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D E L C I E L O
E D E L L A T E RR A,
Nel qual ſi diſcorre breuemente.
palcºntro, si fa Dell'Acqua,e ſua ſalſedine.
Del Terremoto e ſue cauſe. Dell'Aria e ſue impreſſioni.
De Fiumi, e loro proprietà. De Pianeti, e loro natura.
De'Metalli, e loro origine. Delle Stelle, e loro grandezze.
pel Mondo, e ſue parti. Delle Sfere, e come girino.
Di Gioſeppe Roſaccio. -,
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citati nell'Opera.
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- Auuerroe, Gema Frigio,
Auicenna, Guicciardino,
anaſimandro, Giouio, -
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ſcia che alcuni vogliono che queſti cerchi l'uno circon
di l'altro, altri vogliono che in maniera ſtiano come pal
chi l'uno ſopra l'altro, a guiſa di piramide formandola
cima pontita nel centro è la baſe della Piramide nella ſua
perſicie della terra, alcuni gli appartano tra ſe lontani
in varie ſtanze del mondo; ma i più dotti ſi concordano
con il Caualiere Bonardo, col quale ancor'io tale ordine
tengo, e ſi come ſono diſcordi nel ſito così ancor nel ora
dine ditcordano, perche molti ſoprapongono ſubito al
l'Inferno, il Limbo al Limbo, il Purgatorio, e al Purga
torio, il ſeno d'Abramo, 8 molti altri li diſpongano, al
modo detto di ſopra, i primi han riguardo a copiar quei
due luoghi donde l'uſcire, e impoſſibile, e doue lo ſtar è
perpetuo, che ſono l'Inferno, S il Limbo, e quegli al
tri due da ſpopolarſi quando che ſia (ch'è il Purgatorio)
l'altro già ſpopolato, ch'è il ſeno d'Abramo, i ſecondi
mirano ad accompagnar i duo cerchi tormentoſi doue ſi
ſoſtiene parimente pena di danno, è di ſenſo, perche nel
l'uno ſenza ſpeme, che è l'Inferno, S nell'altro con iſpe
l'anza " , che è il Purgatorio, due altri cer
chi queti doue non ſi ſoſfre ſe non pena di danno; Ben:
che nell'uno ſenza ſpeme, che, è il Limbo, 8 nell'altro
ſi ſofferiua con iſperanza di riſcatto, che è il ſeno d'Abra
mo, coſi nel Inferno ſipate e non ſi ſpera, nel Purgato»
rioſi pate, e ſi ſpera nel Limbo non ſi pate e non ſi ſpe
ra, & nel ſeno di Abramo non ſi patiua, e ſi ſperaua, co
mincioſſi ad habitare il ſeno di Abramo nella morte di
Abel giuſto, e ſi habitò inſino alla Reſurrettione del Si
gnore, che di inde ne traſſe fuori i Santi Padri laſciando,
Io inhabitato,che fia albergato inſino al perentorio dì del
Giuditio, e non più oltre, -
- RccioANTA -
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Finmi, o Fonti, ci proprietà loro:
i T Elle viſcere della terra faſſi la generatione de'Fiae
N mi,& Fonti quali poi fuori da alti Monti ſcaturi
ſcono & irrigando per le ualli ſcendono al Mare,
fisendoſi ognior maggiori,quito più a quellº º" na
I3 TEATRO DEL CIELO
no-chiara coſa è appreſſo iFiloſofi, che la terra ſia cauer
moſa, & habbia in ſe ſtrade, parti delle qualli ſono piene
d'acqua, 8 parti di vapori, 6: eſſalationi, & ſpecialmete
quella parte di terra, che è montuoſa,la quale ha in ſe mol
teporroſità,8 cócauità, che non poſſono ſtar vacue, 8 per
ciò è neceſſario che ſiempiano di aria; è di vapore, è di
eſſalatione. La onde eſſendo la terra, che circonda quel
vapore nella ſua concauità, & per eſſer detta terra di na
tura fredda, conſuma il poco calore del vapore, & lo con
denſa di maniera,che quello,che prima caldo era,ſi fa fred
do per la frigidità terreſtre, che ſo riſtringe; riſtretto che
l'ha ſi converte è poco a poco in giocciole di acqua, le
quali giocciole ſi attaccano alla concauità della Terra, ce
ſi congregano congregate che ſono inſieme eſcono fuori
per la loro grauità à poco a poco in loco più baſſo, facen
