primarie.
La legislazione americana non solo sostiene la democrazia, ma è proprio democratica nella
sua essenza.
Come quello generale quindi, anche il benessere materiale è una causa fondamentale come
già ripetuto più volte.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – CAUSE PRINCIPALI CHE TENDONO A


CONSERVARE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA NEGLI STATI
UNITI
15

Secondo l’immaginario collettivo le zone inesplorate dell’America si popolano grazie ai


numerosi migranti europei che ogni giorno sbarcano nel nuovo mondo, mentre coloro i quali si
sono già stabilizzati nelle città costiere continuano ad occupare le loro abitazioni. In realtà
succede esattamente il contrario: chi arriva in America è generalmente una persona sola, senza
amici e senza risorse, che per sopravvivere deve necessariamente trovare lavoro in queste città
già sviluppate. Quindi in esplorazione nel deserto dell’Ovest ci vanno solamente gli americani.
Questo doppio movimento migratorio è continuo: parte dall’Europa, passa per la costa
americana e prosegue nei deserti dell’ovest, un flusso migratorio di questa portata si può
ricordare solo alla caduta dell’impero romano.
Dato che una buona parte della popolazione costiera si allontana dalle zone industrializzate,
accade che queste si popolino molto lentamente, nel Connecticut ad esempio è cresciuta solo
di un quarto in 40 anni. Questo fa sì che il migrante europeo si trovi ad arrivare in un paese in
cui c’è forte carenza di operai, quindi riesce a trovare lavoro molto facilmente e a condurre
una vita piuttosto agiata. Un giorno suo figlio andrà a cercare fortuna nel deserto, diventando
molto probabilmente un ricco possidente terriero.
La legislazione americana favorisce la divisione delle proprietà nelle successioni, ma pone
anche dei limiti ben definiti per evitare che questa possa frammentarsi eccessivamente. In
questo modo si è arrivati ad evitare quasi del tutto questa divisione, lasciando in genere
l’eredità intera al solo primogenito. La convinzione è che lasciare una divisione incontrollata
porterà infine a non garantire più il sostentamento di una famiglia.
In Europa è normale considerare pericolosa la smodata ricerca di ricchezze, in America invece
è proprio questo uno dei pilastri portanti e dell’eccezionale stabilità del sistema dato che, senza
queste pulsioni, la gente si ammasserebbe in pochi posti e in breve farebbe fatica a
procacciarsi le risorse necessarie. Un esempio concreto di quanto detto lo si vede nel paragone
tra l’America ed il Canada. Il secondo, popolato prevalentemente da francesi, conserva in sé
le tradizioni e i costumi della madrepatria, e già oggi iniziano ad accusare le problematiche
comuni nel vecchio continente.

L’influenza delle leggi sulla conservazione della repubblica


democratica negli Stati Uniti

Leggi
Forma federale
•Permette all'Unione di avere la potenza di un grande stato e la sicurezza di un piccolo

Le istituzioni comunali
•moderano il dispotismo della maggioranza lasciando il popolo libero

La costituzione del potere giudiziario


•i tribunali correggono gli errori della democrazia senza arrestare la maggioranza

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – CAUSE PRINCIPALI CHE TENDONO A


CONSERVARE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA NEGLI STATI
UNITI
16

La religione considerata come istituzione politica e come essa serva


potentemente alla conservazione della repubblica democratica presso
gli americani
Una volta sottratti a quella del Papa, gli americani non si sono sottomessi a nessun’altra autorità
religiosa, quindi la loro forma di cristianesimo si può definire repubblicana.
Molti considerano la religione come una nemica naturale della democrazia, in realtà cadono
in errore dato che è evidentemente la dottrina religiosa più compatibile con questa forma di
governo: per i cattolici la società religiosa è composta solo da sacerdoti e popolo, è solo il
sacerdote ad elevarsi, tutti gli altri sono perfettamente uguali.
Anche i dogmi non fanno distinzioni di nessun tipo, valgono sia per gli stupidi che per i sapienti,
come per i ricchi e per i poveri: a differenza del protestantesimo, quindi, il cattolicesimo porta
agli uomini un messaggio di comunità e di uguaglianza.
È capitato che i sacerdoti uscissero dalle chiese per mischiarsi nella società comune, usando la
sua influenza religiosa per sostenere ordini politici, ma quando questi sono allontanati dal
governo allora combattono per portare l’uguaglianza anche dentro la società civile.
La maggior parte dei cattolici è povera, quindi il fatto
che tutti possano accedere a cariche di governo
diventa essenziale dato che sono una minoranza nella
società americana, quindi devono combattere per
Mondo veder rispettati tutti i loro diritti. A questo proposito i
intellettuale sacerdoti americani dividono il mondo intellettuale in
due grosse categorie:
•Dogmi rivelati  I dogmi intellettuali: cui si sottomettono senza
•Verità politica discussioni
 Le verità politiche: che Dio ha lasciato alla libera
ricerca degli uomini
Questo fa sì che i cattolici siano i cittadini più
indipendenti e allo stesso tempo i fedeli più sottomessi.

Influenza indiretta che le fedi religiose esercitano sulla società politica


negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti esistono innumerevoli sette religiose che, pur differenziandosi nei riti sacri, si
accomunano nella definizione degli obblighi dell’uomo nei confronti del suo prossimo e di Dio.
La società non ha bisogno di definire un’unica verità religiosa dato che l’unica cosa veramente
importante è che tutti i cittadini ne professino almeno una, dato che tutti i sacerdoti predicano
la libertà civile, a prescindere dal loro credo, senza prestare appoggio ad alcun sistema politico
in particolare in modo da potersi tenere fuori dalla politica e quindi non influenzare in nessun
modo le leggi ma potendo però dirigere i costumi e le famiglie che compongono lo Stato. La
severità dei costumi americani, infatti, dipende totalmente dalla religione che trattiene l’uomo
dal peccato influenzando notevolmente la donna, vera detentrice del costume.
La religione influenza notevolmente anche le singole intelligenze dato che chiunque rispetta i
dogmi, magari non credendoci, ma dando così l’impressione di farlo. Questo da una stabilità
incredibile alla morale, lasciando tutto ciò che c’è di incerto alla sfera politica della società.
Tutti i rivoluzionari portano enorme rispetto verso la morale cristiana che non permette loro di
violare apertamente le leggi, generando così un sistema in cui le singole leggi permettono di

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – CAUSE PRINCIPALI CHE TENDONO A


CONSERVARE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA NEGLI STATI
UNITI
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fare tutto, mentre la morale proibisce tutto ciò che è sconveniente, la religione diventa così la
prima istituzione politica americana.
Libertà e cristianesimo risultano quindi essere profondamente legati tra loro, tanto che spesso
sacerdoti vengono mandati in esplorazione ad Ovest per fondare scuole e chiese.

Principali cause che rendono potente la religione in America


Come visto, tutti gli americani si prodigano nell’adempiere ai propri obblighi religiosi mentre i
sacerdoti non occupano mai nessun tipo di impiego pubblico: questo dimostra che qui la
religione è riuscita ad accrescere la propria influenza pur riducendo di molto il proprio potere.
Nel momento in cui una religione si unisce al governo deve necessariamente applicare delle
misure che vanno bene solo per determinate persone, aumentando di fatto la propria influenza
su questi ma perdendola completamente su tutti gli altri. questo accade perché finché è
slegata dalla politica, la religione si basa solo sui sentimenti del popolo, attirando così a sé i cuori
delle persone, ma quando al sentimento aggiunge la passione si trova nella condizione di
doversi schierare diventando così fragile come qualsiasi altra potenza.
Man mano che il governo prende una strada democratica, diventa sempre più difficile per la
religione dare il proprio supporto ufficiale perché il potere secolare inizierà inevitabilmente a
cambiare rappresentanti in modo sempre più rapido, facendo sì che cambino molto più spesso
leggi e costituzioni. I sacerdoti americani hanno compreso questo prima di tutti gli altri e si
adeguano a questo status.
Le minacce più pericolose per il clero sono rappresentate da scismi e indifferenza, spesso gli
uomini abbandonano la Fede, ma solo per abbracciarne un’altra; questo non può dirsi per
quelle credenze che professano dottrine negative, negando altre fedi senza però stabilire la
verità di altro. Nel momento in cui un credente abbandona la sua fede, lo fa per freddezza
dato che continua a ritenerla utile giacché ne riconosce l’impero sui costumi e l’influenza
indiretta sulle leggi.
Questo quadro non è purtroppo applicabile alla società europea perché i costumi sono diversi;
molti abbandonano il cristianesimo senza però abbracciare nulla, e chi continua a credere
generalmente lo fa con la paura di essere scoperto dato che la prima cosa che l’uomo ha fatto
una volta raggiunta l’indipendenza è stato proprio attaccare la religione dato che qui è
strettamente legata alla politica.

Come la cultura, le abitudini e l’esperienza pratica degli Americani


contribuiscano al successo delle istituzioni democratiche
L’America non ha praticamente mai prodotto letterati degni di nota, tanto che esistono
cittadine europee sconosciute che ogni anno pubblicano molti più libri di tutti gli Usa: negli Stati
Uniti si producono leggi in continuazione, ma non esiste nessuno capace di scriverle.
La situazione culturale americana è tragica, ragionando per numero di colti si vedrà che sono
una parte molto ridotta, ragionando per ignoranza occupano senza dubbio il primo posto di
una classifica mondiale.
Nel Nord America ogni cittadino riceve nozioni elementari riguardanti le conoscenze umane
generali, apprende i dettami religiosi, la storia e la costituzione della patria, ma procedendo
verso sud o verso ovest questo minimo bagaglio culturale diminuisce ancora. La ragione è
semplice: se gli europei sono partiti dalla barbarie per civilizzarsi, gli americani sono arrivati qui
già alfabetizzati, quindi non hanno dovuto imparare nulla. Ai confini col deserto qui si trovano
solo avventurieri che non hanno accesso a tutte le comodità di una città, ma che portano con

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – CAUSE PRINCIPALI CHE TENDONO A


CONSERVARE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA NEGLI STATI
UNITI
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sé un bagaglio culturale importante in termini di sopravvivenza perché convinti che per essere
considerati cittadini a tutti gli effetti sia sufficiente saper leggere e scrivere.
Se questi stessi coloni venissero però interrogati sul proprio stato allora il loro linguaggio
diventerebbe certo e fluido, sarà in grado di elencare i propri diritti ed i propri doveri perché
partecipando alla legislazione imparano a conoscerne le leggi. In America l’educazione è
finalizzata alla politica, in Europa alla vita privata.

A conservare negli Stati Uniti la repubblica democratica contribuiscono


le leggi più delle cause fisiche, ed i costumi più delle leggi
Gli anglo americani portarono con loro in America l’uguaglianza di tutte le condizioni ponendo
così le basi per un assetto sociale democratico.
Il territorio americano offre infinite possibilità al lavoro e all’industria, questo fa sì che l’amore per
la ricchezza sostituisca l’ambizione personale. Nell’America del sud c’è un quantitativo
impressionante di risorse naturali, tuttavia in questi luoghi la democrazia non è ben vista e questo
fa sì che le condizioni di vita siano poco più che miserabili, a differenza degli stati del Nord dove
invece sia la democrazia che le condizioni sociali riescono a prosperare. Quindi non è la natura
fisica del luogo ad influire direttamente sul benessere dello stato.
I beni messi a disposizione dalle terre americane non sono sempre sfruttati nel modo migliore
possibile, quindi spesso è facile vedere, a parità di condizioni, livelli di benessere differente
perché l’impianto legislativo è differente. Le leggi americane non sono assolutamente le migliori
possibili, tuttavia nel suo insieme si dimostrano essere adattano all’indole dell’americano medio,
si può quindi affermare che da queste dipende gran parte del successo dell’impostazione
democratica del pese, pur non essendo questa la motivazione principale.
Esistono enormi differenze tra le varie popolazioni che abitano l’America nonostante il loro
ceppo originario sia comune: ad est, ad esempio, il governo repubblicano è molto forte mentre
invece ad ovest sembra quasi che tutto proceda un po’ a caso; ci sono dunque notevoli
differenze tra americani ed americani, e la causa di queste si trova facilmente, e
necessariamente, nei loro costumi. Ad est gli americano hanno sperimentato molto più a lungo
il governo democratico, sviluppando così usi e costumi decisamente più adatti al suo
mantenimento; sempre ad est l’istruzione è migliore e la religione ha metodi più efficaci per
predicare la libertà. Ad ovest, al contrario, molti di questi vantaggi non sono ancora radicati
perché è ancora forte l’influenza degli abitanti selvaggi: è quindi facile trovare metodi molto
più violenti e una morale religiosa meno radicata, caratteristiche tipiche delle nazioni neonate.
I costumi sono quindi il principale motivo di successo del governo democratico in America.

Basterebbero le leggi e i costumi a mantenere le istituzioni


democratiche in altri paesi diversi dall’America?
Non essendoci in nessun altro posto i costumi americani, non è possibile fare un paragone
concreto, quindi bisogna necessariamente azzardare ipotesi in tal senso.
Analizzando la struttura e le caratteristiche degli stati europei (politica, eserciti, numero di
abitanti), è difficile immaginare il popolo americano proiettato in queste realtà così come sono.
Non esiste una società democratica al mondo in cui il potere sia accentrato come lo è in
America, dove il popolo detiene un potere pressoché totale su ogni affare, ma anche se le
leggi di questa nazione fossero le migliori possibili, comunque non è detto che funzionerebbero
altrove: se gli americani fossero diversi da tutti gli altri popoli e avessero abitudini diverse da
quelle europee, non potrebbero comunque insegnare nulla in proposito agli altri, se invece
fossero uguali al resto degli uomini e se i loro legislatori si fossero basati unicamente sulle
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – CAUSE PRINCIPALI CHE TENDONO A
CONSERVARE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA NEGLI STATI
UNITI
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condizioni naturali favorevoli del loro stato non potrebbero comunque spiegare niente al resto
del mondo dato che questa dipenderebbe esclusivamente da cause fisiche.
Nessuna di queste ipotesi è però dimostrabile dai fatti.
Esaminando attentamente la società americana è facile vedere che questi hanno affrontato
con grandi sforzi le naturali
• Diritti comuni debolezze umane (invidia,
Invidia presunzione, ignoranza) cui erano
sottomessi come chiunque altro,
correggendo così i difetti della
democrazia: le loro leggi
Movimenti • Immobilità della diventano quindi barriere per
politici morale religiosa arginare l’ambizione dei cittadini
e hanno saputo trasformare in
obiettivi comuni tutte quelle
• Esperienza passioni che individualmente
Ignoranza potevano permettere un
rovesciamento dello stato.
Non è stato l’affidamento alla
Foga dei • Abitudine agli natura del paese quindi ad

desideri affari affrontare i pericoli derivanti dalla


loro costituzione quanto
l’applicazione di rigidi costumi che
convengono ad un popolo democratico e che, con l’aiuto delle leggi, riescono a regolare la
democrazia.

