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Papa Sisto V

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Sisto V, al secolo Felice Peretti (Grottammare, 13 dicembre 1521; † Sisto V


Roma, 27 agosto 1590) è stato il 227º vescovo di Roma e papa italiano dal
1585 alla morte.

Indice

Biografia
Le origini e la carriera ecclesiastica Papa

Il conclave al secolo Felice Peretti


Composizione del conclave
Il pontificato

Concistori tenuti da Papa Sisto V per la creazione di nuovi cardinali


Concistoro del 13 maggio 1585
Concistoro del 18 dicembre 1585
Concistoro del 16 novembre 1586
Concistoro del 7 agosto 1587
Concistoro del 18 dicembre 1587
Concistoro del 15 luglio 1588
Concistoro del 14 dicembre 1588
Concistoro del 20 dicembre 1589

Genealogia episcopale
Onorificenze
Successione degli incarichi
Età alla morte 68 anni

Nascita Grottammare

Biografia 13 dicembre 1521

Morte Roma

Le origini e la carriera ecclesiastica 27 agosto 1590

Sepoltura Basilica di Santa Maria


Nacque a Grottammare, nel Piceno, il 13 dicembre 1521 e visse un'infanzia
Maggiore (Roma)
caratterizzata dalle ristrettezze economiche. La sua famiglia era infatti
Ordinazione 1547
originaria della Dalmazia e si era trasferita in Italia verso la metà del secolo
presbiterale
precedente, per sfuggire alle devastazioni dell'invasione turca. All'età di
Creazione 17 maggio 1570 da Pio V
nove anni entrò nell'Ordine dei Frati Minori Conventuali a Montalto delle
Marche, paese di origine della sua famiglia, cui restò legato per tutta la a Cardinale (vedi)

vita. Ruoli ricoperti


• Vicario generale dell'Ordine
prima dell'elezione
A dodici anni iniziò il noviziato in quello stesso monastero dove, come frate, dei Frati Minori Conventuali
c'era anche suo zio Salvatore. Compì gli studi a Montalto, Ferrara, Bologna
• Vescovo di Sant'Agata de'
e Siena e vi fu ordinato sacerdote nel 1547.
Goti
Diede presto prova di rara abilità sia come predicatore che nella dialettica.
• Cardinale presbitero di San
Nel 1552 si recò a Roma, dove fece le prediche quaresimali nella Basilica dei Girolamo dei Croati
Santi XII Apostoli, riscuotendo molta impressione e guadagnandosi la stima
• Vescovo di Fermo
di due futuri grandi e famosi personaggi: San Filippo Neri e Sant'Ignazio di
Loyola; acquisì inoltre le simpatie di molti prelati influenti, tra cui il cardinale Informazioni sul papato
Rodolfo Pio di Carpi (1500-1564), protettore del suo ordine, il cardinale
Michele Ghislieri, futuro papa Pio V e il cardinale Giovan Pietro Carafa, 227° vescovo di Roma
futuro papa Paolo IV. Elezione 24 aprile 1585
al pontificato
Fu inviato l'anno successivo a Venezia come consultore dell'Inquisizione, ma
fu così severo e zelante nel compito affidatogli che il Governo veneziano Consacrazione 1º maggio 1585

chiese che fosse richiamato a Roma e questo avvenne effettivamente nel Fine del 27 agosto 1590
1560. A Roma continuò a essere consulente del Sant'Uffizio e gli fu dato pontificato (per decesso)
l'incarico di professore all'Università "La Sapienza" e di procuratore generale Predecessore papa Gregorio XIII
e vicario apostolico dei francescani conventuali, cioè del suo ordine religioso. Successore papa Urbano VII

Nel 1565 venne associato alla legazione del cardinale Ugo Buoncompagni, Extra Immagini
futuro papa Gregorio XIII, che venne inviata in Spagna per investigare Anni di pontificato
sull'accusa di eresia nei confronti dell'arcivescovo di Toledo, Carranza. La Cardinali 33 creazioni in 8 concistori
forte antipatia che sviluppò per il cardinale Buoncompagni esercitò una
Proclamazioni Santi
marcata influenza sugli eventi degli anni successivi.
Eventi Nessun Giubileo indetto
Ritornò a Roma all'ascesa di Pio V, che lo nominò vicario apostolico del suo Collegamenti esterni
ordine e successivamente, nel 1570, cardinale, con il titolo di San Girolamo
(EN) Scheda (http://www.gcatholic.org/hierarchy/po
degli Schiavoni. Durante il pontificato di Gregorio XIII il cardinal Montalto,
pe/SX5.htm) su gcatholic.org
come veniva chiamato il Peretti, visse in ritiro, immergendosi nei libri e
(EN) Scheda (http://www.catholic-hierarchy.org/bis
occupandosi della villa eretta da Domenico Fontana sull'Esquilino, che
hop/bperf.html) su catholic-hierarchy.org
sovrastava le Terme di Diocleziano.
(EN) Scheda (http://cardinals.fiu.edu/bios1570.htm
La prima parte di questa villa venne ampliata tra il 1575 e il 1580; la villa #Peretti) su Salvador Miranda
conteneva due residenze, il Palazzo Sistino o "di Termini" (delle Terme) e il
Scheda (http://www.santiebeati.it/dettaglio/89227)
casino, chiamato Palazzetto Montalto e Felice. Quasi tre secoli dopo (nel
su santiebeati.it
1869), la decisione di costruire la pontificia stazione ferroviaria centrale
sull'area in cui sorgeva la villa, segnò l'inizio della sua distruzione.

