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Eco
Tradurre:
veicolare concetti non sempre condivisi dalla cultura di partenza e arrivo
Rispettare suoni e ritmi per mantenere le stesse reazioni ->problemi con proverbi, frasi
idiomatiche, barzellette
Testo fa 2 premesse:
1. Eco prende spunto dalle sue esperienze e le sue traduzioni/narratore tradotto da altri
2. Esempi come reti per sollevare questioni
Caratteristiche del libro:
o Linguaggio →misto: scorrevole, ironico, formalità, tecnicismi, periodi “oscuri “->istruisce e
diverte
o Basato su →conferenze universitarie
o Non fornisce risposte definitive ma spunti e confronti perché tradurre non è un’azione
meccanica.
Tradurre: Lettura,studio,analisi, decisioni motivabili e responsabil
rif.pg 10 del libro
Riflettere cosa vuol dire QUASI la stessa cosa
Quale margine di libertà abbiamo per definire il “quasi”
Fino a che punto il testo rimane “quasi” la stessa cosa e quando diventa un’altra?
Negoziazione =rinunciare a qualcosa (es: un significato)
Perdo una cosa nella cultura di partenza, ma devo pensare a quella di arrivo e se funziona meglio.
DISAMBIGUAZIONE CONTESTUALE
Eco: “prima di vedere i sinonimi nel dizionario, bisogna guardare gli omonimi. Bisogna risolvere le questioni
di omonimia prima, e poi scegliere quello a caso nostro. Solo alla fine bisogna cercare il sinonimo nella
lingua che ci occorre.
La traduzione non riguarda solo il rapporto tra due sistemi linguistici ma tra due testi.
Ogni testo presuppone un mondo possibile → quello che è alla base di un testo e che bisogna percepire e
ricostruire.
Es: A che cultura si fa riferimento? In che epoca è stato scritto e pubblicato? Che intenzione aveva l’autore?
Prendiamo la traduzione: l’ape riuscì a prendere la banana posta fuori dalla sua gabbia aiutandosi con un
bastone
La traduzione è ERRATA perché:
1. conoscenza del mondo= le api non sanno prendere un bastone
2. conoscenza linguistica →ape =scimmia, non ape
3. Conoscenza del mondo 2.0= le scimmie prendono le banane
Riguarda:
Lessico
Sintassi
Punteggiatura
Modalità di enunciazione (virgolette, trattini
Letteralmente sarebbe dovuto essere “oggi c’è/è il rientro a scuola. I tre mesi di vacanza in campagna sono
passati come in un sogno”→ non è una frase nominale (in fra) e la collocazione del verbo “passare” è
diversa
Es. traduzione di Piñera→ Piñera non ha traduzioni tranne da parte di Gordiano Lupi. Per motivi
storico/politici non possiamo basarci su traduzioni “serie” ma solo su traduzioni sommarie
non rispetta i tempi utilizzati da Piñera= Poteva rispettarli o cambiare tutto al presente storico
utilizzare termini che sono falsi amici
Le frasi idiomatiche e i modi di dire non devono essere tradotte letteralmente ma scegliendo l’equivalente
nella lingua di arrivo
Es: “once upon a time and a very good time it was there was a moocow coming down along the road” (a
portrait of the artist as a young man di Joyce
Traduzione di pavese =>nel tempo dei bei tempo, ed erano bei tempi davvero, c’era una muucca che veniva
giù dalla strada Aggiunta di virgole
Livello ottimale di reversibilità→ il traduttore permette di mantenere come reversibili il maggior numero di
livelli del testo tradotto
Compito finale del traduttore→ creare lo stesso effetto del testo originale
Equivalenza funzionale per cui una traduzione deve produrre lo stesso effetto a cui mirava l’originale
Significati e interpretanti
1. Tipo cognitivo: schema mentale in base al quale riusciamo a riconoscere un oggetto. Possiamo
capire solo gli schemi mentali nella nostra mente ma non quelli degli altri
es: topo= io so cos’è ma poi devo spiegare/disegnarlo/indicarlo
2. Contenuto nucleare: insieme di interpretazioni espresse attraverso cui si spiega uno schema
mentale. Il contenuto nucleare è visibile, toccabile, confrontabile perché viene comunicato
attraverso suoni, immagini, gesti, sculture
3. Contenuto molare: competenza allargata di nozioni non indispensabili al riconoscimento di un
oggetto. Rappresenta un vasto insieme di competenze settoriali
es: uno zoologo sa la differenza tra topo e ratto
Negoziazione e interpretazione
Gadamer→ se nella traduzione vogliamo far risaltare un aspetto più che un altro, possiamo lasciare in 2
piano o eliminare altri aspetti
Rinuncia
Negoziazione= trattativa in cui vengono distribuite perdite e vantaggi
L’interpretazione che precede ogni traduzione stabilisce quante e quali possibili conseguenze che il termine
considerato suggerisce possano essere limate e giustificare la scelta del termine.