Importanza di ciò che precede nei confronti dell’Europa


Non è possibile conservare un principio di libertà solo occupando sconfinate zone desertiche
perché i principi democratici iniziano ormai a diffondersi in tutto il mondo e le popolazioni
aumentano esponenzialmente di numero.
Se mai in Europa dovesse riprendere piede il dispotismo certamente lo farebbe con mezzi e
assetti che non si sono mai visti prima d’ora: già in passato i re hanno avuto tra le mani un potere
assoluto, ma mai nessuno ne ha fatto un utilizzo completo dato che molti fattori esterni lo
limitavano, come ad esempio la religione, l’onore, costumi e pregiudizi. Pur trattandosi di
costituzioni dispotiche in cui i sovrani avevano il diritto di fare qualsiasi cosa, la libertà dei costumi
limitava molto la facoltà, ed in molti casi anche la voglia, di farla.
Oggi la religione non ha più un dominio assoluto sulle anime e quindi non esiste più un netto
confine tra bene e male, tra dispotismo e limite della licenza.
I re sono stati clementi perché sapevano di essere forti ed avevano a cuore il benessere dei
sudditi per garantirsi il loro appoggio al trono, i questo modo si assisteva alla produzione di
sentimenti tipici di una famiglia in cui i molti parlano male dell’uno ma lo sostengono, mentre
l’uno punisce i molti con la decisione e la delicatezza di un padre premuroso nei confronti dei
suoi figli.
Le rivoluzioni hanno però distrutto il prestigio dei re che esponendo la debolezza del diritto non
hanno fatto altro che trasformare la figura del sovrano da padre a padrone.
Ai giorni nostri, infine, tutte le classi si confondono tra loro e l’individuo si perde nella folla, l’onore
monarchico ha perso il suo potere quasi ovunque senza però che nessuna virtù ne prendesse il

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – CAUSE PRINCIPALI CHE TENDONO A


CONSERVARE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA NEGLI STATI
UNITI
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posto lasciando che non ci sia più un limite naturale al potere di chi comanda e agli obblighi di
chi è comandato.
Quando tutti i cittadini sono ugualmente impotenti non posso fare altro che mostrare alla forza
organizzata del governo la loro debolezza individuale. È quindi necessario considerare lo
sviluppo delle istituzioni e dei costumi democratici come unica fonte di libertà, preferendo
questo tipo di governo come forma di rimedio.
Far partecipare il popolo al governo è difficile, ma lo è ancora di più dargli l’esperienza
necessaria affinché lo faccia bene dato che le volontà della democrazia sono numerose, i suoi
rappresentanti inadeguati e le sue leggi approssimative, ma non esiste veramente nessun altro
baluardo contro la tirannia.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – CAUSE PRINCIPALI CHE TENDONO A


CONSERVARE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA NEGLI STATI
UNITI
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Libro Secondo – Parte Prima


Influsso della democrazia sul
movimento intellettuale negli Stati
Uniti
Capitolo Primo – Il metodo filosofico degli americani
Senza dubbio gli Stati Uniti sono il paese civilizzato in cui il dibattito filosofico è meno sviluppato;
tutti gli americani, però, seguono
inconsapevolmente un preciso indirizzo,
Modello filosofico dimostrando così di possedere un modello filosofico
comune a tutti, che si basa molto sull’insegnamento
americano di Descartes.
Gli americani non leggono le sue opere dato che
questo porterebbe via del tempo ai loro affari, ma le
Sfuggire allo spirito di sistema
sue tesi sono quelle che si adattano perfettamente
al loro modo di fare.
alle regole familiari
In America, a causa della parità di condizioni, è
difficile che l’intelligenza di un uomo possa prevalere
tradizione valida come informazione, il
presente come studio utile per su quella di un altro quindi si tende a considerare la
migliorarsi loro ragione come fonte di verità assoluta. Gli
americani sono abituati a risolvere da soli le piccole
tendere al risultato senza essere
prigionieri del mezzo difficoltà della
vita,
ritengono
quindi
che la
Evoluzione del
metodo
puntare alla sostanza passando dalla
forma loro intelligenza
sia insuperabile:
ciò che non
europeo
comprendono non può essere spiegato e supera i limiti
dell’intelligenza umana. XVI secolo - i riformatori
sostituiscono la ragione
individuale all'antica fede
Il ragionamento secondo gli americani procede scartando
tutte le apparenze esteriori, togliendo quindi tutto ciò che si
frappone tra l’argomento d’interesse e la propria opinione.
Questo fa sì che non abbiano bisogno di imparare un XVII secolo - Decartes
abbandona le formule fatte
metodo filosofico, dato che hanno già innato quel percorso
che in Europa ha impiegato secoli per cementificarsi grazie
all’opera di importanti riformatori del calibro di Lutero,
XVIII secolo - i filosofi iniziano a
Descartes, Voltaire e Bacone. sottoporre all'esame
individuale di ogni singolo
In Europa questo metodo ha avuto serie difficoltà ad individuo l'oggetto di qualsiasi
credenza
affermarsi a causa dell’opposizione di leggi politiche e
abitudini di pensiero, si è andato affermando solo quando gli
uomini iniziavano a diventare tutti uguali per via dello spirito
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO PRIMO – IL METODO FILOSOFICO DEGLI
AMERICANI
22

democratico che si andava diffondendo, dapprima in Francia e poi in tutto il continente: allo
stesso modo il nuovo metodo attacca tutto ciò che è vecchio per fare strada al nuovo.
Questa strada è seguita più dai francesi che non dagli americani, e questo dipende innanzitutto
dal fatto che la società dei secondi nasce principalmente dalla religione la cui presenza è
evidente in praticamente tutti i loro costumi pur essendosi posta tutti i limiti possibili da sola.
L’ordine religioso è infatti talmente distaccato da quello politico che si sono potute cambiare
le vecchie leggi senza scuotere di un millimetro le vecchie credenze.
A questo poi si aggiunge il fatto che l’impostazione democratica degli Stati Uniti non è frutto di
una rivoluzione democratica che ha indebolito le vecchie credenze. Qui ognuno cerca di
badare a sé stesso, legando la società non per idee ma solo per interesse.

Capitolo Terzo – Perché gli americani mostrano per le


idee generali più attitudini e inclinazione dei loro padri,
gli inglesi
Dio coglie con un solo sguardo tutto ciò che accade all’umanità, senza dover scendere nel
dettaglio del singolo. In questo modo ha sempre ben chiare le somiglianze e le differenze di
tutti. Per l’uomo la questione è ben diversa, lui non può osservare individualmente tutti perché
finirebbe col perdersi nell’immensità dei particolari.
Le idee testimoniano la limitatezza dell’intelligenza dato che non esistono regole adattabili a
parecchi oggetti contemporaneamente, però queste permettono all’uomo di formulare giudizi
rapidi su una gran moltitudine di cose: cogliendo più verità, l’uomo formula più idee generali.
Gli americani sono molto più portati degli europei ad utilizzare questo strumento perché la
passione per queste idee è così sfrenata che ogni occasione è buona per sfruttarle. Una
differenza del genere tra i due popoli è strana; in Inghilterra, ad esempio, questa tendenza sta
iniziando a prendere piede, apparentemente in modo proporzionale all’indebolimento della
sua antica costituzione.
In stati un cui le condizioni sono talmente diverse da far apparire le popolazioni in numero
diverso pari al numero di classi esistenti, in questo modo si perde il legame generale della
popolazione: l’aristocrazia non avrà mai idee generali su sé stessa. L’uomo democratico,
invece, accanto a sé a uomini simili a lui quindi qualsiasi suo pensiero arriverà inevitabilmente
ad espandersi fino ad abbracciare l’insieme: tutte le verità che lo riguardano sono valide anche
per tutti gli altri.
L’esempio migliore per spiegarlo sono gli schiavi, già nell’antica Roma infatti gli uomini non
riuscivano a sviluppare un’idea generale che rendesse gli uomini liberi. Per questo si sono sforzati
di dimostrare che in natura la schiavitù è sempre esistita. Ci volle la discesa di Gesù Cristo per
portare questo messaggio, generando così un grande evento che, agendo nello stesso modo
per tutti, induce tutti ad imboccare la stessa strada.
Questo spiega quindi perché gli inglesi sono meno avvezzi degli americani a formulare idee
generali; a lungo un popolo illuminato ed aristocratico, sono stati frenati per secoli proprio da
questo aspetto.
In democrazia l’uomo è molto curioso e ha pochissimo tempo libero, quindi un’idea generale
permette di non soffermarsi sul particolare e di esprimere moltissimi concetti col minimo sforzo:
trovato l’elemento comune non spingono oltre la loro ricerca. L’uomo democratico prova un
piacere incredibile per i successi immediati ottenuti senza grandi sforzi: questa contraddizione li
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO TERZO – PERCHÉ GLI AMERICANI MOSTRANO
PER LE IDEE GENERALI PIÙ ATTITUDINI E INCLINAZIONE DEI
LORO PADRI, GLI INGLESI
23

porta inevitabilmente verso le idee generali dato che queste permettono loro di attirare gli
sguardi di chiunque col minimo sforzo.

Capitolo Quarto – Perché gli americani non hanno mai


provato la stessa passione dei francesi per le idee
generali in fatto di politica
Se gli americani fanno molto più uso delle idee generali rispetto agli inglesi, ne fanno invece
molto di meno rispetto ai francesi, soprattutto in politica.
In Francia si è sempre pensato al modo in cui fosse possibile governare gli affari pubblici in
autonomia, a differenza degli Stati Uniti in cui questo sistema ha sempre funzionato. In Francia
quindi esistevano già idee generali relative al governo fin da quando la costituzione non
permetteva ai francesi di scoprirne lentamente l’insufficienza.
Se l’argomento dell’idea generale è pericoloso per la tenuta del governo, è bene che il popolo
se ne occupi quotidianamente e in modo pratico: è opportuno che si soffermino sui particolari,
in modo da vedere chiaramente l’inadeguatezza delle loro teorie.

Capitolo Quindicesimo – Perché lo studio della


letteratura greca e latina è particolarmente utile nelle
società democratiche
Nell’antichità il concetto di popolo era ben diverso da quello attuale dato che ad esempio,
Atene poteva contare solo ventimila abitanti su trecentocinquantamila persone, tutti gli altri
erano schiavi. Ne consegue che in realtà Atene era una repubblica aristocratica.
La lotta tra patrizie plebei dell’antica Roma si può leggere come una lotta interna tra
primogeniti e figli cadetti.
In tutta l’antichità i libri erano una merce estremamente rara, ed era molto difficile permetterne
la circolazione. Questo fece sì che tutta la tradizione scritta fosse nelle mani di pochissime
persone che formavano un’ulteriore aristocrazia isolata dal resto del mondo: basta dare uno
sguardo velocissimo ad uno scritto dell’epoca per rendersi conto che, spesso modeste per
contenuto, le produzioni letterarie eccellevano in dettagli e cura dei particolari.
Tuttavia questa letteratura è quella che maggiormente mette in risalto tutte le qualità che
mancano ai moderni scrittori democratici, quindi sono in assoluto i testi più adatti per uno studio
approfondito, anche se possono essere poco adatte alle necessità sociali e politiche di un
paese.
Non è quindi necessario che tutti studino il greco ed il latino, è però fondamentale che chi si
deve approcciare a queste lingue possa farlo approfondendo la letteratura antica nel miglior
modo possibile.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO QUARTO – PERCHÉ GLI AMERICANI NON


HANNO MAI PROVATO LA STESSA PASSIONE DEI FRANCESI
PER LE IDEE GENERALI IN FATTO DI POLITICA
24

Capitolo Ventesimo – Alcune particolari tendenze degli


storici nei secoli democratici
Secondo quanto riportato dagli storici del periodo aristocratico, tutti gli eventi sono determinati
dall’umore di pochi uomini, nel periodo democratico la si nota invece un’inversione di tendenza
dato che questa influenza non dipende più dai singoli individui ma solo da fatti spiccioli.
Questo può essere spiegato dal fatto che nel periodo aristocratico c’erano veramente
pochissimi attori principali sulla scena, artefici di azioni importanti che spesso porta anche a
sovrastimare la vera portata dell’influenza di questi sulle masse; in una società in cui tutti gli
uomini sono uguali, invece, nessuno può esercitare un potere troppo grande.
Ovviamente anche nella democrazie vizi e virtù dei singoli influenzano il destino dei popoli, ma
si tratta sempre di influenze trascurabili dato che sono comunque meno forti di quelle presenti
in uno stato aristocratico e raramente sono prese in esame dato che gli storici tendono a
negarle, ma soffermandosi sull’intervento degli individui inevitabilmente perdono il
concatenamento di tutti gli avvenimenti.
Perdendo le tracce degli individui, si finisce col vedere il mondo e i suoi movimenti nella sua
interezza, tralasciando però ciò che riesce a produrli dato che diventa molto difficile
individuarne le cause una volta che queste sono separate dalla volontà dei cittadini. Una causa
talmente grande da convincere e smuovere milioni di cittadini deve necessariamente apparire
irresistibile, per questo motivo gli storici negano che possa essere attribuita alle popolazioni. Nelle
ere aristocratiche, invece, sembrava che fosse sufficiente essere in grado di controllare sé stessi
per controllare intere popolazioni: gli storici dell’antichità hanno insegnato a comandare, quelli
attuali ad obbedire.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO VENTESIMO – ALCUNE PARTICOLARI TENDENZE


DEGLI STORICI NEI SECOLI DEMOCRATICI
25

Libro Secondo – Parte Seconda


Influsso della democrazia sui
sentimenti degli americani
Capitolo Primo – Perché i popoli democratici mostrano
un amore più aderente e più duraturo per l’uguaglianza
piuttosto che per la libertà
Libertà Uguaglianza

•Si perde semplicemente •Più difficile da distruggere


lasciandola andare •Il suo deterioramento è intangibile
•Se eccessiva porta mali immediati •Piccoli beni quotidiani avvertiti da
•Dona pochi piaceri al popolo tutti
•Inizia a manifestarsi solo quando è
stabilito un principio di
uguaglianza