L'altro grande interesse del cardinal Montalto era per gli studi: uno dei suoi lavori fu un'edizione delle opere di
Sant'Ambrogio, che completò durante il pontificato con l'ausilio del cardinale Bellarmino.

La fama di severità e sapienza, associata alla discrezione, contribuì non poco alla sua elezione al papato il 24 aprile
1585 e la storia secondo cui finse di essere malato e debole al conclave, allo scopo di ottenere dei voti, è frutto di
pura invenzione. Uno dei fattori che favorirono la sua candidatura fu anzi il vigore fisico, che sembrava promettere
un lungo pontificato.

Il conclave
Alla morte di Gregorio XIII fu indetto un conclave, che durò dal 21 al 24 aprile 1585.

Composizione del conclave


Il Sacro Collegio dei Cardinali era composto dai seguenti membri:

1. Alessandro Farnese jr., vescovo di Ostia e Velletri, Decano del Sacro Collegio
2. Giacomo Savelli, vicario di Roma, vescovo di Porto e Santa Rufina, Sottodecano del Sacro Collegio
3. Giovanni Antonio Serbelloni, vescovo di Frascati
4. Alfonso Gesualdo, vescovo di Albano
5. Gianfrancesco Gambara, vescovo di Palestrina
6. Girolamo Simoncelli
7. Markus Sitticus von Hohenems, vescovo di Costanza
8. Luigi d'Este, arcivescovo di Auch
9. Ludovico Madruzzo
10. Innico d'Avalos d' Aragona
11. Ferdinando de' Medici
12. Marco Antonio Colonna sr.
13. Tolomeo Gallio
14. Prospero Santacroce
15. Guido Luca Ferrero
16. Guglielmo Sirleto
17. Gabriele Paleotti, arcivescovo di Bologna
18. Michele Bonelli
19. Antonio Carafa
20. Giulio Antonio Santorio
21. Pierdonato Cesi
22. Charles d'Angennes de Rambouillet, vescovo di Le Mans
23. Felice Peretti Montalto (eletto Papa Sisto V)
24. Girolamo Rusticucci
25. Nicolas de Pellevé, arcivescovo di Sens
26. Gian Girolamo Albani
27. Filippo Boncompagni, Gran penitenziere di Santa Romana Chiesa
28. Filippo Guastavillani, Camerlengo di Santa Romana Chiesa
29. Andrea d'Austria, vescovo di Bressanone
30. Alessandro Riario, patriarca titolare di Alessandria
31. Pedro de Deza
32. Giovanni Vincenzo Gonzaga
33. Giovanni Antonio Facchinetti de Nuce, patriarca di Gerusalemme
34. Giambattista Castagna, legato pontificio a Bologna
35. Alessandro Ottaviano de' Medici, arcivescovo di Firenze
36. Giulio Canani, vescovo di Adria
37. Niccolò Sfondrati, vescovo di Cremona
38. Antonmaria Salviati
39. Filippo Spinola, vescovo di Nola
40. Matthieu Cointerel, datario di Sua Santità
41. Scipione Lancelotti
42. Francesco Sforza

Il pontificato
Fu un papa severo e autoritario; appena eletto cercò di eliminare il malcostume, la corruzione e il brigantaggio - che
avevano raggiunto limiti non più tollerabili - anche per non favorire le critiche della Riforma protestante che vedeva,
in una chiesa eccessivamente tollerante dei vizi e del malcostume, un motivo per vantarsi della riforma appena
intrapresa.

Nello stesso tempo decise di modernizzare Roma e intraprese grandi lavori urbanistici. Non aveva particolare
ammirazione per le opere dell'antichità classica: le colonne di Traiano e Marco Aurelio vennero usate come piedistalli
per le statue di San Pietro e San Paolo; la Minerva del Campidoglio venne
trasformata in "Roma Cristiana"; il Settizonio di Settimio Severo venne
demolito per ricavarne materiale da costruzione.

