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«Che cosa vuole dire tradurre?

»
Umberto Eco, Dire quasi la stessa cosa, 2003
- L’esperienza di traduzione per la prima volta spiegata da una prospettiva pratica

- Due premesse importanti: spunto dalle esperienze personali ed esempi concreti


per sollevare questioni teoriche

-Metodo innovativo

-Linguaggio misto

-Origine del saggio : conferenze e seminari tenuti in varie università


Tradurre significa :

-veicolare concetti, non sempre condivisi dalla cultura di partenza e di arrivo

-rispettare suoni e ritmi per suscitare nei lettori le medesime reazioni


(questione problematica: caso delle barzellette, dei giochi di parole o fraseologismi)

Umberto Eco non propone risposte definitive e


univoche, bensì fornisce spunti e occasioni di
confronto, perché occuparsi di traduzione non è
svolgere un’operazione meccanica.
È una fonte, inoltre, di aneddoti d’autore, poiché
confluiscono i contributi di vari studiosi
(Jakobson, Steiner, Peirce) e scrittori (Montale,
Poe, Joyce)
1. Iniziare una traduzione non 2. Fino a che punto una
può prescindere da una traduzione è ‘quasi’ stessa cosa
riflessione constante sul del testo originale e quando
‘quasi’ inizia ad essere un’altra cosa?

Dire ‘quasi’
la stessa
cosa

3. Stabilire quanto può essere


elastico il ‘quasi’ dipende dalla
valutazione del testo di partenza 4. Dire quasi la stessa cosa è
e dalle possibilità della lingua di un procedimento che si basa
arrivo sulla NEGOZIAZIONE
NEGOZIARE: per ottenere qualcosa si rinuncia a qualcos’altro, così
che le parti in gioco ne escono soddisfatte reciprocamente.

Nel processo di traduzione le parti in gioco sono:

-il testo fonte, la figura dell’autore e la cultura in cui il testo nasce;


-il testo di arrivo e la relativa cultura costituita da tutti i probabili
lettori e/o dall’industria editoriale in cui il testo viene inserito (collana
filologica, narrativa, volumi di intrattenimento, etc.)
Oggetto dello studio di Eco:

Traduzione
propriamente detta:
traduzione da una lingua
naturale all’altra

VS

Traduzione intersemiotica : traduzione


tra sistemi di rappresentazione e segni
diversi.
Eco tramutazione o adattamento
SINONIMI E CONTESTI
Nella traduzione entrano in gioco i sinonimi, come ‘equivalenti di significato’
(ATTENZIONE! : definizione problematica)

L’equivalenza referenziale spesso non


coincide con l’equivalenza connotativa, che riguarda il modo in
cui parole
father, ed espressioni
père, possono stimolare nella mente dei lettori
lepadre, daddy, stesse associazioni.
papà

(Le père Goriot


di Balzac = Papà
Goriot)
Problemi di sinonimia tra due lingue: Problemi di sinonimia in una stessa lingua:

Work /ing/: Trabajo /spa/:


Lavoro, opera Ocupación, producto
letteraria, literario, labor, tarea,
attività, operación
compito

SINONIMIA
Due parole diverse esprimono la stessa cosa (spa oscuro / ita buio)

OMONIMIA
Una parola esprime due cose diverse (spa trabajo: ocupación de una persona
/ producto literario  in italiano sarà lavoro / opera letteraria)
Le parole assumono diversi significati secondo il contesto
(DISAMBIGUAZIONE CONTESTUALE)
La traduzione non riguarda solo il rapporto tra due SISTEMI LINGUISTICI,
ma tra due TESTI.

Ogni testo presuppone un MONDO POSSIBILE  un mondo che si riesce a ricostruire attraverso
vari tipi di conoscenze, e a cui il testo originale rinvia.

Esempio di U. Eco (traduzione dall’inglese) :


«L’ape riuscì a prendere la banana posta fuori dalla sua gabbia aiutandosi con un bastone» (p. 46)

Evidentemente è una traduzione ERRATA!

1. Conoscenza del mondo: le api non dovrebbero essere capaci di afferrare banane
2. Conoscenza linguistica: l’originale inglese avrebbe potuti riferirsi all’ape, una grande scimmia
3. Conoscenza del mondo (supportata da quella enciclopedica): le scimmie afferrano e mangiano banane
In un testo individuare:
- MANIFESTAZIONE LINEARE (ciò che si percepisce ascoltando o leggendo)
- SENSO / I di ciò che ci viene comunicato Esempi (p.50) :

«Biancaneve mangia una mela»

«Biancaneve ha mangiato la foglia»

- ISOTOPIE (Greimas 1966, Eco 1979): livelli di senso omogenei (il topic)
Esempio:

«Il cane sta abbaiando in giardino»

«Il cane del fucile è rotto»


-SCENEGGIATURE COMUNI

Esempio (p. 51):

«Luigi è partito in treno per Roma»

Nella mia mente è implicito che debba essere andato alla


stazione e che abbia dovuto comprare un biglietto per
partire.
In questo modo non sarei sorpreso più avanti leggessi che
Luigi ha dovuto pagare una multa perché il controllore lo
ha trovato senza biglietto.

- A questo punto sarei capace di ricostruire l’intreccio di un testo e quindi la FABULA


(la sequenza cronologica degli eventi che il testo, tuttavia, può ‘assemblare’ secondo un
intreccio differente).

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