La passione più importante prodotta dall’uguaglianza è proprio l’amore per l’uguaglianza, che
portata all’estremo arriva a combaciare col concetto di libertà.
Se nessuno è superiore all’altro, nessuno può trasformarsi in un tiranno quindi tutti gli uomini
saranno sempre liberi proprio perché sono tutti uguali, viceversa resteranno sempre uguali solo
finché saranno liberi.
È comunque vero che l’uguaglianza sociale non deve necessariamente correre di pari passo
con quella politica: pur avendo tutti il diritto di abbandonarsi agli stessi piaceri, non è detto che
tutti abbiano anche lo stesso diritto di governare: ci sarà sempre uno che, pur essendo uguale
agli altri, sarà chiamato a scegliere tra i simili i suoi ministri.
Uguaglianza e libertà devono quindi restare due cose distinte: considerando attentamente la
storia, si potrà vedere che in ogni secolo c’è sempre stato un evento particolare da cui
dipendono tutti gli altri. Quest’idea origina sempre un fatto dominante che finisce con l’attirare
a sé tutto il resto: quella che caratterizza questi secoli è l’uguaglianza delle condizioni.
Se gli uomini provassero a distruggere quest’uguaglianza, forse ci riuscirebbero pure, ma solo
dopo estenuanti lotte perché dovrebbero modificare completamente tutti gli assetti sociali,
abolire leggi, rinnovare idee. Per perdere la libertà politica, invece, è sufficiente lasciarla
andare.
Credere erroneamente che l’uguaglianza sia un bene intoccabile è pericoloso, ogni tanto
qualcuno mostra quali sono gli errori che possono deteriorare questo bene, ma viene per lo più
ignorato perché la massa è convinta che siano conseguenze eccessive e comunque molto
lontane nel tempo; se l’eccessiva libertà invece porta con sé mali immediati quindi il livello di

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO PRIMO – PERCHÉ I POPOLI DEMOCRATICI


MOSTRANO UN AMORE PIÙ ADERENTE E PIÙ DURATURO
PER L’UGUAGLIANZA PIUTTOSTO CHE PER LA LIBERTÀ
26

attenzione è molto più alto, la delegittimazione dell’uguaglianza crea piccolissimi scompensi


molto dilatati nel tempo, la gente non si accorge di quanto ha perso e finisce con l’abituarsi
senza protestare.
Ogni tanto la libertà politica regala qualche piacere ai cittadini, l’uguaglianza invece procura
piccole gioie quotidiane dato che le sue attrattive sono alla portata di tutti: per godere della
libertà politica gli uomini devono conquistarla, spesso a caro prezzo mentre invece i piaceri
offerti dall’uguaglianza sono spontanei.
L’uguaglianza è costantemente amata da tutti i popoli democratici, solo raramente questo
amore sfocia in esagerate passioni, generalmente quando viene rovesciato una gerarchia
sociale e il popolo riesce ad abbattere le barriere. L’amore per la libertà è invece una
conseguenza di questo processo perché può svilupparsi solo nel momento in cui tutti i cittadini
si possono considerare uguali.

Capitolo Secondo – L’individualismo nei paesi


democratici
L’egoismo è quell’amore assoluto verso sé stessi che porta l’individuo a riferire tutto sulla sua
persona. Spesso è confuso con l’individualismo che
invece è un sentimento molto più ponderato che porta i
singoli individui ad abbandonare la società per formarne
INDIVIDUALISMO
EGOISMO
Staccarsi dalla una nuova con la sua sola famiglia. Generalmente il
Amore per sé stessi
società primo nasce da un istinto, il secondo invece da un
giudizio errato: se l’egoismo è sempre esistito,
indipendentemente dal tipo di società, l’individualismo
è una conseguenza diretta della società democratica e
quindi tende ad accrescere man mano che le condizioni dei singoli individui diventano uguali.
La società aristocratica si caratterizza per una sorta di immobilismo sociale che congela gli
appartenenti di ogni singola classe al suo posto, trasformandole in questo modo in una specie
di patria. In una democrazia invece i doveri del singolo verso il prossimo sono più chiari e simili
quindi il senso di devozione è molto più raro: si compongono continuamente nuove famiglie
che si mescoleranno con le altre portando così ad una condizione di indifferenza reciproca:
l’aristocrazia aveva formato una lunga catena che partiva dal re e finiva con l’ultimo contadino,
la democrazia l’ha rotta lasciando ad ogni anello lo stesso valore.

Capitolo Terzo – Come mai l’individualismo è maggiore


nel momento in cui si esce da una rivoluzione
democratica che in altre epoche
L’isolamento e l’egoismo (sua conseguenza ed estremizzazione) si notano di più soprattutto in
una democrazia sorta sulle ceneri di un’aristocrazia.
Dato che per soccombere un’aristocrazia ha bisogno di molto tempo, nella nuova società tutti
quelli che erano al vertice della vecchia si troveranno ovviamente fuori luogo e parimenti chi
era alla base vive con inquietudine l’uguaglianza conquistata dato che è uno status nuovo.
Questo è quindi il momento in cui è più facile isolarsi dato che la democrazia, inizialmente, non
facilita l’avvicinamento tra uomini anzi la scoraggia. La fortuna degli Americani, quindi, è di
aver raggiunto questo tipo di struttura senza passare da una rivoluzione.
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SECONDO – L’INDIVIDUALISMO NEI PAESI
DEMOCRATICI
27

Capitolo Quarto – In che modo gli americani


combattono l’individualismo mediante istituzioni libere
Il dispotismo è molto diffidente e trova nell’isolamento la sua principale forma di sopravvivenza,
inverte completamente i punti di vista dell’uguaglianza definendo come soggetti turbolenti
coloro i quali cercano di riunire gli uomini e virtuosi i soggetti che si chiudono in sé stessi: i vizi
generati dal dispotismo sono le virtù dell’uguaglianza.
Se i cittadini sono chiamati ad occuparsi della pubblica amministrazione, non hanno più il
tempo per occuparsi dei loro interessi privati; inoltre il dover condividere l’impegno sugli affari
comuni fa sì che ogni individuo dipenda completamente dagli altri, quindi deve cooperare per
ricevere in cambio l’aiuto di cui necessita.
Nel sistema democratico quasi tutte le cariche pubbliche diventano elettive, quindi l’interesse
personale porta gli individui a frequenti scontri nell’immediato, ma ad una certa cooperazione
sul lungo periodo dato che il sistema elettorale mette inevitabilmente in contatto moltissimi
individui che altrimenti non avrebbero mai avuto nessun tipo di rapporto: in questo senso gli
americani hanno ritenuto che fosse opportuno legare ogni singolo aspetto della vita quotidiana
ad una decisione politica, in modo da moltiplicare le occasioni di cooperazione tra i singoli
cittadini. Se un affare occupasse solo i cittadini più importanti, le occasioni di incontro
diminuirebbero e quindi non ci sarebbe modo di stringere rapporti duraturi, delegando invece
questo compito a cittadini del luogo, questi saranno costretti a frequentarsi e a conoscersi bene
per poi potersi compiacere a vicenda.
Per svegliare l’interesse del cittadino nei confronti della cosa pubblica è quindi necessario
solleticare continuamente il suo bisogno degli altri, e il modo migliore per farlo è incaricarli di
piccole faccende che alla lunga permetteranno loro di guadagnarsi il rispetto reciproco. Per
questo motivo i cittadini più facoltosi fanno di tutto per avvicinarsi ai cittadini, ascoltandolo e
compiacendolo dato che il ricco avrà sempre bisogno del popolo.
Le libere istituzioni, quindi, servono a ricordare costantemente ad ogni cittadino americano che
vive in una società in cui è dovere ed interesse di ognuno rendersi disponibile agli altri,
dimostrando quindi che la libertà politica è il miglior antidoto contro i problemi causati
dall’uguaglianza.

Capitolo Quinto – L’uso che gli americani fanno del


sistema dell’associazione nella vita civile
Nel panorama dell’associazionismo, quello americano costituisce una casistica particolare
dato che tutti gli americani tendono ad unirsi in queste organizzazioni per qualsiasi cosa: oltre
alle classiche associazioni politiche ed industriali, quindi, ne esistono di religiose, morali, vaste,
ristrette e via discorrendo. Non è per niente difficile imbattersi quindi in associazioni che non
esistono in nessun’altra parte del mondo: il paese più democratico è anche quello in cui gli
uomini hanno perfezionato il modo di raggiungere l’interesse comune.
In tutte le società aristocratiche la massa di individui non ha modo di raggiungere nessun tipo
di obiettivo, al contrario un numero molto ristretto di ricchi possidenti può arrivare ovunque col
minimo sforzo, quindi non è necessario che si riuniscano in associazioni dato che sono già tutti
uniti all’interno delle loro classi: ogni cittadino ricco è a capo di un’associazione in cui tutti i
membri dipendono da lui. In democrazia tutti i cittadini sono indipendenti e inefficienti, da soli

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO QUARTO – IN CHE MODO GLI AMERICANI


COMBATTONO L’INDIVIDUALISMO MEDIANTE ISTITUZIONI
LIBERE
28

non possono nulla, nemmeno imporre la collaborazione agli altri; quindi si associano tutti
spontaneamente proprio per evitare di mettere in pericolo la loro indipendenza.
Questo stesso assetto che favorisce enormemente l’associazionismo, però, è anche il suo limite
più grande dato che per essere efficaci queste devono contare moltissimi membri per contare
qualcosa. Un governo potrebbe tranquillamente sostituire le associazioni più grosse, ma tutte
quelle più piccole sarebbero condannate alla scomparsa perché più lo stato prenderà il loro
posto, più gli uomini faranno a meno di costituirne, scatenando così quel circolo vizioso che li
porterebbe ad aver sempre più bisogno di esso: lo spirito umano può svilupparsi solo grazie alla
collaborazione reciproca degli uomini, compito delle associazioni in democrazia è quindi quello
di fare le veci dei potenti aristocratici.

Capitolo Sesto – Il rapporto tra associazioni e giornali


Se gli uomini si dividono non potranno mai raggiungere un obiettivo comune se non grazie ad
un’importante opera di persuasione, e il modo più comodo per ottenerla è un giornale. Per
questo motivo i quotidiani sono acquisiscono un’importanza sempre maggiore man mano che
aumenta il livello di uguaglianza tra gli uomini.
A differenza di uno stato aristocratico, i cittadini fanno fatica a riconoscersi tra di loro quindi
l’aiuto di un giornale amplifica i sentimenti e le idee che si presentano simultaneamente alle
diverse persone, favorendone l’avvicinamento prima e la loro unione poi.
Dato che per essere determinante un’associazione deve contare veramente tanto membri,
l’azione del giornale permette una comunicazione anche tra distanze enormi: quindi se
l’America è il paese col numero più alto di associazioni, ne consegue che dev’essere anche il
paese col maggior numero di testate giornalistiche.
La vera forza del giornale non è né nella libertà politica né in quella della stampa, ma
nell’incredibile frazionamento di tutto il sistema amministrativo: se i diritti degli elettori fossero
limitati alla sola scelta dei legislatori, questi non avrebbero bisogno di tutte queste pubblicazioni
dato che le occasioni di agire insieme sarebbero molto ridotte; la legge americana ha però
stabilito in ogni agglomerato urbano di qualsiasi dimensione un’associazione che deve
amministrare l’area locale: in questo modo i cittadini sono obbligati a cooperare
quotidianamente per il bene comune, e il giornale li aiuta a sapere cosa fa l’altro.
In Europa si ha la convinzione che per aumentare la diffusione dei quotidiani sia sufficiente
abbassarne loro le imposte, è accertato però che la diffusione di un giornale non dipende dal
suo costo, quanto dal bisogno che hanno gli uomini di comunicare tra loro, dato che un
giornale esprime i sentimenti di un gran numero di persone, questo non può esistere senza
un’associazione da rappresentare parlando ad ogni lettore a nome di tutti gli altri: aumentando
l’uguaglianza delle condizioni aumentano le associazioni e quindi aumentano i giornali, il loro
potere aumenta, quindi, proporzionalmente all’uguaglianza degli uomini.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SESTO – IL RAPPORTO TRA ASSOCIAZIONI E


GIORNALI
29

Capitolo Settimo – Rapporti tra associazioni civili e


associazioni politiche
In tutte le società in cui l’associazionismo politico è vietato, anche quello civile è estremamente
raro, quindi si può individuare un rapporto necessario fra questi due tipi di associazionismo:
l’associazione civile facilita quelle politiche, che a loro volta sviluppano le prime.
Se ogni uomo è portato a pensare di essere sufficiente a sé stesso, in politica non è possibile fare
questo ragionamento, quindi ogni giorno si presentano nuove necessità ed opportunità per
sviluppare l’associazionismo che superano i sentimenti individualisti e spingono le persone ad
unirsi.
Civilmente è raro che un interesse riesca ad unire molte persone, in politica è invece una prassi
abbastanza comune perché il singolo è impotente, quindi sa che solo unendosi agli altri può
compiere grandi imprese: una volta incontratesi, le persone imparano a ritrovarsi sempre.
Per entrare a far parte di un’associazione civile è generalmente necessario mettere a rischio il
proprio patrimonio personale, quindi generalmente le persone sono restie a mettersi in gioco
perché non hanno idea di quanto possano perdere. Molto più semplice per il singolo è l’ingresso
in un’associazione politica dato che questo non implica nessun rischio economico;
l’associazione politica può quindi tranquillamente essere vista come una sorta di prova
generale in vista di una civile.
Lasciando che le persone si associano per ogni cosa, si finisce col fare dell’associazione il mezzo
universale consegnato al popolo per ottenere qualsiasi cosa, diventa molto pericoloso proibirle
perché nell’incertezza di cosa sia lecito e cosa no, la gente smetterebbe di associarsi:
comprimendo il sistema in un punto si finisce col comprometterlo tutto.
Le associazioni politiche, a conti fatti, sono aggregazioni di privati potenti che hanno in mano il
governo della società: i governi tendono a guardarle con astio e cercano di combatterle in
ogni modo. Al contrario mostrano una forte benevolenza nei confronti di quelle civili perché
sono ottime forme di distrazione per il popolo che, dovendo mantenere un clima di pace
necessario per raggiungere gli obiettivi prefissati, si distoglie dalle idee rivoluzionarie.
Prendendo in esame un periodo di tempo limitato di qualsiasi nazione che permette
l’associazionismo politico, è molto probabile trovare diversi casi in cui questo ha turbato lo Stato
e creato dell’immobilismo industriale; analizzandone l’intera storia, di contro, è evidente che
questo tipo di associazionismo ha favorito di molto il benessere della popolazione.

