Sei sulla pagina 1di 6

I poteri psichici di

H.P. Blavatsky: mito o realtà?


Pa o l a G i o v e t t i

H
elena Petrovna Blavatsky, fondatrice to a grandi cose. Appunto per questa sua nascita
del movimento teosofico, è stata una le bambinaie, nella ricorrenza di quel giorno,
personalità complessa e straordina- portavano la piccola Helena in braccio per tutta
ria, spesso discussa a causa delle sue insolite la casa, le case coloniche e le stalle, facendole
esperienze e dei poteri psichici che, creduti da spargere acqua in ogni angolo, mentre loro ri-
alcuni e messi in dubbio da altri, l’accompagna- petevano formule magico-religiose.
rono sempre. Questa e altre circostanze familiari contri-
Non credo che in questa sede sia necessa- buirono in vasta misura a fare di M.lle Hahn
rio ripercorrere dettagliatamente le vicende di un personaggio singolare. Nata in una nobile
vita di Madame Blavatsky; qualche accenno sarà famiglia di origine tedesca da tempo residente
tuttavia utile. Premetto che, per scrivere la mia in Russia e imparentata con la nobiltà zarista,
biografia di Madame Blavatsky (Edizioni Medi- Helena perse molto presto la madre e, insieme
terranee), mi sono servita prevalentemente di alla sorella minore Vera, fu affidata dal padre, il
cronache familiari e di testi scritti da personag- colonnello Hahn, alle nutrici e agli attendenti
gi che la frequentarono e conobbero bene: le – che per altro la primogenita preferiva netta-
memorie di Vera, sorella di Helena Petrovna, mente alle governanti.
e quelle di Costance Wachtmeister, che con lei A undici anni andò a vivere con i nonni in
visse a lungo; i Diari del colonnello H. S. Olcott, un castello circondato da boschi. Non fu una
co-fondatore della Società Teosofica, per lunghi bambina facile, Helena Hahn: spesso ammala-
anni intimo di Madame Blavatsky e testimone ta, estremamente autonoma e volitiva, ribelle,
di tanti suoi fenomeni, e i libri di A.P. Sinnett, nemica di ogni forma di imposizione, collerica,
anche lui molto vicino ai fondatori, quando essi eccitabile. Però molto buona di animo e incapa-
si trasferirono in India, e loro stretto collabora- ce di risentimenti duraturi. Non era bella, anzi
tore. I primi due testi citati, quelli della sorella era grossa e abbastanza sgraziata, ma aveva due
Vera e di Costance Wachtmeister, non furono straordinari occhi grigio-azzurri che conservaro-
scritti per essere pubblicati, ma solo per ricordo no fino alla fine uno sguardo ipnotico. Grande
personale e familiare. Sono quindi particolar- lettrice, curiosa di tutto, non seguì studi rego-
mente interessanti. lari ma, approfittando della ricca biblioteca dei
Helena Hahn, la futura Madame Blavatsky, nonni, si creò comunque in maniera autonoma
fu segnata da un destino particolare fin dalla una buona cultura.
nascita: vide la luce infatti nel 1831 a Ekaterino- Un brano del libro di ricordi della sorella,
slav (Ucraina) nella notte tra il 30 e il 31 luglio Souvenirs de jeunesse, rassemblés pour mes enfants,
– e per le tradizioni popolari locali chi nasce in la descrive molto bene: “Era estremamente nervo-
quella notte possiede virtù speciali ed è chiama- sa e impressionabile, sovente camminava nel sonno;