Le condizioni in cui Gregorio XIII aveva lasciato gli stati ecclesiastici


richiedevano misure pronte e decise. Contro la prevalente assenza di legge,
Sisto procedette con grande severità: migliaia di briganti vennero portati
davanti alla giustizia e molti furono condannati a morte; in breve tempo fu
ristabilito l'ordine. Il Papa vietò di portare indosso armi di media e grossa
taglia, relegò in ristrette zone la prostituzione di strada e vietò che le madri
potessero far prostituire le figlie giovani.

Fu una scossa necessaria per il lassismo morale e il malcostume, che stavano


ampiamente diffondendosi in tutti gli strati sociali. Il passo successivo di
Sisto V fu quello di aggiustare le finanze: con la vendita di uffici, la
fondazione di nuovi "Monti" e l'imposizione di nuove tasse, accumulò un
ampio surplus, che venne accantonato per essere usato in determinate
emergenze.

Somme immense furono utilizzate in opere pubbliche e ciò che Sisto V


Statua di Sisto V a Loreto
ottenne nel suo breve pontificato ha dell'incredibile; il completamento della
cupola di San Pietro; la loggia di Sisto a San Giovanni in Laterano; la
cappella del Presepe a Santa Maria Maggiore; le aggiunte e le riparazioni al Palazzo del Quirinale, al Laterano e al
Vaticano; l'erezione di quattro obelischi, compreso quello in Piazza San Pietro; l'apertura di sei strade; il restauro
dell'acquedotto di Settimio Severo ("Acqua Felice"); oltre a numerose vie e ponti, un tentativo di prosciugare le
paludi pontine e l'incentivazione dell'agricoltura e della manifattura. Inoltre integrò Borgo (sino a quel tempo
autonomo) come quattordicesimo rione della città di Roma.

Si deve a Sisto V il primo progetto di sistemazione urbanistica della città di Roma moderna: il Papa fece tracciare la
nuova via che, attraversando le tre colline del Rione Monti, collegava Trinità dei Monti con San Giovanni in Laterano
e Santa Croce in Gerusalemme: la via Sistina, il cui percorso (Quattro Fontane al Quirinale, il Viminale, Santa Maria
Maggiore all'Esquilino, fino al palazzo del Laterano) è contrassegnato da grandi obelischi egizi. Il successivo sistema
amministrativo della Chiesa dovette molto a Sisto. Con la costituzione Immensa aeterni Dei, del 22 gennaio 1588,
limitò il Collegio dei Cardinali a settanta; raddoppiò il numero delle Congregazioni, allargandone le funzioni e
assegnando loro il ruolo principale nelle transazioni economiche.

Nel 1589 iniziò una revisione della Vulgata, la cosiddetta Editio Sixtina.

Nelle relazioni politiche si mostrò però poco determinato e sicuro. La situazione in cui si venne a trovare era
imbarazzante: non poteva approvare i progetti dei principi eretici, eppure non diede fiducia a Filippo II di Spagna e
vide con apprensione qualsiasi ampliamento del suo potere. Così, mentre scomunicò Enrico IV di Francia e contribuì
alla Lega Cattolica e all'Armada spagnola, si scottò con l'alleanza forzata con Filippo, cercando una via d'uscita.

Le vittorie di Enrico IV e la prospettiva di una sua conversione al Cattolicesimo suscitarono le speranze del Papa e
nella stessa misura determinarono Filippo II a stringere la presa sul suo ondeggiante alleato. I negoziati del Papa
con i rappresentanti di Enrico evocarono un'amara e minacciosa protesta e una richiesta categorica per il
mantenimento delle promesse fatte. Sisto cercò scampo nella fuga e temporeggiò fin quando la morte lo sollevò
dalla necessità di prendere una decisione (27 agosto 1590).

Molti dei suoi sudditi criticarono apertamente le sue scelte in campo politico; ma i posteri lo riconoscono come uno
dei più grandi Papi. Era impulsivo, ostinato, severo e autoritario, ma la sua mente era aperta e di larghe vedute. Si
dedicò alle sue imprese con un'energia e una determinazione che lo portarono spesso al successo. Poche persone
possono vantare imprese o risultati più grandi.