Perdite e Compensazioni
1. Perdite assolute→ si hanno nel caso non sia possibile tradurre e si utilizza una nota a piè di pagina
(è una debolezza e una sconfitta del traduttore cit.Eco)
es: nei giochi di parole o nelle barzellette
2. Perdite parziali→ nella maggior parte dei casi si risolvono con le compensazioni
3. Perdite per accordo tra le parti → attuata solo quando l’autore è vivo e autorizza il traduttore a
omettere/togliere parole anche se la perdita è rilevante.
Es: Il Nome della Rosa ha 100 omissioni nella versione inglese, tutte autorizzate dall’autore e
richieste dalla casa editrice americana
Es: bouquet→ mazzo non ha la stessa connotazione di fascio, mazzolino, serto. C’è la perdita stilistica nel
caso di Nerval, ma si mantiene l’immagine dell’offerta
Compensazioni= Le perdite possono essere compensate, con il rischio di dire di più o di meno. Non bisogna
comunque sostituirsi all’autore, aiutando il lettore.
Bisogna mantenere le stesse associazioni che l’autore ha creato nella sua lingua.
Rifacimento
Rifacimento= modo per rispettare l’effetto del testo originale
Es: L’isola del giorno prima - Eco. = impiego di lessico barocco
Traduzione inglese di Weaver = il traduttore sceglie lessico e stile del XVII sec inglese MA traduce
letteralmente per non perdere l’effetto e la corrispondenza. Quindi si rifà storicamente al periodo
inglese ma mantiene lo stile italiano
La traduzione spagnola di Lozano= si rifà a isotopie (argomenti) presenti nei discorsi amorosi del
siglo de oro
più importante il contenuto che il lessico e lo stile→ I lettori sono condotti in un dato clima scelto dal
traduttore, poiché non riescono ad indentificare
fonti precise
la traduzione letterale non funziona→ Nergaard sostituisce le canzoni e le parti culturali italiane con
quelle Norvegesi
I traduttori francesi, portoghesi e spagnoli mantengono le canzoni italiane ma fanno delle note
Caso: I sonetti di Dante e di Shakespeare o i romanzi di jane austro possono essere difficili da capire a
seconda delle varie culture.
1. “tanto gentil e tanto onesta pare la donna mia, quand’ella altrui saluta..” →Gentile, onesta, pare,
donna =hanno significato diverso tra la cultura di adesso e quello di ora:
Gentile: di nobili natali
Onesta: riferisce al decoro esterno
Pare: si manifesta
Donna: signora del cuore di Dante
3. Guerra e pace di tolstoj→ nel primo capito c’è un dialogo in francese (lingua dell’aristocrazia e
dell’eleganza) MA soprattutto la lingua nemica.
Traduzione in cinese? La metto in inglese perché all’epoca era il loro nemico? NO
Traduzione in francese? Se lascio la parte in francese perdo l’effetto di straniamento
Il traduttore deve scegliere come rendere cosa fare, anche se potrebbe risultare totalmente differente.