16
durante la notte la trovavano negli angoli più impre- dieci anni di viaggi di cui non si sa molto, ma
vedibili e la riportavano a letto, sempre profondamente durante i quali ebbero inizio gli incontri con i
addormentata. Così una notte, quando aveva dodici Maestri di Saggezza e l’insegnamento occulto
anni, la trovarono che stava camminando in un cor- che dovevano segnare la sua vita.
ridoio sotterraneo, impegnata a conversare con qual-
cuno che vedeva soltanto lei. Era la più strana bambi- Nel 1858, dopo un decennio di viaggi per
na che avessi mai conosciuto; in lei vi era una distinta il mondo, H.P. Blavatky tornò in Russia e vi si
doppia natura, che faceva pensare a due personalità fermò per alcuni anni, vivendo in varie città e
in un corpo solo: una era insopportabile, combattiva, restando molto vicina alla famiglia. Di ciò che
ostinata, senza grazia; l’altra aveva tendenze mistiche avvenne in quegli anni ci informano le crona-
e metafisiche...”. che familiari e i ricordi della sorella. Le sue doti
Helena Hahn dimostrò fin da piccola di di chiaroveggenza e psicocinesi si erano svilup-
possedere doti psichiche spontanee; una sorta pate e aveva imparato dagli sciamani e dai Mae-
di veggenza naturale unita a doti psicocineti- stri con i quali era venuta in contatto a farne un
che, che facevano sì che in sua presenza si ma- uso consapevole.
nifestassero in maniera non voluta e inconscia Eravamo allora agli albori dello spiritismo,
i fenomeni più sorprendenti. Oltre a vedere e che cominciava ad essere noto anche in Russia
sentire personaggi che agli altri risultavano invi- e, di conseguenza, i fenomeni prodotti furono
sibili e inudibili, fin da bambina Helena si sen- inquadrati in questo ordine di pensiero. In re-
tì sotto una protezione superiore. A.P. Sinnett, altà, leggendo il memoriale di Vera, si ha spesso
che certamente ebbe da Blavatsky informazioni l’impressione che i fenomeni che si manifesta-
dirette su questo e altri aspetti della sua vita, così vano intorno a Mme Blavatsky avessero piutto-
racconta nella biografia: “Nella sua strana doppia sto il carattere di Poltergeist. Leggiamo infatti: “I
vita, per quanto lontana potessero portarla i suoi ri- suoi poteri si manifestavano stranamente con colpi in-
cordi, aveva a volte la visione di un anziano protet- cessanti, suoni e battiti... I mobili si spostavano senza
tore il cui aspetto imponente aveva dominato la sua essere stati toccati e vari oggetti aumentavano o dimi-
immaginazione fin dalla prima infanzia. Il protettore nuivano di peso”.
era sempre lo stesso: i suoi lineamenti non cambiarono Vera aggiunge anche che la sorella “aveva la
mai; più tardi lo incontrò nel corpo fisico e lo riconobbe facoltà di vedere (e persino di far vedere agli altri) cose
come se fosse stata allevata da lui”. invisibili alla vista comune, oppure persone viventi
Madame Blavatsky affermò sempre di aver ma assenti, che avevano abitato anni prima nel posto
ricevuto gli insegnamenti che costituiscono la dove lei ora si trovava, oppure immagini spettrali di
base della Teosofia da misteriosi Maestri incon- personaggi morti in diverse epoche”.
trati nei suoi viaggi in Tibet: “protettori occulti” E ancora: “I fenomeni avvenivano costantemen-
– e qui cito ancora Sinnett, “che non erano ‘spiriti te sotto gli occhi di tutti, creduli o increduli, parenti
disincarnati’, bensì uomini viventi, Adepti con i quali ed estranei, e tutti rimanevano stupefatti allo stesso
la sua anima era già stata in relazione…”. modo”.
A diciassette anni Helena Hahn sposò per Mme Jelihowsky fa sapere inoltre che, per
ripicca l’anziano generale Blavatsky, ma ben sottrarsi a sospetti di frodi e trucchi, sua sorella
presto lo lasciò “senza dargli l’occasione di po- si prestava di buon grado a produrre i suoi colpi
terla considerare sua moglie”, come si esprime (che rispondevano a domande dei presenti) e
una zia, Nadeida Fadeef, in una testimonianza i suoi fenomeni sdraiata su un divano, mani e
raccolta da Sinnett. Iniziò allora un periodo di piedi legati.