Capitolo Ottavo – In che modo gli americani


combattono l’individualismo attraverso la dottrine
dell’interesse bene inteso
Quando il mondo era governato solo da pochi ricchi e potenti, questi predicavano agli individui
il bisogno di disinteressarsi dei propri interessi personali in favore del pubblico benessere:
prendendo esempio da Dio stesso, dettavano in questo modo la linea morale delle società. Gli
americani hanno però imparato a coniugare il benessere personale con quello della collettività.
L’americano medio ha capito che l’importanza della virtù non è nella sua bellezza, quanto nella
sua utilità: in questo senso i moralisti non affermano che bisogna aiutare gli altri perché sia bello,
ma perché conviene farlo. Questa dottrina dell’interesse bene inteso è quindi accettata da tutti
negli Stati Uniti, comparendo velocemente in quasi tutti i discorsi praticamente in ogni Stato
membro dell’Unione. A differenza dell’Europa, dove questa teoria è meno sviluppata e diffusa,
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SETTIMO – RAPPORTI TRA ASSOCIAZIONI CIVILI
E ASSOCIAZIONI POLITICHE
30

gli americani spiegano tramite questa tutte le azioni della loro vita: l’amore illuminato per sé
stessi li porta a sacrificare con piacere parte del loro tempo e delle loro risorse in favore dello
stato e del prossimo.
Questa tesi non cerca di raggiungere grandi

Dottrina del obiettivi, ma raggiunge sempre col minimo


sforzo tutti quelli che si prefigge; non necessita

bene inteso di grandi decisioni ma sprona ad effettuare


piccoli sacrifici quotidiani col risultato di creare
quotidianamente persone moderate e
previdenti. Non porta quindi alla virtù, ma
Non elevata, chiara e sicura cittadini rispettosi delle regole; a bene vedere,
se questa dottrina fosse molto più diffusa,
probabilmente non esisterebbero più virtù
Obiettivi piccoli e raggiungibili straordinarie, ma allo stesso modo sarebbero
semplicemente notevolmente più rari i vizi grossolani: così
come non permette a nessuno di elevarsi
sopra gli altri, quindi, non permette a nessuno
Decisioni semplici che però
neanche di cadere in basso.
richiedono piccoli sacrifici
Senza dubbio questa dottrina rappresenta
Non genera uomini virtuosi, ma quindi la teoria filosofica più adatta all’uomo
molti cittadini rispettosi delle contemporaneo: in America lo hanno capito,
regole e la differenza più sostanziale sta nel loro
egoismo che comunque esiste, ma è
certamente più illuminato di quello europeo dato
che oltreoceano le persone sanno quanto sacrificare del loro in funzione di un bene comune
elevato, in Europa tutti voglio avere tutto per sé, con la conseguenza generica del perdere
tutto. In una società in cui molto probabilmente l’interesse personale diventerà l’unico obiettivo,
è importante capire in che modo questo sarà inteso dalla maggior parte delle persone.

Capitolo Nono – Come viene applicata dagli americani


la dottrina dell’interesse bene inteso nel campo della
religione
Questa dottrina non può interessare solo il mondo terreno dato che molti sacrifici prevedono
una ricompensa solo nell’aldilà, quindi anche specificando al meglio i vantaggi della virtù,
potrebbe diventare difficile convincere un uomo che non vuole morire a seguire questa strada.
Per spiegare ciò i filosofi spiegano che per essere felici è necessario reprimere gli eccessi delle
passioni. Lo stesso discorso vale per lo più per tutte le religioni rivelate esistenti: queste non
indicano una strada diversa, si limitano a spostarne la ricompensa nell’altro mondo anziché in
questo; è però difficile credere che un religioso che segue questi insegnamenti lo faccia per un
fine.
Il Cristianesimo insegna a favorire il prossimo per guadagnarsi l’aldilà, ma soprattutto per amore
di Dio: interpretando il pensiero divino quindi, l’uomo capisce che l’ordine è il suo fine e sposa
questo disegno sacrificando il proprio tornaconto, l’unica ricompensa attesa è il piacere di
contemplarlo.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – COME VIENE APPLICATA DAGLI


AMERICANI LA DOTTRINA DELL’INTERESSE BENE INTESO
NEL CAMPO DELLA RELIGIONE
31

La dottrina del bene inteso non può allontanare quindi l’uomo dalla religione dato che la finalità
è comune. un uomo che crede realmente nella religione che professa non ha difficoltà nel
sottomettersi alle sue restrizioni dato che la ragione gli consiglia di farlo e l’abitudine lo
predispone; anche nel caso in cui si ritrovi a maturare dei dubbi a riguardo non esiterà a mettere
in discussione i beni terreni in funzione di una più grande ricompensa nel regno dei cieli.

“Se ci si sbaglia credendo la religione cristiana vera non c’è granché da


perdere, ma che disgrazia sbagliarsi credendola falsa!” (Pascal)

Capitolo Decimo – l’amore del benessere materiale in


America
Questo tipo di passione non è esclusiva, non l’avvertono tutti allo stesso modo, ma è comune a
tutti, americani ed europei.
In uno Stato in cui le ricchezze restano legate alle singole famiglie per effetto di leggi di
successione si generano molti uomini benestanti che però non riescono a provare un amore
esclusivo nei confronti del benessere: ciò che li soddisfa non è il possesso di un oggetto, quanto
il desiderio di possederlo legato al timore di perderlo. Nelle società aristocratiche i ricchi non
hanno mai conosciuto uno stato sociale differente quindi non conoscono il timore di doverlo
mutare. Questo fa sì che spesso e volentieri i ricchi aristocratici disprezzino i beni materiali e
dimostrano una rara forza d’animo quando sono costretti a privarsene, ad esempio per effetto
di una rivoluzione, abituandosi immediatamente al nuovo status che impone loro di rinunciare
al superfluo. Le stesse considerazioni valgono anche per i ceti più bassi, anche se con
motivazioni differenti: il popolo è abituato alla povertà quindi non si cura dei beni materiali dato
che fondamentalmente non li conosce.
In una società in cui i ceti sono mischiati tra loro e non esistono privilegi particolari le cose
cambiano dato che il povero cerca di migliorare la propria situazione sociale mentre il ricco ha
paura di perdere i propri beni: l’amore per il benessere diventa quindi una passione comune a
tutti, indipendentemente dalle origini.
La maggior parte dei ricchi americani in passato era povera, hanno conosciuto la fame ed il
bisogno quindi non perderanno mai le passioni che li hanno accompagnati nella scalata al
successo.

Capitolo Undicesimo – I particolari effetti che l’amore


dei godimenti materiali produce nei secoli democratici
Contrariamente a quanto si possa pensare, però, l’amore americano per i beni materiali non
genera disordini e crea effetti diversi da quelli tipi dell’aristocrazia.
Quando un aristocratico si lancia nell’amore verso i beni materiali tende ad incanalare in quella
sola direzione tutte le sue energie: la ricerca del benessere non è più sufficiente e si trasforma in
depravazione e corruzione. Più l’aristocrazia è forte, più si dimostra depravata.
In democrazia questi eccessi non esistono: la ricerca del benessere è un sentimento costante,
comune a tutti ma molto contenuto; non consiste nell’edificazione di immensi palazzi, quanto
piuttosto nel tentativo di rendere la vita più facile e comoda grazie a piccoli espedienti come
l’ampliamento della propria casa o dei propri campi. Anche i cittadini sono più facoltosi non
degenerano delle depravazioni dell’aristocrazia, mostrando la stessa moderazione del popolo
comune soddisfando piccoli desideri: l’ordine non viene sovvertito perché necessario.
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO DECIMO – L’AMORE DEL BENESSERE
MATERIALE IN AMERICA
32

Capitolo Dodicesimo – Perché certi americani fanno


mostra di uno spiritualismo così esaltato
Il desiderio di ottenere beni materiali è la passione dominante degli americani, ma talvolta
sembra che ci siano dei momenti di sospensione in cui sembra che questi decidano di
abbandonarli in favore di un’ascesa al cielo.
In tutta l’America, ma in particolar modo nelle zone poco popolate dell’Ovest, è facile trovare
predicatori esaltati che sono raggiunti da famiglie che per ascoltarli fanno viaggi massacranti;
le follie religiose sono infatti molto comuni, spesso infatti sorgono sette che cercano la via della
salvezza per strade inconsuete: capricci del genere non sono frutto della volontà del singolo,
ma sono propri della natura degli americani.
Anche l’anima ha infatti alcune necessità che non possono essere soddisfatte dai beni
materiali, e se le leggi americane non legassero tanto la popolazione al benessere economico
probabilmente questa mostrerebbe più riserbo verso le questioni immateriali.
L’americano si sente prigioniero dei limiti imposti dalla legislazione, quindi quando riesce a
superarli è confuso e tende ad oltrepassare i confini del senso comune.

Capitolo Tredicesimo – Perché gli americani si mostrano


così inquieti in mezzo al loro benessere
Pur trovando in America gli uomini più liberi, è facile vedere sui loro volti un’ombra di
inquietudine: questo accade principalmente perché sono ossessionati dai beni che non riesco
ad ottenere.
L’attaccamento ai beni materiali che hanno gli americani sembra quasi dimostrare che pensino
di essere immortali, tanto che cercano di prendere tutto ciò che capita a loro portata.
Difficilmente un americano costruirà con cura la casa in cui passerà la vecchiaia dato che
molto probabilmente la metterà in vendita molto prima di terminarne la costruzione, tanto che
spesso la morte li coglie quando ancora non hanno finito la loro corsa verso un miglioramento
continuo delle loro condizioni: questo atteggiamento non è nuovo, ma stupisce il vedere come
sia comune alla totalità della popolazione.
Chiunque metta l’accumulo di beni materiali come priorità per la sua vita, si condanna ad
un’esistenza fatta di fretta ed insoddisfazione perché, indipendentemente da cosa possiede, è
sempre alla ricerca di nuove cose da possedere. A questa tendenza soggettiva si deve
aggiungere il contributo dato dall’assetto sociale americano in cui nessuno è frenato da leggi
o consuetudini.
Dopo queste premesse, è facile immaginare che in moltissimi casi lo sforzo necessario per
accaparrare l’oggetto del godimento sia di gran lunga superiore al godimento stesso, quindi la
maggior parte delle persone è molle e frustrata.
L’uguaglianza tra le persone tende ad amplificare questa situazione: il non poter godere di
vantaggi particolari legati al nome di famiglia e il fatto che tutte le professioni sono aperte a
chiunque apre un’enorme potenziale all’ambizione di ogni singolo cittadino che si convince,
assieme a tutti gli altri, di essere destinato ad un grande destino. Questa è però un’impressione
sbagliata perché la stessa uguaglianza che mette tutti allo stesso livello, tende anche ad
indebolire tutti perché a parità di condizioni è molto difficile che qualcuno riesca ad allungare
il passo e lasciare indietro gli altri.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO DODICESIMO – PERCHÉ CERTI AMERICANI


FANNO MOSTRA DI UNO SPIRITUALISMO COSÌ ESALTATO
33

Per quanto possa essere democratica una società, ci sarà sempre qualcosa che riuscirà a
dominare l’individuo: in quelle società in cui la disuguaglianza è comune, la gente tende ad
abituarsi e non ci da peso; dove invece l’uguaglianza è un fattore fondante, anche la più
piccola disparità ferisce profondamente gli animi.

Capitolo Quattordicesimo – In che modo il desiderio dei


godimenti materiali si unisce all’amore della libertà e
alla cura degli affari pubblici
Nel momento in cui una democrazia degenera in una monarchia, gli affari privati si vedono
costretti a svolgere anche tutti i compiti un tempo riservati agli affari pubblici che
inevitabilmente porterà all’arresto della produzione. Gli uomini che vivono in uno stato di
uguaglianza hanno bisogno di associarsi per svolgere praticamente qualsiasi funzione, e la
libertà politica mette a loro disposizione tutti gli strumenti necessari a raggiungere questi
obiettivi: se ne deduce che la libertà è utile alla produzione di ricchezze, il dispotismo invece
diventa un ostacolo.
La libertà è quindi un prerequisito essenziale per procurarsi ricchezze, ma può capitare che la
foga porti la società a gettarsi nelle mani di un padrone, evidenziando uno degli aspetti più
pericolosi di una vita democratica. Quando la fame di godimenti materiali supera la pratica
della libertà è facile perdere di vista il principio cardine secondo cui esiste un legame molto
stretto tra la fortuna privata e il benessere comunitario, quindi si tralascia la gestione dei pubblici
affari per mancanza di tempo e si corre il rischio di mostrare disinteresse verso le personalità che
occuperanno lo scranno del governo. Chi cercasse di impadronirsi del potere in una situazione
simile troverebbe la strada aperta per ogni tipo di usurpazione.
Sarebbe quindi sufficiente che una personalità garantisca che gli affari procedano senza
intoppi e che l’ordine non sia intaccato per essere dispensato da tutto il resto ed avere via libera
verso una dittatura.
Questo fa sì che la passione americana per i beni materiali sia violenta ma non cieca, la ragione
infatti riesce a dirigerla molto bene: gli interessi sono curati nel modo più scrupoloso possibile, e
pochi istanti dopo gli americani passano ad occuparsi della cosa pubblica come se non ci
fosse altro impegno al mondo, alternando così la cupidigia più estrema al patriottismo più
profondo. Gli americani hanno capito che la libertà è il miglior strumento in loro possesso a
garanzia del benessere, quindi tendono ad amare una attraverso l’altra.

