La conquista dei mari da parte della Serenissima è anche merito dell’agilità delle sue imbarcazioni
Così era fatta una galea La zona più
confortevole La poppa era la zona migliore della nave: qui stavano gli ufficiali e i giovani patrizi (gli allievi). Era coperta da una 4 pesante tenda, Ognuno al la “celega”, suo posto che riparava da sole e pioggia e Sopra, la sequenza che veniva tolta del movimento solo durante le compiuto dai battaglie. Qui rematori, che si stava anche il aiutavano anche timoniere. con il peso del corpo. A fianco, la disposizione di voga “a 3 L’antenna 4 L’albero di terzarolo”, con sosteneva una maestra era alto 3 remi e 3 enorme vela latina una ventina di rematori per (cioè “alla trina”, metri. Dalla banco. In quella triangolare). seconda metà “a scaloccio”, L’antenna di del XV secolo si invece, i rematori maestra poteva aggiunse un albero erano 4 o 5 per essere lunga come di prua, alto un po’ remo (più lungo). l’intera nave. meno di 10 metri.
unga, stretta, veloce, precisa nel-
L le manovre. L’imbarcazione che
la repubblica di Venezia costrui- va nei suoi arsenali ha contribuito alla grande espansione della città in tutto il Mediterraneo. Erede delle lunghe navi 1 Lo sperone, lungo 5 o 6 metri, serviva a penetrare nella fiancata della nave 3
usate dai Micenei fra il XIII e l’XI secolo avversaria,
a. C., la galea (o galera) si muoveva a forza immobilizzandola 6 di remi o, quando soffiava il vento, sfrutta- per poterla va la spinta di un paio di vele. arrembare. 5 Liberi e carcerati. I rematori erano uomini liberi, stipendiati, reclutati fra la 5 Una galea popolazione veneziana e delle città dalma- era lunga dai te. Col venir meno della manodopera, fu- 35 ai 45 metri e 1 alta 6. Ognuno dei rono condannati “alla galera” anche i pri- remi (sulle galee gionieri. I rematori vivevano tutto il gior- 2 più grandi erano no al proprio banco: qui mangiavano, dor- anche 60) aveva mivano, provvedevano ai loro bisogni. I una lunghezza di carcerati, poi, vi erano incatenati. Oltre a oltre 10 metri. un centinaio di rematori, erano imbarcati 2 Dalla palmetta, 6 Il ponte di altrettanti uomini fra equipaggio e soldati triangolare, si poppa serviva (arcieri, balestrieri, artiglieri). davano le indicazioni anche per il riposo Base dell’alimentazione a bordo era il durante le manovre degli uomini SAPERNE DI PIÙ di ormeggio, si dell’equipaggio, “panbiscotto”, un tipo di pane cotto nei La galea veneziana, calavano e si stesi su amache. forni dell’Arsenale, ammorbidito con ac- issavano le ancore. Sottocoperta qua e vino prima di essere consumato. ❏ Luigi Gigio Zanon (Editoria Subito dietro trovavano posto Fernando Mazzoldi Universitaria Venezia). c’erano i cannoni. cibo e munizioni.