dovnaſunanza, qual poi ſorgendo ſi chiama Fonte, la
qual Fonte ſpargendo fuori l'acqua alla parte più baſ
ſa, fa il Riuolo,ò Roſcello,ma poſcia và creſcendo, perche
in quello altri ui entrano: fatto poi grande ſi chiama
Fiume, il qual ſi fa maggiore con torrenti, che in quello
entra, quali torrenti ſi fanno con la pioggia, & da quindi
naſce, che tutti i Fiumi ſono maggiori nell'Autunno &
Primauera, che d'altra ſtagione, maſſime in queſto noſtro
clima. Aunertendo che gli fiumi, 6 fonti hanno ancor
principio non ſolo dal vaporema etiandio dall'acqua pio
mana raccolta nelle concauità de Monti, perciò voglio
no i filoſofi che il Monte ſia a guiſa del Lambico che
diſtilla l'acqua. Anaſimandro, & altri ſeco affermano,
che la Terra habbia nel mezo di ſe un ventre pieno di
acqua, dal quale eſcono tutti i fonti, 6 fiumi. Si tro
uano alcune acque che hanno il ſapore agro, dolce, ce
amaro: queſta diuerſità de fapori naſce, che paſſano per
leuene metalliche, è di ferro, è di rame,ò di altro mine
rale, perciò prendon dal ferro l'agro, dal rame l'amaro,
Se coſi gli altri ſapori dalle materie doue paſſano. Nel
Volterano vidi in vin luoco, che ſi chiama le Pomeran
cie, & " vna ſorte di acqua, che haueua del ſalſo,
& va altra l'odore di ſolfo, & cra chiara sopra al
- - la Poret
E DELLA TERRA . 19
fa Poretta per andare a Piſtoia, ſi troua una fonte, che
getta per alcun tempo l'acqua ſalſa in gran copia, & ne
gli iſteſſi monti Appennini, di ſopra Borgo San Donni
no ſi caua fuori d vn pozzo ſale, 8 del bitume che reſta
ſi fa oglio. In Ala Città (del Sereniſſimo Arciduca Ferdi
nando con belliſſimo magiſterio ſi fa il ſale,qual di can
dore ſupera la neue,ò ciò io viddi l'anno 159o che al ſer.
uitio di ſua Altezza Sereniſſima mi trouai. Sono diuerſi
fonti,8 pozzi,che hanno diuerſe proprietà occulte. A Ve
tetia, cioè, in ſul lido ui è vn pozzo,che ſi dice di S. Nico
lò, il quale creſce,e cala, come fa l'acqua del mare,é evi
cino all'acqua ſalſa , con tutto ciò l'acqua di detto pozzo
è dolciſſima; & quello, che più da ſtupore,è, che quando
l'acqua marina ſi abbaſſa,c ancora la detta acqua ſi abbaſ
fa, di modo che ſouuente non ne reſta nulla, 6 ſino che
il rnare nà comincia a creſcere la detta acqua non creſce,
Se creſcendo, fa il medeſimo moto, che fa il fluſſo, 6 re
fluſſo del mare. In " vna fonte è, che ponendoui den
trovna candela acceſa, ſi ſpinge, 6 ponendola ſenza fuo
co ſi accende: & queſta mi par coſa di gran coſideratione.
Pietro Meſſia nella ſua Selua dice , che il fonte Elenfi; ha
queſta mirabil proprietà, che quando ſente ſomaie flauti,
è altra coſa muticale, comincia a creſcere tanto che ſupe
ra la foce doue è, & ceſſando il ſono ſubito ſi accheta , S&
torna nel ſuo primo ſtato. Non è di poco ſtupore il pozo,
è ciſterna di Giacob,che è in Sichen, la quale accenana la
creſcente del Nilo, che ogn'anno creſce , cc perciò in cer
titépi haueuano cura di andarlo a vedere, 8 per i ſegni
che in qllo ſtauano fatti, guardauano oue arriuaua l'ac:
qua, & coſi ſapenano quanto haueua da ſormontare, 6 cd,
forme alla creſcente ſi prouedeuano di vitto, percioche, il
Nilo con il ſuo creſcere, è innondare l'Egitto lo fa fertile.
Pomponio Mella,5: Solino dicano che in Ethiopia vi è va
lago, che quelli che in eſſo ſi bagnano reſtano vntuoſi co
meſe fuſſero bagnati in oglio, ne coſa alcuna può ſtar ſo
i" detta acqua. La medeſima proprietà ſciue Gaudetio
erula del lago,ch'è nell'India chiamato Silia, che niuna
matctia per leggera che ſia, può tener ſopra, sº"
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- E DELLA TERRA. 21
Della generatione dei Metalli. cap. IX.