Capitolo Quindicesimo – In che modo le credenze


religiose volgano di tanto in tanto l’animo degli
americani verso i godimenti immateriali
La domenica ogni attività produttiva si congela perché le anime si chiudono in raccoglimento:
tutti i cittadini si recano al tempio ad ascoltare strani discorsi sul male della bramosia e sulla
necessità di moderare i desideri.
Gli americani dimostrano continuamente di voler moralizzare la democrazia per mezzo della
religione: l’arte del legislatore consiste nel distinguere le inclinazioni del popolo, generate dalla
costituzione, e regolarle in modo da aiutarle o moderarle dove necessario.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO QUATTORDICESIMO – IN CHE MODO IL


DESIDERIO DEI GODIMENTI MATERIALI SI UNISCE
ALL’AMORE DELLA LIBERTÀ E ALLA CURA DEGLI AFFARI
PUBBLICI
34

Se lasciati senza guida, i popoli democratici riusciranno in breve tempo a ricavare tutti i beni
possibili, rendendo così la propria vita più semplice, ma di contro c’è il rischio che questa ricerca
degeneri in un abbandono delle proprie facoltà: l’uomo che cerca di migliorare ciò che lo
circonda finisce col peggiorare sé stesso. Il legislatore deve quindi mantenere alti gli animi della
società.
Il materialismo è una malattia comune a tutti i popoli, ma molto più comune in quelli
democratici perché questa favorisce il godimento dei beni terreni, ma dev’essere
regolamentato perché portato ai suoi eccessi estremi potrebbe chiudere l’individuo in una
pericolosa spirale in cui qualsiasi cosa diventa materiale.
La religione è quindi un mezzo generico che insegna agli uomini il concetto di immortalità
dell’anima, quindi è un bene che si radichi nella democrazia. Ovviamente un eccesso in questo
senso potrebbe portare al risultato opposto, giacché estremizzata la metempsicosi non è
diversa dal materialismo, ma gli effetti sono più moderati perché la paura dell’aldilà pone un
freno agli eccessi morali.
In questa teoria la vera difficoltà sta nel capire in che modo i governi possano imporre un lato
spirituale ai popoli: sono inutili religioni di stato o filosofie ufficiali dato che, pur avendo successo
nell’immediato, alla lunga risultano essere fatali per la chiesa; allo stesso modo è errato dare
potere politico ai ministri del culto. Il solo metodo efficace per il governo sembrerebbe essere
quello di agire personalmente, dimostrando di credere veramente a quella data religione e di
seguirne scrupolosamente la morale.

Capitolo Sedicesimo – in che modo l’amore eccessivo


del benessere può nuocere al benessere
Tra il perfezionamento dell’anima e il miglioramento del corpo c’è un legame molto stretto,
tanto che l’uomo non può trascurarne una a discapito dell’altra: è questo a renderci diversi e
superiori agli animali dato che noi ci muoviamo spontaneamente alla ricerca di quello che fa
muovere loro solo per istinto. Tutto ciò che innalza l’anima rende l’uomo capace di riuscire in
qualsiasi impresa, ciò che la sfibra lo rende fragile anche nelle cose meno importanti.
Se gli uomini dovessero arrivare ad accontentarsi dei soli beni materiali perderebbero
certamente la capacità di produrli, regredendo lentamente al livello degli animali.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SEDICESIMO – IN CHE MODO L’AMORE


ECCESSIVO DEL BENESSERE PUÒ NUOCERE AL BENESSERE
35

Libro Secondo – Parte Terza


Influsso della democrazia sui
costumi propriamente detti
Capitolo Secondo – In che modo la democrazia rende
i rapporti abituali che intercorrono tra gli americani più
semplici e più facili
La democrazia non lega gli uomini tra loro, ma ne facilita i rapporti.
Se due inglesi si incontrassero casualmente dall’altra parte del mondo molto probabilmente in
un primo momento si guarderebbero con sospetto e curiosità, per poi allontanarsi o, al limite,
parlare di futilità. Questo atteggiamento dipende in buona parte dal fatto che in Inghilterra è
la sola nascita a determinare il posto occupato dall’individuo nella scala sociale, e in condizioni
simili gli individui comunicano molto poco tra loro dato che non sanno a priori in quale classe
sia collocato l’interlocutore.
Se il diritto di nascita è sostituito dal denaro, il discorso cambia molto: i privilegi dei singoli sono
ancora molto estesi, ma la possibilità di arrivarci è ora estesa a tutti, quindi chi li ha vive nella
paura di perderli, mentre chi non li ha nell’ansia di raggiungerli. La conseguenza immediata è
una vera e propria guerra fredda tra i cittadini che competono tra loro per riuscire a scalare la
gerarchia sociale e interrompono così qualsiasi tipo di rapporto per paura di stringere amicizie
sbagliate.
In America il privilegio di nascita non è mai esistito e la ricchezza non rende migliore chi la
possiede, quindi gli sconosciuti si ritrovano molto volentieri perché non trovano svantaggi
nell’interagire tra di loro: nell’esempio precedente, due americani diventerebbero subito amici
per il solo fatto di essere entrambi americani in un posto straniero.

Capitolo Ottavo – Influssi della democrazia sulla


famiglia
Il concetto di famiglia in America è simile a quello europeo solo per i primi anni di vita dei figli,
periodo in cui il padre esercita una vera e propria dittatura casalinga. Nei primi anni di pubertà
la morsa tende ad allentarsi e i figli diventano dapprima padroni del proprio modo di pensare,
in breve anche padroni del proprio modo di vivere: così come il figlio reclama la propria
indipendenza, il padre la considera un diritto inalienabile, quindi il padre non proverà mai il
sentimento di collera caratteristico di un’autorità decaduta, né il figlio sarà succube della
rabbia incontrollata tipico di chi si è liberato dopo tanto tempo da un’autorità opprimente.
Nei paesi aristocratici il potere non si rivolge mai verso tutti i governati perché la rigida scala
gerarchica fa sì che i primi sottoposti siano solo i primi della scala, tutti gli altri seguono il gradino
superiore a cascata: questo vale sia nella società che nella famiglia, quindi in questi stati viene
preso in considerazione solo il padre capofamiglia.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SECONDO – IN CHE MODO LA DEMOCRAZIA


RENDE I RAPPORTI ABITUALI CHE INTERCORRONO TRA GLI
AMERICANI PIÙ SEMPLICI E PIÙ FACILI
36

In democrazia invece il governo si rivolge indiscriminatamente a tutti i cittadini senza ricorrere


ad intermediari: il padre non è altro che un cittadino più anziano e più ricco dei suoi figli.
La legislazione di un popolo aristocratico da molto più peso alla figura del capofamiglia perché
il padre rappresenta l’anello di congiunzione tra il presente ed il passato, quindi non si limita ad
essere il capo politico della famiglia, ma diventa tradizione ed interprete del costume; in
democrazia questo assunto si perde e la tradizione si riduce ad essere una semplice
informazione e non più una regola, diminuendo sensibilmente l’ascendente del padre nei
confronti dei figli.
Quando il padre possiede solo poveri beni, il rapporto col figlio diventa molto più lungo e
tendenzialmente entrami si occuperanno della stessa professione: il bisogno li unisce e permette
al dialogo di durare molto più a lungo; in democrazia è proprio questa classe sociale a favorire
l’evoluzione del costume dato che riesce ad imporre le proprie opinioni praticamente in ogni
campo. L’autorità paterna si riduce quindi solo a ciò che viene concesso dai figli in nome
dell’affetto e del rispetto che si portano ad una persona anziana, quindi i suoi ordini possono
tranquillamente venire ignorati anche se i suoi consigli sono considerati molto autorevoli e quindi
presi in gran considerazione.
Per sottolineare le differenze tra i due sistemi, è sufficiente analizzare la corrispondenza familiare
lasciata dall’aristocrazia: il tono è sempre cerimonioso, freddo e molto rigido, nella posta
democratica invece le parole trasudano affetto.
La differenza è profonda anche nel rapporto tra fratelli: nell’aristocrazia l’età ed il sesso
determinano il posto che il discendente dovrà occupare nella gerarchia familiare, il
primogenito eredita tutti gli averi e la maggior parte dei diritti diventando di fatto il signore dei
fratelli che si sforza di garantire ai tutti gli altri ricchezza e potenza dato che il lustro dell’intera
casa ora dipende esclusivamente da lui. Questo schema crolla quasi completamente nel
mondo democratico dove il legame tra fratelli ha un valore totalmente diverso: i figli sono tutti
perfettamente uguali quindi indipendenti, non esiste una legge che li divida, ma neppure una
che li costringa a stare insieme.

Capitolo Nono – L’educazione delle fanciulle negli Stati


Uniti
Nelle famiglie protestanti le ragazze sono molto più indipendenti che in qualsiasi famiglia
cattolica: il regime democratico americano, combinato con una costituzione decisamente più
libera ha fatto sì che le fanciulle vengano lasciate libere molto presto, molto prima che questa
giunga all’età da marito. Fin dall’infanzia quindi queste parlano e ragionano liberamente e sono
libere di prendere le proprie decisioni, questo presuppone che vengano messe in guardia dalle
difficoltà della vita già molto giovani, per questo motivo sono in grado di riconoscere i pericoli
e spesso di affrontarli senza timore.
Raramente una ragazza americana si dimostrerà timida, come le europee è in cerca del
piacere, ma a differenza loro sa qual è il prezzo delle sue decisioni: gode quindi di tutti i piaceri
leciti, ma facendo attenzione a non abbandonarsi mai a nessuno di essi. Gli americani hanno
compreso che in democrazia l’indipendenza avrebbe necessariamente avuto un peso enorme
e quindi hanno ritenuto saggio insegnare alle donne come difendersi da sole dalle passioni
tiranniche del cuore.
Nonostante siano un popolo molto religioso, gli americani non si basano solo su questa per
difendere la virtù femminile, ma si sono sforzati inizialmente nel fortificarne la ragione facendo
grandi sforzi per far si che queste imparassero l’autocontrollo.
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO NONO – L’EDUCAZIONE DELLE FANCIULLE
NEGLI STATI UNITI
37

Capitolo Decimo – Come sotto le fattezze della sposa si


ritrovi la fanciulla
L’indipendenza della donna ha però vita breve dato che si perde completamente non appena
questa prende marito: la fanciulla è più libera che altrove, ma la moglie vive nella casa del
marito come in un monastero.
L’idea del matrimonio è molto seria in America dato che la loro natura puritana ed industriale
fa sì che da questa si pretenda un’assoluta abnegazione di sé e la sottomissione agli affari del
marito, pretese che in Europa sembrano assurde dato che di fatto relegano la donna agli affari
domestici senza possibilità di fuga.
Dal canto suo però la donna non si trova dal nulla in questa situazione dato che è stata educata
fin da piccola a questo destino, quindi accetta spontaneamente queste catene e le sopporta
in quanto sono una sua scelta. Essendo però il clima familiare molto affettuoso e la vita
matrimoniale molto stretta, la fanciulla ci pensa molto prima di compiere il passo, quindi sono
praticamente inesistenti le unioni precoci.
Quando arriva il momento di prendere marito interviene quindi la fredda ragione che
suggerisce alla donna che una leggerezza nei costumi potrebbe diventare fonte di numerosi
turbamenti nella vita matrimoniale: la felicità deve esprimersi entro le mura domestiche. Questa
forza di volontà è comune in molte occasioni nella vita di un’americana.
Come già visto, la maggior parte degli abitanti delle praterie dell’Ovest sono nordamericani
emigrati che conducono le proprie mogli con sé e le sottopongono quindi agli stessi pericoli
classici di queste imprese, la forza di queste donne deriva senza dubbio dalla prima educazione
ricevuta, quindi è evidente come sotto le fattezze della donna ci sia ancora la fanciulla di un
tempo.

Capitolo Undicesimo – come l’uguaglianza delle


condizioni contribuisca al mantenimento dei buoni
costumi in America
Certi filosofi sostengono che i costumi delle donne dipendano dalla distanza in cui abitano
rispetto all’equatore, questa teoria è però smentita dai fatti dato che negli stessi paesi, in diversi
periodi storici, le donne si sono dimostrate caste o dissolute.
Tutti concordano nell’affermare che i costumi americani sono incredibilmente più castigati che
in qualsiasi altra parte del mondo: in Inghilterra, ad esempio, è normale accanirsi nei confronti
della debolezza morale femminile, in America invece questo valore non è messo in nessun
modo in discussione. Certamente questa morigeratezza trova la sua origine nella razza, nei
costumi e nella religione ma questi valori sono comuni anche a molti altri stati.
L’unica cosa che contraddistingue veramente l’America dal resto del mondo è l’uguaglianza
e le istituzioni che da questa derivano.
Nei paesi aristocratici nascita e ricchezza distinguono l’uomo dalla donna fin dalla tenera età
e non ci sarà mai modo di superare questa divisione, quindi è normale che si creino numerose
relazioni passeggere e clandestine dato che queste non potranno mai essere vissute alla luce
del sole. L’uguaglianza permette di superare questi vincoli dato che non esiste una ragazza in
America che non possa sposare l’uomo che desidera: questo determina un notevole calo di
relazioni clandestine dato che non è possibile convincere una donna che la si ama se poi non

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO DECIMO – COME SOTTO LE FATTEZZE DELLA


SPOSA SI RITROVI LA FANCIULLA
38

la si sposa; d’altronde
chiunque sa perfettamente

Differenze tra i che una relazione


clandestina non sarebbe

costumi
accettata da una società in
cui la donna è libera di
effettuare qualsiasi tipo di
scelta.
Aristocrazia Democrazia In uno stato aristocratico,
• Diritti di nascita e • La libertà di scegliere il poi, il fine del matrimonio è
ricchezza determinano i partner garantisce quasi sempre quello di unire
matrimoni d'interesse relazioni più stabili famiglie e capitali più che le
• Matrimoni concepiti • Unioni definite persone, spesso quindi i
come mezzo per unire dall'amore matrimoni sono decisi prima
patrimoni e famiglie • Ragazzi educati fin ancora che i due promessi si
• Matrimonio come via di dall'infanzia alla vita incontrino la prima volta. Se
fuga all'autorità matrimoniale ognuno invece è libero di
paterna scegliere la propria
• Vincoli sociali difficili da compagna (e viceversa) è
superare solo l’amore ad unire le
coppie garantendone così
la stabilità.
Come già detto le donne
americane sono educate fin da giovani a quelle che saranno le conseguenze delle loro scelte,
lo stesso però non avviene nei paesi aristocratici, quindi spesso le fughe d’amore sono solo frutto
del bisogno di sfuggire dall’opprimente autorità paterna.
Nei paesi aristocratici i vincoli legati allo status sociale sono quasi impossibili da superare dato
che, anche quando sono superati tutti gli ostacoli di natura familiare, bisogna combattere
contro i limiti imposti dalla vita sociale che fanno sì che la nuova coppia viva come tra gli
estranei anche nella cerchia di amicizie più stretta. È quindi normale che in questo tipo di
società il vincolo del matrimonio sia sottoposto più a motivi di convenienza che non altro.
In democrazia invece il tenore di vita spesso modesto impone all’uomo di andare a lavorare,
generalmente in uffici pubblici, e lascia invece la donna chiusa dentro casa ad occuparsi delle
incombenze domestiche; questo tipo di società non trasforma l’uomo in un essere casto, ma
ne riduce di molto le opportunità di tradire la propria compagna anche perché il lavoro riduce
di molto il tempo disponibile e quindi le occasioni disponibili: tutti gli uomini democratici tendono
a prendere le abitudini di intellettuali e di industriali, quindi sono caratterizzati da una mente
fredda ed analitica, tuttavia abbandonano facilmente l’ideale per concedersi qualche fine
immediato come ad esempio la soddisfazione dei desideri. Il cittadino democratico resta
comunque poco sognatore.
L’influsso benefico dell’uguaglianza sulla morigeratezza dei costumi quindi si vede
limpidamente solo nel tempo, in Francia, ad esempio, secoli di disordine hanno reso incerta la
morale e la virtù creando un’aristocrazia che conserva ancora le proprie ricchezze che
garantiscono la soddisfazione continua di quei desideri degeneri nonostante abbia perso gran
parte dei suoi privilegi. La Rivoluzione ha diviso i patrimoni dei nobili che ora sono costretti a
vivere con i propri figli, abbassando di fatto notevolmente i loro piaceri: le classi meno
democratiche sono quelle che hanno mostrato meglio i segni di un nuovo sistema democratico.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO UNDICESIMO – COME L’UGUAGLIANZA DELLE