Fonte e destinazione
Target oriented = orientata al testo di arrivo
Source oriented = orientata al testo di partenza
Es: Uptown e Downtown→ spesso tradotto con “Città alta” e “Città bassa” ma bisognerebbe guardare la
città e vedere se si tratta di centro storico, dei mercati, del porto
Es: Barrio Chino→ meglio mantenere espressione originale o tradurra letteralmente piuttosto che mettere
Chinatown
Modernizzare: utilizzare termini moderni per tradurre e/o sostituire delle parole
es: Libro della bibbia intitolato Ecclesiaste (origin. Ebr: Qohèlèt) → non è una cattiva traduzione
perché Qahal significa assemblea, quindi Qohèlèt potrebbe essere “colui che dirige le assemblee”.
In altre traduzioni è stato modernizzato con “Predicatore”, tradendo il significato originario ma
presentando una figura nota ai lettori.
Arcaicizzare: mantenere la caratteristica del testo con metrica e/o parole, cercando il termine più
affine
Es: Dante e i tentativi di rendere metrica e lessico→ secondo Risset, recuperare la metrica e il
lessico in altre lingue è impossibile. Si punta sulla rapidità narrativa del racconto dantesco,
cercando di tradurre il più letteralmente possibile.
Addomesticare e straniare
Espressioni e termini latini= devono far entrare il lettore nell’atmosfera e nei rituali e abituarlo al
linguaggio.
Traduz. Inglese, Weaver= abbrevia le espressioni latine e le parafrasa, non perde quindi lo spirito
dell’originale. → MODERNIZZARE E ADDOMESTICARE
Traduz. Russa, Kostioukovic sceglie di mettere l’antica lingua slavonica perché il latino medioevale
non avrebbe detto nulla→ ADDOMESTICA PER ARCAICIZZARE
Traduzione e interpretazione
Intepretazione secondo Pierce: il significato di un segno può essere espresso alttraverso un altro segno,
interpretandolo.
Jackobson si basa su Pierce, e recupera da lui il PRINCIPIO DI INTERPRETANZA→ Ogni equivalenza di
significato tra due espressioni può essere data solo dall’identità di conseguenza che esse implicano
Il significato è dato quando un’espressione viene sostituita da un’altra da cui seguono tutte le conseguenze
Es: parola gelosia”=si può esprimere con alcune scene dell’Otello, un quadro o altro.
1. Interpretare un elemento semiotico = tradurlo in un altro elemento e che sia sempre arricchito
dalla traduzione
2. Interpretare e tradurre non sono la stessa operazione, bensì due attività interconnesse→ secondo
la tradizione ermeneutica (per cui ogni processo interpretativo si basa su un tentativo di
comprensione della parola altrui)
Heidegger (1943)
hermenéuo → esprimere/interpretare/tradurre→ cioè far comprendere
Gadamer (1960)
Traduzione= forma del dialogo ermeneutico→ in discussione o dialogo si lavoro su un compromesso, così il
traduttore cerca tramite tentativi, la migliore soluzione che solitamente è sempre e SOLO un
COMPROMESSO.
1) Traduzione interlinguistica: interpretazione di segni verbali per mezzo di segni di un’altra lingua
(traduzione propriamente detta)
2) Traduzione intersemiotica: interpretazione di segni verbali per mezzo di segni non verbali
(trasmutazione o adattamento)
3) Traduzione intralinguistica=interpretazione di segni verbali per mezzo di altri segni della stessa
lingua (riformulazione)
Sinonimia secca (padre vs papà)
Definizione schematica (gatto: mammifero felino) In tutti i casi lo stesso contenuto è
Parafrasi espresso con sostanze diverse
Riassunto
NB: la riformulazione non può
Commento
essere considerata traduzione
Parodia
Rif caso di Amleto - atto 3, scena iv→ traducendo letteralmente si ottiene circa lo stesso risultato,
sostituendo le parole con le definizioni o sinonimi distaccati dal contesto, si perde il senso.
Domanda di Eco: la traduzione è interpretazione? I 3 tipi individuati da Jackobson possono essere ritenuti
davvero traduzione?