17
vatsky partì per l’Italia, dove partecipò alle im-
prese di Garibaldi e fu anche ferita a Mentana,
combattendo contro le guardie pontificie. Poi
andò a Parigi e di qui di nuovo in Tibet dove,
a quanto pare, ricevette una iniziazione occulta
completa e sistematica, imparando fra le altre
cose ad esercitare un dominio assoluto sui pro-
pri fenomeni psichici. Fu anche in Grecia e in
Egitto e poi di nuovo a Parigi; dopo un breve
soggiorno, obbedendo a un “ordine” misterioso
ricevuto dai suoi Maestri, si imbarcò per gli Stati
Uniti e si stabilì a New York, dove sapeva che
avrebbe dovuto dare inizio alla propria missio-
ne: un ordine che non le era stato imposto ma
suggerito e che soltanto lei poteva eseguire. È
questa, in base alla tradizione, la sola autorità
degli “ordini” impartiti dai Maestri: se un ordi-
ne non è eseguito, forse non sarà eseguito da
nessun altro...
A New York l’attendeva un incontro provvi-
denziale: quello col colonnello Henry Steel Ol-
cott, senza l’aiuto del quale la Società Teosofica
H.P. Blavatsky negli anni giovanili. – forse – non sarebbe mai stata fondata.
Olcott aveva un anno meno di Mme Blavat-
sky, era ingegnere agronomo e si occupava di
In base al memoriale di Vera, i fenomeni problemi scientifici relativi all’agricoltura. Di-
prodotti da Helena erano i seguenti: venuto militare durante la guerra di Secessio-
- Risposte con i colpi a domande, anche ne, aveva ricevuto dal Ministero della Guerra
mentali, dei presenti. incarichi delicati di controllo sulle forniture di
- Ricette in latino, anche di provata efficacia, guerra. Era inoltre procuratore legale e giorna-
per varie malattie. lista e si occupava per diletto di massoneria e
- Cambiamento di peso di mobili e persone. spiritismo.
- Suoni e musica che scaturivano senza l’au- L’incontro con Helena Blavatsky avvenne
silio di strumenti nei luoghi che Mme Blavatsky appunto mentre, nella sua qualità di giornalista,
indicava. assisteva alle sedute di certi medium sui quali
Per altro Mme Blavatsky affermò sempre di stava scrivendo una serie di articoli per il Daily
non essere una medium, di non ricevere aiuto Graphic di New York. Helena era presente per
da spiriti di trapassati bensì da uomini viventi (e interesse personale. Lasciamo che sia il colon-
cioè i suoi Maestri, quelli che le erano apparsi nello Olcott stesso, nel suo libro di ricordi Old
fin da bambina), i quali potevano portare da- Diary Leaves, a raccontare come avvenne l’in-
vanti ai suoi occhi qualunque immagine, anche contro: “Fu un inizio prosaico. Io dissi: Madame,
quelle di fatti lontani e dimenticati. mi permetta, offrendole del fuoco per la sua sigaretta.
Rimasta in Russia fino al 1863, Mme Bla- La nostra conoscenza cominciò così attraverso il fumo,