CONDIZIONI CONTRIBUISCA AL MANTENIMENTO DEI
BUONI COSTUMI IN AMERICA
39

Capitolo Dodicesimo – in che modo gli americani


intendono l’uguaglianza dell’uomo e della donna
In Europa molti non prendono in considerazione le naturali differenze tra uomo e donna e
cercano così di considerarli uguali in tutto e per tutto, pretendono quindi che svolgano gli stessi
compiti riservando quindi gli stessi diritti e gli stessi doveri.
In America l’uguaglianza si intende in modo differente: se la natura ha creato uomo e donna
diversi è perché le loro facoltà andavano utilizzate in modo diverso. Il progresso consiste quindi
nel permettere a ciascuno di svolgere il proprio compito nel miglior modo possibile.
I due sessi hanno quindi un percorso completamente diverso che la società consente di
percorrere alla stessa velocità, non ci saranno mai donne che si dedicano agli affari come non
troveremo mai un uomo che si occupi delle incombenze domestiche; neanche la famiglia più
povera fa eccezione. Le donne conservano una virilità importante, pur non perdendo un
grammo della loro femminilità, e senza mai mettere in discussione il concetto di patriarcato
dato che il capo naturale della famiglia resta comunque l’uomo. Questo non è mai vissuto dalle
donne come un atto di sottomissione dato che cedono spontaneamente a questo sistema.
In Europa la donna è disprezzata anche nei complimenti, dimostrazione del fatto che l’uomo
non la considera sua pari in nessuna occasione; in America invece la fiducia riposta nella
compagna è totale, i complimenti sono rari, ma la stima è indiscussa. È un essere intelligente e
capace al pari dell’uomo, quindi non c’è mai un tentativo di proteggerle da ignoranza e
pregiudizio.
In Europa il ruolo della donna è quello dell’essere seducente ma incompleto, e questa teoria è
talmente radicata che le donne stesse finiscono col sentirsi così arrogandosi il diritto di apparire
fragili e superficiali; pur essendo considerate forti, in America c’è un grandissimo rispetto per la
loro morale, quindi è molto difficile che in loro presenza si affrontino discorsi inappropriati; la
violenza carnale è punita con la morte dato che questo è considerato uno dei crimini più gravi
in assoluto mentre in Francia la pena è incredibilmente più mite e difficilmente uno stupratore
viene condannato.
Secondo gli americani uomini e donne non hanno né il diritto né tantomeno il dovere di
occuparsi delle stesse cose, stiamo molto però i rispettivi incarichi tanto da considerarli di pari
valore: la donna è innalzata nel mondo intellettuale e morale allo stesso livello dell’uomo, vero
progresso democratico.

Capitolo Diciassettesimo – Come mai negli Stati Uniti la


società ha un aspetto allo stesso tempo irrequieto e
monotono
Tutto negli Stati Uniti è mobile: le leggi cambiano continuamente e la natura stessa sembra in
continuo divenire. Alla lunga però questa società sembra monotona e porta alla noia.
In aristocrazia ognuno vive nel suo immobilismo ma gli uomini sono tutti molto diversi tra loro
perché hanno interessi, passioni ed idee differenti: nell’immobilismo è tutto differente.
In democrazia invece gli uomini sono uguali, pensano e fanno le stesse cose, hanno diverse
passioni che però sfociano sempre nella ricerca della ricchezza. Da quando non esiste più il
prestigio legato alle vecchie cose come nascita o stato sociale, è solo la ricchezza a poter
innalzare qualcuno al di sopra dei propri pari.
LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO DODICESIMO – IN CHE MODO GLI AMERICANI
INTENDONO L’UGUAGLIANZA DELL’UOMO E DELLA
DONNA
40

Sia il fine che i mezzi utilizzati per raggiungerlo diventano quindi alla lunga monotoni perché
sempre uguali: in America non ci si può arricchire né con la guerra né con gli impieghi pubblici,
quindi agli uomini resta solo l’industria che pre prosperare, necessita di estremo ordine e
regolarità; le abitudini diventano così regolari.

Capitolo Diciannovesimo – Perché negli Stati Uniti ci


sono tanti ambiziosi e poche grandi ambizioni
Tutti negli Stati Uniti cercano di migliorare la propria condizione originaria ma, all’aumentare
degli ambizioni, crolla il numero di diverse ambizioni: tutti vogliono migliorare, ma nessuno vuole
farlo troppo.
Le rivoluzioni, soprattutto quando rovesciano un’aristocrazia, fanno crescere le ambizioni del
popolo perché al cadere delle barriere divisorie tutti vedono la possibilità di salire a quei livelli
che prima erano vietati: chi ha vissuto sotto un’aristocrazia ne conosce le leggi e ha assorbito
quindi i principi che l’hanno generata: quando cade un’aristocrazia il suo spirito persiste per
molto tempo e gli istinti si diffondono fra tutti, si diffonde l’idea di un successo facile e aumentano
i desideri; quello che diminuisce però sono le possibilità di soddisfarli, lentamente si cominciano
ad instaurare delle regole, le ambizioni si adeguano a ciò che c’è di disponibile e bisogni, idee
e sentimenti cominciano ad armonizzarsi tra loro: la democrazia inizia ad instaurarsi.
L’uguaglianza da quindi a tutti delle risorse, ma fa in modo
che nessun one abbia più degli altri il che limita di
parecchio ogni aspirazione possibile: l’ambizione è viva,
Scarse
ma non può mirare troppo in alto. ambizioni
A distogliere l’uomo democratico dalle grandi ambizioni in
realtà non è neanche l’inadeguatezza delle risorse, quanto
gli sforzi enormi che sono costretti a compiere per Poche risorse
realizzarle: compiti pesanti che portano solo risultati
mediocri, qualche volta appena sufficienti. A questo poi ci
si aggiunga il tempo necessario ad intraprendere queste Sforzi
strade: se ne richiede troppo e quello a disposizione non è eccessivi
mai sufficiente.
Le strade disponibili sono quindi molto poche e sono aperte Poco tempo
indistintamente a tutti i cittadini democratici, risulta quindi
difficile capire chi riuscirà ad emergere dato che tutti
disponibile
partono dallo stesso identico livello. L’unico modo per non
violare il principio di uguaglianza è dare a tutti le stesse opportunità, quindi aumentando la
prima la selezione diventa sempre più dura.
Questo discorso è introdotto dalla politica, ma in realtà vale in qualsiasi ambito dato che dove
non c’è una norma regolatrice si trova la concorrenza che produce gli stessi effetti. Gli uomini
democratici hanno contezza di questa situazione e si rendono conto di come il legislatore apra
possibilità immense a chiunque, costringendo di fatto molti ad abbandonare in favore di
godimenti più modesti e facilmente raggiungibili: è l’uomo e non la legge a limitare le ambizioni.
I democratici ambiziosi sono quelli che hanno meno preoccupazioni riguardo il proprio futuro
dato che sono completamente assorti nel loro presente e hanno a cuore più il successo
immediato che la gloria definitiva. Diventa quindi necessario regolamentare le ambizioni dato
che lasciarle morire sarebbe pericoloso.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO DICIANNOVESIMO – PERCHÉ NEGLI STATI UNITI


CI SONO TANTI AMBIZIOSI E POCHE GRANDI AMBIZIONI
41

Capitolo Ventunesimo – Perché le grandi rivoluzioni


diventeranno rare
Un popolo che per secoli è stato assoggettato a caste e classi arriva ad un sistema democratico
solo in seguito a lunghe trasformazioni e sforzi importanti e, anche alla fine di questo processo,
le abitudini rivoluzionarie non abbandonano uguali, quindi nessuno ha il potere necessario per
comandare gli altri e nessuno ha l’obbligo di obbedire; tutti però sono liberi di separarsi dagli
altri. Ciò che rende indipendenti gli uomini è la stessa forza che li spinge verso nuovi desideri,
consentendo a tutti di trasformarsi continuamente fino ad arrivare alla rivoluzione.
Quasi tutte le rivoluzioni nascono per distruggere le
disuguaglianze, quindi saranno i poveri a muoversi
Cause contrarie contro i ricchi, o i ricchi che cercano di incatenare i

alla rivoluzione poveri: qualsiasi società democratica è composta


da ricchi e poveri, solo che rispetto ai sistemi
aristocratici i poveri non rappresentano l’estrema
maggioranza della popolazione e i ricchi sono sparsi
Il ceto medio ha troppo da perdere
e privi di ogni potere, se non la loro ricchezza. Non
esistono più la scena. Questo processo ha luogo nel
Inizialmente rovinerebbe
commercianti e industriali momento in cui iniziano a livellarsi le condizioni dei
singoli, quindi è evidente che ci sia una stretta
I possessori di beni mobili sanno che i correlazione tra uguaglianza e rivoluzione: la prima
loro possedimenti sono i più semplici
da attaccare non può esistere senza la seconda e viceversa.

Una rivoluzione allontanerebbe il In un sistema democratico non esistono più razze


cittadino dall'obiettivo benessere ricche e povere, ma tutti fanno parte dello stesso
Le rivoluzioni sono alimentate dalla
calderone da cui entrano ed escono ciclicamente.
disuguaglianza, non dalle pari Tra i due estremi si colloca la maggioranza della
condizioni
popolazione che, per sua natura, è estremamente
avversa alle sommosse violente.
Questa massa di persone desidera arricchirsi come tutti gli altri ma non avendo troppe strade
percorribili perdono interesse nel cambiamento cominciando a temere le rivoluzioni. In qualsiasi
rivoluzione la proprietà è a rischio, e nella società democratica la proprietà non è più un lusso
riservato a pochi. La classe che difende più violentemente i propri possedimenti è quella media
dato che i poveri non si curano di ciò che hanno perché soffrono di più per quello che non
hanno, mentre i ricchi hanno molte altre passioni da soddisfare: la classe media è quella che
ha faticato per ottenere delle proprietà, e quindi è ossessionato dalla paura di perderle.
La società democratica tende ad aumentare il numero di appartenenti al ceto medio, ossia di
coloro i quali non riescono a vedere i vantaggi che arriverebbero da una rivoluzione mentre
riescono a calcolare esattamente cosa potrebbero perdere.
La maggior parte del ceto medio intraprende carriere industriali o commerciali al fine di
aumentare quanto più possibile il proprio benessere, e questo atteggiamento è contrario al
sentimento rivoluzionario perché anche se alla lunga darebbe impulso alle attività,
nell’immediato rovinerà proprio industriali e commercianti dato che cambierà i bisogni ed i
consumi della popolazione.
I possessori di beni mobili, poi, sono quelli che temono di più una rivoluzione dato che questi
sono i beni più semplici da colpire.
Il popolo democratico è quindi poco incline alla rivoluzione.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO VENTUNESIMO – PERCHÉ LE GRANDI


RIVOLUZIONI DIVENTERANNO RARE
42

Nessun cittadino è soddisfatto della propria condizione e quindi cerca continuamente di


migliorarla, questo implica che nessuno di questi vorrà mai una rivoluzione dato che li
distoglierebbe dall’obiettivo di raggiungere il benessere.
Contro lo spirito del proprio secolo la battaglia è quasi sempre vana dato che è molto difficile
trasmettere ai popoli i propri principi contrari a quelli della massa. Contro questi non c’è mai
un’accesa opposizione, anzi spesso sono anche applauditi, ma semplicemente non sono mai
sostenuti nelle loro crociate che si concludono quasi sempre con l’abbandono proprio per
mancanza di seguito.
Gli americani modificano continuamente le loro leggi, ma sono molto lontani dallo spirito
rivoluzionario infatti qualsiasi agitazione pubblica si calma non appena diventa minacciosa.
Per questa ragione, tutte le teorie rivoluzionarie hanno pochissimo successo negli Stati Uniti
perché prevedono sempre un cambiamento radicale dello stato della proprietà e della
persona; molti dei principi democratici francesi in America avrebbero vita molto breve proprio
perché in Europa è ancora vivo un forte sentimento rivoluzionario: se mai dovesse verificarsi una
rivoluzione sul suolo americano, questa sarebbe condotta da uomini di colore proprio perché
è la disuguaglianza a fomentare questo tipo di reazione; questo non significa che le nazioni
democratiche siano al riparo da istinti rivoluzionari, ma la democrazia riesce a porre un freno
molto potente.
Una delle cose che colpisce di più negli Stati Uniti è il contrasto tra l’estrema mutevolezza dei
suoi abitanti e l’immobilismo dei loro principi: quando un’opinione ha attecchito, non esiste forza
in grado di smuoverla. Le dottrine religiose, morali o la politica, ad esempio, non variano mai in
nessun modo perché la popolazione è più impegnata a difenderle che non a cercare nuovi
principi. Uomini uguali hanno necessariamente bisogni ed abitudini uguali dato che vedono le
cose dallo stesso punto di vista: anche nel momento in cui qualcuno cerca di farsi una propria
idea, questa sarà inevitabilmente molto vicina a quella della massa. È quindi molto difficile che
in una società democratica un uomo arrivi a concepire un pensiero lontano da quello dei suoi
simili dato che difficilmente riuscirà a farsi ascoltare, e tantomeno seguire, dagli altri. Un’ulteriore
difficoltà in questo processo è data dal fatto che gli uomini democratici non sono legati da
vincoli, quindi è necessario convincerli singolarmente a differenza di quanto accade nelle
società aristocratiche dove i molti seguono i pochi.
Una volta conquistata la fiducia di democratici, lo scoglio successivo è rappresentato dalla loro
attenzione a meno che non si parli di loro: l’uomo democratico è troppo impegnato ad
occuparsi di sé stesso per prestare attenzione agli altri. è quindi molto difficile suscitare
l’entusiasmo per teorie che non abbiano rapporti diretti con la loro quotidianità.
Al contrario però, se il singolo ha poche possibilità di influenzare la massa, è quasi certo che la
massa riuscirà ad influenzare il singolo. Ogni volta che l’uguaglianza è radicata l’opinione
pubblica pesa enormemente sulle idee del singolo individuo, più per la costituzione della
società che non per le leggi che vi si ritrovano: in un mondo di simili, il singolo è sempre più
debole di fronte alla massa, quindi la maggioranza non ha bisogno di obbligare nessuno a fare
niente perché riesce a convincere tutti abbastanza semplicemente, stabilizzando moltissimo
tutte le opinioni.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO VENTUNESIMO – PERCHÉ LE GRANDI


