Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Creare condizioni per insegnare le lingue ma non è detto che vengano insegnate nello stesso
modovariabili
Glottodidattica: scienza teorico-pratica che mira a risolvere i problemi (diversamente dalla linguistica che
conosce la natura della lingua)
Psicologia
Scienza del linguaggio
Scienza della cultura
Scienza della formazione
Si divide in
Tipologie di lingua:
1. Materna
a) Io andare a Milano
b) Io ando a Milano= stadio più approfondito rispetto ad a)
2. Straniera= La si impara a scuola o in un ambiente dove quella determinata lingua NON viene
praticata
3. Seconda= lingua imparata nel paese della lingua
4. Etnica= lingua parlata da una comunità, diversa dalla lingua ufficiale del paese, con caratteristiche
differenti dalla lingua moderna (es. ita in argentina: italiano di 70 anni fa)
5. Classica= latino e greco antico
1. Docente 1. Disciplina
2. Disciplina metodo di una 2. Docente metodo di oggi: bisogna
3. Studente volta 3. Studente finire il programma
1. Studente
2. Docente Metodo che andrebbe applicato
3. Disciplina per avere un equilibrio tra i 3
Persona
Cervello
La lingua
i) LAD= meccanismo di acquisizione formulato da Chomsky
iii) KRASHEN
(1) Acquisizione= inconscia, spontanea, rapida da utilizzare Lingua materna/seconda
(2) Apprendimento= conscio, strutturato, lento da riutilizzare Lingua straniera
Acquisizione: generativa
Apprendimento: monitorante
Input: deve essere reso comprensibile + collocato nell’ordine naturale i+1= intake (ciò che conosco) + 1
che imparo
Per avere un buon apprendimento: NON DEVE ESSERE INSERITO IL FILTRO AFFETTIVO (stati d’ansia,
emotività)
Memoria
Lungo termine
Medio termine (30/90gg)
Breve termine (minuti/ore)
Funzionamento hardware+software (cervello+lingua)= tutto funziona bene con la motivazione
Motivazione: generata da dovere, bisogno, piacere
L’unità di apprendimento deve essere caratterizzata su episodi unitari, limitati brevi basandosi su
rindondanza
far formulare ipotesi e analogie con eventi noti
verifica globale delle ipotesi Skimming
verifica dei singoli elementi scanning
Tecniche adatte:
Analisi:
Cloze
attirare attenzione dell’allievo su alcune parti
Incastro
fissare tramite la ripetizione determinate espressioni
Dettato
reimpiegare i materiali
Giochi
Sintesi: Riflessioni drammatizzazioni
Tecniche adatte:
sugli atti linguistici
aspetti grammaticali Formulare ipotesi
temi culturali Sottolineare/cerchiare
linguaggi non verbali Griglie
confronto
essere flessibili
basate sull’ordine naturale di acquisizione
completate da rinforzo/recupero
concluse con un test
abilità linguistiche
elementi pragrmatici
modelli culturali
Fondamentali per la realizzazione:
1. Motivazione recuperare le conoscenze preacquisite degli allievi, creare omogeneità nel gruppo e
dare indicazioni chiavi per capire le cose
2. Controllo= fase di verifica
Testare gli obbiettivi dell’unità didattica
NB: BISOGNA USARE LE STESSE TECNICHE UTILIZZATE NELL’U.D
In base ai risultati:
Domanda aperta: tecnica tradizionale che non stimola riflessioni ma verifica cose che si sanno già
Griglia: elementi da verificare (segnando una x)
Scelta multipla
Transcodificazione: uno ascolta e deve eseguire dei disegni in relazione a quello ascoltato
Drammatizzazione
Dialogo a catena
Dialogo aperto
Role-taking, making, roleplay
Telefonata
Dettato
Stesura appunti
Riassunto
Tecniche per l’acquisizione delle regole morfosintattiche meccanismi di funzionamento della lingua nei
vari aspetti
Coppie minime
Ripetizione regressiva
Ripetizione ritmica
Teniche per facilitare l’acquisizione lessicale
Ipotesi individuale: LAD language acquisition device linguaggio= dato pertinente al singolo individuo
Ipotesi inter-individuo: LASS Language aquisition support system bisogno dell0ambiente sociale che
fornisca imput e che assista nell’acquisizione
Krashen: input, intake+1
Freddi: insegnante guida le varie fasi, si fanno ipotesi, verifica e generalizzazione delle regole
L’addestramento culturale
Dalla competenza comunicativa e metacomunicativa: dalla capacità di usare le regole alla capacità di
descriverle e ragionare su di esse
Dalla competenza d’uso alla competenza sull’uso: analisi della lingua alla ricerca di modelli regolari
Lingua veicolare: uso veicolare della lingua straniera per insegnare altre discipline NON linguistiche
CLIL: Content and Language Integrated Learning
Quali materie? Tutte possono essere oggetto di insegnamento in una lingua straniera. Alcune puntano sulla
comunicazione verbale lingue affini
Altre fanno ricorso alla comunicazione non verbale, utilizzando materiali visivi o grafici lingue non affini
Gli insegnanti:
Selezionano:
L’insegnante della LS insegna e lo studente impara ad usare la lingua. La lingua viene promossa e lo
studente la usa per apprendere
Valutazione: sia i contenuti sia la lingua. La verifica deve essere formulata in modo tale che non ci siano
dubbi se le carenze riguardano la lingua o i contenuti
Livello
N° allievi
Insegnanti coinvolti
Modulo
Lezione
Durata
Area curricolare
Obbiettivi
Lessico chiave
Abilità linguistiche attivate
Abilità di studio coinvolte
Processi cognitivi
Metodologia
Materiali usati, attività ed esercizi svolti
Valutazione
Come prima lezione si dovrebbe procurare una scaletta agli studenti, leggerla insieme e illustrare gli
elementi astratti con esempi concreti, evidenziando i marcatori di ordine.