18
ma ne derivò un grande incendio che ancora non si 1. Formare un nucleo della Fratellanza Uni-
è spento”. versale dell’umanità, senza distinzione di razza,
In breve si stabilì un’amicizia: “Ci sembrava di credenza, di sesso, di casta o di colore.
di appartenere allo stesso tipo di persona; cosmopoliti 2. Incoraggiare lo studio comparato delle re-
e liberi pensatori, avevamo tutti e due simpatia per il ligioni, delle filosofie e delle scienze.
lato superiore e occulto dell’uomo e della natura”. 3. Investigare le leggi inesplicate della Natu-
In seguito, quando tra loro si fu instaurato ra e i poteri latenti dell’uomo.
quel rapporto di confidenza e fiducia che carat-
terizzò sempre il loro sodalizio, Mme Blavatsky I due anni successivi furono dedicati alla
confidò al colonnello Olcott di essere arrivata stesura di Iside svelata, un libro che ottenne un
a Parigi l’anno precedente (1873) con l’inten- grande successo e che contribuì moltissimo alla
zione di trascorrere qualche tempo in casa di diffusione della Teosofia. Un testo non esente
un parente, ma di aver ricevuto dai “Fratelli” da difetti, ma sorprendente per la vastità delle
l’ordine di andare a New York e di attendere conoscenze profuse e l’ampiezza di orizzonti e
lì ulteriori istruzioni. Lei era partita il giorno di visioni. Scienza, filosofia, metafisica, etnolo-
successivo, ma era passato un anno intero senza gia, religione, occultismo: Mme Blavatsky trac-
che arrivassero indicazioni. Finalmente nell’ot- cia un gigantesco affresco rivelando una eru-
tobre 1874 le era stato comunicato di recarsi a dizione che nessuno avrebbe mai sospettato,
Chittenden (il luogo dove si svolgevano le sedu- specialmente se si tiene conto – come rivela il
te medianiche) per incontrare l’uomo col quale colonnello Olcott – che i libri che aveva a dispo-
avrebbe dovuto dare inizio alla sua missione – sizione e che potè consultare erano ben pochi.
cioè il colonnello Olcott. Da dove dunque provenivano le conoscen-
L’amicizia tra i due continuò a New York: ze profuse in questo testo? Sulla base della sua
Olcott ebbe modo di conoscere più a fondo lunga consuetudine con l’ispiratrice del movi-
Mme Blavatsky e di assistere ai suoi fenomeni, mento teosofico, il colonnello Olcott afferma
di cui nel suo libro parla diffusamente: messaggi che esse sono da attribuirsi ai Maestri. E per
ottenuti con i colpi, apparizione di oggetti che dimostrarlo descrive il modo in cui Mme Blavat-
in precedenza non esistevano in quella stanza, sky lavorava: “Era una cosa curiosa e indimenticabile
per esempio frutta fresca per ristorarsi mentre vederla lavorare. Di solito noi ci collocavamo alle due
di notte lavoravano al primo libro di Mme Bla- estremità di una grande tavola e io potevo seguire tutti
vatsky, Iside svelata: “Poco a poco Mme Blavatsky mi i suoi movimenti. La sua penna volava sulla pagina,
fece conoscere l’esistenza degli Adepti orientali e dei loro poi all’improvviso lei si fermava, guardava in aria
poteri e mi diede la prova dei suoi con una moltitudine con la fissità vaga dei chiaroveggenti e poi sembrava
di fenomeni…”, scrive Olcott nel suo libro. leggere qualcosa di invisibile davanti a sé – e si mette-
Quel primo periodo servì a entrambi per va a copiarlo. Finita la citazione, i suoi occhi riprende-
conoscersi meglio; poi gradualmente si arrivò vano l’espressione abituale e lei ricominciava a scrivere
alla fondazione della Società Teosofica (1875), normalmente finché la cosa non si ripeteva”.
insieme a un gruppo di persone che si interessa- Mme Blavatsky stessa, in una lettera inviata
vano di occultismo: scrittori, giornalisti, medici, alla famiglia, raccontò in che modo avesse scrit-
uomini di legge, ecclesiastici di larghe vedute. to Iside: “Quando scrivevo Iside, scrivevo così facil-
Ricordo brevemente i tre scopi principali, mente che non era un lavoro ma un piacere. Perché
veramente straordinari e avveniristici per quei farmi delle lodi? Quando mi si dice di scrivere, io mi
tempi (e non solo!) della Società: siedo, obbedisco e allora posso scrivere con la stessa fa-