Concistori tenuti da Papa Sisto V per la creazione di nuovi


cardinali
Concistoro del 13 maggio 1585

1. Alessandro Damasceni Peretti, pronipote di Sua Santità (m. 1623)

Concistoro del 18 dicembre 1585

1. Enrico Caetani, patriarca titolare di Alessandria (m. 1599)


2. György Draskovics, arcivescovo di Kalocza-Bacs (m. 1587)
3. Giovanni Battista Castrucci, arcivescovo di Chieti (m. 1595)
4. Federico Cornaro sr., vescovo di Padova (m. 1590)
5. Ippolito de' Rossi, vescovo di Pavia (m. 1591)
6. Domenico Pinelli sr., vescovo emerito di Fermo (m. 1611)
7. Decio Azzolini sr., segretario particolare di Sua Santità, vescovo di Cervia (m. 1587)
8. Ippolito Aldobrandini sr., uditore della Sacra Rota e datario di Sua Santità (eletto Papa Clemente VIII nel 1592)

Concistoro del 16 novembre 1586

1. Girolamo della Rovere, arcivescovo di Torino (m. 1592)


2. Philippe de Lénoncourt, consigliere reale di Francia, vescovo emerito di Auxerre (m. 1592)
3. Girolamo Bernerio, vescovo di Ascoli Piceno (m. 1611)
4. Antonio Maria Galli, vescovo di Perugia (m. 1620)
5. Costanzo da Sarnano (m. 1595)
6. Girolamo Mattei, uditore della Camera Apostolica (m. 1603)
7. Benedetto Giustiniani, referendario e tesoriere generale di Sua Santità (m. 1621)
8. Ascanio Colonna, abate di Santa Sofia (m. 1608)

Concistoro del 7 agosto 1587

1. William Allen, protonotario apostolico (m. 1594)

Concistoro del 18 dicembre 1587

1. Scipione Gonzaga, patriarca titolare di Gerusalemme (m. 1593)


2. Antonmaria Sauli, arcivescovo di Genova (m. 1623)
3. Giovanni Evangelista Pallotta, datario di Sua Santità, arcivescovo di Cosenza (m. 1620)
4. Pierre de Gondi, vescovo di Parigi (m. 1616)
5. Stefano Bonucci, vescovo di Arezzo (m. 1589)
6. Juan Hurtado de Mendoza, arcidiacono della cattedrale di Toledo (m. 1592)
7. Hughes de Loubenx de Verdalle, Gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (m. 1595)
8. Federico Borromeo sr., camerlengo di Sua Santità (m. 1631)

Concistoro del 15 luglio 1588

1. Gianfrancesco Morosini, vescovo di Brescia (m. 1596)

Concistoro del 14 dicembre 1588


1. Agostino Cusani, protonotario apostolico, referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia,
uditore generale presso la Camera Apostolica (m. 1598)
2. Francesco Maria Bourbon del Monte Santa Maria, referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di
Grazia (m. 1626)

Concistoro del 20 dicembre 1589

1. Mariano Pierbenedetti, vescovo di Martorano, governatore della città di Roma e Vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa
(m. 1611)
2. Gregorio Petrocchini, Priore generale dell'Ordine degli Eremiti Agostiniani (m. 1612)
3. Charles III de Lorraine-Vaudémont, vescovo eletto di Metz (m. 1607)
4. Guido Pepoli, Tesoriere generale di Sua Santità (m. 1599)

Genealogia episcopale
• Vescovo Antonio Lauro
• Papa Sisto V

Onorificenze
Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo

Successione degli incarichi


Predecessore: Vicario generale dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali Successore:

Antonio de' Sapienti, O.F.M.Conv. 6 gennaio 1566 - 6 giugno 1568 Giovanni Tancredi, O.F.M.Conv.
(ministro generale) (ministro generale)

Predecessore: Vescovo di Sant'Agata de' Goti Successore:

? 1566-1571 ?

Predecessore: Cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati Successore:

Prospero Santacroce 1570-1585 Alessandro Damasceni Peretti

Predecessore: Vescovo di Fermo Successore:

Lorenzo Lenti 1571-1585 Domenico Pinelli

Predecessore: Papa Successore:

Papa Gregorio XIII 24 aprile 1585 - 27 agosto 1590 Papa Urbano VII

Bibliografia
• SILVANO GIORDANO, Enciclopedia dei Papi, III, Roma, 2000, pp. 202-222

Voci correlate

• Curia Romana
• Sacra Consulta
• Chiostro Maggiore di San Francesco

Collegamenti esterni

• La Roma di Sisto V (http://it.encarta.msn.com/sidebar_221635607/La_Roma_di_Sisto_V.html)


• Montalto delle Marche (http://www.montaltomarche.it)
• I Cardinali di Santa Romana Chiesa di Salvador Miranda (http://www.fiu.edu/~mirandas/consistories-xvi.htm#SixtusV)
• Voce Papa Sisto V (https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Sisto_V) di it.wiki (https://it.wikipedia.org): il materiale ivi presente è
stato rielaborato in senso cattolico e integrato

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