Eventualmente enfatizzare le sezioni importanti e far lavorare gli studenti in coppie o gruppi.
Dopo ogni lezione, chiedere una sintesi
NB: intervenire sugli errori solo quando sono tali da impedire la comprensione
Formazione delle figure per insegnare ITALIANO agli stranieri
Facilitatore linguistico
Supporta gli insegnanti nell’individuazione dei metodi per la fase della prima accoglienza
Affianca gli insegnanti nella stesura del piano personalizzato
Supporta gli insegnanti nella rilevazione di competenze linguistiche in ingresso, informazioni
sulla competenza comunicativa e linguistica dello studente
Implementa e conduce laboratori linguistici specifici
Orienta e supporta il consiglio di classe nella valutazione formativa dello studente e nella
rilevazione di progressi
Promuove lo sviluppo di competenze metacognitive nello studenti per favorire
l’apprendimento della lingua e delle discipline
Deve conoscere i principi dell’educazione e della comunicazione interculturale
Deve sapere applicare le tecniche di gestione della classe
Saper progettare ed adattare percorsi/materiali
Saper gestire l’inserimento di un nuovo studente
Avere nozioni di base della legislazione scolastica e del lavoro
Corsi specifici
Autoformazione
Imprenditore di sé stessi
Online learning: nuovo approccio in cui viene condivisa l’esperienza di apprendimento. L’acquisizione è
maggiore, rispetto a quella individuale. Viene rafforzata anche la motivazione, grazie al senso di
appartenenza al gruppo e sono sviluppate le abilità metacognitive.
Programma: deve essere incentrato sull’alunno, avere un buon supporto tecnologico
Cosa viene richiesto allo studente:
molto impegno
gestire molte info
avere un ruolo attivo
Didattica ad adulti
Adolescenti vs adulti
Adolescenti Adulti
Motivazione: indotti allo studio Motivazione: scelgono di studiare
Scopo: buona valutazione Scopo: raggiungere scopi prefissati, migliorarsi
Imparano ma non decidono l’insegnamento Prendono decisioni sul proprio percorso,
Fiducia nell’insegnante difficilmente flessibili
Filtri affettivi: superati se il clima riflette Insegnante: un loro pari
disponibilità e accoglienza Filtri affettivi: attivi e sensibili
Attività: gruppo e gioco Attività: dove non ci si espone troppo agli altri
Strutture metacognitive: in via di Strutture metacognitive: acquisite
apprendimento
Le caratteristiche riguardano:
a) Il bisogno di conoscere
b) Concetto di sé
c) Esperienza precedente e il suo ruolo
d) Disponibilità e orientamento verso l’apprendimento
e) Motivazione
Clima favorevole
meccanismi di progettazione comune
diagnostica dei bisogni di apprendimento
gestire e valutare il programma
Progettazione PDP:
Spiegare i motivi
Proporre tematiche adeguate
Utilizzare tecniche che pongono l’allievo di fronte alla sua competenza
“Adultità”:
Elementi da considerare:
Elementi che favoriscono l’apprendimento linguistico: prerequisiti, sommario alla fine, sezioni, consegne,
immagini
Cercare criteri che possano dare maggiore credibilità alla valutazione, rispetto a quella delle pratiche
tradizionali
Nel processo di valutazione: gli studenti ricevono una serie di informazioni riguardo alle loro abilità
acquisite e l’insegnante riceve un feedback per quanto riguarda l’andamento dello studente
Verifica: confronto di dati raccolti con gli obbiettivi formulati nel percorso didattico
Valutazione: confronto dell’evidenza raccolta con un progetto, eventi osservati con quelli aspettati,
possibilità alla partenza con i risultati finali
Obbiettivo: osservare se l’allievo progredisce verso gli obbiettivi formulati nel progetto educativo
Oggetto di valutazione: intero processo educativo
Certificazione: documento ufficiale che attesta il livello di competenza linguistica verificato durante una
prova d’esame.