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è migliore, & ſi come l'oro è più graue di tutti gli altri -
metalli, è più maſſiccio, e ponderoſo, è anco il più no -
bile di tutti. Sono molti fiumi nelli quali ſi troua delli -
Conſtantinopoli,
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34 TEATRO DEL CIELO
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- FRICA ſeconda parte della Terra coſi chiama.
ta dalla parola Afros, che dinota ſpauento, per
la quantità d'animali uelenoſi, che nella Libia, è
Numidia naſcono : altri coſi la nominaron da un deſcen
dente d'Abraam, che fu coſì chiamato. E diuiſa dall'
Europa col mare Mediterraneo dalla parte di Settentrio
ne, è dell'Aſia col mar Roſſo, per il quale ſi tira vna linea
fino a Babel, è Mendel, chiudendoui entro l'Iſola Za- -
gatora, è quella di ſan Lorenzo, ſino al capo di buona
Speranza, è queſto ſarà il ſuo confino ueiſo Oriente. La
parte uerſo Auſtro è ſeparata dalla terra incognita col ma
re Oceano. E dall'Occidente è diuita dal Mondo nuo
uo. col mar Oceano Atlantico. La detta parte ſi diui
de in ſette prouncie, la prima delle quali è la Barberia,
è l'Egitto, la ſeconda Numidia, la terza Libia, la quar
ta Terra dei Negri, la quinta Guinea, la feſta in molti
Regni è diuiſa, S è detta Ethiopia ſotto l'Egitto, la ſet
tima e il Regeo, di Manicongo, ouero Congo con mol:
te Iſole.
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T A terza parte nominata Aſia, coſi detta da Aſio fi
- gliuolo di Maneo Lidio, ha i ſuoi confini uerſo Le
uante lo ſtretto di Anian nel mare Oceano comin
ciando a Tabin capo, a gradi 55. del polo Artico, chiu
dendoui entro tutte l'Iſole Molucche ſino all'Iſole di Pe
tan. Queſto farà il ſuo confino uerto Leuante, & da detta
Iſola continuando per il Mare Oceano con una linea pa
ralella, ſino all'Iſola di ſan Lorenzo, qual linea ſarà il
confino uerſo l'Auſtro. Il confino uerſo l'Occidente ſarà
quello che ho già detto dell'Africa, è dell'Europa, è quel
di Settentrione ſarà il Mare Oceano Scitico. È diuiſa in
quindigi Prouincie, la prima delle quali è la Notolia già
- - dctta
E DELLA TERRA, 35
detta Aſia minore, oue fu Troia città antichiſſima, la Lia
cia, oue è la città di Pattara, terra di ſan Nicolò, la Pan
filia, la Capadoccia, la Cicilia, dou'è Tarſo patria di ſan
Paolo. La Licaonia,la Paflagonia,la Galatia,la Bitinia,
la Miſia,la Lidia,ela Calcedonia. La ſeconda piouincia, è
la Moſcouia. La terza è la Circaſſia. La quarta, è la So
ria Diarbech Terra ſanta, Arabia deſerta, 8 Bagdet già
detta Babilonia. La quinta ſi dimanda Perſia, che già
fu nominata con nome di Regione, cioè Median, Aſſi
ria, Partia, Hircania, & Perſia. La ſeſta e chiamata Aia
man già detta Arabia felice. La ſettima è diuiſa in Orº
do di Tartari, Nogai, Sibiera, Zagatai, Caraſſan, Mau
renacher,8 Sim,con leſelbas. L'ottaua ſi chiama Tan
gut, Agrigaia, è parte della Prouincia del Cataio,gia det
ta Sericana. La nona e Caraſan, Sableſtan, Sigiſtan, Cirº
can, & Gambul, già detta Gedioſia. La decima s'addi
manda l'Indoſtan già detta India, in tra il fiume Gange,
La vndecima ſi nomina con Regni,cioè il Regno di Car
dandan già detta Cangi, 8 il Regno di Macin, già detto
Meandro, è quello di Bengala già detto Barucolo,3 il Re
gno di Siam, già detto Leſtoio, con il Regno di Malac
ca, detto Aurea Cherſoneſo, & il gran Regno della Chi
na, già detto Sinna, e queſti Regni con molti altri furo:
no detti già India di la dal Gange. La duodecima
Prouincia ſi dice Mangi, della quale gl'An
tichi non hebbero alcuna cognitione.