RIVOLUZIONI DIVENTERANNO RARE
43

Capitolo Ventiduesimo – Perché i popoli democratici


desiderano per temperamento la pace e gli eserciti
democratici la guerra
Così come determinati interessi distolgono l’uomo democratico dalla rivoluzione, allo stesso
modo lo allontanano anche dalla guerra: lo spirito militare è completamente anestetizzato da
motivazioni quali l’idea che una guerra divorerebbe ogni risorsa, dalla mitezza dei costumi e
dell’animo, dalla lucidità che rende poco inclini al sentimento o da cause simili. Anche in questo
caso, con l’aumentare dell’uguaglianza tra gli uomini diminuisce lo spirito militare.
Come tutti i popoli del mondo, però, anche gli americani devono tenersi pronti ad una guerra
perché pur ripudiandola potrebbe arrivare il momento in cui questa dev’essere affrontata,
quindi anche gli americani devono munirsi di un esercito. Come già visto precedentemente,
l’America ha la fortuna di sorgere in un luogo in cui non ci sono popolazioni vicine, quindi non
ha bisogno di un esercito troppo numeroso dato che il rischio di trovarsi in guerra non è molto
elevato, ma questo dettaglio non vale per i paesi democratici in generale.
Nelle aristocrazie, e in particolare in
quelle in cui il ceto dipende dalla
nascita, l’esercito rispecchia quella
Aristocrazia
che è la realtà civile: l’ufficiale è
•Vita militare come
accessorio della vita
Democrazia sempre un nobile mentre il semplice
civile •Vita militare come unica
strada per accrescere lo
soldato è un cittadino qualunque la
stato sociale cui ambizione è incredibilmente
ridotta. In questo caso però anche le
ambizioni degli ufficiali hanno dei limiti
ben precisi perché il corpo degli
ufficiali, che proviene da una gerarchia sociale, ha un’ulteriore gerarchia al suo interno che
resta immutabile. Qualsiasi ufficiale occupa un gradino molto elevato della società, quindi il
grado militare non è altro che un accessorio della ben più fastosa vita civile: i nobili entrano
nell’esercito solo per obbligo, non per libera scelta, in modo da occupare in qualche modo gli
anni della giovinezza, senza quindi l’ambizione di ottenere gloria, potere o ricchezze dato che
sono tutti beni già in loro possesso.
Tutti i soldati democratici invece possono ambire
alla carriera da ufficiale senza nessun tipo di limite, Civile Soldato
questo spinge l’ambizione dei soldati al limite
massimo perché spesso questa è l’unica strada che
hanno per accrescere anche la loro posizione
sociale: raramente gli ufficiali democratici L'uguaglianza L'uguaglianza
delle condizioni delle condizioni
dispongono di altri beni oltre che lo stipendio e gli con i suoi simili con i suoi simili
lo porta a lo porta a
onori militari, quindi ciò che in aristocrazia era un preferire la preferire la
semplice accessorio, qui diventa un motivo di vita. pace perchè guerra perchè
questa questa
Ovviamente la carriera militare democratica è aumenta la aumenta la
prosperità delle possibilità di fare
lentissima dato che i candidati ufficiali sono fabbriche carriera
moltissimi e il numero di gradi limitato, la legge
dell’uguaglianza funziona qui come in tutti gli altri
settori, quindi nessuno può essere favorito agli altri,
quindi tutti i soldati aspettano ansiosamente l’arrivo
di una guerra, per avere l’occasione di dimostrare

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO VENTIDUESIMO – PERCHÉ I POPOLI


DEMOCRATICI DESIDERANO PER TEMPERAMENTO LA
PACE E GLI ESERCITI DEMOCRATICI LA GUERRA
44

il proprio valore e, soprattutto, perché i soldati morti liberano posti: si arriva quindi al paradosso
in cui i soldati che bramano di più la guerra sono quelli delle popolazioni che amano di più la
pace, la particolarità di questa dicotomia è che è prodotta interamente dall’uguaglianza.
Nel momento in cui lo spirito militare abbandona una nazione, la carriera militare perde
completamente importanza ed interesse, quindi avviene l’ennesimo ribaltamento di valori
rispetto al governo aristocratico: sono solo gli uomini peggiori ad interessarsi alla carriera militare
perché è ormai screditata. Questa particolare composizione degli eserciti rappresenta un
pericolo serio per la società perché trasforma l’esercito in una specie di Stato nello Stato, e solo
questo micro nucleo dispone di armi ed è in grado di usarle.
Le rivoluzioni militari non hanno mai preoccupato una società aristocratica, ma sono invece
molto temute da quelle democratiche che devono necessariamente scendere in guerra per
mantenere l’esercito tranquillo ed impegnato, almeno per un breve periodo di tempo.
Per quanto utile, la guerra porta con sé due pericoli fondamentali che l’aristocrazia non
conosce:
 Soddisfa l’esercito, ma riduce alla disperazione i civili che necessitano della pace per far
prosperare i loro interessi
 Mette in pericolo la libertà dato che dopo ogni vittoria i generali cercano di impossessarsi
del potere dello stato: il modo più veloce per distruggere la libertà è la guerra
Un possibile rimedio alternativo potrebbe essere l’aumento dei gradi disponibili in seno
all’esercito, ma questa sarebbe una soluzione temporanea perché in breve tempo il numero
degli ambiziosi in cerca di gloria aumenterebbe in proporzione ai nuovi posti disponibili.
L’unico rimedio possibile a questo paradosso non è nell’esercito, ma lo si può trovare solo
all’interno dello stato: i cittadini democratici odiano per natura dispotismo e le sommosse, quindi
i cittadini devono essere educati a questi istinti fin da piccoli, in modo che quando entreranno
nell’esercito porteranno con sé questi valori.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO VENTIDUESIMO – PERCHÉ I POPOLI


DEMOCRATICI DESIDERANO PER TEMPERAMENTO LA
PACE E GLI ESERCITI DEMOCRATICI LA GUERRA
45

Libro Secondo – Parte Quarta


Influsso esercitato dalle idee e
dai sentimenti democratici sulla
società politica
Capitolo Primo – L’uguaglianza da agli uomini il gusto
delle libere istituzioni
L’uguaglianza rende gli uomini liberi e insegna loro a seguire solo ed esclusivamente la loro
volontà; sono quindi portati a disprezzare ogni autorità in favore della totale libertà politica.
L’uguaglianza genera due tendenze principali:
 Porta direttamente gli uomini all’indipendenza, rischiando di spingerli fino all’anarchia
 Porta gli uomini alla servitù, attraverso un cammino molto più lungo ma più sicuro,
generalmente i popoli resistono alla prima strada e si lasciano trascinare dalla seconda senza
neppure rendersene conto.

Capitolo Secondo – Le idee dei popoli democratici in


fatto di governo sono per natura favorevoli alla
concentrazione dei poteri
Nella società aristocratica era naturale vedere uno strato intermedio, composto da famiglie
che si distinguevano per nascita e ricchezza, che s’interponeva tra il Re ed il popolo. Questo
stesso concetto è ovviamente inesistente nella società democratica dove gli uomini sono tutti
uguali e vige un potere politico unico e centrale.
In questo sistema la legislazione è uniforme dato che tutti sono uguali quindi le norme che
valgono per uno non hanno motivo di non valere anche per l’altro. Al livellarsi delle condizioni
tutti i cittadini ogni cittadino si perde nella folla perché è perfettamente uguale a tutti gli altri,
quindi la sua idea riguardo i privilegi della società è altissima, mentre molto relativa quella dei
diritti dell’individuo: l’interesse della società è tutto, quello dei diritti individuali nullo.
In ogni stato americano il potere sociale deriva direttamente dal popolo il quale gli riconosce il
potere di fare qualsiasi cosa; questa stessa concezione inizia a farsi strada anche in Europa: in
Francia, ad esempio, i discorsi dei partiti sono ormai permeati di questi concetti e la convinzione
generale è che il governo debba intromettersi in qualsiasi ambito.
Gli uomini contemporanei sono molto meno divisi di quanto non si voglia credere e discutono
continuamente riguardo le mani a cui affidare la sovranità.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO PRIMO – L’UGUAGLIANZA DA AGLI UOMINI IL


GUSTO DELLE LIBERE ISTITUZIONI
46

Capitolo Terzo – I sentimenti dei popoli democratici


vanno d’accordo con le loro idee per spingerli ad
accentrare i poteri
Gli uomini democratici si considerano indipendenti dato che sono tutti uguali e associati solo
quando necessario, quindi si distolgono dai loro interessi personali sono quando è
assolutamente necessario. Per questo motivo, e per il fatto che generalmente non ne hanno il
tempo, non hanno nessun interesse ad occuparsi dello Stato.
L’amore per la tranquillità è l’unica passione politica ancora presente in questa società e tende
a prendere il posto di tutte le altre diventando quindi sempre più forte: questo porta i singoli
cittadini a dare di continuo nuovi poteri al governo centrale in modo da permettergli di
contrastare l’anarchia.
In un sistema democratico nessuno ha l’obbligo di interessarsi agli altri, così come nessuno ha il
diritto di aspettarsi appoggio dal
prossimo; questo fa si che tutti siano
ugualmente deboli ed indipendenti.
Indipendenza
Ne derivano istinti molto
•Rende il
cittadino forte e contrastanti tra loro perché se
fiducioso l’indipendenza lo rende forte, la sua
debolezza lo costringe a confidare
nell’aiuto dei suoi simili che però non
possono fare niente dato che si
trovano nella stessa identica
situazione.
Schiacciato da i due estremi,
Debolezza l’uomo democratico deve quindi
•Rende il necessariamente rivolgersi allo
cittadino Stato per trovare aiuto.
bisognoso
dell'aiuto esterno L’odio verso i privilegi è
direttamente proporzionale alla
dimensione dei privilegi stessi
perché finché questi sono tutti uguali non balzano all’occhio degli individui, ma spiccano
immediatamente appena uno di questi tende a crescere più degli altri. per questo motivo un
uomo democratico non accetterà mai di obbedire al suo vicino, dato che lo considerare un
suo pari e quindi non riconosce il lui qualità superiori.
Allo stesso modo è facile affermare che ogni governo centrale ami l’uniformità dato che questa
gli risparmia l’analisi di una moltitudine di particolari. Il governo e cittadini quindi amano e
odiano le stesse cose; quindi è evidente come l’uguaglianza suggerisce agli uomini l’idea di un
potere unico.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO TERZO – I SENTIMENTI DEI POPOLI


DEMOCRATICI VANNO D’ACCORDO CON LE LORO IDEE
PER SPINGERLI AD ACCENTRARE I POTERI
47

Capitolo Quarto – Altre cause particolari e accidentali


che contribuiscono a portare un popolo democratico
ad accentrare il potere o lo distolgono dal farlo
Pur avendo in comune il desiderio di centralizzare il potere quanti più possibile, ogni popolo ha
una sua metodologia per farlo.
Gli uomini che hanno vissuto liberamente molto a lungo prima che iniziasse il processo di
livellamento trovano un contrasto tra i principi della libertà e quelli dell’uguaglianza, tanto che
anche se il potere centrale tende ad aumentare, l’indipendenza dei singoli viene comunque
rispettata. In quelle popolazioni in cui prima del livellamento c’era un regime aristocratico,
come ad esempio in tutti gli stati europei, le vecchie e nuove abitudini si fondono
immediatamente in modo da far affluire da subito tutto il potere al solo governo centrale.
Per gli americani, quindi, la libertà è
un concetto che è sempre esistito
America mentre l’uguaglianza ha cominciato
a prendere piede da poco, in Europa,
•Libertà prima Europa al contrario, l’idea di uguaglianza è
dell'uguaglianza
•Uguaglianza prima iniziata a nascere quando c’era
della libertà
ancora una monarchia attiva e solo
in seguito si è sviluppato il concetto di
libertà.
La nascita immediata di un forte governo centralizzato è una caratteristica comune di tutti i
governi democratici, ma questo è particolarmente vero per quelle nazioni che hanno raggiunto
questo traguardo grazie all’intervento di una violenta rivoluzione: dato che gli amministratori
aristocratici spariscono tutti di colpo e chi dovrebbe prenderne il posto non ha né le
competenze né l’esperienza per farlo, solo lo Stato può incaricarsi di tutto. Già all’inizio della
rivoluzione il popolo si affretta ad accentrare tutta l’amministrazione pubblica al governo
perché ha l’urgenza di strapparla dalle mani dell’aristocrazia.
Chi vive negli Stati Uniti, al contrario, non ha mai conosciuto un privilegio che lo mettesse in una
posizione diversa da quella dei suoi concittadini quindi non ha mai avuto la necessità di
delegare la dirigenza a qualcun altro. In queste condizioni è molto più semplice creare un
governo centrale con enormi poteri, però sarà subito dopo necessario uno sforzo importante
per riuscire a creare libere associazioni in una società dove è ancora molto forte l’ideale di
indipendenza.
L’estrema centralizzazione del potere però tende a indebolire lo stato pur essendo in grado di
portare a termine incarichi anche complessi nel tempo stabilito. Questo è vero in particolar
modo nella guerra dove il successo dipende più dalla capacità di organizzare velocemente le
truppe che non dalla qualità delle stesse. In questo modo la democrazia tende a moltiplicare i
compiti del governo, riducendo così i diritti del popolo. La condizione più importante per cui il
popolo arriva ad accentrare il potere è l’amore per l’uguaglianza.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO QUARTO – ALTRE CAUSE PARTICOLARI E