19
cilità su qualunque soggetto: metafisica, psicologia, per l’India, che avvenne nel dicembre del 1878.
filosofia, religioni antiche, sociologia, scienze naturali Mme Blavatsly e il colonnello Olcott furono
e altro ancora. Non mi chiedo mai se sono capace di accolti con entusiasmo (la Teosofia, che rivalu-
scrivere su tali argomenti, ma mi metto alla scrivania tava il patrimonio filosofico-religioso indiano,
e scrivo. Perché? Perché qualcuno che sa tutto mi det- si era già ampiamente diffusa in India) e strin-
ta, il mio Maestro e a volte altri che ho incontrato nei sero subito amicizia con A.P. Sinnett, direttore
miei viaggi. Vi prego di non prendermi per folle… Ve dell’importante giornale anglofilo Pioneer. Egli
lo dico francamente: quando scrivo su un soggetto che fu testimone di tanti fenomeni, entrò lui stes-
conosco male o che non conosco affatto, è a loro che mi so in contatto con i Maestri e ricevette da loro
rivolgo e uno di loro mi ispira, cioè semplicemente mi molte lettere, giunte per “precipitazione” e poi
fa copiare da manoscritti o stampe che vedo passare pubblicate. Gli originali sono conservati alla Bri-
nell’aria davanti ai miei occhi, senza però che io perda tish Library.
nemmeno per un solo istante la coscienza della realtà”. Il fenomeno delle precipitazioni e quello
Automatismo, chiaroveggenza, telepatia: tut- della visione in libri rari e lontani si ripeté in
to questo si ritrova nell’insolito modo di scrivere seguito, in Germania, quando Mme Blavatsly
di Mme Blavatsky. scriveva la sua seconda opera, La Dottrina Segre-
Comunque sia stato scritto e nonostante ta. Con lei viveva allora, come amica e collabo-
certe lacune e difetti, Iside svelata contribuì in ratrice, Constance Wachtmeister, nobildonna
maniera determinante alla diffusione delle dot- svedese seguace della Teosofia, che nelle sue
trine teosofiche e a far crescere l’interesse per le Reminiscences de Mme Blavatsky ha descritto molti
religioni comparate e per tutto ciò che è occulto. di questi fenomeni: “Quando cominciai ad aiutare
Negli anni trascorsi a New York ebbero ini- Mme Blavatsky come amanuense ed ebbi modo di far-
zio anche quelle “precipitazioni” di lettere che mi un’idea della natura del suo lavoro, fui stupefatta
dovevano poi continuare negli anni successivi. nel constatare la povertà della sua biblioteca. I suoi
Ecco un esempio, tratto sempre dal testo di Ol- manoscritti erano pieni di citazioni, referenze, riferi-
cott: “Desideravo avere il parere di un certo Adepto su menti di ogni genere, tratti da una enorme quantità
un argomento e lei mi pregò di scrivere le mie doman- di opere rare e recondite su soggetti di tutti i generi.
de, di metterle in una busta ben sigillata e di collocar- Poteva capitare che ella avesse bisogno di verificare un
la in un punto dove potessi controllarla. Dato che ero passaggio di un libro reperibile soltanto in Vaticano o
seduto davanti al caminetto, misi la mia lettera sul qualche documento di cui solo il British Museum pos-
ripiano stesso del camino, dietro l’orologio, lasciando sedeva una copia. Aveva bisogno unicamente di con-
bene in vista il bordo della busta. Poi continuammo trollare e verificare: il contenuto che aveva riportato,
a parlare, Mme Blavatsly e io, per circa un’ora, dopo in qualunque modo lo avesse avuto, non poteva certo
di che ella disse che la risposta era arrivata. Presi la averlo ricavato dai pochi libri che aveva portato con
mia busta constatando che il sigillo era intatto, l’a- sé. Poco tempo dopo il mio arrivo mi chiese se conosce-
prii, dentro c’era la mia lettera e dentro la lettera la vo qualcuno che potesse andare per lei alla Bodleian
risposta dell’Adepto nella sua grafia abituale, scritta Library. Per caso conoscevo una persona in grado di
su un particolare foglio di carta verde che sono certo farlo; così il mio amico controllò il passaggio che Mme
non esisteva in casa. Noi eravamo a New York, l’Adep- Blavatsky aveva visto nella luce astrale, con la citazio-
to in Asia. Affermo che questo episodio non può essere ne corretta del libro, del capitolo, della pagina e delle
sospettato di frode e che di conseguenza è di notevole illustrazioni…”.
valore”. In un’altra occasione la signora Wachtmei-
Furono i Maestri a sollecitare la partenza ster fece controllare da un amico che aveva un