Nessuna presnza di feedback o percorso formativo
Autovalutazione: aumenta la motivazione e indirizza verso l’autonomia, oltre che instaurare una relazione
di fiducia con l’insegnante
Rapporto lingua-cultura: conoscere una lingua significa anche conoscere la cultura di quella data lingua
Processo di acquisizione di una cultura ACCULTURAZIONE.
L’acculturazione è maggiormente influenzata dalla distanza sociale fra le culture.
Impatto della seconda lingua (e la sua cultura) SHOCK CULTURALE
Fase dell’acculturazione:
1. Eccitazione ed Euforia
2. Shock culturale rabbia, panico, crisi
3. Graduale accettazione
4. Adattamento/assimilazione
L’insegnante deve analizzare il concetto di cultura, facendo emergere le differenze tra le due culture e
esaminare gli aspetti verbali e non verbali
Allievo deve conoscere gli altri, tollerare e rispettare le differenze e accettare i vari modelli
Acquisizione dell’abilità di comunicazione interculturale consapevolezza della differenza culturale
Problema interculturale: le varietà e i complessi sistemi concettuali vengono appiattiti dagli stereotipi.
BISOGNA INDIVIDUARE I SOCIOTIPI
Bisogna dotare l’allievo di schemi di interpretazione e di strutture concettuali, in modo tale da affrontare
“l’altro” in maniera critica e costruttiva
Per bisogni di natura nutrirsi, ripararsi da freddo/caldo, affrontare momenti chiave dell’esistenza,
procreare e allevare la prole
Per domini sociali relazioni sociali, organizzazione sociale, casa, famiglia, città, scuola, mass-
media
Tecniche didattiche
Comparazione
Creare situazioni
Sfruttamento dei media
Interviste
Modello di Curriculum:
Livello
Tempo di realizzazione
Mete educative
a) Teatro
b) Favole
c) Gioco
d) Musica
e) Internet
In senso classico: modelli culturali ce per loro qualità, possono essere indicati come ESEMPLARI
Avvicinarsi ad una cultura: deve comprendere la conoscenza e la consapevolezza che esistono varie
dimensioni in cui una cultura si esprime, ad esempio:
Cultura: insieme di modelli culturali messi in atto da un popolo per rispondere a bisogni di natura.
Propri modelli: inconsapevoli ma notati dagli “altri”
Modelli: variano con rapidità e più che insegnare una cultura, bisogna educare alla differenza e insegnare
ad osservare una cultura
Domini sociali:
Relazioni sociali: rapporto con lo straniero, rapporto giovani-adulti, rapporto con i superiori,
relazione amorosa, relazioni omosessuali, uso di sigarette, bevande ecc, modo di scusarsi
Organizzazione sociale: sistema istituzionale/giudiziario ed elettorale, sistema bancario e
finanziario, industria, le telecomunicazioni, i trasporti, criminalità, religione
Casa e famiglia: dimensione della famiglia, ruoli e rapporti dei vari membri, autonomia dei figli,
tipologia della casa, tradizione e innovazione nelle case, proprietà e affitto delle abitazioni, pulizia,
casa di città/campagna
Città: rapporto vari quartieri, traffico privato e pubblico, strutture produttive, città e
cultura/divertimento/sport, governo della città, città e sostegno
Scuola: privata e pubblica, livelli scolastici, prestigio, rapporto scuola-mondo del lavoro, tradizione e
innovazione, ruolo delle famiglie, lingue straniere, scuola come formazione personale
Mass media: mass media pubblici e privati, stampa, periodici di settori, radio e tv, cinema d’autore,
mass media stranieri
Valori culturali di fndo che interagiscono con la comunicazione: tempo, gerarchia e il potere, rispetto
sociale, attribuzione e mantenimento dello status
Uso del corpo per fini comunicativi: sorriso, occhi, espressioni, braccia e mani, gambe e piedi, sudore,
rumori corporei, toccarsi i genitali, distanza frontale tra i corpi, contatto laterale, bacio, spazio personale
nel luogo di lavoro
Uso di oggetti per fini comunicativi: vestiario, oggetti offerti, regali, danaro, biglietti da visita
La lingua: tono di voce, velocità, sovrapposizione di voci, superlativi e comparativi, forme di interrogativa e
negativa, titoli e appellativi, registro formale e informale, struttura del testo
I bisogni di natura
1. Dominio 1: Nutrirsi numero e ore dei pasti, pasto principale, mode alimentari, modo di
consumare, organizzazione dei pasti e valore sociale
2. Dominio 2: Riparare il corpo da freddo/caldo importanza vestiario, valore sociale abbinato
all’abito, valore della moda, rapporto abito-occasione, valore ed uso dell’uniforme, valore morale
dell’abito, moda per i vari sessi ed età
3. Dominio 3: affrontare i momenti chiave dell’esistenza nascita, morte, matrimonio, compleanno,
fidanzamento, diploma/laurea, superstizione, morte
4. Dominio 4: procreare/allevare prole numero medio figli, ruolo uomo/donna nell’educazione,
supporto alle famiglie, figli fuori/dentro al matrimonio, età media dei genitori, spazi e tempi
dedicati, modelli educativi