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PONTE DI CECCO

PONTI ROMANI
LOCALIZZAZIONE:
• Ascoli Piceno
• Coordinate: 42° 51′ 9.5″ N, 13° 35′ 9.24″ E
FIUME SOTTOSTANTE:
•Castellano
DATAZIONE:
• I secolo a. C.
• poi ricostruito negli anni 60
FORMA E MATERIALE:
• ponte ad arco
• travertino e pietra
DIMENSIONE:
• luce: 14,50 m
• altezza: 25 m
PERCORSO DI ETÀ ROMANA:
• era l'uscita orientale della strada Salaria
DESCRIZIONE E STORIA:
Il ponte ha l'aspetto tipico delle opere romane ed è realizzato in opera quadrata a
murazione liscia seguendo il canone architettonico dell'orizzontalità e della
uniforme altezza degli strati. Le pietre utilizzate sono ordinatamente posizionate
in modo che la commettitura verticale poggi sul pieno della pietra sottostante.
Nella zona centrale si trova una costruzione a forma di casupola, detta " casetta
del dazio", che era utilizzata come alloggiamento per incardinare il d'ingresso
portone

alla . L’architetto e
città Giambattista Carducci lo ha riconosciuto come sicura
archeologo [1]

costruzione romana dell'età repubblicana, riscontrando affinità di fabbricazione


con altri ponti coevi realizzati lungo la . Con molta probabilità questa
strada consolare Salaria

opera di collegamento tra le due sponde del Castellano era l'uscita orientale della
strada Salaria che un tempo attraversava trasversalmente tutta la città di Ascoli.
Il ponte attuale è la ricostruzione integrale dell’originario, avvenuta negli anni 60,
con l’impiego dello stesso materiale recuperato nelle acque del torrente
sottostante. Il vecchio ponte fu distrutto durante la seconda guerra mondiale dai
guastatori tedeschi nel 1944.
LEGGENDE:
Secondo la leggenda e la tradizione popolare, la denominazione di questa opera
sarebbe da mettere in correlazione con Cecco d'Ascoli, poeta ed astrologo, cui si
attribuisce la costruzione del ponte avvenuta in una sola notte con l'aiuto del
diavolo. Alcuni studiosi sostengono, invece, che l’appellativo di Cecco abbia
corrispondenza con il nome di Cecco Apruntino, maestro medievale, che lo
avrebbe ristrutturato nel 1349 su commissione di Galeotto I Malatesta.

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