ACCIDENTALI CHE CONTRIBUISCONO A PORTARE UN
POPOLO DEMOCRATICO AD ACCENTRARE IL POTERE O
LO DISTOLGONO DAL FARLO
48

Capitolo Quinto – Tra le nazioni europee dei nostri tempi


il potere sovrano si allarga benché i sovrani siano meno
stabili
Le nazioni democratiche europee mostrano le stesse tendenze che negli Stati Uniti stanno
portando a centralizzare il potere con l’aggravante di una miriade di cause collaterali che gli
americani non hanno: sembrerebbe che ogni passo fatto verso l’uguaglianza avvicini sempre
di più un sistema dispotico.
Durante il regno aristocratico precedenti le rivolte europee tutti i sovrani hanno iniziato a
spogliarsi di esclusive sempre maggiori relative al loro potere, lasciando così spazio ad enti
privati che hanno gestito la giustizia, l’economia e l’apparato militare: di fatto questi poteri sono
passati dal re allo stato. Subito dopo è cominciata la stagione delle rivoluzioni che ha coinvolto
un po’ tutta Europa, in modalità sempre diverse, ma comunque tutte accomunate dalla totale
distruzione dei poteri intermedi. Piano piano tutte le istituzioni sono passate sotto la mano dello
Stato: enti caritatevoli, l’istruzione, la sanità: lo Stato ha iniziato da solo a svolgere tutte queste
funzioni. Anche la religione rischia di cadere nelle mani del governo centrale dato che al clero
sono state tolte le proprietà, assegnato un salario fisso al prete e ha iniziato ad appropriarsi
dell’ascendente che questi hanno sul popolo.
Durante il periodo aristocratico il potere sociale si limitava a guidare i cittadini in tutto ciò aveva
a che fare con l’interesse nazionale lasciando tutto il resto al libero arbitrio del singolo, oggi
invece, in democrazia, la tendenza è esattamente opposta dato che il potere sociale aiuta i
cittadini in tutti i loro bisogni. In tutta Europa l’amministrazione è ormai completamente
centralizzata e regola praticamente ogni aspetto della vita del popolo, assistendolo,
consigliandolo e a volte costringendolo.
Per fare questo le rendite delle terre del sovrano non sono più sufficienti, quindi deve accendere
prestiti con i sudditi più ricchi che così diventano i depositari dei capitali maggiori. Migliorando
le proprie condizioni, il povero può cominciare a pensare di accumulare capitali che
aumentano continuamente; una volta uniti i piccoli risparmi di tutta la popolazione si può
cominciare a produrre una rendita che aumenta il welfare dello stato. In questo modo lo stato
attira a sé i risparmi dei cittadini attraverso le casse di risparmio. In questo modo lo stato ha le
mani sia nei fondi pubblici che nelle ricchezze del privato, il potere inizia quindi ad allargare la
sua sfera d’influenza e a muoversi con sempre maggiore indipendenza.
Lo stesso discorso vale per il potere legislativo, che in tutta Europa aumenta a dismisura
l’ampiezza delle sue attribuzioni e l’indipendenza dagli altri organi di governo, le corti di giustizia
sono le uniche che hanno il potere di risolvere le contese tra privati e in molti casi anche tra
privato e Stato. In tutta Europa infatti esistevano molti diritti del cittadino che garantivano la
proprietà privata, lo Stato non poteva in nessun modo violarli senza un esplicito consenso, col
tempo si sono sviluppati molti tribunali che dipendono direttamente dallo stato e servono solo
a dirimere le dispute tra questo e il cittadino: il potere giudiziario resta invariato, ma la sua
giurisdizione diminuisce sempre i più in favore del tribunale dello Stato che ora ha in mano tutti
gli affari e il potere di giudicarli.
L’azione del sovrano è poi potenziata anche dall’industria. Questa riunisce in un solo posto una
massa di individui che dovranno stringere nuovi rapporti molto diversi e più complicati rispetto
a quanto esistente; questi lavoratori mettono in gioco la propria salute, quindi la classe
industriale deve necessariamente essere regolata, facendo quindi il gioco dello Stato che ha
così una nuova occasione per aumentare la propria influenza.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO QUINTO – TRA LE NAZIONI EUROPEE DEI NOSTRI


TEMPI IL POTERE SOVRANO SI ALLARGA BENCHÉ I
SOVRANI SIANO MENO STABILI
49

In passato l’aristocrazia aveva terreni che fornivano garanzie, quindi i nobili godevano di
un’indipendenza incredibile da cui deriva un impianto legislativo che resiste ancora oggi
nonostante il cambiamento delle condizioni iniziali: ancora oggi infatti chi ha dei terreni riesce
ad eludere facilmente il controllo dello stato. È in questo periodo che cominciano a sorgere i
primi nuclei industriali che non avevano nessun tipo di protezione, gli industriali erano quindi
considerati una classe inferiore che non meritava gli stessi riguardi del proprietario terriero. Col
tempo però l’industria si è evoluta e gli industriali sono riusciti ad accumulare grandi ricchezze,
arrivando quindi a diventare la classe sociale più importante; nonostante questo leggi e costumi
non sono cambiati, quindi all’industriale non sono riconosciuti nuovi diritti: aumentando la loro
importanza, aumenta la loro dipendenza dallo Stato che diventa così il padrone di tutti gli
industriali. Rendendosi conto che da solo non ha nessun potere contro lo stato, l’industriale inizia
ad avvicinarsi ai suoi colleghi formando associazioni che lo stato cerca di controllare
immediatamente dato che sono molto più forti e pericolose del singolo individuo, e
rappresentano l’unico strumento a disposizione degli industriali per resistere al potere centrale.
In tutta Europa esistono particolari associazioni che per operare hanno bisogno che il loro
statuto venga approvato dallo Stato, il quale cerca di estendere questo controllo anche a tutte
le altre. Questo atteggiamento è molto pericoloso perché degenererebbe velocemente in un
controllo assoluto anche sui singoli associati, cioè praticamente tutti i cittadini.
Così l’accentramento del potere porta ad accrescerne esponenzialmente il proprio potere e le
proprie prerogative, in questo clima il cittadino è posto quotidianamente sotto il controllo
scrupoloso dell’amministrazione pubblica ed ogni giorno deve sacrificare una nuova fetta della
propria indipendenza.
Tutti i processi di livellamento europei sono causa e conseguenza di un violento cambiamento
dei costumi e delle proprietà degli individui che hanno portato ad aumentare la loro
indipendenza nel momento in cui hanno combattuto contro l’aristocrazia, ma a perderla
nuovamente in favore del governo centrale quando la nuova realtà si è stabilizzata: l’uomo ha
voluto essere libero per essere uguale, ma man mano che diventava più uguale ha iniziato a
perdere la propria libertà

Capitolo Sesto – Quale tipo di dispotismo debbono


paventare le nazioni democratiche
Un assetto sociale come quello americano presta molto il fianco al dispotismo, infatti molti
aristocratici europei si sono serviti di questo stesso assetto per aumentare enormemente la loro
influenza.
Gli imperatori hanno sempre avuto un potere enorme privo di contrappesi di cui hanno abusato
per compiere soprusi sulla popolazione; nella società contemporanea, contraddistinta da
principi di uguaglianza, per un sovrano sarebbe molto più semplice accentrare il potere ed
intromettersi negli affari privati di quanto non fosse nell’antichità; questa stessa facilità però
avrebbe il vantaggio di mitigarne gli effetti perché man mano che gli uomini diventano uguali,
i costumi si modificano diventando più miti: in una società in cui nessuno ha grandi poteri o
grandi ricchezze, la tirannia ha meno occasioni per manifestarsi, dato che scarsa ricchezza
equivale a scarsa passione e scarsi piaceri.
Per questo motivo i governi democratici potrebbero anche degenerare in violenza e crudeltà,
ma solo in momenti passeggeri di grave crisi; l’oppressione che minaccia i popoli non sarà mai
paragonabile a quella dei secoli passati. Volendone immaginare l’aspetto, possiamo vedere il
dispotismo moderno come una folla enorme di esseri uguali che gira su sé stessa per procurarsi

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SESTO – QUALE TIPO DI DISPOTISMO DEBBONO


PAVENTARE LE NAZIONI DEMOCRATICHE
50

piccoli piaceri in maniera indipendente e quindi estranea al successo di tutti gli altri. Sopra tutti
questi c’è un unico potere immenso che da solo si incarica di fornire i piccoli piaceri a tutti in
maniera precisa e sistematica e facendo attenzione che nessuno dei suoi sottoposti smetta di
girare, e quindi di richiedere nuovi piaceri. In questo disegno il potere sovrastante gestisce tutto,
dalla felicità del singolo alla sicurezza, regola le loro industrie, le loro successioni ereditarie e tutti
i loro affari più importanti: a lungo andare si sostituirebbe in tutto e per tutto al libero arbitrio del
singolo. L’uguaglianza, d’altra parte, ha preparato gli uomini a tutto questo, tanto che è oggi
considerato un vantaggio.
I liberi cittadini sono costantemente divisi in due passioni contrastanti tra loro:
 Il bisogno di essere guidati
 La voglia di restare liberi
Quindi sono alla continua ricerca di una
soluzione che riesca a soddisfare entrambi i La gente accetta di
bisogni e quindi si rivolgono allo stato
immaginandolo come un potere unico ed
essere tenuta al
onnipotente, ma scelto da loro: in questo modo guinzaglio perchè è
riescono a coniugare centralizzazione e convinta che sia in
sovranità popolare.
mano al popolo
Questa soluzione resta comunque preferibile ad
una che accentri i poteri e li dia in mano ad un
corpo irresponsabile.
Se il capo dello Stato è eletto o controllato da vicino dal potere legislativo, l’oppressione che
esercita sugli individui potrebbe essere maggiore ma meno degradante perché a questi
resterebbe sempre l’illusione di essere comandati da loro stessi.

Capitolo Settimo – Continuazione dei capitoli precedenti


Dato che ormai la rivoluzione democratica è in atto, chiunque oggi dovesse tentare di fondare
l’autorità sull’aristocrazia, o su un’altra classe singola qualsiasi, sarebbe inesorabilmente
destinato a fallire: nessuno oggi potrebbe riportare un dispotismo basato su divisioni permanenti
tra sudditi.
Il bisogno di un potere centrale stabile e potente è definito rigidamente in tutte le costituzioni
degli stati democratici: è in queste nazioni che la società è più forte e il singolo individuo molto
più debole. È quindi necessario che il governo sia molto potente, bisogna solo fare molta
attenzione affinché non abusi dei suoi privilegi.
Negli stati aristocratici l’indipendenza era garantita dal fatto che il sovrano non poteva
materialmente occuparsi di tutto, quindi lasciava parte di questi incarichi all’aristocrazia che
non era mai totalmente sotto il suo controllo esclusivo dato che il potere dei nobili derivava dal
loro cognome.
Nel mondo democratico i nobili sono sostituiti da enti secondari costituiti da semplici cittadini,
in modo da preservare uguaglianza ed indipendenza; quelle dei funzionari non sono più cariche
ereditarie ma sono diventate elettive, studiando così a tavolino un sistema che garantisca alle
nomine una totale indipendenza dal governo centrale.
L’aristocrazia è contraddistinta da privati ricchi e molto influenti che difficilmente possono essere
oppressi, nel mondo democratico, invece, questa figura è sostituita dalle associazioni esterne,

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SETTIMO – CONTINUAZIONE DEI CAPITOLI


PRECEDENTI
51

influenti, facoltose, forti. Queste possono ottenere risultati di molto superiori ai nobili perché
l’unione non può essere assoggettata al potere, corrotta o oppressa.
Il nobile aristocratico è in stretto contatto con i suoi simili, è quindi impensabile attaccarlo senza
che gli altri nobili vengano in suo soccorso; in democrazia invece gli uomini sono tutti isolati, non
hanno amici che possano soccorrerlo quindi l’unica difesa in loro possesso è lo Stato, che può
essere obbligato ad ascoltare per mezzo della stampa: l’uguaglianza isola l’individuo, ma
grazia alla libertà di stampa questo ha un’arma potentissima al suo fianco.
Il cuore del potere dei diritti dei privati e in tutte le piccole questioni che sono portate alla sua
attenzione; il suo fine non è aiutare spontaneamente chiunque si trovi in difficoltà, ma l’essere
sempre a disposizione di tutti. Questa funzione è particolarmente adatta ai fini della libertà in
un periodo in cui l’occhio del sovrano è su tutte le questioni di quei privati che sono troppo
piccoli per difendersi da soli: la forza dei tribunali è la maggior garanzia per l’individuo, ed in
particolar modo in un sistema democratico, a condizione che il suo potere cresca di pari passo
col processo di livellamento tra uomini dato che l’uguaglianza crea moltissime tendenze
dannose per la libertà.

Gli uomini democratici tendono ad odiare le forme giacché queste sono un


ostacolo tra lui e l’oggetto del suo desiderio; il vero problema che l’individuo
trova nelle forme è anche ciò che più gli garantisce la libertà, ossia il far da
barriera tra il forte ed il debole, quindi una forma è tanto più necessaria quanto
Forme più il governo è potente.

•Il rispetto verso i diritti dipende da quanto questo è stato usato, in democrazia si
sviluppano di più i diritti della società perchè gli uomini si sentono meno legati ai
diritti personali. l'uomo deve stare attento affinché il potere sociale non li
Disprezzo diritti sacrifichi perchè quando ne viene sacrificato uno viene compromesso il
individuali costume della nazione e la società intera è in pericolo

•Vanno cercati nuovi rimedi a nuovi problemi, il potere sociale deve avere limiti
ampi ma ben visibili mentre i privati dovrebbero poter godere di diritti inviolabili;
Cambiamento lo stato moderno cerca di fare grandi cose con gli uomini, ma dovrebbe invece
del mondo preoccuparsi di fare uomini grandi
politico

Alla luce di questo è evidente come due idee si stiano facendo lentamente strada:
 Alcuni vedono nell’uguaglianza solo le tendenze anarchiche che da questa nascono,
temono il libero arbitrio e hanno paura di sé stessi
 Gli altri hanno scoperto la strada che, parallelamente all’anarchia, porta l’uomo verso
la servitù
Entrambi abbandonano la libertà, i primi perché la ritengono pericolosa, i secondi perché la
giudicano impossibile.

LA DEMOCRAZIA IN AMERICA CAPITOLO SETTIMO – CONTINUAZIONE DEI CAPITOLI


PRECEDENTI

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