La decimaterza e il Siapon, Iſola
con Regni modernamente co
noſciuta. La "
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T A quarta parte detta Mondo Nouo, è America, da
Almerico Veſputio Fiorentino, reſta ſolo d'ogn'in
torno circondata dal Mare Oceano, che da gli An
tichi non fu conoſciuta, ne n'hebbero notitia alcuna. Da
Chriſtoforo Colombo fu ſcoperta l'anno 149 . a gli vn
dici Ottobre, la quale ſi diuide intdue parti in Perù, ce
nuoua Spagna, il Perù ſi diuide in ſette Prouincie. La
prima è la Caſtiglia dell'oro. La ſeconda, è Paria. La ter
za, Quito, la quarta Braſil. La quinta Chili. La feſta,
Plata. La ſettima Chincas. - -
Dell'Acqua. -
- E DELLA TERRA, 74
longo tempo,8 è ſempre piu furioſo nel fine che nel prin
cipio,oſcura, 8 intorbida l'aria, 8 leua molti vapori, è fa
che la viſta ſe inganna quanto alli oggetti. Se li venti Au
ſtrali tirano per molto tempo, rendono ſecondo Hippo
crate, l'uditograue, annebiano, aggrauanò il capo & lo
riempieno di molte humidità fanno l'huomo pigro. & de
bole,conferma nell'Afforiſmo 16. dicendo,i venti d'Oſtro
indebeliſcono i corpi & li rendono hum idi, aſſordano al
quanto l'udito, aggra uano il capo, inducono vertigini a
gli occhi & rendono il corpo lento a mouerſi, 8 ſe il uer
no ſarà ſecco,6 ſoggetto alla Tramontana, 8 ſia nella Pri
mauera molta pioggia, &vento Auſtrale, nella Eſtate ſe
guiranno neceſſariamente febri acute,lippitudini,raſcia
ture delle budelle , maſſimamente nei corpi che ſono di
natura humidi; ſe'l Verno ſarà vento Auſtrino, con tepi
dezza & pioggia, 8 la Primauerra ſia ſecca con uento Bo
reale,le donne grauide, il cui parto ha da eſſere nella Pri
) mauera, per qualunque minima cagione ſi ſconciaranno,
è ſe pur verranno al douuto tempo del parto,li nati figliuo
li ſaranno ſtemperati, 8 alle malattie ſoggetti, di maniera
è che toſto ſe ne moriranno,ò che fiappi,8 doglioſi mene
ranno la vita loro. Ma gli altri giouani haueranno traua
glioſi dolori delle budella & infiammaggioni di occhi, 8 i
vecchi hauerāno catarri,che toſto li vccideranno.Se l'Eſta
te farà ſecca,8 ſoggetta a la Tramòtana, è l'Autunno pio
uoſo con vento Auſtrale, ſi hanno nel Verno d'aſpettare
dolori di capo,toſſe,voci rauche,è ad alcuni tiſichezza. Di
diſtiuenti ſpirati dal mezogiorno,coſi ne ſcrive Auicenna
nel luogo ſudetto. E proprio de uenti Meridionali rilaſſa
re,& indebolire la forza, di aprire i porri,di turbare gli hu
mori, e tirarli dalle parti di dentro a quelle di fuori, 6 di
aggrauare tutti i ſentimenti. Queſti corrompono le parti
ulcerate, fanno ricadere nella infermità, commouono il
malcaduco, cagionano ſonno & febri putride,muoueno il
fluſſo,generano molti catarri & altri infiniti mali. Quado
ſoffia il uento Oſtro,tatti gli animali hanno poco o nulla
di fame, e da ciò naſce,che queſto uento apre i porridº
- - -- -- - -- - - - - B 8 cuore,
a8 r EATRO DEL Cfp LO .