20
parente in Vaticano un passaggio tratto da un quel periodo, che fu breve in quanto ella morì a
manoscritto che si trovava in quella biblioteca. 60 anni nel 1891, la Sezione Esoterica, della quale
Risultarono sbagliate solo due parole, mentre invitò a far parte soltanto le persone più prepa-
tutto il resto era esatto; chi fece il controllo rife- rate e promettenti. Di questa sezione esoterica,
rì che proprio quelle due parole erano difficili come ella stessa scrisse nel 1888 nel Memoran-
da decifrare, essendo notevolmente scolorite dum preliminare: “Il vero capo della Sezione Eso-
nel testo originale. terica è un Maestro di cui H.P. Blavatsky è por-
Constance Wachtmeister racconta anche tavoce per questa Sezione. Egli è uno di quegli
che le capitava spesso di trovare, la mattina pre- Adepti di cui si parla nella letteratura teosofica
sto, sulla scrivania di Mme Blavatsky un fogliet- e che ha preso parte alla formazione della So-
to scritto con inchiostro rosso in una calligrafia cietà Teosofica. è mediante H.P. Blavatsky che
non familiare. Quando una volta chiese di cosa ciascun membro di questa Sezione che ne sarà
si trattasse, Mme Blavatsky rispose che quelle degno sarà avvicinato all’influenza del Maestro
note riguardavano il lavoro che avrebbe dovu- e alle sue cure...”.
to compiere quel giorno: messaggi “precipitati” Il ruolo dei Maestri fu quindi sottolineato
allo stesso modo delle precedenti occasioni. Fra fino all’ultimo da H.P. Blavatsky. Quei Maestri,
l’altro questi messaggi, ai quali Mme Blavatsky della cui esistenza anche altri, in particolare
obbediva sempre, le ingiungevano ogni tanto di Olcott e Sinnett, ebbero prove certe, avevano
fare cose che lei avrebbe preferito non fare, per scelto Helena Hahn per le sue doti psichiche in-
esempio distruggere pagine e pagine scritte il nate fin da quando era bambina, l’avevano poi
giorno precedente. Anche se a malincuore, ciò formata e incaricata di portare col loro aiuto
che il Maestro aveva criticato veniva dato alle determinati insegnamenti all’umanità. A quei
fiamme. Maestri, ai quali attribuiva anche i fenomeni
La Dottrina Segreta andò in stampa nel 1888, che l’accompagnarono per tutta la vita, Mme
quando Mme Blavatsky si era ormai stabilita Blavatsky fu fedele fino alla morte.
in Inghilterra: tre volumi di complessive 2200
pagine, il testo certamente più importante della Paola Giovetti, giornalista e scrittrice, è socia
Teosofia. L’opera era stata inizialmente conce- indipendente della S.T.I.
pita come un rifacimento e insieme un amplia-
mento di Iside svelata, ma risultò un testo del tut- Relazione presentata in occasione
to nuovo, avendo in comune col primo appena del 103° Congresso nazionale della Società
una ventina di pagine. Come Mme Blavatsky Teosofica Italiana, che si è svolto a Rivoli
scrisse nella prefazione, lo scopo di quest’opera (TO) dal 1° al 4 giugno 2017.
era: “dimostrare che la natura non è ‘una fortuita
combinazione di atomi’, assegnare all’uomo il suo
giusto posto nello schema dell’Universo, risollevare dal
degrado le verità arcaiche che sono alla base di ogni
religione, mettere in rilievo l’unità fondamentale dal-
la quale esse tutte derivano; ed infine dimostrare che
il lato occulto della Natura non è mai stato studiato
dalla Scienza della civiltà moderna”.
Mme Blavatsky visse i suoi ultimi anni a Lon-
dra, svolgendo un’attività instancabile: creò in

21

Potrebbero piacerti anche