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VOCABOLARIO

Tra califfi e primi cittadini


L’origine di un nome, di una parola comune, di una località: il loro significato e com’è cambiato.
Omar variante di Amir, significa “fio- no poi aggiunte altre accezioni:
a cura di Enzo Caffarelli

rente, prospero, di lunga vita”. Il per esempio “chi agisce in no-


Diffuso nei decenni scorsi suo successo nel mondo islami- me e nell’interesse di un altro”,
grazie alla fama di personag- co si deve anche al fatto che fu o anche “revisore dei conti”.
gi pubblici (come l’attore Omar il nome di vari califfi succeduti A partire dal francese syndical,
Sharif e il calciatore Omar Sivo- a Maometto, tra cui Umar ibn- il cui significato originario era
ri) negli ultimi anni è diventato al-Khattab (ca. 581-644) sotto “riguardante la comunità” (e Mappa
il secondo nome più frequente il cui governo lo Stato islamico quindi non le imprese private) di Calaris.
tra i bambini di origine stranie- si estese enormemente. nacquero infine parole come
ra nati nel nostro Paese (dopo sindacato e sindacalismo. del dominio aragonese e spa-
Mohamed e i suoi composti). Sindaco gnolo (1323-1713), alla casti-
Augurale. Noto in arabo Cagliari gliana: Càgliari.
anche come Umar e a sua volta Stando all’origine greca del- Castellani. Nella parlata
la parola, i primi cittadini do- Il primo nome di Cagliari, an- locale, tuttavia, prevale il no-
vrebbero essere dei campioni tica città fenicia e poi cartagi- me popolare Su Kasteddu (“il
di equità. Sindaco infatti deri- nese, fu Qaral (di origine pu- castello”) e i cagliaritani sono
va da syn (“insieme”) e da dike nica o, secondo alcuni, nuragi- anche detti kasteddaius. Il co-
(“giustizia”). ca) poi latinizzato in Caralis e gnome Cagliari, invece, non ha
Multiplo. Fu solo in latino Carales e diventato Calaris nel nulla a che vedere con la città:
che syndicum assunse il signi- Medioevo. Alla fine si impose significa “calzolai” (dal latino
Sharif nel film ficato di “rappresentante del- la forma toscaneggiante Càlla- caliga, “calzatura”) e andrebbe
Il dottor Zivago. la comunità”. Nel tempo si so- ri, pronunciata però, a seguito pronunciato Cagliàri.

ve l’avevo detto... Tempio del


consumo
Un grande
centro
commerciale
a Dubai
(Emirati Arabi).
L’eccesso di
offerta può
portare ad
acquistare
ciò che non
ci serve.

“Quando un grande magazzino occupa l’intero


lato di una strada (o a volte entrambi) il suo scopo
è che le persone siano messe nell’impossibilità
di ottenere ciò che vogliono; e possano essere
costrette a comprare ciò che non vogliono”
Lo scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) sul condizionamento all’acquisto.

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