cuore, onde il calore naturale ſi uiene a ſuanire, per la cui
uirtù la facoltà digerente, che inſieme con le altre era for
tificata, 6 allhora quelle inſieme con i ſpiriti ſi diſciolgo
no,ouero queſti uenti Auſtrali riempiono li corpi di ſuper
flua humidita,8 gligonfiano, dalche l'appetito ſe indebo
liſce,S: manca. Scriuono gli Autori di agricoltura, che
l'Oſtro fa corrompere tutti i frutti, C. uenir uerminoſi,
ne li laſſa uenire a perfetta maturatione. Oſtro Libeccio
è uento caldo,humido, 3 cagiona pioggia.Garbino è uen
to che disfà la brina, allenta il freddo, 8 produce fiori an
cora nel Verno nei luoghi tèperati di Ponente, queſto è
uento che fauoriſce tutte le coſe, è ſpirito che ſerue a gene
rare tutte le piante che fanno frutto. Ponente maeſtro è
uento che riuolta ogni coſa ſottoſopra, 8 in alcuni luo
ghi ſpianta gli arbori, & diſcopre caſe, nell'Oriente fa nu
uole, ma nel mezzo giorno raſſerena. Tramontana mae
ſtro cagiona ſereno, ma fa più freddo di quello ch'era in
nanzi,ſcaccia le eſalationi,le condenſa in nuuole,e fa lam
pi, e ſaette, tuoni,neue,e grandine,e queſto baſti quante al
la prima regione dell'aria. /
Della ſeconda regione dell'Aria, 3 ſuoi effetti,
Aliti che ſaranno i uapori per uirtù del sole con l'eſº
S" alla ſeconda Regione dell'Aria, iui ſi conde
ſano per la figidità del luoco parte in pioggia, e parte
in nuuole, dentro alle quali ſi rinchiudono a caſo l'eſala
tioni,che ſono calde, S. ſecche, le quali cercando uſcir fuo
riſcacciate dal freddo della nuuola, come da ſuo nemico,
ſi uniſcono fra di loro, 8 unite percuotono di dentro i la
ti della nuuola, & ribattendogli ſi ſcaldano, riſcaldate ſi
infiammano,6 infiammate fan forza, e con grande im
i" rompono la nuuola, é cagionano quel tuono coſi
orrendo, come ſe ſi rompeſſe una ueſcica. Molte uolte ſi
ode il tuono,nè ſi uede il lampo, e queſto procede,che all'
l
hora la rompono in ſu uerſo la sfera del fuoco. Può eſſere
anco, che le nubi ſiano tanto ſpeſſe, che il fuoco nè le può i
ſpezzare tutte, ma ſolo una parte, 8 al mio parere naſce
dalla cauſa prima, perche quando la rompono dalla par
- si to
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teuerſo noi,all'hora ſi uede il lampo, 8 ſi ſente iltuono,
& l'eſalatione coſi aſceſa, 8 uſcita manda per uirtù pro
pria nell'aria una certa luce, che alle uolte auampa la fac
cia degli huomini, e ſouente è di tal qualità, che gli abruc
cia i capelli, e queſto è cagionato dalla ſua ſottigliezza, è
rarità, conſuma ancor tutto che li uiene innanzi, è toc
cando la terra penetrala, coſi fa tutti i corpi rari ſenza fare
li danno alcuno eſteriore, ma i duri, eſpreſſi, 6 reſiſtenti
- gli rompe, e fracaſſa, 8 abbruccia, & intrauiene che ſpeſ
ſe fiate conſuma la ſpada, ſenza guaſtare il fodrodisfa la
moneta dentro la borſa ſenza leſione della borſa, diſtrug
ge l'oſſo degli animali, 8 gli ammazza ſenza ſegno alcun
no eſteriore, 8 queſto ho ueduto io l'anno 1577 in Friu
li,ammazzare la creatura dentro all'utero materno ſenº
za danno della Madre, & ciò auuiene perche il fodero, la
borſa, la creatura, i panni, la carne,e coſe ſimili ſono por
roſe & di rara ſoſtanza, 8 la ſaetta, che fa tal'effetto, è di
rariſſima, però ſubito gli penetra,S. non ui fà dimora alcu
na, ma l'oſſo, la moneta, il ferro, l'oro & ſimili è di dura»
& ſoda ſoſtanza, non potendogli coſi toſto penetrare per
la loro durezza, ui ſi ferma, 8 dimora fin che gli diſtrug
ge. Ma alle uolte ſi uede a lampeggiare ſenza tuono il
tempo dell'Eſtate nella notte ſerena, queſto accade quan
do la nuuola per la ſua rarità, 8 ſottigliezza dà luogo al
la eſalatione, che eſce ſenza ſtrepito alcuno a guiſa di que
la, che fu per tutta Italia ueduta l'anno 1583 , con gran
ſtupore dei riguardanti. - -
Il fine dell'opera. - -
ſa